Quella Musica Proibita...

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'invito ***
Capitolo 2: *** Verso Osaka... ***
Capitolo 3: *** Una vecchia conoscenza ***
Capitolo 4: *** Tutt in spiaggia! ***
Capitolo 5: *** Chi si diverte e chi spia ***
Capitolo 6: *** Like a wolf ***
Capitolo 7: *** La nostra prima volta ***
Capitolo 8: *** Notizie e notizie! ***
Capitolo 9: *** Feriti e felici! ***
Capitolo 10: *** Love ***
Capitolo 11: *** Il rapimento di Reiko ***
Capitolo 12: *** Il rapitore ***
Capitolo 13: *** Insieme per sempre ***



Capitolo 1
*** L'invito ***


DetectiveConan1
Era una splendida giornata a Tokyo, nel quartiere Beika e, nell'ufficio del detective privato Kogoro Mori arrivò una telefonata. L'uomo sbuffò, visto che erano solo le sei di mattina, ma rispose ugualmente anticipando le parole con un sonoro sbadiglio.
"Si...?? Chi è che chiama a quest'ora del mattino?"
"Sono Heiji Hattori, di Osaka... Se fossi stato un cliente, di certo avrebbe perduto il lavoro prima di averlo, da come ha risposto!"
"Chiudi il becco, pivello! Piuttosto, cosa vuoi?"
"Volevo invitare Shinichi, Ran e lei qui ad Osaka per le vacanze estive... Ma se non vuole..."
"No no, veniamo veniamo!"
"Portate con voi chi volete... Basta che mi facciate sapere in quanti siete, perchè devo prenotare la pensione!"
"Si si, d'accordo! A più tardi, ti telefoniamo quando stiamo per arrivare!"
Allora entrambi riattaccarono e l'uomo andò subito a svegliare Ran... Solo che non la trovò e rammentò che la figlia gli aveva comunicato, che sarebbe rimasta a dormire da Sonoko con Shinichi, Shiho Miyano/Ai e Makoto Kyogoku e questo lo mandò in bestia, perchè era convinto che quel piccolo detective ci avrebbe di certo provato con sua figlia.
Ma decise comunque di chiamarla e selezionò il numero di Ran dalla rubrica del cellulare... E, a casa Suzuki...
"Mmmhh... Pronto...?" Rispose assonnata Ran, prendendo al telefonino, dopo averlo trovato tra i suoi vestiti.
"Ran, ha chiamato Heiji... Dice se vogliamo passare da lui le vacanze estive e che possiamo portare chi vogliamo..."
"Fantastico! Manderò un messaggio a Kazuha per dirle che accettiamo e lo chiederò anche al dottor Agasa ed ai bambini... E poi, Shinichi, Shiho, Sonoko e Makoto verranno certamente!"
"Ok, ti aspetto a casa!"
Riattaccato il telefonino, Ran si apprestò a svegliare Shinichi e Shiho, che dormivano accanto a lei e poi andò a chiamare Sonoko e Makoto che, da quel che poteva vedere, avevano combinato di certo qualcosa, nel corso della notte... E quando tutti furono svegli, Ran diede loro la notizia. Ovviamente tutti accettarono di buon grado di partire per Osaka.
"Ho un'idea..." Disse Shiho "Ci sono altre tre persone da invitare..."
"E cioè?" Chiese Sonoko, sbadigliando.
"Eisuke, Vermouth e Kir... Ehm... Volevo dire, Eisuke, Hidemi e Chris o come caspita si chiama!"
"Si si si, giusto! Invitiamoli...!"
"E della polizia? Dite che Sato, Yumi e qualcun'altro verrebbero?"
"Non lo so, dipende da quando hanno le ferie! E poi non so se Sato verrebbe andare in vacanza dopo che Takaji è stato ucciso in servizio proprio per proteggerla... Lo amava e non credo abbia voglia di divertirsi!"
"Ran ha ragione... Ma chiamiamo il dottor Agasa, Genta, Ayumi e Mitsuhiko! E poi, credo che anche l'Agente Jodie e l'Agente Akai verranno...!"
Subito i presenti si mobilitarono per telefonare ai loro amici, che accettarono tutti, quindi Shinichi, Ran e Shiho tornarono tutti a casa propria per preparare i bagagli. L'appuntamento era per le nove alla stazione centrale di Beika.
E Ran, una volta a casa, trovò il bagno occupato dal padre che, per sua sorpresa, aveva invitato con loro anche la sua ex moglie Eri Kisaki... Inutile dire che Ran fece i salti di gioia alla notizia.
"Papà, chiama Heiji e digli che siamo in sedici in totale!"
"Si, ci penso io! Ma dimmi un po', quel mascalzone di Shinichi ti ha lasciata stare, vero? Altrimenti lo riduco in tanti piccoli takoyaki!"
"Certo, papà...! Guarda che Shinichi è un ragazzo leale e non si approfitterebbe mai di me! O sa cosa gli spetta..."
"Così si parla, Ran! Sono fiera di te!"
"Oh, ciao mamma! Sono felice di poter passare le vacanze con te... E col piccolo Goro! Ciao, micetto!" Disse la ragazza ed il gattino le fece la fusa come ringraziamento per le sue carezze, prima di entrare in bagno per una doccia rapida e poi si fiondò in camera sua per fare le valige.
"Pronto, Heiji...? Si, sono il detective Kogoro e volevo dirti che siamo in sedici totali!"
"Perfetto! A che ora avete il treno?"
"Dobbiamo essere alla stazione centrale di Beika per le nove, perciò alle nove e mezza o alle dieci... Ti farò mandare un sms da Ran quando sapremo l'ora esatta!"
"Ok... Allora a più tardi!" Disse il Detective dell'Ovest ed entrambi riattaccarono.
Cosa succederà durante il viaggio Tokyo-Osaka?

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Capitolo 2
*** Verso Osaka... ***


detectiveconan2 Alla stazione, i primi ad arrivare furono Kogoro, Shinichi, Eri, Ran e Shiho, così presero posto su una delle panche vicine ai binari ed attesero l'arrivo dei loro amici, ma l'avvocatessa andò saggiamente a vedere per che ora era previsto l'arrivo del loro treno, visto che bisognava avvertire Heiji.
"Allora, mamma? Hai visto a che ora abbiamo il treno?"
"Si, Ran... Alle nove e mezza!"
"Caspita, spero che tutti arrivino in tempo..."
"Beh, noi siamo qui!" Disse l'Agente dell'FBI Shuichi Akai, arrivando mano nella mano con una Jodie felice ed in dolce attesa.
"Wow, Agente Jodie! Di quanti mesi è la sua gravidanza?"
"Eight months!" Disse la bionda, sorridendo felice a Ran e Shiho, mentre Shinichi si congratulava con Akai.
"Caspita, signorina Jodie! Non la vedevo da un bel pezzo, ma sono contento di vederla in forma nonostante la gravidanza quasi al termine!"
"Oh, dottor Agasa, buongiorno! E buongiorno anche a voi, bambini!"
"Buongiorno a lei, Miss Jodie!" Risposero insieme Genta, Mitsuhiko ed Ayumi, sempre sorridenti.
Allora, messisi tutti seduti ancora una volta, i nostri videro arrivare Kir, alias Hidemi Hondou con Sonoko e Makoto. Subito la giovane Suzuki andò alla biglietteria per prendere i biglietti del gruppo, ma Kir la fermò prima che potesse andare.
"Perchè mi fermi?"
"Ci sta pensando Eisuke... Vermouth verrà in moto, visto che si trova a Fukushima, perciò deve prendere solo 15 biglietti!"
"Caspisco, ma vado a vedere comunque..."
"Ok, fai un po' come ti pare...!"
La mora andò dai nostri e strinse la mano ad Akai e Shinichi, visto che erano stati loro ad aiutarla all'epoca dell'Organizzazione degli Uomini in Nero e, con loro grande sorpresa, anche Vermouth le diede una mano... Per motivi a loro ancora sconosciuti, visto che la platinata bionda preferisce tenere i suoi pensieri per sè piuttosto che condividerli con gli altri.
"Eccoli, stanno tornando!"
"Abbiamo fatto presto perchè non c'era nessuno alla biglietteria, ma ti giuro una cosa, Hidemi..."
"Cosa dovresti giurarmi?"
"Ti prometto che farò confessare Chris! Le farò ammettere il reale motivo che l'ha spinta ad aiutarti!" Fece la castana, col fuoco negli occhi e questo spaventò non poco Kir, visto che ben sapeva quanto permalosa fosse Vermouth se le venivano poste le domande sbagliate. E questa sarebbe stata una di quelle.
"No no, vedrai che prima o poi parlerà... Lei deve sentirsi pronta a parlare, perchè il suo cuore è chiuso in una sorta di cassaforte e serve la giusta combinazione per aprirla!"
"Beh, mia cara, tu sei la sola che abbia quella chiave!"
Kir arrossì mentre Ran scriveva un sms a Heiji per informarlo sull'ora di arrivo del loro treno... E che avrebbe dovuto aggiungere un posto in più alla loro prenotazione della pensione. Infatti, davanti alla tabella con gli orari dei treni, l'Agente della Polizia di Beika Miwako Sato cercava la sua meta ideale.
"Sato...! Non ci aspettavamo di trovarti qui..."
"Ciao, Ran! Beh... L'Ispettore Megure mi ha praticamente costretta ad andarmene in vacanza tutta l'estate! Ma non so dove andare..."
"Noi andiamo da Heiji Hattori e Kazuha Toyama ed Osaka... Vieni con noi!"
"Osaka... Perchè no? Mi piace l'oceano... D'accordo, affare fatto! Vado a prendere il biglietto!"
"Va bene, noi siamo tutti laggiù..." Disse Ran, indicando il piccolo gruppetto di amici.
La poliziotta andò alla biglietteria e poi raggiunse i nostri appena in tempo, visto che il diretto Tokyo-Osaka era appena arrivato, in orario preciso... Ed una volta a bordo, tutti presero posto ed ognuno fece ciò che più gli aggradava sino alle undici e mezza, quando le hostess arrivarono a prendere le ordinazioni per il pranzo.
"Ecco a voi! menù vegetariano ed acqua liscia...!"
"Grazie mille, molto gentile!"
"Mi scusi se la disturbo, signorina... Non avete delle fragole in cucina? Sa, le voglie da gravidanza..."
"Si, signora! Gliele porto subito!"
"La ringrazio, signorina!"
"Cosa leggi di bello, Eisuke?" Chiese Hidemi al fratello.
"Un romanzo d'amore... Sai, non voglio farmi vedere da Chris, altrimenti mi prenderà in giro a vita!"
"Capisco... Ma sappi che non ti prende in giro con cattiveria!"
"Se lo dici tu, sorellona, ti credo!"
La ragazza gli sorrise, poi il suo sguardo cadde su Sato, seduta accanto a Genta, che guardava assente fuori dal finestrino il paesaggio che correva veloce innanzi ai suoi occhi tristi e pieni di lacrime... Probabilmente stava pensando al suo Takaji perchè il vero amore non si scorda mai, nemmeno dopo un anno e mezzo.
"Sai... Sono davvero in pensiero per Sato...! Spero che si riprenda presto!"
"Hai ragione, Ran! Anche perchè è uno degli elementi migliori della polizia e se Megure dovesse perdere anche lei sarebbe nei guai seri!"
"Perchè...?"
"Semplice! Perchè non troverebbe mai un altro Agente intelligente e capace come Sato... E' unica ed inimitabile!"
"Si, su questo ti do ragione piena, Shinichi!"
"Voi ragazze dovrete fare del vostro meglio per tirarla su di morale, ad Osaka! E poi avrete anche Kazuha a darvi una mano... E Sonoko che ne sa una più del diavolo!"
"Si, questo è certo! Già ci stavo pensando!"
Detto questo Ran, ma anche Sonoko, pensavano a come avrebbero potuto aiutare Sato, una volta ad Osaka. Cosa aspetta la nostra poliziotta, una volta a destinazione?

