Los Angeles, può una città cambiarti la vita?

di JessieRock
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo + foto ***
Capitolo 2: *** Welcome to Los Angeles! ***
Capitolo 3: *** Rock n' Roll Party! ***
Capitolo 4: *** New Friends: Guns n Roses ***
Capitolo 5: *** The Boys are in Love ***
Capitolo 6: *** Are you Jealous? ***
Capitolo 7: *** Good Morning! ***
Capitolo 8: *** First day at the Rainbow ***
Capitolo 9: *** Sweet Axl ***
Capitolo 10: *** Hey man, i did boxing! ***
Capitolo 11: *** I'm late!! ***
Capitolo 12: *** The first date ***
Capitolo 13: *** What's the problem? ***
Capitolo 14: *** Passion Night ***
Capitolo 15: *** I love her ***
Capitolo 16: *** Music & Jokes ***
Capitolo 17: *** The concert ***
Capitolo 18: *** The music Shop ***
Capitolo 19: *** Michelle, my old friend ***
Capitolo 20: *** He loves Her ***
Capitolo 21: *** Shut up, we're only friends ***
Capitolo 22: *** Sorry ***
Capitolo 23: *** Broken Heart ***
Capitolo 24: *** Drugs, the only solution ***
Capitolo 25: *** Keep calm and sleep ***
Capitolo 26: *** Love is not a Joke ***
Capitolo 27: *** Steven, my best friend ***
Capitolo 28: *** Thinking with Led Zeppelin ***
Capitolo 29: *** Christmas is near ***
Capitolo 30: *** I'll change, for you ***
Capitolo 31: *** Where is the old Jess!? ***
Capitolo 32: *** Presents ***
Capitolo 33: *** It's Christmas! ***
Capitolo 34: *** L.A. Beach ***
Capitolo 35: *** Everything is changed ***
Capitolo 36: *** Duff, I love you ***
Capitolo 37: *** Saul, you're drunk ***
Capitolo 38: *** I don't remember ***
Capitolo 39: *** Please, believe me ***
Capitolo 40: *** Bad Rain ***
Capitolo 41: *** A letter for you ***
Capitolo 42: *** I missed you Honey ***
Capitolo 43: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo + foto ***


PROLOGO
Mi chiamo Jessica e insieme alla mia amica d’infanzia Roxanne mi sto trasferendo dalla nostra piccola città sperduta tra i canyon del Colorado a Los Angeles, sembra un sogno! È da tanto tempo che io e la mia amica progettiamo di andare nella città degli angeli e finalmente ci siamo riuscite. Ci preoccupa l’idea della città, fin ora la nostra vita si è svolta tra le aride campagne e tutt’un tratto ci ritroviamo in un’enorme città piena di persone che non conosciamo e grandi palazzi. Dicono tutti che è la città del Rock, perché le band si formano tutte nei locali di questa città. Io e Roxanne andiamo pazze per il Rock, la sua energia è vitale per noi e siamo entusiaste all’idea di incontrare qualche bel ragazzo che suona in una band. Probabilmente il motivo per il quale siamo qui è questo, trovare un ragazzo e farci una nuova vita. Da noi di ragazzi ne trovavi pochi e quei pochi erano contadini, un disastro. Io e la mia amica siamo sempre state delle ribelli, non ci siamo mai adattate a quei stili di vita, quando andavamo in città ci scatenavamo in qualche locale e bevevamo fino ad ubriacarci. Eravamo sicure che questa città  ci avrebbe cambiato la vita!


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Capitolo 2
*** Welcome to Los Angeles! ***


1- WELCOME TO LOS ANGELES!

*JESSICA*
Il treno si fermò e così io e Roxanne, euforiche come non mai prendemmo il taxi che ci portò davanti al nostro appartamento. Di corsa salimmo le strette scale di quel palazzo, come entrata era abbastanza tetra. Seguendo il bigliettino che ci aveva lasciato la signora alla quale avevamo affittato l’appartamento abitavamo al quarto piano senza ascensore. Su quel piano gli appartamenti erano due, il nostro e uno proprio accanto, il campanello aveva scritto sotto: Rose, Hudson, Mckagan, Adler, Stradlin. Ci piazzammo davanti al nostro portone e girammo la chiave. Entrammo di corsa a ispezionare la casa: appena entrate trovammo un grande salotto con angolo cottura, proseguendo c’era un piccolo corridoio che portava alle camere da letto e in fondo due bagni. Io e la mia amica ovviamente iniziammo subito a bisticciare per chi avrebbe preso la camera più grande.
“Senti Jess, io direi di posare le valigie e andare subito a guardare un po’ di città, magari riusciamo a trovare un lavoro! Poi andiamo in qualche locale e ci diamo alla pazza gioia!!”
“Ahaha calmati Roxy, sono d’accordo sul fatto di andare in città e guardare un po’ cosa ci aspetta ma… dopo dobbiamo tornare e sistemare le valigie. Magari andiamo in qualche locale domani!”
“Ma dai Jess! È la nostra prima notte a Los Angeles! È obbligatorio divertirci un po’! Non credi?”
“Ok ok Roxy, ma solo dopo aver sistemato la casa!”
“Yuppi!!” urlò Roxy battendo le mani
“Sembri proprio una bambina”
“Beh hai finito di sfottere? Prendi la borsa e andiamo!”
Detto ciò mi prese per un braccio e mi trascinò fuori casa. La prima cosa che facemmo fu quella di prendere una mappa per non perderci in quelle miriadi di strade colme di gente.
“Bene, qui dice che i locali più popolari sono sul.. Sunset Strip!”
“Oddio Roxanne ti ho detto che ai locali penseremo dopo, pensiamo al lavoro intanto”
“Che rompiscatole che sei Jessica!”
Sapevo di non potermi opporre così mi arresi e dopo un po’ di cammino arrivammo in quella strada, era davvero grande! Sulla mappa i locali più conosciuti erano segnati: ‘Whisky a go-go’ ‘Rainbow’ ‘Roxy’ e altri.
“Hey Jessica, guarda qua! Si chiama Roxy, come me! Perché non andiamo a dare un’ occhiata?” disse la mia amica indicando la mappa
“Ma sì! Andiamo!”
Eccoci davanti a una grande porta con una grande scritta rossa luminosa in alto, con ovviamente scritto Roxy. Non potevamo entrare perché era chiuso, ma vidi un manifesto che attirò la mia attenzione.
“Roxanne!!! Guarda qua! Stasera c’è una festa in maschera gratis qua in questo locale! È fantastico! Potremmo venirci no?”
“Ovvio, bellissima idea!! Non vedo l’ora di rimorchiare un po’ eheh”
“La solita!” dissi sbuffando “Ma in fondo hai ragione, stasera ci si diverte!”
“Si ma.. noi non abbiamo delle maschere e dei vestiti sexy da festa, insomma… non ci erano mai serviti prima d’ora”
“Giusto, ora andiamo a fare shopping cara!”
Battei il cinque alla mia amica e andammo a fare shopping. Dopo ore tra i negozi scegliemmo: io una mascherina nera da gatta con del pizzo intorno, un tubino nero lucido aderente e degli stivali lunghi fino al ginocchio con il tacco, sempre rigorosamente neri e delle calze a rete per completare il tutto; Roxy invece prese un vestito blu con una larga scollatura davanti e sulla schiena, delle decoltè blu notte e una maschera dello stesso colore tutta brillantinosa. Facemmo anche un po’ di spesa per riempire il frigo e soddisfatte tornammo a casa. Svuotammo la spesa e andammo a mettere le nostre cose nelle stanze. Sistemai i vestiti nell’armadio e attaccai i miei poster dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd sul muro. Misi i vinili delle band dei miei poster con grande cura in un cassetto e tutti i documenti e le cose varie sulla scrivania. Stessa cosa fece Roxanne, ma lei preferiva i Beatles e i Doors. Dopo ciò ci vestimmo e truccammo per la festa, e ci avviammo verso la nostra prima notte di divertimento a Los Angeles.



Ok questa è la prima storia che pubblico ma non la prima che scrivo, mi farebbe molto piacere che lasciaste delle recensioni così posso migliorare :) Grazie a tutti quelli che leggono, alla prossima! 
-JessieRock

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Capitolo 3
*** Rock n' Roll Party! ***


 

è il secondo capitolo che posto oggi, se non l'avete letto, tornate in dietro di uno per leggere l'altro


2- ROCK N ROLL PARTY


*JESSICA*
Stavo per entrare nel locale quando un ragazzo mi fermò
“Ehi ma che cazzo vuoi?”
“Te piccola” disse avvicinando il suo corpo al mio
“Ti ho detto di lasciarmi o ti castro”
“Provaci!” mi disse con aria di sfida, gli sferrai una ginocchiata nelle parti basse e si abbassò dolorante, così scappai ma mi afferrò per un polso e tirò verso di sé mettendomi le braccia al muro iniziando a baciarmi il collo, mentre io intanto cercavo di liberarmi.
“Lasciala stare, è la mia ragazza”
“Oddio amico scusa non lo sapevo!! Davvero perdonami! Credevo fosse nuova!”
“Risparmiami le tue scuse e vattene!”
Il ragazzo che mi aveva aiutata si avvicinò a me
“Beh vedo che non aveva scelto mica una brutta eh, sei uno schianto”
“Ah ora ci vuoi provare? Guarda che castro anche te!”
“Mmh… è così che si ringrazia uno che ti ha salvato dalle mani di un maniaco? Cioè grazie!”
“Ahahah sono sicura che a te non basta un grazie, tu vuoi altro”
“Si voglio altro…” Il ragazzo si avvicinò a me e si mise a giocare con una ciocca dei miei capelli, guardandomi con degli occhi verde smeraldo nascosti dietro la maschera nera.
“Senti, non ti ho mai vista da queste parti, nuova?”
“Che te ne frega? Ti interessa solo una scopata e via o sbaglio?”
“No, tu mi interessi come persona, sei una con le palle”
Passai da sotto il suo braccio e filai dentro il locale, dove probabilmente era entrata Roxanne prima, ignorando le frasi di quel ragazzo, era bello sì ma quella notte volevo divertirmi. Era pieno zeppo di gente, a malapena si riusciva a ballare, c’era un largo bancone che vendeva birre e whisky, avanti trovavi il palco sul quale cantavano e suonavano rock band emergenti. Passò il tempo e un casino di ragazzi ci provarono con me ma non erano del mio tipo, insomma, il ragazzo che mi aveva aiutata era quello che mi attraeva di più, pensai che se lo avessi ritrovato non lo avrei più fatto scappare. Passarono ore e ormai eravamo tutti ubriachi, c’era addirittura chi prendeva roba più forte. Roxanne era andata via prima portandosi dietro un ragazzo alto e biondo se non sbaglio, quindi camera sua era occupata da due persone stanotte. Ormai lì dentro era pericoloso con tutte quelle persone ubriache, anche io lo ero ma non più di tanto, avevo scolato solo un paio di Jack Daniel’s. Decisi di uscire e fumarmi una sigaretta in pace. E così feci, mi sedetti a terra appoggiandomi al muro e alzai gli occhi al cielo, era abbastanza freddo e iniziai a tremare, ma non sarei di certo tornata dentro. Sentii dei passi e girai lo sguardo per vedere chi mai poteva essere: il ragazzo di prima. Si sedette accanto a me senza dire parola, forse troppo accanto, le mie fredde e tremolanti gambe sfiorarono le sue. Fu allora che si girò a parlarmi
 “Stai congelando! Guarda come tremi!”
“Invece non ho freddo”
“Dai non fare la dura!”
Si tolse la giacca di pelle e me la mise sulle spalle.
“G-Grazie… “
“Sbaglio o mi avevi detto che non mi bastava un grazie?”
“Hai ragione, e a me non basta solo una giacca per scaldarmi”
Fu così che iniziammo a baciarci, accarezzarci fino a quando, non so perché successe, forse perché eravamo entrambi ubriachi, forse perché volevamo solo divertirci ma quella notte la passammo a darci piacere a vicenda fino all’alba, quando finimmo stremati sul letto della camera di quel ragazzo, già… non so nemmeno come si chiama. Era mattina presto quando mi alzai senza svegliarlo, non ci eravamo tolti le maschere perché nessuno dei due voleva ricordare l’altro, sapevo solo che non l’avrei visto mai più, così (ancora ubriaca perché avevo continuato a bere durante tutta la notte di fuoco) gli diedi un bacio sulla guancia e uscii da quella casa per fare un giro della città.

*ROXANNE*
Io e Jess arrivammo al Roxy leggermente in ritardo, a dirla tutta... c'eravamo perse per strada e non era stato uno scherzo ritrovarla. -Rox aspettami qui, vado un attimo qua dietro, guado se c'è una cabina telefonica, qui c'è troppo chiasso!- -Ok Jess ma sbrigati!- mi spostai una ciocca di capelli e mi infilai accuratamente la maschera blu sugli occhi, mi misi a guardare la gente che entrava nel locale scherzando allegramente, Los Angeles, che spettacolo per i miei occhi.
Mi levai la maschera spazientita, "Ma dove cazzo è?" urlai dentro "Vabbè ci ritroveremo dentro! Insomma... una come lei si nota!" esclamai nella mia testa entrando nel locale; mi portai i capelli su una spalla, erano decisamente scomodi così lunghi, "Appunto per me... devo tagliarli e..." -PORCA PUTTANA MA GLI OCCHI DOVE CAZZO CE LI HAI??- urlai quando un ragazzo molto alto sbatté contro di me buttandomi quasi in terra, lui mi acchiappò all'ultimo per il fianco e mi tirò su, era biondo e con la pelle chiara, due occhi metallici mi bloccarono, si intravedevano dalla maschera nera che portava, -Scusami tesoro!- -Si si certo... la prossima volta stai attento però, non sono tutti alti due metri come te!- esclamai acida -Hey man vieni?- un riccio con la maschera blu notte simile alla mia spuntò da dietro il biondo, -Si arrivo... un attimo!- -Ok come vuoi!- il riccio sparì di nuovo nella folla, -Beh non vai?- chiesi io girando i tacchi, lui mi bloccò un braccio, alzai gli occhi al cielo, -Speravo di poter scambiare due chiacchere con te...- sorrisi, -In realtà la mia amica mi sta aspettando...- -La tua amica può aspettare. Vieni con me!- il biondo mi portò al banco degli alcolici, un barista, decisamente figo, ci allungò due bicchieri, -Com'è che non ti ho mai vista?- chiese bevendo un sorso, -Non lo so... un nano come me da lassù non si vede mica tanto bene!- lui rise e mi guardò, -Che fai sfotti?- -No no!- risi io, -I tuoi capelli, i tuoi occhi... chi sei?- -Sono un angelo... anzi sono Cenerentola, domani non ci sarò già più, un altro per favore!- dissi al barista, -Cenerentola non si veste di blu, non ha i capelli rossi e non beve come una spugna!- -E che ne sai tu?- dissi maliziosamente alzandomi e andando verso il centro della sala, la musica era molto alta, sul palco c'era un gruppo molto bravo, mi misi ad ascoltare e il biondo mi raggiunse, -Ancora tu? Cos'è? Cerchi spogliarelliste per il tuo locale?- lui rise, -Il tuo umorismo è davvero tagliente!- -Colorado cocco... Colorado!- lui mi porse un altro bicchiere, -Ahi ti sei tradita! Ora so da dove vieni!- disse accarezzandomi il fianco, -Non ci provare che ti ritrovi un occhio nero!- -E dai... perché se così rigida? Non sai proprio come ci si comporta in una città come Los Angeles!- concluse spostandomi i capelli e baciandomi il collo, sorrisi, -Oh invece sono sicura di si!- esclamai girandomi e dandogli un baciò famelico, lui mi cinse i fianchi e mi avvicinò a sé.
Quella sera, come da copione, mi ubriacai e tornai nel mio appartamento con il biondo della festa. Fu una notte molto... interessante, ringraziai Jess per aver capito la situazione e non essere rientrata in casa a rovinare tutto, avevo abbandonato il vestito su uno degli scatoloni sparsi in giro per la camera, avrei voluto varie volte togliermi o togliere la maschera al ragazzo ma qualcosa mi bloccava.
Mi svegliai la mattina dopo, il ragazzo dormiva accanto a me, aveva dei lineamenti stupendi, allungai la mano verso la maschera, "No cretina! Non lo fare! Una piccola sbirciatina, una... solo una..." misi il dito sopra la maschera ma lui spalancò gli occhi, non avevo sognato, gli occhi erano davvero del colore del metallo, grigio chiaro, contornati da un filo di matita. Magnetici! -Scusa!- sussurrai.

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Capitolo 4
*** New Friends: Guns n Roses ***



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3- NEW FRIENDS: GUNS N' ROSES



*ROXANNE*
Il ragazzo si alzò di scatto, io mi coprii il petto col lenzuolo, lo guardai infilarsi i pantaloni, farfugliare qualcosa e uscire di casa, non so... in quel momento mi sentii vuota, non avevo fatto in tempo a scambiarci due parole che se n'era già andato.
Mi alzai infilandomi una maglietta presa a caso e buttai la maschera blu in terra in malo modo, raggiunsi Jess in salotto. Alla fine decidemmo di uscire a pranzo, anche lei non era riuscita a vedere il volto del ragazzo

*JESSICA*
Ero riuscita a trovare casa mia non si sa come, erano passate molte ore e ormai ero un po’ più lucida, iniziai a ricordare e mi diedi della cretina, come avevo potuto fare una cosa del genere? Non sono il tipo da botta e via. Ma quel ragazzo era davvero affascinante, no.. non l’avevo fatto solo x divertirmi, l’avevo fatto perché provavo qualcosa per lui. Oddio Jessie come puoi dire cose del genere?? Tu non ti puoi innamorare di un ragazzo del quale non ti ricordi il nome e nemmeno la casa dove hai passato la notte con lui. Merda, sto parlando da sola, ora si che sono cretina!
A interrompere le mie pippe mentali fu una Roxanne-zombie.
“Buongiorno! Ti sei divertita ieri deh?”
“Sì, quel ragazzo era una bomba! Peccato se ne sia andato piuttosto arrabbiato perché ho provato a togliergli la maschera…Ma ora che ci penso nemmeno tu sei tornata ieri notte? Eri da qualcuno?!”
“Sì. Ho passato la notte da un ragazzo, ma non mi ricordo dove abita perché ero ubriaca fradicia!”
“ti è piaciuto?”
“Cosa?”
“E dai che hai capito bene, ti è piaciuto? Insomma… lui!”
“No!!! Era solo per divertirmi, siamo a Los Angeles per questo, no?”
Detto ciò passai accanto alla mia amica scompigliandole la chioma rossa e andai a preparare qualcosa da mangiare, insomma era ora di pranzo. Ma di voglia non ne avevo proprio così decisi che saremmo andate a mangiare fuori.
“Roxanne!! Vestiti che si mangia fuori! Sono stanca per cucinare e anche tu credo, abbiamo dormito poco, ahahah”
“Ok Jess! Prima perché non ci presentiamo ai vicini?”
“Si buona idea!”
Ci vestimmo con Jeans e maglietta larga, io dei cari Zeppelin e lei dei Beatles, un paio di tacchi dello stesso colore della borsa, trucco leggero e capelli sciolti lasciati cadere sulle spalle. Uscimmo di casa e suonammo alla porta accanto, venne ad aprire un ragazzo di carnagione mulatta e capelli ricci a cespuglio… in boxer!!
“AHHHHHHH Ma ti sembra il modo di venire ad aprire alla porta?!?!?!?”
“Scusa bellezza ma cosa c’è che non va?”
“Sei in…. In… mutande!”
“E allora?”
“Che gente strana ci è toccata! Siamo le nuove vicine, volevamo solo presentarci.”
“Wow che belle ragazze!” disse un ragazzo sempre in boxer con dei lunghi capelli lisci color carota e dei grandi occhi verde smeraldo.
“Bada là quanti ragazzi pervertiti a Los Angeles, mi aspettavo di meglio!” disse Roxanne accendendosi una sigaretta
“Oh attenta a come parli, abbiamo solo bei gusti, dolcezza!” le rispose il rosso avvicinandosi a Rox.
“Beh perché non entrate?” disse il riccio rivolto a me, mentre mi squadrava con occhi maliziosi.
“Ehm… non saprei, non vorrei ritrovarmi altri ragazzi in boxer per la casa!”
“Uh?” disse spuntando fuori un tappetto con una chioma bionda e un sorriso ebete in faccia, anche lui solo in mutande.
“Ecco, ciò che temevo, e poi dobbiamo uscire fuori per pranzo, abbiamo fame, vi faremo visita un'altra volta!” dissi io girando i tacchi, ma una mano mi fermò
“Dai, vi prego, ci vestiamo! E poi il pranzo è quasi pronto, lo sta preparando Duff!” mi disse il riccio con degli occhioni dolci, non riuscivo a resistere, era davvero bello e dolce allo stesso tempo, così diedi un occhiata a Roxy ed entrai. La casa era completamente in disordine e c’era puzza di fumo e alcool, ma quei ragazzi erano davvero affascinanti così pranzare con loro non ci sarebbe dispiaciuto. Aspettammo che i ragazzi si mettessero qualcosa addosso, poi io, in mezzo al riccio e al rosso, mi sedetti su un divano e Roxanne sull’altro, ma in mezzo al biondo sorridente e un ragazzo con i capelli corvini che fino ad allora non aveva fatto parola.
“Beh ragazze, siete in casa nostra e non sappiamo ancora il vostro nome!” disse il rosso
“Allora, io mi chiamo Jessica e lei è Roxanne, ma voi come vi chiamate?”
Fu il rosso a parlare per tutti, sembrava un po’ il capo lì dentro.
“Io sono Axl, lui è Slash” disse indicando il riccio “Poi quei due laggiù sono Izzy e Steven”
Un ragazzo si affacciò dalla cucina “E io sono Duff, piacere dolcezze!”
“Ahaha che nomi buffi che avete! Non ditemi che sono i vostri veri nomi, e se non lo sono… dovrebbero essere nomi d’arte: quindi siete famosi?”
“Intelligente la ragazza! Comunque sì, suoniamo in una band: i Guns n Roses!”
“Wow mi farebbe piacere sentirvi!” disse Roxanne
“E tu? Verresti?” disse Slash avvicinando il viso al mio, ma io, stronza da sempre, lo spinsi “Beh, magari solo per vedere se siete decenti”
“Oh Oh, stronza la ragazza! Com’è che tutte quelle stronze sono così sexy?” detto questo il moro mise una mano sul mio fianco per poi scendere giù.
“E com’è che i ragazzi pervertiti come voi sono sempre dei cretini?” dissi io ridendo e togliendo la mano del riccio dal mio corpo. Lui sbuffò ed andò in cucina scuotendo la testa. Iniziammo a parlare del più e del meno, Axl era davvero stronzo, beh anch’io lo ero ma si vedeva che a quello stavo proprio sulle palle, mi rispondeva in modo acido e antipatico, ma chi si credeva di essere? Però dovevo ammettere che era niente male! Dopo pochi minuti Slash e Duff ci chiamarono per il pranzo.




Volevo ringraziare di cuore tutti quelli che recensiscono e l'hanno messa nelle seguite ma anche chi legge in silenzio! Baci :3
Ah un piccolo grazie alla mia amica Roxanne che scrive i punti di vista di, appunto, Roxanne.
-Jessie

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Capitolo 5
*** The Boys are in Love ***


4- THE BOYS ARE IN LOVE

*SLASH*
Il pranzo che aveva preparato quel cazzone di Duff era squisito, ci sapeva fare con la cucina! E poi sarebbe stato piacevole con delle pollastrelle come loro a tavola, Jessica… era bellissima, quei occhi azzurri erano i più belli che avessi mai visto, sembravano di ghiaccio, come lei insomma, era abbastanza acida e stronza, ma sarei riuscito a scioglierla, ne ero sicuro. L’altra, Roxanne, beh si anche lei niente male, i capelli rossi erano stupendi e anche quei grandi occhi verdi… ma a lei ci pensavano già gli altri, ero davvero felice di avere delle vicine di casa così gnocche!

*AXL*
Merda, non le sopporto, o meglio, Roxanne è anche simpatica ma Jessica… sempre appicciata a Slash tutti carini e dolcini, mi fanno venire il diabete! Però non è male, forse è questo il suo problema, è tanto figa e quindi pretende che tutti la trattino bene, se è così si sbaglia di grosso! Però quegli occhi… non so lo mi ricordo di averli già visti, sarà una mia impressione. Intanto penso a lei, la ragazza di ieri… se n’è andata senza lasciare tracce, era davvero bella, insomma aveva un buon rifornimento di curve. Desideravo con tutto il cuore di poter passare un’altra notte con lei, perché quella di ieri era una delle notti più belle della mia vita! Oh ecco Slash che le tocca il sedere, mi fa venire una rabbia… no aspetta Axl non è che fai il geloso? No no quella lì non ti interessa, è solo una di quelle troiette che si credono fighe, ignorala e andrà tutto bene.

*DUFF*
Roxanne, quella ragazza mi fa frullare il cervello. Insomma quei capelli… e gli occhi di quel verde acceso, mi ricordano qualcuno, a momenti mi chiedo se devo prenderla e chiederle se ha una sorella gemella ma non voglio fare la figura del coglione. Eccola, Steven ha fatto una brutta battuta e lei se l’è presa, ora sta venendo da me, si siede accanto: inizio a osservarla, quelle gambe e quel seno mi ricordano lei… oh si ma è lei! La ragazza con cui ho scopato ieri, non ci posso credere, non avrei pensato mai di rivederla così presto.
“Senti Roxanne ti devo parlare, in privato”
“Ok Duff ma se me lo dici con questo tono mi preoccupi!”
Vado verso il terrazzo facendole segno di seguirmi.
“Ecco, forse mi sbaglio, ma non credo perché tutto mi fa capire che tu sei… quella di ieri, insomma ti ricordi? Ieri… a casa tua! Cazzo non sono bravo con le parole… non riesco a fare una frase sensata ma credo tu abbia capito”
Durante tutto il mio ‘discorso’ era rimasta in silenzio a guardarsi i piedi, piano piano ha iniziato ad alzare lo sguardo fino ad incontrare il mio, mi stava penetrando con gli occhi, dio quella ragazza mi faceva impazzire!
“Ehm… sì, credo proprio di sì, i tuoi occhi sono uguali al ragazzo di ieri, ovvio, sei tu!” disse lei tutta impacciata cominciando ad arrossire: sì era in imbarazzo, molto. Se ne stava andando ma le presi il polso e con un unico colpo la tirai verso di me, la desideravo in quel momento, più di ogni altra cosa.
“Co-Cosa fai?” mi disse strabuzzando gli occhi
“Senti… ti sembrerò un cretino perché in una notte nella quale si è addirittura ubriachi non ci si può innamorare di nessuno, cioè non fraintendermi!! Non sono innamorato!!! Però ecco… mi piaci… molto… e vorrei provare a conoscerti meglio e…”
Le sue labbra… sulle mie, cazzo non ci posso credere! Ma forse lo sta facendo solo per farmi il piacere o forse… le piaccio? Ecco che si stacca dalle mie labbra lasciandomi insoddisfatto, metto il broncio.
“Già, non sei bravo per niente con le parole, ma a baciare sì, baci da dio!”
Detto ciò si attacca di nuovo alle mie labbra famelica, ma un coglione come solo Steven può essere, ci interrompe:
“Cavolo ragazzi, ero in pensiero! Ma poi cioè… cazzo volevo divertirmi un po’ ma già siete tutte occupate!”
“Cosa? Jessica???”
“Si Roxanne, è a sbaciucchiarsi con Slash, cazzo..”
“Ahahah non l’avrei mai detto, ma ora torniamo che se no credono chissà cosa i ragazzi!”

*JESSICA*
Mamma mia Slash è proprio un morto di figa, non risparmia momento per fare il cretino e l’adulatore, è addirittura arrivato a dirmi che sono una di quelle ochette che sono ancora legate a mamma per questo non si fanno toccare da nessun uomo, ora gliela faccio pagare. Sì, beh l’ho baciato, e anche con poca grazia, così impara a dirmi che sono una zitella! Intanto la mia mano corre sotto la sua maglietta e lo vedo sorridere famelico mentre mi bacia, bacia davvero bene devo dire. Eccolo che cerca di mettere la mano sotto la mia maglietta ma lo spingo facendolo cascare, poi mi metto a ridere come una cretina.
“Wow… è stato… WOW!”
“Slash, non ti abituare,  era solo per farti vedere che non sono una zitellina!”
Axl si alza, sbatte le mani sul tavolo con rabbia e se ne va tutto incazzato, per poco non buttava giù il tavolo.
“Ma cos’ha?” dice Steven mentre sgranocchia i suoi amati Pop Corn
“Bah, lo sai che gli piace farsi notare ogni tanto!” risponde Duff
“Probabile…” dice Izzy alzandosi e andando dritto in camera sua
“Beh ragazzi noi vi salutiamo ma dobbiamo andare a sistemare gli scatoloni a casa perché è tutto un casino!” dico io alzandomi
“Hai ragione Jess, soprattutto camera mia! Ahaha, Ciao ragazzi e grazie per l’ospitalità!” dice Rox lanciando a Duff un’occhiata maliziosa.


Ok qua si inzia già a capire qualcosina ehehe. Grazie a tutti come sempre, Baci :3
-Jessie

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Capitolo 6
*** Are you Jealous? ***


5- ARE YOU JEALOUS?


*ROXANNE*
Appoggiai la borsa sul divano e mi accasciai stanca.
“Mamma mia Jessie, sono davvero strani quei tipi eh? Però interessanti!”
“Hai proprio ragione, si vede un miglio che tra te e Duff c’è qualcosa! Dai racconta!”
“Ecco… è il ragazzo con cui ho passato la notte ieri e oggi ci siamo…. Baciati!” divenni tutta rossa, lo so perché mancava poco che le mie guance prendevano fuoco.
“COSA??? QUELLO DI IERI??? Cioè siamo a L.A. da un giorno e già ti scopi uno che ti ritrovi come vicino di casa e vi piacete? Iniziamo alla grande sorella!” mi dice Jessie con quel sorriso cretino che ha quando si parla di me e un ragazzo.
“Sbaglio o anche te e Slash siete abbastanza… affiatati?” le dico alzando le sopracciglia.
“Cosa? Naah, è lui che ci prova come un cane, ma se crede che sono una che se trova uno figo come lui si lascia andare, si sbaglia di grosso! Il bacio gliel’ho dato solo perché così impara a darmi della zitella!” detto ciò se ne andò in camera piuttosto arrabbiata.
Sono convinta che stesse mentendo, secondo me a lei interessava quel ragazzo, e amava il fatto che le sbavasse dietro, ma com’è risaputo, è una di quelle stronze che non la dà a bere, ma io sono la sua amica più cara e la conosco come le mie tasche, dalle tempo una settimana e li troverò a sbaciucchiarsi ovunque. Dopo poco tornò vestita con una camicia bianca un po’ sbottonata davanti e una gonna alta nera con abbinati dei tacchi enormi e una coda alta abbastanza tirata  dicendomi che dovevamo uscire per trovare qualcosa da fare, perché se no non avremmo potuto pagare l’affitto. Anche se con malavoglia mi alzai e mi misi vestiti simili a quelli della mia amica, per poi uscire fuori in cerca di un nuovo lavoro

*IZZY*
Sentii bussare alla porta della mia stanza. Chi mai poteva essere? Entrò un Axl piuttosto alterato. Ok, ogni volta che Axl veniva da me era per qualche consiglio o perché doveva sfogarsi. Si sedette sul mio letto a gambe incrociate.
“Dimmi Axl, cos’è successo?”
“Niente! Cosa te lo fa pensare?”
Sbuffai. “Vieni col broncio e ti siedi sul mio letto piuttosto incazzato… tu che dici?”
“Quella troia di Jessica e quel coglione di Slash”
“Perché sei così stronzo con Jessica? Che ti ha fatto di male?”
“Ma… l’hai vista? Con Slash che le sbava dietro poi… solo perché c’ha un bel culo, mi fanno venire i nervi!!”
Ok, avevo capito, Axl era geloso. Si vedeva anni luce.
“Geloso.” Dissi con sufficienza appoggiandomi allo schienale.
Ok, con quella parola sapevo di aver scatenato l’ira di Axl ma in fondo era vero, lo conosco abbastanza per dire che vedere lei che provava interesse per Slash lo faceva impazzire, lui non sopporta quando una ragazza che gli piace considera un altro e non lui.
“Cosa?!? Ma stai scherzando?!? Io geloso di lei?!? Non ci penso nemmeno…”
“Axl, se tu non fossi geloso non ti darebbe così tanto fastidio il fatto che loro due vadano d’accordo, e poi hai visto pure tu, in fondo lei si prende un po’ gioco di lui, insomma ci scherza, ma a te da fastidio lo stesso, perché non sopporti che Slash la corteggi!”

