Nuestra historia

di Cry_2618
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nuestra historia


100 anni, ogni 100 anni c’è un’eclissi
ogni 100 anni i due vampiri prescelti
escono dalla loro tana per cacciare,
quatto ragazzi legati insieme dal destino
quattro vampiri che sono destinati a rincontrarsi
dopo 100 anni
che sono diventati vampiri.

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Capitolo 2
*** 1 ***


Cap. 1
13 Settembre 1912
Nella città di Buenos Aries vivevano quattro ragazzi, il primo era biondo con gli occhi azzurri, aveva un carattere un po’ ribelle ed era un donnaiolo di prima categoria, Pablo Bustamante, figlio del sindaco della città, la seconda era una ragazza dai capelli rossi e occhi scuri, lei era una ragazza ribelle e dallo spirito libero, Marizza Pia Spirito, figlia di Sonia Rey, la terza è una ragazza un po’ vanitosa e viziata ma sa essere dolce e sensibile, ha i capelli lunghi e biondi e occhi azzurri, Mia Colucci, figlia di Franco Colucci che si è risposato, dopo la morte della moglie, con Sonia Rey madre di Marizza, il quarto è un ragazzo sai capelli neri e occhi scuri, ha un carattere vendicativo ma sa essere anche molto dolce, Manuel Aguirre, venuto dal Messico all’età di 5 anni.
Questi quattro ragazzi non hanno niente in comune, eppure il destino ha deciso di unirli, di farli diventare amici e compagni di avventura.
Casa Colucci ore 19.00, due ragazze si stavano preparando per la festa che si sarebbe tenuta quella sera, intanto parlavano animatamente di  come sarebbe stata l’eclissi di quella stessa sera.
Marizza: Per te come sarà l’eclissi Mia?
Mia: Non lo so, so solo che è un fenomeno che capita ogni 100 anni
Marizza: Grazie lo sapevo anche io che capitava una volta ogni 100 anni, io intendevo: Per te che cosa succederà?
Mia: Io sapevo che durante le eclissi i due vampiri prescelti escono allo scoperto confondendosi tra la gente.
Marizza:*si gira verso Mia* E questo adesso chi te l’ha messo in testa?
Mia:* prende una cosa dal cassetto* Questo *girandosi e mostrando il libro* Eclissi e Vampiri, libro molto interessante
Marizza:*si tocca la fronte con la mano* Mia *alza gli occhi e la fitta* hai 16 anni…
Mia: Si
Marizza: COME CAVOLO FAI A CREDERE ANCORA A QUESTE COSE?
Mia: Va bene, calma
Marizza: Dai su prepariamoci che alle 20.00 inizia la festa
Mia: Si si
Le due ragazze si prepararono, Mia indossava un vestito rosa lungo fino a terra senza maniche o spalline, un golfino a maniche lunghe fuxia con delle scarpe con i tacchi bianche,  i capelli erano lasciati sciolti e mossi; Marizza indossava un vestito arancione lungo fino a terra con le bretelle, un golfino a maniche lunghe giallo con delle scarpe con i tacchi bianche, i capelli erano legati in una coda alta di cavallo ed erano lisci. Le due ragazze dopo essersi preparate andarono di sotto dai loro genitori
Mia: Allora papà, quindi tu ci porti alla festa e poi ritorni a casa?
Franco: Si, devo controllare Sonia e il bimbo, infondo è vostro fratello
Marizza: Si è vero, però adesso andiamo ok?
Franco: Si si andiamo
I tre andarono nel luogo deve si sarebbe tenuta la festa, li salutarono il padre ed entrarono, il locale era pieno di gente, mentre stavano camminando andarono a sbattere contro qualcuno, erano due ragazzi, uno biondo con gli occhi azzurri e l’altro moro con gli occhi nocciola
??: Ehi sta attenta ragazzina*disse il biondo*
Marizza: Ma sta attento tu
??: Tutto bene signorina?
Mia: Si si grazie
??: Comunque io sono Manuel Aguirre e lui è Pablo Bustamante
Marizza: Piacere io sono Marizza e lei è Mia
Pablo: Beh non vi abbiamo mai visto da queste parti vi siete trasferite da poco
Marizza e Mia si guardarono
Marizza: In realtà qui ci siamo nate e vissute
Mia: Abitiamo qui da 16 anni
Manuel: Non fate caso al mio amico è un po’ tonto
Marizza: Me ne sono accorta
Pablo: Fa poco la spiritosa ragazzina
Marizza: No chiamarmi ragazzina ho 16 anni
Pablo: E io ne ho 17 quindi sono più grande di te e devi portarmi rispetto
Marizza: Io porto rispetto a chi mi pare
Intanto Mia e Manuel guardavano la scena divertiti
Manuel: Mia ti va di ballare?