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Capitolo 3
*** Una vecchia conoscenza ***


detectiveconan3 Mancavano ormai una manciata di minuti all'arrivo dei nostri ad Osaka e l'hostess portò a Jodie le fragole richieste e l'Agente del Bureau ringraziò, assaporando il dolce frutto mentre Akai le accarezzava dolcemente il ventre... Perchè al ragazzo, anche se forse mai l'avrebbe ammesso, piaceva sentire il suo bambino o bambina muoversi, lo emozionava e rendeva orgoglioso di diventare padre.
"Stazione di Osaka, stazione di Osaka!" Si sentì gridare dagli altoparlanti ed i nostri si alzarono in piedi per prendere ciascuno i propri bagagli, quindi scesero dal treno assieme agli altri passeggeri e subito Ran scorse Kazuha ed Heiji fuori dalla stazione.
"Ehi...! Eccovi, finalmente!" DIsse il ragazzo dalla pelle ambrata, andando subito verso Shinichi, che lo fissò in tralice.
"Ran!!" Urlò Kazuha, abbracciando l'amica e la castana fece lo stesso.
"Questo è Shintaro Harai, uno dei poliziotti che lavorano per mio padre! Si è offerto di darci un passaggio col suo pullmino!"
"Buongiorno, ragazzi e benvenuti ad Osaka!" Fece l'uomo sulla quarantina e tutti lo salutarono.
"Senti, Heiji, sai se nella pensione si possono tenere gli animali domestici? Ho portato con me il mio Goro..."
"Certo, signora Kisaki! Nessun problema, può tenere con sè il suo micetto!"
Detto questo, i nostri misero i bagagli sul pullmino e poi l'Agente li condusse tutti alla pensione Terayama, un delizioso posto a pochi metri dall'oceano... Perciò, ovviamente, una volta smontati i bagagli, la spiaggia era d'obbligo, come ricordò subito a tutti Sonoko.
"Siamo arrivati, ragazzi...! Andate a prendere la chiave delle vostre stanze, io scarico i vostri bagagli!"
"L'aiuto anch'io! Kazuha, entra tu con loro..."
"Certamente! Venite, vi presento a Midori e Katsuo Terayama... Sono due persone gentili e sempre disponibili verso i clienti!"
E, una volta dentro, fu proprio Midori, una ragazza castana sui venticinque-trent'anni ad avvicinarsi al nostro gruppetto di amici con un tenero sorriso dipinto sul viso.
"Benvenuti alla pensione Terayama! Io sono Midori Terayama, avete una prenotazione, signori?"
"Si! Ha prenotato per noi Heiji Hattori..." Disse Kogoro ed ognuno diede alla ragazza il proprio nominativo, ottenendo di volta in volta la chiave della rispettiva stanza... E tutti furono così sistemati: Kogoro con Eri ed il piccolo Goro, Ran con Shinichi, Shiho con Eisuke, Makoto e Sonoko, Kir e Vermouth, Agasa coi tre bambini, Akai e Jodie e Sato da sola.
"Sato, vuoi dormire con noi?" Offrì Kazuha che, sorprendendo tutti, ritirò una chiave anche per lei ed Heiji, che avevano la camera proprio accanto a quella di Sato.
"No, grazie... Rimarrò sola, non preoccuparti per me, Kazuha!"
"Ne sei sicura? Non farti problemi a chiedere..."
"Tranquilla, sto bene... Non preoccuparti!"
Allora ognuno, dopo aver preso i bagagli, salì nella propria stanza ed iniziò a riporre abiti ed accessori nei cassetti oppure negli armadi, lasciando fuori i costumi da bagno così da poterli indossare e andare in spiaggia per il primo bagno della giornata.
E dopo una ventina di minuti, tutti si ritrovarono nella hall della pensione... Ed i maschi, alla vista delle ragazze e persino di Eri, si rifecero gli occhi.
"Pronti per andare?"
"Certo! E poi, l'oceano non sembra lontano..."
"No, infatti! Basta andare in fondo a questa strada e siamo arrivati!" Concluse Heiji e tutti uscirono dalla pensione.
Il gruppetto parlava di questo e quello, finchè delle grida non giunsero alle loro orecchie e guardando innanzi a loro, videro una ragazza inseguita da due uomini, uno dei quali la prese alle spalle, facendola cadere e gridare maggiormente dalla paura.
"Ma quella è Reiko Akiba!" Fece subito Sato e Shinichi notò una cosa che gli fece molto piacere. Negli occhi della poliziotta ardeva di nuovo quel bellissimo fuoco della passione.
"Reiko Akiba...? La cantante lirica che abbiamo conosciuto quando c'era il concerto all'Accademia Domoto?"
"E' quella ragazza gentile che ci ha aiutati con la preparazione del nostro piccolo concerto!" Disse Ayumi, felice per avere incontrato nuovamente la soprano.
"Proprio lei!" Disse Sonoko, spiegando poi a tutti le circostanze in cui l'avevano conosciuta.
La castana poliziotta corse subito verso la giovane, chiamandola per nome e l'uomo che la teneva mandò l'altro ad occuparsi di Sato... Senza conoscere quanto Miwako fosse forte nello scontro corpo a corpo, infatti fu il malvivente a finire male, ricevendo un paio di pugni, un calcio ben assestato e la classica mossa di placcaggio che la castana era solita utilizzare negli arresti.
"Lasciala o giuro che te ne farò pentire amaramente se le farai del male!"
"Io ho una pistola e tu solo la forza e la precisione dei tuoi colpi... Chi credi che vinca, se dovessimo scontrarci?"
"Io! Questo è poco ma sicuro!" Disse Vermouth, apparendo alle spalle dell'uomo dopo essersi avvicinata con passo felpato "Perchè tu hai una pistola, ma la mia è un cannone!"
Infatti l'uomo, voltandosi appena, notò il Revolver a doppia canna della platinata bionda e subito lasciò Reiko, che corse tra le braccia di Sato... E poi lui stesso pensò bene di darsela a gambe prima che Vermouth decidesse di aprirgli un nuovo buco da qualche parte.
"Agente Sato... Grazie! Sei il mio Angelo Custode!"
"Figurati, ma dovresti ringraziare Chris, non me... E' lei che ti ha salvata!"
"Tu eri pronta a morire, Agente, io l'avrei semplicemente ammazzato senza pensarci! E poi, la parte dell'Angelo Custode non mi si addice proprio..."
La platinata bionda, dopo tale affermazione, raggiunse la sua Yamaha nera e si diresse, camminando, verso il gruppetto poco distante e fu passata di corsa da due poliziotti chiamati da Heiji e dal Questore Haizo Hattori in persona, padre del giovane detective. Invece il Vicequestore Toyama, padre di Kazuha, interrogò i nostri per sapere cosa fosse realmente accaduto.
"Tel'ho detto, papà... Non sappiamo chi siano quelle persone, solo che inseguivano la signorina Akiba!"
"Capisco... Vedremo se quel tizio che l'Agente Sato ha messo ko parlerà!"
"Lasciatelo a me e lo farò parlare, parola mia!"
"Assolutamente no! L'Ispettore Megure ci ha chiesto di non farla avvicinare ad una stazione di polizia, se fosse successo qualcosa!"
"Sono d'accordo col mio collega, Agente... Dopo la morte del suo collega lei ha solo bisogno di riposare! Non pensi ai casi, ma solo a divertirsi..."
"I-Il suo collega...? L'Agente Takaji?" Chiese Reiko e Kogoro annuì col capo.
"Ok... Ne starò fuori, ma proteggerò io la signorina Akiba!"
Haizo, vedendo il fuoco negli occhi di Sato, preferì optare per la soluzione più ovvia "Non posso permetterlo... Vi conoscete e saresti troppo coinvolta!"
"Senta, Questore, io..."
"Le affidi questo compito, tanto ci siamo noi con lei!"
"E lei chi sarebbe, se posso chiederlo?"
"Sono l'Agente dell'FBI Shuichi Akai e lei è la mia collega Jodie, nonchè mia moglie! Garantiamo noi per l'Agente Sato!"
"E poi, ci siamo io e Kir... Quei tizi finiranno male se le si avvicinano!"
"E non si dimentichi di me, il grande detective Kogoro Mori, di suo figlio e di Shinichi!"
"Ci siamo anche noi, la Squadra dei Giovani Detective!" Affermarono insieme i tre bambini.
"D'accordo...! E mi raccomando a lei, avvocato Kisaki... Non li faccia finire nei guai con la legge!"
"Ci penso io, può stare tranquillo!" Rispose la bionda donna, esibendo un sorriso tanto maliardico quanto falso. Infatti tutti sapevano che, in caso di bisogno, Eri li avrebbe appoggiati.
Ma sarà davvero così? Oppure l'avvocato porrà limiti e restrizioni al suo moralismo?

