Yolo, baby, yolo.

di ciambelle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one. ***
Capitolo 2: *** Chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter three. ***
Capitolo 4: *** Chapter four. ***
Capitolo 5: *** Chapter five. ***
Capitolo 6: *** Chapter six. ***
Capitolo 7: *** Chapter seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter ten. ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 12: *** Chapter twelve. ***
Capitolo 13: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 14: *** Chapter fourteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter fifteen. ***
Capitolo 16: *** Chapter sixteen. ***



Capitolo 1
*** Chapter one. ***


CHAPTER ONE.



-‘Ste muoviti, cazzo!’- urlò  Erica dalle scale –‘Se non ti sbrighi arriveremo tardi in aeroporto e perderemo il volo. E SARA’ TUTTA COLPA TUA!-
Stefania scese veloce le scale, presero veloce tutti i trentamila bagagli che avevano preparato e li caricarono sul taxy, che ormai aspettava le ragazze da una buona mezz’ora.
-‘Dove vi porto signorine?’-
-‘Su una stella’- scherzò Stefania –‘Ma se preferisce va bene anche l’aeroporto!’- L’autista le sorrise e partì.
Arrivarono in aeroporto al pelo, fecero il check-in, diedero i bagagli all’addetto e si diressero verso l’uscita per arrivare all’aereo.
Salute sull’aereo le due si guardarono gli occhi e iniziarono a cantare a squarcia gola -‘CALIFORNIAAAAAAAA, HERE WE COOOOMEEEEE!’- tutti i passeggeri le fissarono male, molto male, ma le due fecero finta di nulla. In fondo  queste figure di merda ci erano abituate.
Comunque si, andavano in California. Era il loro sogno da quando avevano 14 anni. Nei loro sogni volevano comprare casa, trovarsi un ragazzo, trovare un lavoretto per iniziare a sistemarsi e poi diventare famose, logicamente sapevano che questo non sarebbe accaduto.
 Siccome non si potevano permettere di affittare un casa per tre mesi dovettero cercare lavoro prima di partire, e trovarono un annuncio che diceva che si cercavano bariste part-time. E due ragazze telefonarono subito e il proprietario di quel bar le accolse.
Con alcuni risparmi riuscirono ad affittare una casa per il primo mese, e non era niente male. Era sulla spiaggia, aveva una piscina e aveva tre stanze. Era abbastanza grande.

Stefania era ragazza di 19 anni, era alta ma non era una di quelle super top model, cioè non era grassa, ma neanche uno stecco pelle e ossa. Aveva ei bellissimi occhi verdi , i capelli le arrivavano sotto il seno ed erano biondo-castano-rame, o almeno così li definiva lei.

Erica aveva la sua stessa età, lei era un pochino più bassa ed era una ragazza magra, non scheletrica.
I suoi occhi erano azzurri e la sua carnagione chiara li faceva risaltare. Aveva i capelli corti fino alle spalle, erano castano scuro.
 
Il viaggio era abbastanza lungo, anche perché dall’Italia all’America non ci voleva proprio un batter d’occhio.
Arrivarono di sera, erano distrutte. Chiamarono un taxi e si fecero accompagnare nella loro nuova casa.
Le chiavi erano in una pianta come le aveva etto la proprietaria.
Entrarono in casa e senza neanche disfare le valigie presero la borsa dove avevano del cibo e si misero  mangiare, e anche tanto.
Dopo si misero a dormire, il giorno dopo si sarebbero dovute alzare alle 8.00 per andare al bar a lavorare.
 
Si svegliarono, si fecero la doccia, si vestirono e uscirono di casa. Il bar, a quanto diceva l’i-phone di Stefania, non era lontano, infatti lo trovarono quasi subito.
Dovevano lavorare fino a mezzogiorno; Finito il turno tornarono a casa, si cambiarono mettendosi il costume e andarono in spiaggia.
Arrivate lì si misero a prendere il sole. Ad un certo punto due ragazzi si avvicinarono a loro e attaccarono bottone con delle battute stupidissima tipo -‘Hei, tuo padre è un terrorista?’- ‘No, perché?’-‘perché sei una bomba!’.
Stettero insieme tutto il pomeriggio, poi le invitarono a una festa in un locale e le due accettarono molto volentieri.
Justin e Conor, i due ragazzi, dettero il loro numero alle ragazze e loro fecero lo stesso.
Tornarono a casa per cena e subito dopo si prepararono.
Stefania inossava una gonna nera a tubino a vita alta con una maglia bianca, mentre Erica un vestito celeste senza spalline.
Si divertirono da matte quella sera, fecero anche amicizia con una ragazza che si chiamava Mary, era simpaticissima.
Purtroppo la serata finì e dovettero tornare a casa, ma con la promessa di riveersi con Conor, Justin e anche con Mary.
Un altro giorno iniziò. Andarono al bar, ma non sapevano che questa mattina avrebbero incontrato…







YEEEEEEAAAAAAAH!
E' il mio primo capitolo della mia prim storia, siate buoni con le recensioni per favore. D:
Spero vi sia piaciuto. :)

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Capitolo 2
*** Chapter two. ***


Chapter two.

Un altro giorno iniziò.
Andarono al bar, ma non sapevano che questa mattina avrebbero incontrato elle persone ai soliti quattro ragazzi che andavano al bar di mattina.
Cinque ragazzi entrarono, avevano l’aria fiera, camminavano a testa alta. Guardarono le ragazze con una faccia come dire ‘dai urlate pure, siamo fighi e sapete chi siamo’, soprattutto un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi marroni, che tra l’altro erano veramente bellissimi.
-‘Cazzo vi guardate? Ordinate o andate via.’- disse Stefania, non sopportava i tipi così. I tipi che si davano troppe arie.
I ragazzi la fissarono stupefatti dopo quelle parole.
Erica si avvicinò a uno dei cinque, era riccio, ma taaaanto riccio, e gli disse sussurrando ‘Scusa per la mia amica, è un po’ brusca, comunque perché ci fissate così? Cioè dovremmo conoscervi?’- Il ragazzo la guardò ancora più stranito mentre Erica continuava a fissargli gli occhi, si era imbambolata quella.
Il riccio lanciò un’occhiata a tutti gli altri, come a dire di non dire chi erano, tutti capirono al volo.
-‘Scusate ragazze, ora ordiniamo. Cinque caffè e tre brioches grazie. Comunque io sono Louis e loro sono Niall, Harry, Zayn e Liam.’-
-‘Piacere io sono Stefania’- disse con un sorriso a trentadue denti, quel ragazzo aveva un non so che di simpatico per lei.-‘Quella che ci sta mettendo trent’anni a farvi i caffè perché non riesce è Erica. Ora vado a aiutarla così vi porto l’ordinazione.’- se ne andò via ridendo.
Le due ragazze, dopo vari pasticci con quella cavolo di macchinetta del caffè, andarono al loro tavolo e portarono tutto.
-Diteci almeno se è buono questo caffè!- disse Erica, sinceramente pensava facesse schifo.
-E’ buonissimo, tesoro.- Disse Harry, il ricciolo dagli occhi verdi. Erica lo guardò fulminandolo.
Ci furono un paio di risate e poi Zayn disse –‘Che fate sta sera ragazze?’-
-Mah, nulla. Credo resteremo a casa a guardare film horror per poi cagarci sotto dalla paura. Perché?’- domandò Stefania. Le piaceva stuzzicare i tipi come Zayn, quelli  che io-sono-figo-e-lo-so.
-‘Venite a casa nostra? Daremo una festa oggi!’- disse il biondino con un’aria innocente. Sembrava veramente dolce.
Prima che Erica potesse controbattere Stefania rispose di sì, in fondo erano andate in California anche per fare amicizia con ragazzi no?
Si scambiarono i numeri, Harry sul telefono di Erica si salvò così: ‘Amore mio’.
 
Arrivò la sera, le due erano pronte ad andare.
Entrarono in quella casa, era enorme! E poi era piena i gente, sembrava quasi una discoteca.
Non conoscevano nessuno, il che era normale visto che le due erano lì appena da qualche giorno. Si sentirono chiamare da una voce, si girarono e videro Louis che sbracciava urlando i loro nomi. Lo raggiunsero e lui le abbracciò in segno di saluto.
Quel ragazzo stava veramente simpatico a Stefania, ma non le piaceva in quel senso, voleva un’amicizia.
 
Dopo un po’ le ragazze videro uscire da una stanza gli altri quattro ragazzi e sentirono tutte le ragazze urlare i loro nomi.
-‘Okay che sono belli, ma urlare in quel modo mi sembra un po’ esagerato!’- Stefania aveva pensato ad alta voce. Cazzo, Louis l’aveva sentito ed era scoppiato a ridere.
-‘Ah e così, ci trovi belli? Comunque ragazze, voi veramente non sapete ci siamo?’- Erica fece cenno di no, il ragazzo si sbalordì. Pensò che non era solo una finta allora.
-‘Siamo i One Direction, avete presente? Siamo cantanti conosciuti in tutto il mondo, abbiamo fatto molti tour!’-
Le due si guardarono e iniziò a venire loro qualcosa in mente, qualche vado ricordo di articoli letti su internet.
-‘Ma veramente? Cioè, noi siamo a casa di gente famosa Erica’- disse ridendo.
 
Dopo un po’ gli altri ragazzi raggiunsero loro tre. Niall invitò a ballare Stefania e accettò volentieri. Lo trovava veramente carino.
 
-‘Tesoro non hai visto la rubrica? Guarda il primo nome!’- Disse Harry rivolgendosi a Erica.
Quella lo fissò e prese il cellulare.
-‘Per prima cosa non mi chiamare tesoro, non è che perché sei famoso puoi chiamarmi come vuoi. Il mio nome è Erica, E-R-I-C-A! E poi come ti permetti? Amore mio? Ma fammi il favore. Ah Erica senza k.’-
-‘Sei tosta tesoro!’- Disse con un sorrisetto.
 
Dopo un po’ che i due litigavano tornarono Niall e Stefania.
Erano così carini quei due ragazzi!
La festa finì.
-‘Ciao amore mio, scrivimi’-
-‘Ciao stronzo, neanche per sogno’- Erano di nuovo Erica e Harry che litigavano.
 
-Beh, allora ci sentiamo.. Ciao Niall!’- Niall le diede un bacio sulla guancia e la salutò.
 
Arrivate a casa Stefania non la finiva più di parlare di Niall, mentre Erica continuava a dire quanto fosse odioso Harry con i suoi ‘tesoro’ e ‘amore’.
Quando parlavano i ragazzi, o qualsiasi altra cosa, una parlava i un argomento l’altra dell’altro credendo di parlare della stessa cosa.

‘Buonanotte Ste, grazie per la serata.’
Stefania sorrise mentre si stava addormentando, era Niall. Gli rispose e andò a dormire.



YEEEEAAAH!
Per favore, se leggete, mi lasciate una picola recensione? :(
Grazie millee:)

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Capitolo 3
*** Chapter three. ***


Chapter three.

Era domenica e le due ragazze non dovevano andare a lavoro, quello era il loro giorno libero, allora decisero di andare in spiaggia.
Fecero tutto con massima calma: si svegliarono, misero a posto la casa, mangiarono pranzo e finirono di prepararsi. Stefania pensava ancora alla sera prima e a quel dolcissimo ragazzo.
 
-Buongiorno amore, mi manchi.- Era Harry. Erica all’inizio sorrise, ma poi l’odio che provava per quel ragazzo si fece di nuovo avanti. Quel ragazzo aveva capito che per conquistarla doveva impegnarsi e veramente tanto. E lo stava facendo, lei aveva quel non so chè che gli piaceva.
-Ciao stronzo, tu no.- Harry sorrise a quel messaggio, sapeva che un giorno lei gli avrebbe detto che anche lui le mancava.
 
Dopo circa un’ora dal pranzo le due erano pronte per andare in spiaggia.
Si sdraiarono vicino alla riva, volevano assaporare quei momenti al mare.
A Stefania piaceva molto andare al mare, le ricordava molto quando era piccola che ci andava con suo fratello e i suoi amici.
Ad un certo punto videro un ammasso di ragazzine urlanti in cerchio. Incuriosite decisero di andare a vedere. Si fecero spazio tra le ragazze, alcune le avrebbero picchiate per essere passate avanti. Non scherzo, veramente, erano come assatanate.
Arrivate ‘in prima fila’ videro loro, i loro nuovi amici, i One Direction.
Louis vide Stefania, l’abbracciò poi le mise il braccio intorno alle spalle e urlò –‘Questa è una mia amica e si chiama Stefania!’- Stefania arrossì, era troppo in imbarazzo. Appena vide Niall gli si avvicinò e lo salutò, lui la abbracciò. Quanto era tenero?
Dopo un po’ le ragazze urlanti se ne andarono e Stefania e Erica potevano finalmente stare con i loro amici.
-AMORE MIIIO! Finalmente ti vedo, mi mancavi tanto tanto.’- Harry non ce la faceva proprio a stare senza stuzzicare Erica. Lei si limitò a mostrargli il dito medio mentre iniziò a parlare con Zayn e Liam. Quei ragazzi le stavano veramente simpatici non come quel Harry.
 
-‘Hei hai voglia di fare una passeggiata?’- chiese Stefania a Niall. Lui accettò volentieri, la prese per mano e si incamminarono.
-‘Sai, adoro la spiaggia, il mare, la California, tutto questo.’- disse Stefania
-‘Anche a me, vuoi sederti un po’ qui?’-
I due si sedettero, tra meno di mezz’ora ci sarebbe stato il tramonto e decisero di aspettarlo lì seduti.
Parlarono veramente tanto, di come Erica e Stefania fossero lì in California, del successo di NIall e dei ragazzi e di molte altre cose.
Si trovavano veramente bene i due ragazzi.
-Guarda che bello il tramonto, è così… Non so che parole usare.- La ragazza scoppiò a ridere dopo le parole pronunciate da lui.
-‘Si hai proprio ragione biondino!’- Lei gli sorrise. Lui amava quel sorriso, gli riscaldava il cuore.
-‘Biondino?’-
-‘Sì biondino.’-
Niall l’abbracciò, lei adorava gli abbracci, poi i suoi ancor di più.
 
Mentre i due ‘romanticoni’ passeggiavano Erica era rimasta sola con Harry perché tutti gli altri erano andati via facendolo apposta.
Lui la continuava a stuzzicare e lei rispondeva con poca gentilezza, anzi senza.
-‘Amore ci facciamo il bagno?’-
-‘Ti ho già detto di non chiamarmi amore. E comunque non voglio. Poi con te mi passa la voglia di fare ogni cosa.’-
Lui fece finta i essersi offeso, ma lo fece con serietà, talmente era serio che Erica si iniziò a chiedere se non fosse troppo cattiva con lui.
-‘Harry... Scusa... Forse esagero un po’, ma mi stai simpatico in fondo, molto in fondo…-
Lui si girò e le si avvicinò talmente tanto che era a due centimetri dal viso della ragazza. Le incominciò a battere forte il cuore. Lei non capiva perché, cioè non le stava neanche tanto simpatico. Lei si incantò a guardare i suoi occhi. Harry si accorse che si era imbambolata e di scatto la prese in braccio.
-‘Tesoro ora facciamo il bagno visto che ti sei scusata!’- Il cuore non le batteva più forte come prima. Gli stava di nuovo sul culo quel ragazzo.
-‘L’ho fatto solo perché ti ho visto così, non credere. E comunque io il bagno non lo voglio fare. Quindi riportami sull’asciugamano, IMMEDIATAMENTE.’-
Lui non la ascoltò e se la tenne stretta a se, come se fosse un tesoro. Harry si stava innamorando di quella ragazza tanto stronza quanto bella.
Entrati in acqua Harry la mollò e a Erica vennero i brividi dal freddo.
-‘Hai freddo amore?’-
-‘Sì e per colpa tua, stronzo.’-
Senza dirle niente l’abbracciò. Lei stette zitta perché quel corpo la scaldava e le piaceva.
-‘Harry cosa fai col tuo amoruccio’- era Zayn che era tornato con gli altri due.
Erica si staccò subito da quelle braccia e uscì dall’acqua. Andò da Zayn che le porse l’asciugamano.
I due si misero a chiacchierare mentre Louis, Liam e Harry giocavano a palla in acqua.
-‘Ti piace Harry vero?’-
-‘Ma sei matto? Io lo odio quello.’-
-‘Hai ragione, io abbraccio tutte le persone che odio!’- disse ridendo
-‘Smettila Zayn.’-
-‘Tu a lui piaci.’-
-‘Ma figurati. Lui è famoso, io sono una semplice ragazza italiana. Non potrei mai piacergli veramente. Gli piace semplicemente stuzzicarmi’-
-‘Erica, quante cose non hai capito di Harry. Comunque ora andiamo in acqua anche noi, tanto se hai freddo ci pensa il tuo amore a scaldarti.’-
Lei lo fulminò e poi annuì.
 
Dopo un po’ tornarono Niall e Stefania sempre mano nella mano.
Entrarono anche loro a giocare in acqua, ma più che giocare a palla era cercare di affogarsi a vicenda.
 
Dopo la spiaggia andarono a prendersi una pizza, poi decisero di andare tutti a casa di Ste e Erica a vedere un film.
Era un film horror infatti ogni tre secondi si sentivano i gridolini di Erica, Stefania e anche quelli di Liam.
Misero in pausa il film e Ste e Louis andarono i cucina a fare i pop corn, visto che Niall insisteva per avere qualcosa da mangiare.
-‘Qualcuno si sta innamorando! Qualcuno si sta innamorando! Qualcuno si sta innamorando! Qualcuno si sta innamorando! Qualcuno si sta innamorando! LALALALALALAAA!’-
-‘Lou smettila. E poi sarò una delle tante. Lui può avere chiunque..’-
-‘Anche tu piccola’- gli fece l’occhiolino.
-‘Grazie, ti voglio bene.’-
-‘Anche io, però ora portiamo i pop corn a Niall, se no potrebbe morire di fame!



