Marie Wolf

di vilya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’INIZIO DI TUTTO ***
Capitolo 2: *** DIAGON ALLEY ***
Capitolo 3: *** LE PRIME AMICIZIE ***
Capitolo 4: *** HOGWARTS ***
Capitolo 5: *** LA LEGGENDA ***
Capitolo 6: *** LA CHIAROVEGGENZA ***
Capitolo 7: *** LA VERITA' DI REMUS ***
Capitolo 8: *** LA REAZIONE DI ANIA ***
Capitolo 9: *** RICONCILIAZIONI ***
Capitolo 10: *** LA SCATOLA DEI RICORDI ***
Capitolo 11: *** IL CIONDOLO ***
Capitolo 12: *** IL PRIMO BACIO ***
Capitolo 13: *** LE PRIME GELOSIE ***
Capitolo 14: *** INCOMPRENSIONI ***
Capitolo 15: *** PETER E VIOLA ***
Capitolo 16: *** DECISIONI E SCONTRI ***
Capitolo 17: *** LA NUOVA CASA ***
Capitolo 18: *** GLI ULTIMI ANNI DI FELICITA' ***
Capitolo 19: *** LA MORTE DI LILY E JAMES ***
Capitolo 20: *** MARIE BLACK ***



Capitolo 1
*** L’INIZIO DI TUTTO ***


1° Capitolo

 Capitolo

 

L’inizio di Tutto

 

Una figura vestita con un lungo mantello stava scrutando il mare che da piccolina amava tanto, si tolse il cappuccio e mentre i suoi lunghi capelli color verde acqua mischiati con del lilla svolazzavano nel vento, riguardò la sua vecchia casa illuminata, era da molto che non la vedeva, i suoi si erano trasferiti in America e ci abitava una nuova famiglia ormai, rivolse lo sguardo verso la finestra dove una volta si trovava la sua stanza e ripensò alla volta che la sua vita cambiò ….

 

Era una bella giornata di fine agosto sulle coste d’Irlanda, l’oceano era tranquillo e la temperatura era calda per poter godersi un bel bagno e divertirsi sulla spiaggia.

Due giovani ragazze stavano giocando a palla, vicino alla loro villetta color panna, quando una donna le richiamò dicendo che la cena era pronta; una delle ragazze dai strani capelli color del mare prese gli asciugamani e si avviò con la sorella verso la casa, quando entrarono i loro genitori erano già seduti a tavola, presero posto e cominciarono a mangiare.

Finito il pranzo Marie stava andando in camera per farsi una doccia e cambiarsi, quando la madre la chiamò e gli porse una lettera:

“è arrivata poco fa” la ragazza esaminò la lettera, la carta sembrava pergamena, il suo nome era scritto con inchiostro verde, la girò e vide che era chiusa con un simbolo che raffigurava quattro animali (un grifone, un serpente, un tasso e un corvo) incisi su ceralacca rossa; aprì la lettera, che conteneva due fogli sempre di pergamena e scritte con lo stesso inchiostro verde della busta, Marie prese il primo foglio e cominciò a leggere:

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

DIRETTORE: Albus Silente

 

Cara signorina Wolf,

siamo lieti di informarla che Lei ha diritto di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui incluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. I corsi avranno inizio il 1° Settembre.

Il 30 agosto verrà una persona di nostra fiducia che la condurrà a Diagon Alley a prendere il necessario per la scuola; l’espresso per Hogwarts partirà dalla stazione di King’s Cross, binario 9 ¾ , alle 11 in punto.

Professoressa McGrannit

Vicepreside

 

Marie appena finì di leggere non poteva credere alle sue orecchie “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts” anche i suoi familiari non capivano un bel niente di quello che avevano sentito dalla ragazza. Marie prese l’altro foglio e cominciò a leggere, sembrava una lista di libri e accessori che avrebbe dovuto comprare per quella scuola; finito di leggere si rivolse a sua madre

“mamma è una scherzo vero?”

“non lo so Marie, è una strana lettera, pensa che la portata un gufo” rispose Catrine alla figlia;

“un gufo in Irlanda, Catrine, sei sicura di sentirti bene” disse il marito alla donna

“Sto benissimo, Jonatan, e ci vedo pure bene e ti dico che la lettera è stata portata da un gufo”

mha! Se lo dici tu” rispose il marito non essendo molto convinto di quello che la moglie avesse visto, Catrine lo vide e stava per rispondergli quando Sara, la sorella di Marie, disse:

“bhe! Possiamo sempre aspettare domani, la lettera dice che qualcuno verrà a prenderti, se non è uno scherzo qualcuno verrà”

si forse hai ragione domani vedremo se verrà qualcuno, ma non credo, la magia non esiste e penso anche questa scuola” rispose Marie alla sorella poi rimise i fogli dentro la busta e andò in camera a farsi una doccia.

Arrivata in camera rilesse più volte la lettera – com’è possibile che esiste una scuola per maghi e streghe, ma se è vero questo vuol dire che sono una strega, forse è meglio che dormo e domani scoprirò la verità – con quei pensieri Marie si mise a letto e si addormentò.

Il giorno dopo Marie si svegliò e scese per fare colazione, i genitori avevano già finito, e il padre era andato a lavorare, lei si sedette mentre la sorella scese dalle scale, Sara era una ragazza molto snella, lunghi capelli biondi e occhi azzurri, aveva cinque anni in più di lei; Marie era molto affezionata alla sorella e voleva assomigliargli, ma per lei non era molto facile, di certo i suoi corti capelli verde acqua, sempre tutti spettinati non erano belli come quelli della sorella, e il suo fisico poi; lei era più pacioccona;  la madre aveva detto che era molto simile alla bisnonna, stessi capelli, stessi occhi verdi simili ai capelli, ma lei li aveva sempre odiati anche perché i suoi amici la prendevano sempre in giro per quel strano colore, ripensò alla lettera del giorno prima e pensò -se fossi veramente una strega! No impossibile-.

Scacciò quei pensieri e cominciò a fare colazione quando un urlo della madre la fece precipitare in salotto per vedere quello che le era successo

“mamma che ti pre…” non finì la frase perché vide la stanza piena di polvere e il motivo dell’urlo della madre, un uomo sulla trentina stava cercando di togliersi la cenere che si era depositata sui suoi capelli castani e dal lungo mantello che portava;

Marie guardò la madre ed ella le rispose

“è u-uscito d-dal c-camin-no

ora capisco tutta questa polvere pensò Marie e tornò a guardare l’uomo che prese la bacchetta e con un gesto della mano seguito da una parola stana fece sparire la cenere che si era sollevata nella stanza e poi rimise la bacchetta nel mantello

“scusate per l’intrusione, io sono Ruben Ockman insegnante di difesa contro le arti oscure alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, sono qui per portare Marie Wolf a Diagon Alley come la professoressa McGrannit comunicava nella lettera, sei tu la signorina Wolf” disse rivolto alla ragazza che rispose un po’ titubante

“s-si s-sono io” intanto Sara era arrivata in salotto, guardò l’uomo e disse rivolta alla sorella

“la lettera non era uno scherzo sorellina” poi rivolta all’uomo chiese

“come ha fatto ad arrivare da li” l’uomo si girò verso il camino poi tornò a guardare Sara

“oh! una cosa da niente solo un po’ di polvere volante”

“polvere che?” disse Chatrine

“polvere volante, ne prendi una manciata, entri nel camino e poi dici il nome del luogo in cui vuoi andare ed eccomi qui” tutti quelli nella stanza lo guardarono come se avesse detto una cosa inventata così il professor Ockman riprese

“ scusate mi dimenticavo che voi babbani non conoscete la polvere volante, lei deve essere la signora Wolf è strano che sua nonna non gli abbia detto niente di come noi maghi viaggiamo per i camini!”

“mio padre non voleva che la conoscessi, non credo che andassero molto d’accordo e credo anche si vergognasse di lei, ho visto solo una sua foto per caso, ora capisco il suo modo di vestire simile al suo”

“ah! Ora capisco, e credo che vostro padre non amava molto la magia, comunque vostra figlia è una strega proprio come vostra nonna”

“io una strega?” Marie non riusciva a credere alle parole dell’uomo

si piccola una strega! credo che ora di andare, abbiamo molte cose da comprare”

Marie non credeva alle sue orecchie sarebbe andata con un mago a comprare cose magiche e la cosa che la fese più stupire era che cominciava a piacergli! E cominciava a convincersi che poteva essere una strega 

“mi vado a cambiare poi arrivo”

ma Marie che stai dicendo” disse contrariata la madre

“mamma non ti preoccupare credo che mi divertirò con il signor Ockman” disse per convincere la madre

“ma siamo sicuri che sia un vero mago, non credo che questo uomo dica cose false, ma non si sa mai”

“mamma, scusa ma, prima esce dal camino e poi fa sparire la cenere dalla stanza con un tocco di bacchetta, non sei convinta che è un mago? Io non so perché ma so che mi posso fidare di lui”

che lui sia un mago ok, ma non mi convinco che tu sia una strega, è impossibile”

“scusate se vi interrompo, ma il preside di Hogwarts non si è mai sbagliato e non manda l’iscrizione a babbani” poi rivolto a Marie gli chiese

“non hai mai fatto succedere qualcosa che non ti sei mai spiegata quando eri arrabbiata?” Marie si fece pensierosa e poi disse

“Beh adesso che mi ci fai pensare qualcosa è successo”poi rivolta alla sorella

“ Sara ti ricordi quella volta che mi sono arrabbiata con te perché non giocavi mai con me, ma preferivi stare sempre davanti al tuo specchio, e che mi hai incolpata perché era sparito dalla tua camera?”

“si Marie, e tu hai sempre negato, ora dici il contrario” Marie abbasso lo sguardo poi parlò

“io ho sempre negato perché tu pensavi che te lo avevo nascosto o buttato via, ma… la verità e che … sono salita in camera tua e ho desiderato tanto che quel maledetto specchio sparisse e… e …. ed è sparito,- alzò lo sguardo verso la sorella poi verso la madre - non potevo di certo dirtelo non mi avresti creduto, non ci credevo nemmeno io” la madre la guardò spaesata

“forse l’unica cosa che può spiegare questo e che… sei veramente una strega, non riesco a capacitarmene ma …. Vatti a cambiare devi andare a Dragon Alli” Marie abbracciò la madre

“Grazie, grazie” e mentre saliva le scale

“mamma, comunque si dice Diagon Alley non Dragon Alli” poi andò a cambiarsi in camera sua e quando tornò disse all’uomo

“viaggeremo per i camini?”

“forse è meglio di no, se non si dice bene il nome del luogo, puoi ritrovarti chi sa dove, useremo una passaporta che si dovrebbe attivare tra poco” disse tirando fuori dal mantello un orologio da tasca

“avvicinati e quando te lo dico tocca l’orologio ci porterà direttamente a Diagon Alley”

Marie si avvicinò, tocco l’orologio mentre il Professore disse alla signora Wolf che sarebbero tornati nel tardi pomeriggio e poco dopo una grande forza la tirò verso l’oggetto e scomparve assieme al mago.

 

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Capitolo 2
*** DIAGON ALLEY ***


2

2. Capitolo

 

Diagon Alley

 

… e alla prima volta che vedeva il paese frequentato da maghi e streghe

 “Diagon Alley è un paesino per niente male e pieno di cose strane” aveva pensato la prima volta che ci era andata… 

 

Quando riapparvero Marie vide che erano in un piccolo cortiletto, spoglio e dimenticato.

“Ora si va a comprare il tuo corredo scolastico, piccola!”

Marie non poteva credere alle sue orecchie, o per meglio dire ai suoi occhi. Erano in un cortiletto, buio, piccolo, malconcio e maleodorante, come diavolo avrebbero fatto a comprare il suo “corredo scolastico?”

Il Professor Ockman aveva sfoderato di nuovo la sua bacchetta, ed ora lo stava battendo su alcuni escoriati mattoni del fatiscente muro. Improvvisamente si formò un piccolo buco, proprio sull’ultimo mattone che l’uomo aveva toccato. Il buco si fece via via più grande, fino a diventare un piccolo arco, che passarono. Una volta dall’altra parte, Marie restò letteralmente con gli occhi sgranati in un’espressione sgomenta e meravigliata al tempo stesso.

La ragazzina, ancor prima di rivolgere curiosamente lo sguardo attorno, ebbe l’impulso di girarsi indietro… Il fatiscente muro di quel piccolo cortile, si era prima ricomposto e poi era del tutto sparito, inghiottito magicamente dalla strada che ora stavano percorrendo e che si snodava tra mille vetrine e strani negozi, proprio davanti ai suoi occhi.

“Benvenuta a Diagon Alley! Qui troverai le penne d’oca e l’inchiostro e dì là tutte le cianfrusaglie per fare le stregonerie”

La ragazza, era ammaliata, stregata, conquistata! Non riusciva a proferir parola, avanzava traballante al fianco di Ruben, che la strattonava in continuazione per non farla risucchiare fra le decine e decine di persone che affollavano l’ angusta stradina. C’erano personaggi di ogni tipo. Donne giovani e bellissime, vestite in modi alquanto insoliti, brandivano scope lucide e coloratissime. Donne anziane, dall’aspetto spaventoso, uomini che le passavano accanto con aria frettolosa, abbigliati con lunghissimi mantelli neri e alti capelli a cilindro. E… ragazzini, gruppi di innumerevoli e rumorosi ragazzini, che si fermavano ad ogni vetrina, brandendo in mano strani gelati e caramelle. Ridevano e correvano come pazzi, incuranti del caos terribile intorno a loro. Mentre guardava quella strana gente le venne in mente che si era dimenticata di chiedere alla madre i soldi per comprare il necessario per comprare quello che le serviva – accidenti che sbadata e adesso che faccio- pensò e poi disse:

“Mi scusi professor Ockman credo di avere un problema!” l’uomo la guardò e chiese: 

“che problema piccola?”

“non ho chiesto alla mamma i soldi, lo so che sono sbadata me l’hanno sempre detto tutti, soprattutto mia sorella, ma io non sono riuscita mai a cambiare e anche ques….” Il professore la interruppe dicendo

“non ti preoccupare Marie i tuoi soldi sono là, alla Gringott la banca dei maghi”

la ragazza alzò gli occhi e si accorse di essere davanti a un’enorme edificio, dove campeggiava a grandi e maestose lettere dorate la scritta “ GRINGOTT BANK” ma non riusciva comunque a capire come poteva avere dei soldi in quella banca, il professore come se avesse capito i suoi pensieri disse

“ la tua bisnonna prima di morire ha lasciato una lettera a Silente in cui scriveva che i suoi beni ed i suoi soldi sarebbero andati agli eredi che sarebbero stati streghe e maghi e visto che tu sei l’erede che è strega puoi usufruire di tutto quello che ti ha lasciato” per Marie era strano sentire parlare della sua bisnonna anche perché non l’aveva mai conosciuta, l’unica cosa che la madre le aveva detto di lei che le assomigliava. Andarono nella banca e prelevò il denaro sufficiente per il necessario per la scuola e qualche soldo in più per quando sarebbe stata alla scuola.

“ora direi che possiamo cominciare a prendere l’occorrente per il tuo primo anno a Hogwarts” e detto questo cominciarono a girare per i negozi di Diagon Alley

Non ne poteva più! Se qualcuno le avesse chiesto in quanti e quali negozi aveva messo piede in quel pomeriggio, non avrebbe sicuramente saputo rispondere.

Era stravolta. Stanca, assonnata, ma irrimediabilmente felice! Ed ora, mentre era finalmente seduta, sì, doveva ammetterlo, mai in vita sua aveva provato una spossatezza più dolce, più incantevole, più appagante.

Sparpagliati in disordine sul tavolino davanti a se, un’innumerevole quantità di sacchetti e piccoli libri, nella mano stringeva un’enorme gelato alla straciatella, il suo gusto preferito, che però incredibilmente a volte cambiava aroma diventando, ora vaniglia, ora cioccolato. Era un gelato magico, le aveva spiegato il professore.

Finito il gelato il professore fece il resoconto delle cose che avevano comprato

 “allora i libri li abbiamo presi, l’uniforme, il calderone e le provette di vetro, la bilancia, mancano solo un animale e la bacchetta magica, dunque si va prima a prendere la bacchetta da Olivander e poi al Serraglio Stregato per l’animale” e detto questo si alzarono dal tavolino e si incamminarono verso il negozio di bacchette.

Si fermarono dinanzi ad una vetrina, vecchia, scura ed impolverata. Entrarono, ritrovandosi in un locale che non era certo meglio della vetrina! Si presentava buio e angusto ed era permeato dall’inconfondibile odore della muffa. Una voce alle sue spalle la fece sussultare.

“o ma chi abbiamo qui, se non mi sbaglio tu devi essere la nipote di Margaret White?”

Marie prima di rispondere rivolse uno sguardo al professore per capire se la persona nominata era la bisnonna e l’uomo visto lo sguardo della ragazza rispose al posto suo “in verità è la figlia di suo nipote”

“ah! Comunque era una grande strega Margaret, ma veniamo a noi vediamo di trovare una bella bacchetta per la signorina”

Marie si guardò attorno e vide ripiani e scaffali impolverati. Erano stracolmi di piccole scatole rettangolari di ogni materiale e misura. Solo quando Olivander si decise a darsi da fare, con le suddette scatole, Merie comprese cosa vi era custodito dentro.

Da una di loro, estrasse un oggetto lungo, appuntito ed estremamente elegante… Una bacchetta magica, senza dubbio! la porse a Marie ed un po’ incerta, lei la prese fra le dita e rimase lì, immobile, con la sottile asta fra le mani.

L’uomo la guardò accigliato

“Beh, ragazzina, prova a muoverla, non senti niente?”

Marie voleva sprofondare. Doveva forse già sapere come ci si comportava con una bacchetta in mano? Probabilmente sì… e il pensiero, la depresse all’istante. Facendosi coraggio, la mosse debolmente, dal basso verso l’alto, e improvvisamente il rumore di uno schiocco secco, invase la stanza. La vetrina di una piccola teca, alle spalle del bancone esplose, lanciando frammenti di vetro ovunque. Guardò con aria spaventata l’uomo. Ma questo, con suo grande stupore, non le prestava la benché minima attenzione. Era piuttosto occupata a pensare. Con il viso corrugato in una strana espressione, osservava la bacchetta e parlava tra se e se

“Umhmm… No. Platano e piume di Ippogrifo,. Non va bene. Prova questa. Nove pollici e mezzo, elastica, elegante, femminile… Legno di salice e peli di unicorno ed alcune gocce di acqua di mare”

Sfilò via dalle mani, della sempre più confusa Marie, la bacchetta e gliene porse svelto un’altra. Lei l’afferrò titubante. Che cosa sarebbe successo, stavolta?

Si fece forza, e strinse con vigore le piccole dita sull’impugnatura fredda e solida dell’asticella che le porgeva Olivander. Questa divenne improvvisamente calda e malleabile sotto il suo tocco, quasi fluida fra le sue mani. Una misteriosa e corroborante energia parve sprigionarsi dal sottile pezzo di legno. Le percorse il braccio, le spalle, la mente il cuore… Marie la mosse, piegando con grazia il polso, una movenza che nessuno le aveva mai insegnato. Che non aveva mai visto fare, ma che indubbiamente era celata nei meandri della sua mente. Dalla punta della bacchetta si diffusero tutt’intorno, una cascata di piccole stelline dorate. Fluttuavano leggere nella stanza per poi disperdersi misteriosamente, proprio come si erano formate.

L’uomo contemplava la scena con fredda lucidità, mentre un sorriso sornione gli increspava le labbra sottili. Si diresse quindi alla cassa, dietro al bancone, mise nelle mani di Marie la malconcia scatola di cartone della bacchetta, attese che la ragazza pagasse, e finalmente osservò i due avvicinarsi all’uscita del negozio.

Marie e il professor Ockman si avviarono a fare il loro ultimo acquisto al Serraglio Stregato dove la ragazza comprò una splendida civetta bianca.

Era pomeriggio inoltrato quando tornarono, Marie andò ad appoggiare le sue cose in camera mentre il professor Ockman parlava alla madre

“come c’era scritto nella lettera l’espresso per Hogwarts partirà il 1° settembre alle 11 precise dalla stazione di King’s Cross al binario 9 ¾ e mi raccomando la puntualità” detto questo scomparì con un POFF.

 

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Capitolo 3
*** LE PRIME AMICIZIE ***


3

3. Capitolo

 

Le Prime Amicizie

 

Marie si rivolse ancora verso il mare e gli vennero  in mente gli occhi azzurri del ragazzo che ormai era diventato uomo che ancora abitava il suo cuore e la volta che lo aveva incontrato alla stazione di King’s Cross e non  poteva dimenticare anche dell’espresso per Hogwarts dove aveva conosciuto la sua migliore amica …

 

Ed eccola li, alla stazione di King’s Cross, erano le 10.30 aveva mezzora per cercare il binario 9¾ e prendere l’espresso per Hogwarts; i suoi genitori l’avevano salutata dicendole di scrivere come si trovava a scuola e poi erano risaliti in taxi ed erano ritornati in albergo, non l’accompagnarono perché lei non voleva, doveva farcela da sola fin dall’inizio. Così prese il suo carrello e si avviò verso il binario 9; quando arrivò non trovò nessun binario 9 ¾ e adesso cosa poteva fare, si girò e si rivolse al capostazione

Mi scusi! Mi scusi signore, sa dirmi dove si trova il binario nove tre quarti?”

“Nove e tre quarti? Vuoi fare la spiritosa ragazzina? Nove e tre quarti…ma guarda tu!”

Marie si scoraggio –dove può essere questo stramaledetto binario- pensò poi prese il suo carrello e cominciò a girare, vide dei ragazzini che si dirigevano verso un muro e scomparirono al suo interno – accidenti questa si che è magia- pensò, poi si riprese dai suoi pensieri e andò verso i ragazzini e chiese

“scusatimi potete dirmi come si fa ad arrivare al binario 9¾”

il ragazzo dai lunghi capelli biondi e dagli occhi di ghiaccio la guardò con disgusto poi prese la rincorsa e si scontrò contro il muro, mentre fece questo Marie sentì che disse

“altri mezzosangue, che schifo”

poi mentre anche il suo amico dagli unti capelli neri stava attraversando il muro, l’ultimo ragazzo del gruppo finalmente le rispose, Marie lo guardò e rimase incantata dai suoi occhi azzurro cielo

 “scusali non amano molto i figli di babbani, prima volta eh! Anche la mia, comunque non devi far altro che camminare dritto verso il muro tra i binari nove e dieci. Meglio se vai di corsa se sei nervosa

stava rispondendogli con un grazie ma il ragazzo era già sparito dietro il muro –ora tocca a te Marie, forza una ricorsa e via, non ti schianterai, almeno spero – così si avviò verso il muro e arrivato al limite invece di schiantarsi si senti risucchiata e poco dopo si ritrovò davanti all’espresso che l’avrebbe portata a Hogwarts, la pensilina era piena di ragazzi che salivano ed altri che caricavano la propria roba sul treno, lei fece la stessa cosa e poi cerco un scompartimento libero, poco dopo l’espresso partì.

Trovò un solo scompartimento quasi vuoto, aprì la porta e vide che al suo interno c’era una ragazza dai lunghi capelli rossi legati con un nastro, stava leggendo un grosso libro che portava il nome storia di Hogwarts che appena sentì la porta scorrere guardò Marie con i suoi occhi verde smeraldo, intanto la ragazza dai capelli marini chiese

 “Scusa, ti dispiace? Il treno è tutto occupato”

“Vieni pure”

“grazie mille, ah! io sono Marie Wolf” la ragazza dagli occhi smeraldo appoggio il libro e strinse la mano a Marie

“piacere io sono Lily Evans”

comunque scusa non volevo interromperti mentre leggevi” disse preoccupata Marie ma l’altra rispose

“non ti preoccupare, lo leggevo per passare il tempo, ma ora che ci sei tu potremmo farci compagnia, che ne dici?”

 “credo sia un ottima idea, e visto che leggevi la storia di Hogwarts potrai dirmi qualcosa di più sulla scuola” Lily guardò Marie poi il libro e di nuovo la ragazza, e rispose

“anche tu non sapevi che esistesse Hogwarts fino a quando non ti arrivata la lettera” Marie annui e la ragazza dai capelli rossi prosegui

“anch’io, così quando sono andata a Diagon Alley ho preso questo libro” disse prendendo in mano il libro e aprendolo “qui dice che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa, da due maghi e due streghe più famosi dell'epoca. Le quattro case prendono nome da loro: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde. Insieme costruirono il castello, lontano dagli occhi curiosi dei Babbani, perché a quel tempo la magia era molto temuta dalla gente comune, e maghi e streghe erano crudelmente perseguitati. Per alcuni anni, i quattro fondatori, lavorarono insieme in grande armonia, andando in cerca di giovani che mostrassero doti magiche e portandoli nel castello per educarli. Ma un giorno tra loro nacquero dei dissapori. Fra Serpeverde e gli altri cominciò a crearsi una spaccatura. Serpeverde voleva essere più severo nella scelta degli studenti da ammettere a Hogwarts. Era convinto che il sapere magico doveva essere custodito nelle famiglie di soli maghi. Non gli piaceva prendere studenti nati in famiglie Babbane: li riteneva inaffidabili. Dopo qualche tempo, tra Grifondoro e Serpeverde scoppiò una gravissima lite a riguardo e Serpeverde lasciò la scuola. Entrati a Hogwarts, gli alunni venivano assegnati dai fondatori, e ora da un cappello parlante, dicono che gli avessero dato una mente per collocare gli studenti ai quattro diversi dormitori: a Tassorosso gli alunni giusti, leali, pazienti, Serpeverde considerata quella degli alunni dall'indole forte e anche in certo senso malvagia e con pura ambizione, Corvonero gli alunni con una mente brillante, con ragione e sapienza ,infine Grifondoro privilegiava gli alunni con coraggio, con senso di giustizia e audacia. Geograficamente, Hogwarts è situata nei pressi di Hogsmade, unico villaggio completamente magico di tutta l'Inghilterra. E'  circondata dalla Foresta Nera e dispone di un vasto giardino. Si affaccia su un grande lago, popolato da ogni sorta di creatura magica, credo di essermi spiegata a dovere”

Marie in tutto il tempo era rimasta incantata da tanto sapere di Lily “si, ora ho capito, posso chiederti un’atra cosa visto che sei così informata del mondo della magia?”

“certo!” rispose la rossa

“ho sentito una parola un paio di volte ma non so che vuol dire, la parola è –babbani- sai il suo significato?”

si lo conosco, i maghi chiamano così tutti quelli che non hanno poteri magici.”

“ora capisco, grazie!”

“non c’è di che!”

 

Intanto in un altro scompartimento più avanti un ragazzo dai lunghi capelli biondi stava parlando con i suoi amici “avete visto quanti mezzosangue ci sono in questo treno, è una vergogna”

si Lucius hai perfettamente ragione” rispose una ragazza anch’essa bionda seduta di fianco al ragazzo

“scusate se interrompo la vostra conversazione anti figli di babbani, ma credo che sia meglio per me uscire, prima che le mie orecchie scoppino” li interruppe il ragazzo moro dagli occhi blu che aveva detto a Marie come trovare il binario 9 ¾,

che ti prende Sirius” chiese la ragazza mora al suo fianco

“niente Bella ho solo bisogno di aria”

detto questo aprì la porta e uscì nel corridoio – non c’è la faccio più a stare con loro, tutto il tempo a dire che solo i purosangue dovrebbero essere ammessi a Hogwarts, che strazio, spero solo di non trovarmi nello stesso dormitorio – cominciò a camminare lungo il corridoio fino a quando, preso da i suoi pensieri, non si accorse che un ragazzo stava venendo nella sua stessa direzione e … BUM

“accidenti ma guarda dove metti i piedi” disse il ragazzo che si era scontrato con Sirius

“scusa ero sopra pensiero, comunque anche tu non guardavi dove mettevi i piedi”

disse rivolto al ragazzo dai capelli corvini spettinati che cercava di rimettersi gli occhiali rotondi che gli erano caduti nello scontro, poi Sirius visti come erano ridotti prese la sua bacchetta e recitò

“Oculus Reparo” e riparò gli occhiali del ragazzo che gli stava davanti

“grazie, comunque io sono James Potter”

“piacere io sono Sirius Black”

“ci si vede a scuola, Black” detto questo i due ragazzi ripresero le loro strade e si allontanarono.

 

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Capitolo 4
*** HOGWARTS ***


4

4. Capitolo

 

Hogwarts

 

… non poteva nemmeno dimenticare quando era scesa dal treno.

Era agitatissima quando era arrivata nella scuola e soprattutto alla cerimonia di smistamento, ma dopo era stata contenta a finire a GRIFONDORO nella stessa casa di Lily, assieme a Ania Metthius e il suo primo giorno? era stato perfetto, ma pieno di imprevisti…

 

L’espresso per Hogwarts finalmente terminò la sua corsa alla stazione di Hogsmade e Marie e la sua nuova amica scesero dal treno seguite dagli altri studenti presenti nel treno, la ragazza guardava spaesata il paesino vicino, illuminato da qualche luce, poi si diresse verso un omone che stava chiamando quelli del primo anno

“ci siete tutti,-disse l’omone mentre si guardava attorno- bene, ora seguitemi”

tutti gli studenti del primo anno seguirono l’omone dai lunghi capelli corvini, Marie si guardò in giro e vide il ragazzo che le aveva insegnato come attraversare il muro, voleva avvicinarsi per ringraziarlo ma una ragazza dai capelli corvini lo teneva sottobraccio, così vi rinunciò e salì su una barca con Lily, le barche cominciarono a muoversi magicamente verso il castello che si intravedeva sulla scogliera, era una visione spettacolare, a mano a mano che si avvicinarono il castello si faceva sempre più grande e più maestoso e pieno di luci che provenivano dal suo interno.

