Nina

di Gaea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Controluce ***
Capitolo 2: *** Erba ***
Capitolo 3: *** Festa ***
Capitolo 4: *** Diroccato ***
Capitolo 5: *** Morte ***
Capitolo 6: *** Crepuscolo ***



Capitolo 1
*** Controluce ***


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Nick autore (sul forum e su EFP):  (Gaea) - Gaea
Titolo: Nina
Categoria: 
Originale
Rating: 
Giallo
Genere: 
Triste, Introspettivo
Avvertimenti: 
Drabble
Parole usate: 
100x6
Note dell’Autore:
 È la prima volta che scrivo drabble Originali. E, giusto per complicarmi la vita, ho voluto pure cacciare una citazione di De Andrè in ciascuna. Sperando che nessuno decida di linciarmi per gli accostamenti magari un po’ forzati…

 

 

 

Controluce

 

Nina non si è mai curata molto dei dettagli. È il suo peggior difetto, ma anche il maggio pregio. Lei pure, con quell’aria scanzonata, è difficile da etichettare. Non appartiene a nessuno dei sottogruppi tanto cari ai sociologi, non è timida né espansiva; scrive, legge, disegna e compone nei limiti concessi dalla sua innata pigrizia. Ma, soprattutto, ride. È come una fotografia in controluce di cui si intuiscono facilmente i contorni, ma non i particolari; e, come quelle immagini, tanti la consideravano un pezzo sbagliato, fatuo e nullafacente. Recitava una parte fastidiosa alla gente, facendo della vita una commedia divertente.

 

______________

 

Questa è la prima drabble di sei scritte per il "Drabble" contest di beba7 e Mattimeus. Ognuna doveva essere "perfetta", ossia di cento parole esatte, e doveva intitolarsi e contenere una data parola. I risultati usciranno a breve, la recensione verrà posta sotto l'ultima drabble.

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Capitolo 2
*** Erba ***


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Nick autore (sul forum e su EFP):  (Gaea) - Gaea
Titolo: Nina
Categoria: 
Originale
Rating: 
Giallo
Genere: 
Triste, Introspettivo
Avvertimenti: 
Drabble
Parole usate: 
100x6
Note dell’Autore:
 È la prima volta che scrivo drabble Originali. E, giusto per complicarmi la vita, ho voluto pure cacciare una citazione di De Andrè in ciascuna. Sperando che nessuno decida di linciarmi per gli accostamenti magari un po’ forzati…

 

 

 

Erba

 

“Potrei ricordarti che domani abbiamo la verifica di filosofia e io tuttora non ho idea del perché Marx si discosti da Engels?”.

Sdraiata sull’erba non pare nemmeno avermi sentita. Un piede ciondola leggero al ritmo di una musica che solo lei sente, il sorriso illumina la pelle tenera, lieve; risplende il sole, come la neve, bianco e senza ombre.
Questa è l’immagine più limpida che ho di lei, questa è la mia Nina. Una macchia di luce in mezzo al verde dell’erba nuova. Non certo l’essere spezzato e pieno di tubi che si affievolisce giorno per giorno su questo letto.

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Capitolo 3
*** Festa ***


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Nick autore (sul forum e su EFP):  (Gaea) - Gaea
Titolo: Nina
Categoria: 
Originale
Rating: 
Giallo
Genere:  
Triste, Introspettivo
Avvertimenti: 
Drabble
Parole usate: 
100x6
Note dell’Autore:
 È la prima volta che scrivo drabble Originali. E, giusto per complicarmi la vita, ho voluto pure cacciare una citazione di De Andrè in ciascuna. Sperando che nessuno decida di linciarmi per gli accostamenti magari un po’ forzati…

 

 

Festa

 

Era Pasqua. Un periodo di festa, anche se tu, Nina, questa cerimonia non l’hai mai capita. “Come si può festeggiare la morte di un uomo? È stato torturato e noi apriamo uova di cioccolato!”. Inutile spiegarti che erano la resurrezione e la vita ad essere celebrate, te ne infischiavi. Parlavi di una possibile e lontana fine con la stessa caparbia noncuranza. “Ma ti immagini avere un incidente e restare lì a vegetare per tutta la vita? Meglio staccare subito la spina e zac!”.

