Rayman: la vendetta di Andrè

di Cam17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il vero potere ***
Capitolo 3: *** Il tempio dei morti ***
Capitolo 4: *** Scontro finale ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Se ne stava comodamente seduto su un ramo, godendosi lo splendido tramonto. Il sole si spegneva oltre le montagne, mentre lui si grattava la schiena contro il tronco dell’albero. Fece un bel respiro e chiuse gli occhi. Aveva appena cenato con una prugna gigante, presa da un albero molto alto. Una delle cose più semplici da fare, visto che lui era abituato a cose peggiori, come evitare pallettoni sparati da uomini di pezza, combattere i pirati e planare qua e là per la foresta con l’ausilio dei suoi capelli. E non aveva nemmeno bisogno di arrampicarsi per prendere la frutta, gli bastava lanciare le mani. Si era ormai addormentato, quando un sasso lo colpì in testa. Sobbalzò, cadde giù dall’albero a testa in giù, e vide Murfy.

Si rialzò e lo guardò con fare nervoso: << Grazie per avermi svegliato! >>.

Murfy, per nulla turbato, si avvicinò a lui tutto tremolante: << Oh Rayman, mio eroe, mio grandissimo eroe! >>.

Lo abbracciò con forza, idolatrandolo il più possibile, ma Rayman non era il tipo che si ritrova tutto contento dopo un risveglio così brusco.

<< Murfy non è questo il momento di scherzare, stavo dormendo! >>.

Il piccolo esserino verde iniziò a mangiarsi le mani e a svolazzare in tutte le direzioni possibili.

Era agitato più del solito: << Scusa Rayman, ma è successa una disgrazia! >>.

Fu incuriosito: << qual è il problema? >>.

<< E’ Andrè. E’ tornato ed ha portato con sé gli Knaaren! >>.

Rayman rimase a bocca aperta: << Non è possibile! Come ha fatto a convincerli a seguirlo? >>.

<< Non lo so! Hanno invaso il palazzo dei Teens! E’ terribile! Oddio Rayman, salvaci ti prego! >>.

Le lacrime dell’insetto invasero il terreno. Andrè era ritornato insieme agli Knaaren, gli esseri più pericolosi del pianeta, ed aveva invaso il palazzo dei Teens, dove si trovava il cuore del mondo. La situazione era delle peggiori; se il cuore del mondo fosse stato anche solo toccato da Andrè, il mondo sarebbe andato distrutto. Era necessario intervenire subito, ma non sarebbe stato facile. Gli Knaaren erano conosciuti per la loro invulnerabilità. Si mise subito in marcia. Murfy fece strada. Non sarebbe servito a nulla combattere, ma non c’era altra possibilità.

 

 

 

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Capitolo 2
*** Il vero potere ***


Rayman e Murfy superarono il lago cristallino che si trovava nei pressi del castello dei Teens. Era un lago davvero particolare, perché rifletteva qualsiasi cosa ci fosse nei dintorni e in cielo, ma era persino in grado di sostenere una persona senza farla sprofondare in esso. Per arrivare al castello bisognava attraversarlo, ma non c’erano alberi per nascondersi. Bisognava muoversi a grande velocità, e così fecero, ritrovandosi subito nei pressi di una scala che portava ad una grande porta ormai distrutta, che permetteva di oltrepassare un alto e solido muro. Superato questo, Rayman e Murfy ebbero l’enorme struttura di fronte a loro. In alto si potevano scorgere le navi volanti degli Hoodlum, agganciate al castello, mentre in molti si trovavano già a terra, sorvegliando l’ingresso.

<< Oh no. Eccoli là! >>.

Gli Hoodlum erano degli uomini di pezza controllati da dei semplici lum neri, innocui senza vestiti.

Rayman si lanciò subito all’attacco. Il capo degli Hoodlum sobbalzò vedendolo e ordinò di fare fuoco. Schivò i colpi di fucile, roteò di fianco a sinistra e colpì uno dei nemici con un pugno volante, togliendogli le vesti e scoprendo il lum nero che lo controllava. Un altro attacco su schivato saltando all’indietro. Rayman lanciò entrambi i piedi mentre si trovava in procinto di cadere, colpendone altri due.