All’interno del castello i ragazzi salirono una enorme scalinata, fino a quando prima di un’enorme porta si fermarono davanti a una signora sulla trentina che li stava aspettando

“Benvenuti a Hogwarts. Io sono Minerva McGranitt, prof.ssa di trasfigurazione, nonché vicepreside di Hogwarts, tra qualche minuto varcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni. Ma prima che prendiate posto verrete smistati nelle vostre case, Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui la vostra casa sarà la vostra famiglia: i trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti e ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Alla fine dell’anno la casa con più punti verrà assegnata la Coppa delle Case, qualche domanda? – nessuno si fece avanti così la donna continuò- bene la cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochissimo”

poco dopo la prof.ssa fece cenno di seguirli e i ragazzi varcarono il grande portone e Marie si trovò davanti una visione magica, nel grande salone c’erano quattro tavoli pieni di ragazzi che guardavano i nuovi arrivati e un tavolo in fondo riservato ai professori dove la ragazza riconobbe il professor Ockman, davanti al tavolo si trovava uno sgabello con sopra un vecchio capello a punta tappezzato – deve essere il capello di cui mi ha parlato Lily- pensò Marie poi mentre si avvicinò al centro della stanza, guardò il soffitto stellano dove candele fluttuavano a mezz’aria ed esclamò “magnifico”; intanto la prof.ssa McGranitt si era fermata e si era girata verso i ragazzini dicendo

“Aspettate qui per favore. Dunque, prima di cominciare il professor Silente vorrebbe dirvi alcune parole” un signore dai lunghi capelli e barba che cominciavano a diventare bianchi si alzò dal tavolo e guardò la sala dai suoi occhialetti a mezzaluna e disse

“benvenuti a tutti a un altro anno a Hogwarts, desidero dare a voi tutti alcuni annunci di inizio anno. Il primo anno prenda nota: l’accesso alla foresta è severamente proibito a tutti gli studenti, inoltre quest’anno è stato piantato un albero che penso che nessuno vorrà avvicinarsi se non vogliono ritrovarsi in infermeria già dal primo giorno. Bene, credo di avervi detto tutto, che si dia il via allo smistamento!” detto questo Silente si risedette e la McGranitt prese una pergamena e la srotolò dicendo

Quando chiamerò il vostro nome verrete avanti, io vi metterò il Cappello Parlante sulla testa e sarete smistati nelle vostre Case, Bellatrix Black”

la ragazza dai capelli corvini si stacco dal braccio del ragazzo e si avviò verso lo sgabello e si sedette “mm… credo che ti collocherò a … SERPEVERDE” la ragazza sorrise e andò a sedersi al suo tavolo e così fece anche sua sorella Narcissa.

La McGranitt continuò “Sirius Black” il ragazzo avanzò e si sedette sullo sgabello “Ah! un altro Black, ma tu non sei avido di potere, vedo di più coraggio e voglia di andare contro corrente, dove ti posso collocare… a si ci sono GRIFONDORO” il ragazzo si andò a sedere con gli applausi del suo tavolo poi

“Lily Evans” la ragazza si andò a posizionare sullo sgabello e senti il cappello calarsi sulla sua testa poi sentì la una voce che le diceva “bene, molta volontà d’animo e onestà credo che andresti molto bene a… GRIFONDORO” la ragazza andò al tavolo e guardò Marie con un sorriso;

“Remus Lupin” un ragazzo magro che indossava vesti troppo larghe per lui con il viso pallido e capelli castani scombinati si sedette sullo sgabello e “molto bene…GRIFONDORO” il ragazzo molto lentamente prese posto;

“Lucius Malfoy” il ragazzo dai lunghi capelli biondi fu smistato a SERPEVERDE  e con molto onore andò a sedersi di fianco di Narcissa;

Ania Matthius fu smistata a GRIFONDORO, Marie cominciò a spazientirsi, sperava tanto di finire nella casa dove era stata smistata Lily, ma se andava avanti così lo avrebbe saputo in un tempo troppo lungo;

Peter Minus anch’esso smistato a GRIFONDORO, poi venne il turno a tre ragazze che furono smistate a CORVONERO;

Severus Piton andò a SERPEVERDE; e altre due ragazze dai capelli corvini vennero smistate a TASSOROSSO;

James Potter andò a posizionarsi sullo sgabello e sentì la voce del cappello “coraggio da vendere vedo, anche un cervello niente male…c’è talento, oh si…e desiderio di mettersi alla prova. Ma dove ti colloco? Credo che può andare bene GRIFONDORO” il ragazzo con il sorriso sulle labbra si posizionò di fianco al ragazzo moro che aveva scontrato sul treno, poi finalmente dopo una ragazza finita a TASSOROSSO,

la Prof.ssa chiamò “Marie Wolf” la ragazza raggiunse lo sgabello e senti il cappello sulla sua testa che parlava “bene, molto bene, vorresti andare con la tua amica, ma signorina Wolf io scelgo la casa dove staresti meglio ed ora lasciami lavorare, vedo in te intelligenza, talento, ambizione ma anche molto coraggio ti vedrei a serpeverde ma sei molto leale verso il prossimo e credo che andresti meglio a …. GRIFONDORO”quando Marie sentì quel nome fu felicissima di andarsi a sedere al fianco della sua amica.

Il preside si rialzò finito lo smistamento e diede via al banchetto e le ampie tavolate si imbandirono magicamente di piatti stracolmi di cibo appetitoso. Bevande dagli invitanti colori, spiccavano in brocche di cristallo soffiato.

Finito di mangiare i Prefetti fecero vedere dove si trovava i dormitori , diedero la parola d’ordine da dire per i Grifondoro al ritratto della Signora Grassa e dove si trovavano i dormitori maschili e quelli femminili. Marie e Lily erano in camera insieme e né erano felici e conobbero Ania Matthius che diventò presto una amica perfetta; intanto nel dormitorio maschile Sirius si ritrovò in camera con il ragazzo che aveva scontrato sul treno e disse

“chi si rivede, spero che non ci scontreremo più” il ragazzo dagli occhiali rispose per le rime

“lo spero anch’io” poi si rivolse verso il ragazzo magro con i vestiti più lunghi di lui e si presentò

 “piacere io sono James Potter” il ragazzo castano prese la mano di Potter con fermezza e si presentò

“io sono Remus Lupin, molto piacere” il ragazzo dai lunghi capelli corvini si presentò

“io invece sono Sirius Black” e pose la mano all’altro ragazzo destinato a quella stanza era un ragazzo piccolo e biondo

“io sono Peter Minus”  dopo la breve presentazione tutti andarono a dormire e così fecero Marie e le sue nuove amiche.

 

Il giorno dopo, il primo giorno di scuola, cominciava già male, era in ritardo, Lily l’aveva chiamata e poi per non far tardi era andata a fare colazione con Ania, e lei si era riaddormentata ed ora stava correndo per di fiato giù per le scale quando svoltato l’angolo un ragazzo fermò la sua corsa e così si ritrovò per terra “accidenti ma guarda dove vai” il ragazzo tese la mano alla ragazza, Marie la prese e quando guardò con chi si era scontrata si incantò di nuovo a guardare due meravigliosi occhi blu,

“scusa avevo fretta e non ti ho visto” la ragazza rispose

“no, non fa niente, sono io che non ti ho visto mi dispiace” il ragazzo stava per rispondere quando un altro ragazzo arrivò

“hei! Sirius è possibile che hai la mania di scontrarti con la gente! Forza andiamo è tardi” Sirius guardò il ragazzo con gli occhiali poi tornò a guardare la ragazza

e scusa ancora” poi corse fino all’aula di trasfigurazione con James;

Marie si riprese poi pensò che era la seconda volta che si incantava a guardare gli occhi di quel ragazzo e ancora non si era riuscita a presentare come si deveva,

“accidenti” poi guardò l’orologio e… “accidenti devo correre”.

Raggiunse la sua aula ed vi entrò, per fortuna la prof.ssa non era ancora arrivata, stava per raggiungere il suo posto quando una voce alle sue spalle la fece sussultare

“signorina Wolf, siete in ritardo” Marie si girò e si trovò la prof.ssa McGranitt a pochi centimetri da lei e il suo viso non traspariva niente di buono, la ragazza la guardò titubante

“mi scusi prof.ssa”

“per questa volta signorina può andare ma un suo ritardo non sarà, per vostro interesse, gradito la prossima volta, ed ora si vada a sedere”

Marie si andò a sedere di fianco a Lily che le chiese cosa fosse successo e lei le disse che le avrebbe spiegato più tardi.

****

Finite anche le lezioni del pomeriggio Marie andò con Lily e Ania nella loro sala comune;

“allora che è successo” chiese Lily all’amica

“dopo che sta mattina mi hai chiamato mi sono riaddormentata e così quando mi sono svegliata, ovviamente in ritardo, sono corsa all’aula ma appena girato l’angolo …”

“si è scontrata con me” finì la frase per lei Sirius che era sceso dal suo dormitorio con James che continuò

“si, Sirius ha la mania degli scontri, non guarda mai dove và” il ragazzo guardò male James e rispose

“non è vero, andavo di corsa”

“appunto quello che ho detto”

“non vorrei interrompere la vostra discussione ma voi chi siete” disse risoluta Lily

“ho scusate che sbadato io sono James Potter e lui e Sirius Black e voi”

“io sono Lily Evans lei e Ania Metthius e lei…”

“Marie Wolf” finì Marie poi continuò

“Sirius hai detto, giusto?, ti devo ancora ringraziare per ieri alla stazione” il ragazzo la guardò stupito poi si ricordò

“a si la ragazza della stazione, dicevo che avevo già visto quei strambi capelli”

“i miei capelli non sono strambi” disse Marie arrabbiandosi come poteva comportarsi così l’aveva ringraziato e lui che faceva la prendeva in giro per i suoi capelli

“bhe io non ho mai visto un colore di capelli così strano e tu James”

“no” rispose l’amico “e poi…” 

ma sentilo ti diverti  – poi rivolta alle amiche – io mi vado a preparare per la cena, venite”

si certo” le ragazze andarono ai propri dormitori e Marie non era molto contenta; intanto Sirius

 “che ho detto, stavo scherzando”

“mah, e chi le capisce le ragazze”

“già” detto questo oltrepassarono il ritratto e andarono in sala grande.

 

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Capitolo 5
*** LA LEGGENDA ***


5

5. Capitolo

 

 La Leggenda

 

Marie riguardò il paesaggio della sua Irlanda e con un POFF si materializzò nella sua casa che aveva ricomprato dopo essere ritornata a Londra, e una figura quasi trasparente si avvicinò a lei “allora come è stato ritornare nel tuo vecchio paese” “direi molto eccitante” disse scherzando poi riprese “a parte gli scherzi direi che quel mare mi è sempre mancato” “è normale che ti è mancato” “lo so Margaret a cosa ti stai riferendo, ma…” si ricordava la prima volta in cui aveva saputo dei suoi poteri …

 

Era il suo 3° anno a Hogwarts ed era all’ultima lezione del pomeriggio precisamente la lezione di storia della magia, non era mai riuscita a stare molto attenta a quello che diceva il Prof.re Ruf, le sue lezione erano come un sonnifero per lei, ma quella volta riuscì a stare attenta perché cominciò a parlare di una strana leggenda che si raccontava della sua terra natale, l’Irlanda

“ la leggenda narra che durante gli anni che nacquero i fondatori di Hogwarts, ai quattro punti cardinali dell’Irlanda nacquero quattro bambini da genitori babbani che manifestavano, oltre alla magia che ogni mago o strega possiede, altri poteri, e riuscivano a controllare uno dei quattro elementi: a Nord, da un paesino vicino a Sligo, nacque Matt Turner, riusciva a far crescere piante, provocare terremoti e controllare il suo elemento, la terra, e aveva il potere di pietrificare ogni cosa facendo solamente un debole gesto con le dita; a Sud, da Cork, nacque Andy Wait, riusciva a controllare, alimentare e far apparire il suo elemento, il fuoco e aveva il potere dell’invisibilità; a Ovest, sulle coste di Galway, nacque Susan Carter, riusciva a far apparire, giocare e controllare il suo elemento, l’acqua e aveva il potere della Chiaroveggenza; infine a Est, in un paesino di montagna vicino a Dublino, nacque Phobe Swayn, riusciva a controllare il vento, le nuvole e la forza di gravità, il suo elemento era l’aria, e aveva il potere di fermare il tempo per un breve periodo di tempo. Ognuno di questi bambini nacquero con una semplice voglia sulla spalla sinistra che crescendo diventò un vero è proprio simbolo di un animale; ora visto che questa ora è quasi finita vorrei che per la prossima volta per compito mi riassumeste questa leggenda e vorrei ke scriveste il simbolo che ogni bambino aveva sulla spalla ” detto questo l’ora finì e gli studenti andarono ai propri dormitori.

Nella sala comune dei Grifondoro tre ragazze parlavano ancora della leggenda che il prof.re aveva raccontato,

“credete veramente che esistevano quei bambini” disse Lily alle amiche

“quali bambini?” chiese Ania

ma quelli della leggenda che il Prof.re Ruf ci ha spiegato oggi”

“mi dispiace Lily ma non ho ascoltato una sola parola del Prof.re” Lily la guardò disperata, sembrava che solo lei ascoltasse sempre la lezione di storia della magia poi si rivolse a Marie

anche tu non hai ascoltato niente vero?” poi non avendo la risposta

“Marie ci sei?” 

Marie era appena arrivata alla sala comune e si era seduta sulla sua poltrona preferita, non aveva ascoltato la conversazione delle amiche e aveva l’aria di chi stava pensando a qualcos’altro poi sentendo la voce di Lily chiamarla

 “eh! Scusa cosa dicevi?” 

“Marie che hai?”

“niente Lily solo un po’ di mal di testa, credo che per sta sera non verrò a cenare, vado in camera” Lily la guardò preoccupata e disse

“sei sicura, non vuoi andare in infermeria a farti dare qualcosa”

no ho solo bisogno di riposo” rispose Marie mentre saliva le scale che portavano alla sua camera, aprì la porta ed appena entrata andò vicino allo specchio per controllare una cosa, si tolse il mantello e sfilò la camicia, sulla sua spalla sinistra spuntava una stana voglia che aveva avuto fin dalla nascita che stava prendendo la forma di un delfino – non è possibile – poi una voce la fece girare

bello eh!”

ma quando si girò non vide nessuno – me la sarò immaginata, sono veramente stralunata oggi – pensò mentre si cambiava e si metteva il pigiama, poco dopo sentì ancora una voce alle sue spalle

“sei sicura che è impossibile” questa volta quando si girò vide un fantasma, una donna sulla trentina con i capelli del suo stesso colore, verde acqua con qualche sfumatura lilla, e occhi verdi, portava un lungo mantello da strega, rimase a guardare quella figura poi chiese

“c-chi s-s-sei?” il fantasma si avvicinò e disse

“piccola non avere paura, io sono Margaret White” Marie indietreggio

“Margaret White, ma questo nome non mi è nuovo… t-tu s-sei la mia…”

“bisnonna, si sono io”

ma come! Cosa, non è possibile”

“so che oggi il prof.re Ruf vi ha raccontato una leggenda, giusto?”

“si, ma questo cosa centra”

“tu ti stavi guardando la spalla e avendo visto lo stano simbolo che hai, ti stavi chiedendo se potevi centrare qualcosa con quella leggenda giusto?”  

si più o meno” disse dirigendosi verso il letto e sedendovi sopra

“non ti interessa sapere cosa centra con te?” disse il fantasma avvicinandosi

“bhe per quello che immagino uno di quei bambini sarà stano un mio antenato, mi piacerebbe sapere però con quale dei quattro bambini e quali sono i miei poteri e ......  come mai non si sono manifestati ancora?” disse mettendosi sotto le coperte  

“la tua antenata e Susan Carter e aveva il potere di controllare l'acqua e di vedere le cose future toccando qualcosa; i tuoi poteri non si sono ancora manifestati perché il simbolo non si è ancora formato del tutto, ma arriveranno e io ti aiuterò a gestirli” disse il fantasma avvicinandosi a Marie

“Margaret adesso che mi ricordo il professor Ruf a detto che per compito dovremmo trovare i simboli che avevano i bambini, mi puoi dire quali sono?”

“Marie questo ti aiuterebbe a fare un compito e non dovrei dirtelo ma in fondo è una parte di te e dovresti saperla; dunque come hai capito Susan Carter aveva sulla spalla sinistra un delfino, Matt Turner aveva un leone , Andy Wait una fenice, Phobe Swayn un’aquila

e come mai sei rimasta fantasma?”

“come ti ho anticipato se i nostri figli sono senza poteri, quando moriamo restiamo fantasmi finché nella nostra stirpe nasce un/a bambino/a che abbia i poteri per poter insegnargli/le come usare e controllare i poteri” finito di dire queste parole si sentirono dei passi arrivare su di corsa

“ora ho capito e io sono quella della tua stirpe, senti ora è meglio che te ne vai perché tra un po’ arriveranno le mie amiche e per ora preferisco che non sappiano nulla e che non ti vedano” disse Marie così Margaret sparì dicendo “forse hai ragione”  poco dopo si vide la porta spalancarsi e comparirono le teste di Lily e Ania

 

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Capitolo 6
*** LA CHIAROVEGGENZA ***


6° Capitolo

6° Capitolo

 

La Chiaroveggenza

 

Non aveva mai detto nulla alle sue amiche; non sapeva nemmeno lei il motivo, non c’è la fece nemmeno quando prese il massimo dei voti in quel compito, Marie si mese seduta sul divano a pensare che il suo potere della chiaroveggenza gli aveva cambiato la vita, dalla sua prima visione alla fine del suo 5° anno a Hogwarts……

 

“Margaret non riesco a capire come mai riesco a fare questo ma non riesco ad avere premonizioni” disse Marie mentre guardava la sfera cristallina, che si era formata sul suo palmo della mano sinistra, nel quale uscirono tanti delfini di acqua che giravano attorno a lei controllati dall’altra mano

“ non devi avere fretta, avrai le premonizioni quando ne avrai bisogno!” disse il fantasma che girava nella stanza della ragazza

“come quando ne avrò bisogno, io pensavo che le avrei avuto quando lo volevo io!”

“mi dispiace Marie ma questo potere non è governabile, questo potere si governa da solo e ti fa vedere solo ciò che vuole farti vedere, mi dispiace per te ma non potrai vedere il tuo di futuro nelle  premonizioni” Marie ascoltava interessata ma allo stesso momento delusa di quello che il fantasma diceva mentre i delfini continuavano a girare intorno al lei, ad un certo punto la porta della stanza si spalancò e una chioma rossa seguita da una bionda arrivò dentro la stanza, le ragazze erano talmente impegnate; una a imprecare contro qualcuno e l’altra a cercare di farla calmare che non si accorsero che tante piccole gocce d’acqua finivano sul pavimento mentre Margaret sconparì

“non lo sopporto più, se continua così io lo strozzo” disse Lily dirigendosi verso il suo letto

“calmati Lily ti prego, non e poi una catastrofe” disse Ania seguendola

si invece, la deve smettere, se non fossi un prefetto gli avrei già messo le mani addosso”

“mi volete dire cosa succede?” disse Marie rivolgendo lo sguardo prima su Lily e poi su Ania fu quest’ultima a rispondere

“colpa di Potter, non la smette di fare il cretino con Lily, anche in situazioni inadeguate”

“in che situazione?”

“Potter e Black stavano divertendosi a stuzzicare Piton, Lily…” disse Ania rivolta a Marie

e io ho cercato di fermarli, e lui mi ha detto che si sarebbe fermato solo se uscivo con lui, ma ti rendi conto e intanto Black se la rideva”

“Tu che hai aiutato Piton ho capito bene?” chiese Marie sorpresa

si proprio lui e forse era meglio che stavo ferma visto che mi ha chiamato con il nome spregiativo che i Serpeverde usano sui figli di babbani”

“senti se vuoi ti posso aiutare a mettergli le mani addosso a tutti e tre, io mi soffermerei su Black” Lily la guardò arrabbiata ma poi cominciò a ridere

“la piantate voi due, sempre a litigare con quei due”

“Ania non sarai dalla loro parte” disse Lily

“non voglio dire questo, ma ogni volta che vi vedete, tutti e quattro vi insultate, non riuscite a parlare civilmente?”

“mi dispiace Ania ma non siamo in confidenza con loro come tu sei con Lupin” disse Marie sedendosi sul letto beccandosi una brutta occhiata da Lily

“sarò anche in confidenza con lui, almeno io le ascolto le persone, prima di insultarle” disse Ania

si ma Lupin non ti insulta come fa Black con me”

“forse Remus è migliore, ma se tu non dessi corda a Sirius forse lui la smetterebbe”

“e prendere gli suoi insulti , questo mai e poi mai”

“allora continua a fare quello ke vuoi tanto non ascoltate mai quello ke vi consiglio soprattutto tu Marie”

“a si e tu ascolti quello ke dico io”

“più di quanto tu ti renda conto”

“io non credo”

“non sei perfetta Marie rendertene conto una volta per tutte” disse infine Ania andando verso la porta, l’aprì e prima di scendere le scale disse “ se volete scusarmi in questo momento preferirei la compagnia di Remus e non della vostra”

“questa volta hai esagerato Marie” disse Lily rivolta all’amica

 

Ania uscita dal dormitorio si diresse fuori dal castello e andò a sedersi nelle rive del lago e cominciò a piangere, voleva liberarsi della rabbia che provava dentro, cercava sempre di calmare le sue amiche quando litigavano con i due malandrini, e quando ci riusciva finivano sempre per ridere, ma questa volta Marie l’aveva combinata grossa, come se le desse fastidio che lei non litigava mai con quei due e pensava che li difendesse sempre, ma non era così, anche a lei davano fastidio alcuni dei loro comportamenti, ma a questo ad odiarli c’era molta differenza.

Poi c’era il fatto di Remus Lupin, lui era molto diverso da quei due era più calmo, meno impulsivo, e pensava sempre prima di parlare a vanvera! Da quell’anno aveva capito di essere molto attratta da quel ragazzo, ma tra loro due c’era solo una semplice amicizia che per lei era molto importante

“già molto importante” pensò ad alta voce Ania

“cos’è molto importante?” disse una voce che la fece girare e trovandosi davanti alla persona dei suoi pensieri che gli sorrideva felicemente

“Remus” il ragazzo appena vide il suo viso rigato dalle lacrime il suo sorriso scomparì e si sedette vicino all’amica

“che è successo Ania?” chiese Remus mentre Ania cercava di asciugarsi il viso dalle lacrime senza successo

e successo qualcosa con Marie o Lily?”

“già” disse Ania incantandosi a guardare gli occhi castani dell’amico, mentre Remus si avvicinava e la abbracciò e disse

“succede a tutti di litigare con i propri amici, ma si risolverà tutto non ti preoccupare! Poi ci sono sempre io”

“grazie Remus” per lei era molto importante quel ragazzo perché sapeva di amarlo più di qualsiasi cosa, lo guardò di nuovo negli occhi e il ragazzo gli asciugò le ultime lacrime che erano scese dal suo viso per poi accarezzargli la guancia, senza rendersene conto si trovarono così vicini da desiderare entrambi di accorciare quella distanza e fu così che si baciarono, ma quel momento non durò quanto la ragazza avrebbe voluto, Remus si staccò da lei e gli disse

“mi dispiace, non volevo, dimentica quello che è successo” e detto questo Remus si diresse al castello ma Ania lo fermò girandolo

“non puoi baciarmi poi dirmi di dimenticare”

“mi dispiace Ania, mi sono fatto prendere dal momento tutto qui” rispose il ragazzo senza guardarla in faccia

“speravo che fossi diverso da altri ragazzi invece” disse la ragazza lasciando la presa

“Ania io … … non voglio rovinare la nostra amicizia, che è la cosa più preziosa che ho”

“già l’amicizia, e io che pensavo che … … che stupida”

“tu non sei stupida Ania” disse Remus avvicinandosi a lei per abbracciarla ma Ania si allontanò prima che ci riuscisse

“ti prego Remus non ho bisogno di un amico ora” dai suoi occhi altre lacrime rigarono il suo viso mentre tornava a sedersi in riva al lago lasciando il ragazzo solo tra i suoi pensieri mentre se ne tornava al castello per non fare altri danni.

“mi dispiace io non sapevo che….” disse un’altra voce molto familiare che si avvicinava a lei

che vuoi Marie, mi vuoi insultare di nuovo”

“Ania mi dispiace per prima, non volevo dirti quelle cose, ti prego non piangere”

“sono così stupida”

“non dire sciocchezze, sono io la stupida ad non avere capito che sei innamorata di lui, e mi dispiace per quello che ti ha detto”

“non fa niente, sono io che mi illudevo che provasse qualcosa per me oltre l’amicizia!”

detto questo le due amiche si abbracciarono.

 

Marie e Lily cercarono di consolare l’amica nella camera mentre quattro amici stavano parlando nella sala comune dei Grifondoro ormai vuota per l’ora tarda

“hei Remus non ti ho visto mai così giù, anche quando siamo vicini a plenilunio!”

“già! Sirius ha ragione che ti prende?”

“niente!” rispose sconsolato

“senti Remus siamo o non siamo tuoi amici”

e noi non c’è la beviamo che tu non stia male”

“gia non ci crediamo” disse Peter

“ragazzi vi prego non ne voglio parlare”

“mi dispiace ma ora ci dirai tutto” mentre James diceva queste cose una ragazza stava scendendo dalle scale per trovare un luogo in cui poteva parlare con un fantasma, ma sentendo quelle voci si fermò e rimase ad ascoltare, non che le interessasse più di tanto ma sapeva che stavano parlando di qualcosa che riguardava la sua amica

e va bene, oggi ho baciato Ania” disse senza alzare lo sguardo

 “scusa ma se è questo il motivo perché sei così, dovresti essere felice per esserci riuscito finalmente”

“già James ha ragione,  non so da quanto sei innamorato di lei” Marie sentendo quelle cose rimase di stucco, se amava Ania perché le aveva detto che la voleva solo come amica, in quel momento Remus lo disse anche hai suoi amici perché sentì Sirius rispondere

ma sei matto, perché gli hai detto questo?”

“pensaci Felpato, se gli dicessi la verità come la prenderebbe, non voglio che si innamori di me”

anche a noi hai detto la verità, ma non hai perso la nostra amicizia”

si ma voi siete un’altra cosa”

“io non credo Remus se lei ti ama capirà” e detto questo James si diresse verso le scale del dormitorio maschile e aggiunse mentre la ragazza che si era fermata per le scale ad ascoltarli si allontanava per non farsi vedere

“forse è meglio che ce ne andiamo a letto” i ragazzi annuirono tranne Remus che disse che aveva bisogno di restare da solo a pensare.

Quando i ragazzi si chiusero la porta della propria stanza Marie decise si uscire allo scoperto e di andare a parlare con Remus, voleva capire quale verità nascondeva e disse

“credo che tu non abbia bisogno di restare da solo, ma solo di andare a parlare con lei”

“non avrai sentito tutto vero?” disse preoccupato Remus alzandosi dal divano

“si ho sentito e vorrei capire cosa nascondi Lupin, non puoi immaginare come sta Ania”

“e tu non puoi immaginare come starebbe se saprebbe la verità?” disse superandola, ma mentre saliva le scale, Marie lo fermò per un braccio e gli disse “io non cr…” non riuscì a finire la frase perché barcollo e la sua testa cominciò a girare ad un tratto si trovò nel giardino di Hogwarts: Minerva McGranitt accompagnava un Remus Lupin pallido, verso il Platano picchiatore che stranamente era fermo; poi si ritrovò dentro ad un passaggio che il ragazzo percorreva; poi dentro alle mura di una casa, Marie non capiva che stava succedendo si girò ad ispezionare la casa poi si rivolse di nuovo verso Lupin; il ragazzo cominciava a dimenarsi e ad un tratto si trasformò in lupo mannaro.

Quando si risvegliò era sdraiata sul divano della sala comune, con due occhi castani che la guardavano con gentilezza

che … che  è successo?”

“sei svenuta, mi dovresti dire tu quello che è successo?”

“io non lo so” poi ricordandosi della visione sorrise dopo aver capito di avere finalmente una premonizione, poi rivolta a Remus disse

“tu sei un Lupo Mannaro, era questa la verità che vuoi nascondere ad Ania?” Remus la guardò sgranando gli occhi e gli rispose

“tu come fai a … a .. saperlo!”

“io ….  lo appena visto” Remus rimase ancora di più sbalordito

“appena visto… che stai dicendo!”

“l’ha appena visto in una premonizione” disse una voce che proveniva alle spalle di Remus

“Margaret che ci fai qui!” Remus si girò e vide un fantasma che assomigliava a Marie e chiese rivolto al fantasma

“tu chi sei?”

“la mia bisnonna” disse Marie ricevendo una guardata ancora più confusa di Lunastorta

“diciamo che non solo tu hai un segreto” detto questo racconto tutto a Remus, dei suoi poteri e del fantasma che la guidava; dopo il racconto decisero entrambi di andare a dormire, prima che Remus scomparisse sulle scale Merie disse

“Remus, Non dirò a nessuno quello che ho scoperto sta notte, ma devo sapere una cosa?”

Cosa?”

“ami Ania?”

“non so se posso chiamare amore quello che provo ma gli voglio un mondo di bene!”

“Allora dille la verità se lo merita”

“non credo che accetterà quello che sono”

“non puoi saperlo finché non glielo dirai, dalle la possibilità di decidere” e detto questo entrò nella sua camera e si mise a letto contenta finalmente di avere avuto la sua prima premonizione.

 

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Capitolo 7
*** LA VERITA' DI REMUS ***


7° Capitolo

7° Capitolo

 

 La verita’ di Remus

 

Forse aveva ragione Remus, gli amici possono accettare subito la situazione di avere qualcuno vicino che si trasformi in un Lupo Mannaro, ma non per una ragazza di 15anni che spera che il primo amore sia con un principe azzurro e non con un Lupo Mannaro……

 

Il giorno dopo Lupin era confuso, aveva pensato tutta la notte senza trovare una soluzione, i suoi amici e Marie gli avevano consigliato di dire tutto ad Ania, ma non era facile come la facevano loro, non voleva perderla, ma non voleva nemmeno che pensasse che non gli piacesse e che si allontanasse da lui, in qualunque modo fosse andata l’avrebbe persa; erano passate alcune settimane da quando si era insospettito per il comportamento della ragazza … …

Era seduto contro un albero nel giardino di Hogwarts a studiare quando Ania lo raggiunse scocciata così lui le chiese

che ti succede hai di nuovo litigato con le ragazze?”

“no mi da sui nervi che i ragazzi non capiscano quando è meglio stare zitti e non fare i galletti con le ragazze perché non serve a nulla”

“ di chi stai parlando?”