YEEEEEAAAH!
Grazie a chi sta leggendo la mia storia, veramente.
Però se mi lasciaste anche solo una recensione mi farebbe piacere, anche per sapere se vi piace o sono negata a scrivere storie D:

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Capitolo 4
*** Chapter four. ***


Chapter four.

Ormai era passata una settimana dall’arrivo di Stefania e Erica. E poco meno dall’incontro con quei cinque fantastici (?) ragazzi. Ogni tanto le due ascoltavano le loro canzoni e pensavano che non erano per niente male, a parte Erica che ogni volta che cantava Harry iniziava a insulare il pc che lo riproduceva. Povero pc, lui non centrava nulla!
Oggi le ragazze dovevano uscire con Zayn e Louis visto che Niall, Harry e Liam erano a un’intervista. Stava nascendo una bellissima amicizia tra i quattro.
Decisero di andare al centro commerciale più grande che c’era in quella zona.
Duecentotrentacinque negozi. A Stefania ed Erica bastava sapere questo per capire che era un Centro Commerciale con le C maiuscole.
I ragazzi avevano accettato di andare lì solo perché le due avevano promesso loro di non entrare iin tutti i negozi. Ma stavano mentendo. Visto che ci entravano perché non girarlo bene?
Poveri ragazzi costretti a vagare ne centro commerciale. (?)
 
-Io ho fame ragazzi!’- disse Stefania
Lei e Louis andarono a mangiare, visto che anche il suo stomaco lo obbligava, mentre Erica e Zayn continuarono a girare per negozi.
 
-‘Bene allora Zayn tienimi questo, poi questo anche questa. Oh guarda come è carina questa maglia! E questo vestito, mamma mia!’-
Dopo essersi provata tremilaquattrocento vestiti li riposò tutti. La bocca di Zayn divenne tipo a ‘o’ nel vederla mettere via tutto.
-‘ Ma se non avevi intenzione di comprarli perché l’hai fatto? Perché?’-
-‘Perché è divertente.’-
I due ragazzi continuarono ad andare per negozi con lo sguardo di Zayn sempre più incredulo a questo comportamento.
 
Nel frattempo…
-‘Lou, ma secondo te,  se prendo una brioches alla marmellata, un crepes alla nutella, un gelato a tre gusti con crema, cioccolato e stracciatella ingrasso?’-
-‘Allora se per ingrassare intendi diventare un balena sì.’- Lei sorrise.
-‘Cameriere, un gelato alla crema e una crepes alla nutella grazie.’- Louis ordinò anche per lei.
-Justin! Ciao Justin!’- Stefania andò in contro a un ragazzo che la fissava veramente male.
Quando era a un metro da lui si accorse che non era il suo amico e che tutti nel bar la stavano fissando. Figura di merda. Lei tornò al suo tavolo tutta rossa in viso e si sedette. Louis le scoppiò a ridere in faccia.
Dopo aver finito di mangiare raggiunsero gli altri due e dopo aver visitato qualche altro negozio decisero di andare a casa dei ragazzi.
 
-‘Chi è che fa una partita contro di me alla Play?’- chiese Louis tutto contento.
Stefania accettò a per sfortuna dell’amico era brava, veramente brava.
Lo battè dieci volte di fila. Stufa di vincere facile prese il telefono.
‘Niall muoviti a finire quell’intervista! Io sono a casa tua che ti aspetto e non ho più voglia di battere Lou a PES, l’ho già battuto dieci volte’
Lui leggendo il messaggio sorrise.
‘Sto arrivando, sono appena entrato in macchina. Non essere troppo cattiva con lui!’
 
Dopo una decina di minuti arrivarono gli altri tre dall’ intervista.
-‘Amore! Sei venuta a trovarmi? Che dolce!’-
-‘Ciao stronzo, sono venuta solo perché me l’hanno chiesto ZAYN e LOUIS, e poi perché volevo vedere NIALL e LIAM.’-
-‘Non nascondere che ti sono mancato.’- Harry le fece l’occhiolino, Erica  si girò e gli rivolse solo il dito medio.
 
-‘Ciao Ste’- era Niall, le diede un bacio sulla guancia –‘mi sei mancata’-
-‘Anche tu!’-
Si sorrisero. Quanto erano carini. (?)
 
Liam propose di mangiarsi un pizza tutti insieme lì e le ragazze accettarono.
Durante la cena si sentivano molte risate soprattutto quando Harry e Erica si parlavano, ma il momento più divertente è stato quando Erica stava salendo le scale per andare al bagno, ma scivolò all’indietro, scivolò per qualche gradino, si rialzò e cadde di nuovo. Ringraziando non si era fatta nulla, ma Liam era riuscito a riprenderla. Avranno guardato quel video trecento volte.
Dopo la divertente cena decisero di guardarsi un film. A quanto pare non era proprio di loro gradimento, perché si addormentarono tutti, chi prima chi un po’ dopo.
 
Si svegliarono verso le 4.00 del mattino. A Zayn venne in mente di andare in spiaggia e tutti acconsentirono.
Fecero colazione e andarono.
Mentre erano tutti in cerchio che parlavano Stefania disse –‘Ragazzi domani, cioè oggi visto che sono le 5.00, arriva una nostra amica. Si chiama Caterina.’-
-‘Secondo me andrebbe molto d’accordo con Lou.’- Sbottò erica.
-‘Mmmh. E com’è questa vostra amica?’- chiese lui incuriosito.
-‘Bionda, alta più o meno come noi. Occhi azzurri.-
-Mi piace!’- fu la sua risposta.
Tutti scoppiarono a ridere.
 
Ben presto le de ragazze dovettero andarsene perché dovevano andare a lavoro.
 
-‘Ciao Niall, che ne dici se oggi pomeriggio usciamo e poi andiamo con gli altri a prendere la mia amica?’-
-‘Certo va benissimo!’- Si salutarono.
 
-‘Ciao dolcezza!’-
-‘Ciao stronzo!’- Sta volta gli sorrise, era un sorriso dolce. Appena si accorse di quello che aveva fatto gli fece il dito medio.



YEEEEEAAAAH!
Grazie mille a chi legge però recensite dai! D:
Se non lo fa almeno una persona non vado più avanti..

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Capitolo 5
*** Chapter five. ***


Chapter five.

-‘Dove andiamo?’- chiese curiosa Stefania, -‘insomma, mi sei venuto a prendere e mi hai detto che mi portavi in un posto speciale, ma non siamo ancora arrivati!’-
-‘Stai calma e tieni quella benda sugli occhi! Ci siamo quasi’- la rassicurò Niall.
-‘Ehm, ok…’-
 
-‘Eccoci! Puoi togliere la benda’
-‘UNA GELATERIA?! Stai scherzando?’-
-‘E’ il mio posto preferito, non ti piace?’- Niall mise il broncio.
-‘Vabbè dai, va bene. In fondo ho un po’ fame.’- Stefania si accorse di essere stata un po’ troppo dura così gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
-‘Io lo prendo alla crema, stracciatella, fragola, cioccolato, nocciola, limone, fior di latte e yogurt.’-
-‘Niall? Sei un bue!’- iniziò a ridere e prenderlo in giro perché mangiava troppo.
Finito il mega  gelato di Niall e il ‘gelatino’ di Stefania andarono a farsi una passeggiata sul lungo mare. Dopo un po’ si sedettero su una panchina a parlare.
-‘Ma secondo te tra Harry e Erica? C’è feeling vero?-
-‘Secondo me sì, ma Erica è un po’ acida! E comunque Harry è solo interessato, non si innamora mai facilmente.’-
-‘Non è acida… E’ solo che non gli piacciono le persone che ci provano subito e ci vuole molto per farla innamorare. E’ tosta su questi argomenti.’-
-‘Beh Harry non molla facilmente. Comunque c’è anche qualcun altro che sta provando interesse per qualcuno.’-
-‘Ah sì? Chi?’- Gli fece l’occhiolino, poi lui le si avvicinò a tre centimetri dalla faccia.
Lei era molto in imbarazzo e diventò rossa in viso.
-‘Ehm Niall.. Bella maglietta! E’ proprio un bel blu! Che blu è? Blu mare o blu cielo notturno?’- Si spostò e vide il viso del ragazzo rabbuiarsi.
-‘Blu cielo credo..’-
-‘Niall, scusa.. E’ che.. Io…’-
-‘Ti piace Louis?’-
-‘COSA? Ma va.. Cioè mi piace un ragazzo.. Non è Lou. E’ solo un amico per me!’-
-‘Va bene, dai torniamo a casa ora.’- Niall diventò improvvisamente freddo. In fondo sembrava che lei fosse interessata. Cioè l’aveva invitato ad uscire! O magari era solo un amico.. O magari le piaceva Louis e non voleva dirlo per non ferirlo. A Niall vennero mille dubbi mentre guidava sulla strada di casa.
 
-‘Lou! Vogliamo fare uno scherzo a Cate, però ci servite tu e il tuo culo!’-
-‘Ditemi tutto, mi fa sempre piacere conoscere una bella ragazza!’-
-‘Bene, noi ci nascondiamo e vai a prenderla tu. La riconosci sicuramente, avrà sicuramente una coda e una collana a cuore lunga.’-
-‘Va bene ragazze io vado!’-
 
-‘Hei tu devi essere Caterina! Io sono Louis!’- Quel pirla aveva sbagliato persona.
-‘Ehm io sono Margherita, ma se vuoi vengo lo stesso con te!’-
-‘Cosa? Venire? No dai, forse è maglio che non veniamo da nessuna parte. Ora vado ciao!’-
-‘Cerchi una Caterina?’-
-‘Collana, coda, bionda, occhi azzurri… Sì sei tu! Io sono Louis!’-
-‘Ehm e perché mi staresti cercando? Chi sei?’-
-‘Ma cazzo ma vivete a Narnia in Italia? Sono Louis Tomlinson! Dovresti saltarmi addosso! Dirmi che ho un bel culo! Mamma mia!’-
-‘Beh il culo ce l’hai bello veramente. Comunque perché sei qui?’-
-‘Sono venuto a prenderti! Vieni con me. Dove sono le tue valigie?’-
La ragazza indicò un ammasso di trentamila valigie e lui sbiancò.
-‘Ma veramente, cioè tu..? Tu hai tutte quelle valigie? Stai scherzando?’-
-‘Dai Tommy-io-sono-famoso-ho-un-bel-culo-saltami-addosso fai l’uomo e prendi le mie valigie visto che sei qui!’-
-‘Tommy? Comunque va bene, ma solo perché sei carina!’-
 
-‘Cateeeeee! Finalmente! Ti è piaciuta la nostra sorpresina?’-
-‘Ste, Erica! Tantissimo guarda, Tommy non voleva neanche prendermi le valigie! Poi mi dice di guardargli il culo! Cioè io gliel’ho guardato, non è male, però non mi sembra il caso di dirlo a tutti!’-
-‘Bionda stai zitta!’- disse scherzosamente- ‘Ora torniamo a casa!’-
-‘Io e Niall andiamo DA SOLI con la sua macchina.’-disse Stefania, non era una richiesta, era un ordine. Tutti obbedirono come se sapessero cosa volesse fare la ragazza.
 
-‘Niall... Scusa… Prima…’- Niall la interruppe.
-‘Lascia stare, non importa! In fondo se ti piace qualcuno non è colpa tua, quindi basta..’-
-‘Ma veramente…’-
-‘Basta per favore!..’- Lei si zittì per tutto il viaggio.
 
Arrivati a casa dei ragazzi Liam, Zayn e Louis fecero fare il giro della casa a Caterina che rimase stupefatta, mentre Stefania e Niall preparavano la tavola in un silenzio di tomba.
Erica e Harry erano rimasti da soli sul divano.
-‘A quanto pare siamo rimasti da soli tesoro’-
-‘Non rompere le palle e guarda la tv.’- Disse Erica con acidità, come al solito d’altronde.
-‘Sei proprio una tigre!’-
-‘ROARR!’- non immaginatevi che abbia fatto veramente un ruggito, lei l’aveva detto come si scrive. Proprio roarr! Era al quanto imbarazzante effettivamente.
-‘Tu sei tutta matta!’-
 
Arrivò l’ora di cena. Stefania e Niall non si parlavano ancora, mentre Erica e Harry continuavano a litigare.
-‘Ma litigano sempre questi due?’- sbottò Caterina.
-‘Sì, anzi oggi sono quasi calmi! Secondo me litigherebbero anche durante il sesso!’- Rispose Louis divertito.
-‘Si del tipo: Più su Harry! Oh non capisci un cazzo! Guido io ora!’- Tutti scoppiarono a ridere alla battuta di Zayn.
-‘Beh se volete dopo proviamo e vi dico come fa!’-
-‘Harry smettila di fare il coglione. Io non farò sesso con te. NE’ ORA, NE’ MAI.’-
-‘Come vuoi tigre, se ci credi tu va bene’- Le fece l’occhiolino e lei lo fulminò.
 
Stefania vide andare Niall sul balcone da solo allora lo raggiunse, voleva chiarire questa cosa. A lei le importava e voleva risolvere a tutti i costi.
-‘Ascolta Niall, ora mi lasci parlare e ti tappi la bocca un attimo. Tu non hai idea di che sforzo sto facendo ora per parlarti, infatti sto anche dicendo tutto di botto per l’agitazione, ma non è questo il punto. Il ragazzo che mi interessa sei tu, non dico che sono innamorata pazza e che i miei occhi diventano a cuoricino quando ti vedo, ma mi interessi! E non voglio correre troppo! Per questo prima ho evitato di baciarti. Ma non voglio che non ci parliamo più e che mi eviti!’-
-‘Ste, scusa… Grazie mille per avermelo detto.’-
-‘Sai Niall, potrei iniziare a volerti bene.’- gli sorrise e lui l’abbracciò, era veramente contenta di aver risolto tutto.
-‘Oh che onore, anche io. Comunque certo che riesci a parlare molto velocemente!’-
-‘Zitto scemo.’- Gli diede un bacio sulla guancia e tornarono dagli altri nel salotto.
 
-‘Io vado un attimo al bagno, non è che ne avete anche uno sotto? Sapete, non voglio cadere di nuovo ed essere filmata da Liam!’-
-‘No tigre, mi dispiace. Ma stai attenta.’-
Lei salì e poco dopo Harry la seguì. Mentre lei si stava lavando le mani lui entrò e chiuse la porta a chiave buttando la chiave giù dalla finestra.
Erano soli. SOLI. Senza nessuno.
Harry le si avvicinò.
-‘Che minchia fai Harry? Allontanati.’-


YEEEEAAAAH!
Sta volta giuro che se non ricevo almeno una recensione non continuo più.
Non è per cattiveria, è che ci sono tante visite e neanche una recensione. D:
Accetto anche critiche, ma almeno
 recensite. ):
Comunque grazie  a  LudoStyles_ per avermi messo nelle storie ricordate :3

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Capitolo 6
*** Chapter six. ***


Chapter six.

-‘Harry voglio uscire immediatamente di qua! Fammi uscire! Perché hai buttato la chiave? Guarda che ti denuncio se mi fai qualcosa!’- Iniziò e urlare Erica, nessuno la sentiva oltre a lui, tutti gli altri erano sotto.
Prima che potesse dire altro lui le si avvicinò, i loro respiri si univano. Erano faccia a faccia, erano vicini, troppo vicini per i gusti di Erica.
-‘C-cosa vuoi fare?..’- disse sussultando lei.
Erica era incredula. Il suo cuore aveva iniziato a battere molto forte, aveva iniziato a desiserare che quelle labbra toccassero le sue.
Mentre pensava si era persa negli occhi verdi del riccio.
Lui non parlava, la fissava mordendosi il labbro.
-‘Harry… Perché?...’-
Lui le si avvicinò ancora di più a queste parole.
Erano a un centimetro l’uno dall’altro, Harry non faceva nulla era fermo, come se aspettasse che fosse lei a fare un altro passo, ma era come paralizzata. Non aveva mai provato quelle sensazioni e sicuramente non se le sarebbe aspettate con lui.
Sentiva qualcosa nello stomaco, le farfalle. A lei non venivano le farfalle. Lei era una tosta. O forse lo era con chi non la colpiva. (?)
 
-‘Tigre, mi sa che ti sei un po’ agitata.’- Si allontanò e lei fece una faccia dispiaciuta.
-‘Io? Agitata! Ma per favore!’-
-‘Comunque tranquilla, non ti avrei mai fatto nulla senza il tuo consenso.’- Le fece l’occhiolino e lei tornò a provare il solito odio.
-‘Quindi non farai mai nulla, Styles. Ora apri. Voglio uscire!’- Harry prese il telefono e chiamò i ragazzi, loro arrivarono subito con una nuova chiave.
Quando i due uscirono dal bagno tutti li fissarono e si sentì qualche fischio.
-‘Harry, ma tu.. Tu e lei? Cioè… Hai capito!’- chiese Zayn.
-‘No, per ora no. Ma fidati che ho scoperto che quella ragazza non è così dura come vuole far credere.’- gli fece l’occhiolino.
 
-‘IO ODIO QUEL RAGAZZO!’- urlò Erica mentre era sul terrazzo con Stefania.
-‘Ma cosa avete fatto? Siete stati almeno venti minuti lì sopra da soli!’-
-‘Nulla, ci siamo fissati.’-
-‘Fissati? Oh beh certo, è normale.’-
-‘Ste, non scherzare.. Sentivo qualcosa allo stomaco, quegli animali hai presente? Le api!’-
-‘Per prima cosa sono le farfalle. E poi non era che non ti piaceva?’-
-‘Infatti non mi piace! IO LO ODIO! Ho solo sentito quegl’insetti nella pancia, tutto qua.’-
-‘Erica, ti conosco da una vita. Tu non provi certe emozioni. Ammettilo, non dico che sei innamorata persa, ma provi qualcosa per lui.’-
-‘Io? Per quel coglione con quei bellissimi occhi verdi e quella bocca da prendere e da baciare ogni tre secondi… O cazzo. Porca merda Ste. Mi deve passare tutto questo! Fammelo passare.’-
-‘Non c’è una cura. Dovrai abituarti al fatto che il tuo cuore di pietra è diventato un tenero cuoricino che fa bum bum bum per Harry e che hai delle cose che ti svolazzano nello stomaco.’-
 
Erica era delusa dalla risposta della sua amica, ma effettivamente aveva ragione.
Dopo la chiacchierata decisero di tornare a casa, visto che era abbastanza tardi.
 
