Una nuova razza: Mary Sue

di Manga elevato 3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oc prego XD ***
Capitolo 2: *** Prologo ***
Capitolo 3: *** Apocalisse ***



Capitolo 1
*** Oc prego XD ***


Roberto Abello è uno scienziato pazzo molto temuto, un giorno ha voluto provare a creare una nuova razza L’esperimento finisce fuori controllo e le Sue vogliono conquistare il mondo.
Ma dodici ragazzi intendono fermarle, ma non sarà una cosa facile, infatti molti rischiano di venire assimilati dalle Mary.
Riusciranno i nostri eroi a fermarle?

REGOLE PER LA PARTECIPAZIONE:
1) Accettiamo SOLO gli OC che arrivano VIA RECENSIONE.
2) Vengono messi SOLO gli OC FATTI BENE
3) NON c’è un limite di tempo per spedire gli OC




TABELLA PER OC:
Nome:
Soprannome:
Cognome:
Età (dai 14 fino ai 20):
Carattere:
Aspetto:
Abbigliamento (adatti a una guerra):
Specialità (hacker, spia, ninja, ecc…):
Arma:
Famiglia:
Ragazzo/a:
Passato:
Permesso di torture psicologiche, amputazioni, morte, ecc…:
Altro:


Nostri OC:
OC di Samy:
Nome: Miku
Soprannome: Tita
Cognome: Matsumoto
Età: 14
Carattere: Associale, sadica con chi conosce bene. Abbastanza fredda con le persone che non conosce,tutta via quando fa amicizia diventa sadica e crudele. Nonostante la sua sadicità fa di tutto per le amiche. Molto severa con se stessa e con gli altri, ma lo fa per il bene di tutti. Grande dormigliona, non si sveglia neanche con le cannonate. Molto intelligente, non le piace studiare ma tuttavia quando è obbligata a farlo si inventa dei modi assurdi e a volte divertenti per imparare più velocemente le cose. È precisina, si mette facilmente nei guai.
Aspetto: Capelli rosa chiaro lunghi fino ai gomiti, lisci ma poi boccolosi verso le punte. I suoi occhi sono grandi e gialli, colore del miele, inespressivi. È alta 163 centimetri. È magra, una tavola da surf, se così si può definire. Ha la pelle abbastanza pallida. Ha una cicatrice di media grandezza sulla spalla sinistra ma nessuno ne sa l’esistenza. Porta il trentotto di piede.
Abbigliamento: Porta dei pantaloncini in jeans corti e strappati sui bordi. Porta delle calze di media lunghezza a righe colorate. Ha delle scarpe giallo fosforescente, da ginnastica che si illuminano al buio. Indossa una maglietta con le maniche esageratamente lunghe, di colore bianco neve. Ha sempre con se una collana con su una rana che le ha regalato la sua migliore amica. Porta un berrettino bianco con un pompon.
Specialità: Spia.
Arma: Katana e coltelli vari.
Famiglia: Fratello maggiore adottivo, madre morta, padre in galera. Nessuno sa della sua famiglia tranne la sua migliore amica.
Ragazzo: Shirou
Passato: Aveva la madre brava ma il padre si ubriacava spesso, un giorno quando aveva 5 anni il padre ha ucciso la madre davanti ai suoi occhi, la stessa sera il padre la abbandonò in un pozzo dove rimase rinchiusa per due giorni. In seguito un signore attratto dalle urla la liberò. La portò a casa sua e un anno venne usata come schiavetta. Miku dopo un po’ di tempo riesce a scappare e si va nascondere di nuovo nel suo pozzo, e viene ritrovata da un ragazzo che la prende con se come sua sorella. Miku odia il suo nuovo fratellone, perché lui è molto severo. Attualmente vive con lui in un appartamento in centro citta.
Permesso di …: Solo torture psicologiche e ferite superficiali.
Altro: Ama la panna. Le piacciono le canzoni rap, e spesso in situazioni disperate si mette a cantare.


