who is?

di drewsvoice_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** who is? ***
Capitolo 2: *** chi farebbe mai questo? ***
Capitolo 3: *** E' stato un errore, ma non si ripeterà. ***
Capitolo 4: *** Io ti conoscevo. ***
Capitolo 5: *** E' togliersi un peso. ***
Capitolo 6: *** Dove ci porta il vento. ***
Capitolo 7: *** Sei riuscito a farmi sentire umana. ***



Capitolo 1
*** who is? ***


Who is?
 

‘Dove è andata?’ questa è la frase che mi rimbomba nella testa da circa un’ora, mi guardo intorno, non c’è, dove diavolo è finita?

siamo arrivati alla festa, è pieno di gente e l’atmosfera è bellissima, ma non è questo quello che mi interessa voglio solo divertirmi. Io e i miei amici raggiungiamo la folla per dare ufficialmente inizio alla festa, ma prima di tutto serve qualcosa da bere, qualcosa di forte, di alcolico, e quale posto è meglio di una festa per adolescenzi per trovare degli alcolici?, raggiungiamo il bancone, prendiamo dei drink e iniziamo a bere.
‘allora Justin, la tua preda? L’hai già trovata?’ mi dice Chaz, notando il mio sguardo perso nella folla

‘credo di si’ dico abbastanza sicuro, continuando a guardare una bella ragazza bionda e con i capelli lunghi e mossi, ma di certo non sono i capelli quelli che mi colpiscono, tette rifatte, terza abbondante assicurata.
‘e.. qual è? Mi chiedono i miei amici curiosi.
‘quella lì, vicino al….’ Non riesco a finire la frase, una ragazza, una dea oserei dire, cattura la mia attenzione, ha uno sguardo smarrito, come se stesse cercando qualcuno.
‘vicino al? A cosa?’ Ryan mi riporta alla realtà, ma per pochi secondi perchè, quando vedo la ragazza allontanarsi mi alzo e la seguo, piantando i miei amici in asso. Il tempo di attraversare la pista e raggiungere il punto dove era lei, che la vedo scomparire tra la folla, diretta verso il lato opposto del giardino dove si sta tenendo la festa, continuo a seguirla a urlare dei ‘ragazza’ ‘hey, tu’ cercando di attirare la sua attenzione, ma niente si gira per dei secondi ma poi torna ad attraversare la folla, a… fuggire? Da cosa? Da me?,  Non ne ho idea, se solo si fermasse.


Non la vedo più. ‘l’ho persa?’ ‘Non la troverò mai più?’ ‘Non saprò mai il nome di quella splendida creatura?’ ‘E se fosse solo frutto della mia immaginazione?’ ‘Se fosse colpa dello stress?’ altre domande entrano nella mia testa, e mi danno il tormento. Ma uno scontro lascia che la mia mente si svuoti, lascia la mia mente libera da tutte quelle domande, mi giro e tutto ciò che riesco a vedere è la bellezza di quella ragazza, i suoi occhi blu e i suoi lineamenti perfetti. sorrido e cerco di trovare un argomento per intrattenerla, per fare in modo che non vada via.
‘hey, ciao bellezza’ tutto ciò che riesco a dire, o almeno, tutto ciò che mi viene in mente. La vedo guardarsi intorno impaurita, ha paura di me?
‘c-ciao’ dice oltrepassandomi, prima che possa andare urlo ‘dimmi almeno come ti chiami’, si gira, ormai abbastanza lontana
‘Abbie’ il suono della voce non arriva alle mie orecchie forse per la musica o per il tono troppo basso usato, ma riesco a leggerle il labiale. Si volta e continua a camminare, forse senza una meta. Nonostante le mie poche chance di parlarci. Continua a girare senza meta credo, o meglio, continuiamo visto che sono ancora qui che le vado dietro. Solo dopo alcuni minuti mi accorgo che è diretta verso il parcheggio, vuole andare via?
Tira fuori dalla tasca dei jeans delle chiavi, le chiavi di una macchina, spinge un pulsante e si guarda intorno come se aspettasse il segnale della macchina per ritrovarla, non ricorda dove sia? o non sa dove sia la macchina che ha appena aperto?. Vedo accendersi due fari, raggiunge la macchina e sale, resto li a fissarla, a fissare ogni movimento. Esce dal parcheggio, è ferma all’incrocio, aspetta il suo turno per uscire, si gira e mi vede in piedi dietro alla sua macchina, la sua espressione muta in un sorriso, un bellissimo sorriso, allora non sono io la causa della sua paura? Senza girarsi a guardare la strada parte e finisce nella strada, arrivata al centro di essa si blocca, sposta il suo sguardo al lato destro della strada, il mio sguardo segue il suo, un camion, un enorme camion che corre verso la sua auto, e non ci pensa proprio a fermarsi, vedendo quella scena la paura si impossessa di me, voglio fare qualcosa, qualcosa per salvarla, ma cosa? Si gira a guardarmi, sembra spensierata, tranquilla, non ha più paura. ‘io ti amo, Justin’ mima con le labbra e dopo pochi secondi vedo la macchina girare su se stessa, una, due, tre volte, fino a fermarsi sottosopra.
ma cosa sta succedendo? Mi ha chiamato per nome? Mi ama? Mi conosce? E se mi conoscesse perché io so di non sapere niente su di lei?
mi precipito verso l’auto, arrivato vicino guardo dentro, niente, il vuoto, non c’è nessuno nell’auto, e neanche al di fuori, intorno non c’è anima viva. Mi guardo intorno spaesato.
ma cosa sta succedendo? Chi era quella ragazza? O meglio, cos’era quella ragazza?

