Sentendo
che nuova e pura energia sgorgava da tutte le sue parti, Rayman non
perse tempo
e, dopo aver ringraziato nuovamente i Teens custodi, corse via, lungo
la strada
di ritorno. Le montagne erano un ostacolo non più difficile
da superare: caricò
i piedi a terra e si lanciò oltre di esse, arrivando subito
alla loro cima.
Qualcosa lo costrinse ad usare i capelli ad elicottero: un terremoto
improvviso
iniziò a scuotere tutto. Iniziò a temere il
peggio. Guardò il cielo e vide che
delle crepe lo separarono, lasciando spazio
all’oscurità più assoluta. Il cielo
si era ridotto in cristalli piccolissimi, che adesso stavano piovendo
come
grandine. Atterrò velocissimo e corse verso il portale per
la foresta.
<<
Fai attenzione Rayman! >>. Gli urlò contro il
Teen fantasma, ormai molto
indietro rispetto a lui.
Rayman
girò leggermente il busto e fece il pollice in su, senza
però fermarsi.
Attraversò il portale e si ritrovò nuovamente di
fronte alla casa di Betilla.
Adesso le macerie erano sparpagliate qua e là, facendo
intendere che lo Knaaren
si fosse liberato. Si guardava intorno, cercando di capire che fine
avesse
fatto, ma non c’era traccia di lui. Prese quindi una rincorsa
e raggiunse in
fretta e furia il palazzo dei Teens. Le porte erano difese da una
trentina di
Hoodlums. Rayman saltò in aria, e scagliò contro
di loro un centinaio di pugni,
mettendoli KO in un solo istante.
“
Questo potere è magnifico!”. Pensò,
guardandosi i pugni.
Aprì
le porte del palazzo dei Teens e si ritrovò in un salone
tutto in pietra, con
piantine che sbucavano dalle fessure per terra e due scale che
portavano al
piano superiore, decorate con fiori. In mezzo alle due
c’erano delle statue di
fate che versavano acqua con dei secchi all’interno di una
fontana circolare. Un
botto enorme fece fossilizzare Rayman: la porta principale era stata
sfondata
con enorme potenza. Mezza porta cadde a terra, mentre l’altra
metà gli sfiorò i
capelli. Era rimasto immobile, avendo già calcolato la
traiettoria della porta.
Si girò indietro, fissando lo Knaaren negli occhi.
<<
Melanzana io ti disintegro! >>.
Si
mosse con velocità allucinante. Rayman aspettò il
momento giusto. Quando fu ad
un passo da lui, lo colpì sul mento dal basso, spedendolo in
alto e facendogli
sfondare tutti i soffitti dei vari piani del palazzo. Rayman si
atteggiava con
se stesso, mentre lo Knaaren andava a far compagnia alle nuvole. Ma non
poteva
perdere tempo: il cuore doveva essere stato toccato. Non
c’erano altre
spiegazioni per la frammentazione del cielo. Guardò in alto.
Prese forza nella
gambe e raggiunse l’ultima stanza. La porta principale era
sfondata. Di fronte
a lui c’erano un centinaio di Knaaren tutti euforici, mentre
uno Knaaren molto
più grande, vicino al cuore, mostrava loro i corpi dei suoi
amici. C’erano
Betilla nella mano sinistra ed il re dei Teens nella mano destra. Gli
altri
Teens erano a terra, storditi. Il grosso Knaaren, vedendo Rayman, fece
cenno ai
compagni, che si girarono. Rayman varcò la soglia,
ritrovandosi in quell’enorme
stanza che sembrava tanto una discoteca. Si sapeva, i Teens amavano la
musica,
la quale non era ancora stata staccata. Forse piaceva anche agli
Knaaren.
<<
Ma guarda un po’ chi si rivede >>. Disse lo
Knaaren, gettando a terra i
due compagni dell’eroe, ormai allo stremo.
Aveva
un accento fortemente francese e ciò fece subito capire a
Rayman chi avesse di
fronte.
<<
André >>.
<<
Si, sono proprio io. Liberato nuovamente dalla mia prigionia, mi sono
impossessato
dei vestiti del sovrano degli Knaaren. Così facendo, loro
hanno scelto di
obbedirmi. Dimmi, caro Rayman, credi davvero di potermi sconfiggere
adesso?
>>.
Rayman
strinse i pugni, avvicinandosi lentamente a lui: << Non
avresti dovuto
prendertela con Betilla ed i miei amici. Ti mostrerò cosa so
fare >>.
Gli
Knaaren aprirono uno spiraglio che permise a lui di passare
indisturbato, fino
a quando André non disse: <<
All’attacco! >>.
