Vacanze Italiane

di Natsuki Uzumaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Partenza ***
Capitolo 3: *** Viaggio e Arrivo ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Primo Giorno: Già Problemi! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Capitolo 1°: Prologo

Capitolo 1°: Prologo

Era ormai passato un anno dalla sconfitta di Hades.

Atena, riuscì a convincere suo padre, il sommo Zeus, a riportare in vita tutti i cavalieri caduti in quegli anni. I Gold Saint, i Silver, i Bronze, i Saint di Asgard, i Saint di Poseidon e altri che parteciparono alla battaglia, furono tutti resuscitati.

Da quel fatto, era ormai passato un anno e Atena, aveva deciso di dare un periodo di pausa ai dodici Gold Saint.

Shura:”Voi sapete perché Lady Saori ci ha chiamati?”

Kanon:”Non ne ho la più pallida idea Shura!”

Kanon, gemello di Saga, aveva accettato di vivere nella terza casa con il fratello, ma aveva comunicato alla Dea, che se il suo signore lo avesse richiamato, sarebbe andato da lui.

Aiolos:”Ci sarà un motivo perché ci ha chiamato. Siate pazienti.”

Disse il calmo e pacato custode della nona casa, ritornato anch’egli in vita.

Aiola:”Sarà fratello, ma è strano.”

Passarono una decina di minuti, quando nella sala fece il suo ingresso la Dea Atena.

Saori:”Vi chiedo perdono per l’attesa, cavalieri.”

Si sedette sul trono e i tredici si inginocchiarono.

Mu:”Come mai ci ha convocati?”

La ragazza sorrise dolcemente ai suoi cavalieri, con un lampo di divertimento che le illuminò gli occhi azzurri.

Saori:”Shion, ci pensi tu a dar loro la notizia?”

Il Gran Sacerdote rise sommessamente e iniziò a parlare.

Shion:”Lady Saori, ha pensato di mandarvi per tre mesi in Italia. Non è per una missione, ma solo per rilassarvi e scaricare un po’ lo stress.”

Death Mask:”State scherzando spero!!”

Saori:”Siamo serissimi cavaliere. E domani mattina partirete per Milano.”

Disse sorridendo divertita, mentre i ragazzi si guardavano perplessi.

Milo:”Se è tutto possiamo andare?”

Saori:”Certo! Per il viaggio avrete a disposizione un aereo privato.”

I tredici annuirono ed uscirono dal tredicesimo tempio.

Shion:”Secondo voi se la caveranno con quelle pesti?”

Saori rise divertita e guardò Shion.

Saori:”Non preoccuparti. Se la caveranno.”

Il Gran Sacerdote, guardò la Dea e sulle labbra vi affiorò un sorriso che, però, era celato dalla maschera.

Intanto, i tredici cavalieri si erano fermati nella casa di Aphrodite per discutere sulla decisione della dea.

Camus:”Capisco che non ci sono più pericoli, ma mi pare un po’ esagerato mandarci tutti in vacanza.”

Milo:”Vedila dal lato positivo! Almeno abbiamo un’occasione per rilassarci seriamente e vedere un po’ le bellezze storico-culturali di un paese straniero!”

Shura:”Milo, stai bene?”

Milo:”Certo che sto bene. Perché questa domanda?!”

I dodici Saint si guardarono basiti l’un l’altro e Aldebaran prese parola.

Aldebaran:”Da quando ti interessi delle bellezze storico-culturali?”

Shaka:”Al massimo gli piacciono le bellezze fisico-femminili di un paese.”

Asserì con la sua solita pacatezza.

Milo:”MA NON è VEROOOOOO!!!!”

Tutti:”Se, se! Raccontala a qualcun altro!”

Milo:”Ma uffaaaa! Siete cattivi, me ne ritorno a casa!”

Camus:”Tu non te ne vai! La prossima è la mia casa, dalla quale non ti lascerò passare! Devi rimanere qui a farti prendere per il culo!!”

Scoppiò una risata generale.

Aphrodite:”Io lo prenderei volentieri!”

L’aria si gelò, un silenzio tombale calò. Death Mask in un nano secondo scomparve.

Aiolos:”Ok! Io ho da fare! Me ne ritorno a casa, scusate!”

Aiolia:”Fratello, vengo con te!”

Camus:”Ho da fare anch’io!”

Shaka&Mu:”Noi dobbiamo andare a meditare! Scusate!”

Milo:”CAMUSSSSS! ASPETTAMIIIIIII!!!!!! VENGO CON TE!!!!”

Saga&Kanon:”Addio!”

Shura:”Vado a lucidare la spada!”

Aphrodite:”Quale spada?”

A quella domanda, gli ultimo restanti sparirono.

Aphrodite:”Ma che ho detto??!! Boh! Non si posso neanche fare più le battute!”

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Capitolo 2
*** Partenza ***


Capitolo 2°: Partenza e arrivo

Capitolo 2°: Partenza

La partenza era fissata per le 10:00.

Shaka e Mu si alzarono alle 05:00 del mattino, si prepararono poi Virgo verso le 05:30 attraversò le quattro case in silenzio cimiteriale per raggiungere la prima casa.  Arrivato dal compagno di meditazione, cominciarono lo yoga mattutino, seguito da leggeri allenamenti per il corpo e il cosmo.

La sveglia di Dohko suonò alle 07:30, per le 08:00 aveva appuntamento con Shion per la colazione. Passò inosservato per l’ottava casa. In quella successiva, vi trovò il suo guardiano sveglio.

Aiolos:”Giorno Dohko!”

Dohko:”Giorno! Come mai già in piedi? La partenza è per le 10:00!”

Aiolos:”Potrei farti la stessa domanda! Comunque, sto aspettando una mia vecchia conoscenza!”

Dohko:”Oh! Che caso! Anch’io vado a trovare una mia vecchia conoscenza!”

Si scambiarono un sorriso complice e il cavaliere di Libra proseguì. Appena entrato nella decima casa, schivò a malapena un fendente che gli arrivò dalla destra.

Dohko:”Shura!”

Shura:”ScusaDohkonontihovisto! Giorno!”

Dohko:”Non ho capito niente, ma… buongiorno! Già sveglio?”

Shura:”Ehm, si! Sono sveglio dalle 07:00, sai, gli allenamenti!”

Dohko:”Si! Per ammazzare meglio i tuoi compagni!”

Shura:”Chiedo scusa!”

Dohko:”Niente! Niente! Ci vediamo dopo!”

