Non tutto è perfetto

di Angela_Hazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo1 ***


Capitolo 1

 
Un giorno piovoso, forse il più piovoso di tutto il mese di novembre!
Finalmente torno a casa, dopo la lezione di canto, sotto la pioggia senza ombrello e con il freddo che mi congela il respiro.
La strada non è molta, ma comunque è l’unica stradina dove il buio regna sovrano.
Mi ero pure scordata le cuffiette a casa, e l’unico suono era la pioggia e i miei piedi che si inzuppavano sempre di più di pozzanghera
In pozzanghera.
Con il cappuccio in testa,la camminata veloce e la testa bassa mi diressi a casa.
Ad un certo punto sentii dei passi dietro di me, per la paura aumentai il passo e i passi dietro aumentarono con me.
Non mi girai nemmeno per vedere chi poteva esse, continuavo per la mia strada mentre mi ripetevo mentalmente le poche  mosse che conosco dell’autodifesa.
I passi sparirono e con loro la mia ansia, incominciai a rallentare e a ritrovare il giusto ritmo del respiro.
Alzai la testa e vidi una figura davanti di me, probabilmente maschile, con il cappuccio che copriva il volto,
le mani a pugno e le gambe lievemente divaricate.
Sembrava che stesse aspettando me.
Ma chi è? Che cosa vuole da me?
La paura ebbe il sopravvento su di me e le mie gambe iniziarono a tremare e il respiro divenne più pesante.
Iniziai ad indietreggiare ma incontrai un muro, cazzo, ero in un vicolo cieco e l’unica via era dove c’era quella figura che pian piano veniva verso di me con un sorriso spaventoso.
-Non avere paura piccola, prometto di non farti troppo male-
Che cosa vogliono dire quelle parole? Ia paura mi pervase.
La fievole luce di un lampione illuminava quella sagoma paurosa mostrando un ragazzo di diciannove,
forse vent’anni, dagli occhi tanto neri che parevano fessure; un po’ di barbetta che gli incorniciava il viso e un
sorriso che mi spaventava a morte, aveva la carnagione scura, dai suoi tratti potevo capire che era mulatto;  ma i capelli non li vedevo perché erano coperti dal cappuccio grigio.
Cercai disperatamente di gridare aiuto, ma la voce mi si bloccava in gola e comunque lì non mi avrebbe mai sentito nessuno.
Provai a spingerlo via per scappare, ma lui mi prese per un braccio e mi sbatté di nuovo contro il muro e con
un gesto veloce mi bloccò le spalle con le sue braccia e mise una gamba in mezzo alle mie bloccandomi definitivamente.
Iniziai a piangere, ma le mie lacrime si confondevano con la pioggia.
-Ti prego lasciami andare!-
Sembrava che nemmeno mi sentisse, ma io sentii perfettamente la slip dei suoi pantaloni aprirsi
e pochi secondi dopo un dolore atroce mi colpì, partiva dalla mia femminilità fin su sullo stomaco, volevo accasciarmi a terra,
ma lui non me lo permise, mi continuava a tenere prigioniera fra le sue braccia, continuando a spingere sempre di più facendomi morire dentro.
Le lacrime non finivano più, e le urla vennero fuori di colpo da quanto dolore avevo; urlavo così forte che mi tappò con la mano la bocca, quasi a soffocarmi.
Sentii le ultime spinte ancora più forti e ancora più dolorose, poco dopo caddi a terra e sentii solo l’asfalto sotto di me,
e passi che correvano via; scappavano da me dopo avermi violentata. A quindici anni la mia verginità se ne è andata con lui, chiunque fosse, assieme al mio orgoglio.
Non mi alzai più da terra, continuavo a stare distesa con la pioggia che mi pizzicava la testa e le lacrime che non finivano,
comunque non mi sarei sentita meglio. Il mio cellulare squillò e sopra c’era scritto: Louis =)
Il mio fratellone si era accorto che finalmente mancavo, risposi a fatica e la mia voce era spezzata, colpa delle lacrime; le uniche parole che mi uscirono furono:
-Louis! Aiutami ti prego!-
Cadde la linea e mi raggomitolai su me stessa per provare a placcare il dolore
che mi stava divorando molto velocemente, mentre aspettavo un miracolo.
 