*AXL*
Già, Izzy… com’è che lui riusciva sempre a capire cosa provavo, capisce cose che non riesco a capire nemmeno io a volte. Ho una personalità abbastanza strana, lo ammetto, quindi a volte non riesco a capire perché mi comporto in certi modi, vado dal saggio Izzy e riesce sempre a capire tutto. Ecco perché il mio migliore amico. Ma stavolta, è arrivato a dire che sono geloso di Jess, e il suo ragionamento non fa una piega ma… No! Cioè non posso essere geloso di quella lì, insomma mi attrae parecchio fisicamente ma è abbastanza scontrosa, non può piacermi, stavolta Izzy si sbaglia.
“Invece no! Ti dico che ti sbagli, hai visto come mi risponde male?”
“Axl… ti prego, te hai mai provato a essere gentile con lei da quando è qui? No, e allora come puoi pretendere che ti tratti bene se tu per primo la tratti male?”
Cazzo, Izzy ora mi sembrava una di quelle maestre dell’asilo che spiegano ai bambini che devono trattare bene gli altri per essere trattati altrettanto bene *Autostima -10*
“Ecco…”
“Visto? Senti proviamo così, d’ora in poi prova a trattarla bene come tratti tutte le altre persone e vedrai che anche lei ti darà qualche attenzione! Poi rifletti un po’, capirai che ne sei cotto, stracotto direi”
Izzy si alzò dal letto, andò fino alla porta poi si girò verso di me.
“Vado fuori in qualche locale, vieni anche tu?”
“Ma sì dai, guardiamo qualche bella cameriera e beviamoci qualche Jack!”
Mi alzai per raggiungerlo e ci avviammo verso il Rainbow.


Ciao a tutti! Mi farebbe piacere se la lasciaste una piccola recensione, per sapere cosa ne pensate. Detto ciò grazie a tutti quelli che leggono e... alla prossima! ;)
-Jess

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Capitolo 7
*** Good Morning! ***


6- GOOD MORNING!


*JESSICA*
Le prime luci dell’alba illuminarono la mia stanza, mi svegliai piena di energie. Era presto così decisi di preparare la colazione per Roxanne che dormiva ancora come un ghiro. Andai in bagno a farmi una doccia veloce, mi misi una maglietta larga e andai in cucina. Mentre preparavo delle Crepes pensavo a varie cose, tra cui il lavoro che avevamo trovato io e Roxanne ieri, ci avevano assunte come bariste in un locale sul Sunset, un certo Rainbow, e mentre pensavo ai nuovi vicini suonò il campanello. Chi cazzo poteva essere alle 7 del mattino? Quando andai ad aprire mi ritrovai davanti uno Slash senza maglietta che si grattava il capo.
“Slash?!?”
“Scusami Jess ma mi hanno buttato fuori casa perché mi sono svegliato presto e  facevo rumore… non potevo uscire perché sono solo in pantaloni… quindi ho pensato di venire qua, se non disturbo”
“No non disturbi, tranquillo! Vai entra, stavo giusto preparando la colazione”

*SLASH*
Cazzo quanto era bella quella mattina, era solo in intimo e con quella maglietta piuttosto trasparente e aperta davanti che esaltava bene il bel corpicino che si trovava. I capelli erano leggermente bagnati e scompigliati, le sarei saltato addosso!
Mi fece sedere in cucina mentre preparava delle crepes, passarono alcuni minuti in silenzio nei quali non so come feci a trattenermi ma ad un certo punto mi alzai avvicinandomi lentamente a lei e le cinsi i fianchi con le braccia, lei fece un breve sussulto a quel contatto e si girò verso di me, col viso molto vicino al mio.
“Hey Slash, sicuro che quella degli amici che ti buttano fuori casa fosse solo una scusa?”
“E se anche fosse?” dissi avvicinando il mio viso ancora di più al suo.
“Se fosse così direi che sei davvero uno senza speranze, ma visto che mi consideri una di quelle troiette vorrei ricordarti che ti sbagli, non è con delle belle paroline che vengo a letto con te”
Cavolo, scioglierla sarà più difficile di quanto avessi creduto.
“Guarda che lo so bene che non sei una di quelle, ed è per questo che mi piaci”

*JESSICA*
Oddio, resistergli era davvero difficile ma non intendevo dargliela vinta. Le nostre labbra quasi si sfioravano in quel momento, potevo sentire il suo caldo respiro sulla mia pelle, le sue mani sui miei fianchi mi davano sicurezza e quei ricci che mi solleticavano il collo erano meravigliosi. Ma il mio lato stronzo prese il sopravvento: gli tolsi bruscamente le mani dai miei fianchi, feci sfiorare appena le nostre labbra illudendolo e poi andai via sculettante a mettere la colazione a tavola. Non vidi la sua espressione ma riuscii a sentire  il suo “Questa ragazza mi farà impazzire…” e non riuscii a trattenere un sorriso compiaciuto. Misi le crepes sui piatti che nel frattempo arrivò anche Roxanne.
“Abbiamo ospiti mattinieri vedo!”
“Già Roxy, il signorino è stato scacciato fuori casa” dissi con fare ironico guardando Slash che intanto divorava la sua colazione. Ci sedemmo anche noi, passammo il tempo a parlare della musica, visto che avevamo gli stessi gusti, e direi che fu una colazione molto  piacevole. Dopo colazione mi misi dei jeans, un velo di trucco e andai ad accompagnare Slash a casa sua. Viene ad aprire Axl in boxer, aveva un fisico davvero… stupendo! Ok Jessica torna alla realtà, è solo uno stronzo.
“Slash dov’eri finito?? E tu Jess che ci fai con lui?”
“Vuoi dirmi che non l’avete scacciato di casa perché faceva rumore e volevate dormire?!?!”
“No…!”
“Slash… ti conviene scappare!”
Il riccio entrò in casa e iniziò a correre con me dietro che lo rincorrevo fino a quando non si mise dietro a Steven che con quel faccino dolce mi faceva pena.
“Slash, ti prego mi sembri una checca a stare dietro al povero Steven! Gli fai male! E ora esci così ti posso strozzare per bene”
Ok Slash era terrorizzato e mi divertiva l’idea di fargliela pagare, uscì da dietro Steven per poi correre e inciampare sul divano. Oh sì ora gliel’avrei fatta pagare.
“No cazzo nooooo!”
“Ahahaha sii”
Gli saltai sopra e iniziai a fargli il solletico, quando rideva era davvero bello, aveva un sorriso che metteva allegria.
“Ahahahah oddio ti prego basta non sopporto il solletico!! Ahahah ti pregooo cos’ho fatto di male? Ahahahah!”
“Mmh… ok”
Smisi di fargli il solletico rimanendo a cavalcioni sopra di lui, e solo in quel momento realizzai il fatto. Slash mi guardò con un sorriso malizioso per poi spingermi su di lui e far incontrare le nostre labbra, oddio.. le sue labbra, baciava da dio, non potevo non ricambiare, avevo resistito fin troppo. Mi lasciai andare a quel bacio passionale e decisamente poco casto. Si senti un “Ehm” di Axl che ci fece ricordare che non eravamo soli in quella stanza, mi misi a ridere sedendomi sul divano mentre Slash incrociò le braccia e mise il broncio sussurrando un “Non è giusto…”
“Hahaha avete ragione ragazzi, scusate! Io ora devo andare, ci si vede! ByeBye!”
Girai i tacchi e tornai nel mio appartamento.



Ciao Ragazzi!! Ecco che anche Jess si lascia andare...! ;)
Grazie come sempre a tutti! :)
-Baci :3 Jess


 

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Capitolo 8
*** First day at the Rainbow ***


7-FIRST DAY AT THE RAINBOW



*JESSICA*
“Roxanne! Veloce che se no ritarderemo!”
“Si Jess, dammi un secondo!”
Ci stavamo preparando per il nostro primo giorno di lavoro come cameriere al Rainbow. Roxanne, come sempre, ci stava mettendo un’ora per prepararsi, oh eccola!
“Vieni Rox, presto!” la presi per un braccio e insieme scendemmo di fretta le scale per poi ritrovarci tra le caotiche strade di L.A.
Camminammo abbastanza veloce e arrivammo presto davanti al locale. Aveva un insegna luminosa verticale di tutti i colori dell’arcobaleno con scritto “Rainbow”. Avvertiamo il buttafuori che siamo le nuove cameriere e ci fa entrare senza problemi. Una volta entrate rimaniamo abbastanza stupefatte: era molto grande, con un enorme palco con tutte le attrezzature e a lato una porticina. A destra c’era un lunghissimo bancone con dietro gli scaffali pieni di alcolici di tutti i tipi e colori. Un signore sulla quarantina viene verso di noi tutto sorridente abbracciandoci calorosamente.
“Oh! Piacere ragazze sono Jack, il proprietario del locale! Non ci speravo più ormai che veniste! Beh ma siete venute quindi perché perdere tempo in chiacchere? Vi spiego brevemente: là accanto al palco avrete notato quella porticina, beh porta ai vostri camerini dove troverete una ragazza che vi aiuterà a prepararvi e vi spiegherà per bene cosa dovrete fare! A dopo ragazze, scatenate per bene i ragazzi eh!”
Quell’uomo era davvero un tipo strano, però simpatico!
Piano piano io e Rox ci avviamo verso la porticina facendo battute sul locale e ciò che ci aspettava. Ora ci trovavamo in un ampio corridoio con tante piccole porte con varie scritte sopra: alcune erano per le band che suonavano sul palco, altre per le cameriere. Entrammo nella nostra trovandoci davanti una ragazza da dei scurissimi capelli a caschetto e dei grandi occhi neri, era molto magra e di media statura.
“Hey!! Ma ciao!! Piacere sono Megan ragazze!!”
“Piacere Megan, io sono Jessica e lei si chiama Roxanne!”
Quella ragazza era sorridente e gasatissima, sprizzava felicità da tutti i pori!
Sparì per un secondo dentro l’armadio per poi tornare da noi con due vestitini piuttosto strani: erano neri con pizzo bianco dappertutto. Erano molto scollati davanti, stretto sulla vita per poi esplodere come un tutù ma molto più corto, scoprendo quasi tutto il fondoschiena. Dovevamo abbinarci calze a rete, lunghissimi guanti neri di velluto e tacchi altissimi di nero lucido. Io e Roxy ci guardammo a bocca  aperta e piuttosto sconcertate mentre Megan sorrideva come una bambina.
“Cioè noi… dobbiamo mettere quella roba?!?” chiese Rox piuttosto bruscamente
“Ovvio!”
“Ma…. Sono esagerati”
“E dai… sono sexy, servono a intrattenere per benino i clienti, che sono dei fighi assurdi, ragazza! E devi farli divertire un po’ quando vogliono, fa parte del lavoro”
“Cosa!? Ma io credevo dovessimo solo servire a tavola… non fare anche le troiette!”
“Dai Rox, non farla così tragica! Ci sarà da divertirsi” dico io ridendo
“Ehm… ok, passami il vestito!”
“è questo lo spirito giusto sorella!” disse Megan battendo un cinque a Roxy che mi guardò abbastanza male mentre me la ridevo, si, Megan era davvero simpatica!
Dopo esserci sistemate in quei scomodissimi vestiti, truccate e legato i capelli in complicatissimi chignon ci facciamo vedere dalla nostra nuova amica, vestita esattamente come noi.
“Wow ragazze! Siete delle gnocche! Scommetto che scatenerete quelle menti malate dei ragazzi di stasera, su andiamo se no Jack ci sgrida”
Quando uscimmo dal corridoio il locale era strapieno, al contrario di quando siamo entrate che era presso che vuoto. Passa una mezzoretta e inizio a rendermi conto perché la paga in questo posto è molto alta: portare bottiglie di Whiskey da un tavolo all’altro con clienti arrapati che ti toccano in continuazione il culo non è delle cose migliori, per altro a volte vogliono un po’ di attenzioni e ahimè, gliele devo dare, è il mio lavoro. Cosa positiva? Beh l’ho già detto: la paga è molto alta.
“Roxanne! Jessica! Venite qua subito”
“Che c’è Meg?”
“Come tutte le sere, è arrivato il mio ragazzo, e devo presentarvelo per forza! Insomma ha una band di fighi e magari trovate qualcuno!”
“Sii che bella idea!” dice Rox battendo le mani
“A posto, i clienti per ora li lasciamo alle altre”
Meg si incammina verso un tavolo in un angolo dove sono seduti due ragazzi che anche se da lontano mi pare di conoscerli, ci stiamo avvicinando… ma sono…
“Axl!? Izzy!?” urla Rox incredula
“Ma che ci fate qua?!” dico io ridendo
“Puah, questa domanda la farei io a voi! Noi veniamo sempre qua, è il nostro locale preferito! Questo sarebbe il vostro nuovo lavoro? Fare le troiette in un locale?”
Merda, questa Axl se la poteva risparmiare… che stronzo.
“Li conoscete? Wow! Beh questo è il mio ragazzo: Izzy”
“Izzy è il tuo ragazzo?!”
“Si, perché?”
“Ahah niente, vuol dire che ci vedremo spesso Meg, loro sono i nostri vicini di casa!”
“Siii che bello!!”
Decidiamo di sederci e bere qualcosa parlando un po’, durante tutto il tempo non rivolgo parola ad Axl e lo guardo solo ogni tanto con molta freddezza, le sue battutine hanno superato il limite! Ogni tanto Izzy gli dice qualcosa nell’orecchio e lui guarda me, bah. Ormai sono stanca e il mio lavoro è finito, saluto tutti e decido di tornare a casa, Rox vuole stare ancora un po’ con loro. Mi alzo, vado a cambiarmi nei camerini e mi dirigo verso l’uscita, quando una voce mi ferma.


Eccoci, questo capitolo è abbastanza corto perchè è di passaggio al prossimo che sarà molto più interessante ;) grazie come sempre a tutti <3 se lasciaste una piccola recensione mi farebbe molto piacere! ^^
-Jess

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Capitolo 9
*** Sweet Axl ***


8- A SWEET AXL

*JESSICA*
“è un problema se ti accompagno Jess? Sai a quest’ora le strade sono piene di persone poco affidabili”
Cosa? Axl che fa il gentile? No, sono sicura che c’è sotto qualcosa. Non gli rispondo e continuo a camminare, ma lui mi raggiunge e cammina di fianco a me.
“Senti Jessie, scusami. Non sono un tipo che chiede scusa facilmente quindi accontentati”
Mi fermo girandomi verso di lui con lo sguardo incazzato.
“Accontentarmi? Da quando mi hai incontrata per la prima volta non perdi occasione per trattarmi di merda e rispondermi sempre male, mi spieghi che ti ho fatto?”

*AXL*
Io chiedere scusa? Non era da me, ma cosa cazzo stavo facendo? Però le parole di Izzy mi risuonavano nella mente e il fatto che lei fosse incazzata con me mi rendeva... triste.
“Hai ragione Jess, e mi dispiace, davvero. Sono sincero: non mi hai fatto niente, sono così io, sempre scontroso, ho un carattere di merda! Che ci posso fare?”
“Ok Axl, allora perché con Roxanne non fai così?”
Eccoci, ci era arrivata. Che le dovevo dire? Che ero geloso di lei e Slash? No, non potevo.
“Ecco… non lo so, ti ripeto: sono un tipo strano da capire. Ma da ora in poi giuro che ti tratterò meglio, ok?”
“Ok Axl, come vuoi”
Ora sta continuando a camminare guardandosi i piedi, mi fa tenerezza. Mi rendo conto che è davvero freddo, e lei ha solo una magliettina a maniche corte, io invece ho una maglietta e una giacca, starà congelando! Ok, non so perché lo sto facendo, ma mi sto togliendo la giacca e gliela sto mettendo sulle spalle, mi guarda sorridendo.
“Grazie, è davvero freddo. Ma sei sicuro che così non sei tu quello a congelarti?”
“Naah, tranquilla!” le dico sorridendo, lei ricambia il sorriso avvicinandosi di più a me. Il mio cuore inizia a battere forte, cazzo Axl ma com’è possibile? Non sei il tipo da storia d’amore, insomma quello è Duff! A te importa solo scopare… o no?
Mi accorgo che intanto siamo arrivati davanti casa. Saliamo le scale lentamente e poi  arriva il momento di dividerci, lei mi porge la giacca e gira la chiave del suo appartamento, io invece mi accorgo di aver dimenticato le chiavi a casa allora inizio a bussare ma saranno di sicuro tutti fuori a bere fino all’alba, batto i pugni sulla porta.
“Merda!”
“Che succede Axl?”
“Ecco… sono chiuso fuori casa: non ho le chiavi e sono tutti fuori”

*JESSICA*
Ora che faccio? Lo lascio aspettare fuori casa fino all’alba? No di certo!
“Senti Axl… se vuoi, puoi dormire da me, però abbiamo solo 2 letti e quindi scegli, o dormi con me o con Rox”
“Grazie mille Jess, ma non importa aspetterò che arrivi qualcuno”
“E dai non fare il cretino!” lo prendo per un braccio e lo porto dentro casa “Meglio se dormi da me, non so Rox ha attacchi di ira e se ti trova sul suo letto chi sa cosa pensa, ahaha”
Perché lo sto facendo? Sto invitando Axl a dormire con me? Ma sono impazzita? La cosa è che è diventato dolce, sembra un’altra persona, e mi dispiace lasciarlo fuori. Mi avvio verso camera mia e lo faccio sedere sul letto.
“Vado un secondo in bagno e torno! Intanto preparati per dormire che ho un sonno pazzesco”
Vado in bagno, faccio una doccia veloce, mi metto una canottiera bianca e dei pantaloncini cortissimi rosa e torno in camera. Axl è seduto a fumarsi una sigaretta in maglietta e.. boxer?
“Ehm.. Axl… dovevi per forza toglierti i pantaloni?”
“Vuoi che dorma con i pantaloni di pelle?” dice spegnendo la sigaretta e sistemandosi da un lato del letto.
“Giusto…”
Mi sdraio dando le spalle ad Axl e cominciando a pensare al perché tutt’un tratto è gentile con me ora, in fondo penso che non c’è nulla di male, chi sa cosa aveva giorni fa. Inizio a tremare dal freddo, cavolo a Los Angeles le notti erano sempre così fredde?
“Jess? Com’è che tu ti congeli sempre dal freddo? Ahaha”
“Ma io ora non ho freddo!”
“Sisi, infatti non si vede che tremi guarda!”
“Uhm…”
Delle braccia mi cingono i fianchi.
“Axl? Che fai?”
“Hai freddo. E di solito quando uno ha freddo lo si abbraccia.
In effetti ha ragione, il suo corpo è caldo e accogliente, mi sistemo con la testa sul suo petto e provo ad addormentarmi. Il suo profumo. Sono sicurissima di averlo già sentito ma… quando? E soprattutto: come? Insomma, è la prima volta che io e Axl siamo a contatto… o forse no?

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Capitolo 10
*** Hey man, i did boxing! ***


9- HEY MAN, I  DID BOXING

 
*ROXANNE*
 Rimasi al Rainbow ancora un po’ a chiacchierare con Izzy e con Megan, era una ragazza davvero simpatica, molto spontanea e attiva in confronto al suo ragazzo che avevo paragonato poco tempo prima a un sordo-muto.
“Quindi vi conoscevate già? Ma che cosa figa! LA non è poi così grande no?” esordì Megan.
Io intanto mi ero cambiata, odiavo quel vestito orrendo e quella crocchia scomoda, i ragazzi che ti toccavano il culo poi… mi ero trattenuta varie volte dall’urlargli che avevo fatto boxe per sette anni e quindi di stare molto ma molto attenti ma sarebbe servito solo a farmi licenziare e non potevo assolutamente permettermelo.
“Ragazzi volete altro da bere?” chiesi io alzandomi. “
Oh Rox hai finito ora il turno rilassati!” disse Izzy
“Naaah.. voglio solo un po’ di Jack e vado a prenderlo al bancone così me ne posso prendere quanto mi pare!”
I due risero e chiesero del Jack e del whisky. Mi alzai e mi avviai, ora ero fuori lavoro quindi già pregustavo l’idea di sferrare un destro in faccia a qualche coglione.
“Ehi bellezza!”
Eccolo, il solito cretino con la mano sul culo, mi girai con un’aria assassina e afferrai il braccio del ragazzo facendolo piegare e lamentarsi dal dolore.
“Così impari stronzo… ma… Slash cazzo sei tu?”
Di fronte a me c’erano Steven e Duff esterrefatti e uno Slash sofferente che mi pregava di lasciarlo, allentai la presa e il moro tirò indietro il braccio.
“Che ci fai qui?”
“Ci lavoro idiota!” risposi secca, mi scocciava in una maniera assurda, lui… che faceva il cascamorto con la mia migliore amica andava a provarci con tutte.
“Com’è che non sei vestita con il costume?”
“Ho appena finito il turno Steve... che c’è? Questi pantaloni e la maglietta larga non sono abbastanza sexy forse?”
Duff soffocò una risata e mi invitò a sedermi
“Come siamo scontrose oggi!” disse Slash una volta che mi fui accomodata.
“Non sopporto queste cose, le donne non sono un fottuto oggetto, per questo ho iniziato a fare boxe…”
“Aspetta…” rise Slash ”Tu… tu fai boxe?” “Facevo si, per sette anni! Ti crea problemi forse?”
I ragazzi risero un’altra volta, avvertii Megan e Izzy che mi fermavo in quel tavolo e passai un po’ di tempo a chiacchierare fino a che non iniziai a non vederci più dal sonno, “Ragazzi sarà meglio che vada! Ho un sonno atroce e Jess mi starà aspettando, mi dispiace!” dissi alzandomi e acchiappando la borsa, Duff scattò in piedi
”Rox vuoi che ti accompagni? Le strade di Los Angeles a quest’ora sono pericolose!”
“Inventane un’altra cretino! Sono più pericolose per te che per una che tira cazzotti da 7 anni!” rise Slash, Steven gli diede il cinque ridendo.
“Grazie non ne ho bisogno, so difendermi!” risposi io più garbatamente.
“Posso accompagnarti comunque?” mi chiese il biondo prendendomi un braccio, era estremamente vicino.
“O…ok…” balbettai.
“A dopo ragazzi!” salutò Duff
“Ciao!!” si sbracciarono i ragazzi.
Uscimmo in strada poco dopo.
“Wow… non sapevo che tu fossi una che faceva boxe!” esclamò Duff per rompere il silenzio che si era creato.
“Pensi che una ragazza minuta e non altissima non possa fare boxe?” risposi mostrandogli il braccio, lui rise.
“Non mi permetterei mai… beh in effetti avevo notato che la ragazza con la maschera era piuttosto forte ma…”
Risi nervosamente, lui lo notò e cambiò discorso.
“Allora… perché hai iniziato?”
Alzai la testa al cielo, mi mancavano le stelle del Colorado.
“Ecco… quando eravamo piccole io e Jess eravamo già amiche per la pelle, a quel tempo però lei non era…”
“Una stronza?!” mi suggerì lui, io risi di gusto.
“Non dire così, ha fatto tanto per me! Comunque… un giorno Jess venne presa da parte dal ragazzo di una troietta, a quel tempo lei non era tutta ‘Sono una dura e bla bla bla’”
Duff rise, gli sembravo buffa, continuai.
“Era indifesa e molto insicura, beh io mi parai davanti a quel cretino e lo minacciai di stare lontano dalla mia amica o sennò l’avrei picchiato!!”
“Bel maschiaccio che eri!”
“Si lo so! Molto fine soprattutto!”
Ridemmo insieme e lui mi mise un braccio intorno alle spalle, iniziavo a diventare rossa, !Ecco… andò a finire che lui mi picchiò a sangue come se fossi un maschio e Jess riuscì a scappare prima che facessero lo stesso con lei, non ho mai capito il motivo per cui lo fecero, sta il fatto però che da quel giorno andai dritta da mia madre e gli raccontai tutto, volevo fare uno sport da maschi, uno sport di lotta, per sfogarmi, mia madre me lo vietò ma alla fine cedette e mi portò a fare judo, poi karate e altri sport del genere ma nessuno mi soddisfaceva, mio padre mi portò nella palestra dove faceva pugilato quando era piccolo, io sgranai gli occhi e dissi che volevo fare assolutamente quello, per forza! Ecco come ho iniziato, due anni dopo, in terza media ho riempito di cazzotti quel coglione e me ne sono uscita con un 7 in condotta per violenza verso i miei compagni!” conclusi io.
Duff mi ascoltava incantato, mi guardava blaterare e gesticolare.
“Spero di non averti annoiato, sai quando inizio a parlare non mi fermano più!”
Intanto eravamo arrivati davanti al portone di casa, salimmo le scale chiacchierando e ridendo.
Sul pianerottolo aprii la porta e entrai in casa.
“Grazie Duff, a domani!!”
“Rox aspetta! Se Jess dorme non vuoi venire un attimo da me?!”
“No grazie sono molto stanca!!”
Duff mi guardò con uno sguardo da cane bastonato, risi.
“Okay… ma solo se dorme!”
“Ti aspetto qui!”
Entrai nell’appartamento, aprii piano la porta della camera di Jess e feci un salto in aria, mi morsi la mano, mi pizzicai la gamba, feci di tutto per non ridere, dormiva, dormiva abbracciata ad Axl, oddio Slash sarebbe stato furioso…e… aspetta! Non lo devo dire a Slash, no! Lo farà lei se vuole, richiusi la porta e uscii facendo finta di nulla.
“Dorme!” sorrisi.
“Bene!” mi rispose il biondo facendomi entrare nell’appartamento davanti.


Un grazie enorme alla mia amica Roxanne che ha scritto questa parte <3 Nel prossimo ci sarà un bel cambiamento, grazie come sempre a tutti voi che leggete. Baci :3
-Jessie

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Capitolo 11
*** I'm late!! ***


10- I’M LATE!

*JESSICA*
Mi svegliai tardi, e feci un sussulto quando mi resi conto che Axl era ancora nel mio letto. Non avevamo fatto niente, ovviamente, avevamo solo dormito… abbracciati. Perché l’avevo fatto? Insomma potevo farlo dormire nel letto di Rox e io dormire con lei. Oppure farlo dormire sul divano. Jessica, hai fatto la peggio cazzata tu potessi mai fare. Anche se non l’avevo fatto sentivo di aver in un certo senso tradito Slash, cioè per lui io provavo veramente qualcosa, per Axl invece no, insomma, è uno stronzo, solo quella sera era stato gentile con me. Appena andrà via dimenticherò tutto e dedicherò più tempo a Slash. Mi alzo dondolante ancora dal sonno e vado a farmi una doccia, mi metto dei jeans, una maglietta dei Ramones tutta bucherellata, un velo di trucco e torno in camera, trovo Axl seduto sul letto che si stiracchia.
“Buongiorno…”
“Buongiorno Jess, scusa per il disturbo ieri sera, ora vado che è meglio”
“Tranquillo, però vengo anch’io così saluto Slash”
“Ok…”
Passammo tutto il tempo in silenzio e senza guardarci negli occhi, probabilmente era tornato il coglione di prima. Bussammo alla porta e venne ad aprire Slash, ovviamente in boxer come sempre (ci avevo fatto l’abitudine ormai).
“Jess!!! Mi sei mancata tantissimoooooo!”
Mi saltò addosso abbracciandomi, quasi persi l’equilibrio.
“Ehm, Slash, non ci vediamo da meno di un giorno eh”
“Lo so, ma abbiamo lasciato in sospeso qualcosa o sbaglio?”
“Uh, il ragazzo ha bisogno di attenzioni, guarda preferisco andare a casa mia che siamo soli, ah: sapete dov’è finita Rox?”
“è in camera di Duff” rispose Slash ridendo
“Ahaha si danno da fare i ragazzi!”
Presi Slash per una mano e lo portai in casa, non feci in tempo a chiuderla che lui mi sbatté contro la porta e iniziò a baciarmi con foga. Riuscii a malapena a staccarmi un secondo da lui.
“Cazzo Slash che ti prende? Che sei in crisi perché non ti scopa nessuna lo sappiamo ma non stai esagerando? Vorrei ricordarti che non sono mica la tua ragazza!”
Slash mette il broncio e mi fa proprio tenerezza. Gli alzo il viso e lo avvicino al mio.
“Scherzavo stronzetto, vieni qua”
Riprendo a baciarlo con la stessa foga che ci aveva messo lui prima e rimane abbastanza sorpreso. Piano piano ci spostiamo nella mia camera, passiamo il tempo a baciarci e coccolarci senza andare più il là, dopo un po’ metto la testa sul suo petto e giro lo sguardo verso il suo, che mi sorride.
“Jessica, mi piaci veramente, non ti voglio solo perché sei bella, insomma, mi piaci tu, voglio che tra noi ci sia qualcosa di serio. È la prima volta che dico una cosa del genere a una ragazza, probabilmente perché è la prima volta che ne incontro una come te, cioè se non vuoi tranquilla perché capisco, ci conosciamo da poco tempo insomma…”
Scossi la testa e lo baciai, in modo che capisse che pensavo la stessa cosa, e che smettesse di dire cazzate.
“Beh spero tu abbia capito la mia risposta”
“Non c’era modo migliore per farmela capire”
Mi resi conto che oggi avevo il turno al lavoro di giorno, mi alzai di fretta imprecando e cercando le scarpe e la borsa, mettendo come sempre in un casino totale camera mia.
“Jess cosa stai facendo?”
“Cazzo sono in ritardo al lavoro!!!”
“Hai trovato un lavoro? Figo! Cosa fai?”
“La cameriera al Rainbow, cazzo quella borsa dove l’ho infilata?!”
“Cosa?! Ma noi ci andiamo sempre!! Ecco perché ho visto Rox là, ci lavora con te! Beh se vuoi ti posso accompagnare in moto!”
“Grazie ma io ti amo!”
“Haha… no aspetta cosa hai detto?”
Ups… l’ho detto per modo di dire ma… forse lui si aspetta chi sa cosa, merda riesco a mettermi sempre nei guai e a ferire qualcuno…
“Ecco, è un modo di dire, insomma è per ringraziarti!”
“Uh..”
Finalmente sono pronta, il tempo di scendere le scale e siamo sulla moto di Slash
“Moto figa eh?”
“Hahaha si devo dire niente male Slash!”
Arriviamo, do un leggero bacio sulle labbra a Slash ed entro dentro al locale, corro a mettermi il vestito e a truccarmi, con Meg e Rox che non risparmiano la predica per il ritardo e mi metto subito al lavoro.