 

Spazio autrice.

Allora,  vi ringrazio per aver aperto. c:
la mia prima storia ha ricevuto una recensione, e ragazza se stai leggendo volevo ringraziarti. anyway se state leggendo e vi è piaciuta vorrei chiedervi di dare un'occhiata anche all'altra e magari lasciare una recensione.
tornando alla storia, non avevo idea di cosa scrivere, ma volevo farlo, così dopo ore e ore sono arrivata alla conclusione di scrivere una storia. sinceramente questa mi piace di più di quella precedente. all'inizio questa era stata scritta per essere una one shot ma visto che il finale è ambiguo e lascia la suspance ho deciso che la continuerò, fatemi sapere se vi piace, o la cancello. Ah volevo precisare, la parte scritta in corsivo è un flashback gli spazi sono un cambio di scena, la storia è in prima persona e al presente, la persona che la racconta e Justin (sò che siete tutte intelligentissime e lo avrete capito, ma volevo precisarlo lol)
è abbastanza diversa dalle solite, ma a me piace e speravo potesse piacere anche a voi.
me lo farete sapere? spero di si, un bacio ciao. ❤

drewsvoice_ on Twitter, seguitemi ricambio.

 

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Capitolo 2
*** chi farebbe mai questo? ***


Chi farebbe mai questo?

(vi ricordo che gli spazi rappresentano un cambio di scena.)
 
Ci sono degli alberi sul ciglio della strada, e se fosse finita lì con la botta? Meglio controllare. Mi avvicino agli alberi e con una mano sposto le foglie per riuscire a vedere quello che nasconde quella massa verde.
Ma niente, dietro di essi ci sono ancora alberi, meglio tornare alla macchina e chiamare aiuto. Mentre mi incammino per tornare sulla strada sento un rumore provenire dagli alberi, mi volto velocemente. Potrei giurare di aver visto la ragazza. Abbie. Ne sono certo.
Vado a vedere come sta, insomma se si fosse fatta male?
Così mi inoltro nel bosco, immerso negli alberi.
 
Niente. Ancora niente. Quanto tempo è passato? Una, due ore? E ancora non ho trovato nessuno. ‘o almeno nessuno di vivo’ dico vedendo il corpo di uno scoiattolo morto, ‘chi ti avrà fatto questo? Quale creatura sarebbe in grado di fare una cosa del genere ad un piccolo animaletto indifeso come te?’ penso vedendo che lo scoiattolo è stato decisamente sventrato.
Un’ondata di vento e il vuoto allo stomaco. Mi ritrovo con le spalle attaccate ad un albero a pochi centimetri da terra, con Abbie che mi tiene una mano sotto il collo e fa in modo che i miei piedi non tocchino il suolo. o almeno credo sia Abbie, quello che vedo io è un mostro.
‘A-Abbie, i tuoi occhi..’ gli occhi rossi, i canini grandi e sporgenti, la sua forza e la velocità, siamo faccia a faccia, e questo mi piacerebbe se la ragazza davanti a me non stesse ringhiando facendomi vedere i suoi denti..
‘non dovevi seguirmi’ dice lasciandomi a terra e girandosi di spalle. Okay, cosa sta succedendo?
‘non dovevo seguirti? Ti ho inseguita per tutta la sera, sei scappata da me, hai detto di amarmi e mi hai chiamato per nome, cosa strana visto che non mi sono presentato, poi ti sei praticamente suicidata, ma sei ancora viva, e questo è tutto quello che sai dirmi?’ urlo tutto fuori senza fare neanche una pausa.

