Angel's Heart, Demon's Blood

di Sugar_Ace
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eternità e secondi ***
Capitolo 2: *** Fantasmi ***
Capitolo 3: *** La promessa ***



Capitolo 1
*** Eternità e secondi ***


1-eternità e secondi

Angel ' s Heart , Demon ' s Blood

1- Eternità e Secondi
"Okamura-kun?"
Un giorno normale, alla True Cross Accademy.
"Okamura-Kun?
Lezioni noiose, insegnanti noiosi.
"Okamura-kun! Allora hai intenzione di svegliarti!
Rin si svegliò alzando di scatto la testa che aveva appoggiato sul libro :"A-ah...Scusi professore....Sì..." Passava l'indice sulla macchia di bava lasciata sulle pagine aperte del libro "Mi spiace...". Tra le risate generali il professore riprese a spiegare. Venti minuti più tardi, mentre aspettavano il professor Okamura, Rin stava per riaddormentarsi, nonostante i continui tentativi di Shiemi di impedirglielo. La porta della classe si aprì ed entrò Yukio seguito da due ragazzi :" Scusate il ritardo ragazzi, stavo aspettando di incontrare i vostri due nuovi compagni." disse Yukio appoggiando le suo cose sulla cattedra. Uno dei due ragazzi disse :" Vostri? Come, scusa? Non dirmi che tu sei il professore?" Yukio seccato dalla domanda rispose comunque in modo tranquillo, mentre preparava il materiale per la lezione :" Si, sono il professor Okamura, insegno farmacologia anti-demone, avendo conseguito il meister di Doctor, oltre a quello di Dragoon." Il ragazzo a queste parole spalancò gli occhi sbalordito e urlò indicando Yukio :" Maister? Dragoon? Ma, ma come è possibile, avrai un paio di anni in meno di me!" Sembrava avere tutte le intenzioni di fare a botte, ma il suo amico lo trattenne scusandosi sorridendo quasi imbarazzato :" Scusatelo...E' un po' irascibile..."                              
Quando il ragazzo si fu calmato, fece un inchino verso gli altri alunni :" Salve! Sono Fukazaki Akihito. Devo dare solo un esame per diventare Dragoon, ma sono dovuto tornare al primo anno di accademia perché ne ho perso una parte, e hanno deciso di farmelo recuperare solo ora...Molto piacere! Si inchinò di nuovo. Poi toccò all'amico :" E io sono Kurosaka Masashi e sono qui per lo stesso motivo di Akihito, ma ho intenzione di diventare Knight."    Finite le presentazioni i due ragazzi presero posto, e Yukio poté iniziare la sua lezione.
* * *
Durante l'ora di pranzo Akihito e Masashi stavano mangiando i loro bento all'ombra di un albero, quando vennero raggiunti dagli altri ragazzi della classe :" Non vorrete stare qui tutti soli! Possiamo unirci a voi, no?" Chiese Renzou, mentre già si stava sedendo accanto a Akihito. Rin prese posto accanto a Masashi, e lo squadrò con aria di sfida :"Anche tu vuoi diventare Knight, giusto?"- gli chiese -"Bhe, sappi che anche io lo diventerò! Anzi diventero il migliore di tutti gli Knight!" Bon lo riprese :"Abbassa la cresta Rin!" "L'unico che ha la cresta qui sei tu caro signor galletto!" Iniziarono a insultarsi mentre Masashi che era tra loro se la rideva. Akihito si mise ad urlare a sua volta :" Fate silenzio ragazzini! Vorrei mangiare in pace,se non vi dispiace!!" Ora erano in tre a litigare, ma Masashi richiamò la loro attenzione: "Scusate, ma sapete a chi appartiene quello schifo di limousine rosa?"  "Mmm...Davvero di pessimo gusto" Aggiunse Akihito. Rin disse :"E' la macchina del preside..."  Tutti guardarono in direzione della strada, seguendo con lo sguardo l'auto rosa: dai finestrini fumè si intravide il profilo di una figura sicuramente femminile, seduta in fondo a quella lunga macchina. "Sarà pure l'auto del preside, ma quella non era di certo il preside" constatò Masashi. Renzou ridacchiò :" Eh eh...Chissà se la nostra misteriosa signorina non sia in realtà l' "amica" del signor preside..." Rin, pensieroso disse :" Quel pagliaccio...Con una donna? No, non me lo vedo... A quale donna potrebbe mai piacere un uomo così....Rosa?
* * *
L'auto si arrampicava sulle strade scoscese che portavano all'abitazione del preside. La ragazza guardava dal finestrino la città che per due lunghi anni aveva cercato di raggiungere con tutte le sue forze. Quando la macchina si fermò davanti all'ampio portone del palazzo, una schiera di maggiordomi si mossero all'unisono e alcuni si occuparono delle valige, altri di andare ad aprire il portone e uno le apri la portiera e le porse una mano :"Ben arrivata signorina Hikari". La ragazza lo seguì in silenzio attraverso i corridoi del palazzo, finchè non giunsero davanti all'ufficio del preside, dove il maggiordomo le chiese di aspettare, mentre chiedeva al signor Faust se potesse riceverla. Dopo pochi secondi uscì dalla stanza,le fece cenno di entrare e si congedò. Il preside, seduto su una poltrona rosa, dava le spalle alla ragazza, e senza voltarsi le disse :" Sono felice che tu sia qui, hikari...Spero ti abbiano accolta con tutto il rispetto che meriti, mia cara." Lei non rispondeva, stringeva i pugni a testa bassa, sforzandosi di un urlare ciò che per due anni l'aveva tormentata, quella domanda che non aveva ancora risposta. "Perché non rispondi?" Le chiese senza ancora guardarla e lei cercando di rispondere, sussurrò "Perché...Perché tu..."                         
 "Come? Non sono riuscito a sentirti, scusa..."                                         