Mia: Certo con molto piacere
I due si avviarono nella pista e cominciarono a ballare
Marizza: Idiota
Pablo: Cretina
Marizza: Stupido
Pablo: Pazza
Marizza: Scemo
Pablo: Ti va di ballare
Marizza: Si
Così anche Marizza e Pablo cominciarono a ballare
Intanto Mia e Manuel parlavano
Mia: Manuel che ne dici di diventare amici?
Manuel: Certamente Mia, mi fa molto piacere questa proposta
Mia: Posso chiamarti Manu?
Manuel: Certo
I due si guardarono e sorrisero
Intanto l’eclissi stava cominciando e i quattro ragazzi per non perdersela uscirono fuori a guardarla, quando Marizza e Mia sentirono un grande male alla testa, lo stesso valse per Manuel e Pablo, per il dolore chiusero gli occhi e quando li riaprirono al posto del loro solito colore i loro occhi erano di un colore rosso, un rosso scuro, i quattro si guardarono e rimasero stupiti
Mia: Ma che è successo perché avete gli occhi rossi?
Marizza: Potremmo farti la stessa domanda
Mia: Cosa??? Anche io ho gli occhi rossi?
Manuel: Si
Pablo: Ma io ho una sete… di… sangue
Marizza: Ma che schifo!! Manco fossi un…*Sgrana gli occhi*…un… VAMPIRO
Mai: Marizza… il libro diceva che i quattro prescelti si sarebbero trasformati in vampiri durante un’eclissi!!
Marizza: Ma è una cosa impossibile…cioè non può essere… Mia… Non possiamo più tornare a casa, matteremmo in rischio la vita dei nostri genitori e di nostro fratello
Mia: Già…
Manuel: Che ne dite di scappare insieme?
Pablo: Tanto non potremmo tornare a casa neanche noi
Le due ragazze si guardarono poi annuirono. I quattro ragazzi tornarono a casa a prendere dei vestiti più comodi e prendere degli zaini con dei cambi, Marizza si mise dei jeans corti e una camicetta bianca senza maniche che le scopriva la pancia, un paio di scarpe da tennis bianche, i capelli erano sciolti; Mia invece si era messa  dei pantaloncini di velluto nero, una camicetta rosa a mezza maniche, delle scarpe da ginnastica bianche, i capelli erano sciolti e lisci; Maniel aveva dei jeans blu scuro, una maglia a maniche corte nera, Pablo dei jeans blu chiaro e una maglietta a maniche corte bianca. I quattro ragazzi si rincontrarono davanti alla chiesa e se ne andarono tutti insieme. 

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Capitolo 3
*** 2 ***


Cap. 2
13 Settembre 2012
Quattro ragazzi erano davanti a un istituto, era il loro primo giorno di scuola
??: Però… non male come istituto
??: Ma dai è enorme ma dove l’hai trovato Manu?
Manuel: Sinceramente non lo so ragazzi
??: Ma non ne potevamo scegliere uno più piccolo
??: Marizza di che ti lamenti? Più è grande e più ci sono prede
Marizza: Pablo la smetti di pensare solo a bere e a sfamarsi?
Pablo: Ma dai!!!! Che c’è di male?
??: C’è di male che per colpa tua ce ne siamo dovuti andare da moltissime scuole!
Pablo: Mia!! Anche tu!!
Mai: Anche tu cosa? Siamo andati in spagna e hai fatto fuori 10 ragazze, in Francia e ne hai fatte fuori 3, in Italia e ne hai fatte fuori 6, in America ne hai fatte fuori 5 e poi siamo andari in Messico e li ne hai fatte fuori 6! Mentre noi tutti e tre insieme ne abbiamo fatte fuori solo 6!
Pablo: Ehi non è colpa mia
Marizza: No è colpa tua! E per fortuna che fino al 1999 siamo rimasti nascosti ad allenarci
Manuel: E basta litigare! Va bene è vero Pablo ha esagerato con le vittime però poteva succedere
Mia: E allora perché a noi non è successo?