Il giorno dopo di pomeriggio.
-‘Ste rispondi a quella merda di telefono! Squilla a mezz’ora!’- disse Erica come al solito molto gentile.
-‘Pronto? Ciao Fra! Cosa siete già qui? Ma non dovevate venire domani? Ah va bene, la via la sapete!- Era tutta eccitata mentre parlava al telefono.
-‘ERICAAAA! Stanno arrivando le altree!’- disse con un sorriso a trentadue denti.
 
Le altre, come le aveva chiamate Stefania erano Francesca, Gabriella e Benedetta.
Francesca era alta, snella e con i capelli castano scuro. Era molto sicura e poco delicata.
Gabriella era una ragazza un po' camionista, in compenso era alta e magra con i capelli lunghi e neri.
Benedetta era una tipa atletica, era sempre impegnata a fare sport. Sembrava tipo una Barbie, alta, bionda, occhi azzurri con un fisico perfetto.
Stefania, Erica, Caterina, Benedetta, Francesca e Gabriella si conoscevano dalle medie e facevano tutto, o quasi insieme.
 
-‘RAGAZZEEE!’- urlarono in coro Stefania, Erica e Caterina. Ci furono abbracci e urla di insulti, sempre amorevoli si intende. Non erano ragazze del tipo ‘oh amore mio’ oppure ‘tesoro, mi sei mancata’, loro erano.. Erano loro punto. Erano diverse.
Dopo un po’ il campanello suonò, Francesca andò ad aprire la porta e si ritrovò Zayn davanti con gli altri quattro ragazzi.
-‘Ste, ma perché non ci avete detto che avete conosciuto dei fighi? Cioè guarda questo moro!’- Dopo aver parlato si rese conto di cosa aveva appena detto e fece entrare i ragazzi.
Niall andò subito a salutare Stefania, poi si presentò seguito dagli altri.
-‘Tigre! Mi sei mancata.’-
-‘Vaffanculo Styles. Io con te non ci parlo.’-
-‘Ieri non sembravi tanto dispiaciuta di stare con me in bagno.’-
-‘Erica, che hai fatto ieri in bagno?’- Chiese curiosa Benedetta.
-‘Non ho fatto proprio un cazzo. E’ lui che si è immaginato tutto. Mi ha semplicemente chiusa in bagno con lui come se avessi cinque anni.’-
Dopo le presentazioni e la sistemazione delle ragazze decisero tutti di andare al mare.
 
-‘Tommy, non è che mi passi la mia borsa?’-
-‘Non mi chiamo Tommy Cate! E poi sei più vicina tu.’-
-‘Oh tommy non arrabbiarti me la prendo io. Non essere così permaloso.’-
-‘Chiamami ncora una volta così e ti butto in acqua.’-
-‘Certo come no. TOMMY, TOMMY, TOMMYYY.’- Caterina scoppiò a ridere entre continuava a ripetergli quel nome, non fece intempo a dire che scherzava che si ritrovò in bracciò a Louis e tre secondi dopo in acqua tutta bagnata.
-‘Tommy t’ammazzo!’-


YEEEEEAAAH!
Grazie a quell'unica ragazza che ha fatto la recensione. :)
Anche questo non lo metto se almeno uno non recensisce, possibilmente non lei ;)
Ciao ciao:3

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Capitolo 7
*** Chapter seven. ***


Chapter seven.

-‘Pronto?’-       
-‘Ciao Erica sono Alex, ascolta oggi il bar è chiuso perché abbiamo dei problemi. Quindi state a casa tranquille.’- Alex era il proprietario del bar dove lavoravano.
-‘Ma vuoi che lo apriamo noi?’-
-‘Nono tranquilla. Non si può proprio aprire, si è rotta una tubatura e c’è da ristrutturare una parte che l’acqua ha rovinato. Staremo chiusi per due settimane minimo, naturalmente la vostra paga la avrete.’-
-‘Va bene grazie Alex, allora facci sapere se hai bisogno e quando possiamo tornare! Ciao.’-
-‘Ciao Erica!’-
 
-‘Steeeeee! Non andiamo a lavoro per almeno due settimane! LALALALALA’- Erica iniziò a canticchiare, questa notizia la rese particolarmente felice e appena spiegò meglio la situazione a Stefania anche lei divenne di buon umore.
 
Intanto dai ragazzi..
-‘Harry, ma veramente non avete fatto nulla in bagno tu e lei?’- Disse Zayn mentre erano tutti e cinque sui divani.
-‘Si… Io avrei fatto qualcosa, ma volevo che lei fosse convinta al cento per cento. E’ tosta. M anon troppo, andando avanti sto capendo che non è di pietra.’- Gli fece l’occhiolino e l’altro gli sorrise malizioso.
-‘Niall, invece tu e Ste? Eh? Dai si vede che c’è qualcosa! E non negare! Ti conosciamo piccolo Horan.’-
-‘Ma stai zitto va!’- scoppiò a ridere, mentre pensava che era veramente con tento del fatto che lei gli aveva detto che LUI le interessava. Sì, proprio lui. –‘E comunque sì c’è qualcosa.’- Disse fiero di sé.
-‘Wohooo!’- Urlò Liam guardando il biondino che subito dopo quell’urlo diventò tutto rosso.
-‘Che ne dite andiamo in spiaggia con le ragazze?’- Chiese Louis e dopo che tutti quanti accettarono chiamò Stefania e gli disse che si sarebbero trovati in spiaggia.
 
Arrivati in spiaggia sistemarono le borse e gli asciugamani. Dopo Caterina andò a sedersi vicino Louis, le piaceva provocarlo, beh a parte quando poi lui le faceva qualche dispetto, ma tanto continuava nonostante ci fossero dei ‘contro’ alle sue azioni.
-Tommyy!’- Disse lei con un tono provocatorio.
-‘Vuoi di nuovo finire in acqua?’- Le disse alzandozi.
-‘Nononono. Non scherzare, non lo devi fare mai più Tommy.’- Disse mettendo un finto broncio.
-‘Se tu mi chiami Tommy io ti chiamo Bionda.’- Non si sa per quale motivo credeva che le desse fastidio, ma non era così, in fondo era il colore dei suoi capelli, che c’era di male?
-‘Oh Bel Culo che cattivo che sei, mi chiami addirittura Bionda!’- disse riscoppiandogli a ridere in faccia. Le piaceva stare con qual ragazzo, aveva un non so che di simpatico. Poi quel fisico.. Beh, parlava da solo.
 
-‘Chi è che vuole fare una gara? Dai io devo tenermi in forma! Quanto torno in Italia ho delle gare. Dai!’- nessuno le rispose, nessuno aveva voglia di correre. Nessuno aveva voglia di correre in vacanza.
-‘Liam, tu hai la faccia di uno che vuole correre. Su dai ti prego! Solo fino a quel bar. Dai, dai, dai, dai, dai.’- Benedetta gli si avvinò e gli fece la faccia da cucciolo bastonato. Cioè chi è che poteva resistere a quella faccia?
I due partirono, all’inizio lei era in testa, ma ben presto lui la superò.
Allora lei fece finta di cadere, era un’attrice nata questa ragazza. Riusciva a ingannare chiunque.
-‘Liam per favore fermati, mi sono fata male!’- Urlò lei al ragazzo che era appena qualche metro più avanti, allora lui tornò in dietro. Era una gara, ma non ce la faceva a vedere una ragazza che aveva bisogno di aiuto ed ignorarla.
Appena lui le arrivò vicino e si abbassò lei si alzò di botto e iniziò a correre, ce l’aveva fatta.
-‘Liam che credulone che sei!’- Scoppiò a ridere, ma mentre correva ben presto lui la raggiunse e la superò nuovamente.
Lei cadde, ma veramente questa volte e si fece anche male.
‘Hei ti prego fermati, non sto scherzando. Mi sono fatta male!’-
-‘Non ci casco due volte Scheggia!’-
Arrivato al traguardo vide che la ragazza non si era mossa, allora le corse in contro.
-‘No, ma aspetta, tu ti sei fatta male eramente?’- scoppiò a ridere –‘Ti sta bene, così impari a prendermi in giro perché perdi!’-
-‘Ma io mi sono fatta tanto male, aiutami ad alzarmi almeno!’-
-‘No fare sforzi’- Senza dire nient’altro lui la prese in braccio e la riportò con calma sul suo asciugamano.
-‘Ti fa tanto male?’-
-‘Un po’, grazie mille.’-
‘Figurati Scheggia. Comunque sei veloce, non quanto me ovvio, ma sei veloce.’-
 
Mentre i due ‘atleti’ chiacchieravano gli altri erano in acqua che giocavano a palla, cioè tutti tranne Harry che non era riuscito neanche una volta a prendere la palla, infatti nessuno gliela passava, poverino.
All’inizio era una partita di pallavolo, ma poi si è trasformata in ‘rugby marino’. (?)
Tutti erano contro tutti e chi aveva la palla era sotto attacco degli altri.
Finita questa fantastica partita tutti uscirono a parte Stefania e Niall. Che andarono nell’acqua un po’ più alta per rilassarsi.
-‘Che fate sta sera?’-
-‘Mmh.. Boh! Io speravo di uscire con un ragazzo, ma non so se mi chiede di uscire’- gli sorrise come a fargli capire del tutto che era lui quel ragazzo.
-‘Anche io volevo chiedere a una ragazza di uscire. Volevo portarla in un posto speciale, sta volta non è una gelateria eh.’- Scoppiarono a ridere entranbi, semravano due bambini dell’asilo talmente erano teneri.
-‘Vabbè dai, allora esco io con te e quella ragazza la lasci stare.’ Disse mentre stava ancora ridendo.
-‘Massì dai, in fondo sei simpatica.’-
 
La sera tutte le ragazze sarebbero andate a casa dei ragazzi mentre i ‘piccioncini’ uscivano.
 
A casa dei ragazzi la sera…
-‘Tigre vieni con me di sopra che devo cercare una felpa?’-
-‘No, tu mi chiuderesti di nuovo in una stanza con te.- disse Erica, era seria. Non voleva provare di nuovo quelle emozioni, non voleva di nuovo le ‘api’ nello stomaco.
Lui se ne fregò della risposta, la prese delicatamente per un braccio e la portò con se in stanza.
-‘Guarda che ho visto che hai freddo’- disse lui facendole l’occhiolino –‘Tieni questa felpa e non dire di no, perché se no dovrei stare tutta sera abbracciato a te per scaldarti. Ah ma aspetta.. Preferisci scaldarti in un altro modo?’-
-No Harry, grazie della felpa comunque.’-
-‘Mi spieghi perché sei spesso acida con me?’-
-‘Non sono acida solo perché non cado ai tuoi piedi Styles.’-
Tornarono giù e si sedettero di nuovo con gli altri.
Dopo un po’ Francesca uscì dalla casa per prendere una boccata d’aria, Zayn la seguì.
-‘Vuoi una sigaretta?’- Chiese lui tirando fuori il pacchetto.
-‘No.’- Lei l’avrebbe voluta, ma non poteva. Era riuscita a non fumare per un mese e ora questo l stava facendo rincominciare? No cazzo dai. Non può essere.
Lui se l’accese e vide che lei stava fissando quella sigaretta con desiderio, se la tolse di bocca e la mise in quella della ragazza.
Lei non disse nulla. Le era mancato quel sapore.
-‘Sei un coglione sai?’-
-‘Sei tu che la guardavi come un bambino fa con un giocattolo nuovo.’-
-‘Si a io avevo smesso! Per colpa tua ho rincominciato.’-
-‘Non sono io che me la sto fumando ora.’-
Cazzo aveva ragione. Vabbè il danno ormai era fatto, allora continuò fino in fondo.
 
Intanto…
-‘Niall, dove stiamo andando?’-
-‘Tranquilla, non è una gelateria!’- scoppiarono a ridere, anche se Stefania sperava veramente che non fosse una gelateria Il gelato le piaceva, okay, però quando uno dice un posto speciale non è una gelateria. E’ un posto speciale, punto.
-‘Arrivati’- Disse Niall. Era veramente agitato, sperava che quel posto le sarebbe piaciuto. Ci sperava veramente, lei gli interessava, non voleva deluderla. Questo era veramente un posto speciale per lui.
La fece scendere dalla macchina. Era rimasta stupefatta. Erano su una collina da dove si vedeva tutta la città e da dove si vedevano le stelle.
-‘Sai qui vengo quando devo pensare, mi piace veramente tanto. Spero piaccia anche a te.’- Era nervoso, che carino.
-‘Niall, è stupendo.. Le luci della città, il mare, le stelle.. E poi ci sei tu.. Grazie veramente.-
Presero la coperta che aveva portato lui e la stesero sul prato, poi si sdraiarono anche loro.
Erano abbracciati stretti stretti, erano così dolci. Soprattutto lui, l’aveva portata in quel posto a sogno e l’aveva fatta diventare felice.
-‘Horan scommetto che porti tutte qui’- disse lei sperando in una risposta negativa.
-‘Ti sbagli, sei la prima. Non volevo mai portarcele le altre prima.’- dissè lui diventando tutto rosso.
Lei le diede un bacio sulla guancia e lo strinse forte in segno di ringraziamento.
Lei pensava che era così dolce, così incredibile. Si le interessava veramente, sperava che quel momento non sarebbe mai finito.





YEEEEEAAAAAH!
Grazie a chi recensisce veramente:3
Anche questo non lo metto finchè non c'è una recensione, ciao belli:D

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Capitolo 8
*** Chapter eight. ***


Chapter eight.

Erano passate quasi due settimane da quando Erica e Stefania erano arrivate.
Sembravano poche, ma erano successe molte cose: avevano conosciuto i One Direction, Stefania provava quell’interesse per Niall, Erica aveva le ‘api’ nello stomaco e l’arrivo delle loro amiche.
Erano arrivate da poco tutto sommato, ma il tempo era passato molto più veloce di quanto pensassero.
Questa mattina i ragazzi dovevano andare ad un’intervista e le ragazze li accompagnarono e mentre ai ragazzi venivano fatte trecentomila domande le loro ‘accompagnatrici’ erano tra il pubblico.
Ad un certo punto mentre i ragazzi entravano Gabriella vide uno che conosceva.
-‘Ragazze, quello è Josh! Avete presente il ragazzo che era venuto a Saluzzo mentre voi eravate in Francia? Quello di cui vi avevo parlato!’-
-‘E che minchia ci fa lì?’- chiese Francesca con la sua solita finezza.
-‘Non lo so, poi non so neanche che centra con i ragazzi’-
 
-‘Niall c’è qualche ragazza che frequenti ora?’- questa domanda saltò all’attenzione di Stefania. Si iniziò ad agitarsi, e se per contratto non poteva dire nulla? O peggio, magari doveva dire un altro nome. Quegl’istanti le sembrarono interminabili. Che poi in fondo non si erano detti nulla su cos’erano.
-‘Sì, c’è una ragazza. Ed è completamente fuori di testa’- la guardò, tra tutte quelle del pubblico guardò lei ‘Pensate che non sapeva neanche che ero famoso e chi sono i One Direction.’- scoppiò a ridere e tutto il pubblico con lui. La sua risata era contagiosa, per tirarti su bastava sentirlo ridere.
 
-‘Beh, ti è piaciuta la mia risposta?’- disse Niall a Stefania con un sorriso a trentadue denti mentre entravano in macchina.
-‘Sì, grazie. Sinceramente ho iniziato a farmi tante di quelle seghe mentali sul fatto che dicessi ‘nessuna’ oppure il nome di un’altra ragazza…’- diventò tutta rossa, era molto in imbarazzo.
-‘Tranquilla polpetta.’-
-‘Polpetta?’-
-‘Polpetta!’-
-‘Perché?’-
-‘Perché quando diventi rossa sembri una polpetta al sugo.’-
Scoppiarono a ridere insieme, ma poi le enne un dubbio, -‘Niall, ma lo devo prendere come un complimento?’-
-‘Certo’- le fece l’occhiolino ad iniziarono ad avviarsi verso casa mentre gli altri si fermarono a parlare nel parcheggio.
-‘Josh! Ti ricordi di me? Sono Gabriella.’- disse lei andandogli vicino.
-‘Che ci fai tu qui? Ah, ho capito. Sei una nostra fan.’-
-‘Veramente prima di arrivare qui dalle mie amiche non sapevo chi fossero i One Direction. E poi tu che centri?’-
-‘Ehm, io sono il batterista!’-
-‘Oh, wow. Quindi non ti caga nessuno giusto?’-
-‘Vaffanculo Gabri.’-
-‘Hei scusate. Volete spiegarci anche a noi come vi conoscete o è un segreto?- chiese Liam.
-‘Era venuto a fare una vacanza studio nella mia città e ci siamo conosciuti.’-
-‘Sì, e dopo esserci conosciuti siamo anche usciti Più di una volta.’-
-‘Zitto Josh.’-
 
Cate andò in macchina con Luois, perché lei doveva andare a prendere una cosa a casa sua e lui si era offerto di accompagnarla mentre gli altri andarono nella macchina di Harry.
-‘Cate, senti.. Non è che ti andrebbe di andare a fare un giro sta sera? So che gli altri stanno a casa e io non ne ho molta voglia... Quindi se ti va..’-
-‘Va bene Tommy. Tanto non avevo voglia neanche io. Dove vuoi andare?’-
-‘Oh c’è un nuovo ristorante cinese in centro, se ti piace potremmo andarci.’-
-‘Certo, mi piace tantissimo. Allora facciamo che mi passi a prendere a casa per le 7.30?’-
-‘Sì Bionda.’-
Preso quello che doveva prendere la ragazza si diressero verso la spiaggia dove c’erano già gli altri.
Passarono tutto il pomeriggio lì, sembravano tutti a coppie: Zayn e Francesca che fumavano e parlavano di tatuaggi, Liam e Benedetta che facevano le gare (lui la lasciava vincere ogni tanto), Erica, le sue ‘api’ e Harry che litigavano, Gabriella e Josh che parlavano di cosa avevano fatto in questo periodo e poi Stefania e Niall, che effettivamente loro era i due più vicini ad essere una coppia.
 
