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Una figura vestita con un lungo
mantello stava scrutando il mare che da piccolina amava tanto, sitolse il cappuccio e mentre i suoi
lunghi capelli color verde acqua mischiati con del lilla svolazzavano
nel vento, riguardò la sua vecchia casa illuminata, era da molto che non la
vedeva, i suoi si erano trasferiti in America e ci abitava una nuova famiglia
ormai, rivolse lo sguardo verso la finestra dove una volta si trovava la sua
stanza e ripensò alla volta che la sua vita cambiò ….
Era una bella
giornata di fine agosto sulle coste d’Irlanda, l’oceano era tranquillo e la
temperatura era calda per poter godersi un bel bagno e divertirsi sulla
spiaggia.
Due
giovani ragazze stavano giocando a palla, vicino alla loro villetta color
panna, quando una donna le richiamò dicendo che la cena era pronta; una delle
ragazze dai strani capelli color del mare prese gli
asciugamani e si avviò con la sorella verso la casa, quando entrarono i loro
genitori erano già seduti a tavola, presero posto e cominciarono a mangiare.
Finito
il pranzo Marie stava andando in camera per farsi una doccia e cambiarsi,
quando la madre la chiamò e gli porse una lettera:
“è
arrivata poco fa” la ragazza esaminò la lettera, la carta sembrava pergamena,
il suo nome era scritto con inchiostro verde, la girò e vide che era chiusa con
un simbolo che raffigurava quattro animali (un grifone, un serpente, un tasso e
un corvo) incisi su ceralacca rossa; aprì la lettera, che conteneva due fogli
sempre di pergamena e scritte con lo stesso inchiostro verde della busta, Marie
prese il primo foglio e cominciò a leggere:
SCUOLA
DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
DIRETTORE: Albus
Silente
Cara
signorina Wolf,
siamo lieti di informarla che Lei ha diritto di
frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui incluso
troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. I
corsi avranno inizio il 1° Settembre.
Il 30 agosto verrà una
persona di nostra fiducia che la condurrà a Diagon Alley a prendere il
necessario per la scuola; l’espresso per Hogwarts partirà dalla stazione di King’s Cross, binario 9 ¾ ,alle 11 in punto.
Professoressa
McGrannit
Vicepreside
Marie
appena finì di leggere non poteva credere alle sue orecchie “Scuola di Magia
e Stregoneria di Hogwarts” anche i suoi familiari non capivano un bel
niente di quello che avevano sentito dalla ragazza. Marie prese l’altro foglio
e cominciò a leggere, sembrava una lista di libri e accessori che avrebbe
dovuto comprare per quella scuola; finito di leggere si rivolse a sua madre
“mamma
è una scherzo vero?”
“non
lo so Marie, è una strana lettera, pensa che la portata un
gufo” rispose Catrine alla figlia;
“un
gufo in Irlanda, Catrine, sei sicura di sentirti
bene” disse il marito alla donna
“Sto
benissimo, Jonatan, e ci vedo pure bene e ti dico che
la lettera è stata portata da un gufo”
“mha! Se lo dici tu” rispose il marito non essendo molto
convinto di quello che la moglie avesse visto, Catrine lo vide e stava per rispondergli quando Sara, la
sorella di Marie, disse:
“bhe!
Possiamo sempre aspettare domani, la lettera dice che qualcuno verrà a
prenderti, se non è uno scherzo qualcuno verrà”
“si forse hai ragione domani vedremo se verrà qualcuno, ma
non credo, la magia non esiste e penso anche questa scuola” rispose Marie alla
sorella poi rimise i fogli dentro la busta e andò in camera a farsi una doccia.
Arrivata
in camera rilesse più volte la lettera – com’è possibile che esiste una scuola
per maghi e streghe, ma se è vero questo vuol dire che
sono una strega, forse è meglio che dormo e domani scoprirò la verità – con
quei pensieri Marie si mise a letto e si addormentò.
Il
giorno dopo Marie si svegliò e scese per fare colazione, i genitori avevano già
finito, e il padre era andato a lavorare, lei si sedette mentre la sorella
scese dalle scale, Sara era una ragazza molto snella, lunghi capelli biondi e
occhi azzurri, aveva cinque anni in più di lei; Marie era molto affezionata
alla sorella e voleva assomigliargli, ma per lei non era molto facile, di certo
i suoi corti capelli verde acqua, sempre tutti spettinati non erano belli come
quelli della sorella, e il suo fisico poi; lei era più pacioccona;la madre aveva detto che era molto simile
alla bisnonna, stessi capelli, stessi occhi verdi simili ai capelli, ma lei li
aveva sempre odiati anche perché i suoi amici la prendevano sempre in giro per quel strano colore, ripensò alla lettera del giorno prima e
pensò -se fossi veramente una strega! No impossibile-.
Scacciò
quei pensieri e cominciò a fare colazione quando un urlo della madre la fece
precipitare in salotto per vedere quello che le era successo
“mamma
che ti pre…” non finì la frase perché vide la stanza
piena di polvere e il motivo dell’urlo della madre, un uomo sulla trentina stava
cercando di togliersi la cenere che si era depositata sui suoi capelli castani
e dal lungo mantello che portava;
Marie
guardò la madre ed ella le rispose
“è
u-uscito d-dalc-camin-no”
ora capisco tutta questa polvere pensò Marie e tornò a guardare l’uomo che
prese la bacchetta e con un gesto della mano seguito da una parola stana fece
sparire la cenere che si era sollevata nella stanza e poi rimise la bacchetta
nel mantello
“scusate
per l’intrusione, io sono Ruben Ockman insegnante di
difesa contro le arti oscure alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts,
sono qui per portare Marie Wolf a Diagon Alley come
la professoressa McGrannit comunicava nella lettera,
sei tu la signorina Wolf” disse rivolto alla ragazza
che rispose un po’ titubante
“s-si
s-sono io” intanto Sara era arrivata in salotto, guardò
l’uomo e disse rivolta alla sorella
“la
lettera non era uno scherzo sorellina” poi rivolta all’uomo chiese
“come
ha fatto ad arrivare da li” l’uomo si girò verso il camino
poi tornò a guardare Sara
“oh!
una cosa da niente solo un po’ di polvere volante”
“polvere
che?” disse Chatrine
“polvere
volante, ne prendi una manciata, entri nel camino e
poi dici il nome del luogo in cui vuoi andare ed eccomi qui” tutti quelli nella
stanza lo guardarono come se avesse detto una cosa inventata così il professor Ockman riprese
“
scusate mi dimenticavo che voi babbani non conoscete
la polvere volante, lei deve essere la signora Wolf è
strano che sua nonna non gli abbia detto niente di come noi maghi viaggiamo per i camini!”
“mio
padre non voleva che la conoscessi, non credo che andassero molto d’accordo e
credo anche si vergognasse di lei, ho visto solo una sua foto per caso, ora
capisco il suo modo di vestire simile al suo”
“ah!
Ora capisco, e credo che vostro padre non amava molto
la magia, comunque vostra figlia è una strega proprio come vostra nonna”
“io
una strega?” Marie non riusciva a credere alle parole dell’uomo
“
si piccola una strega! credo
che ora di andare, abbiamo molte cose da comprare”
Marie
non credeva alle sue orecchie sarebbe andata con un mago a comprare cose
magiche e la cosa che la fese più stupire era che
cominciava a piacergli! E cominciava a convincersi che
poteva essere una strega
“mi
vado a cambiare poi arrivo”
“ma Marie che stai dicendo” disse contrariata la madre
“mamma
non ti preoccupare credo che mi divertirò con il signor Ockman”
disse per convincere la madre
“ma
siamo sicuri che sia un vero mago, non credo che questo uomo
dica cose false, ma non si sa mai”
“mamma,
scusa ma, prima esce dal camino e poi fa sparire la cenere dalla stanza con un
tocco di bacchetta, non sei convinta che è un mago? Io non so perché ma so che
mi posso fidare di lui”
“che lui sia un mago ok, ma non mi
convinco che tu sia una strega, è impossibile”
“scusate
se vi interrompo, ma il preside di Hogwarts non si è
mai sbagliato e non manda l’iscrizione a babbani” poi
rivolto a Marie gli chiese
“non
hai mai fatto succedere qualcosa che non ti sei mai spiegata quando eri
arrabbiata?” Marie si fece pensierosa e poi disse
“Beh
adesso che mi ci fai pensare qualcosa è successo”poi rivolta alla sorella
“
Sara ti ricordi quella volta che mi sono arrabbiata con te perché non giocavi
mai con me, ma preferivi stare sempre davanti al tuo specchio, e che mi hai incolpata perché era sparito dalla tua camera?”
“si
Marie, e tu hai sempre negato, ora dici il contrario” Marie abbasso lo sguardo
poi parlò
“io
ho sempre negato perché tu pensavi che te lo avevo nascosto o buttato via, ma…
la verità e che … sono salita in camera tua e ho desiderato tanto che quel
maledetto specchio sparisse e… e …. ed è sparito,-
alzò lo sguardo verso la sorella poi verso la madre - non potevo di certo
dirtelo non mi avresti creduto, non ci credevo nemmeno io” la madre la guardò
spaesata
“forse
l’unica cosa che può spiegare questo e che… sei veramente una strega, non
riesco a capacitarmene ma …. Vatti a cambiare devi
andare a Dragon Alli” Marie abbracciò la madre
“Grazie,
grazie” e mentre saliva le scale
“mamma,
comunque si dice Diagon Alley non Dragon Alli” poi andò a cambiarsi in camera sua e quando tornò
disse all’uomo
“viaggeremo
per i camini?”
“forse
è meglio di no, se non si dice bene il nome del luogo, puoi ritrovarti chi sa
dove, useremo una passaporta che si dovrebbe attivare
tra poco” disse tirando fuori dal mantello un orologio
da tasca
“avvicinati
e quando te lo dico tocca l’orologio ci porterà direttamente a Diagon Alley”
Marie
si avvicinò, tocco l’orologio mentre il Professore disse alla signora Wolf che sarebbero tornati nel tardi
pomeriggio e poco dopo una grande forza la tirò verso l’oggetto e
scomparve assieme al mago.
… e alla prima volta che vedeva il paese frequentato da maghi e streghe
“Diagon Alley è un paesino per niente male e
pieno di cose strane” aveva pensato la prima volta che ci era andata…
Quando
riapparvero Marie vide che erano in un piccolo cortiletto, spoglio e
dimenticato.
“Ora si va a comprare il tuo corredo
scolastico, piccola!”
Marie non poteva credere alle sue orecchie,
o per meglio dire ai suoi occhi. Erano in un cortiletto, buio, piccolo,
malconcio e maleodorante, come diavolo avrebbero fatto a comprare il suo
“corredo scolastico?”
Il Professor Ockman aveva sfoderato di
nuovo la sua bacchetta, ed ora lo stava battendo su alcuni escoriati mattoni
del fatiscente muro. Improvvisamente si formò un piccolo buco, proprio
sull’ultimo mattone che l’uomo aveva toccato. Il buco si fece via via più
grande, fino a diventare un piccolo arco, che passarono. Una volta dall’altra
parte, Marie restò letteralmente con gli occhi sgranati in un’espressione
sgomenta e meravigliata al tempo stesso.
La ragazzina, ancor prima di rivolgere
curiosamente lo sguardo attorno, ebbe l’impulso di girarsi indietro… Il
fatiscente muro di quel piccolo cortile, si era prima ricomposto e poi era del
tutto sparito, inghiottito magicamente dalla strada che ora stavano percorrendo
e che si snodava tra mille vetrine e strani negozi, proprio davanti ai suoi
occhi.
“Benvenuta a Diagon Alley! Qui troverai le penne d’oca e l’inchiostro e
dì là tutte le cianfrusaglie per fare le stregonerie”
La ragazza, era ammaliata, stregata,
conquistata! Non riusciva a proferir parola, avanzava traballante al fianco di
Ruben, che la strattonava in continuazione per non farla risucchiare fra le
decine e decine di persone che affollavano l’ angusta stradina. C’erano
personaggi di ogni tipo. Donne giovani e bellissime, vestite in modi alquanto
insoliti, brandivano scope lucide e coloratissime. Donne anziane, dall’aspetto
spaventoso, uomini che le passavano accanto con aria frettolosa, abbigliati con
lunghissimi mantelli neri e alti capelli a cilindro. E… ragazzini, gruppi di
innumerevoli e rumorosi ragazzini, che si fermavano ad ogni vetrina, brandendo
in mano strani gelati e caramelle. Ridevano e correvano come pazzi, incuranti
del caos terribile intorno a loro. Mentre guardava quella strana gente le venne
in mente che si era dimenticata di chiedere alla madre i soldi per comprare il
necessario per comprare quello che le serviva – accidenti che sbadata e adesso
che faccio- pensò e poi disse:
“Mi scusi professor Ockman credo di avere
un problema!” l’uomo la guardò e chiese:
“che problema piccola?”
“non ho chiesto alla mamma i soldi, lo so
che sono sbadata me l’hanno sempre detto tutti, soprattutto mia sorella, ma io
non sono riuscita mai a cambiare e anche ques….” Il professore la interruppe
dicendo
“non ti preoccupare Marie i tuoi soldi sono
là, alla Gringott la banca dei maghi”
la ragazza alzò gli occhi e si accorse di
essere davanti a un’enorme edificio, dove campeggiava a grandi e maestose
lettere dorate la scritta “ GRINGOTT BANK” ma non riusciva comunque a capire
come poteva avere dei soldi in quella banca, il professore come se avesse
capito i suoi pensieri disse
“ la tua bisnonna
prima di morire ha lasciato una lettera a Silente in cui scriveva che i suoi
beni ed i suoi soldi sarebbero andati agli eredi che sarebbero stati streghe e
maghi e visto che tu sei l’erede che è strega puoi usufruire di tutto quello
che ti ha lasciato” per Marie era strano sentire parlare della sua bisnonna
anche perché non l’aveva mai conosciuta, l’unica cosa che la madre le aveva
detto di lei che le assomigliava. Andarono nella banca e prelevò il denaro
sufficiente per il necessario per la scuola e qualche soldo in più per quando
sarebbe stata alla scuola.
“ora direi che
possiamo cominciare a prendere l’occorrente per il tuo primo anno a Hogwarts” e
detto questo cominciarono a girare per i negozi di Diagon Alley
Non ne poteva più! Se qualcuno le avesse
chiesto in quanti e quali negozi aveva messo piede in quel pomeriggio, non
avrebbe sicuramente saputo rispondere.
Era stravolta. Stanca, assonnata, ma
irrimediabilmente felice! Ed ora, mentre era finalmente seduta, sì, doveva
ammetterlo, mai in vita sua aveva provato una spossatezza più dolce, più
incantevole, più appagante.
Sparpagliati in disordine sul tavolino
davanti a se, un’innumerevole quantità di sacchetti e piccoli libri, nella mano
stringeva un’enorme gelato alla straciatella, il suo gusto preferito, che però
incredibilmente a volte cambiava aroma diventando, ora vaniglia, ora
cioccolato. Era un gelato magico, le aveva spiegato il professore.
Finito il gelato il professore fece il
resoconto delle cose che avevano comprato
“allora
i libri li abbiamo presi, l’uniforme, il calderone e le provette di vetro, la
bilancia, mancano solo un animale e la bacchetta magica, dunque si va prima a
prendere la bacchetta da Olivander e poi al Serraglio Stregato per l’animale” e
detto questo si alzarono dal tavolino e si incamminarono verso il negozio di
bacchette.
Si fermarono dinanzi ad una vetrina,
vecchia, scura ed impolverata. Entrarono, ritrovandosi in un locale che non era
certo meglio della vetrina! Si presentava buio e angusto ed era permeato dall’inconfondibile
odore della muffa. Una voce alle sue spalle la fece sussultare.
“o ma chi abbiamo qui, se non mi sbaglio tu
devi essere la nipote di Margaret White?”
Marie prima di rispondere rivolse uno
sguardo al professore per capire se la persona nominata era la bisnonna e
l’uomo visto lo sguardo della ragazza rispose al posto suo “in verità è la
figlia di suo nipote”
“ah! Comunque era una grande strega
Margaret, ma veniamo a noi vediamo di trovare una bella bacchetta per la
signorina”
Marie si guardò attorno e vide ripiani e
scaffali impolverati. Erano stracolmi di piccole scatole rettangolari di ogni
materiale e misura. Solo quando Olivander si decise a darsi da fare, con le
suddette scatole, Merie comprese cosa vi era custodito dentro.
Da una di loro, estrasse un oggetto lungo,
appuntito ed estremamente elegante… Una bacchetta magica, senza dubbio! la
porse a Marie ed un po’ incerta, lei la prese fra le dita e rimase lì,
immobile, con la sottile asta fra le mani.
L’uomo la guardò accigliato
“Beh, ragazzina, prova a muoverla, non
senti niente?”
Marie voleva sprofondare. Doveva forse già
sapere come ci si comportava con una bacchetta in mano? Probabilmente sì… e il
pensiero, la depresse all’istante. Facendosi coraggio, la mosse debolmente, dal
basso verso l’alto, e improvvisamente il rumore di uno schiocco secco, invase
la stanza. La vetrina di una piccola teca, alle spalle del bancone esplose,
lanciando frammenti di vetro ovunque. Guardò con aria spaventata l’uomo. Ma
questo, con suo grande stupore, non le prestava la benché minima attenzione.
Era piuttosto occupata a pensare. Con il viso corrugato in una strana
espressione, osservava la bacchetta e parlava tra se e se
“Umhmm… No. Platano e piume di Ippogrifo,.
Non va bene. Prova questa. Nove pollici e mezzo, elastica, elegante, femminile…
Legno di salice e peli di unicorno ed alcune gocce di acqua di mare”
Sfilò via dalle mani, della sempre più
confusa Marie, la bacchetta e gliene porse svelto un’altra. Lei l’afferrò
titubante. Che cosa sarebbe successo, stavolta?
Si fece forza, e strinse con vigore le
piccole dita sull’impugnatura fredda e solida dell’asticella che le porgeva
Olivander. Questa divenne improvvisamente calda e malleabile sotto il suo
tocco, quasi fluida fra le sue mani. Una misteriosa e corroborante energia
parve sprigionarsi dal sottile pezzo di legno. Le percorse il braccio, le
spalle, la mente il cuore… Marie la mosse, piegando con grazia il polso, una
movenza che nessuno le aveva mai insegnato. Che non aveva mai visto fare, ma
che indubbiamente era celata nei meandri della sua mente. Dalla punta della
bacchetta si diffusero tutt’intorno, una cascata di piccole stelline dorate.
Fluttuavano leggere nella stanza per poi disperdersi misteriosamente, proprio
come si erano formate.
L’uomo contemplava la scena con fredda
lucidità, mentre un sorriso sornione gli increspava le labbra sottili. Si
diresse quindi alla cassa, dietro al bancone, mise nelle mani di Marie la
malconcia scatola di cartone della bacchetta, attese che la ragazza pagasse, e
finalmente osservò i due avvicinarsi all’uscita del negozio.
Marie e il professor Ockman si avviarono a
fare il loro ultimo acquisto al Serraglio Stregato dove la ragazza comprò una
splendida civetta bianca.
Era pomeriggio inoltrato quando tornarono,
Marie andò ad appoggiare le sue cose in camera mentre il professor Ockman
parlava alla madre
“come c’era scritto nella lettera
l’espresso per Hogwarts partirà il 1° settembre alle 11 precise dalla stazione
di King’s Cross al binario 9 ¾ e mi
raccomando la puntualità” detto questo scomparì con un POFF.
Marie si
rivolse ancora verso il mare e gli vennero in mente gli occhi azzurri del ragazzo che
ormai era diventato uomo che ancora abitava il suo cuore e la volta che lo
aveva incontrato alla stazione di King’s Cross e non poteva dimenticare anche dell’espresso per
Hogwarts dove aveva conosciuto la sua migliore amica …
Ed eccola li, alla stazione di King’s Cross, erano le 10.30
aveva mezzora per cercare il binario 9¾ e prendere l’espresso per Hogwarts; i
suoi genitori l’avevano salutata dicendole di scrivere come si trovava a scuola
e poi erano risaliti in taxi ed erano ritornati in albergo, non
l’accompagnarono perché lei non voleva, doveva farcela da sola fin dall’inizio.
Così prese il suo carrello e si avviò verso il binario 9; quando arrivò non
trovò nessun binario 9 ¾ e adesso cosa poteva fare, si
girò e si rivolse al capostazione
“Mi scusi! Mi scusi signore, sa dirmi dove si trova il
binario nove tre quarti?”
“Nove e tre quarti? Vuoi fare la spiritosa ragazzina? Nove e tre
quarti…ma guarda tu!”
Marie si scoraggio –dove può essere questo stramaledetto binario-
pensò poi prese il suo carrello e cominciò a girare, vide dei ragazzini che si
dirigevano verso un muro e scomparirono al suo interno –
accidenti questa si che è magia- pensò, poi si riprese dai suoi pensieri
e andò verso i ragazzini e chiese
“scusatimi potete dirmi come si fa ad arrivare al
binario 9¾”
il ragazzo dai lunghi capelli
biondi e dagli occhi di ghiaccio la guardò con disgusto poi prese la rincorsa e
si scontrò contro il muro, mentre fece questo Marie sentì che disse
“altri mezzosangue, che schifo”
poi mentre anche il suo amico
dagli unti capelli neri stava attraversando il muro, l’ultimo ragazzo del
gruppo finalmente le rispose, Marie lo guardò e rimase incantata dai suoi occhi
azzurro cielo
“scusali non amano molto i figli di
babbani, prima volta eh! Anche la mia, comunque non
devi far altro che camminare dritto verso il muro tra i binari nove e dieci. Meglio se vai di corsa se sei nervosa”
stava rispondendogli con un grazie
ma il ragazzo era già sparito dietro il muro –ora tocca a te Marie, forza una
ricorsa e via, non ti schianterai, almeno spero – così si avviò verso il muro e
arrivato al limite invece di schiantarsi si senti risucchiata e poco dopo si
ritrovò davanti all’espresso che l’avrebbe portata a Hogwarts, la pensilina era
piena di ragazzi che salivano ed altri che caricavano la propria roba sul
treno, lei fece la stessa cosa e poi cerco un scompartimento libero, poco dopo
l’espresso partì.
Trovò un solo scompartimento quasi vuoto, aprì la porta e vide che
al suo interno c’era una ragazza dai lunghi capelli rossi legati con un nastro,
stava leggendo un grosso libro che portava il nome storia di Hogwarts
che appena sentì la porta scorrere guardò Marie con i suoi occhi verde
smeraldo, intanto la ragazza dai capelli marini chiese
“Scusa, ti dispiace? Il treno è tutto occupato”
“Vieni pure”
“grazie mille, ah! io
sono Marie Wolf” la ragazza dagli occhi smeraldo appoggio il libro e strinse la
mano a Marie
“piacere io sono Lily Evans”
“comunque scusa
non volevo interromperti mentre leggevi” disse preoccupata Marie ma l’altra
rispose
“non ti preoccupare, lo leggevo per passare
il tempo, ma ora che ci sei tu potremmo farci
compagnia, che ne dici?”
“credo sia un
ottima idea, e visto che leggevi la storia di Hogwarts potrai dirmi
qualcosa di più sulla scuola” Lily guardò Marie poi il libro e di nuovo la
ragazza, e rispose
“anche tu non sapevi che esistesse Hogwarts
fino a quando non ti arrivata la lettera” Marie annui e la ragazza dai capelli
rossi prosegui
“anch’io, così quando sono andata a Diagon
Alley ho preso questo libro” disse prendendo in mano il libro e aprendolo “qui
dice che Hogwarts
è stata fondata più di mille anni fa, da due maghi e
due streghe più famosi dell'epoca. Le quattro case prendono nome da loro:
Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde.
Insieme costruirono il castello, lontano dagli occhi
curiosi dei Babbani, perché a quel tempo la magia era molto temuta dalla gente
comune, e maghi e streghe erano crudelmente perseguitati. Per alcuni anni, i
quattro fondatori, lavorarono insieme in grande armonia,
andando in cerca di giovani che mostrassero doti magiche e portandoli nel
castello per educarli. Ma un giorno tra loro nacquero
dei dissapori. Fra Serpeverde e gli altri cominciò a
crearsi una spaccatura. Serpeverde voleva essere più severo nella scelta degli
studenti da ammettere a Hogwarts. Era convinto che il sapere magico doveva essere custodito nelle famiglie di soli maghi. Non
gli piaceva prendere studenti nati in famiglie Babbane: li riteneva
inaffidabili. Dopo qualche tempo, tra Grifondoro e Serpeverde scoppiò una
gravissima lite a riguardo e Serpeverde lasciò la scuola. Entrati a Hogwarts, gli alunni venivano
assegnati dai fondatori, e ora da un cappello parlante, dicono che gli avessero
dato una mente per collocare gli studenti ai quattro diversi dormitori: a
Tassorosso gli alunni giusti, leali, pazienti, Serpeverde considerata quella
degli alunni dall'indole forte e anche in certo senso malvagia e con pura
ambizione, Corvonero gli alunni con una mente brillante, con ragione e sapienza
,infine Grifondoro privilegiava gli alunni con coraggio, con senso di giustizia
e audacia. Geograficamente, Hogwarts è situata nei pressi di Hogsmade, unico
villaggio completamente magico di tutta l'Inghilterra. E' circondata
dalla Foresta Nera e dispone di un vasto giardino. Si
affaccia su un grande lago, popolato da ogni sorta di
creatura magica, credo di essermi spiegata a dovere”
Marie in tutto il tempo era rimasta incantata da tanto sapere di Lily “si, ora ho capito,
posso chiederti un’atra cosa visto che sei così informata del mondo della
magia?”
“certo!” rispose la rossa
“ho sentito una parola un paio di volte ma
non so che vuol dire, la parola è –babbani- sai il suo significato?”
“si lo conosco, i
maghi chiamano così tutti quelli che non hanno poteri magici.”
“ora capisco, grazie!”
“non c’è di che!”
Intanto in un altro scompartimento più
avanti un ragazzo dai lunghi capelli biondi stava
parlando con i suoi amici “avete visto quanti mezzosangue ci sono in questo
treno, è una vergogna”
“si Lucius hai
perfettamente ragione” rispose una ragazza anch’essa bionda seduta di fianco al
ragazzo
“scusate se interrompo la vostra
conversazione anti figli di babbani, ma credo che sia meglio per me
uscire, prima che le mie orecchie scoppino” li interruppe il ragazzo moro dagli
occhi blu che aveva detto a Marie come trovare il binario 9 ¾,
“che ti prende
Sirius” chiese la ragazza mora al suo fianco
“niente Bella ho solo bisogno di aria”
detto questo aprì la porta e uscì nel corridoio
– non c’è la faccio più a stare con loro, tutto il tempo a dire che solo i purosangue
dovrebbero essere ammessi a Hogwarts, che strazio, spero solo di non trovarmi
nello stesso dormitorio – cominciò a camminare lungo il corridoio fino a
quando, preso da i suoi pensieri, non si accorse che un ragazzo stava venendo
nella sua stessa direzione e … BUM
“accidenti ma guarda dove metti i piedi”
disse il ragazzo che si era scontrato con Sirius
“scusa ero sopra pensiero, comunque anche tu non guardavi dove mettevi i piedi”
disse rivolto al ragazzo dai capelli corvini
spettinati che cercava di rimettersi gli occhiali rotondi che gli erano caduti
nello scontro, poi Sirius visti come erano ridotti prese la sua bacchetta e
recitò
“Oculus Reparo” e riparò gli occhiali del
ragazzo che gli stava davanti
“grazie, comunque
io sono James Potter”
“piacere io sono Sirius Black”
“ci si vede a scuola, Black” detto questo i
due ragazzi ripresero le loro strade e si allontanarono.
… non poteva nemmeno dimenticare quando era scesa dal treno.
Era
agitatissima quando era arrivata nella scuola e soprattutto alla cerimonia di
smistamento, ma dopo era stata contenta a finire a GRIFONDORO nella stessa casa
di Lily, assieme a Ania Metthius e il suo primo giorno?
era stato perfetto, ma pieno di imprevisti…
L’espresso per Hogwarts finalmente terminò
la sua corsa alla stazione di Hogsmade e Marie e la sua nuova amica scesero dal treno seguite dagli altri studenti presenti nel
treno, la ragazza guardava spaesata il paesino vicino, illuminato da qualche
luce, poi si diresse verso un omone che stava chiamando quelli del primo anno
“ci siete tutti,-disse
l’omone mentre si guardava attorno- bene, ora seguitemi”
tutti gli studenti del primo anno seguirono
l’omone dai lunghi capelli corvini, Marie si guardò in giro e vide il ragazzo
che le aveva insegnato come attraversare il muro, voleva avvicinarsi per ringraziarlo
ma una ragazza dai capelli corvini lo teneva sottobraccio, così vi rinunciò e
salì su una barca con Lily, le barche cominciarono a muoversi magicamente verso
il castello che si intravedeva sulla scogliera, era una visione spettacolare, a
mano a mano che si avvicinarono il castello si faceva sempre più grande e più
maestoso e pieno di luci che provenivano dal suo interno.
All’interno
del castello i ragazzi salirono una enorme scalinata,
fino a quando prima di un’enorme porta si fermarono davanti a una signora sulla
trentina che li stava aspettando
“Benvenuti
a Hogwarts. Io sono Minerva McGranitt, prof.ssa di trasfigurazione, nonché vicepreside di Hogwarts, tra qualche minuto
varcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni. Ma prima che prendiate
posto verrete smistati nelle vostre case, Grifondoro,
Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete
qui la vostra casa sarà la vostra famiglia: i trionfi che otterrete le faranno
guadagnare punti e ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Alla
fine dell’anno la casa con più punti verrà assegnata
la Coppa delle Case, qualche domanda? – nessuno si fece
avanti così la donna continuò- bene la cerimonia dello Smistamento
inizierà tra pochissimo”
poco dopo la prof.ssa fece cenno di seguirli e i ragazzi varcarono
il grande portone e Marie si trovò davanti una visione magica, nel grande
salone c’erano quattro tavoli pieni di ragazzi che guardavano i nuovi arrivati
e un tavolo in fondo riservato ai professori dove la ragazza riconobbe il
professor Ockman, davanti al tavolo si trovava uno sgabello con sopra un
vecchio capello a punta tappezzato – deve essere il capello di cui mi ha
parlato Lily- pensò Marie poi mentre si avvicinò al centro della stanza, guardò
il soffitto stellano dove candele fluttuavano a mezz’aria ed esclamò
“magnifico”; intanto la prof.ssa McGranitt si era fermata e si era girata verso
i ragazzini dicendo
“Aspettate
qui per favore. Dunque, prima di cominciare il
professor Silente vorrebbe dirvi alcune parole” un signore dai lunghi capelli e
barba che cominciavano a diventare bianchi si alzò dal tavolo e guardò la sala
dai suoi occhialetti a mezzaluna e disse
“benvenuti
a tutti a un altro anno a Hogwarts, desidero dare a
voi tutti alcuni annunci di inizio anno. Il primo anno prenda nota: l’accesso
alla foresta è severamente proibito a tutti gli studenti, inoltre quest’anno è
stato piantato un albero che penso che nessuno vorrà avvicinarsi se non
vogliono ritrovarsi in infermeria già dal primo giorno. Bene, credo di avervi
detto tutto, che si dia il via allo smistamento!”
detto questo Silente si risedette e la McGranitt prese una pergamena e la
srotolò dicendo
“Quando chiamerò il vostro nome verrete avanti, io vi metterò
il Cappello Parlante sulla testa e sarete smistati nelle vostre Case, Bellatrix
Black”
la ragazza dai capelli corvini si stacco dal braccio del ragazzo
e si avviò verso lo sgabello e si sedette “mm… credo che ti collocherò a …
SERPEVERDE” la ragazza sorrise e andò a sedersi al suo tavolo e così fece anche
sua sorella Narcissa.