“di James, finché non imparerà a comportarsi con le ragazze non potrà mai conquistare Lily, anche se fosse la cosa più facile del mondo”

“ bhe, non è facile conquistare una persona che non ti ha nemmeno in nota”

“voi uomini non capite le ragazze nemmeno se vi dicono in faccia quello che provano”

“questo non è vero io capirei se una ragazza mi facesse il filo”

“forse se te lo direbbe in faccia, ma non se cerca di fartelo capire diversamente”

“con questo non vorrai dire che qualcuno lo stia facendo?”

vedi non lo riesci a capire nemmeno tu!”

Ania rispose arrossendo come se solo ora si fosse accorta con chi stesse parlando così continuò

“bhe  forse è meglio cambiare argomento”

proprio ora che stavo cominciando a essere curioso”

“già proprio per questo è meglio smetterla, ti lascio al tuo libro” disse la ragazza incamminandosi verso il castello

poi il bacio del giorno prima gli ha fatto capire che c’era qualcuno che stava cercando di fargli capire i propri sentimenti girandoci attorno, e quel qualcuno era la persona che avrebbe voluto accanto, Ania.

Non poteva fare finta di niente doveva tentare anche se lei non avrebbe capito, almeno non l’avrebbe lasciata perdere così senza una spiegazione, doveva trovare il coraggio per dirle di essere un Lupo Mannaro, dopo le lezione l’avrebbe cercata e chiarito ogni cosa.

 

Aveva girato tutto il castello dopo le lezioni ma non riusciva a trovarla, andò nella Sala Grande per la cena ma non era nemmeno lì così chiese alle ragazze il perché della sua assenza

“non aveva fame così è rimasta in dormitorio”  rispose Marie

“non vuole vedermi vero?”

“diciamo che ora sei l’ultima persona che vuole vedere dopo quello che le hai detto” disse scontrosa la ragazza rossa  “Lily!” disse Marie

“dovrei essere comprensibile con lui dopo avere visto piangere tutta la notte Ania, non so come puoi essere gentile tu”

“se sapessi la verità saresti comprensibile pure tu” rispose James al posto di Marie

che centri tu, e normale che sei dalla parte di Lupin, ma tu Marie?” chiese Lily guardandola

“Lily lo so come se la passa Ania, ma anche Remus e …”

“Basta non ho bisogno dell’avvocato difensore, Lily ha ragione mi sono comportato malissimo con Ania e non sarà facile recuperare almeno la sua amicizia ma ci proverò” e così dicendo tornò sui suoi passi e andò in Sala Comune

Quando entrò trovò la ragazza rannicchiata sul divano a guardare il camino, la guardò per alcuni minuti, i riflessi nella stanza donavano un colore ramato ai capelli biondi della ragazza, si avvicinò e quando la ragazza si accorse della sua presenza lo guardò e Remus vedeva nei suoi splendidi occhi azzurri solo tristezza

“Ania mi dispiace, io ….

“non ho bisogno di altre scuse, quello che volevo sapere già lo so e in fondo non è colpa tua se mi vuoi solo come amica no?” disse alzandosi dal divano e dirigendosi verso le scale

“questo non è vero” rispose il ragazzo facendola girare

“invece si, non è colpa tua, sono solo io la stupida che speravo che provassi qualcosa in più dell’amicizia per me”

“non mi riferivo a questo”

“come, e a cosa allora?” chiese guardandolo sorpresa

“non ti voglio bene solo come amica”

ma se mi hai detto che la nostra amicizia era la cosa più importante per te”

“so quello che ho detto, e mi dispiace per averti fatto soffrire, ma forse quello che ti dirò sarà ancora più brutto” disse Remus andandosi a sedere sul divano

“non riesco a seguirti Remus”

“forse è meglio che ti siedi” la ragazza si sedette di fianco al ragazzo e lo guardava spaesata

“non sarà facile ma hai il diritto di sapere perché ho fatto in modo che pensassi che volevo solo amicizia” il ragazzo teneva lo sguardo verso il camino, non sarebbe riuscito a reggere uno suo sguardo benevolo

“Remus con questo vuoi dire che … …”

che mi piaci un sacco! non so da quando mi sono reso conto che mi piacessi, ma non era facile stare con te senza baciarti, senza accarezzarti e coccolarti, ma dovevo, una persona come me non può avere qualcuno accanto”

cosa vuoi dire con una persona come me tu sei un ragazzo come tanti altri”

“in questo ti sbagli, forse per alcuni giorni del mese sono normale per altri non sono in me stesso”

“non riesco a seguirti, che vuoi dire con questo?”

“dovresti avere notato ke alcuni giorni del mese sono stanco e a volte non mi vedi neppure”

si mi hai detto ke tua madre sta male e ke quando non la vai a trovare sei molto preoccupato è per quello ke sei stanco”

“un’altra bugia per nascondere il mio segreto!”

“mi hai sempre mentito … … quale segreto Remus?”

“Ania io … … durante il plenilunio … … mi nascondo nella Stamberga Strillante… e … mi trasformo in un … … Lupo Mannaro”

 

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Capitolo 8
*** LA REAZIONE DI ANIA ***


8° capitolo

8° capitolo

 

La Reazione di Ania

 

… … la situazione diventa difficile da concretizzare, pensare che il ragazzo a cui vuoi un bene dell’anima sia diverso da come si immaginasse, tutto diventa più difficile, tutto diventa opaco, e non si ha idea sul da farsi, ma per fortuna, anche se con un po’ di difficoltà, si capisce che se si ama davvero ogni cosa viene superata e condivisa …

 

“un altro scherzo vero, ti diverti a farmi del male” disse la ragazza alzandosi subito dal divano e ricominciando a piangere guardandolo negli occhi “tutto quello che mi hai detto adesso, io … … stavo credendo a tutto, perché Remus perché mi fai tutto questo”

girò lo sguardo verso le scale e corse verso il dormitorio ma una mano la fece girare e incontrò gli occhi lucidi del ragazzo

“credi ke potrei mentirti su una cosa del genere Ania, quanto vorrei riuscire ad esporti tutto quello ke provo senza avere paura della tua reazione sapendo quello ke sono, quanto vorrei ke… … non mi avessero contagiato e quanto vorrei non trasformarmi in un Lupo Mannaro, stare male e andare da Madama Chips per farmi curare le ferite che mi infliggo da solo, in un certo senso mi piacerebbe ke fosse tutto uno scherzo Ania credimi, ma non lo è” disse tutto in un fiato il castano poi lasciando il braccio della ragazza, lei non riusciva a credere a quello ke diceva o almeno non voleva crederci, continuava a guardarlo con stupore

“Remus io … credevo …”

Ania cercava di trovare le parole giuste per scusarsi in qualche modo, nella sua testa continuava  a sentire le parole di Remus, credeva che fosse solo uno scherzo, forse l’unica cosa che gli era venuta in mente per giustificarsi, per cercare di farsi perdonare dicendo una cosa orribile, ma quando aveva visto i suoi occhi e aveva sentito le sue parole aveva capito ke non mentiva, ke ogni luna piena diventava veramente un Lupo Mannaro, ke soffriva per molte cose senza avere mai detto nulla, pensando ke nessuno poteva accettarlo, e chi poteva accettare una cosa del genere senza avere un po’ di paura, di compassione per un povero ragazzo che aveva avuto,forse, la sfortuna di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato; come si doveva comportare ora con il ragazzo che aveva davanti, consolarlo, capirlo, piangere per lui o scappare da lui, non sapeva che fare, cosa dire e così taceva

“Ania non ti sto chiedendo nulla, non saprei nemmeno io cosa fare in una situazione del genere, avevo paura di dirti tutto per non rovinare qualcosa che poteva nascere, ma ieri mi sono lasciato andare e poi quando sono tornato in me ho rovinato tutto lo stesso, così potevo anche dirti il mio piccolo segreto, forse credevo di recuperare almeno la tua amicizia, ma ho sbagliato di nuovo, non si può prendere alla leggera una cosa del genere e fare finta di nulla vero?”

Ania cercava di fare uscire qualcosa dalla sua bocca ma non riusciva, come se non avesse più la forza di parlare, non trovava nulla da dire, nulla che poteva migliorare la situazione, non riusciva ad accettale la cosa, il suo principe era diventato ad un tratto un mostro; continuo il ragazzo per lei

“così è finito tutto giusto?”

“no, ma … … non è facile …”

“ora vorrei, davvero, almeno la tua amicizia”

“quella l’avrai sempre, ma … … ho bisogno di tempo per … … digerire … … la cosa”

“tutto il tempo ke vuoi, ora è meglio che vai a digerire la cosa ed io vada a fare due passi per fare lo stesso”

 

Nei giorni seguenti il cerchio di amici venne a sapere quello che era successo e vedevano stare male entrambi gli amici senza riuscire a fare nulla, Ania dopo le lezioni pranzava e cenava molto presto poi se ne stava nel dormitorio a fare i compiti o facendo qualsiasi cosa per non incontrare o pensare a Remus, nel contempo il ragazzo se ne stava sempre sui libri e non voleva che nessuno gli suggeriva il da farsi, finché la ragazza non decidesse di parlare con lui, non voleva rovinare di più ogni cosa.

 

Intanto nei giardini di Hogwarts due amici cercavano di trovare una soluzione

“non può continuare a comportarsi così”

“lo penso anch’io, è strano non vuole nemmeno più divertirsi con noi, nemmeno durante il plenilunio”

“io intendevo con Ania, James, non con noi”

e come si dovrebbe comportare scusa, lei voleva digerire la cosa e lui la lascia stare finché non l’avrà fatto”

“non capisci proprio nulla di queste cose”

cosa dovrebbe fare scusa?”

“parlarle e capire il suo comportamento”

“lo sai già perché non lo vuole vedere”

“senti può essere anche una cosa pesante da digerire, anche se noi non l’abbiamo presa così, ma almeno salutarlo e incontrarlo potrebbe già farlo no, è passato quasi un mese ed entrambi si comportano come se la faccenda non gli interessasse minimamente, poi e stata lei a dire che non avrebbe mai smesso di essergli amico o mi sbaglio”

si l’ha detto ma…”

“niente ma James, non ci si comporta in questo modo, Remus è un uomo giusto e come tale deve rinunciare all’orgoglio e parlare con Ania”

“invece credo che sia lei che dovrebbe fare la prima mossa, lui si è messo a nudo sulla cosa che teme di più, ora è lei che deve accettare ogni cosa e passare avanti”

“forse hai ragione ma vorrei che non buttassero tutto quello che c’è tra di loro per una cosa che si può superare”

“credi davvero che si possa recuperare, ho già rovinato tutto non voglio che peggiori la situazione” disse una voce appena arrivata

ma Remus qualcosa dovrai pure fare”

“io ha fatto già molto ora tocca solo a lei decidere cosa fare”

 

Nello stesso istante due amiche facevano lo stesso in un angolo della biblioteca

“credi che si stia comportando nella maniera giusta”

“io credo di si non è ancora pronta per parlargli finirebbe per rovinare tutto”

“come se non fosse già rovinato”

“come vorresti che la prendesse Marie?”

“non so ma non così se cercasse almeno di risolvere qualcosa, ma non fa nulla ha deciso di non vederlo o non lo farà”

“non è facile”

“sarebbe facile se accettasse la verità invece di ignorarla, Lily”

“ti ripeto che non è facile”

“ e che colpa ne ha lui, Lily, ha avuto il coraggio di confessarle tutto e lei non accetta la cosa, nemmeno Remus vorrebbe essere un Lupo Mannaro ma non ha scelta, e lei dovrebbe scegliere una volta per tutte cosa vuole veramente, perderlo o amarlo”

“bhe non credo che sia così importante per lui” disse una voce e Marie si girò verso di essa

“lo credi davvero Ania, cosa dovrebbe fare se tu lo ignori completamente”

“Marie io … … se lo incontrassi … … non saprei che dirgli … io amo Remus ma non riesco accettare quello che è”

perché Ania perché”

“non lo so, nei miei sogni avevo la figura di un ragazzo bellissimo che mi coccolava ora vedo solo un mostro, non voglio perderlo ma non sono ancora pronta e so che se gli parlassi rovinerei tutto”

“Ania, è vero non è il classico principe azzurro, ma ti vuole molto bene e soffre per questa cosa”

e credi che io non soffra”

“non ho detto questo, ma pensa ke lui ha già sofferto per accettare di non essere capito, di non essere accettato, soprattutto da te, ma sei tu che devi accettare che sia un Lupo Mannaro non lui”

 

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Capitolo 9
*** RICONCILIAZIONI ***


9° Capitolo

9° Capitolo

 

Riconciliazioni

 

… anche se a volte si ha bisogno di una mano esterna per capirlo.

Nei giorni che mi ero messa all’opera per fare riconciliare Ania e Remus ho imparato che non si conosce mai bene qualcuno; la persona che non sopporti può diventare il tuo migliore alleato e capire che può essere di più che uno stupido ragazzino.

 

Era passata un’altra settimana e ancora Ania e Remus non si rivolgevano la parola, a Marie non piaceva quella situazione, aveva provato a convincere l’amica a non pensare troppo al fatto che Lupin fosse un Lupo Mannaro ma ai sentimenti che provava per lui, ma lei continuava a dire - a te sembra facile perché non sei nella mia situazione - e qualsiasi risposta che dava ad Ania era inutile; Marie insisteva talmente tanto a dire la sua che l’amica ormai non voleva vederla, non le parlava nemmeno più e Lily, per non mettersi da nessuna parte, non voleva più sentire parlare della storia finché non si fosse risolto tutto.

La stessa cosa era successa a Sirius, non voleva vedere l’amico soffrire in silenzio, che era andato persino a parlare con Ania e si era ritrovato 4 dita stampate in faccia, e quando Remus l’era venuto a scoprire gli aveva detto di non impicciarsi nei problemi degli altri;  così sia Marie che Sirius si ritrovarono da soli per la loro testardaggine.

 

Un giorno Marie vagava nei giardini della scuola quando vide Sirius seduto nell’erba con la schiena appoggiata ad un albero con lo sguardo pensieroso verso il lago

“Sirius Black senza amici e senza cerchia di ammiratrici, strano!”

il ragazzo si girò per vedere la fonte della voce

“ah! sei tu” disse rigirandosi a guardare il lago

“forse aspettavi qualcun’altra?” chiese la ragazza che non ricevendo risposta stava già tornando su suoi passi quando una domanda la fece fermare con una smorfia

“siete sempre così strane voi ragazze?”

“potremmo dire la stessa cosa su voi ragazzi!” rispose riprendendo a camminare

“no, volevo capire il perché quando vi piace qualcuno, al minimo ostacolo vi isolate” disse il ragazzo tirando un sasso nel lago, Marie intanto si era fermata e ora stava andando verso di lui

“cos’è una ragazza non accetta la tua corte” disse divertita appoggiandosi con la spalla all’albero

“no, e comunque non sono pieno di ragazze come pensi o almeno non ho ancora trovato la ragazza che mi interessi per farci la corte” rispose il moro alzandosi da terra e rendendosi conto poco dopo di trovarsi a pochi centimetri dalla ragazza che incontrando i suoi meravigliosi occhi si perse in essi finché lui si girò tossendo

“allora mi sai dare una risposta alla domanda di poco fa?” chiese Sirius cercando di togliere la tensione creatasi tra i due

“se vuoi una risposta da me … io … non credo di essere come le ragazze che hai appena descritto, comunque non mi sono mai trovata nella situazione!”

“bhe, la tua amica si invece”

“chi?”

“Ania chi altri”

che centra Ania con te?”

“con me nulla, ma con Lunastorta centra!” disse tirando un altro sasso nel lago

“bhe in questo caso non posso risponderti perché non lo capisco nemmeno io perché si comporti così! È da settimane che cerco di capirlo ma come risposta ho avuto solo un isolamento!”

“siamo messi bene entrambi allora! cerchiamo di aiutare i nostri amici e loro sanno solo metterti da parte”

“vuoi dire che anche Remus si è stufato di averti sempre intorno impicciandosi dei suoi affari” chiese Marie guardandolo a giocherellare con un altro sasso

“già!!!!” rispose tirando il sasso

“ogni cosa che pensi sia giusta, per loro e solo un intrusione, l’unica cosa che non fanno è pensare a quello che hanno nei loro cuori. Pensano solo che sia l’altro a dovere fare la prima mossa!” disse la ragazza abbassando gli occhi guardandosi i piedi

“dovrebbero solo chiudersi in una stanza e ragionare insieme invece di farsi mille domande!”

“giusto sarebbe una buona idea!” disse Marie che forse c’era ancora un modo per riunirli

cosa?” chiese il ragazzo sorpreso

“rinchiuderli in una stanza!” disse tornando a perdersi negli occhi di Sirius

se lo facessimo perderemo entrambi”

“in fondo non abbiamo nulla da perdere, già non ci vogliono vedere, forse finalmente si convinceranno che gli ostacoli si superano se ci si prova insieme”

“forse hai ragione” disse il moro lanciando un altro sasso nel lago.

 

Da quel giorno Marie e Sirius si incontrarono per escogitare un piano per fare parlare Ania e Remus da soli in una stanza; dopo qualche giorno riuscirono con una scusa portare entrambi i ragazzi in un’aula in disuso e rinchiuderli dentro con un incantesimo

“Marie fammi uscire di qui, ho paura stare qui da sola al buio!” gridò all’amica prima di sentire una voce nella stanza

“Non sei sola, lumus” rispose Remus accendendo alcune candele su uno scaffale

“Marie fammi uscire di qui!!” gridò di nuovo senza risposta

“come mai tutta questa paura di me? Non c’è luna piena non mi trasformo in un Lupo mannaro”

“smettila Remus” rispose continuando a guardare la porta

“bhe sembra l’unica cosa che ti spaventi o mi sbaglio?!”

“Marie fammi uscire di qui ti prego” urlò un’altra volta senza ricevere nessuna risposta,

“non riesco a capire perché ti comporti così?” chiese il ragazzo vedendo la reazione della ragazza che si girò guardandolo “ non eri tu quella che diceva che mi sarebbe sempre stata amica e che aveva solo bisogno di digerire la cosa?”

si ma…”

“è passato più di un mese e ancora non hai digerito nulla? Come vuoi che mi senti, mi tratti come se fossi una persona qualunque, come se non mi conoscessi nemmeno, e l’unico mio difetto ed essere un Lupo Mannaro, ho sempre odiato esserlo e ora non lo sopporto, se fossi un ragazzo normale non mi avresti trattato così, almeno mi avresti liquidato direttamente… … non so più cosa fare con te … ho cercato di dimenticarti ma non riesco… in fondo non c’è nemmeno un valido motivo per farlo…” disse Remus alzando lo sguardo vedendo lacrime uscire dagli occhi della ragazza

“perché fai così, non capisco quello che hai dentro, sembra che non ti interessa più nulla di me dopo quello che hai saputo e ora piangi …... perché…. perché?!” continuò il ragazzo

Ania non sapeva che dire, in quel momento avrebbe solo voluto abbracciarlo, baciarlo ma avrebbe solo complicato le cose, perché il fatto che fosse un Lupo Mannaro la paralizzava così tanto?, era uno dei ragazzi più dolci e carini che aveva mai conosciuto ma quando chiudeva gli occhi vedeva un orrendo lupo che cercava di sbranarla

“ormai non so più cosa dirti, forse era meglio che credessi che fossi un ragazzo che si divertiva a fare scherzi, mi avresti odiato, ma alla fine lo fai anche ora” disse alla ragazza che continuava a guardarlo con le lacrime agli occhi, poi si diresse verso la porta e urlò a Sirius di farlo uscire come aveva fatto poco prima la ragazza

“no Remus” disse continuando a fare no con la testa intanto il ragazzo si girò verso di lei e chiese

“cosa?” la ragazza cerco di asciugarsi il viso ma i suoi occhi non smettevano di bagnarsi

“non è vero che ti odio, ho solo paura, ogni volta che chiudo gli occhi ti vedo venirmi addosso trasformato, e non riesco a vederti come un ragazzo normale e non so perché! io dovrei dare ascolto al mio cuore come dice Marie, ma è più forte di me, la paura continua a sovrastare ogni cosa” cercava di trovare le parole per farsi capire ma nemmeno lei capiva, intanto lui aveva lasciato perdere la porta e si stava avvicinando a lei mentre Ania continuava a parlare “ il mio cuore ti vuole bene, ma la mia mente ha paura, non voglio averne ma è più forte di me… e non so come fare, voglio dimenticare il fatto che tu sia un Lupo Mannaro ma non ci riesco…”

“non puoi dimenticarlo, sono un Lupo Mannaro e lo sarò per tutta la vita” disse il ragazzo abbracciando Ania poi continuò “da quando sono stato contagiato credevo che sarei stato sempre solo, ma da quando sono qui ho conosciuto i Malandrini e ho trovato degli amici che mi stanno sempre vicini persino quando mi trasformo diventando animaghi, quando ho conosciuto voi ragazze e in particolare te sono di nuovo rinato ma sapevo che saresti stata solo una amica, non potevo chiederti niente di più e vorrei solo riavere la mia fantastica amica, scherzare e divertirci insieme come prima, non pretendo niente di più”

La ragazza si staccò da Remus quel poco per guardarlo negli occhi

“lo so che mi sono comportata malissimo con te da quando ho scoperto la verità, ma sapevo che se mi avvicinavo di nuovo a te … io … non sarei riuscita a non saltarti addosso sapendo quello che provi per me, … …ma sapevo che finché non avrei superato il fatto che al plenilunio ti trasformi avremmo sempre avuto dei problemi o almeno io avrei sempre avuto paura di te e non ti meriti questo, non da me; non voglio tornare ad essere amici come prima, non ci riuscirei e non per il fatto che sei un Lupo Mannaro ma perché … iiiio … ti … ti amo … e …“ cercò di finire la ragazza ma due dolci labbra si posarono sulle sue. Quando poco dopo si staccarono il ragazzo parlò “anch’io ti amo e se vuoi cercheremo un modo insieme di farti superare la paura di me, se no ti lascerò in pace finché non supererai tutto”

“credo che non riuscirei stare ancora lontano da te per così tanto tempo, forse riuscirò a superare la paura ma non senza di te” e detto questo i ragazzi si tornarono a baciare più intensamente.

 

Intanto fuori dalla stanza due ragazzi seduti poco lontano dalla porta cercavano di capire quando sarebbe stato il momento giusto per aprire la porta

“credi che abbiano risolto?” chiese Sirius

bhe il fatto che non si sente più urlare direi che almeno hanno cominciato a parlare”

“credi che dovremmo aprire la porta?”

“forse dovremmo lasciarli chiusi dentro ancora per un poco”

“ancora cinque minuti?” chiese il ragazzo e Marie fece un cenno affermativo e tra loro tornò il silenzio finché una mezza risata non uscì dalla bocca della ragazza

che c’è?” chiese curioso Sirius

“stavo pensando che da quando abbiamo cominciato insieme a inventarci qualcosa per fare risolvere ad Ania e a Remus … mhmh! Ci pensi che non ci siamo insultati una sola volta, strano no!” Siuris la guardò negli occhi poi si concentrò sulle sue labbra, avrebbe tanto voluto baciarla, ma riuscì a contenersi e cambiò argomento

“forse è meglio riaprire la porta e andarcene a cena ho un certo appetito”

“sempre il solito” disse mentre fece scattare la serratura che chiudeva la porta della stanza

“che c’è mi è venuta fame!” disse il ragazzo mentre si incamminava verso le scale che portavano alla sala grande assieme a Marie.

 

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Capitolo 10
*** LA SCATOLA DEI RICORDI ***


10° Capitolo

10° Capitolo

 

La Scatola Dei Ricordi

 

Marie si diresse verso la sua camera da letto, si tolse il mantello e lo ripose nell’armadio prendendo una scatola nel ripiano superiore, si sedette a terra vicino al letto appoggiò la scatola e la aprì, dentro c’erano foto di lei e dei suoi amici di scuola, lettere che aveva ricevuto da Lily e Ania durante le vacanze da Hogwarts, poi gli capitò in mano una foto, un pranzo di natale e tutti loro che ridevano, nessuno sapeva cosa sarebbe successo qualche mese dopo; poi ripensò alla sua prima visione del suo futuro e alla razione delle sue migliori amiche…

  

Ormai stavano per cominciare le vacanze di natale del suo 6° e penultimo anno a Hogwarts, per quell’anno le sue amiche e lei sarebbero rimaste a scuola per le vacanze di natale e purtroppo anche i malandrini. Loro sette non erano mai andati d’accordo tralasciando il periodo quando Marie e Sirius avevano fatto riconciliare Remus e Ania, ma dopo si erano continuati a punzecchiare a vicenda come Lily e James che non avevano mai smesso di darsi addosso; l’eccezione la facevano Ania e Remus che si erano messi insieme l’anno precedente, quando erano rimasti rinchiusi assieme e Marie credeva veramente che avrebbero passato tutta la vita insieme, si poteva escludere anche Peter anche perché era un tipino a posto solo con una adorazione per James Potter, il ragazzo più rompiscatole, testone e vanitoso assieme al suo compare Sirius Black, almeno Marie e Lily la pensavamo così perché tutto Grifondoro amava quei due, Ania diceva che erano i migliori amici di Lupin, le altre ragazze dicevano che erano i più belli e i ragazzi dicevano che erano i più forti a Quidditch e grazie a loro, la nostra casa, aveva guadagnato per 3 volte di seguito la coppa di  Quidditch.

 

Marie e le sue amiche erano appena tornate nella Sala Comune dopo due ore di Pozioni con i Serpeverde;

“non c’è la faccio più, finalmente cominciano le vacanze” disse Ania lasciandosi cadere sul divano

“io odio le ore di pozioni con i Serpeverde, almeno tu sei sempre in coppia con Remus a me tutte le volte il Prof.re mi mette con un Serpeverde, non è possibile” disse Marie

piantala di lamentarti, questa volta è capitato anche a me, ma io non mi lamento come te” disse Lily sedendosi vicino ad Ania

“giusto Marie hai sempre qualcosa da ridire, una volta sei andata in coppia con Sirius e ti sei lamentata lo stesso, lui non è un Serpeverde” continuò Ania

“sempre contro di me, alla faccia della amiche” disse Marie avvicinandosi al camino

“Lily comunque non so come hai fatto a sopportare Piton per due ore, forse perché sei una secchiona”continuò Marie

Piantala Marie, non è poi così tanto male Severus

Marie si avvicinò a lei e gli mise una mano sulla fronte, Lily scanso la mano e le disse “che ti prende?” Marie rispose “ controllavo se avessi la febbre, tu che dici che Piton o scusa «Severus» non è male, ma sei pazza?”

“chi dice che Snivvelus non è male”chiese un ragazzo dai scompigliati capelli neri e rotondi occhiali

“credo che sia stata la Evans” disse il suo compare appena entrato in sala Comune dopo James

che volete voi due?” chiese Marie

“ci manca solo che la strega dai capelli turchini si metta in mezzo”disse Sirius rivolto a Marie

senti Black la vuoi piantare di rompere? e lascia stare il colore dei miei capelli”

“mai pensato di tingerli” disse Sirius avvicinandosi a Marie e toccandogli una ciocca di capelli

“togli le tue manaccie dai miei capelli Black” disse scansandogli la mano

“calmati” disse ma si avvicinò di nuovo a lei

“senti Black vuoi la guerra” scansandogli ancora una volta con più violenza la mano del ragazzo che si avvicinava ai suoi capelli

che credi di poter fare ragazzina”

“a chi ragazzina” disse Marie avvicinandosi a Sirius con un’aria minacciosa, di chi tra un po’ avrebbe scagliato di tutto verso il ragazzo

Intanto che quei due litigavano e Ania cercava di farli smettere e non permettersi di picchiarsi; James si sedette di fianco a Lily chiedendole “come fai a dire che Piton non è male, non credo che ti ha mai trattato bene come faccio io

“Senti Potter chi ti credi di essere, odio questo tuo modo di ficcare il naso dove non devi, e poi non credo che tu ti comporti molto bene con me” disse alzandosi dal divano per cercare di mettere più distanza possibile tra lei e quell’essere odioso

“perché non mi hai mai dato un’ occasione, domani c’è l’uscita a Hogsmeade perché non ci vieni con me e mi dai l’occasione di farti vedere come mi comporterei con te se non fossi così scontrosa”

“non ci penso nemmeno, anche se fossi l’ultimo ragazzo rimasto nel resto dell’universo” disse Lily salendo le scale che portavano alla sua camera James la guardò poi sentì qualcuno chiamarlo

“senti Ramoso io vado in camera perché mi sono rotto di sentire questa vecchia bisbetica” disse Sirius salendo le scale che portavano al dormitorio maschile, così James si alzò dal divano e seguì l’amico

“chi hai chiamato «vecchia bisbetica» torna giù se hai il coraggio” disse Marie salendo le scale e riuscendo a prenderlo e a farlo girare 

“basta Marie! calmati” disse Ania  raggiungendola, per farla staccare dal ragazzo, appena in tempo prima che la ragazza svenisse nelle sue braccia

“aiutami!” chiese Ania a Sirius che l’aiutò a portare Marie sul divano mentre la ragazza aveva una visione:

una casa color panna, una cena di natale, un albero di natale, seduti su una poltrona  c’erano due persone abbracciate, sembravano Ania e Remus, altre tre persone sopra il divano, una donna con in braccio un bambino e al suo fianco un uomo che guardava un altro uomo con capelli corvini e meravigliosi occhi azzurri seduto a terra davanti all’albero addobbato, stava dando un regalo alla donna con strani capelli verde acqua che baciò poco dopo, le persone sul divano erano Lily con in braccio un bambino dai capelli corvini e al suo fianco James Potter che baciava la donna prendendo poco dopo il bimbo dicendo - ora tocca a te Harry a scartare il tuo regalo che tuo padre ti fa con tutto il cuore- e seduto davanti a lei Sirius

quando si riprese cadde dal divano “hai! Accidenti!” alzò lo sguardo e vide una mano venire verso di lei e quando capì chi cercava di aiutarla si mise in piedi velocemente guardando impaurita il ragazzo che le si parava davanti 

no non è possibile” disse ancora sconvolta

“che ti succede?” chiese il ragazzo impaurito dal svenimento di Marie di poco prima e dalla reazione di ora, la ragazza continuava a guardarlo scuotendo la testa poi corse su per le scale nella parte opposta continuando a dire “non è possibile, no, no, noooooooo!”