*ROXANNE* 
Mi svegliai in una camera diversa dal solito, mi alzai toccandomi la testa, "Già Duff!" mi dissi, "Ma che ore sono?" mi chiesi ancora, guardai la sveglia.
“Oh porca puttana se è tardi!”
Corsi alla porta e girai la maniglia, ma che cazzo faccio? Tornai indietro e mi vestii in fretta e furia.
“Dove cazzo sono le mie scarpe?” sussurrai incazzata imprecando. Uscii dalla porta in fretta.
“Ciao Rox, com'è andata ieri sera? Divertita?”
“Ah cazzo Axl non fare il sarcastico! Sono” dissi legandomi la coda “davvero in ritardo!”
“Per cosa?”
“Per il lavoro! Non voglio essere licenziata il secondo giorno di lavoro, cazzo Meg sarà furiosa!”
“Ma chi? Megan? Quella Megan?” mi chiese Steve uscendo dalla porta con una mora tutta curve che mi guardò con complicità.
"Ma che cazzo vuole? Non sono mica come lei io! Almeno spero di non apparire così!" pensai sconcertata mentre farfugliavo qualcosa del tipo: “Axl passami le mie scarpe!” il rosso me le lanciò e io corsi alla porta, “Cazzo Jess sarà già andata! Perchè non posso usare le fottute infradito?” urlavo. I ragazzi ridevano.
“Jess è di là?” chiesi ad Axl
“Si, è a sbaciucchiarsi con quel fottuto Slash!”
“Ciao ragazzi! Ciao Duff!!” dissi di sfuggita sbattendo la porta.
“Attiva la ragazza!” sbottò la mora a fianco di Steve dopo un po' di silenzio, tutti risero di gusto e Duff si richiuse la porta alle spalle.
“Già... una vera bomba!” sussurrò.

Anche questo capitolo è corto corto u.u Chiedo perdono <3 il prossimo sarà mooooolto più sostanzioso e ci sarà anche un piccolo salto temporale ;) Detto questo grazie come sempre a tutti :3
-Jessie

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Capitolo 12
*** The first date ***


11- THE FIRST DATE

*JESSICA*
Era passato un mese. Roxanne e Duff si erano messi insieme, ed ero felicissima per la mia amica. Io e Slash eravamo molto affiatati, forse più di Duff e Rox, ma non stavamo insieme, nessuno aveva avuto il coraggio di provare a dire una cosa del genere perché sapevo bene che Slash era il tipico ragazzo che guarda le altre anche se sta insieme a una. In quel mese avevo cominciato a conoscerlo meglio, e anche lui a conoscere me, si passava le giornate a parlare delle nostre vite e delle nostre esperienze. Passiamo a Steve, era davvero un caso disperato, simpaticissimo ma più cretino di tutti gli altri messi insieme, e in quanto a “amore” si portava a letto ogni sera la solita troietta mora, che abbiamo scoperto si chiamasse Adriana. Megan e Izzy? Erano una coppia davvero buffa: lei, la ragazza più felice e attiva che conoscessi, mentre lui sempre assorto nel suo mondo. Axl invece non l’ho mai visto con nessuna ragazza fissa, solo qualche troietta di turno che la mattina dopo spariva. Successivamente a quella sera è diventato ancora più distaccato e freddo, era un tipo davvero difficile da capire: quando eravamo soli sembrava addirittura simpatico a volte, mentre quando ero con Slash era acido come un limone. Mentre ci riflettevo mi è addirittura venuto in mente che fosse geloso, la mia mente malata è più malata di quanto pensassi!
Stasera Slash mi ha invitato fuori a cena, è la prima volta che lo fa. Sono emozionata come una ragazzina al primo appuntamento così ho chiamato in camera mia Roxanne per scegliere cosa mettermi.
“Jess, che c’è?!”
“Allora, Saul mi ha invitato fuori a cena e non so cosa mettermi!! Cavoli…”
“Ahah tranquilla ti aiuto io, per stasera è meglio se ti vesti un po’ più elegante e meno volgare del solito”
“Ma io non ho roba del genere!”
“Ahah lo sapevo” disse sparendo in camera sua qualche minuto.
Tornò mostrando un vestitino color turchese senza maniche, di un tessuto fresco e leggero, che ricadeva dolcemente sulle ginocchia. In mano aveva una collana con un piccolo brillante al centro e due orecchini abbinati. Nell’altra invece aveva un paio di scarpe col tacco dello stesso colore del vestito. Rimasi a bocca aperta, erano davvero bellissimi. Presi la roba a Rox e la posai sul letto contemplandola.
“Ro-Rox mi presteresti il tuo vestito preferito e quei diamanti?”
“Ovvio Jess!”
La abbracciai fortissimo per poi saltare come una bambina. Provai subito tutto.
“Sei un incanto sorella! Però manca qualcosa!"
Sparì di nuovo in camera sua per tornare con una pochette del colore del vestito e delle scarpe.
“Ora, sei perfetta!”
Sorrisi. Mancava solo mezzora: completai il tutto con un leggero trucco e arricciando un po’ i miei capelli “lisci perenni”. Suonò il campanello. Camminai veloce verso la porta e aprii ritrovandomi davanti uno Slash in giacca e camicia, soffocai una risata cercando di non farla arrivare a Slash che mi guardava a bocca aperta.
“Je-Jess?!”
“Si?”
“Sei… bellissima!” disse lasciandomi un leggero bacio a fior di labbra.
“Grazie, ma ora andiamo che ho una fame assurda”
“Certo”

*SLASH*
Era davvero stupenda, quando me la ritrovai davanti vestita così elegante mi diedi del cretino per aver aspettato così tanto a invitarla a cena fuori. Avrei fatto in modo che quella serata fosse indimenticabile. Quando le presi la mano mi sorrise e mi parve ancora più bella. Iniziammo a parlare del più e del meno lungo le strade di Los Angeles fino a quando arrivammo davanti ad un piccolo locale davvero carino ed elegante vicino alla spiaggia. Scegliamo di mangiare sulla veranda che da’ sul mare. Ci accomodiamo e ordiniamo.
“Ehm, Slash?”
“Si Jess?!”
“C’è un motivo particolare per questa cena così raffinata?”
“Mmh… lo scoprirai dopo”
“Eh no eh, così no! Mi fai stare sulle spine per tutta la serata! Uff..”
“Ahah mi dispiace ma per stavolta dovrai aspettare”
La serata passò per il meglio, si parlò del più e del meno ridendo a volte fino alle lacrime. Una volta finita la cena la invitai ad andare sulla spiaggia, lei accettò felice come una bambina, quando la vedevo così ero davvero contento, ce n’era voluto a farla diventare meno acida e finalmente era tutta mia.
Scendemmo veloci le scale della veranda ed arrivammo sulla spiaggia: il mare era calmo, il cielo era illuminato da miriadi di stelle e c’era un leggero venticello.
Mi sedetti sulla sabbia facendo sedere Jess sulle mie gambe.
“Ora posso rivelarti il perché della bella serata!”
“Oh, finalmente”
Cazzo, ora come faccio? Come reagirà? E cosa farò dopo? Merda.
Ed è mentre mi faccio questi trip mentali che lei mi muove una mano davanti agli occhi.
“Slash?! Ehi tutto apposto?!”
Ora sta sorridendo, il suo sguardo penetrante con quei occhi di ghiaccio mi ipnotizzano, e penso a quando l’ho incontrata, a quando mi sono promesso di far scogliere quel ghiaccio dei suoi occhi e che l’avrei fatta mia. Ed ecco che è successo, quindi prendo coraggio e faccio ciò che è il motivo di questa serata magnifica. Tiro fuori dalla tasca della giaccia una piccola scatoletta e la apro. Vedo gli occhi di Jess farsi lucidi.
“Jessica, vuoi essere la mia ragazza?”
*JESSICA*
O mio dio… Slash mi ha chiesto di essere la sua ragazza? Sono stupita come non mai, sto per piangere, passo lo sguardo da Slash all’anello e lui mi sorride nervoso. Direi di non farlo aspettare, ma di certo non rinuncerò ad un occasione del genere per tirare indietro la mia stronzaggine.
“Ma… è una domanda così inaspettata cioè… non è che non voglia ma ti conosco solo da un mese e poi… conosco un altro…”
“Ah ti capisco.. no aspetta  COS’HAI DETTO ALLA FINE!??!?!?!?!??!?”
Vedo la sua espressione passare dal felice al deluso all’incazzato e non riesco a trattenere una risata soffocata.
“Scherzo cretino, è ovvio che voglia essere la tua ragazza! Sei il ragazzo più speciale che io abbia mai incontrato e non ti farò scappare così facilmente, insomma con te mi sento bene…io…ti amo…” dico tutto d’un fiato vedendo che lui piano piano mi sorride per poi baciarmi, un lunghissimo bacio, il più bello e romantico. Sento le sue carnose labbra sulle mie e la sua abile lingua giocare con la mia. Ad un tratto vedo i suoi occhi spalancarsi, si stacca da me e mi guarda stupito.
“Che succede?!” chiedo perplessa.
Mi prende  la mano e inizia ad accarezzarmela senza staccare i suoi grandi occhi dai miei.
“Ripeti le ultime due parole che hai detto”
“Che succede!?”
“No scema, prima”
“… ti amo?”
“Lo dicevi veramente o perché… è un modo di dire, come l’altra volta?”
“Oh, Slash, è ovvio che lo dicevo veramente, insomma… hai fatto tutto questo per me, come posso non amarti?”
Gli sorrido dolcemente mentre lui mi mette l’anello per poi prendermi in braccio e farmi girare ridendo. Si ferma e mi da un altro lunghissimo bacio sotto il cielo stellato di Los Angeles.

Ciao! Ecco il capitoletto dedicato ai due :3 Spero vi piaccia <3 
-Jessie

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Capitolo 13
*** What's the problem? ***


12- WHAT’S THE PROBLEM?


*ROXANNE*
Richiusi la porta e mi buttai sul divano.
"Speriamo che non mi rovini quel vestito!" pensai.
La giornata al Rainbow era stata davvero snervante quel giorno, troppi clienti, era un ritmo di vita troppo frenetico, non avrei mai pensato che per vivere si dovesse fare una fatica del genere, risi dopo quel pensiero, certo che era faticoso, cazzo eravamo a Los Angeles, mi sentivo sola e.. "E se..." mi dico uscendo sul pianerottolo e suonando al campanello davanti, mi venne ad aprire Axl.
“Ciao Axl c'è Duff?”
“Ciao Rox! Si è qui!” disse con un tono scocciato
“Ci sono problemi?”
“No Roxy!! con te no!!”
“E con chi allora?”
Stava per aprire bocca quando...
“Roxanne!”
Duff era disteso sul divano con una copia di Rolling Stone tra le mani, appena mi vede mi corre incontro e mi schiocca un bacio sulle labbra.
“Che c'è?” mi chiede.
“Ah no.. niente, è che Jess è fuori, mi sentivo sola, posso rimanere da voi per stasera?”
“Non esci?” chiede Axl.
“Sono stanca!” mi giustifico.
“Hai detto che Jess non c'è vero?”
“Uh?” alzo la testa dal cuscino del divano ”Si Duff perchè?” lui si avvicina.
“Speravo che potessimo passare un po' di tempo da soli!“ mi sussurra all'orecchio.
Per tutta risposta io mi alzo e cammino fino alla porta, lui rimane a guardarmi
”Beh? Non vieni?”
Axl ride e spinge l'amico. Dopo poco siamo nel mio appartamento.
“Ti avverto che sono stanca Duff, molto!” dico io appena entrata, lui mi cinge i fianchi e mi bacia il collo.
“Oh non ci sperare! Possibile che tu non riesca a pensare ad altro?” chiedo staccandomi e buttandomi sul divano. Lui si siede sul pavimento davanti a me e mette il broncio, io rido, poi scendendo dal divano e mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe “Ah e comunque… non ho la minima intenzione di dormire!” sussurro spostando i capelli, “Lo sai che ti odio quando fai così!” scherza lui, io rido, mi piace vederlo così.

*DUFF*
Insomma, non è possibile, è irresistibile, vorrei ma non posso, lei sa quello che sto pensando e ora sorride maliziosa, riesce a giocare con i miei sentimenti, è una ragazza davvero fantastica, questo periodo passato con lei è stato stupendo, ecco che si avvicina a me, voglio rispettarla ma... le sue labbra si incontrano con le mie e allora non riesco più a pensare a niente, lei mi spinge fino a bloccarmi disteso sul pavimento, si muove su di me, non riesco più ad aspettare cerco di toglierle la camicia ma ecco che si stacca, mi lascia lì e se ne va in cucina, sbigottito mi alzo e la raggiungo.
“Rox c'è qualcosa che non va?”
“Cosa?” mi chiede girandosi,
“Ti ho chiesto se va tutto bene!”
“Ah.. si certo perchè non dovrebbe essere così?” mi chiede versandosi del liquido in un bicchiere, rimango in silenzio, cosa le posso dire? Intanto lei ritorna sul divano.
“Sei diversa oggi!”
“Non sono diversa! Per niente!” dice sbottonandosi la camicia “Che caldo cazzo!” chiude gli occhi e appoggia la testa allo schienale, io mi avvicino.
“Sono preoccupata ecco tutto!” sbotta ad un certo punto
”Eh?”
“Sono preoccupata, non... non sono sicura che Los Angeles sia giusta per me, non mi sono ancora abituata alla vita qui. Sono preoccupata per Jess, Slash... Axl... riuscirà a rimanere la ragazza che ho sempre conosciuto? Sono preoccupata per noi, a volte mi sembri superficiale, altre invece dolce e premuroso, non capisco cosa provi è tutto così maledettamente complicato cazzo!”
Allontano il mio sguardo dal suo corpo e le accarezzo la guancia, la avvicino a me.
“Va tutto bene, sei una ragazza stupenda, Jess rimarrà tua amica, siete molto unite, non credo che basti un coglione per farvi separare!”
“Due!” scherza lei.
”In quanto a me... hai ragione, sono instabile ma ehi.. sono un essere umano, devi solo credermi quando ti dico che sei speciale per me e che non ti prendo in giro!”
“Lo dici davvero?” mi chiede spalancando gli occhi, quegli occhi verdi... già... la prima cosa che mi aveva colpito in lei quella sera.
“Si Roxanne, davvero!” detto questo la bacio a fior di labbra, dopo un po' accendo la tv e la faccio stendere sulle mie gambe, le accarezzo il viso mentre dorme, davvero la merito... una così?



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Capitolo 14
*** Passion Night ***


13- PASSION NIGHT


*JESSICA*
Slash, il suo regalo, me l’aveva fatto eccome. Ora toccava a me, avevo già organizzato tutto anche senza sapere la storia dell’anello. Dopo la bellissima serata romantica trascorsa sulla spiaggia ci avviammo per andare verso casa. Durante la strada Slash non staccò la presa alla mia mano nemmeno per un secondo, mi sorrideva qualunque cosa gli dicessi, era davvero dolce quando faceva così. La strada per tornare a casa fu veloce e dopo poco eravamo davanti alle porte dei corrispettivi appartamenti.
“Buonanotte Jess, è stata una serata magnifica”
“Vuol dire che la serata finisce qua? Avevo qualcos’altro in mente io…”
“Uh… la ragazza aveva altro in mente è? Bene, soddisfiamola”
Si avvicinò a me con un sorriso malizioso sulle labbra prendendomi per i fianchi e baciandomi.
“Non è meglio se ci spostiamo in camera mia?”
“Giusto…”
Aprii piano la porta di casa e mi ritrovai Duff con Roxanne sulle gambe, entrambi addormentati con la tv accesa. Sorrisi a quella vista, erano davvero dolci insieme. Mi avvicinai, spensi la tv e misi una coperta sulla gambe di Rox. Poi tornai dal mio fidanzato.
“Mi dispiace ma va tutto all’aria, stanno dormendo e non voglio disturbare”
“Uff.. aspetta puoi venire da me!”
Entrammo in casa dei ragazzi trovandoci davanti un porcile infernale, birre e sigarette sparse per terra e un puzzo di fumo e alcool. Risi. Mi avviai piano verso la camera di Slash tenendolo per mano.
“Ahah siete delle brave casalinghe vedo!”
“Ahahah si certo, l’unico che pulisce ogni tanto è Izzy”
Mi sedetti sul letto togliendomi quelle fastidiose scarpe.
“Oh, finalmente sono riuscita a togliermi quei trampoli”
Slash rise per poi togliere anche lui le scarpe, la giacca e la camicia.
“Hai ragione, anche la camicia e la giacca non sono il massimo!”
“Ahah ma se eri stupendo vestito così! Ahahah”
“Pigli per il culo?”
“Mmh.. si”
“Ah si? Bene ora ti do una bella lezione così la smetti di sfottere”
Mi sdraiò sul letto iniziando a farmi il solletico, lo pregai di smettere.
“Ok, solo se stasera sarai completamente mia”
“Uff, avevo intenzione di dormire!” risi io
“Cosa!?!?”
“Ahah scherzo, ovviamente i miei piani erano altri”
Mi alzai dal letto per togliermi il vestito e rimanere in intimo davanti a Slash che mi ammirava compiaciuto, mi avvicinai felina e gli tolsi quei noiosissimi pantaloni. Lo feci sdraiare e mi accomodai sopra di lui, con la testa sul suo petto, sentendo il suo profumo, un misto di alcool e fumo. Iniziai a muovermi su di lui facendolo divertire per un po’ per poi far incontrare le nostre labbra. Con la mano giocherellavo con i suoi riccioli, lo vidi sorridere maliziosamente per poi furtivamente farmi sdraiare sotto di lui, iniziò a lasciarmi baci bollenti sul collo e sulle spalle. Come si può immaginare dopo poco tempo anche i restanti indumenti erano sparsi per il pavimento. Passammo la notte a darci piacere per poi finire stremati a dormire abbracciati sotto la calda coperta.
*SLASH*
Dio, quella ragazza mi fotteva completamente il cervello quando era così sexy e provocante. Invece ora, sono qua ad accarezzarla, ammirandola mentre dorme. È mattina e per fortuna ha il turno di sera, così possiamo passare la giornata insieme. Oh si sta svegliando, eccola che apre lentamente quegli occhi azzurri e sbadiglia.
“Buongiorno piccola”
“Oh Slash, buongiorno…”
Si stiracchiò per poi accoccolarsi sul mio petto ancora più vicino e chiudendo di nuovo gli occhi. Sentivo il suo respiro caldo e regolare sulla mia pelle. Iniziai ad accarezzarle i capelli.
“Jess io direi che è meglio se ci alziamo, così facciamo colazione perché ho davvero fame. Poi passiamo la giornata insieme, che ne dici?”
“Ok… solo un minuto…”
Dopo un po’ ci alzammo rivestendoci. Ovviamente non poteva rimettersi quel vestito per fare colazione così le passai una mia maglietta. Le stava enorme ed era buffissima da vedere con i capelli scompigliati e quella maglietta che le arrivava fino a mezza coscia. Si accorse della mia risata e sbuffò. Ci dirigemmo verso il salotto dove trovammo Axl e Izzy seduti a bere il caffè parlando.
“Buongiorno ragazzi!” esclamò Jess.
Izzy ricambio sorridendo mentre Axl accennò un mezzo sorriso forzato per poi passare lo sguardo su di me piuttosto scocciato, non lo capivo io quello. Ci sedemmo accanto a loro per parlare. Dopo un po’ Jess si alzò per preparare la colazione. Io cominciai a chiedere a Izzy come stava con Megan. Axl disse che doveva andare a bere dell’acqua e andò così in cucina. 

Capitolo piuttosto corto ma... serve per il prossimo che sarà più interessante ;) grazie come sempre a chi legge <3
-Jessie

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Capitolo 15
*** I love her ***


14- I LOVE HER


*AXL*
Merda vedere loro due insieme era davvero scocciante, ero addirittura venuto a sapere che ieri si erano fidanzati. Perché succede sempre a me così? Ormai avevo perso le speranze, quei due si amavano e non potevo rovinare la loro felicità solo per un mio fottutissimo sentimento. Ora sono in cucina e lei è piegata a prendere qualcosa nel frigo,  ed essendo piegata la maglietta è alzata e quindi è in bella vista il suo fondoschiena. Andrei là e me la scoperei in due minuti ma complicherei solo le cose. Mi avvicino.
“Ciao Jess!”
Si gira leggermente spaventata per poi tranquillizzarsi vedendomi.
“Oh… buongiorno Axl, come stai?”
“Tutto bene tu?”
“Benissimo direi”
Si gira di nuovo per chiudere il frigo. Chiedo un bicchiere d’acqua e lei mi fa sedere dandomene uno.
“Come va con Slash?”
“Benissimo, ieri è stata una serata bellissima”
“E anche la notte…” sussurro
“Cos’hai detto?”
“Niente..”
“E dai ti ho sentito! Ma si può sapere perché sei sempre così triste e distaccato?”
Si siede accanto a me, riesco a sentire il suo profumo e in quel momento la desidero come non mai.
“Axl? Rispondimi dai. Un mese fa ti ricordi? Per una sera sei stato davvero dolce. Perché non sei sempre così? Potremmo essere amici no?”
Si facile da dire, amici! Non mi basta essere il suo amico, io la voglio per me.
“Senti Jess, non possiamo essere amici cazzo….”
Stacco il mio sguardo dal suo, i suoi occhi così sinceri mi confondono e se li guardassi direi la verità ma non posso farlo. Rovinerei l’equilibrio tra quei due e davvero non posso farlo perché non me lo perdonerei.
“E perché? Se ti sto sul culo dimmelo”
“Non mi stai sul culo.. io…”
“Tu?!?! Ah e guardami cazzo, non sopporto quando mi si parla senza guardarmi negli occhi”
Mi costringe e incontrare il suo sguardo e a quel punto non posso non dire la verità
“Io ti amo cazzo!!! Ti ho amata dalla prima volta che ti ho vista e il fatto che tu stia con Slash mi fa male, davvero male. Non riesco a vederti con lui, non riesco ad essere gentile con voi due perché mi sento morire ogni volta che vi baciate, ecco perché!!!”
Dico tutto d’un fiato, e ora respiro affannosamente stringendo le mani in due solidi pugni, provo un misto di rabbia e dolore. La vedo sorridere per poi sentire il suo viso sprofondare nella mia spalla. Mi sta abbracciando. Mi riempio del suo profumo, del suo calore.
“Axl… perché non me l’hai detto prima? Insomma… credevo tu mi odiassi invece… cazzo, mi dispiace ma io amo Slash come nessun altro e non posso farci niente! Capisco che soffri, cercherò di non baciarlo quando ci sei tu ma… non posso fare di più”
Ovvio, che potevo mai aspettarmi? Slash di qua Slash di là. Mi stacco dal suo abbraccio brutalmente ed esco dalla cucina incazzato per andarmi a fumare una sigaretta in santa pace sulla terrazza. Izzy mi vede e accorre da me. Jess invece chiama Slash per la colazione. Che rabbia.

*IZZY*
Eccolo Axl, è nell’angolino a fumare nervosamente. Fa sempre così quando c’è di mezzo una ragazza. Mi avvicino a lui e mi accendo anch’io una sigaretta.
“Axl…”
“Cazzo vuoi Izzy?”
“Voglio sapere cosa succede, così posso aiutarti”
“Non ho bisogno di aiuto, vattene”
Diceva sempre così, ma dopo poco si sarebbe sfogato. Così non me ne andai, anzi spensi la sigaretta e mi misi davanti a lui aspettando che parlasse.
“Ho detto a Jessica… che l’amo. Non ho potuto fare a meno, mi guardava con quei occhi, sono innamorato perdutamente di quei occhi di ghiaccio, di quei capelli setosi, di quel fisico pieno di curve e anche del suo carattere scontroso ma a volte dolce: sono innamorato di lei lo vuoi capire?! E non può essere mia! Merda…”
Mentre diceva questo tratteneva i singhiozzi, in quel momento non avevo parole quindi aprii semplicemente le braccia accogliendolo, stringendolo forte mentre piangeva. Potrei ritenermi l’unica persona che ha mai visto il duro e insensibile Axl Rose piangere. Sono il suo amico più caro, quello che lo conosce nel profondo, quello che lo conosce fin da quando era un bambino e veniva picchiato dal padre. È colpa della sua infanzia, della vita senza una famiglia e senza una casa fissa a renderlo una persona del genere. Duro alle apparenze ma sensibile sotto.
“Izzy… cosa devo fare?!” mi chiese asciugandosi le lacrime e facendo tornare serio lo sguardo.
“Di sicuro non devi fare in modo che si lascino o che litighino, faresti solo soffrire lui e lei, l’unica cosa che puoi fare è esserle amico e starle vicino, almeno per ora… se si dovessero lasciare saresti la persona a lei più cara e quindi…beh hai capito”
“Hai ragione… forse dovrei smettere di essere così antipatico”
“Bravo, vai da lei e scusati”
“Ma…”
“Ti ho detto di andare da lei e scusarti”
Eccolo che abbassa la testa ed entra in casa, chi sa cosa succederà, di solito quando ci sono contese amorose tra Slash e Axl non finisce mai bene.

*SLASH*
Ero curioso di sapere perché Axl se n’era andato via tutto incazzato così l’ho seguito e… ho sentito tutta la discussione tra Axl e Izzy. Lo so, non è una bella cosa spiare ma così ho capito perché Axl è sempre stronzo con me e Jess. Sono triste perché mi dispiace per Axl, in fondo siamo amici, ma sono nello stesso tempo preoccupato perché quando Axl vuole una cosa fa di tutto per ottenerla e ho paura di perdere Jess proprio ora che siamo nel pieno della tranquillità e della felicità, ma è proprio quando si è in queste condizioni che succedono le cose più brutte.
“Slash che succede? Sei piuttosto pensieroso? Ah, dov’eri prima?”
“Ero in bagno, e comunque stai tranquilla, non pensavo a niente di particolare”
“Bene, anche la colazione l’abbiamo finita quindi io direi di tornare a casa mia, ho bisogno di un po’ di riposo visto che ieri non ho dormito per niente” disse guardandomi “Anche perché stasera il turno è piuttosto lungo ed è davvero una fatica assurda”
“Sono d’accordo, vieni”
La presi per mano, salutai i miei amici ed entrammo a casa di Jess.


Ciao ragazzi!! :) D'ora in poi le cose saranno più complicate ahah ;) Grazie a tutti quelli che leggono ancora <3 alla prossima!
-Jessie

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Capitolo 16
*** Music & Jokes ***


15- MUSIC & JOKES


*JESSICA*
“Roxanne?! Sei in casa?!”
“Si Jess, sono in camera mia con Duff ad ascoltare dei vinili. Hai bisogno di qualcosa?!”
“No nulla! Possiamo venire o interrompiamo qualcosa?!”
“Ahah stiamo solo ascoltando musica! Venite dai!”
Entrammo in camera di Roxanne, trovandoli seduti per terra ad ascoltare un vinile dei Pink Floyd.
“Uh, sbaglio o è il mio vinile di Dark Side Of The Moon?!”
“Non sbagli sorella, è un problema se l’ho preso?!”
“Ahah no tranquilla, fai solo molta attenzione perché è quello a cui più tengo”
“Lo so non ti preoccupare!”
Ci sedemmo anche noi sul pavimento ad ascoltare i cari Pink Floyd, passarono un paio di ore tra musica e risate.
“Hey ragazze mi ero dimenticato di dirvelo, che cretino! Stasera abbiamo un concerto al Rainbow!! Fino a che ora lavorate?!”
“Wow! Ma è fantastico Duff, anche se finiamo presto resteremo di certo ad ascoltarvi fino alla fine!” rispondo io.
“Perfetto Jess, Così vedrai che mostro sono con la chitarra!”
“Ahah non montarti la testa, vedremo un po’ se sei così  bravo come dici”
“Ahah è penoso Jess, PENOSO!” risponde Duff ridendo
“Penoso lo dici a tu ma’! Sono un dio della chitarra, io!”
“Mmh… vedremo!”
Pranzammo insieme e poi i ragazzi furono chiamati da Axl per le prove. Io e Roxanne uscimmo a fare un po’ di shopping per poi andare al Rainbow. Per una volta eravamo in anticipo quindi decidemmo di fermarci nei camerini dei ragazzi per un po’ a parlare mentre loro si preparavano per il concerto.
“Hey ragazzi!” salutò Roxanne
“Ciao! Perché qua?!” chiese Slash avvicinandosi a me
“Siamo in anticipo al lavoro allora abbiamo pensato di venire a salutarvi”
“Bella idea…”
Mi lasciò un leggero bacio sulle labbra per poi prendere la chitarra e accordarla.
Roxanne si era seduta sulle gambe di Duff a parlare. Izzy e Steve si azzuffavano per chi sa cosa e Axl si stava avvicinando verso di me: era davvero bello quella sera.
“Ciao Axl! Che c’è?”
“Ti devo parlare…”
“Ok, usciamo?”
“Si…”
Dissi a Slash che uscivo un secondo fuori con Axl e lui lo guardò piuttosto male, Slash geloso era davvero stupendo.
“Dimmi Axl”
“Beh, volevo scusarmi per la scorsa volta, non sarei dovuto essere così scortese, in fondo hai ragione e vorrei tu dimenticassi ciò che ti ho detto”
Mentre diceva questo si torturava le mani, e mi dispiaceva davvero tanto per lui, gli presi il viso con la mano alzandolo.
“Tranquillo, dimenticherò tutto! Ma in cambio devi essere meno acido”
“Certo!”
Vidi il suo viso illuminarsi e abbracciarmi.
“Ora però io vado a cambiarmi perché inizia il mio turno, potresti dirlo agli altri e chiamarmi Rox?”
“Certo”
Girai i tacchi e andai verso il mio camerino… poi mi ricordai e girandomi urlai:
“Stasera spacca i culi a tutti!!! Riempi l’aria di fottuto rock n roll!”
Mi sorrise e sparì dentro per poi far uscire Rox. Una volte cambiate tutte e due iniziammo il  nostro turno. Il locale era strapieno, a quanto pare i ragazzi erano piuttosto famosi a L.A., durante tutto questo tempo non gli avevo mai potuti sentire perché quando loro avevano concerti io e Rox avevamo il turno di sera. Ecco che Jack, il direttore del locale li presenta.


