Sole e Luna.

di OhDarling_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sole. ***
Capitolo 2: *** Cinque leoncini. ***



Capitolo 1
*** Sole. ***


"Kovu... Kovu!"
Il giovane leone, svegliatosi di soprassalto, si rilassò vedendo che la figura maestosa davanti a sè non era altro che Kimada, un'altra giovane leonessa, migliore amica di Kiara.
Kiara, la sua Kiara...
Ormai era passato più di un anno dal giorno in cui Simba decise di far felice sua figlia e di concederle di sposare Kovu...
I due già aspettavano un figlio.
"Kimada... Ma che fai?", disse Kovu scrollando la criniera nera, come era suo solito fare appena sveglio.
"Alzati... devi alzarti, andiamo!"
"... Ma che succede?"
"Alzati ti dico!", disse impaziente la leonessa, spintonandolo con il muso, "Forza!"
Kovu le fissò addosso i suoi occhioni verdi, per capire cosa le passasse per la testa.
Kimada lo fissò a sua volta con i suoi occhi ambrati, supplichevole: "Ti prego, Kovu."
Il giovane si decise ad alzarsi, sbuffando.
Diede un'occhiata fuori dalla caverna, sempre come di routine, e notò che era ancora buio.
"Kimada, adesso basta, voglio sapere che succede. Non solo non mi spieghi nulla, ma mi svegli addirittura di notte!
... Dov'è Kiara?"

Il leone dal manto nero aveva fatto caso solo in quel momento all'assenza della sua compagna.
"Vieni per favore...", continuava Kimada.
Kovu sentì il sangue rigirarsi: aveva paura, paura che Kiara stesse male.
"Dov'è? Che le è successo? Il cucciolo?"
"Oh santa natura, Kovu, basta, Kiara mi aveva detto di non dirti nulla ma tu sei troppo difficile:
Sta per partorire, e ti aspetta."

Kovu si fermò di scatto: "Kiara sta per cosa?"
Kimada non potè trattenersi dallo sbuffare: "Sta per partorire. P A R T O R I R E. C U C C I O L O. Diventerai P A D R E.
Capito o traduco?"
Kovu rimase fermo: "Diventerò padre?"
Kimada iniziò ad agitare la coda marrone chiaro come il suo pelo: "Kovu, giuro che se svieni dall'emozione io non ti porto."
Non fece in tempo a finire la frase: Kovu era già in terra.
"Oh Cerchio della vita, come non detto.", si lamentò la leonessa cominciando a trascinarlo fino alla grotta accanto.
Nel frattempo Kovu si riprese: "Oh mamma... dove siamo?"
"Nella grotta dove c'è Kiara..."
"Allora, Kimada? Sei riuscita a svegliare Kovu?"
, chiese un vocione familiare.
"Sì, re Simba. E' qui dietro...", fece la giovane spostandosi per far passare l'amico.
"Sei pronto?", chiese Simba al genero.
"Certo.", mentì Kovu, deglutendo.
"Tranquillo. Anche io ero come te quando è nato mio figlio.", scherzò con lui Magi, il marito di Kimada.
"E anzi..."
In quel momento si affacciò Nala: "Ci siamo quasi! Vieni, Kimada."
La leonessa ubbidì ed entrò assieme alla regina.
"Come "vieni Kimada"? Ed io?!"
"Beh, noi non siamo ammessi"
, sospirò Simba, come ricordasse di quando fu il suo turno di stare lì ad aspettare, impaziente.
Aspettarono a lungo, una, forse due ore: "Kovu! Simba! Entrate!"
Non se lo fecero ripetere due volte: entrarono di scatto nella grotta e...
Kovu vide finalmente la SUA Kiara e il LORO cucciolo.
"... E' una feeeeeemminaaa!" esultò Rafiki sollevando il fagottino come avrebbe fatto poco dopo in cima alla Rupe dei Re.
In quel momento la cucciola fu illuminata dal primo raggio di sole: si era ormai fatto giorno.
Era splendida, somigliava molto al nonno Simba: aveva il pelo dello stesso colore, oro.
Quando venne illuminata dal raggio si decise anche ad aprire gli occhi: erano diversi, uno verde ed uno azzurro, rispettivamente come il padre e la nonna.
Rimasero tutti in silenzio, ad ammirare come la Natura avesse voluto, per mezzo del sole, rendere merito alla splendida creatura che aveva creato... Aveva in serbo un bellissimo destino per lei.
"E' nata insieme al sole...", osservò alla fine Kiara, rompendo il silenzio.
"Jua...", pensò ad alta voce Nala.
"Jua?", si girò stupito Kovu.
"Jua... Il sole.", sorrise Nala.
"Jua...", sorrise a sua volta Kiara, guardando la piccola e successivamente il suo compagno, "e se..."
"Sì...", disse solamente Kovu.
"Allora, Rafiki... siamo pronti per dare il benvenuto a... Jua.", sorrise anche Simba.
Quest'ultimo annui e, seguito dai leoni, si recò nella Rupe a presentare al regno la nuova principessa, come aveva fatto con Kiara, Simba, Mufasa... E chi prima di loro.