Gli
Knaaren gli saltarono addosso, ma lui roteò su se stesso,
riempiendo di ceffoni
una decina di loro e sbalzandoli via.
<<
Solo tu ed io, André! >>.
André
ringhiò: << Va bene, solo tu ed io!
>>.
Rayman
gli saltò addosso, colpendolo con un pugno, che
però fu parato. André sferrò un
possente calcio, che però fu schivato. Rayman
saltò all’indietro, lanciando un
pugno che colpì l’avversario allo stomaco, poi lo
colpì in testa, verso il
basso, facendolo sedere a terra. Alcuni dei presenti risero, scatenando
l’ira
del loro capo.
<<
Non permetto a nessuno di umiliarmi! >>.
<<
Già l’ho fatto in passato, e lo farò
ancora! >>.
André
si lanciò nuovamente all’attacco, afferrando
Rayman per il corpo. Iniziò a
stringere forte, tentando di soffocare l’avversario. Rayman
rispose con vari
cazzotti l’uno dietro l’altro, ma sembravano non
avere effetto.
<<
Sei finito, Rayman! Oggi i tuoi giorni termineranno! >>.
Rayman
urlò: << Mai! >>.
Colpì
con un sonoro pugno caricato, che stordì André,
poi lo colpì con un calcio, poi
con altri pugni, fino a fargli perdere le vesti di Knaaren e facendolo
ritornare un lum nero. André era vulnerabile al massimo.
Accortosi di ciò,
iniziò a scappare via, terrorizzato. Rayman lo
inseguì fino a chiuderlo in un
angolo. Fu allora che utilizzò la tecnica suprema dei
Leptys, che consisteva
nell’allargare i lati della bocca con le dita, per poi fare
una sonora
linguaccia. André iniziò a ridere contro voglia e
fu così che si ritrasformò in
lum rosso.
<<
Bravo Rayman! >>. Disse Betilla, che a sento riusciva a
volare <<
Ce l’hai fatta! >>.
Gli
Knaaren guardavano esterrefatti lo scenario di sconfitta che gli si era
presentato. Compreso che il più forte fosse lui, si
avviarono lentamente verso
l’uscita, per ritornare così nel deserto da dove
erano arrivati; mai più avrebbero
osato sfidare Rayman.
Ma
il
cielo era in procinto di frantumarsi ancora.
Betilla
indicò il cuore del mondo: << Rayman devi
ridargli energia, ora!
>>.
Rayman
arrivò veloce e circondò il cuore, cercando di
donargli tutta l’energia
necessaria per rianimarlo.
<<
Avanti… >>. Disse, donando sempre
più energia << Forza, riprenditi!
>>.
La
flebile luce che circondava il cuore divenne più forte, fino
a farlo tornare
dorato. Il cielo si ripristinò e Rayman tornò
normale.
<<
Ma… non sono passate cinque ore… >>.
<<
Hai utilizzato tutta l’energia della terra per ristabilire il
cuore del mondo,
Rayman. Una parte di essa tornerà nella pianura silenziosa,
mentre un’altra
parte si è ormai fusa con il cuore >>.
Rayman
si girò, guardando la sua creatrice: << Ce
l’abbiamo fatta di nuovo!
>>.
Betilla
sorrise: << No, tu ce l’hai fatta, Rayman
>>.
Detto
questo, i due si salutarono. L’eroe andò via,
mentre Betilla restò nel palazzo.
Appena ripresosi, il re dei Teens fece una domanda più che
plausibile: <<
E adesso chi pulisce tutto questo macello? >>.
Era
quasi giunta l’alba, e Rayman aveva intenzione di finire la
sua dormita. Raggiunse
lo stesso albero da dove aveva incominciato a dormire e si sedette,
poggiando
la schiena sul suo tronco. Si stiracchiò, pronto per il
meritato riposo, ma
dall’alto cadde Globox, il suo migliore amico, che sembrava
essersi appena
svegliato.
<<
Hei Rayman, come stai? Non sapevo stessi dormendo proprio sotto il mio
ramo
>>.
Rayman
lo guardò incredulo: << Globox… non
ti sei accorto di nulla?? >>.
Adesso
fu Globox a guardarlo strano: << E di cosa dovevo
accorgermi? >>.
Ma
Rayman era appena sprofondato in un sonno profondo, stanco come non
mai, mentre
Globox lo guardava con sguardo severo: << Prima mi
sveglia, poi si
inventa le cose e adesso mi dorme in faccia, come se dormire tutta la
notte non
fosse già stato abbastanza…
dormiglione… >>.
Spero
vivamente che vi sia piaciuta. E’ la mia prima fan fiction
ispirata ad un eroe
dei videogame: la melanzana Rayman :D
Spero
di ricevere delle recensioni. Voglio il vostro parere. Ciao :D
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