Senza neanche lasciarlo parlare, si diresse verso la casa dell’Acquario. Entrando nel tempio gli venne incontro un Camus sconvolgente; aveva i capelli tutti scompigliati(stile dita nella presa di corrente!N.d.A.XD), un asciugamano poggiato sulle spalle e indossava solo i boxer azzurrini, come se non bastasse, si presentò con lo spazzolino in bocca.

Camus:”Giorno.”

Salutò stancamente con la voce impastata dal sonno e dal dentifricio.

Dohko:”Buongiorno bella addormentata!”

Camus:”Eh? Che hai detto?”

Dohko:”T’ho detto buongiorno!”

Camus:”Ah!”

Continuando a lavarsi i denti, si ridiresse verso il bagno.

Camus:”Ciao, ciao. Ci vediamo dopo.”

Dohko:”Va bene! A dopo!”

Si avviò verso l’uscita ma appena prima di arrivarci venne richiamato dalla voce di Camus.

Camus:”Ah. E comunque non sono donna.”

E si chiuse in bagno lasciando un po’ perplesso il cavaliere di Libra, che in breve lasciò la dimora di Acquario e si diresse alla dodicesima casa, trovando Aphrodite davanti al tempio, intento ad accudire le sue rose.

Aphrodite:”Oh, mie piccole! Chi vi accudirà in mia assenza?”

Dohko:”Buongiorno cavaliere di pesci!”

Aphrodite:”Oh! Buongiorno cavaliere di Libra! Passata una buona notte?”

Dohko:”Si, grazie! Ho dormito benissimo! Ma chiamami pure Dohoko! Te l’ho già detto mille volte!”

Aphrodite:”Oh, si si! E’ vero! Me lo dite tutte le volte ma… io proprio non ci riesco. Voi siete un veterano, mi sembra di mancarvi di rispetto.”

Dohko:”Ti ringrazio per la considerazione! Ma chiamami Dohko e dammi del tu!”

Aphrodite:”Ci proverò!”

Dohko:”E’ meglio che mi sbrighi, prima di arrivare in ritardo! Buon proseguimento! Ci vediamo tra qualche ora!”

Aphrodite:”Grazie e altrettanto sommo Dohko!”

Dohko:-Almano non mi ha dato del voi e mi ha chiamato cavaliere di Libra.-

Così pensando si avviò per raggiungere le stanze del Gran Sacerdote.

Aphrodite:”Forse potrei chiedere alla somma Athena di curarvi! Lei adora i giardini! Nelle sue mani sarete al sicuro, oh, pezzi della mia anima!”

Dohko:-E’ pazzo! A parte che questa è una gabbia di pazzi!-

Saga si svegliò verso le 08:00, si preparò e appena dopo le 08:15 si presentò nella nona casa dove fece colazione con Aiolos.

Aldebaran si alzò alle 07:45 per fare i suoi abituali esercizi mattutini.

 

Verso le 09:45 Aiolos e Saga stavano ancora parlando amichevolmente.

Aiolos:”Sarà il caso di andare a svegliare il mio fratellino, sono sicuro che sta ancora russando beatamente!”

Risero di gusto.

Saga:”Scendo con te! Sicuramente anche Kanon sarà ancora tra le braccia di Morfeo!”

Aiolos:”Ah! Che fratelli!”

Passando dalla casa di Milo.

Aiolos:”A quanto pare i nostri fratelli non sono gli unici!”

Saga:”Hai ragione! Ma al momento non sono problemi nostri! Noi, abbiamo altre gatte da pelare!”

Aiolos:”Già! Sono affari di Camus!”

Arrivati alla quinta casa.

Saga:”Io proseguo! Buona fortuna amico mio! Ne avrai bisogno!”

Aiolos:”Più che augurarla a me, augurala a mio fratello! Perché se non si sveglia viene pestato!”

Ridacchiarono sadicamente.

Aiolos:”Buona fortuna per tuo fratello! Ne avrà bisogno!”

Saga:”Già!”

Si avviò verso l’uscita mentre metà dei capelli diventavano grigi; venne richiamato da Aiolos.

Aiolos:”Saga! Non usare la Galaxian Esplosion per cortesia!”

Saga:”Vedrò cosa posso fare!”

Affermò con divertimento mentre Ares si ritirava contro voglia.

Il cavaliere del Sagittario si diresse verso la stanza del fratello, cominciando già a scrocchiarsi le dita.

Aiolos:-Adesso ci divertiamo!-

Aprì la porta di soppiatto e si avvicinò al fratellino silenziosamente, accostò la bocca all’orecchio di quest’ultimo.

Aiolos:”AIOLIAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!”

Aiolia:”WHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”

Dallo spavento fece un movimento strano che lo scaraventò faccia al muro.

Aiolos:”Ma che stai facendo?”

Chiese perplesso, mentre il fratello staccava la faccia dal muro e si girava lentamente verso di lui con il sangue che gli usciva dal naso e una lacrimuccia che scendeva dall’occhio.

Aiolia:”Mi hai spaventato!”

Affermò piagnucolando.

Aiolos:”Ma sei un cavaliere!”

Aiolia:”Chi se ne frega! Stavo dormendo!”

Aiolos:”Sei un cretino! Io ti disconosco!”

Aiolia:”No! Fratellone!”

Aiolos:”Va bene! Va bene! Basta che ti spicci!”

Aiolia:”Va bene! Ora mi preparo!”

Aiolos:”Io inizio ad andare al luogo dell’appuntamento! Mi posso fidare o devo rimanere qua a farti da balia?”

Aiolia:”Tranquillo! Tranquillo!”

Disse dal bagno mentre apriva il rubinetto della doccia.

Aiolos:-Speriamo! Beh almeno si è ricordato di preparare i vestiti per oggi!-

Pensò mentre fissava la sedia con sopra gli abiti.

Non troppo convinto si fece forza e si diresse alla prima casa.

 

Nel frattempo, nella terza casa Saga era entrato nella camera del fratello che ovviamente stava ancora dormendo.

Saga:”Kanon svegliati!”

Nessuna risposta.

Saga:”Kanon! Dai che mancano dieci minuti all’appuntamento!”

Disse scuotendolo leggermente per la spalla.

Kanon:--Ancora cinque minuti mamma.--

Saga si smontò letteralmente all’affermazione sbiascicata del fratello.

Saga:-Calmati! Conta!-

Lo afferrò per le spalle e iniziò a scuoterlo violentemente.