Oc di Ale:
Nome: Hana
Soprannome: Fukō
Cognome: Ikeda
Età: 15 anni
Carattere: La gente la definisce una ragazzina viziata, ma non è vero, i suoi genitori sono molto ricchi ma non le hanno mai dato nessun attenzione. È fredda e associale, non sorride mai. È alla costante ricerca della perfezione, ma quando crede di averla raggiunta scopre di poter fare di meglio. Le piace molto l’arte. Fatica a trovarsi degli amici, non si fida di nessuno. Sembra andare d’accordo solo con il gemello. La gente la considera un porta sfortuna, e lei si odia. Sogno spesso ad occhi aperti.
Aspetto: Capelli neri, con qualche mecche viola elettrico, le arrivano a metà schiena, sono scalati sul davanti e lunghi sul dietro, si arricciano verso le punte, ha una rosa tra i capelli (se è normale porta una rosa viola, se è arrabbiata ne porta una nera). I suoi occhi sono grandi e viola, cambiano colore quando c’è brutto tempo, ha delle ciglia molto lunghe e nere. La sua pelle ö molto pallida, ha delle lentiggini sul naso e le guance. È alta 156 cm, porta il trentasei di piede. Ha un tatuaggio a forma di drago tribale sulla schiena. Porta un paio di occhiali da vista molto spessi.
Abbigliamento: Indossa dei pantaloni attillati, degli anfibi, porta una maglietta bianca a maniche corte e un giubbino nero in pelle. Al collo porta un foulard rosso.
Specialità: Hacker
Arma: Armi da fuoco varie
Famiglia: Nonni, genitori sempre assenti, gemello.
Ragazzo: Kidou
Passato: Suo fratello Milo, ö stato messo per 5 anni in coleggio. Lei ha sempre cercato di trovarsi dei nuovi amici, ma tutte le persone che si sono avvicinate a lei sono morte oppure scomparse. Lei ö sempre stata col fratello, da quando esso tornò ad andare a scuola con lei, per paura che accadesse qualcosa alle persone a qui ö legata.
Permesso di……: Le possiamo fare di tutto U.U
Altro: è sempre abbracciata a una bambola di porcellana che le è stata regalata dal fratello. Ama i Tayaky. Il suo nome significa fiore. Il suo gioco preferito é il gioco del oca. Le piace molto l’arte.




Oc di Giangi:
Nome: Milo
Sopranome: Mimo
Cognome: Ikeda
Età: 15 anni
Carattere: È un ragazzo allegro e solare, trova sempre una buona ragione per sorridere. Cerca disperatamente di far sorridere la sorella, ma non ci riesce. Li piace molto scherzare, e non si deprime mai, ha sempre un sorriso allegro stampato in faccia. Fa amicizia facilmente. È molto legato alla gemella, non si scolla mai da lei. È un pazzo iperattivo. A volte fa dei discorsi senza senso. Sostiene Hana nella sua ricerca della perfezione, anche se secondo lui la perfezione ö soltanto un illusione, per lui le cose perfette non esistono.
Aspetto: Pelle pallida con lentiggini su naso e guancie. Porta gli occhiali. È alto 165 centimetri. Porta il 40 di piede. Ha gli occhi blu elettrico, e come quelli della sorella, anche essi cambiano tonalità quando c’è brutto tempo. I suoi capelli sono abbastanza corti, molto scompigliati (non usa mai il pettine), sono neri e ha delle mecche blu elettrico. Ha un drago tribale marchiato a fuoco sulla schiena.
Abbigliamento: Indossa una camicia nera a maniche corte. Dei jeans scuri, degli anfibi. Un foulard rosso al collo.
Specialità: Ninja
Arma: Non ha nessuna arma, in compenso ö fortissimo nelle arti marziali.
Famiglia: Nonni, gemella, e genitori assenti
Passato: Milo a causa della sua iperattività viene rinchiuso per 5 anni in un coleggio. Quando torna, scopre quello che é accaduto alla sorella, e decide di starle sempre vicino.
Altro: Li piacciono i baci di dama, ama il gioco del oca e ama leggere.
Permesso di…: si certo






Obblighiamo Zael-senpai e santa Mely a partecipare U.U
 
 

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Capitolo 2
*** Prologo ***


Capitolo 1: Gods of death

I bambini vengono addestrati a uccidere sin da subito.
Solo chi è abbastanza forte da sopportare gli allenamenti a cui vengono sottoposti, ha il diritto di vivere, gli altri… devono morire.