Il capo non si arrese. Chiamò i suoi dall’alto, che gli portarono una mitragliatrice a pallettoni, con la quale iniziò a sparare. I colpi erano velocissimi e Rayman dovette nascondersi dietro una roccia. Si appoggiò ad essa. Non poteva uscire e rischiare di essere colpito: era meglio aspettare che le munizioni finissero. Difatti così fu; il capitano cercò subito di ricaricare, ma Rayman uscì allo scoperto, lanciando un pugno caricato per bene e colpendolo al livello della mascella, togliendogli le vesti. La battaglia era solo agli inizi. Altri Hoodlum erano pronti a combattere, ma qualcosa li bloccò. Dalla porta principale ormai semidistrutta uscì un essere alto circa tre metri, di pelle grigia e vestito con un abito marrone che si completava con un cappuccio che copriva la testa. Erano visibili solo due occhi gialli ed inquietanti. Gli Hoodlum fecero vari passi indietro, lasciando spazio a lui. Erano decisamente intimoriti. Rayman strinse denti e pugni. La situazione non era delle migliori: quello era uno Knaaren.

<< Melanzana >>. Disse la bestia, agitando le mani affilate.

<< Oddio, le cose si mettono sempre peggio! >>. Disse Murfy.

Rayman sapeva perfettamente che i suoi colpi non avrebbero avuto effetto su di lui, ma doveva entrare a tutti i costi, per salvare i Teens, le Fate ed il cuore del mondo.

Fece un gesto a Murfy: << Scappa, lui vuole me! >>.

Murfy, nonostante la voglia di accompagnarlo, abbandonò la zona, spaventato.

Lo Knaaren si avvicinava lentamente, mostrando ad ogni passo un pizzico del suo volto. Era uno sguardo senza anima, alimentato da un fuoco omicida.

L’uomo melanzana indietreggiò lentamente: “ Cosa posso fare? ”.

“ Rayman, puoi sentirmi? ”.

Riconobbe immediatamente quella voce: “Betilla!”.

“ Figlio mio, ti sto parlando telepaticamente. Lo Knaaren è troppo potente per te. Non puoi combattere, almeno non in questo stato ”.

“Ma cosa posso fare? Io devo entrare al castello o sarà tutto perduto ”.

“Stai tranquillo. Siamo chiusi nella sala principale all’ultimo piano. Stiamo riuscendo a respingerli. L’unico modo che hai per affrontare questi micidiali esseri è ottenere i poteri delle terra, che si trovano custoditi nella Terra dei morti lividi. Raggiungi casa mia, Rayman, e cerca una pianta di prugne rosse. Tra i suoi rami c’è un passaggio segreto che ti porterà lì. Ci sono dei Teens fantasmi che custodiscono questo potere: sono i Teens custodi. Abitano nella pianura silenziosa, in un tempio costituito solo da menir, ma fai presto, il destino del mondo dipende da te! ”.

Rayman inspirò ed espirò per bene, prima di mettersi in fuga: “ Ok Betilla, resisti. Sarò veloce ”.

Svoltò indietro ed iniziò a correre velocissimo, schivando tutti gli alberi con salti a destra e a sinistra. Sentiva il fiato dello Knaaren, velocissimo quanto lui, sul collo. Schivò a destra il tronco d’albero che il mostro gli aveva lanciato contro a folle velocità, poi riprese a correre alla stessa velocità di prima. Lo Knaaren era sempre più vicino. Rayman lanciò una mano contro un ramo lontano qualche metro, e tirò tutto il corpo verso di essa, utilizzando il ramo come fionda per allontanarsi dal nemico. Atterrò e continuò a correre senza guardarsi indietro. Casa di Betilla non era molto lontana. Eccola, l’aveva raggiunta. Girò attorno ad essa e cercò l’albero, ma non riuscì a vederlo. Intanto il frusciare delle foglie diventava sempre più forte. Rayman si girò, lo Knaaren apparve, per niente affaticato.

<< Melanzana! >>. Caricò con le gambe e si lanciò contro di lui.

Rayman schivò, facendolo schiantare contro la casa di Betilla, che crollò su se stessa.

“ Ho guadagnato un po’ di tempo ”, Pensò.

Ed eccolo lì, proprio di fronte a lui, ad una decina di metri di distanza. Si avvicinò all’albero, lo squadrò per bene e poi vide una strana luce bianca nascosta tra le fronde.

“ Vado ”.

Entrò nel portale, pronto a raggiungere i Teens custodi.

