Quando il destino gioca...

di JollyRoger96
(/viewuser.php?uid=299060)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il giorno x ***
Capitolo 2: *** La verità viene a galla... ***
Capitolo 3: *** La Fuga ***
Capitolo 4: *** Sorpresa ***
Capitolo 5: *** complicazioni ***
Capitolo 6: *** il segreto svelato ***
Capitolo 7: *** Ritorno alle origini ***
Capitolo 8: *** Uscita dagli schemi ***
Capitolo 9: *** La verità del rapimento ***
Capitolo 10: *** Pericolo ***
Capitolo 11: *** Ricaduta ***
Capitolo 12: *** Marionetta ***
Capitolo 13: *** La lettera ***
Capitolo 14: *** Sei grande Ran ***



Capitolo 1
*** Il giorno x ***


Era una giornata un po' speciale perchè sarei uscita dopo anni con mia madre Eri e mio padre Kogoro, quel giorno Conan rimase a casa del Dott.Agasa dato che aveva la febbre.
 La sera prima ero molto felice di rivedere mia madre ma come al solito i miei iniziarono a litigare:
 
-Ma si può sapere perchè sei sempre così disordinato?!?- disse Eri imbestialita
-Questi non sono affari tuoi Eri!- Rispose mio padre
Poi mia madre si rivolse a me dicendomi -Cara mi dispiace lasciarti da sola con questo individuo...- mentre lo diceva osservava mio padre facendo un sorrisino malefico.
Sospirai un po' mi stancavano le loro litigate ma erano fatti cosi e mi andava bene...
   
La mattina dopo noleggiammo una macchina per recarci nella prefettura di Shizuoka dato che fummo chiamati a fare da testimoni in un processo, durante il viaggio mia madre si addormento' dato che i miei avevano litigato fino a tarda notte, cosi il viaggio lo passai tranquillamente.
Arrivati alla prefettura ci dirigemmo verso il tribunale dove avremmo dovuto fare da testimoni, il processo finì bene e prima del previsto.
Ora che ci penso quello è stato il giorno piu bello della mia vita peccato che però tutto andò in frantumi... mentre tornavamo a casa , erano più o meno le 22:00, le strade erano buie e per di più pioveva a dirotto, non c'erano auto in giro e per un po' il viaggio fu tranquillo quando ad un certo punto un grosso tir con i fari spenti travolse la nostra auto: L'auto fu scaraventata nell' altra corsia ribaltandosi. Era distrutta, la parte anterione della macchina si era ripiegata verso l'interno schiacciando la parte del guidatore, io riuscì a salvarmi perchè mia madre mi grido' di tirare su le gambe di mettermi dietro il sedile di mio padre nell'impatto un pezzo vetro del parabrezza mi entro' nell'occhio destro accecandolo.  
Svenni e quando mi risvegliai ero in un letto d'ospedale, intorno a me c'erano tutti: Sonoko, Conan, il Dott.Agasa, gli amichetti di Conan, Heiji e Kazuha.
Dopo avere visto tutta le gente intorno a me incominciai a ricordare quello che era successo e percio' chiesi come stavano i miei genitori:
-Hey ragazzi- dissi con un filo di voce cercando di alzarmi un po' con le braccia ma mi venne, di colpo, una fitta dolorosissima all'occhio destro -Ahi cavolo che male l'occhio- mi misi una mano sull' occhio dolorante e notai che era bendato - Oddio perchè ho l'occhio bendato?!, mi ricordavo dell'incidente ma non di essermi fatta male all'occhio...-
-Ran avevi un vetro conficcato nell'occhio destro quando ti hanno trovata- mi disse Sonoko in lacrime.
-Sonoko perchè piangi? stiamo bene dai...- dissi pero' lei mi guardo' e si mise a pianere ancora di piu' dicendo -Ragazzi io non riesco a dirglielo-
Incominciai a preoccuparmi -ragazzi che è successo? Come stanno i miei genitori?-
-Ran ascolta, tuo padre è nell'altra stanza- disse Kazuha avvicinandosi al letto
-E mia madre come sta?- le chiesi con un filo di voce.
-Ricordati che noi siamo qui ad darti supporto e aiutari in tutti i modi possibili ricordati- mi disse Kazuha che con gli occhi lucidi stava per scoppiare in lacrime.
-Ti prego Kazuha dimmi come sta mia madre- la implorai.
-Ran... tua madre non c'è l'ha fatta è morta nell' impatto- disse Kazuha in lacrime.
-Kazuha se è uno scherzo è di pessimo gusto... ti prego dimmi che è uno scherzo!- incominciarono a scendermi lacrime senza che riuscissi a controllarle.
-Ragazzi forza è meglio uscire lasciamola da sola con Kazuha- disse il Dott.Agasa.
-Ti prego Kazuha dimmi che è uno scherzo!! TI PREGO!!!- incominciai a gridare con tutto il fiato che avevo in corpo.
Dopo un po' di tempo mi dovettero dare un sonnifero dato che ero troppo sconvolta.
 
Intanto in corridoio erano tutti li fuori ad aspettare che mi svegliassi.
-Povera Ran ci dispiace tantissimo per lei- dissero Ayumi, Mitsuiko e Genta
-Ma dove è Shinici quando serve- Disse Sonoko irritata e dispiaciuta nello stesso tempo.
Conan abbasso' lo sguardo pensando: "Mi dispiace da morire per Ran vorrei aiutarla in tutti i modi, prenderei io il suo dolore se potessi... maledizione se non fossi in questo corpo". A questi pensieri gli scese una lacrima.
Heiji se ne accorse e si sedette vicino a lui mettendogli una mano sulla spalla dicendogli -Forza Shinici fatti forza e aiutala a superare questo periodo, lo sai meglio di me come è fatta se vede qualcuno triste o preoccupato per lei si rattrista ancora di più- A quelle parole Conan si alzo' ed entro nella stanza prese una sedia e si sedette li vicino al letto.
Quando mi svegliai vidi Conan li seduto vicino a me che dormiva e provai tenerezza nel guardarlo.
 
Dopo due settimane
 
Mi misi a guardare fuori dalla finestra e pensai: "Sono sola, non ho più nessuno... Mio padre non si è ancora svegliato, Shinici che non si fa vedere, e la cosa peggiore mia madre morta. La persona che mi faceva ridere nelle litigate che aveva con papà. Ahh quanto mi mancano quelle litigate, quei litigi che duravano ore ed erano pure senza senso.Quanto mi piacerebbe vederle ancora una volta. Ma perchè io mi sono salvata e lei no, perchè, perchè, perchè?" quei pensieri continuavano a tormentarmi, incominciarono a scendermi lascrime senza che riuscissi a contollarle ma in realtà non volevo controllarle.
Dissi a bassa voce senza accorgermene -Sarebbe stato mreglio se fossi morta li con lei, adesso non starei soffrendo tanto, sarebbe un sollievo enorme-
Sonoko, il Dott.Agasa e i ragazzini che stavano sempre con Conan e Conan a quelle parole rimasero scioccati;
-Ran ti prego non dire così- Disse Conan con uno sguardo triste ma nello stempo rassicurante -Eri non sarebbe contenta di sentirti dire queste cose-
-Solo pensare che non rivedro' più mia madre mi spezza il cuore, sento come se mi avessero legato il cuore con delle catene e che fanno sempre più male, più di queste ferite che mi sono fatta, più di questo occhio che non vede più...- Dissi a Conan.
-Noi ti saremo sempre affianco non sarai sola- A quelle parole mi misi a piangere e strinsi a me Conan come non avevo mai fatto, in quell'istante anche lui si mise a piangere, io gli risposi -Grazie mille Conan meno male che ci sei tu che riesci a farmi sentire meno dolore al cuore...- e riusci, a grande fatica, a fare un acceno di sorriso.
A quell' accenno di sorriso che avevo sul mio volto tutti si rallegrarono molto anche se il mio umore non cambiava, certo ero contenta di vedere gli altri felici del fatto che mi stavo riprendendo ma le cose non cambiano più di tanto.
 
Dopo qualche giorno mi dimisero dall'ospedale, tornai nell'agenzia investigativa con Conan e vidi, come se fosse un ricordo, mio padre con una birra in mano a guardare Yoko Okino e mia madre, la sera prima di morire, che mi regalava una collana. Quella collana io la portavo al collo da allora e in quel momento la strinsi  talmente tanto quasi a farmi male. Era una collana a forma di metà cuore perchè l'altra l'aveva lei. 
Mi ricordo ancora cosa disse -Quando ti senti sola guardala e stringila e immagina di avermi li con te e io arriverò tesoro-.
Ricominciai la scuola e tutti i miei compagni di classe mi venivano a dare delle pacche sulle spalle dicendomi -Coraggio Mouri puoi contare su di noi- altri mi chiedevano come stavo e ogni volta pensavo "E secondo te come sto genio!"  ma non lo dicevo mai lo pensavo e basta.
Vedevo solo dall'occhio sinisto e a volte facevo fatica a cucinare o a fare le cose normalmente, andavo regolarmente a trovare mio padre in ospedale che non acennava a migliorare. I medici mi dicevano che era andato in coma e che non sapevano se si sarebbe mai ripreso. 
Con tutte queste cose di cui mi dovevo occupare dissi a Conan di stare dal Dott.Agasa lui, però non voleva lasciarmi da sola e insisteva tantissimo per restare li, io gli dissi -Conan io non vorrei mandarti via sei come il mio fratellino e non voglio che pensi che ti mando via perchè mi dai fastidio, al contario tu mi dai la voglia di andare avanti ma non posso darti quello che ti serve... mi dispiace- .
Il girono dopo portai Conan dal Dott.Agasa, non disse una parola per tutto il tragitto e mi dispiaceva lasciarlo così dopo aver salutato tutti andai via.
 
-Hey Shinici allora come mai stai qui e non stai da Ran? lei non me lo ha spiegato- disse il Dott. Agasa.
-Mi ha solo detto che non puo darmi cio che mi serve... ma non capisce che quello che mi serve è solo rivederla sorridere come un tempo?!... la sera la sento piangere nella sua stanza e non so come calmarla...-
 
 
Cosa succedera a Ran?
Riuscirà a superare questa situazione?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La verità viene a galla... ***


Non ce la facevo a permettermi più l'ufficio dell'agenzia, mi staccarono il gas e l'elettricità e cosi dovetti venderla...  
Incominciai a cercare lavoro per rifarmi una vita, finire gli studi questa era l'unica cosa che avevo in mente in quel momento, trovai un lavoro da cameriera in un bar di nome "L'invidiosa" nella periferia di Tokyo. La divisa era molto semplice: una minigonna nera, una camicia bianca a maniche corte abbastanza scollata, scarpe con tacco 8 e dovevamo tenere i capelli legati. Gli orari erano un po' pesanti ma era sempre meglio di niente, mi alzavo la mattina alle 6:00 per andare a scuola e subito dopo andavo al lavoro. Il mio turno iniziava alle 16:00 e finiva fino alle 23:00.  
In quel bar nessuno sapeva il vero nome dell'altro ci chiamavamo per soprannome, a me avevano dato quello di "Sheridan's".  
-Hey Sheridan's ci sono dei clienti li prendi tu?- Mi disse Bird, una mia collega.
-Si tranquilla...- odiavo camminare con quei tacchi
-Salve accomodatevi pure... va bene il tavolo numero 3?- Mi allontanai per andare a prendere un ordinazione.
-Salve cosa posso portarvi?- 
-Un' Cubalibre grazie-
-Glielo porto subito- dopo aver preso l'ordine lo portai al tavolo -Ecco a lei-
Arrivai a fine turno e salutammo e ringraziammo tutti i clienti come ogni sera prima di chiudere. 
 
Lavoravo li da sei mesi e incominciava a piacermi anche se i clienti che lo frequentavano non erano propio degli stinchi di santo. Arrivavano soggetti di tutti i tipi: trafficanti di droga o di armi, persone della peggiore specie... Bhe ma come stupirsi, quello era l'ultimo bar della periferia di Tokyo in un angolo dimenticato da tutti quindi era normale trovare gente cosi. 
Dopo un po' di tempo mi accettarono e diventai loro amica, anche perchè non sapevano di chi ero figlia. Li dovetti imparare a usare armi come pistole, fucili e coltelli, ne tenevo uno sempre con me legato alla caviglia, perchè ogni due per tre c'era una piccola sparatoria. In quelle occasioni il bancone del bar e i tavoli diventavano delle coperture per proteggersi dalle pallottole, di solito duravano 20-25 minuti massimo mezz'ora e poi tornava tutto normale.
-Hey che cavolo dici imbecille!!! Io ti posso battere in qualsiasi momento!!!- Inizio' a gridare uno dei clienti del bar ubriaco.
-Tsz.. . con quel catoricio di pistola che ti ritrovi??- gli rispose un altro cliente che, sinceramente non avevo mai visto.
-Vogliamo vedere chi si beccherà una pallottola nella testa io con il mio catorcio o te con la tua Beretta?-
Così inizio' l'ennesima sparatoria -Ma cavolo sia annoiano proprio questi è?...- dissi sarcastica a delle mie colleghe che si erano messe dietro al bancone con me. 
Tutte avevano in mano delle armi da fuoco, principalmente delle pistole, di tutte le marche: Beratta, Glock, colt e altre.  
-Tira fuori la tua pistola cavolo muoviti Sheridan!!- mi disse con violenza Bird mentre stava sparaando clopi in aria.
-A si subito...- mi ero incantata.
Tirai fuori le mie Beretta con il manico bianco la canna lucida come se fosse nuova. Me le avevano regalete dei clienti affezionati.
-Figose come sempre le tue Beretta- mi disse Selly, un altra ragazza che lavrava li con me.
Dopo circa mezz'ora di sparatoria e' tornato tutto nomale dovettimo chiudere un po' prima, era troppo distrutto il locale. 
Pulito tutto salutai tutti e mi incamminai a casa, ma prima, come ogni notte, andavo da un amico che era sempre spaparanzato su una panchina. Stavo li con lui a bere un po' di birra e a parlare del piu' e del meno.
Non lo conoscevo bene ma in quei momenti mi sembrava di conescerlo da sempre.
-Hey come è andata oggi?- mi disse Axel, questo è il nome che mi ha detto.
-Ahh come al solito, prendo ordini, servo ai tavoli e partecipo alle loro cavolo di sparatorie -.-"- dissi con voce molto stanca -Te invece?-
-Niente oggi sono stato in panciolle non mi ha ancora dato un incarico...-
-Aaaaaaaahhh il tuo capo misterioso è? si fa vedere solo quando vuole lui vero?-
-si, sono stanco di questa situazione me non posso farci molto- mi disse abbassando lo sguardo.
-Meglio che vada... ci vediamo domani, stessa ora e stesso luogo CIAO!- gli dissi sorridendo
 