Il pomeriggio passò in fretta e tutti tornarono a casa per prepararsi per uscire e per prepararsi per andare a casa dei ragazzi.
 
-‘Bionda, come sei bella!’- disse Louis mentre entrava in casa della ragazza che stava finendo di mettersi la giacca.
Aveva un vestito stretto sopra e più morbido sotto. Era veramente bella.
-‘Lou, non ti agitare, sono sempre io’- gli disse facendogli l’occhiolino.
-‘NON MI HAI CHIAMATO TOMMYY! Che belloo!’-
-‘Oh cavolo, mi ero dimenticata che Tommy ti dava fastidio, non ti chiamerò più Lou.’-
Entrarono in macchina e andarono nel ristorante.
 
Intanto gli altri ragazzi si erano presi la piazza. E dopo la cena avevano deciso di guardarsi un film horror.
La scena era abbastanza comica, okay che era un film horror e quindi alcune persone avevano paura, ma così no.
-‘NOOO DOVEVI SCAPPARE STUPIDA!-‘ disse Liam che era terrorizzato, aveva gli occhi sbarrati e staa TREMANDO.
-‘Tranquillo Liam, è solo un film. Non è reale, su.’- Cercò di tranquillizzarlo Benedetta. Anche se in teoria doveva essere il contrario, ma in questo caso lei era il ‘vero uomo’.
 
-‘Cazzo. Cazzo. Cazzoooo!’- Urlò Erica saltando in braccio a Harry. Lui aveva voluto sedersi vicino a lei apposta, sapeva che sarebbe successa una cosa del genere.
-‘Tigra tranquilla, ci sono qua io.’-
-‘Mollami, fammi scendere.-‘
-‘Sei tu che mi sei saltat addosso, oltretutto hai ancora la mia felpa.’-
-‘Oh ascolta l’avevo lavata, Prima te la volevo dare, solo che poi avevo freddo e…-‘
-‘Tranquilla, tienila.’-
-‘Va bene, comunque ora fammi scendere’- Sì, era ancora in braccio a lui e le ‘api’ si stavano moltiplicando sempre più. Stupide api pensava.
Lui no la mollò e a lei non sembrò dispiacere così tanto, visto che ogni tre secondi lo abbracciava per paura e anche perché le piaceva farlo, ma questo non lo avrebbe MAI ammesso.
 
Intanto che i due litigavano e il film continuava Niall e Stefania per distrarsi dalla paura si erano messi  mangiare come due mucche. Pop corn, patatine, gelato, rimasugli di pizza, ghiaccioli, Nutella e tutto ciò che c’era di dolce nella dispensa.


In fondo era un buon modo per distrarsi.


YEEEEAAAAH!
Grazie a chi fa le recensioni e a chi legge :3
Sere sempre una recensione per il prossimo.
Thank youu.
Ciao ciaooo :D

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Capitolo 9
*** Chapter nine. ***


Chapter nine.

-‘Bhe Cate ti sta piacendo questa cena?’- Disse Louis un po’ agitato. Era veramente contento di averla invitata ad uscire.
-‘Sì Tommy.’- Rispose lei sorridendo. Mentre stavano chiacchierando a lei cadde il bicchiere a terra che si frantumò, poi si chinò per raccogliere i pezzi. Ovviamente la ragazza era talmente pigra che per non alzari cercò di prenderlo da seduta sporgendosi dalla sedia.
Tentativo fallito. Cadde rumorosamente dalla sedia.
-‘Cazzo che male!’-
-‘Stai bene?’-
-‘Sì tutta colpa di sta merda di bicchiere!’-
Rialzandosi battè la testa contro lo spigolo del tavolo.
Che ragazza attenta starete pensando. Sì lo era veramente tanto, cadeva ogni tre secondi, la cosa bella è che non si faceva male, almeno non molto.
Louis scoppiò a ridere mentre tutti li fissavano, Caterina era diventata rossa, ma non dalla vergogna. Dalla rabbia. In fondo aveva solo fatto cadere un bicchiere rompendolo, si era sporta dalla sedia per raccoglierlo ed era caduta ed infine rialzandosi aveva sbattuto la testa contro il tavolo. Che cazzo si guardavano?
Non era mai capitato a loro? Lei pensava proprio di s, pensava fosse una cosa MOLTO normale e che quindi quelli dovevano girarsi e continuare a mangiare, e che cazzo!
-‘Cate mi fai morire dalle risate quando ti fai male.’-
-‘Intendi che per divertirti devo cadere e rompermi tutte le ossa che ho Tomlinson?’- disse seria con l’aria di una maestra che sgrida uno dei suoi alunni di terza elementare.
-‘Sì Bionda, poi ti curo io però.’-
 
-‘Bena allora io pago, tu inizia a uscire.’- disse lui.
-‘Ma va pago io Tommy!’-
-‘Vai fuori o giuro che mando a tutti il filmato della tua caduta di prima.’-
-‘Stronzo! Mi hai filmato?’-
-‘No, ma pago io lo stesso.’- le fece l’occhiolino e mentre lei usciva scivolò rovinosamente un’altra volta.
‘Seconda figura di merda in una serata. Vai Cate! Siamo a cavallo. In fondo non sono tante dai, mi è successo di peggio.’ pensò lei.
 
-‘Hei scusa tu eri con Louis Tomlinson lì dentro giusto?’- Disse uno strano ragazzo.
-‘Sìsì. Io e lui siamo…’- Lo sconosciuto non le lasciò finire la frase che la prese per un braccio trascinandola con se.
-‘Che cazzo fai? Io sono cintura nera di karate, mollami. ORA.’-
-‘Stai zitta! La farò pagare a quello là’-
Non appena finita quella frase arrivò Louis che gli tirò un pugno in piena faccia e prese Cate fra le sue braccia.
-‘Stai bene? E’ tutto a posto?’-
-‘Tommy.. Mi ha preso, non so che voleva io… Non lo so…’-
-‘Che cosa vuoi da lei?’- il ragazzo a cui aveva appena dato un pugno si girò verso di loro, lui lo riconobbe.
Era l’ex ragazzo della sorella di Louis. Loro si erano lasciati per colpa sua. Lou e la sorella erano molto attaccati da ragazzi, anche ora infatti ogni volta che potevano si vedevano. Comunque la sorella l’aveva mollato perché Louis l’aveva avvertita che non era un tipo troppo a posto, si stava solo preoccupando per sua sorella in fondo.
Il ragazzo l’aveva presa molto male e da quel giorno aveva iniziato ad odiarlo.
-‘Vattene via Jack.’- disse freddamente il ragazzo con un altro pugno pronto ad essere sferrato.
Quello se ne andò con la coda tra le gambe, aveva paura.
-‘Cate scusami, è colpa mia se quel ragazzo ti stava portando con se..’- lui la abbracciò forte e la strinse  sé, la ragazza che era ancora un po’ scossa si limitò a sussurrare un ‘va tutto bene, tranquillo.’.
Dopo essersi tranquillizzati decisero di andarsi a fare un giro sul lungo mare a guardare le stelle.
 
-‘Ciao Tigre, sei bellissima sta sera.’- Harry stava parlando a Erica, che quel giorno aveva zero per cui essere notata: capelli spettinati, pantaloncini vecchi e brutti, maglia da casa.
-‘Grazie.’- rispose lei, con DOLCEZZA.
-‘Vuoi venire con me in giardino?’- chiese lui un po’ agitato. Era così tener quando si innervosiva.
-‘Certo..’-
Uscirono fuori e si sdraiarono su una coperta che c’era sul prato.
‘Che cazzo ci fa una coperta sul prato? Chi ce l’ha messa? Vabbè, sono qua con lui. Chissene frega.’ Pensò lei mentre si sistemavano.
Lui le mise il braccio sotto al collo e lei appoggiò la testa sui suoi pettorali.
-‘Erica mi piaci!’- disse all’improvviso lui interrompendo il silenzio.
-‘Harry…’- Lui le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente, lei contraccambiò il bacio.
Nello stomaco aveva vespe, api, farfalle, gatti, mammut (anche se si erano estinti lei ce li aveva), aveva di tutto e di più, mentre in testa non aveva altro che l’immagine della faccia di Harry.
La ragazza si svegliò di colpo e scoprendo che tutto questo era stato un sogno rimase un po’ delusa.
Merda, le era piaciuto il sogno su quello là. E tutti quegli animali che le scorrazzavano in pancia che stavano a significare?
Mentre ragionava si accorse che non era in camera sua. Non era casa. Dove cavolo era?
-‘Ciao Tigre!’- era Harry che entrava in quella camera. Era in mutande. IN MUTANDE! Lei all’iniziò spalancò gli occhi, poi fece finta che non le importasse he ci fosse un figo in mutande davanti a lei.
-‘Dove sono?’-
-‘Bè sei in camera mia, ieri abbiamo fatto sesso e hai voluto dormire da me.’-
-‘Vaffanculo, dimmi perché sono qui coglione.’-
-‘Ieri ti sei addormentata sul divano, allora per non svegliarti ho detto che avresti dormito qui. Le tue miche hanno detto che andava bene. Allora ti ho portato qui, in camera mia, e hai dormito qui. Io ho dormito sul divano.’- E indicò il divano, che era poco distante dal letto.
-‘Ah ok.. Ehm… Grazie…’-
-‘Vuoi fare colazione? Giù abbiamo di tutto perché Niall quando fa colazione cucina trecento pitti, ovviamente s eli finisce sempre lui, ma vedi che troveremo qualcosa ance per te.’-
-‘Va bene dai. Però tu vestiti. Non voglio vederti in mutande.’-
-‘Se ti danno fastidio me le tolgo.’-
-‘HARRY! VESTITI.’-
Dopo che lui si mise dei vestiti, oltre ai boxer che aveva già, scesero di sotto.
Finita l’immensa colazione preparata dall’Irlandese Harry la riaccompagnò a casa.
‘Oggi non è scontrosa, non è acida, non è stronza. Il mio letto è magico e io non lo so?’ iniziò a pensare lui mentre erano in macchina.
-‘Ciao, ci vediamo.’- disse lei sorridente salutandolo.
Arrivata alla porta si era accorta che di questa mattina non gli aveva ancora risposto male. Merda. Era tutta colpa del sogno, di lui in mutande e degli animali nel suo stomaco.
 
Entrata in casa fu assalita dalle trecentomila domande delle amiche che si chiedevano se aveva passato una ‘notte di fuoco’ con il riccio.
-Ste ti devo parlare.’-
-‘Dimmi’- disse seria, si stava iniziando a preoccupare.
-‘Ho scoperto perché ho gli animali in pancia.’-
-‘Ah quindi ammetti che ti piace?’-
-‘No. Le ho solo perché è un bel ragazzo. Giusto? Giusto!’- quando si faceva queste domande così voleva dire che si stava autoconvincendo di qualcosa.
L’amica scoppiò in una sonora risata.
-‘Ma fammi il favore. Per prima cosa quando trovi bello qualcuno che non ti interessa dici ‘figo’, poi quando tu menti ti guardi le mani mentre giocherelli con lei unghie, quando ti piace qualcuno tu fai la scontrosa e la stronza ed infine quando ti piace qualcuno hai gli ‘animali’ come dici tu nello stomaco.’-
-‘Tutta colpa di quel sogno’- borbottò Erica, l’altra ragazza la sentì e le ordinò di farsi spiegare immediatamente cosa era successo esattamente nel sogno.
-‘Sei stupida? E tu continui a dire che non ti piace? Mettitelo in quella testa cara, il riccio TI PIACE!’-
-‘Zitta stronza.’- disse con fermezza –‘E oggi l’ho pure trattato bene!’-
-‘Cazzo un giorno potresti pure arrivare ad uscirci! Attenta a non diventare quasi dolce con lui eh!’- disse Stefania prendendola in giro.
 
-‘Ragazze, mi a chiamato Josh e ha chiesto se andiamo tutte a New York per una settimana con i ragazzi! Devono fare un’intervista e ci vogliono con loro. Staremo tutti nella casa dello zio di qualcuno di loro.’- disse Gabriella
-‘ACCETTA!’-urlarono tutte in coro.
-‘New York stiamo arrivando!-‘ disse Francesca con tanta euforia.



YEEEEAAAAAAH!
Grazie a chia ha recensitoo:)
Ci sono un casino di visite, grazie anche per questo:3
Ciao ciao, al prossimo!:)
Ah, vorrei di nuovo una recensione:) Thank youuu!

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Capitolo 10
*** Chapter ten. ***


Chapter 10.

I ragazzi fecero i biglietti per quel fantastico viaggio che li stava aspettando.
Il giorno della partenza, stranamente le ragazze erano pronte ben un’ora prima che le passassero a prendere. Il che era una cosa abbastanza strana, perché solitamente o non trovavano qualche vestito o oggetto che era ‘indispensabile’, oppure si dovevano ancora vestire e preparare le valigie.
I ragazzi le passarono a prendere e arrivati all’aeroporto si misero a contare se c’erano tutti, erano tutti grandi, ma sarebbero riusciti a perdersi dal tragitto macchina-entrata.
Dopo aver fatto il check-in, tutte le operazioni burocratiche e dopo aver firmato un po’ di autografi riuscirono tutti a salire sull’aereo.
 
-‘Erica stai bene?’- chiese Francesca vedendo che la ragazza era pallida in viso.
-‘Sìsì, ma tra un po’ l’aereo potrebbe precipitare.’-
-‘Ma va tranquilla, è sicurissimo viaggiare così.’-
-‘Magari un’aquila reale MOLTO grossa si va a sbattere contro i vetri della cabina di pilotaggio, i piloti non vedono e cadiamo. Al posto dell’aquila potrebbe esserci un unicorno! Potremo schiantarci contro un iceberg talmente grande che arriva fino al cielo e cadere come il Titanic, solo che noi siamo su un aereo e sarebbe un po’ diverso, però…’- Harry la interruppe spostando Francesca e sedendosi vicino  lei.
-‘Tranquilla Tigre, ci sono io qui con te. Non ti succederà nulla’- le sussurrò all’orecchio.
La ragazza sentendo il ragazzo così vicino e quelle parole diventò tutta rossa. –‘Harry io non ho paura, vattene.’- l’aveva detto? Cavolo era quello che voleva, voleva stare vicino ad Harry, c’era riuscita e ora lo mandava via? Che cazzo fai Erica?
-‘Tano lo sai che mi potrai mandare via quante volte vorrai ma che io non ti lascerò mai sola.’- le disse con un sorrisetto stampato in faccia, poi aggiunse  –‘E un giorno sarai tu a chiedermi di restare.’
-‘Pensala come vuoi Styles.’-
Quelle parole le erano piaciute da matti, lui sarebbe restato nonostante il suo carattere di merda!
‘Erica basta! LUI NON TI PIACE. Basta. Vuoi dare ragione a Stefania facendole dire te l’avevo detto? No! Non vuoi quindi ora pensa solo che sta andando a New York con Harry! No cazzo, la parte del con Harry non la dovevo dire. Eh ma è colpa sua, dei suoi occhi e di quando si è fatto vedere in mutande. Mamma mia se era figo in mutande. BASTA ERICA! Ok? Ok.’ Questi pensieri si affollavano nella mente di Erica durante il viaggio, mentre Harry sonnecchiava e ogni tanto si svegliava per controllare che lei stesse bene e che non si fosse spostata lasciandolo solo come un deficiente. Stranamente lei restò lì, forse perché aveva troppi pensieri per la testa, o forse perché stava dormento e non poteva svegliarlo poverino. Sta di fatto che è restata lì per tutte le cinque ore di viaggio.
 
-‘Signori passeggeri, vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia e vi auguriamo buona permanenza.’- disse una ragazza dall’altoparlante.
 
I ragazzi scesero, ritirarono i loro bagagli ed uscirono dall’aeroporto di New York.
Che bella città, era enorme e per le ragazze era una cosa nuova. ERANO A NEW YORK PORCA PUTA! Quando gli sarebbe ricapitato? Erano entusiaste.
Era proprio come nei film, era una città frenetica, gente da tutte le parti, tanto traffico, tanti taxi gialli.
Era tutto così fantastico sembrava un sogno. E quello era il loro sogno, erano negli Stati Uniti, con sei fantastici ragazzi (famosi), per far sì che il sogno diventasse completo mancava solo che diventassero famose. Ma anche se non ci erano ancora riuscite era un grande traguardo quello di essere lì.
 
