Il ragazzo col papillon di Leyton_Nenny (/viewuser.php?uid=176461)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lily Roi ***
Capitolo 2: *** Piacere, Matt Taylor ***
Capitolo 3: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Lily Roi ***
Autore:Leyton_Nenny
Pacchetto:3
Titolo:
Il ragazzo col papillon – tra bicchieri di birra e note di
una
canzone
Genere: Romantico
Avvertimenti: Het
Rating:
verde
Introduzione: Sempre in quella via, lontana da tutto e da
tutti, dove c'è solo il piccolo pub dove, ogni notte, smetto
di
essere Lilian James, la cameriera, e divento Lily Roi, la cantante.
Devo ammettere che
è stato difficile,
iniziare a lavorare qui.
Se
ci ripenso,
adesso mi viene ancora da ridere.
Storia scritta per il contest
"Live is Better", chiusosi per mancanza di partecipanti
1# Lily Roi
Ogni sera vado a cantare
nel solito
locale.
Sempre in quella via,
lontana da tutto
e da tutti, dove c'è solo il piccolo pub dove, ogni notte,
smetto di
essere Lilian James, la cameriera, e divento Lily Roi, la cantante.
Devo ammettere che
è stato difficile,
iniziare a lavorare qui.
Se ci ripenso, adesso mi
viene ancora
da ridere.
Ero una ragazzina, sebbene
siano
passati solo due anni.
Avevo vent'anni all'epoca,
vent'anni e
troppe cose da dimenticare, troppi sogni che volevo realizzare. E la
musica era il primo della lista.
Avevo iniziato a cantare
quando avevo
sei anni, e avevo smesso quasi dieci anni dopo.
La ragione? Mio padre.
Quell'uomo così
amante della musica, nato, per cattiva sorte, stonato, aveva
obbligato la propria figlia a iscriversi a un corso di canto. Non che
a me dispiacesse.
E poi, una volto morto, la
musica si
era spenta, aveva abbandonato la piccola villetta alla periferia di
Londra. La ragione? Ascoltare la mia voce era troppo doloroso per mia
madre, le ricordava il defunto marito.
E così avevo
smesso di cantare, almeno
in sua presenza.
Poi, la rivelazione: un
self producer
che cercava talenti per incidere e avviare una casa discografica. Io
c'avevo provato, e a lui era piaciuta la mia voce. Così
Lilian si
era lentamente trasformata in Lily, si era lasciata allungare i
capelli, come quando era bambina, e aveva iniziato a truccarsi.
Lentamente, aveva anche
iniziato a
vivere.
Ed ora eccomi qui, sono
sempre la
stessa Lilian, due anni più tardi, una hit alle spalle e
voglia di
tornare semplicemente la Lilian che non poteva cantare per non ferire
qualcuno.
Perché se
credete che la vita di una
cantante sia facile, vi sbagliate di grosso. Specie quando il vostro
produttore è un uomo viscido e disgustoso che, ogni volta
che vi
guarda, sembra volervi spogliare.
Però in tutto
questo c'è una piccola
nota positiva, ed è data dal ragazzo in papillon, un ragazzo
con i
capelli ricci perennemente in disordine, che si siede davanti al
palco e ordina sempre una birra. Ma non la beve mai, o così
mi ha
detto Tom, il barman, che, da quando ho iniziato a lavorare qua,
è
diventato il mio migliore amico. Credetemi, avere un migliore amico
gay è la migliore benedizione che potesse capitarmi,
perché è come
una migliore amica, ma capisce perfettamente il cervello degli
uomini, quindi due al prezzo di uno. E cucina una meraviglia
– da
un anno abbiamo iniziato a dividere l'appartamento.
Comunque, Tom mi ha detto
che questo
ragazzo, viene ogni volta al locale, ordina questa birra e la tiene
lì, senza berne mai un sorso. Arriva cinque minuti prima
della mia
esibizione, e se ne va via due minuti dopo. E non tarda mai, compie
ogni giorno la stessa routine.
E sono certa che Tom non
menta: una
volta mi sono infilata dietro le quinte cinque minuti prima, e lui
è
apparso, proprio come il mio migliore amico mi aveva detto. E poi,
sempre dalla stessa postazione, ho atteso e ho potuto appurare che se
ne andava via esattamente due minuti dopo la fine della mia
esibizione.
Eppure sono certa di non
averlo mai
visto, se non durante i miei spettacoli, ed è da circa un
mese che
la cosa va avanti.
Oggi però ho
chiesto a Tom di
fermarlo, così magari riesco a capire cosa vuole.
In realtà, ho
quasi dovuto costringere
il mio migliore amico a trattenerlo, perché lui pensa che
questo
tizio non abbia buone intenzioni, io però voglio appurarlo,
perché
ogni volta che me lo trovo davanti, in un modo a me sconosciuto,
riesce a calmarmi.