Manuel: Non lo so
Intanto Marizza sta per attraversare la strada ma il quel momento passa un camion e la sta per investire, Pablo la ritira  a se stringendola forte
Pablo: sei una cretina
Marizza: Il cretino sei tu che non la smetti mai un minuto di insultarmi
Pablo: Tu sei una pazza
Marizza: Scemo
Pablo: Idiota
Marizza: Imbecille
Mia/Manuel: BASTA VOI DUE
Mrizza/Pablo: Ok
Mia: Ma non sono carini Manu?
Manuel: Si è vero fanno finta di odiarsi ma in realtà si amano
Mia: oh amorino mio non li trovi adorabili?
Manuel: Si è vero tesoruccio
Intanto Marizza e Pablo li guardavano stupiti
Marizza: Aspettate un attimo… va bene che sapevamo che eravate fidanzati… ma noi due *disse indicando Pablo e lei* non credo che potremmo mai avere una storia
Pablo: Si la pazza ha ragione
Mia: Oh andiamo Marizza, Pablo, non nascondete quello che avete nel cuore
I due non risposero si limitarono ad abbassare lo sguardo
Manuel: Dai adesso andiamo che sono le 6.30 e tre poco sorge il sole
Mia: Si è vero andiamo amoruccio *lo bacia*
Mia e Manuel restano a baciarsi fino a che Marizza non li chiama, i quattro entrano nel collegio e si dirigono verso lo studio del preside
Dunoff: Bene ragazzi voi dovete essere i nuovi alunni
Pablo: Si
Dunoff: Bene perché siete tutti e quattro del terzo anno
Marizza: Terzo anno???
Dunoff: Si! Problemi?
Mia: No, no assolutamente *pensando* in realtà saremmo tutti un anno più avanti
I ragazzi se ne vanno nella classe dove si presentano
Marizza: Piacere io sono Marizza Pia Spirito ho 15 anni
Mia: Piacere io sono Mia Colucci e ho 15 anni
Manuel: Piacere io sono Manuel Aguirre e ho 16 anni ma per motivi personali ho saltato un anno
‘Pablo: Io sono Pablo Bustamante e ho 16 anni e come Manuel ho saltato un’anno per motivi personali
Santiago: Bene allora Spirito e Bustamante nei due banchi vuoti a destra mentre Colucci e Aguirre
I quattro di vanno a sedere
Marizza: Pablito non sei felice che siamo compagni di banco?
Pablo: Certo felicissimo*in tono ironico*
Marizza:* Lo guarda male* Per me è lo stesso avrei preferito stare vicino a uno sconosciuto
Pablo: Ma dopo avresti resistito all’odore del sangue?
Marizza: Guarda che io non sono come te
Pablo: Ma se a stento adesso riesci a non bere i mio
Marizza: E cosa te lo fa pensare?
Pablo: Che i tuoi occhi sono rossi
Marizza: Davvero?
Pablo: Si!
Marizza si concentra chiudendo gli occhi per poi riaprirli
Marizza: Li ho ancora rossi?
Pablo: Si e non credo che questa volta ti passi facilmente
Marizza: E adesso cosa faccio?
Pablo: Non sono affari miei
Marizza: Odioso!!
Intanto Mia e Manuel
Mia: Amore stiamo di banco insieme
Manuel: Già tesoruccio
Mai: Sai una cosa? Ancora mi ricordo quando ci siamo messi insieme
Manuel: Si anche io
*Inizio flashback*
Erano passati diversi mesi da quando i quattro ragazzi erano scappati di casa, Mia e Manuel erano andati a raccogliere la legna mentre Marizza era andata a caccia e Pablo era ad accendere il fuoco.
Mia: Allora come mai questo silenzio Manu?
Manuel:… è che in questo periodo ho capito una cosa
Mia: Davvero cosa?
Manuel: Che… che… anche se sembra strano… io…io ti…si ecco vedi io ti… IO TI AMO
Mia: Davvero?
Manuel: Si, lo so che è strano, perché per come sapevo io i vampiri non sentono emozioni
Mia: Ma noi si simo vampiri ma siamo anche umani
Manuel: Non capisco
Mia: Che possiamo scegliere quando essere vampiri e quando essere umani, ma quando abbiamo troppa sete ci viene naturale essere dei vampiri
Manuel: Ah ho capito… ma adesso la tua risposta
Mia: Sciocchino non c’è bisogno della risposta basta questo
Mia bacia Manuel e lui risponde lasciando cadere la legna che avevano raccolto, restano li ancora per qualche minuto poi riprendono la via del ritorno
Manuel: Ma adesso siamo fidanzati?