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Capitolo 4
*** Tutt in spiaggia! ***


detectiveconan4 Non appena Hattori e Toyama se ne andarono coi due poliziotti ed il malvivente appena arrestato, i nostri rivolsero la loro attenzione al completo giacca-pantalone di pelle di Vermouth, ovviamente neri, ma la platinata bionda non amava avere troppi occhi addosso.
"Che avete tutti da guardare?"
"Nulla... Ci piacciono i tuoi abiti! Ma stiamo andando in spiaggia e questi ti saranno un po' d'impiccio..."
"Non ci pensare, dopotutto scommetto che Kir abbia preso un costume per me e le mie creme!"
"Infatti...! Ma come facevi a saperlo?"
"Io vado in giro e faccio quello che mi pare perchè mi fido di te, Kir! Perchè credi che ti abbia aiutata a fare secchi quei tizi...?"
"Per fiducia reciproca...? Ma dai...? Davvero?"
"C-Certo! Per cosa, sennò?"
"Perchè lei ti piace, ecco perchè!" Intervenne Sonoko, stufa di quel discorso che, a detta sua, era assurdo.
"T-Tu non vuoi arrivare a vedere l'alba di domani!"
Ma quando Vermouth fece per estrarre l'arma, Eri la fermò, ricordandole che erano ad Osaka per godersi le vacanze e non per far finire qualcuno di loro dietro le sbarre... Al massimo in gabbia dovevano andarci quelli che davano la caccia a Reiko Akiba, visto che il tipo fuggito giurò a Sato e Vermouth stessa che altri sarebbero arrivati per la giovane e bella soprano.
"E tu, Reiko...? Te la senti di venire in spiaggia?" Chiese Agasa.
"Si, certo! Dopotutto non sono una che si spaventa facilmente...!" Ribadì la mora, posando i suoi occhi grigio-ametista su Sato e la castana sorrise appena, nel ricordare quanto cocciuta e temeraria fosse stata in occasione del loro primo incontro.
"Hai con te il costume da bagno?"
"Non ci crederete, ma lo porto sempre nella mia borsetta in caso che mi venga voglia di farmi una nuotata! Io abito a poche miglia da qui e spesso vado a nuotare nell'oceano!"
"Davvero? Sei di Osaka? Non l'avrei mai detto, a giudicare dalla tua scarsa abbronzatura..."
"Beh, viaggio molto anche all'estero e quindi non ho molto tempo per abbronzarmi! Ma nel corso di queste vacanze non ho impegni e nessuno mi impedirà di andare in spiaggia!"
"Ben detto...! E poi, se quei tizi vogliono rapirti o ucciderti, non è saggio che tu stia a casa!"
"Può venire con noi alla pensione e stare in camera con Sato! Lei è l'unica di noi a non dividere la stanza con qualcuno..."
"Sonoko!" La riprese Eri, notando quanto Sato si fosse irrigidita alle sue parole e la ragazza si scusò subito, ma la poliziotta scosse il capo. Faceva bene Sonoko a sottolinearlo, perchè se il suo adorato Takaji era stato ucciso, la colpa era tutta sua... Questo l'avrebbe accompagnata sempre.
"Mi dispiace tanto, Agente Sato... L'Agente Takaji mi stava simpatico, era un bravissimo ragazzo..."
"Si, lo era! Ma non chiamarmi Agente Sato...! Sato oppure Miwako va comunque bene...!"
"Come preferisci...! Allora io per te sarò solo Reiko, d'accordo?"
"Affare fatto!" Ribadì la poliziotta e la soprano, con sua grande sorpresa, si strinse alla sua vita, felice come una ragazzina al suo primo amore. Eppure, circa tre anni prima, anche lei aveva provato sulla sua pelle cosa volesse dire perdere il ragazzo con cui avrebbe voluto passare il resto della sua vita. Reiko Akiba era l'unica che potesse capirla davvero.
"Sapete una cosa...? Credo di aver trovato la medicina giusta per curare Sato!"
"Fammi indovinare, Sonoko... Reiko Akiba...?" Tentò Shinichi e la castana annuì tutta felice, spiegando a tutti le sue intenzioni. Intenzioni dalle quali i maschi presero subito le distanze, poichè le idee di Sonoko erano più compiti da donne che da uomini.
Ma anche i tre bambini non scherzavano coi loro viaggi di fantasia, immaginando addirittura Sato e Reiko sposate e con figli e Sonoko fu felice di aver trovato tre complici di cui si sarebbe potuta fidare.
Arrivati tutti alla spiaggia, Eri trascinò Kogoro ed Agasa con lei per andare a prendere lettini da sole ed ombrelloni in affitto all'apposito posteggio, che poi fece portare ai due uomini, aiutati dal volenteroso Akai e da Makoto, che ne porse subito uno a Sonoko.
"Avvocato, ha visto delle cabine in cui possa andare a cambiarmi?"
"Anch'io devo prepararmi..."
"Ci sono due file di cabine a trenta metri in quella direzione, accanto alle docce!" Rispose Kazuha, indicando la direzione da prendere.
"Fate attenzione...!"
"Non preoccuparti, vado anch'io con loro!"
"E ci viene anche lui! Muoviti, rammollito!" Disse Vermouth, alzando di peso Eisuke nel prenderlo per un braccio.
"I-I-I-Io??? Ma... Ma io non so difendermi, non saprei come essere d'aiuto!" Rispose il giovinetto occhialuto, parecchio impaurito dal piglio aggressivo di Vermouth, convinto che la bionda cel'avesse con lui o che volesse farlo secco.
"Infatti non servi a nulla! Ma hai la voce per gridare e per questo ti piazzerai davanti alla cabina della signorina Akiba senza sbirciare, o ti cavo personalmente gli occhi e se noti qualcuno che vi osserva, urla!"
"H-Ho capito...! C-Chiarissimo!"
"Molto bene! Gambe in spalla e... Dimenticavo! Se spierai me, ti faccio secco all'istante! La mia Revolver è sempre calda!"
"S-Sarò la sua ombra s-signorina Akiba!" Esclamò spaventatissimo il giovane e Reiko gli sorrise, annuendo col capo.
Il quartetto si diresse verso la fila di cabine che si vedeva in lontananza e, sia Sato che i ragazzi ne approfittarono per togliere i calzoncini per rimanere in costume, invece Sonoko chiamò a sè il suo amato Makoto per farsi spalmare la crema solare e lo ringraziò poi con un bacio, imbarazzando i tre bambini.
"Sonoko, un po' di pudore! Abbiamo tre bambini con noi..." Fece Ran.
"Venite, andiamo a fare il bagno, così eviterete ulteriori traumi!"
"Cosa vorresti dire, Shinichi?? Guarda che fino all'anno scorso eri un bambino come loro!"
"Ma io certe cose le so e non mi sconvolgo come loro!"
I tre piccoli seguirono senza indugio Shinichi, avendo saputo tutta la storia che lo aveva fatto tornare piccolo com'era successo a Shiho, dato che per loro i due ragazzi erano solo la versione adulta di Conan ed Ai e che erano comunque rimasti amici nonostante la differenza d'età.
"Posso portare la palla?"
"Certo, Ayumi! Ran, Shiho, ragazzi, venite?"
"Perchè no? Giochiamo a palla prigioniera? Una squadra è mia, l'altra di Shinichi!" Offrì Heiji e tutti accettarono, a parte Eri, Kogoro ed Agasa, che rimasero in spiaggia con Sato ed il piccolo Goro... Ed a loro s'unirono anche Vermouth, Kir, Eisuke e Reiko, che riuscì a trascinare Sato in acqua, minacciandola di passare tutto il tempo sul lettino accanto al suo se non l'avesse seguita.
Come procederà la partita? E gli uomini che danno la caccia a Reiko la lasceranno stare o torneranno alla carica?