‘Justin, è complicato, vai via e dimenticati di me.’
‘e la tua faccia…c’era qualcosa di strano nella tua faccia, i tuoi occhi erano…rossi’ ribatto senza curarmi di quello che ha appena detto
‘te ne andrai?’ dice speranzosa
‘Quando mi avrai spiegato tutto andrò via, lo prometto.’ Dico rassicurandola
‘bene ti dirò tutto quello che vuoi sapere, ma non qui, andiamo a casa’
‘bene, ho la macchina qui v…’ non mi lascia finire la frase, mi prende un braccio
‘non da te, a casa mia, vieni’ senza dire altro inizia a correre trascinandomi dietro se.
Bene meglio che mi spieghi perché non ci capisco niente.

 
 
 
 
 
Spazio autrice.
Hey bellezze, come va?
Ho deciso di continuare perché, come mi hanno detto il finale era ambiguo, infatti questa storia era stata pensata per essere una vera e propria fan fiction, quindi eccomi qui a farvi le mie più grandi scuse, il capitolo è terribilmente brutto e corto  ma, niente paura, è solo l’introduzione al prossimo.
Il prossimo invece sarà, probabilmente, scritto dal punto di vista di Abbie che spiegherà a Justin delle cose sui vampiri, perché se non si fosse capito lei è uno di questi.
vi ricordo che gli spazi rappresentano un cambio di scena.

Ho deciso di dare un volto alla nostra Abbie, è chi meglio della mia bellissima Nina Dobrev per fare questa parte?
Vi pregherei di lasciare una recensione e farmi sapere se vi piace Nina per la sua parte.
Alla prossima, ciao belle. C:
 
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Capitolo 3
*** E' stato un errore, ma non si ripeterà. ***


È stato un errore, ma non si ripeterà.
 

Okay, è arrivata l’ora della verità..
‘allora, Justin, cosa vuoi sapere?’ sono ormai diversi minuti che siamo in casa, gli ho offerto la cioccolata calda, siamo seduti e nessuno dice niente, dove è finita tutta la sua curiosità di sapere?
‘allora Abbie… cosa sei esattamente tu?’ mi chiede bevendo un sorso della sua cioccolata calda
‘un vampiro’ dico prendendone un sorso anche io. Non sembra molto sorpreso, anzi è abbastanza tranquillo. A questo punto non dovrebbero iniziare a tremare e balbettare cercando di scappare? Perché lui non lo fa?
‘quindi non ti rifletti nello specchio?’ cosa? Ma che domande sono? Crede di essere in un film?
‘allora, Justin, mettiamo in chiaro alcune cose okay? Okay. Non siamo in uno di quei film come ‘twilight’, siamo nel mondo reale, la cosa dello specchio è una cazzata, l’aglio si può magiare, l’acqua santa si può bere, non si muori facendosi a pezzi ma si muore con un paletto di legno nel cuore’
‘brillate davvero al sole?’ okay, non ha capito un cazzo
‘ma che fai non mi ascolti? A te twilight ti ha proprio rovinato. No, non brilliamo, diventiamo cenere’
‘quindi non puoi uscire di giorno?’
‘io e alcuni altri vampiri possiamo uscire alla lue del sole perché delle streghe ci hanno dato la possibilità di farlo’ gli spiego e lo vedo alzare un sopracciglio
‘le streghe, esistono le streghe? Cosa mi devo aspettare adesso? Taylor Lautner senza maglia che mi dice di essere un lupo?’ mi chiede confuso, non riesco a trattenere le risate e scoppio a ridere. Okay, è un fan di twilight.
‘no…. Taylor Lautner non è un licantropo, i licantropi sono praticamente estinti’ dico continuando a ridere
‘okay per oggi basta con i vampiri’ mi dice facendomi tornare seria
‘già, basta.’
‘non dovremmo chiamare i tuoi per dirgli che stai bene?’ mi chiede prendendo il telefono tra le mani, che ingenuo
‘Justin, io ho 148 anni’ dico, mentre prendo il telecomando e accendo la tv
‘148? Wow, e i tuoi quanti ne hanno. 500? 400?’ non capisce
‘Justin, i miei sono morti molti anni fa, vedi loro non erano vampiri’ dio ma non fanno mai niente in tv, che cazzo, anche i teletubbies andrebbero bene.
‘ non erano vampiri? E allora perché tu lo sei?’
‘perché mi hanno trasformata, un vampiro non può concepire un vampiro’
‘come si diventa vampiro?’
‘il morso è un dono che si cede una sola volta, si deve cedere alla persona che si ama come un regalo… ma è tutt’altro essere un vampiro è un peso, una responsabilità bella grossa’
‘quindi la persona che te l’ha dato era innamorato di te?’
‘eravamo entrambi innamorati, il sentimento deve essere ricambiato’
‘tu eri innamorata?’ dice parecchio scioccato
‘lo ero, è stato un errore, ma non si ripeterà. Vedi i vampiri hanno le emozioni amplificate, il dolore, la rabbia, la tristezza, l’amore sono molto più intense, ma c’è una parte di noi in grado di spegnere quella parte e cancellare tutte le emozioni’
‘ e tu l’hai fatto? Hai spento le tue emozioni?’
‘già…’
 