Saga:”MA TI SEI RINCOGLIONITO??!! TI VUOI SVEGLIARE SI O NO??!!”

Kanon:--Ancora nanna.--

Nonostante la forte scekerata, era ancora in coma.

Saga:”KANOOOOOOON!!”

Nel frattempo passava di lì Aiolos che fece capolino dalla porta.

Aiolos:”Serve una mano?”

Saga/Ares:”No, grazie! Ora lo sistemo io!”

Disse con un occhio rosso e i capelli che piano piano diventavano grigi.

Aiolos:”Ah! Ok! Ci vediamo giù!”

Il cavaliere della nona casa se ne andò con calma, lasciando il custode di Gemini hai suoi divertimenti.

A quel punto Saga riprese il controllo di sé, per svegliarlo non serviva la violenza, ma l’astuzia.

Saga:”Kanon! C’è Aphrodite!”

Appena il gemello ebbe recepito il messaggio spalancò gli occhi di botto.

Kanon:”AIUTOOOOOO!”

Zompò addosso al fratello modalità koala e finirono entrambi a terra.

Kanon:”Aiutami fratello!”

Saga:”Finalmente ti sei svegliato! E staccati!”

Kanon:”No! C’è Aphrodite!”

Strinse ancora di più la presa.

Saga:”Non c’è Aphrodite! Vattene via da me!”

Kanon:”Non c’è Aphrodite?”

Chiese allentando la presa.

Saga:”No! Era un modo per svegliarti!”

Kanon si staccò definitivamente e si alzarono finalmente in piedi.

Saga:”Non pensarci neanche di tornare a letto! E’ tardi! Fatti la doccia, vestiti e raggiungimi nell’atrio! Se non ti sei vestito entro cinque minuti, Aphrodite lo chiamo davvero!”

Kanon:”Volo! Come già fatto!”

Si fiondò in bagno.

 

Dohko, Shion e Saori scesero anche loro alle 09:45. Trovarono Aphrodite già pronto che chiese ad Athena, di prendersi cura delle sue rose, la reincarnazione della Dea accettò di buon grado. Passarono dall’undicesima casa e lì si unì a loro anche Camus, successivamente nella decima, si aggregò Shura. Attraversarono la vuota casa di Sagitter ed entrarono nell’ottava casa.

Dohko:”Ma qualcuno sa qualcosa di Milo? Quando sono passato stava ancora dormendo!”

Milo:”ROOONF!”

La comitiva si smontò(Anche Athena e Shion!N.d.A.X°°°°D).

Shion:”Chi lo sveglia quel disgraziato?”

Shura:”Non fatelo fare a me, se no io lo ammazzo!”

Camus:”Ci penso io!”

Sparì dietro la porta della stanza dello Scorpione e tempo un minuto un urlo lancinante squarciò il silenzio.

Milo:”STRONZOOO!”

Camus:”Non ti svegliavi!”

Milo:”E C’ERA BISOGNO DI CONGELARMI L’UCCELLO??!!”

I presenti nella casa si smontarono nuovamente.

Camus:”Non rompere. Muoviti o ti chiamo Aphrodite.”

Milo:”Bastardo!”

E si diresse in bagno.

Camus:”Comunque la prossima volta, usa un pizzico in più di finezza. C’è di là Athena.”

Milo:--Stronzo--

Camus:”Detto qualcosa?”

Milo:”Niente!”

Camus:”Bene! Allora noi ti aspettiamo da Mu!”

 

Erano le 10:00 in punto quando arrivarono Milo, Kanon e Saga.

Aiolos:”Milo, hai mica visto mio fratello?”

Milo:”Beh, quando sono passato mi pare che stesse facendo colazione!”

Aiolos:”Ancora??!! Scusate gente, potreste tapparvi un attimo le orecchie?”

Tutti ubbidirono senza chiedere spiegazioni.

Aiolos:”AIOLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”

Tempo trenta secondi, il cavaliere di Leo si presentò davanti al fratello sull’attenti.

Aiolia:”Eccomi!Sonoquifratello!”

Aiolos:”Ehm, fratellino…”

Aiolia:”Si?”

Aiolos:”Hai i pantaloni sla……”

Non riuscì a finire la frase che i pantaloni erano già a terra, mostrando boxer azzurrini con stampe di leoncini pucciosi, provocando l’ilarità generale che venne contenuta da tutti tranne da Milo, il quale proruppe in una risata fragorosa.

Athena:-Io non li conosco!-

Aiolia:”Zitto tu! Che li hai viola con gli scorpioncini pucciosi!”

La risata di Milo si interruppe bruscamente e divenne rosso pomodoro.

Intanto, Saga stava cercando di trattenere un furioso Aiolos; solo suo fratello aveva la capacità innata di farlo uscire così tanto dai gangheri.

 

Dopo una mezz’ora si ricomposero tutti, salirono sul jet privato messo loro a disposizione da Saori e finalmente partirono.

 

 

Ed ecco a voi il secondo capito!^^

Per il terzo ci sarà da aspettare un po’ perché è in fase di costruzione!^^”””

 

Ringrazio tutti colore che leggono la mia fic! Sono commossa, credevo che non sarebbe piaciuta!ç____ç

 

Blustar: Per continuarla la continuò! Ma avverto, che posterò così a casaccio! Non metto ne date ne nulla!^^

Comunque devo dire che le due fic che hai postato, mi sono piaciute molto! Continuale presto anche tu!^^

Dafne: Mi spiace Dafne! I tredici non passano a Genova (Menomale!N.d.13)! Beh! Però potrei fare la cattiva più avanti!XD

Non preoccuparti, qualcosa mi invento (Very Sadic Smile)!^^

Gufo_Tave: Le ghignate non sono finite qui! Aspetta e vedrai che ci sarà da ridere in ogni capito e Aphrodite, sarà protagonista di quelle comiche insieme ad altri che faranno morire!XD

Shun di Andromeda: Faranno di quelle figure e di quei casini che manco ti immagini!°°
Mi spavento persino io che sono l’autrice in persona!XD

White Gundam: Ma nuuuuu! Povero, piccolo Aphrodite! E’ così carino e puccioso! E poi, ricordo che il nostro custode, è etero sessuale!U_U (X°°D)

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Capitolo 3
*** Viaggio e Arrivo ***


Capitolo 3°: Viaggio e Arrivo

Come promesso ecco a voi il terzo capitolo!^^
Spero vi faccia divertire come gli altri e vi auguro una buona lettura!XD

 

 

Capitolo 3°: Viaggio e Arrivo

Erano in viaggio ormai da mezzora. L’atmosfera si era scaldata e a parte i soliti, stavano facendo un gran casino.

