Nulla è come sembra.

di heeylouis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


1.

Madhlen

Dopo undici ore di aereo finalmente arrivammo a Londra, io e mio fratello.
Il mio nome è Madhlen Styles ma tutti mi chiamano Meddy e mio fratello è Harry Styles il più grande puttaniere del mondo e l'unico l'uomo della mia vita.
I nostri genitori sono morti in un incidente stradale e dal quel giorno mi ha sempre difesa e protetta.
Avevamo deciso di  venire ad abitare a Londra per dimenticare e rifarci una nuova vita.
Così mio fratello aveva affittato una villa che avremo dovuto dividere con altri ragazzi, a detta sua.
L'idea non mi alletteva molto dato che sono una ragazza piuttosto riservata ma lui ha insistito e come sì può resistere a quei due occhioni verdi?
Il proprietario  sarebbe venuto a prenderci per portarci in questa villetta nella periferia di Londra, così usciti
dall'aeroporto cercammo con lo sguardo l'uomo di nome Robert.
Fondamentalmente non sapevamo neanche come fosse fatto ma lo riconoscemmo tramite il cartello "Fratelli Styles".
Quel deficiente di  Harry lo raggiunse trotterellando felice mentre io mi limitai a seguirlo.
-Siete voi i due nuovi ragazzi della villetta?- domandò squadrandoci da capo a piedi.
Li rivolsi uno sguardo truce mentre mio fratello prese parole:
-Sì, siamo noi!- rispose eccitato.
L'uomo sbuffò e ci accompagnò verso un auto grigia metallizzata, cariccammo le valigie e ci accomodammo dentro.
All'interno c'era una nauseante puzza di fumo e mi costrinsi ad arricciare il naso.
Mi girai verso il riccio per dirnene quattro ma era troppo felice e guardava tutto contento fuori dal finestrino per accorgersi di qualcosa.
Alzai gli occhi al cielo, sorridendo leggermente e mi abbandonai al sedile nero sperando che il viaggio finisse in fretta.
Dopo una mezzoretta abbondante arrivammo -finalmente!- davanti ad una graziosa villa bianca con tanto di piscina e un giardinetto curato.
Era decisamente troppo per noi, poi però i ricordai che la dovevamo dividere con altri ragazzi e a quel punto sbuffai sonoramente.
Scesi dalla macchina e notai che Harry era scomparso, così presi io le nostre valigie.

Harry


Senza aspettare Meddy entrai dentro.
Avrei condiviso la casa con altri ragazzi e questa cosa mi metteva su di giri!
Spalancai la porta d'ingresso e mi ritrovai davanti a quattro ragazzi che giocavano e litigavano davanti alla Wii.
Decisi di fare amicizia.
-Ciao!-
Tutti  si voltarono fissandomi curiosi.
-Ciao conquilino!-urlò saltando su un tizio dagli occhi color mare.
-Io sono Louis, lui e Zayn, Liam  e infine Nialuccio!- continuò presentandoci e indicando tutti i ragazzi a turno.
-Ciao!- ripeterono in sicronia facendomi ridacchiare.
-Io sono Harry! E questa è...- mi girai ma non trovai nessuno.
Fissai per un attimo interdetto la porta d'ingresso e dopo qualche secondo entrò bestemmiando mia sorella.
-Ma porca merda, non mi potevi aiutare, cazzo...oddio- si bloccò di colpo diventando rossa come non so che cosa.
Trattenni una risata e lei mi guardò malissimo.
-Ehm...sono Madhlen...-mormorò osservandoli.
Erano tutti molto presi da lei, beh...devo dire che se non fosse stata mia sorella un pensierino lo avrei fatto anch'io.
E' bellissima, occhi del color cielo in tempesta, capelli lunghi, fisico da urlo ed è un maschiaccio.
Il sogno di ogni ragazzo.
Ma l'unico a poterla toccare sono io.
L'unico uomo della sua vita...
-Le vostre camere sono di sopra!- interruppe il flusso dei miei pensieri Louis, di nuovo.
Annuimmo.
-Ciao Meddy! Sono Niall-  Si presentò il biondino dal buffo accento Irlandese guardando il fondoschiena della mia sorellina.
-Ciao...- disse imbarazzata la mia piccoletta che ormai, tanto piccola non lo era più.
Penso che sarebbe nata una stupenda amicizia, ma il biondino mi stava leggermente sui coglioni..



Spazio autrice:

Sciaaaao belle(?)
Questa è la mia seconda FF su quelle cinque carote:3
Scritta a quattro mani con la mia migliore amica :)
Spero vi piaccia <3
Continuo a quattro recensioni.

Baci Fra :3

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Capitolo 2
*** Chapter 2. ***


