Penpals. Amici di mail.

di laychan28
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***







Capitolo 1.

 

Era una tarda mattinata durante il secondo semestre e mi avevano chiamata dall’ateneo convocandomi in segreteria per comunicarmi un messaggio. Al telefono non mi dissero niente se non quella di sbrigarmi a presentarmi all'ufficio e che era importante, quindi in quel momento mi trovavo per strada a bordo della mia macchina diretta verso la mia meta.

Mi stavo scervellando su cosa fosse successo di tanto urgente o su cosa avessi potuto combinare di tanto grave da essere chiamata fuori dall’orario, ma non ne venni a capo. Ero una studentessa che cercava di farsi notare il meno possibile dagli altri figuriamoci se avessi fatto qualche danno di così elevata importanza… magari non avevo consegnato qualche progetto al professore di grafica. Ma no, non ero il tipo da fare quelle cose.

Problemi con qualcuno? Nemmeno. Tutti mi conoscevano come "quella strana" perciò mi stavano alla larga.

Se qualcuno si fosse sforzato di conoscermi sul serio negli ultimi due anni non avrebbe di sicuro pensato che fossi così anormale o asociale o altezzosa, come spesso ho sentito che venivo chiamata.

Meno male che potevo contare sempre su Rebecca e Lena, le mie due coinquiline e migliori amiche.

Stavo ancora rimuginando sul perché di quella chiamata, quando entrai nel parcheggio della facoltà.

Mi misi al mio solito posto in fondo e all’ombra, scesi dalla macchina prendendo la borsa e chiudendo la portiera seguita dal ‘bip’ della chiusura automatica e mi avviai a passo lento, ma deciso, verso l’ingresso dell’edificio.

Entrai e mi diressi su per le scale raggiungendo così il primo piano dove si trovava l’ufficio.

Bussai alla porta ricevendo come risposta un 'Avanti' da parte di una delle segretarie attutito dalla porta.

«Buongiorno. Sono Taylor Stellari, mi avete chiamata poco fa dicendomi che dovevo venire in facoltà per qualcosa di urgente...»

La segretaria mi guardò per un attimo aggrottando le sopracciglia sottilissime e bionde che sembravano quasi inesistenti per colpa del trucco pesante che portava.

Dopo un po' si rianimò sgranando gli occhi, schioccando le dita e spingendo un'anca in fuori.

"Questa è matta" pensai cercando di mantenere un'espressione impassibile, cosa molto ardua.

«Ma certo!» disse con fare ovvio. «Seguimi nel mio ufficio» continuò, enfatizzando la cosa con un gesto della mano dalle unghie smaltate di rosso brillante.

Ancheggiando mi condusse nell'ufficio accanto a quello dove ci trovavamo pochi istanti prima.

Mi fece accomodare e lei si sedette dietro ad un computer, uno di quelli che andavano praticamente a carbone da tanto vecchio che era. Mi meravigliai che funzionasse ancora.

Mosse il mouse ed il pc prese vita ronzando rumorosamente. Per un attimo pensai che stesse per scoppiare.

Alzai lo sguardo sulla donna che mi rivolse un sorriso cordiale al quale risposi incerta.

«Allora signorina Stellari, le hanno detto perché è stata convocata?» mi chiese appoggiando le mani al piano della scrivania e intrecciando le dita in attesa.

«Ehm, veramente no. Mi hanno solamente detto di venire il prima possibile, ma senza specificare quale fosse la ragione»

«Be' vede, lei è stata scelta tra tutti gli studenti della facoltà per partecipare ad un progetto. È un progetto particolare che non è mai stato attuato prima. È un esperimento in effetti e se andrà in porto, si potrà prendere in considerazione l'idea di proporlo anche in futuro al resto degli allievi.»

Continuavo a guardarla sempre più sconcertata, non capendo dove volesse andare a parare.

Vedendo la mia espressione sospirò e continuò con la spiegazione. «In sostanza, dopo tutte le raccomandazioni che il professor Maggese ha fatto su di lei, il preside ha deciso di coinvolgerla in questa cosa. In sostanza vorremmo che lei partecipasse ad un progetto di corrispondenza via lettera con una persona straniera. Vista la sua più che eccellente capacità di parlare e scrivere in inglese, abbiamo pensato di accoppiarla, per così dire, con qualcuno proveniente dagli Stati Uniti o dall'Inghilterra. Ma questo è ancora da decidere. Appena avremo maggiori dettagli glielo comunicheremo via mail... allora che ne pensa?»