 
 
Spazio autrice:
Ciao a tutti =) mi presento, mi chiamo Angela
e ho quindici anni, sono di Venezia…

Okay, è piuttosto forte come inizio..
Spero che vi sia piaciuto, ci vediamo preso, recensite ;) Bye bye Engi xx

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 
Sentii la porta di camera mia aprirsi piano, come se un ladro si stesse intrufolando dentro, ma sapevo che era mio fratello;
facevo finta di dormire quando invece ero ben sveglia, quella notte non avevo dormito per niente, disturbata sempre dallo stesso incubo..
Lo sentì che stava salendo sul letto a gattoni e poco dopo sentì dei brividi ai piedi, cazzo, il solletico!
Mi alzai di scatto piegando le ginocchia ma Louis mi venne sopra e iniziò a farmi il solletico, ridevo come una stupida e chiedevo pietà.
Per mia fortuna mi risparmiò e appena scese aprì le persiane facendo entrare tutta la luce e poi mi venne a dare un bacio sulla guancia
-La colazione è pronta-
-Arrivo!-
Mi alzai e dopo aver indossato le mie pantofole andai in cucina dove trovai la tavola piena di pancakes e succo.
Mi sedetti e iniziai a mangiare.
-Non c’hai appetito sta mattina?-
-Non molto-
Mi scappò uno sbadiglio e Lou mi guardò storto, cavolo, adesso inizia la predica di prima mattina
-Hai dormito?-
-Non molto..-
-Cos’è che non ti fa dormire?-
-Il solito incubo.-
Insistetti sulla parola “incubo” per farli capire e farla finita con quella storia.
Si zittì e continuò a fare colazione; mi fa star male vederlo triste per me, ma ora sono più forte e non voglio essere un peso per lui, gli voglio troppo bene.
-Non ho più fame-
Mi alzai e mi diressi vero il bagno per farmi una doccia calda, sperando di rilassarmi e che per almeno un po’ i miei pensieri mi lasciassero stare.
 
Mi feci la piastra e dopo aver indossato la divisa scolastica presi la mia borsa e salutai Lou per poi dirigermi vero la scuola.
 
MI chiamo Helena, ho sedici anni e sono nata a Doncastere, però ora vivo a Londra con il mio fratello maggiore Louis Tomlinson di ventun’anni.
Mi sono trasferita da lui per la scuola, frequento la Forks Hight School, e faccio il conservatorio, suono la chitarra e mi piace cantare.
Un’anno fa sono stata violentata mentre tornavo a casa e da allora mio fratello è diventato molto protettivo,
a volte esagera, anche se so che è perché mi vuole bene e ci tiene a me. In qualche modo si sente un po’ in colpa solo
perché quella sera non poteva riaccompagnarmi a casa e quindi me la sono dovuta fare a piedi. Ma io cerco di farli capire che lui non centra niente,
non è colpa sua se uno schifoso maniaco mi ha violentata.
Abbiamo cambiato casa e adesso abitiamo più in centro.
Lavoro in una caffetteria in centro, con il mio migliore amico Niall Horan.
Louis lavora in una panetteria.. noi due siamo inseparabili, gli voglio troppo bene, a lui ci tengo un sacco,
è grazie a lui se ora vivo a Londra, i miei genitori non volevano lasciarmi, ma lui li ha convinti e gli devo ancora un favore.
 
I corridoi della scuola erano pieni di gente che correva con libri in mano e borse. Io andavo con calma al mio armadietto per prendere i libri della prima ora.
Spensi l’mp3 e chiusi l’armadietto e da dietro di esso spuntò Niall, il mio migliore amico.
-Mi hai spaventato Nialler!-
-Scusami!-
 
Niall è un ragazzo fantastico, con occhi azzurro cielo, i capelli biondo tinto ma comunque splendidi come lui con un carattere meraviglioso..
buono come il pane, gentile, premuroso e simpatico. Lo considero come una specie di fratello, con lui faccio di tutto, stiamo benissimo assieme!
Lo conosco da quando mi sono trasferita ed è stato il primo ragazzo che è ha avuto il coraggio di conoscere “la nuova arrivata” e da allora, siamo inseparabili!
 