Madhlen


Dopo quella grandiosa figura di merda mi trascinai di sopra appuntandomi mentalmente di uccidere il mio caro fratellino.
Spalancai la porta color rosso fuoco ritrovandomi davanti una stanza piuttosto…spoglia?
Si, credo che spoglia sia il termine giusto.
Le pareti erano di un bianco latte, a terra il parquet era tutto graffiato e macchiato, al centro c’era un unico letto matrimoniale e gli unici mobili decenti erano l’armadio leggermente rotto e la scrivania.
Per il resto la stanza aveva lo stesso nauseante odore di fumo segno che nessuno ci entrava da tempo.
Sbuffai depressa.
Poi mi sentii pizzicare i fianchi e sobbalzai lasciando cadere rumorosamente la valigia per terra mentre quel grandissimo stronzo di mio fratello se la rideva allegramente.
-Allora, ti piace?- chiese sorridendo mentre mi abbracciava da dietro.
-NO.- affermai sicura.
-Ma…- cominciò.
-Ma me la farò bastare, tranquillo- lo vidi all’improvviso farsi pensieroso.
Poi fece spallucce e mi sorrise.
-Okay, io vado giù a fare amicizia…sistemi tu, vero? Sei un amore! A dopo babe!- disse tutto ad un fiato correndo fuori e sbattendo violentemente la porta.
Mi aveva lasciata sola, brutto bastardo!
Dopo, avrà ciò che si merita.
Poi bussarono alla porta.
Sussurrai un ‘avanti’ mentre fissavo assorta le pareti della stanza.
 -Emmhh..-mi voltai di scatto verso la porta e vidi il ragazzo biondino sorridermi con le mani in tasca.
 -Io sono Niall, ricordi?- Cazzo che sorriso..
 Madlhen, lo conosci da cinque minuti non fare la cretina.
 -Oh, si si.. ricordo perfettamente- mentì e mi girai verso la camera.
 -Voglio fare qualcosa a questi pareti.-cominciai, così all’improvviso.
 -Se vuoi possiamo dipingerla insieme-disse lui facendomi un sorriso da farti sciogliere come un ghiacciolo.
 -Menomale che non sono un ghiacciolo!- borbottai pensierosa.
Lui mi fissò stralunato.
-Eh?- domandò ridendo.
Sgranai gli occhi.
-Ehm…si! E’ un ottima idea!- sorrisi imbarazzata.
Dio Madhlen! Perché non stai mai zitta?
 - Così ci conosciamo meglio- continuai
 Lui mi sorrise, mi prese la borsa e me la porse.
 -Andiamo, non abbiamo tempo da perdere.-
Mi prese la mano e mi trascinò giù.
Passammo dal salotto dove c’erano i ragazzi.
Erano tutti sul divano a ridere e a bere birra.
 Bella gioventù!
 Dopo pochi secondi Harry si accorse di me, mano nella mano con Niall, e tornò serio.
 -Dove vai signorina?-disse con tono arrabbiato.
 Ma vaffanculo.
 -Dove non ci sei tu.-gli feci un sorriso strafottente e uscì di casa sentendo il resto dei ragazzi ridacchiare e mio fratello sbuffare.
 Quanto odio il suo comportamento.
Cominciammo a camminare tra le strade di Londra diretti non so dove.
 -Allora, come mai siete venuti a Londra?- midisse guardandomi negli occhi.
 -Per dimenticare- risposi velocemente sperando che cambiasse discorso.
 -Okay, non ne vuoi parlare-
-Già...-
 Dopo cinque minuti eravamo arrivati.
Era un negozietto di decorazioni. Feci un grande sorriso a Niall che ricambiò.
 Entrammo e vedemmo una ragazza che sistemava uno scaffale.
 -Buongiorno..- gridò Niall per attirare l’attenzione.
La ragazza si girò e sorrise.
 Aveva dei lunghi capelli biondo miele, gli occhi verdi e un bel fisico.
 -Buongiorno ragazzi, come posso esservi utile?- Disse gentilmente.
 -Tu rimani qui Maddy... Io vado a scegliere il colore.- disse sparendo completamente.
 Quella ragazza scoppiò a ridere e anche io.
 Aveva una risata contagiosa.
 -Piacere.. io sono Madlhen..-le porsi la mano
 -Io Francesca..-
 -Sono arrivata oggi…vengo da New York- Dissi cercando di fare conversazione
 -Ah, ecco perchè non ti avevo mai vista insieme a Niall..-
- Si, è il mio coinquilino-continuai
 -Quindi vivi con quattro ragazzi?-
- Cinque, con mio fratello- sospirai
 -Se vuoi un giorno di questi ci vediamo..- disse prendendo il suo Iphone.
 -Certo- dissi prendendo il mio
 Ci scambiammo il numero di telefono ed arrivò Niall.
 -Ho preso il celeste e il giallo,obbiezioni?.-mi sorrise
 Feci no con il capo.
 Pagammo e salutammo Francesca..
 Era molto simpatica.
 -Bella ragazza..- disse Niall guardando il negozio.
 -Già..-
Ci avviammo a casa silenziosi.
 Non volevo vedere quel coglione di mio fratello e i suoi nuovi amici.
 Così entrai e senza salutare andai di sopra.
 Dopo pochi minuti sentì la porta aprirsi.
 Sapevo chi era.
 -Harry, vattene!- gli ringhiai
 -Non sono Harry.- disse una voce sensuale dietro di me..
 - Oh! Scusami..- borbottai inbarazzata.
 -Tuo fratello era molto preoccupato, dovresti chiedergli scusa.-
 -Lui è stato stronzo, venisse lui!- dissi al ragazzo con gli occhiali.
 -Ma tu chi sei?-continuai squadrandolo curiosa.
Bel tipo. Davvero bel tipo. Mi schiaffeggiai mentalmente e riposi la mia attenzione di nuovo sul ragazzo.
 -Zayn..- rispose
 Lo guardai con le braccia incrociate e me ne andai giù.
 Trovammo i ragazzi a bere la birra.
 Ma quante ne bevono?
-Niall? Vieni a fare quella cosa?- dissi abbastanza maliziosa per far innervosire Harry.
 Tutti e quattro i ragazzi lo guardarono male.
 -No no, ragazzi.. non è come pensate- disse
Si alzò dalla poltrona e mi prese per i fianchi.
 -O forse si..- si avvicinò pericolosamente
 Mi allontanai di colpo e vidi Harry alzarsi dalla poltrona.
 -Eeemh… a dopo. Noi siamo sopra- dissi raggiungendo la camera di corsa mano nella mano.
 Entrammo in camera e scoppiammo a ridere.
 -Hai visto che facce?-
-Oddio, ci hanno creduto-diceva imitando le loro facce.
-Niall, io vado a mettermi una maglietta e un pantalone vecchio per non sporcarmi-gli dissi aprendo la valigia di mio fratello e estraendone una maglia bianca vecchia.
 -Tranquilla, io cerco i pennelli-
Dopo cinque minuti cominciammo a pitturare.
Ovviamente, tra una pennellata e l’altra mi ritrovai completamente sporca di pittura azzurra.
Per ripicca lo sporcai di giallo e lui mi dipinse il naso di blu.
Scoppiammo a ridere come due deficienti e dopo aver parlato un po’ di noi rimanemmo per un minuto in silenzio.
  -Posso farti una domanda?- disse inaspettatamente
 -Certo..- lo guardai
 -Credi nel colpo di fulmine?-chiese lento.
 Mi prese dolcemente per i fianchi e mi avvicinò a lui.
 Le nostre labbra si sfiorarono quando il rumore della porta  ci fece allontanare.
 -Meddy, mi dispi…CHE STAVATE FACENDO?- gridò Harry entrando nella mia stanza
 Ora lo ammazzo.
 -MA QUALI CAZZI SONO I TUOI? VAI DAI TUOI AMICHETTI.-gridai.
 Harry si girò verso Niall che capì e scese giù.
 -Ti stavi baciando con un ragazzo che conosci da neanche un ora.- commentò freddo
 -Forse mi conosce più lui che tu.-gli risposi con il suo stesso tono.
 -Ma come ti permetti?- gridò.
 Lo guardai negli occhi, era veramente arrabbiato.
 - Vattene.- dissi
 - Questa è anche la mia camera.- sbottò sorridendo
 Guardai prima la valigia e poi lui.
- Okay, vuol dire che andrò a dormire da Niall.-presi la valigia e mi avviai verso la porta quando lui mi bloccò.
 - NON TI AZZARDARE.-        
Non c'è la feci più e crollai a piangere.
 -Oh, piccola.. vieni qui-mi abbracciò e cominciai a singhiozzare strinta dalle forti braccia di mio fratello.
Senza di lui, sarei persa.
 


Spazio Autrice:

Buonpomeriggio :')
Finalmente io e quella troglodita di Francesca siamo riuscite a finire il capitolo.
E' stato un parto, davvero.
Poi siamo incasinate con gli esami...D:
Comunque, questo è il secondo capitolo -capitan ovvio- e....e niente!
Spero vi piaccia, lasciate una recensione :3
-Madd










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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


Non c'è la feci più e crollai a piangere.
 -Oh, piccola.. vieni qui-mi abbracciò e cominciai a singhiozzare strinta dalle forti braccia di mio fratello.
Senza di lui, sarei persa.
Piangevo senza un motivo relativamente logico, probabilmente il troppo stress o forse…non lo so.
Rimanemmo in quella posizione per un bel po’, stretta nell’abbraccio protettivo di Harry, mentre mi beavo del suo profumo contrastante con il
-ma quella maglia te l’aveva regalata mamma e…- le parole mi forte odore della pittura a pochi metri da loro.
Solo in quel momento mi ricordai di essere completamente sporca.
Mi staccai bruscamente da lui, facendoli sgranare gli occhi che si riempirono subito di confusione.
-mi dispiace per la maglia, scusami, davvero!- borbottai, asciugandomi le guance umide dalle lacrime precedentemente cadute.
Lui abbassò timoroso lo sguardo, arricciando il naso notando una delle sue maglie preferite ridotta a schifo.
Sorrise leggermente e scrollò le spalle.
-non preoccuparti. La maglia si può sempre ricomprare, l’importante è che tu non pianga- affermò dolcemente.
Scossi la testa.
morirono in gola e le lacrime fecero di nuovo capolinea sul mio viso.
Lui strinse le labbra e lo vidi deglutire a fatica.
Si riavvicinò di nuovo e mi asciugò quelle gocce salate che ormai non smettevano più di rotolare sulle mie guance.
-Maddy, davvero, tranquilla. È tutto okay. Tutto perfettamente okay-sussurrò prendendo il mio viso tra le sue mani.
Le miei iridi blu si scontrarono con le sue meravigliose verdi e ancora una volta la differenza fu abissale.
Per un momento mi chiesi da chi avessi preso il colore degli occhi dato che in famiglia nessuno li aveva come me, ma questo pensiero si resettò nell’istante esatto in cui appoggiò le sue labbra sulla mia fronte.
-ti prego, smettila di stare sempre attaccata a Niall- mormorò.
Infastidita dall’ultima affermazione, feci finta di non sentirlo e lo abbracciai.
 