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Il tempio dei morti ***


La landa dei morti lividi, contrariamente a ciò che potesse sembrare, era un luogo tranquillo e sereno, con alberi verdi, erbetta che cresceva attorno a vari menir con strani simboli e Teens fantasmi innocui. I Teens morti erano poco socievoli e spesso tendevano a scappare alla vista degli estranei, proprio come successe quel giorno con Rayman. A nulla servirono i suoi sforzi di rincorrere vari fantasmi e di convincerli a parlargli; loro volavano via, lontano ed urlavano come se il fantasma fosse lui. Si sedette ed abbassò la testa, scoraggiato: cosa poteva fare per convincerli che non voleva fargli del male? Anche se il ragionamento non si reggeva in piedi, visto che erano già deceduti. Sta di fatto che uno dei Teens morti si avvicinò a lui.

<< Rayman? >>.

Rayman sobbalzò e lo guardò stupito: << Mi conosci? >>.

<< Ma certo, tu mi salvasti quando gli Hoodlum mi catturarono qualche anno fa e per questo ti sono molto grato. Come mai di nuovo da queste parti? >>.

<< Devo raggiungere la pianura silenziosa. E’ di vitale importanza: devo chiedere ai Teens custodi di affidarmi i poteri della terra. Ti prego, aiutami >>.

Il Teen rimase immobile, pensando a ciò che fosse giusto fare o meno: i poteri della terra avrebbero donato una forza sovrumana a chi li avesse posseduti, ma essi non erano mai stati affidati a nessuno, proprio perché colui che li avesse acquisiti avrebbe potuto utilizzarli per scopi malvagi. Decise infine di aiutarlo e di condurlo nella pianura silenziosa: avrebbe dato una buona parola ai Teens custodi per convincerli della bontà di Rayman. Superarono delle valli tanto silenziose che il rumore del vento sembrava assordante. Raggiunsero una montagna alta duemila metri. Rayman si rimboccò le maniche: doveva scalarla tutta per poterla poi superare. Ci mise due ore sofferte, saltando da burrone a burrone ed arrampicandosi sulla roccia. Alla fine si ritrovò in cima e fu così che la vide: la pianura silenziosa. Era verde scura, circondata dalla nebbia e piena di menir. Scese utilizzando i suoi capelli come un elicottero e raggiunse la zona. Il tempio era fatto interamente di menir che costituivano sia la base, sia il tetto della struttura. Al suo interno si respirava un’aria solenne. Restò in silenzio, mentre il Teen chiamò a sé i custodi.

<< Oh Teens custodi fateci onore della vostra presenza. Chiediamo il vostro aiuto! >>.

Dai tre menir centrali di tutta la struttura uscirono tre Teens. Rayman li guardava con curiosità e loro fecero altrettanto.

<< Chi diavolo sei? >>. Disse uno dei tre.

<< Mi chiamo Rayman ed è stata Betilla a mandarmi qui da voi. Gli Hoodlums e gli Knaaren hanno invaso il palazzo dei Teens. Vogliono il cuore del mondo. Ho bisogno dei poteri della terra per fermarli. Vi prego, donatemeli >>.

Un altro Teen custode gli rispose con sguardo severo: << I poteri della terra vanno custoditi per evitare il caos più totale. Chi ci dice che tu non voglia usarli per scopi malvagi? >>.

Il Teen si intromise, agitando le braccia per attirare tutta l’attenzione su di lui: << Vi prego, Rayman non farebbe mai una cosa del genere! Ha fatto tanta strada solo per aiutare i suoi amici! >>.

<< E tu saresti? >>. Chiese il terzo Teen custode.

<< Sono un semplice fantasma, che però deve la sua libertà a lui, che mi salvò quando gli Hoodlums attaccarono la landa dei morti lividi >>.

I tre compresero che la melanzana di fronte a loro era di cuore buono, ma la decisione era davvero difficile. Decisero di riunirsi in una seduta per mettersi d’accordo. Passò un quarto d’ora e alla fine uscirono nuovamente fuori dai menir.

<< Ok >>. Dissero all’unisono << Accettiamo di concederti questo potere per un tempo pari a cinque ore, dopo di ché esso svanirà dal tuo corpo per ritornare nuovamente qui >>.

Rayman annuì con la testa: << Vi ringrazio >>.

I Teens iniziarono a volteggiare attorno a Rayman veloci, veloci, sempre più veloci, fino a coprirlo con una strana luce gialla. Il suo corpo era tutto elettrizzato. I Teens tornarono al loro posto, osservandolo con stupore. La luce si dissolse, scoprendo il suo nuovo abito fatto interamente in oro, con la sola O in petto colorata di rosso. Rayman si guardò i pugni e sorrise.

<< Ora vai >>. Disse uno dei tre << Hai solo cinque ore >>.