Restai per un momento senza parole. Non era una cosa che si faceva tutti i giorni, questo è vero, ma perché proprio io? Insomma non mi sembrava di essere niente di così particolare o brillante...

Pensai per un attimo alla situazione che mi si presentava sotto gli occhi indagatori della donna che stava di fronte a me. Sarebbe stata una bella opportunità. Magari avrei trovato un'altra amica o magari un amico. Forse qualcosa di più... ma no che andavo a farneticare.

“Be' tentar non nuoce”

«Va bene. Accetto» dissi guardandola direttamente negli occhi.

Lei mi sorrise con gioia e disse: «Ero sicura che avrebbe accettato. Ne siamo molto felici. Allora la contatteremo noi con i dettagli della cosa. Per il momento può andare. Arrivederci!»

Uscii dall'ufficio ancora più confusa di prima.

Durante il viaggio in macchina cercai di non pensarci troppo, ma appena misi piede in casa cominciò ad assalirmi il panico. Chi mi sarebbe capitato?

Cominciai a farmi filmini mentali, una mia cattiva abitudine, ma per non peggiorare la situazione cercai qualcosa per distrarmi.

E cosa c'era di meglio della buona e cara vecchia musica?

Mi recai nella mia stanza dove tenevo i cd e lo stereo. Presi uno della mia band preferita e, dopo averlo fatto partire, mi buttai a peso morto sul letto.

Sospirai chiudendo gli occhi e improvvisamente fui invasa dalle note travolgenti della canzone e da una voce dolce, ma roca, quell'unica voce che riusciva sempre a farmi dimenticare tutti i problemi e a trasportarmi in un'altra dimensione, su un altro pianeta. Letteralmente.

Coloro che mi salvavano dalla realtà che dovevo affrontare ogni giorno. Le delusioni. I litigi. Il senso di solitudine all'università. Tutto. Spariva tutto. E lo dovevo a loro. I miei salvatori. Coloro che mi hanno aiutata a trovare me stessa, che hanno permesso che diventassi ciò che sono, un'Echelon.

I Thirty Seconds To Mars.





Angolo dell'autrice.

Eccomi di nuovo con un nuovo esperimento ^^ l'idea è un po' particolare e spero vi piaccia :) se avete qualcosa da dirmi, suggerimenti, critiche, ecc siete le benvenute ^^

Al prossimo capitolo!

-Layra

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***





Capitolo 2.

 

La mattina dopo mi svegliai e andai come sempre a frequentare i corsi. Ero iscritta ad una facoltà dove si studiavano le arti sceniche, musica, cinema, teatro, e avevo deciso di specializzarmi in montaggio grafico/video e fotografia.

Appena entrai in aula mi diressi al mo posto senza essere notata da nessuno, o almeno così credevo io.

Sharon e il suo seguito mi avevano presa di mira come sempre. Cominciarono e indicarmi e a sghignazzare tra loro come ogni giorno e io cercavo sempre di mantenere la calma per non scoppiare davanti a tutti e peggiorare la situazione in cui mi trovavo.

Sospirai pesantemente e cercai di concentrarmi sul ripasso della lezione prima dell'arrivo del professore.

«Buongiorno» disse la voce profonda di Maggese. Le oche si girarono con uno sbuffo poiché l'insegnante aveva interrotto il loro divertimento mattutino che di sicuro avrebbero ripreso più tardi. Avevano ventidue anni, ma si comportavano come bambine di cinque.

«Vorrei fare i complimenti alla signorina Stellari per aver accettato di partecipare al progetto che abbiamo attivato quest'anno» disse rivolgendomi un sorriso cordiale che fece voltare tutti verso di me. Infossai la testa nelle spalle e arrossii.

A parte quella piccola scenetta imbarazzante, la giornata passò nel solito modo, ma le occhiate da parte degli altri aumentarono.

Qualche giorno dopo ricevetti la famosa mail dalla scuola.

Insomma, non è che spiegava poi molto. Conteneva solamente un indirizzo mail e mi avvertivano che era un uomo concludendo con due righe scritte per cortesia da parte dei mittenti. Non un nome. Niente.

Osservai scettica lo schermo del portatile e abbassai la schermata con la mail con l'intenzione di tornarci più tardi.

Mi persi a girovagare un po' sui social network saltando da Facebook a Twitter cercando qualcosa che attirasse la mia attenzione e chattando con un paio di persone che vivevano troppo lontane, ma con le quali avevo instaurato un bellissimo rapporto, finché non sentì il suono che segnalava l'arrivo di un nuovo tweet.

Guardai chi fosse e aggrottai confusa le sopracciglia.