 
Harry
 
Le esili braccia di mia sorella si strinsero attorno alla mia vita e  un senso di tranquillità mi invase.
Vederla piangere mi faceva stringere il cuore, sul serio.
Rimanemmo così per qualche altro secondo, poi lei con la scusa di doversi fare una doccia sgusciò via dalla stanza.
Sospirai passandomi una mano sul viso, stropicciandomi poi gli occhi lucidi.
Abbassai lo sguardo sui miei indumenti ormai sporchi di pittura e li sfilai lentamente, rimanendo in boxer.
Mi sdraiai sul letto, tra le lenzuola fresche e profumate, e chiusi gli occhi.
Mi balenò subito in mente il quasi bacio tra Niall e Madlhen.
Arricciai il naso.
Non era da mia sorella comportarsi in quel modo. Soprattutto con un tizio appena conosciuto.
E poi, dio mio, quel biondino non poteva farsi i fatti suoi?
Presi un respiro profondo e tentai di azzerare la mente dove i pensieri si sovrapponevano prepotenti e con mia grande sorpresa caddi in un sonno profondo.
 
                                                                                                                                             ***
  
  
Sentii strattonarmi dapprima dolcemente e poi con più forza.
Schiusi leggermente gli occhi, scorgendo una figura sfocata davanti a me,
mi misi a sedere, strofinando le palpebre per poi spalancarle del tutto.
La persona davanti a me era Louis che continuava a sorridermi come un ebete.
-ciao Lou. È successo qualcosa?- domandai, con la voce impastata dal sonno.
Lui fece spallucce.
-no, volevo solo avvisarti che la cena è pronta. Insomma, tua sorella ha insistito per lasciarti dormire vista la stanchezza del volo, ma io ho pensato “ehi, e metti che mentre dorme li brontola la pancia?” e allora sono corso qui per svegliarti ma tua sorella mi ha tirato un calcio alla gamba. Dovresti vederla. Mi è uscito un livido! Ma non è questo il punto…- iniziò a blaterare.
Scoppiai a ridere.
Era decisamente logorroico.
-non preoccuparti Lou. Mi vesto è scendo!-lo bloccai sorridendo.
Lui annuì felice.
Infilai la prima tuta trovata in valigia e mi precipitai di sotto assieme al castano che mi aveva aspettato.
Erano tutti a tavola.
Presi posto accanto a Zayn che mi sorrise leggermente e lanciai uno sguardo fugace a Maddy che mangiava con lo sguardo puntato sul suo piatto.
Afferrai la forchetta mentre Niall si passava una mano tra i corti capelli biondi e osservava incuriosito mia sorella.
-ma tu non dovevi chiamare Francesca?- domandò retorico.
Corrugai le sopracciglia.
Chi era Francesca?
­-chi sarebbe Francesca?- domandai cercando di non sembrare interessato all’argomento.
Mad alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi blu nei miei.
Abbassai subito il mio e lo puntai sul mio piatto ancora pieno.
-una ragazza che abbiamo conosciuto io e Maddy in un negozio.- rispose il biondo sorridendo a Madlhen che ricambiava.
-quale negozio?-domandò incuriosito Liam.
-di decorazioni. Comunque ora la chiamo- affermò Madlhen alzandosi dalla sua sedia e lasciando la stanza.
Guardai Niall che sorrideva tra sé.
-ehi biondo, perché sorridi?- chiese divertito Zayn, anticipandomi.
Lui sbatté più volte le palpebre e scrollò le spalle.
-nulla di particolare…che ne dite di sparecchiare?!- esclamò, tentando di cambiare discorso.
Lo fissai stranito.
Quell’idiota nascondeva qualcosa.
-Domani vedo Francesca!- urlò mia sorella, allegra entrando in cucina.
Louis saltò in piedi.
-wow, davvero? E com’è? Quando? Dove? Posso venire anch’io?!- la implorò.
Lei arricciò il naso e si passò una mano tra i capelli.
-NO- rispose seccamente sedendosi.
-eee daaai, perché nooo?- cominciò ad urlare Louis, come un bambino.
-Louis, tranquillo. Domani ci guardiamo un bel film noi. Lasciamola andare..- esclamai facendogli l’occhiolino.
Lei mi sorrise e mi schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
In seguito stabilimmo i turni per lavare i piatti e poi ci coricammo sui divani dove parlammo
delle nostre vite per conoscerci meglio.
-Madlhen parlaci un po’ di te.- esclamò Niall lanciandomi uno sguardo di sfida che lei fortunatamente non notò.
-Oddio okaaay. Allora, ho 17 anni, sono acida, stronza, antipatica e questa presentazione mi ha già rotto i coglioni.- disse Mad alzandosi e dirigendosi in camera sua.
Forse dovevo avvisare il biondino che mia sorella odiava le presentazioni.
Ma.. lasciai stare.
BUONANOTTE RAGAAAAZZI’- udimmo dalla tromba delle scale.
Dopo qualche secondo sentimmo il rumore di una porta sbattuta.
Ci guardammo tutti in faccia e dopo alcuni minuti scoppiammo a ridere notando la faccia basita dell’irlandese.
Dopo aver sedato le risate decidemmo di darci la buonanotte e ci chiudemmo nelle nostre stanze.
Spalancai la porta della nostra camera arrossendo immediatamente.
Lei, sussultò dallo spavento, lasciando cadere la maglia per terra, voltandosi di scatto.
Sentii l’ aria venire meno.
Avevo mia sorella in reggiseno davanti a me.
Okay, calma Harry.
Non hai mai visto una ragazza in reggiseno? Certo che si, ovviamente.
C’era ad esempio Christine…Stephanie…Taylor…Oh andiamo! Ti sembra il momento di fare la lista delle ragazze con cui sei stato?!
Misi a tacere la mia coscienza e sorrisi imbarazzato a Madhlen che invece, molto tranquilla, finiva di spogliarsi davanti a me.
Cercai di puntare il mio sguardo su qualcos’altro che non implicassero lei e le sue forme.
Decisi di prendere il mio pigiama e di recarmi in bagno sperando di placare le mie fantasie che oramai galoppavano.
Chiusi la porta del bagno e mi guardai allo specchio.
Ero rosso in viso peggio dell’orrido golfino di zia Marge che usava mettere il giorno di natale.
Arricciai il naso sperando di cancellare la figura di mia zia dalla mia testa. Che orridi ricordi.
Mi spogliai e infilai la mia maglietta del pigiama rimanendo in mutande.
Appallottolai i miei vestiti e li lanciai in un angolo del bagno.
Aprì la porta e notai che Madlhen era ormai nel letto.
Le sorrisi e la raggiunsi sotto le coperte.
Mi avvicinai a lei e la strinsi a me.
Il contatto della stoffa leggera delle sue culottes  mi fecero capire che era in intimo.
Arrossì di nuovo e mi allontanai leggermente.
-abbracciami idiota.- esclamò Mad.
Sorrisi involontariamente e la strinsi a me.
Ci addormentammo cosi, abbracciati come quando eravamo piccoli.