Andammo verso la classe dove il caos governava. C’erano palline di carta che viaggiavano da una parte della classe all’altra, gente che rideva e strillava.. insomma sembrava di essere all’asilo..
Mi sedetti al mio posto all’ultima fila e poco dopo si sedette Niall e iniziò a parlare con un nostro compagno.
Appoggiai la testa sul banco e poco dopo mi addormentai.
Niall mi risvegliò appena la prof entrò in classe e mi alzai mezzora dopo, per poi risedermi una volta che la prof si sistemò bella comoda sulla sua cattedra.
Iniziò a fare l’appello e solo dopo mi accorsi che mancava Adele, ovvero, la mia migliore amica..
-Niall, sai dov’è Adele?-
-No, non l’ho vista..-
-Strano..-
Okay si, so bene che Adele è una “bad girl” ma ieri mi ha detto che sarebbe venuta a scuola e stava benissimo..
mi iniziai preoccupare e chiesi alla prof di andare al bagno prima che iniziasse la lezione.
Da quando mi è successo quel brutto incidente, sono diventata un po’ protettiva con Adele, perché lei era la mia vicina di casa quando abitavo li,
prima che mi trasferissi, e non mi piace quella strada, mi preoccupo ogni volta che fa tardi o manca alla lezione.
Andai in corridoio e la chiamai al cellulare
- Adele, dove diavolo sei?-
-Ciao Helena, hey ti sento agitata che succede?-
-Perché non sei a scuola?-
-Oh scusami, ti ho fatto preoccupare? Scusami davvero! Comunque sono da mia nonna perché sta notte è stata male e sono venuta qui con mamma e oggi non vengo a scuola..-
-Beh almeno potevi avvisarmi!-
-Scusami davvero, non l’ho fatto apposta! Non ti volevo spaventare!-
-Okay, d’accordo, come sta tua nonna?-
-Adesso meglio grazie..-
-Senti adesso vado in classe, ci sentiamo più tardi okay?-
-Certo, ciao, dopo passami gli appunti-
-Come se ti interessasse davvero, ahah okay-
-Ahaha, dai cerco di fare la brava ragazza, ahah, ciao a dopo-
-Ciao..-
Riattaccai e feci un sospiro di sollievo e ritornai in classe.
 
Finita scuola andai con Niall alla caffetteria e iniziammo a lavorare.
Lui stava dietro il banco e serviva da li, io invece andavo per i tavoli a ritirare le ordinazioni.
Adocchiai un tavolo dove c’era un ragazzo che beveva un frappè da solo, mi faceva pena perché poi era anche un bel ragazzo, visto da lì.
MI avvicinai facendo finta di niente e in tanto andavo a servire gli altri tavoli.
Lo osservavo da lontano, assaporando ogni suo piccolo dettaglio.
Partendo dai suoi capelli, quei riccioli, sembravano così perfetti, poi i suoi occhi, verdi speranza, ma sembravano stanchi e freddi..
le sue labbra, rosee e carnose, mi morsi il labbro involontariamente solo per il desiderio di assaporarle.. era vestito con una maglia bianca che
lasciava libera vista hai suoi tatoo sul braccio destro e i due uccellini che aveva sul petto, mi chiesi che senso aveva l’enorme barca?? O.o
Con dei pantaloni neri e delle scarpe nere, un po’.. da vecchio, ma a lui stavano bene..
Da quanto ero assorta da lui, feci per sbaglio cadere una tazzina da thè rompendola per terra, facendo girare l’intero bar verso la “cameriera sbadata”,
si girò anche lui e mi guardava quasi divertito, sentì le guance bruciare! Mi abbassai a terra di colpo per raccogliere i pezzi della tazza, e soprattutto per evitare
i suoi occhi che mi penetrarono come una freccia!
Ancora con le guance tutte rosse mi rialzai e andai al banco con la tazzina rotta per  buttarla e per riprendermi psicologicamente!
Mi nascosi dietro al muro dove c’erano i camerini per noi, e respirai profondamente con gli occhi chiusi..
Come può farmi questo effetto un ragazzo qualsiasi? Mai visto finora e.. e.. molto..molto sexy.. “Helena!!! Riprenditi!!”
La mia vocina interiore si fece sentire appena i miei pensieri si diedero libero sfogo sul ragazzo dai ricci sexy..
Feci un altro respiro e ritornai al mio posto. Andai dietro al bancone dove c’era Niall.
-Niall.. mi fai un favore?-
Si girò verso di me dopo aver dato il caffé al cliente
-Cosa c’è?-
-Possiamo fare scambio di posto? Solo per oggi-
mi guardò come per dire “what??”.. gli feci gli occhioni dolci con il labbruccio e vidi subito che si intenerì.. Sospirò e io gli feci ancora più gli occhioni fino a quando non cedette
-E va bene, ma solo perché sei tu Hel!-
-Sei il migliore-
Mi alzai in punta e gli diedi un veloce bacio a stampo sulla guancia per poi togliermi il grembiule e mettermi dietro al banco per servire caffé e dolcetti..
Alzai gli occhi con ancora il sorriso sulle labbra, ma se ne andò appena vidi il ragazzo che mi fissava con occhi gelidi e mi sentii la gola diventare secca.
“E adesso che ha da guardare? Poi con quei occhi verdi e gelidi?”
Mi metteva a disagio e mancava poco che rompessi un’altra tazzina. Vanda, il mio capo, mi rimproverò perché ero troppo
distratta, e notai che al riccio spuntò un lieve sorriso fra i denti che mi fece sussultare..
Per fortuna mancavano solo 10 minuti e il mio turno di oggi sarebbe finito! Non vedevo l’ora di andarmene da lì!
Oggi il tempo è passato più lento del solito e stare anche solo un minuto in più mi avrebbe fatto dannare!
Il riccio era ancora lì a sorseggiare il suo frappè mentre mi seguiva con lo sguardo; non ho mai visto un ragazzo starsene in un bar così a lungo!
E poi non la finiva di lanciarmi occhiate furtive,come un maniaco!
Finalmente arrivarono le cinque e mezza e staccai dal lavoro puntuale assieme a Niall. Appena uscita dal bar presi una boccata d’aria
per rilassare i nervi e riprendermi dalla lunga giornata che non era ancora finita. Ero ancora davanti al bar, sentii dietro di me aprirsi la porta e fare il tintinnio
del campanello e uscì una persona, sentii un profumo buonissimo inondarmi le narici e mi girai di scatto.. era sempre il riccio, e lo vedevo andare avanti proseguendo sempre diritto..
Non si girò nemmeno per guardarmi, facendomi sentire insignificante..
Ma quel profumo.. quel profumo mi travolse completamente e ce l’avevo bene in testa.
Un’altra cosa che avevo in testa era lui, e non vedevo l’ora che fosse il giorno dopo solo per rivederlo.
 
