you will be my romeo? and i'll be your juliet?†.

di itsbieb
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Supermarket. ***
Capitolo 2: *** I have fun with my cousin. ***



Capitolo 1
*** Supermarket. ***


''Juliet, potresti andare a fare la spesa oggi?''
Oh, ci sono le vacanze di Natale e ogni fottutissimo anno mia madre dice la solita frase: 'Tanto non hai nulla da fare.'.
''Devo per forza?'' chiedo sperazosa.
''Sì!''
''Che senso ha andare dalla nonna e comprare tanta roba quando a Natale ci siamo solo noi e zia Percy!'
''Ci sono anche i tuoi cugini, ti correggo.''
''Ma non lo sai ancora?'' chiede mio padre.
''Cosa?''
''Quest'anno passiamo il Natale qui.''
Wow, sono proprio eccitata! Era questa stupidaggine che dovevate dirmi?  .-.'
''E cosa c'è di così esaltante?'' alzo un sopracciglio.
''Ah, allora non ti ha detto neanche questo la mamma.''
''Cosa non mi hai detto?'' mi giro e poso lo sguardo su mia madre che è a disagio.
''Lascia stare tuo padre, sai com'è. Robert, io e te, dobbiamo parlare.''
''Perchè mai?''
Mia madre gli lancia un'occhiataccia.
Ehy, la situazione è strana. LORO sono strani!
''Ahh.'' risponde mio padre.
''Vai a fare la spesa Juliet, sai già cosa prendere.''
''Già che ci sono mi trattengo, resto fuori, magari vado a fare una passeggiata con Nicole.''
''Non tardare per la cena!''
''Va bene.''
Prendo l'iPhone, metto il cappotto ed esco.

A: Nicole.
Idiota, sto uscendo per fare la spesa.. mi fai compagnia, giusto?
Da: Nicole.
Tua madre non può farsela da sola? e.e 
comunque vieni a bussare sotto casa mia e scendo.
A: Nicole.
Che palle però eh. Non sai arrivare fino alla tabaccheria da sola?
Da: Nicole.
No. Mi scoccio.
A: Nicole.
Ti ho già detto che sei una rompiscatole?
Da: Nicole.
Si. 348324986 volte, ma se vuoi andare da sola...
A: Nicole.
Viziata di merda, fatti trovare pronta.
Da: Nicole.
Ti amo *smack*
 
Amiche più bastarde di lei non ci sono, ma personalmente la amo più di qualsiasi cosa.
Arrivo sotto casa sua, poi ci dirigiamo al supermercato.
Abbiamo i nostri 17 anni, ma ogni volta che andiamo a fare la spesa ritorniamo delle bambine.
Prendiamo i carrelli e ci guardiamo un'attimo negli occhi con uno sguardo malizioso.
''Stai pensando anche tu quello che penso io?''
''Si.''
''A chi arriva prima al reparto dei surgelati, chi perde offre lo starbucks!''
''3,2,1... via!''
Iniziamo a correre per tutto il grande supermercato con i carrelli, la gente oggi è poca, quindi c'è più spazio, ma nonostante tutto ci fissano.
Juliet, sei un'idiota, dovresti smetterla di fare queste stronzate..tra poco finisce l'anno e devo cominciare una nuova vita, quindi dovrò essere più matura. WAIT, WAIT.
Non ci riuscirò mai, ahahah.
''Vinto!'' dico soddisfatta.
Passa una signora sulla 60a di anni che mi fissa sconvolta.
'Che minchia guaddi?' penso tra me e me.
Finalmente se ne va, ma guarda n'pò ste vecchie.
''Fanculo'' dice Nicole.
''Muahahah, adesso dobbiamo prendere il cibo altrimenti si fa tardi!''
 
''Da quant'è che non bevo uno Starbucks?'' mi chiede pensierosa.
''Non lo so, adesso voglio solo rilassarmi.''
''Sai che sono le 18.30?''
''Porca puttana, devo scappare!''
Prendo lo Starbucks ed esco velocemente con Nicole.
''Cazzo, le buste della spesa!'' fermo di fretta la mia migliore amica.
Le avevo completamente dimenticate! che sbadata.
Mi passo una mano sulla faccia e ritorno indietro correndo come un pinguino (?)
 