PERDONATECI!

non ammazzateci. lo sappiamo meritiamo di essere linciate ma ci sono stati piccoli...problemi tecnici?
beh, problemi tecnici durati mesi e mesi ma...siamo tornate no? 
no, lo so che voleter ancora ucciderci ma..pace ?
d'ora in poi saremo costanti, pomesso.
poi comunque ci sono stati davvero problemi, Francesca non è stata molto bene e io neanche. abbiamo anche litigato ma questa è un altra storia.
comunque, lo sappiamo che questo capitolo fa schifo, ma è di pasaggio.
il prossimo è quasi pronto , domani ci incontriamo finalmente, e lo finiamo.
vi diamo gli auguri di natale, anche se è passato HAHAHAHAHHAHAHA
no, ma noi può sks.
non ci abbandonate e recensite, perfavore. cwc
-Mad.








 

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


Harry
 
La luce penetrava passivamente dalle finestre, accecandomi.
Serrai le labbra mugugnando qualche imprecazione, per poi rintanarmi sotto le coperte dove fui travolto da un delizioso profumo di fragole.
Schiusi leggermente gli occhi, ritrovandomi il viso di mia sorella a qualche centimetro dal viso.
Sentivo il suo respiro regolare sul mio viso…
Sgranai fino all’impossibile gli occhi, per poi allontanarmi violentemente da lei.
Ovviamente,da bravo idiota riuscì ad arrotolarmi nelle coperte e a finire a terra provocando un frastuono assurdo.
mi rialzai intontito e velocemente, per quanto il lenzuolo me lo permettesse, notando che mia sorella dormiva tranquillamente.
Tirai un sospiro di sollievo e mi passai una mano tra la massa di ricci scompigliati che mi ritrovavo al posto dei capelli.
Sbrogliai le coperte con qualche difficoltà e mi trascinai in bagno dove inciampai sulla roba lasciata la sera prima.
Imprecai a tutto spiano tenendomi la testa.
-porca puttana- sibilai.
Mi girai a velocità supersonica e mia sorella dormiva ancora.
Sorrisi al pensiero di quello che mi avrebbe fatto se mi fossi permesso di svegliarla.
Certe volteera davvero intrattabile.
Mi rimisi in piedi a fatica e mi spogliai degli unici indumenti che indossavo per poi abbandonarmi al caldo getto della doccia.
Ripensai a quello che era successo il giorno precedente e ai nostri amici lasciati a New York.
Già mi mancavano.
Mi appuntai mentalmente di chiamarli appena potevo e mi vestì velocemente.
scesi giù per fare colazione ma prima lasciai un piccolo bacio sulla fronte di Mad.
Entrai in cucina e non c’era nessuno.
Erano le 7:05.
Mi riscaldai una tazza di latte e mi sedetti alla sedia fissando il pacco dei biscotti davanti a me.
Sentì una porta sbattere.
Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Niall.
Una fastidiosa stretta si fece spazio dentro il mio stomaco.
-buongiorno Harry-esclamò il biondo facendo finta di niente.
Gli risposi con un semplice ‘ciao’ e continuai a bagnare i miei adorati biscotti al cioccolato.
-hai dormito bene?- mi chiese lui dandomi le spalle.
Mugugnai un qualcosa che doveva sembrare un ‘si’ e conservai i miei biscotti.
-c’è l’hai con me vero? Per il bacio con Madlhen?- ecco la domanda che non volevo che mi facesse.
Cosi decisi di fare finta di niente e continuai a bere il mio latte.
-mi vuoi rispondere?-continuò scuotendomi le spalle.
Mi girai verso di lui e lo guardai con disprezzo.
-senti biondo, il bacio con mia sorella non c’è stato e mai ci sarà va bene? Smettila di importunarla.- Sbottai, lasciandolo allibito.
-ma perché non vuoi? Spiegamelo.- Continuò l’irlandese dei miei stivali.
-PERCHE’ E’ MIA SORELLA OKAY?-gridai sperando che la smettesse di farmi domande.
-pensi sul serio che tua sorella non sia mai stata con un ragazzo? Non farmi ridere.- rispose con strafottenza.
Sentimmo la porta aprirsi e richiudersi con un rumore secco.
Madlhen e gli altri erano davanti a noi e ci guardavano straniti.
Finsi un sorriso e li invitai a fare colazione.
Continuai a bere il mio latte pensando a ciò che mi aveva detto Niall.
‘pensi davvero che tua sorella non sia mai stata con un ragazzo?’, questa frase continuava a ronzarmi nella testa tanto che non mi accorsi che i ragazzi si erano seduti al tavolo e stavano facendo colazione insieme a me.
Harry, stai bene?’ mi chiese Liam guardandomi negli occhi.
Lasciai la tazza nel lavandino e mi appoggiai su di esso.
‘eemh, ho dormito male.’ Risposi guardando Niall che fissava con gli occhi sognanti mia sorella che ‘dormiva’ sul tavolo.
‘VOGLIAMO SMETTERLA CAZZO?’ sbottai guardandolo.
Niall mi rivolse uno sguardo di sfida e cominciò a sghignazzare come un bambino.
Mi sedetti violentemente e presi il braccio di mia sorella che saltò sulla sedia e mi guardò male.
perché non mi lasciate dormire?’ sbuffò.
rispondimi sinceramente Mad.’ le dissi guardandola negli occhi e tenendole il braccio.
Lei lanciò uno sguardo a Niall che le sorrise.
Cominciai ad innervosirmi finché non le strattonai il braccio e la vidi farsi rossa in viso.
DIMMI’ gridò incazzata.
Madlhen Styles, tu sei vergine?’ chiesi con un filo di imbarazzo vedendola diventare rossa come un peperone
 