Dopo un tragitto di mezz’ora in macchina arrivarono alla casa dove avrebbero passato questa settimana, er dir poco enorme.
-‘Ragazzi, questa è casa di mio zio!’- disse Liam.
-‘E’ stra figa!’- urlò Francesca.
-‘Allora ora ci sistemeremo nelle stanze. Ci sono quattro stanze da due e una da quattro.’-
-‘Io e Stefania ci prendiamo un doppia!’- disse il biondo guardando la ragazza che gli sorrise.
-‘Io sto in quella da quattro.’- disse Erica, voleva evitare di stare da sola con Harry, doveva. O avrebbe sentito quelle merde di animali nello stomaco.
-‘Io vengo con te!’- disse Benedetta, alla sua affermazione seguì quella di Harry –‘Io e Liam dormiremo in stanza con voi allora.’
-‘No! Io in stanza con te non ci sto cazzo!’-
-‘Tigre smettila. Ormai è deciso.’- le fece l’occhiolino e le diede una pacca sulla spalla come per dirle di rassegnarsi.
-‘Allora io e Tommy stiamo in una da due.’- disse Caterina, in fondo non c’era niente di male a stare con Tommy-ho-un-bel-culo.
-‘Io e Gabriella stiamo in stanza insieme.’-
-‘Non voglio starci con te.’-
-‘Non credevo l’avresti mai detto’-
-‘Vaffanculo.’-
-‘Bene comunque dormiamo insieme, con il tuo consenso o no’- affermò lui, tanto alla fine l’avrebbe avuta vinta.
-‘Ma siete stronze? Ripeto siete stronze? Io ora devo stare in stanza con questo che mi ha convinto a riiniziare a fumare! No dai.’-
-‘Dai, ti tratterò come una principessa. Però una di quelle che fuma e parla come una scaricatrice di porto’-
 
Le stanze erano decise e tutti andarono a sistemarsi nelle varie stanze. Dopo circa un’ora a Niall venne fame (stranamente) e si mise ai fornelli per fare la colazione a tutti.
Dopo essere ingrassati di tre chili per la ‘colazione’, se così la si può chiamare, decisero di andarsi a fare un giro per la città.
 
-‘Ragazze, ferme un attimo.’- disse Stefania con la faccia seria, come se fosse successo qualcosa.
-‘SIAMO A NEW YOOOOOORK!’- le alte la guardarono come se volessero ucciderla per lo spavento, ma poi si diedero alle esultazioni.
Visitarono una piccolissima parte della città, entrarono in qualche negozio dove si comprarono un po’ di vestiti, mangiarono pranzo e andarono a vedere la Statua della Libertà, ma ben presto si fece sera e decisero di tornare a casa. Per tornare presero un taxi, nei film sembra così figo quando i protagonisti li prendono, iniziano a chiacchierare con l’autista, oppure si sporgono dal tettuccio e urlano frasi a caso. Ma il loro taxi faceva veramente schifo, il tassista non parlava, la macchina non aveva il tettuccio apribile ed era sporco, piccolo e stretto.
Tornati a casa, per la gioia di Niall, mangiarono e dopo aver parlato un po’ andarono nelle proprie stanze.
 
-‘Perché hai voluto stare in stanza con me? Non ti illudere, io non farò più nulla con te.’- Disse Gabriella. Quando lui aveva fatto quella vacanza studio loro avevano iniziato ad uscire ed era nata una mezza cosa. Prima di partire lui e aveva promesso di scriverle, di chiamarla, di farsi vivo ogni tanto insomma.
Ma da subito dopo che partì Gabriella non ebbe più sue notizie e ci rimase molto male, se non voleva farsi sentire bastava dirlo, finiva lì! Invece no, lui aveva dovuto prometterle quelle cose. Che bastardo.
-‘Perché dobbiamo parlare, seriamente.’-
-‘Ah sì, e di cosa? Del fatto che non ti sei più fatto sentire nonostante le promesse? Quelle promesse che io ti avevo detto che non eri obbligato a fare? Quelle? Del fatto che mi hai presa per i culo per un anno intero mentre uscivamo?’-
-‘Scusa…’- venne interrotto –‘No scusa un cazzo! Sei solo uno stronzo, sai? Ma forse è stato meglio così, meglio tardi che mai.’-
-‘Ora ascoltami, per favore…’- lei stette zitta come per dire di continuare –‘Io non ti ho più scritto perché non volevo una relazione a distanza. Non sono riuscito a dirtelo in faccia perché mi piacevi veramente… Non ce la facevo... Ho fatto solo il codardo lo so, ma le storie a distanza non durano. E sapevo che se ti avessi scritto anche solo per dirti queste cose alla fine mi sarei trovato a chiederti di stare insieme a me nonostante la distanza e alla fine avremmo sofferto entrambi.’-
-‘Così invece sono stata male solo io, mi sembra giusto’-
-‘No, sono stato male anche io. Volevo scriverti tutti i giorni. E’ da due anni che cerco di non scriverti. Tu mi piaci ancora Gabriella! Mi piaci ancora, cazzo. E quando ti ho vista sono stato contento, ho pensato che fosse un segno o qualcosa del genere.’-
-‘Anche tu mi piaci ancora, non ti ho mai dimenticato. Ma questo non vuol dire che io ti perdoni tutto solo perché mi hai fatto questo discorsone di merda. Dimostrami le cose che hai detto con i fatti, come non hai mai fatto in fondo. Provami che quello che dici è vero e io ci penserò.’-
-‘Ti giuro che te lo dimostrerò a tutti i costi, ma ora mettiamoci a dormire pupa.’-
-‘Pupa? Di nuovo questo soprannome? Mi era mancato in fondo.’-
I due si addormentarono abbracciati nel letto, entrambi sorridendo. Forse Gabriella un po’ di più, era veramente felice, aveva sperato tanto che un giorno lui le avesse detto quelle parole. Ed era successo, finalmente, dopo due lunghi anni ad aspettarlo.
 
Intanto in camera di Erica..
-‘Liam, hai sonno tu?’- disse Benedetta, lei era sveglia, voleva andare a correre altro che dormire!
-‘No scheggia, andiamo a farci una passeggiata?’- sembrava quasi che avesse letto nella mente della ragazza. Mentre stavano uscendo Erica pregò la ragazza di restare  perché non voleva restare da sola con LUI.
-‘Dai tranquilla ti tengo compagnia io.’- disse Harry con un tono tanto dolce.
-‘Va bene, ma mi tieni compagnia dal tuo letto, sia chiaro.’-
-‘Certo, ma se  mi vuoi arrivo subito.’-
I due si misero a dormire, ma per sfortuna Erica iniziò a fare incubi su incubi senza svegliarsi. Ogni tanto lanciava un urlo e dopo un po’ Harry si svegliò spaventato. La svegliò e si sedette sul suo letto.
-‘Hei, stai facendo incubi?’-
-‘Si…’- disse lei vergognandosi, anche se non sapeva bene di cosa vergognarsi, erano solo incubi. Li fano tutti.
-‘Ascolta io ora dormo con te, non mi interessa se dici no o cazzate varie, io lo faccio. Magari così non fai più incubi, e poi Benedetta e Liam non sono ancora tornati, quindi staremo insieme in questo letto. Capito Tigre?’-
-‘Grazie Harry, va bene..’- Gli sorrise. Oh cazzo, aveva detto si e gli aveva sorriso! Stava male, nono era clpa degl’incubi. Sìsì, era così sicuramente.
-‘E tranquilla, non lo dico a nessuno.’-
Lui si mise nel letto sotto le coperte e la tenne stretta a se mentre si stavano addormentando a Erica vennero quegl’animali schifosi in pancia. Ci mise un po’ ad addormentarsi, ma le piaceva stare così, tra le sue braccia.

-‘Josh come va con la mora?’- Disse Liam mentre i due erano in corridoio che andavano in sala. Gli altri dormivano ancora, o almeno così credevano, invece Gabriella si era appena svegliata e aveva sentito quelle parole. Allora di scatto andò verso la porta ad urigliare, chissà cosa avrebbe detto quell stupido. Era veramnete curiosa.
-‘Fidati amico, entro fine settimana me la scopo.’- Lei lo sentì, non ci poteva credere. E tutte quelle belle parole del giorno prima? Tutte bugie, come al solito. Perché aveva fatto così? Perché? STRONZO.


YEEEEEAAAAH!
Grazie a chi ha recensito, anche il prossimo con una recensione!
Grazie anche a chi segue la storia, alla prossima, ciiiaaao :3

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Capitolo 11
*** Chapter eleven. ***


Chapter 11.

Che stronzo. Gabriella aveva solo quelle due parole in testa, ma si sarebbe vendicata, questa volta lui non l’avrebbe passata liscia. L’avrebbe fatto soffrire fino a farlo piangere. Se lo meritava.
Quando sentì che gli altri si stavano e alcuni iniziavano a scendere scese anche lei. Di preciso non sapeva come fare con Josh, allora decise che per il momento bisognava ignorarlo.
-‘Buongiorno!’- era la voce di Josh e stava parlando proprio con lei. Gabriella senza esitare si voltò dall’altra parte e se ne andò in sala a guardare la tv.
Lui la guardò stranito, poi pensò che magari al mattino era così scontrosa per il sonno. Che stupido.
 
-‘Bisogna fare la spesa. Chi va?’- chiese Harry, il frigo era vuoto. Naturalmente la colpa era di Niall.
-‘Vado io’- disse Zayn –‘Vieni con me Francesca?’-
-‘Massì, tanto non ho niente di meglio da fare.’-
I due si incamminarono, il negozio non era tanto lontano.
-‘Vuoi una sigaretta?’- chiese lui.
-‘Sì, tanto ormai ho rincominciato. PER COLPA TUA.’- lui le sorrise come divertito dalla sua risposta. Non è colpa sua se la ragazza non aveva forza di volontà.
-Mi spieghi perché sta notte hai voluto dormire sul divano che c’era in camere? In fondo il letto era matrimoniale, saresti stata più comoda.’-
-‘Perché caro il mio Milk’- sì, aveva detto Milk veramente –‘io non volevo dormire nel letto con te. Sei un ragazzo e i ragazzi quando dicono dormire insieme non intendono mai dormire insieme!’-
-‘Bah, non so che intendi. Io volevo veramente dormire.’-
-‘Certo e io ci credo. Magari mi avresti stuprato mentre dormivo.’-
-‘Facciamo una cosa, sta notte dormirai con me, se ti sfiorerò anche solo con un dito mi potrai picchiare e andrò a dormire sul divano. Ci stai?’-
-‘Mmmh… Sì, ma solo perché il divano è scomodo, sia chiaro.’-
-‘Ah, ancora una cosa. Sai che il mio cognome non è Milk, ma Malik?’-
-‘Sì, ma Milk è più carino.’-
Lui scoppiò a ridere. Trovava quella ragazza veramente simpatica, era bella, divertente e un po’ strana allo stesso tempo.
Dopo aver fatto la spesa tornarono a casa, sta volta in taxi, perché con tutto quello che avevano comprato avrebbero dovuto caricarsi come muli e nessuno dei due ne aveva intenzione.
 
 
-‘Benedetta, vuoi venire a fare una passeggiata con me?’- chiese con tutte le guance rosse dalla vergogna.
-‘Certo, ma solo passeggiata. Mi metto i jeans e arrivo.’- era ancora in pigiama, se l’era presa comoda sta mattina.
Dopo che la ragazza si era preparata uscirono e andarono verso un Luna Park.
-‘Ma Bionda, Erica ti ha detto perché lei e Harry erano accoccolati nel letto come due fidanzatini?’-
-‘No, ma non glielo chiedo. Potrebbe uccidermi!’- disse ridendo, anche se un po’ era vero. Erica avrebbe negato fino alla morte se fosse successo qualcosa –‘Chiediglielo  tu a lui.’-
-‘Lo farò, sono veramente curioso. Comunque siamo arrivati, cosa vuoi fare?’-
-‘Facciamo il tiro a segno.’- disse Benedette, solitamente non le piacevano quelle cose, ma aveva visto un panda gigante. E lei adorava i panda.
-‘Va bene dai, almeno in questo sono bravo. Quando con i ragazzi andiamo nei Luna Park devo sempre vincergli qualche pupazzo, soprattutto a Harry.’-
Si avvicinarono al bancone e il signore diede le palline a Liam. Lui prese la mira, lanciò e la prima fila di  barattolo era stata abbattuta. Fu così anche per le altre due, e lui diede il premio alla ragazza.
Solo che c’era un piccolo problema: dove lo mettevano ora quel pupazzo alto un metro?
Chiesero al proprietario del tiro a segno se potevano lasciarlo li e andarlo poi a riprendere quando se ne stavano andando e lui accettò.
-‘Liam andiamo sulla ruota panoramica? Non ci salgo da quando ero bambina.’- Disse mentre faceva la faccia con gli occhi dolci tipo il Gatto con gli stivali in Shrek.
Liam avrebbe accettato volentieri, c’era solo un piccolo particolare insignificante: aveva le vertigini.
Ma voleva farlo veramente, voleva accontentarla, in fondo bastava solo non guardare giù Era così semplice, sarebbero saliti, lui si sarebbe seduto mentre lei avrebbe ammirato il panorama. Sì, piano perfetto.
-‘Certo!’- lui le sorrise e salirono.
-Hei, guarda come è bello vedere tutto da così in alto!’-
-‘Nono tranquilla, resto qui seduto..’- erano nel punto più alto. Cazzo. NEL PUNTO PIU’ IN ALTO!
Lui sbiancò improvvisamente, sembrava stesse per svenire.
-‘Va tutto bene?’- chiese lei, si stava veramente preoccupando.
-‘Ehm… Sì, cioè è che l’altezza… Io.. Soffro di vertigini…’-
Lei gli prese la mano e si sedette di fianco a lui, non voleva fargli vedere il panorama, voleva solo non farlo sentire in imbarazzo.
-‘Tu sei scemo, potevi dirmelo.’-
-‘Sì, ma tu eri tutta entusiasta…’-
-‘Tranquillo Liam, il giro è quasi finito.’- lei le fece l’occhiolino mentre gli teneva ancora la mano.
Appena scesero lui riprese colore, finalmente.
Stettero lì fino alla fine del pomeriggio e naturalmente mentre tornavano si ripresero il panda.
 
Intanto mentre i due passavano il pomeriggio al Luna Park Stefania e Niall erano usciti insieme anche loro per andare a farsi una passeggiata.
 
-‘Ma Niall, dove stiamo andando?’-
-‘Perché lo chiedi a me? Io stavo seguendo te.’-
-‘No, io stavo seguendo te!’-
-‘Diciamo che ci siamo persi allora.’-
-‘Moriremo di fame ne sono sicura. Ma tu non resisterai senza mangiare e ti nutrirai della mia carne. Morirò, lo so. Cavolo, ho solo 19 anni in fondo, non voglio morire!’-
-‘Ste, stai calma! Per prima cosa non ti mangerò, seconda cos chiamiamo qualcuno e ci facciamo venire a prendere.’-
-‘Va bene, ricordati che hai detto che non mi mangi eh…’-
-‘Ti a se chiamiamo un taxi e andiamo in un prato da qualche parte?’-
-‘Va benissimo.’-
Chiamarono un taxi e si diressero verso un posto poco affollato che gli aveva consigliato il tassista.
-‘E’ bellissimo qui’- disse Niall –‘poi ci sei tu, quindi è ancora meglio..’- lei arrossì e lo abbracciò. Era così tenero e dolce.
New York non era una citta famosa per il caldo e questo a Stefania non piaceva neanche un po’, anche perché era molto freddolosa.
-‘Stai tremando, hai freddo Polpetta?’-
-‘Un po’, ma non  è nulla’- Lui non rispose e le mise semplicemente la sua giacca sulle spalle e l’abbracciò forte.
-‘Niall, grazie.’-
-‘Te l’ho data solo perché io non ho freddo. No scherzo, non voglio che diventi un ghiacciolo.’-
-‘Non intendevo per la giacca, cioè anche per quello, ma per essere qui con mentre potresti avere chi vuoi e quando vuoi.’-
-‘Non credo che tu abbia problemi a trovare ragazzi che ti fanno la corte, quindi non sei l’unica che deve ringraziare.’-
Erano così dolci. Immaginatevi la scena, due ragazzi che si piacciono, da soli in un prato mentre si abbracciano.
Si guardavano negli occhi senza dire una parola, ad un certo punto Niall si avvicinò sempre i più a lei mentre il suo cuore stava battendo all’impazzata.
Lei lo vide avvicinarsi e pensò che questa volta non doveva chiedere che colore era la sua maglietta e cazzate così, non doveva rovinare questo momento, NON DOVEVA.
I due erano a pochi centimetri l’uno dall’altro quando…


YEEEEAAAAH!
Nello scorso capitolo c'erano due recensioni, giuro che mi sono emozionata.
Spero che questo vi piaccia e recensite:)
Ciiiao:3

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Capitolo 12
*** Chapter twelve. ***


Chapter 12.

I due erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, i cuori stavano per scoppiare. Ma mentre si avvicinavano sempre di più Stefania starnutì.
Okay, è ufficialmente una sfigata, lo stava per baciare dai! Come si fa? Poveretta.
-‘Scusa Niall.’- disse lei in totale imbarazzo, cavolo aveva rovinato DI NUOVO tutto.
Lui scoppiò a ridere di gusto dopo l’affermazione della ragazza e disse –‘Tu sei tutta strana.’- rise ancora –‘Non devi starnutire per non baciarmi, in fondo potevi chiedermi se la mia maglietta era verde prato o verde lime!’-
-‘Ma non è colpa mia, io ho il raffreddore. Ce l’ho praticamente tutto l’anno, ma questi sono dettagli.’- era completamente rossa in viso ed era diventata un po’ impacciata. Cavolo, quello starnuto doveva uscirle proprio in quel momento? Non poteva aspettare tre minuti? La fortuna sarà pure cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, soprattutto vede bene Stefania.
-‘Ma tranquilla, non è successo nulla.’- le fece un grosso sorriso –‘Ora vieni qui Polpetta.’- la abbracciò e la strinse forte a sé, tra le sue braccia si sentiva protetta e si sentiva sempre meno in imbarazzo. Era molto tenero quel ragazzo.
Dopo essere stati ancora un po’ in quel prato tornarono a casa dagli altri.
 