''Juliet Emilie Bieber, dovevi essere qui molto prima, hai preso la roba da mangiare?'' severa proprio mia madre quando mi chiama con il nome intero.
''Mi prendi in giro? sono soltanto le 18.30!'' poso le buste della spesa sulla tavola.
''Ci sono ospiti stasera.'' dice papà.
Grazie per la tua illuminazione daddy.
''Sono i vostri soliti stupidi amici?''
''No.''
''Menomale, io vado in camera, ciao.''
''Appena suona il campanello ti voglio trovare giù.''
''Sisi, okok.'' 
Ospiti a casa, pft.. devi prepararmi anche per loro, vedi che ingiustizia.
Apro l'armadio, cerco qualcosa di carino da abbinare, tanto devo stare a casa.
Indosso un jeans stretto azzurro, un maglione bianco e delle converse.
Vado in cucina per prendere uno spuntino, la mano di mia madre mi blocca.
''Che stai facendo?''
''Sto prendendo qualcosa da mangiare, ho fame..''
''Ferma, aspetta un altro po' che tra poco dovrebbero essere qui.''
''Va bene'' sbuffo scocciata.
Poco dopo suona il campanello.
''Vai ad aprire tu.'' mi dice mio padre.
Cioè non solo devo sistemarmi ecc. devo anche aprire la porta!
Apro la porta, porca vacca.
Resto paralizzata.



AYE BELLEE!
PRIMO CAPITOLO DI UN'ALTRA STORIA,
NE HO ALTRE TRE PER ADESSO AHAHAH SCUSATE,
E' PIU' FORTE DI ME, OGNI GIORNO MI FRULLANO 
DELLE CONTINUE IDEE SU NUOVE STORIE, GIURO CHE
MI CONCENTRERO' SU QUESTA u.u

POSSO DEDURRE CHE AVETE CAPITO CHE JULIET HA LO STESSO COGNOME DI BIEBER,
BEH, PENSO CHE VOI ABBIATE GIA' CAPITO, PER ADESSO NEL PRIMO CAPITOLO NON HO
MESSO ANCORA JUSTIN, MA NEL SECONDO SARA' PRESENTE, QUINDI NON PENSATE TIPO 
''QUESTA LO METTE TRA CENT'ANNI JUSTIN''
OKAY LA SMETTO DI FARE I MONOLOGHI E DI PENSARE A COSA VOI POTRESTE PENSARE (?)
CONTORTA LA FRASE, MH.. SCUSATE, MI RITIRO, AHAHAH.

SEGUITE LA STORIA, RECENSITE, METTETE TRA I PREFERITI E RENDERETE L'AUTRICE MOOOLTO FELICE.
FA RIMA UHUH.
SE HAI LETTO TUTTO QUESTO ROMANZO SAPPI CHE TI STIMO, CIAOO.
PS. NEL SECONDO POSTERO' ANCHE LA FOTO DI JULIET c:

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Capitolo 2
*** I have fun with my cousin. ***


Mi ritrovo sulla porta Justin, il mio migliore amico, cugino, consigliere, protettore.
Faccio entrare in casa zia Pattie e zio Jeremy con Jazzy, Jaxon e Justin.
Sarà 1 anno e mezzo che non li vedo.. sono ancora sotto shock.
Justin è cambiato tantissimo da quando è partito per il tour, adesso immagino che mi abbandonerà ancora un'altra volta per andare a realizzare il sogno di molte ragazze, non che la cosa m'infastidisse, anzi.. mi rendeva sempre più fiera di lui.
Ricordo quand'era piccolo andavo a vederlo suonare per le strade con la sua chitarra, ero sempre lì, dopo scuola, dopo mangiato, in qualsiasi momento, per sostenerlo.

*FLASHBACK*
''Juliet, per favore, sei la persona che mi aiuta a cantare e suonare davanti a tutta questa gente, resta qui.''
''Justin, devo andare davvero.. mamma mi ha messo in punizione.''
''Ci parlerò io con zia...''
''Non voglio farti mettere nei guai''
''Tranquilla'' mi diede un grande abbraccio.
''Ci sarò sempre alle tue esibizioni, te lo prometto'' 
Stringemmo il mignolo, lui promise che non mi avrebbe mai lasciata, che mi avrebbe sempre amato come una sorella, che sarei stata sempre al suo fianco, e tutte le volte che prendeva le mie difese a scuola quando litigavo con qualcuno, era un legame indissolubile.
*FINE FLASHBACK*
 