 
Madhlen

 
 Mi voltai sorpresa verso Liam che era arrossito.
-sicuro che il latte non è scaduto?!- sbottai incredula.
Lui mi sorrise imbarazzato e scosse la testa.
Mi rivoltai verso mio fratello che continuava a guardarmi serio, rosso anche lui.
Pensai in fretta alla risposta che avrei voluto dargli.
Dato che non ero mai stata con un ragazzo, a parte William, avrei potuto dirgli di si... ma visto che lui era un fottuto stronzo del cazzo e non si faceva mai gli affari suoi decisi di mentire spudoratamente.
Strattonai il braccio per fargli levare la mano e mi diressi verso il frigorifero.
Ci guardai dentro e presi il succo alla pesca tentando di temporeggiare.
Ritornai al mio posto e notai che nella stanza era calato un silenzio assordante.
Alzai il capi per guardarli tutti e lanciai uno sguardo complice a Niall che sorrise e capì tutto.
Mi rigirai verso mio fratello e notai che era ancora rosso e stringeva i pugni.
Harry, ho 17 anni. Pensi sul serio che io sia ancora vergine?’ Risposi semplicemente versandomi del succo nel bicchiere.
Notai con la coda dell’occhio che mio fratello lanciò uno sguardo freddo a Niall.
Fissavo il mio bicchiere mezzo pieno e pensavo alla reazione che stava per avere mio fratello.
Sapevo che si stava innervosendo e penso che si sarebbe incazzato tra 3..2…1..
HAI 17 ANNI, CAZZO. QUANDO HAI AVUTO IL TEMPO PER SCOPARE?’ urlò in preda ad una crisi di nervi.
Lo guardai abbastanza sbalordita mentre gli altri si guardavano tra loro, rossi e a disagio.
Lui ha un anno in più di me e si era scopato metà scuola. Per non parlare delle professoresse.
hai 18 anni e ti sei scopato anche le professoresse. Ne vogliamo parlare?’ lo guardai con uno sguardo fulminante.
Si guardò intorno imbarazzato e lo vidi pensieroso.
‘bhè.. non è la stessa cosa okay? Tu sei piccola e sei……UNA RAGAZZA.’ Rispose come se fosse una cosa ovvia.
‘senti Harry stai delirando. La vuoi smettere?’ gridai alzandomi dalla sedia e avvicinandomi pericolosamente a lui che fece dei passi indietro.
-non puoi intrometterti in questo modo nella mia vita!-scandì bene, puntandoli l’indice contro il petto.
Lui mi guardò in cagnesco.
-sono tuo fratello!-
Strinsi i pugni.
-non me ne frega niente! Anch’io sono tua sorella ma non ti vengo a chiedere mica quante ragazze ti scopi al giorno!- sbraitai isterica sbattendo il bicchiere e lasciando che il succo inondasse il tavolo.
Che idiota. Emerito idiota.
Lui boccheggiò, non sapendo cosa dire mentre io, arrabbiata, lasciai la cucina a grandi falcate.
-Stupido, deficiente, idiota, testa di cazzo.- sussurrai, mentre spalancavo violentemente la valigia, ancora intatta data la mia pigrizia.
Iniziai a mettere tutto sottosopra mentre la mia mentre mi riportava alla  scena vissuta precedentemente.
Ma chi si credeva di essere?!
Masticai qualche imprecazione, e afferrai un paio di jeans scuri, gettandoli sul letto per poi passarmi, nervosa, una mano tra i capelli.
-stronzo, coglione, imbecille…-ringhiai.
Non poteva intromettersi nella mia vita in quel modo.
Presi una felpa a casa e la gettai insieme ai jeans per poi recarmi in bagno.
Mi guardai allo specchio.
Le guance erano rosse per il nervoso e tremano.
Tutta colpa di quel coglione, se si fosse fatto i cazzi suoi ora sarei tranquilla e non mi sarei rovinata la giornata.
Mi spogliai e mi buttai sotto il getto dell’acqua fredda.
Mi rivennero in mente tutti i momenti felici in famiglia.
Mi madre, mio padre, Harreh, i momenti felici con loro, le risate, i giochi.
Le lacrime si mischiavano con l’acqua e mi rannicchiai alla doccia piangendo in silenzio.
    
 
                                                                   ***
 
 
Chiusi lentamente la porta della mia stanza, sistemandomi  per l’ennesima volta il ciuffo castano.
Afferrai il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans controllando l’orario, notando, con un sospiro di sollievo, di essere perfettamente in orario.
Almeno per una volta si intende.
Scesi in fretta le scale ricoperte di moquette per poi dirigermi in salotto dove scovai i ragazzi in un religioso silenzio mentre si fissavano assorti nei loro pensieri.
Passai in rassegna di tutti i volti, fermandomi poi su quello di Harry dove era dipinta un espressione di pura tristezza.
Dopo alcuni secondi si accorsero di me, molto probabilmente perché entrai non molto gentilmente nella stanza, calciando l’unico pallone presente, rompendo, casualmente l’impianto stereo.
Tutti mi fissarono allucinati mentre io mi limitai a fissarli piuttosto imbarazzata e dispiaciuta.
-COSA HAI FATTO?!- strillò Louis, con la sua voce leggermente acuta, saltando in piedi e correndo verso lo stereo iniziando a imprecare in arabo antico.
-beh…capita a tutti di sbagliare…- borbottai afferrando la borsa appoggiata vicino alla tv.
Vidi Liam e Zayn sbiancare.
-quel coso mi è costato l’intero stipendio!- abbaiò il moro andando con passi pesanti verso il suo amico che continuava a maledirmi accanto all’oggetto.
Arricciai il naso infastidita.
-buon per te tesoro. Ci vediamo stasera!- urlai poi, uscendo di casa.
Dall’esterno, provenivano ancora le urla isteriche del castano e tutto ciò non fece altro che alimentare le mie risate, trattenute fino a quel momento.

 
 
 
Harry.
 
 Rimasi in silenzio guardando la scena alquanto divertente.
Louis e Zayn erano per terra che piangevano e imprecavano tutti i santi possibili, Niall era sul divano a fianco a me che rideva sotto i baffi e poi c’era Liam che era bianco cadaverico e cercava di calmare Zayn, con scarsi risultati.
Mi alzai sbuffando e andai a prendere dal mio jeans, il mio portafoglio.
Mi piazzai davanti a Zayn che piangeva, doveva tenerci molto al suo impianto stereo.
-Quanto ti devo?- domandai sperando che non si arrabbiasse con me.
-Tranquillo Harry, sappiamo entrambi com’è tua sorella. Lascia stare.’ Rispose abbastanza depresso.
Louis si alzò e si buttò a peso sul divano imprecando ancora mia sorella.
Risi facendo sorridere anche lui.
-Louis, non volevi vedere questa ‘Francesca’? alzati e andiamo a spiarle.’ Gli dissi con il mio solito sorrisetto malizioso.
Louis alzò la testa e mi sorrise.
-Okay, sono pronto. Andiamo.- disse alzandosi dal divano e raggiungendo la porta.
-dove volete andare idioti?- sbuffò Liam, alzandosi in piedi  e fermandoci.
Lo fissai incuriosito mentre anche Zayn e Niall ci raggiungevano.
 -a spiare mia sorella, no?- gli risposi ovvio. Era cosi difficile?
-non pensi che dopo la lite di stamattina non abbia voglia di vederti?-proferì con strafottenza.
Roteai gli occhi e lo guardai irritato.
-conosco Madlhen, le passerà presto. Cosa fai? Vieni o no?- gli chiesi cercando di cambiare discorso.
Liam sbuffò insistentemente e presa la sua giacca facendo cenno di andare.
Sorridemmo tutti e raggiungemmo una macchina grigia, che doveva essere di Louis, dato che la accarezzava e le parlava come se fosse una persona. Sorrisi tra me e me e mi sedetti dietro accanto a Zayn e Niall.
-dove siamo diretti Harold?-gridò Louis isterico.
Risi e mi voltai verso Niall.
-caro Niall, diccelo tu.- chiesi al biondo sperando che sapesse.
-mmh, sapevo che sarebbero andate al Mc Donald. E ricordate che ve lo dico solo perché ho fame, la prossima volta non vi dirò nulla.- rispose il biondino incrociando le braccia come un bambino.
Sorrisi soddisfatto pregustando la mia vendetta.

 
 
 
 
 
 
Madlhen.
 