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Scontro finale ***


Sentendo che nuova e pura energia sgorgava da tutte le sue parti, Rayman non perse tempo e, dopo aver ringraziato nuovamente i Teens custodi, corse via, lungo la strada di ritorno. Le montagne erano un ostacolo non più difficile da superare: caricò i piedi a terra e si lanciò oltre di esse, arrivando subito alla loro cima. Qualcosa lo costrinse ad usare i capelli ad elicottero: un terremoto improvviso iniziò a scuotere tutto. Iniziò a temere il peggio. Guardò il cielo e vide che delle crepe lo separarono, lasciando spazio all’oscurità più assoluta. Il cielo si era ridotto in cristalli piccolissimi, che adesso stavano piovendo come grandine. Atterrò velocissimo e corse verso il portale per la foresta.

<< Fai attenzione Rayman! >>. Gli urlò contro il Teen fantasma, ormai molto indietro rispetto a lui.

Rayman girò leggermente il busto e fece il pollice in su, senza però fermarsi. Attraversò il portale e si ritrovò nuovamente di fronte alla casa di Betilla. Adesso le macerie erano sparpagliate qua e là, facendo intendere che lo Knaaren si fosse liberato. Si guardava intorno, cercando di capire che fine avesse fatto, ma non c’era traccia di lui. Prese quindi una rincorsa e raggiunse in fretta e furia il palazzo dei Teens. Le porte erano difese da una trentina di Hoodlums. Rayman saltò in aria, e scagliò contro di loro un centinaio di pugni, mettendoli KO in un solo istante.

“ Questo potere è magnifico!”. Pensò, guardandosi i pugni.

Aprì le porte del palazzo dei Teens e si ritrovò in un salone tutto in pietra, con piantine che sbucavano dalle fessure per terra e due scale che portavano al piano superiore, decorate con fiori. In mezzo alle due c’erano delle statue di fate che versavano acqua con dei secchi all’interno di una fontana circolare. Un botto enorme fece fossilizzare Rayman: la porta principale era stata sfondata con enorme potenza. Mezza porta cadde a terra, mentre l’altra metà gli sfiorò i capelli. Era rimasto immobile, avendo già calcolato la traiettoria della porta. Si girò indietro, fissando lo Knaaren negli occhi.

<< Melanzana io ti disintegro! >>.

Si mosse con velocità allucinante. Rayman aspettò il momento giusto. Quando fu ad un passo da lui, lo colpì sul mento dal basso, spedendolo in alto e facendogli sfondare tutti i soffitti dei vari piani del palazzo. Rayman si atteggiava con se stesso, mentre lo Knaaren andava a far compagnia alle nuvole. Ma non poteva perdere tempo: il cuore doveva essere stato toccato. Non c’erano altre spiegazioni per la frammentazione del cielo. Guardò in alto. Prese forza nella gambe e raggiunse l’ultima stanza. La porta principale era sfondata. Di fronte a lui c’erano un centinaio di Knaaren tutti euforici, mentre uno Knaaren molto più grande, vicino al cuore, mostrava loro i corpi dei suoi amici. C’erano Betilla nella mano sinistra ed il re dei Teens nella mano destra. Gli altri Teens erano a terra, storditi. Il grosso Knaaren, vedendo Rayman, fece cenno ai compagni, che si girarono. Rayman varcò la soglia, ritrovandosi in quell’enorme stanza che sembrava tanto una discoteca. Si sapeva, i Teens amavano la musica, la quale non era ancora stata staccata. Forse piaceva anche agli Knaaren.

<< Ma guarda un po’ chi si rivede >>. Disse lo Knaaren, gettando a terra i due compagni dell’eroe, ormai allo stremo.

Aveva un accento fortemente francese e ciò fece subito capire a Rayman chi avesse di fronte.

<< André >>.

<< Si, sono proprio io. Liberato nuovamente dalla mia prigionia, mi sono impossessato dei vestiti del sovrano degli Knaaren. Così facendo, loro hanno scelto di obbedirmi. Dimmi, caro Rayman, credi davvero di potermi sconfiggere adesso? >>.

Rayman strinse i pugni, avvicinandosi lentamente a lui: << Non avresti dovuto prendertela con Betilla ed i miei amici. Ti mostrerò cosa so fare >>.

Gli Knaaren aprirono uno spiraglio che permise a lui di passare indisturbato, fino a quando André non disse: << All’attacco! >>.