Justin corre verso di me prendendomi in braccio.
RAZZA DI COGLIONE COSA FAI? 
''Cazzo, quanto sei cresciuta!''
''Anche tu'' 
''Sei diventata pesante quanto una balena!''
''Ti faccio vedere io la balena!'' 
Lo rincorro per tutta la casa, proprio come quando avevamo 5 anni.
''Eccoli quà...'' dice Jeremy come se avesse già previsto cosa sarebbe successo.
''Ps. Ciao ziiiiii!'' urlo mentre cerco di bloccarlo.
''Ciao tesoro'' dice zia Pattie.
Spingo Justin sul divano e mi lancio su di lui a peso morto.
Bene, ha detto che sono una balena, adesso gli faccio rimangiare quello che ha detto, brutto stecchino impanato (?)
''Non sento più gli organiiii.'' urla Justin disperato.
''1-O per Juliet, fanculo!''
Justin cade dal divano come un prosciutto, AHAHAHHAHAHAH.
Scoppio a ridere.
''Cosa sono queste parole signorina?'' mia madre mi richiama.
''Scusa mamma''
''Che palle'' sussurro a Justin alzandomi.
Ad un tratto quell'idiota mi afferra un piede facendomi cascare col sedere per terra.
''Stronzo..'' gli do uno schiaffetto sulla guancia e lui reagisce come sempre, però senza farmi male.
Mi tiene i polsi per non farmi continuare a scherzare con le mani.
''Tanto sono più forte di te''
''Tanto è la convinzione che fotte la gente.''
''Cos'hai detto?!'' alza un sopracciglio.
''Ho detto che sei un convinto del cavolo.'' ripeto facendo spallucce. 
Inizia a farmi il solletico.
Brutto impostore, non è giusto, quello è il mio punto debole!
Mi 'scompiscio' dalle risate muovendomi a destra e sinistra sul divano.
''Fermatii, ahahah!''
Mi prende come un sacco di patate portandomi al piano di sopra.
''Razza di idiota, fammi scendereee!''
''Zitta balena.''
Mi ritrovo sul mio letto a fare la lotta con i cuscini con Justin.
AIUTOOO MI E' ENTRATA UNA PIUMA IN BOCCAAAAA, LA SPUTO VELOCEMENTE.
Smettiamo di comportarci come gli anni passati e ci stendiamo sul letto.
Intanto guardo il soffitto della mia parete, fino a qualche anno fa quando stavo con lui ero me stessa, invece adesso provo un senso di 'imbarazzo'.
Forse siamo solo cresciuti?
ASPETTATE, SICURAMENTE NON DI MENTALITA', AHAHAHAH.

''Non è stressante per te Justin fare tutti questi viaggi?'' gli chiede mia madre finendo la sua fetta di carne.
''A volte zia, ma mi piace quello che faccio, spesso cerco di non pensarci''
''Abbiamo una popstar in casa, questo si che è un onore'' mio padre interviene.
Rido per finta.
''Non facciamolo montare dai, ahah''
''Piccola, non sono io che mi faccio i complimenti da solo, sono gli altri.''
''Non è che trascorri 24h su 24h ad aggiustarti i capelli.. di più!''
Finita la mia cena vado in salotto, dove ci sono Jazzy e Jaxon che mi pregano di giocare con loro.
''Jul, giochiamo a nascondino? per favore''
Jazzy inizia una della sue solite scenate con quegli occhioni dolci tipo a gatto con gli stivali. A proposito di quel gatto, l'altro giorno mi è capitato di vedere una foto animata dove le sue pupille degli occhi si dilatavano sempre di più, e poi mi spiego.. come fa un gatto a camminare su due zampe e perchè porta proprio gli stivali? a malapena riesce ad alzarne una.. (?)
Okay, dovrei smetterla di guardare troppi cartoni animati.
''Chi conta?'' chiede Jaxon.
''Tu'' Jazzy indica suo fratello.
''Ma io non so contare neanche fino a dieci un altro poco''
''Ahah dai poverino, conto io.''
''Va bene, fino a 20 ok?''
''Okkk.''
''Aspetta, ma siamo troppo pochi'' afferma Jazzy.
Corre in cucina e poco dopo ritorna attaccata al piede di Justin pregandolo di giocare.
E' per caso un vizio di famiglia attaccarsi ai piedi delle persone? :O
Adesso siamo quattro persone, insomma, uno un più o uno in meno che cambia? '-'
''E va bene, giocherò okay? adesso però lasciami libero'' 
''Grazie bibo!''
''Inizia a contare.. 3,2,1 VIA!'' 
''20...15..10..5..0 .. STO VENENDO''
Dove si saranno nascosti? mh, vediamo dietro alle tende... niente.
''Attenzione, ma da quando i rami dell'albero di Natale si muovono?'' fingo di parlare con me stessa. ''Andrò a controllare per la sicurezza umana.''
Mi avvicino a Justin, Jazzy e Jaxon e urlo ''Tana per i miei 'adorati' cugini''.
''Uffa..'' dice Jaxon.
''Justin, un posto migliore no eh?'' 
''Era l'unico che mi era venuto in mente'' dice in sua difesa.
''Abbiamo giocato e vi ho reso felici, adesso devo andare..'' ''Con Juliet''
''Davvero?'' mi da un leggero calcio sul polpaccio.
''Ma sei stupido?''
''Oh, d'accordo.. sarà per la prossima volta'' dice Jazzy.


Leggimi u.u

Il primo capitolo ha avuto in un giorno quattro recensioni e sinceramente mi fa molto sapere che la mia storia vi piaccia :3
Questo è stato divertente, cioè nel senso scrivere le situazioni di gioco e l'imbarazzo tra i due protagonisti c:
Se mi date le recensioni io sarò puntuale a pubblicare i capitoli, ci tengo a questa nuova FF.
Il capitolo è anche abbastanza lungo,
hope you like it.

 

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