Happiness is a wonderful thing

di Graveto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Together again ***
Capitolo 2: *** Funny ***
Capitolo 3: *** Passion and Luck ***
Capitolo 4: *** A new song ***
Capitolo 5: *** Discography and joy ***
Capitolo 6: *** Leisure and promises ***
Capitolo 7: *** Bowling and Legion ***
Capitolo 8: *** Shopping and lots of laughter ***
Capitolo 9: *** The best people in the world ***
Capitolo 10: *** Effusions and lots of fun ***
Capitolo 11: *** See you later Black Veil Brides ***



Capitolo 1
*** Together again ***


Finalmente Aprile, le vacanze di Pasqua erano arrivate ed eravamo tutti elettrizzati per tutto quello che ci avrebbe aspettato all’arrivo in Germania.
Come di consueto avevo già organizzato tutto tramite l’agenzia di viaggi della mia famiglia, volo con scalo a Milano, da Palermo a Frankfurt am Main (nota città tedesca); dopotutto, io e Giada, dovevamo andare a prendere Soraya, mica potevamo lasciarla partire da sola.
Sta di fatto che 5 ore prima della partenza ci sentimmo tutti su Skype e organizzammo le ultime cose per il viaggio; ma, mentre eravamo in conferenza di chiamata, con nostra gioia si aggiunse Andy al nostro gruppo. Salutò tutti, noi ancora a bocca aperta, e disse che ci avrebbero aspettato all’aeroporto, si notava che non vedeva l’ora di vederci.
Finita la chiamata molto “euforica”, passai a prendere Giada e partimmo per Palermo, durante la strada ascoltammo il nuovo album dei BVB, troppo bella la canzone Resurrect the Sun.
Sta di fatto che arrivammo all’aeroporto con le orecchie pulsanti per la musica troppo alta, lo so che leggendo questa cosa sarete caduti per terra dalle risate; scherzi a parte, salimmo sull’aereo come fulmini perché Giada non smetteva di tirarmi per la maglietta, sempre il solito ritornello con lei, dovrei mettere qualcosa di più elastico quando c’è lei, così evito eventuali strappi.
Arrivammo a Milano verso mezzogiorno, Soraya ci strinse in un abbraccio così caloroso che per poco non ci uccideva tutti e due con i suoi bracciali appuntiti.
Partimmo tre ore dopo e atterrammo dopo una mezz’ora di volo.
Immaginate cosa successe al momento di prendere i bagagli? Soraya e Giada si portarono via la mia maglietta per l’eccitazione; però avevano ragione di essere così su di giri, erano pur sempre i Black Veil Brides che avremmo incontrato, mica una banda di strada.
Sospettando che, usciti dalla porta automatica avrebbero lasciato le valigie dove capitava per “salutarli”, dico salutarli perché potete capire da voi cosa stava per accadere, mi offri di portare tutto io.
Infatti avevo ragione, Giada e Soraya riabbracciarono i loro BVB come se non li vedessero da vent’anni, invece io mi limitai a un paio di “moderati” abbraccia e strette di mano.
Ero, diciamo commosso, perché prima che ci invitassero per le vacanze di Pasqua, pensavo sarebbe finita lì, cioè che non li avremmo più sentiti ne visti, ma non era così, si prevedeva una vacanza con i botti.
Caricate le valigie sulle due loro macchine, ci accompagnarono di mia zia Stella e mio zio Sebastiano, non ci volle molto per arrivare; infatti entrammo in casa loro facendo le giuste presentazioni e, come giusto che si usi, fu invitata anche tutta la band a entrare.
Erano almeno due anni che non andavo in Germania, ma questa volta ero solo, fantastico pensai,e, mentre tutti discutevano con tutti, io ero al settimo cielo, come potete immaginare, Soraya e Giada, stavano in paradiso, nel vero senso della parola.
Dopo aver ringraziato zia e zio, ripartimmo per raggiungere la loro abitazione.
All’arrivo, capimmo che la casa era in città, a duecento metri dal fiume Meno, che separava e tuttora separa la Francoforte moderna da quella antica.
Sta di fatto che la casa era fantastica, tre piani con: cinque bagni, nove camere da letto, una cucina gigantesca, ascensore e stanza da pranzo con tv di, quanto potevano essere?! Ottocento pollici, ovviamente scherzo. Pensandoci bene, anche casa di Giada ha l’ascensore.
Non occupammo tutte le nove camere, a parte che eravamo otto, ma ne utilizzammo solo cinque; infatti io dormivo con Jinxx, CC dormì con Ash, Soraya stava con Giada e Andy e Jake per ultimi nella stanza in fondo al corridoio.
Sistemammo le nostre cose e andammo a cena in un ristorante per VIP, sempre a Francoforte, era l’Iwase, uno dei più famosi in Germani per le sue specialità Orientali.
Mangiammo sushi a volontà, con Giada e Soraya che cercavano di imparare “l’arte” del mangiare con le bacchette.
La serata finì con una passeggiata sul ponte collegante le due sponde del Meno.
Ero distrutto dalla stanchezza, e anche le altre davano segni di sonnolenza, infatti, tornati a casa, andammo ognuno nelle proprie camere e ci addormentammo felici come non mai.
Questo sogno più che reale era ricominciato, e noi c’eravamo dentro come non mai.
 