La
McGranitt continuò “Sirius Black” il ragazzo avanzò e si sedette sullo sgabello
“Ah! un altro Black, ma tu non sei avido di potere,
vedo di più coraggio e voglia di andare contro corrente, dove ti posso
collocare… a si ci sono GRIFONDORO” il ragazzo si andò a sedere con gli
applausi del suo tavolo poi
“Lily
Evans” la ragazza si andò a posizionare sullo sgabello
e senti il cappello calarsi sulla sua testa poi sentì la una voce che le diceva
“bene, molta volontà d’animo e onestà credo che andresti molto bene a…
GRIFONDORO” la ragazza andò al tavolo e guardò Marie con un sorriso;
“Remus
Lupin” un ragazzo magro che indossava vesti troppo larghe per lui con il viso
pallido e capelli castani scombinati si sedette sullo
sgabello e “molto bene…GRIFONDORO” il ragazzo molto lentamente prese posto;
“Lucius
Malfoy” il ragazzo dai lunghi capelli biondi fu smistato a SERPEVERDEe con molto onore andò a sedersi di fianco di
Narcissa;
Ania
Matthius fu smistata a GRIFONDORO, Marie cominciò a spazientirsi, sperava tanto
di finire nella casa dove era stata smistata Lily, ma se andava avanti così lo avrebbe saputo in un tempo troppo lungo;
Peter
Minus anch’esso smistato a GRIFONDORO, poi venne il turno a tre ragazze che
furono smistate a CORVONERO;
Severus
Piton andò a SERPEVERDE; e altre due ragazze dai capelli corvini vennero smistate a TASSOROSSO;
James
Potter andò a posizionarsi sullo sgabello e sentì la
voce del cappello “coraggio da vendere vedo, anche un cervello niente male…c’è
talento, oh si…e desiderio di mettersi alla prova. Ma
dove ti colloco? Credo che può andare bene GRIFONDORO” il ragazzo con il
sorriso sulle labbra si posizionò di fianco al ragazzo
moro che aveva scontrato sul treno, poi finalmente dopo una ragazza finita a TASSOROSSO,
la Prof.ssa chiamò “Marie Wolf” la ragazza raggiunse lo sgabello
e senti il cappello sulla sua testa che parlava “bene, molto bene, vorresti
andare con la tua amica, ma signorina Wolf io scelgo la casa dove staresti
meglio ed ora lasciami lavorare, vedo in te intelligenza, talento, ambizione ma
anche molto coraggio ti vedrei a serpeverde ma sei molto leale verso il
prossimo e credo che andresti meglio a …. GRIFONDORO”quando Marie sentì quel
nome fu felicissima di andarsi a sedere al fianco della sua amica.
Il
preside si rialzò finito lo smistamento e diede via al banchetto e le ampie
tavolate si imbandirono magicamente di piatti
stracolmi di cibo appetitoso. Bevande dagli invitanti colori, spiccavano in
brocche di cristallo soffiato.
Finito
di mangiare i Prefetti fecero vedere dove si trovava i dormitori , diedero la parola d’ordine da dire per i Grifondoro al
ritratto della Signora Grassa e dove si trovavano i dormitori maschili e quelli
femminili. Marie e Lily erano in camera insieme e né
erano felici e conobbero Ania Matthius che diventò presto una amica perfetta;
intanto nel dormitorio maschile Sirius si ritrovò in camera con il ragazzo che
aveva scontrato sul treno e disse
“chi
si rivede, spero che non ci scontreremo più” il ragazzo dagli occhiali rispose
per le rime
“lo
spero anch’io” poi si rivolse verso il ragazzo magro con i vestiti più lunghi
di lui e si presentò
“piacere
io sono James Potter” il ragazzo castano prese la mano di Potter con fermezza e
si presentò
“io
sono Remus Lupin, molto piacere” il ragazzo dai lunghi capelli corvini si
presentò
“io
invece sono Sirius Black” e pose la mano all’altro
ragazzo destinato a quella stanza era un ragazzo piccolo e biondo
“io
sono Peter Minus”dopo la breve
presentazione tutti andarono a dormire e così fecero Marie e le sue nuove
amiche.
Il
giorno dopo, il primo giorno di scuola, cominciava già male, era in ritardo,
Lily l’aveva chiamata e poi per non far tardi era andata a fare colazione con
Ania, e lei si era riaddormentata ed ora stava correndo per di fiato giù per le
scale quando svoltato l’angolo un ragazzo fermò la sua
corsa e così si ritrovò per terra “accidenti ma guarda dove vai” il ragazzo
tese la mano alla ragazza, Marie la prese e quando guardò con chi si era
scontrata si incantò di nuovo a guardare due meravigliosi occhi blu,
“scusa
avevo fretta e non ti ho visto” la ragazza rispose
“no,
non fa niente, sono io che non ti ho visto mi dispiace” il ragazzo stava per
rispondere quando un altro ragazzo arrivò
“hei!
Sirius è possibile che hai la mania di scontrarti con la gente! Forza andiamo è tardi” Sirius guardò il ragazzo con gli occhiali
poi tornò a guardare la ragazza
“e scusa ancora” poi corse fino all’aula di trasfigurazione
con James;
Marie
si riprese poi pensò che era la seconda volta che si
incantava a guardare gli occhi di quel ragazzo e ancora non si era riuscita a
presentare come si deveva,
“accidenti”
poi guardò l’orologio e… “accidenti devo correre”.
Raggiunse
la sua aula ed vi entrò, per fortuna la prof.ssa non
era ancora arrivata, stava per raggiungere il suo posto quando una voce alle
sue spalle la fece sussultare
“signorina
Wolf, siete in ritardo” Marie si girò e si trovò la prof.ssa McGranitt a pochi
centimetri da lei e il suo viso non traspariva niente di buono, la ragazza la
guardò titubante
“mi
scusi prof.ssa”
“per
questa volta signorina può andare ma un suo ritardo non sarà, per vostro
interesse, gradito la prossima volta, ed ora si vada a sedere”
Marie
si andò a sedere di fianco a Lily che le chiese cosa fosse successo e lei le
disse che le avrebbe spiegato più tardi.
****
Finite
anche le lezioni del pomeriggio Marie andò con Lily e
Ania nella loro sala comune;
“allora
che è successo” chiese Lily all’amica
“dopo
che sta mattina mi hai chiamato mi sono riaddormentata e così quando mi sono
svegliata, ovviamente in ritardo, sono corsa all’aula ma appena girato l’angolo
…”
“si
è scontrata con me” finì la frase per lei Sirius che era sceso dal suo
dormitorio con James che continuò
“si,
Sirius ha la mania degli scontri, non guarda mai dove và” il ragazzo guardò
male James e rispose
“non
è vero, andavo di corsa”
“appunto
quello che ho detto”
“non
vorrei interrompere la vostra discussione ma voi chi siete” disse risoluta Lily
“ho
scusate che sbadato io sono James Potter e lui e
Sirius Black e voi”
“io
sono Lily Evans lei e Ania Metthius e lei…”
“Marie
Wolf” finì Marie poi continuò
“Sirius
hai detto, giusto?, ti devo ancora ringraziare per
ieri alla stazione” il ragazzo la guardò stupito poi si ricordò
“a
si la ragazza della stazione, dicevo che avevo già
visto quei strambi capelli”
“i
miei capelli non sono strambi” disse Marie arrabbiandosi come poteva
comportarsi così l’aveva ringraziato e lui che faceva
la prendeva in giro per i suoi capelli
“bhe
io non ho mai visto un colore di capelli così strano e tu James”
“no”
rispose l’amico “e poi…”
“ma sentilo ti diverti– poi rivolta alle amiche – io mi vado a preparare per la cena, venite”
“si certo” le ragazze andarono ai propri dormitori e Marie
non era molto contenta; intanto Sirius
“che ho detto, stavo scherzando”
“mah,
e chi le capisce le ragazze”
“già”
detto questo oltrepassarono il ritratto e andarono in
sala grande.
Marie
riguardò il paesaggio della sua Irlanda e con un POFF
si materializzò nella sua casa che aveva ricomprato dopo essere ritornata a Londra,
e una figura quasi trasparente si avvicinò a lei “allora come è stato ritornare
nel tuo vecchio paese” “direi molto eccitante” disse scherzando poi riprese “a
parte gli scherzi direi che quel mare mi è sempre mancato” “è normale che ti è
mancato” “lo so Margaret a cosa ti stai riferendo, ma…” si ricordava la prima
volta in cui aveva saputo dei suoi poteri …
Era
il suo 3° anno a Hogwarts ed era all’ultima lezione del pomeriggio precisamente
la lezione di storia della magia, non era mai riuscita a stare molto attenta a
quello che diceva il Prof.re Ruf, le sue lezione erano
come un sonnifero per lei, ma quella volta riuscì a stare attenta perché
cominciò a parlare di una strana leggenda che si raccontava della sua terra
natale, l’Irlanda
“
la leggenda narra che durante gli anni che nacquero i fondatori di Hogwarts, ai
quattro punti cardinali dell’Irlanda nacquero quattro bambini da genitori
babbani che manifestavano, oltre alla magia che ogni mago o strega possiede,
altri poteri, e riuscivano a controllare uno dei quattro elementi: a Nord, da
un paesino vicino a Sligo, nacque Matt Turner,
riusciva
a far crescere piante, provocare terremoti e controllare il suo elemento, la
terra, e aveva il potere
di pietrificare ogni cosa facendo solamente un debole gesto con le dita; a Sud, da Cork, nacque Andy Wait,
riusciva a controllare, alimentare e far apparire il suo elemento, il
fuoco e aveva il potere dell’invisibilità; a Ovest, sulle coste di Galway,
nacque Susan Carter, riusciva a far apparire, giocare e controllare il suo
elemento, l’acqua e aveva il potere della Chiaroveggenza; infine a Est, in un
paesino di montagna vicino a Dublino, nacque Phobe Swayn, riusciva a
controllare il vento, le nuvole e la forza di gravità, il suo elemento era
l’aria, e aveva il potere di
fermare il tempo per un breve periodo di tempo. Ognuno di questi bambininacquero con una
semplice voglia sulla spalla sinistra che crescendo diventò un vero è proprio
simbolo di un animale; ora visto che questa ora è quasi finita vorrei che per
la prossima volta per compito mi riassumeste questa leggenda e vorrei ke
scriveste il simbolo che ogni bambino aveva sulla spalla ” detto questo l’ora
finì e gli studenti andarono ai propri dormitori.
Nella
sala comune dei Grifondoro tre ragazze parlavano ancora della leggenda che il
prof.re aveva raccontato,
“credete
veramente che esistevano quei bambini” disse Lily alle amiche
“quali
bambini?” chiese Ania
“ma quelli della leggenda che il Prof.re
Ruf ci ha spiegato oggi”
“mi
dispiace Lily ma non ho ascoltato una sola parola del Prof.re” Lily la guardò
disperata, sembrava che solo lei ascoltasse sempre la lezione di storia della
magia poi si rivolse a Marie
“anche tu non hai ascoltato niente vero?” poi non avendo la
risposta
“Marie
ci sei?”
Marie
era appena arrivata alla sala comune e si era seduta sulla sua poltrona
preferita, non aveva ascoltato la conversazione delle amiche e aveva l’aria di
chi stava pensando a qualcos’altro poi sentendo la voce di Lily chiamarla
“eh!
Scusa cosa dicevi?”
“Marie
che hai?”
“niente
Lily solo un po’ di mal di testa, credo che per sta
sera non verrò a cenare, vado in camera” Lily la guardò preoccupata e disse
“sei
sicura, non vuoi andare in infermeria a farti dare qualcosa”
“no ho solo bisogno di riposo” rispose Marie mentre saliva le
scale che portavano alla sua camera, aprì la porta ed appena entrata andò
vicino allo specchio per controllare una cosa, si tolse il mantello e sfilò la
camicia, sulla sua spalla sinistra spuntava una stana voglia che aveva avuto fin
dalla nascita che stava prendendo la forma di un delfino – non è possibile –
poi una voce la fece girare
“bello eh!”
ma quando si girò non vide nessuno – me la sarò immaginata, sono
veramente stralunata oggi – pensò mentre si cambiava e si metteva il pigiama,
poco dopo sentì ancora una voce alle sue spalle
“sei
sicura che è impossibile” questa volta quando si girò vide un fantasma, una
donna sulla trentina con i capelli del suo stesso colore, verde acqua con
qualche sfumatura lilla, e occhi verdi, portava un lungo mantello da strega,
rimase a guardare quella figura poi chiese
“c-chi
s-s-sei?” il fantasma si avvicinò e disse
“piccola
non avere paura, io sono Margaret White” Marie indietreggio
“Margaret
White, ma questo nome non mi è nuovo… t-tu s-sei la mia…”
“bisnonna,
si sono io”
“ma come! Cosa, non è possibile”
“so
che oggi il prof.re Ruf vi ha raccontato una leggenda, giusto?”
“si,
ma questo cosa centra”
“tu
ti stavi guardando la spalla e avendo visto lo stano simbolo che hai, ti stavi
chiedendo se potevi centrare qualcosa con quella
leggenda giusto?”
“si più o meno” disse dirigendosi verso il letto e sedendovi
sopra
“non
ti interessa sapere cosa centra con te?” disse il
fantasma avvicinandosi
“bhe
per quello che immagino uno di quei bambini sarà stano un mio antenato, mi
piacerebbe sapere però con quale dei quattro bambini e quali sono i miei poteri
e ...... come mai non si sono manifestati
ancora?” disse mettendosi sotto le coperte
“la
tua antenata e Susan Carter e aveva il potere di controllare l'acqua e di
vedere le cose future toccando qualcosa; i tuoi poteri non si sono ancora
manifestati perché il simbolo non si è ancora formato del tutto, ma
arriveranno e io ti aiuterò a gestirli” disse il fantasma avvicinandosi a Marie
“Margaret
adesso che mi ricordo il professor Ruf a detto che per compito dovremmo trovare i simboli che avevano i bambini, mi puoi
dire quali sono?”
“Marie
questo ti aiuterebbe a fare un compito e non dovrei dirtelo ma in fondo è una
parte di te e dovresti saperla; dunque come hai capito Susan Carter aveva sulla
spalla sinistra un delfino, Matt Turner aveva un leone ,
Andy Wait una fenice, Phobe Swayn un’aquila
“e come mai sei rimasta fantasma?”
“come
ti ho anticipato se i nostri figli sono senza poteri, quando moriamo restiamo
fantasmi finché nella nostra stirpe nasce un/a bambino/a che abbia i poteri per
poter insegnargli/le come usare e controllare i
poteri” finito di dire queste parole si sentirono dei passi arrivare su di corsa
“ora ho capito e io sono quella della tua
stirpe, senti ora è meglio che te ne vai perché tra un po’ arriveranno le mie
amiche e per ora preferisco che non sappiano nulla e che non ti vedano” disse
Marie così Margaret sparì dicendo “forse hai ragione” poco dopo si vide la porta spalancarsi e
comparirono le teste di Lily e Ania
Non aveva
mai detto nulla alle sue amiche; non sapeva nemmeno lei il motivo, non c’è la
fece nemmeno quando prese il massimo dei voti in quel compito, Marie si mese seduta sul divano a pensare che il suo potere della
chiaroveggenza gli aveva cambiato la vita, dalla sua prima visione alla fine
del suo 5° anno a Hogwarts……
“Margaret non riesco a capire come mai riesco a fare questo ma non
riesco ad avere premonizioni” disse Marie mentre guardava la sfera cristallina,
che si era formata sul suo palmo della mano sinistra, nel quale uscirono tanti
delfini di acqua che giravano attorno a lei
controllati dall’altra mano
“ non devi avere fretta, avrai le premonizioni quando ne avrai bisogno!” disse il fantasma che girava nella stanza
della ragazza
“come quando ne avrò bisogno, io pensavo
che le avrei avuto quando lo volevo io!”
“mi dispiace Marie ma questo potere non è governabile, questo potere
si governa da solo e ti fa vedere solo ciò che vuole farti vedere, mi dispiace
per te ma non potrai vedere il tuo di futuro nellepremonizioni” Marie ascoltava interessata ma
allo stesso momento delusa di quello che il fantasma diceva mentre i delfini continuavano
a girare intorno al lei, ad un certo punto la porta della stanza si spalancò e
una chioma rossa seguita da una bionda arrivò dentro la stanza, le ragazze
erano talmente impegnate; una a imprecare contro
qualcuno e l’altra a cercare di farla calmare che non si accorsero che tante
piccole gocce d’acqua finivano sul pavimento mentre Margaret sconparì
“non lo sopporto più, se continua così io lo strozzo” disse Lily
dirigendosi verso il suo letto
“calmati Lily ti prego, non e poi una catastrofe” disse Ania
seguendola
“si invece, la deve smettere, se non
fossi un prefetto gli avrei già messo le mani addosso”
“mi volete dire cosa succede?” disse Marie rivolgendo lo sguardo prima su Lily e poi su Ania fu quest’ultima a
rispondere
“colpa di Potter, non la smette di fare il cretino con Lily, anche
in situazioni inadeguate”
“in che situazione?”
“Potter e Black stavano divertendosi a stuzzicare Piton, Lily…”
disse Ania rivolta a Marie
“ e io ho cercato di fermarli, e lui mi
ha detto che si sarebbe fermato solo se uscivo con lui, ma ti rendi conto e
intanto Black se la rideva”
“Tu che hai aiutato Piton ho capito bene?” chiese Marie sorpresa
“si proprio lui e forse era meglio che
stavo ferma visto che mi ha chiamato con il nome spregiativo che i Serpeverde usano
sui figli di babbani”
“senti se vuoi ti posso aiutare a mettergli le mani addosso a
tutti e tre, io mi soffermerei su Black” Lily la guardò arrabbiata ma poi
cominciò a ridere
“la piantate voi due, sempre a litigare con quei due”
“Ania non sarai dalla loro parte” disse Lily
“non voglio dire questo, ma ogni volta che vi vedete, tutti e
quattro vi insultate, non riuscite a parlare
civilmente?”
“mi dispiace Ania ma non siamo in confidenza con loro come tu sei
con Lupin” disse Marie sedendosi sul letto beccandosi una brutta occhiata da
Lily
“sarò anche in confidenza con lui, almeno io le ascolto le
persone, prima di insultarle” disse Ania
“si ma Lupin non ti insulta come fa Black
con me”
“forse Remus è migliore, ma se tu non dessi corda a Sirius forse
lui la smetterebbe”
“e prendere gli suoi insulti , questo mai
e poi mai”
“allora continua a fare quello ke vuoi
tanto non ascoltate mai quello ke vi consiglio soprattutto tu Marie”
“a si e tu ascolti quello ke dico io”
“più di quanto tu ti renda conto”
“io non credo”
“non sei perfetta Marie rendertene conto una
volta per tutte” disse infine Ania andando verso la porta, l’aprì e
prima di scendere le scale disse “ se volete scusarmi in questo momento
preferirei la compagnia di Remus e non della vostra”
“questa volta hai esagerato Marie” disse Lily
rivolta all’amica
Ania uscita dal dormitorio si diresse fuori dal
castello e andò a sedersi nelle rive del lago e cominciò a piangere, voleva
liberarsi della rabbia che provava dentro, cercava sempre di calmare le sue
amiche quando litigavano con i due malandrini, e quando ci riusciva finivano
sempre per ridere, ma questa volta Marie l’aveva combinata grossa, come se le
desse fastidio che lei non litigava mai con quei due e pensava che li
difendesse sempre, ma non era così, anche a lei davano fastidio alcuni dei loro
comportamenti, ma a questo ad odiarli c’era molta differenza.
Poi c’era il fatto di Remus Lupin, lui era molto diverso da quei
due era più calmo, meno impulsivo, e pensava sempre prima di parlare a vanvera!
Da quell’anno aveva capito di essere molto attratta da
quel ragazzo, ma tra loro due c’era solo una semplice amicizia che per lei era
molto importante
“già molto importante” pensò ad alta voce Ania
“cos’è molto importante?” disse una voce che la fece girare e
trovandosi davanti alla persona dei suoi pensieri che gli sorrideva
felicemente
“Remus” il ragazzo appena vide il suo viso rigato dalle lacrime il
suo sorriso scomparì e si sedette vicino all’amica
“che è successo Ania?” chiese Remus mentre Ania cercava
di asciugarsi il viso dalle lacrime senza successo
“e successo qualcosa con Marie o Lily?”
“già” disse Ania incantandosi a guardare gli occhi castani
dell’amico, mentre Remus si avvicinava e la abbracciò e disse
“succede a tutti di litigare con i propri amici, ma si risolverà
tutto non ti preoccupare! Poi ci sono sempre io”
“grazie Remus” per lei era molto importante quel ragazzo perché
sapeva di amarlo più di qualsiasi cosa, lo guardò di nuovo negli occhi e il
ragazzo gli asciugò le ultime lacrime che erano scese dal suo viso per poi
accarezzargli la guancia, senza rendersene conto si trovarono così vicini da
desiderare entrambi di accorciare quella distanza e fu così che si baciarono,
ma quel momento non durò quanto la ragazza avrebbe voluto, Remus si staccò da
lei e gli disse
“mi dispiace, non volevo, dimentica quello che è successo” e detto
questo Remus si diresse al castello ma Ania lo fermò girandolo
“non puoi baciarmi poi dirmi di dimenticare”
“mi dispiace Ania, mi sono fatto prendere dal momento tutto qui”
rispose il ragazzo senza guardarla in faccia
“speravo che fossi diverso da altri ragazzi invece” disse la
ragazza lasciando la presa
“Ania io … … non voglio rovinare la nostra amicizia, che è la cosa
più preziosa che ho”
“già l’amicizia, e io che pensavo che … … che stupida”
“tu non sei stupida Ania” disse Remus avvicinandosi a lei per
abbracciarla ma Ania si allontanò prima che ci riuscisse
“ti prego Remus non ho bisogno di un amico ora” dai suoi occhi
altre lacrime rigarono il suo viso mentre tornava a sedersi in riva al lago
lasciando il ragazzo solo tra i suoi pensieri mentre se ne tornava al castello
per non fare altri danni.
“mi dispiace io non sapevo che….” disse un’altra voce molto familiare che si avvicinava a lei
“che vuoi Marie, mi vuoi insultare di
nuovo”
“Ania mi dispiace per prima, non volevo dirti quelle cose, ti
prego non piangere”
“sono così stupida”
“non dire sciocchezze, sono io la stupida ad
non avere capito che sei innamorata di lui, e mi dispiace per quello che ti ha
detto”
“non fa niente, sono io che mi illudevo
che provasse qualcosa per me oltre l’amicizia!”
detto questo le due amiche si
abbracciarono.
Marie e Lily cercarono di consolare
l’amica nella camera mentre quattro amici stavano parlando nella sala comune
dei Grifondoro ormai vuota per l’ora tarda
“hei Remus non ti ho visto mai così giù, anche quando siamo vicini
a plenilunio!”
“già! Sirius ha ragione che ti prende?”
“niente!” rispose sconsolato
“senti Remus siamo o non siamo tuoi amici”
“ e noi non c’è la beviamo che tu non
stia male”
“gia non ci crediamo” disse Peter
“ragazzi vi prego non ne voglio parlare”
“mi dispiace ma ora ci dirai tutto” mentre James diceva queste cose una ragazza stava scendendo dalle scale per trovare un
luogo in cui poteva parlare con un fantasma, ma sentendo quelle voci si fermò e
rimase ad ascoltare, non che le interessasse più di tanto ma sapeva che stavano
parlando di qualcosa che riguardava la sua amica
“e va bene, oggi ho baciato Ania” disse
senza alzare lo sguardo
“scusa ma se è questo il
motivo perché sei così, dovresti essere felice per esserci riuscito finalmente”
“già James ha ragione,non
so da quanto sei innamorato di lei” Marie sentendo quelle cose rimase di
stucco, se amava Ania perché le aveva detto che la voleva solo come amica, in
quel momento Remus lo disse anche hai suoi amici
perché sentì Sirius rispondere
“ma sei matto, perché gli hai detto
questo?”
“pensaci Felpato, se gli dicessi la verità come la prenderebbe,
non voglio che si innamori di me”
“anche a noi hai detto la verità, ma non
hai perso la nostra amicizia”
“si ma voi siete un’altra cosa”
“io non credo Remus se lei ti ama capirà” e detto questo James si
diresse verso le scale del dormitorio maschile e aggiunse mentre la ragazza che
si era fermata per le scale ad ascoltarli si allontanava per non farsi vedere
“forse è meglio che ce ne andiamo a
letto” i ragazzi annuirono tranne Remus che disse che aveva bisogno di restare
da solo a pensare.
Quando i ragazzi si chiusero la porta
della propria stanza Marie decise si uscire allo scoperto e di andare a parlare
con Remus, voleva capire quale verità nascondeva e disse
“credo che tu non abbia bisogno di restare da solo, ma solo di
andare a parlare con lei”
“non avrai sentito tutto vero?” disse preoccupato Remus alzandosi
dal divano
“si ho sentito e vorrei capire cosa nascondi Lupin, non puoi
immaginare come sta Ania”
“e tu non puoi immaginare come starebbe se saprebbe la verità?”
disse superandola, ma mentre saliva le scale, Marie lo fermò per un braccio e
gli disse “io non cr…” non riuscì a finire la frase perché barcollo
e la sua testa cominciò a girare ad un tratto si trovò nel giardino di
Hogwarts: Minerva McGranitt accompagnava un Remus Lupin pallido, verso il
Platano picchiatore che stranamente era fermo; poi si ritrovò dentro ad un
passaggio che il ragazzo percorreva; poi dentro alle mura di una casa,
Marie non capiva che stava succedendo si girò ad ispezionare la casa poi si
rivolse di nuovo verso Lupin; il ragazzo cominciava a dimenarsi e ad un
tratto si trasformò in lupo mannaro.
Quando si risvegliò era sdraiata sul
divano della sala comune, con due occhi castani che la guardavano con
gentilezza
“che … cheè successo?”
“sei svenuta, mi dovresti dire tu quello
che è successo?”
“io non lo so” poi ricordandosi della visione
sorrise dopo aver capito di avere finalmente una premonizione, poi
rivolta a Remus disse
“tu sei un Lupo Mannaro, era questa la verità che vuoi
nascondere ad Ania?” Remus la guardò sgranando gli occhi e gli rispose
“tu come fai a … a .. saperlo!”
“io …. lo
appena visto” Remus rimase ancora di più sbalordito
“appena visto… che stai dicendo!”
“l’ha appena visto in una premonizione” disse una voce che
proveniva alle spalle di Remus
“Margaret che ci fai qui!” Remus si girò e vide un fantasma che
assomigliava a Marie e chiese rivolto al fantasma
“tu chi sei?”
“la mia bisnonna” disse Marie ricevendo una guardata ancora più
confusa di Lunastorta
“diciamo che non solo tu hai un segreto” detto questo racconto
tutto a Remus, dei suoi poteri e del fantasma che la guidava; dopo il racconto decisero entrambi di andare a dormire, prima che Remus
scomparisse sulle scale Merie disse
“Remus, Non dirò a nessuno quello che ho scoperto sta notte, ma devo sapere una cosa?”
“Cosa?”
“ami Ania?”
“non so se posso chiamare amore quello che provo ma gli voglio un
mondo di bene!”
“Allora dille la verità se lo merita”
“non credo che accetterà quello che sono”
“non puoi saperlo finché non glielo dirai, dalle
la possibilità di decidere” e detto questo entrò nella sua camera e si
mise a letto contenta finalmente di avere avuto la sua prima premonizione.
Forse
aveva ragione Remus, gli amici possono accettare subito la situazione di avere
qualcuno vicino che si trasformi in un Lupo Mannaro,
ma non per una ragazza di 15anni che spera che il primo amore sia con un
principe azzurro e non con un Lupo Mannaro……
Il giorno dopo Lupin era
confuso, aveva pensato tutta la notte senza trovare una soluzione, i suoi amici
e Marie gli avevano consigliato di dire tutto ad Ania, ma non era facile come
la facevano loro, non voleva perderla, ma non voleva nemmeno che pensasse che
non gli piacesse e che si allontanasse da lui, in qualunque modo fosse andata
l’avrebbe persa; erano passate alcune settimane da
quando si era insospettito per il comportamento della ragazza … …
Era
seduto contro un albero nel giardino di Hogwarts a studiare quando Ania lo raggiunse scocciata così lui le chiese
“che ti succede hai di nuovo litigato con le ragazze?”
“no
mi da sui nervi che i ragazzi non capiscano quando è meglio
stare zitti e non fare i galletti con le ragazze perché non serve a nulla”
“
di chi stai parlando?”
“di
James, finché non imparerà a comportarsi con le
ragazze non potrà mai conquistare Lily, anche se fosse la cosa più facile del
mondo”
“
bhe, non è facile conquistare una persona che non ti ha nemmeno in nota”
“voi
uomini non capite le ragazze nemmeno se vi dicono in faccia quello che provano”
“questo
non è vero io capirei se una ragazza mi facesse il filo”
“forse
se te lo direbbe in faccia, ma non se cerca di fartelo capire diversamente”
“con
questo non vorrai dire che qualcuno lo stia facendo?”
“vedi non lo riesci a capire nemmeno tu!”
Ania
rispose arrossendo come se solo ora si fosse accorta con chi stesse parlando
così continuò
“bheforse è meglio cambiare argomento”
“proprio ora che stavo cominciando a essere curioso”
“già
proprio per questo è meglio smetterla, ti lascio al tuo libro” disse la ragazza
incamminandosi verso il castello
poi il bacio del
giorno prima gli ha fatto capire che c’era qualcuno che stava cercando di
fargli capire i propri sentimenti girandoci attorno, e quel qualcuno era la
persona che avrebbe voluto accanto, Ania.
Non poteva fare finta di
niente doveva tentare anche se lei non avrebbe capito, almeno non l’avrebbe
lasciata perdere così senza una spiegazione, doveva trovare il coraggio per
dirle di essere un Lupo Mannaro, dopo le lezione l’avrebbe cercata e chiarito
ogni cosa.