Hey! lo so è un capitolo corto e inutile ma è solo di passaggio per il prossimo che sarà più convincente! ;) Grazie come sempre a tutti quelli che leggono e che se lasciassero una recensione sarebbe molto gradito :)
-Jessie

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Capitolo 17
*** The concert ***


16-  THE CONCERT


*JESSICA*
I ragazzi entrarono sul palco correndo per poi iniziare la loro prima canzone, passò un’ora e le canzoni erano una più bella dell’altra, come loro insomma: Steven batteva con energia le bacchette sulla batteria e teneva il ritmo con la testa, il suo sorriso era contagioso, metteva allegria; Izzy stava fermo in un angolino a suonare la sua chitarra circondato dal fumo della sua sigaretta, era davvero un tipo misterioso; Duff batteva con forza sul suo basso muovendo la testa in avanti e indietro e lanciando occhiate sexy a Roxanne che per poco sveniva; Slash faceva scorrere le mani sulla chitarra come se fosse nato per fare quello e il suo petto perlato di sudore era uno spettacolo magnifico, le sue espressioni mentre suonava erano maledettamente provocanti con quei riccioli che gli ricadevano sul viso e che quando se li mandava indietro per poco mi veniva un infarto; Axl invece non stava un momento fermo: si muoveva da una parte all’altra del palco e i suoi urli con quella voce graffiante erano davvero spettacolari, ogni tanto si mandava i capelli leggermente sudati indietro sorridendo, quando muoveva poi il suo bacino era davvero sexy, si è spogliato lentamente durante il concerto per poi rimanere in boxer così da risaltare le sue gambe muscolose e diciamolo, il suo culetto niente male. Era davvero belli vederli insieme che suonavano divertendosi: ero davvero fortunata a conoscere dei ragazzi pieni di grinta come loro. Eravamo stanche come non mai e Jack se ne rese conto.
“Ragazze oggi vi siete stancate più del dovuto, potete finire il turno prima, anzi potete smettere fin da ora, recupererete domani che c’è meno gente e così vi gustate per bene sti bei ragazzi!”
“Haha Jack non so come ringraziarti!!!”
Gli schioccai un bacio sulla guancia per poi correre a cambiarmi. Mi misi un vestito rosso senza maniche che arrivava fino a sotto il sedere, dei lunghi stivali rosso lucido, mi cotonai un po’ i capelli e mi truccai, Roxanne si vestì con i miei stessi identici vestiti, li avevamo trovati nei camerini delle ragazze che ballavano. Uscimmo soddisfatte insieme a Megan che si era messa un vestito blu notte a maniche corte e delle scarpe col tacco nere. Ci piazzammo in prima fila e i ragazzi appena ci notarono sorrisero. Axl annunciò la canzone come la loro preferita, si chiamava Sweet Child O’mine. Rimasi incantata dal Riff di Slash che mi si piazzò proprio davanti, lo guardavo con occhi sognanti mentre muoveva le mani abilmente sulla chitarra, in testa ora aveva un cilindro, in un momento di pausa se lo tolse e me lo mise in testa ridendo perché mi ricadeva sugli occhi. Si spostò i capelli sudati all’indietro e continuò con l’assolo, era davvero un assolo mozzafiato, mi faceva venire i brividi. Slash si allontanò e ora fu Axl quello ad avvicinarsi, e mentre cantava il ritornello della canzone mi guardava intensamente. Mi sentivo in colpa, mi dispiaceva per lui, mi dedicava cose così dolci e io… ma no, non è colpa mia se amo Slash. Axl deve farsene una ragione! Sorrido ad Axl per poi passare lo sguardo di nuovo al mio adorato Slash. Axl non la prende benissimo, si sposta verso Roxanne e fa l’urlo finale. Le luci si spengono. Il concerto è finito. Io e Roxanne riusciamo ad entrare nel backstage visto che conosciamo il buttafuori del locale.
“Ragazzi siete stati… magnifici!!” urla Roxanne saltando in braccio a Duff.
Slash viene verso di me e mi prende in braccio.
“Come ti sono sembrato piccola?!”
“Mmh… maledettamente bravo e sexy direi”
Lo baciai, aspettavo da tutto il concerto quel momento, aver tutto per me quel figo che suonava la chitarra da dio. Mi complimentai anche con Izzy, Steven, Duff e Axl.
“Ragazzi io ora direi di festeggiare no?!” dico io entusiasta
“Si!! Io voglio Pop Corn!!”
“Ahah Steven ti prego, io intendevo bere qualcosa qua!”
“Uh…”
“Ahaha andiamo ragazzi!”
Ci sedemmo a un tavolo del locale abbastanza isolato e ordinammo whiskey per tutti.
Passarono ore tra risate e battute squallide, bevemmo davvero molto, finimmo per tornare a casa scacciati via dal locale e ubriachi fradici.

Ed eccoci al capitolo sul concerto dei Guns :3 Potrei dire che fin qui la storia è tranquilla.. dal prossimo capitolo in poi le cose saranno mooolto più movimentate ^-^ Grazie a tutti quelli che leggono <3
-Jessie

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Capitolo 18
*** The music Shop ***


17- THE MUSIC SHOP


*JESSICA*
Erano passate altre due settimane, i Guns n’ Roses erano sempre più famosi. In fatto di relazioni… Duff e Roxy litigavano ogni tanto ma erano molto uniti, io e Slash invece eravamo felicissimi e sereni, tranne qualche piccolissima litigata per il fatto che lui guarda le altre, ma niente di che. Axl e io eravamo molto amici e avevamo entrambi dimenticato ciò che mi aveva detto quella mattina in cucina, era per il bene di tutti. Però Slash sembrava essere molto geloso e non voleva che stessi da sola con Axl, e  questa cosa era abbastanza strana visto che lui non sa niente. Piano piano ho imparato a conoscere meglio il taciturno Izzy, dentro ha davvero un grande cuore, si preoccupa di aiutare tutti e non creare casini. Steven? Probabilmente era il mio migliore amico! Si usciva alcuni pomeriggi insieme a divertirci per la città, era un ragazzo bomba!
Io e Roxanne avevamo abbastanza soldi per permetterci un lavoro meno faticoso, oggi pomeriggio saremmo andate a chiedere se avevano bisogno di personale nel negozio di dischi appena aperto.
“Jessica?! Hai visto la mia borsa?”
“No Rox, ma fai veloce ti prego che non abbiamo molto tempo”
“Si Jess, devo solo trovare quella fottuta borsa!”
Ci stavamo preparando per andare al negozio di dischi. Avevamo scelto proprio quel negozio perché stando in mezzo a vinili ci sentivamo a nostro agio, la musica per noi era importantissima, era la nostra vita. Finalmente eravamo pronte, in fretta scendiamo le scale e ci dirigiamo verso il negozio di dischi. Non era molto lontano da casa quindi era anche comodo. Entriamo. Non era grande, era piccolo ma accogliente. Le pareti erano ricoperte da scaffali con miriadi di vinili messi in ordine maniacale. Davanti c’era una scrivania con dietro una ragazza dai lunghi capelli castani leggermente mossi, la pelle abbronzata e due grandi occhi color cioccolato.
“Benvenute! Desiderate qualcosa ragazze?”
“Ciao! Siamo venute perché cerchiamo lavoro e questo negozio ci interessa particolarmente perché la musica è importantissima per noi e lavorare in mezzo a vinili come questi ci renderebbe estremamente felici” risposi io avvicinandomi.
La ragazza abbozzò un sorriso e uscì da dietro la scrivania per venirci incontro.
“Ben detto ragazza! Beh per prima cosa mi presento: il mio nome è Michelle e in effetti sì, cerco personale perché da sola non ce la faccio. Sembrate piuttosto entusiaste all’idea di lavorare e mi state particolarmente simpatiche quindi.. accetto! Allora, una di voi due deve stare alla cassa, l’altra deve aiutare i clienti cercando i vinili che desiderano mentre io sistemerò i nuovi vinili negli appositi spazi e andrò in qua e in là e comprare quelli che mancano, ci state?”
“Certo! Solo se sto’ alla cassa! Ahah” disse Rox sorridendo alla nostra ‘nuova amica’.
“Anch’io sono d’accordo!”
“Perfetto! Vi aspetto domani mattina alle 10!”
Strinsi la mano a Michelle e tornai felice a casa con Roxanne. Suonammo al campanello di casa dei ragazzi. Vennero ad aprire Slash e Duff, io e la mia amica li saltammo addosso abbracciandoli.
“Ehm.. che succede ragazze?!”
“Abbiamo un nuovo lavoro!!!!!”
“Si!? Ma sono felicissimo!!!!!!! E che lavoro è?”
“Lavoriamo al nuovo negozio di dischi!”
“Wow, ma è una notizia stupenda! Dobbiamo festeggiare! Entrate ragazze!”
Ci sedemmo tutti sul divano, Izzy e Meg ci portarono del caro zio Jack e tutti insieme festeggiammo. Quando fu tardi io decisi di dormire da Slash e così anche Meg e Rox dai rispettivi ragazzi. Entrai in camera, mi misi una delle magliette di Slash come pigiama e mi sistemai in un angolo del letto.
“Che fai?!?” mi chiese Slash
“Dormo!”
“Cosa!?!?! Uff…” sbuffò togliendosi la maglietta e i pantaloni
“Ahaha sdraiati e zitto”
“Agli ordini!”
Si sistemò accanto a me abbracciandomi e facendo appoggiare la mia testa sul suo petto nudo. Stavo quasi per addormentarmi quando…
“Sei sveglia Jess?!”
“Grazie a te sì…” risposi scocciata
“Bene, volevo ricordarti una cosa”
Mi girai verso di lui facendo incontrare i nostri corpi e quasi quasi anche le nostre labbra.
“Dimmi”
“Volevo solo ricordarti che io ci sarò sempre per te, e non ti lascerò mai per nessun motivo, e beh, se lo farai tu non smetterò mai di amarti perché, davvero sei la ragazza più speciale che conosca”
“Wow… da dove tutta questa dolcezza? Non è che hai combinato qualcosa e vuoi che io non abbia dubbi?”
“Ma fin dove arriva la tua mente malata? Lo faccio solo perché ti amo Jess”
Feci incontrare le nostre labbra nell’ennesimo bacio. Smisi dopo poco iniziando a ridere.
“Perché ridi?!”
“Ahah i tuoi riccioli mi fanno il solletico!”
“Mmh… potrei usarlo come metodo di tortura quando fai la cattiva”
“Ah si!?”
Mi girai dall’altra parte dandogli le spalle.
“E dai posso almeno abbracciarti?”
“Ok, ma ora fammi dormire che ho sonno!”
Mi cinse i fianchi con le braccia, mi lasciò un bacio sulla spalla e insieme ci addormentammo.

Eccomi! Scusate l'assenza ma mi dovevo riprendere dall'aver visto Slash dal vivo :Q__
-Jessie XD

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Capitolo 19
*** Michelle, my old friend ***


18- MICHELLE, MY OLD FRIEND


*ROXANNE*
Mi svegliai presto, Duff dormiva così decisi di non svegliarlo: gli lasciai un bacio sulla guancia e mi alzai. In cucina trovai Jessica seduta a bere il caffè pensierosa. Mi sedetti accanto a lei e nemmeno se ne accorse, stava pensando a qualcosa di importante a quanto pare.
“Jess?! Jess?!?!?!”
“Oh Rox!!! Mi hai spaventata!”
“A cosa pensavi?!?”
“Niente…”
“Si certo, raccontala a qualcun altro. Dai mi hai sempre raccontato tutto! Dimmi cos’è che ti turba”
“Ok, ma promettimi che non dirai niente a nessuno”
“Quando mai l’ho fatto?”
“Già, ma è meno rischioso se ti racconto tutto per strada. Andiamo a casa a vestirci e poi andiamo al negozio!”
“Hai ragione!”
Andammo a vestirci a casa per poi uscire verso il negozio. Una volta arrivate lo trovammo chiuso. Aspettammo 5 minuti, Michelle arrivò correndo con le chiavi in mano.
“Scusatemi ragazze!! Non mi è suonata la sveglia!”
“Ahah tranquilla, non è da tanto che siamo qua”
La ragazza, ancora con il fiatone aprì la porta del negozio, accese le luci e ci spiegò un po’ come dovevamo lavorare. Iniziarono a venire clienti e ci mettemmo al lavoro.

*SLASH*
Le luci del sole illuminarono la mia stanza, mi svegliai senza riuscire ad aprire gli occhi. Allungai una mano cercando la mia Jess per coccolarla un po’ ma la mia mano toccò il freddo lenzuolo. Aprii piano gli occhi e vidi che non era in camera. Mi alzai e non era nemmeno in casa. Poi mi ricordai di quello che mi aveva detto la sera prima: sarebbe andata al negozio di dischi per lavorare. Tornai in camera prendendo dei vestiti per poi andare a farmi una doccia veloce, mi vestii e mi avviai per andare a trovare Jess al negozio.
Aprii piano la porta del negozio, Jess mi vide e sorrise. Andai verso di lei e le diedi un leggero bacio. Poi salutai Roxanne con la mano.
“Slash, che ci fai qui?”
“Mi sono sentito solo stamattina allora sono venuto a vederti”
“Ahah povero cucciolo”
Provai a baciarla un'altra volta ma mi allontanò.
“Scusa ma non voglio che la proprietaria mi scacci perché faccio cose così al lavoro”
Mugugnai un lamento per poi dirigermi verso dei vinili che mi interessavano.
“Oddio… Slash!?!?!?!?!!?”
Parlò una voce familiare, ma non era né Jess, né Rox. Mi trovai davanti…
“MICHELLE!?!? ODDIO… Sei.. tu!? La mia Michelle!?”
“Sì Slash, cazzo quanto sei cambiato!!”
Mi corse incontro per abbracciarmi e io ricambiai calorosamente. Mi era mancata tantissimo, la mia vecchia amica, da quand’era che non la vedevo? Anni direi!
Mi staccai dall’abbraccio per prenderle le mani e contemplarla, era cambiata tantissimo, non era più la ragazzina che conoscevo!
“Quanto tempo…” fu l’unica cosa che riuscii a dire
“Già! Il destino ci ha fatti incontrare di nuovo!”
Si sentì un “Ehm…” da parte di Jess.
“Oddio scusa Jess! Lei è Michelle, eravamo molto amici anni fa, si è dovuta trasferire e da allora non ci siamo più visti e ora eccola qui!”
“Ah, comunque la conosco, è la proprietaria del negozio…”
“Si!? Wow, vedo che ti sei sistemata Michy!”
“Si, la musica è la mia passione lo sai! Ho continuato le mie lezioni di chitarra e ora suonicchio un po’ con le amiche in piccoli locali, per altro con i soldi ricavati ho aperto questo negozio. Ma tu come le conosci Rox e Jess!?”
“Storia lunga, si sono trasferite dal Colorado un mese e mezzo fa e me le sono ritrovate come vicine di casa, siamo diventati subito grandi amici”

*JESSICA*
Mi stavano cominciando a dare sui nervi quei due. Capisco, sono due amici che non si vedono da molto tempo ma… Slash è arrivato a dirle che io e lui siamo grandi amici! Ha forse paura di dirle che siamo fidanzati? Non so ma a me sembra proprio che non fossero solo amici loro due, secondo me erano fidanzati, se no non si comporterebbero così.
“Jess, Rox… siete davvero in gamba col negozio! Vi lascio due minuti da sole, vado a bere qualcosa con il mio vecchio amico! Ci vediamo dopo!”
Li vedo uscire insieme e allontanarsi ridendo.
“Michelle mi sei mancata!” dico io imitando la voce di Slash e sbuffando.
“Ahah e dai Jess, non prenderla così male, capisco che ti da fastidio ma anche tu se ritrovassi un vecchio amico a cui sei affezionata faresti così”
“Si, ma in effetti io salto addosso a tutti i ragazzi che mi ritrovo davanti!”
“Jessica ora esageri però..”
Ha ragione, sto esagerando. Mi zittisco e vado a ripulire la collezione di vecchi vinili.

Tadammm, cosa c'è tra i due!? Ahah ok mi zittisco u.u
Grazie a tutti quelli che leggono che sono numerosi ma... nessuno recensisce :/ pensavo di non pubblicare più la storia perchè forse non piace molto... Ditemi voi! 
-Jessie

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Capitolo 20
*** He loves Her ***


19- HE LOVES HER

*MICHELLE*
Ancora non riuscivo a crederci. Io e Slash ci amavamo da impazzire. Lasciarci era stato difficilissimo, avevo pregato i miei di non trasferirci ma non mi avevano ascoltato. Non ci eravamo mai sentiti perché avremmo sofferto di più quindi avevamo deciso di dimenticarci ma entrambi sapevamo che sarebbe stato impossibile. Rivederlo così inaspettatamente era stata davvero una bella sorpresa!
Decidemmo di fermarci in un piccolo locale, ordinammo da bere e iniziammo a parlare.
“Cos’hai fatto fino ad ora caro Slash?”
“Beh ti ricordi di Will, Micheal, Jeff, Steven? Ora il nostro piccolo gruppo è abbastanza famoso qua nei locali di Los Angeles, la nostra vita è fatta di rock n roll, Jack Daniel’s, belle ragazze e divertimento, tu invece?”
“Beh io come ti ho già accennato suono la chitarra, come te. È stato difficile adattarmi dopo il trasferimento ma ci sono riuscita, e ora che sono responsabile di me stessa sono tornata qua nella città degli angeli!”
“Wow, stasera che ne dici di venire a casa nostra? Rox e Jess ti accompagnano magari!”
“Mi sembra un’idea magnifica! Ma ora torno al negozio se no le ragazze si preoccupano! A dopo Slasher”
Gli lasciai un bacio sulla guancia per poi tornare al lavoro.
Dissi alle ragazze che la sera mi sarei fermata dai ragazzi e che mi dovevano accompagnare. Roxanne ne fu felice invece Jessica non disse niente, si limitò ad annuire scocciata per poi accendersi una sigaretta. Mi avvicinai chiedendole perché era giù di morale.
“Jess? Che succede?”
“Nulla, cosa vuoi che ci sia?” rispose bruscamente mentre sistemava i vinili, senza nemmeno girarsi.
“E dai, da quando è venuto Slash non mi rivogli parola e sembri assorta in mille pensieri”
“Dici? Non riesco a capire il motivo!”
Intervenne a quel punto Roxanne.
“Scusala Michelle, è così lei, cambia umore facilmente ma non ce l’ha con te, tranquilla. Vero JESS?!”

*SLASH*
Ero davvero felice di averla incontrata di nuovo. Ma solo dopo molto tempo tornai alla realtà: io e lei eravamo stati insieme e ci amavamo molto, come avrebbe preso il fatto che io e Jess stessimo insieme? Per ora non lo sapeva, ah… Jessica. E lei? Come avrebbe preso il fatto che una mia vecchia fiamma fosse tornata all’improvviso? Ero nei casini più totali.
Nel frattempo ero arrivato a casa e avevo detto ai ragazzi di Michelle. Erano entusiasti nell’idea di rivederla, per loro era un’amica di cui fidarsi. Axl mi sembrò particolarmente felice, se credeva di poter fare sua Jessica solo perché era tornata Michelle si sbagliava di grosso. Arrivò presto sera e le ragazze arrivarono a casa Guns. Si erano cambiate: probabilmente si erano fermate a casa di Jess e Rox. Megan e Rox avevano dei lunghi pantaloni di pelle e una maglietta larga con scritte senza senso, Jess aveva una magliettina attillata nera e degli shorts di jeans mentre Michelle invece aveva un vestitino verde che le stava da dio. Le accolsi calorosamente facendole accomodare. Michelle si sedette accanto a me, Jess invece era in mezzo a Rox e… Axl. Iniziai a parlare con la mia amica del più e del meno, avevamo così tante cose da dirci che non riuscivamo a smettere di parlare. Mi ero completamente dimenticato di Jess! Quando mi girai non la trovai più lì. Ovvio, erano passate 2 ore e magari sarà tornata a casa, ma perché non mi ha salutato? Sembrava che la presenza di Michelle la irritasse molto. Passò un'altra mezz’oretta e Michelle dovette tornare a casa. Me ne andai a letto sentendomi piuttosto solo: mi faceva uno strano effetto dormire senza Jessica. No, non potevo perderla in questo modo, domani le avrei detto che Michy era solo un amica, sono certo che avrebbe capito.

*MEGAN*
Sono in camera di Jess, ha voluto che dormissi con lei per non sentirsi sola. Con Slash proprio non voleva starci, io ero la tipica amica con cui ci si sfoga e quello fu il mio ruolo quella sera.
“Meg, secondo te è ancora innamorato di lei?!”
“Ma come puoi dire una cosa del genere?! Lui è pazzo di te! È solo stordito da questa sorpresa, dagli tempo 3 giorni e tornerà tutto normale, ora dormiamo: la notte porta consiglio!”
“Si spera sia come dici tu Meg, Buonanotte! Ah… grazie di tutto!”
“Di niente Jess, le amiche servono a questo!”

Ed eccoci qua! Cosa farà Slash!? u.u
Grazie mille a chi ha messo la storia nella seguite, nelle ricordate e  chi addirittura nelle preferite :'3
Alla prossima! ;) 
-Jessie

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Capitolo 21
*** Shut up, we're only friends ***


20- SHUT UP, WE ARE ONLY FRIENDS


*JESSICA*
I 3 fottutissimi giorni sono passati. Vi direte: bene ora tu e Slash siete tornati come prima e la sua cara Michelle si è levata dalle palle. Vi sbagliate, in questi 3 giorni Slash non mi considera minimamente, non abbiamo passato nemmeno un fottutissimo minuto insieme senza quella tra i piedi. Oddio, lei non c’entra niente insomma… è anche una ragazza simpatica! E poi non sa che io e Slash stiamo insieme, quello stronzo non gliel’ha ancora detto. Potrei dire che mi tratta da sconosciuta. Anzi se c’è qualche discussione tra me e Michelle da’ ragione a lei. Sono stata zitta e buona ma ora non ce la faccio più, gli dico in faccia tutto quello che penso e così capisco cosa ne pensa anche lui. Se vuole Michelle… se la tenga!
Eccolo lì nell’angolo a scherzare con la sua amica.
“Scusami Slash ti devo parlare…”
“Non possiamo parlare dopo? Ora io…”
“Ho detto ora, se non vuoi ora non parleremo più”
“Jess che cazzo ti prende?! Scusa Michy ci vediamo dopo”
Mi girai avviandomi verso camera mia, Slash mi seguì. Una volta dentro chiusi la porta.
Non so come riuscii a trattenere la rabbia, ma iniziai a parlare con calma.
“Slash… cosa provi per Michelle?!”
“Jess ti prego non dirmi che sei gelosa! È solo un’amica!” sbuffò
“Si… un’amica con cui si passa intere giornate senza cagare di striscio la propria ragazza!”
“Jess smettila! Sembri una bambina!”
Mi chiedevo troppo, non riuscii a contenermi più e iniziai a urlare.
“Ah si!? Una bambina?! Beh se mi credi una bambina mi comporterò come tale!!!!!”
Mi girai avviandomi verso la porta, ma Slash mi prese un polso girandomi a forza verso di lui.
“Smettila di comportarti in questo modo capito?! Michelle è una mia vecchia amica. Tu adesso la smetti di fare la bambinetta gelosa e stai buona...”
“Slash… mi… mi fai male al polso…” dissi  con un filo di voce torcendomi dal dolore
Lasciò bruscamente la presa per poi uscire dalla camera chiudendo con forza la porta. Mi sentivo una merda, come poteva trattarmi in quel modo? Aprii la porta e urlai
“Stronzo!!!!! Sei uno stronzo!!!!! Vattene dalla tua Michelle e non farti più vedere!!!!”
Sentii la porta di casa chiudersi violentemente, a quanto pare mi aveva sentito. Mi buttai sul letto chiudendo gli occhi e cercando di calmarmi. Dentro bollivo di rabbia e l’unico modo per farla uscire era piangere ma non l’avrei fatto. Non avrei pianto per quel cretino. Però mi sentivo tradita, terribilmente tradita, non avrei mai pensato che lo Slash dolce come lui fosse cambiato in un modo del genere, non era più lui. Decisi di uscire a fare una passeggiata e magari bere anche qualcosa, si sa che ubriacarsi è il modo migliore per dimenticare una litigata. E così mi ritrovai al mio amato Rainbow.
“Jess! Vedo che non ci hai dimenticati”
Mi girai trovandomi davanti Jack, il proprietario.
“Come potrei dimenticarvi?!”
Si sedette al mio tavolo ordinando del Whiskey per tutti e due.
“Dimmi, cosa ti porta qua?!”
Mi appoggiai allo schienale della sedia bevendomi un sorso di quel liquido amaro.
“Nulla, sai mi mancava questo posto…”
“Sicura?”
“Ok… no! Problemi con Slash, e tutti sanno che l’alcool è il miglior modo per dimenticare!”
“Ben detto Jess ma è meglio se non bevi troppo perché non vorrei ritrovarti traballante per il locale eheh”
Mi batté una pacca sulla spalla allontanandosi. Mi ero sforzata di sorridere almeno quando qualcuno mi vedeva ma dentro ero tristissima… non riuscivo a togliermi dalla testa il momento nel quale mi aveva storto il braccio guardandomi con cattiveria, nelle sue parole non c’era un minimo d’amore. Com’era possibile che avesse fatto svanire tutto in soli tre giorni? Bevvi per altre ore ubriacandomi come mai avevo fatto prima. Non so come feci a tornare a casa, seppi solo di aver vomitato l’anima quella notte.

*ROXANNE*
“Cazzo Jessica ma cos’hai fatto!? Mi spieghi perché cazzo ti sei ubriacata in quel modo?!”
Erano le 11 di mattina e finalmente Jessica aveva aperto gli occhi. La sera prima era tornata a casa ubriaca fradicia e aveva passato la notte a vomitare in bagno, per poi addormentarsi con un mal di pancia incredibile.
“Mi fa male la testa…”
“E ci credo!!!!”
“Puoi non urlare?!”
“Cazzo, ti ho visto in quelle condizioni e non urlo? Ma che domande sono? Ok… scusa, ma ora mi spieghi?!”
“Slash…”
La sua voce era triste e rabbiosa allo stesso tempo.
“Che ha fatto quel cretino?”
“Mi ha detto che devo smettere di fare la gelosa, che lui e Michelle sono solo amici ed era incazzato, parecchio incazzato…”
“Che stronzo…”
“Già!”
Notai che il suo polso era parecchio arrossato.
“Oddio Jess.. cos’è quello?”
Cercò di nasconderlo ma le scostai la mano.
“Ti ho detto di spiegarmi cos’è quello!!!”
“Slash, ieri..”
“Ti ha picchiato!??!?!?!?!?”
“No!!! Cosa vai a pensare?? Mi ha solo stretto leggermente la mano, come ti ho detto era parecchio incazzato”
“Oh merda, ora mi sente quello!!!” dissi avviandomi
“No Roxanne ti prego lascia perdere, se ci tiene veramente tornerà” mi fermai girandomi verso la mia amica lentamente
“Ok, ma solo perché me lo chiedi tu ok?”
“Grazie, ti dispiace dire a Michelle che vengo un’ora dopo? Voglio riposarmi un po’”
“Certo Jess, e non fare più una cosa del genere intesi?”
Le lasciai un bacio sulla fronte, presi la borsa e andai al lavoro.


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Capitolo 22
*** Sorry ***


21- SORRY


*JESSICA*
Mi sentivo stanca morta, ma dovevo andare al lavoro. Vedere Michelle mi faceva ricordare Slash che mi guardava con rabbia ma purtroppo quella ragazza non aveva nessuna colpa, non potevo trattarla male, lei era simpaticissima e anche molto dolce.
“Buongiorno Michy”
“Ciao Jess! Che è successo che non ti sentivi bene?”
“Nulla di importante, tranquilla. Recupero l’ora oggi pomeriggio?”
“Come vuoi, potresti farlo anche domani mattina!”
“Ok meglio domani mattina! Così torniamo a casa insieme”
“Ahah bene, oggi vi fermate dai ragazzi?”
“Io no” dissi fredda “Se ti va vai con Rox”
“Ok…”
Mi misi subito al lavoro, i clienti erano pochi quindi decidemmo di chiudere presto. Quando stavamo chiudendo tutto vidi Slash alla porta. Mi girai di scatto dandogli le spalle.
“Oh Slash! Che ci fai qui?”
“Michelle, devo parlare con Jess, posso portarla via?”
“Ahah tranquillo, stavamo giusto chiudendo, potete partire prima per casa se volete”
“Perfetto, Jess?”
Non dissi parola. Sentii i suoi passi avvicinarsi e la sua mano sulla mia spalla. Mi irrigidii.
“Ti prego…”
In fondo aveva diritto di essere ascoltato. Mi girai guardandolo fredda.
“Dimmi tutto quello che devi dire”
“Ma… loro?” disse indicando Michelle e Roxanne
“Roxanne lo saprebbe lo stesso perché le racconto tutto, e Michelle lo dovrà scoprire prima o poi”
Vidi Michelle guardare stupita Slash.
“Ok, come vuoi tu. Volevo chiederti scusa, mi dispiace davvero tanto per averti trattato in quel modo, sei la mia ragazza e… ti ho trattato veramente di merda questi giorni. Hai tutte le ragioni per essere incazzata…” mi prese la mano accarezzando l’anello che mi aveva regalato per il nostro fidanzamento. In mente mi vennero tutte le immagini di noi due quella sera, era stata una serata indimenticabile. Alzai lo sguardo incontrando il suo. Stavolta anche se volessi non sarei riuscita a trattenere le lacrime, tant’è che iniziarono a rigarmi il viso. Slash mi guardò teneramente per poi stringermi tra le sue braccia, respirai il suo profumo, e mi accoccolai in quel petto che mi trasmetteva calore e sicurezza. Le lacrime si trasformarono in singhiozzi e Slash mi alzò il viso asciugandomele.
“Promettimi che non mi tratterai più così Slash…”
“Te lo prometto tesoro, te lo prometto”
Mi baciò teneramente. Michelle e Roxanne erano rimaste a sentire in silenzio. Quando le guardai vidi un sorriso sul viso di Rox e un espressione delusa e terribilmente triste su quella di Michelle. Mi sentii leggermente in colpa, insomma lei era ancora innamorata di Slash, si vedeva anni luce, ma prima o poi lo doveva scoprire.
“Scusate io ora torno a casa.. sono… stanca…” disse prendendo la borsa
Slash mi guardò e capii cosa voleva dire, annuii e lui sorrise.
“Michelle aspettami, ti accompagno…”
“Ah ragazzi non aspettateci, io e Rox stasera andiamo al Rainbow” urlai io per farmi sentire da Slash e Michelle.
Quando fummo sole Roxanne si girò verso di me abbracciandomi.
“Sono felicissima per te Jess, hai visto che Slash ti ama davvero?”
“Grazie Rox, ma non ne sono convintissima…”
“Allora perché gli hai fatti tornare a casa da soli?” chiese stupita
“Chi ti ha detto che saranno soli?” sorrisi 
“No Jessica.. non possiamo fare qualcosa del genere!!”
“Voglio solo essere sicura che tra loro non ci sia niente!”
“Io continuo a dire che sia una brutta idea!” sbuffò Rox.