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Capitolo 2
*** Funny ***


Al mattino fui svegliato dalle “leggiadre” voci di Soraya e Giada che canticchiavano “I am bulletproof”; e che cacchio, con loro in giro non si può dormire mai. Scendendo dal letto mi accorsi che nella stanza c’era un gigantesco stereo e l’attacco rotondo per il cellulare mi diceva “Vieni ad usarmi, fai sentire quanto sono forte, provami”. Collegai il telefonino e….Gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo…partì Perfect Weapon, perché mi guardate così? Dovevo pure farmi sentire in qualche modo. Corsero tutti nella mia stanza, Andy mi diede del matto, Jake e Ash risero, e contagiarono il gruppo, infatti da faccia mezza intimidatoria, Andy scoppiò a ridere, anche le ragazze a presso Jinxx e CC. Jake disse di scendere per la colazione, per il corridoio sentii odore di frittelle, “ora me le sbrano” pensai. Ed eccole la, calde, giallo oro, con il caramello fuso di sopra e uno spruzzo di panna, io e CC ci “tuffammo a pesce” sul tavolo e riempimmo il piatto fino a formare delle torri di frittelle, Giada e Soraya che guardavano a bocca aperta, Andy che cucinava il solito blocco per gli appunti, Jake, Ash e Jinxx si strafogarono di cioccolata. Dopo aver finito la colazione e esserci sistemati, uscimmo per fare un giro per i negozi, feci da “guida”, dato il mio tempo passato a Francoforte, a parte questo furono tutti molto compiaciuti di avere qualcuno che sapesse dove andare, se no avrebbero dovuto chiedere informazioni ai passanti, cioè non volevano farsi notare tanto. Li portai al Nord-West Centrum, grande centro commerciale a 6 piani, provvisto di ogni genere di negozi e bar, McDonald’s, piscina al chiuso, zona di svago, 9 sale da cinema e soprattutto centro benessere dove ci fermammo per pranzo. Mangiammo specialità tedesche come i wurstel, le patate, pratwust, salsicciotti, strudel e tanto altro. Ci divertimmo tantissimo anche in piscina, provvista di stanzini singoli per i cambi, armadietti per gli effetti personali, doccia, fon per ogni persona, doppia entrata, si per andare in piscina, che per andare alle vasche idromassaggio. Uscimmo dal centro più flaccidi che mai, dato il lungo tempo passato in acqua, ma era stato fantastico; anche se, in passato, c’ero stato un milione di volte, era diverso con loro. Per poco Jinxx e Soraya non venivano buttati fuori, perché scoperti a limonare sotto la cascata della piscina, invece Giada e Ash si scambiavano baci molto eccitanti, ben nascosti, anche se io me n’ero accorto. Mentre eravamo in auto, Jake e Andy dissero che volevano tornarci qualche altra volta, perché era stato bellissimo lì; infatti, poco dopo, anche CC era contento, era riuscito a gridare l’ennesimo “kawabonga” buttandosi dal trampolino alto sei metri. Tornati a casa, tutti a giocare a Guitar Hero e mangiare le uova di Pasqua, io, Giada, CC e Ash ne facemmo fuori almeno sei di nascosto dagli altri, infatti loro erano troppo occupati col gioco per preoccuparsi di controllarci. Come siamo malefici. Attaccammo infine col karaoke, promuovendo Andy giudice, perché, se no, ci avrebbe distrutti con un solo “urlo”. Costruimmo una specie di scatola col sorteggio, dove c’erano le canzoni che dovevamo cantare, per mia fortuna pescai Ritual, la più facile da fare per me. Infatti vinci grazie a questo colpo di fortuna, secondo Ash, seguito da Jinxx e Jake egualmente al terzo posto, Soraya e Giada pari al quarto posto, perché poverine avevano capitato Perfect Weapon, difficile per le loro voci leggere. Per cena mangiammo tortini di bacon e patate fritte a volontà, bevendo solo cola e vino caldo. …Set the world on fire…ops, scusatemi tanto, mentre scrivevo avevo questa canzone che usciva “inspiegabilmente” dalle casse e così mi sono fatto prendere “la mano”. Comunque, dopo l’ottimo pasto, iniziammo a suonare con chitarra e batteria nell’attico, le ragazze che assistevano con gli occhi piene di “stelline e cuoricini”. Vi chiederete come suonammo in sei, infatti eravamo tre chitarre, cercavo di seguire a ruota un po’ Jinxx e un po’ Jake, siccome in tre era difficile suonare, ma non inpossibile. Smettemmo di suonare e cantare alle luci dell’alba, ma quella notte era una delle poche da ricordare e conservare nei ricordi, per questo scattammo tante foto con loro. Neanche il tempo di distenderci sul letto che io e Jinxx crollammo dalla stanchezza. Soraya entrò di soppiatto e si distese accanto a lui, e Giada di nascosto andò a dormire con Ash. Un altro giorno era finito, ma ancora avevamo dieci giorni da passare con loro.

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Capitolo 3
*** Passion and Luck ***


Le prime luci dell’alba si fecero largo tra le tende della finestra e mi svegliarono. Tutti ancora dormivano, allora decisi di uscire a comprare la colazione in un bar vicino casa. Presi cornetti, sfoglie e granite. Al mio ritorno trovai Jake seduto in cucina, mi chiese dove fossi andato; spiegai tutto e insieme apparecchiammo la tavola. Verso le nove presi un microfono, lo attaccai alla console e svegliai tutti molto “dolcemente”. Così “dolcemente” che Andy voleva uccidermi a presso a Soraya e Giada. Invece CC, Jinxx e Ash scesero di corsa per la fame; poco dopo eravamo tutti seduti a tavola, ringraziandomi per aver preso la colazione, iniziammo a mangiare. Al termine, dopo essersi preparati, Andy, Ash, Giada, Jinxx e Soraya uscirono a fare un giro in barca sul fiume; invece io, Jake e CC restammo a casa a suonare qualche canzone con chitarre e batteria. Suonammo di tutto, da tutto l’album di “Set the world on fire” a quello appena uscito di “Wretched and divine. Jake e CC si complimentarono per il mio miglioramento, io ribattei dicendo che i suoi assoli erano ineguagliabili. Compiaciuto aprì l’armadio e tirò fuori un batti penna nero, per una stratocaster (tipo di chitarra elettrica), disse che era mio; per ringraziarlo tirai fuori dal portafogli il mio plettro preferito e glie lo diedi, lui mi mise la mano sulla spalla e mi disse che l’oggetto da lui donatomi era quello montato sulla chitarra, con cui aveva fatto un suo primo concerto. Pieno di felicità e anche un po’ di commozione gli diedi un forte abbraccio per ringraziarlo e dissi che non l’avrei deluso; infatti, con quel gesto, voleva farmi capire la sua fiducia nei miei confronti. Davanti a CC e lo stesso Jake promisi che sarei diventato un grande chitarrista. Tornando al resto del gruppo che era uscito, arrivarono per l’ora di pranzo con la pizza e qualche strudel, Giada e Soraya mi portarono in camera loro per raccontarmi cosa avevano fatto. Eccitatissime per quello a loro successo in barca, parlò prima Giada dicendo che Ash l’aveva baciata sul ponte di comando. “Romantico”, pensai. Poi toccò a Soraya che, diventata di mille colori, mi spiegò, per filo e per segno, il suo appassionante bacio con Jinxx avvenuto sulla prua della nave. “Cavolaccio” ci credo, stava per svenire dall’emozione. Dissi la mia, facendo vedere loro il fantastico regalo di “buona fortuna” regalatomi da Jake. Un momento dopo mi abbracciarono come per darmi anch’esse un sostegno morale per la mia “scalata al successo”, che desideravo tanto. Scesi sotto, mangiammo la pizza davanti a un bel film d’avventura e ci divertimmo tanto. Venne la sera, e io tirai fuori dalla valigia un gioco prestatomi da un amico, “SI, OSCURO SIGNORE. Ora non voglio mettermi a spiegare il sistema del gioco, ma posso dirvi che l’Oscuro Signore lo fece Andy, e si divertì tantissimo a farci finire nei guai; infatti alla prima partita persi io, alla seconda CC, alla terza Jinxx e alla quarta Ash. Poi diventai io il “capo” e feci perdere Andy. Avvicinatasi l’ora di cena Andy scrisse un tweet dicendo che avevano fatto un gioco fantastico; di fatti, dopo cena, ricevette un sacco di retweet e anche un commento in particolare, da suo padre Chris, diceva a Andy che appena sarebbe tornato a casa ci avrebbero giocato senz’altro. Suo padre è sempre stato un mito, anche molto simpatico e divertente. La serata si concluse con una bella partita alla Wii, come avevamo fatto in America, il “torneo” si concluse con la vittoria di Giada e Ash, Soraya e Jinxx al secondo posto e noi altri al terzo. Quella giornata era stata piena di “sconfitte”, ma parlo per quanto riguarda i giochi, invece, il regalo di Jake, era stata la mia più grande vittoria, e credo anche i baci di Soraya e Giada diventarono uno dei loro ricordi più grandi. Andammo tutti a letto e ognuno diede la buona notte all’altro con un esplicito, “ti voglio bene”.