Mia: Si certo tesoruccio
I due tornano nel luogo dell’incontro e danno la notizia hai loro due amici.
*Fine Flashback*
Mai: Manu ti amo tanto tanto tanto
Manuel: Anche io amore
Così la lezione continuò mentre Marizza era sempre più preoccupata per i suoi occhi e per la sua sete, perché sapeva bene che in quel momento Pablo aveva ragione, non ce l’avrebbe fatta ancora per molto.

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Capitolo 4
*** 3 ***


Cap. 3
La lezione passava molto in fretta e Marizza aveva sempre più paura che qualcuno vedesse i suoi occhi rossi, Pablo ogni tanto la guardava anche lui un po’ preoccupato
Pablo: Marz tutto a posto?
Marizza: No, non è tutto a posto anzi tutto il contrario, fra poco suonerà la campanella per la ricreazione e io mi trovo in questo stato
Pablo: Vuoi un mano?
Marizza: Cosa potresti fare tu?
Pablo: Visto che non vuoi uccidere nessuno… beh…ecco… potresti…si, potresti bere il mio di sangue
Marizza: Si certo*ironicamente* così dopo uccido te…. No grazie
Pablo: Era per dare un aiuto isterica
Marizza: Si scusa è che sono nervosa
Pablo: Ti capisco infondo è da tanto che non ti trasformi in vampiro
Marizza: Già infatti oddio  e a-adesso che faccio?
Pablo: Io credo che in infermeria ci siano delle provviste di sangue
Marizza: E perché ci dovrebbero essere?
Pablo: E io che ne so, ho tirato a caso! Ma andare a vedere non fa male
Marizza: Si certo e come facciamo ad uscire?
Pablo: Al mio tre fa finta di svenire
Marizza: Ma cosa? Ok a dopo le spiegazioni
Pablo: Bene 1, 2, 3
Marizza sta per cadere dalla sedia e Pablo la prende per il polso
Santiago: Bustamante che ha Spirito?
Pablo: Non so è svenuta all’ improvviso
Santiago: Portala in infermeria
Pablo prende in braccio Marizza e la porta fuori, quando sono abbastanza lontani dalla classe Marizza apre gli occhi
Marizza: Ok adesso puoi anche mettermi giu
Pablo: E se non volessi
Marizza: Ho detto mettimi giu
Pablo: No, sei svenuta e potresti risvenire
Marizza: Pablo era una finzione me lo hai detto tu
Pablo: Semplicemente non voglio
Marizza: *lo guarda male* M-E-T-T-I-M-I G-I-U!!!
Pablo: No e poi siamo arrivati in infermeria
Marizza: ODIOSO
Pablo: Grazie per il complimento
Pablo stende Marizza nel lettino, l’infermiera non c’era per cui avevano la strada spianata
Pablo: Allora vediamo un po’ in giro
Pablo controlla gli armadietti, intanto Marizza si alza dal lettino e si diresse verso Pablo che era di spalle, poggia la fronte sulla sua schiena e lo abbraccia da dietro, Pablo si gira e l’abbraccia
Pablo: A cosa devo questo abbraccio?
Marizza: Grazie cretino
Pablo: Prego
Intanto in classe Mia e Manuel parlavano
Mia: Per te che sarà successo a Marizza?
Manuel: Non lo so ma per sicurezza vai a vedere
Mia: Si si*alza la mano* Professore posso andare al bagno?
Santiago: Se è proprio urgente vai
Mia esce e si dirige in infermeria quando entra trova Pablo e Marizza abbracciati e sorride andando via, ritornò in classe
Manuel: Allora come sta?
Mia: Direi che sta molto bene, sai li ho trovati abbracciati erano carinissimi
Manuel: Per te ce l’hanno fatta a dichiararsi?
Mia: Ma non so ma non credo, sono troppo orgogliosi per ammettere quello che gli sta succedendo
Manuel: Già!
Intanto Marizza e Pablo si erano staccati dall’abbraccio e stavano cercando le provviste di sangue e dopo un po’ le trovarono e Marizza ne bevve un po’
Marizza: Grazie di tutto Pablo io…io non so come ringraziarti
Pablo: Beh adesso l’importante è che i tuoi occhi sono ritornati di nuovo marroni
Marizza: Ci mancherebbe che non fossero ritornati marroni
Pablo: Ahahahah comunque un modo per sdebitarti c’è
Marizza: Quale?