‘Abigail, vi prego venite con me, scappate con me, troveremo un vampiro disposto a trasformarvi e vivremo per sempre insieme’
‘oh Elijah, lo vorrei con tutta me stessa, ma non possiamo, è una pazzia.’
‘si ma fatta per amore, per il nostro amore’ unì le nostre labbra dando vita ad una danza passionale e bellissima
‘si…si Elijah verrò con voi’
‘al calar del sole fatevi trovare davanti la vostra dimora, al resto penserò io’
 
‘credo sia ora di andare, sono le sei del mattino e non ho chiuso occhi’ cosa? No, dove crede di andare.
‘oh no Justin, non vai da nessuna parte, resterai qui da oggi’
‘cosa? Perché?’
‘mi credi così stupida? Pensi che ti lascerò andare via dopo tutto quello che ti ho detto?’
‘e cosa dovrei fare? Restare qui fino alla mia morte?’
‘no, resterai finchè io non andrò via’
‘e questo quando succederà?’
‘ma che carino, vuoi sbarazzarti di me?’
‘posso almeno dormire? Non ce la faccio più’
‘certo vai di sopra, e sistemati in una camera, un qualunque’ lo vedo salire le scale, quando quasi arrivato in cima si blocca e mi guarda
‘posso farti altre due domande?’ annuisco e lo guardo curiosa, sentiamo cosa vuole sapere
‘prima domanda. Tu uccidi la gente?’ ha paura di me? Crede che lo ucciderò?
‘ti ho raccontato del morso, che si deve donare una sola volta e alla persona che si ama, ricordi’ annuisce curioso della risposta ‘è una ‘maledizione’ creata dalle streghe per proteggere la gente, quindi no, non possiamo uccidere essere umani, ci nutriamo di animali quando la voglia del sangue diventa insopportabile, per il resto mangiamo come tutti voi mortali’ tira un sospiro di sollievo
‘la seconda..perchè hai detto di amarmi e come sapevi il mio nome?’cazzo, e ora cosa gli dico?
‘perché….’


Spazio autrice.
Sto aggiornando troppo in fretta? Io credo di si, ma ho una scusa, domani non sarò a casa e non avrei potuto aggiornare.
allora vorrei ringraziare quello poche ragazze che leggono e recensiscono la mia storia, davvero grazie mille. c:
vorrei scusarmi con le eventuali fans di ‘Twilight’ non volevo offendere nessuno, scusate.
 Allora vi ricordo che gli spazi rappresentano un cambio di scena e il corsivo un flashback. La storia continua ad essere dal punto di vista di Abbie.
Volevo precisare che ‘Abigail’ sarebbe Abbie, è un flashback dei suoi tempi da umana innamorata, e Elijah (Elia) il vampiro che le ha ceduto il dono, in questi flashback siamo nell’anno 1882 quindi quando Abbie aveva circa 17 anni, il 1882 è l’anno in cui Abigail è stata trasformata quindi continua ad avere l’aspetto di una 17enne.
Ultima cosa, credo che questa storia non sarà troppo lunga, 10 capitoli massimo.
Ancora grazie a tutte, ciao belle.


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Capitolo 4
*** Io ti conoscevo. ***


Io ti conoscevo.

 
 