 

@JaredLeto: Wondering who's gonna be...

 

Dovetti rileggere un paio di volte il messaggio, ma non ne venni a capo. "Probabilmente starà parlando di una delle sue bionde e sarà incerto su chi farsi stavolta..." pensai sarcastica.

Mi strinsi nelle spalle e continuai con quello che stavo facendo.

Bussarono alla porta.

«Posso?» Fece capolino Lena.

«Certo! Vieni pure» dissi con un sorriso.

«Che stai combinando?» Indagò l'altra.

«Controllavo i tweet di quei tre scemi. Solito insomma»

Lei mi sorrise dicendomi che avevano ordinato le pizze e che erano arrivate.

Spensi tutto e andammo in salotto per cenare dove trovammo anche Rebecca che ci stava aspettando.

Chiacchierammo un po' e, finita la cena ci mettemmo a guardare un film che davano alla televisione.

Quando finì, loro se ne andarono a dormire, mentre io mi feci una doccia.

Dopo essermi rilassata sotto il getto dell'acqua uscii, mi asciugai e me ne tornai in camera. Varcando la porta mi ricordai del progetto così mi sedetti alla scrivania e, aprendo un nuovo indirizzo mail, cominciai a scrivere.

 

Caro "Amico di penna",

o forse è meglio se dico "Amico di mail"?

Mi presento: mi chiamo Taylor e sono la tua corrispondente (ma davvero? Non si era capito. Duh.)

A parte gli scherzi (tra l'altro poco intelligenti), sono molto contenta di partecipare a questo progetto e spero che andremo d'accordo una volta che ci saremo conosciuti.

Aspetto una tua risposta.

Taylor

 

Riguardai lo schermo e rilessi il tutto velocemente. “Veloce e conciso”. Premetti 'invio' e spegnendo tutto, mi misi a letto avvolgendomi nelle coperte e abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.

 




Angolo dell'autrice:

Ecco già il secondo capitolo su esasperante (scherzo xD) richiesta di dark_dream u.u

Alla prossima!

-Layra

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***



Capitolo 3.

 

Finalmente era domenica! Niente università e soprattutto giornata libera da stress e dalle occhiate di quelle oche insopportabili.

Ero contenta quel giorno, non conoscevo il motivo, ma quella mattina mi svegliai di buon umore.

Uscii dalla camera e mi diressi in cucina per fare colazione. Lena e Rebecca erano già uscite; mi avevano lasciato un bigliettino dicendomi che erano andate in spiaggia chiedendomi se volevo raggiungerle più tardi una volta che mi fossi svegliata.

Eravamo tardo aprile e si cominciava a sentire il caldo e ogni tanto era bello poter andare a prendere il sole sul bagnasciuga, sempre tempo permettendo.

Finii di mangiare e tornai nella mia stanza, accesi il pc e mentre aspettavo che si avviasse mi cambiai mettendomi un bikini e preparando tutto l’occorrente per il mare.

Mi misi un paio di jeans neri ed una t-shirt dei Black Veil Brides, altra mia band preferita, e le Vans a quadretti bianchi e neri e mi sedetti davanti al portatile aprendo una pagina internet.

Feci prima il login su Facebook e Twitter, come mio solito, e poi entrai nella casella mail. Guardai se c'erano novità e, mentre un tweet aveva catturato la mia attenzione, sentii il suono che segnalava l'arrivo di una nuova e-mail.

Accantonai per un attimo il tweet, aprendolo però su un'altra scheda con l'intenzione di tornarci più tardi, e mi dedicai completamente alla lettura del messaggio che avevo ricevuto.

Era da parte del mio “corrispondente”. L'aprii incuriosita.

 

 

Taylor,

È un piacere per me fare la tua conoscenza e sono molto contento di partecipare assieme a te a questo progetto.

Come ben avrai capito, sono un uomo. Mi chiamo Jay ed ho, per quanto mi costi ammetterlo, 40  anni.

TI PREGO NON SPAVENTARTI!!!

Penserai che sono troppo vecchio per queste cose, ma vorrei mettere subito in chiaro che non

sono un pedofilo o uno che ha strane idee e che per soddisfarle

partecipa a queste cose.

Se devo essere sincero è la prima volta che faccio una cosa del genere e non so bene cosa dire o fare.

E’ stata un’idea di mio fratello farmi partecipare a questo progetto e ancora mi chiedo come abbia fatto a convincermi, quella testa calda…

Comunque, ho pensato che per cominciare a conoscerci meglio potremmo porci delle domande.

Comincio io, ti va?