Aveva girato tutto il castello dopo le lezioni ma
non riusciva a trovarla, andò nella Sala Grande per la cena ma non era nemmeno
lì così chiese alle ragazze il perché della sua assenza
“non aveva fame così è rimasta in dormitorio”rispose Marie
“non vuole vedermi vero?”
“diciamo che ora sei l’ultima persona che vuole
vedere dopo quello che le hai detto” disse scontrosa
la ragazza rossa“Lily!” disse Marie
“dovrei essere comprensibile con lui dopo avere
visto piangere tutta la notte Ania, non so come puoi essere gentile tu”
“se sapessi la verità saresti comprensibile pure
tu” rispose James al posto di Marie
“che centri tu, e normale
che sei dalla parte di Lupin, ma tu Marie?” chiese
Lily guardandola
“Lily lo so come se la passa Ania, ma anche Remus e
…”
“Basta non ho bisogno dell’avvocato difensore, Lily
ha ragione mi sono comportato malissimo con Ania e non sarà facile recuperare
almeno la sua amicizia ma ci proverò” e così dicendo tornò sui suoi passi e
andò in Sala Comune
Quando entrò trovò la ragazza rannicchiata sul
divano a guardare il camino, la guardò per alcuni minuti, i riflessi nella
stanza donavano un colore ramato ai capelli biondi della ragazza, si avvicinò e
quando la ragazza si accorse della sua presenza lo guardò e Remus vedeva nei
suoi splendidi occhi azzurri solo tristezza
“Ania mi dispiace, io ….
“non ho bisogno di altre
scuse, quello che volevo sapere già lo so e in fondo non è colpa tua se mi vuoi
solo come amica no?” disse alzandosi dal divano e dirigendosi verso le scale
“questo non è vero” rispose il ragazzo facendola girare
“invece si, non è colpa tua, sono solo io la
stupida che speravo che provassi qualcosa in più dell’amicizia per me”
“non mi riferivo a questo”
“come, e a cosa allora?” chiese guardandolo sorpresa
“non ti voglio bene solo come amica”
“ma se mi hai detto che la
nostra amicizia era la cosa più importante per te”
“so quello che ho detto, e mi dispiace per averti
fatto soffrire, ma forse quello che ti dirò sarà ancora più brutto” disse Remus
andandosi a sedere sul divano
“non riesco a seguirti Remus”
“forse è meglio che ti siedi” la ragazza si sedette
di fianco al ragazzo e lo guardava spaesata
“non sarà facile ma hai il diritto di sapere perché
ho fatto in modo che pensassi che volevo solo amicizia” il ragazzo teneva lo
sguardo verso il camino, non sarebbe riuscito a reggere uno
suo sguardo benevolo
“Remus con questo vuoi dire che … …”
“che mi piaci un sacco! non so da quando mi sono reso conto che mi piacessi, ma non
era facile stare con te senza baciarti, senza accarezzarti e coccolarti, ma
dovevo, una persona come me non può avere qualcuno accanto”
“cosa vuoi dire con una
persona come me tu sei un ragazzo come tanti altri”
“in questo ti sbagli, forse per alcuni giorni del
mese sono normale per altri non sono in me stesso”
“non riesco a seguirti, che vuoi dire con questo?”
“dovresti avere notato ke alcuni giorni del mese
sono stanco e a volte non mi vedi neppure”
“si mi hai detto ke tua
madre sta male e ke quando non la vai a trovare sei molto preoccupato è per
quello ke sei stanco”
“un’altra bugia per nascondere il mio segreto!”
“mi hai sempre mentito … … quale segreto Remus?”
“Ania io … … durante il plenilunio … … mi nascondo
nella Stamberga Strillante… e … mi trasformo in un … … Lupo Mannaro”
… … la
situazione diventa difficile da concretizzare, pensare
che il ragazzo a cui vuoi un bene dell’anima sia diverso da come si
immaginasse, tutto diventa più difficile, tutto diventa opaco, e non si ha idea
sul da farsi, ma per fortuna, anche se con un po’ di difficoltà, si capisce che
se si ama davvero ogni cosa viene superata e condivisa …
“un altro
scherzo vero, ti diverti a farmi del male” disse la ragazza alzandosi subito
dal divano e ricominciando a piangere guardandolo negli occhi “tutto quello che
mi hai detto adesso, io … … stavo credendo a tutto, perché Remus perché mi fai
tutto questo”
girò lo sguardo
verso le scale e corse verso il dormitorio ma una mano la fece girare e
incontrò gli occhi lucidi del ragazzo
“credi ke potrei mentirti su una cosa del genere
Ania, quanto vorrei riuscire ad esporti tutto quello
ke provo senza avere paura della tua reazione sapendo quello ke sono, quanto
vorrei ke… … non mi avessero contagiato e quanto vorrei non trasformarmi in un
Lupo Mannaro, stare male e andare da Madama Chips per farmi curare le ferite
che mi infliggo da solo, in un certo senso mi piacerebbe ke fosse tutto uno
scherzo Ania credimi, ma non lo è” disse tutto in un fiato il castano poi
lasciando il braccio della ragazza, lei non riusciva a credere a quello ke
diceva o almeno non voleva crederci, continuava a guardarlo con stupore
“Remus io … credevo …”
Ania cercava di trovare le parole giuste per
scusarsi in qualche modo, nella sua testa continuavaa sentire le parole di Remus, credeva che fosse
solo uno scherzo, forse l’unica cosa che gli era venuta in mente per
giustificarsi, per cercare di farsi perdonare dicendo una cosa orribile, ma
quando aveva visto i suoi occhi e aveva sentito le sue
parole aveva capito ke non mentiva, ke ogni luna piena diventava veramente un
Lupo Mannaro, ke soffriva per molte cose senza avere mai detto nulla, pensando
ke nessuno poteva accettarlo, e chi poteva accettare una cosa del genere senza
avere un po’ di paura, di compassione per un povero ragazzo che aveva avuto,forse,
la sfortuna di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato; come
si doveva comportare ora con il ragazzo che aveva davanti, consolarlo, capirlo,
piangere per lui o scappare da lui, non sapeva che fare, cosa dire e così
taceva
“Ania non ti sto chiedendo nulla, non saprei
nemmeno io cosa fare in una situazione del genere, avevo paura di dirti tutto
per non rovinare qualcosa che poteva nascere, ma ieri mi sono lasciato andare e
poi quando sono tornato in me ho rovinato tutto lo stesso, così potevo anche
dirti il mio piccolo segreto, forse credevo di recuperare almeno la tua
amicizia, ma ho sbagliato di nuovo, non si può prendere alla leggera una cosa
del genere e fare finta di nulla vero?”
Ania cercava di fare uscire qualcosa dalla sua bocca
ma non riusciva, come se non avesse più la forza di parlare, non trovava nulla
da dire, nulla che poteva migliorare la situazione, non riusciva ad accettale
la cosa, il suo principe era diventato ad un tratto un mostro; continuo il
ragazzo per lei
“così è finito tutto giusto?”
“no, ma … … non è facile …”
“ora vorrei, davvero, almeno la tua amicizia”
“quella l’avrai sempre, ma … … ho bisogno di tempo
per … … digerire … … la cosa”
“tutto il tempo ke vuoi, ora è meglio che vai a
digerire la cosa ed io vada a fare due passi per fare lo stesso”
Nei giorni seguenti il cerchio di
amici venne a sapere quello che era successo e vedevano stare male
entrambi gli amici senza riuscire a fare nulla, Ania dopo le lezioni pranzava e
cenava molto presto poi se ne stava nel dormitorio a fare i compiti o facendo
qualsiasi cosa per non incontrare o pensare a Remus, nel contempo il ragazzo se
ne stava sempre sui libri e non voleva che nessuno gli suggeriva il da farsi,
finché la ragazza non decidesse di parlare con lui, non voleva rovinare di più
ogni cosa.
Intanto nei giardini di Hogwarts due amici
cercavano di trovare una soluzione
“non può continuare a comportarsi così”
“lo penso anch’io, è strano non vuole nemmeno più
divertirsi con noi, nemmeno durante il plenilunio”
“io intendevo con Ania, James, non con noi”
“e come si dovrebbe
comportare scusa, lei voleva digerire la cosa e lui la lascia stare finché non
l’avrà fatto”
“non capisci proprio nulla di queste cose”
“cosa dovrebbe fare
scusa?”
“parlarle e capire il suo comportamento”
“lo sai già perché non lo vuole vedere”
“senti può essere anche una cosa pesante da
digerire, anche se noi non l’abbiamo presa così, ma almeno salutarlo e
incontrarlo potrebbe già farlo no, è passato quasi un mese ed entrambi si
comportano come se la faccenda non gli interessasse minimamente, poi e stata
lei a dire che non avrebbe mai smesso di essergli amico o mi sbaglio”
“si l’ha detto ma…”
“niente ma James, non ci si comporta in questo
modo, Remus è un uomo giusto e come tale deve rinunciare all’orgoglio e parlare
con Ania”
“invece credo che sia lei che dovrebbe fare la
prima mossa, lui si è messo a nudo sulla cosa che teme di
più, ora è lei che deve accettare ogni cosa e passare avanti”
“forse hai ragione ma vorrei che non buttassero
tutto quello che c’è tra di loro per una cosa che si
può superare”
“credi davvero che si possa recuperare, ho già
rovinato tutto non voglio che peggiori la situazione” disse una voce appena arrivata
“ma Remus qualcosa dovrai
pure fare”
“io ha fatto già molto ora tocca
solo a lei decidere cosa fare”
Nello stesso istante due amiche facevano lo stesso
in un angolo della biblioteca
“credi che si stia comportando nella maniera
giusta”
“io credo di si non è
ancora pronta per parlargli finirebbe per rovinare tutto”
“come se non fosse già rovinato”
“come vorresti che la
prendesse Marie?”
“non so ma non così se cercasse almeno di risolvere
qualcosa, ma non fa nulla ha deciso di non vederlo o non lo farà”
“non è facile”
“sarebbe facile se accettasse la verità invece di
ignorarla, Lily”
“ti ripeto che non è facile”
“ e che colpa ne ha lui, Lily, ha avuto il coraggio
di confessarle tutto e lei non accetta la cosa, nemmeno Remus vorrebbe essere
un Lupo Mannaro ma non ha scelta, e lei dovrebbe scegliere una
volta per tutte cosa vuole veramente, perderlo o amarlo”
“bhe non credo che sia così importante per lui”
disse una voce e Marie si girò verso di essa
“lo credi davvero Ania, cosa dovrebbe fare se tu lo
ignori completamente”
“Marie io … … se lo incontrassi … … non saprei che
dirgli … io amo Remus ma non riesco accettare quello che è”
“perché Ania perché”
“non lo so, nei miei sogni avevo la figura di un
ragazzo bellissimo che mi coccolava ora vedo solo un mostro, non voglio
perderlo ma non sono ancora pronta e so che se gli parlassi rovinerei tutto”
“Ania, è vero non è il classico principe azzurro,
ma ti vuole molto bene e soffre per questa cosa”
“e credi che io non
soffra”
“non ho detto questo, ma pensa ke lui ha già
sofferto per accettare di non essere capito, di non essere accettato,
soprattutto da te, ma sei tu che devi accettare che sia un Lupo Mannaro non
lui”
… anche se a volte si ha bisogno di una mano esterna per capirlo.
Nei
giorni che mi ero messa all’opera per fare riconciliare Ania e Remus ho
imparato che non si conosce mai bene qualcuno; la persona che non sopporti può
diventare il tuo migliore alleato e capire che può essere di più che uno
stupido ragazzino.
Era passata un’altra
settimana e ancora Ania e Remus non si rivolgevano la parola, a Marie non
piaceva quella situazione, aveva provato a convincere l’amica a non pensare
troppo al fatto che Lupin fosse un Lupo Mannaro ma ai
sentimenti che provava per lui, ma lei continuava a dire - a te sembra facile
perché non sei nella mia situazione - e qualsiasi risposta che dava ad Ania era
inutile; Marie insisteva talmente tanto a dire la sua che l’amica ormai non
voleva vederla, non le parlava nemmeno più e Lily, per non mettersi da nessuna
parte, non voleva più sentire parlare della storia finché non si fosse risolto
tutto.
La stessa cosa era
successa a Sirius, non voleva vedere l’amico soffrire in
silenzio, che era andato persino a parlare con Ania e si era ritrovato 4
dita stampate in faccia, e quando Remus l’era venuto a scoprire gli aveva detto
di non impicciarsi nei problemi degli altri;così sia Marie che Sirius si ritrovarono da soli per la loro
testardaggine.
Un giorno Marie vagava
nei giardini della scuola quando vide Sirius seduto nell’erba con la schiena
appoggiata ad un albero con lo sguardo pensieroso verso il lago
“Sirius Black senza
amici e senza cerchia di ammiratrici, strano!”
il ragazzo si girò per vedere la fonte della
voce
“ah! sei
tu” disse rigirandosi a guardare il lago
“forse aspettavi
qualcun’altra?” chiese la ragazza che non ricevendo risposta stava già tornando
su suoi passi quando una domanda la fece fermare con una smorfia
“siete sempre così
strane voi ragazze?”
“potremmo dire la stessa
cosa su voi ragazzi!” rispose riprendendo a camminare
“no, volevo capire il
perché quando vi piace qualcuno, al minimo ostacolo vi isolate”
disse il ragazzo tirando un sasso nel lago, Marie intanto si era fermata e ora
stava andando verso di lui
“cos’è una ragazza non
accetta la tua corte” disse divertita appoggiandosi con la spalla all’albero
“no, e comunque non sono pieno di ragazze come pensi o almeno non
ho ancora trovato la ragazza che mi interessi per farci la corte” rispose il
moro alzandosi da terra e rendendosi conto poco dopo di trovarsi a pochi
centimetri dalla ragazza che incontrando i suoi meravigliosi occhi si perse in
essi finché lui si girò tossendo
“allora mi sai dare una
risposta alla domanda di poco fa?” chiese Sirius cercando di togliere la
tensione creatasi tra i due
“se vuoi una risposta da
me … io … non credo di essere come le ragazze che hai
appena descritto, comunque non mi sono mai trovata nella situazione!”
“bhe, la tua amica si invece”
“chi?”
“Ania chi altri”
“che
centra Ania con te?”
“con me nulla, ma con Lunastorta centra!” disse tirando un altro sasso nel lago
“bhe in questo caso non
posso risponderti perché non lo capisco nemmeno io perché si comporti così! È
da settimane che cerco di capirlo ma come risposta ho
avuto solo un isolamento!”
“siamo messi bene
entrambi allora! cerchiamo di aiutare i nostri amici e
loro sanno solo metterti da parte”
“vuoi dire che anche
Remus si è stufato di averti sempre intorno impicciandosi dei suoi affari”
chiese Marie guardandolo a giocherellare con un altro sasso
“già!!!!”
rispose tirando il sasso
“ogni cosa che pensi sia
giusta, per loro e solo un intrusione, l’unica cosa
che non fanno è pensare a quello che hanno nei loro cuori. Pensano solo che sia
l’altro a dovere fare la prima mossa!” disse la ragazza abbassando gli occhi
guardandosi i piedi
“dovrebbero solo chiudersi
in una stanza e ragionare insieme invece di farsi mille domande!”
“giusto sarebbe una buona idea!” disse Marie che forse c’era ancora un modo per
riunirli
“cosa?”
chiese il ragazzo sorpreso
“rinchiuderli in una
stanza!” disse tornando a perdersi negli occhi di Sirius
“se
lo facessimo perderemo entrambi”
“in fondo non abbiamo
nulla da perdere, già non ci vogliono vedere, forse finalmente si convinceranno
che gli ostacoli si superano se ci si prova insieme”
“forse hai ragione”
disse il moro lanciando un altro sasso nel lago.
Da quel giorno Marie e
Sirius si incontrarono per escogitare un piano per
fare parlare Ania e Remus da soli in una stanza; dopo qualche giorno riuscirono
con una scusa portare entrambi i ragazzi in un’aula in disuso e rinchiuderli
dentro con un incantesimo
“Marie fammi uscire di
qui, ho paura stare qui da sola al buio!” gridò all’amica prima di sentire una
voce nella stanza
“Non sei sola, lumus” rispose Remus accendendo alcune candele su uno scaffale
“Marie fammi uscire di
qui!!” gridò di nuovo senza risposta
“come mai tutta questa
paura di me? Non c’è luna piena non mi trasformo in un
Lupo mannaro”
“smettila Remus” rispose
continuando a guardare la porta
“bhe sembra l’unica cosa
che ti spaventi o mi sbaglio?!”
“Marie fammi uscire di qui
ti prego” urlò un’altra volta senza ricevere nessuna risposta,
“non riesco a capire
perché ti comporti così?” chiese il ragazzo vedendo la reazione della ragazza
che si girò guardandolo “ non eri tu quella che diceva che mi sarebbe sempre
stata amica e che aveva solo bisogno di digerire la cosa?”
“si
ma…”
“è passato più di un
mese e ancora non hai digerito nulla? Come vuoi che mi
senti, mi tratti come se fossi una persona qualunque, come se non mi conoscessi
nemmeno, e l’unico mio difetto ed essere un Lupo Mannaro, ho sempre odiato
esserlo e ora non lo sopporto, se fossi un ragazzo normale non mi avresti
trattato così, almeno mi avresti liquidato direttamente… … non so più cosa fare
con te … ho cercato di dimenticarti ma non riesco… in fondo non c’è nemmeno un
valido motivo per farlo…” disse Remus alzando lo sguardo vedendo lacrime uscire
dagli occhi della ragazza
“perché fai così, non
capisco quello che hai dentro, sembra che non ti interessa
più nulla di me dopo quello che hai saputo e ora piangi …... perché…. perché?!” continuò il ragazzo
Ania non sapeva che
dire, in quel momento avrebbe solo voluto abbracciarlo, baciarlo ma avrebbe
solo complicato le cose, perché il fatto che fosse un Lupo Mannaro la
paralizzava così tanto?, era uno dei ragazzi più dolci
e carini che aveva mai conosciuto ma quando chiudeva gli occhi vedeva un
orrendo lupo che cercava di sbranarla
“ormai non so più cosa
dirti, forse era meglio che credessi che fossi un ragazzo che si divertiva a
fare scherzi, mi avresti odiato, ma alla fine lo fai anche ora” disse alla
ragazza che continuava a guardarlo con le lacrime agli occhi, poi si diresse
verso la porta e urlò a Sirius di farlo uscire come aveva fatto poco prima la ragazza
“no Remus” disse
continuando a fare no con la testa intanto il ragazzo si girò verso di lei e chiese
“cosa?” la ragazza cerco di asciugarsi il viso ma i suoi occhi non smettevano
di bagnarsi
“non è vero che ti odio,
ho solo paura, ogni volta che chiudo gli occhi ti vedo venirmi
addosso trasformato, e non riesco a vederti come un ragazzo normale e non so
perché! io dovrei dare ascolto al mio cuore come dice
Marie, ma è più forte di me, la paura continua a sovrastare ogni cosa” cercava
di trovare le parole per farsi capire ma nemmeno lei capiva, intanto lui aveva
lasciato perdere la porta e si stava avvicinando a lei mentre Ania continuava a
parlare “ il mio cuore ti vuole bene, ma la mia mente ha paura, non voglio
averne ma è più forte di me… e non so come fare, voglio dimenticare il fatto
che tu sia un Lupo Mannaro ma non ci riesco…”
“non puoi dimenticarlo,
sono un Lupo Mannaro e lo sarò per tutta la vita” disse il ragazzo abbracciando
Ania poi continuò “da quando sono stato contagiato credevo che sarei stato
sempre solo, ma da quando sono qui ho conosciuto i Malandrini e ho trovato
degli amici che mi stanno sempre vicini persino quando mi trasformo diventando animaghi, quando ho conosciuto voi ragazze e in particolare
te sono di nuovo rinato ma sapevo che saresti stata
solo una amica, non potevo chiederti niente di più e vorrei solo riavere la mia
fantastica amica, scherzare e divertirci insieme come prima, non pretendo
niente di più”
La ragazza si staccò da
Remus quel poco per guardarlo negli occhi
“lo so che mi sono
comportata malissimo con te da quando ho scoperto la verità, ma sapevo che se
mi avvicinavo di nuovo a te … io … non sarei riuscita a non saltarti addosso
sapendo quello che provi per me, … …ma sapevo che finché non avrei superato il fatto che al plenilunio ti trasformi avremmo
sempre avuto dei problemi o almeno io avrei sempre avuto paura di te e non ti
meriti questo, non da me; non voglio tornare ad essere amici come prima, non ci
riuscirei e non per il fatto che sei un Lupo Mannaro ma perché … iiiio … ti … ti amo … e …“ cercò di finire la ragazza ma
due dolci labbra si posarono sulle sue. Quando poco
dopo si staccarono il ragazzo parlò “anch’io ti amo e se vuoi cercheremo un
modo insieme di farti superare la paura di me, se no ti lascerò in pace finché
non supererai tutto”
“credo che non riuscirei
stare ancora lontano da te per così tanto tempo, forse riuscirò a superare la
paura ma non senza di te” e detto questo i ragazzi si tornarono a baciare più
intensamente.
Intanto fuori dalla stanza due ragazzi seduti poco lontano dalla
porta cercavano di capire quando sarebbe stato il momento giusto per aprire la
porta
“credi che abbiano
risolto?” chiese Sirius
“bhe
il fatto che non si sente più urlare direi che almeno hanno cominciato a
parlare”
“credi che dovremmo
aprire la porta?”
“forse dovremmo lasciarli
chiusi dentro ancora per un poco”
“ancora cinque minuti?”
chiese il ragazzo e Marie fece un cenno affermativo e tra loro tornò il
silenzio finché una mezza risata non uscì dalla bocca della ragazza
“che
c’è?” chiese curioso Sirius
“stavo pensando che da
quando abbiamo cominciato insieme a inventarci
qualcosa per fare risolvere ad Ania e a Remus … mhmh!
Ci pensi che non ci siamo insultati una sola volta,
strano no!” Siuris la guardò negli occhi poi si
concentrò sulle sue labbra, avrebbe tanto voluto baciarla, ma riuscì a
contenersi e cambiò argomento
“forse è meglio riaprire
la porta e andarcene a cena ho un certo appetito”
“sempre il solito” disse
mentre fece scattare la serratura che chiudeva la porta della stanza
“che c’è mi è venuta
fame!” disse il ragazzo mentre si incamminava verso le
scale che portavano alla sala grande assieme a Marie.
Marie si diresse verso la sua camera
da letto, si tolse il mantello e lo ripose nell’armadio prendendo una scatola
nel ripiano superiore, si sedette a terra vicino al letto appoggiò la scatola e
la aprì, dentro c’erano foto di lei e dei
suoi amici di scuola, lettere che aveva ricevuto da Lily e Ania durante le
vacanze da Hogwarts, poi gli capitò in mano una foto, un pranzo di natale e
tutti loro che ridevano, nessuno sapeva cosa sarebbe successo qualche mese
dopo; poi ripensò alla sua prima visione del suo futuro e alla razione delle
sue migliori amiche…
Ormai
stavano per cominciare le vacanze di natale del suo 6° e
penultimo anno a Hogwarts, per quell’anno le sue amiche e lei sarebbero
rimaste a scuola per le vacanze di natale e purtroppo anche i malandrini. Loro
sette non erano mai andati d’accordo tralasciando il periodo quando Marie e
Sirius avevano fatto riconciliare Remus e Ania, ma dopo si erano continuati a
punzecchiare a vicenda come Lily e James che non
avevano mai smesso di darsi addosso; l’eccezione la facevano Ania e Remus che
si erano messi insieme l’anno precedente, quando erano
rimasti rinchiusi assieme e Marie credeva veramente che avrebbero passato tutta
la vita insieme, si poteva escludere anche Peter
anche perché era un tipino a posto solo con una
adorazione per James Potter, il ragazzo più
rompiscatole, testone e vanitoso assieme al suo compare Sirius Black, almeno
Marie e Lily la pensavamo così perché tutto Grifondoro
amava quei due, Ania diceva che erano i migliori amici di Lupin,
le altre ragazze dicevano che erano i più belli e i ragazzi dicevano che erano
i più forti a Quidditch e grazie a loro, la nostra
casa, aveva guadagnato per 3 volte di seguito la coppa diQuidditch.
Marie
e le sue amiche erano appena tornate nella Sala Comune dopo due ore di Pozioni
con i Serpeverde;
“non
c’è la faccio più, finalmente cominciano le vacanze” disse Ania lasciandosi
cadere sul divano
“io
odio le ore di pozioni con i Serpeverde,
almeno tu sei sempre in coppia con Remus a me tutte le volte il Prof.re mi mette con un Serpeverde, non è possibile” disse Marie
“piantala di lamentarti, questa volta è capitato anche a me,
ma io non mi lamento come te” disse Lily sedendosi vicino ad Ania
“giusto
Marie hai sempre qualcosa da ridire, una volta sei andata in coppia con Sirius
e ti sei lamentata lo stesso, lui non è un Serpeverde”
continuò Ania
“sempre
contro di me, alla faccia della amiche” disse Marie
avvicinandosi al camino
“Lily
comunque non so come hai fatto a sopportare Piton per due ore, forse perché sei una secchiona”continuò
Marie
“Piantala Marie, non è poi così tanto male Severus”
Marie
si avvicinò a lei e gli mise una mano sulla fronte, Lily scanso
la mano e le disse “che ti prende?” Marie rispose “ controllavo se avessi la
febbre, tu che dici che Piton o scusa «Severus» non è male, ma sei pazza?”
“chi
dice che Snivvelus non è male”chiese un ragazzo dai scompigliati capelli neri e rotondi occhiali
“credo
che sia stata la Evans”
disse il suo compare appena entrato in sala Comune dopo James
“che volete voi due?” chiese Marie
“ci
manca solo che la strega dai capelli turchini si metta in mezzo”disse Sirius rivolto a Marie
“senti Black la vuoi piantare di rompere? e
lascia stare il colore dei miei capelli”
“mai
pensato di tingerli” disse Sirius avvicinandosi a Marie e toccandogli una
ciocca di capelli
“togli
le tue manaccie dai miei capelli Black” disse
scansandogli la mano
“calmati”
disse ma si avvicinò di nuovo a lei
“senti
Black vuoi la guerra” scansandogli ancora una volta con più violenza la mano
del ragazzo che si avvicinava ai suoi capelli
“che credi di poter fare ragazzina”
“a
chi ragazzina” disse Marie avvicinandosi a Sirius con un’aria minacciosa, di
chi tra un po’ avrebbe scagliato di tutto verso il ragazzo
Intanto che quei due litigavano e Ania
cercava di farli smettere e non permettersi di picchiarsi; James
si sedette di fianco a Lily chiedendole “come fai a dire che Piton non è male, non credo che ti ha mai trattato bene
come faccio io”
“Senti
Potter chi ti credi di essere, odio questo tuo modo di
ficcare il naso dove non devi, e poi non credo che tu ti comporti molto bene
con me” disse alzandosi dal divano per cercare di mettere più distanza
possibile tra lei e quell’essere odioso
“perché
non mi hai mai dato un’ occasione, domani c’è l’uscita
a Hogsmeade perché non ci vieni con me e mi dai l’occasione di farti vedere
come mi comporterei con te se non fossi così scontrosa”
“non
ci penso nemmeno, anche se fossi l’ultimo ragazzo rimasto nel resto
dell’universo” disse Lily salendo le scale che portavano alla sua camera James la guardò poi sentì qualcuno chiamarlo
“senti
Ramoso io vado in camera perché mi sono rotto di sentire questa vecchia
bisbetica” disse Sirius salendo le scale che portavano al dormitorio maschile,
così James si alzò dal divano e seguì l’amico
“chi
hai chiamato «vecchia bisbetica» torna giù se hai il coraggio” disse Marie
salendo le scale e riuscendo a prenderlo e a farlo girare
“basta
Marie! calmati” disse Aniaraggiungendola, per farla staccare dal
ragazzo, appena in tempo prima che la ragazza svenisse nelle sue braccia
“aiutami!”
chiese Ania a Sirius che l’aiutò a portare Marie sul
divano mentre la ragazza aveva una visione:
una
casa color panna, una cena di natale, un albero di natale, seduti su una
poltronac’erano
due persone abbracciate, sembravano Ania e Remus, altre tre persone sopra il
divano, una donna con in braccio un bambino e al suo fianco un uomo che
guardava un altro uomo con capelli corvini e meravigliosi occhi azzurri seduto
a terra davanti all’albero addobbato, stava dando un regalo alla donna con
strani capelli verde acqua che baciò poco dopo, le persone sul divano erano
Lily con in braccio un bambino dai capelli corvini e al suo fianco James Potter che baciava la donna prendendo poco dopo il
bimbo dicendo - ora tocca a te Harry a scartare il tuo regalo che tuo padre ti
fa con tutto il cuore- e seduto davanti a lei Sirius
quando si riprese cadde dal divano “hai! Accidenti!” alzò lo sguardo
e vide una mano venire verso di lei e quando capì chi cercava di aiutarla si
mise in piedi velocemente guardando impaurita il ragazzo che le
si parava davanti
“no non è possibile” disse ancora sconvolta
“che
ti succede?” chiese il ragazzo impaurito dal
svenimento di Marie di poco prima e dalla reazione di ora, la ragazza
continuava a guardarlo scuotendo la testa poi corse su per le scale nella parte
opposta continuando a dire “non è possibile, no, no, noooooooo!”
Ania
preoccupata raggiunse le due amiche e appena entrò vide Lily che guardava una
Marie che girava su e giù per la camera dicendo sempre la stessa cosa, “no, No e
no”
“Marie
si può sapere cosa ti prende” disse Ania avvicinandosi e cercando di farla
sedere sul letto “mi stavo chiedendo la stessa cosa, cosa mi sono persa?” disse
Lily rivolta ad Ania
“non
so un attimo prima era incavolata con Sirius e un
attimo dopo correva su per le scale dicendo che non era possibile” rispose Ania
rivolgendo lo sguardo a Marie, essa era seduta sul suo letto con i gomiti
appoggiati alle ginocchia e le mani sul viso, ad un tratto si alzò e chiamò
“Margaret ho bisogno di te, SUBITO” le sue amiche la credevano pazza poi un fantasma comparve dal soffitto
“non
c’era bisogno di urlare sono qua” disse il fantasma;
Lily e Ania stavano guardando la scena senza riuscire a dire niente
“mi
vuoi dire come posso vedere il mio futuro, quando tu hai detto che
potevo vedere la vita futura degli altri ma non la mia” disse Marie
avvicinandosi al fantasma
“forse
Marie non è il momento giusto”
“DIMMELO”
“può
succedere a volte, il tuo potere a volte può essere generoso e farti vedere qualcosina che riguarda te”
“stai scherzando vero, non può essere vero io e …. no non riesco proprio ad immaginarmelo”
“ORA
BASTA” disse Ania e così facendo Marie e Margaret si
girarono verso le due amiche
“Marie
ci puoi spiegare cosa cavolo succede”continuò
“ecco io…” disse
rimettendosi a sedere sul letto , Lily e Ania si
avvicinarono poi dissero “allora?!”