Arrivata a casa la guardai e la vidi enorme e troppo silenzionsa, non mi piaceva entrare li ma non potevo stare in giro e quindi restavo in quel posto pieno di ricordi. Tutte le volte mi facevo prendere dallo sconforto e piangevo stringendo la collana di mia madre e poi pensavo Mamma la sto guardando, la sto stringendo perchè non arrivi? perchè? ti prego arriva dai! ma poi mi rendevo conto che era inutile e cosi andavo a accendere dell'incenso davanti alla sua foto.
Era da parecchio che non vedevo più Conan e cosi decisi che il giorno dopo sarei andata a prenderlo a scuola dato saremmo usciti prima da scuola.
Arrivata davanti alla sua scuola mi appoggai al muro ad aspettare che uscisse. Suonata la campanella della fine tutti i ragazzini uscirono di corsa e trovai Conan cosi lo chiamai -Conan! vieni!-
lui arrivo' da me con un sorriso che mi contagio' -Va bene se ti accompagno a casa oggi?- gli dissi sorridendo
-Ok!!!- mi disse mentre stavamo andando a casa del Dott.Agasa -Ran non ti sei fatta piu' sentire va tutto bene?- mi disse con degli occhi supplicanti
-Va tutto benissimo tranquillo ho trovato un lavoro e riesco a pagare tutte le spese- gli dissi cercando di divagare un po'
-e che lavoro è?- mi disse. Ecco la domanda che non volevo sentire -Bhe è un laoro come un altro... un lavoro normalissimo!- gli dissi cercando di fargli un sorriso falso.
-Eccoci arrivati ciao Conan ci vediamo... Ciao!-  cosi lui si avvio' verso casa salutando con la mano.
Quando era entrato non sapevo che Heiji e Kazuha erano venuti a Tokyo a fargli una sorpresa
-Hey Conan sei ternato a casa con Ran è?- disse Heiji con un sorrisino malefico 
-Oggi la voglio seguire... voglio scoprire che lavoro fa!- disse Conan molto convito e mentre stava  uscendo di tutta fretta con Heiji alle calcagna incontrarono Kazuha, dato che non volevano perdermi di vista, portarno anche lei.
Io arrivai alla periferia di Tokyo ed entrai in quel locale, con quell'insegna luminosa. Andai a cambiarmi e mi misi la divisa.
-Hey Shinici non dirmi che lavora li- disse Heiji un po sconvolto
-Spero di no- Rispose Conan -Proviamo ad entrare-
Quando entrarono li accolse Bird che rimase un po' scioccata all'idea che due ragazzi e un bambino entrassero in quel locale -Hey Sheridan's ci pensi tu a loro?- mi grido' lei.
-Si certo- non li avevo ancora visti, appena usci dal bancone e li vidi rimasi senza fiato.
-Ma che diavolo ci fate voi qui!!!!!!!- gli gridai con tutta la voce che avevo. -Questo non è un posto per voi! e sopratutto per un bambino!-
-Hey Sheridan li conosci?- mi chiese la padrona del locale
-Si sono dei vecchi amici- risposi
-Bhe allora falli sedere su dai muoviti- mi disse lei   
-Seguitemi- li feci sedere al tavolo numero sette -cosa volete che vi porti?-
-Niente- risposero quasi in sincrono fissandomi.
-Bene... a un altra cosa, qui non dovete chiamarmi con il mio nome vero ok?, il mio nome qui è Sheridan's-
Erano circa le 21:00 andai da loro e gli dissi -Ragazza è quasi da tre ore che siete qui potete andare a casa perfavore?-
-NO!.- disse Conan -Voglio vedere a che ora finisci.-
Io alzai gli occhi al celo quando un tipo grido' -C'E' ZAZ!!- e tutti tirarono fuori le loro armi.
Lui entro' incominciando a spararare come un matto. 
Meno male che mi trovavo vicino al tavolo di Conan cosi con una spinta e un salto l'avevo ribaltato in modo da proteggerci.
-Hey Sheridan's voglio  miei soldi!!!- incomincio a gridare come un matto Zaz.
Io tirai fuori le mie Beretta e gli gridai -ho solo 100 milioni!! mei mancano 50 milioni abbi ancora un po' di pazienza!!-
Intanto Conan, Heiji e Kazuha rimasero in silenzio e completamente stizziti da quando ero cambiata.
Ad un certo punto incominciarono le sparatorie, tutti contro Zaz e lui contro me -Cavolo non vale lui ha una mitraglietta!!!- poi mi venne un idea.
-Zaz io intanto ti do questi 100 milioni e tu passa tra una settimana esatta e ti ridaro' il resto!- gli dissi ma ero terrorizzata cavolo avevo davanti un pazzo psicopatico.
-D'accordo Sheridan's tra una settimana- dovettimo chiudere il locale che in quel momento era completamente distrutto.
-Ah ragazze mi sa che per un po' il locale resterà chiuso- in quel momento pensai Come diavolo faccio a procurami i 50 milioni in una settimana se il locale era chiuso? quei pensieri furono interrotti dai tre ragazzi che non si dovevano trovare li.
-Ran perchè hai delle pistole? Dove hai imparato a sparare? Ran tperchè devi dei soldi a quel tizio?- Mi chiese Conan con uno sguardo preoccupatissimo.
-Andiamo a sederci e vi spiegero' tutto-
 
All'inizio, poco dopo l'incidente, vivevo da sola e non avevo un lavoro così incominciai a indebitarmi ho dovuto vendere l'agenzia investigativa di mio padre ma il debito rimaneva di circa 150 milioni e non sapevo dove procurarmeli cosi ho pensato di chiedere un prestito ma la banca non presta soldi così andai da quello strozzino a chedere i soldi per potergli restituire i soldi cercai lavoro e trovai questo bar nel quale mi hanno assunto senza fare troppe domande. Adesso lavoro qui da circa 6 mesi e mi sento bene li tutti qui hanno un passato burrascoso la paga è buona così sono riuscita a mettere da parte i 100 milioni che ho dato a Zaz ma ora mi mancano i 50 miglioni e non so come procurarmeli dato che il locale restera chiuso per un po'.
 
-Ahh che rottura ora che sapete tutto andate a casa si sta facendo buio fuori- gli dissi con lo sguardo basso.
Mentre si avviavano scioccati Kazuha mi chiese - E tu Ran?- 
-Io devo fare una cosa prima- mi allontanai nel buio e quella fu l'ultima che li vidi.
       
 
Dove sarà andata Ran?
 
 
 
Bhe la storia non è ancora finita ma spero che vi piaccia anche questo capitolo. Lo so, lo so la storia è completamente differente da quella vera di Detective Conan però l'avevo in testa da un po' di tempo ma avevo voglia di scriverla e sentire le vostre opinioni.  

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La Fuga ***


div> Quella sera, come ogni sera, andai a trovare Axel e gli raccontai tutto, del locale che era distrutto, del debito enorme che avevo con Zaz e che non sapevo come estinguere, di mio padre e che seppi essere peggiorato e che non si sarebbe più svegliato, gli raccontai di come avevo perso l'occhio destro e della morte di mia madre. 
Mi misi a piangere disperata -Cavolo ora che le cose stavano iniziano ad andare bene mi è crollato tutto addosso... cosa ho fatto di male- lo guardai con gli occhi pieni di lacrime.
Lui mi rispose -Dai vai a ca..- ma mentre stava per dire queste parole arrivò un tizio strano, molto magro, alto che portava una giacca lunga fino ai piedi nera con dei segni bianchi sparsi qua e la. Axel mi disse -Eccolo lui è il mio capo- ma non aveva uno sguardo tanto felice all'idea di vederlo anzi aveva uno sguardo spaventato e sprezzante nello stesso tempo.
-Allora tu dovresti essere Sheridan's giusto?- mi disse quel tizio
-Si sono io... cosa vuole?-
-Niente tranqulla voglio solo fare un patto con te... io esaudisco un tuo desiderio e in cambio tu lavorerai per me.- disse con un ghigno stano.
-Non accettare- Mi urlo' Axel -E' una trappola non ne uscirai piu'!!!!-
-Tu zitto è lei che deve scegliere, allora cosa vuoi fare?!- Mi disse.
Dopo un po' se ne ando' e mi disse -Se cambi idea vieni qui e chiama il mio nome, Shadow-
Scomparì nel buoi con Axel, decisi così di tornare a casa ma quando tornai la vidi in preda alle fiamme -Oddio chiamate i vigili del fuoco presto muovetevi!!!- le grida dei passanti -c'è una persona  dentro veloci!!!-
Non sapendo cosa fare scappai, non so il perchè, non avevo più un posto dove andare e di colpo tutta la tristezza che ero riuscita a mandare via era tornata -cavolo ora come faccio- mi ripetevo singhiozzando, a forza di correre arrivai nella periferia di Tokyo e mi sdraiai su quella panchina dove stava sempre Axel e mi addormentai.
Quando mi svegliai, era ancora buoi e presi la decisione peggiore di tutte... lo chiamai -SHADOW!!!! SHADOW!!!!- con tutto il fiato che avevo in gola. 
Lui arrivo e mi disse -cambiato idea?-
-Si voglio esprimere desiderio- gli risposi franca.
-Ok... cosa vuoi-
-Che tutto torni normale, che mia madre non sia mai morta, che mio padre non sia in coma- gli dissi fissandolo negli occhi 
-Ok lo posso fare ma tutto a un costo, tu verrai a lavorare per me e farai credere a tutti che sei morta è chiaro?-
Ci pensai un po su e dissi a voce bassa -Ok va bene ma garantiscimi che loro staranno bene-
Lui fece un segno con la mano una croce dicendo -giuro..- ma lo disse con un sorrisino malefico da pazzo.
Tutto di colpo si fece buio e di colpo un lampo di luce. 
Lui mi disse -Fatto... coraggio va a vedere-, il sole era sorto, io corsi veso l'agenzia la vidi in ordine, c'era tanta gente tra cui i miei, sentì una voglia matta di andare ad abbracciarli ma li vidi piangere insieme a tutti i miei compagni di classe poi mi venne in mente nel patto. A me bastava vedere i miei sani e salvi e mi misi il cuore in pace così tornai indietro da Shadow
-Allora che lavoro devo fare?- gli chiesi
-Prima di tutto vieni con me...- mi porto' in un posto dove facevano cose veramente terribili. Mi prese per un polso e mi rinchiuse in una gabbia e mi disse aspetta e vedrai. Io ero letteralmente terrorizzata pensai Cosa mi faranno adesso? avevo le lacrime agli occhi pero' mi tratteni dal piangere perchè vidi una persona che conoscevo... Axel! 
-Ran che ci fai qui?- mi disse sicuro di se.
-Come fai a sapere il mio nome? mi hai spiato per caso?- gli dissi leggermente irritata
-No idiota, loro lo sanno da sempre il tuo nome-
-Scusa ma loro chi? e perchè ci hanno rinchiuso qui?-
-Siamo pupazzi di quel tipo, in tutto siamo in 15- mi disse con lo sguardo basso era seduto in un angolo della gabbia.
Quel tizio psicopatico mi tiro' fuori dalla gabbia e mi lego le braccia al muro e mi disse mostandomi una siringa -Vedi questa l'ho appena creata, contiene il sangue delle tre creature piu' terribili di questo mondo, Drago, Vampiro e Licantropo- a quelle parole mi venne da fare un risolino e gli dissi -Ma guarda che quelle creature non esistono- Dopo quelle parole sentii una fitta fortissima nel collo, mi stava iniettando quello strano liquido nel collo. Fece subito effetto incominciai a gridare dal dolore -AAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!! BASTA TI PREGO BASTA!!!!!!!!- Dopo circa 10 minuti, che a me sembravano ore, il dolore passo'. 
Shadow mi si avvicino' e mi disse -Guada quanto sono gentile con te, ti do' pure un occhi nuovo, con questo occhio tu potrai vedere le anime delle persone, impararerai ad usarlo- mi bendo' l'cchio che mi aveva appena impiantato, sanguinava ancora, e mi rimise dentro la gabbia.    
Quel liquido che mi inietto' fece effetto e di conseguenza mi potevo trasformare in un grosso lupo.
Mi insegno come usare le armi che mi aveva dato.
-Hey Axel anche a te ha fatto questo?-
-No, a me ha fatto altro, mi ha dato la possibilità di trasformarmi in alcune creature... il veleno che ha dato a te, lo aveva dato anche varie persone che pero' sono morte, io sinceramente non so perchè tu stai bene-
Passarono circa 2 mesi e Shadow decise di assegnarmi un lavoro, per vedere quando ero diventata fedele a lui, dovevo trovare e uccidere un certo Yusaku Kururuby, mi disse -Vai cercalo e uccidilo come preferisci- a quelle parole qualcosa scatto in me che mi disse: vai e fallo!!!.
Arrivai all'ufficio della mia vittima entrai senza che nessuno si accorgesse di me e gli tagliai la giugulare con la mia Katana. Riscivo a sentire l'odore del suo sangue e mi venne una voglia di berlo, incominciai a bere quando una voce dentro mi disse COSA STAI FACENDO TORNA IN TE RAN! così mi fermai di colpo e uscì dal palazzo normalmente tutta imbrattata del suo sangue. Mentre uscivo vidi la polizia e un ambulanza e scorsi da lontano mio padre e Conan che correvano verso il cadavere. Avevo una giacca nera con un cappuccio molto grande che mi copriva il viso così nessuno poteva vedere il mio volto sporco del sangue di quel tizio.
Non sapevo perchè voleva che lo uccidessi e non volevo saperlo. Quando tornai gli dissi -Fatto- intanto scoprii che mi aveva cambiato di posizione e mi mise in una stanza che si trovava in quella specie di prigione al piano di sopra nel quale aveva anche spostato Axel.
Mi diede vari lavori come quello. 
Un giorno chiamo' me e Axel e ci invitò a  raggiungerlo nel suo laboratorio per fare il patto di sangue.
 Axel mi  spiego' - E' un patto nel quale io divento la spalla, l'aiuto della creatura più forte di me incastonandomi in un tuo braccio-   
-A ok, se a te va bene per me è ok...-
Così mi spiegarono cosa dovevo fare, mi dissero di fare un cerchio grande e un cerchio più piccolo al suo interno e scrivere delle lettere di una lingua molto antica. Dopo aver fatto tutto dovevo questo farmi un taglio sul polso destro così come Axel, entrammo nel cerchio e lui, non so come mi entrò nel polso trasformandosi in un'specie di tatuaggio che mi prendeva tutta la mano fino alla fine dell'avambraccio. 
Mi spiego' che se volevo richiamarlo dovevo farmi un taglio nello stesso punto. Potevo parlare con lui tutte le volte che volevo dato che era sempre li con me.
 
Passo' un po di tempo e favevo sempre come lavoro il sicario per queso tipo. Mi resi conto che potevo scappare quando volevo e così una notte presi quella decisione.
Mi trasformai in lupo e incomincai a correre, correre più veloce che potevo, avevo alle calcagna le sue guardie -cavolo ma sono lupi pure questi? ma è fissato questo è?- dissi ad Axel
Lui mi rispose -Sai questo non è il momento perfetto per fare sarcasmo... approposito MI DICI DOVE STIAMO ANDANDO?!-   
-Veramente non lo so... sto andando a istinto- risposi.
Continuai a correre senza sosta, ormai le sue guardie si erano fermate, continuavo a correre perchè adoravo quel senso di libertà che ero riuscita a riprendermi dopo tanto tempo e incominciai a ululare per la felicità.
Dopo un po' mi ritrovai in una città che mi sembrava familiare, era notte e Axel mi consiglio' -Ran sarà meglio trovare un posto dove trascorere la notte al sicuro no?- 
Io gli risposi- si hai ragione- mi guardai un po' in giro - Hey guarda c'è una finestra aperta, potremmo restale li per la notte-.
Quando entrai in quella casa e mi accorsi che era familiare ma non ci feci molto caso.
 