-‘Gabriella!’- era Josh che la chiamava. Il bastardo la chiamava, non aveva il diritto di pronunciare il suo nome. Lei decise di ignorarlo, come aveva fatto per tutto il giorno, lui allora la prese per un braccio e la trascinò nella loro camera.
-‘Che ti è preso? Perché non mi parli più?...’- Sembrava preoccupato, ma lei non doveva credergli. Era bravo a mentire, basta pensare a quella sera.
-‘A me? Nulla, sono normalissima.’- disse molto freddamente senza neanche guardarlo in faccia.
-‘Sei così distaccata… E’ successo qualcosa? Ho fatto qualcosa? Dimmelo…’- oh, faceva il finto tonto. PATETICO.
-‘Non ho nulla, ti ci vuole un disegnino o lo capisci con le parole? Josh non credo tu sia così stupido che devo spiegarti ancora che non ho nulla.’-
-‘Va bene’- aveva l’aria rassegnata, faceva quasi pena, quasi!
-‘Io ora scendo tu fai quello che vuoi.’- uscì dalla stanza e scese dagli altri, mentre lui restò ancora in camera
‘Che cavolo ho fatto per rovinare tutto? Ieri sembrava così felice, invece ‘sta mattina era diversa e fredda… Che abbia cambiato idea su noi due? Spero di no, le ho detto tutto quello che provavo, tutto. Non mi ero mai esposto così tanto, non può aver cambiato.’ Questi pensieri affollavano la sua testa. Che stupido, non aveva ancora capito che aveva fatto, anche se sembrava che lei gli piacesse aveva detto quello al suo amico. Stupido.
 
Dopo aver cenato e aver guardato un film ‘strappalacrime’ scelto dalle ragazze andarono tutti a dormire nelle proprie stanze.
-‘Erica, vuoi dormire di nuovo con me?’- chiese lui tutto speranzoso, la sera prima sembrava un’altra persona, non era acida, era DOLCE.
-‘Ma c’è Benedetta. E poi non dirlo ad alta voce.’- era tornata la ragazza stronza. Povero Harry.
-‘Veramente lei e Liam escono…’-
-‘Vabbè dormirò da sola.’- era fredda. Non voleva far trasparire neanche un po’ che dormire insieme e lui le era piaciuto, e non poco.
-‘Ah… va bene…’- Era tutto triste e aveva una faccia da cane bastonato.
Erica come fai a dirgli di no? In fondo ti piace! Dai fallo venire nel letto con te, guardalo in faccia e digli di dormire con te. Dai su!
I due si misero a letto, ma nessuno dei due riusciva a dormire.
‘Non ha insistito neanche un po’. Magari sono troppo stronza, poi oggi gli rispondevo abbastanza male, come faccio di solito in fondo… Ma sta volta era sempre più deluso. Era dispiaciuto… Che cavolo ho fatto? Sicuramente ora andrà da una di quelle super modelle magre, alte, bionde e troie e se la scoperà.
Merda.’ Erica era piena di pensieri, come anche Harry.
‘Cavolo… Forse insisto troppo con lei, devo lasciarla un po’ stare, magari le piace uno di quei super modelli muscolosi e belli.
Forse devo solo togliermi dalla testa la sua immagine, che poi, non è che io sia innamorato.. Però..’ qualcosa interruppe i suoi pensieri: la voce di Erica.
-‘Harry, sei sveglio?’-
-‘Sì, perché?’-
-‘Ho fatto un incubo…’- che bugiarda, non aveva neanche iniziato a dormire. Ma in ogni caso questa era una bugia a fin di bene. –‘Possiamo dormire insieme?’-
Lui la prese e la strinse fra le sue braccia, poi senza lasciarla andare le fece un po’ di posto nel letto.
-‘Non abituarti a queste richieste capito Styles?’-
-‘Zitta e dormi Tigre.’- le disse dolcemente, poi sussurrò –‘Un giorno me lo chiederai senza fare un incubo di stare con me..’-
Forse Erica stava diventando un po’ troppo dolce, ma tanto tutti e due sapevano che al mattino lei sarebbe tornata la solita stronza.
 
Intanto in un'altra stanza…
-‘Tommy’- Era Caterina che chiamava Louis visto che non aveva sonno e non riusciva a dormire.
-‘Sì?’-
-‘Stai dormendo?’-
-‘Sì.’-
-‘Ma se dormi non puoi rispondermi.’- La sua affermazione non ebbe risposta e i suoi occhi non si degnavano neanche di chiudersi leggermente.
-‘Tommy! Tooooommy! Tommyyyy! Tooooommmmmyyyyy!’-
-‘Che minchia vuoi Cate?’-
-‘Non riesco a dormire..’-
-‘Conta le pecore.’-
-‘Ci sono delle pecore qui?’-
-‘Contati i capelli.’-
-‘Sono troppi.’-
Louis si era si nuovo riaddormentato e non aveva tutti torti, in fondo era l’una di notte.
-‘Tommyy! Toooommmyyyyyy!’-
Di nuovo nessuna risposta. Uffa.
-‘Tommy voglio fare sesso.’-
-‘Cosa? Veramente?’-
-‘No, volevo solo svegliarti. E a quanto pare ci sono riuscita.’-
-‘Dormi Caterina, dormi. PER FAVORE.’-
-‘Uffa, va bene.’-
Lei non riusciva ancora a dormire, allora si iniziò a contare quanti capelli aveva. Sì, lo stava facendo veramente.
-‘Tommy! So quanti capelli ho.’-
Lo scosse e non ricevette nessuna risposta.
-‘Oh cazzo sei morto! Aiuto! Tommy non mi fare spaventare ti prego.’-
Lo scosse a tal punto da farlo cadere a terra. Lì si svegliò, ma non solo lui. Tutti accorsero per vedere cosa era successo.
-‘Tommy meno male, sei vivo.’-
-‘Cate, perché cazzo urlavi?’- chiese Francesca-miss-finezza.
-‘Ho contato quanti capelli avevo perché non riuscivo a dormire e volevo svegliare Louis per dirgli quanti ne ho…’-
-‘Ma sei stupida? Noi torniamo a dormire. Ciao. E non gridare più.’-
Tutti tornarono nelle proprie stanze e lui ritornò nel suo letto.
-‘Bene, ora che mi hai fatto cadere dal letto e hai svegliato tutti, quanti capelli hai?’-
-‘Ne ho… Merda. L’ho scordato. E’ tutta colpa tua che non ti svegliavi. Ora dovrò rincominciare.’-
-‘Caterina, dormi e basta.’-
-‘Ma non ho sonno, e poi tanto è quasi mattino.’-
-‘Di gia?’- chiese stupito –‘ Vuoi andare a vedere l’alba con me?’-
-‘Sìì! Così non dormi neanche tu!’- disse tutta contenta.



YEEEEEEAAAAAAAAAAH!
Grazie mille di nuovo due recensioni :3
Grazie grazie grazie *^*
Al prossimoo:)
ps. è corto e fa un po' cagare sinceramente ç.ç

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Capitolo 13
*** Chapter thirteen. ***


Capitolo 13.

-‘Ti piace?’- chiese lui ancora un po’ assonnato.
-‘Sìsì, è bellissimo.’- e le piaceva veramente, poi con lui. Mentre guardavano l’alba si girarono a guardarsi nello stesso istante, poi lui le sorrise e la strinse a se.
-‘Cate, ma perché mi hai detto che volevi fare sesso?’- chiese con moltissima non calanche.
-‘Era per svegliarti’- scoppiò a ridere ‘e a quanto pare ha funzionato!’-
-‘Eh beh, vorrei vedere te se una che è nel tuo letto ti dicesse che vuole farlo!’-
-‘Non accetterei, non mi piacciono le donne Tommy.’-
Scoppiarono a ridere insieme e stettero lì a fisare il cielo mentre parlavano per un bel po’, poi rientrarono in casa dagli altri.
 
-‘Erica vieni a far la spesa con me?’- era Harry, sentiva che quella ragazza di stava addolcendo un po’ finalmente.
-‘No, non vengo con te.’- ecco che di nuovo era stronza.
-‘Dai, non fare l’acida e vieni. Non mordo lo sai.’- disse lui con tantissima dolcezza prendendole l mano.
-‘Ho detto di no. Hai capito? NO. Non voglio passare troppo tempo con te.’-
Queste parole ferirono Harry e non poco, perché era così cattiva davanti agli altri e di notte era un’altra persona?
-‘Non capisco come di notte tu sia così dolce da dormire con me e di giorno sia così stronza da non venire neanche a fare una cazzo di spesa! Sai cosa c’è? IO MI ARRENDO! Non sopporto più che tu sia un po’ dolce e un po’ stronza, anche se in realtà lo accetterei, ma tu cambi proprio da un secondo all’altro! Dormi pure da sola sta notte! Penso ti piaccia stare sola.’-
-‘Stronzo, avevi detto che non lo avresti detto a nessuno! E ora l’hai urlato davanti a tutti. Fatti due domande se io sono così con te.’-
I due restarono in silenzio e si avviarono in direzioni opposte, lui uscì per andare a fare questa benedetta spesa e lei si chiuse in camera.
 
-‘Erica siamo noi, apri.’- erano le ragazze, dovevano dirle qualcosa, Harry non aveva avuto tutti i torti ad arrabbiarsi.
-‘Entrate, ma se siete qui per farmi la predica uscite subito.’-
-‘Lo sai che noi non ti facciamo mai la predica.’- disse Francesca –‘Noi ti facciamo solo ragionare.’- Continuò Gabriella.
-‘Perché lui mi piace? Mi da’ ai nervi tre minuti sì e mezzo no. E poi è uno stronzo, ha urlato a tutti che dormivamo insieme.’-
-‘Tu pensavi che nessuno lo sapesse?’- chiese Benedetta, lei era stata la prima a saperlo perché sono nella stessa stanza.
-‘Oltre te e Liam credevo di no, ma a quanto pare Harry l’aveva già detto.’-
-‘No, siamo stati io e Liam a dirlo agli altri, perché si stavano facendo domande sul perché tu e lui andavate a letto sempre insieme e ne uscivate di nuovo insieme. Quindi per non mettervi in crisi l’abbiamo detto e abbiamo chiesto di non farvi nessuna domanda.’- disse in risposte la ragazza.
-‘Però Erica, non trattarlo così male, hai visto che è un bravo ragazzo. Non vuole solo scoparti.’- disse Gabriella con tanta cattiveria dentro.
-‘Gabri che è successo?’-
-‘Vi spiego dopo che abbiamo finito con Erica.’-
-‘A me piace ok? Ma non voglio che mi si avvicini troppo perché ogni volta mi vengono quelle minchia di api nello stomaco, mi sudano le mani, mi tremano le ginocchia, mi batte il cuore a mille e mi sciolgo. Io non voglio rimanerci male quando cambierà idea e deciderà di andare da una più figa e sicuramente più troia di me.’- disse lei, finalmente si stava aprendo, dai cazzo.
-‘Erica, se prima si è arrabbiato vuol dire che lui ci tiene. Se non si arrabbiasse non gliene fregherebbe. E’ una buona cos, devi solo cercare di trattarlo un po’ meglio. Ci tiene!’- disse Stefania.
-‘Va bene, ci proverò. Ma non è nulla di sicuro.’-
-‘Okay, ora che abbiamo risolto il caso Erica-stronza, passiamo a Gabriella. Raccontaci.’-
La ragazza spiegò nei minimi dettagli cosa era successo la prima notte, di come era stato dolce, di come sembravano vere le sue parole e che avevano dormito abbracciati. Raccontò loro anche di quando era andato nella sua città, le ragazze non si conoscevano ancora bene e quindi la storia non la sapevano molto nei dettagli.
Poi partì col raccontare cosa aveva sentito quella mattina, quella schifo di mattina.
Le sue amiche le suggerirono di vendicarsi, non semplicemente ignorarlo, sarebbe stato troppo poco.
E la fortuna, questa volta, era dalla loro: sta sera c’era una festa per i ragazzi dove sarebbero andate anche loro. Era un’occasione perfetta, l’avrebbe fatto stare male e pentirsi. Doveva soffrire e chiedere scusa strisciando in ginocchio lo stronzo.
-‘Ragazze!’- si sentì bussare alla porta e poi la voce di Niall –‘E’ tutto a posto?’-
-‘Sì, ora arriviamo.’-
 
Uscite dalla stanza andarono a mangiare qualcosa visto che ormai era ora di pranzo.
Tutte, dalla prima all’ultima, trattavano Josh abbastanza male, era ovvio dopo aver saputo quello che aveva detto.
Erica si era seduta al solito posto, dove solitamente vicino a lei c’era Harry sta volta c’era Zayn. Si era arrabbiato veramente, che casinista quella ragazza.
-‘Ma per quale cazzo di motivo mi trattate tutte male?’- chiese Josh abbastanza incazzato interrompendo tutti i discorsi.
-‘Non ti stiamo trattando male, tu non hai fatto nulla. O sbaglio?’- disse Francesca come per provocarlo.
-‘No, non ho fatto proprio nulla!’- bugiardo, ipocrita, stronzo , coglione e pure stupido.
-‘Bene, quindi non hai nulla per cui preoccuparti.’
 
Dopo il pranzo Niall prese da parte Stefania e la porto nel giardino della casa.
-‘Cosa ti ha fatto Josh?’-
-‘A me personalmente nulla, è a Gabri che ha fatto qualcosa.’-
Lei gli spiegò da cima a fondo tutta la storia partendo da quello che era successo in Italia fino a quella schifosa mattina.
-‘Cha stronzo. Giuro che ora vado e lo picchio.’-
-‘Niall fermo, è una cosa tra loro due. E poi tu non dovresti saperlo, quindi non dire nulla e vedi che Gabriella se la cava.’-
-‘Va bene.’-
-‘Ascolta io mi devo comprare il vestito per sta sera, mi accompagni? Andiamo tra un po’.’-
-‘Ma certo, però lo scelgo io.’-
-‘E come lo vorresti?’-
-‘Trasparente!’-
-‘Ah, va bene. Così alla festa potranno vedermi tutti.’- disse facendogli l’occhiolino.
-‘Scherzavo, una tuta da sci andrà benissimo. Il vestito trasparente lo userai come pigiama.’-
Scoppiarono a ridere entrambi e il biondo l’abbracciò.
 
Nel pomeriggio andarono a prendere il vestito e lo scelse veramente Niall, però era bellissimo.
Quella sera sarebbe iniziata la vendetta di Gabriella, che sarebbe stata molto lenta.
 
Verso le 22.00 tutti erano pronti per uscire, i ragazzi erano elegantissimi e sembravano dei modelli.
(*sotto ci sono i vestiti*)
Lo sguardo di Erica era fisso su Harry che non la degnava neanche di un’occhiata, almeno per quanto sembrava a lei. Infatti lui la guardava, ma appena vedeva che lei si girava verso di lui, cambiava direzione dello sguardo.
Era bella quella sera, più bella del solito e lui non le poteva parlare, cioè non voleva.
 
Entrarono nel locale della festa e tutti gli sguardi si posarono su di loro, le ragazze non erano abituate a certe cose, infatti si sentivano delle star.
Dopo aver salutato varie persone andarono a ballare.
-‘Harry non mi ha ancora parlato Ste…’-
-‘Vai tu. Muoviti! E’ un ordine.’- rispose la ragazza scherzando.
 
-‘Harry…’- appena lui sentì quella voce gli iniziò a battere forte il cuore, finalmente. LEI.
-‘Cosa  vuoi?’-
-‘Scusami.. Possiamo parlare?’-
-‘No. Non voglio.’- si che vuoi Harry, è il tuo orgoglio che non vuole. Stupido, sai quanto le cosa venirti a parlare.
-‘Ah ok, ti lascio in pace…’-
Cavolo, questa volta si era arrabbiato sul serio… Non sarebbe bastato un semplice scusa,  era veramente deluso da lei.