“ forse è meglio che vi mettiate a sedere, potrebbe essere una
cosa lunga da spiegare”
Le ragazze obbedirono e si misero sedute per terra vicino al letto
di Marie, lei si alzò dal letto per mettersi anch’essa seduta per terra vicino
alle amiche poi cominciò
“dunque come prima cosa vi presento Margaret, la mia Bisnonna, vedete qualche somiglianza”
disse ridendo nervosamente
“la tua cosa?”
“e … la mia bisnonna, sentite lo so che sembra strano e che non
capivate nulla di quello che stavamo parlando, e vi chiedo scusa per non
avervelo mai detto prima, ma forse è meglio che comincio se no ci capirete
ancora meno e poi mi interrompete di nuovo…. Allora
non so se vi ricorderete quella lezione di Storia della Magia in cui il prof.re ci aveva parlato di una leggenda che proveniva
dall’Irlanda – Lily annui – ecco diciamo che non era una leggenda, ecco per
farla breve e per fare capire qualcosa anche ad Ania la leggenda parlava…” non
finì la frase perché Lily continuò per lei
“parlava di quattro bambini nati ai quattro punti cardinali che
avevano oltre ai poteri che ogni mago e strega possiede anche altri poteri
collegati ai quattro elementi”
“ok! Però non
riesco a capire cosa centra con te?” chiese Ania dopo avere sentito quello che
diceva Lily
“se mi fate finire, come vi dicevo non è
una leggenda, diciamo che io sono la discendente di uno di loro”
“COSA??”dissero insieme le due ragazze
“mi volete fare finire, non hai mai capito come ho fatto quella
volta a prendere un voto più alto del tuo, che prendi sempre il massimo e sei
una delle poche che riesce a stare sveglia nelle ora
di Storia della magia”
“io credevo che fosse fortuna, e che avessi trovato un libro che
ne parlava di più di quello che avevo trovato io” rispose Lily
“invece no, sapevo quelle cose perché Margaret me le aveva dette”
“dunque hai veramente quel simbolo sulla
spalla” chiese Lily; Marie si tolse la cravatta e la camicia e fece vedere la
voglia che ormai aveva preso forma del delfino che non era più dello stesso
colore della sua pelle, ma che tendeva al colore dei suoi capelli
“ma non era il tatuaggio che ti eri
fatta”chiese Ania
“diciamo di si ma più naturale” disse
rimettendosi la camicia
“ma quali sono gli altri poteri che hai?”
“posso far apparire, giocare e manipolare l’acqua…”Marie fece
apparire, con stupore delle ragazze, sul suo palmo una sfera cristallina, Ania
si avvicinò e la toccò
“ma è acqua” disse con stupore la ragazza
“già ma non è tutto qui” la sfera si deformò e formò un arco che
terminava nell’altro palmo della ragazza, poi con un gesto l’acqua tornò a essere una sfera e dal suo interno fuoriuscivano delfini,
sempre formati di acqua che facevano capriole poi tornarono nella sfera, le
ragazze erano meravigliate
“bello eh! È quello che preferisco amo i delfini e tutto ciò che riguarda l’acqua”
“fantastico, ma non hai un altro potere, se non mi ricordo male?
Credo la capacità …” disse Lilly ma fini la frase Marie
“di vedere il futuro toccando un determinato oggetto o persona,
non è molto bello visto che ogni volta svengo e mi
ritrovo sdraiata per terra con una botta da qualche parte”
“è questo che ti è successo prima” chiese Ania e Marie annuì
“cosa hai visto?” chiese Lily
“forse è meglio che non ve lo dica vi sconvolgerebbe troppo come è successo a me”
“ma è una cosa che riguarda te giusto”
chiese Lily
“già, ma non solo, Margaret mi aveva
sempre detto che non potevo vedere il mio futuro, ma questa volta è successo ed
era meglio che il mio potere si facesse gli affari suoi” disse Marie guardando Margaret che durante tutto il racconto era rimasta vicino
al letto ad ascoltare
“vi posso solo dire che riguardava tutti noi, era una visione
della nostra vita futura durante uno dei nostri natali tutti insieme, ma quando
finiremo la scuola, almeno credo”
“vuol dire che eravamo tutte insieme”
“direi di si ma con noi c’erano altre
persone!”
“altri amici?” chiese Ania
“eh…eh….ehh..
sentite forse è meglio lasciare perdere ok?”
“siamo le tue amiche perché non ci spieghi la tua visione” chiese Lily
“da quello che dici sembra gradevole quello che hai visto ma
allora perché eri così sconvolta quando sei tornata in te?” continuo Ania
ricordando la reazione dell’amica
“non posso dire che non era gradevole, bella casa, bella atmosfera, tutto sprigionava felicità …” non sapeva
che dire, ancora non poteva credere che avrebbe potuto volere bene al ragazzo
che ora non poteva soffrire, poi continuo “ ragazze… sarebbe meglio lasciare stare il futuro può
sconvolgere” non riusciva a smettere di giocherellare nervosamente con l’orlo
delle lenzuola mentre ripensava alla visione in particolare al ragazzo che
aveva davanti poi senti la versione di Lily
“sembri d’avvero sconvolta, come se ti
fossi vista amoreggiare con Sirius! Ahh..ahh..ahh!...”
la risata di Lily contagiò anche
Ania che, ripensando all’atteggiamento che Marie aveva avuto con il ragazzo
poco prima dello svenimento e il pensiero che i due si potessero solo volere
bene come coppia, le faceva scoppiare lo stomaco, ma appena vide lo sguardo di
Marie e le sue mani che si erano finalmente fermate di tormentare il lenzuolo,
le sue risate si bloccarono assieme a quelle di Lily “stavo scherzando, non ti
vedrei mai con Sirius” disse Lily ma quella frase non fece cambiale espressione
all’amica
“Marie, Lily ha beccato in pieno?!”
“continuo solo a dire che il futuro può sconvolgere, e cambiare,
almeno spero!”
“ti sei vista veramente amoreggiare con Sirius” chiese ancora
incredula Lily
“direi peggio ci stavamo baciando”
“credo che il tuo potere si sbagli, impossibile!” continuo Lily
“lo spero anch’io”
“ora forse è meglio andare a cena è venuto tardi”
“credo di saltare sta sera, mi si è chiuso lo stomaco”
“allora rimaniamo con te”
“no voi avrete sicuramente fame”
“sei sicura?”
“sicura”
“faremo il più presto possibile, ok?”
“ok” detto questo le amiche uscirono
dalla stanza e lasciarono Marie persa tra suoi pensieri ripensando al resto
della visione “bhe se Lily crede impossibile la mia futura relazione con Sirius
come la prenderebbe se sapesse che l’ho vista con un bambino assieme a Potter?!!!!”
Intanto a cena, Ania e Lily parlarono di
quello che era successo con Marie
“continuiamo a pensare a Marie, ma non aveva detto che eravamo tutti
insieme in quella casa?” si interrogò Lily
“già è vero, e chi erano le altre
persone!”
“spero solo non i migliori amici di Sirius!”
“dai Lily non sarebbe poi … …” non finì
la frase perché una voce maschile la chiamò e si mise davanti a lei mentre
Remus cercava di farsi spazio al fianco della sua ragazza
“che vuoi Sirius?”
“che ho fatto ti ho solo chiamato”
“scusa ero solo sopra pensiero e hai interrotto un discorso”
“scusa, comunque volevo chiedervi come
stava Marie, volevo chiederlo direttamente a lei, ma non la vedo”
“sta benissimo, solo non aveva fame ed è rimasta in camera”
“ok” poi tutti continuarono a mangiare
tranquilli tranne Lily che aveva James davanti a lei
che non smetteva di rompere.
Riguardò la foto: lei portava una
catenina d’argento con il ciondolo a forma di delfino, si toccò il collo per
cercare quel ciondolo ed eccolo li, non se l’aveva mai tolto “da quella volta
che ti dissi tutto ti piaceva qualsiasi cosa che avesse un delfino” disse
Margaret appena arrivata nella camera “già, e lui lo sapeva………
Sirius
era appena entrato nella camera e si buttò sul letto,
entrò nella stanza anche James che si sdraiò nel letto con le mani sulla faccia
e le gambe a penzoloni giù dal letto, poco dopo arrivò anche Remus e
guardandoli si mise a ridere
“che hai da ridere?”
“siete
proprio buffi, mi volete dire che è successo?” fu Ramoso a rispondere per primo
“quella
ragazza proprio mi odia, non si innamorerà mai di me,
accidenti, io sono pazzo di lei”
“stai
parlando diLily vero?”
chiese Lunastorta, James annuì
“forse
se ti comportassi da meno coglione forse lei non ti odierebbe” Sirius a quella affermazione si mise a sedere sul letto e rise
“io
coglione, grazie Lunastorta hai molta stima di me”
“io
ti voglio bene, senti non puoi pretendere che lei ti tratti bene, se tu ti comporti
con lei come se fossi il più bello del mondo”
“ma tutte le ragazze della scuola lo pensano”
“si,
ma lei non è tutte!”
“ma …”
“niente
ma, credo che Remus abbia ragione”disse Sirius rivolto
a Ramoso
“senti
chi parla Felpato quello che riesce a conquistare la ragazza che vuole”
“tu
hai litigato con Marie di nuovo vero, non riesci a parlare civilmente con lei” disse Remus, capiva sempre quei due al volo
“e lei che comincia e sai come sono fatto non riesco a non
risponderle”
“invece dovresti resistere, se le vuoi bene Felpato”
“cosa
ti dovrei rispondere, grazie, no Lunastorta non mi
serve il tuo aiuto” disse Sirius alzandosi dal letto è andando alla Sala Grande
per la cena
“mi
sa che non l’hai convinto questa volta” disse James uscendo dalla stanza
“cosa devo fare con questi due?” disse Remus poi andò
anch’esso a cena.
Il
giorno dopo era andata come al solito James chiedeva a
Lily di andare a Hogsmeade quel pomeriggio e Sirius per l’ennesima volta
litigava con Marie,dal giorno della
visione la ragazza faceva di tutto per non poter vedere di nuovo la scena così
ogni volta che Sirius cercava di parlarle civilmente lei lo insultava
“non
è possibile non cambieranno mai! ho
cercato di parlargli e dargli dei consigli ma niente sono troppo testoni” disse
Remus ad Ania
“già
si può sapere perché non riescono ad andare d’accordo”
“forse
perché James e Sirius amano quelle due, ma non vogliono sottomettersi a loro”
“ho
capito ma noi non abbiamo mai litigato così come loro, ma, aspetta un momento
che hai detto, innamorati, quei due, non mi fare ridere, dici
sul serio?”
“già,
ma non sono pronti a cambiare per conquistarle”
“non
so James ma Sirius non avrà speranze, Marie vuole mettere la massima distanza con
lui”
“che vuol dire con questo, Marie non avrà visto qualcosa
nelle sue visioni che riguarda lei e Sirius?”
“tu
come fai a sapere delle sue visioni, noi l’abbiamo saputo solo all’inizio delle
vacanze”
“l’ho
saputo quando ne avuta una ed è svenuta davanti a me!”
“e quando?”
“quando ha scoperto che ero un Lupo Mannaro, aveva visto la
mia trasformazione nella sua prima visione”
“bella amica!”
“Ania
non te la prendere tanto, dopo tutto quello che è
successo forse non si ricordava nemmeno di avermelo detto!”
“può
essere ma questo non cambia le cose”
“forse
meglio che cambiamo argomento vieni con me oggi?”
“forse
hai ragione comunque per oggi va bene, ora è meglio
che seguo quelle due prima che combinano dei casini” dette un bacio al suo
ragazzo poi seguì le sue amiche che si erano alzate poco prima.
Sirius
si avvicinò a lui e gli disse “hei Lunastorta non
avrai detto qualcosa ad Ania vero?”
“cosa gli dovrei dovuto dire scusa?” rispose Remus
“niente
vorrei sperare, comunque vieni con noi ad Hogsmeade
oggi?” chiese James
“no,
ragazzi mi dispiace, ci vado con Ania”rispose Remus alzandosi dal tavolo e
uscendo dalla sala
“non
è possibile che preferisce restare con lei” disse Ramoso
“si come no, credo che anche tu se riuscissi a conquistare
Lily faresti lo stesso, e chi ti vede più”
“ma che dici, impossibile” poi si alzarono entrambi e
andarono alla torre di Grifondoro
Nella
sala comune di Grifondoro Remus aspettava Ania, intanto Felpato e Ramoso erano
seduti davanti al camino a giocare a scacchi magici mentre Codaliscia li
ammirava, un attimo dopo scese Ania vestita con
pantaloni neri e maglione bianco con il collo a V, sotto si vedeva una maglietta dello
stesso colore e delle braghe e suoi capelli color dell’oro erano raccolti, era
seguita da Lily che aveva pantaloni attillati bianchi e maglioncino a collo
alto dello stesso colore, i suoi capelli rosso fuoco erano raccolti in due
trecce, in quel momento James rimase di stucco
“quanto è bella, guardala Felpato” ma Sirius era intento a
guardare una figura dietro a Lily; Marie aveva un paio di blue-jeans e un
maglioncino a collo alto celeste i suoi capelli che avevano preso qualche
sfumatura lilla sopra al verde-acqua erano sciolti, Sirius rimase per alcuni
minuti ad ammirarla, la prendeva sempre in giro per quel strano colore dei
capelli, ma in fondo gli piacevano da morire, e nei suoi occhi avrebbe creduto
di vedere un’infinito mare
“hei
Sirius che ti prende, James ha mosso è il tuo turno” disse Peter che non fece
caso che i due ragazzi erano intenti a qualcos’altro; Marie si girò verso
Sirius, vide i suoi occhi puntati sui suoi, si guardarono per alcuni secondi
poi contemporaneamente ripresero a fare quello che stavano facendo prima.
Era
da mezz’ora che Lily e Marie giravano per negozi per comprare i regali di
natale,
“senti
perché non c’è ne andiamo ai Tre Manici di Scopa sta
cominciando a far freddo” disse Lily mentre si soffiava tra le mani per cercare
di riscaldarle
“si
andiamo” rispose Marie non molto entusiasta
“Marie
che ti succede, e tutta la giornata che sei soprapensiero”
chiese Lily mentre Marie si era avvicinata alle finestre del locale
“senti
Lily ti rompe se vai senza di me” disse girandosi verso l’amica
“cosa?”
chiese sorpresa Lily poi guardando dentro al locale
vide Ania e Remus assieme agli altri malandrini
“si mi rompe, non mi lascerai da sola con loro, ti
prego?”disse avvicinandosi a Marie
“ho
bisogno di pensare un po’, ma comunque c’è Ania, non
sei da sola”
“si ma c’è anche lui, che mi stresserà tutto il tempo, ti
prego!”
“sei
sicura che non ti interessa proprio” disse con una
smorfia
“chi
Potter, ma sei impazzita, va bhe non posso dire che sia brutto, anzi, ma da
questo dire che mi piace”
“come
facevi a sapere che parlavo di James”
“perché ……. E va bene non è male e se facesse
meno il presuntuoso magari …. …. Aspetta un minuto tu avevi detto che nella visione c’eravamo tutti e se c’era
Sirius c’erano sicuramente gli altri malandrini, ma sicuramente c’era qualcun
altro!”
“qualcun
altro in verità cera comunque Remus con Ania e James …
“
“non
dirmi che in quella visione mi hai visto con lui, dimmi di no ti prego” Marie
non rispose e Lily capì dalla sua espressione che la risposta era affermativa
“
non è possibile io e James Potter, quell’odioso e ….e…affascinante ragazzo, ma che sto dicendo, mi
sa che sto impazzendo!”
“e non ho visto solo quello” disse Marie mentre si dirigeva
verso la strada, Lily rimase spaesata poi chiese
“come
non hai visto solo questo, hei Marie dove scappi” Lily cerco
di raggiungerla, ma lei era già sparita.
Aveva
bisogno di pensare, a tutti i costi cercava di mettere
più odio possibile tra lei e Sirius, ma quel pomeriggio quando era scesa dalle
scale del dormitorio e aveva incontrato gli occhi del ragazzo il suo cuore
aveva preso a batter con più insistenza, aveva fatto smettere subito quella
sensazione, ma ora tornava a pensarci.
Cominciò
anche a pensare al passato, la prima volta che lo aveva incontrato era
alla stazione, le aveva spiegato come oltrepassare il
muro e il giorno dopo si erano scontrati ed era stato gentile in fondo, ma il
pomeriggio quando aveva scoperto il suo nome e lo aveva ringraziato, lui ha
cominciato a tormentarla per i suoi strani capelli, aveva sempre odiato chi lo
faceva e così aveva finito per odiarlo, ma ogni volta che guardava i suoi occhi
si ricordava del gentile ragazzo che si era scusato per l’offesa del vecchio
amico. Camminando fra i sui pensieri era arrivata quasi alla
scuola così decise di andare alla torre nel suo dormitorio per farsi una
doccia, per cercare di fare scivolare via ogni suo pensiero.
Finalmente
era il giorno di natale e tutti quelli rimasti nella casa di Grifondoro erano
già in sala comune a scartare i regali, i malandrini e le tre amiche erano
sulle poltrone vicino all’albero a scartare i regali che avevano ricevuto,
Marie sembrò di rivivere la visione che aveva avuto qualche giorno fa con
l’unica differenza che solo Remus e Ania erano nella
stessa posizione, abbracciati, avevano finito di aprire i regali quando Lily
disse “c’è un altro regalo li sotto chi sa di chi è” prese il pacchetto e lesse
il biglietto
“e per te Marie ma non si capisce chi te lo manda” Lily pose
il pacchetto a Marie che lo prese leggendo il biglietto «Per Marie Wolf 6° anno
Grifondoro» girò il biglietto per vedere se c’era scritto qualcos’altro poi
lesse «da un amico speciale. F.»
“dai
su aprilo” le disse Ania, dentro al pacchetto c’era
una catenina d’argento con un ciondolo a forma di delfino
“ma è bellissimo”dissero Lily e Ania allo stesso tempo
“già” disse Marie riguardando il biglietto
e cercare di capire chi gli aveva mandato il regalo
Dopo
pranzo i ragazzi andarono fuori a giocare a pallate di neve tranne Marie che
rimase sul divano ad ammirare il ciondolo, amava molto tutto ciò che riguardava
l’acqua o i delfini, tocco di nuovo il ciondolo ed ebbe una visione: “buona scelta”disse
la negoziante mentre incartava il regalo poi lo pose a un ragazzo dai lunghi
capelli corvini e dagli occhi azzurri.
Si
ricordava bene a chi appartenessero quegli occhi “Sirius” mentre diceva il suo
nome un ragazzo entrò nella sala comune dei Grifondoro si avvicinò al divano su
cui era seduta Marie,
“come
mai non sei venuta fuori anche tu” Marie alzò gli occhi e vide Sirius che la
guardava ma non rispose subito, lo guardò perdendosi di nuovo nei suoi occhi
“ehi
ti ho fatto una domanda!”
“come
mai tutta questa bontà oggi, non mi hai ancora detto qualcosa sui miei capelli”
Sirius
si girò e disse
“non
ho voglia di litigare tutto qui, e natale no, comunque
scusa se ti ho disturbato strega dai capelli turchini” stava salendo la scala,
non era riuscito a stare zitto e si aspettava una bella infuriata prima di
arrivare fino alla sua camera ma sentì solo un “Perché?” Sirius scese le scale
e si avvicinò di nuovo a lei
“scusa
come perché, a cosa ti stai riferendo?” disse sorpreso e si mise a sedere nella
poltrona vicina per sentire cosa gli avrebbe detto
“di
questo” poi alzò la catenina e al rivolse verso il
ragazzo
“cosa centra la tua catenina con me scusa?” disse pensando come
fa a sapere che sono stato io, glielo avrà detto Lunastorta sicuro, adesso se
lo prendo non so cosa gli dico
“so
che sei stato tu, e vorrei capire perché l’hai fatto, in fondo non siamo
nemmeno amici noi due”disse Marie guardandolo negli occhi
“senti
io non so di cosa stai parlando, non sono stato io” Si alzò dalla poltrona e
andò in camera.
Ormai
era pomeriggio inoltrato e tutti ormai erano a riscaldarsi nelle
proprie sali comuni, ma lei aveva bisogno di stare da sola, si era
seduta su una panchina spostando con un solo gesto la neve che si trovava sopra
“non
riesco a capire perché prima me lo regala poi non mi dice che è stato lui”
disse toccandosi la catenina che aveva nel collo
“sicura
che non sai il motivo?”
“accidenti
Margaret mi hai fatto spaventare” il fantasma della sua bisnonna si sedette di
fianco a lei
“allora
Marie che mi dici?”
“forse
perché vuole fare colpo su di me, ma perché non dirmelo”
“forse
ha paura della tua reazione, non ti fai vedere molto interessata a lui”
“infatti non lo sono, io odio Sirius Black e quella visione
del futuro non mi ha fatto molto piacere, posso cambiare il futuro, e questo
che servono le mie visioni” disse fissandola negli occhi
“se lo odi così tanto, perché ti sei rimessa la catenina
sapendo che era stato lui a regalartela”
“perché ……… non lo so” disse Marie guardando da un’altra
parte
“sei
sicura di odiarlo, o semplicemente non vuoi ammettere che ti fa piacere sapere
che è stato lui a regalarti quel ciondolo”
“forse
hai ragione Margaret, mi fa piacere questo regalo, ma mi fa paura pensare che
in fondo non l’ho mai odiato” fece una pausa guardò il cielo e continuò “ a
pensarci bene non è nemmeno un brutto ragazzo, e dalla prima volta che ho
incrociato i suoi occhi che non faccio altro che sognarli, ma quando mi prende
in giro per i miei capelli, divento un belva”
“già
con tutti quei modi da «guardatemi sono il più figo» insopportabile” disse una
voce famigliare
“Lily
che ci fai qui”
“sono
qui per dirti che sono nella tua stessa situazione” disse mentre Margaret
svaniva nella foresta Proibita
“per
Potter giusto”
“già,
fa di tutto per farsi vedere ma non capisce che mi da sui
nervi, ma è da ieri che penso a quello che mi hai detto di avere visto nella
visione, dovrebbe darmi fastidio ma mi fa piacere, ho paura di avere preso una
cotta per lui già da un po’ ma non volevo ammetterlo”
“immagino!
è quello che è successo a me, io credevo che non mi
sopportasse, in fondo litighiamo sempre, ma dopo quello che ha fatto forse mi
sbagliavo, se no perché mi avrebbe regalato questo”disse prendendo in mano il
ciondolo
“vuol
dire che è stato Sirius a regalartelo”
“già,
ho avuto uno delle mie tante visioni, ma lui non vuole ammetterlo” disse
guardando l’amica che l’abbracciò
Intanto
nella torre di Grifondoro un Sirius furioso stava discutendo con Remus
“si
può sapere che cosa le sei andato a dire”
“ti
ho gia detto che non ho parlato con Marie, e perché avrei dovuto” rispose a
tono Lunastorta
“sentite
la volete smettere voi due” disse Ramoso cercando di farli smettere
“si come no Remus, tu sei quello che vuole sempre aiutare”
disse mentre guardava fuori dalla finestra e vide Marie e Lily sulla panchina a
parlare poi si girò verso Remus e continuò “ti ho già detto che non ho bisogno
del tuo aiuto, capito”
“senti
puoi credere o no a quello che ti dico, ma l’unico modo per capire come è venuta a sapere che se stato tu a regalarle il
ciondolo, lo devi chiedere a lei prima di incolpare me” James a quella
affermazione rimase a bocca aperta
“stai
sicuro che lo farò” prese il mantello e uscì dalla torre
“è
stato veramente Felpato a regalare quella catenina a Marie”
Mi ricordo che da quando avevo avuto
la visione che ci baciavamo, che mi aveva terrorizzato in un primo momento mi fece capire che avevo sempre voluto bene al ragazzo che non volevo
fare avvicinare a me, e quando me ne resi conto per fortuna lui rimase vicino a
me e finalmente anche lui scoprì il mio secreto …
Sirius
uscì dal castello ed era intenzionato a chiarire con Marie una
volta per tutte così si sarebbe tolto il pensiero
“scusa
Evans potrei parlare da solo con la strega dai
capelli turchini” la ragazza volse lo sguardo a Marie che annuì poi a Sirius,
poi sì allontanò
“senti
Sirius non hai cominciato col piede giusto, dunque sbrigati che vorrei andare a
cenare” disse girandosi per non scontrarsi con i suoi occhi
“perché continui a comportarti così con me? Lo so, mi diverto
a prenderti in giro per i capelli e ti punzecchio sempre ma non è poi così
grave, poi ogni volta che cerco di cominciare un discorso cercando di essere serio e tranquillo sei tu che punzecchi!”
“in
verità hai cominciato tu e non credo che sei tranquillo ora, ma piuttosto
arrabbiato con qualcuno!”
“e continui!”
“senti non mi volevi parlare? se no
me ne vado a cena!”
“te
lo chiedo un’altra volta perché fai così?”
“credo
di comportarmi così con te da sempre!”
“se continui così non arriviamo da nessuna parte!”
“cerchi
di stare calmo?”
“la
vuoi smettere, ti prego, voglio parlare con te seriamente per una buona volta”
“bhe
non so se ne ho voglia”
“senti non ho voglia di litigare dunque se
vuoi rispondermi bene se no vai pure a cenare” disse
Sirius sperando che non andasse via, Marie si voltò verso il
castello superò il ragazzo, si stava dirigendo a scuola, ma si fermò
perché era scossa dalla curiosità
“ok, per il perché che mi comporto così con te non saprei
cosa risponderti, forse mi diverto a farlo, comunque
cercherò di essere seria; di cosa volevi parlarmi?” disse girandosi poso dopo
verso di lui
“come
facevi a sapere che quel regalo era da parte mia” disse non staccando gli occhi
su di lei
“allora
sei stato tu?!”
“vuoi
dire che hai fatto tutto questo per farmi dire che sono stato io, non avevi la
certezza”
“già”
non posso di certo dirti che l’ho visto in una visione, scusami Sirius
“e io ci sono cascato come un pollo, vero? Non mi serve una
risposta” disse e dandosi del coglione stava andando
al castello quando Marie lo fermò
“non
volevi parlare con me civilmente?”
“bhe
sembra che non ci riesco, e nemmeno tu visto che ti
diverti ad umiliarmi”
“non
lo sto facendo!”
“bhe
a me sembra di si invece”
“e
va bene, forse tu mi hai dato la conferma di avermelo regalato, ma nessuno mi
ha detto che eri stato tu,forse io speravo che fossi stato tu tutto
qui!”
“e con questo che vuoi dire?”
“che mi fa piacere che mi fai regali speciali”
“credevo
che non mi sopportassi”
“non
posso negare, ma in fondo fa sempre piacere ricevere regali da ragazzi che non
sopporti”
“mi
stai prendendo in giro vero?!”
“scusa
ma è più forte di me, mi piace vedere la rabbia sul tuo viso”
“Marie
…. !” disse guardandola con fare scontroso
“ok la smetto! Tornando a cose serie posso chiederti perché
mi hai fatto questo regalo?” chiese la ragazza alzando dal collo il ciondolo
“be ecco io” disse imbarazzato
“cosa
vedo il grande Sirius Black che non si sa comportare davanti a
una ragazza”
“senti
se non la smetti di scherzare non ti dirò nulla, sto cominciando a stancarmi
Marie”
“come
sei serio”
“non
riesci a smetterla vero?! be
forse è meglio che me ne vado prima di insultarti! E non provare a ridire!”
detto questo se ne andò verso il castello, Marie cercò
di fermarlo durante tutto il percorso verso la sala comune ma Sirius non
sentiva ragioni, poi quando attraversarono il ritratto della signora grassa non
trovando nessun Grifondoro, il ragazzo si fermò e si
girò talmente in fretta che a Marie rimase solo il tempo di andarci addosso,
fortunatamente senza danni
“Senti
Marie non sei in vena di discorsi seri e ora nemmeno io, dunque lasciami in
pace e la prossima volta cerca di non venirmi addosso”
-mi
sa che questa volta l’hai fatto davvero arrabbiare- sussurrò
una voce vicino al suo orecchio
“non
è il momento della tua ironia” rispose a voce alta alla sua bisnonna, che non
era visibile, a volto chino
“io
ironia, sei tu che continui a ironizzare a ogni cosa
che dico” rispose Sirius pensando che si stesse rivolgendo a lui visto che
nella stanza non c’era nessuno
“Scusa
non stavo parlando con te!”
“si come no, non c’è nessuno in questa stanza oltre me” disse
dirigendosi verso le scale
“Bhe
qualcuno c’è sempre, ritratti, fantasmi, che si divertono a scherzare con
tutti!”
“forse
hai ragione, ma non credi che se qualcuno ti avesse detto
qualcosa l’avrei sentito?”
“può
essere, ma questo fantasma si diverte ha parlare molto piano e a nascondersi
quando meno deve!”
“Marie,
oggi non vorrei insultarti, ma continui a divertirti a prendermi in giro, e
questo comincia veramente a darmi sui nervi, dunque sarebbe meglio che me ne andassi” disse il ragazzo che stava per salire le scale
mentre la ragazza rispose
“questa
volta non stavo scherzando, ero molto seria, Margaretcerca di farmi ragionare ma a volte esagera ed
ironizza, per farmi fare la figura della scema!”
Sirius
si era girato a guardarla stranamente e stava per risponderle male quando un’ fantasma apparse di fianco a lei e cominciarono a
conversare
“questo
non è vero, io sono qui per insegnarti tutto quello che so sul tuo potere, e ti
faccio solo notare quando sbagli”
“praticamente sempre” rispose la ragazza
“non
è colpa mia se non ne fai mai una giusta ultimamente”
“grazie
tante, tu dovresti essere dalla mia parte … invece…. l’unica
cosa che sai fare e divertirti alle mie spalle”
“lo
sai che non è vero come ti ho già detto io sono qui solo per guidarti”
“bhe
non credo che tu lo stia facendo molto bene!”
Sirius
non credeva ai suoi occhi Marie stava litigando con un fantasma che le
assomigliava spaventosamente, sembrava che la conoscesse molto bene dal tono
con cui litigavano così cerco di interrompere la discussione
“scusate
qualcuno mi può spiegare?” cerco di dire Sirius ma Marie e il fantasma
“e
in questo modo che mi ringrazi” disse il fantasma senza dare retta al ragazzo
“hei voi due!” ancora nulla
“si in questo modo, rovini sempre tutto” rispose Marie alla
bisnonna senza ascoltare Sirius
“la
volete smettere” niente! erano troppo prese a litigare
che non lo ascoltavano, così si avvicinò di più a loro e fischiò talmente forte
che non solo le due si fermarono di discutere ma i ritratti si lamentarono con
lui
“ho
finalmente! Non volevo interrompere ma qualcuno mi può
spiegare?”