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Capitolo 5
*** Chi si diverte e chi spia ***


In acqua, dopo essersi divisi in squadre, partì una guerra vera e propria a colpi di palla... E per fortuna che questa era leggera, altrimenti Eisuke, Sonoko, Heiji e Shinichi sarebbero di certo finiti al pronto soccorso.

"Ma guarda te se questo è il modo di giocare...! Non si gioca più come una volta..." Disse Eri.

"Hai ragione... I giochi moderni sono pericolosi!"

"Mi raccomando, Jodie, insegna a tuo figlio che si gioca sempre per divertirsi e non per massacrarsi..."

"Sicuramente!"

Mentre le due donne parlavano e coccolavano il micetto, Kogoro ed Agasa pensavano al povero Eisuke, svenuto ed in preda ad un unico incubo... Vermouth! Infatti il giovinetto veniva tormentato dalla bionda anche di notte, non solo di giorno.

"Questo ragazzo è traumatizzato, oltre che spaventato..."

"Sono d'accordo, detective...! Pienamente!"

La partita finì con la vittoria del team di Shinichi, dato che nella squadra di Heiji erano rimasti costui e Sato e, ormai stanchi, si erano lasciati colpire per porre fine alla massacrante partita, così tornarono dagli altri ai lettini da sole.

"Noi andiamo al bar a prendere da bere..." Disse Ran, allontanandosi con Kir, Sonoko, Kazuha, Reiko ed i bambini.

"Fate attenzione!"

Dopo aver annuito, si diressero verso il bar poco distante dal punto in cui si trovavano e chiesero al barista thè freddo ed aranciata per tutti, a parte un birra per Kogoro. Mentre aspettavano che il giovane tornasse, alcuni ragazzi decisamente strafottenti s'avvicinarono loro.

"Ciao, bellezze...! Venite a farvi un giro con noi?"

"No, siamo impegnate!" Ribadì secca Sonoko.

"Ma noi vogliamo solo farvi divertire... Dai, non fatevi pregare!"

"No! Sei sordo o cosa...?" Tentò Kir ed uno di loro la prese per il polso, pronto per tirarla a sè e magari baciarla.

Davvero una pessima mossa, di cui si sarebbe presto pentito.

"Ehi... Lasciala, se non vuoi che ti ammazzi di botte idiota!"

"Ma chi ti credi di essere?" Rivolse uno dei tre a Vermouth, sopraggiunta con Sato, Makoto, Heiji e Shinichi, tutti e cinque decisamente infastiditi da quei cialtroni tutto fumo e niente arrosto.

"Sono solo una ragazza in vacanza a cui state facendo girare tutte le cose possibili ed immaginabili!"

"Addosso!!"

I quattro si divisero i nostri ed i due studenti detectives si misero in disparte, dato che Vermouth, Sato e Makoto ne presero uno a testa, lasciando che l'altro lo massacrassero Ran, Kazuha e Kir... Ed i quattro se la diedero a gambe.

"Ma guarda te...! Nemmeno in vacanza si sta in pace!" Disse Shinichi.

"Reiko, stai bene??"

"Si, Sato... Benissimo!" Rispose la soprano, stringendosi al braccio destro della poliziotta.

"E tu...? Tutta intera, Kir?"

"Intera e... Beh, mi sono anche sfogata! Era da molto che non picchiavo qualcuno..."

"Così mi piaci! Su, ora andiamo... Quella frana di Eisuke si è ripreso!"

"Sei stata tremenda con lui..."

"Forse, ma tu sai che sfotterlo è la mia specialità!" Ribadì Vermouth e l'occhiolino che regalò a Kir non sfuggì all'attentissima Sonoko, che continuava a credere che fra quelle due sarebbe scoppiata la passione.

"Ecco a voi, signorine...! Sono sessantasette yen!" Disse il ragazzo e tutti misero del denaro per pagare il conto, quindi ritornarono agli ombrelloni e divisero le bibite varie.

"Caspita, sono quasi le sei... Meglio tornare alla pensione, alle sette e mezza si cena!"

"Sono d'accordo...! Altrimenti mi scotto tutto!" Disse Kogoro.

"Sei un cretino... Ti ho detto di mettere la crema solare!" Lo beccò Eri ed i due litigarono subito.

Così, riconsegnati lettini ed ombrelloni, ognuno prese le proprie cose ed andò a turno a cambiarsi alle cabine, ignorando la presenza di qualcuno che, mostrando abilità nel non dare nell'occhio, scattò loro diverse fotografie.

Chi sarà la persona che spia i nostri eroi? In quale sorta di guai è finita Reiko Akiba?

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Capitolo 6
*** Like a wolf ***


Ritornati alla pensione Terahama, i nostri eroi andarono ognuno nella rispettiva stanza e Kazuha avvisò i due proprietari che Reiko sarebbe rimasta con loro e che avrebbe dormito in camera con Sato.

"A proposito... La cena sarà servita alle sette e mezzo in punto nel nostro salone! Il menù della serata è tutto a base di pesce..."

"Fantastico!! Non vedo l'ora di assaggiarlo!" Disse Kogoro, senza un minimo di contegno ed Eri lo colpì.

Nelle varie stanze, i nostri si fecero tutti una doccia veloce e poi scelsero i vestiti da indossare per la cena e, magari, per farsi anche un giro più tardi... Problema, quello degli abiti, che non preoccupava i maschi e che faceva impazzire alcune delle ragazze.

"Mako, secondo te sto meglio in gonna o pantaloni?"

"Per me, piccola, stai bene con ogni cosa!"

"Non sei molto d'aiuto, se dici così... Dammi un consiglio!" Protestò la castana ma il ragazzo dalla pelle ambrata le rubò semplicemente un tenero bacio e poi uscì dalla stanza, lasciandola preda dei suoi atroci dubbi... Così come fecero Shinichi ed Heiji, che raggiunsero Makoto, Shiho, Agasa coi bambini ed Akai con Jodie ai piedi delle scale, insieme alle sopraggiunte Sato e Vermouth, manco a dirlo, tutta in nero.

"Non hai abiti di colore diverso?? Sembri sempre in versione funerale..." Disse Shinichi.

"Versione morte, vorrai dire, mio caro Silver Bullet!" Disse la platinata bionda ed i presenti le diedero tutti della sadica.

Pochi minuti dopo Eisuke, Ran, Sonoko e Kazuha, con Kogoro, Eri ed il micetto, li raggiunsero ed Agasa si complimentò con l'avvocatessa per l'eleganza... Poi i cuori di tutti, specie quelli ammirati dei bambini e quelli impazziti di Sato e Vermouth, furono rapiti dalla bellezza di Kir, avvolta in un lungo abito di raso rosso e pizzo nero e dall'abito color crema con sfumature azzurre di Reiko.

"R-Reiko, ehm... Sei... Sei favolosa...!"

"Grazie...! Anche tu stai benissimo in jeans, Sato!" Disse la soprano, rossissima in volto.

"Posso accompagnarti...?"

"Addirittura a braccetto...! Sei un cavaliere perfetto, Sato!"

Le due avanzarono, mentre Vermouth rimase impalata ad osservare Kir... Dopotutto non l'aveva mai vista con indosso un colore diverso dal nero e vederla ora in rosso e nero, l'attirava come la luna attira un lupo mannaro e compì un giro molto, molto lento attorno all'unica amica che avesse.

"Allora...? Come mi trovi...?"

"Mi sento strana, a dire la verità..." Disse la bionda, leccandosi sensualmente le labbra "Mi ecciti, Kir... Io... I-Io mi sento come una bestia!"

La bionda lo disse tutto d'un fiato e, tanto presa com'era da Kir, dimenticò di essere assieme agli altri, che la guardavano come se fosse E.T. e lei cambiò più volte colore in volto e se ne andò verso la sala da pranzo, prendendo posto accanto a Sato.

"Brava, Hidemi!! Hai fatto colpo... Lo sapevo!!!!" Fece Sonoko, facendo i salti di gioia.

"Ti prego, sorellina, con chi vuoi ma non con lei!! Fallo per me..."

"Ho dovuto trattenermi per tutto il tempo che ho passato nell'Organizzazione... Non voglio perdere altro tempo!"

Il giovinetto volle potersi strappare i capelli a tale affermazione, ma Sonoko volle tranquilizzarlo a modo suo.

"Tranquillo, Eisuke, vedrai che quando Chris e tua sorella staranno insieme, non ti degnerà più di uno sguardo... Avrà altro a cui prestare attenzione!"

"S-Sonoko...! Tante volte non so davvero che pensare di te... Che dici davanti ai bambini??" Inveì Shinichi.

"Eddai! Che bacchettone che sei... E poi, sono più svegli di te!" Concluse la castana, mentre Genta, Ayumi e Mitsuhiko erano tre peperoni.

Una volta nel grande salone, i nostri raggiunsero il loro tavolo ove Yashi e Takeichi, due dei dodici camerieri, s'avvicinarono loro per sapere se avessero allergie particolari e cosa volessero da bere... Ma nessuno era allergico e da bere furono ordinate aranciate, succhi tropicali e sakè per gli adulti.

La cena fu servita in una decina di minuti e le sole che erano poco interessate a ciò che avevano nel piatto erano Sato e soprattutto Vermouth, che non toglieva gli occhi di dosso a Kir.

"E' riuscita a prenderti per la gola con così poco...?" Chiese Shiho, mangiando come se nulla fosse il suo filetto.