Ci tengo solo a ringraziare tutti quelli che seguono e leggono la mia storia ma sopratutto chi l'ha messa nelle preferite e chi si degna di recensire :3 Un bacio a tutti voi! Alla prossima
-Jessie

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Capitolo 23
*** Broken Heart ***


22- BROKEN HEART


*JESSICA*
La presi per un braccio e insieme uscimmo dal negozio, chiusi la porta e ci avviammo verso casa quasi correndo. Una volta arrivate loro sarebbero dovuti essere dentro così entrammo senza farci sentire. In casa trovai Axl e Duff seduti sul divano a guardare la tv. Roxanne si avvicinò a loro dicendoli di stare zitti per poi sedersi su Duff e farmi cenno di andare. Mi avvicinai alla porta della camera di Slash sentendo delle voci di lui e Michelle. Mi avvicinai ancora di più per sentire meglio.
“Slash, non possiamo andare avanti così… insomma mi sento una merda per averti trattato come il mio ragazzo quando una ragazza ce l’avevi già! Ed è pure mia amica!”
“Michelle non ti devi preoccupare! Non è colpa tua, sono io che mi sono avvicinato troppo a te… e un motivo c’è… io…”
“Slash no!! Tu ami Jess, e lei ama te. Io non c’entro nulla! Mi devi dimenticare!” Michelle stava quasi urlando
“No Michelle… so bene che mi ami ancora…” sospirò Slash
“E allora? A chi gliene può fregare dei miei sentimenti!? Voi siete felici insieme e così resterete!” 
“Ma lo vuoi capire che io ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre?!?” 
Quelle parole mi bloccarono di colpo, mi toccarono l’anima, volevo andarmene da lì ma era come se fossi pietrificata, non riuscivo a muovermi.
“Slash io… non posso… mi sentirei troppo in colpa… e tu ami lei, non me! Lo dici per consolarmi!!!” gli occhi di Michelle si riempirono di lacrime
“Invece no, io amo te! Da quando ti ho rincontrata ho capito che eri l’unica che io abbia mai amato veramente…”
“Slash io….non so..."
Slash la buttò tra le sue braccia... e le loro labbra… insieme… si stavano… baciando!??!?! No! È un brutto sogno Jessica, solo un brutto sogno!!!!! Non riuscivo a pensare a niente, non riuscivo a muovermi, mi sentivo vuota, tradita.
“No Slash, stiamo sbagliando…” si staccò ad un certo punto Michelle uscendo.
Sentii dei passi… poi mi ritrovai davanti Michelle.
“JESS!?!?!? Oddio Jess… Sc-scusa!”
“Cosa!?! Jess!? Dove!?”
Eccolo, anche Slash fece capolino dalla porta.
“Oh merda… Jess io…”
“Zitto…” fu l’unica parola che riuscii a dire per correre via
“No! Posso spiegarti Jess”
“Cosa mi vuoi spiegare eh!?! Ho visto tutto con i miei occhi!!!”
Ora eravamo in salotto. Roxanne, Duff e Axl ci guardavano sbigottiti.
“Jess…”
“Smettila di chiamarmi per nome!! Tu… non rivolgermi più la parola! Non ti voglio più vedere!!!”
Anche se avessi voluto non riuscivo a piangere… non riuscivo a capacitarmi del fatto che Slash, il mio Slash amasse un’altra. Vidi Michelle spuntare dietro Slash e loro due che si baciavano tornò nella mia mente. Allora sì, era vero… le lacrime iniziarono a scendere lente. Vidi Slash avvicinarsi.
“Stammi… lontano…”
Ora le mie non erano urla piene di rabbia, erano parole piene di dolore che a fatica riuscivano a uscire dall’anima. Non riuscivo a vedere in faccia né lui né lei, mi guardavo i piedi, mi torturavo le mani.
“Jessica mi spieghi che succede?” fu Roxanne a parlare, ma non ottenne nessuna risposta.
“Senti, capisco quanto stai male ma ti prego, fai in modo che io ti possa spiegare!”
“No Slash, non mi fido delle tue parole… oggi mi avevi detto che mi amavi, che ti dispiaceva e poi ti ritrovo a baciarti con lei…” smisi un secondo di parlare per dare libero sfogo ai miei singhiozzi e alle mie lacrime, poi proseguii perché dovevo dirgli tutto, anche perché non gli avrei più parlato “Slash tu… ti ricordi questo anello?” me lo sfilai dal dito mostrandoglielo “Me lo regalasti durante la nostra serata, eravamo felici, o sbaglio?” pensare a quel momento così felice mi fece stare ancora peggio… le gambe non mi reggevano, stavo per cascare ma Axl accorse subito alzandomi, mi appoggiai a lui per dire le ultime parole a Slash “Tu… mi hai tradita Slash!!!! Io ero innamorata persa di te!! Ora scusami ma non ho più bisogno di questo anello, tienilo tu! E magari dallo alla tua nuova ragazza…” detto  ciò gli lanciai contro l’anello per poi andare verso la porta, distrutta, a pezzi.
“Scusate, ho bisogno di stare sola… per favore ve lo chiedo dal cuore: non venitemi a cercare, per nessun motivo!”

*AXL*
Quello stronzo… Per quanto avevo capito aveva baciato Michelle e Jessica l’aveva visto. Poverina, quando l’ho vista messa così male per quello stronzo non ci ho visto più, ora era addirittura andata via di casa, chi sa cosa le sarebbe successo! Questa Slash l’avrebbe pagata cara! Mi avvicinai a lui per poi sbatterlo contro il muro con violenza:
“Slash, come cazzo hai potuto farle questo!? Ma l’hai vista com’è ridotta poverina?! Cosa ti ha fatto di male?? Dimmelo!!!”
“…”
“Non dici niente eh? Coglione! Sei solo un fottuto coglione!!!!!!!”
Strinsi ancora di più la presa ma lui rimaneva impassibile, non l’avevo mai visto così triste e dispiaciuto. Lasciai la presa, presi il mio chiodo e aprii la porta.
“Dove vai Axl?”
“Roxanne, credi che io possa stare ancora qua dentro con Jess là fuori che sta una merda?!”
Detto ciò chiusi la porta e scesi il più velocemente possibile le scale.


Tatadammmm... *schiva le pantofolate* spero mi perdoniate per questo capitolo <3 Vedremo che succederà! Ehehe ^^''
Alla prossima! -Jessie

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Capitolo 24
*** Drugs, the only solution ***


23- DRUGS, THE ONLY SOLUTION


*JESSICA*
Vagavo per le vie di L.A., non sapevo dove andare, non mi curavo di niente e nessuno. Al momento l’unica cosa che mi interessava era allontanarmi il più possibile da là, da lui. Non riuscivo a non pensare a loro che si baciavano, le aveva detto che era l’unica che amava, ma l’aveva detto anche a me. Quindi… tutto ciò che mi aveva detto non era vero, mi sentivo una stupida! Una stupida che gli aveva creduto. Non curante delle strade che attraversavo e immersa nei miei pensieri mi ritrovai in un vicolo che non conoscevo. Mi ero persa, ci mancava solo questa. Mi accasciai stanca a terra appoggiandomi al muro, chiusi gli occhi cercando di pensare ad altro e calmarmi. Sentii dei passi e aprii subito gli occhi, un ragazzo sui 30 anni mi stava fissando.
“Vuoi?”
Capii subito di cosa parlava, prima di allora non lo avrei mai fatto ma… mi sentivo male, non riuscivo a ragionare. Magari mi avrebbe aiutato a dimenticare. Gli porsi i soldi chiedendogli di aiutarmi perché era la prima volta e non avevo idea di come fare. Quando ebbe finito e se andò sentii un fortissimo dolore alla testa, il corpo iniziò a farmi male. Non pensavo a niente, mi sentivo un oggetto. Senza emozioni. Arrivò la notte e non sapevo dove andare, sorvolando sul fatto che non sapevo dove mi trovavo, il corpo mi faceva male da morire e sembrava non obbedirmi. Non so se era l’effetto della droga o se me ne aveva data troppa. Le palpebre iniziarono a pesarmi tantissimo, finché i miei occhi si chiusero e non vidi più niente.

*AXL*
Era ormai più di un’ora che vagavo per la città ma di Jessica nemmeno l’ombra. Non avrei sopportato che le succedesse qualcosa, non per colpa di quella testa di cazzo di Slash! Stavo per perdere le speranze ormai quando vidi una ragazza seduta con le spalle al muro e gli occhi chiusi, mi avvicinai. Sì! Era Jessica! Corsi velocemente verso di lei, la scossi: se stesse dormendo si sarebbe svegliata! Merda, la presi in braccio correndo verso casa. Una volta arrivato trovai alla porta Roxanne abbracciata a Duff con gli occhi lucidi. Quando vide la sua amica le si illuminarono gli occhi, corse verso di me e quando la vide in quelle condizioni scoppio a piangere.
“Co-Cosa le è successo?!”
“Non lo so Rox… credo abbia preso qualcosa…”
“La…la mia Jess che si droga!??!?! No! Non lo farebbe mai!”
“Rox ti prego, puoi aprire casa vostra così la posso far riposare e così vediamo che succede?”
“S-si”
Si avvicinò alla porta e con la mano ancora tremante girò la chiave. Camminai fino in camera di Jess e la posai sul letto. Era pallida come un cencio con delle occhiaie enormi. Io a volte mi ero fatto, e anche parecchio ma non ero mai stato così male come lei. Roxanne non riusciva a guardare la sua amica, si girò verso il petto di Duff e scoppiò a piangere. Vidi Slash arrivare, quando vide Jessica così corse verso di lei, le prese una mano e scoppiò a piangerci sopra.
“Merda! Cos’ho fatto!?”
“Slash… vattene!!!” fu Roxanne a parlare
“Rox, scusa ma è colpa mia se è così quindi voglio starle accanto, è il minimo che posso fare!”
Vidi Roxanne guardare Duff che annuì leggermente.
“Scusate ma ora io… vado in camera non ce la fo a stare qui. Axl mi raccomando…”
Se ne andò in camera sua insieme a Duff. Nel frattempo accarezzavo la fronte della mia Jess. Era caldissima. Passo una mezzoretta e lei non aveva ancora aperto gli occhi, respirava affannosamente. Io e Slash durante tutto il tempo non ci scambiammo nemmeno uno sguardo. Dopo poco arrivarono Steven, Izzy, Megan e Michelle.
“Oddio Jessica… è… lei!??!?!”
“Si Meg, credo abbia preso qualcosa di piuttosto forte e le ha fatto male, davvero male”
“C…C’è pericolo che non si svegli?”
“…”
“Axl, rispondi!!!” Steven la guardava impaurito
“Non ne ho idea! Ma è tra le probabilità… dipende da quanta ne ha presa…”
Abbassai lo sguardo cercando di trattenere le lacrime, se Jess non si fosse ripresa Slash l’avrebbe pagata cara. Meg e Izzy stavano stretti a guardarla dispiaciuti mentre Steven era davvero triste, era la sua migliore amica. Tra loro c’era un forte amicizia, a volte li invidiavo. Meg e Izzy dopo un’altra mezzoretta se ne andarono nel nostro appartamento. Slash era fisso a sedere senza muoversi e senza dire parola, a quanto pare era davvero dispiaciuto. Ma non me ne fregava un cazzo, l’unica cosa che al momento mi importava era che Jessica aprisse gli occhi. Michelle era mortificata, mi ero fatto spiegare tutto e lei non c’entrava, era stato Slash, anzi lei non voleva arrivare a questo. Mi avvicinai da Steven e Michelle.
“è meglio se tornate a casa… è tardi!”
“Axl hai ragione, vieni Michelle!”
“Sl…Slash vieni?”
“No! Andatevene… vengo dopo”
“Slash e meglio se te ne vai…” dico io secco.
Lui mi ignora e si siede vicino a Jess prendendole la mano
.


Perdonatemi >.< giuro che io non volevo succedesse! Colpa della parte sadica del mio cervello!! Ahah a proposito: faccio schifo nello scrivere le parti tristi.. voi che ne pensate di questa? :/
(Grazie come sempre a chi legge <3 )
-Jessie

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Capitolo 25
*** Keep calm and sleep ***


24- KEEP CALM AND SLEEP


*AXL*
Eccolo lì, è seduto accanto a Jessica da più di un’ora accarezzandole la mano. Mi fa una rabbia, come può starle accanto dopo averla fatta stare così male?
“Slash te lo ripeto per la seconda volta… vattene!”
“Axl ti prego, sto già una merda… non ti ci mettere anche tu!”
Oh no non poteva parlarmi in quel modo! Lui sentirsi una merda!? E io che vedevo la ragazza che amavo messa in quel modo come potevo sentirmi? Mi avvicinai a lui.
“Ti senti una merda eh? Tu lo sei!! Guardala! È messa così male per colpa tua!!”
A quel punto Slash si alzò in piedi e mi puntò un dito contro.
“Basta Axl! Mi basta guardarla per sentirmi in colpa come un cane, non mi serve anche che tu inizi a sgridarmi, capito? È vero, non la amo più come prima ma per me lei significa molto! Non sarai di certo tu a dirmi cosa devo fare con lei”
Sentii dei mugugni, mi girai e vidi che Jess si stava muovendo.

*JESSICA*
Provai ad aprire piano gli occhi ma la testa mi faceva troppo male, e riuscivo a vedere solo sfuocato… piano piano l’immagine divenne più chiara: ero nella mia stanza, da un lato c’era Axl che mi sorrideva spostandomi i capelli dal viso e dall’altra… Slash… mi teneva stretta una mano ma non mi guardava negli occhi, guardava a terra. Avrei voluto togliere la mia mano dalla sua presa ma mi facevano male i muscoli. Chiusi di nuovo gli occhi per cercare di calmarmi: ora mi ricordavo… Slash e lei, il ragazzo, la droga... che cretina ero stata!
“Jessica, stai meglio?”
Aprii di nuovo gli occhi, aveva parlato Axl…
“S-si Axl…”
“Mi dispiace…” disse Slash con la voce rotta dal dispiacere
“Ti prego… vai via… e non mi toccare…”
Riuscii a togliere la mano dalla sua e mi girai dall’altra parte dandogli le spalle, lui prese e se ne andò. Axl si sedette sul letto iniziando ad accarezzarmi la guancia, la sua mano era calda, e io avevo brividi di freddo, mi sentivo davvero male.
“Jess io stanotte non ti lascio sola, non si sa mai potresti sentirti di nuovo male e Roxanne mi ha raccomandato di occuparmi di te quindi se non ti dispiace mi sdraio accanto a te e tu cerchi di riposare, ok?”
“S…si”
Si sdraiò accanto a me avvicinandomi a lui, mi sistemai meglio sotto la calda coperta e con il calore di Axl… era la seconda volta che dormivo con lui ma qualcosa mi diceva che avevamo dormito insieme un’altra volta… il suo profumo era qualcosa di familiare.

*AXL*
Per fortuna Jessica si era svegliata, ora stava decisamente meglio. Anche Slash se n’era andato e potevo trascorrere del tempo da solo con lei. Ora siamo nel letto, lei è ancora calda, probabilmente ha la febbre perché ogni tanto trema dal freddo, e io la avvolgo con le braccia per scaldarla. Quella notte che abbiamo dormito insieme non me la sono mai scordato, mi basta sentire la sua pelle e accarezzarle i capelli per sentirmi meglio. Voglio essere sincero: anche se vederla così mi fa molto male… il fatto che lei non stia più con Slash è positivo per me, ho via libera. Lo so, come affermazione è molto stronza ma, è vero oh.
“Axl?”
“Jess! Che c’è?”
“Come ho fatto ad arrivare fin qui? Quando mi sono sentita male per strada ero sicura che nessuno mi avrebbe ritrovata… anche perché vi ho detto di non cercarmi…”
Sorrisi. “Sono stato io Jess, non potevo stare fermo in casa quando sapevo che tu eri fuori da sola e distrutta, anzi ho sbagliato a non averti trovato prima, quando ti ho trovata era troppo tardi… ma per fortuna ora stai bene” le accarezzai i capelli e lei mi sorrise tristemente.
“Grazie Axl… davvero…”
Mi prese per la maglietta per far incontrare i nostri corpi, il suo viso era sul mio collo e le sue braccia abbracciavano i miei fianchi. Era vicino, troppo vicino. Il mio cuore iniziò a battere e il mio petto prese fuoco. Jessica non se ne accorse, e questo faceva notare quanto fossero ridotti i suoi sensi. Dopo veramente poco tempo si addormentò, lo capii dal suo caldo respiro regolare sul mio petto. La guardai un ultima volta e mi addormentai anch’io.

*ROXANNE*
È mattina presto, la notte non ho chiuso occhio. In mente avevo l’immagine della mia amica quasi morta in braccio ad Axl. Non riuscivo a vedere in faccia Slash perché la causa di tutto questo era lui. Lei lo amava con tutta l’anima e lui se ne va a baciare un’altra. Mi alzai dal letto, lasciai un bacio sulla fronte di Duff –era stato davvero dolce, ieri mi aveva consolata tutto il tempo-, andai in bagno e mi specchiai: avevo degli occhi gonfi per le lacrime e per il non aver dormito. Misi un trucco veloce per migliorare il mio aspetto da zombie, mi vestii e mi avvicinai alla porta di Jessica. Aprii piano ritrovandomi davanti Axl sdraiato di lato che dormiva beatamente e lei, attaccata a lui come un koala. A quanto pare si era mossa e questo vuol dire… che stava meglio! Ero felicissima, per fortuna era escluso il fatto che non si risvegliasse. Mi avviai verso la cucina e preparai una sostanziosa colazione per tutti. 


Ciao! Le cose si sono leggermente sistemate XD vedremo cosa succederà, scusate se non ho potuto pubblicare i giorni scorsi ma non ho avuto tempo, Grazie a tutti quelli che leggono! Alla prossima :3
-Jessie

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Capitolo 26
*** Love is not a Joke ***


25-  LOVE IS NOT A JOKE

*JESSICA*
Quando mi svegliai mi sentivo molto meglio. Riuscivo a muovermi senza troppo dolore ai muscoli e la testa mi girava di meno. Axl dormiva beatamente. Ripensai un po’ a cosa era successo… cosa avrei dovuto fare con Slash? Insomma… dopo quello che aveva fatto non significava più lo stesso per me, non era solo un bacio, lui le aveva detto che era l’unica che aveva mai amato, e che quindi io sono stata usata. Mi veniva da piangere, ma io ero Jessica, Jessica non piange per stupidaggini, Jessica è una… dura. Respinsi le lacrime indietro ma purtroppo iniziarono a scendere lente sulle guance, non potevo farci niente, anche se non riuscivo ad ammetterlo lo amavo ancora e il fatto che lui non ricambiasse più mi faceva stare male, troppo male. Le lacrime si trasformarono in singhiozzi che svegliarono Axl. Mi asciugai veloce le guance rigate e feci finta di niente.
“Buongiorno…”
“Buongiorno Jess! Come stai?”
“Meglio…”
“Alza il viso dai, non stare con la faccia attaccata al cuscino!”
Lo alzai e lui vide che era ricoperto di lacrime e gli occhi erano gonfi.
“Oh.. Jess… non devi piangere, vieni”
Mi abbracciò calorosamente e io smisi di far finta di nulla lasciando libero sfogo ai singhiozzi. Lui mi strinse ancora di più a lui.
“Shh Jess vedrai che si sistemerà tutto”
“Axl… perché l’ha fatto? Cos’è che ho di sbagliato?”
“Niente Jessica, tu sei perfetta. È lui che non riesce a riconoscere le ragazze giuste”
Mi staccai per poi mettermi a sedere, misi la testa tra le mani per cercare di prendere forza, mi alzai in piedi e barcollante mi specchiai all’enorme specchio accanto all’armadio. Vidi una ragazza dalla pelle pallida e degli occhi gonfi e con delle occhiaie enormi. Le guance erano rigate di mascara colato, i capelli erano tutti in disordine e il corpo si teneva malapena in piedi.
“Ma… sono orrenda! Devo subito andare a fare una doccia…”
Axl spuntò da dietro.
“Non lo dire! Sei bellissima anche così, non importa se il trucco è rovinato o se i capelli non sono pettinati, sei bellissima perché sei tu Jess…”
“Axl… perché ti comporti così con me?”
Quella domanda lo  prese alla sprovvista, rimase a fissare lo specchio per un po’, poi passo lo sguardo verso di me.
“Ti ricordi cosa ti dissi quel giorno in cucina quando eravamo soli? Spero che ti basti come risposta…”
Parlò con voce triste, capii solo ora come si sentiva. Io ora mi sentivo distrutta, tradita e ferita perché avevo scoperto che Slash non ricambiava i sentimenti che io provavo per lui… stesso era per Axl, mi sentii terribilmente in colpa. Mi girai e uscii veloce dalla stanza per andarmi a fare una doccia rilassante: mi misi dei vestiti puliti, sistemai il trucco e andai in cucina. Trovai Roxanne indaffarata a preparare la colazione.
“Buongiorno Rox…”
“Jessica!??!?”
Mi abbracciò forte, forse troppo, iniziai a tossire e lei si allontanò scusandosi.
“Come stai?! Meglio!? Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Si si sto meglio… fisicamente intendo”
“Ah… ora, se te la senti, mi spieghi tutto così ti aiuto, ok?”
“Come vuoi… Dov’è Duff?”
“Dorme… Oh buongiorno Axl!”
Mi girai trovandomi Axl sorridente con dei pantaloni in pelle e il petto scoperto.
“Ciao ragazze, vedo che abbiamo una colazione sostanziosa eh?”
“Ahah si Axl, ora vado a chiamare Duff, aspettatemi un secondo”
Roxanne si allontanò e Axl si sedette davanti a me tenendo una tazza calda di caffè tra le mani.
“Axl… mi dispiace che tu stia male per il fatto che…”
“Shh tranquilla, non preoccuparti per me. Hai già i tuoi problemi”
Abbozzò un sorriso.
“Grazie Axl… davvero…”
Arrivarono Duff e Rox, si sederono accanto a noi e iniziammo a mangiare, raccontai a tutti cosa era successo. Durante tutto il tempo cercavano di farmi sorridere ma al momento per me era impossibile. Una volta che finimmo suonarono al campanello. Axl andò ad aprire trovandosi davanti Steven.

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Capitolo 27
*** Steven, my best friend ***


26- STEVEN, MY BEST FRIEND


*STEVEN*
“Ciao Axl!! Come sta Jess!?”
“Meglio, è in cucina…”
“Si è alzata quindi!?? Siiii”
Corsi verso la mia amica per abbracciarla forte. La vidi però comunque messa male.
“Jessica, mi fa davvero piacere tu stia meglio!!!”
“Grazie Steve…”
Mi sedetti sulla sedia facendola sedere su di me. Iniziai a raccontare le mie solite cretinate che la facevano sempre sorridere ma stavolta non servirono a niente. Ehi, non potevo fare in modo che la mia amica stesse così male, dovevo fare qualcosa. Iniziai a pensare (fu in questo momento che scoprii di avere un cervello) e una lampadina mi si accese.
“Jessica… ho un’idea stupenda!! Vestiti, oggi andremo… al LUNA PARK!!”
“Steven… non credo sia una buona id..”
“ZITTO AXL! Jessica per favoreeeee”
Feci il faccino dolce che nessuno riusciva a resistere e lei cedette. La vidi tornare con dei jeans neri, una maglietta con un teschio e delle converse. Salutammo i ragazzi piuttosto preoccupati nel lasciare Jess nelle mie mani (luridi bastardi) e salimmo su un taxi che ci portò dritti al Luna Park più grande di Los Angeles. Io amo i Luna Park, insomma… amo le cretinate. Una volta entrati vidi un miraggio… c’erano milioni di….
“POPCORNNNNNNNNNNNNNNNNNN”
Corsi veloce verso il signore che li vendeva trascinandomi dietro Jess per comprare un mega pacco pieno di deliziosi Pop Corn.

*JESSICA*
Steven era davvero dolce oggi, cercava in tutti i modi di farmi ridere, e a volte ci riusciva. Era il mio migliore amico per questo motivo, era il ragazzo più simpatico e cretino che conoscessi! Abbiamo fatto di tutto oggi pomeriggio al Luna Park, e ad ogni cosa Steven aveva pronta una cazzata. Per prima cosa siamo passati dalla ruota panoramica e Steven, invece di godersi il panorama della città di Los Angeles, si godeva il bel “panorama” delle tette delle ragazze che secondo lui dall’alto erano ancora più sexy ma soprattutto perché era un punto di vista che a lui era piuttosto insolito visto che una ragazza più bassa di lui non l’avevo mai vista. Poi ho costretto Steve a entrare con me nel treno del terrore, e devo dire che mi sono divertita un casino perché lui si spaventava di continuo sputando Pop Corn in qua e là per poi imprecare sul fatto che erano finiti. Più tardi (dopo aver comprato altri Pop Corn) abbiamo fatto un giro su un trenino superveloce che si ribaltava e il mio povero amichetto si è ritrovato con i Pop Corn in faccia perché volavano indietro a colpa della velocità. Non riuscivo a smettere di ridere quel pomeriggio, era come se avessi dimenticato tutto quello che era successo! Passò altro tempo tra giochi e risate per poi dover tornare a casa, mi accorsi che era ora di pranzo.
“Steve è ora di pranzo, perché non mangiamo qualcosa nella tavola calda qui accanto?!”
“Siiii bella idea!! Lì ci sono le cameriere gnoccheeeeeee”
“Steve, sei un caso disperato!”
Gli tirai una bella pacca in testa ed entrammo a mangiare, anche lì ci fu da divertirsi perché Steven toccava il culo alle cameriere e una gliel’ha fatta pagare cara buttandoli il viso dentro il piatto di spaghetti al ragù! Una volta finito tornammo a casa, abbracciai Steven ringraziandolo per la bella mattinata ed entrai nel mio appartamento.

*SLASH*
Jessica. Non voleva né vedermi né sentirmi, e ne aveva tutte le ragioni. In fondo la colpa è solo mia, sono io che ho rinunciato a lei per avere Michelle e quindi tanto vale sistemare le cose con Michy almeno. Jess non mi perdonerà mai ma… è la mia vita cazzo, con Michy è diverso, è speciale. Ora è in salotto, la chiamo così ne parliamo.
“Michy? Puoi venire in camera mia per favore?”
Sentii dei passi e per poi vederla davanti a me immobile.
“Che c’è Slash!?”
“Siediti…”
Si sedette, le presi le mani.
“Michelle… quello che ti ho detto la scorsa volta quando ci ha sentiti Jess erano cose vere, insomma lo so che non è il momento giusto perché lei sta davvero male per colpa nostra e tutti sono incazzati con me ma… prima o poi l’avrebbe scoperto, io amo davvero te, e ora che ti ho ritrovata davvero non voglio più perderti… “
Si guardava le mani con uno sguardo triste, la vidi chiudere gli occhi per poi farne scendere delle lacrime, capivo come si sentiva. La abbracciai per poi restare così un po’. Fu lei a rompere il silenzio.
“Slash, io ti amo davvero e desidero con tutto il cuore che tra noi ci sia qualcosa ma… mi sento una stronza insomma… ho rovinato la tua relazione, le tue amicizie e fatto star male una mia amica”
“Shh Michelle non è colpa tua! Non è colpa di nessuno, semplicemente così doveva accadere, e se ne faranno tutti una ragione”
La strinsi forte per lasciarle un bacio sulla testa. Mi alzai dopo poco per andare a prendere un bicchiere d’acqua in cucina. Trovai Izzy e Axl a parlare seduti sul divano.

Grazie mille a chi legge e recensisce :3 Alla prossima! ;)
-Jessie

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Capitolo 28
*** Thinking with Led Zeppelin ***


27- THINKING WITH LED ZEPPELIN


*JESSICA*
Quando entrai in casa non trovai nessuno, allora decisi di andare in camera e ascoltare un po’ di musica. Misi il vinile dei Led Zeppelin per poi sdraiarmi beatamente sul letto, chiusi gli occhi e mi rilassai, ma non durò molto perché la mia mente si affollò di pensieri di tutti i tipi.
Slash. Insomma… se era lui la causa di tanto dolore come facevo ad amarlo ancora? Non dovevo stare così male per uno che non ha minimamente pensato ai miei sentimenti. Devo dimenticarlo, anche se sarà difficile.
Axl. È innamorato di me… ma io? Cosa provo per lui? Insomma è un mio amico, caro amico. Mi attrae molto fisicamente ma non lo amo. Anche lui soffre per colpa mia, devo dedicargli più tempo, fargli vedere che ci tengo a lui e che non deve soffrire per me perché siamo solo amici.
Steven. Direi che è la persona più simpatica che conosco! Riesce sempre a farmi sorridere e farmi dimenticare le cose tristi.
Izzy. Tipo alquanto strano, potrei dire di non aver mai fatto una conversazione con lui! Ci scambiamo solo normali parole quotidiane, è avvolto sempre dal mistero e dalla tranquillità. Però Axl mi racconta che è il suo migliore amico e che lo consiglia sempre.
Duff. Stangone ossigenato che va pazzo per la mia amica, è davvero simpatico e dolce ma non abbiamo un gran rapporto!
Roxanne. La mia migliore amica, potrei dire mia sorella, ci conosciamo da quando eravamo piccole e siamo inseparabili. Non so come farei senza di lei!
Meg. Anche lei è strana, insomma come fa a stare con Izzy? Sono opposti! Lei è sempre felice e spensierata, a volte la invidio. Sembra non abbia problemi per la testa.
Michelle. Eccoci… lei… non so cosa sia per me! Era mia amica e le volevo bene perché è una persona dolce ma, lei e Slash si amano, l’avevo capito dall’inizio e dovevo accorgermene prima. Se mi mettessi nei suoi panni beh la capirei, in fondo non è colpa sua. Credo che andrò a parlarle.
La mia vecchia cittadina nel Colorado. Oh, quanto mi manca! La mia famiglia, i miei vecchia amici, correre per i campi di grano insieme alla mia amica, giocare, scherzare. Penso proprio di doverci tornare, la nostalgia è tanta.
Los Angeles, beh mi ha cambiato la vita, sono passata da un piccolo villaggio di poche casette a una città vera e propria. La vita qua ha un ritmo frenetico e le persone sono diverse, sono moderne. Mi hanno cambiato la vita anche le persone, direi di aver imparato davvero molto questi mesi trascorsi qua. Se mi chiedessero di tornare in Colorado e lasciare tutto e tutti qua non lo farei mai, andrei solo per un viaggetto, niente di più.
Iniziai a sentirmi sola, quindi decisi di andare dai ragazzi per magari dire a Rox di uscire a fare un po’ di shopping oppure uscire con Axl.

*IZZY*
In cucina trovai Axl, mi sedetti accanto a lui.
“Che c’è Axl? Sembri piuttosto preoccupato!”
“è che Jess sta molto male e mi preoccupa in fatto che sia per il Luna Park con quel coglione di Steve!”
“Io invece penso che le farà bene”
Mi accesi una sigaretta appoggiando la testa allo schienale della sedia.
“Speriamo… non vedo l’ora che torni”
“Senti Axl, che sei innamorato cotto di lei ormai l’abbiamo capito bene tutti. Ti ricordi cosa ti ho detto qualche mese fa?!”
“lo so Izzy, mi dicesti che quando lei e Slash si fossero allontanati avrei dovuto approfittarne per avvicinarmi a lei, ma facendolo mi sento un opportunista, lei al momento ha bisogno solo di qualcuno che la consoli, non un nuovo ragazzo! Per ora mi limito a quello”
“Fai come vuoi…”
Nel frattempo vidi arrivare Slash, aprì il frigo prendendosi dell’acqua. Axl lo guardava con odio. Quando Slash si girò verso di noi arrivò anche Michelle, Axl puntò lo sguardo da altra parte torturandosi il labbro inferiore dalla rabbia.
“Piccioncini… che volete!?”
“Axl ti prego…”
“Ti prego un corno!!”
“Senti, io e Michelle abbiamo deciso di metterci insieme, che tu lo voglia o no tra me e Jess non c’è più niente”
Vidi Axl alzarsi bruscamente facendo cascare la sedia e andare verso la porta. Nel frattempo entrò Jessica che si ritrovò lo spettacolo di Michelle e Slash abbracciati. Vidi il suo viso farsi leggermente pallido per poi perdere l’equilibrio. Fortuna che Axl era lì e le se avvicino velocemente.
“Jess tutto ok?”
“S-si Axl è un leggerissimo calo di pressione….”
“Bene, com’è andata con Steven?”
“Mi sono divertita molto, è stato bello riuscire a sorridere per almeno un istante”
Lo sguardo incazzato di Jess si puntò su Slash che la guardò dispiaciuto.
“Axl andiamo in casa mia, qua non c’è niente di bello da vedere….”
“Già… certo, andiamo”
La porta si chiuse e io me ne andai in camera ad ascoltare qualcosa, passando veloce accanto a Slash e Michelle.