 

                                                                                  SPAZIO AUTRICE

                                                                                                                                        Ecco a voi il capitolo 2 =) Spero che vi sia piaciuto,
                                                                                                                                        vorrei dirvi già che cosa succede nel prossimo capitolo, ma vi faccio rosicare ahah =D
                                                                                                                                        mi lasciate qualche recensione please??
                                                                                                                                        Beh,ci vediamo ciao a tutti ;)
                                                                                                                                        Engi_xx

  

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
 
 
La sveglia suonò rompendomi i timpani.
Mi nascosi sotto le coperte e presi il cuscino premendomelo in testa per non far passare i raggi del
sole che penetravano dalla finestra semi aperta grazie alla mia poca voglia di fare la sera prima, lasciando le finestre aperte e pentendomene la mattina.
Come se non fossi già abbastanza seccata quella mattina, mio fratello entrò facendomi quasi bestemmiare per la sua aria da
ragazzino che a volte è davvero irritante.. “Okay Helena, respira! Oggi non è iniziata bene la giornata!”
La saggia vocina mi fece rilassare e mi alzai dopo aver chiesto scusa a Lou che gli avevo quasi gridato contro, senza motivo poi..
A tavola Lou mi guardava con occhi indagatori, facendomi sentire troppo sotto i riflettori!
-Si può sapere perché mi guardi così?-
-Dormi troppo poco Hel, e anche mangi troppo poco-
Alzai gli occhi al cielo sbuffando.
Anche se era tutta la verità.. mangiavo poco perché mi sentivo sempre sotto stress, avevo perfino perso 3 kg
quel mese e dormivo una notte alla settimana, se dio me lo lasciava.. Il problema era che non avevo voglia di affrontare quel discorso, 
e non volevo guardare gli occhi pieni di dolore di mio fratello.
-Per favore Hel,  mangia!-
Lo fissai negli occhi e li vidi lucidi e pieni di preoccupazione
-Lou, io mangio, tutti i giorni!-
-Ma se sei pure dimagrita!-
Abbassai lo sguardo scocciata mentre giravo il cucchiaio nel latte senza mai mangiare i cereali che riempivano la tazza.. perfetto, mi è passata la fame!
-Hel, se non mangi ti ammali, lo capisci?-
Persi la pazienza, mi alzai battendo i pugni sul tavolo
-Ora basta Lou! Ho sedici anni, so cavarmela benissimo da sola, non ho bisogno di te!
Smettila di fare il papà che non sai nemmeno occuparti di te stesso e ti comporti solo come un bambino immaturo e hai ben ventun’anni! Preoccupati per te e non per me!!-
Scoppiai e dissi tutto senza nemmeno rendermene conto..
mi misi una mano davanti alla bocca per tapparmela come se avesse detto tutto contro la mia volontà.
Era seduto davanti di me con gli occhi sgranati e la bocca aperta..
Io ero in piedi con ancora le mani sulla bocca, e sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime che non aspettavano altro che scendere..
Cercai con tutta me stessa di trattenerle, ma una mi tradì rigandomi la guancia fino alla mano per poi cadere sul tavolo..
Louis teneva la testa bassa e gli occhi erano ancora sconvolti.
Lo ero anch’io.. come ho potuto essere così spietata? Così fredda e diretta con lui? Dopo tutto quello che fa per me?
Non sapevo più che fare o che dire.. Mi venne distinto scappare da lì, me ne andai in camera mia.
Chiusi la porta sbattendola e poi mi girai con la schiena appoggiata al muro e mi lasciai scivolare lentamente fino ad incontrare il pavimento.
Incrociai le gambe, mentre fissavo un punto vuoto, con la bocca aperta e gli occhi spalancati con le lacrime che si facevano spazio sul mio viso..
Mi misi le mani in viso e iniziai a singhiozzare per poi iniziare a tirare pugni sul pavimento  per sfogarmi..
Non sapevo perché, non sapevo perché avevo detto quelle cose e mi sentivo in colpa per tutto.
Da quella sera.. da quella maledettissima sera, la mia vita era diventata uno schifo totale,
soprattutto il rapporto con mio fratello non ero lo stesso..io non ero la stessa.. noi.. noi non eravamo più gli stessi.
 