‘perché….non c’è un perché. Eri già troppo preoccupato e confuso e non volevo che lo fossi ancora di più, volevo che ti calmassi’. ma che cazzo ho detto? Non ha senso. Volevo che non chiedesse altro. Così dicendo ho fatto il contrario, adesso mi riempirà di domande.
‘non volevi che mi preoccupassi? Ovvi la soluzione migliore era dire al primo ragazzo trovato che lo ami e poi suicidarsi…. Lo hai detto davvero per questo? Non è vero che mi ami?’ ed ecco qui, la domanda da evitare. Me la sono cercata, insomma potevo inventare qualcos’altro. E ora che gli dico? Ha un faccino da cane bastonato è confuso e maledettamente sexy.
‘no.. insomma si, non c’è un motivo preciso per cui l’abbia detto, è stato….impulsivo, è uscito e basta.’ Okay, così va un po’ meglio. È credibile, no?
‘….e il mio nome? Come facevi a saperlo? Mi conoscevi? E se tu mi conoscevi già, perché io sono più che convinto di non averti mai vista prima?’ direi che posso anche dirgli la verità, almeno su questo.
‘si, Justin Drew Bieber, io ti conoscevo, insomma più o meno. E tu sai di non conoscermi perché non mi hai mai vista…’ okay, è abbastanza confuso ‘ti spiego…un anno fa ti incontrai ad una festa, tu eri con i tuoi amici, ed io e i miei ci eravamo imbucati. ti incontrai lì per la prima volta. Eri affascinante, qualcosa in te mi attirava, ma decisi di non avvicinarmi. Così rimasi per tutta la sera a guardarti, controllavo ogni tua mossa. E poi improvvisamente non ti vidi più. Indagai su di te, insomma eri uno stupido ragazzino 17enne perché mi attiravi così tanto? non c’era niente su di te, niente di importante. Un normale ragazzo, niente di più. Ma da quel giorno non ti incontrai più. Fino a questa sera almeno.’ Il suo viso era passato da completamente confuso a tranquillo, aveva un sorrisetto sulle labbra. Sapevo riconoscere quei sorrisi,  ne avevo visti fin troppi in tutti i miei anni, era malizioso. Riusciva a trovare qualcosa per farlo diventare uno stupido ragazzo affamato di sesso anche in quella situazione?
‘tu mi trovi affascinante?’ Un coglione. Un completo coglione.
‘ma cosa hai lì dentro?’ dico dandogli un colpetto sulla testa
‘non toccare la testa del ragazzo attraente’ dice sorridendo con fare superiore.
Scoppio a ridere, non ci riesco. Si sente quando parla?
‘non ridere. Non devi ridere, dai’ cerca di calmarmi cercando di trattenere le risate, mi raccoglie da terra dove sono finita per lo sfinimento
‘TU. SEI. UN. COGLIONE’ dico tra una risata e l’altra. Insomma si è sentito?
‘io non sono un coglione. Sono incredibilmente bello’ non c’è tanto da ridere, è davvero bello. Alzo le sopracciglia tornando seria. Lo guardo come per dire ‘hai sentito quello che hai appena detto?’
‘incredibilmente bello……e coglione’ dice rassegnato. Scoppio a ridere di nuovo
‘okay Abbie, io vado a dormire. Smettila di prendere in giro il ragazzo affascinante, ricordalo.’
Dio, questo ragazzo e il suo stupendo faccino fi faranno diventare pazza…..ma di lui.


Spazio autrice.
TADAAA. Okay, fa davvero schifo? È corto e brutto. Scusatemi ma volevo aggiornare prima che ricominciasse l’inferno. Probabilmente da domani non avrò molto tempo, ma cercherò di sfruttare quel poco che ho per voi.
Torniamo al capito. Abbie ha detto parte della verità a Justin, lui l’ha presa abbastanza bene, anzi troppo bene. lol
Scusatemi ancora per lo schifo che è venuto fuori, vi prometto che rimedierò quando capirò come farlo andare avanti.
Tra qualche capitolo dovrebbe esserci una scena ‘hot’ ma non ho idea di come scriverla quindi credo che la salterò e metterò un dolce  ‘..e fu così che scoparono come ricci’
Ora vado, ciao belle.

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Capitolo 5
*** E' togliersi un peso. ***


E’ togliersi il peso
 

‘Abbie?’ nessuna risposta. Sono solo nella casa di un vampiro immersa nel bosco alle nove del mattino, bene, cosa faccio?
Avrei bisogno di una doccia. Ma si, vada per la doccia, sempre se riesco a trovare il bagno.
Torno al piano di sopra e mi tolgo i vestiti restando in biancheria. Le mutande, me ne serviranno altre. le chiederò ad Abbie, sarà tornata per la fine della mia doccia. esco dalla stanza sperando di trovare un bagno, inizio a cercare, apro le porte ma tutto ciò che vedo sono camere da letto. Eccolo, ecco un bagno finalmente.
Entro nella doccia e mi libero dai pensieri. non mi dispiace stare qui in fondo. Insomma niente scuola, niente genitori. Niente niente.
Finita la mia doccia scendo al piano di sotto e cerco Abbie. Non c’è. Ancora non è tornata. Me le troverò da solo. Salgo ancora al piano superiore ed entro nella camera in cui ho dormito. Apro dei cassetti, maglie, pantaloni, se ci sono queste cose ci saranno delle mutande pulite.
‘che fai?’ sobbalzo dallo spavento, mi giro e vedo Abbie con un sorrisetto sulla porta che mi guarda con le braccia incrociate
‘cercavo delle mutande. Ho fatto la doccia, spero non ti dispiaccia’ gli dico ricordandomi di essere bagnato e con, solo, un asciugamano sulla vita
‘no, non ti preoccupare, non c’è problema. Te le prendo io’ dice avvicinandosi a me. Apre un cassetto da cui sbuca della biancheria da uomo, ne prende un paio e me le porge
‘perché hai dei vestiti da uomo?’ dico prendendo le mutande. Credevo che vivesse da sola
‘Justin questa casa è molto vecchia. mi portò qui l’uomo di cui ero innamorata quando facemmo la nostra ‘fuga d’amore’, vivemmo qui per qualche giorno….’
 
