Pagine di diario.

di Hello Mr Payne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 3: *** Secondo capitolo. ***
Capitolo 4: *** Terzo capitolo. ***
Capitolo 5: *** Quarto capitolo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Non ho mai avuto la necessità di scrivere un diario, ma ora si! Ora ne ho bisogno.
Devo scrivere.Troppo pensieri,paure,amori. Devo liberarmi. 
Mi presento sono Ludovica ho 17 anni e Roma è la mia città,anche se volevo nascere a Londra.
La mia storia? Bhe’ non è molto bella.
I miei sono morti all’età di 35 anni (5 anni fa) per colpa mia. 
Si la colpa è stata mia li avevo costretti a portarmi ad un concerto.
Mia zia continua a ripetermi che se quel fottuto signore non si fosse ubriacato, per po sbandare con quella fottuta macchina, in quel fottuto giorno piovoso di Aprile, i loro ora,qui,adesso potevano essere con me. 
I miei genitori erano cantanti lirici,loro mi hanno trasmesso la passione per la musica.
Ma da quando sono morti ho smesso di cantare anche se continuo a scrivere canzoni e musiche. Ma ogni nota che riproduco con la mia voce mi fa pensare a quel momento, la disperazione,mio padre sdraiato sul pavimento, immobile.
Mia madre disperata che cercava di rianimarlo per poi cadere vicino a lui,inerme.
Ed io? Io potevo fare qualcosa. Ma la paura mi immobilizzava,le gambe tremavano il respiro calava ma l’ansia saliva.La paura aveva preso il sopravvento su di me, aveva preso il controllo del mio corpo e della mia mente. 
Ogni volta che ci penso mi sale una rabbia che sfocia un pianto inconsapevole,le lacrime corrono sul mio viso scavato dai molti pianti.
A Natale, solitamente, ci riunivamo in torno al pianoforte, e adesso? Neanche il bacio della buonanotte . 
Ma ora,diario,non voglio parlare di questo perche’ come dice mia zia ‘DEVO ANDARE AVANTI,LA MORTE SI SCONTA VIVENDO’.
Mia zia è una di quelle persone che mi ha aiutato realmente. Mi prese con lei due dopo il mio mese d’ospedale.
Subito dopo i miei migliori amici : Greta,Giulia,Luisa,Claudia,Massimiliano.
Loro si che mi sono stati vicino,ci sono sempre stati,sempre pronti ad aiutarmi,sempre pronti a strapparmi un sorriso.
Poi ci sono loro quei 5 ragazzi che mi hanno cambiato la vita, che mi hanno fatto andare avanti sembra stupido ma devo tanto a loro e alla loro musica.
ONE DIRECTION.
Li ascolto piango,tremo ma mi rassicuro..
Sono davvero troppo per me. Anche indirettamente mi hanno aiutato.
La storia della mia vita è accompagnata dalle loro musiche.
Ma ora basta parlare,posso solo dire..
BENVENUTE PAGINE DI DIARIO !

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Capitolo 2
*** Primo capitolo. ***