 
Mi risvegliai ed ero sul letto e gli occhi li sentivo pesantissimi.. “come ci sono arrivata fino al letto?”
Mi ricordo che piangevo ed ero piegata sul pavimento che singhiozzavo fino a quando non presi sonno.
Alzai la testa e la porta era aperta.. Louis era entrato.. “mi avrà messo lui sul letto”.
Non ci credo, è il fratello più buono del mondo, e io gli ho gridato addosso quando le sue intenzioni erano buone.
Mi alzai con fatica e notai fuori che il sole stava calando..
“quanto cavolo ho dormito??” erano le cinque e mezza quasi..
Ho pure saltato il pranzo.. Andai in salotto ma la casa era deserta.
La prima cosa che feci era quella di chiamare Vanda per dirle il perché non ero andata al lavoro, e mi saltò in testa il riccio..
chissà se era andato di nuovo lì, chissà come aveva reagito nel non vedermi.. “Bah, manco gli interesso, cosa vuoi che vada lì solo per vedermi?? Che stupidi pensieri!”
Mandai un sms a Niall
Solo dopo mi accorsi che avevo 5 messaggi di Adele e Niall e tre chiamate perse, sempre loro.. 
Dopo aver letto i messaggi ed avere rassicurato anche Adele, andai in cucina e mi preparai un toast col formaggio
e mi misi a mangiare; cercai di mangiare più che potevo e ordinai pure una pizza.
Louis aveva ragione, mangiavo poco e nemmeno me ne rendevo conto..
Mentre ero seduta sul divano con la pizza sulle ginocchia, sentì la porta aprirsi..
Mi alzai e andai davanti e quando si aprì vidi Lou entrare e gli saltai addosso abbracciandolo facendoli cadere le borse della spesa
-Scusami fratellone, non pensare a ciò che ti ho detto prima non pensavo nemmeno una singola lettera, ti prego perdonami!!-
Mi accorsi dopo che avevo rincominciato a piangere e a singhiozzare..
Mi abbracciò e restammo lì per un tempo eterno.
-Non ti preoccupare sorellina, infondo avevi anche ragione, scusami tu se sono stato troppo protettivo, ma sai, è il compito dei fratelli maggiori..-
Una risata bassa tra i denti-Ti voglio bene sorellina, e te ne vorrò sempre-
Non riuscì a trattenermi e le lacrime aumentarono..
-Ti voglio bene anche io fratellone, un sacco di bene, e non sei stato troppo protettivo! Ti voglio bene così come sei!-
Mi prese le spalle staccandomi dall’abbraccio e con un sorriso meraviglioso mi asciugò le lacrime con i suoi pollici.
-Ora farmi un sorriso, e basta lacrime okay?-
Gli sorrisi, finalmente un sorriso sincero, in lui si accesero gli occhi e un altro sorriso magnifico.
Riprese le borse da terra e andò in cucina
-Chi è che ha mangiato la pizza?-
-L’ho ordinata, sai, avevo fame.. –
Mi guardò felice e poi pose le borse sul tavolo iniziando a tirare fuori le cose
-E non mi hai nemmeno aspettato?-
-Ops, beh ne è avanzata un po’..-
Ridemmo entrambi e finalmente adesso eravamo più uniti.
 
Giorno dopo..
 
MI svegliai presto per andare a scuola e al portone mi trovai Niall e Adele che mi vennero ad abbracciare;
il resto della giornata a scuola passò velocemente e andai al lavoro con Niall.
In bar andava tutto bene, la gente veniva e se ne andava, era piuttosto pieno il bar, ma lui.. lui non c’era..
I miei occhi erano sempre all’erta, mentre le mie mani facevano altro, ma loro guardavano dappertutto cercando quei riccioli.
La porta si aprì e al tintinnio i miei occhi si fondarono sulla persona entrata, capelli ricci.. Alzò la testa e io avevo il respiro in gola, guardai il suo volto..
No, non era lui. Mi rattristai e ritornai al mio lavoro.
“ora basta! Lavora e non stare a guardare ogni minima persona ce trovi!” la vocina mi rimproverò ancora una volta, facendomi sentire ancora più stupida!
Lavorai con più concentrazione, cercando di non distrarmi troppo.
 