Ania preoccupata raggiunse le due amiche e appena entrò vide Lily che guardava una Marie che girava su e giù per la camera dicendo sempre la stessa cosa, “no, No e no”

“Marie si può sapere cosa ti prende” disse Ania avvicinandosi e cercando di farla sedere sul letto “mi stavo chiedendo la stessa cosa, cosa mi sono persa?” disse Lily rivolta ad Ania

“non so un attimo prima era incavolata con Sirius e un attimo dopo correva su per le scale dicendo che non era possibile” rispose Ania rivolgendo lo sguardo a Marie, essa era seduta sul suo letto con i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani sul viso, ad un tratto si alzò e chiamò

Margaret ho bisogno di te, SUBITO” le sue amiche la credevano pazza poi un fantasma comparve dal soffitto

“non c’era bisogno di urlare sono qua” disse il fantasma; Lily e Ania stavano guardando la scena senza riuscire a dire niente

“mi vuoi dire come posso vedere il mio futuro, quando tu hai detto che potevo vedere la vita futura degli altri ma non la mia” disse Marie avvicinandosi al fantasma

“forse Marie non è il momento giusto”

“DIMMELO”

“può succedere a volte, il tuo potere a volte può essere generoso e farti vedere qualcosina che riguarda te”

stai scherzando vero, non può essere vero io e …. no non riesco proprio ad immaginarmelo”

“ORA BASTA” disse Ania e così facendo Marie e Margaret si girarono verso le due amiche

“Marie ci puoi spiegare cosa cavolo succede”continuò  

 “ecco io…” disse rimettendosi a sedere sul letto , Lily e Ania si avvicinarono poi dissero “allora?!”

“ forse è meglio che vi mettiate a sedere, potrebbe essere una cosa lunga da spiegare”

Le ragazze obbedirono e si misero sedute per terra vicino al letto di Marie, lei si alzò dal letto per mettersi anch’essa seduta per terra vicino alle amiche poi cominciò

dunque come prima cosa vi presento Margaret, la mia Bisnonna, vedete qualche somiglianza” disse ridendo nervosamente

“la tua cosa?”

“e … la mia bisnonna, sentite lo so che sembra strano e che non capivate nulla di quello che stavamo parlando, e vi chiedo scusa per non avervelo mai detto prima, ma forse è meglio che comincio se no ci capirete ancora meno e poi mi interrompete di nuovo…. Allora non so se vi ricorderete quella lezione di Storia della Magia in cui il prof.re ci aveva parlato di una leggenda che proveniva dall’Irlanda – Lily annui – ecco diciamo che non era una leggenda, ecco per farla breve e per fare capire qualcosa anche ad Ania la leggenda parlava…” non finì la frase perché Lily continuò per lei

“parlava di quattro bambini nati ai quattro punti cardinali che avevano oltre ai poteri che ogni mago e strega possiede anche altri poteri collegati ai quattro elementi”

ok! Però non riesco a capire cosa centra con te?” chiese Ania dopo avere sentito quello che diceva Lily

se mi fate finire, come vi dicevo non è una leggenda, diciamo che io sono la discendente di uno di loro”

COSA??”  dissero insieme le due ragazze

“mi volete fare finire, non hai mai capito come ho fatto quella volta a prendere un voto più alto del tuo, che prendi sempre il massimo e sei una delle poche che riesce a stare sveglia nelle ora di Storia della magia”

“io credevo che fosse fortuna, e che avessi trovato un libro che ne parlava di più di quello che avevo trovato io” rispose Lily

invece no, sapevo quelle cose perché Margaret me le aveva dette”

dunque hai veramente quel simbolo sulla spalla” chiese Lily; Marie si tolse la cravatta e la camicia e fece vedere la voglia che ormai aveva preso forma del delfino che non era più dello stesso colore della sua pelle, ma che tendeva al colore dei suoi capelli

ma non era il tatuaggio che ti eri fatta”chiese Ania

“diciamo di si ma più naturale” disse rimettendosi la camicia

ma quali sono gli altri poteri che hai?”

“posso far apparire, giocare e manipolare l’acqua…”Marie fece apparire, con stupore delle ragazze, sul suo palmo una sfera cristallina, Ania si avvicinò e la toccò

ma è acqua” disse con stupore la ragazza

“già ma non è tutto qui” la sfera si deformò e formò un arco che terminava nell’altro palmo della ragazza, poi con un gesto l’acqua tornò a essere una sfera e dal suo interno fuoriuscivano delfini, sempre formati di acqua che facevano capriole poi tornarono nella sfera, le ragazze erano meravigliate

bello eh! È quello che preferisco amo i delfini e tutto ciò che riguarda l’acqua”

“fantastico, ma non hai un altro potere, se non mi ricordo male? Credo la capacità …” disse Lilly ma fini la frase Marie

“di vedere il futuro toccando un determinato oggetto o persona, non è molto bello visto che ogni volta svengo e mi ritrovo sdraiata per terra con una botta da qualche parte”

“è questo che ti è successo prima” chiese Ania e Marie annuì

cosa hai visto?” chiese Lily

“forse è meglio che non ve lo dica vi sconvolgerebbe troppo come è successo a me”

ma è una cosa che riguarda te giusto” chiese Lily

“già, ma non solo, Margaret mi aveva sempre detto che non potevo vedere il mio futuro, ma questa volta è successo ed era meglio che il mio potere si facesse gli affari suoi” disse Marie guardando Margaret che durante tutto il racconto era rimasta vicino al letto ad ascoltare

“vi posso solo dire che riguardava tutti noi, era una visione della nostra vita futura durante uno dei nostri natali tutti insieme, ma quando finiremo la scuola, almeno credo”

“vuol dire che eravamo tutte insieme”

“direi di si ma con noi c’erano altre persone!”

“altri amici?” chiese Ania

“eh…eh….ehh.. sentite forse è meglio lasciare perdere ok?”

“siamo le tue amiche perché non ci spieghi la tua visione” chiese Lily

“da quello che dici sembra gradevole quello che hai visto ma allora perché eri così sconvolta quando sei tornata in te?” continuo Ania ricordando la reazione dell’amica

“non posso dire che non era gradevole, bella casa, bella atmosfera, tutto sprigionava felicità …” non sapeva che dire, ancora non poteva credere che avrebbe potuto volere bene al ragazzo che ora non poteva soffrire, poi continuo “ ragazze  … sarebbe meglio lasciare stare il futuro può sconvolgere” non riusciva a smettere di giocherellare nervosamente con l’orlo delle lenzuola mentre ripensava alla visione in particolare al ragazzo che aveva davanti poi senti la versione di Lily

“sembri d’avvero sconvolta, come se ti fossi vista amoreggiare con Sirius! Ahh..ahh..ahh!...”

la risata di Lily contagiò anche Ania che, ripensando all’atteggiamento che Marie aveva avuto con il ragazzo poco prima dello svenimento e il pensiero che i due si potessero solo volere bene come coppia, le faceva scoppiare lo stomaco, ma appena vide lo sguardo di Marie e le sue mani che si erano finalmente fermate di tormentare il lenzuolo, le sue risate si bloccarono assieme a quelle di Lily “stavo scherzando, non ti vedrei mai con Sirius” disse Lily ma quella frase non fece cambiale espressione all’amica

“Marie, Lily ha beccato in pieno?!”

“continuo solo a dire che il futuro può sconvolgere, e cambiare, almeno spero!”

“ti sei vista veramente amoreggiare con Sirius” chiese ancora incredula Lily

“direi peggio ci stavamo baciando”

“credo che il tuo potere si sbagli, impossibile!” continuo Lily

“lo spero anch’io”

“ora forse è meglio andare a cena è venuto tardi”

“credo di saltare sta sera, mi si è chiuso lo stomaco”

“allora rimaniamo con te”

“no voi avrete sicuramente fame”

“sei sicura?”

“sicura”

“faremo il più presto possibile, ok?”

ok” detto questo le amiche uscirono dalla stanza e lasciarono Marie persa tra suoi pensieri ripensando al resto della visione “bhe se Lily crede impossibile la mia futura relazione con Sirius come la prenderebbe se sapesse che l’ho vista con un bambino assieme a Potter?!!!!

Intanto a cena, Ania e Lily parlarono di quello che era successo con Marie

“continuiamo a pensare a Marie, ma non aveva detto che eravamo tutti insieme in quella casa?” si interrogò Lily

“già è vero, e chi erano le altre persone!”

“spero solo non i migliori amici di Sirius!”

dai Lily non sarebbe poi … …” non finì la frase perché una voce maschile la chiamò e si mise davanti a lei mentre Remus cercava di farsi spazio al fianco della sua ragazza

che vuoi Sirius?”

che ho fatto ti ho solo chiamato”

“scusa ero solo sopra pensiero e hai interrotto un discorso”

“scusa, comunque volevo chiedervi come stava Marie, volevo chiederlo direttamente a lei, ma non la vedo”

“sta benissimo, solo non aveva fame ed è rimasta in camera”

ok” poi tutti continuarono a mangiare tranquilli tranne Lily che aveva James davanti a lei che non smetteva di rompere.

 

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Capitolo 11
*** IL CIONDOLO ***


11° Capitolo

11° Capitolo

 

Il Ciondolo

 

Riguardò la foto: lei portava una catenina d’argento con il ciondolo a forma di delfino, si toccò il collo per cercare quel ciondolo ed eccolo li, non se l’aveva mai tolto “da quella volta che ti dissi tutto ti piaceva qualsiasi cosa che avesse un delfino” disse Margaret appena arrivata nella camera “già, e lui lo sapeva………

 

Sirius era appena entrato nella camera e si buttò sul letto, entrò nella stanza anche James che si sdraiò nel letto con le mani sulla faccia e le gambe a penzoloni giù dal letto, poco dopo arrivò anche Remus e guardandoli si mise a ridere

che hai da ridere?”

“siete proprio buffi, mi volete dire che è successo?” fu Ramoso a rispondere per primo

“quella ragazza proprio mi odia, non si innamorerà mai di me, accidenti, io sono pazzo di lei”

“stai parlando di  Lily vero?” chiese Lunastorta, James annuì

“forse se ti comportassi da meno coglione forse lei non ti odierebbe” Sirius a quella affermazione si mise a sedere sul letto e rise

“io coglione, grazie Lunastorta hai molta stima di me”

“io ti voglio bene, senti non puoi pretendere che lei ti tratti bene, se tu ti comporti con lei come se fossi il più bello del mondo”

ma tutte le ragazze della scuola lo pensano”

“si, ma lei non è tutte!”

ma …”

“niente ma, credo che Remus abbia ragione”disse Sirius rivolto a Ramoso

“senti chi parla Felpato quello che riesce a conquistare la ragazza che vuole”

“tu hai litigato con Marie di nuovo vero, non riesci a parlare civilmente con lei” disse Remus, capiva sempre quei due al volo

e lei che comincia e sai come sono fatto non riesco a non risponderle”

invece dovresti resistere, se le vuoi bene Felpato”

“cosa ti dovrei rispondere, grazie, no Lunastorta non mi serve il tuo aiuto” disse Sirius alzandosi dal letto è andando alla Sala Grande per la cena

“mi sa che non l’hai convinto questa volta” disse James uscendo dalla stanza

cosa devo fare con questi due?” disse Remus poi andò anch’esso a cena.

 

Il giorno dopo era andata come al solito James chiedeva a Lily di andare a Hogsmeade quel pomeriggio e Sirius per l’ennesima volta litigava con Marie,  dal giorno della visione la ragazza faceva di tutto per non poter vedere di nuovo la scena così ogni volta che Sirius cercava di parlarle civilmente lei lo insultava

“non è possibile non cambieranno mai! ho cercato di parlargli e dargli dei consigli ma niente sono troppo testoni” disse Remus ad Ania

“già si può sapere perché non riescono ad andare d’accordo”

“forse perché James e Sirius amano quelle due, ma non vogliono sottomettersi a loro”

“ho capito ma noi non abbiamo mai litigato così come loro, ma, aspetta un momento che hai detto, innamorati, quei due, non mi fare ridere, dici sul serio?”

“già, ma non sono pronti a cambiare per conquistarle”

“non so James ma Sirius non avrà speranze, Marie vuole mettere la massima distanza con lui”

che vuol dire con questo, Marie non avrà visto qualcosa nelle sue visioni che riguarda lei e Sirius?”

“tu come fai a sapere delle sue visioni, noi l’abbiamo saputo solo all’inizio delle vacanze”

“l’ho saputo quando ne avuta una ed è svenuta davanti a me!”

e quando?”

quando ha scoperto che ero un Lupo Mannaro, aveva visto la mia trasformazione nella sua prima visione”

bella amica!”

“Ania non te la prendere tanto, dopo tutto quello che è successo forse non si ricordava nemmeno di avermelo detto!”

“può essere ma questo non cambia le cose”

“forse meglio che cambiamo argomento vieni con me oggi?”

“forse hai ragione comunque per oggi va bene, ora è meglio che seguo quelle due prima che combinano dei casini” dette un bacio al suo ragazzo poi seguì le sue amiche che si erano alzate poco prima.

Sirius si avvicinò a lui e gli disse “hei Lunastorta non avrai detto qualcosa ad Ania vero?”

cosa gli dovrei dovuto dire scusa?” rispose Remus

“niente vorrei sperare, comunque vieni con noi ad Hogsmeade oggi?” chiese James

“no, ragazzi mi dispiace, ci vado con Ania”rispose Remus alzandosi dal tavolo e uscendo dalla sala

“non è possibile che preferisce restare con lei” disse Ramoso

si come no, credo che anche tu se riuscissi a conquistare Lily faresti lo stesso, e chi ti vede più”

ma che dici, impossibile” poi si alzarono entrambi e andarono alla torre di Grifondoro

 

Nella sala comune di Grifondoro Remus aspettava Ania, intanto Felpato e Ramoso erano seduti davanti al camino a giocare a scacchi magici mentre Codaliscia li ammirava, un attimo dopo scese Ania vestita con pantaloni neri e maglione bianco con il collo  a V, sotto si vedeva una maglietta dello stesso colore e delle braghe e suoi capelli color dell’oro erano raccolti, era seguita da Lily che aveva pantaloni attillati bianchi e maglioncino a collo alto dello stesso colore, i suoi capelli rosso fuoco erano raccolti in due trecce, in quel momento James rimase di stucco

quanto è bella, guardala Felpato” ma Sirius era intento a guardare una figura dietro a Lily; Marie aveva un paio di blue-jeans e un maglioncino a collo alto celeste i suoi capelli che avevano preso qualche sfumatura lilla sopra al verde-acqua erano sciolti, Sirius rimase per alcuni minuti ad ammirarla, la prendeva sempre in giro per quel strano colore dei capelli, ma in fondo gli piacevano da morire, e nei suoi occhi avrebbe creduto di vedere un’infinito mare

“hei Sirius che ti prende, James ha mosso è il tuo turno” disse Peter che non fece caso che i due ragazzi erano intenti a qualcos’altro; Marie si girò verso Sirius, vide i suoi occhi puntati sui suoi, si guardarono per alcuni secondi poi contemporaneamente ripresero a fare quello che stavano facendo prima.

 

Era da mezz’ora che Lily e Marie giravano per negozi per comprare i regali di natale,

“senti perché non c’è ne andiamo ai Tre Manici di Scopa sta cominciando a far freddo” disse Lily mentre si soffiava tra le mani per cercare di riscaldarle

“si andiamo” rispose Marie non molto entusiasta

“Marie che ti succede, e tutta la giornata che sei soprapensiero” chiese Lily mentre Marie si era avvicinata alle finestre del locale

“senti Lily ti rompe se vai senza di me” disse girandosi verso l’amica

“cosa?” chiese sorpresa Lily poi guardando dentro al locale vide Ania e Remus assieme agli altri malandrini

si mi rompe, non mi lascerai da sola con loro, ti prego?”disse avvicinandosi a Marie

“ho bisogno di pensare un po’, ma comunque c’è Ania, non sei da sola”

si ma c’è anche lui, che mi stresserà tutto il tempo, ti prego!”

“sei sicura che non ti interessa proprio” disse con una smorfia

“chi Potter, ma sei impazzita, va bhe non posso dire che sia brutto, anzi, ma da questo dire che mi piace”

“come facevi a sapere che parlavo di James”

perché ……. E va bene non è male e se facesse meno il presuntuoso magari …. . Aspetta un minuto tu avevi detto che nella visione c’eravamo tutti e se c’era Sirius c’erano sicuramente gli altri malandrini, ma sicuramente c’era qualcun altro!”

“qualcun altro in verità cera comunque Remus con Ania e James … “

“non dirmi che in quella visione mi hai visto con lui, dimmi di no ti prego” Marie non rispose e Lily capì dalla sua espressione che la risposta era affermativa

“ non è possibile io e James Potter, quell’odioso e ….e…  affascinante ragazzo, ma che sto dicendo, mi sa che sto impazzendo!”

e non ho visto solo quello” disse Marie mentre si dirigeva verso la strada, Lily rimase spaesata poi chiese

“come non hai visto solo questo, hei Marie dove scappi” Lily cerco di raggiungerla, ma lei era già sparita.

Aveva bisogno di pensare, a tutti i costi cercava di mettere più odio possibile tra lei e Sirius, ma quel pomeriggio quando era scesa dalle scale del dormitorio e aveva incontrato gli occhi del ragazzo il suo cuore aveva preso a batter con più insistenza, aveva fatto smettere subito quella sensazione, ma ora tornava a pensarci.

Cominciò anche a pensare al passato, la prima volta che lo aveva incontrato era alla stazione, le aveva spiegato come oltrepassare il muro e il giorno dopo si erano scontrati ed era stato gentile in fondo, ma il pomeriggio quando aveva scoperto il suo nome e lo aveva ringraziato, lui ha cominciato a tormentarla per i suoi strani capelli, aveva sempre odiato chi lo faceva e così aveva finito per odiarlo, ma ogni volta che guardava i suoi occhi si ricordava del gentile ragazzo che si era scusato per l’offesa del vecchio amico. Camminando fra i sui pensieri era arrivata quasi alla scuola così decise di andare alla torre nel suo dormitorio per farsi una doccia, per cercare di fare scivolare via ogni suo pensiero.

 

Finalmente era il giorno di natale e tutti quelli rimasti nella casa di Grifondoro erano già in sala comune a scartare i regali, i malandrini e le tre amiche erano sulle poltrone vicino all’albero a scartare i regali che avevano ricevuto, Marie sembrò di rivivere la visione che aveva avuto qualche giorno fa con l’unica differenza che solo Remus e Ania erano nella stessa posizione, abbracciati, avevano finito di aprire i regali quando Lily disse “c’è un altro regalo li sotto chi sa di chi è” prese il pacchetto e lesse il biglietto

e per te Marie ma non si capisce chi te lo manda” Lily pose il pacchetto a Marie che lo prese leggendo il biglietto «Per Marie Wolf 6° anno Grifondoro» girò il biglietto per vedere se c’era scritto qualcos’altro poi lesse «da un amico speciale. F.»

“dai su aprilo” le disse Ania, dentro al pacchetto c’era una catenina d’argento con un ciondolo a forma di delfino

ma è bellissimo”dissero Lily e Ania allo stesso tempo

“già” disse Marie riguardando il biglietto e cercare di capire chi gli aveva mandato il regalo

 

Dopo pranzo i ragazzi andarono fuori a giocare a pallate di neve tranne Marie che rimase sul divano ad ammirare il ciondolo, amava molto tutto ciò che riguardava l’acqua o i delfini, tocco di nuovo il ciondolo ed ebbe una visione: buona scelta”  disse la negoziante mentre incartava il regalo poi lo pose a un ragazzo dai lunghi capelli corvini e dagli occhi azzurri.

Si ricordava bene a chi appartenessero quegli occhi “Sirius” mentre diceva il suo nome un ragazzo entrò nella sala comune dei Grifondoro si avvicinò al divano su cui era seduta Marie,

“come mai non sei venuta fuori anche tu” Marie alzò gli occhi e vide Sirius che la guardava ma non rispose subito, lo guardò perdendosi di nuovo nei suoi occhi

“ehi ti ho fatto una domanda!”

“come mai tutta questa bontà oggi, non mi hai ancora detto qualcosa sui miei capelli”

Sirius si girò e disse

“non ho voglia di litigare tutto qui, e natale no, comunque scusa se ti ho disturbato strega dai capelli turchini” stava salendo la scala, non era riuscito a stare zitto e si aspettava una bella infuriata prima di arrivare fino alla sua camera ma sentì solo un “Perché?” Sirius scese le scale e si avvicinò di nuovo a lei

“scusa come perché, a cosa ti stai riferendo?” disse sorpreso e si mise a sedere nella poltrona vicina per sentire cosa gli avrebbe detto

“di questo” poi alzò la catenina e al rivolse verso il ragazzo

cosa centra la tua catenina con me scusa?” disse pensando come fa a sapere che sono stato io, glielo avrà detto Lunastorta sicuro, adesso se lo prendo non so cosa gli dico

“so che sei stato tu, e vorrei capire perché l’hai fatto, in fondo non siamo nemmeno amici noi due”disse Marie guardandolo negli occhi

“senti io non so di cosa stai parlando, non sono stato io” Si alzò dalla poltrona e andò in camera.

 

Ormai era pomeriggio inoltrato e tutti ormai erano a riscaldarsi nelle proprie sali comuni, ma lei aveva bisogno di stare da sola, si era seduta su una panchina spostando con un solo gesto la neve che si trovava sopra

“non riesco a capire perché prima me lo regala poi non mi dice che è stato lui” disse toccandosi la catenina che aveva nel collo

“sicura che non sai il motivo?”

“accidenti Margaret mi hai fatto spaventare” il fantasma della sua bisnonna si sedette di fianco a lei

“allora Marie che mi dici?”

“forse perché vuole fare colpo su di me, ma perché non dirmelo”

“forse ha paura della tua reazione, non ti fai vedere molto interessata a lui”

infatti non lo sono, io odio Sirius Black e quella visione del futuro non mi ha fatto molto piacere, posso cambiare il futuro, e questo che servono le mie visioni” disse fissandola negli occhi

se lo odi così tanto, perché ti sei rimessa la catenina sapendo che era stato lui a regalartela”

perché ……… non lo so” disse Marie guardando da un’altra parte

“sei sicura di odiarlo, o semplicemente non vuoi ammettere che ti fa piacere sapere che è stato lui a regalarti quel ciondolo”

“forse hai ragione Margaret, mi fa piacere questo regalo, ma mi fa paura pensare che in fondo non l’ho mai odiato” fece una pausa guardò il cielo e continuò “ a pensarci bene non è nemmeno un brutto ragazzo, e dalla prima volta che ho incrociato i suoi occhi che non faccio altro che sognarli, ma quando mi prende in giro per i miei capelli, divento un belva

“già con tutti quei modi da «guardatemi sono il più figo» insopportabile” disse una voce famigliare

“Lily che ci fai qui”

“sono qui per dirti che sono nella tua stessa situazione” disse mentre Margaret svaniva nella foresta Proibita

“per Potter giusto”

“già, fa di tutto per farsi vedere ma non capisce che mi da sui nervi, ma è da ieri che penso a quello che mi hai detto di avere visto nella visione, dovrebbe darmi fastidio ma mi fa piacere, ho paura di avere preso una cotta per lui già da un po’ ma non volevo ammetterlo”

“immagino! è quello che è successo a me, io credevo che non mi sopportasse, in fondo litighiamo sempre, ma dopo quello che ha fatto forse mi sbagliavo, se no perché mi avrebbe regalato questo”disse prendendo in mano il ciondolo

“vuol dire che è stato Sirius a regalartelo”

“già, ho avuto uno delle mie tante visioni, ma lui non vuole ammetterlo” disse guardando l’amica che l’abbracciò

 

Intanto nella torre di Grifondoro un Sirius furioso stava discutendo con Remus

“si può sapere che cosa le sei andato a dire”

“ti ho gia detto che non ho parlato con Marie, e perché avrei dovuto” rispose a tono Lunastorta

“sentite la volete smettere voi due” disse Ramoso cercando di farli smettere

si come no Remus, tu sei quello che vuole sempre aiutare” disse mentre guardava fuori dalla finestra e vide Marie e Lily sulla panchina a parlare poi si girò verso Remus e continuò “ti ho già detto che non ho bisogno del tuo aiuto, capito”

“senti puoi credere o no a quello che ti dico, ma l’unico modo per capire come è venuta a sapere che se stato tu a regalarle il ciondolo, lo devi chiedere a lei prima di incolpare me” James a quella affermazione rimase a bocca aperta

“stai sicuro che lo farò” prese il mantello e uscì dalla torre

“è stato veramente Felpato a regalare quella catenina a Marie”

“già” disse sdraiandosi sul letto

 

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Capitolo 12
*** IL PRIMO BACIO ***


12° Capitolo
12° Capitolo

 

Il Primo Bacio 

 

Mi ricordo che da quando avevo avuto la visione che ci baciavamo, che mi aveva terrorizzato in un primo momento mi fece capire che avevo sempre voluto bene al ragazzo che non volevo fare avvicinare a me, e quando me ne resi conto per fortuna lui rimase vicino a me e finalmente anche lui scoprì il mio secreto …

 

Sirius uscì dal castello ed era intenzionato a chiarire con Marie una volta per tutte così si sarebbe tolto il pensiero

“scusa Evans potrei parlare da solo con la strega dai capelli turchini” la ragazza volse lo sguardo a Marie che annuì poi a Sirius, poi sì allontanò

“senti Sirius non hai cominciato col piede giusto, dunque sbrigati che vorrei andare a cenare” disse girandosi per non scontrarsi con i suoi occhi

perché continui a comportarti così con me? Lo so, mi diverto a prenderti in giro per i capelli e ti punzecchio sempre ma non è poi così grave, poi ogni volta che cerco di cominciare un discorso cercando di essere serio e tranquillo sei tu che punzecchi!”

“in verità hai cominciato tu e non credo che sei tranquillo ora, ma piuttosto arrabbiato con qualcuno!”

e continui!”

senti non mi volevi parlare? se no me ne vado a cena!”

“te lo chiedo un’altra volta perché fai così?”

“credo di comportarmi così con te da sempre!”

se continui così non arriviamo da nessuna parte!”

“cerchi di stare calmo?”

“la vuoi smettere, ti prego, voglio parlare con te seriamente per una buona volta”

“bhe non so se ne ho voglia”

 “senti non ho voglia di litigare dunque se vuoi rispondermi bene se no vai pure a cenare” disse Sirius sperando che non andasse via, Marie si voltò verso il castello superò il ragazzo, si stava dirigendo a scuola, ma si fermò perché era scossa dalla curiosità

ok, per il perché che mi comporto così con te non saprei cosa risponderti, forse mi diverto a farlo, comunque cercherò di essere seria; di cosa volevi parlarmi?” disse girandosi poso dopo verso di lui

“come facevi a sapere che quel regalo era da parte mia” disse non staccando gli occhi su di lei

“allora sei stato tu?!”

“vuoi dire che hai fatto tutto questo per farmi dire che sono stato io, non avevi la certezza” 

“già” non posso di certo dirti che l’ho visto in una visione, scusami Sirius

e io ci sono cascato come un pollo, vero? Non mi serve una risposta” disse e dandosi del coglione stava andando al castello quando Marie lo fermò

“non volevi parlare con me civilmente?”

“bhe sembra che non ci riesco, e nemmeno tu visto che ti diverti ad umiliarmi”

“non lo sto facendo!”

“bhe a me sembra di si invece”

“e va bene, forse tu mi hai dato la conferma di avermelo regalato, ma nessuno mi ha detto che eri stato tu,  forse io speravo che fossi stato tu tutto qui!”

e con questo che vuoi dire?”

che mi fa piacere che mi fai regali speciali”

“credevo che non mi sopportassi”

“non posso negare, ma in fondo fa sempre piacere ricevere regali da ragazzi che non sopporti”

“mi stai prendendo in giro vero?!”

“scusa ma è più forte di me, mi piace vedere la rabbia sul tuo viso”

“Marie …. !” disse guardandola con fare scontroso

ok la smetto! Tornando a cose serie posso chiederti perché mi hai fatto questo regalo?” chiese la ragazza alzando dal collo il ciondolo

be ecco io” disse imbarazzato

“cosa vedo il grande Sirius Black che non si sa comportare davanti a una ragazza”

“senti se non la smetti di scherzare non ti dirò nulla, sto cominciando a stancarmi Marie”

“come sei serio”

“non riesci a smetterla vero?! be forse è meglio che me ne vado prima di insultarti! E non provare a ridire!” detto questo se ne andò verso il castello, Marie cercò di fermarlo durante tutto il percorso verso la sala comune ma Sirius non sentiva ragioni, poi quando attraversarono il ritratto della signora grassa non trovando nessun Grifondoro, il ragazzo si fermò e si girò talmente in fretta che a Marie rimase solo il tempo di andarci addosso, fortunatamente senza danni

“Senti Marie non sei in vena di discorsi seri e ora nemmeno io, dunque lasciami in pace e la prossima volta cerca di non venirmi addosso”

-mi sa che questa volta l’hai fatto davvero arrabbiare- sussurrò una voce vicino al suo orecchio

“non è il momento della tua ironia” rispose a voce alta alla sua bisnonna, che non era visibile, a volto chino

“io ironia, sei tu che continui a ironizzare a ogni cosa che dico” rispose Sirius pensando che si stesse rivolgendo a lui visto che nella stanza non c’era nessuno

“Scusa non stavo parlando con te!”

si come no, non c’è nessuno in questa stanza oltre me” disse dirigendosi verso le scale

“Bhe qualcuno c’è sempre, ritratti, fantasmi, che si divertono a scherzare con tutti!”

“forse hai ragione, ma non credi che se qualcuno ti avesse detto qualcosa l’avrei sentito?”

“può essere, ma questo fantasma si diverte ha parlare molto piano e a nascondersi quando meno deve!”

“Marie, oggi non vorrei insultarti, ma continui a divertirti a prendermi in giro, e questo comincia veramente a darmi sui nervi, dunque sarebbe meglio che me ne andassi” disse il ragazzo che stava per salire le scale mentre la ragazza rispose

“questa volta non stavo scherzando, ero molto seria, Margaret cerca di farmi ragionare ma a volte esagera ed ironizza, per farmi fare la figura della scema!”

Sirius si era girato a guardarla stranamente e stava per risponderle male quando un’ fantasma apparse di fianco a lei e cominciarono a conversare

“questo non è vero, io sono qui per insegnarti tutto quello che so sul tuo potere, e ti faccio solo notare quando sbagli”

praticamente sempre” rispose la ragazza

“non è colpa mia se non ne fai mai una giusta ultimamente”

“grazie tante, tu dovresti essere dalla mia parte … invece…. l’unica cosa che sai fare e divertirti alle mie spalle”

“lo sai che non è vero come ti ho già detto io sono qui solo per guidarti”

“bhe non credo che tu lo stia facendo molto bene!”

