Hei ragazzo,credo di essermi innamorata di te.

di titeufinodrewino
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** -Secondo capitolo. ***
Capitolo 3: *** -Terzo capitolo. ***
Capitolo 4: *** -Quarto capitolo. ***
Capitolo 5: *** -Quinto capitolo. ***
Capitolo 6: *** -Sesto capitolo. ***
Capitolo 7: *** -Settimo capitolo. ***
Capitolo 8: *** -Ottavo capitolo. ***
Capitolo 9: *** -Nono capitolo ***



Capitolo 1
*** -Primo capitolo. ***


Il sole splendeva e i raggi di sole si insiedavano all'interno della camera,la luce del sole colpì in pieno viso ayline,lentamente aprii i suoi enormi occhi ,si stiracchio' e esce giù dal letto quasi danzando.
Si sciaquò il viso ,scese le scale e ando' a fare colazione,i genitori non capirono mai come potesse una ragazza cosi minuta a mangiare cosi tanto.
-Buongiorno-disse la madre di ayline,baciandole la fronte.
Ayline ando' a vestirsi,si spazzolò i sui lunghi capelli rossi,si truccò e corse a prendere il pullman,arrivata a scuola entrò in classe e si sistemò al suo solito posto.
-Ayline hai saputo la novita'?-le chiese la migliore amica tutta eletrizzata.
-Ehm no- rispose la ragazza .
-Avremo un nuovo ragazzo in classe non sei contenta?- disse marie la migliore amica,con un sorriso a trentadue denti.
-Ehm sinceramente no,i ragazzi sono tutti così imbecilli-
-Si ma dicono che sia davvero un bel ragazzo-
-Marie lo sai che ormai non mi interessa più -
La migliore amica si girò dandole le spalle e rimase in silenzio per l'intera ora.
Ayline aveva avuto un enorme delusione da un ragazzo ,le aveva letteralmente spezzato il cuore in mille pezzi ,e ancora oggi non si e' ripresa del tutto.
Era una delle ragazze più desiderate della scuola,ma lei non ne voleva sapere di nessuno,per lei esisteva solo il suo fratellino l'unico che l'amava davvero.
-Signorina Williams dorme durante la mia lezione?- l'ammonì il professore di storia.
-Certo che no, mi scusi- disse Ayline mortificata.
-Per questa volta passi , ma la prossima volta non ti andra' così- rispose con cattiveria il professore.
Continuò a spiegare la lezione , Ayline fu salvata dalla campanella e finalmente quel noiosissimo prof uscii dalla stanza.
Ayline uscii nell'aerea fumatori e si fumò una sigaretta,non doveva fumare, eppure lo faceva la rilassava non capiva come o perche'.
-Ehm disturbo?- chiese una voce a lei sconosciuta.
La ragazza si girò e si ritrovò davanti un ragazzo mai visto in vita sua,alto,occhi color nocciola e dei bellissimi capelli biondi.
-No,hai bisogno?- gli rispose con gentilezza.
-Beh si,sono nuovo cerco la presidenza-
-Beh se vuoi ti ci porto io-
-Oh grazie mille- disse con un dolce sorriso.
Buttò il mozzicone di sigaretta a terra lo spense con il piede e portò il ragazzo in presidenza.
-Eccoci,buona permanenza nella scuola- detto questo Ayline corse in classe per non arrivare in ritardo alla lezione di fisica ,come il suo solito.
Driin,le lezioni erano terminate e Ayline si sentì davvero sollevata perche' finalmente era uscita da quella prigione.
Arrivata a casa si sdraiò sul divano e si addormento' come una bambina piccola,dopo un paio di ore..
-continua.

note:)
yoo ecco una nuova storia spero che vi piaccia recensite (?) alla prossima gentes.