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Capitolo 4
*** A new song ***


Venni svegliato da Jinxx che pizzicava sulla chitarra classica una canzoncina di musica lirica, non mi stupii, per il semplice fatto che ero consapevole della sua passione per la musica “da teatro”. Gli diedi il buon giorno e lui ricambiò con un sorriso. Scesi sotto, c’era Andy seduto al tavolo con Jake, penna in mano e foglio bianco. “Lo mangerà per colazione”, pensai; però stava facendo ben altro. Cercava di scrivere una nuova canzone e io gli chiesi se potevo aiutarlo. Lui sembrò non approvare, ma poi mi invitò a sedermi accanto a lui. Nel frattempo scesero anche Soraya, Giada e CC; Ash ancora era nel meglio del sonno. Fino all’ora di pranzo discutemmo sul possibile “tema” della canzone, io proposi di scrivere una canzone che parlasse di cinque fantasmi bloccati tra la terra e il cielo. Andy sorpreso mi guardò con aria di approvazione, Giada e Soraya dissero che era da considerare questa idea, Ash spuntò improvvisamente dal fondo della stanza e mostrò anch’esso il suo assenso per questa canzone. Le ragazze mi portarono in disparte e mi spiegarono che, anche se avessi inventato la canzone con loro, non potevo pretendere di entrare in qualche modo all’interno del gruppo. Risposi che non ne avevo la benché minima intenzione; infatti a Jake avevo promesso anche di trovare la mia strada e non contare su nessun aiuto da parte di amici, soprattutto se erano una band professionista e famosa, perché avrei fatto la figura del raccomandato. Quindi intendevo aiutarli lo stesso con la canzone, poi spettava loro decidere se meritavo un riconoscimento o meno. Dall’ora di pranzo al crepuscolo, discutemmo della storia della canzone e della possibilità di farla diventare un gran successo, se scritta bene. Giada e Soraya avevano voglia di uscire e chi le accompagnava se non Jinxx e Ash? Sta di fatto che indicai loro la strada per arrivare al Central Garden, il più grande e “romantico” giardino di tutto Francoforte. Mentre quei quattro se ne stavano in “intimità” in giro per il la città, io, Andy, Jake e CC “sbattevamo” la testa, muro per muro, cercando di dare un senso alla canzone, tenendo sempre in considerazione l’idea da me data. Arrivò l’ora di cena e gli altri tornarono dalla passeggiata, Jinxx con in braccio Soraya, che dormiva dolcemente, poverina doveva essere davvero stanchissima; invece Giada era a braccetto con Ash. Jinxx portò Soraya di sopra e la mise a letto, rimboccandole le coperte e dandole un bacio sulla fronte, come per dire buona notte. Mangiammo un boccone e continuammo con la canzone fino a mezzanotte. Giada, Jake e Jinxx si misero a giocare a Si, Oscuro Signore, mentre io, Andy e Ash continuammo a lavorare sul brano. La musica da applicare alla canzone già l’avevamo scritta, ma mancava parte del testo, perché avevamo scritto solo l’attacco che faceva: “We in this world are the five ghost and you will find us always close”. Fantastico no? Sta di fatto che ancora mancava molto lavoro e io volevo finirle prima di andare via. Verso notte fonda eravamo ancora seduti a quel “maledetto” tavolo, Jake preparò il caffè e qualche frittella per riprendere un po’ di vigore. Sporgendomi in sala da pranzo, mi accorsi che Giada si era addormentata sul divano, chiamai Ash per farla portare di sopra, che, come Jinxx aveva fatto con Soraya, la mise a letto rimboccandole le coperte. Quella stessa notte studiammo la base musicale, l’attacco ci stava benissimo dentro e, soddisfatti, andammo quasi all’alba, per concederci un po’ di riposo. Stremato salii in camera, ma prima di riuscire a chiudere occhio Jinxx mi ringraziò per tutto il lavoro che stavo facendo e di continuare su quella strada. Io, quasi nel mondo dei sogni, lo ringraziai e, dandogli la buona notte, caddi in un sonno profondo. La giornata non era stata piena di scherzi, passeggiate e gioco, ma scrivere una canzone con i Black Veil Brides non era tempo perso, soprattutto la consideravo una delle esperienza da non dimenticare assolutamente.