 
Entrai nel Mc Donald con il cellulare in mano sperando in una telefonata di Francesca.
Mi guardai in torno ed era tutto affollato, come sempre.
Sbuffai prendendo posto in uno dei pochi tavoli liberi e continuai a guardarmi in torno.
Due bambini del tavolo affianco al mio stavano litigando.
Dovevano avere una decina di anni.
Li guardai insistentemente.
Il bambino assomigliava molto ad Harry. I suoi riccioli e i suoi occhi verdi che brillavano di luce propria sul quel piccolo visino.
Sorrisi alla vista della bambina che li tirava i capelli.
I ricordi invasero la mia mente.
Vidi due adulti che andavano nella direzione dei bambini.
Si sedettero al tavolo portando il cibo e sgridando entrambi per poi abbracciarli e baciarli.
Sorrisi malinconica.
Tutto mi riportava alla mente i felici momenti in famiglia.
La mia attenzione venne attirata dal rumore della campanella posta sotto la porta, segno che qualcuno era entrato,che mi fece distrarre dalla vista di quella meravigliosa famiglia.
Mi girai di scatto e incontrai gli occhi verdi di Francesca, che mi sorrise e mi salutò con la mano.
Ricambiai frettolosamente invitandola a sedersi con me.
Si sedette  davanti a me, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Le sorrisi malinconica e lei mi osservò attentamente.
-è successo qualcosa?-  mi domandò leggermente preoccupata.
-solite liti con mio fratello.- risposi alzando gli occhi al cielo e facendo scappare un risolino alla mia amica.
- dai,parlami un po’ di te.- le chiesi cercando di fare discorso.
Cominciò a parlare della sua vita qui a Londra e della sua famiglia ma qualcosa mi distrasse dal suo racconto.
La campanella annunciò che qualcuno era entrato.
Un gruppo di ragazzi parlavano ad alta voce, quando sentì una risata.
La sua risata.
 
 
 
 
 
Harry.
 
Entrammo nel locale con Niall continuava a lamentarsi per la fame e Louis e Zayn che continuavano a bisticciare per chi dovesse mettere i soldi per il nuovo stereo.
Lanciai uno sguardo a Liam che li osservava ormai rassegnato e scoppiai a ridere.
Liam mi diede una gomitata facendomi capire che stava accadendo qualcosa.
Smisi di ridere e mi girai.
Incontrai gli occhi di mia sorella che mi guardavano furiosi.
Girai lo sguardo verso i ragazzi, ignorandola, e li invitai a sedersi ad un tavolo libero, possibilmente abbastanza lontano da mia sorella.
Ci accomodammo e dicemmo le nostre ordinazioni a Niall che scappò alla cassa ad ordinare per la troppa fame. Sorrisi distrattamente sentendo lo sguardo di mia sorella dietro di me.
-Non male l’amica di Madlhen.- sussurrò maliziosamente Zayn.
Gli diedi una gomitata nelle costole facendolo scoppiare a ridere.
-NON MALE? NON MALE? IO QUELLA ME LA FACCIO.- annunciò Louis gridando e facendo girare tutte le persone.
Mi girai involontariamente e vidi mia sorella in preda alla rabbia.
La ragazza davanti a lei era rossa in viso e sorrise appena.
Ricambiai con il mio solito sorrisetto malizioso e lei abbassò lo sguardo imbarazzata.
Mi girai verso Louis, guardandolo altezzoso.
Inarcò un sopracciglio e sorrise maliziosamente.
Arrivò Niall con due vassoio pieni di schifezze da mangiare e un panino già in bocca che ci fece scoppiare a ridere.
Cominciammo a mangiucchiare parlando del più e del meno quando una risata mi distrasse.
Mi girai lentamente e vidi l’amica di mia sorella che rideva a crepapelle.
Sorrisi anche io, la sua risata era contagiosa.
-Harry? Harry tu che ne pensi? Harry?- mi richiamò Liam scuotendomi leggermente.
Mi passai una mano tra i capelli e sorrisi leggermente.
-uhm…scusate, mi ero distratto. Cosa è successo?-
Il castano mi lanciò uno sguardo eloquente.
-uh, ammettilo: ti eri incantato a fissarle!- esclamò Niall, sorridendo divertito.
Sbuffai non riuscendo a trattenere però un sorriso.
Sgamato.
Scrollai le spalle indifferente.
-probabile. Più che altro stavo ideando qualcosa per vendicarmi di Mad- ammisi.
Zayn e Louis si avvicinarono interessati  mentre io mi limitai a mangiare una patatina.
-del tipo?-
-boh…non saprei- affermai.
Louis fece spallucce, guardando alle mie spalle.
-porca troia, ma è davvero figa- sussurrò.
Liam roteò gli occhi.
-amico, abbiamo gli occhi. La vediamo- rispose scartando il suo panino caldo, appena sfornato.
Lui sbuffò infastidito e incrociò le braccia al petto.
-io sono comunque del opinione che riuscirei a portarmela a letto prima di tutti voi- proferì saccente.
Lo fissai con sguardo di sfida.
-dici?-
Lui si sporse leggermente non distogliendo mai lo sguardo dal mio.
-dico, dico-
-oh-oh! Sento odore di scommessa!- ghignò Zayn.
vidi con la coda dell’occhio Niall, infilarsi quattro patatine in bocca, tutte insieme, per poi fissarci attentamente.
-cento sterline. Un mese.- propose Louis porgendomi la sua mano.
La fissai interdetto per qualche secondo per poi stringere la sua mano e acconsentire.
Poi si alzò e iniziò a trotterellare verso il tavolo delle due ragazze dietro di noi.
La vittoria era già nelle mie tasche.
 
 
 Francesca.

 O
sservai la figura di un bellissimo ragazzo avvicinarsi al nostro tavolo.
Mi voltai verso la mia amica che non sembrava arrabbiata, ma di più.
Le presi la mano e la guardai per farla calmare.
Ma niente da fare.
Era rossa in viso e penso che se non l’avessi fermata avrebbe fatto un omicidio di massa.
-Oh no! Quell’idiota sta venendo qui.- borbottò lei coprendosi il viso con le mani.
La fissai confusa, lo conosceva?
-Ehi Madlhen! Da quanto tempo non ci vediamo e tesoro? Non mi presenti la tua amica?!- disse tutto d’un fiato quel ragazzo toccandomi la spalla.
Sorrisi forzata.
-non penso proprio. Louis, vattene.- esclamò Mad spingendolo via.
Louis. Louis. Louis. allora era cosi che si chiamava.
Sorrisi a Mad per calmarla e infatti la vidi sorridermi.
-io sono Francesca. Voi due vi conoscete?- chiesi facendo finta che non stesse accadendo nulla alle mie povere gambe.
Il castano mi strinse la mano e mi guardò negli occhi.
I suoi occhi erano di un azzurro simile al cielo.
Gli sorrisi e abbassai lo sguardo cercando di non far notare il leggero rossore sulle mie guance.
-si, siamo coinquilini! Vero mad? Ed è una vera rompicoglioni. Vero Mad?- sorrise in modo strafottente guardandola con sguardo di sfida.
Vidi la mia amica sgranare gli occhi e diventare rossa in viso.
Louis continuava a sorridere strafottente il che mi fece sorridere.
Ricevetti uno sguardo minaccioso da parte di Mad.
Le sorrisi imbarazzata mentre Louis cercava di attirare la mia attenzione.
-stai zitto imbecille- sibilò lei, iniziando a mangiare il suo pranzo.
Lui le fece il verso e poi si rivolse a me che cercavo di trattenere le risate.
-comunque splendore, volevo chiederti una cosa!- iniziò, scompigliandosi i capelli già in disordine.
Lo fissai incuriosita mentre la mia commensale sbuffava inacidita, mordendo violentemente una patatina.
-idiota- bisbigliò.
Ridacchiai e li feci cenno di andare avanti.
-uh, beh…ti andrebbe di uscire venerdì sera con me?- domandò sorridendo.
La coca-cola che stavo bevendo mi andò di traverso facendomi tossire fortemente mentre la mia amica aveva sgranato gli occhi così tanto che assomigliavano a due palline da ping-pong.