E quindi eccomi qui, nel
mio camerino,
perfettamente pronta e in attesa del mio produttore che, come ogni
sera, arriverà a chiedermi se sono pronta aprendo la porta
senza
bussare, sperando di trovarmi svestita, o qualcosa del genere. Ma
resta puntualmente deluso.
“Sei
pronta?” la porta si è
spalancata e Steve è entrato.
“Così
pare” dico alzandomi e
voltandogli le spalle fingendo di dover prendere qualcosa da bere.
La verità
è che non lo sopporto più,
che mi disgusta anche il solo pensiero di averlo vicino.
Lui, ovviamente, non si
accorge di
niente e si avvicina a me.
“Andrai
benissimo” dice mentre mi
abbraccia e con una mano percorre il profilo della mia spina dorsale
accarezzando la schiena scoperta.
“Grazie”
dico allontanandomi.
Sul serio, quest'uomo mi
disgusta, non
credo di aver mai disgustato qualcuno tanto in vita mia. E' viscido,
e calcolatore.
"Vado, tra poco
sta a me” asserisco
osservando l'orologio alla parete.
Libera, finalmente.
Ma solo per poco,
perché quell'uomo
che tanto disgusto, tiene tra le sue mani il mio futuro. E non si
tratta solo di lavorare come cantante o meno, qui si parla dei miei
testi, della mia vita. Perché, senza la mia voce, io mi
sento
completamente impotente.
E lui lo sa, si compiace
della mia
situazione, crogiolandosi nel piacere.
Ma queste cose un giorno
cambieranno.
Almeno lo spero.
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Capitolo 2 *** Piacere, Matt Taylor ***
Autore:Leyton_Nenny
Pacchetto:3
Titolo:
Il ragazzo col papillon – tra bicchieri di birra e note di
una
canzone
Genere: Romantico
Avvertimenti: Het
Rating:
verde
Introduzione: Sempre in quella via, lontana da tutto e da
tutti, dove c'è solo il piccolo pub dove, ogni notte, smetto
di
essere Lilian James, la cameriera, e divento Lily Roi, la cantante.
Devo ammettere che
è stato difficile,
iniziare a lavorare qui.
Se
ci ripenso,
adesso mi viene ancora da ridere.
Storia scritta per il contest
"Live is Better", chiusosi per mancanza di partecipanti
2# Piacere, Matt Taylor
L'esibizione è
appena finita, io e il
ragazzo con il papillon ci siamo fissati per tutta la durata dello
spettacolo. E, a dirla tutta, questo non ha fatto altro che aumentare
la mia curiosità, e la mia voglia di conoscerlo.
Così non indugio
oltre, scendendo le
scalette laterali.
Lui mi guarda con tanto
d'occhi,
controllando se per caso c'è qualcuno alle sue spalle. Ma,
ovviamente, non c'è nessuno. Chi pensa che venga in un
locale
sperduto come questo? Ci sono a malapena i venti clienti abituali.
“Ciao –
lo saluto con un sorriso –
è libero questo posto?” chiedo indicando il posto
davanti al suo.
Lui annuisce, completamente incapace di proferir parola.
“Com'è
questa birra?” chiedo
indicando il suo boccale. Lui sorride e afferra il bicchiere.
“Buona”
Io non riesco a fare a meno
di
trattenere una risata: ovviamente lui non sa che io so che lui non la
beve mai. Sicuramente non sa nemmeno che sapore ha.
“Tom, mi porti
una birra?” chiedo
al mio migliore amico alzando la mano per catturare la sua attenzione
e aumentando leggermente il volume così che lui possa
sentirmi.
“Oh, che
maleducata – aggiungo poi
tornando a rivolgere attenzione al mio interlocutore – non mi
sono
nemmeno presentata. Piacere, mi chiamo Lilian, Lily sul lavoro e per
gli amici”
Lui annuisce, bevendo
finalmente un
sorso dal boccale “Piacere, Matt Taylor” e non
aggiunge altro.
Tom ci raggiunge con la mia
birra,
rompendo il silenzio che si è creato tra me e il ragazzo col
papillon.
“Ecco la tua
birra”
“Grazie. Tra
quanto stacchi?” gli
chiedo togliendo lo sguardo da Matt.
“Verso
mezzanotte, come sempre”
“Torniamo
insieme, ti va?”
“Uhm,
okay” risponde lui scoccando
un'occhiata intimidatoria al ragazzo.
“Dunque,
Matt - riprendo tornando a
dedicargli la mia attenzione - Cosa ti porta da
queste parti ogni
sera?”
Lui sorride, e ignora la
domanda “Stai
col barista? Credevo fosse gay. Sai, la prima volta che l'ho
incontrato, mi è sembrato ci provasse con me”
Io rido “Io e Tom
non stiamo insieme,
dividiamo solo l'appartamento. E, beh. Sì, è gay.