Pov Hana

Tiro un pugno contro un albero, e subito le mie mani iniziano a sanguinare. Osservo indifferente il sangue che cola dal mio pugno; anche se ormai ci sono abituata, sia che appartenga a me a ad altre persone.
Non dico niente, semplicemente rimango in silenzio.
“Non devi piangere sorellina, se piangi sai cosa ti aspetta”.
Un brivido mi percorre la schiena mentre ripenso alle parole di mio fratello. È stato lui a rendermi forte, è stato lui a salvarmi la vita un sacco di volte.
Strappo un pezzo della maglietta che ho indosso, in modo da potermi medicare.
“Devi imparare ad essere forte; su, medicati quella ferita e ricaccia dentro le lacrime”.
Io e mio fratello siamo gemelli, eppure lui è sempre stato più maturo di me. Darei di tutto pur di riaverlo al mio fianco, lui è la mia forza, ma, allo stesso tempo, è anche la mia più grande debolezza.
Da quando è stato trasferito, la mia vita è diventata nera. Era da poco tornato da me, e me l’hanno portato via di nuovo. È vero, posso vederlo ancora, ma non è più come prima.
-Hana!
La voce di mia “sorella”, mi fa voltare di scatto.
Davanti a me vi è Haruna Otonashi, ovvero una marmocchia piagnucolosa incapace di fare del male a chi le sta intorno. L’ho presa sotto la mia ala, quando suo fratello fu trasferito in un altro campo della “GOD”. Ormai mi considera come una sorella maggiore. Peccato che, a starmi vicina, rischia la morte.
-Cosa c'è?
Le domando glaciale. Lei non cambia atteggiamento davanti al mio comportamento, mi conosce e sa che, malgrado tutto, le voglio bene.
-I ragazzi del campo maschile sono stati attaccati. Ora stanno cercando i superstiti.
Rimango impassibile, non mi importa niente di quello che ha appena detto.
-Non mi interessa.
Sussurro in seguito con un filo di voce.
-Chiama Katarina, penserà lei ha vendicarli.
Continuo, mentre mi volto e inizio a camminare.
-Hana! Aspetta!
Urla di nuovo.
Io fingo di non averla sentita.
-Il campo attaccato è quello del sud!
Mi blocco tutto ad un tratto. Ha detto: “campo del sud”. Sento il cuore bloccarsi e le parole mi muoiono in gola.
-Il corpo di Milo non è stato trovato, e a quanto ci risulta, il suo nome non compare sulla lista dei superstiti.
Mormora lei con un filo di voce.
Io cado in ginocchio, mentre soffoco a stento i singhiozzi. Non devo piangere, ai deboli spetta la morte; e anche se mio fratello è scomparso, io non posso permettermi di morire, ho ancora Haruna a cui pensare.
La blu si siede accanto a me, mentre dai suoi occhi iniziano a cadere calde lacrime.
-Stupida! Non devi piangere, lo sai cosa ti aspetta.
Lei mi guarda sorridendo, ignorando l’insulto.
-Lo so che non devo piangere, ma su tu sei triste, allora lo sono anche io.

Pov Miku
Mi incammino verso l’infermeria, dove sono ricoverati i ragazzi. Tra le mani stringo un mazzo di rose bianche.
Da poco mi è giunta la notizia, chissà cosa starà facendo Hana. Dopotutto in quel posto c’era anche il suo adorato gemello, e, a quanto mi risulta, il corpo di Milo non è stata trovato.
Stringo i pugni.
In più, in quel posto c’erano anche quei due. Hana e Milo non sono l’unica copia di gemelli che mi sta a cuore. Per quanto mi risulti difficile ammetterlo, anche Shirou e Astuya sono importanti per me.
Apro la porta bianca, e subito mi ritrovo davanti ad una marea di ragazzi doloranti.
Inizio a camminare verso i loro letti.
Io ho avuto fortuna, chi mi sta a cuore è ancora in vita.
-Miku?
Domandano in coro i due gemelli.
Io sorrido diabolica. Loro non devono vedermi dolce.
-Bene! Vedo che siete ancora in vita!
Strillo, e subito sette sguardi vengono puntati su di me.
Su 1000, solo 7 sono stati tratti in salvo.
-Visto che siete ancora vivi e vegeti, domani al alba verrete da me! Come ai bei vecchi tempi!
Urlo inferocita.
-Possibile che avete dimenticato tutto ciò che vi ho insegnato?!
Loro mi guardano dispiaciuti. Da quando ci hanno separato, loro si sono rammolliti.
Getto le rose sul letto di Shirou, prima di andarmene.
Non gli ho dato nemmeno il tempo di parlare.
-Sono contenta che state bene…….
Mormoro dolcemente, senza farmi sentire, mentre mi chiudo la porta alle spalle.