Oh mio dio.
 





HEEEEELLOOOO.
ciao bella geeente. dj Francesca è qui presente AHAHAHAHAHA no okay, sto male. volevo dirvi delle piccole cosucce. dsvbhjsk
allloooora. questo capitolo è una merda, ma vaaa bene. l'abbiano scritto molto velocemente, ma vi promettiamo che dalla prossima volta scriveremo capitoli decenti.
ho bisogno di sapere come la pensate e quindi se volete potete lasciare una piccola recensione. Per me è importante, anche se sono delle critiche.
Vorrei ringraziare le persone che hanno recensito, messo nei preferiti, e nelle seguite. FRANCESCA VI AMA, SAPPIATELO.
che dire, ora vaaaaado.ah, un altra cooosa....

AAAUGURI DI BUON ANNO A TUTTI, MUUUCH LOVE.

 



























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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


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Di tutte le situazioni strane in cui mi ero ritrovata questa era sicuramente la peggiore.
Ero a casa “mia” in salotto, seduta sul divano accanto a Francesca che continuava a ridere alle battute penose di Louis.
Sulla poltrona era seduto mio fratello che continuava a lanciarmi occhiatine strane aspettandosi molto probabilmente una sfuriata per aver rovinato il mio pranzo con la mia nuova amica.
Per quanto volessi sfogarmi sbraitando contro quell’imbecille e i suoi nuovi amichetti del cuore dovevo trattenermi per darmi contegno davanti alla nuova arrivata e per non fare cattive figure.
Appena uscite da quel posto i ragazzi si erano avvicinati con nonchalance e facendo finta di essere capitati casualmente nello stesso locale, che avevamo scelto io e la bionda, l’avevano invitata a prendere un caffè a casa.
Ovviamente la faccia del biondino irlandese aveva fatto trasparire la sua colpa e mi ero ripromessa che non li avrei confessato più niente.
-Allora Francesca, tu vieni da Londra no?- sorrise mio fratello.
Louis increspò le labbra in un sorrisino ironico di cui però non colsi il significato.
-uh, più o meno. Diciamo che mia madre è londinese mentre mio padre italiano, ma sono sempre vissuta qui- spiegò sorridendo.
Sorrisi anch’io.
-figo! Io sono di Bradford invece- intervenne Zayn.
-io sono Irlandese e vengo da Mullingar- sorrise Niall.
-io Doncaster- ammise Louis.
-Wolverhampton- rise Liam.
Lo guardai incuriosita.
-lì ci abita la mia ex-migliore amica- ammisi.
Harry sembrò illuminarsi.
-Charlotte?- chiese.
Annuì impassibile.
-forse ci conosciamo di vista, in verità conosco parecchie Charlotte- ridacchiò il castano.
Li sorrisi.
-e tu da dove vieni Harry?- domandò Francesca.
lui si passò una mano tra i capelli.
-New York- esclamò.
Già, la bella New York. Già mi mancava.
Lei sgranò gli occhi.
-wow. Mad non mi ha detto nulla. E perché siete finiti a Londra? Insomma, l’America è il sogno di tutti- sbottò incredula.
Strinsi le labbra mentre sentivo gli occhi pizzicare.
Vidi il riccio sbattere ripetutamente le palpebre, probabilmente alla ricerca di una risposta da dare.
Una risposta che magari avrebbe sepolto la cruda e dolorosa verità.
Ora gli occhi erano diventati lucidi anche a lui.
Tutti ci fissavano silenziosi, bramosi di una spiegazione che noi, non eravamo pronti a dare.
-beh…- iniziò lui, titubante.
-problemi di famiglia- mentì io.
Lui mi lanciò un occhiata veloce.
-del tipo?- domandò curioso Zayn.
-del tipo che chi si fa i cazzi suoi campa cento anni!- risposi, sorridendo falsamente.
Lui roteò gli occhi scocciato mentre gli altri si limitarono a ridere.
-sempre più simpatica. Ti ricordo che mi devi 150 sterline dolcezza- mi apostrofò, evidentemente alludendo allo stereo che ora giaceva a terra ricoperto da un panno bianco.
Sbuffai.
-quando mi troverò un lavoro te le darò, parla di boyscout- afferma.
Harry mi guardò stranito.
-ma tu non sei mai stata una boyscout!- protestò.
Francesca rise mentre io alzavo gli occhi al cielo.
-ma devi sempre rovinare tutto tu?-
Gli altri scoppiarono di nuovo a ridere mentre Louis e Zayn si misero, di nuovo, ad elencare tutte le mie colpe e di quanto fosse importante per loro quell’aggeggio.
Mi morsi il labbro inferiore e li liquidai con un gesto della mano.
-va bene idioti. Domani vado a prostituirmi e vi porto i soldi che volete. Ok?- ironizzai.
Mio fratello sgranò gli occhi.
-che cosa?!- urlò stridulo.
Lui e la perspicacia non andavano d’accordo.
-Harry, stava scherzando!- disse tra le risate Francesca.
Ridacchiai anch’io.
Era davvero contagiosa.
Il riccio mi guardò malissimo, per poi appoggiarsi allo schienale del divano.
-comunque Niall noi dobbiamo finire di dipingere la camera- ammisi.
Lui mi scoccò uno sguardo divertito e annuì.
-già, ma la pittura è finita-  mi ricordò.
-Fra, domani passiamo a prenderne dell’altra- le sorrisi.
Lei annuì felice per poi essere coinvolta in una conversazione su non-so-che-cosa da quell’idiota di Harry e dal suo amico altrettanto stupido Louis.
-stasera affittiamo un film?- domandò Liam.
-certo! Mi sembra un ottima idea!- li sorrisi.
Iniziamo a fare una lista di film decenti che potevamo vedere con Niall che continuava ad intervenire chiedendoci se preferivamo mangiare della pizza oppure cinese.
-secondo me, è meglio se guardiamo toy story- affermò saccente il castano accanto a me.
Lo guardai stranita.
-mi prendi per il culo?- chiesi retorica.
Lui sbuffò.
-dite tutti così quando dico che voglio vedere quel film- si lamentò.
Scoppiai a ridere per poi scuotere la testa rassegnata.
In quella casa non si salvava nessuno.
-perché non vediamo L’esorcista?-esclamò il moro facendomi sobbalzare.
Lo fulminai con lo sguardo per poi sbuffare.
-oh andiamo. Quel film fa schifo-borbottai, giocherellando con un elastico nero.
Lui inarcò un sopracciglio.
-io lo amo! Guardiamolo!- sbottò mio fratello, felice come una pasqua, lanciandomi uno sguardo di sfida.
Bastardo.
Scossi la testa.
-no- risposi seccamente.
Poi mi voltai verso Francesca che era sbiancata all’improvviso.
-ha ragione Mad…quel film fa davvero schifo. Perché non guardiamo…che so…amici di letto?- sorrise forzatamente.
-appunto! Quel film è stupendo!- l’aiutai.
I film horror mi piacevano e anche tanto, solo se però escludiamo il genere “esorcismo” che ogni volta non mi lasciava cadere nel mondo dei sogni portandomi a stare sveglia tutta la notte.
Loro scossero la testa.
-no! Ormai è deciso. Guardiamo questo! La maggioranza vince!- esultò Niall.
Deglutì a fatica scambiandomi un occhiata con la mia amica.
Sarebbe stata una lunga serata.
 
