Last first kiss.

di Rock Me Yeah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I love you ***
Capitolo 2: *** Il mio migliore amico. ***



Capitolo 1
*** I love you ***


Ed eccomi qui a passare un'altra notte insonne. 

Sono a casa mia, con dei miei amici e stiamo facendo un pigiama party. Jennifer, una ragazza alta, bionda, con gli occhi marroni, un fisico da mozzare il fiato, ovviamente la mia migliore amica, è venuta oggi pomeriggio e mi ha dato una mano a sistemare la casa. Abbiamo messo palloncini ovunque, adoro i colori, patatine, pop-corn, pepsi, fanta, c'era di tutto e di più su quel tavolino nel salone, un tavolino lavorato a mano dal padre di mia nonna, e che ora si trova a casa mia e di mio fratello, Niall. Lui è biondo, con degli occhi azzurri che fanno cadere tutte hai suoi piedi, si è occupato lui del cibo perché mangia come una mandria di bufali in calore(?). E' tornato a casa alle 18.30 quando era uscito alle 14.00 per andare a comprare da mangiare e in mano aveva tipo quattro buste, due per ogni mano, e in macchina ce n'erano ancora altre sei; ah, in bocca aveva un panino con carne, insalata, pomodoro, cipolla, mostarda e non so che altro. Uh, quanto mangia.
Preparato siamo andate di sopra a metterci il pigiama più carino che avevamo e poi siamo scese. 
«Wow Jè, che pigiamino sexy.» indossava un pigiama rosa, con una stessa rossa nel centro e il pezzo di sotto era un semplice pantalone rosa, mentre il mio era azzurro a mezze maniche con un fiocco bianco disegnato sopra. Niall aveva solo un pantalone che gli arrivava sotto le ginocchia, ovviamente petto nudo, sarebbe venuta anche Gemma e non poteva fare brutta figura. Erano le 23.00 quando arrivarono tutti; Harry, Gemma, Zayn, Perrie, Louis, Eleanor e Liam. Harry era una ragazzo bruno e con gli occhi chiari, come me, solo che a lui erano verdi, e molto alto. Lo ammetto, sono innamorata di lui da quando lo conobbi. Accennò un semplice «Ciao!» rivolto a Niall e Jennifer, poi venne da me e mi lasciò un bacio sulla guancia dicendo «Ciao splendore!». Giuro, stavo per svenire. Niall mi dice sempre che è innamorato di me, ma non so se crederci. Gemma corse verso di me e mi striolò, quant'è dolce quella ragazza. E' la sorella di Harry, hanno lo stesso colore di capelli e di occhi, sono spettacolari, sono dolcissimi. Tutta la famiglia Styles è dolcissima e sono tutti bellissimi. Ok, basta.
Zayn. Lui è moro con degli occhi color mandorla che sono la fine del mondo. E' un montato del cazzo, ma sa quando deve trattenersi, ed è anche il ragazzo di Perrie, anche lei dolce, bionda con occhi azzurri. Quella ragazza fà invidia a tutti. 
Louis è il giocherellone del gruppo, capelli marrone chiaro e occhi color ghiaccio, fa schiattare dalle risate. 
Eleanor. Cazzo, è la perfezione. E' sempre disponibile per ascoltare i problemi degli altri e aiutarli, infatti è l'ingtelligentona del gruppo, al contrario del ragazzo, Lou.
Ed infine Liam. La cucciolosità di quel ragazzo non ha fine, ha il cuore più grande del mondo. Ah, Jennifer è pazzamente innamorata di lui.
**
Era mezzanotte e stavamo vedendo un film horror. Niall e Gemma erano seduti su dei cuscini a terra azzeccati al televisore che mangiavano i pop-corn, Zayn era seduto su una poltrona molto grande con Perrie seduta a fianco, Louis era su un'altra poltrona, leggermente più piccola della prima, con Eleanor in braccio, che cuccioli, Liam sul diviano al fianco di Jennifer e cercava in tutti modi di metterle un braccio intorno al collo e io ero vicino a Liam con la testa su petto di Harry che mi accarezzava i capelli. Sarei voluta rimanere così in eterno. Mentre faceva una scena abbastanza paurosa Harry mi strinse e mi disse «Hai paura tesoro?» io non dissi niente mi coprii gli occhi, lui capì e mi strinse ancora di più al suo petto. 