"Taci, Sherry! Non è colpa mia se è bellissima e se continuo così, stanotte dovrò dormire sul balcone o non risponderò più di me...!"

"Caspita... La desideravi davvero molto, quando eravate all'Organizzazione! Gin aveva ragione..."

Vermouth serrò la mascella in una morsa di rabbia quando rammentò quel bastardo biondo che era quasi riuscito a macchiare l'innocenza di Kir dopo averla colpita alle spalle "Ho provato una soddisfazione micidiale quando l'ho ammazzato di botte... Non doveva toccarla!"

"Lui diceva sempre a Vodka che se provavi a tradire l'Organizzazione, l'avrebbe usata per stanarti e poi vi avrebbe ammazzate insieme!"

"Invece è crepato lui! E così succederà a chiunque cercherà di farle del male..."

"Mi piace il tuo modo di ragionare...!" Sorrise la castana e la platinata bionda con lei, quindi si rivolse verso Sato, seduta alla sua destra.

"Ehi, Agente... Anche tu non riesci a mangiare...?"

"Aha...! Perchè me lo chiedi? Trovi strano che presti attenzione a qualcuno e non al piatto...? No, perchè tu stai facendo lo stesso..."

"Già... Senti, tu sembri una che di cuore ne capisce..."

"Non vengo a mostrarti la pratica, sia chiaro!"

"Ugh... M-Ma che vai a pensare?? Volevo chiederti se proponi a tutti di andare al cinema e se Kir accetta, ne approfitto per venire e stare con lei..."

"Buddha Santo, da te non mel'aspettavo sai? Ok, perchè no?? Ragazzi, sentite..."

"Che c'è, Agente Sato?" Chiese Ayumi, seduta due posti più a destra davanti alla mora.

"Vi andrebbe di andare al cinema, dopo cena? Naturalmente ognuno vede il film che vuole..."

"Kamen Yaiba!!!" Urlarono i tre bambini, alzando tutti la mano sinistra, ed Agasa già sapeva dove sarebbe andato.

"Titanic..." Dissero Eri, Ran, Sonoko, Kazuha e Jodie, col fedele Akai.

"Il Detective Samunji..." Fecero i patiti di gialli.

"La Saga di The Ring!" Risposero tutti gli altri, anche Reiko, che sorprese tutti e persino Sato.

Cosa succederà al cinema e... Dopo le varie proiezioni?

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Capitolo 7
*** La nostra prima volta ***


Terminata la cena, i nostri avvisarono Midori che sarebbero usciti ed Eri le lasciò la custodia del suo amatissimo Goro, quindi tutti lasciarono il salone e successivamente la pensione stessa.

Il cinema in questione distava mezzo miglio ed i nostri se lo fecero tutto a piedi, anche se le ragazze che portavano i tacchi accusarono il mal di piedi dopo una entina di metri, più o meno, ed i più cavalieri si presero in braccio o a braccetto la rispettiva innamorata... Anche se Kogoro ed Heiji non volevano saperne di cavalleria e dopo una sfuriata che Eri e Kazuha riservarono loro, presero a braccetto Shiho, che non soffriva i suoi tacchi.

"Pappamolla, prendi a braccetto l'avvocato Kisaki e Kazuha! Non stare lì a fare il pesce lesso... Tu dvovresti vedere Yaiba con loro, non Samunji!"

"S-Subito... R-R-Ragazze, sono libero...!"

"Che deficiente... Ma come puoi avere come fratello uno stordito simile??"

"Fai la brava, Vermouth...! Lascialo perdere, sai com'è fatto..."

"Purtroppo si! Preferisco dedicarmi a te che a lui..." Disse, cingendole la vita con un braccio quando vide un ragazzo, il classico galletto, che si mangiava la bella Hidemi da lontano, con lo sguardo e quando si misero in coda dietro di lui, puntò i suoi occhi azzurri in quelli verde-ambrati di Kir.

"Che bellezza mozzafiato! Meraviglia del creato... Sei libera più tardi?"

"Mi spiace, ma sono in compagnia! Hai dei bellissimi occhi azzurri, ma quelli che amo io lo sono ancora di più...!" Rivelò la mora, cingendo poi col braccio destro il collo di Vermouth per rubarle un lieve bacio sulla guancia, cercando di non lasciarle il rossetto.

La bionda chiuse gli occhi e la strinse maggiormente a sè ed il ragazzo se ne andò, tutto afflitto, mentre Sato s'avvicinò all'ex malvagia "Sei viva...?"

"Ho quasi rischiato di non rispondere più di me..."

"E' normale! Una bella ragazza fa sempre questo effetto...!"

"Per ogni Dio, siediti vicina a me dentro! Se il desiderio prende il sopravvento, mi giro verso di te!"

"E tieni tutto al tuo posto! Sappi che ho la pistola nella cavigliera della gamba destra ed un coltello in quella sinistra..."

"Se è per quello, li ho anch'io! Ma... Non temere, l'oggetto del mio desiderio è un altro! Anche se sembri una che ci sa fare...!"

Sato divenne bordeaux e spinse la bionda verso la biglietteria, visto che era il loro turno e, una volta dentro, ognuno si divise per seguire il rispettivo film... Mentre qualcuno continuava a seguire Reiko, cautamente stretta al braccio di Sato.

Dopo aver preso posto, Shiho si allontanò per poter prendere pop corn ed acqua per tutte... E quando ritornò porgendo un contenitore grande di pop corn a Sato ed uno a Vermouth, tenendo l'altro per sè e dando a tutte l'acqua, Kir si voltò verso destra per parlarle.

"Shiho, a Vermouth fanno schifo i pop corn..."

"Lo so, ma scommetto che se glieli dai tu li mangia eccome! Attenta a te, però... Noi abbiamo tre film tutti di seguito da vedere e lei è pericolosa al buio!"

"Oh, questo lo so benissimo!"

Shiho sorrise, proprio nell'attimo in cui le luci si spensero ed il film iniziò, col quinquetto che prestò alla proiezione la loro massima attenzione... O quasi, perchè solo Shiho guardava lo schermo, Reiko era un po' impaurita e rischiava di causare un blocco circolatorio al braccio destro di Sato, costei cercava di mangiare i pop corn per non perdersi su Reiko e Kir cercava di far mangiare i pop corn a Vermouth.

"M-Mi fanno schifo quei cosi bianchi... Sembrano denti con le carie...!" Bisbigliò con ribrezzo.

"Scommetto che se te lo do così, il pop corn lo prendi eccome e non lo consideri più un dente!" Fece Kir, prendendolo coi denti e volgendosi verso la bionda, che sentì la pressione salirle oltre i duecento.

Ma non poteva farsi sfuggire l'occasione ed afferrò il piccolo pop con un abile movimento della lingua, ssenza nemmeno sfiorare Kir "Buono..." Commentò, imbarazzando la mora, che mai si sarebbe aspettata la reazione da parte dell'amica.

E le tre ore di proiezione passarono troppo lentamente per i quattro cuori tormentati e, mentre Shiho ricevette un sms di Ran che le comunicava che lei e tutti gli altri stavano tornando alla pensione, i titoli di coda dell'ultima messa in onda apparvero sullo schermo tra gli applausi. Erano le undici e mezza.

"Ragazze, io torno alla pensione... Sono esausta..."

"Beh, ci torniamo tutte!" Disse Kir e, per fortuna, fuori c'era un taxi che aveva appena lasciato un cliente e le caricò tutte a bordo, accompagnandole a destinazione e fu Sato a pagare la corsa per tutte.

Entrate nella pensione, raggiunsero la rispettiva stanza, ma prima Vermouth raccomandò a Shiho di buttare Eisuke dalla finestra semmai ci avesse provato, anche se sapeva che non era così uomo da provarci.

"Mi sono divertita moltissimo, Sato!"

"Oh, anch'io...! L'ultimo film era un po' noioso, ma è stato bello stare in tua compagnia!"

"Grazie... Grazie di tutto..." Disse la soprano, baciando la poliziotta sulla guancia destra, prima di andare in bagno a spogliarsi e mettere un pigiama di Sato, visto che l'indomani sarebbe andata a casa sua a prendere il minimo indispensabile.

Invece Vermouth bloccò Kir prima che potesse togliere il vestito "Voglio togliertelo io..." Disse con passione negli occhi.

"V-Vuoi davvero...? I tuoi istinti selvaggi si fanno ancora sentire...?"

"Sempre quando sono con te!" Ribadì la bionda, prima di catturare le labbra di Kir in un bacio pieno di passione, mentre le calava la zip del vestito, che cadde ai loro piedi e si tolse poi i suoi stessi abiti, in preda ad un desiderio ormai irrefrenabile.

"Vermouth...! Ehi, Dracula... N-Non mordermi... Ti chiedo solo questo!"

"Sei davvero buona... Deliziosa, direi!" Commentò la bionda, stendendo colei che aveva sempre segretamente amato sul letto, pronta a donarle per la prima volta il suo cuore. Cosa succederà il mattino seguente?

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Capitolo 8
*** Notizie e notizie! ***


Il mattino seguente, Vermouth si svegliò presto come sempre e guardò Kir, stesa sopra di lei e beatamente addormentata dopo la loro intensa notte di passione e la scostò da sè, in modo tale da potersi fare una doccia veloce e poi, dopo essersi vestita, lasciò un biglietto alla sua amante ed uscì dalla stanza.

Ed arrivata nel salone per la colazione, trovò Sato, Shiho e Shinichi... Il trio S, come lo definiva lei.