Milo:”AHAHAHAHAHAH! I boxer con i leoncini!”

Aiolia:”AHAHAHAHAHAH! I boxer con gli scorpioncini pucciosi!”

Ormai l’imbarazzo era passato e ci stavano ridendo sopra.

Milo:”Ah, ragazzi! Ma lo sapete che anche Camus ha……”

Il diretto interessato gli tappò prontamente la bocca.

Camus:”Zitto! Che se no te lo rigelo!”

Milo:”Fofei! Fofei! Fafi fefiafe!!!!!” (Traduzione: Ok! Ok! Fammi respirare!)

Aiolia&Kanon:”Anche Camus cosa??!!”

Camus:”Niente. Niente.”

Aphrodite:”Ma come??!! Non lo sapete? Camus ha dei boxer verde acqua con su la stampa di una donna pucciosa che tiene l’anfora!”

Disse tranquillamente, sfogliando la rivista di moda che aveva in mano.

Camus:”NON E’ VERO!”

Disse con veemenza il custode dell’undicesima casa rosso in volto.

Milo:”E’ vero! E’ vero!”

Il povero ragazzo, non aveva più parole e sprofondò in una poltrona. Gli altri scoppiarono a ridere.

Kanon e Aiolia ormai avevano le lacrime agli occhi e si stavano rotolando a terra dalle risate tenendosi lo stomaco. Anche Shura e Death Mask ormai piangevano dal troppo ridere.

Death Mask:”Non ci posso credere! Camus, il gelido Camus, con i boxerini con su le fanciulle pucciose!”

Riprese a ridere.

Aphrodite:”Vedete di non ridere troppo! Io so…… io so tutto!”

Il silenzio regnò sovrano. Tutti sbarrarono gli occhi, preoccupati.

Aphrodite:”So…… che tutti voi, nessuno escluso, possedete almeno un paio di boxer con la stampa del vostro segno puccioso!”

Concluse candidamente continuando a sfogliare la rivista.

Death Mask:”Non è assolutissimamente vero!”

Aphrodite:”Mask, parli tu che hai tutto il corredo intimo e da bagno?”

Aiolia:”Davvero??!!”

Milo:”Che spasso!”

Aiolos:”E che c’è di male? Io ho tutto il corredo intimo, pigiama, asciugamani, lenzuola, tovaglie e tovagliette e ho anche le calze!”

Saga:”Beh! A dirla tutta…… anch’io avrei tutti i corredi come Aiolos!”

Sorrise imbarazzato grattandosi la testa.

Dohko:”Anch’io ce li ho!”

Saga:”Per dirla ancora tutta, anche Kanon, ha i miei stessi corredi!”

Kanon:”Fratello! Cosa stai dicendo??!!”

Chiese indiavolato.

Saga:”Beh, visto che eravamo in tema di confidenze, l’ho detto!”

Disse con un sorrisino un pelino sadico.

Aiolos:”Calma ragazzi! Siamo quasi arrivati, per cui sedetevi e state tranquilli, ok?”

Death Mask:”Va bene papy! Non è che qualcuno ha una birra?”

Aiolos:”Prova a guardare nel frigorifero del jet! E se ne trovi, portane una anche a me cortesemente!”

Dohko:”Pure a me grazie!”

Saga&Kanon:”Idem!”

Milo:”Anche a me e Camus!”

Camus:”Ma chi ti ha detto che la voglio?”

Milo:”Io!”

Shura:”Death! Lanciane una anche a me!”

Death Mask:”Mica posso lanciarle! Se le apri, ti fai il bagno!”

Aphrodite:”Death Mask caro, cortesemente portane una anche a me.”

Death Mask:”Caro lo dici a casa tua!”

Il cavaliere di Pesci, non lo ascoltò neppure troppo occupato ad esaminare alcuni vestiti della collezione Autunno/Inverno.

Aiolia:”Anche a me!”

Aldebaran:”Mask, a me portane tre! Sai, una non me la gusto neanche!”

Death Mask:”Finite le ordinazioni??!!”

Aiolos:”Si, si! Muoviti che ho la gola che sembra il deserto del Sahara!”

Death Mask:”Ok! Ok! Vado, vado!”

Scomparve dietro una porta scorrevole e ne riemerse poco dopo con le braccia stracariche di lattine, che passò a tutta la combriccola. Concludendo con Shaka e Mu.

Death Mask:”Ne volete ragazzi?”

Shaka:”No, grazie. Preferirei del the, se è possibile?”

Mu annuì e Death li guardò stranito.

Death Mask:”Sicuri?”

Mu:”Si, vai tranquillo.”

Death Mask:”Ah, beh! Ce né di più per me!”

Shaka:”Va bene Death Mask. Prima di metterti a bere, potresti portarci il the, per cortesia?”

Il siciliano senza proferir verbo, si diresse nuovamente nell’altra stanza.

Death Mask:”Lo volete al limone o alla pesca?”

Chiese da dietro la porta.

Shaka:”Se è possibile, lo vorrei al the verde.”

Mu:”A me va bene al limone.”

Death Mask:”No problem! Abbiamo anche il the verde!”

Uscì dalla stanza e porse la lattina a Mu e la bottiglietta a Shaka.

Andò a sedersi al suo posto, di fianco a Shura.

Shura:”Ehi! Perché ne hai tre tu?!”

Death Mask:”Shaka e Mu non le vogliono! E comunque, ho fatto il cameriere e me ne merito di più!”

Shura:”Davvero?”

Death Mask:”Si!”

Affermò, deciso, guardandolo in faccia.

Il cavaliere di Capricorno sfruttando il momento di distrazione, gli fotté una lattina.

Shura:”Grazie!”

Death Mask:”Bastardo! Ridammi la lattina!”

Shura:”Attento! Ti faccio provare una delle mie cinque Excalibur!”

Death Mask:”Quale mi fai provare?”

Chiese enormemente preoccupato per una parte del suo corpo.

Shura:”La quinta!” (Chi vuole intendere, intenda!N.d.A.XD)

Affermò con minacciosa sadicità.

Death Mask:”Va bene! Tienitela pure!”

Shura:”Grazie!”

Una mezz’oretta dopo, il piloto annunciò l’imminente atterraggio e chiese di allacciare le cinture di sicurezza.