 



*Questi erano i vesti delle ragazze.
Stefania:https://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=667&q=vestitini&oq=vestitini&gs_l=img.3..0l5j0i10j0j0i10l2j0.837.2610.0.3398.9.6.0.3.3.0.157.552.4j2.6.0...0.0...1ac.1.Id6XDFmHefI#imgrc=pjC6FB_n22bZpM%3A%3B04F9RGT7Lcvm9M%3Bhttp%253A%252F%252Fsphotos-a.xx.fbcdn.net%252Fhphotos-ash4%252F295490_214825615233126_2825180_n.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.facebook.com%252Fnote.php%253Fnote_id%253D272064459477016%3B300%3B300
Erica: http://www.tally-weijl.com/collection/products/show/articles/article/19601.html il suo però era senza paiette ed era giallo.
Caterina: https://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=667&q=vestitini&oq=vestitini&gs_l=img.3..0l5j0i10j0j0i10l2j0.837.2610.0.3398.9.6.0.3.3.0.157.552.4j2.6.0...0.0...1ac.1.Id6XDFmHefI#hl=it&tbo=d&site=imghp&tbm=isch&sa=1&q=vestitini+estivi+corti&oq=vestitini+estivi+&gs_l=img.3.1.0l5j0i24l2.1140893.1143253.0.1145475.8.5.0.3.3.0.202.659.0j4j1.5.0...0.0...1c.1.mYs5jNNr_rQ&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.41524429,d.Yms&fp=b6a831e63a6b5b18&biw=1366&bih=667&imgrc=XPI0Mv5VeL3vKM%3A%3BTif-ydqngErrAM%3Bhttp%253A%252F%252Fimalbum.aufeminin.com%252Falbum%252FD20100627%252F684455_H8QMWDGOGT17DXIOI65TWF8FS44ZM2_h-m-ummer-2010-donna-12_H230714_L.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.alfemminile.com%252Fmoda%252Falbum684455%252Fabiti-estivi-vestiti-estivi-abiti-estivi-donna-16229284.html%3B306%3B500
Francesca: https://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=667&q=vestitini&oq=vestitini&gs_l=img.3..0l5j0i10j0j0i10l2j0.837.2610.0.3398.9.6.0.3.3.0.157.552.4j2.6.0...0.0...1ac.1.Id6XDFmHefI#hl=it&tbo=d&site=imghp&tbm=isch&sa=1&q=vestitini+estivi+corti&oq=vestitini+estivi+&gs_l=img.3.1.0l5j0i24l2.1140893.1143253.0.1145475.8.5.0.3.3.0.202.659.0j4j1.5.0...0.0...1c.1.mYs5jNNr_rQ&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.41524429,d.Yms&fp=b6a831e63a6b5b18&biw=1366&bih=667&imgrc=F5ObXyG1u3EXCM%3A%3BDmcT0vYRj4dlIM%3Bhttp%253A%252F%252Fabitisposa.myblog.it%252Fmedia%252F02%252F00%252F1564752078.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fabitisposa.myblog.it%252Farchive%252F2011%252F05%252Findex.html%3B300%3B509
Benedetta: https://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=667&q=vestitini&oq=vestitini&gs_l=img.3..0l5j0i10j0j0i10l2j0.837.2610.0.3398.9.6.0.3.3.0.157.552.4j2.6.0...0.0...1ac.1.Id6XDFmHefI#hl=it&tbo=d&site=imghp&tbm=isch&sa=1&q=vestito+palloncino&oq=vestito+pall&gs_l=img.3.0.0.29959.40754.6.42667.24.17.5.2.2.1.603.4286.5j6j1j0j1j4.17.0...0.0...1c.1.2Jy8pHBD6bk&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.41524429,d.Yms&fp=b6a831e63a6b5b18&biw=1366&bih=667&imgrc=8dKkOdqN2EFWJM%3A%3B2YrpuU3VWcglLM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.new-fashion-italy.eu%252Fshop%252Fimages%252Fp_2727_2727_01.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.new-fashion-italy.eu%252Fshop%252Fmayaadi-deluxe-vestito-elegante-palloncino-donna-blu-scuro-bianco-abito-sera-p-2727.html%3B1240%3B1780
Gabriella: https://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=667&q=vestitini&oq=vestitini&gs_l=img.3..0l5j0i10j0j0i10l2j0.837.2610.0.3398.9.6.0.3.3.0.157.552.4j2.6.0...0.0...1ac.1.Id6XDFmHefI#hl=it&tbo=d&site=imghp&tbm=isch&sa=1&q=vestito+palloncino&oq=vestito+pall&gs_l=img.3.0.0.29959.40754.6.42667.24.17.5.2.2.1.603.4286.5j6j1j0j1j4.17.0...0.0...1c.1.2Jy8pHBD6bk&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.41524429,d.Yms&fp=b6a831e63a6b5b18&biw=1366&bih=667&imgrc=iz7Fw8uZ0DlUXM%3A%3BUyJ-i6cChQQOrM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.chicabiti.com%252Fimages%252Fchicabiti%252FACM204.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.chicabiti.com%252Fabiti-da-cerimonia-principessa-c-10.html%3B367%3B487


YEEEEEEEAAAAAH!
Scusate questi link di vestii, ma una mia amica mi ha chiesto di metterli. :3
Allora: GRAZIE DELLE TRE RECENSIONI :')
Giuro che mi sono emozionata. lol
Spero vi piaccia, al prossimo :)

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Capitolo 14
*** Chapter fourteen. ***


Chapter 14.

Gabriella stava ballando con un figo, ma uno veramente bello. Avete presente quando, per esempio, siete in giro e vi passa un ragazzo di fianco e voi lo fissate fregandovene di sembrare pazze perché lui è troppo figo? Bene, più o meno l’idea è quella.
A lei non piaceva, cioè oltre la bellezza non ci trovava nulla di ché, infatti continuava a pensare a Josh e che in quel reciso istante poteva cominciare la sua vendetta.
Josh la stava fissando ed era pronto ad andare a tirare un pugno al figaccione appena l’avesse sfiorata.
Gabriella si avvicinava sempre di più l ragazzo, visto che si era accorta che il bastardo la fissava;  dopo un po’ che ballavano si fermarono e andarono al bar sotto l’occhio vigile di Josh.
Iniziarono a parlare, anche se a lei non gliene poteva fregare di meno, ma secondo me neanche a lui. Andiamo, ha visto una bella ragazza SINGLE ad una festa e ha pensato di starci un po’, e anche se lei lo sospettava faceva finta di nulla, perché ance lei lo stava usando.
Lo stronzo si stava avvicinando al bar, lei lo vide allora si avvicinò sempre di più al figo e lo baciò, lui ovviamente contraccambiò il bacio tutto soddisfatto credendo di aver fatto colpo. Che ragazzo montato.
Josh rimase di pietra vedendoli, così si avvicinò ai due e li separò.
-‘Che cazzo fai Gabriella?’-
-‘Tu non sei il mio ragazzo, non sei nessuno. Vai via Sono qui con un mio amico. Ciao Josh.’-
-‘Io me ne vado, ma tu vieni via con me, non ti lascio con questo’-
-‘Questo ha un nome, sono Paul.’- li interruppe il figo, anche se non centrava proprio un cazzo in quella discussione.
-‘Stai zitto tu. Vieni con me Gabri.’-
Lei non fece in tempo a rispondere che venne trascinata via dallo stronzo.
-‘Lasciami andare, TU NON SEI NESSUNO PER ME! Non mi interessa se ora sei famoso, tu non ti prendi gioco di me, hai capito? Io no ti devo nulla. Io e te non siamo niente. Mettitelo in testa.’-
-‘E l’altra sera per te non ha significato nulla? Mi stavi prendendo in giro? Non sei innamorata di me?’-
-‘Vaffanculo Josh.’- disse bruscamente lei andandosene verso il bagno.
Minchia ma è stupido? Cioè lui parla così di lei? Ma per favore. I ragazzi sono problematici.
 
Per fortuna non andava a tutti così male, infatti Francesca e Zayn che sembravano tanto calmi erano fuori da soli dall’inizio della festa. Beh, soli con le loro sigarette.
-‘Facciamo una scommessa?’- chiese Zayn con ria di sfida.
-‘Spara Milk!’-
-‘Cerchiamo di non fumare. Chi fuma prima offre un gelato all’altro ad un appuntamento.’-
-‘Va bene. No, aspetta… APPUNTAMENTO?’-
-‘Da quando ci siamo conosciuti non mi è sembrato di averti fatto così schifo soprattutto la prima volta che ci siamo visti.’-
-‘Allora per prima cosa, dimentica quel momento e seconda, accetto. E fidati che sarai tu a pagarmi il gelato.’-
-‘Vedremo principessa’-
-‘Perché principessa?’-
-‘Perché tu sei un po’ il contrario delle principesse molte volte, cioè sono delicate, parlano bene, stanno composte. Tu invece parli come una scaricatrice di porto e sei tutt’altro che delicata.’-
-‘Vaffanculo.’-
-‘Ecco appunto.’-
Dopo un pop’ che scherzavano Zayn si mise a fissare una ragazza, non era una ragazza bellissima, ma non era neanche brutta.
-‘Ti piace quella, eh Zayn?’-
-‘Quella chi?’-
-‘Quella che stai fissando. Su, non fare il finto tonto.’-
-‘Ah ho capito. Quella è la mia ex, si chiama Perrie.’-
-‘A qualcuno interessa la sua ex.’-
-‘Non è come pensi, l’ho mollata io. E poi ora mi sta interessando un’altra ragazza. Sei gelosa?’-
-‘AHAHAHAHAH.’- fece una di quelle risate stra forzate, sembrava stesse leggendo –‘Io gelosa? Di cosa Milk? Ma fammi il favore va.’-
-‘Come vuoi. Entriamo? Qui inizia a fare un po’ freddo.’-
In teoria nei film lui qui le da la giacca e restano fuori a parlare ancora, ma lui voleva entrare dentro. Che ragazzo dolce e romantico eh?
-‘Va bene.’-
Tornarono dentro  dagli altri, c’erano tutti a parte Harry.
-‘Sapete dove è Harry?..’- chiese Erica un po’ preoccupata.
-‘No, ma non avete ancora fatto pace?’- domandò Zayn.
-‘No…’-
-‘Tranquilla Erica, non ti terrà il muso ancora per molto.’-
Dopo un po’ lui arrivò, ma non era solo purtroppo. C’era una ragazza, quelle che ti stanno già sul culo a prima vista perché capisci che sono troie. Che l’avesse già sostituita?
Appena Erica vide che i due si sedettero insieme  a loro sui divanetti del privè , scappò fuori dal locale. Okay che lei non aveva ammesso i suoi sentimenti e che avevano litigato, ma non va bene che porti una ragzza lì con loro.
Lui la rincorse lasciando la troietta con i ragazzi.
-‘Erica fermati.’- Erica? Ho sentito bene? Niente più ‘tigre’ o ‘amore’ o sdolcinatezze varie? Merda.
-‘Cosa c’è? La tua ragazza ti starà aspettando...’-
-‘Non è la mia ragazza è una mia amica, e poi perché sei scappata via così?’-
-‘Perché mi andava… Ascolta Harry, scusa se sono stronza…’-
-‘Non voglio le tue scuse. Volevo solo sapere perché te ne eri andata. Torno dentro, ciao Erica.’- Minchia, di nuovo Erica. Si era arrabbiato per bene.
 
Stefania e Niall se ne erano andata da un po’ dalla festa ed erano andati a farsi una passeggiata.
Erano arrivati fino ad un parco un po’ isolato, da lì si vedevano le stella perché non c’era tutta la luce che c’è nel centro.
-‘Che bel vestito che hai.’-
-‘Niall, l’hai scelto tu, sei proprio una persona modesta. Ma dove ci sediamo?’- non c’erano panchine, che cavolo di parco era?
-‘Per terra.’- si sedettero l’uno di fianco all’altro a guardare le stelle.
-‘Guarda, quello è il grande carro.’- disse lei –‘Lo riconosco da quando avevo cinque anni e non ho ancora imparato se indica qualche punto cardinale e quale.’- rise.
-‘Sinceramente neanche io, e ho appena capito quali sono le stelle che lo compongono.’-
Lui la strinse forte a sé, poi lei si alzò, si tolse i tacchi e lo fece alzare.
-‘Niall corri!’-
-‘Correre? Ma perché?’-
-‘Bo, così. Corriamo, muoviti.’-
Iniziarono a correre per il parco come due bambini, anzi forse lo erano. (?)
Dopo qualche minuto iniziò a piovere, lui la fermo e la prese per i fianchi.
Le iniziò a battere forte il cuore, come non le era mai successo.
-‘Mi  piace la pioggia.’- disse lui avvicinandosi sempre di più alle sue labbra –‘Ora credo mi piacerà ancora di più.’-
I due cuori battevano sempre più forte mentre i due si avvicinavano sempre di più. Si guardavano meglio senza mai staccare lo sguardo.
Si avvicinarono ancora di più e loro labbra si sfiorarono e iniziarono a baciarsi.
Finalmente lei non aveva fatto cazzate. FINALMENTE!
Erano lì, lui e lei, sotto la pioggia che si stavano baciando. Erano bagnati fradici, ma poco importava a loro In quel momento non gli importava di nulla e di nessuno, poteva succedere di tutto e loro sarebbero restati lì.
-‘Che dici torniamo a casa Polpetta?’-
-‘Si dai, forse è meglio. Così ci cambiamo, sembra che ci siamo tuffati in acqua, altro che pioggia.’-
Tornarono a casa, orai erano le 2.00 di notte si misero in pigiama e indovinate cosa fecero?
Qualcosa di romantico? No, sbagliato.
Qualcosa di spinto? No, sbagliato.
Mangiarono. Sì, mangiarono.
 
-‘Ste, devo immaginare che non c’è più solo del semplice interesse?’- chiese sorridente lui.
-‘Secondo te? Se ci fosse stato solo interesse ti avrei chiesto di che colore era la maglia, lo sai.’-
L’abbracciò e le diede un bacio. Aaw, che carini.
Dopo un po’ arrivò anche Harry a casa, Stefani alo sentì e scese, gli doveva parlare.
-‘Ciao Harry, ci sediamo un attimo sul divano? Vorrei chiederti due cose…’-
-‘Erica?’
-‘Sì… Ascolta ti piace? Veramente veramente intendo.’-
-‘Sì, ma tanto io a lei no. Quindi è inutile’-
-‘Tu sei tutto matto e se Erica sa che ti dico queste cose mi ammazza di botte, quindi zitto Hazza. Lei è così quando le piace una persona, con le persone di cui non gli interessa o per cui prova solo amicizia non fa così, anzi è abbastanza tranquilla.’-
-‘Quindi siccome le piaccio deve trattarmi così male?’- la interruppe lui.
-‘Fammi finire e non farmi arrabbiare, oggi è stato tutto troppo bello. Quindi calmo.’- disse con gentilezz e con un sorriso –‘Ascolta devi avere pazienza, lei è un po’ così. Però se hai notato piano, molto piano, si scioglie. Perchè le piaci! L’altro giorno quando è venuta nel tuo letto dopo che ti sei arrabbiato ci ha messo tutta la forza che aveva dentro di sé. Lei ci tiene, ma ha un moto tutto suo per dimostrarlo, è strana, ma quando si scioglie è brava. Certo non pensare che non sia ancora un po’ acida, ma è così. E poi se fosse troppo facile non ti piacerebbe, giusto?’-
-‘Giusto. Ma non so se voglio continuare. E’ una testa dura.’-
-‘Harry, io non ti posso obbligare, ma se lo fai n varrà la pena. Ti chiedo solo una cosa: qualsiasi cosa tu decida di fare, non farla stare male. Perché ora è acida così, se sta male lo diventerà il doppio.’-
-‘Ci penserò.’-
-‘Va bene, buonanotte. Io torno da Niall, ciao’-
-‘Buonanotte Ste.’- disse sorridendo.


YEEEEEAAAH!
Grazie a chi recensisce:3
Chissà Harry che farààà ? 
A me ogni capitolo che scrivo Josh mi sta sempre più sul culo, che stronzo.
Anche per il prossimo una recensione:)
Al prossimooo C:

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Capitolo 15
*** Chapter fifteen. ***


Capitolo 15.

Era la mattina dopo la festa e sembravano tutti degli zombie, il che era normale visto che avevano dormito quasi nulla.
I più svegli erano Stefania, Niall e Harry.
Verso le 10.00 scesero tutti in cucina per fare colazione, tutti tranne Erica che non si sentiva bene.
-‘Erica, come mai non scendi a mangiare?’- chiesero Caterina E Louis che stavano passando davanti  camera sua.
-‘Ciao ragazzi, non sto bene. Ho un po’ di mal di testa e nausea, ma tranquilli , per pranzo mi passerà tutto.’- i due le sorrisero e la salutarono e se ne andarono.
 
-Harry, ma Erica stava già male sta notte?’- chiese Louis all’amico.
-‘Sta male? Comunque io non lo so, ho dormito sul divano non in stanza.’-
Tutti o guardarono come se avesse detto qualcosa di grave, e in fondo era grave. Se non aveva neanche dormito con lei c’era solo una spiegazione: aveva deciso di chiuderla definitivamente.
-‘Quindi hai pensato a quello che ti ho detto ieri?’- chiese Stefania al riccio.
-‘Sì, ci ho pensato. E’ per questo che ho dormito sul divano, ma non sono ancora riuscito a decidere, ho bisogno di ancora un po’ di tempo.’-
-‘Va bene, ma scegli l cosa giusta.’- disse lei sorridendogli.
Dopo aver mangiato le ragazze salirono in camera di Erica per vedere come stava e per parlarle.
-‘Mi chiama Erica, non Tigre. ERICA! Capite? Credo che non mi abbia mai chiamato così da quando ci siamo conosciuti. ERICA! Mi odia ed è tutta colpa mia. Cazzo.’- disse lei vedendo entrare le sue amiche nella stanza.
-‘Tu devi essere più gentile con lui però. Se ti perdona devi promettere che non lo tratterai più così male.’- le disse Francesca.
-‘SE?’- urlò lei spaventata.
-‘Sì, se. Devi ammetterlo Erica, sei stata un po’ troppo cattiva con lui, quindi or prometti.’- la rimproverò Stefania.
-‘Lo prometto…’-
-‘Bene, ora però scendiamo giù che così ti prepariamo qualcosa da mangiare’- le disse Benedetta con dolcezza.
-‘Cibo? No, per favore, non parlate di cose da mangiare se no va a finire che devo andare d’urgenza in bagno.’- sbottò lei  con l’aria un po’ schifata.
 
Era arrivata l’ora di pranzo e Erica era ancora nel suo letto con la nausea.
-‘Ma Erica non mangia di nuovo?’- chiese un po’ preoccupato Harry, era arrabbiato, ma ci teneva a lei.
-‘No, non ha fame e sta ancora male.’- gli rispose una delle ragazze.
Dopo il pranzo Gabriella uscì in giardino e Josh-il-bastardo la seguì.
-‘Perché mi tratti così Gabri? Ti ho fatto qualcosa?’- le chiese.
-‘Che hai fatto? CHE HAI FATTO? Sei uno stupido a chiedermelo, dovresti averlo già capito.’-
-‘Dimmi perché! Non fare la bambina con questi giochetti. Ti piace un altro? Mi hai preso in giro? Dimmi il motivo.’-
-‘Josh tu a me piaci veramente, è questo il problema. Mentre io a te no, mi hai di nuovo preso in giro.’-
-‘Preso in giro? Che cavolo dici?’-
-‘Adesso non fare tu il bambino. Sì mi hai preso in giro, ti ho sentito mentre parlavi con Liam. Hai detto che prima di andartene avremmo scopato. Mi ricordo quelle parole come se me le avessero incise in testa. Io penso di odiarti, non mi sono mai esposta tanto con un ragazzo e ora capisco il perché.’-
-‘Stavo scherzando, e se tu avessi ascoltato tutto il discorso l’avresti capito…’-
-‘Non ti credo Josh. Io non ho più fiducia in te.’- Senza neanche lasciarlo rispondere se ne andò in casa.
Lui ‘scherza’ vero? Bene, lei era più seria che mai.
Entrata in casa in preda alla rabbia, prese il cellulare e scrisse a Paul, che il giorno prima le aveva lasciato il numero.
‘Ciao Paul, hai voglia di andarci a fare un giro tra un oretta?’
Lui rispose di sì, anche perché aveva capito che anche lei lo faceva per ‘divertirsi’ e che non c’erano legami sentimentali e cazzate del genere.
Mentre stava per uscire Josh la fermò.
-‘Dove vai?’- le chiese.
-‘A farmi una passeggiata.’- rispose freddamente lei, sembrava quasi che nessuna emozione la stava attraversando.
-‘Posso venire con te? Così possiamo…’-
Lei non lo lasciò neanche finire, non voleva andare a fare un giro con lui –‘No, sono con Paul.’-
Lui non le rispose e le voltò le spalle.
‘Lei può uscire con quel coglione e io sono quello che la sta prendendo in giro. Ma per favore. Vaffanculo lei e Paul’ pensava lui.
 