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Capitolo 2
*** Cinque leoncini. ***


Kovu si svegliò di soprassalto.
Un rumore, un fruscio quasi impercettibile era arrivato al suo orecchio.
Il primo pensiero che ebbe fu quello di guardare l'entrata della grotta, poi Kiara, poi Jua.
Niente. Le sue due femmine dormivano placidamente, e la notte scorreva lenta con altrettanta calma.
Stava quasi per riaccovacciarsi, quando senti un altro rumore.
E un odore familiare, che lo fece alzare e uscire di scatto.
Si guardò attorno.
Di nuovo niente. Nemmeno un filo di vento.
Eppure quell'odore... Sembrava tanto reale, tanto che domandò all'aria: "Mamma?"


~

"Papà? Papàààà? Papàààààààà?!", urlava Jua, ormai nelle orecchie, al padre.
Era cresciuta la cucciola, e crescendo continuava a somigliare molto al nonno: aveva
sempre la stessa colorazione di pelo, lo stesso portamento, lo stesso carattere di Simba, che, già risaputo e confermato, era un gran combinaguai, così come lei.
Era una bellissima "Simba" femmina, tralasciando gli stupendi occhi, diversi tra loro, verde uno e azzurro l'altro.
"Jua, tesoro, ferma... Lascia stare almeno per altre due ore tuo padre...", cercava di fermarla per l'ennesima volta Kiara.
"Ma mamma! Aveva detto mi avrebbe portato in cima alla rupe... Me l'avevano promesso!"
"Avevano chi?"
"Papà e il nonno!"
"Allora intanto sveglia il nonno, che dovrebbe anche andare a fare ciò per cui è qui: il re!"
"... NOOOOOOOOOOONNO!"
, tuonò la piccola saltellando dall'altra parte della grotta.
"... Jua... Credo che l'appuntamento con loro dovrà essere rimandato... Purtroppo tuo nonno non si sente molto bene, ha bisogno di dormire ancora un po'!", l'accarezzava Nala dandole il buongiorno, "Perchè non vai a chiamare i tuoi amici e scendere a giocare alla pozza?"
"Va bene... A dopo nonna!", si strusciò un po' lei, "mamma io scendo... Ci vediamo doooooopo!!"
"Aspetta... Jua dimmi almeno dove... vai."
, disse ormai a sè stessa Kiara, "oh, quella cucciola è scatenata..."
"Mi ricorda qualcuno!", scherzò Nala, come aveva fatto anni prima con Simba.
"Hai ragione...", sorrise compiaciuta Kiara.

Intanto la principessina si era avviata verso l'altra grotta, dove ormai quasi più nessuno dormiva.
"Ehi Jua! Cercavi Yejide?", salutò dolcemente Kimada.
"Buongiorno! Si! Sai dirmi dov'è?"
"È andato a chiamare Naima, Bahari e Haki, come al solito."
"Grazie! Ciao! Ciao Magi!"
"Ciao Jua! Mi raccomando, state attenti!"
"Va bene!"