Sapevi già? Me lo chiedo. Ma, Ninetta mia, crepare di maggio… ci vuole tanto, troppo coraggio …

 

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Capitolo 4
*** Diroccato ***


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Nick autore (sul forum e su EFP):  (Gaea) - Gaea
Titolo: Nina
Categoria: 
Originale
Rating: 
Giallo
Genere: 
Triste, Introspettivo
Avvertimenti: 
Drabble
Parole usate: 
100x6
Note dell’Autore:
 È la prima volta che scrivo drabble Originali. E, giusto per complicarmi la vita, ho voluto pure cacciare una citazione di De Andrè in ciascuna. Sperando che nessuno decida di linciarmi per gli accostamenti magari un po’ forzati…

 

 

 

Diroccato

 

Lei era quella stramba con cui nessuno voleva stare. La maestra, intenerita, aveva fatto pressione su mia madre affinché io, quella responsabile, “me ne prendessi cura”. Così un pomeriggio la seguii in quel palazzone diroccato, dove vivevano tutte le famiglie degli extracomunitari. Si mise a parlarmi di sé e della sua famiglia, sconnessa come l’assito su cui sedevamo. La sua vita pareva come quell’edificio, già vecchia e cadente. Io avevo tutto, lei niente. Eppure mi parlò sulla bocca, mi donò un braccialetto di fili colorati. Ci guardammo, poi si mise a ridere. Capii lì che l’amavo e l’avrei sempre amata.

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Capitolo 5
*** Morte ***


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Morte

 

Mastica e sputa, da una parte il miele…

 

I medici e le infermiere sono stati più che premurosi. Mi hanno spiegato cosa succederà, mi hanno detto che non sentirai male. La morte celebrale indica che tu già non ci sei. Ma è lo stesso così difficile, amore mio…

Fuori sento la gente ridere, dalla finestra aperta entra il caldo del sole. L’estate si avvicina.
Hai scelto il momento in cui tutti gioiscono, per cadere e morire.

Vorrei essere arrabbiata con loro, arrabbiata con te… eppure quello che sento è solo un’invincibile e amara tristezza.

Mastica e sputa, dall’altra la cera…

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Capitolo 6
*** Crepuscolo ***


 

 

Crepuscolo

 

Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi, respiro l’aria fresca del crepuscolo. Stringevo la mano a tua madre mentre le macchine smettevano di suonare. Ho abbracciato tuo padre, immobile fra le lacrime. Nessuno mi accusa. Soltanto io.

Come ho fatto a non vedere? Cosa avrei potuto fare, per… ?

Non ti ho detto che ti amavo.

Il sole mi ricorderà ogni giorno questo errore, la calda luce di maggio svelerà la rabbia e il cordoglio.

Non la sera. I crepuscoli saranno dolci portatori di sogni. Ricorderò te. Sognerò noi.

Addio, amore mio.

 

 

 

 

 

 

Parliamone un po’.

Al di là delle recensioni – oserei dire perfette – dei giudici, ci sono un po’ di punti che vorrei spiegare, perché nella mia testa sono chiarissimi e invece mi accorgo potrebbero non esserlo in quella tua, Lettore.

Nin non è extracomunitaria – o meglio, non necessariamente. È un’emarginata che viene da una famiglia in una condizione difficile, una famiglia che la ama, ma che forse non le basta. Ed è sempre stata messa da parte, un po’ per la povertà della famiglia, un po’ per il carattere strano. Per questo, forse, nonostante l’amicizia, l’amore… ha deciso di uccidersi. Perché il volo di Nina non è un incidente, ma è una chiara volontà, che invece di una morte veloce le ha portato mesi di coma. E da lì l’ovvio senso di colpa di chi, più vicina di tutti gli altri, non ha visto o capito… perché il peso più terribile non è mai quello di chi va. È sempre quello di chi resta.

 

 

E ora riporto i giudizi dei due giudici, che ho adorato proprio perché così antitetici e quasi divergenti ^^  che ringrazio ancora per l'ottimo lavoro

Il concorso era questo qui http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10354528

 