"Buongiorno...! Dormito bene?" Chiese l'Agente e la platinata bionda sospirò profondamente.

"Ho dormito pochissimo... Ma ho agito molto!"

"Lo sapevo...! Si vedeva, sei arrivata decisamente felice nel salone!" Disse Shinichi, contento per la bionda "Ma anch'io non sono stato da meno!"

"Cosa?? Tu e Ran...?"

"Si...! E caspita, non vedevo l'ora... Lei era bellissima!"

"Quando lo saprà il vecchio Kogoro, mio caro Shinichi, starei pronto alla fuga..."

"Fuga per cosa?" Chiese Kogoro, appena arrivato nella sala da pranzo e tutti i presenti notarono l'espressione beata dell'uomo.

"Detective, anche lei e la sua ex moglie...?"

"Si, Chris! Io ed Eri siamo ritornati insieme..."

"Lei è tornato con la sua ex, Shinichi è andato a go-go con Ran..." Disse Vermouth ed il castano si apprestò a tapparle la bocca, ma oramai l'aveva detto ed il detective privato puntò gli occhi in quelli del giovane.

"CHE HAI FATTO TU????" Ringhiò l'uomo, scioccatissimo "HAI ABUSATO DI MIA FIGLIA??"

"N-No, ehm... Io e Ran ci amiamo e voglio sposarla!" Ammise il giovane detective, sorprendendosi per la facilità con cui aveva ammesso la sua intenzione futura, precisando anche di volere dei figli... E questo fece la gioia della sopraggiunta Eri e di Sonoko, felicissima.

"Complimenti, Shinichi! Sbrigati a darmi dei nipotini..."

"Mio Dio, diventerò zia!!"

"Però impara a moderarti o non ti avvicini ai miei futuri figlioletti!"

"Ciao... Ho sentito, Shinichi Kudo e ti darò utili consigli su come fare il padre...!"

Il giovane annuì e poi Vermouth annunciò che lei e Kir si erano messe assieme, scioccando Eisuke, mentre Shinichi ottenne i complimenti di Heiji, Agasa, Shiho ed i bambini col suo annuncio e poi tutti si prepararono per andare a casa di Reiko e per arrivarci servì l'autobus.

Una volta arrivate nella zona ovest di Osaka, i nostri rimasero a bocca aperta innanzi alla lussuosa villa della soprano e, quando vi entrarono, trovarono tutto sottosopra e subito Heiji chiamò suo padre affinchè venisse con l'Ispettore Toyama ed una squadra della Scientifica.

"Ma... Ma chi può essere stato?"

"Probabilmente quegli uomini che ti danno la caccia..."

"Ma cosa cercavano qui, in casa mia...? Non ho nulla di valore, a parte qualche mobile, la tv ed il portatile... Ma sono ancora qui..."

"Ho notato... Non saprei dire cosa potessero cercare di tanto importante, ma di certo non l'hanno trovato!"

Reiko cercò di pensare alle cose importanti di cui era in possesso, ma non trovò nulla degno di un furto, poi arrivò la polizia ed Heizo Hattori s'avvicinò al figlio ed a Kogoro.

"Cos'è successo?"

"Siamo venuti per prendere gli effetti personali della signorina Akiba ma abbiamo trovato tutto così..."

"Voi! Iniziate coi rilevamenti e non tralasciate niente!"

"Sissignore!" Risposero assieme tutti gli Agenti.

E, mentre la Polizia cercava impronte ed altre prove, Hattori permise a Reiko di prendere qualche vestito, scarpe ed il suo spazzolino da denti, più altre cose personali non molto importanti.

"Papà, noi andiamo...!"

"Certo, figliolo e... Fai attenzione con Kazuha, suo padre è molto preoccupato!"

"Sarò bravissimo, promesso! Anche se dormire con lei sta diventando pericoloso per me..." Ribadì il ragazzo, mentre suo padre gli posava una mano sulla spalla, capendo come si sentisse il figlio.

Ed una volta usciti di casa, furono però avvicinati da una decina di uomini capeggiati dal tipo che avevano incontrato la prima volta, quando Reiko era stata salvata da Vermouth "Prendetela subito!"

"Indietro, amore... Non voglio che il bambino venga messo in pericolo! E tu, Sonoko, torna a casa di Reiko ed avvisa la polizia!" Ordinò Akai, preparandosi allo scontro coi dieci-docici gorilla che avanzavano verso di loro. Al suo fianco Sato, Vermouth, Kir e persino Ran, Kazuha e Makoto.

Come andrà? I nostri prevarranno oppure Reiko verrà portata via?

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Capitolo 9
*** Feriti e felici! ***


I nostri diedero battaglia agli energumeni che avanzavano verso di loro, decisi a portare via Reiko, che seguì Sonoko e Jodie, tornando verso la sua villa... Ma i ragazzi non ebbero vita facile, dato che gli uomini erano dei veri e propri palestrati, ammassi di muscoli.

"Maledizione... Non me la porterete via!" Gridò Sato "Ho già perso una volta l'amore della mia vita, non voglio che capiti ancora!"

"Non preoccuparti...! Ti strapperemo il cuore e non soffrirai più!"

"Parla per te, babbeo! Ti ammazzo prima che tu possa toccare la mia amica..." Ribadì secca e fredda Vermouth, colpendo però i presenti con l'ammissione della parola -amica-, termine mai usato dalla bionda.

"Fateli fuori tutti, uomini! E verrete ricompensati!"

"Fermi, polizia di Osaka!" Gridò Haizo Hattori alle loro spalle ed i bestioni s'accorsero di essere circondati, così s'arresero subito, senza opporre troppa resistenza, mentre Sato, Vermouth ed un poco Makoto si sedettero a terra, feriti.

"Tu! Chiama subito un'ambulanza, presto!" Ordinò Toyama ad uno dei suoi sottoposti, quindi tornò a dedicarsi alla figlia, cha aveva un piccolo graffio all'altezza del sopracciglio, come Ran. Nulla di grave, per fortuna.

"Sto bene, papà... Sato è peggio di tutti! Potrebbe essersi slogata un polso..."

"Senza il potrebbe!" Disse Vermouth "Il polso sinistro è andato!"

"Sato! Sato... Mi dispiace tanto!" Avanzò Reiko, inginocchiandosi accanto alla castana, cingendole il collo con le esili braccia, in lacrime, ma la poliziotta di Beika rispose all'abbraccio con il braccio sinistro, cercando di consolarla.

"No... N-Non è colpa tua...! Sto bene! Cosa vuoi che sia un polso, davanti alla tua vita?"

"Oh Sato..." Disse solo Reiko, prima di rubarle un tenero bacio subito corrisposto. Ma dovettero separarsi dopo pochi istanti, dato che era arrivata l'ambulanza che caricò Vermouth, Makoto e Sato stessa, che necessitavano tutti di qualche punto, medicazioni e la poliziotta avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento al polso per ricomporre la frattura dell'osso.

"Ehi, voi...! Dite a quella ragazza che, visto che ci avete arrestati tutti, il nostro capo non sarà così clemente e prenderà personalmente Reiko Akiba!"

"Non staremo di certo a guardare..."

L'uomo, mentre veniva fatto salire su una delle volanti, se la rise di gusto come i suoi gorilla, anche se Akai ribeccò subito contro di loro e tutti le diedero ragione. Nessuno di loro sarebbe stato a guardare.

"Lasceremo una pattuglia di uomini in borghese sotto la pensione in cui alloggiate ed altri nelle camere libere del piano dove alloggiate!"

"D'accordo, papà... Ma non devono dare nell'occhio!" Disse Heiji ed il padre annuì.

"Andiamo in ospedale... Voglio vedere come stanno!"

Allora Hattori li lasciò andare, anche se Reiko salì sull'auto di Toyama, incaricato di stare con loro, assieme a Kazuha, Jodie, Kir e Shinichi, mentre gli altri andarono all'Osaka Hospital con l'autobus.

E sull'auto dell'ispettore, la bionda Agente dell'FBI attualmente in maternità, iniziò a contorcersi dal dolore e Shinichi subito la notò.

"Jodie, cos'hai...?" Chiese il castano detective.

"S-Sto... Sto per..."

"Papà, accellera! Credo che Jodie stia per partorire!" Disse Kazuha e la bionda annuì, mentre a Shinichi schizzarono gli occhi fuori dalle orbite ed andò nel panico più totale. Poteva fare di tutto, ma non far nascere un bambino!

"Mio Dio, riesce a resistere ancora per dieci minuti? L'ospedale è alla fine dell'autostrada..."

"S-Si... Si, credo di potercela fare!" Rispose la bionda Americana, mentre Shinichi chiamò Akai per avvisarlo ed il moro si scioccò e volle parlare con la sua adorata moglie per cercare di tenerla tranquilla e concentrata.

Appena arrivarono all'ospedale, al pronto soccorso, Shinichi corse subito a cercare un medico per Jodie, che arrivò immediatamente incontro alla donna in pieno travaglio con una barella e due infermieri ed un terzo venne mandato a chiamare un'ostetrica, con Kazuha che andò con l'Agente del Bureau, invece gli altri chiesero informazioni su Sato, Vermouth e Makoto.

"Chris Vineyard e Makoto Kyogoku sono laggiù, seduti su due lettini e due infermieri li stanno medicando... Miwako Sato, dopo la radiografia, è stata portata in sala operatoria per sistemare la frattura al polso destro! Avviso la sala 4 che i suoi famigliari sono qui...!"