Hikari alzò la testa, furiosa e urlò :" Perché mi hai abbandonata, Mephisto? Perché quel giorno di due anni fa sei sparito senza più dare tue notizie? Ero diventata forse un peso troppo oneroso per te?" Aveva urlato con tutto il fiato che aveva in corpo, e ora ansimava, fissandolo con tutto il rancore e la disperazione che aveva nel suo cuore per tutto questo tempo"                  
"Hikari,io..."                                                                                              
"Credi che non lo sappia?"- disse in tono ironico, ma rassegnato- "Sei venuto qui per controllare il figlio di Satana, non è così? Non credere che non abbia capito nulla sul segreto che tu e padre Fujimoto avete custudito per quindici anni a questa parte...Ho passato troppo tempo con te per non accorgermi di nulla." Iniziò a singhiozzare :"Dopo avermi cresciuta per undici anni, hai capito che non potevo esserti utile, immagino..." Sentendola piangere Mephisto si alzò istintivamente, ma quando dopo essersi girato verso di lei, finalmente la vide, non riuscì a dire nulla. Era cresciuta tantissimo in quel lasso di tempo: la ricordava una bambina, minuta, sempre sorridente, con quei vestitini a fiori leggeri e svolazzanti, che correva a piedi nudi in giardino e curava i fiori...Quella che aveva davanti era una giovane donna nel fiore sella sua bellezza, abbigliamento curato e la matita che colava a causa delle lacrime. La guardava stupito, come se la vedesse per la prima volta :" Sorpreso, vero?" -disse asciugandosi le lacrime col dorso della mano- "per te questi due anni possono aver avuto la stessa durata di un secondo, ma a me sono sembrati un' eternità."      