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Capitolo 2
*** -Secondo capitolo. ***


Squillò il telefono,erano circa le quattro quando Ayline si svegliò,anche se con malavoglia rispose.
-Pronto-
-E' la signorina Williams esatto?-
-Si perche'?- scatto' in piedi.
-Ehm suo padre ha fatto un incidente e ora e' in coma-
-Lui cosa?No aspetti mi spieghi tutto,non capisco cioe' sta scherzando vero?-
-Le pare che scherzi su queste cose?-
-No certo che no- chiuse la conversazione e corse in ospedale.
Finalmente dopo tutte le code che fece arrivò in ospedale.
Cercò di storcere informazioni ma nessuno sapeva nulla,finalmente un dottore la fece entrare nella stanza e le spiegò l'accaduto.
Appena lo vide corse da lui e pianse come una fontana.
Non riusciva a credere che fosse ridotto in quelle condizioni,attaccato ai quei stupidi tubi,voleva urlare parlargli ma qualcosa la bloccava ,aveva un nodo alla gola.
Passò le ore standogli accanto,accarezzandogli i capelli baciandolo e a dire qualche piccola parola.
Non riusciva a sorridere ,non riusciva a essere forte per lui ,aveva paura di perderlo per sempre e questo la bloccava.
Pianse cosi tanto da avere gli occhi gonfi,purtroppo l'ora di visita finì e nonostante non volesse la portarono via.
Urlò,si dimenò e imprecò ma gli infiermieri non si fecero scrupoli e la portarono via.
Alla fine si arrese e tornò a casa,appena mise piedi in casa trovò la madre in piedi ad aspettarla,sapeva che era davvero incazzata.
-Dove sei andata ? - le chiese ,era furiosa.
-Io io ehm-
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-No e' solo che..-
-Dimmelo!-
-Ero in ospedale - disse ormai arresa.
-In ospedale e perche'?-
-Per papa'-
-Per tuo padre?Oddio cosa gli e' successo?-
-E' in coma-
-Lui c-c-osa?- detto questo cadde a terra svenuta.
Ayline si precipitò per prenderla al volo,la prese fra le braccia l'appoggio piano piano sul pavimento e le tirò gli schiaffi per svegliarla.
Dopo un paio di minuti finalmente si svegliò e si sedette sul divano,la figlia le porse un bicchiere d'acqua e la osservò.
Cercò di distrarla ma non ci riuscì, si sentii davvero in colpa.
Appoggiò la testa sulle gambe della madre e piano piano si addormentarono entrambe.

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Capitolo 3
*** -Terzo capitolo. ***


Quando Ayline si svegliò erano le sette,purtroppo doveva andare a scuola ma non voleva,desiderava solo vedere il suo papà.
Non fece colazione,si preparò per andare a scuola e uscii di casa senza manco salutare la madre.
Era a pezzi e non voleva vedere nessuno tranne Marie.
Quando arrivò a scuola la trovò davanti al cancello che l'aspettava,le corse incontro e l'abbracciò.
-Amore come mai non sei venuta a scuola ieri?Ti ho chiamata, ti ho mandato i messaggi ma non mi hai risposto- 
-Marie scusami ero in ospedale-
-In ospedale?Perche'?Stavi male?-
-Mio padre e' in coma- disse in modo secco.
-Oddio mi dispiace- 
Da lontano vide il ragazzo dai capelli biondi,beh il ragazzo nuovo.
Quando si accorse di lei,le sorrise e si avvicinò a lei.
-Ciao- disse sorridendo.
-Ciao- 
-Vi conoscete?- chiese Marie.
-Ehm diciamo ,perche' Marie?- rispose il ragazzo.
-Cioe' conosci Marie?Oddio spiegatemi tutto-
-Prima di tutto piacere io sono Justin e da come ho capito siamo compagni di classe-
-Ah il famoso compagno, io sono Ayline-
Dopo aver discusso la campanella suonò,entrarono in classe e iniziò la lezione.
Ayline come sempre aveva la testa fra le nuvole,pensava a suo padre era preoccupata,senza volerlo iniziò a piangere.
Cercava di smettere ma le lacrime scendevano e scendevano,sapeva che aveva gli occhi di tutti puntati addosso.
Odiavo tutto ciò,odiava essere guardata ,perche' ognuno non guardava se stesso?Perche' doveva mettere in soggezione chiunque?
-Signorina Williams qualcosa non va?Vuole andare in bagno?-
-Si grazie- si alzò di fretta e corse in bagno.
Entro' e si chiuse a chiave.Si sedette sul cesso e iniziò a piangere,voleva vederlo, abbracciarlo ,vederlo sorridere.
E se fosse morto?Continuava a pensarci,se fosse morto lei sarebbe morta con lui .
Sentii dei passi e delle ragazze parlare,cercò di stare zitta per  ascoltare ma il singhiozzo la fregò.
-Chi c'e'?- disse una voce quasi famigliare.
Ayline uscii dal bagno e con suo dispiacere si ritrovò Maddie davanti,erano accerrime nemiche fin dall'asilo.
-Williams come mai piangi?Ti e' morto il gatto forse?- rise e le oche insieme a lei .
-Non sono affari che ti riguardano e comunque chiudi quella fogna che ti conviene-
-Come sei scorbutica-
-Io scorbutica?Al posto di sparare cazzate pensa un pochino.Ah giusto non puoi pensare hai la testa vuota.-
-Williams non ti permettere che se mi incazzo vedi-
-Oddio che paura.Fai poco la figa che non sei nessuno.-
Era letteralmente infuriata tra tutte le persone aveva incontrato proprio quella oca da strapazzo.
Rientrò in classe e Justin le venne incontro.
-Tutto apposto?-
-Justin non e' il momento cazzo lasciami stare-
Prese posto e stranamente seguì la lezione.
Arrivò l'ora di pranzo ma Ayline non si recò in mensa come tutti gli altri,non mangiò nulla.
Uscii in giardino per fumarsi una sigaretta ,era felice di essere li sola con il silenzio.
-Ayline- disse una voce in lontanza.
Si girò di scatto e trovò la persona che non voleva vedere,Justin.
-Cazzo Justin che vuoi?- 
-Scusami e' solo che vederti piangere mi ha fatto star male vuoi parlarne?-
-No cazzo no!Non ne voglio parlare,se mi vuoi aiutare lasciami sola nella mia depressione ok?Lasciami stare.-
-Ok scusami - e si allontanò a testa bassa.
Le dispiaceva per lui ma di certo non era ora per i dispiaceri.
Finalmente le lezioni erano terminate,prese la macchina e corse dal padre.