Eccomi! Il capitolo di Steven al Luna Park spero abbia tirato un po' su il morale ahah questo è un noioso capitolo indispensabile però per chiarire le idee di Jess! Il prossimo spero sia più sostanzioso! Alla prossima e grazie come sempre a chi legge e recensisce :3
-Jessie :D

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Capitolo 29
*** Christmas is near ***


28- CHRISTMAS IS NEAR


*JESSICA*
Era passato un mese, i Guns erano sempre meno presenti perché la loro fama aumentava a vista d’occhio. Meg e Izzy erano inseparabili, Roxanne e Duff litigavano molto spesso visto che Duff aveva problemi con l’Alcool e Steven non aveva la minima intenzione di avere una ragazza perché si divertiva con le sue amate troiette. Michelle e Slash non ho idea di come stessero, visto che li evitavo il più possibile, ma quelle poche volte che li vedevo sembravano affiatati, provavo disgusto per lui perché non si era degnato di pensare a me, non ha pensato minimamente a come mi sarei sentita vedendoli insieme. Per fortuna Axl mi stava accanto, si preoccupava per me e riusciva sempre a sollevarmi il morale. Lui, Steven e Roxanne erano importantissimi per me, spesso passavo i pomeriggi con loro a scherzare e combinare cazzate per la città. Ormai stavo meglio, avevo capito il mio errore e non l’avrei commesso un’altra volta.
Si stava avvicinando Natale, la città era piena di luci e aria di festa. Uscivamo spesso di sera per vedere le vetrine dei negozi tutte addobbate e decorate. Quel pomeriggio eravamo riuniti tutti a casa dei ragazzi per decorarla.
“Siiii finalmente!!!”
“Steven, ti prego..! A me sembra una stupidaggine quella di addobbare la casa e fare quel fottuto albero che per altro mi fa venire il nervoso con quelle lucine che si spengono e si accendono e si spengono e si accen…”
“Izzy daiii sei sempre così depresso! Un po’ di luci e colori ti faranno bene”
“Io continuo a dire sia una festa stupidissima!”
Si accese una sigaretta appoggiando la testa al divano.
“Bene, da dove iniziamo?” disse Rox con voce squillante alzandosi in piedi
“Mmh, direi che possiamo iniziare aprendo l’albero e addobbandolo, poi si può mettere un po’ di luci per la casa!”
“Ben detto Duff, però il problema è… ce l’abbiamo l’albero?!”
“Giusto… due di noi ora escono e comprano l’albero mentre noi altri si mette le luci”
“Vado io con Jess!” disse Axl guardandomi sorridente
Mi alzai, presi la giacca e uscii insieme ad Axl.
Per strada osservavo la città, c’era un aria magica, natalizia. Le persone erano felici e spensierate, le coppie si baciavano e sorridevano tra loro. Vedere tutto ciò mi rendeva triste e felice allo stesso tempo, felice perché era bello vedere che tutti andavano d’accordo ma triste perché io non avevo la loro fortuna, il mio natale non sarebbe stato allegro e pieno di coccole. O forse sì? O forse avrei trovato il ragazzo giusto, proprio quel Natale?
“Jess a cosa pensi?”
Un Axl sorridente si era fermato e mi fissava.
“Alle solite cose, nulla di importante”
“Sarà! Bene ora entriamo nel negozio che se no ritardiamo!”
Entrammo nel piccolo negozio molto accogliente e solare, prendemmo un albero di media altezza e uscimmo ringraziando la commessa.
“Jess ti vedo davvero pensierosa oggi… colpa di Michelle e Slash vero? Già… beh ti capisco, non hai molta voglia di tornare a casa. Se vuoi ci possiamo fermare in quel prato là a riposare un po’!”
“A dire la verità io tornerei a casa perché ci stanno aspett..”
Nemmeno il tempo di parlare che mi aveva preso la mano trascinandomi verso quel prato, sembrava che fosse lui quello che ci teneva di più ad andare, non io. Si sedette sull’erba fresca a gambe incrociate invitandomi a sedere accanto a lui. C’era un freddo venticello che faceva congelare le guance, era un posto tranquillo e silenzioso, si sentiva solo un sottofondo di brusio della strada. Chiusi gli occhi cercando di non pensare a niente per rilassarmi. Sentii una mano calda accarezzarmi la guancia, aprii gli occhi trovandomi Axl molto vicino che mi guardava con un sorrido dolce.
“C-che c’è?”
“Ahah hai le guance rosse dal freddo, sei davvero carina…”
Si avvicinò ancora di più, il mio cuore iniziò a battere forte e il mio petto prese fuoco, non capivo perché, insomma Axl per me era solo un amico.
“Jessica… devi smetterla di pensare a Slash, lui ti ha trattata di merda non merita nemmeno che tu lo pensi… io, insomma ho aspettato tutto questo tempo e ora non ce la faccio più, ti vedo sempre giù e questo mi fa star male, credi di essere innamorata di lui ma è inutile ormai lui non ricambia più! Ok lo so che lo sai ma voglio che tu te lo fissi bene in testa…. Io ti amo e ti prometto che non ti farò soffrire…”
Le sue parole mi fecero star male, perché aveva ragione. Mi aveva sbattuto in faccia la realtà. Vidi il suo viso avvicinarsi al mio e le sue labbra sfiorare le mie, ero impotente sotto il suo sguardo di quei occhi verde smeraldo. Appena fece incontrare le nostre labbra mi ritrassi subito, no, non potevo iniziare una nuova storia, non con Axl! Non volevo rovinare la nostra amicizia, non volevo essere ferita di nuovo. Vidi il suo viso trasformarsi in un broncio deluso, mi alzai iniziando a camminare spedita verso casa. Axl rimase a sedere sul prato.

*AXL*
Cosa cazzo avevo fatto? Insomma… trattenermi fino ad allora era stata un impresa, quando la vidi lì sola seduta sul prato con quelle guance rosse non sono riuscito a resistere. Dirle i miei sentimenti è stata una buona idea, finalmente mi sono sfogato ma baciarla no, troppo affrettato. Sapevo che non avrebbe ricambiato, nel suo cuore c’è ancora Slash e questa cosa proprio non mi va giù. Ora se n’è andata, è delusa, e io ancora di più. Non so se andarle dietro o aspettare, alla fine decido di stare un altro po’ a godermi quella tranquillità, probabilmente preferisce rimanere sola. Dopo una mezzoretta decido di alzarmi ed andare visto che gli altri stanno aspettando l’albero, lo prendo sottobraccio e mi avvio verso casa.

Eccomi!! Scusate ma non ho avuto molto tempo per aggiornare, ringraziamento speciale a chi recensisce o semplicemente legge!
Alla prossima :33

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Capitolo 30
*** I'll change, for you ***


29- I’LL CHANGE, FOR YOU

*ROXANNE*
“Allora ragazzi, intanto noi tiriamo fuori gli addobbi e iniziamo a districare tutti i fili, che mi sembra la cosa più noiosa!” esclamò Michelle scattando in piedi, i Guns si guardarono in silenzio.
“Non avete addobbi?” chiese Meg.
“Dovremmo?” chiese Izzy incerto
“Cazzo niente addobbi niente albero!”
“EVVAI!”
“Evvai un cazzo amore!” rispose Megan seccata.
“Slash, Meg, Izzy, andiamo noi quattro a comprare gli addobbi?” propose Michelle.
“Che disorganizzazione ragazzi! Si ok andiamo!” disse Slash prendendo il cappotto
“Posso venire anche io?” chiese Steve tutto sorridente
“Si! Va Steve e io resto qui!-“ disse Izzy
”No tu vieni! Ma a questo punto venite anche voi no?” disse Megan
”Eh?” mi svegliai io, ero un po' con la testa tra le nuvole in quel periodo
“Ah no.. io non vengo! Se vuoi vai tu Rox!” disse Duff sedendosi sul divano
”Ecco...”
“Non importa Rox, rimani qui a casa!” esclamò Michelle chiudendo la porta
“No ma io...”
Erano già usciti, in quel periodo le cose tra me e Duff non andavano alla grande, proprio a Natale, chissà se mi aveva fatto un regalo, ero nervosa, non riuscivo a calmarmi, perchè dovevo fare così?
“Ehi Rox!”
La voce del mio ragazzo mi richiamò sulla terra.
“Che hai? Ti vedo pensierosa, vieni qui su!” fece segno con il braccio di avvicinarmi, mi accoccolai vicino a lui e mi feci piccola piccola dentro il mio enorme maglione.
“Perchè io e te litighiamo così tanto?” chiesi tutto d'un tratto senza guardarlo, sentii il suo braccio irrigidirsi.
“Tu vorresti che io fossi un altra persona, io non ci riesco, per questo, semplice e conciso”
“E allora perchè stiamo ancora insieme? Perché stai con una persona che non ti merita?”
Duff si girò per guardarmi negli occhi.
“Perchè io ti amo…” mi sussurrò “Non mi importa se certi aspetti di me non ti piacciono, cercherò di cambiare, farò tutto per te, lo sai!”
Guardare quel ragazzo esporsi così mi fece sentire davvero debole non ne capivo il motivo.
“No tu.. tu non devi cambiare, devi solo tornare com'eri prima, senza questo attaccamento ossessivo alla droga e all'alcol, lo sai anche tu...”
Duff mi baciò facendomi sedere sulle sue gambe, la cosa che mi rendeva triste era non riuscire mai a capire se i suoi sentimenti erano veri o solo effetto di qualche stupefacente, la cosa mi distruggeva. Mi staccai un attimo e lo guardai negli occhi.
“Voglio il meglio per te!” mi disse sorridendo.
Lo abbracciai senza pensarci due volte, a volte riuscivo a riportarlo alla realtà.
“Su andiamo! Tra poco arrivano i ragazzi, aiutami a preparare qualcosa da mangiare, mentre si decora l'albero è sempre bello avere qualcosa sotto i denti!”
Esclamai d'un tratto alzandomi, lui mi prese per i fianchi e mi mise a sacco di patate.
“Lasciami stronzo!” urlai ridendo.
Dopo poco arrivarono gli altri con gli addobbi, Steve aveva in testa la stella di punta e appese alle orecchie due palline di natale, era veramente buffo; Izzy aveva una faccia suicidio.

*JESSICA*
Quando tornai a casa ero indecisa tra l’andare nel mio appartamento o in quello dei ragazzi, alla fine decisi di andare da loro, sarebbe stato divertente addobbare la casa insieme ai miei amici e magari mi avrebbe fatto dimenticare ciò che era successo prima con Axl. Quando entrai trovai un disordine infernale: Steven era in piedi per mettere palline colorate dappertutto, e tutto ciò lo faceva sopra Duff che imprecava dolorante.
“Cazzo Steve ma quanto pesi!?!?”
Megan cercava di convincere Izzy ad alzarsi dal divano ed entrare nell’atmosfera natalizia.
“E dai Izzy, non potrai stare tutto il tempo su quel fottuto divano! Alzati suuuu”
Per terra era pieno di scatole con dentro le decorazioni sparse qua e là per la camera, in terra erano sedute Roxanne e Michelle mentre scherzavano, Slash era sdraiato a fumare.
“Ciao ragazzi!”
“Ehi, ciao Jess! Dov’è Axl? E l’albero?” chiese Roxanne sorridendomi
“Beh l’albero ce l’ha Axl che voleva rimanere un attimino fuori, tornerà tra poco” mentii
“Ok! Noi abbiamo quasi finito, appena arriva lui ci mettiamo a sistemare l’albero!”
“Perfetto, Roxanne domani ti va di uscire per comprare i regali?”
“Si! È vero me n’ero dimenticata! Domani posso venire certo!”
“Bene” mi sedetti per terra anch’io a parlare con la mia amica, Michelle tornò da noi con delle bottiglie di Jack, mi sorrise allora mi resi conto che non dovevo fare la fredda solo perché ero gelosa, ricambiai il sorriso per la prima volta e la vidi molto contenta. Iniziai ad avere freddo, in casa di certo non potevo mettermi il cappotto, ma la mia maglietta in pieno dicembre non era l’ideale.
“Steven? Mi presteresti uno dei tuoi maglioni? Ho freddo!”
“Certo, vai in camera mia, lo trovi sulla sedia”
Mi alzai andando verso la camera di Steve, quando entrai il puzzo di alcool non mi permetteva di respirare, c’erano pop corn dappertutto, era proprio uno sporcaccione il mio amichetto. Notai il maglione rosso di Steve sopra la sua sedia (io la chiamerei piuttosto “armadio”) lo presi per poi metterlo sopra la maglietta. Stava grande a Steve quindi immagina a me che ero più magra di lui! Mi scaldai subito, uscii dalla stanza andando a sbattere contro qualcuno.

Scusate se non ho potuto aggiornare quotidianamente ma i compiti mi assalgono D: Spero il breve capitolo vi piaccia, alla prossima! ;)
-Jessie

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Capitolo 31
*** Where is the old Jess!? ***


30- WHERE IS THE OLD JESS!?


*AXL*
Entrai in casa trovandomi un putiferio davanti, avevo deciso di chiedere scusa a Jess così chiesi ai miei amici dov’era, mi dissero che era in camera di Steve a prendere qualcosa. Passai il corridoio sbattendo contro qualcuno, appena mi ripresi vidi che era Jessica, era cascata a terra!
“Jess?! Come stai?!”
“Bene… tranquillo…”
Si alzò e mi passò vicino senza degnarmi di uno sguardo, a quanto pare era ancora arrabbiata e la capivo ma… si avvicinava Natale e volevo passarlo al meglio con lei! Che cretino ero stato a rovinare la nostra amicizia proprio nel momento migliore.

*JESSICA*
 Merda, che brutta figura… quando me lo sono trovata davanti sono diventata tutta rossa e non ho avuto il coraggio di fermarmi e parlargli, ma dov’è finita la Jessica stronza e dura di sempre? Passo in mezzo ai miei amici e entro nel mio appartamento, sento loro che mi chiamano ma non ne voglio sapere. Mi butto sul letto cercando di calmarmi. Perché sono così? Perché vedere i suoi occhi color smeraldo mi fanno tremare le gambe e battere il cuore? Quando le sue labbra hanno toccato le mie ho avuto paura… forse perché sono… innamorata!? No! Jessica non puoi, ti complicheresti la vita in un modo assurdo. Ma mentre cercavo di scacciarlo dalla mia mente e cercare di non pensarlo davanti a me mi passavano le immagini dei suoi occhi così vicini ai miei e il sapore delle sue labbra, il suo petto nudo che mi abbracciava quando ero sola e tradita. Sì ero innamorata ma non potevo accettarlo, non volevo accettarlo. Mentre ero assorta in questi pensieri non mi ero accorta che qualcuno era nella stanza. Sentii delle braccia avvolgermi, aprii gli occhi e mi trovai davanti dei ciuffi ribelli di capelli biondi sul viso. Steven. Si staccò dall’abbraccio.
“Jess mi spieghi cos’hai?”
Mi misi a sedere torturandomi le mani e il labbro inferiore per trattenere le lacrime. Steven mi capiva, sembrerà stupido e infantile ma lo fa per divertirsi, in verità è una buona persona con un grande cuore, ed essendo il mio migliore amico mi conosce bene.
“Jess rispondimi… è da giorni che sei pensierosa e triste… lo so che sei ancora ferita per colpa di quel coglione di Slash ma sono sicuro che il motivo è un altro, ormai Slash per te è passato si vede da come lo guardi diversamente”
Aveva ragione, ormai il mio problema non era Slash, era Axl. Il fatto che non potessi respingere i miei sentimenti mi faceva sentire debole, una bambina ingenua. Buttai le braccia al collo del mio amico e iniziai a piangere, lui mi stringeva forte facendomi capire che non ero sola, lui per me c’era.
“Jess profumi di me”
“C-cosa?”
“Il mio maglione ahah, è strano sentire il mio odore su di te”
“Dici…?”
“Ahah vieni qua, e smetti di piangere! Non sei mica una bambina di due anni!”
Mi abbracciò di nuovo e io smisi di piangere.
“Grazie Steven…”
“E di che?! Ahah ora torniamo di là che voglio decorare l’alberello e senza di te non è divertente!”
Sorrisi per poi seguirlo fino all’appartamento dei ragazzi. Quando entrai stavano tutti decorando l’albero con di tutto, palline, strisce colorate, luci, biscotti.
“Eccomi! Il vostro Steve è tornato!! Aspetta aspetta…. All’albero manca qualcosa…”
“Cosa!?” chiese Megan
Steven sgattaiolò un attimo in cucina per poi tornare con un pacco di Pop Corn.
“Steve ti prego non dirmi che..”
I Pop Corn finirono sull’albero.

“Però… sembra neve! Bella idea Steve!” esclamai io.
“siii ora è perfetto!”
“No! Manca la stella, poi sarà perfetto!” disse Duff con superiorità
“Chi la mette?!” chiese Michelle
“Beh noi abbiamo decorato l’albero ma Jess non ha fatto niente, direi che lo dovrebbe fare lei” disse Rox guardandomi felice
“Ok! Per me è un onore ahah”
Mi avvicinai alla scatola, presi la stella e la misi sopra l’albero, poi mi allontanai ammirandolo.
“Bel lavoro! Ora festeggiamo!”
Non so perché ma la tristezza era svanita, era bastato sfogarsi con Steven. Quella sera bevemmo tutti insieme felici come prima, e per un po’ dimenticai tutti i problemi che avevamo, considerai tutti parte di una grande famiglia, un po’ speciale.

Capitoletto che non mi convince molto ma... il prossimo spero sia più sostanzioso! Avviso che non manca tantissimo alla fine della storia... sempre se la mia testolina non deciderà di frenare l'ispirazione ahah, grazie a chi legge e recensisce, sopratutto a Filthy e Smurf che sono molto attive! :D
-Jessie

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Capitolo 32
*** Presents ***


31- PRESENTS


*JESSICA*
Era arrivato il momento di fare i regali, avevo ben 8 regali da preparare e non sapevo come fare! Alla fine non sono uscita con Rox se no avrebbe scoperto cosa le avrei comprato. Era mattina presto e io stavo vagando per Los Angeles alla ricerca dei regali… e nel frattempo pensavo. Entrai in un negozio di vestiti per trovare qualcosa per le ragazze.
“Buongiorno!”
Dopo un oretta tra i vestiti avevo comprato una borsetta elegante per Megan che ne andava pazza, un paio di decoltè rosse che il giorno prima Roxanne voleva comprare ma non le bastavano i soldi, e una sciarpa per Michelle.
Uscii soddisfatta per poi fermarmi a pensare sul cosa regalare ai ragazzi. Steven, di sicuro gli avrei comprato qualcosa di strano ma speciale per uno come lui! Slash? Non ne avevo idea…. A volte esitavo sul farli il regalo, se lo merita? Dai è Natale! Gli comprerò un cd  così come a Duff. Izzy, una coppola nuova può andar bene. Axl… ogni volta che sussurravo il suo nome le immagini dei suoi occhi verde smeraldo e dei suoi soffici capelli affioravano la mia mente, stavolta non respinsi quei pensieri, anzi mi concentrai su di lui e… mi sorse un dubbio: la prima notte a Los Angeles, il ragazzo mascherato con cui avevo passato la notte aveva gli stessi occhi, Axl!? Non poteva essere lui! Mi concentrai di più e sì, constatai che era lui, le sue labbra, i capelli, gli occhi… questo voleva dire che io e lui avevamo già… oddio. In effetti quel ragazzo non me lo sono mai tolta dalla mente, quella notte era stata speciale, lui non l’aveva fatto solo per divertimento, lui lo faceva con amore e dolcezza. Aver scoperto questo mi convinse che io… ci tenevo ad Axl, più di quanto cercavo di convincermi, era inutile respingere i miei sentimenti, ero cotta di lui! Milioni di volte avevo sognato di sentire il sapore delle sue labbra e rimanere tra le sue braccia, e ora sapevo che era successo, anzi eravamo andati oltre. Merda, mi ero innamorata e sapevo che regalo gli avrei fatto. Mi alzai felice e continuai le mie spese, la coppola e i cd  furono comprati ma per Steven era difficile scegliere: alla fine entrai ormai senza speranze in un negozio che vendeva oggetti strani. Dopo aver dato un’occhiata qua e là il mio occhio si puntò su un oggetto molto particolare: era un “cappello” dove mettevi delle lattine e dei tubicini portavano il contenuto delle lattine alla bocca. Era perfetto! Super soddisfatta tornai a casa giurandomi di non rivolgere parola ad Axl e ignorarlo fino a quando non avremmo distribuito i regali.
Due giorni dopo: Natale.

*AXL*
Perché merito tutto questo? Ormai è Natale e Jess non mi rivolge parola da quando ho tentato di baciarla, voglio farmi perdonare per questo le ho comprato un ciondolo con un cuore d’argento. L’unico mio desiderio è che si sistemi tutto, mi accontento anche di essere solo suo amico, l’importante è che mi consideri. Tra un ora le ragazze verranno qua da noi per passare la sera del Natale insieme. Mi metto i pantaloni di pelle, una maglietta dei Led Zeppelin e scendo in salotto. Almeno quel giorno abbiamo cercato di lasciare la casa in condizioni presentabili.
“Hey Axl! È da un po’ di giorni che sei triste e non sfotti chiunque, che succede?! Il fatto che Jess non ti caga ti fa saltare i nervi? Povera stella!” esclamò Duff con fare ironico
“Fanculo!”
Che stronzo, farsi i fatti suoi no eh? Comunque sì aveva ragione. Stavo per tornarmene in camera in modo da stare solo e senza quei rompicoglioni ma la porta si aprì ed entrarono le ragazze, Jessica era davvero bella… indossava un vestitino blu notte senza spalline che ricadeva come un velo sulle ginocchia, delle decolté nere e una piccola borsetta nera si abbinavano perfettamente al vestito, i capelli erano raccolti in uno chignon arruffato. Sorrideva felice alle sue amiche.
“Buon Natale ragazzi!!”
“Buon Natale a voi ragazze!” rispose Izzy
Duff le fece accomodare mentre Slash portò le birre.
“Wow, stasera servizio completo! Avete addirittura sistemato la casa! Ahah ci riteniamo super fortunate” esclamò Megan
“Non abituatevi ragazze, è Natale e cerchiamo di fare i buoni” rise Steven
Passarono un paio di ore tra chiacchere e bevute, procedeva alla grande, se non per il fatto che io e Jessica ci ignoravamo continuamente, però lei al contrario mio era davvero felice quella sera. Arrivò il momento di scambiare i regali. Ci sedemmo tutti insieme a terra.

*JESSICA*
Vedere Axl irritato perché non lo consideravo mi divertiva tantissimo, ero davvero stronza. Dopo che tutti ebbero dato i regali fu il mio turno.
“Roxanne, Megan e Michelle questi sono per voi”
Aprirono i loro regali.
“Oddio Jess sono le scarpe stupende che volevo comprare!! Oddio grazie!!!”
“Wooow questa borsetta è stupenda!!”
“Questa sciarpa è morbidissima!! Grazie!!”
“Di niente ragazze, ehm… Duff e Izzy questi sono per voi, mentre questi sono per voi: Steven, Slash….”
“UN CAPPELLO PER LE LATTINE CON LE CANNUCCE!? MA è BELLISSIMOOOOOOOOOOOOOOO”
Steve si buttò su di me abbracciandomi forte.
“Ahah Steve mi fa piacere ti piaccia! Però lasciami che mi stai strozzando!”
“Grazie…” fu Slash a parlare
“Prego Slash….”
Era la prima volta che ci rivolgevamo parola dopo l’accaduto ma tra noi c’era comunque una forte tensione, il mio sguardo passò su Axl, accanto a me, era davvero distrutto poverino, forse credeva che a lui il regalo non l’avevo fatto. Arrivò il momento che tanto aspettavo…
“Beh manca qualcuno, o sbaglio?” dissi ad Axl, lui mi guardò con aria interrogativa
“Il tuo regalo è questo…”
Mi avvicinai velocemente alle sue labbra, facendole incontrare con le mie.

Ed eccolo l'atteso (?) capitolo! Finalmente Jess si fa avanti :33 però dovete aspettare il prossimo per scoprire la reazione del roscio é_è 
Grazie mille a chi legge e recensisce, alla prossima! 
-Jessie

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Capitolo 33
*** It's Christmas! ***


32- IT’S CHRISTMAS!

*AXL*
O merda! Jess mi stava… baciando!? Non riuscivo a crederci,  ormai avevo perso le speranze e mi ero rassegnato, invece ora stava succedendo tutto all’improvviso e non me ne rendevo conto. Dopo essermi capacitato della cosa approfondii quel semplice bacio stampo socchiudendo le labbra e facendo incontrare le nostre lingue Non riuscivo a staccarmi, la desideravo con tutto me stesso, le misi una mano su un fianco avvicinandola a me, lei con una mano mi accarezzava i capelli dietro la nuca. Ci staccammo dopo molto,ormai senza fiato, vidi i suoi bellissimi occhi di ghiaccio e sorrisi dolcemente. Si staccò da me e sentii una gelata di freddo nel non averla tra le mie mani.
“Jessica, mi devi spiegare un po’ di cose!” esclamò Roxanne
“Ahah credo tu non abbia bisogno di spiegazioni” rispose Jess guardandomi
“Uhh nuova coppietta!!” disse Steve battendo felice le mani.
Tutti erano sorpresi e molto felici per noi, mentre Slash non ne era molto entusiasta! Se si aspettava che lei stesse tutto il tempo depressa e dietro a lui si sbagliava di grosso. Passò un oretta a parlare del più e del meno soprattutto con domande a Jess, a quanto pare è brava con le sorprese, questo non se l’aspettava nessuno! Decidemmo di andare fuori a fare un giretto e bere in qualche locale, mettemmo i cappotti e uscimmo. Quando fummo fuori potrei dire che ci dividemmo “a coppie”. Jessica camminava vicino a me guardando le strade piene di gente. Fui io a rompere il silenzio.
“Jessica, sei proprio una stronza lo sai!?”
Si girò verso di me sorridente.
“Ahah lo so! Però ammettilo dai, il regalo ti è piaciuto!”
Eccome se mi era piaciuto, me la stavo mangiando con gli occhi.
“Jessica… perché l’hai fatto?”

*JESSICA*
Quella domanda devo dire mi ha preso alla sprovvista, credo sia abbastanza chiaro il perché, ma mi sembra ovvio anche che lui abbia bisogno di spiegazioni.
“Siediti”
Ci sedemmo insieme su una panchina, intanto avevamo già perso di vista i nostri amici. Alzai gli occhi al cielo, era pieno di stelle.
“Beh ecco… mi ci è voluto tanto per capirlo, ma io a te ci tengo molto. Ogni volta che ti pensavo desideravo sempre di essere tra le tue braccia e sentire il sapore delle tue labbra ma non riuscivo ad accettare tutto questo, dopo Slash mi ero promessa di non avere altre storie del genere ma… un giorno mentre ti pensavo mi sono resa conto che sono sempre stata innamorata di te, signorino mascherato…”
Rimase completamente di stucco, non so se perché avevo detto tutto ciò che pensavo o perché aveva capito cosa intendevo per mascherato. Dopo un po’ la sua faccia sorpresa si trasformò in un sorriso per poi prendermi e baciarmi con foga, baciava da dio, ogni volta che incontravo le sue labbra per me era un sogno. Quando ci staccammo mi sedetti su di lui appoggiando la testa sul suo petto, il suo cuore batteva all’impazzata.
“Jess quindi… tu eri lei!? Giusto! Quegli occhi… dio dovevo rendermene conto prima!!”
Tirò un grande sospiro per poi lasciarmi un bacio sulla testa.
“è il Natale migliore che io abbia mai trascorso…” sussurrai io
“Ma manca qualcosa!”
“Cosa!?” esclamai alzando il viso
“Il mio regalo! Chiudi gli occhi!”
Feci così come mi disse, lo sentii aggeggiare per poi sentire qualcosa di maledettamente freddo sul collo, tremai leggermente per poi scaldarmi subito nelle braccia di Axl, quando aprii gli occhi vidi un ciondolo con un cuore d’argento.
“Questo… è per me? Ma è bellissimo Axl! Mi sento una merda però, tu mi fai regali costosi mentre io…”
“Shhhh il tuo regalo era migliore che tu mi potessi fare”
Mi baciò un'altra volta, con molta dolcezza. Passammo molto tempo su quella panchina a guardare le stelle e coccolarci, per poi tornare sfatti a casa.
Mi accasciai stanca sul divano chiudendo gli occhi mentre mi toglievo la giacca.
“Che stanchezza stasera! È anche tardissimo! Ci vuole proprio una bella dormita…”
Axl appese la giacca sedendosi poi accanto a me. Sentii le sue labbra baciarmi il collo.
“Io non ho alcuna intenzione di dormire, scusami ma è già tanto se sono resistito fino ad ora”
La sua mano scese sulla mia gamba per poi passare sotto il vestito.
“Oh Axl… ma io ho sonno!” feci gli occhioni dolci e lui soffocò una risata
“Ok andiamo in camera a dormire allora!”
Ci alzammo per poi arrivare in camera mia. Mi tolsi il vestito per poi mettere dei pantaloncini e una magliettina corta che lasciava scoperta la pancia, Axl nel frattempo si era tolto i pantaloni di pelle rimanendo in boxer e maglietta. Mi accoccolai sotto le coperte.
“Buonanotte!!”
“Mmh…”
Axl si sistemò accanto a me per poi appoggiare il viso su una mia spalla e respirare il mio profumo.
“Cazzo non puoi chiedermi di stare buono buono con te qui a due centimetri da me in un letto!!”
“Ahah sei proprio senza speranze!”
Mi girai verso di lui facendo incontrare i nostri bacini, sfiorai appena le sue labbra per poi con una mano togliergli la maglietta. Iniziai a giocherellare con il suo piercing, lo vidi sorridere maliziosamente per poi bloccarmi i polsi e sedersi a cavalcioni su di me.
“Daiii voglio dormire!!” sbuffai io scherzosamente
“Mi dispiace ma dopo avermi provocato non puoi aspettarti niente!”
In un secondo i miei vestiti si ritrovarono a terra. Axl mi eccitava a dir poco, ci sapeva fare.