Manga elevato 3: Grazie Zael, che ci coreggi i testi^^

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Capitolo 3
*** Apocalisse ***


Pov Hana
Corsi via da Haruna, lontano da quella sorella col sangue diverso dal mio.
Non potevo permettermi di piangere, solo i deboli piangono... e io non sono debole! Ma come posso rimanere impassibile davanti alla sorte di mio fratello? Non si sa nemmeno che fine abbia fatto.
Correvo verso l’unica persona che sarebbe stata in grado di aiutarmi: Miku.
Lei è nota in tutto il campo per essere sadica. È anche molto rompipalle, ma a causa della mia apparente freddezza, vengo sempre scambiata io per la guastafeste. Nonostante ciò le voglio molto bene, ed è la mia migliore amica.
Per mia fortuna, malgrado l’edificio sia enorme, riesco a trovarla subito.
-Hana…ma tu
Non facciamo in tempo a salutarci, che subito nota i miei occhi lucidi. Lei è alquanto scandalizzata, vedermi piangere è un evento più unico che raro.
-Non qui e non ora
Dissi, togliendomi gli occhiali e ripulendomi gli occhi con il dorso della mano. Non potevo sopportare che altra gente mi vedesse in quello stato pietoso.
-Ok. Vieni
Rispose lei, preoccupata, trascinandomi via.
Miku mi portò in camera sua, luogo che entrambe consideravamo sicuro, in quanto nessuno a parte noi è mai entrato e uscito vivo da quella stanza.
Camera di Miku era un parallelepipedo dalle pareti verde smeraldo, tappezzate di poster di gatti. Sul suo letto vi erano un infinità di peluches e cuscini a forma di gatto. Le lenzuola del suo letto erano rispettivamente verdi con su un gatto che faceva ciao. La scrivania e la libreria erano una massa di legno e chiodi tenuta insieme per miracolo.
La rosa si stravaccò sul letto, e poi mi lanciò un peluches gigante a forma di Gatto Silvestro, sul quale avrei dovuto poggiare le mie chiappe. Indecisa se sedarmici sopra oppure no, decisi che era meglio accucciarsi sul tappeto.
-È per tuo fratello, non è vero?
Chiese, con gli occhi che luccicavano. Detesto farla preoccupare, anche perché quando si preoccupa diventa troppo pucciosa per i miei gusti.
Le feci si con la testa.
-Intendo trovarlo, e se è morto esigo vendetta!
Punto. Stringo i pugni e le scambio un occhiata incavolata: anche lei, a quanto ne so, a quasi perso una o meglio due persone care.
Crau-cruc-crosc
Drizzammo entrambe le orecchie, quanto udimmo qualcuno sgranocchiare dei biscotti, fuori dalla porta. In primis pensavamo a qualche mocciosa appena giunta al campo, che si era persa; poi finalmente capimmo chi era.
-Se si parfa di uffideve venco anfe iu
-Pussa via Katarina, non ti voglio tra i piedi.
La interruppe Miku, con fare annoiato. Ormai, fin dal primo giorno in qui siamo arrivate qua, abbiamo imparato a decifrarci a vicenda quando parliamo con la bocca piena.
Katarina ha diciannove anni, è una tipa dal fisico atletico e i lunghi capelli rossastri. Se ne va in giro con delle spade e dei coltelli (nascosti non si sa dove). Ella è l’assassina più famosa a livello mondiale, basti pensare che, solo a sentire il nome Katarina du Couteau, vengono i brividi. Dicono che intorno a lei si sia formata una sottospecie di aura maligna, composta dalle anime delle persone che ha ucciso.
-Per me va bene, più siamo meglio è.
Una come Katarina, ci farebbe senza dubbio comodo.
La diciannovenne, senza fare troppi complimenti, entrò nella stanza e si gettò sul letto, più precisamente nel punto in qui c’era Miku.
La ragazza dagli occhi giallo miele, aveva preso un colorito viola scuro. Penso proprio che Kata ci goda, e non solo per via del suo orientamento sessuale, ma anche per il fatto che è alquanto crudele.
-Non vedo l’ora di sperimentare il mio nuovo coltello da macellaio!
Tuonò allegramente Miku, dopo essersi liberata dal pesante fardello, con sommo dispiacere da parte dell'altra.
Poi, dallo stivale, tirò fuori un lungo coltello con la lama affilata.
-Secondo voi, perché porto le scarpe di tre taglie più grandi?
Chiese, ironica, la rosa, pavoneggiandosi per il suo grande coraggio.
Io mi diedi un colpo sulla fronte, per sottolineare la stupidità di Miku.
Katarina invece, dapprima la guardò alquanto sconcertata, poi tirò fuori un coltello dal reggiseno.
-In confronto a quello che ho appena fatto, non è niente.
Sentenziò la maggiore.
Miku le strappò il coltello di mano.
-Ma come?! Avrei rischiato di affettarmi i piedi!
Protestò la più piccola, ma Katarina riuscì a metterla a tacere:
-E io? Guarda che avrei potuto tagliarmi le tette!
In mezzo a tutta quella tragedia, ste due avevano ancora il coraggio di scherzare.