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Capitolo 4
*** -Quarto capitolo. ***


Quando entro' nella stanza fu sommersa dalla nostalgia,le mancavano gli abbracci di suo padre,i suoi consigli,le sue canzoni e soprattutto il suo sorriso.
Si sedette accanto a lui,gli strinse la mano e iniziò a parlare.
-Ciao papa' sono Ayline quando ti deciderai a svegliart?Ci manchi tantissimo.-
Nonostante piangesse,chiuse gli occhi si concentrò al massimo e iniziò a cantare la canzone preferita di suo padre.
Non riuscì a finere perche' scoppio a piangere,dopo qualche minuto arrivò la madre che la prese fra le braccia e la fece uscire dalla stanza.
Tornarono in sala d'attesa ,la mamma di Ayline le andò a prendere una bottiglietta d'acqua mentre lei si distese sui divanetti.
Respirava affanosamente e non capiva il perche'.
-Ayline sei tu?-chiese qualcuno.
Si alzò e si ritrovò Justin davanti-Chi vuoi che sia?-
-Credevo di essermi sbagliato,stai male?-
-No-
-E come mai sei qui?-
-Perche' . . . - non riusciva a dirlo apertamente,non era facile per lei dire a chiunque che suo padre era in coma.
-Se non vuoi dirlo fa niente ,non ti obbligo, tranquilla-
Justin la fissava negli occhi e purtroppo aveva capito che qualcosa la turbava,non sapeva bene cosa .
Senza pensarci si avvicinò a lei e l'abbracciò forte,Ayline iniziò a singhiozzare e si fece cullare dall'abbraccio.
-Justin io devo andare scusami-
-Aspetta ti do il mio numero cosi se vuoi puoi chiamarmi- prese il cellulare di Ayline ,salvò il numero,le sorrise e se ne andò.
Non sapeva per quale motivo ma stare quei pochi minuti con Justin le avevano risollevato il morale.
A casa si distese sul letto e continuò a pensare a quell'abbraccio quel piccolo gesto,che per lei era importante.
Prese il cellulare e chiamò Justin.
-Pronto-
-Ciao Justin sono Ayline-
-Ciao bella hai bisogno?-
-Stasera beh,hai da fare?-
-No ,e' un appuntamento forse?- chiese con voce maliziosa.
-No ,volevo solo uscire con qualcuno ma se non puoi fa niente-
-Ma tranquilla posso uscire,per le otto in piazza?-
-Va bene-
Chiuse e corse a preparasi,per sua sfortuna la meta' del guardaroba era a lavare.
Ma nonostante tutto trovò un paio di leggins,una maglia carina che abbinò a una maglia di pelle e dei stivaletti borchiati.
Un velo di trucco e uscì,mancavano ancora dieci minuti quindi ne approfittò per comprare le sigarette e fumarne una
Non fece in tempo a finirla che Justin gli prese la sigaretta e la gettò.
-Sei uno stronzo-
-Scusami sai non dovresti fumare?-
-Se dobbiamo discutere me ne vado-
-Ma no dai- le prese il braccio e la portò in un bar.
Preserò due drink e iniziarono a parlare,Ayline voleva raccontare la storia a Justin perche' sentiva che di lui ci si poteva fidare.
-Beh vuoi sapere perche' oggi ero in ospedale?-
-Se ti va si non ti obblica nessuno- le sorrise.
-Era per mio padre,e' in coma- Justin rimase a bocca aperta e si rattristì.
-Mi dispiace vedrai che si svegliera'-
-Lo spero-
Quando finirono di bere Justin la prese per il braccio e la portò in un posto.
Ayline iniziò a guardarsi intorno per capire dove si trovasse e alla fine capii':era sulla collinetta più alta della citta'.
-Sdraiati sull'erba-
Si distesero sull'erba e iniziarono a contemplare le stelle,Justin le indicava il nome di ogni stella raccontando una storia.
Il ragazzo si girò verso di lei .
Ayline- disse Justin.