Gli Knaaren gli saltarono addosso, ma lui roteò su se stesso, riempiendo di ceffoni una decina di loro e sbalzandoli via.

<< Solo tu ed io, André! >>.

André ringhiò: << Va bene, solo tu ed io! >>.

Rayman gli saltò addosso, colpendolo con un pugno, che però fu parato. André sferrò un possente calcio, che però fu schivato. Rayman saltò all’indietro, lanciando un pugno che colpì l’avversario allo stomaco, poi lo colpì in testa, verso il basso, facendolo sedere a terra. Alcuni dei presenti risero, scatenando l’ira del loro capo.

<< Non permetto a nessuno di umiliarmi! >>.

<< Già l’ho fatto in passato, e lo farò ancora! >>.

André si lanciò nuovamente all’attacco, afferrando Rayman per il corpo. Iniziò a stringere forte, tentando di soffocare l’avversario. Rayman rispose con vari cazzotti l’uno dietro l’altro, ma sembravano non avere effetto.

<< Sei finito, Rayman! Oggi i tuoi giorni termineranno! >>.

Rayman urlò: << Mai! >>.

Colpì con un sonoro pugno caricato, che stordì André, poi lo colpì con un calcio, poi con altri pugni, fino a fargli perdere le vesti di Knaaren e facendolo ritornare un lum nero. André era vulnerabile al massimo. Accortosi di ciò, iniziò a scappare via, terrorizzato. Rayman lo inseguì fino a chiuderlo in un angolo. Fu allora che utilizzò la tecnica suprema dei Leptys, che consisteva nell’allargare i lati della bocca con le dita, per poi fare una sonora linguaccia. André iniziò a ridere contro voglia e fu così che si ritrasformò in lum rosso.

<< Bravo Rayman! >>. Disse Betilla, che a sento riusciva a volare << Ce l’hai fatta! >>.

Gli Knaaren guardavano esterrefatti lo scenario di sconfitta che gli si era presentato. Compreso che il più forte fosse lui, si avviarono lentamente verso l’uscita, per ritornare così nel deserto da dove erano arrivati; mai più avrebbero osato sfidare Rayman.

Ma il cielo era in procinto di frantumarsi ancora.

Betilla indicò il cuore del mondo: << Rayman devi ridargli energia, ora! >>.

Rayman arrivò veloce e circondò il cuore, cercando di donargli tutta l’energia necessaria per rianimarlo.

<< Avanti… >>. Disse, donando sempre più energia << Forza, riprenditi! >>.

La flebile luce che circondava il cuore divenne più forte, fino a farlo tornare dorato. Il cielo si ripristinò e Rayman tornò normale.

<< Ma… non sono passate cinque ore… >>.

<< Hai utilizzato tutta l’energia della terra per ristabilire il cuore del mondo, Rayman. Una parte di essa tornerà nella pianura silenziosa, mentre un’altra parte si è ormai fusa con il cuore >>.

Rayman si girò, guardando la sua creatrice: << Ce l’abbiamo fatta di nuovo! >>.

Betilla sorrise: << No, tu ce l’hai fatta, Rayman >>.

Detto questo, i due si salutarono. L’eroe andò via, mentre Betilla restò nel palazzo. Appena ripresosi, il re dei Teens fece una domanda più che plausibile: << E adesso chi pulisce tutto questo macello? >>.

Era quasi giunta l’alba, e Rayman aveva intenzione di finire la sua dormita. Raggiunse lo stesso albero da dove aveva incominciato a dormire e si sedette, poggiando la schiena sul suo tronco. Si stiracchiò, pronto per il meritato riposo, ma dall’alto cadde Globox, il suo migliore amico, che sembrava essersi appena svegliato.

<< Hei Rayman, come stai? Non sapevo stessi dormendo proprio sotto il mio ramo >>.

Rayman lo guardò incredulo: << Globox… non ti sei accorto di nulla?? >>.

Adesso fu Globox a guardarlo strano: << E di cosa dovevo accorgermi? >>.

Ma Rayman era appena sprofondato in un sonno profondo, stanco come non mai, mentre Globox lo guardava con sguardo severo: << Prima mi sveglia, poi si inventa le cose e adesso mi dorme in faccia, come se dormire tutta la notte non fosse già stato abbastanza… dormiglione… >>.

 

 

 

 

 

 

Spero vivamente che vi sia piaciuta. E’ la mia prima fan fiction ispirata ad un eroe dei videogame: la melanzana Rayman :D

Spero di ricevere delle recensioni. Voglio il vostro parere. Ciao :D

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