Io strinsi i pugni, ficcandomi le unghie nella carne, e con tutto il fiato che avevo, urlai:
-Stupide! Come potete mettervi a ridere in un momento del genere?! Fuori c’è gente che muore!
Stupide! Stupide! Stupide! Con che coraggio, potevano scherzare in momenti come questi? Ero furente, mi mancava il fiato e i miei occhi erano iniettati di sangue. Sentivo i battiti del cuore accelerare.
-Calmati!
Tuonò Miku, saltandomi addosso e bloccandomi per le braccia. Cercai di divincolarmi, ma ero talmente fuori di me, che il mio corpo si rifiutava di darmi ascolto.
Katarina mi mise un biscotto in bocca, per zittirmi.
Solo allora notai che ambedue avevano gli occhi coperti di lacrime.
-Anche noi abbiamo perso delle persone care, o quasi, per colpa di quelle troie.
Cominciò Katarina.
-Ma non per questo dobbiamo smettere di vivere!
Continuò Miku, saltandomi addosso e abbracciandomi così forte da soffocarmi.
-Su Hana, sorridi, se no quando ritroviamo Milo gli raccontiamo tutto (così ti mette in castigo, rompipalle!)
Concluse Katarina, mangiando un altro biscotto.
Io, a mia volta, abbracciai Miku.
-Sei l’amica migliore del mondo!
Ululai in prenda alla gioia.
Katarina, in segno di apprezzamento, non ricevette un abbraccio ma un cuscino in piano viso. Ciò scatenò una battaglia a sangue freddo che vide la morte di migliaia di gatti.
-Oh, cos’è tutto sto casino? Vogliamo partecipare anche noi!
-Cretino! Ci hai fatto scoprire!
Ed ecco che da dietro la porta saltano fuori Roberto e Candy.
Roberto, il quale ha dei capelli semi-corti neri e boccolosi. Indossa degli occhiali con la montatura trasparente. Ma la cosa che spicca di più sono i suoi occhi azzurri, che risaltano a causa del colore scuro dei capelli. Il caro Roberto è uno dei migliori hacker in circolazione, ed è appunto a causa del suo lavoro che l’abbiamo conosciuto: una sera, mentre lavoravo su alcuni dati, qualcuno ha cercato di intrufolarsi nel mio database, e per poco non ci riusciva! A causa del ammirazione reciproca (su come lavoriamo) abbiamo finito per diventare amici.
Candy sembra un dizionario vivente, non tanto per l’aspetto, ma per il carattere: infatti la cosa he spicca di più in lei è il fatto che parla poco, e quando lo fa, usa dei termini da vocabolario e paroloni vari che oserei definire terrificanti. La prima volta che la vidi pensai subito che fosse perfetta come hacker, ma la mia ipotesi si rivelò errata in quanto è subito entrata nella classifica delle migliori spie dei quattro campi. La nostra cara genietta ha dei lunghi capelli biondi e mossi che tiene legati in due codini alti, i suoi occhi sono verde acqua e inespressivi.
Ambedue avevano la bocca piena di biscotti, e fu allora che a Miku venne il dubbio:
-Ma……non è che li avete presi dallo scaffale che nascondo adeguatamente dietro alla pianta, vero? Perché sapete, in quel caso avete preso i MIEI frollini.
Candy e Roberto sputarono all'istante i biscotti, mentre Katarina rimase paralizzata.
-Ce li ha dati lei!
Urlarono i due, indicando la maggiore.
-Mamma non vi ha insegnato che indicare con il dito è maleducazione?
A parlare fu una ragazza dai capelli viola, perfettamente lisci, e gli occhi del medesimo colore. Ella si chiama Nozomi Susumu, detta Nozo-Kun o Susu-chan, dipende dalle occasioni. Lei fa quasi paura, a volte viene li e si struscia contro le gambe del primo che trova, per poi mettersi a menarlo! Sembra quasi che abbia due personalità. Purtroppo di lei so solo questo e qualche voce di corridoio, nulla in più.
Anche lei, come se nulla fosse, si mangiava dei frollini.
-Toglietemi una curiosità, ma in quanti siete dietro alla porta?
Chiesi io, preoccupata per i biscotti di Miku.
-Ok, ragazzi ci hanno scoperti
Ed ecco che nella stanza fece ingresso il resto del gruppo:
Diana Raven, detta Crow, un'altra hacker. All'apparenza fredda e schiva, come la sottoscritta, ma sotto tutta quella scorza nasconde un cuore d’oro. I suoi capelli sono castani, con qualche ciocca blu, e malgrado siano lisci e in ordine, si ostina a legarli in una coda bassa.
Cloud Newell, detto nuvoletta solitaria, nuvoletta complessata. I suoi occhi sono azzurri e i suoi capelli sono biondi, è alto ed è abbastanza muscoloso; insomma, se non fosse per il suo carattere ombroso e perennemente incazzato, sarebbe il principe azzurro ideale. Corrono anche voci sul fatto che sia del altra sponda, ma sinceramente non me ne frega niente, chi sono io per giudicare l’amore? Il nostro bel biondo è una spia, occasionalmente fa anche l’hacker.