Lo guardai, cazzo se era perfetto. I nostri sguardi si incrociarono e rimanemmo così per un pò di tempo quando lui spezzo il silenzio chiedendomi se avevo fame, risposi di si e con questa scusa lasciammo gli altri e andammo in cucina a prendere qualcosa da mangiare. 
«Harry..io, devo..dirti..» iniziai a balbettare. Avevo il cuore a mille, non sapevo che dire e lui mi guarda con tono interrogativo e tutto d'un fiato disse «Maurica, mi piaci. Tuo frattello mi dice che anche tu provi lo stesso però non so se crederci.». Io lo guardai con due occhi sbarrati mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo, la mia lingua si fece spazio nella sua bocca. Non potevo crederci che quelle labbra tanto sognate ora stessero toccando le mie. Ci staccamo e restamo a fissarci. «Ti amo Harold.» dissi interrompendo il silenzio che si era creato. «Anche io ti amo Maurica.». «No, non usare il mio nome, non mi piace.» si, non mi piace tanto, mi sa di puledra sverginata.(?) «Ma io lo adoro il tuo nome. Maurica Maurica Maurica.» «No, dai.» «Ok, tanto ti chiamerò 'amore'» «Quindi..cioè..io..tu..noi..cioè..eh?» lui scoppiò a ridere «Solo se tu vuoi.» «Certo che voglio» dissi fiondandomi sulle sue braccia. La porta si aprì di colpo e Gemma e Niall ci guardarono stupiti e poi io dissi «Andiamo Niall, lo sappiamo che ti piace Gemma.» e nello stesso tempo Harry disse lo stesso alla sorella. Diventarono tutti rossi in viso poi si girarono e Niall si portò Gemma in camera a parlare. Dopo una manciata di minuti scesero mano nella mano. «Bella conquista, eh Niall?» disse Zayn staccandosi dalle labbra di Perrie per un minuto. «Jennifeeer, Liaaam, mancate solo voiii» dissi cercandoli con lo sguardo. Harry andò in un agolino nascosto dietro al camino. «Amore ho trovato chi cercavi.» disse iniziando a ridere «Questa casa è il nido d'amore di tutti.» disse Lou provocando una risatina ad El che stava indossando il cappotto. «El, dove vai?» dissi non capendo il suo gesto «Oh Maury, mi piacerebbe tanto restare, ma è il compleanno di Danielle, una mia amica, non posso mancare, scusa.» «Oh, vabbè, divertiti.». Uscì con Louis.
**
«Ragazzi sono le 4 di mattina, che facciamo?» disse la bionda al mio fianco. «Che ne dite del gioco della bottiglia?» urlò Perrie dalla cucina. Tutti accettammo, Niall finì la bottiglia di pepsi e ci mettemmo a terra in cerchio. «Allora» iniziò Gemma «tra un maschio è una femmina bacio a stampo, se sono fidanzati con la lingua, tra due maschi o due femmine uno schiaffo perché non so che fare. Queste sono le regole, se vi rifiutate di seguirle avrete un pegno.» dopo queste parole annuimmo e Jennifer iniziò a girare la bottiglia. «Uuuh, Niall e..» annunciò Liam. Gemma era preoccupata e si torturava le mani. Jennifer girò di nuovo la bottiglia e Liam parlò. «..Zayn?» disse deluso. «Io non lo bacio» disse Niall con una faccia disgustata «Vieni qui amore mio» scoppiammo a ridere. «Ma mi ascoltate quando parlo? Amore dagli uno schiaffo» Gemma iniziò ad arrabbiarsi. «Si, lo schiaffo glielo do» disse Niall andando verso Zayn e mollandogli un ceffone. «Ahiiaa!» gridò Zayn dolorante. Jennifer girò di nuovo la bottiglia e il cronista Payne parlò «Uuuh, Herreaah». Si, mi stavo innervosendo. Jennifer girò ancora la bottiglia e..