“cosa?” chiese Marie
“il
fatto che stai litigando con un fantasma che è la tua fotocopia!!”
“stai
parlando di Margaret?!” chiese di nuovo Marie
cercando di evitare il discordo del suo potere che avrebbe fatto sicuramente
tra poco
“se
il fantasma si chiama così, si!” rispose Sirius mentre il fantasma si dileguava
sul più bello “dove è andata?” chiese il ragazzo
“compare
nel momento sbagliato e scompare sempre nel momento in cui hai più bisogno di
lei” rispose Marie
“deducendo
dalla vostra litigata vi conoscete molto bene, dovrebbe essere una specie di
guida se non ho capito male”
“questo
e quello che dice lei, ma sa solo complicarmi la vita”
“allora
come fai conoscere quel fantasma così bene visto che
qui i fantasmi non sono sempre molto amichevoli?”
“primo
non è un fantasma di Hogwarts è un fantasma guida e secondo,purtroppo,
e anche la mia bisnonna”
“questo
spiega l’assomiglianza! Ma un fantasma guida? Forse per un certo potere che ti dovrebbe insegnare?”
“si in un certo senso, mi deve mettere sulla buona strada per
fare in modo di controllare alla perfezione il mio potere!”
“posso
chiedere quale?”
“questo!”
rispose facendo comparire dal suo palmo un sfera di
acqua che si avvicino al corpo del ragazzo e cominciò a girare attorno ad esso
ritornando sul palmo di Marie
“ma come?!”
“magia!”
disse facendo scomparire la sfera poi continuò “
diciamo che è un potere supplementare ereditato dalla mia famiglia e non è
tutto c’è dell’altro”
“e
cioè?”
“ti
starai ancora chiedendo cosa mi è successo quella
volta che sono svenuta dopo averti toccato sulle scale del dormitorio
all’inizio delle vacanze” al cenno affermativo del ragazzo Marie continuò “è
l’altra parte del mio potere speciale che può spiegare il
fatto che conoscevo chi mi aveva fatto questo regalo” disse toccando il
ciondolo “ ogni volta che tocco un oggetto o una persona posso avere delle
premonizioni e in quel momento svengo, facendo una paura a ognuno che non sa
del mio potere”
“dunque e per questo che sapevi che ti avevo regalato il
ciondolo”
“si dopo un po’ che me lo rigiravo tra le mani ti ho visto
che me lo compravi”
“scusa
se sono curioso, ma l’altra volta, che hai visto per farti scappare nella tua
stanza dopo che avevo cercato di aiutarti ad alzarti?”
“Perché
tutti mi fate questa domanda!?”
“non
sei obbligata a dirmelo”
“come
no! la curiosità e sempre enorme, comunque ho visto
qualcosa che riguardava noi due che mi ha spaventata e ho fatto di tutto, dopo,
per mettere più distanza tra di noi per far si che la visione non si avverasse”
“dunque
eravamo molto vicini nella visione?” disse Sirius avvicinandosi alla ragazza
“si ma ti ricordo che mi ha spaventata” rispose Marie facendo
un passo indietro mentre il suo stomaco faceva capriole
“bhe
se prima hai detto che ti fa piacere che ti faccio regali, magari hai cambiato
idea!” disse avvicinandosi di nuovo a lei mentre la ragazza continuava a fare
passi indietro allontanandosi fino a quando si ritrovò contro al muro con
Sirius a pochi centimetri da lei, si guardarono negli occhi mentre il ragazzo
si avvicinava con le sue labbra a quella di lei, si stavano per baciare quando
delle risate riempivano la sala comune dei Grifondoro,
Sirius si girò per vedere chi aveva interrotto il bellissimo momento intanto
che Marie si spostava dal muro e raggiungeva le scale che portarono alla sua
stanza nel dormitorio.
“hei che ti succede?” chiese James
all’amico guardando la sua faccia quando si era rigirato e aveva visto Marie
correre nella sua stanza
“non
potevate arrivare più tardi, accidenti” disse Sirius ai Malandrini che si erano
avvicinati all’amico
“avevamo
fame e ti siamo venuti a cercare per andare a cenare, non sarà
successo qualcosa con Marie?”
“stava
per succedere qualcosa se voi non arrivavate proprio sul più bello! Vi
ringrazio!”
“scusa
e noi come potevamo sapere”
“non
fa niente ormai è andata, sarà per la prossima, se non mi interrompete
di nuovo”
“ora
che ci siamo chiariti possiamo andare a mangiare?” chiese James
agli altri
“andiamo!”
rispose sconsolato Sirius
I
malandrini uscirono e si incontrarono con le ragazze
che stavano per entrare nella sala comune e chiesero ai ragazzi se avessero
visto Marie
“Credo
che la troverete nella sua camera!” disse Sirius prima di riprendere la strada
per andare a cenare.
Le
ragazze raggiunsero l’amica che raccontò loro quello che era successo con
Sirius poco prima, poi quando le ragazze chiesero se aveva voglia di cenare lei
rispose che sarebbe andata da qualche parte per pensare un po’
Tornò
ala sala comune dopo qualche ora e quando passo vicino
al divano, per andare nella sua stanza, una voce la fermò
“finalmente
sei arrivata, mi stavo preoccupando!” disse Sirius
“non
dovresti, so badare a me stessa!”
“questo
lo so ma e da molto che sei in giro e ormai tutti sono a dormire”
“non
dovresti essere a letto anche tu, come hai detto è tardi” disse la ragazza
dirigendosi verso le scale
“cerchi
di evitarmi o mi sbaglio” disse il moro fermandola e facendola girare
“io
e perché dovrei!” rispose mentre guardava gli occhi del ragazzo
“forse
per quello che è successo qualche ora fa!”
“quello
che non è successo”
“si quello che non è successo, comunque o colpito nel segno,
mi eviti o no?”
“e perché lo vuoi sapere?”
“perché
…… non vorrei che mi evitassi, stavo forse facendo qualcosa quando sei scappata
che non volevi?” chiese Sirius
Marie
non sapeva che rispondere, ci aveva pensato tutto il tempo che aveva girato su
e giù per i piani della scuola, voleva che Sirius la baciasse qualche ora prima
o doveva ringraziare gli amici del ragazzo per essere arrivati appena in tempo?
“credo
di no” rispose qualche minuto dopo
“dunque
avresti voluto che ti baciassi?” chiese per essere sicuro di avere capito bene
“credo
di si, ma poi sono arrivati i tuoi amici e … non me la
sono sentita così me ne sono andata, anzi sono fuggita in camera mia poi sono
stata in giro per la scuola per pensare qualcosa che sapevo già da tempo, ma
che non volevo ammettere a me stessa!”
“Cosa?”
“ho
fatto di tutto dopo la mia visione di allontanarti dicendomi che non era
possibile avere un certo rapporto con te visto che ti odiavo ma, mi sono resa
conto che non era così, io non ti odio,e dalla prima volta che ti ho visto e mi sono persa nei tuoi occhi che
sono pazza di te, ma quando hai cominciato a prendermi in giro per il colore
dei miei capelli io … “ non riuscì a finire perché le labbra del ragazzo erano
sopra a quelle di lei. Marie aveva lo stomaco sotto sopra quando il ragazzo si
staccò da lei guardandola intensamente negli occhi
“ti
giuro che non ti prenderò più in giro per i tuoi capelli che sono una cosa
meravigliosa”
“mi
stai prendendo in giro?” chiese titubante
“no,
mi sono sempre piaciuti, ti voglio un mondo di bene Marie”
“anch’io
ti voglio un sacco di bene Sirius” e detto questo i due di riavvicinarono e il
loro bacio fu più passionale.
Dopo quel
giorno la mia vita cambiò in meglio gli ultimi giorni del 6° anno erano stati fantastici, anche se non era facile non essere
gelose di Sirius, tutte le ragazze gli giravano sempre attorno e questo mi
faceva innervosire………
“su
Marie non mi dire che sei gelosa” disse Sirius guardando negli occhi della sua
ragazza
“e anche se fosse, sono sempre la tua ragazza no, ma nessuno
sembra accorgersene” disse Marie guardandolo a sua volta
“non
ti fidi di me allora”
“non
ho detto questo, ma ti gira sempre attorno, e non mi fido di lei”
“Marie
lo sai che per me ci sei solo tu” disse dandogli un bacio a fior di labbra
“già
e come mai vi ho visti ridere seduti vicino al lago” disse lei alzandosi dal
divano della sala comune
“stavamo
solo parlando, stavamo ridendo ripensando al prof. Vitius
quando è caduto a terra dopo avere inciampato su uno dei suoi tanti libri”
disse ridacchiando
“si come no, e come mai eravate insieme”
“Susan
mi aveva chiesto di aiutarla per un incantesimo che non aveva capito”
“già
e non potevate andare in biblioteca vero?” disse Marie
formando una sfera di acqua dal palmo
“senti
Marie non mi piaci quando fai così, ti ho già detto che non è successo nulla”
“e cosa sto facendo, vorrei vedere se io mi mettessi a fare
la scema con un altro ragazzo cosa diresti”
“io
non stavo facendo il scemo con Susan, stavamo solo
parlando”
“magari
tu stavi solo parlando, ma lei ti spogliava con gli occhi”
“e allora! cosa centro io se lei mi muore dietro scusa” in
quel momento la sfera che ancora girava ad un centimetro dal palmo di Marie si trasformò in ghiaccio
“già
cosa centri tu! non capisci niente!” disse Marie
scaraventando la sfera di ghiaccio addosso al suo ragazzo prima di correre
verso il suo dormitorio
“credo
proprio che è incavolata” disse una voce famigliare dietro le spalle di Sirius
“già,
ma cosa ci posso fare se Susan mi sta sempre addosso” disse girandosi verso
l’amico
“forse
cercando di evitarla e dicendole che non ti interessa
e che ami un’altra ……”
“sentiJames, Susan sa di
Marie ma lei mi sta attaccata lo stesso”
“forse
non pensa che siete molto attaccati, dovresti diglielo e non pensare che se lo
immagini”
“Ramoso
da quand’è che sei diventato così intelligente in queste cose” disse Sirius
alzandosi dal divano e dando una pacca sulla spalla
all’amico
“spiritoso
Felpato”
“senti
forse è meglio che vada a fare un giro per rinfrescarmi le idee” disse Sirius
mentre usciva dalla sala comune dove incontrò Lily che stava entrando “Evans” la salutò prima di uscire, la ragazza si diresse
sulla poltrona e si sedette a peso morto
“siamo
un po’ stanche Evans”
“sono
distrutta, mi fanno impazzire tutti questi compiti”
“che scoop! alla secchiona fanno
impazzire i compiti” disse ridendo
“non
c’è da ridere Potter, e ora non rompere grazie” disse Lily chiudendo gli occhi
e cercando di rilassarsi un po’, poco dopo sentì due mani sulle sue spalle, la
ragazza cercò di alzarsi ma le mani la ritirarono sulla poltrona
“non
ti mangio micca, sto cercando di farti un massaggio,
forse ti rilasserai un po’”
“non
ho bisogno di un massaggio” disse Lily che ormai si stava abituando a quelle
mani che andavano su e giù per la sua schiena
“sei
sicura Evans” gli sussurrò all’orecchio
“…
s.. si, for ..forse è m… meglio che me ne torni in
biblioteca” disse alzandosi di scatto e uscendo di corsa dalla sala comune
“Evans aspetta, ma che le preso”
disse James, rimase fermo due minuti poi decise di
andargli dietro, Lily invece di andare in biblioteca uscì dal castello e si
fermò solo quando raggiunse l’albero vicino al lago, si appoggiò per riprendere
fiato e per calmarsi quando una voce le domandò
“ma che ti è preso, perché sei scappata in quel modo”
“Potter,
mi hai fatto prendere un accidente” disse Lily voltandosi e appoggiandosi con
le spalle all’albero
“allora
mi vuoi rispondere” continuo il ragazzo avvicinandosi a lei
“….
….. non ….non devo rendere conto a te per…….per quello che faccio…….. ecco” ma perché ogni volta che
si avvicina mi devo comportare come una deficiente Lily riprenditi e Potter
solo……. Potterpensò la ragazza
imbarazzata mentre si perdeva negli occhi castani del ragazzo
“scusa
allora per averti inseguita e per avertelo chiesto” disse il ragazzo che si
voltò per andare al castello
Lily sei sicura che vuoi che finisca così? Pensò la ragazza prima che le sue gambe si
mossero per rincorrere James che era quasi al portone
della scuola
“James aspetta” disse fermandosi a pochi passi da lui, che
si era fermato sentendosi chiamare per nome dalla ragazza
“mi
dispiace, non volevo comportarmi così, ma ogni volta che ti ho vicino mi sento
così ……. così strana e ho voglia di scappare il più
lontano da te”
“allora
perché adesso sei venuta tu da me, se non vuoi che stia vicino a te?”
“ti
sembrerà strano ma non lo so” disse Lily guardando i suoi piedi
“dimmelo
quando lo saprai” disse James prima di voltarsi e
continuare a camminare verso la scuola, per la seconda volta le gambe di Lily
si mossero e seguirono il ragazzo, si avvicinò a lui lo superò e gli parò
davanti fermandolo
“che vuoi ora Evans” disse cercando
di superarla, ma Lily lo fermò di nuovo e senza pensarci mise le mani sulle
spalle del ragazzo, si alzò sulla punta dei piedi e lo baciò, quando si staccò
e aprì gli occhi vide la faccia di Ramoso sbalordito
“ecco
io ……” cominciò a dire ma non finì la frase perché la bocca di James le smorzò il fiato in un bacio dai guinnes dei primati
“non
sai, da quanto tempo aspetto di potere assaporare le tue labbra, sei stupenda
Lily” disse accarezzandogli il viso
“dimmelo
ancora James”
“cosa?” disse sorpreso il ragazzo
“il
mio nome, non mi avevi mai chiamato per nome”
“ti
amo Lily”
“anch’io James” e detto questo i
due si ribaciarono.
Intanto
nei corridoi di Sirius pensava a come fare pace con Marie, non voleva di certo
beccarsi un’altra sfera di acqua o di ghiaccio!!! devo
farmi perdonare questo è sicuro ma come?
“ciao
Sirius, tutto bene” chiese una ragazza dai capelli corvini
“si tutto bene Susan” le rispose senza guardarla in faccia
“sicuro,
per caso hai dei problemi con la tua ragazza” disse con un pizzico di speranza
“già,
abbiamo litigato” disse Sirius
“hai
voglia di parlarne”
“grazie
Susan” disse Sirius pensando che era il momento giusto
di parlare alla ragazza, andarono in biblioteca e si sedettero in un tavolo
vuoto, la stanza era praticamente vuota, c’era solo Madama Pince che metteva a
posto alcuni libri
“allora
cosa è successo?” chiese Susan
“questa
volta si è incavolata molto perché non la capisco”
“mi
sono accorta che voi due litigate molto spesso, sei sicuro che è la ragazza
giusta per te”
“senti
Susan, io non so cosa provi per me, e secondo Marie mi sei sempre appiccicata”
“vuoi
dire che sono io la causa del vostro litigio” disse la ragazza facendo la finta
dispiaciuta
“si uno delle tante cause, Marie è gelosa di te”
“mi
dispiace io non volevo” disse la ragazza avvicinandosi a lui
“Susan
io non so cosa pensi e non vorrei essermi comportato in modo da farti credere
chi sa cosa, ma io amo Marie e non voglio perderla neanche per tutto l’oro del
mondo” disse lui allontanandola
“Sirius
ma io credevo che ti interessassi almeno un po’”
“Susan sei carina questo lo posso ammettere, ma sei e sarai
solo un’amica, per me esiste solo Marie”
“potresti
cambiare opinione”
“non
credo Susan per me Marie è unica e non la lascerò mai finché mi sarà possibile,
mi dispiace!”
“se dovessi ripensarci sai dove trovarmi” disse la ragazza
alzandosi e uscendo dalla biblioteca
Sirius
rimase per un po’ a fissare il cielo fuori dalla
finestra e pensò a come farsi perdonare
“trovato!
Forse non sarà il massimo ma spero che le piacerà” uscì dalla biblioteca e
stava per andare nella sala comune quando incontrò Ramoso e
Lily abbracciati che andavano nella sua stessa direzione
“Evans aspetta” la chiamò Sirius, la ragazza si girò e lo
guardò
“che c’è Black”
“ho
bisogno di un favore” disse poi accorgendosi che i due erano ancora abbracciati chiese “che succede?” disse con aria perplessa
poi guardando il sorriso dell’amico continuò “ahh ho
capito! Va bhe sono contento per voi ma ora mi dovete
fare un favore entrambi”
“di
cosa hai bisogno Sirius?” chiese James incuriosito
“Lily
dovresti recapitare un messaggio a Marie”
“e quale?” chiese la ragazza
“digli
che l’aspetto alla Stamberga Strillante alle 22 in punto”
“ok ma come farà a venire non è permesso uscire di scuola a
quell’ora?”
“Sirius
dimentichi che Lily è un prefetto”
“ti
prego Lily fallo per Marie le aspetta una serata fantastica, non vorrai vederla
triste tutta la sera, ti prego”
“e va bene Sirius, ma come farà a venire?”
“E qua che entra in gioco James”
disse osservando l’amico che aveva capito in che modo gli sarebbe servito
“ok Sirius, Lily di a Marie che
l’aspetto fuori dalla sala comune alle 10 meno un quarto ok?”
disse James entrando nella sala comune dei Grifondoro
“grazie
a tutti e due” disse Sirius scomparendo sulle scale
del dormitorio maschile
Intanto
tra i corridoi della scuola due ragazze erano talmente prese dai loro pensieri
che si scontrarono per fortuna senza conseguenze anche se entrambe quando
videro con chi si erano scontrate si guardarono in cagnesco
“Marie”
disse la prima
“Susan”
rispose la seconda
“ho
saputo che tu e Sirius avete litigato nuovamente” disse la mora
“sai
sempre tutto di Sirius, mi chiedo chi ti dice queste cose”
“lui
stesso”
“come?”
“lo visto giù di morale e mi ha detto cos’era successo e l’ho
consolato un po’” disse Susan
“tu
cosa hai fatto?!” chiese Marie mentre la rabbia stava cominciando ad aumentare
e la sua mano dietro alla schiena si stava riempiendo di acqua
“ho
cercato di tirargli su il morale e ci sono riuscita!” disse maliziosamente
“tu……”
Marie non sapeva cosa dire la sfera che prima era formata d’acqua si trasformò
in ghiaccio e continuava ad aumentare di dimensione fino a quando qualcuno che
arrivava dalle sue spalle vide la situazione e la fermò prima che scaraventasse
la sfera di ghiaccio addosso alla ragazza che le era davanti
“ma
cosa!” disse Marie mentre una mano faceva cadere la sfera a terra che si ruppe
in mille pezzi
“Sirius!”
disse la ragazza mora
“ah!
Eccoti qui tu! Stavamo proprio parlando di te” disse la ragazza dai capelli
turchini mentre un’altra sfera si formava nella sua mano
“Marie
non qui, non davanti a Susan” disse il ragazzo a bassa voce prendendo la mano
della ragazza e facendo scomparire la sfera d’acqua
“perché
mi hai fatto questo” disse Marie mentre alcune lacrime scesero dal viso
“di
cosa stai parlando?” chiese stupito il ragazzo
“di
te e di come ti fai consolare da lei”
“si
può sapere cosa le hai detto?” chiese rivolto a Susan
“la
verità!”
“quale
verità, la tua forse” disse Sirius poi continuo rivolto alla sua ragazza “Marie
non so cosa ti abbia detto ma, non credere a una sola
parola, credi che tutto quello che ho fatto per conquistarti alla prima difficoltà
mi consolerei con lei, Marie andiamo”
“Sirius
… io … lo so che mi vuoi bene, ma lei ha detto ……”
“che
sono riuscita a consolarti” finì la frase la ragazza mora
“Marie
non puoi credere a lei”
“ma sapeva che avevamo di nuovo litigato e ha detto che lo ha
saputo da te”
“è
vero l’ha saputo da me, abbiamo parlato in biblioteca e di certo non di me e
lei, ma di noi due, le ho detto la verità”
“e
cioè?” chiese Marie continuando a lacrimare
“che
era carina, ma che ha me interessi solo tu, sei l’unica
e non mi consolerei mai con nessun altra anche se mi scaraventi addosso acqua,
ghiaccio o qualsiasi altro oggetto”
“Sirius
… io … non …”
“senti
se hai bisogno di pensarci, ti do tutto il tempo, ma promettimi che sta sera
verrai da me”
“non
capisco”
“capirai,
promettimelo” disse il ragazzo preoccupato
“te
lo prometto”
“ragazzi
io sono ancora qui” disse Susan
“ora
vai e pensaci su, a sta sera” disse Sirius senza
rivolgere l’attenzione sulla mora
“ok” disse Marie allontanandosi quando girò l’angolo si
fermò per sentire Sirius, voleva essere sicura che il ragazzo non le avesse mentito
“si
può sapere che vuoi fare?” chiese il ragazzo a Susan
“non
puoi scaricarmi così”
“così
come Susan? non è mai successo niente tra noi e mai
succederà come ti ho già detto, io amo Marie e non la tradirò mai”
“ma Sirius!”
“Susan
vattene e ogni volta che mi vedi cerca di tenermi più distanza possibile,
volevo rimanere amico con te ma non dopo quello che
hai fatto, e cerca di tenere anche molta distanza da Marie, perché la prossima
volta non ci sarò io a fermarla” disse il ragazzo mentre si allontanava
Alle
21.45 Marie si fece trovare davanti alla Signora grassa ma non vide nessuno,
poco dopo qualcosa le tocco una spalla, si girò è vide
solo la testa si James
“James ma….”
“su
entra” disse James facendo
spazio sotto al mantello dell’invisibilità
scesero le scale sotto il mantello e uscirono dal
castello, raggiunsero il platano picchiatore, James
tocco il nodo che fermava l’albero con un bastone e fece entrare Marie nel
tunnel
“io
ora è meglio che vada, percorri tutto il tunnel e ti troverai all’interno della
Stamberga strillante”
“grazie
James” disse voltandosi e percorse il tunnel fino ad
arrivare alla Stamberga, si girò intorno la stanza in
cui si trovava era molto disordinata, la carta da parati si scollava dai muri,
il pavimento era tutto macchiato; ogni mobile era rotto come se qualcuno lo
avesse preso a randellate e le finestre erano chiuse da tavole inchiodate. Non
è un bel posto per farsi perdonare!pensò Marie
prima di sentire un profumo delicato che stimolò il suo olfatto e una musica in
sottofondo che si diffondeva nell’ambiente, salì le scale e si trovò davanti
uno spettacolo magnifico, al centro della stanza era stato sistemato un tavolo
per due persone imbandito con dolci di ogni tipo e, poco distante, in un
secchiello ghiacciato una bottiglia di champagne. Al centro si ergeva un
magnifico candelabro che sorreggeva due candele accese di colore celeste; la
stanza non era come quella di prima, la carta da parati di colore panna era
incollata perfettamente alla parete, i mobili erano intatti e su di essi erano state posate altre candele accese che
riscaldavano l’atmosfera ed emanando un delicato profumo ovunque; la cosa più
bella però era il letto qualcuno aveva creato una scia di petali di rosa che
dal tavolo si recavano sino al letto a baldacchino con fantastiche lenzuola di
seta azzurro cielo, sopra di esso era seduto Sirius che la guardava sorridendo
maliziosamente
“sarebbe
questo il modo di farti perdonare!” disse Marie avvicinandosi a lui
“bhe!
So che non sarà facile farmi perdonare questa volta, ma almeno ci proverò” disse Sirius alzandosi dal letto per avvicinarsi a lei
dandole un bacio a fior di labbra
“ti
amo Marie, sei la mia vita”
“su
non esagerare, ho sentito quello che hai detto a Susan” disse la ragazza
imbarazzata
“per
me esisti solo tu amore mio” disse prendendola in braccio e sdraiandola nel
letto poi continuò “Io vorrei farti capire quanto tu sia importante per me,
morirei per te Marie, tu mi completi, mi rendi migliore, mi piace tutto di te,
il tuo sorriso, i tuoi capelli, la tua dolcezza … anche quando ti arrabbi mi
fai impazzire, non ti sostituirei con nessuna al mondo, vorrei solo che ti
fidassi di me”
“anch’io ti amo, e scusami per come mi sono comportata oggi,
io mi fido di te, ma ho paura di non essere alla tua altezza” disse Marie
distogliendo lo sguardo da Sirius
“non
devi avere paura, per me sei unica e sei alla gran lunga migliore di tutte le
ragazze di Hogwarts, tu sei alla mia altezza”disse lui facendo girare il
suo viso in modo che lo guardasse di nuovo poi ricominciò a baciarla, un bacio
dolce che diventò presto travolgente, non riuscivano ad allontanarsi, quando si
staccavano per riprendere fiato ogni volta il bisogno di un altro contatto li
faceva riunire, ben presto i baci divennero più focosi.
Dopo
un po’ Sirius smise di dedicare la sua attenzione al viso di
lei, per scendere lungo l’incavo del suo collo dove cominciarono a
tracciare una scia di piccoli baci che mandarono su di giri la ragazza, mentre
le sue dita si facevano abilmente strada fino all’apertura del suo mantello, che
in pochi secondi venne tolto; Marie rabbrividì un poco quando non ebbe più
indosso quell’indumento, ed ebbe un attimo di esitazione.
Senza
aspettare il ragazzo tornò a impossessarsi delle sue
labbra, mordicchiandole dolcemente il labbro inferiore, lei cominciò ad
avvertire una sgradevole ma al tempo stesso piacevole sensazione di caldo e
freddo, come le vampate che percorrevano il suo corpo mentre le mani del brunetto le accarezzavano sensualmente la schiena e i
fianchi.
Dalla vita, Sirius raggiunse ben presto i
primi bottoni della divisa di Marie, che cominciò senza troppi complimenti a
slacciare. Quando se ne
rese conto la ragazza trasalì, interrompendo bruscamente l’appassionante bacio
che si stavano scambiando e fissandolo scioccata,
deglutì, aveva la gola secca, in più si sentiva come se avrebbe avuto un
infarto da un momento all’altro. Leggendo il suo evidente imbarazzo Sirius
rimase serio per un po’, infine scoppiò in una risata divertita che mandò Marie
su tutte le furie
“Non
ci vedo nulla da ridere, sai?!” esclamò incrociando le braccia e scostando
stizzita lo sguardo da lui.
Il
Grifondoro smise di ridere, restando solamente con un
sorriso a increspargli le labbra; le prese gentilmente
il braccio, inducendola a voltarsi
“Ehi,
non ti sarai mica offesa?”
Marie
si girò nuovamente verso di lui con gli occhi lucidi e il cuore a mille; sapeva
che sarebbe successo, era inevitabile per due persone che si volevano così
bene, e anche lei lo desiderava, ma… adesso che era lì, con lui, aveva anche un
po’ paura, la sua preoccupazione dovette essere evidente anche per lui, il
quale abbassando lo sguardo cominciò a dire
“Senti,
Marie…se non ti va non fa niente, non
sei mica costretta…”
Ma lei lo interruppe posandogli una mano sulle labbra. Black la
guardò lievemente sorpreso, la ragazza sorrise
timidamente, poi cominciò a scendere con le dita dal suo viso al colletto della
camicia, fino a raggiungere e sciogliere il primo bottone e accarezzò il suo
petto liscio.
Si
avvicinò e gli diede un dolcissimo e sensuale bacio sulle labbra, realizzando
le sue intenzioni, il ragazzo non perse tempo e la catturò di nuovo fra le sue
braccia per tornare a baciarla con ancora più foga di prima. Marie chiuse gli
occhi, respirando profondamente e imponendosi di calmarsi, la sua mente si
svuotò di ogni pensiero razionale nel momento in cui
le labbra di lui tornarono a impossessarsi con desiderio della sua pelle,
regalandole emozioni mai provate prima e in quel momento Marie non desiderò
trovarsi in nessun altro posto…
… e ogni volta che litigavamo lo perdonavo sempre, anche
quella volta che scoprii finalmente la sua vita e lui riuscì a confidarsi e
fidarsi finalmente di me.
Era
l’inizio di un nuovo anno a Hogwarts, il settimo e già i professori
cominciarono a tartassaregli allievi
ricordando che alla fine di quell’anno ci sarebbero stati i
MAGO e il futuro di ognuno era dovuto alla fine di quell’esame.
Alla
fine di una lunga giornata di lezioni i ragazzi si rilassavano fuori dalla scuola per godersi il caldo che andava ormai
scomparendo e un gruppetto se ne stava in riva al lago a parlare della giornata
passata.
“Sono
insopportabili, è da un mese che è cominciata la scuola e loro non fanno altro
che ricordare che è l’ultimo anno e che i MAGO sono
molto importanti e che dobbiamo studiare il doppio come se negli altri anni non
ci davano nulla da fare” disse sconsolata Marie pensando ai professori
“calmati
Marie è normale che si comportano così, dall’esame di quest’anno dipende il
nostro futuro” rispose Lily
“la
fai facile tu che sei bravissima, ma io non c’è la faccio più, ogni volta che
ho finito i compiti crollo sul letto dalla stanchezza e non più ho tempo per
Sirius!”
“chi
mi tira in ballo?” disse il ragazzo appena arrivato con i suoi amici
“Sirius!!”
disse Marie alzandosi dall’erba saltando addosso al ragazzo facendolo cadere a
terra assieme a lei
“la
solita esagerata!” disse Ania guardando la scena
Intanto
gli altri ragazzi si sedettero vicino alle proprie ragazze, Peter si mise un
po’ da parte restando vicino al gruppo, e tutti guardarono Sirius che cercava
di rialzarsi dopo che Marie l’aveva riempito di baci.
“lo
so che mi vuoi bene, ma non esagerare, non vorrei
andare da Madama Chips già dal primo mese!!”
“scusa,
ma mi sei mancato molto!” disse sconsolata Marie
“non
c’è bisogno di scusarti, anche tu mi sei mancata!” disse il ragazzo baciandola
dolcemente sulle labbra
Marie
e Sirius si stavano per sedere vicino agli altri ragazzi quando delle voci li
fecero girare
“Continui
a preferire quella feccia di gente che i tuoi famigliari” disse una voce
familiare a Sirius
“Cosa hai detto?” disse James alzandosi e avvicinandosi a
Sirius
“calmati
James non ne vale la pena!” disse l’amico cercando di calmare l’animo del moro
“si non ne vale la pena Potter e poi non stavo parlando con
te babbanofilo!”
“Regulus
ora basta!” disse Sirius fermando James prima che schiantasse
il ragazzo davanti a loro
“come
ti permetti di rivolgermi così a me!”