Si girò verso di lui e i loro sguardi si incontrarono.
Non era brava a trattenere lo sguardo e dopo un paio di secondi abbassò lo sguardò.
Justin le accarezzò il viso e continuò a guardarla,Ayline si sentii in soggezione nessuno l'aveva mai guardata in quel modo.
-Justin perfavore smettila- chiese cortesemente.
-Ti da fastidio se ti guardo?-
-Non e' quello e' solo che . . .-
-E' solo che non ci sei abituata giusto?-
-Non proprio-
Quel posto le fece ricordare le corse che faceva con suo padre e una lacrima le rigò il viso.
Justin se ne accorse e gliela asciugò con il dito,si avvicinò a lei e la baciò sulla guancia.
Continuò a osservarlo sbigottita,ma tutto ciò non rese Justin nervoso.
Quel momento era talmente imbarazzante che Ayline non sapeva che fare,Justin osservava le labbra della ragazza mordendosi ripetutamente il labbro e Ayline trovò tutto ciò davvero sexy.
Senza farselo ripetere di nuovo si alzò e avvisò Justin che era tardi.
-Ti accompagno a casa se vuoi-
-No posso andare anche da sola-
-Non e' per niente prudente,fatti accompagnare dai- disse con gli occhi da cucciolo.
-Eh va bene- rispose ormai rassegnata.
CINQUE MINUTI DOPO..
-Beh eccoci arrivati,grazie per la serata Ayline ci vediamo a scuola-
-Grazie a te,a domani allora- senza neanche pensarci lo abbracciò e lo baciò sulla guancia.

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Capitolo 5
*** -Quinto capitolo. ***


Arrivata a casa Ayline si stese sul letto e strinse al petto il cuscino.
Continuava a pensare a lui,al suo sorriso la sua risata non faceva altro che pensare.
E se si stesse innamorando di lui?Non voleva innamorarsi un’altra volta sapeva che avrebbe sofferto.
Cercò di dormire e dopo vari tentativi gli occhi si chiusero.
La mattina seguente si svegliò contro voglia ,si preparò e corse a scuola.
Le lezioni come sempre furono lunghissime e noiosissime.
Ayline quando incrociava lo sguardo di Justin si sentiva morire,era la perfezione.
-Ayline- la chiamò Justin.
-SI?-
-Sei  libera stasera?-
-Si perche’?-
-Ti  va di uscire?- gli fece l’occhiolino.
-Ehm….certo va bene-
-Ti vengo a prendere sotto casa come ieri-
-Va bene-
Il cuore le batteva fortissimo era davvero emozionata,pensava gia’ a cosa mettersi e mancavano ancora ore ed ore.
La scuola finì e Ayline si diresse in ospedale,era da due settimane che non mangiava da quando il padre era in coma,era dimagrita molto.
Quando entrò nella stanza con sua sorpresa trovò Justin,rimase di stucco.
-Justin che ci fai qui?-
-Ayline ciao,volevo vedere solo come stava tuo padre tranquilla ora esco-
-No…ti  prego rimani –
Si sedette ,strinse la mando del padre come sempre e iniziò a parlargli.
Justin stava poco distante da lei a guardare la scena,non era per niente per lui quell’uomo ma si sentiva a pezzi lo stesso forse perche’ Ayline stava male o forse chissa’,non lo sapeva neanche lui.
-Ayline e’ meglio se vi lascio soli-
-No ti prego non andare-
Si alzò e andò ad abbracciarlo più forte che poteva.
-I-io non ce la faccio più te lo giuro..voglio che si sveglia che ritorni da me perche’ gli e’ successo tutto questo?- iniziò a piangere.
Il ragazzo le accarezzò lentamente i capelli e la tranquillizzò .
-Piccola si svegliera’ stai tranquilla devi solo essere forte e vedrai ritornera’ da te-
Rimase con lei nonostante avesse migliaia di impegni,era troppo fragile come il vetro.