Sirius non credeva ai suoi occhi Marie stava litigando con un fantasma che le assomigliava spaventosamente, sembrava che la conoscesse molto bene dal tono con cui litigavano così cerco di interrompere la discussione

“scusate qualcuno mi può spiegare?” cerco di dire Sirius ma Marie e il fantasma

“e in questo modo che mi ringrazi” disse il fantasma senza dare retta al ragazzo

hei voi due!” ancora nulla

si in questo modo, rovini sempre tutto” rispose Marie alla bisnonna senza ascoltare Sirius

“la volete smettere” niente! erano troppo prese a litigare che non lo ascoltavano, così si avvicinò di più a loro e fischiò talmente forte che non solo le due si fermarono di discutere ma i ritratti si lamentarono con lui

“ho finalmente! Non volevo interrompere ma qualcuno mi può spiegare?”

cosa?” chiese Marie

“il fatto che stai litigando con un fantasma che è la tua fotocopia!!”

“stai parlando di Margaret?!” chiese di nuovo Marie cercando di evitare il discordo del suo potere che avrebbe fatto sicuramente tra poco

“se il fantasma si chiama così, si!” rispose Sirius mentre il fantasma si dileguava sul più bello “dove è andata?” chiese il ragazzo

“compare nel momento sbagliato e scompare sempre nel momento in cui hai più bisogno di lei” rispose Marie

“deducendo dalla vostra litigata vi conoscete molto bene, dovrebbe essere una specie di guida se non ho capito male”

“questo e quello che dice lei, ma sa solo complicarmi la vita”

“allora come fai conoscere quel fantasma così bene visto che qui i fantasmi non sono sempre molto amichevoli?”

“primo non è un fantasma di Hogwarts è un fantasma guida e secondo,purtroppo, e anche la mia bisnonna”

“questo spiega l’assomiglianza! Ma un fantasma guida? Forse per un certo potere che ti dovrebbe insegnare?”

si in un certo senso, mi deve mettere sulla buona strada per fare in modo di controllare alla perfezione il mio potere!”

“posso chiedere quale?”

“questo!” rispose facendo comparire dal suo palmo un sfera di acqua che si avvicino al corpo del ragazzo e cominciò a girare attorno ad esso ritornando sul palmo di Marie

ma come?!”

“magia!” disse facendo scomparire la sfera poi continuò “ diciamo che è un potere supplementare ereditato dalla mia famiglia e non è tutto c’è dell’altro”

“e cioè?”

“ti starai ancora chiedendo cosa mi è successo quella volta che sono svenuta dopo averti toccato sulle scale del dormitorio all’inizio delle vacanze” al cenno affermativo del ragazzo Marie continuò “è l’altra parte del mio potere speciale che può spiegare il fatto che conoscevo chi mi aveva fatto questo regalo” disse toccando il ciondolo “ ogni volta che tocco un oggetto o una persona posso avere delle premonizioni e in quel momento svengo, facendo una paura a ognuno che non sa del mio potere”

dunque e per questo che sapevi che ti avevo regalato il ciondolo”

si dopo un po’ che me lo rigiravo tra le mani ti ho visto che me lo compravi”

“scusa se sono curioso, ma l’altra volta, che hai visto per farti scappare nella tua stanza dopo che avevo cercato di aiutarti ad alzarti?”

“Perché tutti mi fate questa domanda!?”

“non sei obbligata a dirmelo”

“come no! la curiosità e sempre enorme, comunque ho visto qualcosa che riguardava noi due che mi ha spaventata e ho fatto di tutto, dopo, per mettere più distanza tra di noi per far si che la visione non si avverasse”

“dunque eravamo molto vicini nella visione?” disse Sirius avvicinandosi alla ragazza

si ma ti ricordo che mi ha spaventata” rispose Marie facendo un passo indietro mentre il suo stomaco faceva capriole

“bhe se prima hai detto che ti fa piacere che ti faccio regali, magari hai cambiato idea!” disse avvicinandosi di nuovo a lei mentre la ragazza continuava a fare passi indietro allontanandosi fino a quando si ritrovò contro al muro con Sirius a pochi centimetri da lei, si guardarono negli occhi mentre il ragazzo si avvicinava con le sue labbra a quella di lei, si stavano per baciare quando delle risate riempivano la sala comune dei Grifondoro, Sirius si girò per vedere chi aveva interrotto il bellissimo momento intanto che Marie si spostava dal muro e raggiungeva le scale che portarono alla sua stanza nel dormitorio.

hei che ti succede?” chiese James all’amico guardando la sua faccia quando si era rigirato e aveva visto Marie correre nella sua stanza

“non potevate arrivare più tardi, accidenti” disse Sirius ai Malandrini che si erano avvicinati all’amico

“avevamo fame e ti siamo venuti a cercare per andare a cenare, non sarà successo qualcosa con Marie?”

“stava per succedere qualcosa se voi non arrivavate proprio sul più bello! Vi ringrazio!”

“scusa e noi come potevamo sapere”

“non fa niente ormai è andata, sarà per la prossima, se non mi interrompete di nuovo”

“ora che ci siamo chiariti possiamo andare a mangiare?” chiese James agli altri

“andiamo!” rispose sconsolato Sirius

I malandrini uscirono e si incontrarono con le ragazze che stavano per entrare nella sala comune e chiesero ai ragazzi se avessero visto Marie

“Credo che la troverete nella sua camera!” disse Sirius prima di riprendere la strada per andare a cenare.

Le ragazze raggiunsero l’amica che raccontò loro quello che era successo con Sirius poco prima, poi quando le ragazze chiesero se aveva voglia di cenare lei rispose che sarebbe andata da qualche parte per pensare un po’

 

Tornò ala sala comune dopo qualche ora e quando passo vicino al divano, per andare nella sua stanza, una voce la fermò

“finalmente sei arrivata, mi stavo preoccupando!” disse Sirius

“non dovresti, so badare a me stessa!”

“questo lo so ma e da molto che sei in giro e ormai tutti sono a dormire”

“non dovresti essere a letto anche tu, come hai detto è tardi” disse la ragazza dirigendosi verso le scale

“cerchi di evitarmi o mi sbaglio” disse il moro fermandola e facendola girare

“io e perché dovrei!” rispose mentre guardava gli occhi del ragazzo

“forse per quello che è successo qualche ora fa!”

“quello che non è successo”

si quello che non è successo, comunque o colpito nel segno, mi eviti o no?”

e perché lo vuoi sapere?”

“perché …… non vorrei che mi evitassi, stavo forse facendo qualcosa quando sei scappata che non volevi?” chiese Sirius

Marie non sapeva che rispondere, ci aveva pensato tutto il tempo che aveva girato su e giù per i piani della scuola, voleva che Sirius la baciasse qualche ora prima o doveva ringraziare gli amici del ragazzo per essere arrivati appena in tempo?

“credo di no” rispose qualche minuto dopo

“dunque avresti voluto che ti baciassi?” chiese per essere sicuro di avere capito bene

“credo di si, ma poi sono arrivati i tuoi amici e … non me la sono sentita così me ne sono andata, anzi sono fuggita in camera mia poi sono stata in giro per la scuola per pensare qualcosa che sapevo già da tempo, ma che non volevo ammettere a me stessa!”

Cosa?”

“ho fatto di tutto dopo la mia visione di allontanarti dicendomi che non era possibile avere un certo rapporto con te visto che ti odiavo ma, mi sono resa conto che non era così, io non ti odio,  e dalla prima volta che ti ho visto e mi sono persa nei tuoi occhi che sono pazza di te, ma quando hai cominciato a prendermi in giro per il colore dei miei capelli io … “ non riuscì a finire perché le labbra del ragazzo erano sopra a quelle di lei. Marie aveva lo stomaco sotto sopra quando il ragazzo si staccò da lei guardandola intensamente negli occhi

“ti giuro che non ti prenderò più in giro per i tuoi capelli che sono una cosa meravigliosa”

“mi stai prendendo in giro?” chiese titubante

“no, mi sono sempre piaciuti, ti voglio un mondo di bene Marie”

“anch’io ti voglio un sacco di bene Sirius” e detto questo i due di riavvicinarono e il loro bacio fu più passionale.

 

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Capitolo 13
*** LE PRIME GELOSIE ***


13° Capitolo

13° Capitolo

 

Le Prime Gelosie

 

Dopo quel giorno la mia vita cambiò in meglio gli ultimi giorni del 6° anno erano stati fantastici, anche se non era facile non essere gelose di Sirius, tutte le ragazze gli giravano sempre attorno e questo mi faceva innervosire………

 

“su Marie non mi dire che sei gelosa” disse Sirius guardando negli occhi della sua ragazza

e anche se fosse, sono sempre la tua ragazza no, ma nessuno sembra accorgersene” disse Marie guardandolo a sua volta

“non ti fidi di me allora”

“non ho detto questo, ma ti gira sempre attorno, e non mi fido di lei”

“Marie lo sai che per me ci sei solo tu” disse dandogli un bacio a fior di labbra

“già e come mai vi ho visti ridere seduti vicino al lago” disse lei alzandosi dal divano della sala comune

“stavamo solo parlando, stavamo ridendo ripensando al prof. Vitius quando è caduto a terra dopo avere inciampato su uno dei suoi tanti libri” disse ridacchiando

si come no, e come mai eravate insieme”

“Susan mi aveva chiesto di aiutarla per un incantesimo che non aveva capito”

“già e non potevate andare in biblioteca vero?” disse Marie formando una sfera di acqua dal palmo

“senti Marie non mi piaci quando fai così, ti ho già detto che non è successo nulla”

e cosa sto facendo, vorrei vedere se io mi mettessi a fare la scema con un altro ragazzo cosa diresti”

“io non stavo facendo il scemo con Susan, stavamo solo parlando”

“magari tu stavi solo parlando, ma lei ti spogliava con gli occhi”

e allora! cosa centro io se lei mi muore dietro scusa” in quel momento la sfera che ancora girava ad un centimetro dal palmo di Marie si trasformò in ghiaccio

“già cosa centri tu! non capisci niente!” disse Marie scaraventando la sfera di ghiaccio addosso al suo ragazzo prima di correre verso il suo dormitorio

“credo proprio che è incavolata” disse una voce famigliare dietro le spalle di Sirius

“già, ma cosa ci posso fare se Susan mi sta sempre addosso” disse girandosi verso l’amico

“forse cercando di evitarla e dicendole che non ti interessa e che ami un’altra ……”

“senti  James, Susan sa di Marie ma lei mi sta attaccata lo stesso”

“forse non pensa che siete molto attaccati, dovresti diglielo e non pensare che se lo immagini”

“Ramoso da quand’è che sei diventato così intelligente in queste cose” disse Sirius alzandosi dal divano e dando una pacca sulla spalla all’amico

“spiritoso Felpato”

“senti forse è meglio che vada a fare un giro per rinfrescarmi le idee” disse Sirius mentre usciva dalla sala comune dove incontrò Lily che stava entrando “Evans” la salutò prima di uscire, la ragazza si diresse sulla poltrona e si sedette a peso morto

“siamo un po’ stanche Evans

“sono distrutta, mi fanno impazzire tutti questi compiti”

che scoop! alla secchiona fanno impazzire i compiti” disse ridendo

“non c’è da ridere Potter, e ora non rompere grazie” disse Lily chiudendo gli occhi e cercando di rilassarsi un po’, poco dopo sentì due mani sulle sue spalle, la ragazza cercò di alzarsi ma le mani la ritirarono sulla poltrona

“non ti mangio micca, sto cercando di farti un massaggio, forse ti rilasserai un po’”

“non ho bisogno di un massaggio” disse Lily che ormai si stava abituando a quelle mani che andavano su e giù per la sua schiena

“sei sicura Evans” gli sussurrò all’orecchio

“… s.. si, for ..forse è m… meglio che me ne torni in biblioteca” disse alzandosi di scatto e uscendo di corsa dalla sala comune

Evans aspetta, ma che le preso” disse James, rimase fermo due minuti poi decise di andargli dietro, Lily invece di andare in biblioteca uscì dal castello e si fermò solo quando raggiunse l’albero vicino al lago, si appoggiò per riprendere fiato e per calmarsi quando una voce le domandò

ma che ti è preso, perché sei scappata in quel modo”

“Potter, mi hai fatto prendere un accidente” disse Lily voltandosi e appoggiandosi con le spalle all’albero

“allora mi vuoi rispondere” continuo il ragazzo avvicinandosi a lei

“…. ….. non ….non devo rendere conto a te per…….per quello che faccio…….. ecco” ma perché ogni volta che si avvicina mi devo comportare come una deficiente Lily riprenditi e Potter solo……. Potter  pensò la ragazza imbarazzata mentre si perdeva negli occhi castani del ragazzo

“scusa allora per averti inseguita e per avertelo chiesto” disse il ragazzo che si voltò per andare al castello

Lily sei sicura che vuoi che finisca così? Pensò la ragazza prima che le sue gambe si mossero per rincorrere James che era quasi al portone della scuola

James aspetta” disse fermandosi a pochi passi da lui, che si era fermato sentendosi chiamare per nome dalla ragazza

“mi dispiace, non volevo comportarmi così, ma ogni volta che ti ho vicino mi sento così ……. così strana e ho voglia di scappare il più lontano da te”

“allora perché adesso sei venuta tu da me, se non vuoi che stia vicino a te?”

“ti sembrerà strano ma non lo so” disse Lily guardando i suoi piedi

“dimmelo quando lo saprai” disse James prima di voltarsi e continuare a camminare verso la scuola, per la seconda volta le gambe di Lily si mossero e seguirono il ragazzo, si avvicinò a lui lo superò e gli parò davanti fermandolo

che vuoi ora Evans” disse cercando di superarla, ma Lily lo fermò di nuovo e senza pensarci mise le mani sulle spalle del ragazzo, si alzò sulla punta dei piedi e lo baciò, quando si staccò e aprì gli occhi vide la faccia di Ramoso sbalordito

“ecco io ……” cominciò a dire ma non finì la frase perché la bocca di James le smorzò il fiato in un bacio dai guinnes dei primati

“non sai, da quanto tempo aspetto di potere assaporare le tue labbra, sei stupenda Lily” disse accarezzandogli il viso

“dimmelo ancora James

cosa?” disse sorpreso il ragazzo

“il mio nome, non mi avevi mai chiamato per nome”

“ti amo Lily”

anch’io James” e detto questo i due si ribaciarono.

 

Intanto nei corridoi di Sirius pensava a come fare pace con Marie, non voleva di certo beccarsi un’altra sfera di acqua o di ghiaccio!!! devo farmi perdonare questo è sicuro ma come?

“ciao Sirius, tutto bene” chiese una ragazza dai capelli corvini

si tutto bene Susan” le rispose senza guardarla in faccia

“sicuro, per caso hai dei problemi con la tua ragazza” disse con un pizzico di speranza

“già, abbiamo litigato” disse Sirius

“hai voglia di parlarne”

“grazie Susan” disse Sirius pensando che era il momento giusto di parlare alla ragazza, andarono in biblioteca e si sedettero in un tavolo vuoto, la stanza era praticamente vuota, c’era solo Madama Pince che metteva a posto alcuni libri

“allora cosa è successo?” chiese Susan

“questa volta si è incavolata molto perché non la capisco”

“mi sono accorta che voi due litigate molto spesso, sei sicuro che è la ragazza giusta per te”

“senti Susan, io non so cosa provi per me, e secondo Marie mi sei sempre appiccicata”

“vuoi dire che sono io la causa del vostro litigio” disse la ragazza facendo la finta dispiaciuta

si uno delle tante cause, Marie è gelosa di te”

“mi dispiace io non volevo” disse la ragazza avvicinandosi a lui

“Susan io non so cosa pensi e non vorrei essermi comportato in modo da farti credere chi sa cosa, ma io amo Marie e non voglio perderla neanche per tutto l’oro del mondo” disse lui allontanandola

“Sirius ma io credevo che ti interessassi almeno un po’”

Susan sei carina questo lo posso ammettere, ma sei e sarai solo un’amica, per me esiste solo Marie”

“potresti cambiare opinione”

“non credo Susan per me Marie è unica e non la lascerò mai finché mi sarà possibile, mi dispiace!”

se dovessi ripensarci sai dove trovarmi” disse la ragazza alzandosi e uscendo dalla biblioteca

Sirius rimase per un po’ a fissare il cielo fuori dalla finestra e pensò a come farsi perdonare

“trovato! Forse non sarà il massimo ma spero che le piacerà” uscì dalla biblioteca e stava per andare nella sala comune quando incontrò Ramoso e Lily abbracciati che andavano nella sua stessa direzione

Evans aspetta” la chiamò Sirius, la ragazza si girò e lo guardò

che c’è Black”

“ho bisogno di un favore” disse poi accorgendosi che i due erano ancora abbracciati chiese “che succede?” disse con aria perplessa poi guardando il sorriso dell’amico continuò “ahh ho capito! Va bhe sono contento per voi ma ora mi dovete fare un favore entrambi”

“di cosa hai bisogno Sirius?” chiese James incuriosito

“Lily dovresti recapitare un messaggio a Marie”

e quale?” chiese la ragazza

“digli che l’aspetto alla Stamberga Strillante alle 22 in punto”

ok ma come farà a venire non è permesso uscire di scuola a quell’ora?”

“Sirius dimentichi che Lily è un prefetto”

“ti prego Lily fallo per Marie le aspetta una serata fantastica, non vorrai vederla triste tutta la sera, ti prego”

e va bene Sirius, ma come farà a venire?”

E qua che entra in gioco James” disse osservando l’amico che aveva capito in che modo gli sarebbe servito

ok Sirius, Lily di a Marie che l’aspetto fuori dalla sala comune alle 10 meno un quarto ok?” disse James entrando nella sala comune dei Grifondoro

“grazie a tutti e due” disse Sirius scomparendo sulle scale del dormitorio maschile

 

Intanto tra i corridoi della scuola due ragazze erano talmente prese dai loro pensieri che si scontrarono per fortuna senza conseguenze anche se entrambe quando videro con chi si erano scontrate si guardarono in cagnesco

“Marie” disse la prima

“Susan” rispose la seconda

“ho saputo che tu e Sirius avete litigato nuovamente” disse la mora

“sai sempre tutto di Sirius, mi chiedo chi ti dice queste cose”

“lui stesso”

“come?”

lo visto giù di morale e mi ha detto cos’era successo e l’ho consolato un po’” disse Susan

“tu cosa hai fatto?!” chiese Marie mentre la rabbia stava cominciando ad aumentare e la sua mano dietro alla schiena si stava riempiendo di acqua

“ho cercato di tirargli su il morale e ci sono riuscita!” disse maliziosamente

“tu……” Marie non sapeva cosa dire la sfera che prima era formata d’acqua si trasformò in ghiaccio e continuava ad aumentare di dimensione fino a quando qualcuno che arrivava dalle sue spalle vide la situazione e la fermò prima che scaraventasse la sfera di ghiaccio addosso alla ragazza che le era davanti

“ma cosa!” disse Marie mentre una mano faceva cadere la sfera a terra che si ruppe in mille pezzi

“Sirius!” disse la ragazza mora

“ah! Eccoti qui tu! Stavamo proprio parlando di te” disse la ragazza dai capelli turchini mentre un’altra sfera si formava nella sua mano

“Marie non qui, non davanti a Susan” disse il ragazzo a bassa voce prendendo la mano della ragazza e facendo scomparire la sfera d’acqua

“perché mi hai fatto questo” disse Marie mentre alcune lacrime scesero dal viso

“di cosa stai parlando?” chiese stupito il ragazzo

“di te e di come ti fai consolare da lei”

“si può sapere cosa le hai detto?” chiese rivolto a Susan

“la verità!”

“quale verità, la tua forse” disse Sirius poi continuo rivolto alla sua ragazza “Marie non so cosa ti abbia detto ma, non credere a una sola parola, credi che tutto quello che ho fatto per conquistarti alla prima difficoltà mi consolerei con lei, Marie andiamo”

“Sirius … io … lo so che mi vuoi bene, ma lei ha detto ……”

“che sono riuscita a consolarti” finì la frase la ragazza mora

“Marie non puoi credere a lei”

ma sapeva che avevamo di nuovo litigato e ha detto che lo ha saputo da te”

“è vero l’ha saputo da me, abbiamo parlato in biblioteca e di certo non di me e lei, ma di noi due, le ho detto la verità”

“e cioè?” chiese Marie continuando a lacrimare

“che era carina, ma che ha me interessi solo tu, sei l’unica e non mi consolerei mai con nessun altra anche se mi scaraventi addosso acqua, ghiaccio o qualsiasi altro oggetto”

“Sirius … io … non …”

“senti se hai bisogno di pensarci, ti do tutto il tempo, ma promettimi che sta sera verrai da me”

“non capisco”

“capirai, promettimelo” disse il ragazzo preoccupato

“te lo prometto”

“ragazzi io sono ancora qui” disse Susan

“ora vai e pensaci su, a sta sera” disse Sirius senza rivolgere l’attenzione sulla mora

ok” disse Marie allontanandosi quando girò l’angolo si fermò per sentire Sirius, voleva essere sicura che il ragazzo non le avesse mentito

“si può sapere che vuoi fare?” chiese il ragazzo a Susan

“non puoi scaricarmi così”

“così come Susan? non è mai successo niente tra noi e mai succederà come ti ho già detto, io amo Marie e non la tradirò mai”

ma Sirius!”

“Susan vattene e ogni volta che mi vedi cerca di tenermi più distanza possibile, volevo rimanere amico con te ma non dopo quello che hai fatto, e cerca di tenere anche molta distanza da Marie, perché la prossima volta non ci sarò io a fermarla” disse il ragazzo mentre si allontanava

 

 Alle 21.45 Marie si fece trovare davanti alla Signora grassa ma non vide nessuno, poco dopo qualcosa le tocco una spalla, si girò è vide solo la testa si James

James ma….”

“su entra” disse James facendo spazio sotto al mantello dell’invisibilità

scesero le scale sotto il mantello e uscirono dal castello, raggiunsero il platano picchiatore, James tocco il nodo che fermava l’albero con un bastone e fece entrare Marie nel tunnel

“io ora è meglio che vada, percorri tutto il tunnel e ti troverai all’interno della Stamberga strillante”

“grazie James” disse voltandosi e percorse il tunnel fino ad arrivare alla Stamberga, si girò intorno la stanza in cui si trovava era molto disordinata, la carta da parati si scollava dai muri, il pavimento era tutto macchiato; ogni mobile era rotto come se qualcuno lo avesse preso a randellate e le finestre erano chiuse da tavole inchiodate. Non è un bel posto per farsi perdonare! pensò Marie prima di sentire un profumo delicato che stimolò il suo olfatto e una musica in sottofondo che si diffondeva nell’ambiente, salì le scale e si trovò davanti uno spettacolo magnifico, al centro della stanza era stato sistemato un tavolo per due persone imbandito con dolci di ogni tipo e, poco distante, in un secchiello ghiacciato una bottiglia di champagne. Al centro si ergeva un magnifico candelabro che sorreggeva due candele accese di colore celeste; la stanza non era come quella di prima, la carta da parati di colore panna era incollata perfettamente alla parete, i mobili erano intatti e su di essi erano state posate altre candele accese che riscaldavano l’atmosfera ed emanando un delicato profumo ovunque; la cosa più bella però era il letto qualcuno aveva creato una scia di petali di rosa che dal tavolo si recavano sino al letto a baldacchino con fantastiche lenzuola di seta azzurro cielo, sopra di esso era seduto Sirius che la guardava sorridendo maliziosamente

“sarebbe questo il modo di farti perdonare!” disse Marie avvicinandosi a lui

“bhe! So che non sarà facile farmi perdonare questa volta, ma almeno ci proverò” disse Sirius alzandosi dal letto per avvicinarsi a lei dandole un bacio a fior di labbra

“ti amo Marie, sei la mia vita”

“su non esagerare, ho sentito quello che hai detto a Susan” disse la ragazza imbarazzata

“per me esisti solo tu amore mio” disse prendendola in braccio e sdraiandola nel letto poi continuò “Io vorrei farti capire quanto tu sia importante per me, morirei per te Marie, tu mi completi, mi rendi migliore, mi piace tutto di te, il tuo sorriso, i tuoi capelli, la tua dolcezza … anche quando ti arrabbi mi fai impazzire, non ti sostituirei con nessuna al mondo, vorrei solo che ti fidassi di me”

anch’io ti amo, e scusami per come mi sono comportata oggi, io mi fido di te, ma ho paura di non essere alla tua altezza” disse Marie distogliendo lo sguardo da Sirius

“non devi avere paura, per me sei unica e sei alla gran lunga migliore di tutte le ragazze di Hogwarts, tu sei alla mia altezza”disse lui facendo girare il suo viso in modo che lo guardasse di nuovo poi ricominciò a baciarla, un bacio dolce che diventò presto travolgente, non riuscivano ad allontanarsi, quando si staccavano per riprendere fiato ogni volta il bisogno di un altro contatto li faceva riunire, ben presto i baci divennero più focosi.

Dopo un po’ Sirius smise di dedicare la sua attenzione al viso di lei, per scendere lungo l’incavo del suo collo dove cominciarono a tracciare una scia di piccoli baci che mandarono su di giri la ragazza, mentre le sue dita si facevano abilmente strada fino all’apertura del suo mantello, che in pochi secondi venne tolto; Marie rabbrividì un poco quando non ebbe più indosso quell’indumento, ed ebbe un attimo di esitazione.

Senza aspettare il ragazzo tornò a impossessarsi delle sue labbra, mordicchiandole dolcemente il labbro inferiore, lei cominciò ad avvertire una sgradevole ma al tempo stesso piacevole sensazione di caldo e freddo, come le vampate che percorrevano il suo corpo mentre le mani del brunetto le accarezzavano sensualmente la schiena e i fianchi.

Dalla vita, Sirius raggiunse ben presto i primi bottoni della divisa di Marie, che cominciò senza troppi complimenti a slacciare. Quando se ne rese conto la ragazza trasalì, interrompendo bruscamente l’appassionante bacio che si stavano scambiando e fissandolo scioccata, deglutì, aveva la gola secca, in più si sentiva come se avrebbe avuto un infarto da un momento all’altro. Leggendo il suo evidente imbarazzo Sirius rimase serio per un po’, infine scoppiò in una risata divertita che mandò Marie su tutte le furie

“Non ci vedo nulla da ridere, sai?!” esclamò incrociando le braccia e scostando stizzita lo sguardo da lui.

Il Grifondoro smise di ridere, restando solamente con un sorriso a increspargli le labbra; le prese gentilmente il braccio, inducendola a voltarsi

“Ehi, non ti sarai mica offesa?”

Marie si girò nuovamente verso di lui con gli occhi lucidi e il cuore a mille; sapeva che sarebbe successo, era inevitabile per due persone che si volevano così bene, e anche lei lo desiderava, ma… adesso che era lì, con lui, aveva anche un po’ paura, la sua preoccupazione dovette essere evidente anche per lui, il quale abbassando lo sguardo cominciò a dire

“Senti, Marie…  se non ti va non fa niente, non sei mica costretta…”

Ma lei lo interruppe posandogli una mano sulle labbra. Black la guardò lievemente sorpreso, la ragazza sorrise timidamente, poi cominciò a scendere con le dita dal suo viso al colletto della camicia, fino a raggiungere e sciogliere il primo bottone e accarezzò il suo petto liscio.

Si avvicinò e gli diede un dolcissimo e sensuale bacio sulle labbra, realizzando le sue intenzioni, il ragazzo non perse tempo e la catturò di nuovo fra le sue braccia per tornare a baciarla con ancora più foga di prima. Marie chiuse gli occhi, respirando profondamente e imponendosi di calmarsi, la sua mente si svuotò di ogni pensiero razionale nel momento in cui le labbra di lui tornarono a impossessarsi con desiderio della sua pelle, regalandole emozioni mai provate prima e in quel momento Marie non desiderò trovarsi in nessun altro posto…

 

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Capitolo 14
*** INCOMPRENSIONI ***


14° Capitolo

14° Capitolo

 

Incomprensioni

 

e ogni volta che litigavamo lo perdonavo sempre, anche quella volta che scoprii finalmente la sua vita e lui riuscì a confidarsi e fidarsi finalmente di me.

 

Era l’inizio di un nuovo anno a Hogwarts, il settimo e già i professori cominciarono a tartassare  gli allievi ricordando che alla fine di quell’anno ci sarebbero stati i MAGO e il futuro di ognuno era dovuto alla fine di quell’esame.

Alla fine di una lunga giornata di lezioni i ragazzi si rilassavano fuori dalla scuola per godersi il caldo che andava ormai scomparendo e un gruppetto se ne stava in riva al lago a parlare della giornata passata.

“Sono insopportabili, è da un mese che è cominciata la scuola e loro non fanno altro che ricordare che è l’ultimo anno e che i MAGO sono molto importanti e che dobbiamo studiare il doppio come se negli altri anni non ci davano nulla da fare” disse sconsolata Marie pensando ai professori

“calmati Marie è normale che si comportano così, dall’esame di quest’anno dipende il nostro futuro” rispose Lily

“la fai facile tu che sei bravissima, ma io non c’è la faccio più, ogni volta che ho finito i compiti crollo sul letto dalla stanchezza e non più ho tempo per Sirius!”

“chi mi tira in ballo?” disse il ragazzo appena arrivato con i suoi amici

“Sirius!!” disse Marie alzandosi dall’erba saltando addosso al ragazzo facendolo cadere a terra assieme a lei

“la solita esagerata!” disse Ania guardando la scena

Intanto gli altri ragazzi si sedettero vicino alle proprie ragazze, Peter si mise un po’ da parte restando vicino al gruppo, e tutti guardarono Sirius che cercava di rialzarsi dopo che Marie l’aveva riempito di baci.

“lo so che mi vuoi bene, ma non esagerare, non vorrei andare da Madama Chips già dal primo mese!!”