Dieci minuti ed erano atterrati all’aeroporto di Malpensa.

L’ingresso dei tredici nell’aeroporto non resto di sicuro inosservato, soprattutto tra le rappresentati del sesso femminile. Insomma, erano obbiettivamente dei bei ragazzi e poi ce n’era di tutti i gusti! Pelle chiara, scura, normale; capelli corti, lunghi fino a metà schiena o anche più, mossi, lisci, di tutti i colori; occhi azzurri, blu, castani, verdi, neri, rossi, viola! Ma il comune denominatore era un fisico da statue greche!

Tutte, che fossero donne, vecchie, bambine o ragazze, si fermarono, si zittirono e si misero a fissare i nuovi arrivati. Questi, leggermente imbarazzati, continuarono a chiacchierare tra di loro accelerando un poco il passo.

L’unico che godeva di tutte quelle attenzioni era Death Mask; si divertiva come un matto a mandare occhiate sensuali, frammiste alla sua solita sadicità, ai gruppetti di ragazze che puntualmente arrossivano.

Non contento, ad un certo punto, con non curanza e fingendo di avere improvvisamente caldo, si slacciò tutti i bottoni della camicia nera a maniche corte che indossava. Le ragazze che partirono a lanciare gridolini per attirare l’attenzione mentre l’espressione del Cancro diventava sempre più sadica.

Ma ancora non era pienamente soddisfatto. Individuò Milo e Camus, che stavano fianco a fianco, come al solito, parlando tranquillamente. Si avvicinò e si mise tra i due, poggiando le braccia sulle loro spalle.

Death Mask:”Ragazzi!”

Esordì con una espressione che non prometteva nulla di buono.

Milo:”Death, che hai in mente?”

Chiese, mentre Camus lo guarda di traverso.

Death Mask:”Nulla!”

E con uno scatto fulmineo slacciò le cerniere dei maglioncini gemelli molto leggeri dei due, che rimasero pietrificati, increduli. Errore madornale. Death Mask sfruttando il momento, afferrò i colletti dei maglioncini di cotone e li tirò giù, scoprendo quasi completamente il dorso e la schiena nudi dei ragazzi.

Sghignazzando come un matto se la svignò.

Milo:”BASTARDO! TORNA INDIETRO!”

Camus:”Lo uccido!”

Dissero mentre, il primo sfoderava la cuspide scarlatta e al secondo iniziavano a vorticare intorno dei cristalli di ghiaccio.

Fortunatamente, prima dell’inevitabile, li raggiunsero Mu e Shaka.

Mu:”Forza, Milo. Lascialo perdere. Siamo in vacanza!”

Shaka:”Camus, rilassati. Non è né il luogo né il momento.”

L’Acquario e lo Scorpione si guardarono e si calmarono.

Camus&Milo:-Lo sistemiamo dopo!-

 

Fuori dall’aeroporto li aspettavano dei taxi noleggiati da Lady Saori.

In un’ora erano a Milano e ci volle un’altra ora per raggiungere l’hotel.

Quell’ora imbottigliati nel traffico Milanese li sfiancò più del viaggio, e all’unanimità decisero di rimanere in albergo tutto il resto della giornata.

Fecero una doccia veloce, si cambiarono e scesero a mangiare nel ristorante dell’hotel. Rimasero a tavola fino alle 15:00! Godendosi a pieno un vero pasto Italiano.

Il resto del pomeriggio lo passarono nel salotto dell’albergo e tornarono in sala da pranzo solo alle 20:30. mangiarono qualcosa di leggero e verso le 21:35 tornarono in stanza. Fecero un’altra doccia veloce, chiacchierarono un altro po’ nella stanza di Dohko e alle 23:00 erano tutti nel mondo dei sogni.

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Capitolo 4
*** Cap.4 Primo Giorno: Già Problemi! ***


Capitolo 4°: Primo Giorno: Già Problemi

Capitolo 4°: Primo Giorno: Già Problemi!

Il giorno dopo se la presero veramente comoda, tanto l’appuntamento con la guida era fissato per le 15:00.

L’uomo arrivò puntuale come un orologio svizzero. Aveva un aspetto ordinato, un viso simpatico e gentile incorniciato da ricci castani, indossava un paio di jeans blu scuro e una camicia a maniche corte azzurra. Si presentò, si chiamava Alessandro, ed espose concisamente il programma.

Alessandro:”Prenderemo la metro e per oggi visiteremo il Duomo e dintorni. Con il tempo che abbiamo a disposizione non penso che potremmo vedere altro. Bene, se siete pronti, andiamo!”

Scesero al primo sotto passaggio e in breve si trovarono in Piazza Duomo.

La chiesa in stile gotico era meravigliosa e Alessandro era una bravissima guida e un oratore eccezionale; per ogni angolo, colonna o basso rilievo aveva una storia da raccontare.

La visitarono tutta, da cima a fondo, ci misero tre ore, e alle 18:30 si ritrovarono di nuovo tra gli infiniti piccioni della piazza.

Shura:”Figa, ma quanti piccioni ci sono?!”

Esclamò, schivandone uno in planata.

Alessandro:”Beh, tanti! E’ una delle caratteristiche di Piazza Duomo.”

Il cavaliere di Capricorno intanto si era avvicinato ad Aphrodite, portando il braccio davanti al petto in posizione di taglio, pronto ad usare Excalibur per difendersi dai “minacciosi” pennuti.

Aiolos:”Shura! Non ci provare neanche!”

Gli intimò, accorrendo per fermarlo.

Nel frattempo anche Death Mask si era accostato all’impassibile Aphrodite. Aveva armato l’indice con gli Strati di Spirito e minacciava gli animali.

Death Mask:”Guai a voi se vi avvicinate! Vi spedisco tutti all’altro mondo!”

Aphrodite:”Rilassi Deathy. Non ti fanno niente.”

Death Mask:”Ehy! Non chiamarmi Deathy!!!”

Esclamò, puntandogli l’indice armato in faccia. Il Saint di Pesci non si scompose.

Aphrodite:”Oh, su Deathy non fare così. Tranquillo.”

Gli parlò come ad un bambino. Gli prese la mano e la chiuse a pugno per portarsela al petto.

Death Mask rimase pietrificato!

Più o meno nella stessa situazione di Aphrodite si trovava Camus, che da una parte aveva Milo, la cui Cuspide Scarlatta cresceva pian piano, e dall’altra Aiolia pronto con piccole scariche di elettricità che avvolgevano la mano stretta a pugno.