note:)
e' un pò cortino ma non avevo tanta ispirazione scusatemi c.c spero che almeno vi piaccia recensite al prossimo capitolo zao c:

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Capitolo 6
*** -Sesto capitolo. ***


-Ayline e’ meglio se ce ne andiamo- disse Justin.
-No perche’?-
-Sei stanchissima e poi siamo qui da ore-
-Io..ehm.. forse hai ragione ,andiamo-
Anche se a malincuore uscì dalla stanza e tornò a casa.
-Justin forse e’ meglio uscire un’altra volta non credi?-
-Si hai ragione pero’ se vuoi potremmo guardarci un film-
-Non saprei-
-Almeno ti distrai un pò-
Ci penso’ su e la ragazza accetto’.
Erano solo in casa,Justin era tranquillo ma Ayline per niente,il cuore le batteva all’impazzata non sapeva che fare.
Spensero le luci e iniziò il film,il cuore di Ayline batteva  e il suono le rimbombava nelle orecchie,di certo non per il film horror ma per l’emozione.
-Paura?- le sussurò nell’orecchio il ragazzo.
-No ma ti pare?-
-Uhm vedremo- rise.
Dopo ore il film finì,riaccesero le luci e incontrò lo sguardo di Justin,non era cosi intenso si poteva sprofondarci dentro.
Il ragazzo si avvicinò a lei,le accarezzò il viso,le loro labbra si sfiorarono appena ma squillò il telefono.
Justin non rispose la chiamata,la guardò di nuovo negli occhi e la baciò,le loro labbra si incontrarono finalmente.
Il baciò durò qualche secondo ma fu dolcissimo.
Il ragazzo le sorrise e  si scambiarono sguardi per un paio di minuti.
-Ayline mi piaci un sacco –
-Anche tu..-
-Ora devo andare ciao piccola- le diede un baciò veloce e scappò via.
La ragazza lo seguì con lo sguardo fino a quando non sparì nella notte. Si fidava di lui ma aveva paura di soffrire un'altra volta,si era ripromessa di non pensare più ai ragazzi ma alla fine si era innamorata,di nuovo.

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Capitolo 7
*** -Settimo capitolo. ***