Pablo: Un bacio
Marizza: Un bacio???
Pablo: Si un bacio come questo
Pablo la bacia e lei risponde poi Marizza piano piano si stacca e abbassa la testa
Marizza: Che ne dici di ritornare in classe?
Pablo: Si, andiamo
I due si diressero in classe
Santiago: Allora Spirito come sta?
Marizza: Meglio professore
Mia: Si si sta stupendamente non vede?
Manuel: Si e anche Pablo sta stupendamente chissà come mai
Marizza: Che vorreste insinuare
Mia/Manuel: Niente
Pablo: Sarà meglio per voi
Classe: Ahahahahahah
Marizza: *Sottovoce* Ma che hanno da ridere
Pablo: Abbiamo fatto una scenetta comica
Marizza: Questa volta devo darti ragione!
I due si sorrisero e si misero al loro posto seguendo la lezione.
Poco dopo suonò la campanella della ricreazione e i quattro ragazzi fecero amicizia con i loro compagni di classe, poi si divisero i ragazzi con i ragazzi e le ragazze con le ragazze
Luna: Mia, Marizza potete farci un piacere?
Mia: Certo diteci
Feli: Beh ecco vedi… Julieta e Paula due ragazze del quinto hanno pensato di fare una sfilata
Lujan: Sono le ragazze più carine del collegio per adesso
Vico: Quindi abbiamo pensato che voi due, visto che siete molto carine, potreste partecipare alla sfilata come modelle
Luna: E farla pagare a quelle due vipere
Vico: Che ne dite?
Marizza e Mia su guardarono poi annuirono e fecero un sorriso
Intanto i ragazzi stavano parlando
Marcos: Ragazzi voi lo sapete che oggi Paula e Julieta, le più carine della scuola, faranno una sfilata di moda?
Pablo: Davvero?
Nico: Si e noi ci andiamo venite anche voi?
Pablo/Manuel: Si
Così i ragazzi si diressero nel luogo della sfilata, come anche le ragazze, poco dopo partì la musica e Paula e Julieta cominciarono a sfilare, la prima fu Paula che portava una mini gonna di jeans e una maglietta senza maniche nera con dei stivali con il tacco neri, poi sfilò Jiulieta che portava una mini gonna rossa e una maglia bianca anche lei portava degli stivali con il tacco ma bianchi; i ragazzi erano rimasti tutti a bocca aperta nel vederle, poi la musica cambiò e dalle scale scese Mia con un vestito corto rosa, senza maniche che si allacciava dietro al collo e lasciava la schiena scoperta, delle scarpe con il tacco bianche, i capelli erano lasciati sciolti e mossi, ed era leggermente truccata; poi scese Marizza che portava anche lei un vestito corto arancione senza maniche o bretelle, una fascia fina sotto il seno gialla e delle scarpe con il tacco bianche, i capelli erano raccolti in una cosa alta di cavallo lisci ed era anche lei leggermente truccata, al passare di Mia e Marizza, Pablo e Manuel rimasero a bocca aperta come gli altri del resto, poi presero il microfono e parlarono
Mia: Allora come vi è sembrata la sfilata? Si è vero è vero Paula e Julieta sono molto carine ma siamo meglio noi o loro?
Ragazzi: VOIIII!!!!!
Ragazzo: Siete le più carine della scuola ragazze
Razazzo2: Siete per caso scese dal cielo?
Marizza: Beh grazie per i complimenti ma adesso dobbiamo proprio andare bay bay
Mentre se ne andarono incrociarono lo sguardo di Paula e Julieta che erano invidiose che le due nuove arrivate fossero più belle di loro due; le ragazze intanto andarono a cambiarsi ed indossarono la di nuovo la divisa, proprio in quel momento dalla porta entrò qualcuno,
Mia: Allora come vi siamo sembrate?

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Capitolo 5
*** 4 ***


Cap.4
Mia: Allora come vi siamo sembrate?
??: Siete state bravissime ragazze
??: Eravate stupende
Marizza: Modestamente Mia è bellissima
Mia: Ma non solo io anche tu quando ti ci metti sei un vero schianto
Marizza: Questo lo dici tu
Mia: No non è vero lo dice anche Pablito vero?