‘Elijah, mio amato, credevo che non sareste più venuto’
‘mai, non vi abbandonerei mai Abigail, io vi amo’
‘oh anche io vi amo Elijah’
‘venite, salite sulla carrozza, presto’
 
‘ecco, questa è la mia dimora, la nostra, da oggi’
‘è davvero bella’
‘ditemi, c’è qualcosa che vi turba’
‘no va tutto più che bene, ma mio padre quando lo scoprirà verrà a cercarvi e cercherà di uccidervi’
‘non vi preoccupate, andrà tutto per il verso giusto’
 
‘cosa? Non metterò la biancheria del tuo defunto ragazzo vampiro’
‘no, ma che dici? Sono di un mio amico, vivo e vegeto, mettili e sta zitto’
‘li metto davanti a te?’ non mi dispiacerebbe e posso scommettere che non dispiacerebbe neanche  a lei. Senza dire niente esce dalla stanza chiudendo la porta. Mi vesto mi sistemo e scendo.
‘allora, il pranzo?’ insomma è mezzogiorno, dov’è il cibo?
‘non è questa la cose bella del vivere senza genitori? Libertà, ragazze, amici… prendere confidenza con i fornelli. Inizia a farlo tesoro’
‘da quando sono qui non ho avuto niente di tutto questo, niente libertà, niente ragazzi e niente amici’
‘hai ragione, vuoi chiamare i tuoi amici, la tua ragazza o i tuoi genitori?’
‘non è questo che intendevo. Ho mandato un messaggio ai miei amici e gli ho detto che non ci sarei stato per qualche giorno, non ho una ragazza e i miei sono così abituati a non vedermi mai che non si accorgeranno della mia assenza’
‘allora ti resta solo una cosa… vai con i fornelli chef’
‘no, non cucinerò, lo farai tu’ è una donna, deve fare quello che fanno le donne
‘senti bello, io sto morendo di fame e se non ti muovi a darmi qualcosa da mangiare fermerò la mia fame con il tuo sangue’ di nuovo, sono sulla parete con la mano di Abbie sotto il collo, il suo sguardo da vampiro e i piedi a qualche centimetro da terra. Mi lascia a terra, e mi sorride
‘sei una stronza’ cucinerò qualcosa, non è così difficile
 
‘è pronto’ annuncio mettendo la carne a tavola dove trovo già Abbie seduta
‘cosa? Due tristi hamburger? È questo il tuo modo di fermare la mia fame?’
‘è già troppo che sia riuscito a prepararli senza ucciderti il gatto… o a quello ci hai già pensato tu?’
‘che spiritoso, sai il sangue umano è molto più buono di quello animale, potrei perforarti la giugulare, se riuscissi a prenderla nel modo giusto resteresti senza una goccia di sangue in uno o due minuti, e fidati il sangue caldo è molto più buono’
‘ma non lo faresti’
‘no..non lo farei’ wow, lo ha detto, allora è vero?
‘se lo facessi morirei’ cosa?
‘come?’
‘Justin, te l’ho detto. Il morso è un dono e si CEDE, quindi passa dal vampiro all’umano, lasciando morire il vampiro. È l’unico modo per uccidere un vampiro, oltre al paletto di legno nel cuore’
‘ma devi essere innamorato dell’umano’
‘non è una regola, ma a me piace vederla così’
‘hai mai avuto l’impulso o il desiderio di farlo, di cedere il dono?’
‘no.’
‘ e lo farai, prima o poi?’
‘spero di no’
‘perché?’
‘perché esserlo, essere un vampiro, è davvero una tortura. Più che fare un dono è togliersi il peso’
 
 
Spazio autrice.
Eccomi, non avevo nulla da fare e allora mi sono detta ‘facciamolo’.
Questo mi piace di più spero che piaccia anche a voi. Vi ricordo che la parte in corsivo è un flashback e gli spazi rappresentano un cambio di scena. Non ho altro da aggiungere.
Alla prossima.