Quella sera come sempre non riuscì a dormire immediatamente,aveva in testa solo quel bacio.
Finalmente il sonno ebbe sopravvento e arrivò nel mondo dei sogni.
l'indomani si sveglò pimpante fece colazione e corse a scuola.
Le lezioni come sempre furono noiose,ma con l'aiuto dei bigliettini di Justin le lezioni furono più semplici da sopportare.
Suonò la campanella e tutti uscirono per la ricreazione,Justin si avvicino' ad Ayline la prese per i fianchi e iniziò a coccolarla baciandole il collo,accarezzandole il viso e sussurandole parole dolci.
Lei sorrideva divertita,abbracciandolo a sua volta e baciandolo.
Uscirono dalla classe dirigendosi fuori per fumare una sigaretta e stendersi sull'erba.
-Ayline- 
-Si?-
-Dovresti smettere di fumare sai?-
-Perche'?-
-Ti fa male piccola- 
-Lo so ma e' l'unica cosa che mi aiuta a superare tutto questo-
Justin le prese il viso fra le mani e la baciò lentamente assaporando quel bacio come se fosse l'ultimo.
Dopo qualche minuto Ayline disse-Uhm dicevamo?-
-Ammetilo il mio bacio ti ha scioccata- rise lui.
-Uhm si non me l'aspettavo-
-Beh aspettati di tutto da me principessa-
Senza pensarci lo abbracciò fortissimo e iniziò a piangere senza motivo,non pianse per tristezza ma per felicita'.
-Piccola tutto bene?-
-Si tranquillo e' solo che mi sono emozionata per quello che hai detto- sorrise.
-Sei sempre cosi dolce Ayline-
La ragazza sorrise fece segno al ragazzo di alzarsi e tornarono in classe.
-Ayline dove sei stata?- chiese Marie con un sorriso malizioso.
-Ero semplicemente in giardino con Justin-
-Si certo e avete solo parlato vero?- rise
-Uhm dai Marie smettila- iniziò a ridere a crepapelle,la sua migliore amica era pazza ma le voleva bene proprio per quello.
Finalmente la scuola finì e Ayline ne fu felice.
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-Piccola ci vediamo domani ok?-
-Certo tesoro- rispose lei.
Si baciarono,il ragazzo prese la strada di casa mentre Ayline entrò in casa.
Entrata in cucina sul tavolino trovò un bigliettino:
Ciao amore sono la mamma,scusami se non ti ho potuta salutare ma sono dovuta scappare per lavoro.
Resterai a casa da sola per tre giorni per qualsiasi cosa chiamami.
Un bacio.
Era felice di essere a casa sola ma non del tutto,aveva paura del buio e restare in quell'enorme casa sola soletta non l'aiutava.
Chiamò Marie per chiederle di dormire da lei almeno per quella sera ma purtroppo era in castigo (come il suo solito.)
L'unica persona rimasta era Justin ma rimanere in casa sola con un ragazzo le faceva soggezione.
-Pronto- rispose una donna.
-Ehm scusi Justin e' in casa?-
-Certo arriva subito- rispose la donna.
-Si pronto?-
-Justin sono io Ayline-
-Piccola hai bisogno di qualcosa?- chiese cortesemente.
-Ehm più che altro beh diciamo che uhm-
-Ayline dai spara- rise.
-Per tre giorni mia mamma non e' in casa e io ho paura a stare a casa da sola non e' che tu uhm ...potresti stare a casa con me?-
-Beh potrei ma che ne dici di venire tu a casa mia?Cosi conosci pure mia mamma-
-Affare fatto a stasera ciao tesoro-
-Ciao piccola-
Riattaccò molto lentamente la cornetta del telefono e rimase come una ebete in piedi davanti al telefono.
Era felice ma anche preoccupata .

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Capitolo 8
*** -Ottavo capitolo. ***


Ayline iniziò a prepararsi cercando di essere più carina per lui ma sopratutto non troppo esagerata per la madre.
Prima che tramontasse il sole si diresse a casa di Justin come un razzo.
Bussò alla porta e una dolce e bellissima signora le aprì la porta.
-Lei deve essere la mamma di Justin esatto?- disse gentilemente Ayline.
-Esatto- le sorrise la donna. Era una donna bellissima e quel sorriso beh il sorriso era come quello del figlio,una favola.
-Piacere sono Ayline- le sorrise.
-Piacere mio Pattie- sorrise la donna porgendole la mano.
-Mamma vedo che hai conosciuto Ayline- disse Justin abbracciando la ragazza.
Silenzio di tomba.
-Beh Ayline cosa ti piacerebbe mangiare?- le sorrise Pattie.
-Una cosa vale l'altra non si preoccupi-
-Ma no sei un ospite non mi sembra il caso e comunque dammi pure del tu-
-E' davvero gentile ma non deve-
-Mi arrendo- rise
Iniziò a ridere anche lei,le stava gia' simpatica ma soprattutto la trovata dolcissima.
Alle otto cenarono e Ayline rimase sbalordita,era tutto decisamente delizioso.
-Ragazzi vado in camera a leggere cercate di essere tranquilli-
Justin rise e la ragazza lo seguii.
Ora erano soli soletti,luci spente e una tv che illuminava il viso di entrambi.
Lui si avvicinò lentamente a lei le labbra si sfiorarono,quando furono accecati dalla luce.
-Ehm scusate ma mi serve una cosa-
Si fissarono negli occhi trattenendo le risate.
Finalmente si spensero le luci e ritornò l'atmosfera romantica come in un film.
Il cuore di Ayline batteva sempre di più ogni volta che Justin si avvicinava per baciarla e quando le loro labbra si incontravano lei andava decisamente in apnea.
Non capiva più nulla l'emozioni la travolgevano,la rendevano felice ma allo stesso tempo preoccupata che tutta quella felicità potesse finire da un momento all'altro.
Piano piano si addormentò pur non volendo,si rannicchiò tra le braccia di lui e iniziò a sognare.