Cosa è quella casa per Ran? 
     
 
    
  
 
  
 
    

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sorpresa ***


Image and video hosting by TinyPic" width="88" height="33" border="1"> Quando entrai  in quella casa, incominciai a annusare in giro,  l’odore che sentivo mi era molto familiare e mi dava sicurezza;  anche l’arredamento mi sembrava di conoscerlo.  
Non ci feci caso perché ero molto stanca  così saltai sopra ad un divano che si trovava in quella stanza e  cercai di dormire.                            
La mattina mi svegliai sentendo qualcosa che mi punzecchiava la schiena,  quando mi girai vidi una ragazza che aveva un bastoncino in mano.  
Guardandola meglio mi resi conto che era Kazuha.                                    
 Dal sonno che avevo sbadigliai.  
In quel momento non capii cosa stava succedendo perché  Kazuha  inizio’ a gridare e di conseguenza pure io.  
–AAAAHHH- dallo spavento mi alzai di colpo colpendo lo schienale del divano ribaltandolo -.-“ continuai  indietreggiare, leggermente traumatizzata,  e  mi accorsi di avere le spalle al muro. Pensai  “ma    dove  cavolo sono finita… Axel ti prego dimmi che è un sogno”  lui sentendo  i miei pensieri rispose “ No  è tutto  vero ecco perché  ieri ti  sembrava così familiare questo posto”.   
Guardandomi un po’ intorno vidi  il Dott.Agasa che stava arrivando di corsa da un’altra sala della casa insieme a Heiji  e Conan  urlando –COSA STA SUCCEDENDO!!!!!-    
Kazuha  rispose  spaventata –C’è un lupo!!!-                                                                                                                 
 -Ma che stai dicend…- Si dovette interrompere Heiji quando mi vide con gli occhi sbarrati.
Arrivati in soggiorno si erano fermati a fissarmi senza dire una parola.        
Axel incomincio a dirmi –Su forza fai qualcosa da lupo! Muoviti non stare li imbambolata!!!- io mi feci  prendere dal panico e feci la cosa più stupida di tutte: mi misi a miagolare –MIAO!- .           
La stanza era in un silenzio assurdo nessuno che diceva niente e mi fissavano come allocchi ad un certo punto Axel mi disse  –Ma secondo te il lupo che verso fa? MIAO SECONDO TE!!!!! Genio che non sei altro e ora come risolviamo il problema!!!-  Istigata da Axel che mi innervosiva feci un'altra stupidata  –HEY NON ROMPERE MI SONO FATTA PRENDERE DAL PANICO!!- mi misi a gridare. Mi resi conto che ormai dovevo    inventarmi qualcosa e così dissi –Eeee dovete sapere che…. Ecco…  mi hanno fatto un operazione alle corde vocali in modo che potessi parlare la vostra lingua, ma sono scappata e mi devo nascondere- è stata la cosa più stupida che abbia mai detto -.-“  ma non so come ci credettero  e per  di più  il Dott.Agasa  mi disse che se volevo restare per un po’ potevo.                                                 
Dopo un po’ realizzai che così  potevo rivedere Conan, Kazuha, Heiji e tutti gli altri mi sembrava un sogno.   
 -Su forza preparatevi che dobbiamo andare a trovarla…- Disse il Dott.Agasa tutto vestito elegante.                                              
– Dove andate?- risposi  io un po’ curiosa. –A trovare Ran… Oggi sono sette mesi che è morta-  A quelle parole avrei voluto dire NO,  IO NON SONO MORTA SONO QUI CON VOI! .    
Andai da Conan a vedere come stava e lo vidi incupito seduto sulla scrivania a guardare una foto, era la mia e disse a bassa voce –mi dispiace Ran averi dovuto dirti la verità… la verità su tutto- “ma di quale verità sta parlando?”  Mi chiese Axel  -Veramente non lo so…- gli risposi.
Arrivati alla mia lapide mi aspettavo di vedere Shinici ma invece vidi: i miei genitori in lacrime insieme agli amici di Conan e Sonoko. 
Vidi che Conan porto’ un mazzo di fiori sulla mia lapide e cosi mi avvicinai e gli misi una zampa sulla spalla dopodiche si mise a piangere  e io insieme a lui. Quando tutti erano andati via si mise a piovere e io iniziai a ululare.                                                                                                                                         
Gli dissi –Io non conosco questa Ran ma scommetto che non le piacerebbe vederti così abbatutto…. Forza dai- e così gli diedi piccola musata sulla guancia. Lui si giro’ e mi disse una cosa del quale rimasi leggermente sorpresa  –Sai tu le assomigli tanto… grazie- lo disse con gli occhi bassi.        
Arrivati a casa tutti si sedettero sui divani del soggiorno e incominciarono a riempirmi di domande.                                             
  –Perché hai un occhio rosso? Non mi sembra normale per un lupo- mi chiese Kazuha molto incuriosita e gli risposi  -Perché con questo occhio riesco a vedere le anime delle persone- risposi con  leggerezza,  tutti pensavano che fosse uno scherzo. 
Oppure –Perché hai una zampa tutta nera che sembra andare  a fuoco?-  mi chiese Heiji; gli risposi – Sono nata così non posso farci niente-. Conan mi chiese -come ti chiami?- ecco la domanda che non volevo sentire -Bhe ecco mi chiamo...- mi venne in mente il nome che mi davano al bar e dissi -Sheridan-     


TO BE CONTINUED...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** complicazioni ***


 
 
Era da un po’ di tempo che facevo lo stesso sogno, e questa cosa mi spaventava, così decisi di raccontarlo ad Axel per saperne qualcosa, cosi lo feci uscire e gli raccontai tutto:
-Ero io, ma non sottoforma di lupo, ma di un essere simile ad un umano. Ero tutta sporca di sangue e non mi importava chi avevo davanti, lo uccidevo senza pietà. Non sentivo emozioni ne di rimorso ne di felicità niente di niente. Avevo solo sempre più voglia di sentire l’odore del sangue fuoriuscire dalle ferite che procuravo a mani nude… ma la cosa che mi spaventa di più è che ero con la divisa che mi aveva dato Shadow e che eseguivo ancora i suoi ordini-
Quando glielo raccontai aveva gli occhi sbarrati e sudava freddo e mi disse –E’ lo stesso sogno che  facevano  gli altri prima di impazzire- mi disse e poi continuò –Come già sai io sono sotto il controllo di  Shadow da più tempo di te e ho visto che tutte le persone dove aveva iniettato quel liquido dopo un po’di mesi  impazzivano e incominciavano a fare per testa loro, uccidendo e torturando chi gli capitava… Il mio compito li era fermarli ed ucciderli, forse è per questo che ci aveva messo in squadra… dopo un bel po’ di tempo che facevo questo lavoro ho imparato come non farli impazzire ma era molto difficile e  sinceramente non ci sono mai riuscito- a quelle parole rimasi abbastanza sconvolta, non volevo fare del   male alle persone al quale volevo bene e gli chiesi a testa bassa –Dimmi quel modo, dimmelo e se non ci riuscirò… ti prego uccidimi- Lui mi rispose con un filo di voce quasi singhiozzando –Lo sai che non sarà facile per me…-  dopo che aveva detto questo lo abbracciai con le lacrime e gli dissi –Grazie che ci sei-     
Axel  incominciò a dirmi –Devi imparare a controllare l’altra parte di te, controlli bene la parte di lupo ma non sai come può reagire il tuo corpo a quelle altre due trasformazioni che sono il vampiro e il drago. Innanzitutto partiamo con il vampiro, che è lui a fare impazzire la gente, devi trasformarti concentrandoti nella parte più oscura di te ma nello stesso tempo riuscire a tenere lucidità. Se riesci bom il gioco è fatto… lo so, lo so facile a dirlo…-
Dopo qualche giorno dalla conversazione che avevo avuto con Axel il Dott.Agasa decise di portarci in un   agriturismo su in montagna, vennero Conan, Ai, Ayumi, Mitsuiko e Genta e persino i due di Osaka.
Arrivati all’agriturismo, era sera, diedero  le stanze ai ragazzi mentre io dovevo stare in stalla insieme ai cavalli e ai bovini.
 –Hey Axel se vuoi uscire un po’ dimmelo- dissi e lui mi rispose –Dai fammi un po’ uscire mi manca un po’ l’aria- così mi feci un taglio all’attaccatura della zampa e con il sangue che usciva uscì pure Axel.    
 Era    trasformato pure lui in lupo, era tutto nero tranne per un ciuffo bianco in cima alla testa  era buffo infondo.
Io ero una lupa grigia con delle striature grigio più chiaro sulla schiena.
-Allora Axel secondo te perché Shadow non ha ancora fatto niente?- gli chiesi –Veramente non lo so… pero’ meglio così no?- mi rispose mentre cercava di convincermi con gli occhi che voleva andare a correre un po’ –Vuoi andare a correre un po’?- gli chiesi cercando di stuzzicarlo un po’ – si da morire è da tanto che non coro nella neve!-
Così uscimmo e ci mettemmo a correre e a buttarci nella neve, era notte fonda quindi potevamo fare un po’ di casino tra di noi… -E’ da tanto che non mi diverivo così!!- disse Axel  saltandomi addosso e buttandomi nella neve  -già anche io non mi divertivo da tanto- intanto c’erano gli animali dell’Agriturismo che erano un po’ spaventati  nel vedere due lupi e i cavalli incominciarono a nitrire ed agitarsi, così io e Axel  decidemmo che era meglio che lui tornasse nella mia zampa e tornammo nella stalla.
La mattina dopo Ayumi mi venne a chiamare dicendomi –Vieni Sheridan ti stanno aspettando tutti-  mi alzai con fatica dato che la notte prima mi ero addormentata dopo mezzanotte.
Vidi tutti concentrati a vedere dentro un campo recitato e vidi che c’erano delle persone che stavano cavalcando –Mi piacerebbe tantissimo provare- disse Ayumi con gli occhi sognanti e così la feci salire sulla mia schiena e mi misi a trotterellare come un cavallo mentre tutti ridevano.
Quando feci scendere Ayumi  i  bambini corsero verso le stalle a vedere gli altri animali.
Io mi avvicinai a Conan e i due di Osaka e gli dissi –Ma sono sempre così vivaci?- e loro mi risposero – Sono bambini, sono sempre così-
-hey ragazzi volete sapere qualcosa sulla vostra anima?- io chiesi non sapendo cosa fare dato che mi  annoiavo –Io si voglio sapere qualcosa- rispose subito Kazuha –ok allora siediti- incominciai mi concentrai sul mio occhio rosso e guardai molto chiaramente la sua anima incominciai a dire -Allora è grande calda,  sarai sempre disposta a sacrificarti per aiutare qualcuno- vidi una cosa che mi spaventò un po’ così decisi di andare più affondo  e dissi –Allora non so cosa è, si vede che hai qualcuno nel cuore e so chi è   ma vedo che c’è una ferita nella tua anima non  so cosa è esattamente ma ti consiglio vivamente di stare  attenta- Quando finì Kazuha era sorpresa ma nello stesso tempo contenta di quello che le avevo detto poi obbligò Heiji a provare e così guardai nella sua anima –Allora la tua è più fredda di quella di  Kazuha, hai dei segreti che non vuoi rivelare giusto? Tranquillo non dico niente…  diventerai un grande detective hahaha  e che farai concorrenza ad un altro molto bravo di nome… cavolo non si legge è sfocato si può dedurre che questa persona c’è ma non si fa vedere tante volte.- Quando finì  Conan mi guardò allibito e stupefatto e mi chiese – Come fai?- e gli risposi- Ve l’ho detto vedo le anime delle persone con questo occhio… - in quel momento mi  avvicinai a lui e così vidi la sua anima e gli dissi –Hai un anima molto simile a quella di…- Mi interruppi subito e pensai “ha la stessa anima di quel ragazzo sulla foto…” e dissi –Sarà meglio continuare dopo, mi stancano tanto fare queste cose…- 
Mente stavamo raggiungendo Ayumi e gli altri sentimmo gridare una donna e subito Conan e Heiji corsero a vedere cosa era successo e videro il proprietari del posto impiccato. Le indagini accurate dei due arrivarono alla conclusione che prima di morire, l’assassino aveva torturato la vittima, e che ad uccidere il proprietario fu il cugino per prendere tutti i soldi in eredità però mentre lo stavano per arrestare scappò con un cavallo e incomincio a galoppare. Conan si mise  corrergli dietro ma non gli stava dietro così lo feci salire sulla mia schiena e mi misi  a correre dietro il cavallo –Conan però cosi non riusciremo a prenderlo!!- gli urlai – Facciamo così prendiamo una  scorciatoia!- a forza di correre mi trovai davanti al cavallo e          incominciai a ringhiare e il cavallo spaventato si fermò di colpo buttando per terra il fantino. –Hey Sheridan stai qui con lui che io vado a chiamare la polizia- mi disse Conan, io annui semplicemente.
Ad un certo punto, questo tizio, mi disse –Sheridan? A sei stata presa anche tu da Shadow allora…- a quelle parole mi spaventai e gli dissi –Come fai  a seperlo?- e lui mi rispose –Adesso questo non è importante… è  arrabbiatissimo e per coprire la tua fuga ha detto a quelli che eri partita subito per la missione- lo guardai e gli dissi –Ma io non ho mai accettato questa missione…-lui mi disse –ti volevo avvisare che il suo contratto dura sei mesi e dopodiché bisogna rifarlo se no si rompe, però rimane tutto come l’ha modifica, questo è il suo punto debole… lui è sempre riuscito a tenere tutti sotto di lui perché riusciva sempre a rifare il contratto in un modo o nell’altro-  ma mentre stavamo parlando arrivò la polizia che portò  via l’assassino e così rimasi in dubbio su cosa fare andarmene o stare qui a proteggere le persone a cui voglio bene.
 