 
 
 
 
Il fatto che mi ritrovavo seduta tra Zayn e Niall non mi aiutava affatto.
E il fatto che avessero spento le luci neanche.
La sala era completamente buia fatta eccezione per l’illuminazione proveniente dalla tv da cui provenivano strani suoni e versi che cercavo di non ascoltare.
Il mio caro fratellino poi, mi aveva abbandonata per sedersi vicino alla mia nuova amica, perché lei aveva apertamente ammesso di avere paura.
Questa cosa, in un sentimento totalmente infondato, mi aveva provocato un fastidio assurdo, sepolto con cura sotto l’espressione strafottente e indifferente.
Non avevo ancora capito però, se era perché volevo che mio fratello mi abbracciasse e consolasse perché diciamocelo, lui lo sapeva che avevo paura, o per altro.
Diedi la colpa alla solita gelosia tra fratelli, cercando di chiudere la paura e la stretta allo stomaco in un angolo remoto della mia mente e perché no, anche del mio cuore.
Ma mentre li osservavo lì, abbracciati, lei con il viso nascosto nel suo petto e le loro mani intrecciate, non poté che ricevere un'altra fitta allo stomaco che non riuscì a catalogare con nessun nome.
Gelosia?
Io gelosa? E da quando?
Di mio fratello poi.
Scacciai via quei pensieri strani dalla mia mente, cercando di catalizzare la mia attenzione sulle mie mani che erano sicuramente più interessanti di quello stupidissimo film.
Tremai un po’ quando sentii delle urla provenienti dalla tv e decisi di portarmi le ginocchia al petto e di circondarle con le braccia.
Ci affondai poi il viso, cercando di immaginarmi pensieri felici.
Allora Madhlen, unicorni, un capo verde, fatine fatate, elfi, renne, babbo natale, stai delirando…
Arricciai il naso per poi deglutire a fatica, cominciando a sudare freddo per la paura del film.
sei un idiota Madhlen! Un idiota!
 Misi a zittire la mia coscienza e portai lo sguardo sul Niall che si era addormentato.
Ma come faceva?!
-uh, che c’è Styles? Hai paura per caso?-  mi stuzzicò Zayn.                
Strinsi le labbra e li tirai una gomitata tra le costole che lo fece tossire leggermente.
-mio dio quanto sei irritante Malik!- sibilai.
Lui sghignazzò e avvicinò il suo viso al mio.
-irritante ma bello, no?- sussurrò.
lo fissai incantata.
Già, era bello da fare schifo, ma mica potevo ammetterlo.
-no, tesoro. Irritante ma rompicoglioni- frecciai.
Lui roteò gli occhi.
-stronza- mi soffiò a qualche centimetro dal viso.
-questo sempre- lo apostrofai con finta dolcezza, cercando di non badare alla poca distanza che ci separava.
Mi sorrise maliziosamente notando forse la mia agitazione.                   
Calma Mad, calma. Hai solo un ragazzo super sexy a un centimetro dalle tue labbra, stai calma.
Mi morsi leggermente il labbro inferiore per poi impormi un po’ di contegno.
Mi avvicinai anch’io di poco a lui, decisa a divertirmi e dopo aver visto un lampo di smarrimento nei suoi occhi, subito sostituito dal desiderio di un bacio, sfiorai il mio naso con il suo.
Sentivo il suo respiro sulle mie labbra…
-ogni cosa a suo tempo- soffiai per poi allontanarmi di scatto, lasciandolo ancora nella          posizione di prima.
Ringraziai, per la prima volta, la luce spenta dato che nessuno si era accorto assolutamente di nulla.
Sorrisi vittoriosa e appoggiai la testa sulla spalla dell’irlandese, chiudendo gli occhi, mentre sentivo Zayn, imprecare silenziosamente.

 
 
 
Quando mezzora dopo il film finalmente finì, quasi saltai dalla gioia.
Harry e Louis si offrirono immediatamente per accompagnare Francesca e quasi litigarono per chi dovesse farlo.
Lei era arrossita così tanto che mi aveva fatto una tenerezza assurda e i due dopo un estenuante partita a sasso carta e forbici erano riusciti a concludere la piccola discussione in cui  Harry era uscito vincitore.
Lo vidi prendere tutto contento il cappotto all’entrata e le chiavi della macchina di Liam all’ingresso, per poi scivolare velocemente fuori di casa, con un sorrisone.
Salutai con un bacio sulla guancia la bionda che seguì mio fratello, per poi riordinare il salotto aiutata da Louis.
Vidi Zayn lanciarmi una solita occhiatina astiosa, per poi eclissarsi in camera seguito dal castano che sorreggeva Niall che non voleva saperne di svegliarsi.
Ridacchiai e portai la ciotola dei pop-corn ormai vuota in cucina, seguita dall’altro che sbatté poco gentilmente i cartoni della pizza sul bancone all’americana.
Nei suoi gesti emergeva nervoso e irritazione che mi fece sorridere divertita.
-qualcuno qui è geloso…- ghignai lavando i bicchieri lasciati nel lavabo.
Sentii il rumore di qualcosa che cadeva per terra e il mio sorriso si allargò ancora di più.
Bingo.
-io geloso? Starai scherzando spero-sbottò cercando di mascherare le sue emozioni.
Troppo tardi Lou.
-è palese Lou. Ti conviene muoverti a conquistarla domani sera, all’appuntamento, perché Harry sembra intenzionato a fotterti la ragazza-affermai con leggerezza.
Chiusi l’acqua e mi girai verso di lui che ora aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-apprezzo il consiglio ma la vittoria è già nelle mie mani- bisbigliò con un sorrisetto strano che gli affiorava le labbra.
Assottigliai le palpebre.
Di che cosa parlava?
-quale vittoria?- sibilai.
Lui sgranò gli occhi azzurro cielo e sorrise innocentemente.
-uh…nessuna ovviamente. Stavo…ehm…pensando alla partita a fifa di domani, già! Notte!-  farfugliò e dopo avermi stampato un bacio sulla guancia corse in camera sua.
Sentii un forte rumore provenire dalla tromba delle scale e poi un lamento.
Mi stampai una manata in fronte scuotendo la testa esasperata.
Che razza di idiota.

 
 
 
 
 
Hola splendori!
Come potete notare, abbiamo messo il banner.
Per inserirlo è stato un vero e proprio parto, dannazione. cwc
Alla fine, ci sono riuscita.
È opera di quella meraviglia di Federica, migliore amica della nostra Francesca.
Comunque, sorvoliamo.
Questo capitolo fa schifo ed è corto, lo so, ma non ho davvero neanche tanto tempo, sono incasinata con i compiti e bla…bla…bla.
Ci lasciate una recensione? Accettiamo anche le critiche. C:
-M
 

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