L'odore di ospedale ormai faceva parte di lei,il suo respiro era affanoso.
Poi sentii il suono che non avrebbe mai voluto sentire il silenzio.
Il battito cardiaco di suo padre era cessato.
Si gettò sul corpo del padre,non poteva essere morto.
Lo guardò con le lacrime agli occhi poi cadde a terra,non respirava più la sua morte era vicina e..

 
Sobbalzò dal divano,era stato tutto un sogno.
Era sudattissima,Justin dormiva beatemente ma lei era preoccupatissima ,non riusciva a credere a quel sogno.

zao pellissime spero che il capitolo vi piaccia lol recensite e tanti saluti :)

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Capitolo 9
*** -Nono capitolo ***


Non faceva altro che pensare a quel sogno,uscì in giardino per prendere una boccata d’aria.
Inspirò ed espirò profondamente e lentamente,il cuore le batteva a mille ,Ayline credeva di morire.
Volevo vederlo ma l’orario di visita era terminato da secoli,in giardino iniziò  a far freddo e rientrò in casa.
In sala non trovò nessuno,non sapeva dove fosse andato Justin ma molto probabilmente era in bagno o in camera sua.
Senti degli scrichiolii sul parquet ma quando si girò non vide nulla.
Dopo qualche secondo qualcuno l’abbraccio’  si girò di scatto e si ritrovò faccia a faccia con Justin.
Le sue forti braccia la stringevano ma non troppo da strozzarla.
-Piccola come mai sei sveglia? Mi sono svegliato e non ti ho trovata perciò mi sono messo a perlustrare la casa come un segugio- rise
-Sei sempre il solito,comunque non mi sentivo molto bene e sono uscita a prendere una boccata d’aria tranquillo- mentì anche se non in parte.
Si avvicinò a lei e la baciò lentamente.
-Amore e’ meglio andare a dormire ora-
-Hai ragione- si distesero sul letto e lentamente si addormentarono.
Stare accanto a lui l’aveva tranquillizata,i suoi baci e i suoi abbracci erano la fine del mondo.
Il giorno seguente la ragazza si era svegliata semplicemente piena di allegria e molto attiva infatti era riuscita a contagiare tutti quanti anche Justin e Pattie.
Dopo aver fatto un abbondante colazione Justin l’accompagnò in ospedale per andare a trovare il padre.
Entrò nella stanza e la tristezza la invase immediatamente,la realta’ era quella suo padre era ancora attaccato a quei tubi.
Si avvicinò a lui e stranamente non versò nemmeno una lacrima,gli accarezzò lentamente i capelli e iniziò a canticchiare la sua canzone preferita.
Sentiva qualcosa,come se suo padre le mandasse dei segnali o un qualcosa del genere e tutto ciò la rassicurava.
Purtroppo le ore passarono e Ayline dovette andarsene,l’orario di visita era terminato,baciò la fronte del padre e uscii lentamente chiudendo quella piccola porta.
Justin lesse nei sui occhi la tristezza e cercò di risollevarle il morale facendole il solletico,sapeva che era il suo punto debole.
La ragazza si contorse dal ridere cercando di staccare le mani di Justin da se’,ma non ci riuscì.Iniziò a piangere,divento rossa come un pomodoro e finalmente il ragazzo capi’ che doveva smetterla.
-Oddio Ayline ti dovresti vedere fai troppo ridere- rise .
La ragazza lo guardò male ma dopo qualche secondo iniziò a ridere con lui.

NOTE:)
ciao bellissime scusate il ritardo ma non avevo ispirazione lol stavo pensando di iniziare una nuova ff beh comunque spero che vi sia piaciuto questo:)
recensite craziee.

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