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Capitolo 5
*** Discography and joy ***


Il giorno seguente arrivò velocemente, non mi sembrò neanche di aver dormito interamente. Si ho fatto una rima, ma non mi prendete per un rapper malato. Scherzi a parte. Andy entrò in camera per dirmi di sbrigarmi, perché dovevamo andare alla casa discografica di Berlino, da amici loro, per far sentire e valutare la canzone appena scritta. Scattai per la cucina, diedi il buon giorno a tutti, mangiai una ciambella, ritornai sopra per prepararmi, feci la barba, lavai i denti, tornai in camera e mi vestii. Partimmo tutti dalla suthbanhoff di Francoforte, stazione di treni internazionali veloci, arrivammo a Berlino in 1 ora. Io, Andy, Jake e CC prendemmo un taxi; invece Soraya, Jinxx, Giada e Ash preferirono fare un giro per la grande capitale. Entrammo in un maestoso grattacelo alto almeno 70 piani, salimmo sull’ascensore e arrivammo sino al 57° piano, dove ci aspettavano i proprietari della casa discografica. Andy, Jake e CC salutarono dei signori in giacca e cravatta, molto distinti. Fui presentato loro da Andy, io gli strinsi la mano e insieme entrammo nella sala di riproduzione. Misero la base che Jake e CC avevano ideato per tutta una notte. Andy entrò nella stanza dove c’era un microfono professionale per le registrazioni e mise delle cuffione, per tenere il ritmo. L’attacco della canzone che eseguì, provocò lo scalpore e l’approvazione di tutti, persino della segretaria entrata al momento dell’inizio della registrazione. Finita “l’incisione”, Andy uscì dalla camera, uno dei due produttori si alzò e strinse la mano a tutti noi quattro, dicendo che, con quel singolo, l’entrata in classifica nella top ten fra le band più famose di tutto il mondo era assicurata. Era fatta, le possibilità di diventare qualcosa di più di quello che erano già, stavano aumentando vertiginosamente, grazie al duro lavoro e anche da quanto cuore avevamo messo per la realizzazione di quella fantastica canzone. Poco dopo il resto del gruppo ci raggiunse, dicemmo loro tutto, per filo e per segno. Ash rise per la gioia, Jinxx abbracciò Soraya e Giada abbracciò me e Andy, Jake e CC, anche se consapevoli della notizia, si misero a gridare e a saltellare dalla felicità come non avevano mai fatto. E dopo, abbraccio di gruppooooooooooo. Ash, Jake, Jinxx, CC e Andy mi afferrarono e mi lanciarono in aria, per festeggiare, e credo anche che per loro fosse una sorta di ringraziamento per l’aiuto dato. Mi sentivo realizzato; poi dissi loro di far volare anche le ragazze per aria; infatti, senza pensarci due volte, prendemmo Giada e Soaraya, le facemmo arrivare così in alto che per poco non si sentivano male per l’emozione. Tornammo a Francoforte per l’ora di cena e, anziché tornare a casa a preparare, ci fermammo in un ristorante di specialità indiane. Ordinammo il curry, piatto molto piccante. Io, Soraya e Giada consumammo quasi cinque brocche d’acqua, invece i Black Veil Brides non sembravano accusare alcun “disturbo” alla gola, ma io lo vedevo che facevano gli impassibili per non far notare, a noi tre, che per poco non sputavano fuoco dal forte bruciore provocatogli dalla pietanza. CC non resse più e si scolò un’intera brocca d’acqua, i compagni vedendo che ormai li avevamo “scoperti”, non ressero e per poco non svuotarono il silos del ristorante. Finita la cena “esplosiva”, tornammo a casa con dei sorrisi da ebeti, per quanto successo a Berlino. Varcata la soglia della porta, mi misi a gridare dalla felicità e a saltellare con un bambino che aveva appena ricevuto un giocattolo fantastico. Si aggiunsero a me anche gli altri, Soraya e Giada che gridavano “ODDIO, ODDIO, ODDIO”, Andy rideva, CC, Jinxx e Jake che alzavano oggetti a mo’ di coppa, e Ash stappava lo spumante con un sonoro “pop”. Brindammo alla canzone e al suo futuro successo. Festeggiammo fino allo stremo. Dopo, tutti a letto a dormire, perché Andy aveva detto che la mattina voleva continuare “la festa” alle terme di Monaco di Baviera. Eccitato, mi infilai sotto le coperte e crollai dalla stanchezza.

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Capitolo 6
*** Leisure and promises ***