Pablo: Beh ecco… si certo Marz… tu sei molto bella
Marizza: Grazie Pablo
Mia: Amoruccio lasciamo i due piccioncini da soli
Manuel: Si cara così almeno si dichiarano
Marizza/Pablo: Ma che dite???*si guardano* smettila di ricopiarmi
Mia: Vedi Manuelito sono anche telepatici
Manuel: Si amore sono perfetti l’uno per l’altro
Detto questo Mia e Manuel escono dalla stanza lasciando Marizza e Pablo da soli
Marizza: Beh io vado
Marizza sta per uscire quando sente una stretta al braccio, si gira e Pablo l’abbraccia cingendoli la vita, Marizza ricambia l’abbraccio allacciando le braccia dietro il collo di lui e mettendo la testa sul suo petto
Pablo: Sai non sopporto che litighiamo
Marizza: Neanche io ma mi viene naturale, credo di essere troppo orgogliosa per ammettere che hai ragione
Pablo: No non credere perché lo sei
Marizza: Senti bene niente offese chiaro?
Pablo: Chiaro come l’acqua
Marizza: Ti voglio bene
Pablo: Anche io *pensando* Ma che io non ti voglio bene io ti amo
Marizza:*pensa* Perché ogni volta che lo abbraccio mi batte forte il cuore? Che mi sta succedendo?
I due dopo un po’ si staccano e si guardano negli occhi
Intanto Mia e Manuel se ne stavano abbracciati sulle scale del collegio a parlare
Mia: Manuel per te ce la faranno a dichiararsi prima o poi quei due?
Manuel: Sai non ne ho la minima idea, so solo che Pablo ha capito da un pezzo che quello che prova per Marizza non è un affetto ma che va ben oltre l’amicizia ma a Marizza bisogna dargli una spintarella per farglielo capire
Mia: Bene ci penso io a Marizza
Manuel: Ok così almeno stiamo calmi e tranquilli sapendo che si sono chiariti
Mia: Non sai quanto ti amo Manuelito
Manuel: Anche io ti amo tantissimo
I due si baciano poi si dirigono in camera e trovano Pablo e Marizza parlare tranquillamente
Mia: WOW!!!
Marizza: Mia perché quel “Wow”?
Mia: Vedere voi due parlare civilmente senza litigare… è una cosa STORICA
Pablo: Ma no che dici!!
Marizza: Comunque Mia devo dirti una cosa importantissima
Mia: Allora dimmi
Marizza: Se i due gentilissimi signori se ne vanno te lo dico
Manuel/Pablo:*si guardano confusi* Ok vi lasciamo sole
I ragazzi se ne vanno chiudendo la porta alle loro spalle e le ragazze restano li a parlare
Mia: Allora cosa mi devi dire?
Marizza: Più che altro è una domanda
Mai: V bene dimmi
Marizza: Vedi, quando senti qualcosa di strano quando stai vicino a una persona cosa vuol dire?
Mia: Che vuol dire strano?
Marizza: Quando senti il cuore battere forte, quando non riesci a far altro che pensare a lui, che quando state insieme è come se tutto il mondo svanisse, e tu senti qualcosa crescere nello stomaco è come una sensazione dolce e delicata ma allo stesso tempo impetuosa e che piano piano raggiunge il cuore.
Mia: MARIZZA!!!!!!!!!!!
Marizza: Che c’è?
Mia: Ma non capisci?
Marizza: Cosa dovrei capire?
Mia: Marizza ti sei innamorata
Marizza: Cosa? Io innamorata? Di uno dei miei migliori amici?
Mia: Uno dei tuoi migliori amici?
Marizza: Ho detto così?
Mia: Si
Marizza: Mia ma allora è vero!! Mi sono innamorata di…di…
Mai: Di??
Marizza: Mi sono innamorata di Pablo
Mia: Che bello!! Finalmente l’hai capito!!
Marizza: Cosa?
Mia: Ma dai è da 83 anni che io e Manu sappiamo che tu e Pablo morite uno per l’altro
Marizza: Se lo dici tu ti credo
Mia: E quando glielo dirai?
Marizza: Non glielo dirò
Mia: Cosa? E perché?
Marizza: Non mi sento pronta per dirglielo mi spiace Mia
Mia: Ok ma al più presto glielo dici ok?
Marizza: Si ok ok
Intanto dietro la porta c’erano due ragazzi che avevano origliato tutto la conversazione avvenuta dalle due ragazze e adesso se ne stavano andando tranquillamente nella loro stanza.