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Capitolo 2
*** Il mio migliore amico. ***


Jennifer girò ancora la bottiglia e si fermò verso Gemma. Liam deluso «Dai, Gemma è la sorella.». Si diedero un bacio e Perrie si arrabbiò «Andiamo, giro io. Datemi quella cavolo di bottiglia che qua non succede niente se non giro io.». Giocammo per una mezz'oretta e poi ci addormentammo. 
**
Il giorno dopo.
L'ansia mi assaliva. Avevo paura, tanta paura. La pancia mi faceva un male cane e mi mancava il fiato.
Si, stavo correndo. Mentre andavo a casa di Harry un cane ha iniziato a rincorrermi e io ho paura dei cani. Dopo altri cinque minuti di corsa arrivai, bussai velocemente alla porta e dopo secondi di terrore la porta si aprì. Corsi dentro e chiusi velocemente la porta. Abbracciai Harry e gli raccontai tutto. Dopo un pò di tempo mi arrivò un messaggio da Lou. 
"Possiamo parlare?"  "E di cosa dobbiamo parlare?" "Meglio se ci vediamo da vicino." "Io non ho niente da dirti." "E io si!"
All'ultimo messaggio non risposi. Feci leggere tutto ad Harry e mi disse che era meglio se gli avessi parlato da vicino. Sbuffai e lo chiamai. Gli dissi semplicemente «Al parco tra cinque minuti.» e staccai. Misi il cappotto e mi incamminai verso il parco. Mentre camminavo pensavo a tutti i momenti passati con Lou, i brutti e i belli, i tristi e i felici. Dopo qualche minuti iniziai a vedere le foglie gialle, arancioni, marroni sulla strada. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo nel parco. In autunno gli alberi si spogliano dalle foglie donandole al suolo e mosrandogli che l'inverno è alle porte; è una stagione stupenda, tutto si colora di freddo e tristezza, tristezza gioiosa, tristezza per l'inizio della scuola, tristezza per l'abbandono dell'estate, ma anche gioia, gioia di rivedere i familiari dopo le vacanze, gioia di vedere gli amici, gioia che tra poco arriva il Natale. L'autunno è gioia e tristezza insieme. 
Camminai sulle foglie a terra facendo rumore e quello splendido, quanto stupido,  ragazzo seduto sulla panchina si girò e venne verso di me pronto a darmi un bacio sulla guancia. Dopo questo mi abbraccio, ma io tenni le mani in tasca e quando lui si staccò mi andai a sedere dove era lui prima. Ruppe il ghiaccio dicendo «Allora, che ti ho fatto?». Restai in silenzio e poi silenziosamente dissi «Niente!». Si, era un grande bugia, stavo male dentro. «Ti conosco troppo bene, sei la mi migliore amica, sai che non può dirmi bugie.» lo so e come, ma nonostante questo continuo a mentirlo. «Ok, vuoi sapere la verità? Ok.» dissi per poi fermarmi e prendere fiato per cercare di dire tutto d'un fiato «Non mi pensi più. Mi sento sola, abbandonata. Nemmeno un messaggio, una chiamata, un gesto che mi faccia capire che ci sei. Amo Eleanor, lo sai bene, però da quando c'è lei non mi consideri più, e sai anche questo. Ricordi prima ci vedevamo ogni giorno, mi abbracciavi, mi dicevi che ero importante? Ricordi qaundo mi prendevi in braccio facendomi arrabbiare e poi mi chiedevi scusa anche se il giorno dopo l'avresti rifatto? Ricordi le nostre serata da 'migliori amici' sul divano a litigare per il film da vedere e le nostre canzoni inventate? Ricordi tutto quello che facevamo? Ricordo ancora quando caddi dalla bici e mi uscì del sangue sulla mano, tu prendesti un qualcosa di appuntito e ti pungesti un dito facendolo sanguinare, lo avvicinasti alla mia mano e mischiando il sangue dicesti "ora siamo