“scusa, ma mi sei mancato molto!” disse sconsolata Marie

“non c’è bisogno di scusarti, anche tu mi sei mancata!” disse il ragazzo baciandola dolcemente sulle labbra

Marie e Sirius si stavano per sedere vicino agli altri ragazzi quando delle voci li fecero girare

“Continui a preferire quella feccia di gente che i tuoi famigliari” disse una voce familiare a Sirius

Cosa hai detto?” disse James alzandosi e avvicinandosi a Sirius

“calmati James non ne vale la pena!” disse l’amico cercando di calmare l’animo del moro

si non ne vale la pena Potter e poi non stavo parlando con te babbanofilo!”

“Regulus ora basta!” disse Sirius fermando James prima che schiantasse il ragazzo davanti a loro

“come ti permetti di rivolgermi così a me!”

“ti piace fare lo sbruffone fratellino”

“smettila non mi devi più chiamarmi in quel modo, tu non sei più mio fratello da quando hai preferito loro e te ne sei scappato da casa!” disse Regulus innervosendosi un poco mentre Marie, che era rimasta in disparte, cercava di capire di cosa stessero parlando

“la cosa migliore che ho fatto, lasciare la pazza famiglia che mi ritrovavo!”

“non osare sai, non osare offendere la più antica e nobile famiglia dei Black” disse Regulus sfoderando la bacchetta

“invece ho tutta l’intenzione di osare!” disse di tutta risposta il fratello tirando fuori anch’esso la bacchetta assieme all’amico al suo fianco

“smettetela!” disse Marie cercando di calmare le acque

“non osare dire a me di smettere lurida mezzosangue” disse il serpeverde rivolto alla ragazza

“Regulus ti consiglio di non ripetere quello che hai detto” disse Sirius puntando la bacchetta verso il fratello

cosa? lurida mezzosangue!”

“expelliarmus” disse Sirius e una luce rossa colpì il fratello facendolo finire a terra, la combriccola di Regulus era già pronta per contrattaccare quando un enorme quantitativo di acqua li fece stramazzare a terra assieme a Regulus che era appena riuscito ad alzarsi dopo l’incantesimo.

“non dovevi farlo, non è consigliabile usare i tuoi poteri davanti a loro, io e James c’ è l’ha saremo cavata da soli” disse Sirius a bassa voce verso Marie

“non c’era bisogno di arrivare alle bacchette Sirius”

“ ho cercato di fargliela pagare hai sentito come ti ha chiamato”

si ma i serpeverde amano prendere in giro i figli di babbani, e io non voglio essere al loro livello”

ma Marie ti ha offeso!”

“si è vero, ma non lo conosco nemmeno e può dire quello che vuole, basta non darci corda, ma tu lo fai sempre!”

ma … … “ non sapeva cosa dire credeva di avere fatto una cosa giusta invece lei lo aveva aggredito

Intanto i Serpeverdi si rialzarono dopo lunghe risate da parte degli altri ragazzi che avevano assistito alla scena, nessuno aveva capito da dove venisse quell’acqua nemmeno Regulus e i suoi amici, in quel momento arrivò la Professoressa McGranitt cercando di capire il perché di tutto quella confusione mentre i due malandrini e il gruppo dei serpeverde misero via le bacchette

“che succede qui?” chiese guardando i ragazzi che aveva attorno poi continuò vedendo i serpeverde bagnati fradici “che avete fatto vi siete buttati nel lago vestiti in questa stagione, ma siete impazziti, e voi smettete di ridere, silenzio” disse rivolta alla folla che si era accumulata attorno a loro, fece un incantesimo per asciugare i vestiti dei serpeverde poi disse loro “andate in infermeria a vedere se non vi siete presi un malanno” poi si rivolse agli altri “ e voi che ci fate ancora qui, tutti a scuola, la cena sta per cominciare!” detto questo si volse verso la scuola e la raggiunse con ragazzi al suo seguito, e anche i Malandrini e le ragazze raggiunsero l’ingresso di Hogwarts senza rivolgersi una sola parola.

Marie durante il tragitto pensò alla conversazione tra Sirius e Regulus, il ragazzo se n’era andato da casa sua e lei non ne sapeva nulla, perché il moro non le aveva detto niente non capiva, si fermò prima di entrare nella sala grande, non aveva fame

“che ti succede?” chiese Ania vedendo che Marie si era fermata

“niente non ho fame e poi ho ancora dei compiti da finire, vado in dormitorio, lo dici tu agli altri” rispose Marie senza guardarla negli occhi mentre stava per salire le scale

“sei sicura di sentirti bene?” chiese di nuovo l’amica

“Ania non ti preoccupare e tutto a posto, solo non ho fame!” disse questa volta guardandola

“come vuoi!” disse la bionda volgendosi verso la sale grande.

Gli altri si erano già seduti nei tavoli, Sirius mangiucchiò qualcosa tenendo la testa rivolta al cibo, continuando a pensare alla reazione di Marie poco fa, Regulus l’aveva offesa, lui aveva cercato di fargliela pagare e lei se l’era presa con lui, non capiva. Alzò lo sguardo per cercare Marie ma non la trovò così chiese agli altri

che fine ha fatto Marie?”

“non aveva fame così è andata in sala comune a fare i compiti che le erano rimasti!” rispose Ania

“cosa le è preso, me lo sapete spiegare?” chiese rivolto alle ragazze

“no” disse Ania

“e che … è sette anni che i serpeverde ci trattano così, ci da fastidio questo è ovvio ma ormai non ci fa più ne caldo ne freddo, essendo persone di nessun valore per noi, non ne vale la pena fare il loro gioco, anche se a me avrebbe fatto piacere se James o uno di voi si fosse comportato come hai fatto tu Sirius” disse Lily

“e lei invece se le presa con me!” disse confuso Sirius

“non so perché l’ha fatto!” disse poco dopo la rossa

“provo andare a parlare con lei” disse il moro posando il bicchiere e alzandosi dal tavolo

Marie arrivò in sala comune e non c’era l’ombra di nessuno, tutti erano a cenare, si buttò sul divano davanti al camino spento, non aveva la minima voglia di toccare un libro in fondo non aveva nessun compito da finire entro sera

“Si può sapere che ti è successo con Sirius?” chiese una voce familiare

“non so Margaret, mi ha fatto piacere che ha preso le mie difese, ma rischiava di essere espulso per nulla, i serpeverde amano punzecchiare noi figli di babbani, basta fregarsene di loro!”

“non penso che te sei fregata prima!” fece notare il fantasma

“Sirius e James rischiavano di essere schiantati, così ho fatto in modo che la piantassero, poi … … si ho reagito!”

“è perché te la sei presa con me?” disse una voce maschile appena entrata, Marie vide il suo ragazzo avvicinarsi prendere le sue gambe, sedersi in fondo al divano con i suoi piedi sopra le ginocchia.

“allora perché te la sei presa con me!” chiese di nuovo Sirius

“credo per il fatto che non sapevo di cosa stava parlando Regulus?”

“non capisco?” chiese confuso il ragazzo

“dove sei stato questa estate?”disse Marie guardando il camino

“a casa di James!” rispose il ragazzo

“sei scappato da casa?” disse guardandolo in faccia

“si” disse senza guardarla

“è perché non me l’hai detto?”

“non ne ho avuto l’occasione, poi non era importante” disse alzandosi dal divano innervosito

“non era importante! hai lasciato la tua casa, la tua famiglia, sei andato a casa di James e non ti sembra importante almeno accennarmelo, quando lo hai fatto?”

“sono tornato a casa da Hogwarts a giugno ho preso le mie poche cose e me ne sono andato, James e i Potter erano disposti ad ospitarmi e così sono andato da loro”

“non hai avuto nemmeno un occasione, durante l’estate ci scrivevamo tutte le settimane e tu non me l’hai nemmeno detto, perché?”

“perché non volevo farti preoccupare per nulla, era da un po’ che ci pensavo e lo fatto?”

“un po’ che ci pensavi!?” Marie sbuffo e si rimise a guardare il camino, non le aveva detto nulla nemmeno su quello che pensava

“forse mi sarei preoccupata, ma avrei preferito saperlo, perché sei scappato da casa?”

“senti Marie io odio la mia famiglia e non è di certo come quella di James o la tua, loro sono come Regulus, amano frequentare purosangue che non simpaticizzano con i babbani e odiano i maghi figli di babbani, io non la pensavo come loro e me sono andato, e non voglio avere più a che fare con loro e appena compierò 17anni me ne andrò a stare da solo senza disturbare ancora i Potter!”

Marie stava ad ascoltare e i suoi occhi sfornavano lacrime, stavano insieme da quasi un anno e lui non gli aveva mai detto nulla sulla sua famiglia, nella scuola non era il primo Black ma credeva che Sirius fosse cugino di tutti come Narcissa e Bellatrix, non aveva nemmeno immaginato che Regulus potesse essere suo fratello e lui non glielo aveva nemmeno accennato, Sirius non era come Regulus, come aveva detto, lui non fa differenze su nessuno come fa il fratello e la sua famiglia, lei le aveva sempre parlato di tutto ma lui non era riuscito ancora a dirle nulla, non si fidava di lei forse.

Sirius intanto era rivolto verso il camino quando lei cominciò a parlare sempre con le lacrime agli occhi

“se non fosse venuto fuori oggi non mi avresti detto nulla?! non sapevo della tua famiglia, che avevi un fratello e che eri scappato di casa e che avevi questa idea da un po’, io ti ho sempre confidato tutto tu hai preferito invece non dirmi nulla e dirlo solo con James, non si fa così con le persone che si ama, non si nasconde nulla, tu invece lo hai sempre fatto, non mi ami forse?”

“non lo dire nemmeno per scherzo!” disse il ragazzo abbracciando la ragazza “lo so ho sbagliato a non dirti nulla, ma non pensare che l’ho fatto perché non ti amo, sei la mia vita Marie, io non volevo darti preoccupazioni, me la sono sempre cavata durante le vacanze passate a casa dai miei genitori e appena sono riuscito me ne sono andato, tutto qui e ora la mia vita, dopo il tuo incontro, è migliore non dovendo sopportare più i miei genitori”

“e cosa farai l’anno prossimo?!” disse la ragazza cercando di asciugarsi le lacrime

“come ti ho già detto, quando compirò 17 anni mi troverò un posto tutto mio con i soldi che mi ha lasciato mio zio Alphard, e quando tu sarai pronta a lasciare la tua famiglia verrai da me,se lo vuoi! E ti prometto che cercherò di non mentirti su nulla in futuro”

“vuoi veramente che venga a vivere con te?”

“quando sarai pronta sarò felicissimo di vederti ogni giorno come facciamo qui a Hogwarts, ti amo Marie e voglio vivere con te” disse guardandola negli occhi

Marie si avvicinò al ragazzo e lo baciò profondamente continuando a piangere questa volta per la felicità, i due si staccarono poco dopo

“cercherai veramente di non mentirmi più per qualsiasi motivo!” chiese la ragazza

“prometto che lo farò!” rispose il ragazzo che riccatturò le labbra della ragazza mentre la sala comune cominciava a riempirsi di Grifondoro.

Quella sera i due si fermarono in un angolo della sala comune e parlarono di ogni cosa e finalmente Sirius si sentiva libero, non aveva più segreti con Marie, e in quel modo aveva capito che parlando con le persone che si ama ci si sente sempre meglio.

 

 

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Capitolo 15
*** PETER E VIOLA ***


15° Capitolo

15° Capitolo

 

Peter e Viola

 

Guardò di nuovo le foto che erano sparse in terra e vide quella che ritraeva solo i malandrini e ripensò al ragazzino che tutti credevano minuto e timido sempre alle costole di Sirius e James, quello che non era coraggioso abbastanza per avere una ragazza, quanto ci sbagliavamo ….

 

Durante l’ultimo anno di Hogwarts i malandrini e le aquile, così vennero soprannominate dai ragazzi Marie, Lily e Ania, divennero un gruppo sempre più affiatato, l’unico che si stava allontanando era Peter che ogni giorno spariva per qualche ora al giorno.

I ragazzi si accorsero sempre della sua assenza dal gruppo, ma non ci dettero molto peso “forse si è stufato di stare sempre con noi coppie e forse si è trovato una ragazza pure lui ma si vergogna” disse una volta Sirius per giustificare la sua assenza,  i malandrini all’affermazione si mettevano sempre a ridere, non riuscivano a pensare Codaliscia con una ragazza, le aquile non erano interessate alla vita di Peter, in fondo non erano legati a lui come agli altri malandrini e pensavano che se avesse anche avuto una ragazza sarebbero state felici per lui.

Ormai la primavera cominciava a farsi sentire e i malandrini e le aquile non vedevano l’ora di andare ad Hogsmeade tutti insieme, ma non ci riuscirono molto presto, qualcuno aveva sempre da fare. Un giorno di uscita Lily era a studiare assieme a James, Remus non era nelle condizioni e Sirius era in infermeria dopo una caduta agli allenamenti di Quiddich che si erano svolti nella mattinata, così Marie ed Ania, messi da parte i libri, decisero di andarci da sole, salutati i propri ragazzi si incontrarono all’ingresso e si diressero verso la cittadina di soli maghi.

Appena arrivate decisero di andare ai Tre Manici di Scopa.

Entrarono nel locale e si sedettero in un tavolo non molto lontano dalla porta e dopo ordinato due succhi di zucca cominciarono a parlare del più e del meno arrivando a parlare di Peter

“credi che Peter abbi una ragazza?” chiese Ania all’amica

“i ragazzi non riescono a credere, ma io credo di si se no come spieghi le sue fughe” rispose Marie

“la penso come te, Remus mi ha detto che una volta gliel’hanno chiesto, ma lui rimane sul vago, dice che ha molti compiti da fare e preferisce farli in un posto tranquillo”

“loro ci credono ma non credo tu?” chiese curiosa Marie

“già, da quel poco che ho legato con lui, non è preso molto dai libri ma molto di più da Sirius e James e credo che solo una ragazza potesse tagliare il cordone ombelicale che li lega” disse la bionda bevendo il suo succo

“lo credo pure io, ma è strano che ancora non abbiamo visto Peter con qualcuna, è da molto che scompare senza lasciare traccia”

“si è molto strano, ma se uno si vuole nascondere a Hogwarts ci sono molti nascondigli”

ma non c’è motivo che si nascondi da noi, se deve solo studiare”

“già ma forse oggi siamo fortunate e riusiamo a vedere cosa fa quando sparisce” disse Marie alzandosi dal tavolo

“che vuoi dire?” chiese incuriosita Ania

che se ci sbrighiamo riusciamo a seguire Peter” disse Marie pagando Rosmenta e uscendo velocemente dal locale mentre Ania cercava di stargli dietro.

Uscita guardò nella direzione in cui si era diretto Peter e lo vide girare l’angolo di una casa, si girò verso Ania, la prese per mano e corse nella direzione che era sparito il ragazzo

ma cosa credi di fare? Non possiamo seguirlo” disse Ania staccandosi da lei

“è perché, siamo curiosi di sapere dove va ogni volta, ora è il momento giusto”

“ma non è leale, se non ha voglia di dirlo con noi cosa ci da il diritto di saperlo per forza?”

“la mia curiosità, ora è meglio che ci muoviamo se non vogliamo perderlo!”

“io non vengo” disse risoluta Ania

“allora rimani qui” disse Marie prima di girare l’angolo e seguire il ragazzo.

Ci volle poco a recuperarlo, stava andando verso la Stamberga Strillante, si fermò davanti alla cancellata e si mise ad aspettare, Marie cercò un posto dove nessuno poteva vederla e si diresse verso il bosco poco lontano e si mise dietro all’albero più vicino. Dopo qualche minuto una ragazza da lunghi capelli viola e vestita di nero si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra

“non capisco ancora come mai con tutti i ragazzi hai scelto proprio me” chiese il ragazzo dopo che si erano staccati

“te lo già detto, sei dolce e sensibile e mi piaci un sacco”

si ma sono un Grifondoro e sono amico di Potter e Black”

Era la prima volta che Marie sentiva chiamare Sirius e James per cognome da Peter

“tu sei diverso da loro e da tutti gli altri”

si ma … “

“smettila di fare sempre lo stesso discorso, io ho scelto te” disse baciando di nuovo il ragazzo poi disse rivolto dalla Stamberga “sei sicuro che non sia infestata quella casa?”   

“Viola non ti preoccupare, poi tu che hai paura dei fantasmi?!” disse prendendo la mano della ragazza e dirigendosi verso la Stamberga

“già improbabile!” disse la ragazza

Marie vide i ragazzi entrare e non era il caso ora seguirli, tornò indietro dove aveva lasciato Ania che non trovò, pensando che fosse tornata alla scuola si diresse anche lei verso essa.

Arrivata a scuola cercò Ania nella sala comune e la trovò davanti al camino a leggere un libro

“potevi aspettarmi” disse Marie sedendosi di fianco all’amica

“non mi hai ascoltato e sei sparita e io non avevo voglia di stare lì da sola e senza fare nulla” disse Ania rimettendosi a leggere i libro

“potevi seguirmi!”

“ti ho già detto come la penso”

“si! Comunque se lo vuoi sapere Peter si vede con una ragazza”

“non lo volevo sapere”

ok! Ora è meglio che vada a vedere come sta Sirius” così dicendo uscì dalla sala comune e si diresse in infermeria.

Arrivò poco dopo, vi entrò e raggiunse il letto di Sirius

“come va?” chiese la ragazza

“credo che resterò qui per la notte”

“hai fatto un brutto volo” disse ripensando alla caduta dalla scopa

“Già il signor Black quando gioca non si preoccupa del suo corpo” disse madama Chips che era appena entrata

“non esageri Madama, sto bene!” disse Sirius sdrammatizzando

“se lei considera una gamba e due costole rotte un bene!” rispose Chips

si ma la sua pozione mi rimetterà in piedi in un giorno”

si ma cerchi comunque di stare attento la prossima volta”

“cercherò” disse Sirius

“quello che dice sempre e la ritrovo sempre qui, ora vi lascio soli ho altre cose da fare” disse l’infermiera prima di lasciare la stanza

“allora come andata la visita a Hogsmeade?” chiese il ragazzo a Marie

“bene! sono riuscita anche a scoprire dove va Peter tutte le volte quando scompare”

“si! Ha studiare immagino”

“no, voi non ci credete ma ha una ragazza”

“chi Codaliscia? Sei sicura di avere visto bene”

“sicurissima!”

“scusa se non riesco a crederci”

e perché anche Peter non può avere una ragazza?”

perché sarebbe strano”

“beh che ci creda o no, lo visto con i miei occhi” disse alzandosi dal letto “ora è meglio che vado buona serata e buona notte” continuò aprendo la porta dell’infermeria

“Marie aspetta” disse Sirius senza risultato, la ragazza se ne era già andata richiudendo la porta dietro di se.

Il giorno dopo Marie andò a trovare Sirius e poco dopo uscirono dall’infermeria.

Quando stavano per andare verso la sala grande per il pranzo, Marie si scontrò con una ragazza di Serpeverde

“scusa, non ti avevo vista” disse Marie guardandola

“cerca di guardare dove metti i piedi sporca mezzosangue” disse la ragazza dai capelli viola dirigendosi con le amiche in sala grande

“ niente giochetti con l’acqua questa volta?” disse Sirius a Marie che si era bloccata a guardare la ragazza che era appena entrata in sala grande “ hei! Che ti prende?” chiese il ragazzo

“quella è la ragazza che ho visto assieme a Peter” rispose spaesata la ragazza

“già non riesco a capacitarmi che Codaliscia abbia una ragazza, non posso pensare che si sia fidanzato con un Serpeverde

“pensa quello che vuoi ma io so chi e cosa ho visto ieri! e penso che dopo di tutto non conoscete Peter molto bene!” detto questo entrò nella Sala grande con Sirius che era ancora più  disorientato.

Tutti quanti non riuscivano a credere quello che diceva Marie, forse perché Peter aveva smentito e poco dopo non scompariva più senza dire dove andava e non lo rivide mai più assieme a Viola, a volte Marie incontrava la ragazza nei corridoi e ogni volta le rivolgeva sguardi minacciosi.

 

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Capitolo 16
*** DECISIONI E SCONTRI ***


16° Capitolo

16° Capitolo

 

Decisioni e Scontri

Poi arrivò la fine di Hogwarts e ci furono decisioni da prendere tutti insieme, comunque continuo a pensare che se avrei preso più sul serio i miei pensieri su Peter, forse sarebbe stato tutto diverso.

 

Arrivò purtroppo la fine del 7° anno e tutti erano agitatissimi per gli esami, il risultato di quelli avrebbero contribuito al futuro lavoro di ognuno, ma non solo di quello, al di fuori della scuola si vociferava che un mago oscuro assieme ai suoi seguaci uccideva in modi disumani ogni mago che cercava di contrastarlo.

Tutti i ragazzi del settimo anno, in quel frangente, pensavano cosa avrebbero fatto alla fine della scuola, combattere il mago oscuro di nome Voldemort unendosi al ministero o all’ordine della fenice, unirsi al mago o non schierarsi da nessuna delle due parti. Tutti facevano tesoro dei loro pensieri ma non i Malandrini e le Aquile che sapevano già da che parte schierarsi e non avevano il minimo timore di farlo sapere in giro.

Tutti i ragazzi del settimo anno erano in biblioteca per le ultime ore di studio prima degli esami, tutti presi su ogni tipo di libro

“accidenti domani ci saranno gli esami e non mi ricordo nulla” disse Ania agitata

“non ti preoccupare amore andrai benissimo” ribadì Remus abbracciandola

“tu andrai benissimo” disse la bionda baciando il ragazzo

“smettetela voi due! Sentite abbiamo studiato tutto il giorno e ci meritiamo una pausa, perché non andiamo a prendere un po’ d’aria?” chiese Sirius ormai stanco di restare chiuso in biblioteca con una splendida giornata di sole

“ottima idea!” rispose James

“io preferisco stare ancora un po’ a studiare” disse Lily

“smettila secchiona, sai già tutto! un po’ di aria ti farà più che bene”

“ma … …” cercò di dire la ragazza ma James la fermò

“niente ma, andiamo”

ok! Forse, come dici tu, una pausa mi farà bene” disse la rossa guardando il suo ragazzo

Peter guardò gli amici poi disse “bene allora andiamo?!”

I ragazzi stavano per uscire quando Sirius si accorse che Marie non si era alzata, stava guardando con lo sguardo perso fuori dalla finestra, era tutto il giorno che era strana, persa tra i suoi pensieri; anche gli altri si accorsero che qualcosa non andava e guardarono Sirius

“voi andate ci penso io” disse mentre i ragazzi uscirono e li lasciarono soli, Marie non si era accorta di nulla era troppo presa dal lago fuori dalla finestra

hei! stai bene?” chiese il moro

cosa? stai parlando con me?” poi guardandosi attorno continuò “dove sono gli altri?”

“ho proposto di andare a prendere un po’ d’aria e tutti erano d’accordo con me, tu invece non ti sei nemmeno accorta che avevamo smesso di studiare, che ti prende Marie?” chiese il ragazzo preoccupato

“scusa e che ho molti pensieri che mi frullano per la testa” disse la ragazza guardando di nuovo verso il lago

“posso chiederti quali?” chiese il ragazzo prendendole una mano, lei lo guardò poi si mise a guardare il libro che aveva davanti

“ho ricevuto la posta sta mattina, i miei genitori mi hanno mandato una lettera” si girò finalmente a guardare Sirius e continuò “mia sorella si è trasferita un anno fa in America e ora anche loro hanno deciso di trasferirsi lì e vogliono che vada con loro!”

cosa?” disse Sirius

“la prima reazione che ho avuto io quando ho letto la lettera e ancora non capisco perché vogliono per forza che vada con loro, gli avevo già detto che prima o poi mi sarei trasferita a Londra, e ora vogliono portarmi in America”

“e tu cosa pensi di fare?” chiese il ragazzo

“non credo di essere ancora pronta a lasciare i miei ma … non voglio andare ancora più lontano da te e dai i miei unici amici, cosa potrei fare?” chiese Marie

“io ti direi di lasciare i tuoi e venire a vivere con me, ma so quanto sei attaccata a loro, ricordati che qualsiasi cosa deciderai io sarò sempre con te e che ovunque sarai io ti amerò sempre”

“oh Sirius” disse la ragazza abbracciandolo e baciandolo, quando si staccarono Sirius disse “e poi ricordati che possiamo smaterializzarci ovunque e ci potremo vedere anche tutti i giorni”

“grazie Sirius”

“per cosa?”

“per esserci, ti amo e ti amerò per tutta la vita” disse la ragazza baciandolo di nuovo

anch’io, ora è meglio che raggiungiamo gli altri”

“si andiamo” disse Marie alzandosi assieme al ragazzo e uscendo dalla biblioteca mano nella mano, poco dopo Sirius si fermò e disse

“senti Marie volevo chiederti, visto che quando torneremo a Londra con il treno dovrò cominciare a trovarmi una casa, ti andrebbe di venire con me”

troverò sicuramente il tempo per andare a vedere una casa con te, non vedo l’ora!”

“ti amo” disse il ragazzo abbracciandola

“lo so” rispose la ragazza.

Sirius e Marie percorsero i corridoi della scuola e arrivarono in giardino dove gli altri si erano trovati un posto all’ombra vicino al lago, le ragazze guardarono Marie e le chiesero perché era pensierosa, la ragazza spiegò della lettera dei suoi e che non aveva preso ancora una decisione

“noi saremo sempre con te” disse Lily guardando la ragazza

“noi siamo amiche è nessuna cosa può dividerci” disse a sua volta Ania

“grazie amiche mie, vi voglio bene” rispose Marie

“ma guardate quante smancerie!” disse una voce alle loro spalle, tutti si girarono e videro un gruppetto di Serpeverde

“che vuoi Malfoy?” chiese James già pronto a tirare fuori la bacchetta

“voleva solo farvi notare che siete sempre così affettuosi, ti voglio bene di qua, ti voglio bene di la, ma quando la smetterete di farmi rimettere ogni volta che vi sento?” continuò la ragazza bionda che era di fianco a Malfoy

se non vuoi vomitare non ascoltarci!” disse Ania rivolta a Narcissa

“come osi parlare a mia sorella in quel modo babbanofila” disse Bellatrix

“sentite, noi vogliamo prendere solo un po’ d’aria perché non ve ne andate da qualche altra parte e ci lasciate un attimo in pace?” disse Lily cercando di raffreddare i bollori di tutti

“non esiste che una mezzosangue ci dica quello che dobbiamo fare” rispose minacciosa una ragazza dai lunghi capelli viola

“tu non osare parlare così a Lily” disse Marie guardandola in cagnesco

“tu non sei di certo diversa da lei sporca mezzosangue” rispose Viola

“smettila” disse Marie cercando di non lanciare alla ragazza palle di ghiaccio

“e perché dovrei farlo, mi sto divertendo un mondo” disse a sua volta la ragazza Serpeverde

“ti conviene non farla incavolare, ragazzina” disse Sirius

“come osi parlarmi in quel modo, tu traditore della tua stessa famiglia” ribadì Viola tirando fuori la bacchetta

“bhe se stare con la mia famiglia significa diventare come te, ho fatto la cosa migliore scappando da loro” rispose Sirius tirando fuori anch’esso la bacchetta

“tu … … stupef….” stava per scagliarli un incantesimo quando vide un ragazzo biondiccio mettersi nella traiettoria della bacchetta; Marie si volse verso Sirius e vide Peter vicino a lui, guardò Viola e Peter poi fece due più due – quei due si vedono ancora, e l’unica motivo perché Viola si è fermata, non vuole rischiare di prendere anche lui e bravo Peter, cosa hai in mente – pensò Marie poi una voce la fece distrarre

“a nessuno può fare paura una mezzosangue dai strani capelli turchini” disse il ragazzo moro di fianco alla ragazza dai capelli viola

“come hai detto Piton, non osare ripeterlo sai” disse Marie

“ho mi stai facendo tanta paura!!” disse il ragazzo fingendo di tremare, tutto il gruppetto di serpi si mise a ridere, con un gesto della mano però Marie spostò un grosso quantitativo d’acqua dal lago verso il gruppetto che smise di ridere appena si ritrovarono stesi in terra tutti bagnati, Malfoy si alzò per primo

“come diavolo hai fatto” guardando storto Marie

“di certo non lo vengo dire a te Serpe” disse divertita Marie

“tu come osi, non ti devi permettere di parlarmi in quel modo” disse sempre più infuriato Malfoy cercando di tirare fuori la bacchetta dai vestiti bagnati

“non ci provare Malfoy se non vuoi ritrovarti ancora con il sedere per terra, non mi sfidare un’altra volta” disse seria Marie, Lucius guardò la ragazza, poi si girò verso gli altri che si erano appena alzati e disse

“andiamocene!”

ma Lucius!” cercò di dire Piton

“avremo tutto il tempo per rifarci, non ti preoccupare” disse il biondo facendosi sentire solo dai suoi compagni, che si diressero verso il castello.

“grande!” disse Sirius abbracciando la sua ragazza

“sei stata fantastica”

“speriamo solo che non c’è la faccino pagare” disse titubante Peter

ma che dici! dopo la performance di Marie, non si faranno vedere per un po’ e visto che la scuola finisce tra qualche giorno non si faranno più vedere, vero Marie” disse James sorridendole

“certo” disse pensierosa, stava guardando Peter che ricambiava lo sguardo, avrebbe tanto voluto leggere i suoi pensieri – forse mi sto solo sbagliando, ma qualcosa non quadra – pensò la ragazza

hei Marie che ti prende!” chiese Sirius, la ragazza distolse lo sguardo da Peter e guardo il suo ragazzo

“nulla! Pensavo a come erano conciati i Serpeverde, si prenderanno un malanno” rispose Marie cercando di togliersi i pensieri su Peter

“magari, se lo meritano!” ribadì Ania

Dopo lo scontro i malandrini e le Aquile non tornarono in biblioteca ma parlarono tutto il giorno in giardino e dopo cena in sala comune, del loro futuro, tutti sarebbero entrati nell’ordine della fenice, tutti avrebbero combattuto in nome del bene e di Silente e sarebbero sempre stati amici per la pelle.

 

Il giorno dopo fu giorno di esami e quando furono finiti, tutti erano soddisfatti di come erano andati, poi fu tempo di fare i bagagli e partire alla volta di King’s Cross, i ragazzi sul treno parlarono ancora sul loro futuro e dissero che avrebbero trovato un modo per stare tutti sempre insieme, non si sarebbero mai divisi.