      
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Salve! Ecco il primo capitolo della mia prima fanfiction su Ao no exorcist! (non che la mia seconda in assoluto degna di essere mostrata ad altri XD) Spero vi sia piaciuto, e spero anche che continuerete a seguire la mia storia^^
Che suspance...Ma non temete, nei prossimi capitolo tutto sarà spiegato!
Mi raccomando, recensite! ^^  
                                                                                                                     Grazie dell'attenzione. S.A.                   
                              

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Capitolo 2
*** Fantasmi ***


2-Fantasmi

 2-Fantasmi

I due nuovi studenti, dopo le lezioni, raggiunsero la stanza del dormitorio maschile che il preside aveva assegnato loro. Stavano ancora sistemando gli ultimi vestiti nell'armadio quando Akihito ricevette un messaggio da Renzou :" Venite all'ingresso del dormitorio alle 21"- lesse il ragazzo ad alta voce -"ci andiamo vero, Masashi?" sorrideva felice come un bambino. L'amico, molto meno entusiasta, disse:" Ho il presentimento che finiremo con il metterci nei guai..." Non curante della sua risposta, Akihito disse raggiante :"Lo prendo come un sì! Ah! il bagno lo uso prima io!" Urlò chiudendosi in bagno. "Come??" -gridò Masashi - " dannato!!!". Rassegnato si sedette alla scrivania per sistemare gli appunti presi durante la mattina                                             
Allo scoccare delle 21,i due ragazzi raggiunsero l'entrata del dormitorio, dove gli altri li stavano aspettando. Una volta radunata tutta la combriccola, Renzou spiegò il suo piano : voleva raggiungere una delle parti più alte, dopo la casa del preside di tutta la città, per avere una miglior visuale sul giardino della suddetta casa. Nessuno riusciva a capire il motivo di quella spedizione. Renzou sospirò e disse: " Voglio scoprire chi era quella ragazza nella macchina del preside! Su non fate quella facce! Prendetela come scusa per fare una bella festicciola di benvenuto ai nostri due nuovi compagni!". Per quanto la motivazione principale sembrasse futile ai più, partirono seguendo Renzou che, nella speranza di incontare una bella ragazza, era euforico e quasi correva, invitando gli altri ad affrettare il passo.Masashi lo chiamò e gli chiese :" Perché non hai invitato anche quelle due ragazze che sono in classe con noi? Kamiki e Mori...uhm...Mori..."                                                 
"Yama!" -aggiunse Rin - " Moriyama Shiemi."                                                                                    
 "Ecco, Moriyama! Davvero molto carina! Com'è il suo nome, scusa?"                                                  
  " Shiemi!" Rin sembrava davvero seccato. Akihito si mise a ridere : " Molla l'osso Mashima! Okamura le ha già messo gli occhi addosso!" Tutti iniziarono a ridacchiare mentre Rin, tutto rosso, continuava a ripetere :" Io?, no, no! Avete frainteso, a me non piace Shiemi!"  Le risate dell'allegra brigata furono interrotte da un cenno di Renzou " Siamo arrivati, fate silenzio" sussurrò ai compagni. Avevano raggiunto uno il luogo più vicino alla sommità della città delle Vera Croce accessibile a tutti, visto che da li in poi la strada diventava proprietà privata del preside. Si sedettero sull'erba di uno spiazzo separato dalla strada solo da una fila di cespugli: da li era visibile una piccola parte del enorme giardino della Maison del preside e, secondo le ipotesi di Renzou basate su non si sa quali dati,sicuramente le camere dovevano essere affacciate su quel lato. Gli altri ragazzi, ormai certi dell'inutilità di stare appostati come Renzou trai cespugli, aspettando la misteriosa ragazza, se sedettero in cerchio e tirarono fuori dagli zaini delle lattine e qualche dolcetto. Akihito propose :" Perché non raccontiamo qualche storia dell'orrore? Dopo tutto l'atmosfera è perfetta..." Lui amava qualsiasi cosa riguardasse l'horror, ne era davvero un esperto, infatti decise di raccontare una delle sue storie preferite che narrava di una bellissima fanciulla dai lunghi capelli biondi che venne brutalmente uccisa dal proprio fidanzato il giorno del matrimonio, ma il suo fantasma si vendicò uccidendo l'uomo e i suoi complici. Akihito era davvero un maestro di storie dell'orrore, e riuscì a intimorire i ragazzi, che però la misero sul ridere. Renzou era ancora tra i cespugli, quando ad un certo punto chiamò i compagni con voce tremante :" Ragazzi...Venite a vedere!!" Tutti si precipitarono a vedere che cosa avesse mai spaventato così tanto il loro amico. Nel giardino vagava una figura completamente bianca, che sembrava brillare alla luce della luna : la pelle, il kimono e anche i capelli così lunghi da confondersi con il vestito, erano bianchi e luminosi.                                                                                                                      
-"Ma, ma quello, è un fantasma!"
- " Smettila Konekomaru, i fantasmi non esistono"
-"E se fosse la ragazza della storia di Akihito?"
- "Ma va, è impossibile! Anche se in effetti dicono che lo spirito di quella fanciulla sia ancora intrappolato sulla terra per soddisfare la sua sete di vendetta"
-" Ecco, lo sapevo! Ci ucciderà! "
-" E se fosse una ragazza albina vestita di bianco?"
-"Bon, è impossibile!" risposero tutti in coro dopo il momento di panico iniziale.
La donna continuava a passeggiare nel giardino ma ad un tratto si fermò e guardò fisso nella loro direzione. Rin disse con voce quasi impercettibile :" Dite che ci ha visti?" Bon gli rispose "E' impossibile Rin! E' buio pesto, siamo piuttosto lontani da lei ed in più nascosti da questi cespugli, quindi non credo che..." Bon si ammutolì di colpo quando vide la ragazza svanire in un secondo. I ragazzi si alzarono in fretta, raccolsero gli zaini e iniziarono a correre nella direzione opposta alla casa. " Era davvero un fantasma!" Urlò Konekumaro ansimando per la corsa :"Questo non lo so, ma andiamocene prima di ritrovarcela alle spalle!" disse Renzou, anche sta volta in capo alla comitiva. Corsero praticamente fino all'entrata del dormitorio, dove si divisero e raggiunsero le proprie stanze.