Ore 6:00 Londra. Che bella Londra è una citta’ magica,la gente è magica. Molto misteriosa per questo fantastica. La gente ti guarda come per dire: ’Hey ma tu non sei Londinese’ Bhe avevano ragione si capiva, loro sono cosi’ calmi, tutti belli vestiti perfettamente, tutti precisi,fiscali mentre noi?I soliti casinari che si facevano riconoscere per strada. La mattina ci lasciavano ‘’liberi’’ per la citta’ allora io,Greta,Claudia e Marco (un ragazzo del Piemonte conosciuto li) ci recavamo sotto il BigBang per cantare e ballare con i ragazzi del posto. Bhe loro cantavano i mi limitavo ad ascoltare *** E’ presto,troppo presto per alzarsi e dare un buongiorno come si deve alla giornata. Mi accorgo che la sera prima mi ero addormentata con le cuffiette,è bello svegliarsi con le loro voci di prima mattina.. Di chi sto parlando? One Direction ovviamente… Non ho la forza d’aprire gli occhi il sonno, la stanchezza mi pervade. La sera prima ci avevano portato in un locale e bhe avevamo bevuto e avevamo fatto tardi,troppo tardi, non ricordo molto di ieri sera. Che ci faccio a Londra?? Vacanze studio per due intere settimane con due delle mie migliore amiche Claudia e Greta. Siamo quasi alla fine di questa stupenda avventura,manca davvero poco e salutaremo tutto questo, tutti gli amici conosciuti in viaggio no non li voglio lasciare non voglio lasciare Marco. Tutti i posti magnifici, tutte le risate i pianti saranno solo un ricordo piacevole che ci segnera’ l’infanzia. Il sole stranamente si fanno sentire. I pochi raggi che filtrano dalla finestra abbassata mi riscaldano le braccia e illuminano il mio letto. Decisi di alzarmi mi affaccia alla finestra e c’era un sole che illuminava tutta Londra rendendola magica. Avete presente le bomboniere,bhe simile. Mi buttai in doccia per svegliare quei pochi neuroni rimasti intatti nella mia testa. Mi asciugai e mi vestii,essendo bel tempo ne approfittai e mi mise i pantaloncini con una canottiera verde e le scarpe basse a fiori. Mi avvicinai da Greta e gli dissi- Io: Hey Gre’ sveglia sono le 6.30 vi dovete svegliare e lavare. Greta:No ti prego altri 10 minuti mamma Io: demente non sono tua mamma,muovi il culo entra in quel bagno e lavati che puzzi di vomito ma che è? Greta: Vomito ? Dove siamo stati ieri?? Io: Gre lasciamo perdere alzati ! Greta: Ok ma non urlare che mi scoppia la testa.CLAUDIA svegliatiii! Claudia fece un salto e inizio’ a lamentarsi con frasi del tipo ‘che palle tutte le mattine cosi’ –‘greta zitta che te urli’- ‘Marco è pronto?’ Poi squillo’ il telfono di claudia rispose e …

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Capitolo 3
*** Secondo capitolo. ***



2 CAPITOLO 
Ed era Giulia che ci avvisava del suo arrivo a Londra.. Ma non ci volle dare spiegazioni .
Cavolo era agitatissima la mia migliore amica Londra,non potevo crederci,era il nostro sogno!

***

Ore 10.00 Londra.
Ci troviamo davanti al big bang per passare la mattina ad ascoltare cantare e a scherzare con le persone del posto
. C’erano dei ragazzi che come al solito cantavano e si esibivano. Ad un certo punto intonarono la canzone dei miei genitori,non riuscii a sopportare quel momento i ricordi riaffioravano nella mia mente come le scene piu’ brutte dei film . Scappai, non avevo una meta, non sapevo dove andare sapevo solo che dovevo evitare quella melodia. 
Le lacrime scendevano prepotenti sul mio volto non ostante io non volessi piangere ma il dolore era troppo forte da sopportare. 
Arrivai in un boschetto davanti ad un casa abbandonata quando senti parlare qualcuno con voce cupa.
X:Che hai? Se vuoi ti consolo io.
Mi voltai spaventata,dietro di me c’era un signore altro con in mano una bottiglia d’assenzio quasi finita. Mi afferrò il braccio e continuo’
X:Sono buono,voglio solo conoscerti meglio.
Io:Lasciami mi fai male.
X:Ho detto di no! Io sono buono.Voglio sapere tu chi sei.
Mi accarezzava il volto come se io appartenessi a lui da sempre.Avevo paura iniziai ad urlare,lui mi tappò la bocca e mi iniziò a strattonare.
X:Che hai? Hai paura,ora basta urlare mi stai davvero stufando.
Mi buttò a terra vedevo l’odio nei suoi occhi, davanti a me non avevo una persona, ma una bestia,una bestia assetata di vendetta,ma perche’ a me? Cosa avevo fatto io?
Io:ti prego lasciami non ti ho fatto niente.
X:Tu oramai sei mia appartieni a me,nessuno ti trovera’ mai.
Era sempre piu’ vicino a me, pensavo fosse la fine.Il mio cuore stava per cedere non riuscivo a pensare non sapevo cosa fare,avevo troppa paura perche’ sapevo che ogni mio singolo gesto avrebbe solamente peggiorato le cose.
Mi rialzò tirandomi per il braccio. Avvicinò la sua faccia vicino la mia ed io inizia ad urlare.
Ad un certo punto lo vidi crollare davanti ai miei piedi e dietro di lui vidi un ragazzo incappucciato con gli occhiali da sole che mi tese la mano.
Ragazzo:Si ok è difficile dirti fidati,ma tu fallo ok?
Afferrai la mano proprio come fa un naufrago con un salvagente. 
Iniziammo a correre, le immagine di quello che era accaduto continuavano a trapassare la mia testa,le lacrime non la finivano di scendere il mio tremolio si faceva sempre piu’ forte.
Ad un certo punto ci fermammo lui mi disse come stai?
Io non risposi ,lo guardai per due secondi e mi buttai fra le sue braccia.
Ragazzo: Non ti preoccupare ora sono io qui con te.Fidati non ti chiedo altro.
Feci di si con la testa e rimasi stretta a lui .
Mi sentivo protetta fra le sue braccia,tremavo come una foglia, ma le sue braccia erano li tese per me, per consolarmi e proteggermi.
Ragazzo:Chi era lui? Cosa vuole da te?
Io: Non lo so! Ma grazie se non fosse stato per te non oso pens..
Ragazzo:Hey hey basta parlarne è tutto finito, ok ora mi presento se no potresti aver paura anche di me e no io non voglio 