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Capitolo 6
*** 5 ***


Cap. 5
I due ragazzi se ne ritornarono nelle loro stanze tranquilli anzi solo uno era tranquillo l’altro era piuttosto agitato
??: Calmati accidenti così non risolvi niente
??: Ma adesso come mi comporto con lei Manu?
Manuel: Ti comporti come se non avessi sentito quello che hanno detto
??: Ma è impossibile cioè…
Manuel: Calma prima di tutto Pablo ok?
Pablo: Ok ma… è che lei mi piace molto e adesso che so che lei è innamorata di me sono un po’ ansioso
Manuel: Allora facciamo così ok? Tu adesso bussi alla stanza e dici a Mia che gli devo parlare, io la tengo occupata e tu dici a Marizza quello che devi dirgli
Pablo: Ok allora gli dico che l’aspetti sulle scale
Manuel: Si e ora vai
Pablo se ne va e Manu si siede nelle scale; intanto nella camera delle ragazze qualcuno bussa
Mia: Avanti
Pablo:*entrando* Mia Manuel mi ha detto di raggiungerlo nelle scale
Mia: Ah ok! Tu però fa compagnia a Marz sai è in un momento difficile
Marizza: Cos… aspetta Mia
Intanto Mia se ne era andata chiudendo la porta a chiave e lasciando Marizza e Pablo da soli
Marizza: allora come va?
Pablo: Bene
Marizza/Pablo: Senti devo dirti una cosa *si guardano* Comincia tu
Pablo: Vai comincia prima tu
Marizza: No no vai prima tu che è meglio
Pablo: Ok… *si siede accanto a lei* Ecco è un po’ difficile da spiegare e non so proprio da che cominciare
Marizza: Che ne dici se cominci dall’inizio
Pablo: Si ecco… da quando ci siamo incontrati ho capito che tra noi due era destinato a nascere qualcosa, qualcosa di forte e indissolubile, ecco vedi io credo di…di essermi innamorato di te
Marizza rimase stupita da quelle parole, sapeva cosa rispondere ma non si sarebbe mai aspettata che fosse lui a fare il primo passo
Marizza: Ecco io… credo… si anche io credo di essermi innamorata di te
Pablo: Sai che sono passati esattamente 100 anni da quando ci siamo incontrati?
Marizza: Si lo so! Aspetta… hai detto che sono passati 100 anni?
Pablo: Si perché?
Marizza: L’eclissi, oggi ci sarà l’eclissi
Pablo: Si è vero
Marizza: Per te cosa succederà?
Pablo: Non lo so l’ultima volta ci siamo trasformati in vampiri ma questa volta non lo so proprio
Marizza: Poi oggi usciranno dal loro nascondiglio i vampiri più forti, quelli che sono rinchiudi nell’altra dimensione
Pablo: Si lo so
Marizza: Allora dov’è che Mia teneva il libro?
Pablo: Questo lo sa solo lei
Intanto Mia e Manuel stavano parlando quando gli si avvicina Luna e Nico
Luna: Ragazzi sentiti oggi ci sarà una festa
Mia: Per cosa la festa?
Nico: Per l’eclissi! Voi non sapevate niente?
Manuel: Si si certo che sapevamo dell’eclissi per chi ci avete preso?
Nico: Ok allora verrete?
Mia: Certo
Luna: Adesso lo vado a dire anche a Marizza! Sta in camera vero Mia?
Mia: Si ma glielo dico io dopo
Nico: Allora visto che verrete vi dico che ci si deve vestire eleganti
Mia: Ok
Manuel: Si ok
Nico e Luna se ne vanno e Mia e Manuel rimangono da soli a parlare
Mia: Non ci credo sono già passati 100 anni
Manuel: Non te ne eri resa conto?
Mia: No! A tal punto lo sai che sono 100 anni che ci conosciamo?
Manuel: Si lo so
Mia: Bene adesso andiamo a tirare fuori Marizza e Pablo
Manuel: Tirare fuori?
Mia: Si li ho chiusi dentro
Manuel: Perché?
Mia: Così Si dicevano quello che si dovevano dire
Manuel: Ma non credo che scappavano
Mia: Non si sa mai così per sicurezza li ho chiusi dentro
Manuel: Ti amo mio piccolo genio
Mia: Ti amo anche io amore mio
I due si diressero verso la camera e schiavarono, li videro Pablo e Marizza che si baciavano, aspettarono parecchi minuti poi Mia per farsi notare si schiarì la voce ma non servì neanche quello a farli staccare
Mia: Manu li hai visti che dolci?