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Salve! Mi scuso per il ritado della pubblicazione del secondo capitolo, ma ho avuto un sacco di problemi in queste settimane, spero che d'ora in poi riesca ad essere più rapida e regolare...
Mi raccomando, recensite ^^          
                                                                                Grazie della pazieza, S.A.

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Capitolo 3
*** La promessa ***


3-La promessa
3- La promessa
La notte del suo arrivo Hikari la spese vagando come un fantasma  nel giardino del palazzo; amava i fiori, gli animali, la natura in generale, forse perché in essa aveva sempre trovato un muto conforto . Camminava a piedi nudi sull’erba fresca, sfiorando con le dita e con i lembi del kimono bianco ogni petalo e ogni foglia sbocciati in quel giardino. Stava ripensando al discorso avuto con Mephisto quel pomeriggio : pur avendo trovato alla fine la forza di chiedergli il motivo del suo abbandono, non ricevette una vera risposta, ma solo tante belle frasi ricche di retorica, ma vuote di qualsiasi coinvolgimento emotivo da parte sua, che ancora le parlava tenendo le distanze. “Non mi interessa il tuo retoricume Mephisto,” – gli aveva detto- “dimmi la verità, per una volta!” . “Tipico”, pensò mentre osservava una rosa : lui non diceva mai la verità , aveva un modo di parlare subdolo e tortuoso . Anche se lei aveva vissuto la maggior parte della sua vita con lui, stentava ancora a capire quando fosse sincero e se mai lo fosse stato con lei. Sospirò :” Sei una stupida!”  disse a se stessa, come faceva a sentirsi ancora così legata a lui, dopo tutto quello che le aveva fatto? Dopo tutte quelle menzogne? Sentì il bisogno improvviso di muoversi, e riprese a camminare nervosamente . Sapeva che non sarebbe mai riuscita a rompere quel legame: dal giorno in cui l’aveva trovata tra le macerie fumanti della sua casa e salvata portandola con se e crescendola, lui era entrato a far parte della sua vita e sebbene facesse lunghe assenze per motivi sempre troppo vaghi, incomprensibili per una bambina, tornava da lei, anche per un solo giorno, ma tornava da lei. E a lei, lo sapeva, si reputava una stupida per questo, ma a lei questo bastava. Anche quel giorno, dopo due anni di inspiegabile lontananza , di tristezza e odio per questo abbandono, le era bastato che Mephisto all’improvviso l’abbracciasse, dopo tutte quelle parole inutili finalmente eliminò la distanza tra loro, e la strinse  a se portando la testa di lei sul suo petto :” Mi dispiace Hikari, davvero…Tu…Oh perdonami, tu non puoi sapere ..Mi dispiace…” Hikari lo sentiva, il cuore glielo suggeriva, era sincero, ne era certa, il suo istinto raramente sbagliava, sta volta era davvero sincero.