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Capitolo 4
*** Terzo capitolo. ***


Il ragazzo stava per togliersi gli occhiali e il cappuccio quando mi squillo’ il telefono.
Claudia: Ludo dove diavolo sei finita!
Io:Io bhe,io non so se,scusami.
Claudia:Scusa? Io sono preoccupata per te e tu mi dici solo scusa??Muoviti ti aspetto davanti al nostro bar!
Attacco’ senza farmi replicare,senza farmi spiegare,senza farmi dire ' NO aspetta sto con il ragazzo che mi ha salvato la vita'.. niente,come sempre,era troppo tardi.
Io:Scusa ma devo andare,scusami vorrei conoscere il tuo nome ma devo andare!
Ragazzo:Ma io…
Io:Scusami davvero,grazie d’avermi salvata grazie di tutto!
Iniziai a correre.
Ragazzo:Almeno dimmi il tuo nome .
Urlo’
Io:Ludovica!
E continuai la mia corsa imperterrita. Prima di scappare come una matta mi voltai e vidi il ragazzo di spalle era alto e biondo,quei capelli mi ricordavano qualcuno,la sua voce ricordava qualcuno,quel sorriso mi ricordava qualcuno , ma non non puo’ essere lui…

*RAGAZZO*

Era scappata cosi,era volata via da me.
Non riuscivo a capire il perche’ dopotutto gli avevo salvato la vita,no? Allora perche’ è scappata?
Non mi sono neanche presentato …Non le ho neanche potuto dire il mio nome.
Quando mi ha abbracciato ho sentito qualcosa che mi mordeva lo stomaco.. Ma perche’? Neanche la conosco,quel che so di lei è solo il nome ma mi sembra di conoscerla da una vita.Non so dire come mi sento in questo momento,chissa’ se la ritrovero’ .

***

Mentre correvo ripensavi a quello che mi era successo del signore che mi aggrediva,nel male che leggevo nei suoi occhi,ripensai alla paura che stavo provando,ripensai al ragazzo e mi feci tante,troppe domande su lui.
Chissà chi era,chissà come era il suo volto,chissà se saremmo diventati amici.
Cavolo avrei voluto che quel abbraccio non finisse piu’,mi sentivo protetta tutti i miei problemi sembravo sparire se solo Claudia non mi avesse chiamato.. Non sapevo neanche il suo nome,cosa sapevo di lui?? IL COLORE DEI CAPELLI! 
Caro diario, direi che non è un buon inizio questo ahahahhaha.
Chissà se lo riavrei visto,chissà se lo avrei riabbracciato,chissà se avrei rivisto quel sorriso.

***

Arrivai da Claudia che mi salto’ addosso.
Claudia:Brutta cogliona dove eri?? Che fine hai fatto? Con chi eri?
Troppe domande,ero ancora troppo scossa per rispondere.
Mi limitai con uno SCUSA.
Claudia:Ragazza non me la racconti giusta. Vabbe’ ora non posso stare qui a decifrare i tuoi ragionamenti contorti del tuo cervello contorto!Muoviti dobbiamo andare in aereoporto .
Io: aereoporto? 
Claudia:Si brava ci senti ora muoviti.
Non riuscivo a capire il perche’ ma non ci pensai molto la mia mente era occupata da altri pensieri.
Ad un certo punto ci trovammo davanti alla porta degli arrivi.
Io:Ma che ci facciamo qui??
Claudia : Non ti preoccupare,tu fidati ne sarei davvero felice.
Io: Si ok, ma dove sono Marco e Greta?
Claudia:Ora arrivano,cazzo!
Io: Che succede?
Claudia:I voli sono in ritardo di un’ora e mezza, ed ora?
Io: E ora l’uomo misterioso arrivera’ tardi,dai non è una tragedia,passa in fretta un’ora e mezza.
Andammo fuori a cercare Greta e Marco e gli raccontammo tutto.
Marco mi guardo’ con aria soddisfatta per poi girarsi verso Claudia.
Marco: A ok quindi,c’è se tu vuoi andiamo a farci un giro?.
Claudia:Dici a me?
Marco:No alla ragazza dietro di te.
Claudia si voltò dicendo che non c’era nessuno ed io e Greta iniziammo a ridere come due sceme.
Io:Che cretina ahahahahha Marco ti ha appena chiesto di fare un giro.
Claudia:ahhahahah scusa,mm si ok andiamo.
Si presero per mano gli occhi di Marco brillavano come due diamanti.
Chi è Claudia? 