Camus:”La volete piantare?! Avete paura di qualche uccello?!”

Milo:”Questi non sono uccelli normali! Ci stanno circondando!”

Aiolia:”Ci vogliono attaccare!”

Camus:”Si, certo. Come no.”

Affermò esausto, schiaffandosi una mano in faccia.

Camus:”Ragazzi mettete immediatamente via Cuspide e fulmini, altrimenti velo congelo!”

Minacciò con un sorriso angelico dipinto sul volto.

Milo&Aiolia:”Ma…”

Camus:”Subito!”

Ordinò facendo rallentare il moto degli atomi.

Milo&Aiolia:”Agli ordini!!!”

Esclamarono ritirando il Cosmo.

Kanon:”Fratello! Secondo me hanno ragione Milo e Aiolia!”

Affermò veramente convinto aggrappandosi inconsciamente alla camicia del gemello con una mano, mentre con l’altra stava aprendo l’ Another Dimension.

Saga:”Ma che cosa ti sei fumato?”

Chiese allarmato.

Saga:”E chiudi subito quella Dimensione!”

Disse prendendo la mano armata di Kanon tra le sue.

Intanto i perfidi pennuti si avvicinavano sempre di più al povero Marine Shogun.

Kanon:”Ma… Saga…”

Piagnucolò, avvinghiandosi al braccio del fratello.

Saga:”Dai, Kanon. Non ti fanno niente.”

Lo consolò, facendogli Pat Pat sulla testa.

Dohko:”Ehm… Ale! Non è che sti così sono pericolosi?!“

Chiese, appoggiandosi con la schiena alla schiena della guida, così da tener sempre sotto controllo i movimenti di quei minacciosi animali.

Alessandro:”Ma no, figurati. Sono iniqui!”

Rispose candido, sorridendo tranquillamente.

Due metri più in là, intanto, anche il placido Mu e l’austero Shaka erano pure loro schiena contro schiena.

Mu&Shaka:”Ma ne sei proprio sicuro?”

Chiesero ad Ale, fissando molto poco tranquilli i piccioni.

Alessandro:”Certo che ne sono sicuro! Guardate Aldebaran com’è tranquillo! Se li è già fatti amici!”

Una dozzina di teste si voltarono verso il Cavaliere di Toro. Era attorniato dai piccioni, e fino a qui tutto bene, il problema era che ce li aveva anche addosso.

Mu:”Aldebaran, ma cosa stai facendo?”

Chiese un tantino preoccupato.

Aldebaran:”Sto dando loro da mangiare!”

Rispose con ovvietà.

Solo in quel momento i Saint avevano notato il sacchetto di cibo che il loro compagno aveva in mano.

Aiolia&Milo:”Ma ti si sono posati addosso!”

Aldebaran:”Si, lo so! Ma non mi stanno mica facendo del male! Sono solo uccelli!”

All’affermazione del Toro, quasi tutti i cavalieri arrossirono lievemente.

In un istante, le centinaia di piccioni che attorniavano i ragazzi si alzarono in volo con un assordante frullare di ali. In mezzo a quel turbinio grigio tre scie, dai colori forti, sfrecciarono dirette verso il lato del Duomo. Urtarono una Aiolia, una Milo e la terza Camus; proseguirono per altri dieci metri e si bloccarono, si girarono e si inchinarono alla maniera giapponese.

Ragazza:”Scusateci tanto! Non abbiamo fatto apposta!”

Si voltarono di nuovo e ripresero a correre, gridando ancora un paio di volte “Scusate”.

Il colpo d’occhio era impressionante. Erano vestite decisamente originali.

Tutte e tre in stile metal. Una indossava dei pantaloni rossi sopra al ginocchio, una maglietta nera e bianca, un cravattino e due cinture incrociate con le borchie a piramide. La seconda dei pantaloni lunghi neri con inserti bianchi, molte cerniere e corte catene che li univano, una maglietta nera con stampe di teschi bianchi e una cintura a due file di borchie killer. La terza portava una corta minigonna nera da cui spuntavano tre o quattro strati di tulle viola, una camicia nera senza maniche che lasciava scoperta quasi tutta la schiena, cravattino viola e una catena e una striscia di pelle con le killer al fianco.

Completavano l’abbigliamento di tutte e tre polsini e collari con le killer e stivaloni in pelle nera con le fibbie e le suole altre 10 cm.

Il pensiero comune di tutti e tredici i cavalieri fu il medesimo.

Tutti:-Ma come mischia fanno a correre con quelle cose ai piedi?!?-

Mentre formulavano quel pensiero, altre sei schegge passarono loro in mezzo. Una mezza dozzina di ragazzi.

Ragazzo1:”BASTARDE! FERMATEVI SUBITO!”

Ragazzo2:”PUTTANE! FATEVI PESTARE A DOVERE!”

Ragazzo3:”OLTRE CHE TROIE, PURE VIGLIACCHE!”

Ragazzo4:”SIETE DELLE ZOCCOLE E AVETE PAURA DI QUALCHE MASCHIO?!”

Ragazzo5:”CAZZO, FERMATEVI CHE CI DIVERTIAMO UN PO’!”

Ragazzo6:”SI! PRIMA VE LE SUONIAMO DI SANTA RAGIONE E POI CHISSA’…”

Scoppiarono a ridere tutti e sei, mentre si allontanavano dai tredici.

Aphrodite:”Deathy caro, cosa hanno detto?”

Death Mask:”Beh… le pollastre hanno chiesto scusa per aver urtato quei tre. Le sei mammolette, invece hanno inveito contro le tre gnocche e le hanno minacciate di menarle e, forse, qualcosa d’altro.”

Tradusse con tono indifferente.

Death Mask:”Ale, che programmi abbiamo adesso?”

Aggiunse voltandosi verso la guida.

Aldebaran:”Ma quali altri programmi?! Dobbiamo andare ad aiutare quelle ragazze!”

Death Mask:”Macché! Non sono affari nostri…”

Aphrodite:”Aldebaran ha ragione. Non possiamo lasciare in mano a quei bruti dei sì bei boccioli di rose. Non possiamo permettere che le il viso di quelle fanciulle indifese si rovini.”

Alessandro:”Ehm…”

Aiolia:”Giusto! Noi, siamo al servizio della Giustizia!”