.. Later..
 
-Buon giorno signorina-
-Gior..-
Alzai la testa e me lo trovai davanti. Non finì nemmeno di salutarlo perché le parole mi si bloccarono in gola.
Mi sorrise mentre era appoggiato al balcone e mi osservava con quei occhi verdi che mi ci perdevo ogni volta che li incontravo.
-B..buon gi..giorno-
-Salve..-
“O mio dio, che voce profonda che ha” MI metteva i brividi e mi vennero i sudori freddi sotto quegli occhi osservatori.
-Cosa vuole?-
-Emh.. un caffé macchiato per favore-
-certo.-
MI girai verso la macchinetta e presi tazzina e caffé. Restai girata finché il caffé non fu pronto e respirai affondo cercando di riprendere fiato.
“Mi è arrivato davanti così! Eppure sono sempre stata attenta a chi entrava e a chi usciva.. sembra che sia comparso dal nulla!”
Gli misi il caffé davanti e poi scappai via, facendo finta che qualcuno mi abbia chiamato.
Lo osservai da lontano, mentre si beveva il suo caffé tranquillo.
Dopo ogni sorso si leccava le labbra, e io gliele osservavo mentre mi mordevo il labbro inferiore.
Mi eccitavo solo vederlo e non riuscivo nemmeno a osservarlo senza perdermi in lui. Tutto, tutto di lui mi attraeva.
Un perfetto sconosciuto mi eccitava al solo sguardo e questo pensiero mi faceva sentire tremendamente stupida.
-Hel, che ci fai qui?-
La voce di Niall mi fece fare uno spavento tanto da farmi saltare.
Si  mise a ridere, mentre io invece mi tenevo una mano sul petto e respiravo.
-Oh dio, che salto che hai fatto!- continuava a ridere e questo mi dava ancora più sui nervi!!
-Nialler.. basta!-
Mi rigirai verso il riccio e lo trovai che fissava un punto.. me.
Mi rigirai di scatto e andai da Niall.
-Hey.-
Niall mi osservò con occhi chiusi a fessura.
-Perché sei così agitata? Rilassa le spalle-
Non mi accorsi nemmeno che avevo le spalle rigide e le lasciai andare, le sentì come cadere e mi rilassai di colpo.
Però avevo comunque quello sguardo preoccupato e nervoso, glielo leggevo in faccia a Niall.
-Ma che hai??-
-Mi guarda ancora?-
-Chi?-
Niall mi guardava come se stessi delirando
-Il ragazzo riccio sul bancone..-
-Emh…- allungò la testa per spiare..- No, non mi sembra-
Mi rilassai e mi guardai in dietro, in effetti non c’era più.
Un vuoto mi travolse lo stomaco facendomi sentire sola.. Non credevo di sentire questo, pensavo di sentirmi meglio, e invece.. stavo peggio..
I miei occhi diventarono vuoti, e anche nel petto si formò una voragine..
Con tranquillità ma con massima allerta tornai al bancone dove ero prima..
No, non c’era. Cercai tra i tavoli con gli occhi, ma non lo vedevo.
-Hel per favore, vieni qui-
Andai da Vanda che mi aveva chiamata, con la testa bassa e in viso una tristezza enorme.
-SI..?-
-Hey che hai??-
-No,no.. niente..-
-Beh, andresti alla cassa? Susan è dovuta andare via per un attimo..-
-Si, certo.-
(Se volete potete ascoltare: http://www.youtube.com/watch?v=o0DdXhFVcEg   Fa l’atmosfera più calma e sensuale. un mio consiglio, leggetelo piano, dando tempo alla musica)
Mi diressi alla cassa.. nemmeno a farlo apposta che la prima persona che mi capita davanti è proprio il “riccio scomparso”.
Il volto mi si illuminò e con felicità e un po’ di insicurezza mi diressi verso di lui che mi guardava con uno sguardo sexy.
-Buon giorno-
-Giorno di nuovo..-
Gli sorrisi e lui ricambiò.
- Cos’ha preso?-
-Sa cos’ho preso.. mi ha servito lei..-
Lo guardai e una sopracciglia mi si alzò, poi sorrisi
-Un caffé macchiato..- dissi scrivendo il prezzo sulla cassa
Sorrise e lo osservai divertita
-Sono uno e sesanta-
Aprì il portafoglio tirando fuori una banconota da due.
Il tempo sembrava rallentare.
Lo osservavo attenta, il suo sguardo, così misterioso, sexy, furbo.. dava l’aria di un ragazzo affidabile, sensibile, dolce, intelligente..
I suoi capelli, ricci, mori, sembravano morbidi solo a vederli con gli occhi..
Alzò la testa e incontrai la sua bocca.. carnosa, rosea, grande,e avevo una matta voglia di provarla.. di sentirla mia, di averla..
MI porse la banconota e presi il resto. Lo feci con molta lentezza, non volevo che se andasse.
Lo vedevo che aspettava che mi dessi una mossa, ma non sembrava che avesse fretta nemmeno lui,
vedevo che mi osservava, sembrava divertito, curioso.. C’era la fila che aspettava dietro di lui..
Ma quel momento era così misterioso, prezioso, che non volevo che una fila impaziente rovinasse tutto.
Purtroppo dovetti darli il resto. Glielo porsi sulla mano, e quel minimo tocco mi fece sussultare, ma non lo diedi a vedere.
Incontrai i suoi occhi e un sorriso furbo si fece spazio sulle sue labbra, così bello e magico che mi contagiò, e sorrisi a mia volta.
-Arrivederci-
-Grazie, e passi di nuovo da noi.-
-Lo farò di certo.-
Un’ altro sorriso, l’ultimo, dopo averlo visto passare da quella porta.
L’atmosfera che si era creata si spezzò appena la porta si aprì e si richiuse.
-Signorina, scusi..-
Un cliente mi passò la mano davanti agli occhi per farmi ritornare in terra.
-Oh, mi scusi tanto..-
Ritornai a ciò che facevo prima, e un piccolo sorriso mi si fece spazio in volto, mentre pensavo a lui.. “Lo farò di certo”.. Ritornerà.
 