CIAO A TUTTI!!!
Allora come sta andando la storia?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate,
la storia si sta complicando sempre più fino ad arrivare al punto di… 
e no, non lo dico se no rovino la suspance… 
By JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** il segreto svelato ***


ATTENZIONE :
QUESTO CAPITOLO HA SCENE MOLTO VIOLENTE QUINDI CHI NON LE REGGE FACCIA ATTENZIONE

 
La stessa sera, dell’omicidio, i ragazzi decisero di andare a vedere una prateria, dove la neve sembrava fatta di cristallo a causa della luce della luna che si rifletteva.  Andammo io, Conan, Heiji e Kazuha.
Quando arrivammo, dopo aver superato una boscaglia, lo spettacolo davanti ai nostri occhi era stupefacente : la luna piena che si rifletteva sulla neve facendola sembrare di cristallo era bellissima.
Tutta questa meraviglia fu distrutta all’arrivo di una persona che non mi aspettavo proprio di vedere: Shadow.
Quando lo vidi mi nascosi dietro a degli alberi; si avvicinò fermandosi più o meno a 15-20 metri da noi.     
Intanto Conan mi chiese sotto voce  –Sheridan che fai? Lo conosci?- ero troppo spaventata per rispondere e chiesi ad Axel –e ora cosa facciamo?!!! Non posso farmi vedere!- Lui  mi rispose –non lo so Ran, non lo so…-. Shadow incominciò a chiamarmi –Sheridan vieni fuori! Maledizione vieni subito fuori!!!- io non volevo uscire e gli altri continuavano a non capire cosa stesse succedendo. Intanto lui continuava a gridare il mio nome ed poi disse –Vieni fuori o ti devo chiamare con il tuo nome vero?! Allora RAN?-  quando disse così non seppi più cosa fare e decisi di uscire con la testa bassa per non guardare  Conan e gli altri negli occhi.
Poi tirai su la testa e guardai Shadow dritto degli occhi e lui mi ordinò –Trasformati, fammi rivedere la tua bella faccina Ran su dai…- A quelle parole mi venne una voglia di ucciderlo ma provai anche una sensazione di paura e non so il perché  decisi di obbedirgli. Girai la testa verso gli altri dicendo a bassa voce – mi dispiace …- chiusi gli occhi, mi rigirai e incominciai a ululare trasformandomi in Ran Mouri, avevo indosso la divisa nera che mi aveva dato Shadow all’inizio, una giacca nera aperta davanti , pantaloncini  neri con delle cinghie per reggere le mie Beretta e per  tutte le armi che mi servivano per il mio lavoro, una maglietta nera e scarponcini anche loro neri.
Conan, Heiji e Kazuha non credevano ai loro occhi, continuavano a fissarmi increduli. Io gli dissi –Ragazzi poi vi spiegherò tutto-
Shadow incominciò a parlare –Ti volevo presentare i tuoi nuovi padroni, da ora in poi prenderai ordini da loro… - vicino a lui c’erano due persone vestite di nero che si facevano chiamare Vodka e Gin poi uno dei due mi si avvicino e mi chiese –Ucciso quella persona?- io lo guardai e gli risposi –io non lo ucciderei mai!– Lui si arrabbiò così tanto che mi afferrò per il collo sollevandomi da terra e buttandomi  contro una roccia  gridando –IO SONO IL TUO CAPO E TU MI UBBIDIRAI E’ CHIARO?!- Poi si girò verso Shadow e gli disse –Tu mi avevi promesso il miglior sicario che avevi!!!-  Shadow rispose –infatti lei è il miglior sicario che ho ma non ti ho mica detto che fosse facile farsi rispettare da lei.-
Conan e gli altri non sapevano che fare, avevano appena visto la loro amica che credevano morta  diventata  un sicario legato all’organizzazione che dava la caccia a Shinici.
Quando Vodka si allontanò da me e si avvicinò a Shadow lui disse –Ora ci penso io a farla tornare nei       ranghi…- tirò fuori una pistola e sparò nella mia direzione, mi colpì di striscio sulla guancia. In quell’ istante mi si era gelato il sangue nelle vene e quando mi ripresi dissi –Sbaglio o la tua mira è peggiorata di molto?- lui rispose –Ma io non volevo colpire te…- mi girai subito per vedere che era successo e mi accorsi che aveva colpito Kazuha nello stomaco e mentre cadeva a terra Heiji cercò di tenerla in piedi per non farla addormentare. Mi resi conto che tutto quel sangue mi stava facendo venire voglia di berlo, infatti il vampiro dentro di me si stava risvegliando così decisi di far uscire Axel e gli dissi –Axel nascondili non voglio fare loro del male… ti prego-  lui mi guardò e annuì, si avvicinò a Heiji e Conan che cercavano di tamponare la ferita di Kazuha e disse loro che si dovevano nascondere e si nascosero dietro a una roccia li vicino.
Nel frattempo io mi trasformai in un vampiro con gli occhi rosso fuoco e gli dissi –Shadow loro non centrano niente perché lo hai fatto?!- lui mi guardò con sufficienza e mi disse –Sei un caso disperato, non capirai mai… chiunque tu conosca morirà per mano tua prima o poi quindi perché prendersela tanto per una ragazzina?- a quella frase mi arrabbiai così tanto che dissi –Shadow stai pronto perché adesso  vengo a succhiarti tutto il tuo sangue, ti infliggerò dolori e sofferenze atroci  per poi mandarti a bruciare all’inferno- lo dissi con un tono tanto minaccioso che lui si fece prendere dal panico per qualche secondo ma poi si riprese e  mi sparò dritto in fronte, feci qualche passo indietro con la testa piegata all’indietro e quando mi ripresi lo guardai negli occh, il sangue sgorgava copioso dalla ferita che avevo sulla fronte e con gli occhi da pazza e un sorriso satanico gli dissi –Sai non è così facile uccidere una persona già morta- lui mi guardò e disse –Rob pensaci tu…-  da dietro di lui saltò fuori un alto sicario in condizioni simili alle mie che mi attaccò con una  grande alabarda, per difendermi tirai fuori in un microsecondo un pugnale dalla manica del giubbotto e con quello allontanai Rob da me, feci scattare un meccanismo che dal guanto nero che indossavo facendo       uscire una lama affilata. Intanto Shadow se ne andò via senza dire niente.
Il combattimento contro Rob non durò molto, quando riuscì a disarmarlo lo bloccai dal dietro in modo che non si  muovesse e incominciai a bergli il sangue dal collo. In quel momento mi trovavo vicino alla roccia dove erano nascosti Conan, Heiji, Kazuha e Axel  e mi fissavano terrorizzati. Mi staccai da quel tipo e lo buttai conto la roccia, tirai fuori la mia pistola e gli sparai un colpo dritto in mezzo agli occhi. Gli altri non mi riconoscevano più. Ero tutta imbrattata di sangue.
Axel capì che non ero più io, ero andata fuori controllo,  mi si avvicinò e mi disse –Ran se sei ancora in te fai qualcosa per Kazuha, lo so che ne sei capace- io lo guardai negli occhi e gli dissi –E perché mai doveri fare qualcosa per questo insignificante umano? – A queste parole Heiji mi si avvicinò e mi tirò un cazzotto dicendomi –MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO, SE PUOI VERAMENTE FARE QUALCOSA PER KAZUHA FALLO!!-  Axel intervenne subito tirando indietro Heiji,  prese una pistola e mi sparò in mezzo agli occhi, Conan lo  guardo e gli gridò –Cosa stai facendo!- lui rispose –Stai a guardare… spero che funzioni- rispose lui, feci  qualche passo con la testa piegata indietro dopodiché mi avvicinai ad Axel e gli urlai –OK CHE NON MUOIO PER COSI’ POCO MA VI DIVETITE TANTO A SPARARMI IN FRONTE? SAPETE, FA MALE!- lui mi abbracciò quasi piangendo e mi disse –Sono contento che sei tornata in te… e ora ti prego fai qualcosa per Kazuha.- Guadai  Kazuha e dissi  –Deve morire- Heiji mi si avvicino e mi sollevò per il colletto della giacca urlando –Fai tutto quello che puoi ma non lasciarla morire!- io gli dissi –Adesso è troppo grave per guarirla, se invece muore la posso portare in vita- lui mi rimise giù e si avvicino a Kazuha che dopo qualche attimo spirò io gli dissi –Prendila e seguimi- andammo in mezzo al capo e gli dissi –Ora mettila giù e allontanati- mi feci un taglio molto profondo sulla mano e col sangue disegnai un cerchio intorno al suo corpo con delle lettere antiche –Una vita per una vita, io ti ridarò la tua anima grazie alla luna piena- quando posai le mani sul cerchio questo si illuminò e l’anima di Kazuha tornò nel suo corpo curando le sue ferite. Quando finì il rituale Kazuha riprese a respirare tutti le si avvicinarono e l’abbracciarono, io dissi –Vi è andata bene che c’era la luna piena se no la sua anima sarebbe rimasta nel regno dei morti-
Axel mi disse –Bhe allora adesso posso chiamarti col tuo nome dato che ora sanno tutto… e forse adesso è meglio che ti ritrasformi in lupo… sei tutta sporca di sangue- io lo guardai e poi guardai me e dissi  –O cavolo…- mi ritrasformai e gli dissi –Ragazzi per favore sedetevi così vi racconto tutto- gli raccontai di come era andata prima che incontrai Shadow, del patto che avevo fatto tutto gli raccontai e poi dissi –Allora avete delle domande?-  Fu Conan a iniziare facendomi una domanda a cui non volevo rispondere –Ran chi era la persona che dovevi trovare e uccidere?- io lo guardai con occhi molto dispiaciuti e gli risposi –Ti    prego non farmelo dire… - lui mi rispose subito –Ran dimmelo ti prego- lo guardai e mi convinsi –ok allora sapete che io, per Shadow, facevo il sicario e ho ucciso tante persone per conto di quella organizzazione per mettermi alla prova e quando decisi di scappare è perché mi avevano detto di uccidere Shi… - tirai su la   testa e lo guardai negli occhi e dissi –io dovevo trova e uccidere Shinici Kudo.-
 
Allora come sta andando la storia?
Sta diventando sempre più complicata e ora cosa accadrà?

By JollyRoger96.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Ritorno alle origini ***


Ciao a tutti!!
Vi  chiedo scusa del ritardo!  Spero che questo nuovo capitolo piaccia.
Buona lettura xD!

 
Si dovevo uccidere la persona che avevo nel cuore… dovevo uccidere Shinichi Kudo, quel ragazzo che conoscevo fin da bambina, il ragazzo di cui mi ero innamorata.
Quando lo nominai,  Conan cadde all’indietro con gli occhi sbarrati, intanto Heiji, Kazuha e Axel erano seduti su una roccia li vicino e fissavano la scenda.
Conan tirandosi in piedi e guardandomi dritta negli occhi mi chiese –E lo hai trovato?- io lo guardai un po esterrefatta e pensai  “ma mi sta prendendo in giro o cosa?”  Così mi avvicina a lui, gli sfiorai il mento con la coda e lo guardai con gli occhi più maliziosi che potevo tirare fuori dicendogli  –Scusami ma non mi predi più in giro… Shinichi- detto ciò Conan  disse –Ma che stai dicen...- lo interruppi –Ora finiscila!- lui mi guardo e disse -Ormai te lo posso anche confessare…- e sedendosi a terra mi chiese –Come hai fatto a scoprirlo?- io gli risposi –L’occhio, il mio occhio destro vede l’anima delle persone e la tua era identica anzi la stessa di Shinichi e quindi l’ho capito…-  mi sedetti davanti a lui, aveva gli occhi bassi come se non  volesse guardarmi, dopo qualche secondo passato in silenzio mi abbracciò con le lacrime agli occhi, mi prese alla sprovvista e gli chiesi –Perché piangi?- e lui mi rispose –MA CHE DOMANDE FAI! PERCHE’ SEI VIVA!!- a quelle parole mi misi a piangere anche io abbracciandolo con una zampa.
Intanto l’unica che non ci stava capendo  niente era Kazuha che chiese a Heiji –Ma tu ci hai capito qualcosa? Ma Shinichi non è mica un adolescente? o.O- e così Heiji decise di raccontare tutto su Shinichi\Conan.  Dopo aver raccontato tutto, Kazuha disse –Mi dispiace tanto  per loro due… non riescono più a incontrarsi, hanno dovuto fare credere di essere morti per difendersi a vicenda...-
Axel interruppe tutto dicendo –Ok,  Ran bisogna  ripulire il macello che hai fatto…- io lo guardai sbigottita e gli chiesi –Quale macello?- lui mi rispose –Hai fatto fuori una persona e il sangue non se ne va via da solo- lo guardai un attimo, poi guardai dietro di lui e vidi che tutta la neve era rossa, c’erano delle impronte che arrivavano fino a me e che il corpo esanime di Rob in mezzo al campo tutto sporco di sangue. Guardai Axel e gli chiesi –E come facciamo ora?- lui mi rispose –Guarda stavolta ti sei  trattenuta, di solito fai peggio… comunque ci penso io al sangue,  tu intanto pensa a ripulirti- mi guardai e vidi che il mio corpo, partendo dalla bocca fino ad arrivare al petto, era tutto sporco di sangue;           così incominciai a strusciare il petto sulla neve per terra ripulendomi dal sangue.
-Ran vieni qua ora tocca a te!- mi chiamò Axel –Devi far sparire il corpo- mi avvicinai a Rob e appoggiai  una zampa sul petto di Rob, ci fu una piccola ventata di aria calda e il suo corpo prese fuoco. Non era un fuoco normale, questo distruggeva tutto in pochi secondi senza lasciare traccia.
-Ran come hai fatto?- mi chiese Kazuha un po’ titubante –Nel mio sangue non scorre solo il sangue di un licantropo e di un vampiro ma anche di un drago e quindi sfrutto il suo potere del fuoco-  le risposi ripensando a quando lui mi fece quell'iniezione –Ah e un'altra cosa… chiamatemi sempre Sheridan –                      
-Ragazzi è meglio se torniamo indietro ora… si sta facendo tardi e si chiederanno dove siamo finiti- Disse Conan.
Detto questo feci  tornare Axel nella mia zampa e tornammo all’agriturismo.

Il giorno dopo partimmo presto per ritornare presto a casa. Quando arrivammo, raccontammo tutto l’accaduto  al Dott.Agasa che rimase un po’ stupito alle loro parole, poi Axel mi disse a bassa voce –Gli hai detto di quella  particolarità del tuo sangue?- io lo guardai un momento e mi venne in mente –Ragazzi mi sono dimenticata di dirvi una cosa su di me…  il mio sangue è stato talmente modificato che può essere utilizzato come antidoto  per qualsiasi veleno… - mentre lo dicevo osservavo Conan sperando che capisse che lo poteva utilizzare per tornare adulto, lui guardandomi disse –Quando tutto tornerà come  prima, tornerò- a quelle parole mi misi ad ululare per l’emozione.
  Heiji e Kazuha decisero di tornare ad Osaka –Ragazzi non posso permettervelo, non sarete al sicuro se Shadow decidesse di farvi del male, non sarete protetti!!!- a questa frase mi rispose Axel -“Ran lasciali andare andrò io con loro, hanno ancora tutta la vita da vivere non possiamo rovinargliela nel momento più bello, noi oramai non possiamo più recuperare quei momenti, siamo marchiati ed è un marchio irremovibile, lasciamoli vivere come più preferiscono, lasciamoli vivere anche per noi”- quelle parole uscite dalla sua bocca mi colpirono talmente tanto da convincermi. Al momento della partenza abbracciai Axel con le lacrime e gli dissi -E’ la prima volta che ci dividiamo… non fare l’eroe, se succede qualcosa scappa via con loro due, promettimelo…- lui mi rispose –Te lo prometto…  non ti ricordi la promessa che facemmo quando eravamo in cella? “ci appoggeremo sempre uno con l’altro, non ti abbandonerò e tradirò mai”-  lo guardavo salire sul treno insieme a Conan;  fingeva di essere il  cane di Heiji e Kazuha.
Dopo Qualche giorno  arrivò una lettera da parte di Kogoro nella quale chiedeva a Conan se voleva tornare a stare da lui dato che si sentiva  molto solo dopo la mia scomparsa. Quando  la lesse, Conan, venne da me chiedendomi – Sheridan  vuoi venire anche tu?- all’inizio non volevo ma poi mi sono convinta, volevo troppo rivedere mio padre, nei miei ricordi l’ultima volta che l’ho vidi era sdraiato in un letto d’ospedale in coma.