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Capitolo 6
*** Dove ci porta il vento. ***


Dove ci porta il vento

 

‘che palle’ dico attirando l’attenzione di Abbie
‘cos’hai?’ mi chiede perplessa
‘mi annoio. non sono abituato a stare a casa tutto il giorno con una ragazza… che non posso sfiorare altrimenti mi spezza le braccia’
‘non è vero che non mi puoi toccare’
‘davvero?’ dico con un sorrisetto avvicinandomi a lei e mettendogli un braccio intorno le spalle
‘no. Preparati, usciamo’ che stronza
‘quindi noi passeremo non so quanto tempo insieme ma non potremo mai…consumare?’
‘vuoi uscire o no?’ Dice sorridendo
‘vado’ si, cazzo. Finalmente. ‘per quella cosa, quindi…’
‘sai, potrò anche non morderti e bere il tuo sangue, ma posso comunque farti a pezzi’
‘non lo faresti. sono troppo bello così, tutto intero’
 
‘eccomi’ dico scendendo le scale
‘dai bello, muovi il culo e vai in macchina che andiamo’
‘si, ma dove?’
‘dove ci porta il vento’
‘hey, siamo a Los Angeles, dove lo prendiamo il vento?’
‘cammina coglione’ dice tra le risate
 
‘siamo in macchina da un’ora, quando arriviamo?’ insomma, non ce la faccio più e sono ormai le otto, preferivo stare a casa
‘tranquillo’ dice alzando il volume dello stereo e facendo inversione, stiamo tornando indietro? Avrà sbagliato. Dopo uno o due minuti mi addormento
 
‘svegliati bella addormentata’ siamo arrivati?
‘dove siamo?’ scende dalla macchina. Finalmente un po’ di divertimento, finalmente siamo arrivati a…casa? Mi affretto a scendere dalla macchina e seguirla sulla porta
‘perché? Avevi detto che saremmo usciti’ dico arrabbiato e con il tono di voce abbastanza alto
‘ti sei addormentato’  alza le spalle
‘mi sarei svegliato, non ero morto, dormivo.’ Entro dentro casa
‘cazzo Abbie, non ce la faccio più a stare qui, mi hai tecnicamente rapito’
‘cosa? No, no, no, tu mi hai seguita, dovevi credermi morta. Invece mi hai seguita’
‘fanculo.’ Salgo al piano di sopra e mi metto nel letto. Tutto quello che volevo era solo qualche minuto di svago, di divertimento, invece siamo, ancora, chiusi qui dentro.
Per alcuni minuti tutto quello che si sente e la tv, poi più niente.
Si apre la porta, Abbie? Si è lei. Non parla, non dice niente, si avvicina con passo deciso e sexy. Si mette a cavalcioni su di me e cerca le mie labbra, una volta trovate le fa unire. mi prende la mano e la mette sul suo fianco sotto la sua maglia. Per essere un vampiro è incredibilmente calda.
‘cosa fai?’ dico tra un bacio e l’altro
‘mi faccio perdonare’ cazzo, se ci sta riuscendo.
‘non ti spezzerò niente’ aggiunge sorridendo ed incitandomi ad andare avanti.
Non me lo faccio ripetere due volte e la privo dei vestiti lasciandola in intimo. Fa lo stesso con me. Capovolgo la situazione e premo il mio bacino sul suo ventre. Le sue mani percorrono la mia schiena affondandoci le unghie di tanto in tanto.
Esploro, a mia volta con le mani, tutto il suo corpo soffermandomi sul seno, con un veloce gesto la privo del reggiseno e subito dopo degli slip. Lei fa lo stesso con me, togliendomi i boxer e dando vita ad una notte piena di emozione.


Spazio autrice.
HEY HEY HEY BELLA GENTE.
Allora? Fa schifo? Scusate, non avevo idea di cosa scrivere. Come promesso, ecco a voi la scena hot. che non ha niente di hot, ma,
come vi ho già detto, non sono fatta per queste cose.
Niente flashback, niente ‘rivelazioni’, niente immaginazione, scusate ma l’ho scritto su due piedi, pure scalzi (?) lol.
Non ho niente da aggiungere, ciao. c’:

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Capitolo 7
*** Sei riuscito a farmi sentire umana. ***


sei riuscito a farmi sentire umana

 
 