GIUDIZI SULLE DRABBLE
Mattimeus

Gaea – Nina 42.5/45
Stile 9/10 
Fin dalle prime righe si vede uno stile maturo, pienamente in grado di far arrivare al lettore quello che deve. Le citazioni di De Andrè poi sono una chicca, ma come immaginavi c'è qualcosa da dire su questo. Innanzitutto è una scelta azzardata: il lettore può non coglierle. Ma questo è un problema di tutte le citazioni; la poesia invece arriva anche se non si colgono (difficile, dato che sono evidenziate...). 
Per tua fortuna/sfortuna io le ho colte molto bene. In generale, è il tuo stile ad essere colto (citazioni di filosofia, la Pasqua) e molto efficace: basta una frase per ricomporre i pezzi della trama. 
Questo per dire che le citazioni e i paragoni non sono azzardati, anzi rovinano il tuo stile. Il caso emblematico è la citazione dell'ultimo capitolo: sono due versi di una canzone, non sono adatti ad essere inseriti così come sono in una prosa. Mancano di punteggiatura e hanno un tono diverso dal resto del racconto. Senza citazioni ti avrei dato un bel dieci. 
Linguaggio 8/10 
Tutto in funzione dello stile: ogni parola è quella giusta, ma ogni tanto la sintassi cigola. 
Originalità 8/10 
Il soggetto non è particolarmente nuovo, così come la realizzazione: quello del ritratto di una persona tramite una sua amica/o/amante. Ma l'originalità passa dal tono che hai scelto: vuole essere neutro, ma è terribilmente compromesso. Finisco di spiegarlo nel punto successivo. 
Giudizio sulla storia 10/10 
La bellezza della storia è l'amore. La storia gronda di amore: nelle citazioni, nelle descrizioni, pur senza essere quasi mai esplicita. Anche il velo di senso di colpa dell'ultimo capitolo è inserito in un contesto di tenerezza che non si capisce da dove arrivi. E in questo senso approvo la scelta delle citazioni non fini a se stesse, ma come strumento in più. 
Uso delle parole 7.5/10 
La parola controluce è usata in modo magistrale, così come è buono l'uso di diroccato. Le altre invece non aggiungono niente alla storia. 
 

(Gaea) 36,5/50 
Stile 7/10 
La storia è davvero scritta bene, solitamente non impazzisco per le storie scritte in prima persona, ma con questa è diverso. Sei riuscita a rendere in maniera molto reale i sentimenti di questa ragazza per Nina e al tempo stesso descrivere al meglio la protagonista stessa. 
Ho apprezzato molto che il ritmo della storia fosse così lento, quasi etereo, anche la morte è descritta in modo non repentino, come se lo spegnimento delle macchine fosse solo l'ultimo passo di un percorso già iniziato da tempo, cosa che dici anche tu nella frase “La morte celebrale indica che tu già non ci sei “.
Complimenti anche per aver avuto l'illuminazione di inserire, oltre alle già poche consegne del concorso, anche una piccola citazione di De Andrè, molto carina come idea anche se, a volte, ne escono delle frasi un po' forzate dal punto di vista lessicale e della trama. Alcuni passaggi mi creano un po' di confusione, soprattutto quelli intorno a queste citazioni, come se mancassero dei pezzi di storia che colleghino il tutto in maniera omogenea. 
Linguaggio (Grammatica-Lessico) 7,5/10 
Ho trovato un errore grammaticale, “mi parlo sulla bocca “, invece di parlò. 
Voglio inserire qui una frase che ho continuato a rileggere perché mi è piaciuta davvero moltissimo. Ricorderò te. Sognerò noi. Ho trovato molto triste che la narratrice non abbia avuto modo di esprimere il proprio amore o di vivere una storia con Nina. Ecco, queste poche parole mi hanno messo i brividi perché sono riuscite a dire tutto. 
Originalità 7,5/10 
Le citazioni di De Andrè ti hanno premiata, hanno sicuramente dato una marcia in più alla storia anche se avrei preferito ne facessi un uso migliore. Mi spiego, come ti ho già detto prima, mi sembra che ci siano degli spazi vuoti nella storia, che infatti non ho capito appieno. Sembra come se le limitazioni del contest siano state non una ispirazione, ma solamente un limite e che avessi voglia di dire di più, che la storia andasse avanti ancora o si sviluppasse meglio. O forse è quello che ho percepito io. 
Giudizio sulla storia* 6,5/10 
La caratterizzazione di Nina c'è, ma la narratrice non sappiamo chi sia, sappiamo che ne era innamorata, che andavano a scuola assieme. Anche di Nina abbiamo dei vuoti, chi è? E' una straniera e ha avuto una vita difficile, ma in che senso? E' ormai un vegetale chiuso in un ospedale, perché mai? Eppure questo avvenimento sembra essere molto importante ai fini della storia. La narratrice prova un senso di colpa, ha assistito all'incidente? 
Ecco, i presupposti sono più ce buoni per una storia più lunga, purtroppo a me ha lasciato tantissime domande 
Uso delle parole 8/10 
Le Drabble sono tutte drabble perfette, perfettissime di 100 parole esatte l'una. 
La consegna delle parole è stata rispettata, così come l'utilizzare la parola data all'interno del capitolo. 
Per la consegna del capitolo incentrato sulla parola invece, la consegna manca prevalentemente nei capitoli del Crepuscolo e Controluce. 
 

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