Il Dott.Agasa era contento di accompagnarci a casa di Kogoro, mi sembrava che questo incubo non fosse mai esistito. Arrivati sotto l’agenzia investigativa vidi che c’era Kogoro e insieme a lui Eri, stavano litigando come sempre, appena scesi dall’auto non riuscì a controllarmi e saltai praticamente in braccio a mia madre, le feci tante feste fino a quando lei si accorse di un ciondolo che portavo al collo, era il ciondolo che mi regalò prima dell’ incidente in macchina, e chiese a Conan –Hei glielo hai dato tu questo ciondolo? Non so perché mi è familiare- Conan non seppe cosa risponde –Si glielo dato io… pensavo che le stesse bene- Eri lo guardò per qualche secondo e poi disse –Bhe il cane è tuo…- a quelle parole pensai “ma perché tutti pensano che sia un cane?! Maledizione sembro un lupo, anzi sono molto più grossa di un lupo... bho meglio così”  salutammo Agasa e salimmo all’agenzia, mi sembrava di andare indietro nel tempo e rivedere tutto mi fece scendere qualche lacrima.
Kogoro guardò Conan e gli disse –Dai porta su le tue cose e poi raggiungimi in ufficio- Conan lo guardo e annui.
Salimmo le scale ed entrammo in casa io così decisi di andare a vedere la mia camera, quando entrai  mi venne da piangere, era tutto come l’avevo lasciato. Conan mi raggiunse e mi disse –Fatti forza Ran vedrai che riusciremo a tornare come prima- e mi abbracciò.
Scendemmo le scale per andare nel ufficio, quando entrammo un tizio mi si avvicino e disse gridando –E’ IDENTICA, STESSO MANTO, ADDIRITTUTA IL COLORE DEGLI OCCHI!!!!- poi si avvicino a Kogoro e gli disse –Ti assumo!- si girò e mi guardò –anzi assumo il tuo cane!- io non ci stavo capendo niente.

Lo so questo è abbastanza corto... 
comunque spero vi sia piaciuto ugualmente
Allora cosa vorrà questo tizio?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo! xD
Bye Bye JollyRoger96 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Uscita dagli schemi ***


Scusate ancora il super ritardo ma con la scuola e tutti gli impegni faccio un po’ fatica ad aggiornare la storia...

Questo capitolo sarà particolarmente fuori dalla storia, ma avrà la sua utilità... leggete e scoprite ;)

Ecco a voi l’VIII capitolo spero vi piaccia :)

Il nuovo cliente di mio padre, Hiroshi Toba, era un  famoso allevatore di cani lupi cecoslovacchi, venuto per chiedere a Kogoro di ritrovare la sua migliore lupa da mostra che gli era stata rubata.

La lupa si chiamava Luna e assomigliava molto a me, quindi Toba ci chiese se poteva "prendermi in prestito" per sostituirla fino a quando non l’avessero trovata.

-Ma perchè devo andare a fare una mostra canina, io infondo non sono un lupo... Conan ti prego- gli dissi -Lo sai che non dipende da me se Kogoro accetta tu devi andare...- mi rispose Conan
-Uffa però -.-”- risposi

E come previsto Kogoro accettò questo strano caso.

Bhe conoscendo Kogoro non rifiuterà mai un offerta tanto generosa,”

Infatto il signor Toba gli aveva offerto circa 200000 yen.
Mi ritrovai di colpo in un furgoncino che mi portò alla tenuta di Hiroshi dietro di noi  c'erano  Kogoro e Conan  che ci seguivano con l'auto

-Dai bella non sarà per molto, sai mi manca molto la mia Luna... ti assomiglia tanto ed è stata una sorpresa vederti li al momento, mi sembravi lei ma poi ho visto la tua stazza e ho capito che non eri tu, sei più grossa di lei...- mi disse Toba con un tono di voce un po’ malinconico,  "Ma perchè mi ficco sempre in questi casini..." pensai io

Arrivammo al suo allevamento, scesi dal furgoncino e Hiroshi  incominciò a far vedere il posto a mio padre, dopodichè decise di farmi incontrare gli altri cani. 

Mi liberò nella recinzione e subito un gruppo di cani mi si avvicinarono convinti che io fossi Luna, ma quando si avvicinarono capirono dall'odore che non ero lei, a quel punto rimasi sbalordita di una cosa: RIUSCIVO A CAPIRE COSA DICEVANO!! non mi sembrava vero, uno di loro mi chiese: -Ma tu chi sei? che ci fai qui?-  io decisi di raccontare cosa era successo alla loro compagna -Sono qui fino a quando non ritroveranno Luna, fino ad allora io la sostituirò-.                                                                 Ad un certo punto uscì da un angolo un lupo tutto nero di nome Duke, tutti gli altri si allontanarono per fargli spazio, mi disse in modo sprezzante camminando in cerchio intorno a me -Nessuno può sostituire Luna, lei era la nostra capo branco e quindi non accetto che una come te mi venga a dire che la sotituirà...- io gli risposi -una come me... come scusa?? Sono molto piu lupo di te quindi specie di meticcio stai zitto- lui mi rispose -Ma come osi parlare cosi a me! se voglio ti faccio a pezzi come niente hai capito!?- pensai "Ran non ne vale la pena lascialo nel suo brodo... ma  ti rendi conto che stai litigando con un cane!" cosi mi girai e lo mandai a quel paese, fatto ciò lui mi aggredì alle spalle, dopo un po morsi riusci a buttarlo a terra, avevo perso il controllo, stavo per morderlo alla gola per ucciderlo quando sentì una voce che diceva: -NO FERMA SHERIDAN!!!- mi fermai di colpo e mi giai verso la voce, era Conan che insieme al sig. Toba e Kogoro mi stavano correndo incontro per separarci.
Ci allontanammo -MA CHE CAVOLO STAVI FACENDO!! MA SEI IMPAZZITA!?!- mi rimproverò Conan -Non lo so, lui mi ha attaccato, io ho reagito e poi ho perso il controllo- risposi con la testa bassa.
Mio padre che cercava di scusarsi con il cliente per quello che avevo fatto ma Hiroshi rispose -Stia tranquillo, non ritirerò la mia proposta per una baruffa tra cani... Duke ha un caratteraccio con i nuovi arrivati-

Arrivarono le 19.00 perciò Conan e Kogoro andarono a casa mentre io rimasi all'allevameneto.
Mentre ero li a guardare il cielo mi si avvicinò una lupa di nome Litea che mi disse -Ciao scusa se ti disturbo, volevo dirti che Duke non è cattivo è solo che gli manca Luna,  devi sapere che sono fratello e sorella, non si sono mai separati e ora arrivi tu in sostituzione a lei dopo che è scomparsa, si è sentito cadere il mondo addosso- la guardai un pò stupita e poi risposi -So cosa prova, anche io ho una specie di fratello, siamo sempre stati inseme da quando lo ho incontato, adesso ci siamo divisi e non so se riuscirò a vederlo ancora... mi ha sempre appoggiata e mi ha aiutata nei momenti più difficili di questo periodo.- lei mi quardò e mi chiese- come si chiama?- e io risposi -Axel- di nuovo mi disse -Bel nome.... anche io avrei voluto che uno dei miei fratelli rimanesse con me, ma invece... va bhe così va la vita- mi disse mettendomi una zampa sulla spalla - Ti conviene andare a riposare che domani ti fara lavorare- aggiunse lei, decisi di seguire il sui suggerimento e mi addormentai.

La mattina dopo arrivò Hiroshi che mi venne a prendere e mi disse -Sai tu assomigli molto a Luna fisicamente ma ora devi saper fare anche gli esercizi che eseguiva lei quindi pronta per iniziare?- io lo guardai un po stanita e lo segui. Arrivammo in un campo d'erba dove gli altri 8 cani erano gia li.
Hiroshi disse -Ragazzi oggi insegneremmo a Sheridan a trainare un calessino!- mi girai di colpo verso di lui e lo guardai sbalordita e pensai "No mi spiace ma non lo farò mai! mai e poi mai!".  
Tempo neanche di un secondo e avevo già tutti gli agganci attaccati al calessino, Hiroshi si avvicinò e mi disse cosa dovevo fare. Incominciai a camminare trainandolo, era una cosa stranissima.
Imparai velovemente e quindi Toba decise di farmi tirare una slitta da neve con gli altri cani. Andammo su un monte, arrivati li montò tutta l'attrezzatura e mi mise a capo insieme a Duke -Ehi io non ti voglio qui...- io risposi -mi space ciccio ma non sono io a decidere le postazioni...- il giro andò bene.
Quando arrivammo a casa Hiroshi trovo nella posta una lettere con scritto : Alla prossima corsa che si terra tra una settimana vedi di vincere se no la tua bella "cagnolina" non farà una bella fine, subito dopo averla letta chiamò subito mio padre che si precipitò lì, decisero che era meglio che rimanesse da lui a dormire e ovviamente rimase anche Conan.

Per tutta la settimana Hiroshi ci fece allenare tantissimo.
C'era una cosa che mi irritava in modo un particolare... Shinichi che mi fissava continuamente e continuava a ridere come un cretino...

Arrivò il giorno della corsa, era Dicembre e quindi era tutto innevato, arrivammo con il furgoncino al posto e quando scendemmo mi allontanai per fare un giro, avevo una bruttissima sensazione, quella stessa sensazione che provavo ogni volta che vedevo Shadow...

Questo era VIII capitolo, sto gia scrivendo il IX  quindi tra poco sarà pronto!!!!

Perchè  secondo voi Ran sente questa brutta sensazione?
Bho ma chi lo sa...

Alla prossima JollyRoger96

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** La verità del rapimento ***


 
 
QUESTO E’ IL 9° CAPITOLO, SCUSATE PER IL RITARDO MA HO DOVUTO MODIFICARLO PIU’ VOLTE MA ORA E’ PRONTO!
BUONA LETTURA! :)

 
Quando provavo quella sensazione c’era sempre qualcosa che non andava ma non potevo certo immaginare cosa sarebbe successo.
 
La gara incominciò, ero davanti in prima fila Duke.
Il percorso era molto lungo per cui dovevamo mantenere un andamento regolare.
L’altra squadra era molto veloce, quindi vedendoli aumentai trascinandomi dietro tutta la muta –Sheridan rallenta! la strada è ancora lunga non ce la farai a correre per tutto il tragitto!- continuava a gridarmi il sig.Toba, ma io mi divertivo davvero troppo e quindi non gli davo retta.
 
Eravamo circa a meta del percorso di gara e l’altra muta di cani ci aveva superato da un po’.
Hiroshi ci fece rallentare per farci riprendere fiato. Stavamo salendo su una salita non tanto ripida ma che dava su un precipizio, camminammo ancora ed arrivammo in un piccolo bosco.
Si stava facendo sera, era uno spettacolo vedere il sole che tramontava sulla neve.
Ad un certo punto provai ancora quella sensazione sgradevole che avevo sentito prima della gara solo che  stavolta era molto più forte,  come se mi stesse mangiando il cuore, mi fermai di colpo e incomincia a indietreggiare.
Dalla boscaglia uscirono dei grossi lupi con occhi rossi come il sangue in quell’istante capii: Era Shadow.
Hiroshi e gli altri cani erano terrorizzati,  cosi presi l’unica decisione possibile: mi sfilai l’imbragatura e dissi a Duke –mentre li tengo occupati tu porta in salvo gli altri, conto su di te- lui mi guardò e annuì.
 
Incominciò a nevicare.
Uno di loro mi si avvicinò e mi disse –Tu devi essere Sheridan, o meglio Ran- lo guardai minacciosamente e gli risposi –Vi manda Shadow, non è vero?- e lui rispose –Ma brava che intuito!- a quel punto mi saltò addosso, per evitarlo mi alzai sui posteriori e lo afferrai per il collo con i denti e lo scaraventai addosso ad un albero.
Gli altri due mi guardarono minacciosamente e uno di loro mi disse –Ora tocca a noi!!- mentre mi stavano per saltare addosso il loro capo urlò -FERMI!! a lei ci penso io... ora è diventata una questione personale!-  
Incominciai a mostrare i denti, lui mi disse –Non sai con chi ti sei messa contro... cagnolina da salotto- gli risposi –Al massimo sei tu che non sai con chi ti stai per confrontare e cagnolina da salotto sarà tua madre!- questo, incavolato nero mi urlò –ORA BASTA IO TI AMMAZZO!- al quel punto ci alzammo entrambi sulle zampe posteriori, io cercai di mordergli il collo ma non ci riuscii perche mi bloccò con la zampa, gliela morsi con tutta la forza che avevo ma lui riuscì ad atterrarmi e mi morse con una tale forza che il sangue incominciò a scorrere sul mio pelo ininterrottamente, lo spinsi via con le zampe e mi dissi “Ran non puoi farlo vincere devi fermare Shadow, non puoi farti fermare da un cagnolino come questo!”  lui mi guardò e ridendo, a quel punto mi feci forza e gli saltai addosso, lo afferrai per il muso e gli strappai un occhio, e con una zampata lo ferì alle zampe.
Ci saltammo addosso in una lotta furibonda, tra ferite e morsi non avevo quasi più energie, avevo perso troppo sangue, ma con le ultime rimaste riuscì a spingerlo giù per un dirupo.
Con quella poca energia che ancora mi rimaneva mi girai e vidi gli altri due andarsene nel bosco, a quel punto mi lasciai cadere a terra in un lago di sangue e pensai “mi sa che non c’è la  faccio, questi lupi sono stati mandati qui da Shadow, ho perso troppo sangue non mi reggo più in piedi”
Avevo un taglio molto profondo alla spalla, un morso che quasi arrivava alla giugulare e tante altre ferite meno gravi di queste.
Nel frattempo Duke e gli altri cani avevano riportato allo start la slitta e Hiroshi aveva avvertito i giudici di cosa fosse successo.
Conan si girò verso Kogoro e gli disse –Io vado a cercarla!- e Kogoro – No è pericoloso! andrà la squadra di ricerca- Conan rispose quasi con le lacrime agli occhi –No devo andare adesso!- Kogoro lo guardo per un po’ e gli rispose –Ok va bene andiamo-.
 
 
 
Dopo qualche minuto riuscì ad alzarmi, zoppicando e lasciando una scia di sangue, incominciai ad avviarmi verso lo start della gara ma non feci molta strada, poco dopo vidi in lontananza Conan e mio padre e persi i sensi
 
Quando mi svegliai ero a casa, sdraiata sul mio vecchio letto e avevo Conan che dormiva vicino a me, lo guardai e mi venne da sorridere, gli diedi una leccatina sulla guancia, mi guardai la spalla, faceva molto male, era fasciata e non riuscivo a muoverla così mi riaddormentai.
 