Arrivati alla stazione fu anche il momento dei saluti, tutti dissero a Marie che qualsiasi cosa avrebbe deciso sarebbero sempre stati con lei, poi venne la volta di salutare Sirius con le lacrime agli occhi

“ci vedremo sempre amore te lo garantisco, qualsiasi cosa decidi di fare” disse Sirius abbracciandola

“non c’è bisogno di garantirmelo, ci vedremo sempre, credo di avere già preso la mia decisione”

“quale?” chiese preoccupato Sirius

“amo i miei genitori, ma ormai tu e gli altri siete la mia famiglia, ti amo e voglio un mondo di bene agli altri e non voglio lasciarvi, e se la tua proposta è ancora valida, andrò in Irlanda, saluterò i miei genitori e qualsiasi cosa mi diranno verrò a vivere con te e combatterò con voi contro Voldemort”

“la mia proposta è validissima, ti amo Marie e non te lo scordare mai” rispose Sirius baciandola dolcemente sulle labbra

“ti farò sapere appena avrò trovato qualche casa da vedere”

“ci conto! Ora è meglio che vada, i miei mi aspettano” detto questo baciò di nuovo il suo ragazzo, salutò gli altri e con un POFF scomparì.

Intanto in un angolo una ragazza stava guardando la scena

ble, sono sempre così dolci tra di loro?”

“non vorresti esserlo anche tu” chiese un ragazzo dietro di lei

“non credo che ti piacerei così affettuosa, comunque si può sapere perché ti sei messo in mezzo l’altro giorno?” chiese girandosi e guardandolo male

“non c’era bisogno di lanciargli un incantesimo” rispose il biondino

“ma hai sentito come mi ha trattata

si lo so piccola, ma non posso farli insospettire, soprattutto la Wolf

“quella prima o poi la paga, è colpa sua se noi ci siamo visti sempre meno e sarei curiosa di capire come ha fatto ha ridurci in quelle condizione”

“non so molto di lei e non mi interessa nulla, ora che abbiamo finito la scuola potremo vederci quando vorremmo, senza che nessuno ci disturbi” disse Peter guardando malizioso Viola

“questa è la notizia più bella” disse Viola abbracciando e baciando il ragazzo.

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Capitolo 17
*** LA NUOVA CASA ***


17° Capitolo

17° Capitolo

 

La Nuova Casa

 

Riordinò le foto, li rimise nella scatola, la chiuse e la ripose nell’armadio dove l’aveva presa.

Si guardò intorno e ricordò la prima volta che Sirius e lei avevano visto la casa dove ora si trovava 

 

Marie riapparì un attimo dopo con tutti i suoi bagagli davanti alla porta d’ingresso, prese fiato e raggiunse il salotto,  dove la madre le venne incontro abbracciandola

“finalmente sei arrivata! come è andato il viaggio?”

“tutto bene” rispose Marie mettendosi a sedere sul divano

“e gli esami?” chiese Catrine sedendosi davanti alla figlia

“spero bene anche quelli, avremo i risultati tra un paio di giorni”

“bene” disse la madre guardandosi attorno, Marie fece lo stesso e chiese

“avete già impachettato tutto vedo?” gli scaffali e i mobili che prima contenevano libri e cianfrusaglie erano completamente vuoti e una fila di scatoloni chiusi erano davanti ad essi

“manca solo la tua roba, i furgoni per il trasloco verranno tra una settimana!” disse Catrine guardando la figlia

“preparerò la mia roba ma non verrò in america con voi”  disse risoluta Marie

“come?”

“hai capito bene mamma, non c’è motivo che venga anch’io”

“questa casa sarà venduta tra un paio di giorni, la casa in america è perfetta per tutti e tre, Sara si è già sistemata in una casa tutta sua con il suo compagno, perché non dovresti venire anche tu? Dove andresti se no?”

“ho 17anni e nel mondo magico sono maggiorenne, troverei una casa nelle vicinanze di Londra così starò vicino ai miei amici”

“credo che il mondo magico non sia sicuro con questo mago oscuro in giro e ora che hai finito Hogwarts …”

“mamma non sono più una bambina e sono in grado di gestire la mia vita al di fuori di Hogwarts e decidere sul mio futuro”

“non sto mettendo in dubbio questo ma …”

“niente ma mamma, non sono venuta qui a chiedere il tuo permesso, anche se gradirei che mi appoggiassi, ma per comunicarti la mia decisione di andare a Londra e non venire in America con voi, preparerò le mie cose e andrò al paiolo magico fino a quando non troverò casa”

“lascia stare, prepara le tue cose ma resta pure qui fino a quando non avrai trovato casa, non c’è bisogno che tu vada al paiolo magico fino a che io e tuo padre non partiremo”

“grazie mamma, speravo che fossi d’accordo” disse Marie abbracciando la madre

Pranzarono dopo qualche minuto, parlarono entrambe della decisione di Marie al padre che subito non prese bene la notizia, ma fu convinto dopo un aspra discussione.

Dopo pranzo Marie salì nella sua camera, era rimasta la stessa dopo la sua ultima partenza per Hogwarts, pupazzi di ogni genere, scaffali pieni di libri di magia e alcuni romanzi fantasy scritti da babbani e una bacheca appesa alla parete piena di foto degli amici, qualche foto dei genitori e una foto di Sara e il suo compagno Roger; una foto in particolare la fece pensare, ritraeva lei e Sirius mentre ridevano, tra qualche settimana avrebbero trovato una casa e ci avrebbero convissuto insieme.

Prese una scatola da sotto il letto, conteneva lettere che aveva ricevuto dalle sue migliori amiche durante le vacanze da scuola e da Sirius l’estate prima, le mise in ordine e staccate le foto dalla bacheca le mise all’interno di essa. Cominciò a prendere i libri dagli scaffali con l’aiuto della bacchetta li rimpicciolì mettendoli nei scatoloni vuoti che aveva preparato sua madre, finito con i libri fece la stessa cosa con i pupazzi che divise in due scatoloni, uno assieme ai libri e l’altro vuoto. Decise le cose da tenere e da buttare e li divise e così dopo un paio di ore tutte le cose erano impacchettate e pronte da portare via. Dopo cenato tornò in camera sua, scrisse alcune lettere poi si mise nel letto e si addormentò felice pensando ai giorni che si prospettavano nel suo futuro.

Due giorni dopo qualcuno si presentò a casa dei Wolf

“si” fece la signora Wolf aprendo la porta

“stavo cercando Marie, è in casa?” chiese un ragazzo moro con splendidi occhi chiari

“e chi la cerca?” chiese a sua volta Catrine

“un amico di scuola, Sirius Black, piacere di conoscerla signora Wolf” rispose titubante il ragazzo porgendo la mano alla donna

“il piacere e tutto mio Sirius e chiamami pure Catrine” disse la donna stringendo la mano al ragazzo, sua figlia le aveva parlato molto del ragazzo, con il quale aveva litigato per anni per poi ritrovarsi a volergli molto bene, sapeva che tra loro due c’era qualcosa da come la figlia aveva parlato di lui nell’ultimo anno anche se non le aveva mai dato conferma.

“come vuole Catrine

“bene! Ora accomodati pure in salotto” disse la donna facendo entrare il ragazzo mostrandogli il soggiorno, il ragazzo si sistemò sul divano mentre Catrine continuò mentre si dirigeva verso le scale “ti vado a chiamare Marie” e poi salì.

Marie scese pochi minuti dopo e si diresse in soggiorno

“Sirius, non credevo che venissi fin qui” disse la ragazza appena vide il suo ragazzo

“ti sono venuto a prendere così avrei conosciuto i tuoi”

“non c’era bisogno” disse Marie baciando il ragazzo

mh!mh!” cercò di farsi notare la signora Wolf arrivata nel soggiorno dopo la figlia

“giusto, lui è Sirius Black mamma” disse imbarazzata la figlia dopo avere girato lo sguardo verso la madre

“ci siamo già conosciuti poco fa, vero Sirius?”

certo signora … ehm… Catrine

“allora da quello che ho capito tu sei un amico di Marie” chiese Catrine rivolta al ragazzo, Sirius guardò Marie che rispose per lui

“in verità Sirius e io stiamo insieme!”

ne avevo il sospetto, dunque intendete andare a vivere insieme a Londra?!” chiese curiosa la donna

“bhe! Ecco noi … …” cominciò Marie

“ora capisco il motivo perché preferiresti andare a Londra invece che venire con noi”

“scusa se non ti ho riferito nulla, ma Sirius non è l’unico motivo della mia decisione, ci sono tutti i miei amici qui e ormai sono diventati una nuova famiglia per me, non che voi non lo siete più ma … …”

e ora che ti fai la tua vita” finì per lei la madre

“giusto, ma non ti preoccupare, vi verrò a trovare molte volte in America” disse Marie

“ci spero, non ti preoccupare, puoi andare a Londra senza che io ti dica più nulla, ora almeno capisco il motivo principale che ti ha spinto ha prendere questa decisione” disse la madre guardando Sirius

“ti voglio bene mamma” disse Marie abbracciando la madre poi continuo “ ora dobbiamo andare, abbiamo tante case da vedere in questa settimana, meglio cominciare!” poi si diresse verso l’ingresso mentre Catrine fermava Sirius che stava seguendo la ragazza

“mi raccomando tratta bene la mia bambina e cerca di non farla mai stare male, la affido a te”

“non si preoccupi signora Wolf, farò del mio meglio, amo sua figlia e non le farò mai mancare nulla”

“mi fido di te” disse Catrine mentre Sirius raggiungeva la sua ragazza.

 

Girarono tutto il giorno per le vie di Londra e avevano visto tre case in vendita ma nessuna era di loro gradimento, cenarono dopo qualche ora in un ristorante babbano, finito la cena girarono ancora per la città poi Sirius accompagnò Marie a casa, si salutarono con un lungo bacio, poi il ragazzo scomparì mentre lei saliva le scale che portavano nella sua stanza.

 

Ogni giorno Sirius la andava a prendere e si smaterializzavano nelle viuzze laterali di Londra o nelle vicinanze per visitare case, ci vollero tre giorni per trovare la casa fatta su misura per loro.

Stavano aspettando la signora dell’agenzia immobiliare magica davanti a una casa color celeste e dalle imposte bianche, ammirarono la casa che aveva un piccolo giardino sul davanti circondato da uno steccato alto fino al loro torace anch’esso bianco e un piccolo vialetto di ghiaia che portava fino alla casa.

Poco dopo videro arrivare una signora sulla cinquantina, sicuramente una strega, aveva un lungo mantello verde che cercava di mettere a posto, si avvicinò a loro e rivolto al ragazzo chiese

“Voi siete il Signor Black?”

“si sono io” rispose Sirius

“molto bene, mi presento io sono la signora House, se volete seguirmi!” si presentò la donna entrando nel vialetto della casa.

Sirius e Marie seguirono la donna fino dentro la casa disposta su due piani; nel primo piano come spiegava la signora sulla sinistra l’ampio soggiorno con il camino sulla parete, sulla desta la scala che portava al piano superiore, un piccolo sgabuzzino nel sotto scala, in fondo sulla sinistra la cucina a vista sul soggiorno e sulla destra un piccolo bagno; al secondo piano in fondo sulla desta il bagno che dava alla camera matrimoniale, sulla sinistra uno studio e al suo fianco un corridoio che portava alle camere, accessibile dalla camera matrimoniale l’ampio balcone; ci misero circa mezz’ora a vedere tutta la casa per bene.

“io vi ho mostrato la casa ora tocca a voi decidere” disse la signora House ritornata al piano di sotto seguita dai ragazzi

Sirius guardò Marie che disse

“direi che è perfetta, sei sicuro che c’è la possiamo permettere?”

“si” rispose Sirius

“allora la prendiamo se tu sei d’accordo!” disse Marie rivolta prima alla donna poi al ragazzo

“d’accordissimo!” rispose il moro

“allora basta che venite in agenzia a firmare le pratiche e la casa è vostra” detto questo uscirono tutti da casa e trovato un posto appartato, si smaterializzarono all’Agenzia immobiliare, sbrigarono la parte burocratica e ebbero le chiavi di casa.

Si trasferirono in essa qualche giorno dopo, il tempo di ammobiliarla e portarci le loro cose.

 

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Capitolo 18
*** GLI ULTIMI ANNI DI FELICITA' ***


18° Capitolo

18° Capitolo

 

Gli Ultimi Anni di Felicita’

 

… si erano trasferiti e loro vita andava alla meraviglia come quella degli altri amici ……

 

Dopo la fine della scuola tutti noi entrammo nell’Ordine della Fenice al fianco di Silente per combattere Voldemort. Susseguirono varie battaglie in cui alcuni membri morirono; ma per fortuna non succedevano solo cose brutte: Lily e James decisero di sposarsi. Il matrimonio fu meraviglioso: Lily aveva un vestito color panna ed era formato da un corpetto che risaltava le sue forme e dalla gonna voluminosa ricamata con perline d’argento, portava i capelli sciolti a boccoli avvolti da un velo che copriva il suo emozionato viso; James portava un vestito di color grigio antrace, la camicia bianca e la cravatta dello stesso colore del vestito. Al matrimonio c’era metà dell’ordine della Fenice, Marie ed Ania che erano le damigelle d’onore, Sirius testimone assieme a Remus e Silente eseguiva la cerimonia.

 

Le battaglie contro Voldemort continuavano ma senza un efficace risultato, sia da parte dell’Ordine che del Ministero della Magia, il potere del mago oscuro non accennava a diminuire anzi aumentava. Le cose non andavano molto bene nel mondo magico ma l’Ordine non si fermava e anche la vita privata di qualcuno di loro: Remus ed Ania si sposarono dopo un’anno dal matrimonio di Lily e James, e la loro cerimonia fu molto più intima e più frettolosa per i tempi che correvano, Silente come al solito svolse la cerimonia, Marie e Lily fecero da damigelle, Felpato e Ramoso fecero da testimoni. Ania diventò un animagus registrato per riuscire a tener sotto controllo il neo marito nei giorni di Luna piena, la ragazza si trasformava in un lupo bianco. Nello stesso anno Lily rimase incinta e il 31 Luglio dell’anno successivo nacque Harry James Potter e scesero Sirius come Padrino del piccolo.

 

Per la vigilia di natale i Malandrini e le Aquile presero un giorno sabbatico per riuscire a celebrare la festività come si doveva. Si riunirono tutti a casa di Lily e James, le ragazze erano state tutto il giorno in cucina a preparare una cena perfetta.

Quando la cena fu pronta tutti si sedettero attorno al tavolo

“finalmente una serata tutta per noi, è da molto che non siamo tutti insieme” disse James prendendo una coscia dal pollo farcito

“bhe qualcuno manca” fece notare Remus

“dove a detto che andava Peter?” chiese Marie

“era da molto che non vedeva la madre e ha detto che avrebbe passato la serata con lei” rispose Sirius

– sarà il mio sesto senso ma continuo a non fidarmi di Peter – pensò Marie.

La ragazza cercò di lasciare stare i suoi pensieri e ad ascoltare il nuovo argomento di cui si stava parlando, poi guardandosi intorno guardò il favoloso banchetto, avevano fatto un ottimo lavoro, sembrava di essere di nuovo a Hogwarts con i banchetti che preparavano gli elfi; quando la cena fu finita tutti si trasferirono in salotto tranne Marie che si era offerta di lavare i piatti che sbrigò in due minuti con l’aiuto della magia.

Quando andò in salotto si appoggiò allo stipite della porta facendo una smorfia, quella situazione le ricordava qualcosa: un albero di natale era addobbato in un angolo della casa, una poltrona dove sedevano abbracciati Ania e Remus, nel divano a lato c’era Lily con in braccio Harry che si era svegliato e al suo fianco James, Sirius era seduto a terra di fianco all’albero

“che ne pensate di cominciare di scartale i regali di natale” disse Sirius impaziente

“cos’è tutta questa fretta?” chiese James

“Hei Marie che ti prende?” domandò Ania facendo girare tutti verso la ragazza sorridente in piedi

“è che questa situazione mi è molto famigliare” disse mettendosi al fianco del suo compagno

cosa vuoi dire, è la prima volta che riusciamo a stare insieme per natale dopo la fine della scuola” disse curiosa Ania

“hai ragione ma questo giorno lo visto al mio 6° anno di scuola e mi aveva molto spaventato, ma vedendoci tutti insieme qui e ripensando a quello che è successo sono al massimo della felicità” rispose Marie sempre sorridente guardando l’amica

“ti riferisci alla visione dove ci hai visti tutti insieme come coppie” chiese di nuovo Ania

“e c’era pure Harry” disse Marie guardando il bambino che giocherellava con la madre

“ecco perché sapevi già come avrei chiamato mio figlio” disse Lily

“si, ma non volevo dirtelo in fondo potevi sempre scegliere un altro nome” ribadì Marie

“se non mi ricordo male nella visione io e te ci baciavamo, era stato quello a spaventarti maggiormente” disse Sirius avvicinandosi alla ragazza

“ah ah già ah ah strano è” disse ridendo la ragazza dai capelli turchini

“ora direi di si, ma quando mi evitavi non mi piaceva poi tanto, comunque cosa aspetti ad avverare anche l’ultima parte della tua visione” disse il moro avvicinandosi sempre di più al viso di Marie

“in verità prima che ti dessi il bacio tu mi porgevi qualcosa” disse allontanando appena il ragazzo da sé, poi vide Sirius frugarsi tra le tasche dei pantaloni tirando fuori una scatolina di velluto celeste

“una cosa come questa” disse sorridendo il moro avvicinando la scatola a Marie poi il ragazzo continuò “spero tanto che quello che ti chiederò non lo avevi già visto nella tua visione?” poi aprì la scatolina e vide il viso di Marie sorridere emozionata facendo no con la testa

“allora che ne pensi di sposarmi” chiese Sirius prendendo la mano di Marie e infilando il sottile anello con un piccola acquamarina incastonata

“Sì! Sì! Sì!” rispose la ragazza saltando addosso a Sirius baciandolo poco dopo.

Quando la situazione si era calmata James prese un regalo sotto all’albero e rimettendosi a sedere lo appoggiò tra Lily e lui poi prese Harry dalle mani di Lily e disse riprendendo il regalo in mano

ora tocca a te Harry a scartare il tuo regalo che tuo padre ti fa con tutto il cuore” poi scartò il regalo.

Tutta la visione di Marie si era avverata, e non era strana e spaventosa come l’aveva pensata in un primo momento, ma era meravigliosa e ancora meglio.

 

Intanto in un’altra casa a molti chilometri di distanza due persone parlavano distese nel letto della camera

“che scusa hai inventato sta volta per svignartela?” chiese la ragazza dai capelli viola

“ho detto che mia madre mi aveva invitato a casa per natale e visto che era molto che non la vedevo non potevo non andarci” disse il ragazzo biondiccio guardando il soffitto

“il mammone Peter!” disse ironicamente Viola

“Ah! Ah! già! Se sapessero la verità” rise Peter guardando ora verso la ragazza

Che stai con un mangiamorte o che lo sei anche tu?”

“direi entrambe le cose” rise di nuovo Peter baciando poi la ragazza

“che ingenui, prima o poi si pentiranno di tutta questa fiducia” disse Viola

“forse! comunque l’unica che mi guarda sempre pensierosa è la Wolf, non la sopporto”

“primo o poi finirà male te lo garantisco” disse Viola

“non dobbiamo sottovalutarla, credo che abbia una sorta di potere speciale, perché ogni volta che combatte con i mangiamorte gli esce acqua da tutte le parti senza usare la bacchetta”

“starò attenta ma prima o poi morirà per mano mia” disse seria Viola poi continuò “senti non ho più voglia di parlare dei tuoi odiosi amici, che ne dici di continuare con il discorso di prima?!” chiese sensuale Viola

“direi che sono d’accordo con te!” rispose Peter avvicinandosi alla ragazza mettendosi sopra di lei.

 

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Capitolo 19
*** LA MORTE DI LILY E JAMES ***


19° Capitolo

19° Capitolo

 

La Morte di Lily e James

 

… fino a quanto la lotta contro Voldemort divenne ancora più intensa, poi arrivò la comunicazione di Silente del pericolo che correvano Lily, James ed  Harry e la scelta del Custode Segreto.

 

Marie e Sirius si sposarono a giugno con una cerimonia molto veloce e con pochi invitati, solo Lily, Ania, James, Remus e Peter. C’era anche Silente che come negli altri matrimoni era colui che ufficializzava la cerimonia.

Alla fine di luglio ci fu il primo compleanno di Harry, poi ad Ottobre la convocazione per  Lily e James da parte di Silente.

“benvenuti ragazzi accomodatevi” disse Silente quando i giovani entrarono nello studio

“cosa ci deve comunicare di così urgente Silente” chiede James mettendosi a sedere assieme a Lily

“ho saputo da fonti sicure che Voldemort vi sta cercando” disse serio il Preside

“come? No! Harry!” disse disperata Lily

“calmati Lily, troveremo una soluzione” James cercò di calmare la moglie

“non si può scappare da Voldemort e lo sai anche tu” disse Lily guardando negli occhi il ragazzo

“ci nasconderemo da qualche parte” rispose James guardandola

“ci troverà James, non voglio che faccia del male a te e ad Harry” disse Lily piangendo

“Lily, un modo sicuro ci sarà, vero Silente?” chiese il moro guardando il preside

“La prima cosa è nascondersi e c’è un modo per non farsi trovare da Voldemort”

“quale?” disse speranzosa Lily

“l’Incanto Fidelius” disse Silente

“Come funziona?” chiese curioso James

“è un incantesimo complesso che consiste nel nascondere con la magia un segreto dentro una sola persona vivente. L’informazione è nascosta dentro la persona prescelta, o Custode Segreto, e quindi è impossibile da trovare … a meno che, naturalmente, il Custode Segreto non decida di renderla nota. Fino a quando il Custode Segreto si rifiuta di parlare Voldemort può perquisire per anni il paesino dove vi nasconderete senza trovarvi, nemmeno se viene a sbattere il naso contro la finestra della vostra casa!”

“basta scegliere il custode giusto e noi saremo al sicuro?” chiese Lily al vecchio preside che annui

“direi che Sirius fa al caso nostro!” disse risoluto James

“prima di prendere qualsiasi decisione, pensateci bene, potere anche prendere in considerazione me come custode”

“non si preoccupi! Sirius morirebbe piuttosto che rivelare dove ci nasconderemo, che ne dici Lily?”

“ne sono certa, ma sarebbe bene che ne parlassimo anche con Sirius e Marie”

“lo faremo, ma se è d’accordo pure lui, lo sceglieremo come Custode Segreto”

“sono d’accordo”disse la signora Potter

“come volete ragazzi, siete voi a decidere, per fare l’incantesimo basta pronunciare Fidelius sul custode prescelto e il vostro nascondiglio sarà segreto fino a quando la persona scelta non lo rivelerà”

“vi ringrazio Silente per averci avvertito e consigliato” disse Lily alzandosi dalla sedia, James fece lo stesso e uscì con la moglie.

I giovani Potter tornarono a casa e comunicarono la brutta notizia agli amici e parlarono dell’incantesimo; Sirius fu d’accordo con loro di essere prescelto come Custode Segreto. Poi decisero che avrebbero fatto l’incantesimo il giorno dopo e così fu.

Era passata ormai una settimana e Marie era in pensiero per Sirius, si era nascosto da quando avevano fatto l’Incanto Fedelius, e si erano visti poche volte. La sera del 31 ottobre Marie andò a letto presto e Sirius non era con lei, si addormentò subito e fece uno strano sogno:

Era giorno e si trovava a casa dei Potter, vide Sirius  assieme a Lily e James  mentre parlavano

che dici Sirius?” chiese perplesso James

“fidati di me James, Voldemort cercherà di sicuro me, non si immaginerebbe mai che scegliereste Peter come custode segreto”

Appena sentì quel nome Marie si agitò nel sonno

“lo credi Sirius? C’è la nostra vita in gioco” rispose preoccupata Lily

“io mi nasconderò, Voldemort cercherà me, lo sa bene che legame ci lega James, non prenderà in considerazione Peter

“forse hai ragione, dovremo solo chiederlo a Peter! Che ne dici Lily?”

se credete che sia meglio, l’importante che non succeda nulla a Harry!”

“ho detto a Peter di venire qua verso le dieci, deve essere qui tra poco”

dopo pochi minuti Marie sentì un campanello e vide Lily andare ad aprile e dopo Peter arrivò nel salotto

“cosa volevate dirmi?” chiese il ragazzo appena arrivato rivolto ai presenti

Peter pensavamo che, dopo il suggerimento di Sirius, di sceglierti come Custode Segreto”

“come, non avevate scelto Sirius”

si ma forse è meglio che Voldemort dia la caccia a me anche se non sono io il Custode”

“io … non … saprei e … pericoloso”

Peter non ti preoccupare Voldemort non ti cercherà fino a che io non sarò morto”

“forse hai ragione, come volete, sono d’accordo”

ok” disse James che gli fece l’incantesimo poco dopo.

Marie si agitava nel sonno e sperava che fosse solo un sogno

La visuale cambiò ora si trovava in un luogo buio, due persone erano inginocchiati davanti a una sedia dove era seduto una figura con un mantello nero, un serpente era accovacciato sulla poltrona, poi sentì il ragazzo biondiccio

“Mio signore, vi posso consegnare i Potter, sono il loro Custode Segreto!”

poco dopo una risata spettrale uscì dall’uomo con il mantello calato sulla testa.

Marie continuò a sperare che non stesse facendo nessuna premonizione

La visuale cambiò un’altra volta: ora si trovava nel vialetto di una casa, riconosceva la casa: quella dei Potter. Una figura ricoperta dal mantello si avvicinava alla porta. La figura entrò nella casa e Marie lo seguiva come se fosse stata un fantasma, la prima persona che trovò fu James Potter che cercò di contrastare il mago penetrato nella casa dicendo a Lily di scappare, poco dopo una luce verde e il ragazzo si accasciò al suolo senza vita. La  figura si rivolse verso le scale e cominciò a salirle, arrivato al piano superiore davanti alla camera, butto giù la porta trovando la donna intenta a proteggere il figlio

“dammi quel bambino e ti risparmierò la vita”

“mai!!” disse la ragazza mettendosi davanti al lettino dove aveva messo il figlio

“come vuoi, Avada Kedavra” disse il mago uccidendo la donna, si avvicinò al bambino, puntò la bacchetta verso la sua fronte e pronunciò ancora una volta Avada Kedavra, una forte luce si sprigionò dalla stanza.

nooooooooooooooo!” Marie si svegliò di botto e si mise a sedere, era sudata e dal suo viso calde lacrime scendevano.

Aveva un brutto presentimento come se non fosse stato solo un sogno così alzandosi velocemente dal letto, si mise un mantello addossò e si materializzò davanti alla casa dei Potter o quello che ci rimaneva, la casa era semidistrutta e Lily e James erano morti, si girò alla sua sinistra e vide Sirius che parlava con Hagrid

“Dammi Harry, Hagrid sono il suo padrino, lo curo io”

“Silente mi ha dato precise istruzioni Sirius, non posso dartelo”

ma Hagrid lo sai che mi prenderò cura di lui”

“questo lo so Sirius, ma non posso Silente mi ha detto che Harry deve andare dai suoi zii”

“chi? dalla sorella di Lily? Hagrid starà meglio con me”

“mi dispiace ma Silente … “

“va bene, prendi la mia moto”

ma come?! è la tua preferita”

“prendila non ti preoccupare a me non serve più”

“come vuoi” detto questo Hagrid prese la moto e volò via con il bambino.

Intanto Marie che era rimasta tutto il tempo a guardare i due conversare si avvicinò al marito con le lacrime che non accennavano a scendere

“Sirius come hai potuto!? Come!?” disse picchiando i pugni sul suo petto

“Marie non sono …”

“Perché non mi hai creduto quando ho detto che non diceva la verità, perché?” disse Marie cominciando a singhiozzare

“cosa … “ cercò di dire Sirius cercando di calmare la moglie

“tu hai ucciso Lily e James!” dissec Marie urlando

“Marie io non ero il loro Custode … ”

“tu gli hai fatto scegliere Minus, perché … perché Sirius ti avevo detto di non fidarti di lui” disse la donna accasciandosi al suolo sorretta dal ragazzo

“Marie io …” cercò di dire il ragazzo senza trovare le parole giuste per giustificarsi

“perché non mi hai detto nulla, perché hai preso questa decisione da solo, perché?!” disse cercando di calmarsi

“Mi dispiace Marie, come credi che mi senta, io credevo che era la soluzione migliore, Voldemort avrebbe cercato me e …”

“Come credi che stia io, i miei migliori amici non mi hanno mai creduto e nemmeno tu! Ero l’unica che non mi fidavo di lui, voi pensavate che era troppo debole, ottuso ma ci ha ingannato tutti. Dovevo fare di più, che mi serve il mio potere se poi vedo tutto al momento che succede” disse ricominciando a singhiozzare

“Marie che cosa dici …” chiese il compagno

“ero di fianco a Voldemort e non potevo fare nulla, ho visto quando ha ucciso James poi Lily e infine ha rivolta la bacchetta contro Harry, e io non potevo fare nulla, nulla capisci nulla!” disse Marie mentre dal suo viso copiose lacrime scendevano

“Marie Harry è vivo, non so come ma Voldemort si è volatilizzato e Harry è venuto fuori solo con un cicatrice, ma ora devo fare qualcosa all’uomo che ha reso orfano quel bambino”

“cosa intendi fare?!” chiese seria e  preoccupata Marie cercando di asciugare le lacrime che non smettevano di scendere

“voglio ucciderlo Marie, la pagherà per tutto questo”

“non puoi farlo Sirius”

ma che dici, Peter ha fatto uccidere James e Lily che dovrei fare”

“non essere come lui, James non lo vorrebbe, andremo da Silente e gli spiegheremo tutto e gli Auror cattureranno Peter e lo condanneranno come omicida”

“non ci penso nemmeno, non crederanno mai che sia uno schiavo di Voldemort, mi dispiace Marie” disse allontanandosi dalla moglie e smateriallizandosi poco dopo

“no! Accidenti, Margaret!” Disse a voce alta chiamando il fantasma che comparì subito di fianco la ragazza

“mi dispiace Marie”

“ora non mi devo disperare devo solo non fare diventare mio marito un omicida, ho bisogno del tuo aiuto”

“che intendi fare?” chiese preoccupata Margaret

“trovare Minus prima di Sirius”

e io cosa dovrei fare?”