Mikoto Suoh, quello che dice di essere ‘’Il re rosso’’ ma che ora della fine chiamano tutti Mikoto-san. Capelli rossi, sigaretta in bocca e aria da figo, si, basterebbe tranquillamente questo per descriverlo esteticamente. Il famigerato ‘’re rosso’’ è in realtà il ‘’re pigro’’, infatti, il buon vecchio Mikoto è l’essenza stessa della pigrizia. Pochi hanno avuto l’onore di vederlo, e in pochi lo sanno, ma Mikoto è un cecchino eccellente e vanta il fatto che riesce a colpire un uomo solo vedendone il lume della sigaretta.
Francesca Corradino, Detta Francy o Fra. Capelli castano scuro, con qualche ciocca bionda e occhi verdi. La nostra Francy è un abile spia, e una ninja promettente. Di carattere è molto lunatica, quando non è nervosa è molto socievole (fin troppo) e quando si incazza non esita ad arrivare in fretta alle mani. Quando è triste si arrampica sugli alberi, e spesso canta delle canzoni deprimenti.
Lucy Bright, la pantera bianca. Lucy è una ragazza allegra e solare, spesso si aggrappa alle persone, alla ricerca di affetto. Ma non bisogna giudicarla solo da questo, perché non si direbbe mai che dietro un carattere tanto solare si nasconda una pericolosa ninja!
Hikari Furukawa, la blu psicopatica. La cosa che più mi spaventa, sono i suoi occhi color del sangue, che sembrano rispecchiare il suo carattere da pazza. Infatti, è una tipa alquanto spericolata e fuori di testa, ma a causa della sua arroganza, la gente si guarda bene dallo starle vicina. In origine mi si è presentata come spia, ma dopo aver visto come combatte, ho deciso di spostarla nella sezione kamikaze (dopotutto, lei è una pazza guerriera anti sue, che sia imparentata con Katarina?).
Chloe Moon, una delle poche persone che mi stanno simpatiche. Al contrario della maggior parte delle nostre flotte militari, quando è arrivata qua non ha voluto saperne di ricevere qualche soprannome, e nessuno ha osato obiettare. Si crede in grado di rimanere impassibile davanti a qualunque situazione, ma questa è solo un opinione che ha di se stessa: in realtà è molto impulsiva, non si fa problemi a sfoderare il suo coltello quando qualcuno la fa innervosire, è alquanto furba e aggiungerei meschina (è riuscita a fregare l’ingannabile, ovvero la sottoscritta).
Keiko Harumi, a quanto pare nella sua sezione non hanno molta fantasia, di fatti il suo soprannome è Kei. Crede nel destino e che tutto dipenda dal caso. È molto determinata e crede fortemente in se stessa, riesce sempre ha fare fare alle gente quello che vuole lei. È una ninja provetta.
L’ultima ragazza era la prima volta che la vedevo: ha dei begli occhi marrone chiaro, i suoi capelli erano biondi con le punte azzurre, la sua pelle è diafana, e ha un fisico molto slanciato.
La sconosciuta mi guardava dal alto in basso (era molto alta rispetto a me con una certa curiosità). Io risposi al suo sguardo, scambiandole un occhiata glaciale.
Anche Diana pareva incuriosita da codesto personaggio.
Roberto, notando la reciproca curiosità, ci presentò:
-Lei si chiama Michelle Diable, sopranominata Mike. È entrata da poco a far parte del esercito anti sue, quindi stava anche lei al campo del sud. Kazemaru la stava addestrando per diventare spia. Milo (basandosi su di te, che sei un hacker) le stava facendo un corso accelerato di informatica….
Subito uno strano impulso omicida si fece largo nel mio animo. Non sentivo Milo da un bel pezzo, ma ero stata messa al corrente del fatto che stesse addestrando Kidou, e che non avesse altri allievi al infuori di lui. Perché nessuno mi aveva avvisata? Io l’avevo reso partecipe del fatto che allenavo Haruna, quindi, perché tenermelo nascosto?
Anche Diana mostrava un certo disappunto, pareva alquanto irritata da quella ragazza (cosa che andava parecchio contro il suo carattere). Ma come darle torto? Milo e Kazemaru non passavano di certo inosservati agli occhi delle ragazze. Entrambe sappiamo che Milo ha una storiella con una ragazza misteriosa, che di certo (se conosco bene il mio gemello) non poteva essere Mike. Quindi il disappunto di Diana poteva essere spiegato in un solo modo: credeva che ella avesse una relazione con il suo bel turchese.
Anche Miku sembrava aver intuito, infatti si lasciò sfuggire un risolino divertito, che venne subito fatto tacere dallo sguardo di ghiaccio appartenente a Michelle.
-Mike ci ha avvisati della scomparsa di Milo……e noi, sapendo quanto sei legata a tuo fratello, abbiamo deciso di trasgredire qualche regola per poter dare inizio all’apocalisse.
Mi spiegò brevemente Lucy.
-E sia-
Incominciai, col cuore che batteva a mille e gli occhi sul punto di lacrimare per l’ennesima volta.
-Domani avrà inizio l’operazione apocalisse.
 