La mattina dopo arrivò il Sig. Toba a vedere come stavo e ci diede una notizia che mi fece leggermente irritare: Luna non era stata rapita, la figlia del suo cliente gli aveva fatto uno scherzo andando via qualche giorno con la cagnolina.
Borbottai –Vi va bene che non riesco ancora a muovere la spalla altrimenti vi sareste ritrovati senza qualche parte del corpo.- Conan era seduto vicino a me sul divano e mi disse –Dai su non esagerare- facendo una delle sue risatine idiote.
 
Pensai  “comunque sono preoccupata per quello che è successo alla gara, Shadow deve aver di sicuro  modificato il veleno che somministra ai suoi “scagnozzi” per renderli ancora più forti... non saprei proprio come spiegarmelo altrimenti... cavolo che casino...” e dissi sospirando –Se ci fosse qui Axel mi darebbe una mano a risolvere sto problema-
 
ECCO QUESTO ERA IL 9° CAPITOLO... SI LO SO NON HA MOLTA AZIONE MA SPERO CHE SIA PIACIUTO ALLO STESSO.
TRA POCO IL 10°!
A PRESTO
JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Pericolo ***


Dopo quasi tre mesi Axel, insieme a Kazuha e Heiji, vennero a Tokyo.
-Axel!!!- gridai saltandogli  addosso atterrandolo, ero contentissima di vederlo –Devo raccontarti tante cose!- lui mi guardò sorridendo e mi disse –anche tu mi sei mancata!- poi si stropicciò gli occhi e mi chiese –che hai fatto alla spalla?- sollevandomi gli dissi- è una delle cose di cui ti dovrei parlare-
 
Arrivammo a casa che si fece notte; uscimmo ed andammo sulla riva del fiume e lì gli raccontai tutto quello che era successo: Lui mi disse –cavolo questo è preoccupante se si continua cosi... finirà male- io gli risposi – Axel ho paura di non riuscire a fermarlo, sta diventando sempre più forte...- lui mi guardò e mi disse – Devi pensare anche alla possibilità di non farcela, il veleno che ti ha iniettato è molto forte e se veramente ne ha creato uno più forte siamo nei guai...- in quel momento  vedemmo una stella cadente nel cielo scuro come la pece e ci mettemmo a ululare, avrei voluto che quel momento fosse infinito.
  
Il giorno dopo, Axel, Conan, Heiji, Kazuha e io, andammo a fare un giro per Tokyo per riuscire a capire come Shadow fosse sempre un passo avanti a noi.
 Mi vennero in mente un sacco di ricordi che non potevo condividere con nessuno per colpa del contratto con Shadow.
Passammo davanti alla mia vecchia scuola dove vidi una targa con scritto il mio nome, gli altri erano andati poco più avanti. Mi sedetti davanti per leggerla, misi le orecchie indietro e mi venne da piangere  –si ricordano di me...- mi si avvicinò Conan e mi disse –certo che si ricordano di te... come si fa a dimenticarti!- io mi girai di scatto e lo abbracciai dicendogli a bassa voce –Grazie Shinichi-.
 
Andammo avanti e finimmo nel posto in cui incontrai Shadow per la prima volta e lì mi sembrò di vederlo in ogni angolo a spiarci:  incominciai a stare in allerta; anche Axel se ne era accorto.
Dissi –Heiji porta via Conan e Kazuha...- e lui mi chiese –Perchè scusa?- Axel lo interruppe dicendogli –c’è Shadow... è meglio se ve ne andiate- detto questo si piazzò davanti a noi Shadow in carne e ossa.
Io e Axel facemmo dei passi   intento gli altri si stavano nascondendo, re  -cosa  ossa. ciai a stare in allerta; anche Axel se ne era accorto.
anti, mi sedin avanti rognando, intanto gli altri si stavano nascondendo, e lui ci disse –Calma ragazzi sono qui per proporvi una tregua- Io tirai su la testa incuriosita e gli chiesi – quali sono le tue richieste- e Shadow rispose –no non qui... ci sono persone che non devono sapere... se sei interessata mi presenterò io al momento giusto- Axel lo interruppe gridandomi –MA SEI MATTA E GLI DAI PURE RETTA?!- io lo guardai un po’ sbalordita e gli dissi –ma secondo te io gli d’ho retta?- ad un certo punto Shadow ci disse –va bene allora se non volete darmi retta vi ucciderò entrambi!- A quel punto dissi ad Axel –mi devo trasformare non posso fare niente sotto questa forma, ti ricordo che se io mi trasformo pure tu ti trasformi- lui mi rispose: –ok ma stai attenta!- Mi trasformai in vampiro ...: –oddio quanto mi mancava l’odore del sangue che pulsa nel cuore degli umani!- Raccolsi velocemente i capelli in una coda alta e dissi con un sorriso sadico –Sai, oggi io ti farò esplodere le viscere!- tirai fuori le mie lame e gli saltai addosso e lui mi respinse solamente con il movimento della mano – Hey sei fortino e’?- a quel punto mi attaccò lui e riuscì senza sforzo ad afferrarmi per il collo e a bloccarmi contro un muro. Da lontano sentivo una voce che diceva –Lasciami andare! devo aiutarla!- era Shinichi trattenuta da Kazuha –Le saresti solamente di intralcio! stai qui Conan!-.
Ad un certo punto Shadow tirò fuori una siringa contenente il veleno modificato e mi disse –con questa tu diventerai sempre più forse e la tua coscienza sempre più debole...– guardando gli occhi gialli di quell’ “uomo” sentii la paura partire dalle profondità del cuore. Feci cadere le lame e incominciai a prenderlo a calci cercando di liberarmi ma senza riuscirci: lui mi tirò su per il collo e mi scaraventò per terra. In quel momento Axel gli si scagliò addosso facendolo cadere a terra, non prima però che Shadow riuscisse ad infilarmi l’ago nel collo iniettandomi il veleno. Mi misi a gridare, mi strappai l’ago e mi appoggiai la mano sul collo: il sangue usciva copioso!, Girandomi vidi Axel che combatteva con Shadow impugnando una delle mie lame. lo vidi cadere a terra stremato e vidi Shadow afferrarlo per il collo alzandolo da terra. Shadow mi guardò con uno sguardo da maniaco e mi urlò –ci si vede all’inferno Sheridan!- e subito dopo trapassò il mio amico con la mano sbattendolo a terra, Un tremendo urlo di dolore usci dalla sua bocca.
Subito dopo Shadow sparì avvolto da una nube di fumo nero  come un paio di ali corvine.
Io mi precipitai da Axel in lacrime e si avvicinarono anche gli altri –AXEL! NON PUOI MORIRE SEI COME UN FRATELLO PER ME! TI PREGO SONO PERSA SENZA DI TE!! TI SCONGIURO!-lui mi guardò e mi disse –stai tranquilla non ti abbandono, sarò sempre nel tuo cuore; fino a quando ti ricorderai di me io non morirò...!- a quel punto provai a fare la segreta magia per riportarlo in vita,: mi tagliai le vene del polso e feci un cerchio usando le lettere di una lingua morta. Axel mi interruppe dicendomi –è inutile non puoi riportare in vita uno gia morto da tempo- e io gli risposi –tu non sei gia morto, il tuo cuore batte, essere vivo non vuol dire solo respirare ma anche fare azioni con coscienza... quindi tu sei il più vivo di tutti qui! hai carattere, sei solare, fai tante cose buone, mi hai salvato la vita non so quante volte, mi sei sempre stato accanto... e io ti salverò questa volta- intanto mi sentivo sempre più debole per il veleno che ormai era in circolo. Ero appena riuscita a finire il cerchio col mio sangue quando si mise a piovere. Axel mi mise una mano sulla guancia e mi disse –io sono un buono a nulla, non sono riuscito a impedire ha Shadow di iniettarti il veleno...- e io gli risposi –tranquillo sono molto forte riuscirò a controllarlo...- e tra me e me pensai “Axel sappiamo entrambi che non ne uscirò viva da questa faccenda..”.
Mi ritrasformai in lupo.
Ad un certo punto Axel incominciò a sputare sangue e mi disse con le lacrime agli occhi –Non ti dimenticare di me...- io gridai! –Axel! resisti ancora qualche secondo!- mi misi sul bordo del cerchio però non ero certa che funzionasse per il veleno, mi concentrai, ero debole, incominciai a ululare come non avevo mai fatto, pregando e implorando che si salvasse:  era tutto ciò che mi era rimasto.
Il cerchio incominciò ad illuminarsi ma non era abbastanza, non avevo abbastanza forze.  Ad un certo punto sentii un aumento di energia: abbassai la testa e vidi Kazuha con le mani sul cerchio. Urlai -lo sai che ti porta via anni di vita...- e lei mi rispose –Non mi importa, se è per salvarlo farò di tutto per aiutarti!- e poi si aggiunsero Shinichi e Heiji : mi guardarono con un sorriso e io ricominciai a ululare più forte di prima! Vedemmo una colonna di luce bianca partire dal cerchio: Fu un attimo e poi si spense all’improvviso. Ci staccammo dal cerchio, e guardammo Axel sperando che si alzasse... , passavano i minuti ma non si svegliava, mi sedetti davanti a lui sdraiato a terra immerso in un lago di sangue. Kazuha si mise a piangere e si appoggiò a Heiji. Le mie lacrime cadevano su di lui. Mi si avvicinò Conan appoggiandomi una mano sulla spalla, io mi accucciai tra le zampe di Axel e misi il mio muso sotto il suo.    
 
QUESTO ERA 10° CAPITOLO, DRAMMATICO NE? E ORA COME FARA’ RAN\SHERIDAN A COMBATTERE DA SOLA SHEDOW?
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO GIA IN LAVORAZIONE
BYE BYE ALLA PRISSIMA
JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Ricaduta ***


Il tempo passava e lui non si muoveva, il suo corpo era fradicio per la pioggia.

Mi rimisi seduta, abbassai la testa, chiusi gli occhi e dissi –Non è possibile, non ci posso credere, ti prego dimmi che è uno scherzo...- poi senti una voce debole che diceva –di che scherzo parli...?- io aprì di colpo gli occhi –Axel! sei vivo!- mi abbassai e appoggiai il mio muso sul suo collo e gli chiesi – ce la fai ad alzarti?-  Heiji disse –Non deve fare sforzi lo porto io- lo prese in braccio e tornammo a casa.
 
Eravamo quasi arrivati  a casa, si era fatta sera, incominciai a stare male, sputavo sangue, le vene del mio corpo pulsavano, mi sembrava di andare a fuoco, la testa mi sembrava che scoppiasse.
Mi misi una zampa sulla testa e incominciai a barcollare, e mi misi a gridare.
Conan e Axel, che saltò giù dalle braccia si Heiji, mi si avvicinarono di corsa chiedendomi
 –Sheridan che hai?!- io abbassai la testa e gli dissi –Non riesco... ries...- a quel punto mi sedetti con la testa bassa, ero completamente impazzita, feci un sorriso da pazza e spalancai gli occhi,  mi si restrinsero le pupille e dissi –Non sono mai stata cosi bene- alzai la testa di colpo –Ragazzi siete pronti a vedere la paura?- Conan mi chiese –ma che stai dicendo Ran?! Torna in te!-  diventai seria e feci un passo in avanti e gli dissi –Tu sarai il primo a vedere il suo creatore...- mi si allungarono le zanne e gli artigli, feci un balzo verso Conan ma non riuscì a prenderlo perchè Axel lo trascino via e gridò  –SCAPPATE!!- si misero a correre e dissi – sapete che non mi sfuggirete...- e gli corsi dietro.
Axel mise giù Conan e gli disse- continua a correre che ci penso io qui- Shinichi si girò e gli disse
-no, non posso lasciartelo fare- Axel non fece in tempo a rispondere che li avevo gia raggiunti, lui si girò e mi disse –Ran torna in te...- io risposi – Mi spiace, ma Ran non c’è al momento!- stavamo per metterci a lottare, quando Conan si mise in mezzo e mi gridò –RAN TI PREGO FERMATI!- io gli saltai addosso lo avevo in mezzo alle zampe, lo ferì con gli artigli alle braccia, gli chiesi – non hai paura ragazzino?- e lui mi rispose –no perchè mi fido di Ran!- a quel punto incominciarono a uscirmi lacrime, mi stavo riprendendo e mi accorsi che avevo Conan in mezzo alle zampe che sanguinava –Conan che ti è successo?!- poi vidi i miei artigli sporchi del suo sangue e mi ricordai tutto, mi scansai subito da sopra di lui, feci qualche passo all’indietro e dissi –cosa mi è successo, non riesco più a controllarmi, dovete stare lontano da me- Axel, insieme agli altri, mi si avvicinò e mi disse –Sheridan ti aiuterò a controllarlo... vedrai ce la farai- e io gli risposi –no ragazzi devo stare lontana da voi! Se la prossima volta non riuscissi a tornare in me potrei uccider...- in quel momento mi venne un altro attacco, abbassai la testa per il dolore –ragazzi andatevene!- Conan disse –Ma Ran...- io gli gridai –ADESSO!! MALEDIZIONE!- il dolore passo di colpo, avevo perso il controllo di nuovo, tirai su la testa e dissi –ciao ragazzi, ci si rivede!- si misero a correre, sentivo il sangue ribollire, mi esaltavo come il leone con le sue prede, e gridai –Uuuu! siiii ora ci si diverte! Correte correte mie piccole prede tanto vi trovo!- si erano divisi, mi sedetti e pensai “ragazzi così mi rendete la scelta difficile da chi vado?” e scelsi di seguire la preda che mi sembrava più facile da prendere.
Seguì l’odore di Kazuha e la vidi insieme e Heiji, e dissi tre me e me -tesori hanno il fiatone, dai venite da Sheridan che ve lo fa passare- sbucai fuori dell’angolo, mi avvicinai e dissi – ora basta scappare- mi avvicinai mostrando i denti e con un balzo immobilizzai Kazuha –Hey ragazzina sei pronta a vedere l’aldilà?- mentre la stavo per mordere al collo, Heiji mi colpi con asse di legno che mi fece cadere lontano da Kazuha, -Hey ma come ti permetti cicco bello!- mi rialzai di colpo e riuscì a prenderlo per una gamba, mentre cercava un via di fuga con Kazuha, lo feci sbattere a terra, a quel punto salto fuori Axel che mi salto addosso, mi spinse via da Heiji, mi mostrava i denti e mi disse –Ora basta, Ran reagisci!- a quel punto senti un richiamo, era Shadow, mi fermai di colpo alzai la testa e la girai verso il suono e dissi- giocheremo un altra volta ora mia piccole prede, ora  devo andare- mi misi a correre verso il richiamo.
Axel mi gridò –Ran dove stai andando fermati!- si sedette e Conan gli si avvicino preoccupato e gli chiese –Axel che è successo?!- e lui rispose –quel richiamo era di Shadow- si sedette- ora lei è dalla sua parte, il veleno che le ha iniettato l’ha come tolto la capacita di vedere cosa è giusto o cosa è sbagliato, ora lei è completamente soggiogata da quel mostro...-
 
Nel frattempo io avevo raggiunto Shadow, si trovava in cima a una piccola collinetta,  mi trasformai in vampiro e mi inginocchiai di fronte a lui, -Finalmente sei tornata da me, ora ubbidirai al tuo nuovo padrone- da dietro una pianta venne fuori Gin.
Mi inginocchiai davanti a lui e dissi – mi dica cosa devo fare- lui mi guardò e sorrise –uccidilo, uccidi Shinichi Kudo e portami il sul corpo- alzai la testa e dissi- come vuole lei-    
 
CHE NE PENSATE DI QUESTO 11° CAPITOLO?
FORSE UN PO’ CORTO, PERO’ E’ INTENSO! >.<
CI VEDIAMO AL 12° CAPITOLO!
Bye Bye JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Marionetta ***


Image and video hosting by TinyPic" width="88" height="33" border="1"> -Uccidi Shinichi Kudo ecco cosa voglio- mi ordinò Gin – Come vuole lei capo- e aggiunse –farai il lavoro domani ora va a riposarti-.
 