“ti
piace fare lo sbruffone fratellino”
“smettila
non mi devi più chiamarmi in quel modo, tu non sei più mio fratello da quando
hai preferito loro e te ne sei scappato da casa!” disse Regulus innervosendosi
un poco mentre Marie, che era rimasta in disparte, cercava di capire di cosa
stessero parlando
“la
cosa migliore che ho fatto, lasciare la pazza famiglia
che mi ritrovavo!”
“non
osare sai, non osare offendere la più antica e nobile famiglia dei Black” disse
Regulus sfoderando la bacchetta
“invece
ho tutta l’intenzione di osare!” disse di tutta risposta il fratello tirando
fuori anch’esso la bacchetta assieme all’amico al suo fianco
“smettetela!”
disse Marie cercando di calmare le acque
“non
osare dire a me di smettere lurida mezzosangue” disse il serpeverde rivolto
alla ragazza
“Regulus
ti consiglio di non ripetere quello che hai detto” disse Sirius puntando la
bacchetta verso il fratello
“cosa? lurida mezzosangue!”
“expelliarmus”
disse Sirius e una luce rossa colpì il fratello facendolo finire a terra, la
combriccola di Regulus era già pronta per contrattaccare quando un enorme
quantitativo di acqua li fece stramazzare a terra
assieme a Regulus che era appena riuscito ad alzarsi dopo l’incantesimo.
“non
dovevi farlo, non è consigliabile usare i tuoi poteri davanti a loro, io e
James c’ è l’ha saremo cavata da soli” disse Sirius a bassa voce verso Marie
“non
c’era bisogno di arrivare alle bacchette Sirius”
“
ho cercato di fargliela pagare hai sentito come ti ha chiamato”
“si ma i serpeverde amano prendere in giro i figli di
babbani, e io non voglio essere al loro livello”
“ma Marie ti ha offeso!”
“si
è vero, ma non lo conosco nemmeno e può dire quello che vuole, basta non darci
corda, ma tu lo fai sempre!”
“ma … … “ non sapeva cosa dire credeva di avere fatto una
cosa giusta invece lei lo aveva aggredito
Intanto
i Serpeverdi si rialzarono dopo lunghe risate da parte degli altri ragazzi che
avevano assistito alla scena, nessuno aveva capito da dove venisse
quell’acqua nemmeno Regulus e i suoi amici, in quel momento arrivò la
Professoressa McGranitt cercando di capire il perché di tutto quella confusione
mentre i due malandrini e il gruppo dei serpeverde misero via le bacchette
“che
succede qui?” chiese guardando i ragazzi che aveva attorno poi continuò vedendo
i serpeverde bagnati fradici “che avete fatto vi siete buttati nel lago vestiti in questa stagione, ma siete impazziti, e
voi smettete di ridere, silenzio” disse rivolta alla folla che si era
accumulata attorno a loro, fece un incantesimo per asciugare i vestiti dei
serpeverde poi disse loro “andate in infermeria a vedere se non vi siete presi
un malanno” poi si rivolse agli altri “ e voi che ci fate ancora qui, tutti a
scuola, la cena sta per cominciare!” detto questo si volse verso la scuola e la
raggiunse con ragazzi al suo seguito, e anche i Malandrini e le ragazze
raggiunsero l’ingresso di Hogwarts senza rivolgersi una sola parola.
Marie
durante il tragitto pensò alla conversazione tra Sirius e Regulus, il ragazzo
se n’era andato da casa sua e lei non ne sapeva nulla, perché il moro non le
aveva detto niente non capiva, si fermò prima di
entrare nella sala grande, non aveva fame
“che
ti succede?” chiese Ania vedendo che Marie si era fermata
“niente
non ho fame e poi ho ancora dei compiti da finire, vado in dormitorio, lo dici
tu agli altri” rispose Marie senza guardarla negli occhi mentre stava per
salire le scale
“sei
sicura di sentirti bene?” chiese di nuovo l’amica
“Ania
non ti preoccupare e tutto a posto, solo non ho fame!” disse questa volta guardandola
“come
vuoi!” disse la bionda volgendosi verso la sale grande.
Gli
altri si erano già seduti nei tavoli, Sirius mangiucchiò qualcosa tenendo la
testa rivolta al cibo, continuando a pensare alla reazione di Marie poco fa, Regulus l’aveva offesa, lui aveva cercato di fargliela
pagare e lei se l’era presa con lui, non capiva. Alzò lo sguardo per cercare
Marie ma non la trovò così chiese agli altri
“che fine ha fatto Marie?”
“non
aveva fame così è andata in sala comune a fare i compiti che le erano rimasti!”
rispose Ania
“cosa
le è preso, me lo sapete spiegare?” chiese rivolto
alle ragazze
“no”
disse Ania
“e
che … è sette anni che i serpeverde ci trattano così, ci da fastidio questo è
ovvio ma ormai non ci fa più ne caldo ne freddo, essendo
persone di nessun valore per noi, non ne vale la pena fare il loro gioco, anche
se a me avrebbe fatto piacere se James o uno di voi si fosse comportato come
hai fatto tu Sirius” disse Lily
“e
lei invece se le presa con me!” disse confuso Sirius
“non
so perché l’ha fatto!” disse poco dopo la rossa
“provo
andare a parlare con lei” disse il moro posando il bicchiere e alzandosi dal tavolo
Marie
arrivò in sala comune e non c’era l’ombra di nessuno, tutti erano a cenare, si
buttò sul divano davanti al camino spento, non aveva la minima voglia di
toccare un libro in fondo non aveva nessun compito da finire entro sera
“Si
può sapere che ti è successo con Sirius?” chiese una voce familiare
“non
so Margaret, mi ha fatto piacere che ha preso le mie difese, ma rischiava di
essere espulso per nulla, i serpeverde amano punzecchiare noi figli di babbani,
basta fregarsene di loro!”
“non
penso che te sei fregata prima!” fece notare il fantasma
“Sirius
e James rischiavano di essere schiantati, così ho fatto in modo che la piantassero,
poi … … si ho reagito!”
“è
perché te la sei presa con me?” disse una voce maschile appena entrata, Marie
vide il suo ragazzo avvicinarsi prendere le sue gambe, sedersi in fondo al
divano con i suoi piedi sopra le ginocchia.
“allora
perché te la sei presa con me!” chiese di nuovo Sirius
“credo
per il fatto che non sapevo di cosa stava parlando Regulus?”
“non
capisco?” chiese confuso il ragazzo
“dove
sei stato questa estate?”disse Marie guardando il
camino
“a
casa di James!” rispose il ragazzo
“sei
scappato da casa?” disse guardandolo in faccia
“si”
disse senza guardarla
“è
perché non me l’hai detto?”
“non
ne ho avuto l’occasione, poi non era importante” disse alzandosi dal divano
innervosito
“non
era importante! hai lasciato la tua casa, la tua
famiglia, sei andato a casa di James e non ti sembra importante almeno
accennarmelo, quando lo hai fatto?”
“sono
tornato a casa da Hogwarts a giugno ho preso le mie poche cose e me ne sono
andato, James e i Potter erano disposti ad ospitarmi e così sono andato da
loro”
“non
hai avuto nemmeno un occasione, durante l’estate ci
scrivevamo tutte le settimane e tu non me l’hai nemmeno detto, perché?”
“perché
non volevo farti preoccupare per nulla, era da un po’ che ci pensavo e lo fatto?”
“un
po’ che ci pensavi!?” Marie sbuffo e si rimise a
guardare il camino, non le aveva detto nulla nemmeno su quello che pensava
“forse
mi sarei preoccupata, ma avrei preferito saperlo, perché sei scappato da casa?”
“senti
Marie io odio la mia famiglia e non è di certo come quella di James o la tua,
loro sono come Regulus, amano frequentare purosangue che non simpaticizzano con
i babbani e odiano i maghi figli di babbani, io non la pensavo come loro e me
sono andato, e non voglio avere più a che fare con loro e appena compierò
17anni me ne andrò a stare da solo senza disturbare
ancora i Potter!”
Marie
stava ad ascoltare e i suoi occhi sfornavano lacrime, stavano insieme da quasi
un anno e lui non gli aveva mai detto nulla sulla sua famiglia, nella scuola
non era il primo Black ma credeva che Sirius fosse cugino di tutti come
Narcissa e Bellatrix, non aveva nemmeno immaginato che
Regulus potesse essere suo fratello e lui non glielo aveva nemmeno accennato,
Sirius non era come Regulus, come aveva detto, lui non fa differenze su nessuno
come fa il fratello e la sua famiglia, lei le aveva sempre parlato di tutto ma
lui non era riuscito ancora a dirle nulla, non si fidava di lei forse.
Sirius
intanto era rivolto verso il camino quando lei cominciò a parlare sempre con le
lacrime agli occhi
“se
non fosse venuto fuori oggi non mi avresti detto nulla?!
non sapevo della tua famiglia, che avevi un fratello e
che eri scappato di casa e che avevi questa idea da un po’, io ti ho sempre
confidato tutto tu hai preferito invece non dirmi nulla e dirlo solo con James,
non si fa così con le persone che si ama, non si nasconde nulla, tu invece lo
hai sempre fatto, non mi ami forse?”
“non
lo dire nemmeno per scherzo!” disse il ragazzo abbracciando la ragazza “lo so
ho sbagliato a non dirti nulla, ma non pensare che l’ho fatto perché non ti
amo, sei la mia vita Marie, io non volevo darti preoccupazioni, me la sono sempre
cavata durante le vacanze passate a casa dai miei genitori e appena sono
riuscito me ne sono andato, tutto qui e ora la mia
vita, dopo il tuo incontro, è migliore non dovendo sopportare più i miei
genitori”
“e
cosa farai l’anno prossimo?!” disse la ragazza cercando di asciugarsi le lacrime
“come
ti ho già detto, quando compirò 17 anni mi troverò un
posto tutto mio con i soldi che mi ha lasciato mio zio Alphard, e quando tu
sarai pronta a lasciare la tua famiglia verrai da me,se lo vuoi! E ti prometto che cercherò di non mentirti su nulla in
futuro”
“vuoi
veramente che venga a vivere con te?”
“quando
sarai pronta sarò felicissimo di vederti ogni giorno come facciamo qui a
Hogwarts, ti amo Marie e voglio vivere con te” disse guardandola negli occhi
Marie
si avvicinò al ragazzo e lo baciò profondamente continuando a piangere questa
volta per la felicità, i due si staccarono poco dopo
“cercherai
veramente di non mentirmi più per qualsiasi motivo!” chiese la ragazza
“prometto
che lo farò!” rispose il ragazzo che riccatturò le labbra della ragazza mentre
la sala comune cominciava a riempirsi di Grifondoro.
Quella
sera i due si fermarono in un angolo della sala comune e parlarono di ogni cosa e finalmente Sirius si sentiva libero, non
aveva più segreti con Marie, e in quel modo aveva capito che parlando con le
persone che si ama ci si sente sempre meglio.
Guardò di
nuovo le foto che erano sparse in terra e vide quella che ritraeva solo i
malandrini e ripensò al ragazzino che tutti credevano minuto e timido sempre alle
costole di Sirius e James, quello che non era
coraggioso abbastanza per avere una ragazza, quanto ci
sbagliavamo ….
Durante
l’ultimo anno di Hogwarts i malandrini e le aquile, così vennero
soprannominate dai ragazzi Marie, Lily e Ania, divennero un gruppo sempre più
affiatato, l’unico che si stava allontanando era Peter
che ogni giorno spariva per qualche ora al giorno.
I
ragazzi si accorsero sempre della sua assenza dal gruppo, ma non ci dettero
molto peso “forse si è stufato di stare sempre con noi coppie e forse si è
trovato una ragazza pure lui ma si vergogna” disse una volta Sirius per
giustificare la sua assenza,i
malandrini all’affermazione si mettevano sempre a ridere, non riuscivano a
pensare Codaliscia con una ragazza, le aquile non
erano interessate alla vita di Peter, in fondo non
erano legati a lui come agli altri malandrini e pensavano che se avesse anche avuto una ragazza sarebbero state felici per
lui.
Ormai
la primavera cominciava a farsi sentire e i malandrini e le aquile non vedevano
l’ora di andare ad Hogsmeade tutti insieme, ma non ci
riuscirono molto presto, qualcuno aveva sempre da fare. Un giorno di uscita Lily era a studiare assieme a James,
Remus non era nelle condizioni e Sirius era in infermeria dopo una caduta agli
allenamenti di Quiddich che si erano svolti nella
mattinata, così Marie ed Ania, messi da parte i libri, decisero di andarci da
sole, salutati i propri ragazzi si incontrarono all’ingresso e si diressero
verso la cittadina di soli maghi.
Appena arrivate decisero di andare ai Tre
Manici di Scopa.
Entrarono
nel locale e si sedettero in un tavolo non molto lontano dalla porta e dopo
ordinato due succhi di zucca cominciarono a parlare del più e del meno
arrivando a parlare di Peter
“credi
che Peter abbi una ragazza?” chiese Ania all’amica
“i
ragazzi non riescono a credere, ma io credo di si se
no come spieghi le sue fughe” rispose Marie
“la
penso come te, Remus mi ha detto che una volta gliel’hanno chiesto, ma lui
rimane sul vago, dice che ha molti compiti da fare e preferisce farli in un
posto tranquillo”
“loro
ci credono ma non credo tu?” chiese curiosa Marie
“già,
da quel poco che ho legato con lui, non è preso molto dai libri ma molto di più
da Sirius e James e credo che solo una ragazza
potesse tagliare il cordone ombelicale che li lega” disse la bionda bevendo il
suo succo
“lo
credo pure io, ma è strano che ancora non abbiamo visto Peter
con qualcuna, è da molto che scompare senza lasciare traccia”
“si
è molto strano, ma se uno si vuole nascondere a Hogwarts ci sono molti
nascondigli”
“ma non c’è motivo che si nascondi da noi, se deve solo
studiare”
“già
ma forse oggi siamo fortunate e riusiamo a vedere cosa fa quando sparisce”
disse Marie alzandosi dal tavolo
“che
vuoi dire?” chiese incuriosita Ania
“che se ci sbrighiamo riusciamo a seguire Peter”
disse Marie pagando Rosmenta e uscendo velocemente
dal locale mentre Ania cercava di stargli dietro.
Uscita
guardò nella direzione in cui si era diretto Peter e
lo vide girare l’angolo di una casa, si girò verso Ania, la prese per mano e
corse nella direzione che era sparito il ragazzo
“ma cosa credi di fare? Non possiamo seguirlo” disse Ania
staccandosi da lei
“è
perché, siamo curiosi di sapere dove va ogni volta, ora è il momento giusto”
“ma
non è leale, se non ha voglia di dirlo con noi cosa ci da il
diritto di saperlo per forza?”
“la
mia curiosità, ora è meglio che ci muoviamo se non vogliamo perderlo!”
“io
non vengo” disse risoluta Ania
“allora
rimani qui” disse Marie prima di girare l’angolo e seguire il ragazzo.
Ci
volle poco a recuperarlo, stava andando verso la Stamberga Strillante, si fermò
davanti alla cancellata e si mise ad aspettare, Marie cercò un posto dove
nessuno poteva vederla e si diresse verso il bosco poco lontano e si mise
dietro all’albero più vicino. Dopo qualche minuto una ragazza da lunghi capelli
viola e vestita di nero si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra
“non
capisco ancora come mai con tutti i ragazzi hai scelto proprio me” chiese il
ragazzo dopo che si erano staccati
“te
lo già detto, sei dolce e sensibile e mi piaci un
sacco”
“si ma sono un Grifondoro e sono
amico di Potter e Black”
Era
la prima volta che Marie sentiva chiamare Sirius e James
per cognome da Peter
“tu
sei diverso da loro e da tutti gli altri”
“si ma … “
“smettila
di fare sempre lo stesso discorso, io ho scelto te” disse baciando di nuovo il
ragazzo poi disse rivolto dalla Stamberga “sei sicuro che
non sia infestata quella casa?”
“Viola
non ti preoccupare, poi tu che hai paura dei fantasmi?!” disse prendendo la
mano della ragazza e dirigendosi verso la Stamberga
“già
improbabile!” disse la ragazza
Marie
vide i ragazzi entrare e non era il caso ora seguirli, tornò indietro dove
aveva lasciato Ania che non trovò, pensando che fosse tornata alla scuola si
diresse anche lei verso essa.
Arrivata
a scuola cercò Ania nella sala comune e la trovò davanti al camino a leggere un
libro
“potevi
aspettarmi” disse Marie sedendosi di fianco all’amica
“non
mi hai ascoltato e sei sparita e io non avevo voglia di stare lì da sola e
senza fare nulla” disse Ania rimettendosi a leggere i libro
“potevi
seguirmi!”
“ti
ho già detto come la penso”
“si!
Comunque se lo vuoi sapere Peter
si vede con una ragazza”
“non
lo volevo sapere”
“ok! Ora è meglio che vada a vedere come sta Sirius” così
dicendo uscì dalla sala comune e si diresse in
infermeria.
Arrivò
poco dopo, vi entrò e raggiunse il letto di Sirius
“come
va?” chiese la ragazza
“credo
che resterò qui per la notte”
“hai
fatto un brutto volo” disse ripensando alla caduta dalla scopa
“Già
il signor Black quando gioca non si preoccupa del suo corpo” disse madama Chips che era appena entrata
“non
esageri Madama, sto bene!” disse Sirius sdrammatizzando
“se
lei considera una gamba e due costole rotte un bene!” rispose Chips
“si ma la sua pozione mi rimetterà in piedi in un giorno”
“si ma cerchi comunque di stare attento la prossima volta”
“cercherò”
disse Sirius
“quello
che dice sempre e la ritrovo sempre qui, ora vi lascio soli ho altre cose da fare”
disse l’infermiera prima di lasciare la stanza
“allora
come andata la visita a Hogsmeade?” chiese il ragazzo a Marie
“bene!
sono riuscita anche a scoprire dove va Peter tutte le volte quando scompare”
“si!
Ha studiare immagino”
“no,
voi non ci credete ma ha una ragazza”
“chi
Codaliscia? Sei sicura di avere visto bene”
“sicurissima!”
“scusa
se non riesco a crederci”
“e perché anche Peter non può avere
una ragazza?”
“perché sarebbe strano”
“beh
che ci creda o no, lo visto con i miei occhi” disse
alzandosi dal letto “ora è meglio che vado buona serata e buona notte” continuò
aprendo la porta dell’infermeria
“Marie
aspetta” disse Sirius senza risultato, la ragazza se ne era
già andata richiudendo la porta dietro di se.
Il
giorno dopo Marie andò a trovare Sirius e poco dopo
uscirono dall’infermeria.
Quando
stavano per andare verso la sala grande per il pranzo, Marie si scontrò con una
ragazza di Serpeverde
“scusa,
non ti avevo vista” disse Marie guardandola
“cerca
di guardare dove metti i piedi sporca mezzosangue”
disse la ragazza dai capelli viola dirigendosi con le amiche in sala grande
“
niente giochetti con l’acqua questa volta?” disse Sirius a Marie che si era
bloccata a guardare la ragazza che era appena entrata in sala grande “ hei! Che ti prende?” chiese il
ragazzo
“quella
è la ragazza che ho visto assieme a Peter” rispose
spaesata la ragazza
“già
non riesco a capacitarmi che Codaliscia abbia una
ragazza, non posso pensare che si sia fidanzato con un Serpeverde”
“pensa
quello che vuoi ma io so chi e cosa ho visto ieri! e
penso che dopo di tutto non conoscete Peter molto
bene!” detto questo entrò nella Sala grande con Sirius che era ancora piùdisorientato.
Tutti
quanti non riuscivano a credere quello che diceva Marie, forse perché Peter aveva smentito e poco dopo non scompariva più senza
dire dove andava e non lo rivide mai più assieme a Viola, a volte Marie
incontrava la ragazza nei corridoi e ogni volta le rivolgeva sguardi
minacciosi.
Poi
arrivò la fine di Hogwarts e ci furono decisioni da prendere tutti
insieme, comunque continuo a pensare che se avrei preso più sul serio i
miei pensieri su Peter, forse sarebbe stato tutto
diverso.
Arrivò
purtroppo la fine del 7° anno e tutti erano agitatissimi per gli esami, il
risultato di quelli avrebbero contribuito al futuro
lavoro di ognuno, ma non solo di quello, al di fuori della scuola si vociferava
che un mago oscuro assieme ai suoi seguaci uccideva in modi disumani ogni mago
che cercava di contrastarlo.
Tutti
i ragazzi del settimo anno, in quel frangente, pensavano cosa avrebbero fatto
alla fine della scuola, combattere il mago oscuro di nome Voldemort unendosi al
ministero o all’ordine della fenice, unirsi al mago o non schierarsi da nessuna
delle due parti. Tutti facevano tesoro dei loro pensieri ma non i Malandrini e
le Aquile che sapevano già da che parte schierarsi e non avevano il minimo
timore di farlo sapere in giro.
Tutti
i ragazzi del settimo anno erano in biblioteca per le ultime ore di studio
prima degli esami, tutti presi su ogni tipo di libro
“accidenti
domani ci saranno gli esami e non mi ricordo nulla” disse Ania agitata
“non
ti preoccupare amore andrai benissimo” ribadì Remus
abbracciandola
“tu
andrai benissimo” disse la bionda baciando il ragazzo
“smettetela
voi due! Sentite abbiamo studiato tutto il giorno e ci meritiamo una pausa,
perché non andiamo a prendere un po’ d’aria?” chiese Sirius ormai stanco di
restare chiuso in biblioteca con una splendida giornata di sole
“ottima
idea!” rispose James
“io
preferisco stare ancora un po’ a studiare” disse Lily
“smettila
secchiona, sai già tutto! un po’ di aria ti farà più
che bene”
“ma
… …” cercò di dire la ragazza ma James la fermò
“niente
ma, andiamo”
“ok! Forse, come dici tu, una pausa mi farà bene” disse la
rossa guardando il suo ragazzo
Peter guardò gli amici poi disse “bene allora andiamo?!”
I
ragazzi stavano per uscire quando Sirius si accorse che Marie non si era
alzata, stava guardando con lo sguardo perso fuori dalla
finestra, era tutto il giorno che era strana, persa tra i suoi pensieri; anche
gli altri si accorsero che qualcosa non andava e guardarono Sirius
“voi
andate ci penso io” disse mentre i ragazzi uscirono e li lasciarono soli, Marie
non si era accorta di nulla era troppo presa dal lago fuori
dalla finestra
“hei! stai bene?” chiese il moro
“cosa? stai parlando con me?” poi
guardandosi attorno continuò “dove sono gli altri?”
“ho
proposto di andare a prendere un po’ d’aria e tutti erano d’accordo con me, tu
invece non ti sei nemmeno accorta che avevamo smesso di studiare, che ti prende
Marie?” chiese il ragazzo preoccupato
“scusa
e che ho molti pensieri che mi frullano per la testa” disse la ragazza
guardando di nuovo verso il lago
“posso
chiederti quali?” chiese il ragazzo prendendole una mano, lei lo guardò poi si
mise a guardare il libro che aveva davanti
“ho
ricevuto la posta sta mattina, i miei genitori mi hanno mandato una lettera” si
girò finalmente a guardare Sirius e continuò “mia sorella si è trasferita un
anno fa in America e ora anche loro hanno deciso di
trasferirsi lì e vogliono che vada con loro!”
“cosa?” disse Sirius
“la
prima reazione che ho avuto io quando ho letto la lettera e ancora non capisco
perché vogliono per forza che vada con loro, gli avevo già detto che prima o poi mi sarei trasferita a Londra, e ora vogliono
portarmi in America”
“e
tu cosa pensi di fare?” chiese il ragazzo
“non
credo di essere ancora pronta a lasciare i miei ma …
non voglio andare ancora più lontano da te e dai i miei unici amici, cosa
potrei fare?” chiese Marie
“io
ti direi di lasciare i tuoi e venire a vivere con me, ma so quanto sei attaccata
a loro, ricordati che qualsiasi cosa deciderai io sarò sempre con te e che
ovunque sarai io ti amerò sempre”
“oh
Sirius” disse la ragazza abbracciandolo e baciandolo, quando si staccarono
Sirius disse “e poi ricordati che possiamo smaterializzarci ovunque e ci
potremo vedere anche tutti i giorni”
“grazie
Sirius”
“per
cosa?”
“per
esserci, ti amo e ti amerò per tutta la vita” disse la ragazza baciandolo di nuovo
“anch’io, ora è meglio che raggiungiamo gli altri”
“si
andiamo” disse Marie alzandosi assieme al ragazzo e uscendo dalla biblioteca
mano nella mano, poco dopo Sirius si fermò e disse
“senti
Marie volevo chiederti, visto che quando torneremo a Londra con il treno dovrò
cominciare a trovarmi una casa, ti andrebbe di venire con me”
“troverò sicuramente il tempo per andare a vedere una casa con te,
non vedo l’ora!”
“ti
amo” disse il ragazzo abbracciandola
“lo
so” rispose la ragazza.
Sirius
e Marie percorsero i corridoi della scuola e arrivarono in giardino dove gli
altri si erano trovati un posto all’ombra vicino al lago, le ragazze guardarono
Marie e le chiesero perché era pensierosa, la ragazza spiegò della lettera dei
suoi e che non aveva preso ancora una decisione
“noi
saremo sempre con te” disse Lily guardando la ragazza
“noi
siamo amiche è nessuna cosa può dividerci” disse a sua volta Ania
“grazie
amiche mie, vi voglio bene” rispose Marie
“ma
guardate quante smancerie!” disse una voce alle loro spalle, tutti si girarono
e videro un gruppetto di Serpeverde
“che
vuoi Malfoy?” chiese James già pronto a tirare fuori
la bacchetta
“voleva
solo farvi notare che siete sempre così affettuosi, ti voglio bene di qua, ti
voglio bene di la, ma quando la smetterete di farmi
rimettere ogni volta che vi sento?” continuò la ragazza bionda che era di
fianco a Malfoy
“se non vuoi vomitare non ascoltarci!” disse Ania rivolta a Narcissa
“come
osi parlare a mia sorella in quel modo babbanofila”
disse Bellatrix
“sentite,
noi vogliamo prendere solo un po’ d’aria perché non ve ne andate
da qualche altra parte e ci lasciate un attimo in pace?” disse Lily cercando di
raffreddare i bollori di tutti
“non
esiste che una mezzosangue ci dica quello che dobbiamo fare” rispose minacciosa
una ragazza dai lunghi capelli viola
“tu
non osare parlare così a Lily” disse Marie guardandola in cagnesco
“tu
non sei di certo diversa da lei sporca mezzosangue” rispose Viola
“smettila”
disse Marie cercando di non lanciare alla ragazza palle di ghiaccio
“e
perché dovrei farlo, mi sto divertendo un mondo” disse a sua volta la ragazza Serpeverde
“ti
conviene non farla incavolare, ragazzina” disse Sirius
“come
osi parlarmi in quel modo, tu traditore della tua stessa famiglia” ribadì Viola tirando fuori la bacchetta
“bhe
se stare con la mia famiglia significa diventare come te, ho fatto la cosa
migliore scappando da loro” rispose Sirius tirando fuori anch’esso la bacchetta
“tu
… … stupef….” stava per
scagliarli un incantesimo quando vide un ragazzo biondiccio mettersi nella
traiettoria della bacchetta; Marie si volse verso Sirius e vide Peter vicino a lui, guardò Viola e Peter
poi fece due più due – quei due si vedono ancora, e l’unica motivo perché Viola
si è fermata, non vuole rischiare di prendere anche lui e bravo Peter, cosa hai in mente – pensò Marie poi una voce la fece
distrarre
“a
nessuno può fare paura una mezzosangue dai strani
capelli turchini” disse il ragazzo moro di fianco alla ragazza dai capelli
viola
“come
hai detto Piton, non osare ripeterlo sai” disse Marie
“ho
mi stai facendo tanta paura!!” disse
il ragazzo fingendo di tremare, tutto il gruppetto di serpi si mise a ridere,
con un gesto della mano però Marie spostò un grosso quantitativo d’acqua dal
lago verso il gruppetto che smise di ridere appena si ritrovarono stesi in
terra tutti bagnati, Malfoy si alzò per primo
“come
diavolo hai fatto” guardando storto Marie
“di
certo non lo vengo dire a te Serpe” disse divertita Marie
“tu
come osi, non ti devi permettere di parlarmi in quel modo” disse sempre più
infuriato Malfoy cercando di tirare fuori la bacchetta
dai vestiti bagnati
“non
ci provare Malfoy se non vuoi ritrovarti ancora con il sedere per terra, non mi
sfidare un’altra volta” disse seria Marie, Lucius
guardò la ragazza, poi si girò verso gli altri che si erano appena alzati e disse
“andiamocene!”
“maLucius!” cercò di dire Piton
“avremo
tutto il tempo per rifarci, non ti preoccupare” disse il biondo facendosi
sentire solo dai suoi compagni, che si diressero verso il castello.
“grande!”
disse Sirius abbracciando la sua ragazza
“sei
stata fantastica”
“speriamo
solo che non c’è la faccino pagare” disse titubante Peter
“ma che dici! dopo la performance di
Marie, non si faranno vedere per un po’ e visto che la scuola finisce tra qualche
giorno non si faranno più vedere, vero Marie” disse James
sorridendole
“certo”
disse pensierosa, stava guardando Peter che
ricambiava lo sguardo, avrebbe tanto voluto leggere i suoi pensieri – forse mi
sto solo sbagliando, ma qualcosa non quadra – pensò la ragazza
“hei Marie che ti prende!” chiese Sirius, la ragazza
distolse lo sguardo da Peter e guardo il suo ragazzo
“nulla!
Pensavo a come erano conciati i Serpeverde,
si prenderanno un malanno” rispose Marie cercando di togliersi i pensieri su Peter
“magari,
se lo meritano!” ribadì Ania
Dopo
lo scontro i malandrini e le Aquile non tornarono in
biblioteca ma parlarono tutto il giorno in giardino e dopo cena in sala comune,
del loro futuro, tutti sarebbero entrati nell’ordine della fenice, tutti
avrebbero combattuto in nome del bene e di Silente e sarebbero sempre stati
amici per la pelle.
Il
giorno dopo fu giorno di esami e quando furono finiti,
tutti erano soddisfatti di come erano andati, poi fu tempo di fare i bagagli e
partire alla volta di King’s Cross, i ragazzi sul
treno parlarono ancora sul loro futuro e dissero che avrebbero trovato un modo
per stare tutti sempre insieme, non si sarebbero mai divisi.