 

                                                           SPAZIO AUTRICE

                                                                                                                                           Ciao a tutti:) come vi va oggi?
                                                                                                                                           Piaciuto il capitolo 3? Spero di si…
                                                                                                                                           Allora, non riesco a mettere presto i nuovi capitoli perché
                                                                                                                                           sono in punizione e non posso usare il computer..
                                                                                                                                           Ogni tanto do qualche strappo alla regola quando non ci sono i miei :)
                                                                                                                                           Qualche recensione magari? Così ho più voglia di entrare e mettere il
                                                                                                                                           nuovo capitolo, ma se mi trovo sempre tutto vuoto mi rattristo anche :(
                                                                                                                                            Passo a leggere e recensire da chi recensisce anche qui promesso:)
                                                                                                                                            Okay, ci sentiamo per il 4’ capitolo.
                                                                                                                                            Bye bye Engi_xx

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 
La serata trascorse velocemente..tra pizza, film e risate, il tempo vola sempre.
La mattina dopo mi svegliai prestino perché dovevo andare a scuola e questa volta feci io la colazione e quando
Lou scese mi abbracciò alzandomi da terra e dopo mangiammo, parlando di cose diverse dal solito.
Andai a scuola con più voglia del solito e appena arrivai davanti al portone trovai sia Niall che Adele.
-Hey-
-Ciao ragazzi..-
Entrammo in classe e come prime ore avevamo film grazie a dio e io ne approfittai per farmi i compiti che non avevo finito.
Dopo un’ora di inglese e storia, finalmente arrivò l’ora di pranzo e andai in mensa con Niall e trovai Adele in compagnia di tre nostri compagni di classe, Spike, Jennifer e Isabella
-Buon giorno a tutti-
 
Spike è un ragazzo dai capelli rossi, occhi marroni, alto e troppo magro, però ha la simpatia che lo rende attraente..
Jennifer è una ragazza dai capelli biondi lunghi fino al bacino, occhi azzurri e una carnagione rosea, ha una cotta per Niall ora mai da mesi,
non ha il coraggio di dirglielo, ma aspetta che lui se ne accorga e che ricambi, è simpatica, ma un po’ vanitosa..
Isabella è una ragazza semplice, capelli neri tinto, corti fino alle spalle, occhi marrone scuro e una carnagione scura,
lei ha i genitori brasiliani ma lei è nata a Londra, è una ragazza molto simpatica e intelligente.
 