Claudia è il mio sorriso,per me lei è tutto.
Nella mia vita è molto importante,diciamo un pilastro. Ha un carattere che devi saper prendere perche’ è molto complicato da capire e da comprendere.
Con lei ho fatto le peggio cazzate o detto le peggio cazzate,bhe che dire è FANTASTICA!

***
Per passare il tempo decisi di andare a fare un giro per l’aereoporto impugnai il mio fedelissimo ipod ed inizia.
Dopo quello che accaduto avevo un po’ paura ad andare sola,avevo paura di ritrovarmi il signore di dietro,ma dopo tutto non ero sola con me c’erano le voci dei quei 5 ragazzi che amo.

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Capitolo 5
*** Quarto capitolo. ***


CAPITOLO 4:
Amo gli aereoporti perche’ posso notare emozioni diverse.
Chi piange perché un amico,un parente sta per andarsene oppure è appena tornato da un lungo viaggio.
La paura di un bambino che ha timore dell’aereo e che quindi cerca conforto nelle braccia del papà.
Oh meglio ancora chi è felice per il ritorno dell’amata che appena atterrerà correrà fra le sue braccia e le sussurrerà all’orecchio un TI AMO che ti farà dimenticare tutte le esperienze brutte e ti farà sentire sollevato per aver trovato una persona che nonostante tutto ti ama,nonostante i difetti,nonostante tutte le delusioni ti ama, senza chiederti nulla in cambio.
Per tutta la perlustrazione ascoltai la musica dei miei miti e alla canzone “MORE THAN THISE” al punto di Niall ripensai al ragazzo biondo.. Chissa’ se era realmente lui oppure uno che aveva la voce molto simile,il sorriso molto simile …. Va bhe tanto anche se fosse era passato non potevo tornare indietro e sicuramente non potevo rincontrarlo.
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che mi chiamava da lontano. 
Greta:Finalmente ti ho trovata dai andiamo Claudia e Marco ci aspettano.
Io:Oi Gre’ si si eccomi scusa,andiamo.
Appena arrivammo vedemmo Claudia e Marco ridere e giocare .
Greta:Bhe’ che aspettate?
Marco:Hey ragazze ci avete spaventato,aspettare cosa?
Greta:Dai si vede che vi piacete.
A quella parola ‘piacere’ arrossirono ed evitarono ogni tipo di sguardo tra loro.
Claudia mando’ un’occhiataccia a Greta poi si girò verso me come per dire “perché non l’hai fermata?” io alzai le spalle.
Claudia:Gre-gre-Greta! Non dire cavolate bhe io,lui,NOI siamo solo amici!
Marco annuì.
Ma in fondo sapevano entrambi cosa provavano,sapevano che c’era qualcosa di speciale tra loro,qualcosa che andava oltre l’amicizia ma avevano paura,tanta paura,paura di perdersi, di non rivedersi .. Paura di INNAMORARSI.


*MARCO*

Cavolo Greta ha ragione,devo ammettere quello che provo!
Devo ammettere che quando la vedo muoio dentro.
Che quando mi sta cosi’ vicino la bacerei fino a stancarmi,fino a cadere uno sopra all’altro,baciarla abbracciarla fino a quanto basta per farla innamorare davvero di me.


*CLAUDIA*

Cosa stava dicendo Greta??
Possibile che tutti si sono accorti di come che i muoio dietro ogni suo gesto,ogni suo sorriso,si tutti tranne lui. Gia’ lui mi vede come un’amica speciale si ma pur sempre un’amica… Basta non posso soffrire,mi devo allontanare da lui!

***

Quella affermazione li aveva spiazzati del tutto … 
Era piombato un silenzio imbarazzante quando sentimmo chiamarci … 

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