Jua si fermò ad aspettare al laghetto i suoi amici.
Si era stesa vicino la riva e guardava il proprio riflesso nello specchio d'acqua... Finché...
SPLASH!
"Blblblblbl... BLBLAHARI!", schizzò fuori atterrando l'amico, che continuava a ridere a crepapelle.
"Oh Jua... Non imparerai mai eh?", continuava a ridere il leoncino, dandole una spintina affettuosa come a volersi scusare.
"Si, ma ti potresti anche smetterla di farmi questi scherzi!"
"E dai ragazzi, non cominciate, giochiamo!"
, intervenne Haki con il solito fare da paciere, "al mio via tutti dentro l'acqua.......... VIA!".
E da li ricominciò la solita battaglia di schizzi di acqua.
Tutti e cinque i leoncini avevano più o meno la stessa età, ma erano anche tutti diversi:
- Bahari era un giocherellone, il classico pagliaccio. aveva il pelo e gli occhi entrambi di un bel marrone cioccolata;
- Yejide, figlio di Kimada e Magi e migliore amico di Bahari, era forse il più ammirato del gruppo: aveva infatti un carattere molto maturo ed era sempre il primo a placare le voglie di curiosare al di fuori delle terre del branco dei suoi compagni.
Come il nome lasciava immaginare*, somigliava molto a sua madre: aveva lo stesso pelo marrone e gli stessi occhi ambrati;
- Haki era un cucciolo molto timido. Spesso questa sua grande timidezza lo portava ad essere impacciato, ma dentro quella corazza silenziosa nascondeva un carattere fermo e impassibile: se voleva che una cosa fosse quella, quella sarebbe stata. aveva il pelo color
tabacco, e degli occhi color caramello;
- Naima, l'unica femmina insieme a Jua, era una piccoletta molto calma e rilassata. Aveva il raro dono di saper sia ascoltare che parlare, oltre a saper dare anche ottimi consigli. Era speciale, perché era un leone bianco (come suo nonno materno, a quanto pareva): dunque pelo bianco e occhi azzurri.
- Come ben avrete capito, infine, c'era Jua, la principessina che ho già descritto fisicamente e che caratterialmente era anch'essa molto apprezzata: solare, decisa e decisamente testarda, ma obbediente ed altruista.
Forse proprio l'essere tutti diversi aveva aiutato il piccolo gruppo a formarsi, ognuno aveva quella qualità che a un altro mancava, erano una squadra.
Tornando alla storia, come di consueto le due femmine si fermarono alla riva del laghetto, stanche del gioco, e lasciarono che fossero i maschi a continuare a schizzarsi.
Quel giorno in particolare smisero prima: Jua diventava sempre un po' triste arrivando al laghetto.
Non poteva far a meno di specchiarsi, ciò la intristiva tutte le volte.
"Ehi, basta.", la faceva rinsavire Naima, "smettila di guardarti. Hai degli occhi bellissimi. Non capisco ancora come tu possa fartene un problema."
"Lo so, è solo che mi fanno sentire così tanto diversa... E io non voglio distinguermi. Mi distinguo già abbastanza."
"Ma io che devo dire scusa, che sembro un cadavere?!
Io sono messa peggio di te, e non mi piango addosso."
"Ma sei così bella!!"
"Lo so. Ma non potrò mai cacciare."
"Come no?!"
"Mamma mi ha detto che chiara così le prede mi vedranno subito... Potrei farlo solo in luoghi con erba molto alta.
Capisci? Il mio essere diversa porta problemi... In confronto al tuo! Quindi non lamentarti tanto... Ok?"
, le sorrise Naima.
"Si... Si! Grazie grazie graaaaazie!"
"JUA!"
"Ma chi è?"
"Oh... È mio padre... Ci vediamo domani branco!"
"Domani?"
, chiese triste Yejide.
"Oggi ho da fare con mio nonno e mio padre e..."
"Jua!!"
"ARRIVO!
Scusate... Allora a domani!"

Salutati gli altri, la leoncina andò incontro al padre.
"Buongiorno", fece Kovu affettuosamente.
"Buongiorno papà", ricambiò la figlia strusciandosi addosso a lui.
"Mi dispiace per stamattina, ma avevo dormito veramente male...
Con il nonno abbiamo deciso di portarti dopo pranzo... Ti va bene?"
"Certo!"
"Allora andiamo... La mamma e gli altri ci aspettano."



TADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!
Fine secondo capitolo :')
Grazie a chiunque abbia letto... se non vi dispiace, poi, vi chiederei di recensire la storia...
Per consigli o roba simile... Insultatemi pure :')
Volevo comunque chiudere il capitolo scrivendo il significato dei nomi dei personaggi apparsi finora, rigorosamente tutti in swahili, e farò così alla fine di ogni capitolo in cui apparirà un nuovo personaggio :')
Grazie ancora di aver letto! :)



Nomi e significati:

Rafiki - Amico
Simba - Leone
Nala - Dono
Kovu - Cicatrice
Kiara - Cosa oscura (credo, la traduzione è varia, ma per lo più viene citata questa molto spesso!)
Jua - Sole
Kimada - Amante
Magi - Acqua
Yejide - che assomiglia alla madre*
Bahari - immenso (o oceano)
Haki - Giustizia
Naima - Tranquillità


Bisous ♥

OhDarling_ :)

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