Nel pomeriggio anche Benedetta e Liam uscirono.
Andarono in una gelateria e mentre mangiavano si misero a chiacchierare.
-‘Benedetta.. Tu mi piaci…’-
-‘Anche tu  Liam! Sei veramente un bravo ragazzo e sei simpatico. Credevo che le persone famose fossero tutte montate, ma tu mi hai fatto ricredere.’- disse lei con un sorriso a trentadue denti.
Oh merda, ‘ste ragazze sono messe peggio una dell’altra. Questa non capisce neanche che lui si è dichiarato. Mamma mia.
-‘Grazie’- rispose lui deluso.
E lo credo che era deluso, dai cazzo.
Dopo questa bellissima risposta e dopo aver finito il gelato andarono a farsi una passeggiata.
Per fortuna l’espressione di delusione si tolse subito dal viso di Liam, infatti lei lo riusciva sempre a far sorridere.
 
A casa invece Caterina e Louis stavano giocando alla Playstation e ovviamente lei perdeva, non era adatta a questo tipo di sfide.
-‘Adesso ti sfido io a un gioco.’- disse lei facendo la sbruffona.
-‘Spara Bionda.’-
-‘Tre parole: GARA DI SMORFIE.’- che paura che faceva questa sfida, poi era così difficile.
-‘E chi perde deve pagare pegno.’-
-‘Ci sto, scegli tu cosa dovrai fare quando perderai.’-
-‘Ok, chi perde dovrà invitare l’altro ad uscire sta sera e pagherà tutto.’-
-‘Va bene Tommy.’- non le dispiaceva affatto uscire con Tommy-bel-culo.
La ‘sfida’, se così la si può chiamare, consisteva nel fare smorfie e chi rideva per primo per la smorfia dell’altro perdeva.
Dopo un buona mezz’ora a farsi facciacce Caterina riuscì a farlo a ridere, dopo che lui scoppiò, lo fece pure lei.
Erano due coglioni quei  ragazzi.
-‘Te l’avevo detto che vincevo io Tommy!’- disse tutta contenta.  
-‘In realtà ho vinto io.’-
-‘Spiegami perché.’-
-‘Perché sta sera ti porto fuori con me.’-
-‘Tommy, io voglio mangiare delle crepes sta sera dopo cena quando usciamo.’-
-‘Certo Bionda.’-
 
Era ormai arrivata ora di cena e Erica era ancora a letto.
Le ragazze allora decisero di andarla a prendere, anche se non mangiava poteva stare un o’ in compagnia visto che era stata spesso da sola il pomeriggio.
Mentre scendeva giù l’agitazione era sempre più forte: avrebbe rivisto Harry e lui l’avrebbe trattata come se non la conoscesse.
Mentre stava entrando in cucina svenne, per fortuna c’era Harry dietro di lei che la sorresse.
-‘Harry che ha?’- chiese spaventata Benedetta.
-‘E’ svenuta, non ha mangiato nulla tutto il giorno e ha perso i sensi. Cavolo… Ascoltate, io ora non mangio. La porto a letto e mangerò con lei quando si sveglierà.’- disse mentre usciva dalla cucina con la ragazza in braccio.
-‘Sei sicuro che non vuoi che stiamo noi con lei?’- chiesero le ragazze.
-‘Sisì tranquille.’-
 
-‘Harry, quindi cosa hai deciso?’- gli domandò Stefania mentre lo accompagnava alle scale.
-‘Questa ragazza è la più acida e stronza che io abbia mai conosciuto, è scorbutica e lunatica, stranamente non mi è caduta ai piedi come fanno le altre, e a volte mi verrebbe solo da tappargli quella bocca che ha. Ma nonostante tutti i suoi difetti, che forse sono più dei pregi, lei mi piace e ora me ne voglio prendere cura.’-
Aaw, che carino che è Harry.
La portò su e la stese sul letto, dopo averla sistemata sul letto si mise anche lui sotto le coperte e la strinse a sé.
-‘Non ti lascio più sola Tigre.’- le sussurrò mentre non si era ancora ripresa.
 
-‘Harry? Tu? Io? Cosa è successo? Io ero in cucina.’-
-‘Tigre, sei svenuta e ti ho portato qui.’- TIGRE, YEEEEE.
-‘Scusami per come mi comporto. Veramente, io…’-
-‘Tranquilla, sono qui con te ora.’- la interruppe sorridendole sapendo che quelle parole erano state difficili da pronunciare per lei.

YEEEEAAAH!
Grazie a chi recensisce accontentadomi, veramente:)
Grazie anche a chi mi ha messo nelle storie preferite, seguite e ricordate. :3
Anche per il prossimo una recensione :D
Ciao belliii C:

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Capitolo 16
*** Chapter sixteen. ***


Capitolo 16.

Ormai la settimana a New York era passata e i ragazzi erano già sull’aereo per tornare a casa.
Erica era di nuovo spaventata dai suoi unicorni che avrebbero fatto precipitare l’aereo, così Harry le si sedette vicino e la fece tranquillizzare dicendole che gli unicorni avevano una vista fantastica e che quindi non avrebbero potuto sbattersi contro di loro e che erano bravissimi, quindi non li avrebbero attaccati.
Effettivamente facevano discorsi  MOLTO sensati, sìsì. Sensati come quelli dei bambini piccoli che non snno ancor parlare e fanno solo versi.
 
Francesca stava iniziando a sentire la mancanza delle sue care sigarette, ma doveva resistere. Non poteva far vincere Zayn. Non poteva, lei non perde MAI.
Pensate che ancora oggi si arrabbia con Erica per una vecchia storia. Da piccole stavano giocando a Lotti Carotti, a quanto dice Erica lei ha vinto, ma Francesca non lo accetta e diche che l’altra ha barato.
E non scherzo quando dicono che litigano, ce l’avrà per tutta la vita questa storia. Poverina, Erica magari aveva barato veramente, anche lei è messa male con la sportività.
-‘Fra, cos’è vuoi fumare?’- le chiese Zayn con tono provocatorio.
-‘Io? Pff. Non ci stavo neanche pensando. E tu Milk? Scommetto che ti fumeresti tutto il pacchetto insieme.’-
-‘e non avessimo fatto quella scommessa l’avrei anche fatto, ma IO NON PERDO.’- oh merda, anche lui era così competitivo. Finirà che smetteranno pur di non fumare prima dell’altro.
Il viaggio si prospettava lungo, così tutti si addormentarono.
 
-‘Ste.. Sei sveglia?’- era Niall che la chiamava.
-‘Sì, io non riesco a dormire su ‘ste cose. Possono essere comode quanto vuoi, ma non saranno mai come un letto.’- disse scherzando. In realtà stava pensando, stava pensando a loro due, a tutte le sue fan e al suo ritorno in Italia che non sarebbe stato molto lontano.
-‘Ti devo parlare.’-
-‘Dimmi.’- disse con un tono un po’ preoccupato. Quella frase le aveva sempre fatto impressione, poteva nascondere una cosa bella, o una terribile, non sapevi mai cosa aspettarti. Ma per le sue esperienze le cose che nascondeva erano più che terribili.
-‘Ascolta.. Tu mi piaci.. E quel bacio.. Cioè..’- era nervosissimo.
-‘Niall respira, siamo io e te qui. Tranquillo, di quello che vuoi dirmi dai.’- lo rassicurò sorridendogli.
-‘Tu.. Vuoi metterti con me? Io sto veramente bene quando sto con te..’-
-‘Sì, non sai da quanto aspettavo che me lo chiedessi.’- gli saltò in braccio e lo baciò.
Ce l’avevano fatta finalmente!
 
Erano arrivati all’aeroporto e tutti dormivano ancora, tranne i due ‘piccioncini’ che si continuavano a sbaciucchiare, allora svegliarono tutti, ma decisero di fare uno scherzo a Erica.
-‘ERICA! CAZZO AVEVI RAGIONE TU! GLI UNICORNI SONO VENUTI A  SBATTERE CONTRO IL VETRO! L’AEREO STA PRECIPITANDO!’- le urlarono alla ragazza. Lei si sveglio e iniziò ad agitarsi.
-‘Harry! Mi avevi detto che erano bravi e che vedevano bene! Stronzo, mi hai detto una bugia. Ora morirò.’-
-‘A me hanno sempre insegnato che erano bravi, scusa..’-
Tutti scoppiarono in una sonora risata perché tutti e due ci erano cascati, tutti e due. Come si dice, Dio li fa e poi li accoppia. (?)
-‘Ragazzi, stavamo scherzando. Siamo arrivati’- disse loro Louis continuando a ridere tra una parola e l’altra.
-‘Siete degli stronzi.’- rispose Erica dopo essersi calmata un po’.
Poverina, ma questo scherzo ci stava veramente. La cosa più strana è che anche Harry c’era cascato.
 
Erano passati un po’ di giorni da quando tutti erano ritornati a casa. Che poi ‘casa’, casa delle ragazze in realtà era Italia, quella dei ragazzi nel Regno unito, però quella stava diventando normalità per loro, sembrava quasi avessero trovato una nuova vita, e non dispiaceva a nessuno.
Gabriella non si fidava ancora di Josh, anche se moriva dalla voglia di parlarci di nuovo. Ma non poteva, lei era forte. Lei era Gabriella e non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno se quel nessuno fosse stato un ragazzo molto bello, simpatico e dolce. Non si sarebbe fatta prendere in giro di nuovo.
Josh invece continuava a pensare a un modo per farsi perdonare, per farla fidare nuovamente di lui. E gli venne subito una grande idea, se non avesse funzionato questo non ci sarebbe stato nulla al Mondo che poteva farle cambiare idea.
Fece uscire tutti spiegando il suo piano, solo ai ragazzi ovviamente perché le ragazze sicuramente non avrebbero acconsentito.
 
Gabriella era nella sua stanza, le ragazze l’avevano abbandonata a casa secondo lei. Mentre fissava il soffitto con le cuffie nelle orecchie sentì bussare alla porta, allora andò ad aprire, ma davanti alla porta non c’era nessuno, c’era sola una lettera.
Credeva di essere da sola a casa, infatti non capiva chi l’avesse messa lì.
 
‘Gabriella,
So che tu sei molo arrabbiata con me e lo capisco, ma voglio fare qualcosa per riconquistarti, per riconquistare la tua fiducia. Spero che questo sia un passo avanti.
Allora, ti ricordi la prima volta che ci siamo parlati quando sono venuto in Italia? Bene, stavamo facendo una caccia al tesoro, ora te ne propongo una io. Solo che questa volta non ci sarà una cena in pizzeria in premio, ma altro.
Spero tu accetterai, non so come convincerti sinceramente, spero solo di averti incuriosito. Sappiamo entrambi che tu quando sei curiosa vai fino in fondo.
Ti do il primo indizio: vai in un posto simile alla nostra prima festa insieme.

Josh’

 
Come aveva previsto Josh la ragazza accettò. Il posto simile era il giardino, si erano imbucati ad una festa in una casa enorme ed erano stati tutto il tempo nel giardino.
Andata lì trovo un cane di peluche con un bigliettino attaccato al collare.
 
‘Se sei arrivata qui significa che hai accettato, grazie Gabri
Assomiglia al tuo cane questo peluche vero? Comunque vai nella stanza dove il tuo caro cane mi ha lasciato un bellissimo ricordino sulla gamba.’
 

La ragazza scoppiò a ridere dopo averlo letto, quella era la miglior cosa che il suo cane poteva fare. Il cane aveva fiutato l’odore di bugie in lui sicuramente.
Comunque, il bellissimo ricordino gliel’aveva lasciato in cucina, forse anche perché Josh aveva fatto cadere dal balcone la ciotola col suo cibo.
 
In cucina trovò solo un biglietto. ‘Poteva mettermi del cioccolato visto che siamo in cucina.’ Pensò la ragazza.
 
‘So che ti aspettavi il cioccolato, ma era troppo ovvio mettertelo qua. Ora vai dove ci siamo visti per l’ultima volta in Italia… Mi mette ancora tristezza dirlo…’
 
‘Oh minchia ma è nella mia testa per sapere del cioccolato? E poi come fa a ricordarsi i particolari? Alle persone che prendono i n giro non interessano i particolari e a lui non interessa o sbaglio?..’
L’ultima volta che si erano visti era su un terrazzo, era inverno, faceva molto freddo. Stavano parlando di quando lui se ne sarebbe andato e di come avrebbero fatto a sentirsi. Beh certo, questo problema poi non si era posto visto che lui non rispondeva e non si faceva sentire.
Però quel giorno era stato veramente dolce, le aveva anche regalato la sua felpa preferita. Lei ce l’ha ancora, ma ormai è chiusa nell’armadio, mai più messa, mai più toccata.
Andò in tutti i balconi della casa, ovviamente con tutta la sfiga che aveva, il balcone giusto era l’ultimo in cui guardò.
Sta vota c’era il biglietto, il cioccolato e c’era  anche un portafoglio aperto con una foto dentro. Era una loro foto. Ce l’aveva anche lei quella, era una di quelle più belle, ed era il giorno più bello quello. Era il giorno in cui in Italia si erano messi assieme.. Lui l’aveva conservata tutto questo tempo? Perché? A lui non gliene importava di lei giusto?..
Non poteva neanche averla presa da qualche stupido Social Network, visto che nessuno l’aveva pubblicata, ce l’avevano solo lui e lei.
E col cioccolato c’aveva azzeccato, doveva per forza metterlo eh.
 
‘Bene, ora che hai il cioccolato credo che tu sia più contenta. Ti conosco Gabri, non ho dimenticato come sei fatta e soprattutto non ho dimenticato noi, visto?
Questo è l’ultimo bigliettino, so che è stata un po’ corta, ma l’ho preparata in poco tempo e poi non sapevo se tu avresti accettato.
Ti ricordi che siamo andati in vacanza in Toscana due settimane? Dove passavamo le giornate visto che ‘siamo degli sfigati che beccano le uniche due settimane di pioggia’?
E ricordati chi ha detto questa frase pupa.’

 
L’aveva detta lei, due anni fa. E si ricordava le sue parole, se le ricordava.
Senza pensarci un attimo andò nella piscina della casa dove trovò lui seduto su una sdraio con una chitarra in mano e lo sguardo perso nel vuoto.
Magari pensava che lei non aveva accettato, allora lei lo scosse dai suoi pensieri chiamandolo. Lui si alzò e senza dirle niente iniziò a suonare la chitarra e a cantarle una canzone.
La conosceva bene, gliel’aveva cantata anche quando stavano insieme e i ragazzi l’avevano messa anche in un loro album. Era Little Things. Lui sapeva che lei l’adorava, sapeva che tra tutte quella era una delle canzoni che le piacevano di più.
Gabriella rimase immobile, riuscì solo a posare per terra le cose che aveva raccolto con la caccia al tesoro.
-‘C-come hai fatto a ricordarti quelle cose, quei particolari così bene?’- chiese lei balbettando. Stranamente le parole non le uscivano dalla bocca.
-‘Perché non le ho mai dimenticate, mi importa di te, mi è sempre importato..’-
-‘Allora non dovevi scomparire. Non dovevi dire quelle cose a Liam. Non dovevi Josh..’-
-‘Lo so e ho fatto tutto questo per farmi perdonare, ti prego.. Io ci tengo a te..’-
-‘Non lo so.. Io non voglio sentirmi di nuovo presa in giro.. Ma..’-
-‘Ma? Continua su..’-
-‘Ma proviamoci.. Proviamo a uscire, proviamo a cominciare dall’inizio..’-
Dopo quelle prole lui la prese in braccio con un sorriso a trentadue denti. I due presi dall’entusiasmo iniziarono a girare (?) e perdendo l’equilibrio caddero in acqua. Iniziarono a ridere e a parlare di quanto mancava l’uno all’altro.
 
Dopo circa un ora le ragazze tornarono nella loro casa seguite dai ragazzi.
-‘Gabrii! Siamo a casa.’- urlò Caterina.
Lei scese mano nella mano con Josh e tutti li guardarono come si guardano due alieni.
-‘Ci dovete spiegare qualcosa ragazzi?’- chiesero le ragazze che ancora non avevano capito.
I due spiegarono a tutti la situazione con molta allegria e felicità, finalmente di nuovo insieme.
-‘Josh, sono felice per voi, però prova a farle qualcosa e te la vedi con noi.’- gli disse Cate, quella ragazze era tanto dolce quanto potente.
-‘Sì capo, non preoccuparti.’- rispose lui cherzando.


YEEEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAHHHHHH!
Scusate per il disastroso ritardo, ma un po' non avevo ispirazione, un po' dovevo studiare, un po' i miei non mi davano il pc e alla fine non riuscivo mai a fare nulla :(
Spero veramente che vi piaccia.
Una recensione per il prossimo! Poi se ne fate anche più di una mi fa piacere :)
Ciao ragazzee:3

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