-Ciao Hel, stavamo parlando del ballo scolastico-
-Oddio, quest’anno c’è il ballo è vero! Me ne ero scordata cavolo! Ma noi possiamo partecipare?-
-certo, sono quelli di seconda e prima che non possono partecipare, ora noi possiamo-
Jennifer fece un sorriso a trentadue denti e dopo diede un’occhiata a Niall come per intendere qualcosa, ma lui nemmeno ci fece caso.
-Beh, e cosa avete concluso?-
-Mancano solo due mesi e il preside ah incaricato noi 6 a organizzarla-
-Come come come?? Io non sapevo niente! Non so se c’ho tempo-
-Dai Hel!! Ci serve il tuo aiuto!-
-E in cosa?-
-Beh, per arredare, sei molto brava e io ho bisogno di un aiuto anche nel vestito-
-Beh ma per quello c’è tempo-
Jennifer era entusiasta di questo ballo e scommetto che preferirebbe che Niall la invitasse, ma lui non è un tipo da feste, non so nemmeno se verrà..
-Niall, tu ci sarai al ballo?-
Adele mi lesse nel pensiero..
Niall mi guardò e poi sorrise, gli sorrisi a mia volta e vidi Jennifer diventare nera d’invidia..
-Non lo so.. devo ancora trovare la mia dama..-
Jennifer sussultò e io ero divertita a vedere quella scena..
Finito pranzo, andai con Adele a portare i vassoi
-Hel che hai?-
-Come che ho? Sto benissimo-
-Non me la racconti giusta..-
Adele aveva ragione, ero un po’ persa nei miei pensieri, era colpa del riccio al bar..
-E’ solo che..- Adele mi guardò e mi fermò mettendosi davanti a me..
-sono molto pensierosa oggi..
c’è un ragazzo al bar che mi ha completamente catturata, è sempre nei miei pensieri,
non riesco fare a meno di pensarlo ogni secondo della giornata..-
Mi guardò sorridente, poi mi prese per un braccio e mi tirò fuori in corridoio per poi uscire in cortile,
si sedette sulla panchina e mi fece segno di andare al suo fianco.
-E com'è lui? Bello?
-No, non è bello, di più! Ha un non so che di particolare negli occhi, nei capelli, nei gesti. Ti cattura tutto di lui.
Dal semplice camminare alla voce. Tutto. Non puoi fare a meno di guardarlo, di osservarlo, di imprimerlo nella mente.
Non puoi evitare il contatto con i suoi occhi perché sono come calamite, ti attirano.
Per non parlare della sua risata, è così coinvolgente e divertente, ti fa venir voglia di ridere, di star bene, anche se l’ho sentita una volta sola, me ne sono già innamorata.
Se ti guarda riesce a scioglierti, come un cubetto di ghiaccio in piena estate.
Ma l'unica cosa che posso fare è guardarlo, mi capisci?
Tu hai qualcosa a cui tieni, ma non puoi toccarla, puoi solo guardarla da lontano. La tentazione è tanta, ma capisci che è meglio lasciarla stare, per non perderla..
Sai che ti dico? Forse non mi piace così tanto. Forse non mi piace affatto.-
-Si vede dai tuoi occhi.-
-Cosa?-
-Quanto ti piace. Quando parli di lui si illuminano, brillano come diamanti. Lascia da parte ogni preoccupazione e buttati.
Puoi illuderti, puoi dirti che non ti piace veramente, che forse è meglio lasciare stare, ma fidati, quando parli di lui diventi un'altra, e non ti ho mai vista così.
Si vede che ti piace, non puoi farci niente, è così.
Ora va da lui e conquistalo, sei la fine del mondo, ricordatelo.-
L’abbracciai forte ringraziandola di esserci sempre e di ascoltarmi “questa è la mia migliore amica, la cosa più importante che ho sulla terra.”                          
Later..
 
Verso le sette tornai dalla mia lezione di chitarra.
La strada era buia, e tornavo a casa con la musica a palla nelle orecchie, camminavo a tempo e con un bastone in mano prendevo tutti i paletti dei cancelli.
Feci una giravolta, sicura che nessuno mi potesse vedere.
Appena mi fermai risi anche sonoramente, ma appena alzai la testa, c’era una figura davanti a me..
Mi prese il panico, e non sapevo più cosa pensare o fare.. le mie gambe si erano immobilizzate, e il fiato pure.
Spensi la musica, ma non tolsi se cuffiette.
-Ciao.. ti ricordi di me?-
Fece un passo avanti e andò sotto la luce.
Oddio.. no, non può essere…
 
 

SPAZIO AUTRICE

Truly, madly, deeply I am
Foolishly, completely falling
And somehow you kicked all my walls in
So baby say you’ll always keep me
Truly, madly, crazy, deeply in love with you
In love with you

 Sciaooooo :) come state? A me così così dai.. piaciuto la piccola parte di testo di Truly, madly, deeply? Avevo lo schizzo di metterla ahah :)
Bene, un’altro capitolo completato.. che ne pensate? Vorrei avere una vostra opinione, posso chiedervi almeno 5 recensioni? :) Ci vediamo per il prossimo capitolo;) Ciao a tutti!
Engi_xx

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