*AXL*
Quella ragazza mi fotteva il cervello! Il suo corpo era qualcosa di spettacolare e averlo tutto per me era qualcosa di fantastico. Tra baci e carezze riuscimmo a togliere i restanti indumenti, avvicinai il mio viso al suo, sentivo il suo respiro affannato scaldarmi le guance.
“Sei mia, e non permetterò più a nessuno di allontanarti da me”
Entrai in lei baciandola, e in quel momento mi sentii il ragazzo più fortunato del mondo. Il resto della notte passò così, a darci piacere fino ad addormentarci stremati accoccolati sotto le calde coperte. Non riuscivamo a staccarci, era come se dovessimo colmare tutto quel tempo in cui avevamo cercato di stare lontani. Era la prima volta che una ragazza mi faceva impazzire così, ero sicuro che non l’avrei tradita perché vederla star male mi faceva morire, con me sarebbe stata felice.

Scusate se non ho potuto aggiornare questi giorni! Spero il capitolo vi sia piaciuto, ammetto che è dall'inizio della storia che desideravo di scrivere questa parte ^^'' Grazie a tutti, alla prossima! ;)
-Jess <3

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Capitolo 34
*** L.A. Beach ***


33- L.A. BEACH

*ROXANNE*
Passeggiavano per i Sunset Strip in cerca di qualche locale dove stare per un po'. Sapevo che alla fine i ragazzi avrebbero scelto il Rainbow! 
Jess e Axl erano spariti da un po', ero contentissima di quello che era successo, Jess mi avrebbe spiegato tutto con più calma ma per il momento mi andava bene così.
Camminavo lentamente, Duff mi stringeva a sè con una mano sul mio fianco.
“Cazzo che freddo! Secondo me ci scappa anche una nevicata!” si lamentò Steve
”Si certo! in California! Guarda nevica tutti gli anni!” ironizzò Izzy
“Ma se sei il più coperto di tutti?”
“Che c'entra? E' solo perchè ho più freddo!”
“Si si certo! Io non vedo l'ora di provare questo cappello che mi ha regalato Jess! E' così figo!” esclamò il biondo.
Osservai Slash, teneva la mano di Michelle ma non la guardava, non parlava con nessuno, era assorto nei suoi pensieri, quello che aveva fatto la mia amica era stato senza dubbio un duro colpo per lui, più che altro perchè non se lo aspettava. 
“IL RAINBOW!!!!!!! Dentro! Ora!!!!!!!” urlò Steve fiondandosi dentro il suo locale preferito, noi lo seguimmo poco dopo.

*DUFF*
Ero entrato per la prima volta in questo locale anni prima, al liceo forse, si poteva dire che era la mia seconda casa, o la nostra, Steve ci provava sempre con la stessa ragazza che lo mandava puntualmente a quel paese, Izzy si sedeva sempre nello stesso posto, Slash ordinava sempre lo stesso, ormai ci conoscevano, eppure quella sera mi sembrò tutto diverso, era il primo Natale che passavamo tutti insieme, il primo che addobbavamo l'albero, la casa, il primo che ci scambiavamo tutti i regali. Da quando Roxanne e Jess erano entrate nella nostra vita non riuscivo a ignorare il fatto che tutto era stato stravolto.
“QUESTO CAPPELLO E' UNA FIGATA!”
Eccolo... Steven con il suo urlo mi riportò alla realtà, ero rimasto in piedi come un cretino mentre gli altri avevano già ordinato da bere.
“Duff ma che hai?” mi chiese Roxanne, era veramente tenera con le guance tutte rosse dal freddo.
“Niente Rox! Non ti preoccupare!” sorrisi guardandola negli occhi, come faceva a sopportarci tutti?

*STEVEN* 
Il fatto che fossi l'unico a non avere una ragazza nel gruppo non mi turbava affatto, anzi, ero più libero! Poi io avevo Jess, lei mi bastava, era strano avere una migliore amica, non succedeva dalle elementari, tutte le altre ragazze che si erano avvicinate a me alla fine me le ero portate a letto, ero fatto così, lei no, non l'avevo mai vista sotto quella luce. Mentre pensavo a tutto questo testavo il suo regalo, due lattine di birra sulla testa, era l'invenzione più geniale di questo mondo! Avrei potuto bere mentre suonavo durante i concerti, tutto questo mi faceva ridere dalla gioia.
“Ma Axl e Jess?” chiese Michelle
Vidi Slash immobilizzarsi e stringerla a sé, non ce l'avevo con lui per quello che era successo, era pur sempre un mio amico ma il fatto che la relazione tra Jessie e Axl non gli andasse a genio mi suscitava un sentimento strano, non so... ero quasi felice, se lo meritava.
“Non so.. sono rimasti fuori! Vi va se andiamo in spiaggia un po'? Chiedo a Jamie di avvertirli se arrivano qui!” propose Megan
“Vada per la spiaggia!”
Arrivammo sulla spiaggia californiana, essendo inverno faceva un freddo della madonna ma era comunque bello vedere il cielo stellato e le onde sbattere contro la fredda sabbia.
Era piuttosto romantico e quindi le coppiette ne approfittarono per sbaciucchiarsi, in quei momenti avrei voluto che ci fosse qualche ragazza anche con me, mi accontentai del mio cappello con le lattine di birra che per fortuna non erano ancora finite. Mi appoggiai ad un albero gustandomi il sapore amaro della birra, ormai mi rimaneva solo quella. L’inferno iniziò quando…
“è FINITA LA BIRRAAAAAAAAA NOOOOOOOOOOOOOOO” urlai disperato.
Ok forse avevo esagerato, mi guardarono tutti male. Vabè mi accesi una sigaretta e passai il resto del tempo a pensare (io che penso? Impossibile!): ero molto felice che la mia amica avesse finalmente sorriso sinceramente dopo quello che era successo con Slash, di lui invece non so cosa dire… è il mio migliore amico, lui e Michelle sembrano felici però devo ammettere che stasera è davvero turbato per quello che è successo (ci godo!).

*SLASH*
Jessica che bacia qualcun altro, e questo qualcuno è Axl. Non riesco ad accettare tutto ciò. È come se gliel’avessi data vinta. Mi è tornato in mente quando ci baciammo per la prima volta e di quanto ci ho messo a farla innamorare, a quando Axl aveva detto di essere innamorato di lei, mi ero promesso che non glielo avrei permesso invece ora… erano loro quelli che si amavano, e io avevo permesso tutto questo solo perché rivedendo la mia ex ragazza me ne sono innamorato un’altra volta, dimenticandomi di quella che già avevo ferendola e facendola star male.
“Slash!? Sei piuttosto pensieroso oggi… mi spieghi cos’hai?!”
Michelle aveva alzato la testa dal mio petto e mi stava fissando, il mio sguardo era perso tra le onde del mare.
“Niente Micky, le solite cose…” risposi vago
“Non è vero! Da quando Jess e Axl si sono baciati non fai altro che pensare ed essere più freddo… tu…”
“Michelle non lo dire nemmeno per scherzo! Sai bene che amo te, è solo una cosa che mi ha preso alla sprovvista, tranquilla. Non devi preoccuparti minimamente”
Le lasciai un leggero bacio sulle labbra per poi farla accoccolare di nuovo sul mio petto.
Cercavo di convincerla, ma prima dovevo convincere me stesso.

E qua la storia si sarebbe dovuta concludere ma, maniaca delle complicazioni come sono, non potevo farla finita in un modo così semplice! :D quindi nel prossimo capitolo un salto temporale! Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono, alla prossima :3
-Jess

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Capitolo 35
*** Everything is changed ***


34- EVERYTHING IS CHANGED


*JESSICA*
Erano passati due anni, due anni in cui erano cambiate molte cose. Michelle e Slash si erano lasciati ma avevo preferito non indagare sul motivo, Megan aspettava un bambino da Izzy che sinceramente in veste di papà non riuscivo proprio a immaginarlo. Roxanne aveva lasciato Duff da un anno perché il biondo beveva troppo e quando Rox era venuta a sapere che si drogava anche… una litigata aveva fatto finire tutto. Lui, incosciente, aveva anche provato a metterle le mani addosso. Dopo essersi reso conto di aver perso l’amore della sua vita e quasi averla picchiata per colpa di qualcosa che lo stava uccidendo si era recato in una clinica per disintossicarsi. Questo aveva fatto sorridere Roxanne che però soffriva nel non averlo accanto… ma l’aveva fatto per il bene suo e per quello di Duff. Io e Axl? Beh quel tempo trascorso insieme era stato molto importante per entrambi, ci siamo conosciuti meglio, abbiamo passato bellissimi momenti insieme e soprattutto abbiamo capito che non possiamo stare senza l’altro. Per questi motivi abbiamo deciso di sposarci. Dimenticavo il dolce Steve! Ha una ragazza fissa ora, si chiama Kate e non la conosco molto… è un tipo timido e dolce, e si vede che Pop Corn (ormai lo chiamiamo così) la ama alla follia, la guarda sempre con occhi sognanti. Per quanto riguarda la band dei ragazzi va tutto alla grande, il loro album “Appetite For Destruction” li ha resi famosissimi, in effetti io lo amo… le canzoni sono piene di grinta e passione!
Da un mesetto stavamo organizzando il matrimonio: si sarebbe normalmente svolto in una chiesa con subito dopo un buffet, gli invitati erano su una cinquantina, niente di esagerato. Il vestito che avevo scelto era senza maniche e molto aderente, risaltava a pieno le mie curve. Da sotto il sedere si allargava leggermente finendo in una lunga coda a strascico, sul petto e sul fianco c’erano delle piccole rose della stessa stoffa del vestito. Avrei abbinato la collana con il cuore d’argento che Axl mi aveva regalato il Natale in cui è iniziato il nostro amore e delle scarpe col tacco. Roxanne ovviamente faceva la damigella d’onore, lei aveva optato per un vestito rosso di leggero tessuto che le ricadeva dolcemente sulle ginocchia, abbinati ovviamente dei tacchi vertiginosi e una borsetta dello stesso colore. Sarebbe venuta anche Michelle, non la vedevo da un bel po’, mantenevamo comunque i contatti chiamandoci ogni tanto. Ero emozionatissima all’idea di sposarmi, con Axl poi. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che stavo con un ragazzo del genere, il ragazzo che tutte vorrebbero: affascinante, provocante, romantico e protettivo. Per altro cantava da dio, si può chiedere di più?

*AXL*
Quella sera io e Jessica avevamo organizzato una festa enorme con tutti gli invitati al matrimonio, una festa in puro stile Guns: alcolici, musica e divertimento. Si sarebbe svolta al Rainbow, a noi piaceva l’idea della festa prima del matrimonio per ricordare i vecchi tempi e passare del tempo con gli amici divertendoci visto che dopo esserci sposati tutto sarebbe cambiato. Avremmo rivisto tanti vecchi amici tra cui Michelle. A proposito di Michelle: pochi mesi dopo il fidanzamento di me e Jess i due piccioncini si erano lasciati… a quanto pare quel coglione di Slash si è sbagliato di grosso a lasciare Jess per il suo “vecchio amore”. Ma non me ne frega niente, ormai lei è mia: anche se Saul prova ancora qualcosa per lei non la deve nemmeno toccare.
Mancava mezzora all’incontro sull’entrata del Rainbow. Io e Jess eravamo nel nostro appartamento a prepararci.
“Piccola hai ancora da sistemarti o hai finito? Guarda che si ritarda!”
“Ahahah mister puntualità parlò!” rise lei
“Ah sì eh? Ironica oggi!”
Mi avviai verso il bagno dove si era rintanata da ore. Aprii piano la porta trovandola intenta a mettere il mascara davanti allo specchio. Non si accorse di me così mi avvicinai prendendola per i fianchi.
“Hey!! Axl ti prego lasciami devo finire!” si lamento lei continuando a mettere quel coso appiccicoso sulle ciglia
“Uff… quanto ti manca?”
“Poco! Qui ho finito, vado in camera mi vesto e sono subito da te!”
Mi schioccò un bacio sulla guancia per poi correre in camera. Io approfittai per buttarmi sul divano e accendere la tv. Dopo 10 minuti tornò con addosso un tubino nero, calze a rete e stivali neri di pelle. Vederla così oltre che provocarmi di brutto mi ricordò la serata in maschera, era vestita uguale.
“Manca solo la maschera!” esclamai sorridendo
“Ahaha sapevo te ne saresti accorto! Boh mi sembrava un abbigliamento carino per una serata del genere” sussurrò avvicinandosi
“Mmh si, ma dopo il matrimonio ti permetto di mettere cose così solo per me…”
Si attaccò famelica alle mie labbra baciandomi con trasporto, quando i suoi occhi finirono sull’orologio si staccò subito e veloce si mise il cappotto.
“Riprendiamo stanotte, ora vestiti che bisogna andare!!” esclamò mentre stava aprendo la porta. Misi anch’io il cappotto e la raggiunsi.

Eccomi! Ho pubblicato il capitolo il prima possibile a grande richiesta di una lettrice, ma non ho davvero tempo e quindi non so quando aggiornerò! Grazie a tutti e spero che il capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima :D
-Jess :3

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Capitolo 36
*** Duff, I love you ***


35- DUFF, I LOVE YOU

*ROXANNE*
Stavo andando alla festa, in quella festa ci sarebbe stato Lui. Da quanto non lo vedevo? Un anno? Non l’avevo mai dimenticato, ci avevo sofferto come un cane nel lasciarlo andare via, ma era per il nostro bene. Ero venuta a sapere che si era disintossicato ed ero felice per lui, ora almeno stava bene. Cosa avrei provato a rivederlo?
Mentre pensavo a questo mi accorsi di essere già arrivata. Indovinate chi era l’unico arrivato? “Merda” sussurrai, mi avvicinai il più lentamente possibile pregando che qualcun altro venisse a rompere quella tensione. Era come l’avevo lasciato, solo più colorito e meno trascurato. La sua chioma bionda e i suoi occhi metallici erano i soliti, era il mio Duff. Quanto fui così vicina perché lui sentisse la mia presenza alzò lo sguardo incontrando il mio, involontariamente diventai rossa e lui sbalordito nel vedermi.
“Oh, ciao Roxanne…” sussurrò
“Duff… ti trovo bene” dissi io abbassando lo sguardo
“Anche io, come stai?”
“Bene” mentii io, stavo tutto all’infuori che bene in quel momento “Tu come stai?”
“Anch’io bene dai…”
Cazzo, quando sarebbe arrivato qualcuno a rompere la fottutissima tensione? Ero in leggero imbarazzo e per fortuna Slash arrivò. Salutò calorosamente Duff e salutò freddamente me, non eravamo in buoni rapporti perché non gli avrei perdonato quello che aveva fatto alla mia Jessie. Dopo poco arrivarono anche gli altri ragazzi, alla fine Jess e Axl che tutti acclamarono felici.

*SLASH*                                                                                                                                  
Axl e Jess passavano il tempo a sbaciucchiarsi e ridacchiare. Perché? Perché l’avevo lasciata nelle mani di quello per colpa di una fottutissima cotta per Michelle? Io al contrario Jess l’amavo, e il senso di colpa mi rodeva dentro. Quella sera poi, oh cazzo se era attraente! Ma mi ero promesso che non l’avrei toccata, sia per non creare problemi ora che si sarebbero sposati sia perché ormai lei mi odiava.
Il mio sguardo si puntò su una figura magra che entrò dalla porta del Rainbow: era Michelle. Cazzo, mi ero dimenticato che ci sarebbe stata anche lei!
#Due ore dopo: tutti belli sbronzi.

*DUFF*
Era tutta la sera che ci pensavo ma… cazzo, non riesco a stare senza di lei. Vederla mi ha ricordato quanto ci tengo. Mi sono disintossicato per lei e ora le mostrerò che sono cambiato. È lì, beve insieme alle sue amiche… le parlo o no? Ma sì dai, checca che non sei altro Mckagan! Mi avvicino lentamente sistemandomi per bene la giacca e i capelli come un ragazzino impacciato; eccola, mi ha visto.
“Senti Roxanne… ecco, potresti venire un secondo fuori? Devo parlarti…” chiesi timido
“Ecco io..”
Una spinta di Jess la fece avanzare, dopo aver mostrato il suo dito medio all’amica si avviò con me fuori dal locale. Ci appartammo in un angolo silenzioso e solitario. La fredda notte di LA si fece sentire, tanto che Roxanne si chiuse per bene il cappotto e le sue guance arrossarono.
“Dimmi tutto” disse piccata
“Ecco…” iniziai a grattarmi la testa nervoso “Sai il motivo per cui ci siamo lasciati, sai quanto ci siamo stati male e saprai anche che sto cercando di rimediare e che mi sono disintossicato”
Mi guardava con occhi tristi, continuai a parlare.
“Non è stato facile stare quel tempo nella clinica ma… l’ho fatto per te, perché ho capito che sei più importante di una fottutissima droga! Io oggi quando ti ho rivisto, mi sono sentito come ravvivato, tu Rox sei la mia vita, lo vuoi capire?”
I suoi occhi si velarono di lacrime, lacrime tristi perché sapeva che dicevo la verità.
“D-Duff…” fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di scoppiare a piangere. La strinsi forte tra le mie braccia, era piccola in confronto a me, arrivava a malapena alla mia spalla con i tacchi. Le accarezzai lentamente il capo mentre lei piangeva sulla mia spalla.
“Shh Rox, perché piangi?”
“M-Mi dispiace Duff, t-tu avevi bisogno di aiuto e… e io invece ti ho buttato fuori, perdonami Duff, io…io ti amo”
Quelle parole mi sciolsero, mi faceva tenerezza. Le alzai la testa avvicinando le mie labbra lentamente alle sue e finalmente le riassaporai. Quanto cazzo mi era mancata.

*JESSICA*
Ormai nel Rainbow era tarda notte, brulicava di gente ubriaca marcia e che negli angoli appartati si faceva di cocaina. Io per conto mio stavo sorseggiando l’ennesimo buon Jack, Roxanne era andata fuori con Duff, speravo con tutto il cuore che si riappacificassero perché si amavano veramente quei due. Nel frattempo avevo anche perso di vista Axl e i ragazzi, pazienza sarebbero tornati a bere da un momento all’altro! Dopo qualche minuto una mano mi strinse con forza il polso, mi girai d’impulso trovandomi davanti Slash in condizioni pessime.
“Slash! Lasciami andare! Che cazzo vuoi?” chiesi arrabbiata
“Voglio te Piccola…”
Avvicinò il viso al mio, il suo alito puzzava di alcool e fumo.
“Saul ti ho detto di lasciarmi andare, sei ubriaco!!!”
“Basta, non ce la faccio più a starti lontano, che Axl e il vostro matrimonio si fotta..”
Stavo iniziando a preoccuparmi, era ubriaco e non si sarebbe reso conto di quello che stava facendo.


E anche i nostri Rox e Duff si sono riappacificati :3 Non sono riuscita a tenerli divisi per molto ^^'' e Slash cosa combinerà? Oddio spero di non farlo odiare troppo xD Premetto che amo Slash ma... qualcuno il cattivo lo dovrà fare!? :P (oddio mi sto immaginando Axl versione superman che salva Jess O_o però starebbe bene in calzamaglia!! XD)

Ok dopo questa mi dileguo °-° Alla prossima! :D
-Jess

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Capitolo 37
*** Saul, you're drunk ***


36- SAUL, YOU’RE DRUNK


*JESSICA*
“S-Saul, ascoltami: sei ubriaco non sai cosa stai facendo… adesso calmati e lasciami andare…”
Cercavo di trattenere la calma ma gli occhi del riccio diventarono pieni di rabbia, tanto che mi trascinò nei camerini delle band che si esibivano: tra cui quella dei Guns.
Mi lasciò bruscamente il polso una volta dentro, chiuse la porta e si girò verso di me avvicinandosi. Stavo tremando di paura, perché forse sapevo le sue intenzioni… cercai inutilmente di scacciarle dalla mia mente ma quando mi prese i due polsi bloccandomi al muro tornarono ad affollarmi la mente.
“Slash… t-ti prego… è una puttanata quella che s-stai facendo…”
Avvicinò il viso al mio baciandomi con foga e rabbia, non era certo un bacio piacevole… mi mancava il fiato, fortunatamente si staccò lasciandomi respirare.
“Slash basta!! Finiscila qui!” implorai inutilmente, sembrava non mi ascoltasse.
La sua mano si appoggiò sulla mia coscia interna per poi risalire lentamente, quando sfiorò la mia intimità sussultai, era inutile pregarlo non mi avrebbe considerato. Quello sguardo non era lo Slash che conoscevo, era qualcun altro… lui non lo avrebbe mai fatto.
Con un dito, poi due entrò in me facendomi urlare… le lacrime iniziarono a scendere lentamente dal mio viso quando con l’altra mano iniziò a stringermi i seni, baciandomi con rabbia. Le lacrime diventarono singhiozzi, lui non mi stava tenendo con le mani, potevo liberarmi ma non riuscivo a muovermi, l’unica cosa che riuscivo a fare era piangere. Sentii una porta aprirsi bruscamente, i passi di qualcuno diventarono sempre più forti.
“Jessica…. SLASH!!!”
Era la voce di Axl, tirò un cazzotto fortissimo a Slash che cadde a terra. Axl avrebbe continuato a prenderlo a botte ma Izzy lo fermò.
“Vattene da qua!!!!!!!!!” urlò Axl con gli occhi velati di rabbia
Non stavo vedendo più niente, ero accasciata a terra. Piangevo silenziosamente.
Sentii che Slash si alzò dondolando fuori dal camerino.
“Puttana.”
Fu l’ultima cosa che disse Axl prima di chiudere la porta con forza e andarsene insieme al suo amico, Izzy.

*ROXANNE*
Ora io e Duff ci eravamo riappacificati, mi ero resa conto che avevo sbagliato e anche lui quindi… beh ora stavamo passeggiando per il Sunset come ai vecchi tempi. L’attenzione cadde su Axl che stava correndo fuori dal locale particolarmente incazzato e Izzy dietro lo rincorreva dicendogli di calmarsi.
“Cosa sarà successo?!” chiese Duff
“Entriamo!”
Corsi insieme al mio biondo nel locale, girai inutilmente senza trovare Jess: chiesi anche agli altri ma nessuno sapeva niente. Iniziai a preoccuparmi seriamente ma Duff mi rassicurò dicendo che probabilmente era tornata a casa. No, ero sicura fosse lì. Continuando a cercare trovai una porta dei camerini aperta. Entrai trovando una figura accasciata a terra. I lunghi capelli mori e le sottili gambe… Jessica!
Mi avvicinai veloce alzandole il viso: era rigato di mascara colato e i capelli erano attacati al viso dal sudore, tremava.
“Jessica!??!?!?! Mi spieghi che cazzo succede!??!?!”
Quando mi vide le se illuminarono gli occhi, si buttò su di me abbracciandomi forte.
“R-Roxanne…”
“Dimmi!”
Non mi rispose, semplicemente mi strinse forte piangendo sulla mia spalla, sentii Duff avvicinarsi, gli feci segno di sedersi e non parlare. Continuai a rassicurare la mia amica fino a quando non si calmò e con lentezza estenuante si staccò da me. Il suo sguardo si posò a terra triste.
“Ti prego Jess mi dici cosa è successo?” chiesi io trattenendo la calma
Duff ci guardava preoccupato, la mia amica invece non fiatava. Decisi che a quanto pare era meglio non parlarne stasera. La alzai lentamente da terra… faceva fatica anche a stare in piedi! Camminammo lentamente fino alla macchina di Duff. Il viaggio durò poco… eravamo davanti all’appartamento di lei e Axl.
“Rox…”
“Si!?” finalmente aveva aperto bocca!
“Posso dormire da te, stasera!?” sussurrò lei con un filo di voce
“Certo Jess, certo!” balbettai io confusa
Avevo capito che il problema era Axl… forse avevano litigato di brutto: cazzo dopo pochi giorni ci sarebbe stato il matrimonio! Duff ci portò fino a casa, la feci scendere dalla macchina, ringraziai il biondo con un bacio e salii insieme alla mia amica le scale. Una volta in casa la feci sdraiare sul mio letto, mi sistemai e insieme a lei mi accoccolai sotto le coperte. La abbracciai e insieme ci addormentammo.


Okay, risparmiatemi vi prego. Non è colpa mia, è la mia mente contorta che scrive queste cose e non riesco a controllarla D: Perdonatemi <3 Vabè apparte questo... non so come continuare la storia °-° l'ispirazione sta piano piano svanendo, spero torni il prima possibile per farmi aggiornare! 
Detto ciòòò...Grazie a tutti, alla prossima :D
-Jess :3

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Capitolo 38
*** I don't remember ***


37- I DON'T REMEMBER


*AXL*
Quando la luce del mattino filtrò nella camera aprii lentamente gli occhi… la testa mi faceva malissimo, gli occhi erano pesanti e un tanfo di alcool invadeva la stanza. Nel letto c’ero solo io, Jess dov’era? Piano piano i ricordi della sera prima affiorarono nella mia mente: mi ricordavo solo di aver bevuto troppo, di aver cercato Jess e di averla trovata… con Slash. Da lì non mi ricordavo più niente, cosa cazzo era successo? Avevo bisogno di spiegazioni. Mi alzai e dondolante di diressi verso la cucina ma la testa iniziò a girare e subito corsi in bagno a vomitare. Cazzo. Solo dopo essermi ripreso mi diressi a mangiare qualcosa in cucina per prendere un minimo di vitalità, dopo un bel toast e un aranciata mi vestii velocemente e uscii di casa. Aspetta: da chi dovevo andare? Insomma non sapevo nemmeno cosa avevano fatto lei e Slash, parlato, discusso… scopato!? Scacciai subito quei pensieri pensando da chi andare. O andavo da Jess che trovavo di sicuro da Rox oppure da Izzy, magari lui sapeva qualcosa, lui sa sempre tutto!! Alla fine decisi che era meglio andare dal mio amico per evitare un inutile discussione con la mia ragazza. Arrivai davanti all’appartamento di Jeff, suonai e una Megan con la mano sull’enorme pancione e un sorriso in volto mi aprì calorosamente facendomi accomodare in salotto. Izzy arrivò dopo poco sedendosi nel divano davanti al mio mano nella mano con Meg.
“Finalmente ti sei fatto vedere, mi spieghi che cazzo ti è preso ieri?!” chiese lui incazzato
“Calmati amico, io non mi ricordo un beneamato cazzo. Sono venuto qui per sapere che cazzo è successo: mi ricordo solo di Jess, e Slash… ma non capisco cos’è successo!!!” dissi io confuso mettendomi la testa tra le mani
“Te lo dico io che cazzo è successo…”
“Jeff!! Calmati…” lo rassicurò lei accarezzandogli la mano
“Eri ubriaco marcio, stavamo cercando Jess per tornare a casa prima che succedesse qualcosa, l’hai trovata nel camerino di voi Guns mentre Slash…” sospirò ma io lo invitai a continuare “Slash se la stava scopando e lei piangeva! Ecco che cazzo è successo! E tu cos’hai fatto? Hai tirato un cazzotto al riccio e poi le hai dato della puttana!!” urlò Jeff pieno di rabbia. Si calmò poco dopo.
“Axl, vi sposate tra pochi giorni, eravamo tutti felici perché devono succedere queste puttanate? Slash sarà stato un coglione ma anche tu, lei chi sa con che trauma ne esce fuori e tu? Invece di aiutarla le hai dato della troia. Ascoltami: sistema tutto al più presto perché la perderai. E non accusare troppo Slash perché era completamente fatto, e tu non sei stato migliore per colpa del Jack!”
Non sapevo che cazzo dire, ero senza parole. Mi alzai con rabbia, presi il cappotto e uscii sbattendo forte la porta. Corsi fuori mentre la rabbia bolliva dentro. Per colpa di quel coglione di Saul stavo perdendo Jess… porca puttana perché ero stato così stupido!? Io, Io non sapevo cosa stavo facendo, io la dovevo aiutare. Spero con tutto il cuore che mi perdoni perché se no Slash non ne esce vivo. Stavo camminando con passi netti e forti, dovevo scaricare la rabbia su qualcosa. Presi a calci un bidone per poi accasciarmi senza forze a terra. Chiusi gli occhi sospirando per poi mettere la testa tra le mani e tirarmi leggermente i capelli. Respirai profondamente per calmarmi e decisi di dover andare da Jess il prima possibile per parlarle, ma non trovavo il coraggio.

*JESSICA*
La notte non ero riuscita a dormire in pace, il pensiero di quei due non mi lasciava stare. Fortunatamente Roxanne era lì per me, mi aiutava e mi rassicurava. Era tutta la mattina che cercava di farmi dire quello che era successo ma non lo facevo perché ero sicura che sarei scoppiata a piangere come una bambina. Alla fine gliel’ho detto perché mi sembrava ovvio che dopo essermi stata vicina il minimo era dirle perché stavo male. La sua reazione è stata violentissima, ha iniziato a imprecare contro Slash dicendo che l’ha sempre odiato e sapeva che non mi avrebbe lasciato stare poi contro Axl dicendo che le sembrava un bravo ragazzo e che mi sta facendo soffrire di più quando dovrebbe essere qua con me a consolarmi. Annuivo sapendo che aveva ragione. Poco dopo si era calmata e mi sorrideva dicendo che i ragazzi erano così mentre lei ci sarebbe stata sempre. Ci siamo abbracciate per tempo indefinito: era la persona più importante per me ora che la famiglia non c’era. Ora invece stiamo facendo colazione e lei cerca di farmi sorridere e non farmi pensare a loro. Suona il campanello e Rox va ad aprire sicura che sia Duff invece la sento urlare contro qualcuno che identifico come Axl. Cerco di mantenere la calma e mi siedo sul divano respirando profondamente, il pensiero di ciò che è successo ieri sera mi fa inumidire gli occhi, ma scaccio via le lacrime grazie alla rabbia e al disprezzo che provo per loro due. Mi torturo le mani e il labbro inferiore dal nervoso e dalla rabbia, penso a cosa fare: vado a parlargli o lo mando via? Non faccio nemmeno in tempo di scegliere che lui è dentro, sento i suoi occhi su di me.
“Porca Puttana Axl ti ho detto di lasciarla stare!! Esci, subito!”
“Roxanne ti prego… lasciami almeno spiegarle…”
“Non credo ci sia qualcosa da spiegare!”
“Invece sì!!! Jessica… ti prego, ti chiedo solo di ascoltarmi per qualche minuto”
La sua voce era terribilmente triste, ma non mi sarei fatta abbindolare come le altre volte, ora avevo imparato i miei errori.


Avevo aggiornato ieri sera ma boh, non ha messo il capitolo °-° Vabè comunque... è un capitoletto di passaggio, ma spero comunque vi piaccia. Grazie a tuuuutti quanti <3
Buon Natale :D

-Jess

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Capitolo 39
*** Please, believe me ***


38- PLEASE, BELIEVE ME


*JESSICA*
Tenevo lo sguardo basso, fisso sulle mie converse nere. Sentivo addosso gli occhi di Axl e ciò mi metteva a disagio. Non sapevo cosa dirgli, come reagire, così lasciai a lui la parola. Roxanne si allontanò in camera sua lasciandoci soli mentre lui si sedette sul divano davanti al mio.
“Jessica… ti prego solo di ascoltarmi, non ti prenderò molto tempo”
“Vattene Axl, non voglio sentirti parlare”
Non so perché dissi ciò, la mia voce era fredda e dispiaciuta allo stesso tempo. Ero stata troppo cattiva? No, semplicemente in quel momento non volevo parlarne, le immagini di Slash che… La testa mi iniziò a girare tanto che appoggiai le mani a terra, Axl si avvicinò preoccupato ma con un gesto lo allontanai.
“Axl esci da qua, non è il momento” risposi io sempre con voce fredda, corsi subito dopo in bagno a vomitare, dove sentii la porta di casa sbattersi violentemente.