Un rumore la fece trasalire : erano delle voci provenienti dalla strada. Hikari scorse un gruppo di ragazzi nascosti tra i cespugli. Si spostò con una velocità superiore a quella di qualsiasi essere umano, nascondendosi dietro ad una siepe. Dopo qualche istante sentì i ragazzi scappare di corsa. " Devo averli proprio spaventati!" pensò ridacchiando. Sentì un leggero rumore dietro di lei e si girò di scatto: restò qualche secondo immobile, trattenendo il respiro "Amaimon!" Scattò in piedi e si buttò tra le braccia del demone, che rimase rigido.
"Sei riuscita a raggiungerci, finalmente" La sua voce era sempre così piatta, apatica, i suoi occhi vuoti. Amaimon sembrava non provare mai alcuna emozione, tranne durante un combattimento. Lei ancora abbracciandolo alzò la testa e lo guardò dolcemente :” Sì, e devo ringraziare te se vi ho trovati.” Il demone durante quei due anni era riuscito a passare qualche informazione ad Hikari, con difficoltà, visto che Mephisto non voleva che lei li trovasse. Anche il re della terra aveva sempre fatto parte della vita della ragazza, lei gli voleva bene come ad un fratello e anche lui, a suo modo le voleva bene. Lei ne era certa ogni volta che Amaimon rinunciava alle gelatine zuccherate alla pesca per regalarle a lei, sapendo che lei le adorava. Hikari lo liberò dal sua abbraccio :” So che tu sei coinvolto nel piano di Mephisto, qualunque esso sia. Non so ancora cosa lui voglia da Rin, ma in ogni caso… Quando mia madre morì, mi fece promettere solennemente di proteggere i due figli di satana . Non so il perché me lo chiese, forse aveva sentito il potere di Satana diventare sempre più forte, dopotutto è stato lui ad ucciderla…Chi lo sa. Ad ogni modo io rispetterò le sue volontà, quindi sappi che se tu, o Mephisto cercherete di fare del male a Rin o Yukio, vi fermerò con le mie mani.” Parlò con voce ferma, fissandolo negli occhi. Per tutto il tempo lui non aveva cambiato espressione. Lei era certa che prima o poi si sarebbe scontrata con lui, e questo la faceva soffrire enormemente, ma nulla la faceva soffrire come vedere la sua indifferenza .
Amaimon le chiese , cambiando discorso come nulla fosse :” E ora cosa farai? Vivrai nella casa di Mephisto?”
“Si, ma non farò la mantenuta. Ho chiesto a Mephisto di cercarmi un lavoro, uno qualsiasi, e visto le mie ampie conoscenze in demonologia, da domani la insegnerò nella scuola per esorcisti . Avrei preferito non vivere in casa con lui, ma…” Fece una pausa “Si è fatto molto tardi, è meglio che io rientri. E’ stato bello rivederti Amaimon”
“Si Hikari. Anche per me.”

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Salve! 
Sono davvero, davvero dispiaciuta per il lungo tempo che intercorre tra la pubblicazione di un capitolo  e quello successivo, ma la scuola (ultimo anno di liceo)  mi impegna davvero molto. Temo che il quarto capitolo uscirà tra parecchio tempo. Mi piacerebbe avere un modo per avvisarvi di tutti questi ritardi….Ma non temete! Non ho intenzione di smettere di scrivere questa fanficion, e sono determinata a concluderla!
Grazie mille per le recensioni!(si commuove) Spero di riceverne tante altre :3
                                                   A tra poco!(si spera)   S.A.

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