La saga del Male

di Nidafjoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Daughter of evil ***
Capitolo 2: *** Servant of evil ***



Capitolo 1
*** Daughter of evil ***


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C'era una volta, molto tempo fa, un regno del Male che nessuno osava affrontare e il sovrano era una ragazza, una piccola principessa di soli quattordici anni. Quella ragazza ero io.
Possedevo tutte le ricchezze del mondo e vivevo in un grande palazzo, circondata da nobili.
Tutti i giorni arrivavano persone al mio cospetto. Ciò che dicevano era sempre uguale:"Non ho soldi".
Io ridevo compiaciuta e chiudevo gli occhi sorridendo. La mia risposta è sempre stata: "Suvvia, non è così terribile. Basta solo penzolare da una corda".
Tanto erano solo contadini, erbacce inutili per il regno. Morendo avrebbero fatto crescere meglio me, il fiore per eccellenza. Mi avrebbero nutrito.
Nella mia testa sento una vocina:
"I fiori del Male, in continua crescita con castighi colorati"
Tutti mi definiscono senza cuore, ma io ho amato. Mi sono perdutamente innamorata di uomo vestito in blu, che sapevo, non mi amava molto. Lui ha preferito la mia vicina, una ragazza dai lunghi capelli verdi. Persino il mio servo era innamorato di lei.
Il mio cuore era spezzato in due.
Si può far soffrire così una principessa? No! Dovevo avere la mia vendetta. Il paese verde doveva cessare di esistere.
Ho visto le fiamme che divampavano, case rase al suolo e ho sentito le urla della gente, che in poco tempo sarebbe più stata capace di parlare.
Non dovevo avere pietà per quella plebaglia!
La solita vocina:
"I fiori del Male, in continua crescita, con castighi insanguinati"
Io, il fiore più bello, crescevo splendidamente, senza quelle erbacce inutili. Di spine però si riempì il mio giardino. Punte acuminate e taglienti che finirono per rovinarlo.
Sentivo in giro le voci. I cittadini volevano dar fine al mio regno.
Ho visto una donna vestita in rosso dallo sguardo colmo d'ira, che teneva la spada sguainata di fronte a se.
Il mio esercito era debole e non avrebbe potuto difendermi. Avevo già capito quale sarebbe stata la mia sorte.
Mi presero e mi rinchiusero.
La vocina continua ad echeggiare nella mia mente:
"I fiori del Male, in continua crescita, con castighi non più divertenti"
Solo in quel momento riuscì a capire il male che avevo compiuto, la mia superbia, tutti i miei peccati. Era troppo tardi per pentirsi ed essere perdonati.
Le campane rintoccarono alle 3. Stavano suonando per me.
Camminai lentamente e mi spinsero il collo e le mani in quelle tre semicirconferenze. I miei polsi vennero bloccati.
"È l'ora del tè".
Dissi con gli occhi coperti da un fazzoletto, con la consapevolezza che il mio tè non sarebbe mai arrivato. Sentì solo il rumore della lama che cade velocemente.
Poi il niente.

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Capitolo 2
*** Servant of evil ***


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Tu sei la principessa, Rin, io sono il tuo servo. Gemelli pietosi, separati a causa dell'egoismo degli adulti. Il nostro destino è stato diviso, siamo stati separati irrimediabilmente.
Per vedere quello splendido sorriso innocente sulle tue labbra farei qualsiasi cosa, diventando persino malvagio. Ora, ti potrà sembrare che il mondo sia contro di te, ti sentirai sola. Io starò con te per proteggerti e per vederti ridere. Un giorno incontrai quella ragazza dai capelli verdi e me ne innamorai a prima vista. Poi ti vidi piangere, la volevi morta. Mi faceva male al cuore vederti soffrire. Se vuoi quella ragazza per eliminarla, io la ucciderò per te, se questo ti renderà felice.Ora il suo sangue copre il mio corpo...perché le lacrime non si fermano?
Mi sento un mostro, un assassino. Ho visto su quel foglio che la ragazza verde era morta, l'avevo uccisa io. Piango, scendono lacrime, lacrime amare.
Tu sei la principessa, Rin, io sono il tuo servo. Anche se fa male, farò tutto ciò che vorrai, tutto ciò che desideri, per vederti ridere.
"La merenda di oggi sono le brioche" ti dissi e il tuo volto si illuminò di quel sorriso innocente, con le guance lievemente arrossate.
Sento che questo paese tra poco finirà. I cittadini si preparano alla guerra. Io non permetterò che ti facciano qualcosa di male perché devi andare avanti a ridere e sorridere. Questo è il nostro crudele destino. Vivere separati. Se ciò deve proprio accadere tenterò questa sorte, mi farò coraggio.
"Tieni, prendi i miei vestiti e scappa immediatamente. Dopotutto siamo gemelli, certamente nessuno noterà la differenza"
Ti dissi sciogliendomi i capelli e indossando le tue vesti. Tu avevi uno sguardo sperduto e lacrime scendevano dai tuoi occhi. Non essere triste, devi andare avanti a sorridere Milady. Tu mi abbracciasti, continuavi a piangere. Poi le guardie ci separarono e l'ultima cosa che vidi fu il tuo viso in lacrime sempre più lontano.
Ora sono io la principessa e tu sei il fuggitivo. Destino fatale, il nostro, era già stato scritto. Se sei un malvagio lo sono anche io, abbiamo lo stesso sangue che scorre nelle vene. Rimuginare non serve, so che non ti rivedrò mai più.
Molto tempo fa esisteva un regno di infidità e inumanità e chi vi regnava all'apice era il mio caro fratello.
Anche se tutto nel mondo diventa tuo nemico io ti proteggerò in modo che tu continui solamente a ridere e sorridere.
Le campane suonano. La mia ora è arrivata, quel momento è giunto. Chiudo gli occhi e l'unico rumore che avverto è la lama che scende. Quell'attimo sembra durare ore. Se dovessi rinascere di nuovo spero che giocherai con me.

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