*SLASH*
Quando mi svegliai addosso a me c’era una biondona tutta tette che scacciai malamente, in quel periodo stavo di merda per Axl e Jess e quindi beh… mi distraevo con le belle ragazze. Ma quella mattina era proprio infernale, stavo messo malissimo… durante la festa mi ero fatto di brutto e dovevo pagarne le conseguenze. Ogni volta mi promettevo di lasciar perdere quella ragazza, mi faceva stare male. Per colpa “sua” la droga stava diventando un abitudine, cosa che le troiette erano ormai di già. Come ogni giorno, stavo iniziando a ricordare la serata di ieri. Ed era mentre bevevo il mio latte a colazione che… lo sputai tutto addosso a Steven, il mio coinquilino.
“No dico, che cazzo ti prende Slash!?” esclamò lui offeso
“Merda, merda merda merdaaaaaaaaa” urlai io muovendomi in su e giù per la stanza
“Hey, la smetti? Mi fai venire il voltastomaco e ora dimmi subito che cazzo è successo!” esclamò lui esasperato
“Oddio! Mi sono appena tornate in mente le cose successe ieri io… io…”
“Tu!??!? Dio Slash ma quando ti deciderai a parlare!”
Misi la mani sul tavolo avvinandomi a lui.
“Ieri sera ho quasi stuprato Jessica, porcamerda!!”
“TU COSA!??!” esclamò lui sputandomi a sua volta il latte in faccia, sì ora eravamo due ragazzi con la faccia bianca che urlavano uno contro l’altro
“Non fraintendere!! Io non volevo… cioè si.. NO!!! Insomma ero fatto non sapevo cosa stavo facendo!!” mi scusai io, impacciato
“O mio dio…. Slash perché fai queste puttanate!? Povera la mia Jess, cazzo devo andare subito da lei!! Merda, ma lo sai come cazzo potrebbe stare ora?! Pezzo di merda che non sei altro!!”
Steve mi guardava con occhi omicidi e mi stava davvero spaventando, sapevo quanto ci teneva a Jess. Ma anch’io mi sentivo davvero male perché mi dispiaceva un casino, così avevo chiuso definitivamente con lei, non mi avrebbe più guardato in faccia. Mentre pensavo a ciò Steven si era già asciugato la faccia dal latte e si era vestito in fretta e furia, prese il cappotto e si chiuse la porta alle spalle. Mi buttai senza speranze sul divano, con la testa tra le mani. Perché dovevo sempre combinare casini? Perché alla ragazza che amavo?

*STEVEN*
Arrivai davanti alla casa di Axl e Jess, suonai al campanello varie volte ma non venne ad aprire nessuno così andai da Roxanne, dove di solito era Jess quando nel loro appartamento non c’erano sue tracce. Venne ad aprire Roxanne, che per poco non mi tirò uno schiaffo quando mi vide, spaventato lo schivai.
“No dico, oggi siete tutti impazziti?!?!”
“Oddio scusami Steve! Non sapevo fossi tu…  entra su!!” si scusò la rossa
Entrai velocemente cercando con gli occhi Jess che trovai sdraiata sul divano a fare zapping con il telecomando in mano e una coperta sulle gambe magre. Il suo sguardo spento non era alla tv ma a qualcos’altro, si capiva bene. Mi avvicinai e quando mi guardò sorrise tristemente.
“Ciao Steve… che ci fai qua?!”
“Boh passavo a salutare Rox e ti ho trovata qui, tu come stai?” mentii io
“Io? Bene…” sussurrò lei abbassando lo sguardo e poggiando il telecomando a terra.
“E dai che sei messa peggio di Izzy… ok proprio come lui no maaaa sorridi cazzo!!”
Le misi le dita sulle guance sforzandole un sorriso tirato con la mia solita espressione cretina in faccia. Lei soffocò una risata.
“Che ne dici se ci guardiamo un film con dei bei… POPCORN!?” esclamai io scattando in piedi
“Si dai… però li prepariamo insieme, vieni!”
Si alzò prendendomi per mano e ci recammo in cucina per sfornare dei caldi popcorn. Subito dopo ci sedemmo sul divano con una calda coperta sulle gambe. Il pomeriggio passò davvero bene tra il film e le risate, ero riuscito a farla sorridere, ancora una volta.

*DUFF*
Non avevo capito molto di quello che era successo, sapevo solo che Jess aveva litigato con Axl e che Rox la stava ospitando. Chi sa cosa era successo, Jess era parecchio distrutta. Suonò il campanello e veloce andai ad aprire, mi trovai davanti Roxanne che appena mi vide mi saltò addosso baciandomi.
“A cosa devo questa visita?” chiesi io sorpreso
“Mmh… una scusa per il fatto che ieri notte non ho potuto passare del tempo con te e perché devo spiegarti un po’ di cose ma tutti i buoni propositi stanno andando a farsi fottere… insomma Duff è un anno che sto senza di te non ce la faccio a stare buonina ancora per molto”
Si avventò sulle mie labbra, baciandomi con una passione irruenta, tanto che le sue mani iniziarono subito a sbottonarmi la camicia che cadde velocemente a terra. Anche a me mancava molto e me la stavo mangiando con gli occhi quindi.. perché aspettare? Senza staccarmi dal bacio anche io le tolsi  velocemente il vestitino che indossava con un colpo secco alla zip dietro la schiena, lasciandola in reggiseno e calze. Dopo pochi minuti eravamo sul letto di camera mia a togliere i restanti vestiti, e subito dopo a darci piacere e ammirarci. Finalmente era di nuovo mia, non l’avrei più persa per nessun motivo.


Eccomi qua nell'angolino dell'autrice a rompervi per l'ennesima volta ahah volevo solo avvisarvi che mancano davvero pochi capitoli (3-4) che ho quasi finito di scrivere e pubblicherò nei prossimi giorni :3 Grazie a tutti come sempre, alla prossima! :D

-Jess

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Capitolo 40
*** Bad Rain ***


39- BAD RAIN


*SLASH*
Era passata una mezzoretta da quando Steven era uscito da casa piuttosto incazzato, beh ne aveva tutte le ragioni. E io in quei 30 minuti mi stavo scervellando come un matto per trovare un modo di sistemare le cose, sempre se questo modo c’era. Seduto sul divano con in mano il mio caro Jack che sorseggiavo ogni tanto pensavo a come fare ma i miei profondi pensieri vennero interrotti dal campanello, credendo che fosse Steve andai tranquillamente ad aprire. Davanti trovai il caro Axl con un espressione particolarmente incazzata in volto, spaventato mi ritrassi ma lui mi rincorse fino a quando non andai a finire contro il muro, la sua mano mi cingeva il collo e per poco smettevo di respirare. Il mio viso iniziò a prendere un colorito sempre più violaceo mentre lui continuava a strozzarmi con rabbia. Subito dopo ricevetti anche un piacevole pugno nella pancia, che mi fece accasciare dolorante a terra. Almeno mi aveva lasciato il collo che avrebbe preso fuoco da lì a poco.
“Di-dico… che cazzo ti prende?!?” esclamai io tossendo
“Che cazzo prende a me!? CHE CAZZO PRENDE A TE!?!?! JESSICA NON LA DOVEVI NEMMENO TOCCARE!!!”
E dopo quell’affermazione ci stava anche un pugno in volto che mi fece sanguinare il labbro.
“Ahia! Dio Axl mi dispiace!! Ero fatto, non è colpa mia! Lo sai che non lo farei mai… e smettila di picchiarmi!!” mi scusai io facendo la voce più dispiaciuta possibile, beh lo ero davvero in fondo
“Mmh guarda ti ammazzerei con queste mani!! Ma che ci posso fare che senza chitarrista non si può mandare avanti la band e… cazzo l’errore l’ho fatto anch’io!” sogghignò lui sedendosi sul divano con la testa appoggiata allo schienale e gli occhi chiusi. Sospirò profondamente e io ne approfittai per mettere del ghiaccio sul labbro. Mi sedetti sul divano anch’io ma tenendo le distanze di sicurezza, chi sa… con un attacco d’ira mi avrebbe ammazzato quello lì! Poco dopo riaprì gli occhi e mi guardò di sottecchi, sorrise poi amaro nel vedere il ghiaccio sul mio labbro.
“Ti risparmio per il semplice fatto che anche io ho sbagliato con Jess e quindi… beh non ti faccio più niente a patto che tu mi aiuti a trovare un modo per farmi perdonare…” sussurrò lui tristemente
“Ehm.. ok! Però se mi dici cos’hai..” non riuscii nemmeno a finire la frase
“Puttana, le ho dato della puttana quando l’ho vista con te” affermò lui piccato
“TU COSA!?!? O mio dio che coglioni siamo”
Buttai la testa tra le mani e anche se i miei folti capelli mi coprivano le orecchie sentii un “coglione sarai te” ma non ci feci caso.

*JESSICA*
Mentre guardavo il film con Steve, Rox mi aveva avvisato che sarebbe uscita un momento perché aveva bisogno di parlare con Duff. Ma io sapevo che lei aveva ben altri bisogni, altro che parlare, così annuii dicendole di non preoccuparsi perché c’era Steve. Ormai era sera tarda e avevo un sonno tremendo.
“Steve, sono stanchissima vado a dormire se non ti dispiace, grazie di tutto”
“Oh, certo. Devo stare tranquillo o vuoi che stia qua da te?!”
“Ma no! Mica sono una bambina, non far preoccupare Kate va da lei”
Lo abbracciai forte ringraziandolo ancora, subito dopo lui prese il cappotto e uscì riservandomi uno dei suoi magnifici sorrisi. Stanca, dondolai fino alla camera di Rox, ero sicura che non sarebbe tornata: chi l’avrebbe smossa più da Duff quella? Mi misi l’enorme pigiama e mi accoccolai sotto le calde coperte. Fu allora, prima di addormentarmi, che i pensieri ricominciarono ad assillarmi. Succedeva ogni notte ma, quella notte era diverso perché non erano i soliti pensieri e preoccupazioni su come sarebbe andato il matrimonio, cosa avrei fatto il giorno dopo. No, quella notte pensavo a ciò che era successo quella sera, alle reazioni dei ragazzi, ad Axl che è venuto a scusarsi ma l’ho mandato via, a come mi sento e come devo reagire, al matrimonio andato a puttane. Cazzo che casino! Ma è proprio quello il momento perfetto per cercare una soluzione e ragionare, così che il mio cervello inizia a frullare. Mi rendo conto che Slash era decisamente fatto e lo notavo dai suoi occhi e che Axl era comunque ubriaco e magari ha frainteso.. forse anch’io avrei reagito così nel vederlo con un'altra, poi oggi sembrava dispiaciutissimo. Non potevo mandare tutto a puttane per una cosa del genere, avevamo passato momenti bellissimi e con me era sempre stato dolcissimo, un frainteso non poteva rovinare tutto. Poi pensai a Steven e automaticamente sorrisi, quel ragazzo era una persona d’oro. C’era sempre e mi faceva sempre sorridere: era grazie a lui che per un po’ avevo smesso di pensare a loro. Stavo per addormentarmi quando un immagine di Slash quella sera apparve nella mia mente… iniziai a tremare mentre cercavo di scacciare quell’immagine poco piacevole. Poco dopo mi addormentai stremata, sperando di ritrovare le forze il giorno dopo.

*AXL*
Semplicemente vedere Slash mi aveva mandato su tutte le furie così che ho iniziato a picchiarlo, bastardo. Il mio buon senso però mi ha fatto notare che così come io non mi ricordavo niente, nemmeno lui. Così che avevo lasciato perdere, sprecare tempo con lui non mi avrebbe ridato Jessica. Non me n’ero andato prima che mi aiutasse a trovare un modo per farmi perdonare, doveva pur pagare quello che aveva fatto. Ero a sedere davanti alla tv con la mia amata coca cola che pensavo a come mettere in atto il nostro piano. Quando trovai il modo spensi quella scatola luminosa e sorridente andai a dormire, ma il sorriso sparì quando mi ricordai che avrei dormito da solo, anche quella notte. Sulle fredde lenzuola, perché non c’era Jess a scaldarle. Il mio sguardo andò fuori dalla finestra: pioveva. L’unico rumore che si sentiva era lo sbattere regolare delle gocce di pioggia sull’asfalto, amavo la pioggia perché mi rilassava così che poco dopo mi addormentai.


Ok non so cosa scrivere lol, vabè so che il titolo è stato scazzato completamente ma non sapevo proprio cosa mettere °-° Bene, oggi non sono in vena di cose serie! Alla prossima e grazie come sempre a tuttttti quanti <3
-Jess :3

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Capitolo 41
*** A letter for you ***


40- A LETTER FOR YOU


*JESSICA*
Era passata una settimana, voi direte: è una settimana, passa in fretta. Invece no, i giorni non passavano mai per me, è stata una settimana tremenda. Perché? Perché è stata una settimana senza Axl, senza il ragazzo che amavo e che mi aveva ferita, ma mi feriva ancora di più il fatto che non si fosse fatto sentire. Gliene fregava così poco di me? La cosa più brutta probabilmente è stata quella di annullare il matrimonio, annullare ciò su cui lavoravamo da mesi e che non vedevamo l’ora di festeggiare, ciò che una ragazza sogna fin da piccola, il vestito bianco, il futuro marito sull’altare. Semplicemente pensarci mi faceva stare malissimo. Roxanne e Duff si amavano più di prima e ne ero felicissima, la mia amica se lo meritava. Ma nonostante ciò mi dedicava tantissimo tempo e le ero riconoscente, soprattutto perché mi ospitava nella sua casa. E quando non c’era lei c’era il caro Steve. Slash non l’avevo visto e non ne avevo la minima intenzione, sarebbe un colpo troppo forte.
Giusto per uscire un po’ avevo deciso di andare a fare un giro per i negozi di LA, ma proprio mentre scendevo le scale notai che nella nostra cassetta della posta c’era una busta. Sicura che fosse una bolletta la presi al volo senza farci caso, la misi nella borsa e continuai la mia uscita. Dopo un oretta per i negozi e un paio di spese mi sedetti in un locale per prendere una bibita fresca. Tirai fuori la busta dalla borsa notando che non era una bolletta ma una lettera. Essendo l’appartamento di Rox credevo fosse per lei, ma quando lessi chi l’aveva scritta scoprii che non era così. Axl. Non so precisamente cosa provai quando lessi quel nome, un misto di felicità perché finalmente si era fatto sentire, tristezza perché sentirlo nominare rendeva la sua lontananza peggiore e preoccupazione per il contenuto. Aprii con mani tremanti la lettera e iniziai a leggere.

Cara Jessica,
Non so se stai leggendo la mia lettera, quindi non so se il mio impegno servirà a qualcosa o no. E se sei arrivata fin qua ti prego di continuare, non vuole dire perdonarmi, vuol dire ascoltare ciò che ho da dirti e capire il mio punto di vista. Ti scriverò ciò che mi hai impedito di dirti una settimana fa, quando mi hai scacciato di casa. Sappi che ho fatto passare tutti questi giorni di certo non perché me ne sono dimenticato, anzi mi sei mancata in una maniera indescrivibile, ma perché capisco come ti senti e quindi ho pensato di lasciarti del tempo per ragionarci su, da sola.
Inizio subito dicendoti che di quella sera io non mi ricordo niente, mi baso su ciò che ha raccontato Izzy. Ero ubriaco, non capivo ciò che facevo. Questo non agevola la mia colpa lo so, invece di aiutarti ti ho lasciato sola, e anche accusata ingiustamente. Ti giuro che sto una merda per quello che ho fatto, capisco benissimo il mio errore ma non potevo impedirlo, come ti ho già detto non mi ricordo niente. Slash? Gliel’ho fatta pagare, anche se come me anche lui non lo sapeva, la cocaina è una brutta bestia. Ti prego solo di pensarci su: vuoi rovinare ciò che abbiamo costruito insieme questi due anni, i bei momenti e tutto per colpa di un frainteso di cui nemmeno ero cosciente? Jess tu sai quanto tengo a te, non potrei sopportare che tu mi lasciassi per questo motivo, già annullare il matrimonio è stato un brutto colpo. Davvero non mi vuoi più accanto? Ti chiedo solo di pensarci.
Se ti fa piacere ti pregherei di venire domani al nostro concerto, è qua a Los Angeles. Voglio rivederti, ho bisogno di rivederti.
                                                                                                                Ti amo.


Lessi la lettera con lentezza estenuante facendo attenzione a ogni parola e alla sua bellissima scrittura. Avevo gli occhi lucidi, le lacrime erano lì lì per uscire ma mi trattenni, tutti i miei filmini mentali erano stupide illusioni. Quella lettera era  bellissima e dolcissima, cazzo se mi mancava, il mio Axl. Non vedevo l’ora fosse domani, l’avrei rivisto ma anche Slash… merda. Ma ci sarei andata, ci sarei andata per dimostrare che per Axl ero disposta a rivedere quel bastardo. Sapere che il mio rosso non si era comportato così apposta mi dava i sensi di colpa, l’avevo accusato ingiustamente e lui comunque non era arrabbiato anzi. Anch’io avevo da farmi perdonare, e l’avrei fatto dopo il concerto. 
Tornai a casa trovando Rox indaffarata a preparare la cena, mi avvicinai lasciandole un bacio sulla guancia.
“Oh ciao Jess! Dov’eri!?”
“A fare un giro, ho comprato un paio di cose…”
“Uh bene! Aspetta.. cos’hai!?” esclamò lei osservandomi di sottecchi
“Eh!? Niente, perché!?” finsi io
“E dai, ti conosco fin troppo, cos’è successo!?? Hai incontrato quel pezzo di merda, se ti ha rivolto la parola lo meno io guarda!!!” disse lei con fare piuttosto arrabbiato
“Ahahha oddio Rox no, tranquilla! È che… mi ha mandato una lettera…” sussurrai io
“Axl!?!? Finalmente si è fatto sentire!! Che cazzo ha scritto!?”
“Eccola.”
Gliela porsi e lei fece scorrere velocemente gli occhi su quella scrittura chiara e comprensibile. Quando ebbe finito passò lo sguardo da me alla lettera un paio di volte, poi sorrise e mi abbracciò forte.
“Owww che carino che è!! E pensare che credevo l’avesse fatto apposta, lo perdoni vero?!?!?”
“Sì Rox, lo perdono, mi manca troppo…” sussurrai io
“Siiii” esclamò lei felice stringendomi più forte “Finalmente!!”
“Ahahaha Rox così mi strozzi!”
“Uh, scusa!” si staccò velocemente “Posso venire anch’io al concerto con te? Ecco, è da un po’ che non vedo il mio Duff mentre suona! Eheh”
“Ahahah sei la solita!!” esclamai io rintanandomi nella sua camera per ascoltarmi i buoni e vecchi Rolling Stones.

*IZZY*
Ero spaparanzato sul letto mentre sonnecchiavo quando un urlo mi svegliò, mi stiracchiai calmo credendo che fosse un sogno ma ne sentii subito un altro: Megan. Scesi veloce dal letto e corsi fino alla cucina vedendola accasciata a terra con le mani sul pancione.
“Meg!!! Meg che succede!??!?!?” urlai io accarezzandole la testa
“C-Chiama l’amb-bulanza!! Presto!!!” urlò lei chiudendo gli occhi dal dolore
“Subito amore!!” corsi verso il telefono, digitai il numero e chiesi all’ambulanza di venire il prima possibile. Dopo aver chiuso la chiamata corsi  di nuovo verso Meg.
“Amore calmati, respira respira. Oh brava… l’ambulanza sarà qui a momenti piccola”


Eccomi qua con un altro capitolo, spero vi piaccia anche se non mi convince molto ^^'' Visto che questa storia avrà fine con il prossimo capitolo e un piccolo epilogo ho inziato un'altra FF ma non so se pubblicarla! Boh ditemi voi se vi farebbe piacere o no, è concentrata sempre sui Guns! :3 Grazie come sempre a chi legge!

-Jess

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Capitolo 42
*** I missed you Honey ***


41- I MISSED YOU HONEY


*JESSICA*
Mi stavo preparando per il concerto insieme a Rox, avevo scelto una gonna nera a vita alta e molto attillata con sopra una maglietta larga e strappata con il logo dei Ramones infilata dentro la gonna a sbuffo. Delle calze a rete, stivali vertiginosi, trucco molto punk e capelli cotonati per finire il tutto. Roxanne al contrario mio (la solita perfettina) indossava un vestito blu senza spalline e una borsetta elegante. Ci avviammo con la sua macchina fino al palazzetto dove si sarebbe svolto il concerto. Quando Rox disse al buttafuori i nostri nomi lui ci avvisò che i ragazzi ci avevano prenotato i posti in prima fila e un pass per andare nel backstage dopo il concerto. Lo ringraziammo e lui ci aprì la strada tra gli spettatori fino ad arrivare proprio sotto il palco. Passò una mezzora in cui io e Rox eravamo super agitate: sia perché noi amavamo i Guns n Roses come band sia perché, ovviamente, c’erano i nostri due ragazzi. Vidi Steve entrare nel buio e sistemarsi sulla batteria contento, subito dopo entrarono Izzy, Duff (non vi descrivo l’espressione di Roxanne che non finirei più…) e Slash che evitai di guardare. Non ce la facevo più ad aspettare ma per fortuna dopo poco le note di Nightrain riempiono l’aria e Axl fece la sua comparsa saltando sul palco con un cappello da poliziotto, pantaloni di pelle e una maglietta sfasciata. Lo ammirai mentre si muoveva sul palco, la sua voce roca e piena di grinta era qualcosa di magnifico. Vidi che faceva scorrere gli occhi sulla gente cercandomi. Nightrain finì e proseguirono con My Michelle, amavo quella canzone perché era la più cazzuta che avessero mai fatto e Axl quando la cantava ci metteva tutta la grinta necessaria, per non parlare degli strani movimenti. Il suo sguardo si posò final suo sguardo su di me alzai gli occhi vedendo che avevano fatto una piccola pausa. Poco dopo ripresero, passarono Mr Brownstone, Welcome to the jungle (dire che quasi svenivo per i movimenti di Axl è dir poco), Paradise city, Anything goes, Think about you e infine annunciarono Sweet Child O’ Mine. Rox non staccava lo sguardo da Duff che sembrava un tutt’uno con il basso e la rossa rideva ogni volta che faceva il coro dicendomi che era stonato come una campana. Steven invece batteva con forza sulla batteria sorridendo e addentando durante le pause i Pop Corn che teneva accanto. La mia attenzione però tornò su Axl che aveva preso il microfono e stava parlando.
“E ora Sweet Child O’ Mine” *boato nella sala* “Beh vorrei dedicarla a una ragazza, ok lo so dedicare canzoni durante i concerti è da fottutissime checche, romanticoni, noiosi o quello che vi pare a voi ma… non me ne frega niente, per lei farei di tutto, e visto che questa canzone le piace particolarmente… deve solo sapere che ogni volta che la canto penso a lei perché la descrive pienamente”
Si allontanò dal microfono posando lo sguardo a terra e quindi lasciando spazio al Riff inziale. Pensai alla dolcezza del suo gesto e mi sentii davvero fortunata ad avere un ragazzo del genere. Iniziò a cantare i primi versi, senza staccare lo sguardo da me che sorridevo dolce con Rox accanto contentissima. Axl si muoveva sinuosamente chiudendo gli occhi per immergersi nella musica. Ero assorta in tutto questo quando la canzone finì e i ragazzi salutarono tutti per poi ritirarsi nel backstage. Visto che non vedevo l’ora di saltargli addosso presi la mia amica per mano e corsi dietro dove il buttafuori che ormai era nostro amico ci accompagnò fino ai camerini dei ragazzi. Roxanne si precipitò in quello di Duff (pazza gioia e Vodka per loro!) mentre io mi avvicinai lentamente a quello del rosso. Quando fui davanti alla porta esitai un po’, presi un enorme respiro e la aprii trovandomi Axl seduto su un divanetto con il Jack Daniel’s in mano, aveva gli occhi chiusi e respirava affannosamente. Feci un passo in avanti e lui lo sentì: aprì gli occhi. Posai lo sguardo a terra imbarazzata ma lui si alzò per avvicinarsi, mi morsi un labbro sentendo delle calde mani avvolgere le mie. Lo alzai incontrando i suoi occhi verdi dove sempre mi perdevo, ne sapevo ogni particolare ormai. Mi avventai sulle sue candide labbra assaporandole, mentre lui mi aveva avvolto i fianchi. Approfondì il bacio allora gli passai una mano sulla nuca, accarezzandoli i capelli umidi. Ci staccammo dopo tempo indefinito solo perché ci mancava il fiato, osservai il suo petto perlato di sudore per poi passarci una mano sopra e accoccolarmici mentre lui mi stringeva in un caloroso abbraccio.
“Mi sei mancata piccola” sussurrò lui baciandomi la testa.
Mi si inumidirono gli occhi, per la felicità forse? Non lo so, semplicemente in quell’istante capii che non potevo vivere senza di lui.

*IZZY*
Era finito il concerto e io ero nel mio camerino a cambiarmi quando ricevetti una telefonata: era l’ospedale. Veloce uscii, presi la macchina e in un batter d’occhio fui là (escludiamo il fatto che avrò tipo 30 multe per tutti i semafori rossi non rispettati, ma che sono ancora vivo è già un miracolo). Entrai veloce in quel posto che tanto odiavo cercando il reparto dov’era mia moglie. Quando lo trovai entrai chiedendo informazioni qua e là,  la trovai sdraiata su un letto con gli occhi chiusi dal dolore e una mano sul pancione ormai enorme. Mi avvicinai prendendole la mano e accarezzandogliela, quando mi vide si calmò e ne fui felice. Mi rivolsi al dottore.
“Che succede!?!?”
“Sua moglie partorirà tra poco” disse lui con calma
“Ommioddio cazzo cazzo cazzo!!!” urlai io passandomi una mano sulla fronte
“Signore si calmi, se non se la sente può restare fuori. Ricovereremo sua moglie tra poco”
“Amore” mi rivolsi a lei accarezzandole il viso “Per te è un problema se sto fuori? Insomma non ce la faccio”
“Tr-tranquillo, va pure!”
Le lasciai un lungo bacio per poi allontanarmi nella sala d’aspetto. Chiamai i miei amici avvertendoli e dopo poco li trovai tutti con me in quella sala completamente bianca che metteva ansia. Li ringraziai mentre cercavano di calmarmi ma di calma in quel momento proprio non se ne parlava. Passarono un paio d’ore e i ragazzi stavano quasi per addormentarsi, li dissi di andare ma non ne avevano la minima idea. Un’infermiera arrivò e io le corsi addosso.
“Allora!??!?!” chiesi impaziente
“è nata” sorrise lei
“Nata!?!? È una femmina!!? Oddio che bello!”
Corsi felicissimo da mia moglie che aveva un magnifico sorriso mentre teneva nostra figlia tra le mani. Andai da loro e quando Meg mi vide mi baciò, subito dopo presi delicatamente mia figlia tra le braccia. Era così piccola e fragile, il pensiero che quella creaturina fosse la mia piccola mi rendeva tremendamente felice. Vidi i ragazzi entrare quindi lasciai mia figlia a Meg per ricevere gli abbracci e i complimenti dei ragazzi: ero padre. Ci sedemmo tutti e solo allora notai Jess e Axl abbracciati, finalmente avevano chiarito!! Sorrisi al mio amico che mi fece l’occhiolino. Vidi anche Steven e Kate, Duff e Rox, Slash e il Jack Daniel’s: eravamo tutti felici con le donne (o alcolici) che amavamo finalmente e io avevo una splendida creatura da crescere: la mia piccola Sophie.


Ow capitolo molto dolce e marshmellowoso (??) vabè, insomma è l'ultimo capitolo! Credo che entro domani metterò l'epilogo e la storia sarà finita DD: insomma in un certo senso mi dispiace ma... se avessi continuato sarebbe diventata noiosa e poi sono tutti felici e contenti, l'importante è questo no?! Grazie mille come seeeempre a tutti <3
-jess

 

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Capitolo 43
*** Epilogo ***


è il secondo capitolo che pubblico oggi quindi se non avete letto il precedente, tornate indietro di uno ;) buona lettura!


Cara Mamma,
Mi fa un effetto strano scrivere queste parole perché è davvero da tanto che non ci si sente, mi dispiace non essermi fatta sentire ma sono stati anni molto intensi. Ti ricordi il ragazzo con il quale dovevo sposarmi ma abbiamo annullato il matrimonio? Axl, ecco ci siamo sposati qualche mese dopo, tranquilla mamma non è che non ti volevamo invitare, semplicemente abbiamo fatto un matrimonio sulla spiaggia, solo io e Axl con Roxanne e Izzy come testimoni. So di non averti spiegato bene il motivo per il quale abbiamo annullato il matrimonio ma credimi, è meglio così. Adesso viviamo a Malibù in una bella villa, il suo gruppo è famosissimo e guadagna bene, non mi manca niente puoi stare tranquilla. Roxanne la vedo molto spesso, lei e Duff vengono spesso a farci visita alla villa, così come gli altri. A proposito di Roxanne: puoi avvertire i suoi genitori che sta benissimo, lei e Duff si amano alla follia e lui la tratta bene. Ti avevo detto che si erano lasciati perché Duff si drogava? Hanno risolto tutto come puoi capire e stanno meglio di prima. Mi chiedevi spesso anche di Steve, quel ragazzo che ti era rimasto impresso perché metteva allegria e spensieratezza. È stata una persona importantissima per me e lo è ancora, ma l’hanno scacciato dalla band perché si drogava di brutto e quindi ora sta piuttosto male. Cerco di rendergli il favore tirandolo su un po’ come faceva lui con me, ma spesso lo trovo fatto e quindi non posso fare molto.
Cambiando argomento: come state là in Colorado? Papà e gli altri? Mia sorella si è sposata alla fine? Salutali da parte mia e digli che mi mancano moltissimo. Beh la notizia migliore però devo ancora dartela, sai mamma…. Sono incinta!! Aspetto un bellissimo bambino da Axl, nascerà tra 3 mesi!! Sono felicissima e lo sarei ancora di più se tu e gli altri veniste qua da me  per un po’, mi mancate tantissimo. Per il biglietto stai tranquilla l’ho già prenotato per tutti voi, tra una settimana dall’aeroporto della città vicina. Ora vi devo salutare, Izzy mi deve dare lezioni su come si tengono i bambini ahahahaha! Ti voglio bene mamma.

Con amore, tua Jessica

P.s. E tu che non mi credevi quando ti dissi che Los Angeles poteva cambiarmi la vita! Mi immaginavi là con voi a coltivare i terreni?
 

THE END

 

Ecco che questa storia è finita, vi avevo detto che lo avrei messo domani ma mi è presa la fissa di finire la storia entro il 2012 °-° Detto questo voglio ringraziare di cuore tutte quelle belle anime che hanno letto la storia, ma sopratutto chi l'ha messa nelle seguite, nelle ricordate e chi addirittura nelle preferite :'3 Un ringraziamento speciale va però a Filthy Neon Angel e Smurf che hanno recensito con frequenza <3 

Davvero, grazie a tutti, spero che diate un occhiata anche alla mia nuova FF!! ---> 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1498416&i=1

-Jess :3

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