Ero ritornata ad essere il burattino di Shadow, avevo praticamente perso tutto il mio libero arbitrio.
 
Aspettai che ritornasse mattina appollaiata su di un albero. Quella mattina era nuvolosa e non si riusciva a vedere il cielo.
Quando arrivò Gin mi disse –Prima di uccidere Kudo voglio che fai una specie di test per controllare le tue capacità... cerca Hioshari Yamamochi e portamelo qui- io annuii e incominciai a cercarlo.
Misi il cappuccio per non far vedere la mia faccia a nessuno, avevo solo una sua foto e così provai a fare un collegamento tra la foto e la sua anima, riuscivo a vedere le anime di molte persone, ma non trovavo la sua, sembrava come svanita, la percepivo, ma non capivo dove si trovava.
Ad un certo punto vidi come una scia della sua anima che mi guidò da lui, correndo e saltando da un palazzo all’altro arrivai da lui.
Era in un cimitero, aveva la testa bassa e i pugni chiusi, davanti a lui c’erano tre tombe, io mi avvicinai e mi disse – Guardi loro sono mia moglie e i miei due figli, sono stati uccisi per colpa mia, mi sono immischiato, in cose in cui non centravo e loro... hanno pagato...- si mise a piangere, io gli misi una mano sulla spalla e gli dissi –Mi spiace molto per la sua disgrazia, ma le devo chiedere di venire con me- a quel punto tolsi il cappuccio e l’uomo si spaventò per qualche secondo poi mi disse con una faccia serena –Tu sei la morte, vero? Ti stavo aspettando, non voglio vivere in un mondo dove non posso più rivedere la mia famiglia...- alzò la testa verso il cielo e con gli occhi chiusi.
 
Portai Hioshari da Gin.
Io mi feci indietro e vidi Yamamochi che girò la testa verso di me e disse solo con il movimento delle labbra “Grazie” io pensai “Grazie di cosa, stai per morire e mi  ringrazi?” non riuscivo proprio a capire questo suo gesto.
Gin si rivolse a me ridacchiando e disse –Uccidilo in un modo cruento- io ubbidii, mi avvicinai all’uomo e gli dissi  –Qual è il tuo ultimo desiderio?- e lui mi rispose – Non mi serve un altro desiderio, il mio l’ho praticamente raggiunto...- io risposi –Come vuoi tu-  mi misi dietro di lui e con un pugnale che avevo nascosto nella manica della giacca, gli recisi la trachea.
Vedere tutto quel sangue che sgorgava dalla sua gola, mi mandò in estasi, lo tirai su e incominciai a bergli il sangue, caldo pieno di rimpianti e tristezza.
 
 
Il suo corpo era a terra, riuscivo a vedere la sua anima uscire dal suo corpo e sembrava quasi ballare, era insieme ad altre tre anime, piano piano incominciavano ad allontanarsi.
Più le guardavo più sentivo un senso di serenità e pensai “è questo che si prova quando si muore?”.
  
 A quel punto arrivò sera e Gin mi disse –Bene ora inizia la tua caccia a Kudo- io risposi annuendo.
Pensai di giocare un po’ con lui prima di ucciderlo, così presi il cadavere di Hioshari e lo portai all’agenzia investigativa, mi accertai che non fosse nessuno e appena entrai infilzai il cadavere con degli ami da pescatore molto grossi, sulle braccia, polsi, spalle, cosce, polpacci, talloni e dietro il collo e per farlo stare diritto inchiodai un’asse di legno sulle spalle e lungo la schiena, e gli incisi con il pugnale un sorriso –Ma come sei sorridente! Sei felice?- mi misi a parlare al cadavere.
 Con dei fili legati agli ami lo appesi come una marionetta al tetto e poi misi un meccanismo che lo faceva ballare appena accendevano la luce con una musichetta che faceva venire i brividi, imbrattai tutta la stanza di sangue e lasciai un biglietto sulla marionetta umana con scritto: “State attenti, state in allerta, io ci sono, nascosta nell’ombra, vi farò precipitare tra le fiamme dell’inferno e il primo che cadrà sarai tu Shinichi pronto a giocare?” firmato “Ran”.
Fatto ciò, uscì dall’agenzia e mi nascosi in cima ad un lampione a vedere la scena.
Vidi arrivare Kogoro ed Eri che stavano entrando in casa e dietro c’erano Axel, Conan, Heiji e Kazuha, non capivo cosa si dicevano e sinceramente non m’importava.
Salirono in casa e appena accesero la luce, voilà ecco lo spettacolo, la marionetta incominciò a ballare, ad un certo punto un braccio si staccò dall’asse e dagli ami, si squartò uscì un sacco di sangue,  Eri e Kazuha si misero a gridare per lo shock e quest’ ultima si girò di colpo verso Heiji con le mani sugli occhi appoggiata a lui, Conan intanto era riuscito a bloccare la musichetta e la marionetta umana, Axel capì subito che ero stata io e vide un biglietto, non fece a tempo a prenderlo che Kogoro lo afferrò e disse-Chi è sto maniaco! se lo trovo lo ammazzo!- lesse il biglietto ad alta voce e anche la firma –Come possono fare una cosa del genere e poi dare la colpa alla mia piccolina, gliela farò pagare anche se fosse l’ultima cosa che faccio!- Conan sentendo quella lettera impallidì di colpo e disse- ok vuoi giocare? va bene giochiamo.- io riuscì a leggere le sue labbra e decisi che per oggi bastava così.
Pensai “hahaha che ridere le loro facce! hahaha” e me ne tornai sull’albero della collinetta ad aspettare il giorno dopo.
 
HAHAHA UN PO’ DA PAZZI QUESTO CAPITOLO VERO?
COSA AVRA’ IN MENTE DI FARE SHINICHI?
BHO MA CHI LO SA... SI VEDRA’ AL 13° CAPITOLO!
BYE BYE JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** La lettera ***


Erano passati un po' di giorni dalla "marionetta umana che avevo creato" e stavo aspettando una loro mossa appollaiata sul mio solito albero "ma quanto ci mettono a venire? meno male che era il più grande detective del giappone! quanto gli ci vuole a trovare un piano?!"  e gridai -MI STO ANNOIANDO!-.
Dopo poco senti il richiamo di  Shadow -Ma che vuole questo da me ora! ho da fare!- arrivai da lui in poco tempo, mi inginocchiai ai suoi piedi e mi consegnò una lettera - Questa portala all'agenzia di tuo padre e apetta fino a quando non la aprono- intanto si girò per andaresene, io lo guardai e gli dissi -che c'è scritto?- e lui rispose -te lo dirò quando tornerai da me...- e se ne andò lasciandimi con un pugno di mosche, lo guardai e appena se ne andò mi alzai e con una mano mi scompigliai la frangia e dissi -Vaffan**** quel vecchio del c****, non mi da mai risposte!-.
Mi incamminai verso l'agenzia, ero incappucciata come al mio solito in modo che le persone non riuscissero a vedere il mio viso e che potessero riconoscere la "figlia morta del Detective Mouri".
Erano piu o meno le 20 quando inbucai la lettera senza farmi vedere, mi misi incima al lampione per osservarli fino a quando non aprissero la lettera.
Dopo circa un' ora vidi Conan, Heiji e Kazuha rientrare e ritirare la posta, -ho finalmente non ce la facevo più ad aspettare- prese la lettera pensado che fosse una normalissima lettra e la posò sul tavolo dove Kogore guardava la TV, pensai "devo sapettare ancora?! ma uffa leggete sta maledettissima lettera! cacchio!!!"  poi vidi mio padre che prese la lettara e vide che non c'era ne il mittente ne il francobollo, l'aprì e lesse:

"Salve sig.Mouri lei e la sua famiglia siete invitati a un gioco sul mistero, con omicidi da svelare, di paura.
Il gioco si chiama Chi sarà la prossima vittima?.
La preghiamo di partecipare e che inviti anche tutti i suoi amici o persone che pensa essere interessate a questo genere di giochi.
Inviti anche sua moglie.
Ci saranno sorprese per tutti.
Si presenti il 26/9 alle 20.00 nello chalet alla base del monte Fuji a est, è l'unico chalet in quella zona.
saluti."

Mio padre la guardò un pò perplesso -il 26 è l'anniversario della morte di Ran- , Conan gliela rubò di mano e disse -strana sta lettera non ha neanche la firma niente, solo questo strano invito, ma la cosa più strana è la data- Kogoro subito se la riprese e gli tirò un pugno in testa -Brutto marmocchio! non ci provare più!- la guardò un pò e disse -noi ci andremo! invita quei tuoi amichetti e il Dott.Agasa così non mi starai tra i piedi, fa venire anche i tuoi amici di Osaka- Conan riuscì a riprendere la lettera e la portò nella mia vecchia stanza dove lo aspettava Axel insiema a Heiji e Kazuha.
La lessero e Heiji disse-forse non è che centra qualcosa con Ran?- Kazuha rispose -povera Ran, secondo voi sta soffrendo?- Axel ripose -non credo anzi credo che si stia quasi divertendo, con il veleno che le è stato iniettato la mente impazzisce completamente e ti fa ubbidire agli ordini, qualsiasi siano, con un euforia e più sono malati gli ordini più la persona in questione si diverte in modo sadico...- tutti abbassarono lo sguardo e poi Axel aggiunse- riguardo alla lettera sembra un pò stara come cosa, però faremo meglio ad andare se centra con Shadow di sicuro non finirà bene-.

Ero riuscita a capire cosa diceva la lettera leggendo il labbiale di Kogoro e pensai "cosa avrà in mente quel vecchio?".
Scesi dal lampione e tornai da Shadow e insieme a lui c'era il mio nuovo capo Gin e mi disse -bello il lavoretto che hai fatto con quel cadavere, utilizzarlo poi come messagio ancora megli...- lo interuppe Shadow -Basta, adesso che le lettere sono arrivate a destinazione ti dirò a cosa servono realmente- lo guardo e gli chiesi- le lettere?- si girò e mi guardò con la coda dell'occhio e mi disse- si ho fatto inviare una lettera anche alla tua amica Sonoko, adesso torniamo a noi, quando verranno al posto stabilito tu... dovrai ucciderli tutti- alzai lo sguardo di colpo, poi feci un sorriso un da pazza e dissi -Si, avevo voglia di fare un massacro, lo sguardo terrorizzato delle persone mi eccita e mi fa venire voglia di uccidere ancora, ancora! ANCORA! si non vedo l'ora! hahahaha!- intango Gin guardava me e Shadow con uno sgurado un pò spiazzato e disse -meno male che non faccio parte di questo settore dell'organizzazione, è da pazzi- Shadow lo sentì e gli disse- ci sono tante cose che l'oragnizzazione non sa di questo di questo settore, e non devono saperlo, tanti di voi neanche sanno che esistiamo, noi ripuliamo le cazzate e le schifezza che laciate!- Gin lo guardò e disse -Quindi siete come degli specie di spazzini!- Shadow gli rispose senza neanche grarsi verso di lui -si come degli spazzini..., ma a te non devo dare spiegazioni ne di cosa facciamo qui, ne di come facciamo a sistemare i vostri casini e quandi se cerchi di irritarmi sappi che un umano insulso come non potrà mai arrivare al mio livello sappilo- si girò verso di lui e gli fece vedere i suoi occhi illuminarsi di giallo/oro e le pupille allungarsi come quelle di un rettile, Gin non seppe cosa rispondere e rimase un pò spaventato dagli occhi di Shadow,
tornò a me e disse- adesso calmati, il tutto succederà tra un settimana è inutile sprecare enerie adesso- io lo guardai e dissi -uffa va bene...- mi calmai e mi congedai da Shadow e tornai  sul mio albero, in cima a quella collinetta che mi faceva vedere la città dall'alto.


CIAO A TUTTI, HO FATTO UN PO' TARDI CON IL NUOVO CAPITOLO, MA SPERO CHE VI PIACCIA, SONO RIUSCITA A IMPOSTARE DELLE IMMAGINI NEL CAP 12 E NEL CAP 4 SPERO VI PIACCIANO, FORSE L'IMMAGINE DEL CAP 12 NON MI è USCITA MOLTO BENE.
AL PROSSIMO CAPITO CIAO!

JollyRoger96

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Sei grande Ran ***


Scusate per la lunga anzi lunghissima attesa ed ecco l'ultimo capitolo spero vi piaccia ;)

 

Passò una settimana e arrivò il fatidico giorno.

Erano tutti eccitati per quasto invito, Kogoro aveva affittato un furgoncino per farci stare tutti. Lui guidava e di fianco aveva Eri con la cartina.

-Hey Conan non vedo l'ora di arrivare li, tu no?- chiese Ayumi, lui rispose in modo un pò assente -a si anche io...- -Tutto ok Conan?- chiese lei un pò preoccupata, Conan la guardò e le disse sorridento -si si tutto ok sono solo un pò stancò.- lei lo guardò e gli sorrise, poi intervenne Mitsuhiko -Scommetto che tu svelerai tutti gli enigmi che ci proporranno- lo interruppe Genta – non li scoprirà da solo, lo scoprira insieme a noi, i giovano detective!- e si misero a fare casino tra di loro.

Dietro a Conan erano seduti Heiji, Kazuha, Sonoko e in un angolino Axel (sottoforma di lupo).

Erano in macchina da circa un'ora e i giovani detective si stavano stancando fino a quando si sentì Kogoro gridare -Ma dove cavolo ci stai mandando Eri! Vedi non sai neanche leggere una cartina! Maledizione!- lei rispose -la sò leggere ma tu non fai quello che ti dico è logico che ci perdiamo! Adesso gira a destra, vedi di qui si sale!- Dopo circa una ventina di minuti, il sole era gia calato, erano arrivati davanti allo chalet, parcheggiarono il furgoncino vicino alla grande casa e si avviarono all'entrata, dove li accolse un maggiordomo, si inchinò dicendo -Lei deve essere il sig.Mouri- si raddrizzò e guardò dietro mio padre – e loro devono essere i suoi ospiti- la sua attenzione tornò su Kogoro -prego se voliate seguirmi vi mostrerò la casa e le rispettive stanze- appena entrarono rimasero tutti sbalorditi dalla maestria dello chalet. Finito il tour della casa il maggiordomo disse -se volete riposarvi prima dell'inizio del gioco avete tempo un'ora e poi dovete presentarvi all'esterno della villa, nei giardini- Eri lo guardò con un sorriso e gli disse -grazie mille ma non ci ha ancora detto il suo nome- lui rispose inchinandosi -Robert, madame, il mio nome è Robert-.