Alessandro:”Ehm… ragazzi…”

Aiolos:”Mio fratello ha ragione, per una volta! Dobbiamo intervenire!”

Alessandro:”Ehm… ragazzi… scusate…”

Milo:”Bene! Allora andiamo!”

Camus:”Si.”

I Cavalieri si misero ad inseguire i sei. Shura e Aphrodite, prendendolo sotto braccio, trascinarono anche Death Mask.

Death Mask:”ALE! TU ASPETTACI QUI! TORNIAMO SUBITO!”

Disse, voltandosi, mentre cercava di correre con le sue gambe.

Alessandro:”Ehm… ma… veramente…”

Alessandro:-Va beh! Capiranno da solia!-

Obbiettivamente avevano perso parecchio tempo e fu per un colpo di fortuna che, in lontananza, riuscirono a vedere uno degli inseguitori imboccare una stradina quasi invisibile. Più si avvicinavano, più le grida di dolore aumentavano. Arrivati all’imboccatura del vicolo senza uscita si bloccarono increduli. Un piede, che indossava uno stivale di pelle con la suola da 10cm, si abbatté sulla testa dell’ultimo ragazzo ancora in piedi. Lo stivale apparteneva alla ragazza con i pantaloni dalle mille cerniere e catene. Le altre due avevano già finito e si stavano spolverando i vestiti.

Ragazza:”Nooo cazzo, sangue!”

Esclamò quella in gonna.

Ragazza2:”Che c’è? Ti sei fatta male?”

Chiese la tipa con i pantaloni rossi scozzesi.

Ragazza:”Macché fatta male! Uno di quegli stronzi deve avermi sputato sangue addosso!”

Ragazza2:”Oh, porc… anche a me!”

Ragazza:”Smacchiatore universale n’altra volta!”

Ragazza3:”Ma vacca troia è la terza volta in due giorni! I miei pantaloni preferiti!”

Esclamò lo schizzo di sangue, che imbrattava un paio di catene.

Ragazza3:”Dannato bastardo!”

Imprecò, sferrando un calcio nello stomaco allo stesso tipo, che aveva ricevuto il calcio a martello.

Ragazza2:”Brava! Infierisci! Devono precipitare all’inferno questi maledetti bastardi!”

Ragazza3:”Sanzo forever!”

Esclamò, riferendosi alla frase presa in prestito ad uno dei protagonisti di Saiyuki(Manga della Kazuya Minekura. N.d.A.).

Ragazza:”Dai sorelle, andiamo!”

Disse girandosi verso l’uscita. Ovviamente, si accorse dei tredici intrusi.

Ragazza:”Ohoh, abbiamo altre visite!”

Commentò, con un sorriso sadico.

Ragazza2:”Ehy, bamboli! Volete essere pestati anche voi?”

Ragazza3:”Fattevi pure sotto! Ce n’é per tutti!”

Concluse.

Tutte e tre li fissavano con espressioni sadiche, facendo scrocchiare mani e collo.

Aldebaran:”No, no! Calma ragazze!”

Si fece avanti l’omone, aprendo i palmi in segno di resa.

Aiolos:”Noi, veramente, eravamo venuti qua per salvarvi!”

Precisò.

Ragazza:”Mhmm?”

Mugugnò poco convinta, come le altre del resto.

Saga:”Ma… ma noi diciamo la verità!”

Affermò, con aria involontariamente pucciosa.

Le espressioni delle tre ragazze non cambiarono però abbassarono la guardia. Le tre giovani li fissarono ancora per qualche secondo.

Ragazza2:”Ehy! Quei tre sono quelli che abbiamo urtato in Piazza Duomo!”

Le compagna guardarono nella direzione indicata.

Ragazza3:”Cazzo, è vero!”

Ragazza:”Mischia, c’hai ragione!”

Ragazza3:”Mh, allora possiamo dire che non centrano niente con le bande che ci scassano puntualmente?!”

Ragazza2:”Si! Concordo!”

Ragazza:”Allora possiamo fidarci! Piacere di conoscervi, io mi chiamo Nemesi!”

L’espressione delle ragazze, era cambiata radicalmente. Ora sorridevano bonarie.

Ragazza3:”Io sono Sizuku, piacere!”

Ragazza2:”Piacere, Sara!”

I Saints si presentarono a loro volta.

Nemesi:”Comunque grazie per essere accorsi in nostro aiuto!”

Sara:”E’ vero! Neanche ci conoscevate!”

Sizuku:”E in più, vi siamo anche venute addosso!”

Milo:”Già! E con la delicatezza che ti ritrovi mi sorprendo di non essermi trovato una spalla lussata!”

Sizuku:”Ehy! Non esagerare!”

Milo:”No, no, non esagero mica! Hai la delicatezza di una scaricatrice di porto, per non parlare del modo di esprimersi! E la grazia di un gorilla in calore!”

Camus:”Milo, non essere maleducato.”

Milo:”Ma è la verità!”

Sizuku:”Milo!”

Milo:”Si?!”

Sizuku:”SEI UNO STRONZO, CAFONE, DEFICIENTE! IO TI PESTO A SANGUE!”

Milo:”EHY! CHE CAZZO TI URLI?!”

Sizuku:”COGLIONE! TI SEI MESSO AD URLARE PURE TU!”

Milo:”SI! MA HAI COMUINCIATO TE!”

Sizuku:”CERTO! TU MI OFFENDI COME SE NIENTE FOSSE, E MANCO MI CONOSCI!”

Milo:”QUELLA CHE OFFENDE, QUI, SEI TU!”

Sizuku:”IO OFFENDO IN RISPOSTA ALLE TUE OSSERVAZIONI POCO CARINE, CAFONE!”

Milo:”E NON CHIAMARMI CAFONE!”

Sizuku:”NON TI DEVO CHIAMARE CAFONE?! MA SAI ALMENO COSA VUOL DIRE?”

Milo:”NO, SI, NON PROPRIO, PERO’…”

Nemesi:”Lasciate perdere quei due!”

Consigliò agli altri ragazzi.

Sara:”Si, giusto! Tanto non finiranno di certo alle mani!”

Aiolos:”Ok!”

Acconsentì easyssimo, come al solito.

Camus:”Sono d’accordo. Tanto il mio migliore amico è un pirla e tale rimane.”

Aiolia:”Vero! Meglio ignorarlo!”

Aldebaran:”Già, tanto ho la netta impressione, che ci penserà la signorina a rimetterlo in riga!”