Al mattino, come promesso da Andy, partimmo tutti per le terme. Alla stazione due fan li riconobbero e iniziarono a fare le “sceme” con loro; naturalmente Soraya e Giada, quando vedettero che le due erano saltate addosso ad Ash e Jinxx, iniziarono a diventare nere dalla rabbia. Io ero accanto a loro e, prima che esplodessero, mi spostai cautamente. Però, con mia grande sorpresa, non fecero niente, ma si limitarono solo a fissare quelle, fino a quando non andarono via. A bocca aperta scrutai il volto di Andy che sembrava volesse dirmi qualcosa del tipo: “sbrighiamoci prima che le ragazze vadano a uccidere quelle due”. Affrettai il passo, feci salire sul treno Soraya e Giada il più velocemente possibile; capirete da voi che si erano trattenute dall'uscire un macete dalla borsa e squartare quelle oche. Ammirai la loro fermezza. Soraya iniziò a borbottare insieme a Giada e, per tutto il viaggio, non fecero che mormorare insulti. Scendemmo dal treno, prendemmo un taxi e arrivammo alle terme in perfetto orario di apertura. Il portiere ci condusse molto gentilmente nella stanza degli armadietti, dove potevamo riporre le nostre cose mettendole sotto chiave. Io e CC mettemmo il costume prima di tutti e andammo nelle vasche idromassaggio con acqua termale. Dio che goduria. Soraya e Giada andarono a fare i massaggi, Jake e Jinxx raggiunsero me e Crhistian alla vasca, invece Andy e Ash fecero un bagno nel fango caldo. Dopo andammo tutti a fare qualche trattamento per la pelle del viso, e li successe di tutto. Dovevate esserci. Andy mangiava i cetrioli da mettere sulle palpebre, Jake e Ash che ridevano a crepapelle seguiti da Soraya e Giada; CC e Jinxx spargevano la crema dappertutto, e io, come non potevo non fare qualche cavolata? Presi il gesso per i massaggi e la crema tonificante di colore nero per il viso e mi truccai da Andy, senza fare accorgere niente a nessuno. Salii in piedi sul tavolo, tutti erano di spalle, cercai di cantare “the legacy”, prendendo in giro Andy; si girarono e, vedendo com'ero “ridotto”, scoppiarono in una risata collettiva che, oltre me, contagiò anche le massaggiatrici appena entrate nella sala. Finito il “casino”, nella grande stanza non erano rimasti che i lettini e le tovaglie. Uscimmo quatti dalla porta, andammo agli armadietti e, rivestitoci e pagato il conto, ci dirigemmo nuovamente alla stazione per prendere il treno di ritorno. Durante il viaggio mi alzai, e ringraziai tutti per l’ennesima giornata fantastica. Jinxx disse la sua, promettendo che, in estate, sarebbero venuti loro da noi in Sicilia ma prima, sarebbero passati a prendere personalmente Soraya a Milano. Lei lo abbracciò e Giada quasi si commosse, io dissi che sarebbero stati i benvenuti. Tornati a Francoforte, ormai era ora di cena; di fatti entrammo in uno dei tanti favolosi ristoranti che erano situati all’interno della gigantesca stazione. Mangiammo carne arrosto e patate bollite con spezie, io ordinai una bottiglia di spumante e brindai alla nostra fantastica amicizia e a un futuro ancora insieme. Tutti alzarono i calici e insieme mandammo giù il “dolce liquido”; per me non era una semplice bevanda, ma la promessa che io, Soraya e Giada li avremmo rivisti e non avremmo mai smesso di pensare a loro neanche per un secondo. Finita la deliziosa cena feci quasi “a botte” con Jake per pagare il conto, alla fine riuscii a distrarlo e a dare la carta di credito alla cassiera. Mi ringraziarono per il gesto, Giada e Soraya mi diedero un abbraccio come per dire “eh bravo aury”. Tornammo a casa in metropolitana. Giunti all’abitazione, misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte sorridendo a Jinxx, che nel frattempo stava mettendo, anche lui, un pigiama nero con scritto il suo nome sul petto. Avevamo ancora cinque giorni da trascorrere con loro, e il tempo non faceva che volare come un aquila contro il sole.

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Capitolo 7
*** Bowling and Legion ***


Un altro giorno era iniziato. Quando mi svegliai sentendo il suono della chitarra di Jinxx, era a qualche metro da me che la pizzicava leggermente con le cuffie messe, per non disturbarmi. Gli tolsi le cuffie e diedi il buon giorno. Lui ricambiò con una stretta di mano, subito dopo decidemmo di passare un po’ di tempo a fare duetti. Aprii il suo armadio, tirai fuori una delle sue chitarre, la collegai all’amplificatore e insieme iniziammo a suonare di tutto e di più. Mentre suonavamo “Rebel Love Song, Soraya entrò dalla porta e si sedette sul letto con noi, dando un bacio a Jinxx in segno di buon giorno; poi disse di continuare come se fossimo solo noi due. Si formò , però, una specie di trio in cui Soraya cantava e noi accompagnavamo con le chitarre. Suonando “The Legacy”, prima dell’assolo entrò Andy facendo uno scream perfetto, lasciandoci a bocca aperta, non per il perfetto “urlo”, ma, il fatto stesso che fosse entrato così all’improvviso e avesse preso il tempo della canzone, faceva di lui un grande cantante; a parte che già lo era, ma poteva anche essere, nel dubbio, che stesse ascoltando già da un po’ di tempo dietro la porta per entrare e sorprenderci tutti. Non si poteva sapere. A poco, a poco ci raggiunsero CC, Jake, Ash e Giada. Prima dell’ora di pranzo, discutemmo, suonammo, cantammo, come dei pazzi; io suonai con tutto il cuore e l’anima a presso. A parte gli scherzi, si vedeva dal modo di fare che Soraya e Giada cercavano di godersi ogni momento con i loro idoli. Concludemmo con “In The End” e, guarda caso, avevamo ancora un’ora abbondante, prima che si facessero l’una e dovessimo scendere a mangiare; infatti Jake tirò fuori dalla sua camera un DVD di un film, ma quale “pellicola” durava meno di un’ora? Scendemmo tutti in salotto e io, scrutando la faccia di Jake, capii di quale fantastico film si trattava. Andy mise “play” con il telecomando del lettore DVD e subito partirono i titoli di apertura. Poi, con un sonoro “swish”, sulla schermata comparve il titolo “LEGION OF THE BLACK”. Le ragazze si misero a urlare “ODDIO, ODDIO, ODDIO”. Io iniziai a “incitare” il film ripetendo più volte il termine “fantastico”, senza rendermene conto. Iniziò con “Wretched and divine”, bellissima canzone. Dopo circa 45 minuti finì con “In The End”. Mi alzai di scatto e, gridando e saltellando, dissi a tutti che quello era il più bel film della storia. Già l’avevo visto un triliardo di volte, ma non mi sarei mai stancato perché era semplicemente mitico, fantastico, spettacolare e…e…tutte le cose buone che si possano dire. Io, Giada e Soraya mangiammo con un’allegria in corpo che nemmeno potete immaginare. A tavola, Ash propose di andare al bowling, estasiato risposi di “si” prima del tempo, poi ci fu assenso da parte di tutti gli altri. Verso le quattro del pomeriggio andammo ad una sala bowling appena fuori città. Ci divertimmo come matti, anche perché CC per poco non volava via con tutta la palla, dato il suo sbaglio di prenderne una con i buchi troppo stretti. La prima partita vinsi io, la seconda Jake, la terza Giada e Ash che facevano “comunella”, quarti Soraya e Jinxx anch’essi nella stessa “squadra” e poi c’erano CC e Andy arrivati ultimi per le cavolate che avevano combinato con il lucida palle; infatti, poco prima, Andy e Christian lucidarono cosi a fondo le palle da bowling, che gli scivolavano sempre dalle dita e non riuscivano a tirare bene. Tornammo a casa per cenare. Cucinarono Giada e Soraya, mentre io e i BVB raccontavamo barzellette su quel “bestia”, per non dire altre parole, di JB. Seduti a tavola, mangiammo delle squisitissime farfalle al salmone fatte all’italiana e, per secondo, salsiccia e patate. Che delizia! Ci complimentammo tutti per l’ottimo pasto e le ragazze arrossirono quasi all’istante. Aiutai a sparecchiare e insieme salimmo in camera. Chiusi tutti nella stanza di Andy giocammo a CLUEDO, un gioco di società dove si deve scoprire l’assassino di una vittima. Gioco perfetto per noi. Facemmo almeno venti partite e, con gli occhi rossi dalla stanchezza, andammo a letto accompagnati dalle nostre “stanche e distrutte” gambe.