"Io sono la sua ragazza, loro sono nostri amici e lui è l'Ispettore Toyama!" Disse Reiko, sorprendendo più o meno tutti per la sua dichiarazione.

"Capisco...! Ok, prego, accomodatevi pure!"

Subito i nostri andarono a sedersi accanto ai lettini, quando gli infermieri terminarono le medicazioni, invece Akai, appena arrivato, si fece indicare la sala in cui avevano portato Jodie affinchè potesse assistere alla nascita del loro primo erede. Ed arrivò appena in tempo.

Jodie Sterling diede alla luce, dopo una ventina di minuti, un bellissimo e sano maschietto, chiamato Shintaro, la gioia del suo commosso padre, che volle subito prenderlo in braccio non appena l'ostetrica e l'infermiera l'ebbero preparato... Tre chili e quattrocentocinquanta grammi di pura salute.

Come andrà l'operazione di Sato? Cosa farà il misterioso uomo pur di avere Reiko Akiba? E soprattutto, perchè la vuole così tanto?

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Capitolo 10
*** Love ***


Sato uscì dalla sala operatoria e venne portata in una delle stanze libere del pronto soccorso visto che, se avesse voluto, dopo sei ore o il mattino seguente avrebbe potuto tornare a casa... O meglio, alla pensione in cui alloggiava.

"Dottore, come sta?" Chiese subito Reiko.

"L'intervento è perfettamente riuscito...! Aspetti solo a parlarle, quando sarà più cosciente..."

"D'accordo! La ringrazio...!" Rispose la soprano, sorridendo all'uomo, stringendogli la mano tesa, quindi andò con Ran e Shinichi a sedersi accanto alla Detective della Polizia di Beika.

"R-Reiko..." Disse piano Sato, qualche minuto più tardi e la soprano la fissò subito, sorridendole teneramente.

"Come ti senti...? Il polso fa male?"

"No, p-per niente... E' un dolore sopportabile...!"

"Ci hai fatti spaventare, lo sai? Eravamo preoccupati per il tuo polso..."

"Durante la radiografia... Hanno detto che non era una frattura grave, comunque sei davvero caro Shinichi!"

Il castano le sorrise, quindi fu Ran a parlare stavolta "Sato, sai che Jodie ha avuto il bambino?? E' un maschietto, l'hanno chiamato Shintaro...!"

"Fa-Fate ad entrambi i miei migliori auguri..."

"Certamente!" Disse Ran poi, quando notò lo sguardo di Reiko, la castana trascinò il suo geniale fidanzato fuori dalla stanza della Detective, affinchè la mora potesse stare sola con colei che era, si poteva dire, l'incarnazione del suo Angelo custode.

"Mi dispiace tanto... A causa mia, non potrai goderti più la vacanza e poi dovrai persino stare a riposo dal lavoro..."

"Ma cosa dici...? N-Non è colpa tua... Vieni qui!" Disse la Detective, mettendosi seduta un po' a fatica, stringendo a sè la bella soprano e, dopo averle sollevato il mento con due dita, la guardò intensamente negli occhi e poi le rubò un dolce bacio.

"Sa-Sato... Sato, mio Dio, tu..."

"Scusami, è stato un gesto istintivo... Perdonami!"

"N-No, è che... Che baci benissimo...! E-Ecco, l'ho detto..." Terminò in un sussurro, chinando il capo, imbarazzatissima e Sato la trovò adorabile.

"Avremo molto tempo per i baci, dato che col polso non posso fare nulla di più...!"

Reiko s'imbarazzò maggiormente, avendo cpito a cosa alludesse la Detective, tuttavia le regalò un bel sorriso e si strinse nuovamente a lei perchè era questo ciò che voleva... Essere accarezzata, protetta ed amata da Sato, bella e perfetta per fisico e carattere, dolce e vulnerabile nella sua fragilità.

"Un giorno ci fidanzeremo davvero, ne sono certa..."

"Io ci tengo molto a te, mettiamoci subito assieme! Io... Io ti amo moltissimo!"

"Sato... Mio Dio, anch'io ti amo!" Ribadì la soprano, quindi le due si scambiarono un bacio molto passionale, mentre Ran e Shinichi osservavano la tenera scena fuori dalla porta assieme a Vermouth, davvero felice per entrambe.

Invece qualcuno ben nascosto tra i pazienti del pronto soccorso osservava il nostro gruppetto... Chi sarà il misterioso individuo?

Scusate per il cappy corto ma devo andare via!! Love you all by Fulmy!

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Capitolo 11
*** Il rapimento di Reiko ***


Sato rimase nella sua stanza con Reiko, a ridere e parlare di questo e di quello, mentre Sonoko, appena sopraggiunta, mostrò loro le foto che aveva scattato al piccolo Shintaro nell'attimo in cui Jodie lo allattava per la prima volta.

"Dio, è carinissimo! Somiglia molto ad Akai... Diventerà bello come lui, da grande! Ne sono certa..."

"Se ti sentisse Makoto, mentre elogi un altro ragazzo...!"

"Ma lui sa come sono fatta e mi ama lo stesso!" Disse la castana, gongolandosi.

"Non devi approfittartene... E' come se giocassi col suo cuore!"

"Che...? Come dici, scusa...?"

"Se lo ami, elogia solo lui, non gli altri! Amalo ed onoralo sempre, finchè il tuo cuore batterà..." Concluse Reiko, chiudendo gli occhi, come se stesse immaginando di essere in un mondo tutto suo.

"Amen!" Fece una Vermouth quasi sarcastica, apparendo sul ciglio della porta "Facevi le prove per il tuo futuro matrimonio in ospedale?"

Reiko arrossì paurosamente, guardando con la coda nell'occhio Sato "I-Io stavo facendo la predica a Sonoko..."

"Ha ragione lei, Reiko... Hai un pochino divagato...!" Disse Sato.

"Dici davvero...? Mi dispiace..." Fece la soprano e Sonoko scosse il capo, avvicinandosi a lei.

"Sei stata illuminante! Gli chiederò scusa per ogni volta che ho guardato un altro ragazzo e gli dirò quanto lo amo!"

"Brava, così si fa...!" Concluse Reiko e la castana lasciò la stanza, tutta felice, incurante del fatto di essere in un ospedale e non al parco giochi e Vermouth scosse il capo. Aveva rinunciato da molto tempo a capire quelle un po' oche come Sonoko.

"Sato, posso parlarti...? Ehm... In privato..."

"Ok... Reiko, ti dispiace?"

"Affatto! Vado al bar dell'ospedale a prendere una lattina di thè freddo..."

"Kir ed Heiji sono qui fuori... Fatti accompagnare, non andare da sola!" Disse la platinata bionda e la soprano annuì, andandosene coi due amici, mentre Vermouth fissò Sato, che non mancò di tirarle una delle solite frecciatine.

"Ehi... Non vorrai farmi qualcosa di poco consono, vero?"

"Sai, inizio a pensare che tu voglia portarmi a letto... Visto che me lo chiedi sempre! E la risposta è sempre no!"

"Ma scherzi?? Io voglio Reiko... Anzi, ci siamo messe assieme qualche attimo fa..."

"Lo so, ero fuori dalla stanza e ho sentito tutto...! Ma volevo chiederti un'altra cosa..."

"Chiedi pure, non farti problemi nè scrupoli..."

"Non me ne faccio mai! E' a proposito di questo..." Disse la bionda, mostrando una scatoletta rossa ed azzurra e, quando l'aprì, la Detective vide un bellissimo anello di fidanzamento con un brillante incastonato sulla sua sommità.

"Chris, non dirmi che...??"

"Si... Voglio chiedere a Kir di sposarmi e voglio che tu sia la mia damigella!"

"Ok...! Non mel'aspettavo, da te... Che sorpresa! Congratulazioni vivissime..."

"Phew... Ora sono più rilassata! Ho te, Jodie e Ran come testimoni...!"

Sato sorrise e le due continuarono a parlare, con Vermouth che si stupì er quanto si trovasse bene a parlare con Sato e forse, sotto sotto, un po' le piaceva e se non ci fosse stata Kir, le avrebbe fatto la corte, senza dubbio.

Ma ad interrompere il dialogo tra le due ci pensò Eisuke, arrivando di corsa e tutto trafelato "E'... E' successa una cosa terribile!"

"Cosa, di preciso?" Chiese Sato, mentre Vermouth lo guardava malissimo, come suo solito.

"Reiko era in bagno, Kir fuori dalla porta... E qualcuno è riuscito a rapirla lo stesso!"

"COSA??" Chiesero le due, insieme.

"Ce ne siamo accorti troppo tardi, mi dispiace... Ma Shinichi, Heiji ed i Questori Hattori e Toyama sono sulle sue tracce!"

"Andiamo, Vermouth... Dobbiamo ritrovarla!"

"Sicura di farcela...?"

"Certo!" Disse sicura Sato e, messasi i pantaloni e tolto poi il camice, uscì dalla stanza ed Eisuke venne incaricato di riferire al medico che la Detective era andata a cercare la sua fidanzata, rapita da chissà chi.

Chi avrà preso Reiko? Per quale motivo questa persona la vuole? Riusciranno i nostri eroi a trovarla e salvarla?

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Capitolo 12
*** Il rapitore ***


Il medico che aveva in cura Sato provò in tutti i modi a dissuaderla dall'andarsene, ma la Detective era più che motivata a ritrovare la sua Reiko, perchè non poteva perdere un'altra volta l'amore della sua vita.