Sdraiati sul letto, entrambi svegli con la faccia rivolta verso il soffitto.  Sono le otto del mattino,
abbiamo passato una notte focosa, e ora? Nessuno dice niente. Nessuno dei due esterna
le proprie emozioni, perché io ne ho provate molte questa notte, e lei? Ha provato emozioni o
è stata solo una ‘botta e via’?
‘Abbie..’ devo chiarire questa situazione, devo chiederle spiegazioni.  
Per lei ha avuto significato questa notte?
 Si volta e mi guarda. Dio quanto è bella. il viso così angelico che nasconde la sua natura.
 I suoi occhi,  così caldi e luminosi. Le sue labbra. Oh le sue labbra, sono così morbide,
 calde, piacevoli, che vorrei sentirle sulle mie per sempre.
‘cosa è successo questa notte?’ ho bisogno di sentirle dire che prova per me quello
che io provo per lei. Voglio che dalle sue perfette labbra escano quelle due parole,
 le parole per eccellenza, le parole che ho già visto sulla sua bocca.
Ma questa volta voglio che siano dette con sincerità, con amore.
‘dovevo farmi perdonare. Eri arrabbiato con me, no?’
lo ha fatto davvero solo per questo?
‘davvero? Quindi per te non ha avuto alcun significato?’ ti prego Abbie, dillo.
Dì che mi ami come io amo te. Dì che faresti per me quello che in passato hanno fatto per te.
Dì che faresti quello che io farei per te pur di restare insieme ed avere altri mille
momenti come quello che abbiamo appena passato.
‘per te ha significato così tanto?’ è sorpresa. Davvero pensava che io
non fossi capace di amare?
‘be’, per me si…’ gli dico abbastanza deluso. Sapevo che aveva ‘spento’
 le sue emozioni ma non credevo che gli fossi così indifferente
‘Justin, mi conosci da pochi giorni..’
‘ma tu no… cioè hai detto che eri attratta da me, e hai detto di avermi cercato’
‘già..’ sulla sua faccia si dipinge un’espressione malinconica, dispiaciuta..
‘che c’è? Perché quella faccia?’ prende un respiro profondo
‘Justin.. io, io devo dirti una cosa’
‘ti ascolto’ dico sistemandomi meglio sul letto in modo da poterla guardare
‘come tu sai, io ti avevo già incontrato e mi attraevi e ti ho detto di non averti più rivisto dopo quella sera..’ fa una piccola pausa e poi riprende a parlare
‘ti ho mentito’
‘vedi, non è vero che non ti ho più rivisto. Io ti seguivo, vedevo i posti
 che frequentavi e la gente con cui uscivi. Per questo quella sera ero alla festa. Per te. Ma poi tu mi hai vista e ti stavi avvicinando, così sono scappata. Non volevo che mi conoscessi o che mi parlassi..’
un vuoto nello stomaco. L’ho avuta vicino per tutto questo tempo e non l’ho mai vista?
‘perché non volevi?’
‘perché io ci tengo a te, e non volevo che fossi coinvolto in tutto questo.
In quello che io sono. Nella vita che faccio’ voleva proteggermi, perché tiene a me.
Quindi quello che è successo questa notte ha avuto un senso.
‘ma io sono felice di essere parte di te e della tua vita.
Sono felice di conoscere i tuoi segreti. Io voglio passare il resto della mia vita con te.’ Mi guarda in modo strano, come guardi un cucciolo. Con tenerezza.
‘senti Abbie, so che ti conosco da così poco tempo, e tutto questo è così strano, ma io so di tenere a te.’ Mi affretto a rispondere prima che possa prendermi per uno stupido ragazzino con un nuovo giocattolo
‘ma questo non potrà mai succedere, Justin..’ cosa? Perché? Ha detto di tenere a me. perché non vuole stare con me?
‘Justin, io sono un vampiro, ho questo aspetto da 131 anni. Ho 17 anni da più di un secolo. Il motivo per cui non posso restare a lungo è perché tra tre,
massimo quattro, anni la gente si chiederà perché io sia ancora così. Non posso restare.’
‘ma io potrei venire con te..’
‘per cosa? Non risolveresti niente. Dopo tre anni dovremmo andare via di nuovo. Non potrai girare il mondo insieme a me fino alla tua morte’ un’ idea. Così si risolverebbe tutto..
‘potrei diventare un vampiro’
‘no. Non se ne parla. Non ti rovinerò la vita’
‘non rovineresti niente. Potremmo restare insieme, per sempre.’
‘Justin..’
‘Abbie, per favore , hai detto di tenerci a me. Per te sarebbe così facile lasciarmi?’
‘no Justin, non sarebbe facile. Non lo sarebbe perché da quando l’uomo che mi ha passato il dono è morto non ho sentito per nessuno quello che sento per te.
Perché nonostante abbia spento le mie emozioni tu sei riuscito a farmi sentire umana. Se riuscito a farmi provare amore. Perché io ti amo Justin..’
 

Spazio autrice.

Hey c’:
per iniziare vorrei dire che questo capitolo fa schifo, ma è sabato e ho appena saputo che non uscirò, quindi ho deciso di aggiornare.

Tornando al capitolo, ultimamente non ho ispirazione, e tutto quello che scrivo mi fa schifo. Scusate per lo scempio (?)

ADIOS. 

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