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Capitolo 8
*** Shopping and lots of laughter ***


La leggera brezza del mattino, penetrata dalla finestra semi socchiusa della mia stanza, mi svegliò. Ancora un po’ intontito dal sonno, scesi le scale barcollando come un ubriaco. Arrivato in cucina salutai tutti, guardai l’orologio del mio cellulare e mi accorsi che era davvero tardi. Avevo dormito fino a mezzogiorno, non è da me dormire fino a così tardi. Jake si alzò e mi offri delle frittelle calde, io lo ringraziai e iniziai a mangiare. Intanto Giada e Soraya se ne stavano con Ash e Jinxx in salotto a guardare un film d’amore e a scambiarsi affettuose “effusioni”. Fino all’ora di pranzo io, Andy, CC e Jake parlammo del più e del meno. Aiutai Christian ad apparecchiare la tavola e poi mangiammo dello squisito pollo allo spiedo con insalata mista. Nel pomeriggio decidemmo di andare a fare shopping tra i tanti negozi del centro di Francoforte. Andammo al sweitzhplath, un palazzo alto 11 piani pieno di negozi, ma la cosa fantastica era la scala mobile che andava dal piano terra direttamente all’undicesimo, poi certamente c’erano le varie scale mobili e le ascensori che andavano di piano in piano. Io e CC andammo al piano dello sport, dove ci divertimmo un mondo a provare tutti gli articoli che trovavamo. Andy e Jake andarono al reparto trucchi e cosplay per vedere e provare qualche nuovo stile. Invece Ash, Giada, Jinxx e Soraya salirono fino all’ultimo piano dove c’era una vista da mozzare il fiato, non tanto perché dava sulla città, ma, come caratteristica speciale, la struttura aveva una spirale di acciaio grigio lucente e dava la sensazione di essere sospesi nel vuoto. Io e CC raggiungemmo Andy e Jake, i quali, nel frattempo, stavano provando un nuovo tipo di trucco più coinvolgente e di spicco. Usciti dal negozio, andammo al bagno per struccarci. Si!!! Anche io e CC alla fine eravamo stati coinvolti dalle loro “follie” da trucco. Salimmo sopra e ci sedemmo a mangiare un panino delizioso seduti vicino alla fontana, situata al centro del palazzo, con acqua cristallina che sgorgava in schizzi altissimi e controllati. Scendemmo anche al bar al quarto piano e mangiammo delle crèpes alla nutella da leccarsi le dita. CC ne prese anche una al pistacchio e Andy al cioccolato bianco, io invece mi limitai a ordinarne altre quattro da portare al resto del gruppo, che intanto si faceva gli affari propri. Salito all’ultimo piano consegnai con tanta gentilezza le crèpes, loro le presero e mi ringraziarono per il pensiero. Arrivata l’ora di cena dovevamo decidere dove mangiare, se tornare a casa a cucinare o rimanere al ristorante del palazzo. Decidemmo di rimanere li e gustammo delle deliziose patate dolci e roasbif, altra specialità del posto. Dio quanto mi abbuffai e quanto bevvero Jake e CC. Li portammo a spalla a casa con qualche fatica perché, Christian rideva come un matto e si sedeva a terra senza motivo; invece Jake faceva l’ubriaco disperato, non si sa per quale motivo. Invece di arrivare a casa in 15 minuti, giungemmo a destinazione dopo quasi un’ora e mezza; però ridevamo a crepa pelle, perché Jake e CC si chiedevano scusa a vicenda in continuazione e si abbracciavano piangendo. Ancora oggi mi viene da ridere pensando a quella scena. Li tirammo dentro l’ascensore a forza e loro si misero a piangere dicendo che volevano chiedere scusa al portiere, ma noi non avevamo un portiere a casa. Andy e io, morti dalle risate, sbattemmo testa contro testa e, cadendo per terra, ci guardammo e scoppiammo a ridere con le lacrime. Giada, Soraya, Ash e Jinxx continuarono a ridere più forte di prima. Fino a quando non mettemmo Jake e CC a letto, non c’era momento in cui non ci ammazzavamo dalle risate. Dopo 2 ore di “lavoro”, per cercare di farli addormentare, andammo tutti a letto ridendo come degli ebeti. Per darci la buona notte ridevamo ogni volta che ci guardavamo in faccia; infatti andai a letto ridendo e, infilatomi sotto le coperte, continuai a ridere per non so quanto, anche perché Andy, dalla stanza accanto, ancora rideva e mi contagiava in una maniera impressionante. Riuscii ad addormentarmi solo alle 4 del mattino, chiusi gli occhi e iniziai a dormire col sorriso stampato sul volto.

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Capitolo 9
*** The best people in the world ***