Se sei
interessato tranquillo, forse posso combinarvi qualcosa”
Lui sorride avvicinandosi a
me. È così
dannatamente vicino che potrei tranquillamente fingere di essere
scivolata sul tavolo per baciarlo. Solo un centimetro. Dio, questo
ragazzo è proprio folle, non dovrebbe starmi così
vicino. E non è
solo folle, è anche dannatamente provocante.
“Non è
lui, quello che mi interessa”
dice dopo qualche istante.
E pensare che credevo di
essere
perfettamente padrona della situazione. Sono proprio una stupida, una
povera illusa. Ma ha detto “quello”, magari
è interessato a
qualcun altro uomo. Ma allora perché continua a fissarmi?
“Oh beh, se mi
dici chi è, forse
posso aiutarti”
Lui ride. Dio, ha una
risata
fantastica.
E io sono una scema,
perché quello che
chiamano “amore a prima vista” è solo
una gran cazzata, una cosa
buona solo per scrivere musica. Come l'amore, detto più in
generale.
Non esistono cupidi o
cazzate varie,
ecco.
“Ci sto
parlando” beve un altro
sorso di birra e si alza, lasciandomi come l'idiota che sono, a
fissare la sedia dove sedeva e a darmi della stupida per non averlo
trattenuto.
Tom arriva poco dopo e mi
lascia un
foglietto “Matt Taylor – 07477” seguito
da altre cifre.
Io deglutisco, il mio
migliore amico mi
guarda e ride, afferrando il bigliettino e compone il numero sul suo
cellulare
“Ciao, sono Tom.
Quello del pub, hai
presente? Sì, il barista amico di Lily” io gli
strappo il telefono
strabuzzando gli occhi e sillabo un “tu sei tutto
matto”.
“Ciao, sono Lily.
Scusa, il mio amico
non sa farsi i cazzi propri”
Lui ride “Devo
ringraziarlo, allora.
Se non fosse stato per lui, probabilmente non mi avresti mai
chiamato”
Io arrossisco
“Probabile”
“Lo sai che sei
proprio carina quando
arrossisci?”
“Scusa?”
In tutta risposta sento un
“tu, tu”
e, alzando lo sguardo, vedo comparire il suo sorriso. Il sorriso di
Matt.
Tom ride e sparisce,
lasciandomi con la
strana sensazione che mi sia stata appena tesa un'imboscata.
“Sai, mi hanno
detto spesso di
buttarmi, cose del tipo “chi non rischia non vive”
o cose del
genere, tutto in pieno stile film. La prima volta che sono venuto
qui, è stato dopo uno spettacolo. Lo so, sembra assurdo, ma
io sono
un attore del teatro che si trova qui vicino. Comunque, ero disperato
perché avevo appena fallito: non mi avevano preso per un
ruolo. Ero
arrivato qui perché volevo ubriacarmi senza essere
infastidito. E
invece sei apparsa tu” sussurra tornando a sedersi davanti a
me.
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Capitolo 3 *** Epilogo ***
Autore:Leyton_Nenny
Pacchetto:3
Titolo:
Il ragazzo col papillon – tra bicchieri di birra e note di
una
canzone
Genere: Romantico
Avvertimenti: Het
Rating:
verde
Introduzione: Sempre in quella via, lontana da tutto e da
tutti, dove c'è solo il piccolo pub dove, ogni notte, smetto
di
essere Lilian James, la cameriera, e divento Lily Roi, la cantante.
Devo ammettere che
è stato difficile,
iniziare a lavorare qui.
Se
ci ripenso,
adesso mi viene ancora da ridere.
Storia scritta per il contest
"Live is Better", chiusosi per mancanza di partecipanti
3# Epilogo
Questa è la mia
storia, la storia di
come io ho conosciuto l'uomo di cui mi sono innamorata, e che in
futuro sarebbe diventato mio marito.
La musica?
La musica è
l'amore, la musica mi ha
portato la cosa più bella in cui, dieci anni fa,
probabilmente non
avrei mai creduto.
Adesso non ho
più bisogno di essere
Lily Roi, adesso sono felicemente Lilian Taylor, sposata da un paio
di anni con Matt.
Dettagli? Non credo siano
necessari.
La verità
è che, credere in un sogno,
spinge all'impossibile.
E il mio impossibile era
innamorarmi.
Volete sapere se canto
ancora? Sì.
Ma Lily Roi è
morta, ora canto per la
mia bambina di sei mesi.
Lo
so, l'epilogo
è cortissimo e
tutto, ma non volevo fare una cavolata. E a dire la verità,
io ho
sempre immaginato Lily e Matt al bar, non li ho mai immaginati fuori
da quell'ambiente, quindi anche farli uscire non mi entusiasmava poi
tanto. Preferisco pensare che la loro storia si sia evoluta tra
bicchieri di birra e note di una canzone, proprio come recita il
sottotitolo.
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