Concluse con un sorriso bonario. All’affermazione, scoppiarono tutti a ridere.

Shura:”Figa! Certo che ci sapete proprio fare con le botte!”

Aphrodite:”Shura caro, non usare certi termini con delle dolci fanciulle.”

Le due ridacchiarono lievemente.

Sara:”Tranquillo! Con queste due la volgarità è di casa! Io non mi scandalizzo più… e visto che Nemesi è più scaricatrice di porto di voi tutti messi assieme non s’impressiona manco lei!”

Nemesi:”Mh… ha parlato eau de fines…”

Sara:”Ehy, guarda che io sono una ragazza delicata, dolce e gentile.”

Nemesi:”Si, finché non ti inseguono per pestarti!”

Sara:”Mi dovrò pur difendere!”

Aiolia:”E direi che lo fai anche più che egregiamente!”

Intervenne, indicando i corpi dei poveri ragazzi ancora svenuti.

Sara:”Abbiamo avuto un’ottima maestra!”

Dohko:”Avete avuto tutte e tre la stessa sensei?”

Nemesi:”Si, esatto!”

Kanon:”Vi conoscete da tanto?”

Sara:”Beh, si!”

Nemesi:”Praticamente da quando abbiamo memoria! Siamo sempre vissute assieme!”

Un coro di “cavoli” e “caspita”, si alzò dai dodici.

Sara:”E voi? Vi conoscete da tanto?”

Aiolos:”Beh… alcuni di noi sono grandi e quindi, si conoscono gli altri molto meglio, comunque si, ci conosciamo da tanto! Non abbiamo mai vissuto insieme, a parte i fratelli ovviamente, però siamo sempre stati vicini di casa.”

Sara:”Lol!”

Nemesi:”Che bello! E siete venuti in Italia per una vacanza tutti insieme?”

Dohko:”Eh si! Una vacanza a mio avviso meritatissima!”

Sara:”Si?! Avete lavorato sodo per venire qui?”

Aiolia:”Puoi dirlo forte! E’ da un po’ di anni che non stavamo tranquilli!”

Nemesi:”Che lavoro fate?”

Alla domanda si pietrificarono tutti.

Nemesi:”Beh, che c’è? Che ho detto?”

Aiolos:”Ehm… perché questa domanda?”

Nemesi:”Avete detto che è da anni che non state un po’ tranquilli, che avete lavorato tanto per venire qui, sono solo curiosa di sapere che lavoro vi ha tenuti occupati per anni interi!”

Nel frattempo, Sara aveva buttato l’occhio sul suo orologio.

Sara:-Le 8 meno 20… COSA?-

Sara:”NEM!”

Gridò. Nemesi si volse di scatto preoccupatissima.

Sara:”Sono le 8 meno 20! L’appuntamento è alle 8!”

Informò allarmata.

Nemesi:”Cazzo di Buddha! Sizu!”

Sizuku:”Zitto!”

Ordinò a Milo.

Sizuku:”Che c’è?”

Chiese rivolgendosi all’amica.

Nemesi:”Siamo in ritardo! Sono le 8 meno 20 e dobbiamo ancora farci mezz’ora di metro!”

Sizuku:”Merda! Tutta colpa di quei sei ciglioni!”

Sara:”Andiamo!”

Sizuku&Nemesi:”SI!”

Sara:”Ciao ragazzi! Dobbiamo scappare!”

Sizuku:”Piacere di avervi conosciuto!”

Nemesi:”Ciao!”

Si misero a correre verso il sottopassaggio per la metro, più vicino.

Nemesi si voltò di botto.

Nemesi:”Ah, ragazzi! Vi aspettiamo alle 15 in punto dopodomani davanti al Duomo! Vi faremo visitare un’altra Milano! Mi raccomando!”

Sara:”Andiamo Nem!”

Nemesi:”Si, arrivo!”

Sparirono dietro un angolo.

Saga:”Che si fa?”

Shura:”Si torna da Ale!”

Saga:”Mano! Non intendevo adesso… per dopodomani!”

Aiolos:"Si va ovviamente! Tutti!”

Precisò, riferito a Death Mask.

Death Mask:”Uff… lo sapevo!”

Milo:”Oh, andiamo e chi se lo perde un appuntamento con quelle tre sventole?”

Camus:”Guarda che non hanno invitato solo te, hanno invitato tutti e tredici! Non ti montare la testa!”

Milo:”Lo so, lo so…”

Ribatté, un po’ demoralizzato.

Scoppiarono tutti a ridere, chi più chi meno.

Intanto erano tornati in Piazza Duomo, dove Alessandro li stava attendendo pazientemente.

Aiolos:”Scusaci! Ti abbi9amo fatto aspettare tanto!”

Alessandro:”Fa nulla, figuratevi! Tanto ho trovato da chiacchierare come mio solito. Piuttosto, le avete conosciute le tre pazze?”

Chiese mantenendo il suo immutabile sorriso sincero e cordiale.

Milo:”Ehm… si!”

Alessandro:”Simpatiche, eh?!”

Aiolos:”Si! Ma, le conosci?”

Alessandro:”Mezza Milano sa chi sono! E per una certa fascia d’età è praticamente impossibile non conoscerle!”

Kanon:”Perché? Come mai sono così famose?”

Alessandro:”Beh, tra una cosa, quell’altra e quell’altra si fanno parecchi amici. Diciamo che è perché sono molto interessanti!”

Kanon:”Oh, capisco…”

Rispose dubbioso.

Aiolos:”Ah, a proposito. E’ possibile spostare le visite di dopodomani pomeriggio?”

Alessandro:”Va hanno invitati a fare un giro per la loro Milano?”

Aiolia:”Beh non hanno usato proprio queste parole, ma suppongo che il senso sia quello…”

Alessandro:”Comunque, ad ogni modo, non c’è problema! E sposteremo anche le visite mattutine!”

Saga:”Come mai?”

Alessandro:”E’ il caso che dormiate fino a tardi e che vi rilassiate a dovere. Dovrete essere molto riposati e freschi per mantenere il loro ritmo, ve lo posso garantire!”

Pronunciando quelle parole, il suo sorriso aveva avuto un improvviso cambio di sfumatura, era enigmatico, di uno che la sapeva lunga.

Alessandro:”Bene! E’ ora di tornare in hotel!”

Per lui il discorso era concluso, difatti qualsiasi domanda sulle tre misteriose ragazze che gli vennero rivolte durante il tragitto, le dirottava abilmente su altri argomenti.

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