Il pensiero dei soli tre giorni che avevamo ancora da passare con loro mi svegliò e, come un nodo alla gola, strozzò il mio buon giorno, rivolto a Jinxx, che era sdraiato sul suo letto. Subito dopo andai in camera delle ragazze e mi sedetti nella poltrona vicino al letto di Soraya. Iniziai a guardarle mentre ancora dormivano, e un sorriso attraversò il mio volto mentre pensavo “ma guardale, sono dolcissime quando dormono e non ti strattonano per la maglietta”. Aspettai fino al loro risveglio, che si presentò pieno di domande del tipo “cosa fai qui? perché sei qui? cos'è successo?” Spiegai loro che volevo vederle dormire! Ma, appena comunicai che mancavano pochissimi giorni dal separarci nuovamente dai nostri idoli, il loro volto sorpreso cambiò vertiginosamente. Per fare tornare il sorriso a tutte e due, spiegai che guardarle dormire mi ridava il sorriso. Giada e Soraya capirono perché ero entrato di nascosto in camera loro. Le invitai a scendere per la colazione. Si infilarono le ciabatte ai piedi e scesero con me per le scale, dove incontrammo CC e Jake che scendevano piano, piano, per il forte mal di testa della sbornia della sera prima. Salutammo tutto il restante gruppo i cucina e iniziamo a parlare della fantastica serata di ieri sera. Jake e CC non ricordavano un tubero; però, stranamente, Ash tirò fuori il cellulare dalla tasca e fece vedere loro un video che aveva girato durante il tragitto ristorante-casa. Jake e Christian scoppiarono a ridere e arrossirono per la figura che avevano fatto. Io e Andy, che dondolavamo la sedia,perdemmo l’equilibrio e cademmo a terra, per le forti risate. Soraya e Giada avevano dolori in tutto il corpo, non riuscendo a smettere di ridere. Ash e Jinxx sbattevano i pugni con la fronte appoggiata sul tavolo, in segno di forti risate. Jake e CC ripeterono la scena degli abbracci e delle scuse tra ubriachi e ci fu un momento in cui io, Soraya, Giada e Ash perdemmo il respiro. Mentre rideva, Soraya inciampò e Jinxx la prese prima che potesse spaccarsi la testa allo spigolo del tavolo. Dopo tre ore intere di risate, iniziammo a cucinare il pranzo e apparecchiamo la tavola in salotto per vedere un film alla tv, divorando dello squisito pollo allo spiedo, preparato da me e Jake. Durante il film, Jinxx imboccava dolcemente Soraya, “che dolci”, e lo stesso faceva Ash con Giada. Per scherzare e prenderli un po’ in giro, presi un bastoncino del pollo e, infilzato un pezzo di pollo, cercai di farlo mangiare a Jinxx, imboccandolo a suo volta. Soraya scoppiò a ridere e poco dopo anche io e Jeremy ci facemmo quattro risate. Mentre prendevo un altro bastoncino e infilzavo la pelle del pollo, Ash si girò a guardarmi con sguardo di sfida, come per dire “non provarci anche con me o giuro che ti faccio mangiare il bastoncino”. Allora mi alzai lentamente, lo sguardo di Ash su di me, e imboccai Giada. Tornai a sedere al mio posto e gentilmente Ash mi chiese, con la bottiglia piena d’acqua in mano, se avessi sete. Prima di rispondere di si, facendo scattare la sua evidente trappola, guardai l’inclinazione del suo braccio; infatti era pronto a “farmi la doccia”. Al momento del “SI”, mi gettai sotto al tavolo e gli schizzi arrivarono a Andy, che, bagnato fradicio rise e poi ingaggiò una battaglia contro Ash, che, ancora incredulo di non aver preso me, si arrese e Andy versò su di lui la cola light, mentre io me la ridevo e gli altri assistevano con facce da incitamento, tipo “bagnalo, bagnalo, bagnalo”. Mmmmm…buona la light no Giada? (questa è un’altra storia) Dopo pranzo, passammo un intero pomeriggio a farci scherzi di ogni tipo, Jinxx tirò una pallina da ping-pong in faccia a Jake, che a sua volta rispose tirando una banana. Soraya e Giada fecero comunella contro me e Andy, ma, essendo più forti di fisico, le portammo in bagno e le mettemmo sotto la doccia ancora vestite, poi arrivò Ash e, riempito un secchio pieno d’acqua, si vendicò su di me, per aver rovinato il suo scherzo precedente. Ci divertimmo un mondo. All’ora di cena la casa era diventato un campo di battaglia, così iniziammo a sistemare tutto e ordinammo la pizza da un amico italiano che aveva il ristorante vicino a casa nostra, tutto il cibo lo offrì “la casa”; come si dice quando i proprietari di qualche locale regala delle cose, che in genere dovrebbero essere pagate. Un’altra giornata si concluse dopo tanto divertimento, in compagnia delle migliori persone del mondo.

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Capitolo 10
*** Effusions and lots of fun ***


Fui svegliato da strani gemiti provenire dalla camera di Giada e Soraya. Pensai “avrà sbattuto a qualcosa”, invece, quando mi avvicinai alla porta, sentii per la prima volta, il focoso orgasmo di piacere di Giada, chiamava il nome di Ash. Cercai di sbirciare dal buco della serratura, ma arrivò Soraya e mi tirò via. Guardandomi storto disse che non dovevo guardare, perché stavano facendo roba. Restai a bocca aperta. Allora era con Ash sul letto?!?! Bhe, dopotutto era quello che lei stessa desiderava, ma non credevo proprio quella mattina. Rosso dalla semi-vergogna provata davanti a Soraya, che mi aveva beccato a spiare gli atti di “focosa follia” di Giada, scendemmo sotto per fare colazione. Andy, Jake CC e Jinxx che ci guardavano stranamente. Jake si alzò e ridendo stranamente, chiese se preferissimo le frittelle o i cereali. Io, che avevo ancora davanti l’immagine della porta della camera delle ragazze, risposi buffamente “oh dio si”. Andy mi guardò con aria di chi accusa l’altro di essersi fumato qualcosa. Mi chiese se stessi bene, io annuii turbato. Chissà se si stava divertendo di sopra? Ma che vado a pensare? Cioè cosa mi fai pensare, stupida materia grigia che stai dietro gli occhi. Cercai di dimenticare quegli urli di piacere, ma non ci riuscivo, risuonavano dentro la mia testa come la leva tremolo fa risuonare le corde della chitarra elettrica. Appena i due “piccioncini” scesero, presi per un braccio Giada e la portai nuovamente di sopra. Lei mi raccontò ogni piccolo dettaglio, io a bocca aperta e gli occhi quasi fuori dalle orbite ascoltavo in silenzio, stringendo il braccio a Soraya, che era arrivata poco dopo in camera. Parlammo fino all’ora in cui dovevamo pranzare di: sesso, orgasmi, banane e cola light…prima di uscire dalla camera udii da Soraya un sonoro “Guarda che anche io e Jinxx l’abbiamo fatto questa notte”. Ma porco cacchio, può essere che in tutta la vacanza non ero riuscito a fare niente? Adesso mi ero rotto di rimanere in astinenza. Andai a prepararmi e scesi di sotto, afferrai CC per un braccio e esclamai infuriato che volevo andare a donne e subito. Con mio stupore, Christian rispose che aspettava glielo chiedessi da un sacco di tempo. Gesticolando pensai “dai cazzo sbrighiamoci e andiamo a farcene due”. CC fu un fulmine, prendemmo la macchina e andammo nella via Rosa di Francoforte, strada piena di Night e soprattutto donne a volontà. Tornammo a casa che era quasi ora di cena. Entrato dalla porta Giada mi sferrò un pugno, dicendo che non era quello il modo di comportarsi. Chiesi scusa, ma sotto sotto non me ne fregava più di tanto, perché lei aveva fatto quello che voleva con Ash, e per quale motivo non potevo divertirmi anch’io? A tavola, mangiammo in silenzio, ma io e CC lo spezzammo ridendo. Furono contagiati tutti e ci fu di nuovo allegria tra gli amici. Iniziammo a scherzare e a raccontare le nostre avventura. Quando toccò a me, fui un po’ troppo dettagliato; infatti Soraya mi sputò l’acqua addosso e Giada continuava a darmi scoppole sulla schiena, mentre i Black Veil Brides se la ridevano. Dopo aver mangiato e sparecchiato, andammo tutti a vedere nuovamente Legion Of The Black. Durante la scena dello smash di CC, poggiai un cuscino a terra e lo imitai dando un pugno su di esso. Suscitai un applauso ironico e una risata smaliziata di Christian. Durante il film Jake andò a preparare la limonata e la servì gentilmente sul tavolino, che si trovava tra il televisore al plasma e il divano, dove eravamo accomodati. Andammo a letto tardissimo, quasi alle quattro del mattino, per dirla tutta. Ma, siccome era l’ultima sera che avremmo passato con i nostri idoli, dormimmo tutti assieme nella stanza di Giada e Soraya, che era la più grande della casa. Prima di chiudere gli occhi dissi a tutti di volerli tanto bene, loro ricambiarono e insieme andammo tutti nel mondo dei sogni.