fratelli di sangue, è un patto.". Era un momento triste e tu lo rendesti felice. Io non dimenticherò nemmeno una di queste piccole cose che per me sono state importanti. Sei stato il mio primo grande amore. Amore inteso come amicizia, una grande amicizia che speravo non si spezzasse, ma ora stai rovinando tutto. Ogni tanto piango, e non mi vergogno a dirlo. Piango pensando a tutto quello che abbiamo passato..» inizia a far fatica a parlare per via delle lacrime che anche lui cercava di trattenere «..poi penso che forse sono una stupida perché piango per te quando tu forse non piangi per me. Tu mi completi, lo capisci questo? Senza te sarei persa.» coninuai chiudendo «Ho bisogno di te. Mi manchi, e non poco.». Detto questo mi abbracciò e scoppiammo a piangere. 
«Scusa. Scusa scusa scusa. So che queste scuse non serviranno a colmare il tuo dolore, ma devi sapere che anche io ci ho sofferto. Pensi che io non abbia pianto per te? Ti sbagli. Mi mancano i nostri ricordi, e nemmeno io li dimenticherò. Eri, sei e sarai sempre la parte più importante di me. Non voglio rovinare questa amicizia. Sei speciale.». Mi asciugai le lacrime e sorrisi. «Odio i clown!» disse arrabbiato. «Anche io.» dissi guardandolo. Scoppiammo a ridere. Si, eravamo proprio migliori amici, avevamo appena finito di parlare dei ricordi e del nostro dolore che già avevamo cambiato argomento. Amo quel ragazzo, lui mi fa stare bene. C'è sempre quando ho bisogno di lui.
Dopo aver parlato decidemmo di passare una giornata insieme come facevamo un tempo e andammo da Nando's a mangiare. Ordinai di tutto e di più e dopo aver mangiato, quando dovevamo pagare dissi che andavo in bagno e mentre camminavo lentamente mi arrivò una chiamata da sconosciuto, uscii dalla porta iniziando a correre e risposi. «Pronto?» dissi cercando di capire chi era. «Guarda che lo sapevo che saresti scappata. Aspetta che finisco di pagare e vengo ad inseguirti.» disse Lou mentre io scoppiai a ridere «Come hai vecchi tempi no? NON MI AVRAI MAI!» dissi prima di staccare. Mi girai verso il pub e lo vidi uscire, si guardò intorno e quando mi trovò iniziò a correre verso di me. Mi girai di scatto e tornai a scappare. Dopo circa un chilometro mi girai e non vidi nessuno. Presi il cellulare e provai a chiamarlo ma aveva la segreteria. Posai il cellulare e qualcuno mi bloccò le mani. «Idiota lasciami». «No, sei mia.» «Lou dai, basta, mi fa male la pancia.» «Ok, scusa» disse lui slacciando la presa. «Scherzavo» dissi scappando, ma mi bloccò di nuovo. «Pensavi che ci cascassi?» scoppiammo a ridere come facevamo sempre. Sembravamo due cretini che camminavano per le strade di Londra barcollando e cantando come se fossero ubriachi. Tutti ci prendevano a parole e le vecchiette da sopra i balconi dicevano che dovevano riposare e quindi dovevamo stare zitti, ma noi ce ne fregavamo perché eravamo felici, e non avremmo premesso a nessuno di rovinare tutto.
Il sole iniziò a tramontare e decidemmo di andare a casa mia a vedere un film. Preparai i pop-corn mentre Lou sceglieva il film e ovviamente a me non andava bene nemmeno uno di quelli che voleva vedere lui e viceversa. Finalmente era tutto come prima, come volevo che fosse. Mi mancava passare una giornata solo con Lou. Solo io e lui. Solo due migliori amici che facevano cazzate. Solo due idiota che scherzavano e ridevano. Solo due scemi che avevano bisogno l'uno dell'altra.

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