Intando i giovani detective correvano per la casa -Hey Ayumi, Genta venite qui, vedrete scopriremo subito un sacco di indizi prima di Conan!- disse Mitsuhiko, il dott.Agasa continuava a corrergli dietro per riuscire a tenerli un pò tranquilli ma tutto inutile non riusciva.

Kazuha, Heiji, Conan e Axel erano entrati in una stanza per ragionare con calma sul dafarsi -Qui c'è lo zampino di Shadow, c'è il suo odore ovunque e non è così sconsiderato da farlo sentire così chiaramente, lo fa per farci capire che è qui, non capisco cosa vuole fare ma di sicuro niente di buono...- Conan disse con la testa bassa- non abbiamo le basi per fare qualcosa,non abbiamo indizi niente NIENTE!, l'ho lasciata sola e ora guarda che cosa le è successo, è tutta colpa mia...- Kazuha lo guardò e gli disse -non ti devi riproverare, non è colpa tua, quello che è successo a Ran, è colpa dell'organizazione!, è colpa di Shadow! devi concentarti solo su questo Shinichi- Heiji li guardò e disse -Kazuha ha ragione, non devi abbarteti l'unica cosa che possiamo fare adesso è aspettare e avere fiducia in lei, di sicuro riuscirà a riprendersi vedrai- Axel disse- spero che succeda così...- e pensò guardandoli “Ran questi ragazzi ti volgio veramente bene cerca di tornare in te, se non per te fallo per loro!”.

Dopo un'ora circa si trovarono tutti all'esterno dello chalet, io ero nascosta tra gli alberi insieme al mio capo Gin -Hey eccoli dai dai che voglio sangue, tanto sangue dai dai dai dai cazzo!- Gin ripose- calmati immagino che hai voglia di uccidere ma non è il momento quando Shadow ci darà il via allora portai andare ora calmati porca troia che mi stai irritando!- io lo guardai e mi sedetti con le gambe incrociate e anche le braccia sbuffando.

Davanti a loro si trovava Robert -Buonasera a tutti di nuovo e benvenuti a questo gioco di paura, ora vi presenterò colui che gestirà il gioco, ecco a voi Shadow- e apperve dal nulla in una nube di fumo, tutti sbalorditi da quell'effeto, Axel intanto incominciò a ringhiarli contro, disse- Benvenuti nella mia umile casa ma bando alle cance e ora passiamo al gioco, al “chi sarà la prossima vittima?” in poche parole voi dovete scappare e sopravvivere al mio sicario l'unico posto sicuro è la casa entrate li e sarete al sicuro, voi sarete i mie agnelli sacrificabili per un bene superiore!- aprì le braccia al cielo, mentre i miei amici pensando fosse tutto parte del gioco applaudivanto per gli effetti che creava, a parte Axel, Conan, Heiji e Kazuha che spavano benissimo che non era un gioco, Shadow abbassò le braccia e disse lasciate che vi presenti il vosto assassino -RAN vieni!- a quelle parole tutti smisero di applaudire e videro arrivare una sagoma scura incappucciata -Brava la mia bambina e come ubbedisce bene, forza dai mostra il tuo bel facciona a i tuoi amici non puoi farli aspettare- così tolsi il cappuccio -Ciao belli pronti per la corsa?- mia madre mi gardava con le lacrime agli occhi una mano un petto e l'altra allungata verso di me -Ran sei tu, sei viva, tesoro mio vieni qui...- mio parde gridò -se è uno scherzo non è divertente ora basta!- io li guardai con uno sguardo di disprezzo, ero tutti praticamente caduti a terra per la situazione che si era creata, la tensione che si stava creando nell'aria mia stava eccitando sempre più e dissi-Shadow non mi trattengo più ho troppa voglia di uccidere tutti!- dissi con un sorriso sadico, lui mi guardò e rispose -ok, Robet se vuoi poi partecipare anche tu!- Roberti apri gli occhi ed erano verdi molto luminosi come quelli di una lucertola e fece un balzo fulmineo verso il dott.Agasa e gli infilò la sua katana nella spalla bloccandolo a terra, intando alcuni del gruppo si misero a correre verso di lui per liberarlo, mi fiondai li in mezzo secondo, si fermarono, puntai una della mie pistole alla testa di Robert e dissi -loro sono solo miei, e SOLO IO POSSO FARLI A PEZZI!- e sparai, tutto il sangue e le cervella che schizzarono dal suo cranio caddero sul dott.Agasa incredulo a quello che aveva appena assistito, io afferrai la Katana, mi si avvicinarono pensando che fosse tutto ok ma appena videro che stavo facendo scendere per lungo la spada e sentirono le grida strazianti di Agasa capirono che era tutto l'opposto in quel momento Axel gridò -Ci penso io qui voi entrare nella casa-, a quel punto mi saltò addosso mordendomi pesantemente il braccio in modo che lasciassi la Katana, una volta lasciata feci sbattere a terra Axel che mollò il mio braccio e così tutti riuscirono ad entrare nello chalet, tranne Conan che riusci a prenderlo al volo prima che entrasse, lo afferrai per il collo e lo tenevo in aria contro un muro, presi una delle mie lame e incominciai a fargli dei tagli sulle braccia -Pregami di non ucciderti, prega PREGA!! su Shinichi non puoi non ubbidirmi su su fai il bravo bambino!- lui mi guardò e disse -Scusa Ran se non ti sono stato vicino, mi dispiace veramnete- lo guardai e mi incazzai - mi stai facendo incazzare sempre di più, smettila, SMETTILA! NON VOGLIO SENTIRE ANCORA LE TUE INUTILI PAROLE!- impugnai meglio la mia lama e sferrai un colpo ma mi fermai per pochi millimetri dal duo occhi -perchè non risco a colp...- mi scesero delle lacrime dagli occhi e dissi- ti prego perdonami Shinichi...- ero rinsavita non sò cosa sia successo ma ero tornata quella di sempre! Mi girai e guardai Shadow che sia accorse subito di quello che era successo e incominciò a laciarmi dei pugnali, presi al volo Conan e non poco distante Axel ferito e li feci entrare nella casa, Shinichi si girò gardandomi e mi disse- Ran entra, veloce!- io gli stavo voltando le spalle, girai soltanto un pò la testa e gli dissi sorridendo – io non posso entrare non ricordi? e poi chi vi proteggerebbe? Voi avete fatto tanto per me ora lascia che ci pensi io- mi girai e incominciai a incamminarmi verso Shadow, Conan e tutti gli altri guardavono quello che succedeva attraverso le fineste dello chalet. Guardai Shadow con occhi minacciosi e gli dissi -ora basta, mi hai stanca tu e i tuo giochetti di medra, tu moriai qui... stanotte- lui mi guardò e mi rispose -hahaha ma non scherziamo, forse non lo sai ma tu sei collegata a me... se io muoio tu muori, ma se tu muori io continuo a vivere, cosa pensavi è una sicurezza che faccio su tutte le mie creazioni!- lo guardai e pensai “maledizione e mo che faccio? Devo proteggerli a qualunque costo” girai la testa verso i miei compagni, gli sorrisi con gli occhi chiusi e dissi solo col movimento della bocca -vi voglio bene, mi dispiace tanto- la mia attenzione tornò su Shadow e gli dissi-Preparati bastardo- feci uscire le mie lame dalle maniche e in mezzo secondo gli ero addosso, era riuscito a fermare il mio colpo con un pugnale nascosto nella manica della giacca, feci una capriola all'indietro atterrai poco lontano da lui e cercai di tagliargli una gamba ma scomparve come se avessi colpito del fumo. Mi rialzai e lo cercai con lo sguardo era dietro di me, la prospetti dei miei compagni nella casa era di profilo, mi girai di scatto e Shadow mi lanciò una Katana che mi trapassò lo stomaco, io mi piegai, presi la spada per il manico e la estrassi dal mio corpo -Dovresti saperlo che non muoio per cosi poco Shadow in fondo mi hai creato tu- gli dissi con smorfie di dolore. Una volta estratta la buttai a terra.

Mi concentri e aumentai la mia forza, mi si allungarono le zanne e le unghine fino a fare una punta, il mio occhio incominciò ad illuminarsi e mi creddero la coda e le orecchie da lupo -ora facciamo sul serio Shadow ora basta giocare- presi le mie Beretta e incomincia a sparargli, lui evitò tutti i copli buttai a terra le mie pisole e lo inseguì con le mie lame, più riuscivo a fargli dei tagli più mi esaltavo, l'odore del sangue mi eccitava tanto, ad un certo punto eravamo in cima ad un albero, lui mi si scaravantò addosso mandandomi conto il tetto della casa e distuggendolo, per fortuna ero riuscita a mettere davanti a me una delle mie armi, che si distrusse, se no con un colpo del genere ero gia morta, ma riuscì a farmi un taglio profondo nella spalla.

Quelli nella casa corsero subito a vedere come stavo, io guardavo Shadow che sorrideva divertito e disse poco prima di dissoversi -il primo raund è terimano riposati hahaha idiota- dissi tra me e me pensado di essere sola- maledetto bastardo tsz, giuro che te la stacco quella testa di cazzo che ti ritrovi...- mi alzai sputando un pò di sangue poi mi girai per scendere dalle macerie, ormai la bariera che mi impediva di entrare in casa era distrutta, e vidi tutti che mi guardavano, scesi dalle macerie e andavi verso Axel e gli dissi -alla fine di questa storia rimani con loro, non abbandonarli- lui mi guardò, torno sottoforma umana e mi annuì. Mi girai verso i miei genitori e gli dissi con un pò di lacrime -sono davvero contenta di vedervi vivi!- loro mi guardarono un pò storta e Kogoro mi disse senza mezzi termini -Sei tu quella che era morta non noi! Ma che sta succedendo Ran maledione!- io li guardai e mi girai verso i ragazzi di Osaka e gli dissi -ma non gli avete spiegato niente? Oddio pensavo di si- Eri mi guardò e mi disse- sei Ran?la mia Ran?... - avvicino una mano come per toccarmi la mia faccia sporca di fango e sangue -no la mia Ran non ucciderebbe, non farebbe male ad una mosca!- io la guardai e gli dissi -io sono anche Ran, ma non adesso...- mi girai e mi incamminai all'interno della casa, seguita da Conan e Axel, per vedere se Shadow avesse dimenticato qualcosa di importante, un indizio, qualcosa!.

Intanto Heiji e Kazuha raccontaro tutta la storia ai presenti.

Dopo poco mi sedetti nel soggiorno della casa dove poi mi raggiunsero tutti, c'era un silenzio di tomba e decisi di rompere il ghiccio dicendo -Ragazzi, mamma, papà, Axel io... io sta sera morirò che riesca o no a uccidere Shadow- loro mi guardaro sbigottitti e Conan mi disse -ma di che stai parlando Ran?- io lo guardai e dissi- il mio copro è collegato al suo se lui muore io muoio, ma se io muoio lui continua a vivere- detto questo diedi una busta a Conan e gli dissi -aprila solo quando tutto sarà finito- mi alzai, guardai gli altri e gli dissi -è stato bellissimo rincontrarvi tutti per l'ultima volta- rimasero zitti tutti, non sapevano cosa dire fino, a due ore prima pernsavano che la loro figlia e amica fosse morta e ora era li a uccide!. Mi alzai e dissi -Axel rimani qui e prteggili a qualunque costo ok?- lui si limitò ad annuire triste io mi girai e lo abbraccia e gli dissi – sei stato il miglio parthner del mondo-.

Andai fuori dove c'era Shadow che mi aspettava – ok possiamo ricominciare? Hai detto addio a tutti?- io non gli risposi presi la katana a terra sporca ancora del mio sangue, lo guardai in modo molto sadico e leccai il mio sangue sulla lama dopodichè dissi -bene ora sono pronta- ricominciammo a sferrare colpi uno contro l'altro a grande velocità, fino a quando non vidi un spazio che non copriva e lo colpi senza pensarci due volte. La mia lama sprofondò fino a trapassare il suo corpo, logicamente anche il mio prendeva le sue stesse ferite, cercando di ignorare il dolore, girai la lama verso l'altro e l'alzai fino a tagliarli via la spalla, lui cadde a terra e disse -bene, molto bene sono stato ucciso da una delle mie creazioni...-

Io caddì a terra con la sua stessa ferita, i miei amici accorsero subito da me, Shinichi mi si avvicino' e mi sollevò di poco -Ran non morire ti prego!- disse con le lacrime agli occhi, difianco a me c'erano mia madre, mio padre, Heiji, Kezuha e tutti i bambini, io li guardavo tutti senza riuscire quasi a muovermi, presi la mano di Conan e dissi -Ragazzi siete stati la cosa più imporatnte per me, non dimenticatelo, siete la mia vita, la mia forza e se ora il mio corpo si spegne non significa che io non sarò più con voi, se mi ricorderete io sarò sempre li, affianco a voi, a indicarvi la strada e perfavor..- incominciai a sputare sangue, mia madre- Ran no non fare così, vedrai torneremo a casa insieme e vedrai sarò li vicino a te, non mi allontanerò più! Ran ti prego! - poi Heiji disse di colpo -Axel non poui fare quello che ha fatto lei quella volta che hanno colpito Kazuha!- (successo nei capitoli precedenti) Axel rispose -Io non sono così potente, se volte potrei porvarci, forse riesco a fare anche un altra cosa- fece il cerchio intorno a me e incominciò il rituale. Dopo poco le mie ferite si stavano rimarginando, incominciai a rialzarmi ma mi girava la testa, senza che me ne accorgessi ero abbracciata dai miei genitori e poco dopo riuscì ad alzarmi, mi sentivo strana rispetto a prima e pensai guardandomi una mano “c'è qualcosa che non va, mi sento come svuotata” poi realizzai guardai Axel, gli sorrisi e lui mi sorrise affermando ciò che avevo capito -Ragazzi non ho più il veleno di Shadow nel corpo! Sono normale, sono normale finamlmente!- Axel mi si avvicino e disse -Non cantare vittoria, non è stato tolto tutto, ti trasformi ancora in un lupo.- io lo guradi e dissi -almeno il meno dei mali- mi avvicinai a Conan e gli dissi – apri la lettera- al suo interno c'erano tutti i prodotti che l'organizzazione stava sperimentando incluso il suo, lui mi guardò e mi abbracciò e mi disse -sei grande Ran-.


 

ALLORA QUESTO E' IL FINALE SPERO CHE SIA PIACIUTO E GRAZIE MILLE A CHI MI HA RECENSITO LA STORIA, E' DURATA TANTISSIMO PIU' DI QUANTO PENSASSI!

BHE SPERO CHE COME FINALE NON SIA SCONTATO! CI VEDIAMO IN UN ALTRA FF!!

CIAO A TUTTI!

JollyRoger96

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1511673