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Capitolo 11
*** See you later Black Veil Brides ***


Il giorno della nostra partenza era arrivato, il nodo in gola si faceva più stretto e ogni minuto che passava era prezioso. Soraya e Giada piangevano a fiumi, mentre preparavamo le valige. I nostri amati idoli che per consolarci facevano battute, cercavano per lo meno di farci ridere e farci tornare il sorriso. Quando Jinxx e Ash andarono a consolare le ragazze, io stavo ancora preparando la valigia, con gli occhi lucidi e le mani che non volevano mettervi i panni dentro. Scoppiai in lacrime anch’io, quando Jake, Andy e CC vennero da me, e Christian mi mise una mano sulla spalla. Non avevo mai pianto così tanto in vita mia, a parte quando morì mio nonno, a cui volevo tanto bene e glie ne voglio tuttora. Dall’altra stanza sentivo le ragazze che dicevano di non voler partire e, singhiozzando ardentemente, si stringevano a Jinxx e Ash. Dopo essermi sfogato, andai da Soraya e Giada. Le chiamai e spiegai che li avremmo rivisti, ma capivo anche che era difficile separarsi da loro, persino io volevo restare, ma dovevamo tornare dalle nostre famiglie e loro dovevano tornare in America. Poi Andy riuscì a fare tornare il sorriso a tutti e tre. Con Jake fece un’imitazione di quando era spaventato da un’ape e correva impaurito per tutto il backstage del concerto, durante un’intervista. Le ragazze riuscirono a calmarsi e a sorridere nuovamente. Andy continuò a fare battute e, prendendo un foglio, lo mangiò. Proposi un abbraccio di gruppo e tutti insieme gridammo “BVB Armyyyyyyyy”. Fu bellissimo gridarlo ancora un’ultima volta con loro che ci stringevano in quella “morsa” da amici e non da semplici idoli che dedicavano solo un momento ai loro fans. Seduti a tavola per mangiare, Giada e Soraya non avevano tanto appetito, ma Ash e Jinxx riuscirono comunque a farle mangiare. Come dolce, avevo ordinato una torta da un amico di mio zio, il quale aveva una famoso bar al centro di Francoforte, avevo anche fatto mettere la glassa a mo di scritta che andava a formare “BVB” e il loro simbolo. Misi otto candele, ognuna con il nostro colore preferito e le accesi. Dissi che quelle erano in segno della nostra grande amicizia; infatti non ci saremmo mai dimenticati di quei momenti fantastici passati con loro. Tagliammo la torta e la mangiammo tutta, fino all’ultimo pezzo. A quel punto alle ragazze non importava più la loro fantomatica dieta, essendo magrissime mi arrabbiavo con loro perché dicevano di essere grasse ma non era così, quindi mangiarono più di un pezzo e si divertirono a spalmare un po’ di glassa di cioccolato sui nasi di Ash, Jinxx e Andy. Nel pomeriggio andammo a divertirci sulla ruota panoramica del luna park e anche sugli autoscontri, dove ingaggiammo una vera e propria lotta a colpi di macchine. Tornammo a casa, il momento era ormai giunto più dolorosamente che mai, ma andavamo via con la loro precedente promessa, cioè che loro sarebbero venuti a trovarci di estate. All’aeroporto Soraya e Giada, con le lacrime agli occhi, strinsero forte i loro idoli. Poi fu il mio turno di salutarli. Commosso e con gli occhi rossi, li abbracciai a uno a uno. Andy disse che ci saremmo rivisti presto, noi esclamando un “contaci”, poggiammo i bagagli sul nastro, passando dal check-in. Presi Soraya e Giada a braccetto e, con le lacrime agli occhi, li salutammo da lontano, mentre la porta automatica ci separava di nuovo da loro. Ci fu un momento in cui le ragazze cercarono di tornare indietro, ma ormai era troppo tardi, le porte con i sensori si erano già chiuse e le loro facce erano svanite dietro i vetri scuri del check-in. Ricordai alle ragazze che li avremmo rivisti in estate, loro rassegnatesi all’evidenza, si imbarcarono sull’aereo con riluttanza. Il portellone dell’aereo si chiuse e l’aereo cominciò a decollare, ma guardai dal finestrino, chiamai le ragazze. Eccoli lì, Andy, Ash, Jinxx, Jake e CC che ci salutavano dalla balconata per i turisti del grande aeroporto di Francoforte. Stavamo per tornare a casa, ma avevamo passato delle vacanze indimenticabili e speciali, e questo ci confortava più che mai.

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