Arrivati
alla stazione fu anche il momento dei saluti, tutti dissero a Marie che
qualsiasi cosa avrebbe deciso sarebbero sempre stati con lei, poi venne la
volta di salutare Sirius con le lacrime agli occhi
“ci
vedremo sempre amore te lo garantisco, qualsiasi cosa decidi di fare” disse
Sirius abbracciandola
“non
c’è bisogno di garantirmelo, ci vedremo sempre, credo di avere già preso la mia
decisione”
“quale?”
chiese preoccupato Sirius
“amo
i miei genitori, ma ormai tu e gli altri siete la mia famiglia, ti amo e voglio
un mondo di bene agli altri e non voglio lasciarvi, e se la tua proposta è
ancora valida, andrò in Irlanda, saluterò i miei genitori e qualsiasi cosa mi
diranno verrò a vivere con te e combatterò con voi contro Voldemort”
“la
mia proposta è validissima, ti amo Marie e non te lo scordare mai” rispose
Sirius baciandola dolcemente sulle labbra
“ti
farò sapere appena avrò trovato qualche casa da vedere”
“ci
conto! Ora è meglio che vada, i miei mi aspettano” detto questo baciò di nuovo il suo ragazzo, salutò gli altri e con un
POFF scomparì.
Intanto
in un angolo una ragazza stava guardando la scena
“ble, sono sempre così dolci tra di
loro?”
“non
vorresti esserlo anche tu” chiese un ragazzo dietro di lei
“non
credo che ti piacerei così affettuosa, comunque si può
sapere perché ti sei messo in mezzo l’altro giorno?” chiese girandosi e
guardandolo male
“non
c’era bisogno di lanciargli un incantesimo” rispose il biondino
“ma
hai sentito come mi ha trattata”
“si lo so piccola, ma non posso farli insospettire,
soprattutto la Wolf”
“quella
prima o poi la paga, è colpa sua se noi ci siamo visti
sempre meno e sarei curiosa di capire come ha fatto ha ridurci in quelle
condizione”
“non
so molto di lei e non mi interessa nulla, ora che
abbiamo finito la scuola potremo vederci quando vorremmo, senza che nessuno ci
disturbi” disse Peter guardando malizioso Viola
“questa
è la notizia più bella” disse Viola abbracciando e baciando il ragazzo.
Riordinò le foto, li rimise nella scatola, la chiuse e la ripose
nell’armadio dove l’aveva presa.
Si guardò intorno e ricordò la prima volta che Sirius e lei avevano visto la casa dove ora si trovava…
Marie
riapparì un attimo dopo con tutti i suoi bagagli
davanti alla porta d’ingresso, prese fiato e raggiunse il salotto,dove la madre le venne incontro
abbracciandola
“finalmente
sei arrivata! come è andato il viaggio?”
“tutto
bene” rispose Marie mettendosi a sedere sul divano
“e
gli esami?” chiese Catrine sedendosi davanti alla figlia
“spero
bene anche quelli, avremo i risultati tra un paio di giorni”
“bene”
disse la madre guardandosi attorno, Marie fece lo stesso e chiese
“avete
già impachettato tutto vedo?” gli scaffali e i mobili che prima contenevano
libri e cianfrusaglie erano completamente vuoti e una
fila di scatoloni chiusi erano davanti ad essi
“manca
solo la tua roba, i furgoni per il trasloco verranno tra una settimana!” disse Catrine guardando la figlia
“preparerò
la mia roba ma non verrò in america con voi”disse risoluta Marie
“come?”
“hai
capito bene mamma, non c’è motivo che venga anch’io”
“questa
casa sarà venduta tra un paio di giorni, la casa in america è perfetta per
tutti e tre, Sara si è già sistemata in una casa tutta sua con il suo compagno,
perché non dovresti venire anche tu? Dove andresti se no?”
“ho
17anni e nel mondo magico sono maggiorenne, troverei una casa nelle vicinanze
di Londra così starò vicino ai miei amici”
“credo
che il mondo magico non sia sicuro con questo mago oscuro in giro e ora che hai
finito Hogwarts …”
“mamma
non sono più una bambina e sono in grado di gestire la mia vita al di fuori di
Hogwarts e decidere sul mio futuro”
“non
sto mettendo in dubbio questo ma …”
“niente
ma mamma, non sono venuta qui a chiedere il tuo
permesso, anche se gradirei che mi appoggiassi, ma per comunicarti la mia
decisione di andare a Londra e non venire in America con voi, preparerò le mie
cose e andrò al paiolo magico fino a quando non troverò casa”
“lascia
stare, prepara le tue cose ma resta pure qui fino a quando non avrai trovato
casa, non c’è bisogno che tu vada al paiolo magico fino a che io e tuo padre
non partiremo”
“grazie
mamma, speravo che fossi d’accordo” disse Marie abbracciando la madre
Pranzarono
dopo qualche minuto, parlarono entrambe della decisione di Marie al padre che
subito non prese bene la notizia, ma fu convinto dopo un
aspra discussione.
Dopo
pranzo Marie salì nella sua camera, era rimasta la stessa dopo la sua ultima
partenza per Hogwarts, pupazzi di ogni genere,
scaffali pieni di libri di magia e alcuni romanzi fantasy
scritti da babbani e una bacheca appesa alla parete piena di foto degli amici,
qualche foto dei genitori e una foto di Sara e il suo compagno Roger; una foto in particolare la fece pensare, ritraeva
lei e Sirius mentre ridevano, tra qualche settimana avrebbero trovato una casa
e ci avrebbero convissuto insieme.
Prese
una scatola da sotto il letto, conteneva lettere che aveva ricevuto dalle sue
migliori amiche durante le vacanze da scuola e da Sirius l’estate prima, le
mise in ordine e staccate le foto dalla bacheca le mise all’interno di essa. Cominciò a prendere i libri dagli scaffali con l’aiuto
della bacchetta li rimpicciolì mettendoli nei
scatoloni vuoti che aveva preparato sua madre, finito con i libri fece la
stessa cosa con i pupazzi che divise in due scatoloni, uno assieme ai libri e
l’altro vuoto. Decise le cose da tenere e da buttare e li divise e così dopo un
paio di ore tutte le cose erano impacchettate e pronte
da portare via. Dopo cenato tornò in camera sua, scrisse alcune lettere poi si
mise nel letto e si addormentò felice pensando ai giorni che si prospettavano
nel suo futuro.
Due
giorni dopo qualcuno si presentò a casa dei Wolf
“si”
fece la signora Wolf aprendo la porta
“stavo
cercando Marie, è in casa?” chiese un ragazzo moro con splendidi occhi chiari
“e
chi la cerca?” chiese a sua volta Catrine
“un
amico di scuola, Sirius Black, piacere di conoscerla signora Wolf” rispose titubante il ragazzo porgendo la mano alla donna
“il
piacere e tutto mio Sirius e chiamami pure Catrine”
disse la donna stringendo la mano al ragazzo, sua figlia le aveva parlato molto del ragazzo, con il quale aveva litigato per
anni per poi ritrovarsi a volergli molto bene, sapeva che tra loro due c’era
qualcosa da come la figlia aveva parlato di lui nell’ultimo anno anche se non
le aveva mai dato conferma.
“come
vuole Catrine”
“bene!
Ora accomodati pure in salotto” disse la donna facendo
entrare il ragazzo mostrandogli il soggiorno, il ragazzo si sistemò sul divano
mentre Catrine continuò mentre si dirigeva verso le
scale “ti vado a chiamare Marie” e poi salì.
Marie scese pochi minuti dopo e si diresse in soggiorno
“Sirius,
non credevo che venissi fin qui” disse la ragazza appena vide il suo ragazzo
“ti
sono venuto a prendere così avrei conosciuto i tuoi”
“non
c’era bisogno” disse Marie baciando il ragazzo
“mh!mh!” cercò di farsi notare la
signora Wolf arrivata nel soggiorno dopo la figlia
“giusto,
lui è Sirius Black mamma” disse imbarazzata la figlia dopo avere girato lo
sguardo verso la madre
“ci
siamo già conosciuti poco fa, vero Sirius?”
“certo signora … ehm… Catrine”
“allora
da quello che ho capito tu sei un amico di Marie” chiese Catrine
rivolta al ragazzo, Sirius guardò Marie che rispose per lui
“in
verità Sirius e io stiamo insieme!”
“ne avevo il sospetto, dunque intendete andare a vivere
insieme a Londra?!” chiese curiosa la donna
“bhe!
Ecco noi … …” cominciò Marie
“ora
capisco il motivo perché preferiresti andare a Londra invece che venire con
noi”
“scusa
se non ti ho riferito nulla, ma Sirius non è l’unico motivo della mia
decisione, ci sono tutti i miei amici qui e ormai sono
diventati una nuova famiglia per me, non che voi non lo siete più ma …
…”
“e ora che ti fai la tua vita” finì per lei la madre
“giusto,
ma non ti preoccupare, vi verrò a trovare molte volte in America” disse Marie
“ci
spero, non ti preoccupare, puoi andare a Londra senza che io ti dica più nulla,
ora almeno capisco il motivo principale che ti ha spinto ha prendere questa
decisione” disse la madre guardando Sirius
“ti
voglio bene mamma” disse Marie abbracciando la madre poi continuo “ ora
dobbiamo andare, abbiamo tante case da vedere in questa settimana, meglio
cominciare!” poi si diresse verso l’ingresso mentre Catrine
fermava Sirius che stava seguendo la ragazza
“mi
raccomando tratta bene la mia bambina e cerca di non farla mai stare male, la
affido a te”
“non
si preoccupi signora Wolf, farò del mio meglio, amo
sua figlia e non le farò mai mancare nulla”
“mi
fido di te” disse Catrine mentre Sirius raggiungeva
la sua ragazza.
Girarono
tutto il giorno per le vie di Londra e avevano visto tre case in vendita ma
nessuna era di loro gradimento, cenarono dopo qualche ora in un ristorante babbano, finito la cena girarono
ancora per la città poi Sirius accompagnò Marie a casa, si salutarono con un
lungo bacio, poi il ragazzo scomparì mentre lei saliva le scale che portavano
nella sua stanza.
Ogni
giorno Sirius la andava a prendere e si smaterializzavano nelle viuzze laterali
di Londra o nelle vicinanze per visitare case, ci vollero tre giorni per
trovare la casa fatta su misura per loro.
Stavano
aspettando la signora dell’agenzia immobiliare magica davanti a una casa color celeste e dalle imposte bianche, ammirarono
la casa che aveva un piccolo giardino sul davanti circondato da uno steccato
alto fino al loro torace anch’esso bianco e un piccolo vialetto di ghiaia che
portava fino alla casa.
Poco
dopo videro arrivare una signora sulla cinquantina, sicuramente una strega,
aveva un lungo mantello verde che cercava di mettere a posto, si avvicinò a
loro e rivolto al ragazzo chiese
“Voi
siete il Signor Black?”
“si
sono io” rispose Sirius
“molto
bene, mi presento io sono la signora House, se volete seguirmi!” si presentò la
donna entrando nel vialetto della casa.
Sirius
e Marie seguirono la donna fino dentro la casa disposta su due piani; nel primo
piano come spiegava la signora sulla sinistra l’ampio soggiorno con il camino
sulla parete, sulla desta la scala che portava al piano superiore, un piccolo
sgabuzzino nel sotto scala, in fondo sulla sinistra la cucina a vista sul
soggiorno e sulla destra un piccolo bagno; al secondo piano in fondo sulla
desta il bagno che dava alla camera matrimoniale, sulla sinistra uno studio e
al suo fianco un corridoio che portava alle camere, accessibile dalla camera
matrimoniale l’ampio balcone; ci misero circa mezz’ora a vedere tutta la casa
per bene.
“io
vi ho mostrato la casa ora tocca a voi decidere” disse la signora House
ritornata al piano di sotto seguita dai ragazzi
Sirius
guardò Marie che disse
“direi
che è perfetta, sei sicuro che c’è la possiamo
permettere?”
“si”
rispose Sirius
“allora
la prendiamo se tu sei d’accordo!” disse Marie rivolta prima alla donna poi al ragazzo
“d’accordissimo!” rispose il moro
“allora
basta che venite in agenzia a firmare le pratiche e la casa è vostra” detto
questo uscirono tutti da casa e trovato un posto appartato, si
smaterializzarono all’Agenzia immobiliare, sbrigarono la parte burocratica e ebbero le chiavi di casa.
Si
trasferirono in essa qualche giorno dopo, il tempo di
ammobiliarla e portarci le loro cose.
… si
erano trasferiti e loro vita andava alla meraviglia come quella degli altri
amici ……
Dopo
la fine della scuola tutti noi entrammo nell’Ordine della Fenice al fianco di
Silente per combattere Voldemort. Susseguirono varie battaglie in cui alcuni
membri morirono; ma per fortuna non succedevano solo cose brutte: Lily e James decisero di sposarsi. Il matrimonio fu meraviglioso: Lily
aveva un vestito color panna ed era formato da un corpetto che risaltava le sue
forme e dalla gonna voluminosa ricamata con perline d’argento, portava i
capelli sciolti a boccoli avvolti da un velo che copriva il suo emozionato
viso; James portava un vestito di color grigio antrace, la camicia bianca e la
cravatta dello stesso colore del vestito. Al matrimonio c’era metà dell’ordine
della Fenice, Marie ed Ania che erano le damigelle d’onore, Sirius testimone
assieme a Remus e Silente eseguiva la cerimonia.
Le
battaglie contro Voldemort continuavano ma senza un efficace risultato, sia da
parte dell’Ordine che del Ministero della Magia, il
potere del mago oscuro non accennava a diminuire anzi aumentava. Le cose non
andavano molto bene nel mondo magico ma l’Ordine non si fermava e anche la vita
privata di qualcuno di loro: Remus ed Ania si sposarono dopo un’anno
dal matrimonio di Lily e James, e la loro cerimonia fu molto più intima e più
frettolosa per i tempi che correvano, Silente come al solito svolse la
cerimonia, Marie e Lily fecero da damigelle, Felpato e Ramoso fecero da
testimoni. Ania diventò un animagus registrato per riuscire a
tener sotto controllo il neo marito nei giorni di Luna piena, la ragazza si
trasformava in un lupo bianco. Nello stesso anno Lily rimase incinta e
il 31 Luglio dell’anno successivo nacque Harry James Potter e scesero Sirius
come Padrino del piccolo.
Per
la vigilia di natale i Malandrini e le Aquile presero
un giorno sabbatico per riuscire a celebrare la festività come si doveva. Si
riunirono tutti a casa di Lily e James, le ragazze erano
state tutto il giorno in cucina a preparare una cena perfetta.
Quando
la cena fu pronta tutti si sedettero attorno al tavolo
“finalmente
una serata tutta per noi, è da molto che non siamo tutti insieme” disse James
prendendo una coscia dal pollo farcito
“bhe
qualcuno manca” fece notare Remus
“dove
a detto che andava Peter?” chiese Marie
“era
da molto che non vedeva la madre e ha detto che avrebbe passato la serata con
lei” rispose Sirius
–
sarà il mio sesto senso ma continuo a non fidarmi di
Peter – pensò Marie.
La
ragazza cercò di lasciare stare i suoi pensieri e ad ascoltare il nuovo
argomento di cui si stava parlando, poi guardandosi intorno guardò il favoloso
banchetto, avevano fatto un ottimo lavoro, sembrava di
essere di nuovo a Hogwarts con i banchetti che preparavano gli elfi; quando la
cena fu finita tutti si trasferirono in salotto tranne Marie che si era offerta
di lavare i piatti che sbrigò in due minuti con l’aiuto della magia.
Quando
andò in salotto si appoggiò allo stipite della porta facendo una smorfia,
quella situazione le ricordava qualcosa: un albero di natale era addobbato in
un angolo della casa, una poltrona dove sedevano abbracciati Ania e Remus, nel
divano a lato c’era Lily con in braccio Harry che si
era svegliato e al suo fianco James, Sirius era seduto a terra di fianco
all’albero
“che
ne pensate di cominciare di scartale i regali di
natale” disse Sirius impaziente
“cos’è
tutta questa fretta?” chiese James
“Hei
Marie che ti prende?” domandò Ania facendo girare tutti verso la ragazza
sorridente in piedi
“è
che questa situazione mi è molto famigliare” disse mettendosi al fianco del suo
compagno
“cosa vuoi dire, è la prima volta che riusciamo a stare
insieme per natale dopo la fine della scuola” disse curiosa Ania
“hai
ragione ma questo giorno lo visto al mio 6° anno di
scuola e mi aveva molto spaventato, ma vedendoci tutti insieme qui e ripensando
a quello che è successo sono al massimo della felicità” rispose Marie sempre
sorridente guardando l’amica
“ti
riferisci alla visione dove ci hai visti tutti insieme come coppie” chiese di
nuovo Ania
“e
c’era pure Harry” disse Marie guardando il bambino che giocherellava con la madre
“ecco
perché sapevi già come avrei chiamato mio figlio” disse Lily
“si,
ma non volevo dirtelo in fondo potevi sempre scegliere un altro nome” ribadì Marie
“se
non mi ricordo male nella visione io e te ci baciavamo, era stato quello a
spaventarti maggiormente” disse Sirius avvicinandosi alla ragazza
“ah
ah già ah ah strano è” disse ridendo la ragazza dai capelli turchini
“ora
direi di si, ma quando mi evitavi non mi piaceva poi
tanto, comunque cosa aspetti ad avverare anche l’ultima parte della tua
visione” disse il moro avvicinandosi sempre di più al viso di Marie
“in
verità prima che ti dessi il bacio tu mi porgevi qualcosa” disse allontanando
appena il ragazzo da sé, poi vide Sirius frugarsi tra le tasche dei pantaloni
tirando fuori una scatolina di velluto celeste
“una
cosa come questa” disse sorridendo il moro avvicinando la scatola a Marie poi
il ragazzo continuò “spero tanto che quello che ti chiederò non lo avevi già
visto nella tua visione?” poi aprì la scatolina e vide il viso di Marie
sorridere emozionata facendo no con la testa
“allora
che ne pensi di sposarmi” chiese Sirius prendendo la mano di Marie e infilando
il sottile anello con un piccola acquamarina incastonata
“Sì!
Sì! Sì!” rispose la ragazza saltando addosso a Sirius baciandolo poco dopo.
Quando
la situazione si era calmata James prese un regalo sotto all’albero e
rimettendosi a sedere lo appoggiò tra Lily e lui poi prese Harry dalle mani di
Lily e disse riprendendo il regalo in mano
“ora tocca a te Harry a scartare il tuo
regalo che tuo padre ti fa con tutto il cuore” poi scartò il regalo.
Tutta la visione di Marie si era avverata, e non
era strana e spaventosa come l’aveva pensata in un primo momento, ma era
meravigliosa e ancora meglio.
Intanto in un’altra casa a molti chilometri di
distanza due persone parlavano distese nel letto della camera
“che scusa hai inventato sta volta per svignartela?”
chiese la ragazza dai capelli viola
“ho detto che mia madre mi aveva invitato a casa
per natale e visto che era molto che non la vedevo non
potevo non andarci” disse il ragazzo biondiccio guardando il soffitto
“il mammone Peter!” disse ironicamente Viola
“Ah! Ah! già! Se sapessero
la verità” rise Peter guardando ora verso la ragazza
“Che stai con un mangiamorte
o che lo sei anche tu?”
“direi entrambe le cose” rise di nuovo Peter baciando
poi la ragazza
“che ingenui, prima o poi
si pentiranno di tutta questa fiducia” disse Viola
“forse! comunque l’unica
che mi guarda sempre pensierosa è la Wolf, non la sopporto”
“primo o poi finirà male te lo garantisco” disse
Viola
“non dobbiamo sottovalutarla, credo che abbia una
sorta di potere speciale, perché ogni volta che combatte con i mangiamorte gli
esce acqua da tutte le parti senza usare la bacchetta”
“starò attenta ma prima o poi
morirà per mano mia” disse seria Viola poi continuò “senti non ho più voglia di
parlare dei tuoi odiosi amici, che ne dici di continuare con il discorso
di prima?!” chiese sensuale Viola
“direi che sono d’accordo con te!” rispose Peter
avvicinandosi alla ragazza mettendosi sopra di lei.
… fino a
quanto la lotta contro Voldemort divenne ancora più intensa, poi arrivò la
comunicazione di Silente del pericolo che correvano
Lily, James edHarry e la scelta del Custode Segreto.
Marie
e Sirius si sposarono a giugno con una cerimonia molto veloce e con pochi
invitati, solo Lily, Ania, James,
Remus e Peter. C’era anche Silente che come negli
altri matrimoni era colui che ufficializzava la
cerimonia.
Alla
fine di luglio ci fu il primo compleanno di Harry, poi ad Ottobre la
convocazione per Lily e James da parte di Silente.
“benvenuti
ragazzi accomodatevi” disse Silente quando i giovani entrarono nello studio
“cosa
ci deve comunicare di così urgente Silente” chiede James
mettendosi a sedere assieme a Lily
“ho
saputo da fonti sicure che Voldemort vi sta cercando” disse serio il Preside
“come?
No! Harry!” disse disperata Lily
“calmati
Lily, troveremo una soluzione” James cercò di calmare
la moglie
“non
si può scappare da Voldemort e lo sai anche tu” disse Lily guardando negli
occhi il ragazzo
“ci
nasconderemo da qualche parte” rispose Jamesguardandola
“ci
troverà James, non voglio che faccia del male a te e ad Harry” disse Lily piangendo
“Lily,
un modo sicuro ci sarà, vero Silente?” chiese il moro guardando il preside
“La
prima cosa è nascondersi e c’è un modo per non farsi trovare da Voldemort”
“quale?”
disse speranzosa Lily
“l’Incanto
Fidelius” disse Silente
“Come
funziona?” chiese curioso James
“è
un incantesimo complesso che consiste nel nascondere con la magia
un segreto dentro una sola persona vivente. L’informazione è nascosta
dentro la persona prescelta, o Custode Segreto, e quindi è impossibile da
trovare … a meno che, naturalmente, il Custode Segreto non decida
di renderla nota. Fino a quando il Custode Segreto si rifiuta di parlare
Voldemort può perquisire per anni il paesino dove vi nasconderete
senza trovarvi, nemmeno se viene a sbattere il naso contro la finestra della
vostra casa!”
“basta
scegliere il custode giusto e noi saremo al sicuro?” chiese Lily al vecchio
preside che annui
“direi
che Sirius fa al caso nostro!” disse risoluto James
“prima
di prendere qualsiasi decisione, pensateci bene, potere anche prendere in
considerazione me come custode”
“non
si preoccupi! Sirius morirebbe piuttosto che rivelare dove ci nasconderemo, che ne dici Lily?”
“ne
sono certa, ma sarebbe bene che ne parlassimo anche con Sirius e Marie”
“lo
faremo, ma se è d’accordo pure lui, lo sceglieremo come Custode Segreto”
“sono
d’accordo”disse la signora Potter
“come
volete ragazzi, siete voi a decidere, per fare l’incantesimo basta pronunciare Fidelius sul
custode prescelto e il vostro nascondiglio sarà segreto fino a quando la
persona scelta non lo rivelerà”
“vi
ringrazio Silente per averci avvertito e consigliato” disse Lily alzandosi
dalla sedia, James fece lo stesso e uscì con la
moglie.
I
giovani Potter tornarono a casa e comunicarono la brutta notizia agli amici e
parlarono dell’incantesimo; Sirius fu d’accordo con loro di essere prescelto
come Custode Segreto. Poi decisero che avrebbero fatto l’incantesimo il giorno
dopo e così fu.
Era
passata ormai una settimana e Marie era in pensiero per Sirius, si era nascosto
da quando avevano fatto l’Incanto Fedelius, e si
erano visti poche volte. La sera del 31 ottobre Marie andò a letto presto e
Sirius non era con lei, si addormentò subito e fece uno strano sogno:
Era giorno e si trovava a
casa dei Potter, vide Sirius assieme a
Lily e Jamesmentre
parlavano
“che
dici Sirius?” chiese perplesso James
“fidati di me James, Voldemort cercherà di sicuro me, non si immaginerebbe mai che scegliereste Peter
come custode segreto”
Appena
sentì quel nome Marie si agitò nel sonno
“lo credi Sirius? C’è la
nostra vita in gioco” rispose preoccupata Lily
“io mi nasconderò, Voldemort
cercherà me, lo sa bene che legame ci lega James, non
prenderà in considerazione Peter”
“forse hai
ragione, dovremo solo chiederlo a Peter! Che ne dici Lily?”
“se
credete che sia meglio, l’importante che non succeda nulla a Harry!”
“ho detto a Peter di venire qua verso le dieci, deve essere qui tra
poco”
dopo
pochi minuti Marie sentì un campanello e vide Lily andare ad aprile e dopo Peter arrivò nel salotto
“cosa volevate dirmi?” chiese
il ragazzo appena arrivato rivolto ai presenti
“Peter
pensavamo che, dopo il suggerimento di Sirius, di sceglierti come Custode Segreto”
“come, non avevate scelto
Sirius”
“si
ma forse è meglio che Voldemort dia la caccia a me anche se non sono io il
Custode”
“io … non … saprei e …
pericoloso”
“Peter
non ti preoccupare Voldemort non ti cercherà fino a che io non sarò morto”
“forse hai ragione, come
volete, sono d’accordo”
“ok”
disse James che gli fece l’incantesimo poco dopo.
Marie
si agitava nel sonno e sperava che fosse solo un sogno
La visuale cambiò ora si
trovava in un luogo buio, due persone erano inginocchiati
davanti a una sedia dove era seduto una figura con un mantello nero, un
serpente era accovacciato sulla poltrona, poi sentì il ragazzo biondiccio
“Mio signore, vi posso
consegnare i Potter, sono il loro Custode Segreto!”
poco
dopo una risata spettrale uscì dall’uomo con il mantello calato sulla testa.
Marie
continuò a sperare che non stesse facendo nessuna premonizione
La
visuale cambiò un’altra volta: ora si trovava nel vialetto di una casa,
riconosceva la casa: quella dei Potter. Una figura ricoperta dal
mantello si avvicinava alla porta. La figura entrò nella casa e Marie lo
seguiva come se fosse stata un fantasma, la prima persona che trovò fu James Potter che cercò di contrastare il mago penetrato
nella casa dicendo a Lily di scappare, poco dopo una luce verde e il ragazzo si
accasciò al suolo senza vita. Lafigura si rivolse verso le scale e cominciò a
salirle, arrivato al piano superiore davanti alla camera, butto giù la porta
trovando la donna intenta a proteggere il figlio
“dammi quel bambino e ti
risparmierò la vita”
“mai!!” disse la ragazza
mettendosi davanti al lettino dove aveva messo il figlio
“come vuoi, AvadaKedavra” disse il mago
uccidendo la donna, si avvicinò al bambino, puntò la bacchetta verso la sua
fronte e pronunciò ancora una volta AvadaKedavra, una forte luce si
sprigionò dalla stanza.
“nooooooooooooooo!” Marie si svegliò di botto e si mise a
sedere, era sudata e dal suo viso calde lacrime
scendevano.
Aveva
un brutto presentimento come se non fosse stato solo un sogno così alzandosi
velocemente dal letto, si mise un mantello addossò e si materializzò davanti
alla casa dei Potter o quello che ci rimaneva, la casa era semidistrutta e Lily
e Jameserano morti, si girò
alla sua sinistra e vide Sirius che parlava con Hagrid
“Dammi
Harry, Hagrid sono il suo padrino, lo curo io”
“Silente
mi ha dato precise istruzioni Sirius, non posso dartelo”
“maHagrid lo sai che mi prenderò
cura di lui”
“questo
lo so Sirius, ma non posso Silente mi ha detto che Harry deve andare dai suoi
zii”
“chi?
dalla sorella di Lily? Hagrid starà meglio con me”
“mi
dispiace ma Silente … “
“va
bene, prendi la mia moto”
“ma come?! è la tua preferita”
“prendila
non ti preoccupare a me non serve più”
“come
vuoi” detto questo Hagrid
prese la moto e volò via con il bambino.
Intanto
Marie che era rimasta tutto il tempo a guardare i due conversare
si avvicinò al marito con le lacrime che non accennavano a scendere
“Sirius
come hai potuto!? Come!?” disse picchiando i pugni sul
suo petto
“Marie
non sono …”
“Perché
non mi hai creduto quando ho detto che non diceva la verità, perché?” disse
Marie cominciando a singhiozzare
“cosa
… “ cercò di dire Sirius cercando di calmare la moglie
“tu
hai ucciso Lily e James!” dissec
Marie urlando
“Marie
io non ero il loro Custode … ”
“tu
gli hai fatto scegliere Minus, perché … perché Sirius
ti avevo detto di non fidarti di lui” disse la donna accasciandosi al suolo sorretta dal ragazzo
“Marie
io …” cercò di dire il ragazzo senza trovare le parole giuste per giustificarsi
“perché
non mi hai detto nulla, perché hai preso questa decisione da solo, perché?!”
disse cercando di calmarsi
“Mi
dispiace Marie, come credi che mi senta, io credevo che era la soluzione
migliore, Voldemort avrebbe cercato me e …”
“Come
credi che stia io, i miei migliori amici non mi hanno
mai creduto e nemmeno tu! Ero l’unica che non mi fidavo
di lui, voi pensavate che era troppo debole, ottuso ma ci ha ingannato tutti.
Dovevo fare di più, che mi serve il mio potere se poi
vedo tutto al momento che succede” disse ricominciando a singhiozzare
“Marie
che cosa dici …” chiese il compagno
“ero
di fianco a Voldemort e non potevo fare nulla, ho visto quando ha ucciso James poi Lily e infine ha rivolta la bacchetta contro
Harry, e io non potevo fare nulla, nulla capisci nulla!” disse Marie mentre dal
suo viso copiose lacrime scendevano
“Marie
Harry è vivo, non so come ma Voldemort si è volatilizzato e Harry è venuto
fuori solo con un cicatrice, ma ora devo fare qualcosa
all’uomo che ha reso orfano quel bambino”
“cosa
intendi fare?!” chiese seria epreoccupata Marie cercando di asciugare le
lacrime che non smettevano di scendere
“voglio
ucciderlo Marie, la pagherà per tutto questo”
“non
puoi farlo Sirius”
“ma che dici, Peter ha fatto
uccidere James e Lily che dovrei fare”
“non
essere come lui, James non lo vorrebbe, andremo da
Silente e gli spiegheremo tutto e gli Auror
cattureranno Peter e lo condanneranno come omicida”
“non
ci penso nemmeno, non crederanno mai che sia uno schiavo di Voldemort, mi
dispiace Marie” disse allontanandosi dalla moglie e smateriallizandosi
poco dopo
“no!
Accidenti, Margaret!” Disse a voce alta chiamando il
fantasma che comparì subito di fianco la ragazza
“mi
dispiace Marie”
“ora
non mi devo disperare devo solo non fare diventare mio marito un omicida, ho
bisogno del tuo aiuto”
“che
intendi fare?” chiese preoccupata Margaret
“trovare
Minus prima di Sirius”
“e io cosa dovrei fare?”
“aiutarmi
a cercarlo, appena lo trovi dimmi qualcosa” disse la ragazza smaterializzandosi
anch’essa
Marie
si materializzò a casa di Peter ma non c’era, cercò
tutta la notte ma nulla, solo alla mattina Margaret le disse di averlo trovato, ma non era solo
“Sirius”
“no
un altro Mangiamorte” rispose il fantasma
“Viola
ne sono certa! Portami da lui”
dopo alcuni minuti si materializzarono entrambe nel giardino di
una casa mezza diroccata, tirò fuori la bacchetta e stava per avvicinarsi a
quello che rimaneva della porta ma una ragazza dai capelli Viola uscì da essa
“come
hai fatto ad arrivare qui?”