“aiutarmi a cercarlo, appena lo trovi dimmi qualcosa” disse la ragazza smaterializzandosi anch’essa

Marie si materializzò a casa di Peter ma non c’era, cercò tutta la notte ma nulla, solo alla mattina Margaret le disse di averlo trovato, ma non era solo

“Sirius”

“no un altro Mangiamorte” rispose il fantasma

“Viola ne sono certa! Portami da lui”

dopo alcuni minuti si materializzarono entrambe nel giardino di una casa mezza diroccata, tirò fuori la bacchetta e stava per avvicinarsi a quello che rimaneva della porta ma una ragazza dai capelli Viola uscì da essa

“come hai fatto ad arrivare qui?”

“ho i miei mezzi”

“hai fatto bene a raggiungerci così ti darò una bella lezione, devi morire come i tuoi amici e mi prenderò la briga di farlo io” disse la ragazza avvicinandosi a Marie

“non credere che sarà facile uccidermi” disse la signora Black

Avada ke ...”

Stupeficium” disse più velocemente Marie scaraventando la ragazza tre metri più indietro facendola svenire

sei venuta per me perché te la prendi con lei” disse una voce alle sue spalle “expelliarmus” disse poco dopo il ragazzo rivolto a Marie che perse la sua bacchetta

Minus non credere di farmi paura”

“io vado a chiamare Sirius” disse il fantasma vedendo che la situazione diventava critica

Margaret no!” Cerco di dire la ragazza ma il fantasma se n’era già andato

cosa fai parli da sola, crucio!”

Marie per un pelo schivo la maledizione e scaraventò un crosso quantitativo di acqua verso Minus

“posso essere potente anche senza bacchetta come vedi!” disse la ragazza vedendo il ragazzo scaraventato al suolo vicino a Viola

“che pensi di fare da sola Marie” disse una voce della persona che si era appena materializzata al suo fianco

“tu non dovresti essere qui Sirius”

Margaret mi ha avvertito”

“come vedi riesco a cavarmela da sola” disse Marie indicando dove erano finiti Minus e Viola continuando a guardare il marito

“e dove sono finiti” disse il ragazzo guardando la direzione indicata

“sono scappati accidenti” disse la ragazza recuperando la bacchetta

“scappati! Ah, ah non farmi ridere” disse una voce femminile alle loro spalle

“non siamo codardi come pensate!” disse il ragazzo biondiccio vicino a Viola

“credevo invece che fosse la tua migliore qualità Codaliscia” affermò Sirius

“forse una volta, ma non ora, Stupeficium!” rispose Peter lanciando un incantesimo verso il vecchio amico, Sirius riuscì a evocare lo scudo appena in tempo per respingere l’incantesimo, tra i due cominciò un duello.

Intanto anche tra Viola e Marie cominciò il duello e quando la mangiamorte fece perdere la bacchetta alla nemica, Marie cominciò a difendersi con il suo potere dell’acqua e dopo uno duro scontro finalmente riuscì a fare svenire la sua rivale. Poi si rivolse verso l’altro scontro e vedendo Sirius in difficoltà riuscì a scaraventare Minus a terra con una raffica di acqua

“non avevo bisogno di aiuto” disse Black rivolgendo lo sguardo verso la moglie

“non credere di essere … Siriussssss!!!!” urlò la ragazza non appena vide una luce verde arrivare versò il marito, si mise davanti e prese l’incantesimo in pieno sulla pancia, una aura azzurra avvolse per poco il suo corpo mentre cadeva tra le braccia di Sirius apparentemente senza vita.

Nooo! Marie noooooooo!” si disperò il ragazzo moro.

Nel frattempo Viola dopo essersi rimessa in piedi si stava per avvicinare a Black quando Peter la fermò

“che fai, è l’occasione giusta, siamo in due” chiese contrariata la ragazza

“non c’è bisogno di ucciderlo, sarà incolpato per la morte di James e Lily è questo mi basta” rispose risoluto Minus

ma …” cercò di dire Viola ma il ragazzo la prese e si diressero verso la strada principale.

Sirius vide i due mangiamorte allontanandosi, guardò un ultima volta la moglie e le diete un bacio, la lasciò assieme al fantasma

“prenditi cura di lei” disse Sirius appoggiando delicatamente a terra la moglie e asciugandosi le lacrime si diresse dove erano scomparsi i due ragazzi.

Sirius recuperò Minus poco dopo trovandolo da solo. Il biondiccio appena lo vide cominciò a dire “Lily e James, Sirius! Come hai potuto” cercando di farsi sentire da tutta la gente poi Codaliscia prima che Sirius potesse fare nulla fece saltare la strada tenendola bacchetta dietro la schiena uccidendo tutti nel raggio di sei metri e trasformandosi in topo scappando nelle fogne lasciando Sirius disperato con se stesso.

Felpato continuava a ridere: non era riuscito a proteggere Lily e James e sua moglie e si era fatto sfuggire come uno stupido Peter Minus. In seguito arrivarono la Pattuglia della Squadra Speciale Magica e venti di loro riuscirono a portarlo via.

Margaret era rimasta accanto a Marie e quando sentì l’esplosione si girò verso la strada principale e dopo vide la pattuglia portare via Sirius, stava per andare da lui quando sentì tossire alle sue spalle, si girò e vide Marie che si stava rialzando

ma come …” cercò di dire il fantasma

“Sirius?” chiese la ragazza a Margaret

“Marie come può essere?!” chiese spaesata il fantasma

“che vuoi dire?” domandò a sua volta Marie

“voglio dire che sei stata colpita dall’avada kedavra” rispose seria Margaret

“stai scherzando, se fossi stata colpita sarei morta”

“sono serissima” rispose un’altra volta il fantasma, Marie rimase spaesata

“non è ho la più pallida idea” disse Marie poi portandosi le mani alla pancia continuò “non è possibile!?

“cosa non è possibile, che sei ancora viva?”chiese ironicamente Margaret

anche! Ma … se il mio potere non mi permette di contrastare l’anatema che uccide, forse qualcuno ha il potere di farlo” rispose Marie tenendo le mani sulla pancia

“vuoi dire che …”

“che sono incinta e che il bambino che porto i grembo non è un maganò come pensavo” finì la frase Marie.

 

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Capitolo 20
*** MARIE BLACK ***


20° Capitolo

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Ed ecco qui finalmente l’ultimo capitolo della mia storia, spero che vi piaccia.

Ringrazio tutti quelli che pazientemente hanno seguito la mia fanfiction e spero che vi sia piaciuta.

Vilya

 

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20° Capitolo

 

Marie Black

 

E ora eccomi qui di nuovo in questa casa, dopo tanti anni di lontananza. È stato semplice ritornarci senza problemi, nessuno ci aveva più messo piede da quando ho preso le mie cose e sono fuggita in America dai miei genitori, il motivo? appena me n’ero andata avevo fatto un incantesimo sulla casa in modo che nessuno la vedesse, non so in realtà perché lo avevo fatto, non credevo di metterci più piede, ma avevo la sensazione che mi sarebbe servita di nuovo.

14 anni fa, dopo avere capito di portare in grembo un bambino molto speciale e aver visto portare via mio marito, invece di fare in modo che tutto il mondo magico o almeno le persone più vicine a noi come Ania, Remus e Silente, sapessero che Sirius non era colpevole, ero fuggita e mi ero fatta credere morta da tutti i miei cari a Londra. Mi è preso il panico, ho pensato solo al bambino che portavo in grembo, come poteva crescere felice se tutti avrebbero pensato che era la figlia di Sirius Black, il fedele servo di Voldemort che aveva condannato a morte i suoi migliori amici! Anche perché forse i miei amici mi avrebbero finalmente creduto che il vero seguace del Mago Oscuro fosse Peter Minus ma anche gli altri maghi e streghe? Essi erano e sono tutt’ora difficili da convincere e far vedere loro la verità quando non la vogliono vedere.

Lasciando stare se ho fatto bene o male ad abbandonare mio marito ad Azkaban per dodici anni, ho fatto le valige e me ne sono andata in America.

I miei genitori quando mi hanno visto materializzarmi senza preavviso nel loro salotto di casa, con tutte le mie valige e con le lacrime agli occhi, si sono spaventati chiedendomi spiegazioni e quando hanno saputo ogni cosa avrebbero voluto che tornassi a Londra per cercare di salvare la situazione ma io non c’è lo fatta. Fortunatamente i miei genitori hanno cercato di capire la situazione e assecondandomi sono andati a Londra per il mio funerale che avevano organizzato gli amici.  E così mi sono trasferita a casa loro e dopo circa 6 mesi è nata Haley una bellissima bambina dai capelli neri e occhi verdi acqua. Ad  Haley non ho mai detto chi fosse il padre, credevo che fosse troppo piccola per capire il mio gesto e non volevo che anche lei mi facesse pesare di avere lasciato Sirius ad Azkaban senza fare nulla e così le ho fatto credere che fosse morto. Lo so che ho sbagliato e lo sto facendo ancora adesso ma ho scelto la strada più facile per riuscire a convivere con i sensi di colpa del mio atto verso Sirius.

Meno di un anno fa il mio potere mi ha dato una seconda possibilità di riscattarmi, almeno in parte, da quello che ho fatto 15anni fa lasciando Sirius ad Azkaban; ho avuto la visione della morte di Sirius al Ministero della Magia e sono tornata a Londra per cercare di salvarlo.

 

Marie era seduta sul divano del soggiorno quando una figura comparì davanti a lei

“non è molto facile trovarla ultimamente, Silente” disse la donna alzandosi dal divano facendo girare il preside verso di lei.

“è stato strano vedere Margaret ma vedere voi è ancora più sconvolgente, signora Black!”

“posso immaginare! Tutti mi credono morta! Comunque può darmi del tu!” disse sorridendo Marie

“come volete Marie! forse non è il momento di parlare di come sei sopravissuta ma se sei tornata in vita solo alla mia presenza mi fa presagire che hai qualcosa di importante da dirmi?”

“vedo che Sirius a raccontato a tutti l’Avada Kedavra che ho preso per proteggerlo, non molte persone possono raccontarlo, giusto! Comunque tornando a noi avete fatto centro, ho bisogno del vostro aiuto” disse tornando seria la donna

“se posso esserti utile!?

“voi di sicuro sapete, almeno spero, dove si nasconde Sirius?”

perché lo vuoi sapere?”

“lo so che avete molte cose da fare, ma dovete fare in modo che Sirius non esca dal suo nascondiglio per andare al Ministero!”

“al Ministero? È perché dovrebbe andarci?” chiese sorpreso il Preside

“per salvare Harry, e non ci andrà solo lui, ma gli altri non moriranno come farà Sirius!”

“che vuoi dire?”chiese preoccupato l’uomo

“ho avuto una visione sulla sua morte che avverrà per mano di Bellatrix al Ministero”

quando avverrà?”

“direi molto presto, le visioni diventano più frequenti, ma non so di preciso quando”

anche Harry era al ministero?”

“sì e credo che non era solo, non so il motivo della sua presenza ma credo che Voldemort centri qualcosa visto che erano presenti i suoi seguaci”

e perché ti sei rivolta proprio a me?”

perché mi fido di voi e poi siete più facile da trovare confronto agli altri, secondo Margaret!”

“cercherò di fare in modo che Sirius non vada al Ministero, ma non sarà facile se Harry sarà in pericolo!”

“Sirius non ama stare in gabbia!” disse sorridendo Marie

“è già difficile che non esca da dove è nascosto ora!” disse ironizzando Silente

comunque Margaret sarà al Ministero ogni notte e mi avvertirà appena ci sarà bisogno di me, non voglio lasciare nulla di intentato!” disse la donna

“non capisco una cosa, se Margaret sorveglia il Ministero perché hai chiesto a me di sorvegliare Sirius e ti sei fatta vedere?” disse sorpreso Silente

perché non vorrei che Sirius abbia bisogno del mio aiuto così …”

“non saprà che sei viva” finì la frase il professore

“giusto, preferisco che non mi veda, dovrei spiegargli ogni cosa e ora non è il momento per me e per … … lui! E se invece dovrò salvarlo voglio che qualcuno sappia chi la prelevato di soppiatto dal Ministero!”

“come vuoi, cercherò di fare qualcosa, ma come ho già detto non sarà facile tenere Sirius fermo! Una cosa mi incuriosisce, anche se prima ho lasciato perdere, mi puoi spiegare come sei sopravvissuta?!” chiese incuriosito Silente

“ci sarà un momento per le spiegazioni per tutti e ora non è … ”

“il momento, va bene non voglio insistere, ora è meglio che vada o molte cose da fare!” finì un’altra volta la frase Silente

“allora vi saluto e credo che ci vedremo ancora, buona serata, Silente”

“buona serata a voi” disse Silente che stava per andarsene ma Marie lo fermò dicendo

“spero che il fatto che io sia viva rimanga ancora segreto?”

“non vi preoccupate, c’è un momento per ogni cosa, ma sarete voi a dirlo a chi vorrete!” disse il preside smaterializzandosi un momento dopo

“grazie” disse Marie parlando ormai da sola

“hai fatto bene a parlare con Silente!” disse Margaret

“lo credo anch’io e poi ho ancora bisogno di lui per Haley

“sei sicura che le farà bene andare a Hogwarts”

“credo di sì, ha bisogno di farsi degli amici oltre Nicolas e Samuel, e tra maghi ci si capisce di più” disse sorridendo Marie.

 

Passarono i giorni e arrivò l’inevitabile sera.

 

Margaret comparì a casa Black avvertendo Marie che dei Mangiamorte si aggiravano per il Ministero, la donna prendendo il mantello dell’invisibilità che aveva comprato in America si avvicinò al camino dicendo al fantasma di avvertire subito Silente per poi sparire invadendo la stanza di fumo verde.

Marie arrivò nell’atrio del Ministero correndo velocemente nella stanza dove Margaret aveva detto che si trovavano i ragazzi e i Mangiamorte, quando arrivò nella sala delle profezie vide quasi tutti gli scaffali caduti e molti pezzi di vetro a terra. Rimase ad ascoltare e cominciò ad avviarsi dove sentiva provenire urla e risa, si mise il mantello e cominciò a correre, arrivò nella stanza del velo senza che nessuno se n’accorse, vide Bellatrix puntare la bacchetta ad uno dei ragazzi e Malfoy davanti a Harry che lo invitava a dargli la sfera che aveva in mano altrimenti avrebbe fatto del male all’amico, puntò la bacchetta verso la donna e fece uscire un lampo rosso che fece scaraventare a terra la Mangiamorte con stupore di tutti.

“che diavolo è stato?” disse Malfoy guardandosi attorno senza vedere nulla, puntò la bacchetta verso Neville e chiese un’ultima volta la sfera ad Harry, Marie era già pronta a fare uscire dalla bacchetta un altro incantesimo quando sopra di loro due porte si spalancarono e cinque figure irruppero nella stanza: Lupin, Moody, Tonks, Kingsley e Sirius e il duello cominciò; quando Marie vide quest’ultimo il suo cuore cominciò a battere più velocemente e il suo stomaco faceva capriole mentre pensava che Silente non era riuscito nel suo intento, ora toccava a lei trovare il momento giusto per salvarlo.

Si riprese dai suoi pensieri e si mise al lavoro, guardò Harry e l’amico schivare incantesimi e strisciare rapidi al riparo quando il pavimento sotto di loro esplose, vide che Sirius era occupato con un Mangiamorte ma fortunatamente non era Bellatrix, rigirandosi verso i ragazzi scorse Harry in difficoltà, così rivolgendo la bacchetta verso il mangiamorte che stava stringendo il collo del ragazzo fece uscire un altro incantesimo colpendo il nemico scaraventandolo a terra.

Harry non capiva chi lo aveva liberato dal pericolo visto che ogni persona nella stanza era occupata in un duello, guardò Neville che aveva la sua stessa faccia, guardò altrove continuando a guardarsi attorno senza vedere nessun altro.

Marie guardava Harry guardarsi intorno senza capire dove poteva trovarsi il suo salvatore, ritornò a guardare Sirius che era ancora impegnato con un Mangiamorte, cercò nella mischia Bellatrix e la vide duellare con una ragazza, ritornò a guardare i ragazzi, uno di loro fu colpito da un incantesimo lanciato da un altro Mangiamorte facendolo finire a terra, rivolse un incantesimo anche a Harry ma riuscì a proteggersi, quando Dolohov cercò di richiamare la profezia Sirius lo colpì con una spallata mandandolo disteso a terra. Harry trattenne la sfera per un pelo e Sirius aveva preso a duellare con il Mangiamorte, poco dopo Harry lo aiutò pietrificando Dolohov che finì a terra con un tonfo.

Sirius si congratulò con il ragazzo dicendogli di andare via mentre per un soffio un getto di luce verde mancò l’uomo, poco dopo ribadì ad Herry di andarsene per poi correre verso Bellatrix che si era appena liberata del suo avversario, Marie stava per rincorrere dietro a Sirius quando vide che Harry aveva difficoltà a reggere l’amico mentre le sue gambe continuavano a muoversi incontrollabili, stava andando ad aiutarlo quando Malfoy si parò loro contro intimando Harry a dargli la profezia conficcandogli la bacchetta tra le costole, Marie era già pronta con la sua bacchetta quando ancora una volta Harry si difese alla perfezione e quando il Mangiamorte tornò all’attacco questa volta ci fu Lupin a difenderlo ribadendo ai ragazzi di andarsene. Marie rivolse il suo sguardo verso la folla cercando Sirius e quando lo individuò pensò che era il momento di portarlo via da lì.

Si tolse il mantello, giudicandolo un intralcio, cominciò ad avvicinarsi all’uomo evitando incantesimi che giravano nella stanza, arrivò a pochi centimetri da lui girandosi quando sentì i Mangiamorte urlare, si guardò intorno e vide Silente lanciare un incantesimo verso di loro, ora era il momento! Mentre Sirius evitava un getto di luce rossa si gettò su di lui smaterializzandosi assieme prima che un flotto di luce verde li colpisse.

 

La materializzazione non fu morbida, Marie non aveva pensato alla caduta e così si ritrovò fianco a fianco con Sirius sul freddo pavimento nel salotto della loro vecchia casa. Sirius la guardava stupito come se stesse guardando un fantasma, l’aveva sicuramente riconosciuta

“accidenti che botta, non avevo previsto l’atterraggio!” disse Marie sdramattizzando la situazione.

Dopo uno scambio di sguardi ambigui durato un eternità, l’uomo si staccò da lei puntandogli la bacchetta mentre lei si metteva a sedere tornando seria

“chi sei?” disse l’uomo

“sai chi sono! se no non mi guarderesti così” disse la donna mettendosi in piedi

“sto forse sognando o sono morto?” chiese preoccupato

“nessuno dei due! Un’altra volta grazie al mio intervento!” disse sorridendo avvicinandosi al marito

“tu! è impossibile, eri morta” disse allontanandosi

“già! in molti non sarebbero qui in questo momento!” ribadì la donna avvicinandosi

stammi lontano, non puoi essere tu! eri tra le mie braccia e non respiravi più!” disse puntandogli di nuovo la bacchetta

“non molti possono fare questo senza bacchetta!” disse Marie facendo uscire dalle sue mani due sfere d’acqua facendole poi girare attorno all’uomo

“Marie, tu … … tu … … come … … io … … perché” non riusciva a fare uscire una frase, il suo cuore e la sua vista non potevano credere che la donna che amava e che credeva morta per mano di Minus 14anni fa fosse davanti a lui

“lo so che difficile da credere, ma sono io” rispose la donna abbracciando il marito mentre il suo viso si riempiva di lacrime, Sirius non rispose subito all’abbraccio, le fece alzare lo sguardo e la guardò dritta agli occhi per alcuni minuti, poi finalmente si rilassò e ricambiò l’abbraccio mentre alcune lacrime scesero dai suoi occhi.

Poco dopo si staccarono continuando a guardarsi negli occhi poi Sirius domandò

“Solo Harry è sopravissuto all’Avada Kedavra e so come ma tu? come hai fatto? Sono sicuro che eri morta quando ti avevo tra le braccia”

“credo che il mio potere mi da questa possibilità, anche se per alcuni minuti ero morta!” rispose Marie

“perché ti sei fatta credere morta da tutti, Lunastorta mi ha detto che non avevano mai trovato il corpo ma ti avevano fatto un funerale assieme a Lily e James e c’erano pure i tuoi genitori” chiese incuriosito Sirius

“i miei mi avevano chiesto di tornare a Londra e di dire tutto agli altri, ma io non me la sono sentita, tutto quello che era successo mi aveva sconvolta e non ho avuto il coraggio di cercare di salvarti da Azkaban o comunque di dire a qualcuno di fidato quello che era successo! I miei mi hanno assecondato e sono andati al funerale! Ora gli amici quando lo sapranno si sconvolgeranno come hai fatto tu! Mi dispiace di non essere stata forte come sei stato tu! E mi dispiace per non aver fatto nulla!” disse continuando a singhiozzare

“Marie tu … …” disse l’uomo avvicinandosi alla donna ma lei si girò di spalle

“no … … Sirius ti ho condannato a 12anni di pazzia, non merito il tuo perdono, quando ho saputo in America che eri scappato ero sollevata, ma la mia colpa resta sempre!”

“Marie smettila, io ti amo e se non te la sei sentita ci sarà stato un motivo valido …” disse l’uomo abbracciando da dietro la donna

“non c’è nessun motivo valido per aver lasciato l’uomo che amavo in prigione in mano ai dissenatori, non posso immaginare quanto sia stato … … orribile, mi dispiace” disse sentendo le braccia di Sirius lasciarla

“che amavi … … Marie tu …” Sirius aveva paura di chiedere se l’amava ancora

“Sirius è passato molto tempo e siamo cambiati entrambi e … …” non sapeva che dire sapeva di amarlo come una volta ma ora non era il momento di dire tutta la verità, lei non si meritava il suo amore dopo quello che gli aveva fatto

“e sta sera, mi hai salvato la vita, perché?” chiese dubbioso Sirius

perché me lo chiedi? volevo fare almeno una cosa buona visto che questa volta il mio potere me la permesso!” disse la donna girandosi verso il marito

“ti riferisci a Lily e James!”

“li ho visti morire senza poter far nulla, che serve il mio potere se non posso salvare le persone a cui voglio bene, non potevo permettere che morissi pure tu, Harry ha bisogno di te” disse Marie asciugandosi le lacrime

“Solo per Harry …”

“Sirius … noi due … non … Harry ha molto bisogno di te ora che Voldemort è tornato all’attacco”

è mi hai salvato la vita solo per questo?”

“Sirius ti prego, siamo cambiati e lo sai anche tu, Harry ha più bisogno di te, tu sei il suo padrino!”

“e tu sei mia moglie, io non ho mai smesso di amarti anche se ti credevo morta, quando ti ho visto sta sera io … non potevo credere ai miei occhi ma era la cosa che desideravo di più” disse riavvicinandosi a Marie

“Sirius continuerò a dispiacermi per tutto quello che ti ho fatto passare per la mia paura ma io, non sono pronta di nuovo per tutto quello che c’era prima, mi sono fatta una nuova vita in America e avevo intenzione di tornarci dopo che ti avessi salvato e così farò” disse allontanandosi da Sirius

“hai conosciuto un altro?” chiese pauroso

“ho provato a rifarmi una vita in quel senso ma non ha funzionato e ormai mi sono abituata a stare sola, Sirius ti prego non continuare non cambierò idea, forse tu mi puoi perdonare ma io non mi perdonerò mai per quello che ho fatto a tutti voi qualsiasi motivo mi abbia spinto a comportarmi così. Ho mandato Margaret da Silente e tra poco mi manderà una passaporta per Hogwarts e quando sarai al sicuro io tornerò alla mia vita di sempre e tu ti occuperai di …”

“Harry, questo lo avevo capito, posso almeno fare un giro nella nostra casa prima di andarmene”

“certo in fondo è casa tua, io ti aspetto qui non hai bisogno di me”

“come vuoi!” disse salendo le scale che portavano al piano superiore, tutto era rimasto come lo avevano lasciato 14anni fa, entrando in camera vide le poche cose che Marie aveva portato per il suo provvisorio passaggio. Girò dentro la camera, si avvicinò all’armadio e quando lo aprì vide una scatola nel ripiano superiore e la prese riconoscendola, si ricordava dove deponeva le cose importanti Marie. Forse lei non avrebbe voluto, forse lì avrebbe trovato qualcosa sulla sua nuova vita, la aprì e vide molte foto, molte le aveva già viste, alcune la ritraevano con un’altra donna, forse la sorella, non trovò nulla di strano così stava per chiudere la scatola quando una foto di una bambina gli venne sott’occhio, doveva avere più o meno 8anni, il suo cuore cominciò a battere e il pensiero che Marie potesse avere avuto una bambina con qualcun altro lo divorò, ma si disse che era impossibile, non Marie, prese la foto e ripose la scatola al suo posto prima che la donna entrasse dalla porta dicendogli che la passaporta era arrivata. Sirius mise la foto nella tasca dei suoi pantaloni e seguì la donna nel piano di sotto, toccarono la passaporta che li teletrasportò fuori dall’ufficio di Silente, dove provenivano delle voci al suo interno, sembrava Harry, Sirius stava per entrare quando Margaret comparì fermandolo.

ma che …” disse Sirius

“Silente sta parlando ad Harry di una cosa molto importante, uno choc alla volta, ci chiamerà il preside” disse Marie che era al suo fianco.

 

Nell’ufficio Silente stava dicendo ad Harry tutto sulla profezia e quando ebbe finito rimasero a lungo in silenzio, Harry aveva sentito delle voci forse studenti diretti alla Sala Grande.

“Harry ti ringrazio di avermi ascoltato e di avere lasciato perdere la ricerca di Sirius per alcuni minuti”

“Silente dobbiamo trovarlo”

“non c’è bisogno, chi la rapito o a dire il vero salvato è fidato e rivedrai Sirius molto presto” dicendo questo Margaret che era nella stanza avvertì Marie che era il momento di entrare e mentre Harry disse “come fate a dirlo” la porta dell’ufficio si aprì e Marie e Sirius entrarono mentre Harry girò lo sguardo verso la porta e vide Sirius, urlò il suo nome e corse ad abbracciarlo

“credevo che ti fosse successo qualcosa di male, non avevo visto se Bellatrix ti avesse colpito prima che un Mangiamorte ti portasse via di soppiatto”

“sembro veramente un Mangiamorte?” chiese stupita Marie che era rimasta dietro all’uomo

“voi chi siete?” chiese Harry incuriosito

“la persona che ha preso Sirius!” disse sdramattizzando Marie

“voi avete portato via Sirius?!” chiese Harry

“Salvato in verità, comunque io sono Marie, piacere!”

“Salvato?” chiese ancora Harry

“già come se fossi stato in pericolo” disse Sirius

“non essere troppo sicuro di te, Bellatrix ti avrebbe ucciso e lo sai!” affermò Marie

ok, va bene mi hai salvato!”

“smettila di scherzare con me Sirius”

“scusa volevo solo vedere come reagivi”

“me ne sono accorta, ti conosco Black”

Silente si alzò avvicinandosi mentre Harry guardava Marie e Sirius battibeccare capendo che quella donna era molto importante per il suo padrino, la guardava con occhi intensi poi si parlavano come se si conoscessero da molto

“non vorrei interromperti Sirius ma non credi che anche Harry lo deve sapere” disse Silente intromettendosi

“giusto scusa Harry, Marie mi ha salvato, mi ha portato via prima che Bellatrix mi colpisse e ora eccomi qui”

“grazie al cielo pensavo al peggio”

“non ti preoccupare, io ci sarò sempre ricordalo” disse Sirius abbracciando il suo figlioccio

“credo che avrete molto altro da dirvi e …” disse Marie avviandosi verso la porta mentre Silente la seguiva finendo la frase “siamo di troppo”

“non andrai via subito” disse Sirius rivolta alla donna

“ora sei al sicuro e io non servo più” disse mentre Sirius si avvicinava

“Marie non puoi …”  Marie gli mise due dita alla bocca segno di non continuare

“Sirius ne abbiamo già parlato, ci rivedremo prima o poi” disse Marie uscendo poco dopo seguita da Silente che chiuse la porta.

“Sirius!”

“scusa Harry … …” cerco di dire l’uomo mentre alcune lacrime uscirono dai suoi occhi

“è una persona molto importante per te, Marie?!” chiese con cautela Harry

si molto importante, ma ha preso la sua strada e non credo di essere ancora dentro il suo cuore come una volta”

“una volta?”

“non solo tuo padre aveva trovato l’anima gemella”

“vuoi dire che Marie …”

“era la mia, ci siamo conosciuti qui ad Hogwarts, era una amica di tua madre, ci eravamo sposati pochi mesi prima che io fui arrestato, la credevo morta ma mi sbagliavo, comunque è meglio cambiare argomento, raccontami cosa è successo al Ministero dopo che me ne sono andato” disse Sirius ed Harry cambiò argomento come aveva chiesto raccontando del Ministero e dell’incontro di Voldemort.

 

Intanto Silente e Marie avevano raggiunto il giardino

“ve ne andrete veramente”

“sono già stata molto tempo a Londra, c’è qualcuno che mi aspetta, ma credo che ritornerò se voi accetterete quello che vi chiederò, ora è il momento di dirvi come sono sopravissuta” guardò il preside poi continuò “sono ancora viva grazie a un potere molto forte”

“il vostro?”

“il mio non è così forte ma quello di mia figlia è superiore e non facile da controllare”

“vostra figlia?!” chiese incuriosito

“mia figlia, la portavo in grembo quando Minus lanciò l’Avada Kedavra

“è stata lei a salvarvi!”

“già, è questo il motivo perché sono scappata in America”

e Sirius lo sa?”

“no, e nemmeno Haley, mia figlia, sono troppo paurosa per dire la verità, comunque vorrei chiedervi se poteva venire a studiare ad Hogwarts? Lo so che è grande ma spero che le servirà a crescere controllando i suoi poteri”

“volete solo questo”

“in verità, ci sarebbe un’altra cosa, oltre ad Haley ci sono Samuel e Nicolas, anche loro sono speciali e non si staccano mai da mia figlia, sono i cugini migliori che potesse avere”

“direi che non c’è nessun problema, ma sapete che Londra non è più sicura”

“questo lo so,  ma Haley a bisogno di Hogwarts”

“vi farò recapitare la lettera con l’iscrizione e tutto il necessario”

“ora non ho più nulla che mi trattiene qui per ora, salutatemi Sirius”

“come volete, arrivederci Signora Black”

“arrivederci” disse la donna incamminandosi verso Hogsmeade per poi smaterializzarsi poco dopo.

 

 

 

 

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