Ed arrivati alla centrale della polizia di Osaka, i vicequestori Hattori e Toyama rimasero increduli quando apparve la collega sul ciglio della porta, così come si scioccarono Shinichi, Heiji e pure Akai e Shiho, quando videro Vermouth e Kir arrivare con Sato.

"E' sicura di star bene...? Non doveva lasciare l'ospedale..."

"No, Questore Hattori... Sto bene e poi voglio ritrovare Reiko!"

"Stiamo aspettando i risultati delle analisi delle prove recuperate dalla Scientifica... Il rapitore ne ha lasciate molte!"

"Davvero...? Allora o è uno sprovveduto oppure un incapace..." Commentò la platinata bionda e tutti le diedero ragione.

"Voi due...? Non avete avuto intuizioni brillanti?"

"No, Kir... Anche se, in realtà, aspettiamo i risultati delle analisi delle prove!"

"Sono d'accordo con Shinichi...! Basterà aspettare quelle e lo troveremo subito!"

"Speriamo sia così..." Disse Sato, mettendosi seduta su una delle sedie, accarezzandosi il polso ferito, sulla cui fasciatura vi era il segno del rossetto di un bacio lasciatole da Reiko e Vermouth le si avvicinò.

"Non devi preoccuparti...! Chiunque l'abbia rapita è chiaramente un'idiota e lo prenderemo presto!"

"Lo spero... Devo proporle di diventare la mia ragazza e poi, in futuro, voglio sposarla!"

"Senza dubbio..." Sorrise la bionda "E poi, dovete essere le nostre damigelle..." Sussurrò, guardando con malizia e desiderio Kir.

Invece, nello stesso momento, in una sorta di lussuosa villa in un punto imprecisato di Osaka, Reiko si era appena svegliata stesa su un letto, completamente ammanettata, intontita ma vestita, almeno... Per fortuna.

Si guardò più e più volte attorno, cercando di mettere a fuoco la vista ma, quando questa fu perfetta, non riuscì comunque a riconoscere il luogo in cui si trovava, finchè uno scricchiolìo non attirò la sua attenzione.

"Ben svegliata, mia cara..."

"E... E tu chi sei? Cosa vuoi da me?"

"Io sono Joji Kirishima, sono un tuo fan! E sono un'affarista molto importante... Non ho impegni per nessuno, ma per te faccio sempre un'eccezione e vengo ad ogni tuo concerto lirico, ovunque siano...!"

"Perchè rapirmi...?"

"Non hai mai risposto alle mie lettere!" Gridò l'uomo sulla trentina, alto, moro e occhi scuri, decisamente alterato "Mai... Nemmeno una volta!"

"N-Non sempre ricevo tutte le lettere dei fans... S-Sennò a-avrei risposto..."

"Bugiarda!! Rispondi solo a chi vuoi tu..."

"Questo non è affatto vero!"

"Non contraddirmi!" Ringhiò nuovamente l'uomo "Tu vuoi bene solo alla poliziotta... A quella tizia!"

"Alla ragazza castana con cui sto sempre, da quando è arrivata...?" Tentò la mora, deglutendo e tremando, impaurita.

"Si, proprio lei! Una volta ti ho vista... Ti ho vista mentre la baciavi..."

"S-Stiamo insieme... Sono la sua ragazza, è naturale!"

"NO!!!" Urlò nuovamente "No!! Tu devi essere SOLO mia..."

"Non voglio... Tu non mi piaci! Io amo solo lei...!"

"Allora andrò personalmente ad ammazzarla...!"

"Non ci riuscirai... E poi, è inutile che vai a cercarla! Lei troverà te!" Disse sicura la soprano, con un mezzo sorriso decisamente intenso e sicuro dipinto sul viso e l'uomo, infuriatosi, se ne andò sbattendo la porta.

La giovane iniziò a piangere, implorando mentalmente Sato di venire a prenderla al più presto.

Riuscirà la nostra Detective, assieme a tutti gli altri investigatori, a trovare Reiko, salvarla, schiffare Kirishima in prigione e dichiararsi veramente anche coi fatti e non solo a parole? 

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Capitolo 13
*** Insieme per sempre ***


L'Agente della Scientifica arrivò subito coi risultati dei rilevamenti e li consegnò al Questore Capo Hattori, sul cui viso apparve un ghigno di soddisfazione simile a quello di Heiji quando aveva un'intuizione brillante.

"Novità, Signore...?"

"Si! Hanno trovato parecchie impronte e, dopo il confronto, hanno trovato un nome... Joji Kirishima, ha già avuto molti richiami per molestie a personaggi famosi ed ora ha chiaramente elevato il suo trend, facendoli rapire o sequestrandoli personalmente!"

"Bastardo maledetto... C'è un indirizzo?"

"Si, ma dovete stare molto attenti... E' stato sottoposto molte volte a terapie psichiatriche e tecniche di controllo della rabbia..."

"E' un individuo pericoloso...!" Concluse Shiho, in parole povere.

"Agli individui con la rabbia si fa come coi cani... Si mette la museruola!"

"Spesso mi spaventano le tue idee, Vermouth..." Fece Shinichi e la bionda sorrise, visto che lei dava sempre le idee più ovvie e, per lei, naturali, le prime che le venissero in mente... E stavolta non aveva tutti i torti.

Così, dato che avevano l'indirizzo, Hattori, Toyama, Sato e pure Vermouth con Kir ed Akai, uscirono con tre pattuglie di supporto, diretti alla lussuosa villa sull'oceano di Kirishima... Villa nella quale costui stava tormentando Reiko.

"Devi dirmi quanto mi ami, Reiko Akiba... DILLO!"

"M-Mai, io non ti amo!" Rispose, ricevendo uno schiaffo sonoro.

"Dimmi quanto mi ami... Dimmi che faresti tutto per me! Dimmi... Dimmi che soddisferai ogni mio desiderio!"

"Mai! Non lo dirò mai!"

La bella soprano cercava in tutti i modi di resistere, ma quando Kirishima s'inginocchiò sopra di lei pronto a farle del male, le sirene della Polizia rieccheggiarono in lontananza e, quando le volanti parcheggiarono nel cortile della villa, Kirishima mandò gli altri poco di buono che lavoravano per lui ad occuparsi dei poliziotti.

"Non permetterò mai che ti portino via da me!"

"AIUTO!!" Gridò la mora a pieni polmoni e, qualche minuto dopo, qualcuno sfondò la porta che conduceva nella camera da letto nella quale Reiko era tenuta prigioniera e proprio costei sorrise, mentre Kirishima si scagliò contro la persona appena sopraggiunta... Sato!

"Tu, verme... Come ti sei permesso di rapirla??"

"Muori, dannata! Muori così sarà mia!!"

"Sei ben pazzo se credi che ti lascerò colei che amo... Ho già perso l'amore una volta, non succederà ancora!" Ribadì la castana, mettendo ko il tipo con un solo destro ben assestato, contando anche che Joji era sanissimo, Sato aveva un polso fratturato.

E quando Vermouth, sopraggiunta in aiuto dell'amica, portò via in malo modo Kirishima, Sato liberò subito Reiko, che si perse nell'abbraccio della Detective, che la consolò come meglio poteva, per specchiarsi poi negli occhi ametista della mora.

"Sato... Sapevo che saresti venuta!"

"Io non ti avrei mai lasciata... Diventa parte della mia vita, Reiko! Per sempre..."

"Lo vorrei tanto... Più di ogni altra cosa!"

"Allora... Allora lo prendo come un si...?"

"Si! Si... Mille volte si! Sempre e solo con te...!"

Detto questo Sato sorrise e baciò Reiko, stavolta davvero, con intensità e passione, rimanendo poi strette nel loro abbraccio prima di uscire dalla stanza e scendere le scale per lasciare quella villa e, dopo le deposizioni lasciate ad Hattori e Toyama, i nostri ripresero la loro vacanza, col solo Akai che tornò in ospedale da Jodie e dal loro piccolo Shintaro.

Ma quando furono entrambi dimessi il giorno seguente, s'organizzarono per andare a visitare la città a dovere, la vicina Kyoto coi suoi templi e per passare le giornate in spiaggia, divertendosi ed amandosi ogni notte.

E poi, quando l'estate finì e tutti dovettero tornare a casa, Sato e Reiko annunciarono subito ad amici e colleghi che si sarebbero presto sposate ed enorme fu la sorpresa della madre di Sato che, passato lo shock per molti motivi, gettò nei rifiuti tutte le liste di ragazzi ed uomini facoltosi che voleva consigliare alla figlia come possibili mariti ed aiutò entrambe le ragazze, dato che Reiko era orfana, a preparare il matrimonio, così come s'offrì di fare l'Ispettore Megure, che considerava Sato pari ad una figlia.

Anche gli altri amici erano impegnati con questo genere di cose, coi piccoli Ayumi, Genta e Mitsuhiko, aiutati da Jodie e Shiho, che consigliavano a Ran, Sonoko, Kir e pure a Kazuha, che sarebbe stata in hotel con Heiji perchè voleva sposarsi a Tokyo con le sue amiche, l'abito nuziale... Invece i maschi sceglievano lo smoking con Kogoro, anche se costui non era molto d'aiuto e provvidenziale fu Akai, esperto in queste cose.

Solo Sato e Vermouth avrebbero portato lo smoking come i maschi, mentre le altre l'abito bianco... E, nemmeno a farlo apposta, si sposarono tutte assieme il primo giorno d'inverno e scelsero come meta per il viaggio di nozze New York, patria di Vermouth e Kir, posto ideale in cui passare il Natale e Capodanno, sempre in compagnia della persona amata.

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