 
 
 
Angolo dei tre che sono sempre in ritardo:
Ale: *vestita come Superman, con un ventilatore alle spalle* No, mi impegnerò a scrivere (qua sono l'unica che lavora)
Giangi: Ma se gli altri capitolo sono già pronti -.- che cavolo fai?
Ale: Cancello, riscrivo, cancello...
Giangi: O__O''emm....ok
Samy: Ci sono anche io ^O^
Ale: Viva le uova di cavallo *____*
Samy: Adatte a mungitura robotizzata *___*
Giangi: Voi siete sceme O__O'' ancora con questa storia?
Samy: Bho, è Ale quella alla tastiera, io sto studiando *con un certo orgoglio*
Giangi: Ma è da un mese che andate avanti con sta storia!!!!!!
Ale: U___U
Samy: *se ne sbatte altamente*
Giangi: Visto che sono l'unico sano di mente, a cosa serve sto capitolo lo spiego io
Ale/Samy: *lo mettono a tacere con una melanzana*
Ale: Non vi preoccupate o voi che leggete, perché codesto capitolo serve solo a introdurre gli oc ^O^
Samy: Ringraziamo chi recensisce/segue/mette tra i preferiti/mette tra le ricordate......
Giangi: *riesce a togliersi la melanzana di bocca*Ringraziamo Zael che ha corretto
Ale: Nella speranza che il Giangi abbia pubblicato la versione corretta della storia Ò____Ò
Giangi: Non sono deficiente -.-''
Samy: No, però sei pucci *tira le guance*

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