“ho
i miei mezzi”
“hai
fatto bene a raggiungerci così ti darò una bella lezione, devi morire come i
tuoi amici e mi prenderò la briga di farlo io” disse la ragazza avvicinandosi a
Marie
“non
credere che sarà facile uccidermi” disse la signora Black
“Avada ke ...”
“Stupeficium” disse più velocemente Marie scaraventando la
ragazza tre metri più indietro facendola svenire
“sei venuta per me perché te la prendi con lei” disse una
voce alle sue spalle “expelliarmus” disse poco dopo
il ragazzo rivolto a Marie che perse la sua bacchetta
“Minus non credere di farmi paura”
“io
vado a chiamare Sirius” disse il fantasma vedendo che la situazione diventava critica
“Margaret no!” Cerco di dire la ragazza ma il fantasma se
n’era già andato
“cosa fai parli da sola, crucio!”
Marie
per un pelo schivo la maledizione e scaraventò un crosso
quantitativo di acqua verso Minus
“posso
essere potente anche senza bacchetta come vedi!” disse la ragazza vedendo il
ragazzo scaraventato al suolo vicino a Viola
“che
pensi di fare da sola Marie” disse una voce della persona che si era appena
materializzata al suo fianco
“tu
non dovresti essere qui Sirius”
“Margaret mi ha avvertito”
“come
vedi riesco a cavarmela da sola” disse Marie indicando dove erano finiti Minus e Viola continuando a guardare il marito
“e
dove sono finiti” disse il ragazzo guardando la direzione indicata
“sono
scappati accidenti” disse la ragazza recuperando la bacchetta
“scappati!
Ah, ah non farmi ridere” disse una voce femminile alle loro spalle
“non
siamo codardi come pensate!” disse il ragazzo biondiccio vicino
a Viola
“credevo
invece che fosse la tua migliore qualità Codaliscia”
affermò Sirius
“forse
una volta, ma non ora, Stupeficium!” rispose Peter lanciando un incantesimo verso il vecchio amico,
Sirius riuscì a evocare lo scudo appena in tempo per
respingere l’incantesimo, tra i due cominciò un duello.
Intanto
anche tra Viola e Marie cominciò il duello e quando la mangiamorte fece perdere
la bacchetta alla nemica, Marie cominciò a difendersi con il suo potere
dell’acqua e dopo uno duro scontro finalmente riuscì a
fare svenire la sua rivale. Poi si rivolse verso l’altro scontro e vedendo
Sirius in difficoltà riuscì a scaraventare Minus a
terra con una raffica di acqua
“non
avevo bisogno di aiuto” disse Black rivolgendo lo
sguardo verso la moglie
“non
credere di essere … Siriussssss!!!!”
urlò la ragazza non appena vide una luce verde arrivare versò il marito, si
mise davanti e prese l’incantesimo in pieno sulla pancia, una aura azzurra
avvolse per poco il suo corpo mentre cadeva tra le braccia di Sirius
apparentemente senza vita.
“Nooo! Marie noooooooo!” si
disperò il ragazzo moro.
Nel
frattempo Viola dopo essersi rimessa in piedi si stava per avvicinare a Black
quando Peter la fermò
“che
fai, è l’occasione giusta, siamo in due” chiese contrariata la ragazza
“non
c’è bisogno di ucciderlo, sarà incolpato per la morte di James
e Lily è questo mi basta” rispose risoluto Minus
“ma …” cercò di dire Viola ma il ragazzo la prese e si
diressero verso la strada principale.
Sirius
vide i due mangiamorte allontanandosi, guardò un ultima volta
la moglie e le diete un bacio, la lasciò assieme al fantasma
“prenditi
cura di lei” disse Sirius appoggiando delicatamente a terra la moglie e
asciugandosi le lacrime si diresse dove erano scomparsi i due ragazzi.
Sirius
recuperò Minus poco dopo trovandolo da solo. Il
biondiccio appena lo vide cominciò a dire “Lily e James,
Sirius! Come hai potuto” cercando di farsi sentire da
tutta la gente poi Codaliscia prima che Sirius
potesse fare nulla fece saltare la strada tenendola bacchetta dietro la schiena
uccidendo tutti nel raggio di sei metri e trasformandosi in topo scappando
nelle fogne lasciando Sirius disperato con se stesso.
Felpato
continuava a ridere: non era riuscito a proteggere Lily e James
e sua moglie e si era fatto sfuggire come uno stupido PeterMinus. In seguito arrivarono la Pattuglia della
Squadra Speciale Magica e venti di loro riuscirono a
portarlo via.
Margaret era rimasta accanto a Marie e quando sentì
l’esplosione si girò verso la strada principale e dopo vide la pattuglia
portare via Sirius, stava per andare da lui quando
sentì tossire alle sue spalle, si girò e vide Marie che si stava rialzando
“ma come …” cercò di dire il fantasma
“Sirius?”
chiese la ragazza a Margaret
“Marie
come può essere?!” chiese spaesata il fantasma
“che
vuoi dire?” domandò a sua volta Marie
“voglio
dire che sei stata colpita dall’avadakedavra” rispose seria Margaret
“stai
scherzando, se fossi stata colpita sarei morta”
“sono
serissima” rispose un’altra volta il fantasma, Marie
rimase spaesata
“non
è ho la più pallida idea” disse Marie poi portandosi le mani alla pancia
continuò “non è possibile!?”
“cosa
non è possibile, che sei ancora viva?”chiese ironicamente Margaret
“anche! Ma … se il mio potere non mi permette di contrastare
l’anatema che uccide, forse qualcuno ha il potere di
farlo” rispose Marie tenendo le mani sulla pancia
“vuoi
dire che …”
“che
sono incinta e che il bambino che porto i grembo non è
un maganò come pensavo” finì la frase Marie.
E ora eccomi qui di nuovo in questa casa, dopo tanti anni di
lontananza. È stato semplice ritornarci senza problemi, nessuno ci aveva più messo piede da quando ho preso le mie cose e sono
fuggita in America dai miei genitori, il motivo? appena
me n’ero andata avevo fatto un incantesimo sulla casa in modo che nessuno la
vedesse, non so in realtà perché lo avevo fatto, non credevo di metterci più
piede, ma avevo la sensazione che mi sarebbe servita di nuovo.
14 anni fa, dopo avere capito di portare in grembo un bambino molto
speciale e aver visto portare via mio marito, invece di fare in modo che tutto
il mondo magico o almeno le persone più vicine a noi come Ania, Remus e
Silente, sapessero che Sirius non era colpevole, ero fuggita e mi ero fatta
credere morta da tutti i miei cari a Londra. Mi è preso
il panico, ho pensato solo al bambino che portavo in grembo, come poteva
crescere felice se tutti avrebbero pensato che era la figlia di Sirius Black,
il fedele servo di Voldemort che aveva condannato a morte i suoi migliori amici!
Anche perché forse i miei amici mi avrebbero
finalmente creduto che il vero seguace del Mago Oscuro fosse PeterMinus ma anche gli altri
maghi e streghe? Essi erano e sono tutt’ora difficili da convincere e far vedere loro la verità
quando non la vogliono vedere.
Lasciando
stare se ho fatto bene o male ad abbandonare mio marito ad Azkaban
per dodici anni, ho fatto le valige e me ne sono andata in America.
I miei
genitori quando mi hanno visto materializzarmi senza preavviso nel loro salotto
di casa, con tutte le mie valige e con le lacrime agli occhi, si sono
spaventati chiedendomi spiegazioni e quando hanno saputo ogni cosa avrebbero
voluto che tornassi a Londra per cercare di salvare la situazione ma io non c’è
lo fatta. Fortunatamente i miei genitori hanno cercato
di capire la situazione e assecondandomi sono andati a Londra per il mio
funerale che avevano organizzato gli amici. E così mi sono
trasferita a casa loro e dopo circa 6 mesi è nata Haley
una bellissima bambina dai capelli neri e occhi verdi acqua. AdHaley non ho mai
detto chi fosse il padre, credevo che fosse troppo piccola per capire il mio gesto
e non volevo che anche lei mi facesse pesare di avere lasciato Sirius ad Azkaban senza fare nulla e così le ho fatto credere che
fosse morto. Lo so che ho sbagliato e lo sto facendo ancora adesso ma ho scelto
la strada più facile per riuscire a convivere con i sensi di colpa del mio atto
verso Sirius.
Meno di un
anno fa il mio potere mi ha dato una seconda possibilità di riscattarmi, almeno
in parte, da quello che ho fatto 15anni fa lasciando
Sirius ad Azkaban; ho avuto la visione della morte di
Sirius al Ministero della Magia e sono tornata a Londra per cercare di
salvarlo.
Marie era seduta
sul divano del soggiorno quando una figura comparì
davanti a lei
“non è molto
facile trovarla ultimamente, Silente” disse la donna alzandosi dal divano
facendo girare il preside verso di lei.
“è stato strano
vedere Margaret ma vedere voi è ancora più sconvolgente, signora Black!”
“posso immaginare!
Tutti mi credono morta! Comunque può darmi del tu!”
disse sorridendo Marie
“come volete Marie! forse non è il
momento di parlare di come sei sopravissuta ma se sei tornata in vita solo alla
mia presenza mi fa presagire che hai qualcosa di importante da dirmi?”
“vedo che Sirius
a raccontato a tutti l’AvadaKedavra che ho preso per proteggerlo, non molte
persone possono raccontarlo, giusto! Comunque tornando
a noi avete fatto centro, ho bisogno del vostro aiuto” disse tornando seria la
donna
“se posso esserti
utile!?”
“voi di sicuro
sapete, almeno spero, dove si nasconde Sirius?”
“perché lo vuoi sapere?”
“lo so che avete
molte cose da fare, ma dovete fare in modo che Sirius non esca dal suo
nascondiglio per andare al Ministero!”
“al Ministero? È
perché dovrebbe andarci?” chiese sorpreso il Preside
“per salvare
Harry, e non ci andrà solo lui, ma gli altri non moriranno come farà Sirius!”
“che vuoi dire?”chiese preoccupato l’uomo
“ho avuto una
visione sulla sua morte che avverrà per mano di Bellatrix al Ministero”
“quando avverrà?”
“direi molto
presto, le visioni diventano più frequenti, ma non so di preciso quando”
“anche Harry era al ministero?”
“sì e credo che
non era solo, non so il motivo della sua presenza ma credo che Voldemort centri
qualcosa visto che erano presenti i suoi seguaci”
“e perché ti sei rivolta proprio a me?”
“perché mi fido di voi e poi siete più facile da trovare
confronto agli altri, secondo Margaret!”
“cercherò di
fare in modo che Sirius non vada al Ministero, ma non sarà facile se Harry sarà
in pericolo!”
“Sirius non ama
stare in gabbia!” disse sorridendo Marie
“è già difficile
che non esca da dove è nascosto ora!” disse ironizzando Silente
“comunque Margaret sarà al Ministero ogni notte e mi
avvertirà appena ci sarà bisogno di me, non voglio lasciare nulla di
intentato!” disse la donna
“non capisco una
cosa, se Margaret sorveglia il Ministero perché hai chiesto a me di sorvegliare
Sirius e ti sei fatta vedere?” disse sorpreso Silente
“perché non vorrei che Sirius abbia bisogno del mio aiuto
così …”
“non saprà che
sei viva” finì la frase il professore
“giusto,
preferisco che non mi veda, dovrei spiegargli ogni
cosa e ora non è il momento per me e per … … lui! E se invece dovrò salvarlo
voglio che qualcuno sappia chi la prelevato di
soppiatto dal Ministero!”
“come vuoi, cercherò di fare qualcosa, ma come ho già detto non
sarà facile tenere Sirius fermo! Una cosa mi incuriosisce,
anche se prima ho lasciato perdere, mi puoi spiegare come sei sopravvissuta?!”
chiese incuriosito Silente
“ci sarà un
momento per le spiegazioni per tutti e ora non è … ”
“il momento, va
bene non voglio insistere, ora è meglio che vada o molte cose da fare!” finì
un’altra volta la frase Silente
“allora vi
saluto e credo che ci vedremo ancora, buona serata, Silente”
“buona serata a
voi” disse Silente che stava per andarsene ma Marie lo fermò dicendo
“spero che il
fatto che io sia viva rimanga ancora segreto?”
“non vi
preoccupate, c’è un momento per ogni cosa, ma sarete voi a dirlo a chi
vorrete!” disse il preside smaterializzandosi un momento dopo
“grazie” disse
Marie parlando ormai da sola
“hai fatto bene
a parlare con Silente!” disse Margaret
“lo credo
anch’io e poi ho ancora bisogno di lui per Haley”
“sei sicura che
le farà bene andare a Hogwarts”
“credo di sì, ha
bisogno di farsi degli amici oltre Nicolas e Samuel, e tra maghi ci si capisce
di più” disse sorridendo Marie.
Passarono i
giorni e arrivò l’inevitabile sera.
Margaret comparì
a casa Black avvertendo Marie che dei Mangiamorte si aggiravano per il
Ministero, la donna prendendo il mantello dell’invisibilità che aveva comprato
in America si avvicinò al camino dicendo al fantasma di avvertire subito
Silente per poi sparire invadendo la stanza di fumo verde.
Marie arrivò
nell’atrio del Ministero correndo velocemente nella stanza dove Margaret aveva
detto che si trovavano i ragazzi e i Mangiamorte, quando arrivò nella sala
delle profezie vide quasi tutti gli scaffali caduti e molti pezzi di vetro a
terra. Rimase ad ascoltare e cominciò ad avviarsi dove sentiva provenire urla e
risa, si mise il mantello e cominciò a correre, arrivò nella stanza del velo
senza che nessuno se n’accorse, vide Bellatrix puntare la bacchetta ad uno dei
ragazzi e Malfoy davanti a Harry che lo invitava a dargli la sfera che aveva in
mano altrimenti avrebbe fatto del male all’amico,
puntò la bacchetta verso la donna e fece uscire un lampo rosso che fece
scaraventare a terra la Mangiamorte con stupore di tutti.
“che diavolo è
stato?” disse Malfoy guardandosi attorno senza vedere nulla, puntò la bacchetta
verso Neville e chiese un’ultima volta la sfera ad
Harry, Marie era già pronta a fare uscire dalla bacchetta un altro incantesimo
quando sopra di loro due porte si spalancarono e cinque figure irruppero nella
stanza: Lupin, Moody, Tonks, Kingsley e Sirius e il duello cominciò; quando
Marie vide quest’ultimo il suo cuore cominciò a battere più velocemente e il
suo stomaco faceva capriole mentre pensava che Silente non era riuscito nel suo
intento, ora toccava a lei trovare il momento giusto per salvarlo.
Si riprese dai
suoi pensieri e si mise al lavoro, guardò Harry e l’amico schivare incantesimi
e strisciare rapidi al riparo quando il pavimento sotto di loro esplose, vide
che Sirius era occupato con un Mangiamorte ma fortunatamente non era Bellatrix,
rigirandosi verso i ragazzi scorse Harry in difficoltà, così rivolgendo la
bacchetta verso il mangiamorte che stava stringendo il collo del ragazzo fece uscire
un altro incantesimo colpendo il nemico scaraventandolo a terra.
Harry non capiva
chi lo aveva liberato dal pericolo visto che ogni persona nella stanza era
occupata in un duello, guardò Neville che aveva la sua stessa faccia, guardò
altrove continuando a guardarsi attorno senza vedere nessun altro.
Marie guardava
Harry guardarsi intorno senza capire dove poteva trovarsi il suo salvatore,
ritornò a guardare Sirius che era ancora impegnato con un Mangiamorte, cercò
nella mischia Bellatrix e la vide duellare con una ragazza, ritornò a guardare
i ragazzi, uno di loro fu colpito da un incantesimo lanciato da un altro
Mangiamorte facendolo finire a terra, rivolse un incantesimo anche a Harry ma
riuscì a proteggersi, quando Dolohov cercò di richiamare la profezia Sirius lo
colpì con una spallata mandandolo disteso a terra. Harry trattenne la sfera per
un pelo e Sirius aveva preso a duellare con il
Mangiamorte, poco dopo Harry lo aiutò pietrificando Dolohov che finì a terra
con un tonfo.
Sirius si
congratulò con il ragazzo dicendogli di andare via mentre per un soffio un
getto di luce verde mancò l’uomo, poco dopo ribadì ad Herry di andarsene per poi correre verso Bellatrix che si
era appena liberata del suo avversario, Marie stava per rincorrere dietro a
Sirius quando vide che Harry aveva difficoltà a reggere l’amico mentre le sue
gambe continuavano a muoversi incontrollabili, stava andando ad aiutarlo quando
Malfoy si parò loro contro intimando Harry a dargli la profezia conficcandogli
la bacchetta tra le costole, Marie era già pronta con la sua bacchetta quando
ancora una volta Harry si difese alla perfezione e quando il Mangiamorte tornò
all’attacco questa volta ci fu Lupin a difenderlo ribadendo ai ragazzi di
andarsene. Marie rivolse il suo sguardo verso la folla cercando Sirius e quando
lo individuò pensò che era il momento di portarlo via
da lì.
Si tolse il
mantello, giudicandolo un intralcio, cominciò ad avvicinarsi all’uomo evitando
incantesimi che giravano nella stanza, arrivò a pochi centimetri da lui girandosi
quando sentì i Mangiamorte urlare, si guardò intorno e vide Silente lanciare un
incantesimo verso di loro, ora era il momento! Mentre Sirius evitava un getto
di luce rossa si gettò su di lui smaterializzandosi
assieme prima che un flotto di luce verde li colpisse.
La materializzazione non fu morbida, Marie non aveva pensato
alla caduta e così si ritrovò fianco a fianco con Sirius sul freddo pavimento
nel salotto della loro vecchia casa. Sirius la guardava stupito come se stesse
guardando un fantasma, l’aveva sicuramente riconosciuta
“accidenti che
botta, non avevo previsto l’atterraggio!” disse Marie sdramattizzando
la situazione.
Dopo uno scambio
di sguardi ambigui durato un eternità, l’uomo si
staccò da lei puntandogli la bacchetta mentre lei si metteva a sedere tornando
seria
“chi sei?” disse
l’uomo
“sai chi sono! se no non mi guarderesti
così” disse la donna mettendosi in piedi
“sto forse
sognando o sono morto?” chiese preoccupato
“nessuno dei
due! Un’altra volta grazie al mio intervento!” disse sorridendo avvicinandosi al
marito
“tu! è impossibile, eri morta” disse allontanandosi
“già! in molti non sarebbero qui in questo momento!” ribadì la
donna avvicinandosi
“stammi lontano, non puoi essere tu! eri
tra le mie braccia e non respiravi più!” disse puntandogli di nuovo la
bacchetta
“non molti
possono fare questo senza bacchetta!” disse Marie facendo uscire dalle sue mani
due sfere d’acqua facendole poi girare attorno all’uomo
“Marie, tu … …
tu … … come … … io … … perché” non riusciva a fare uscire una frase, il suo
cuore e la sua vista non potevano credere che la donna che amava e che credeva
morta per mano di Minus 14anni fa fosse davanti a lui
“lo so che
difficile da credere, ma sono io” rispose la donna abbracciando il marito
mentre il suo viso si riempiva di lacrime, Sirius non rispose subito
all’abbraccio, le fece alzare lo sguardo e la guardò dritta agli occhi per
alcuni minuti, poi finalmente si rilassò e ricambiò l’abbraccio mentre alcune
lacrime scesero dai suoi occhi.
Poco dopo si
staccarono continuando a guardarsi negli occhi poi Sirius domandò
“Solo Harry è
sopravissuto all’AvadaKedavra
e so come ma tu? come hai fatto? Sono sicuro che eri morta quando ti avevo tra le braccia”
“credo che il
mio potere mi da questa possibilità, anche se per alcuni minuti ero morta!”
rispose Marie
“perché ti sei
fatta credere morta da tutti, Lunastorta mi ha detto
che non avevano mai trovato il corpo ma ti avevano fatto un funerale assieme a
Lily e James e c’erano pure i tuoi genitori” chiese
incuriosito Sirius
“i miei mi
avevano chiesto di tornare a Londra e di dire tutto agli altri, ma io non me la
sono sentita, tutto quello che era successo mi aveva sconvolta
e non ho avuto il coraggio di cercare di salvarti da Azkaban
o comunque di dire a qualcuno di fidato quello che era successo! I miei mi
hanno assecondato e sono andati al funerale! Ora gli amici quando lo sapranno
si sconvolgeranno come hai fatto tu! Mi dispiace di non essere stata forte come
sei stato tu! E mi dispiace per non aver fatto nulla!” disse continuando a singhiozzare
“Marie tu … …”
disse l’uomo avvicinandosi alla donna ma lei si girò di spalle
“no … … Sirius
ti ho condannato a 12anni di pazzia, non merito il tuo perdono, quando ho
saputo in America che eri scappato ero sollevata, ma
la mia colpa resta sempre!”
“Marie smettila,
io ti amo e se non te la sei sentita ci sarà stato un motivo valido …” disse
l’uomo abbracciando da dietro la donna
“non c’è nessun
motivo valido per aver lasciato l’uomo che amavo in prigione in mano ai dissenatori, non posso immaginare quanto sia stato … …
orribile, mi dispiace” disse sentendo le braccia di Sirius lasciarla
“che amavi … …
Marie tu …” Sirius aveva paura di chiedere se l’amava ancora
“Sirius è
passato molto tempo e siamo cambiati entrambi e … …” non sapeva che dire sapeva
di amarlo come una volta ma ora non era il momento di dire tutta la verità, lei
non si meritava il suo amore dopo quello che gli aveva
fatto
“e sta sera, mi
hai salvato la vita, perché?” chiese dubbioso Sirius
“perché me lo chiedi? volevo fare
almeno una cosa buona visto che questa volta il mio potere me la permesso!”
disse la donna girandosi verso il marito
“ti riferisci a
Lily e James!”
“li ho visti
morire senza poter far nulla, che serve il mio potere se non posso salvare le
persone a cui voglio bene, non potevo permettere che morissi pure tu, Harry ha
bisogno di te” disse Marie asciugandosi le lacrime
“Solo per Harry
…”
“Sirius … noi
due … non … Harry ha molto bisogno di te ora che Voldemort è tornato
all’attacco”
“è mi hai salvato la vita solo per questo?”
“Sirius ti
prego, siamo cambiati e lo sai anche tu, Harry ha più bisogno di te, tu sei il
suo padrino!”
“e tu sei mia
moglie, io non ho mai smesso di amarti anche se ti credevo morta, quando ti ho
visto sta sera io … non potevo credere ai miei occhi ma era la cosa che
desideravo di più” disse riavvicinandosi a Marie
“Sirius
continuerò a dispiacermi per tutto quello che ti ho fatto passare per la mia
paura ma io, non sono pronta di nuovo per tutto quello che
c’era prima, mi sono fatta una nuova vita in America e avevo intenzione
di tornarci dopo che ti avessi salvato e così farò” disse allontanandosi da
Sirius
“hai conosciuto
un altro?” chiese pauroso
“ho provato a
rifarmi una vita in quel senso ma non ha funzionato e ormai mi sono abituata a
stare sola, Sirius ti prego non continuare non cambierò idea, forse tu mi puoi
perdonare ma io non mi perdonerò mai per quello che ho fatto a tutti voi
qualsiasi motivo mi abbia spinto a comportarmi così.
Ho mandato Margaret da Silente e tra poco mi manderà una passaporta
per Hogwarts e quando sarai al sicuro io tornerò alla mia vita di sempre e tu
ti occuperai di …”
“Harry, questo
lo avevo capito, posso almeno fare un giro nella nostra casa prima di
andarmene”
“certo in fondo
è casa tua, io ti aspetto qui non hai bisogno di me”
“come vuoi!”
disse salendo le scale che portavano al piano superiore, tutto era rimasto come
lo avevano lasciato 14anni fa, entrando in camera vide le poche cose che Marie aveva portato per il suo provvisorio passaggio. Girò dentro
la camera, si avvicinò all’armadio e quando lo aprì vide una scatola nel ripiano
superiore e la prese riconoscendola, si ricordava dove
deponeva le cose importanti Marie. Forse lei non avrebbe voluto, forse lì
avrebbe trovato qualcosa sulla sua nuova vita, la aprì e vide molte foto, molte
le aveva già viste, alcune la ritraevano con un’altra
donna, forse la sorella, non trovò nulla di strano così stava per chiudere la
scatola quando una foto di una bambina gli venne sott’occhio, doveva avere più
o meno 8anni, il suo cuore cominciò a battere e il pensiero che Marie potesse
avere avuto una bambina con qualcun altro lo divorò, ma si disse che era
impossibile, non Marie, prese la foto e ripose la scatola al suo posto prima
che la donna entrasse dalla porta dicendogli che la passaporta
era arrivata. Sirius mise la foto nella tasca dei suoi pantaloni e seguì la
donna nel piano di sotto, toccarono la passaporta che
li teletrasportòfuori dall’ufficio
di Silente, dove provenivano delle voci al suo interno, sembrava Harry, Sirius
stava per entrare quando Margaret comparì fermandolo.
“ma che …” disse Sirius
“Silente sta
parlando ad Harry di una cosa molto importante, uno
choc alla volta, ci chiamerà il preside” disse Marie che era al suo fianco.
Nell’ufficio
Silente stava dicendo ad Harry tutto sulla profezia e
quando ebbe finito rimasero a lungo in silenzio, Harry aveva sentito delle voci
forse studenti diretti alla Sala Grande.
“Harry ti
ringrazio di avermi ascoltato e di avere lasciato perdere la ricerca di Sirius
per alcuni minuti”
“Silente
dobbiamo trovarlo”
“non c’è
bisogno, chi la rapito o a dire il vero salvato è
fidato e rivedrai Sirius molto presto” dicendo questo Margaret che era nella
stanza avvertì Marie che era il momento di entrare e mentre Harry disse “come
fate a dirlo” la porta dell’ufficio si aprì e Marie e Sirius entrarono mentre
Harry girò lo sguardo verso la porta e vide Sirius, urlò il suo nome e corse ad
abbracciarlo
“credevo che ti
fosse successo qualcosa di male, non avevo visto se Bellatrix ti avesse colpito
prima che un Mangiamorte ti portasse via di soppiatto”
“sembro
veramente un Mangiamorte?” chiese stupita Marie che era rimasta dietro all’uomo
“voi chi siete?”
chiese Harry incuriosito
“la persona che
ha preso Sirius!” disse sdramattizzandoMarie
“voi avete
portato via Sirius?!” chiese Harry
“Salvato in
verità, comunque io sono Marie, piacere!”
“Salvato?”
chiese ancora Harry
“già come se
fossi stato in pericolo” disse Sirius
“non essere
troppo sicuro di te, Bellatrix ti avrebbe ucciso e lo sai!” affermò Marie
“ok, va bene mi hai salvato!”
“smettila di
scherzare con me Sirius”
“scusa volevo
solo vedere come reagivi”
“me ne sono
accorta, ti conosco Black”
Silente si alzò
avvicinandosi mentre Harry guardava Marie e Sirius battibeccare
capendo che quella donna era molto importante per il suo padrino, la guardava
con occhi intensi poi si parlavano come se si conoscessero da molto
“non vorrei
interromperti Sirius ma non credi che anche Harry lo deve sapere” disse Silente
intromettendosi
“giusto scusa
Harry, Marie mi ha salvato, mi ha portato via prima che Bellatrix mi colpisse e
ora eccomi qui”
“grazie al cielo
pensavo al peggio”
“non ti
preoccupare, io ci sarò sempre ricordalo” disse Sirius abbracciando il suo figlioccio
“credo che
avrete molto altro da dirvi e …” disse Marie avviandosi verso la porta mentre
Silente la seguiva finendo la frase “siamo di troppo”
“non andrai via
subito” disse Sirius rivolta alla donna
“ora sei al
sicuro e io non servo più” disse mentre Sirius si avvicinava
“Marie non puoi
…”Marie gli mise due dita alla bocca
segno di non continuare
“Sirius ne abbiamo già parlato, ci rivedremo prima o poi” disse Marie
uscendo poco dopo seguita da Silente che chiuse la porta.
“Sirius!”
“scusa Harry …
…” cerco di dire l’uomo mentre alcune lacrime uscirono dai suoi occhi
“è una persona
molto importante per te, Marie?!” chiese con cautela Harry
“si molto importante, ma ha preso la sua strada e non credo
di essere ancora dentro il suo cuore come una volta”
“una volta?”
“non solo tuo
padre aveva trovato l’anima gemella”
“vuoi dire che
Marie …”
“era la mia, ci
siamo conosciuti qui ad Hogwarts, era una amica di tua
madre, ci eravamo sposati pochi mesi prima che io fui arrestato, la credevo
morta ma mi sbagliavo, comunque è meglio cambiare argomento, raccontami cosa è
successo al Ministero dopo che me ne sono andato” disse Sirius ed Harry cambiò
argomento come aveva chiesto raccontando del Ministero e dell’incontro di
Voldemort.
Intanto Silente
e Marie avevano raggiunto il giardino
“ve ne andrete veramente”
“sono già stata
molto tempo a Londra, c’è qualcuno che mi aspetta, ma credo che ritornerò se
voi accetterete quello che vi chiederò, ora è il momento di dirvi come sono
sopravissuta” guardò il preside poi continuò “sono ancora viva grazie a un potere molto forte”
“il vostro?”
“il mio non è
così forte ma quello di mia figlia è superiore e non facile da controllare”
“vostra
figlia?!” chiese incuriosito
“mia figlia, la
portavo in grembo quando Minus lanciò l’AvadaKedavra”
“è stata lei a
salvarvi!”
“già, è questo
il motivo perché sono scappata in America”
“e Sirius lo sa?”
“no, e nemmeno Haley, mia figlia, sono troppo paurosa per
dire la verità, comunque vorrei chiedervi se poteva venire a studiare ad
Hogwarts? Lo so che è grande ma spero che le servirà a crescere controllando i
suoi poteri”
“volete solo
questo”
“in verità, ci
sarebbe un’altra cosa, oltre adHaley
ci sono Samuel e Nicolas, anche loro sono speciali e non si staccano mai da mia
figlia, sono i cugini migliori che potesse avere”
“direi che non
c’è nessun problema, ma sapete che Londra non è più sicura”
“questo lo
so,ma Haley a
bisogno di Hogwarts”
“vi farò
recapitare la lettera con l’iscrizione e tutto il necessario”
“ora non ho più
nulla che mi trattiene qui per ora, salutatemi Sirius”
“come volete,
arrivederci Signora Black”
“arrivederci”
disse la donna incamminandosi verso Hogsmeade
per poi smaterializzarsi poco dopo.