Quanti anni hai?

Che cosa fai nella vita?

Comincio con queste due visto che sono le più innocenti e non voglio spaventarti chiedendoti altro,

magari più personale.

In cambio sei libera di chiedermi tutto quello che vuoi. Sarò sincero e risponderò cercando di

spiegarmi al meglio per soddisfare la tua curiosità.

Spero che andremo d'accordo, perché da quello che mi hai scritto (anche se poco) sembri una persona

spiritosa ed in gamba.

Attendo presto una tua risposta.

Jay

 

Ps. Mi piace il tuo nome :)

Pps. Ti prego, dammi del tu sennò mi sento vecchio.

 

 

 

“Cavolo!” pensai. “Io gli ho scritto quattro parole in croce e lui una lettera vera e propria.”

Tamburellai con le dita sulla superficie della scrivania e mordendomi il labbro inferiore cominciai a pensare a cosa scrivere nella risposta.

Cliccai su 'rispondi' e dopo aver preso un bel respiro profondo, mi misi a digitare...

 

 

 

Caro Jay,

non preoccuparti. Non ho mai pensato che tu potessi essere un pedofilo, però mi fa piacere che

hai cercato di tranquillizzarmi :)

Ad essere sincera sono un po’ sorpresa della tua età, ma diciamo, in modo positivo.

Non mi sarei mai aspettata di avere un uomo maturo come corrispondente.

Pensavo di dovermi sorbire qualche mio coetaneo o qualcuno di più

piccolo con gli ormoni in subbuglio. UN INCUBO!

Comunque per rispondere alle tue domande, ho 23 anni e sono una studentessa universitaria.

Studio alla facoltà delle arti sceniche, sono al terzo anno e mi sto specializzando in montaggio video e fotografia.

E tu? Di che cosa ti occupi? E se non sono troppo indiscreta, di dove sei? Come sei di carattere?

Non mi hanno dato molte indicazioni su questo progetto e anche per me è la prima volta

che faccio corrispondenza via mail o lettera che sia,

quindi perdonami se a volte non soddisferò

le tue aspettative.

Attendo la tua prossima mail

Taylor

 

 

Ps. Anche a me piace il tuo di nome :)

 

 

 

Rilessi il tutto velocemente controllando che non avessi fatto errori e premetti 'invio'.

Sorridendo andai a controllare il tweet che avevo aperto poco prima e risi come non mai alla battuta che c'era scritta. La retweettai, spensi tutto e uscii di casa avviandomi alla macchina per andare in spiaggia in cerca della altre due.

Quando arrivai le trovai intente a chiacchierare, ma quando mi videro alzarono il capo e mi salutarono con un grande sorriso al quale ricambiai immediatamente.

«Sembri di buon umore... che hai combinato?» indagò immediatamente Rebecca.

A quella sua uscita scoppiai a ridere e scuotendo la testa mi tolsi i vestiti gettandoli sull'asciugamano che avevo steso poco prima a terra e mi avviai verso l'acqua giusto per immergere i piedi seguita dalle altre due che stavano rodendo di curiosità.

«Allora? Che è successo che sei così euforica? E soprattutto visto che ti sei appena svegliata e questo non è normale da parte tua» disse questa volta Lena.

Scrollai le spalle e risposi: «Vi ho parlato del progetto?»

Loro mi mi fissarono con sguardo interrogativo e sospirando mi misi a raccontare quello che mi aveva detto la segretaria e delle mail.

Alla fine del mio racconto Lena lanciò un urletto euforico e disse al settimo cielo: «Non è eccitante tutta questa cosa? Le mail, lui...» si interruppe e sospirò sognante.

Rebecca la guardò alzando un sopracciglio, mentre io scoppiai a ridere. Mi sentivo bene, felice per un certo verso e non ne conoscevo il motivo, ma mi sarei goduta il momento finché sarebbe durato.

La giornata passò e la sera, quando eravamo intente a preparare la cena, ricevetti un messaggio sul telefono. Era un tweet.

 

 

 

@JaredLeto: Hope this will turn in a good thing. I'm becoming

more and more curious.



 

Angolo dell'autrice:

Salve a tutte/i ^^ ecco il nuovo capitolo postato prima di quanto credevo considerando anche che negli ultimi due giorni sono stata male :)
Tornando alla storia... come vi sembra per adesso? Vorrei avere un vostro giudizio per sapere se vale la pena continuare a scrivere o meno
ovviamente non obbligo nessuno però mi farebbe piacere sapere la vostra opinione :)
Alla prossima!
XO
-Layra

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