Manuel: Si li ho visti sono dolcissimo
I due ragazzi accorgendosi  della presenza dei loro due amici si staccarono subito abbassando la testa
Marizza: Da quanto siete li?
Mia: Da un paio di minuti
Manuel: Lo sapevate che oggi c’era l’eclissi?
Marizza: Si ce lo siamo ricordato
Mia: Bene anche perché sta sera al collegio c’è una festa e non possiamo perdercela
Marizza: Davvero? Che bello
Pablo: Ma oggi non escono anche i vampiri più forti?
Manuel: A questo non avevamo pensato
Marizza: Mia prendi il libro
Mia: *prende il libero e lo guarda* ecco! C’è scritto che… o mio dio! No non può essere
Marizza: Oddio che c’è scritto Mia
Mia: C’è… c’è… c’è scritto che…
Manuel/Pablo: Cosa???

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Capitolo 7
*** 6 ***


Cap. 6
Manuel/Pablo: Cosa c’è scritto?
Mia: Che i due vampiri più forti posso essere sconfitti solo dai quattro predestinati
Manuel: E poi?
Mia: Dice che dopo averli sconfitti forse ritorneremo normali
Marizza: Normali in senso di umani
Mia: Si ma non è detto che sia proprio così, potrebbe essere che non ritorneremo normali
Marizza: Si ok ok ma adesso resta il fatto: come sconfiggeremo i due vampiri più forti? E soprattutto chi sono?
Mia: Qui c’è scritto che sono un maschio e una femmina ma non c’è scritto nient’altro a parte che abbiamo una settimana di tempo per sconfiggerli
Pablo: Ma allora perché 100 anni fa non li abbiamo mai incontrati?
Manuel: Infatti
Mia: Non li abbiamo voluti incontrare, anche perché non eravamo preparati ad uno scontro
Marizza: Invece adesso siamo più preparati
Pablo: Vero!
Manuel: Ok ma adesso andiamo a prepararci per la festa
Manuel e Pablo uscirono e si andarono a cambiare, intanto Mia e Marizza presero i vestiti  che misero 100 anni fa alla festa dell’eclissi e si cambiarono, erano esattamente come 100 anni fa, poi scesero e li trovarono tutti i compagni di classe e della scuola, quando scesero tutti si girarono a guardarle, poi si avvicinarono a loro Pablo e Manuel
Pablo: Allora ti va di ballare Marizza?
Marizza: Con molto piacere
Manuel: Balliamo anche noi principessa?
Mia: Certo mio principe
Cominciò la musica e i quattro iniziarono a ballare, poi si aggiunsero anche altre coppie, intanto l’eclissi stava cominciando e i ragazzi lo percepirono e corsero fuori
Mia: Bene adesso dobbiamo stare attenti capito?
Intanto all’entrata c’erano due persone
??: Allora Sol? Che si fa?
Sol: Non lo so ma qualcosa ci inventeremo Javier
Javier: Dobbiamo inventarci qualcosa per sconfiggere i quattro prescelti
Sol: Ma se non sappiamo neanche chi sono
Javier: Lo so ma li riconosceremo
Sol: OK! Adesso andiamo e cerchiamo in città
Javier: Andiamo andiamo
I due si incamminarono intanto Mia, Marizza, Manuel e Pablo si stavano cambiando per la sfida
Mia: Io ho un po’ paura
Marizza: Dobbiamo farci coraggio e affrontarli
Le ragazze si cambiarono, si misero dei jeans corti e una maglietta bianca a mezze maniche con delle scarpe da tennis, i capelli erano legati in una coda alta di cavallo, scesero e fecero attenzione a non farsi vedere dagli altri ed uscirono dove le aspettavano Pablo e Manuel
Manuel: Ragazze andiamo
Mia: Si andiamo incontro a morte certa
Marizza: Dai un po’ di ottimismo forza
Pablo: Si Mia! Marizza ha ragione
I quattro ragazzi andarono un po’ in giro fino a scontrarsi con due persone
??: State attenti ragazzini
Marizza: Ma sta attento tu svitato
??: Javier lasciali in pace dobbiamo ricordarci la missione
Javier: Si è vero Sol
Pablo: Marizza clamati anche noi dobbiamo fare una cosa importante
Marizza: Giusto Pablo andiamo
I due ragazzi se ne andarono
Mia: Ragazzi non avete avvertito anche voi quella strana sensazione?
Marizza: Si ma se ho fra le mani quel ragazzo lo ammazzo
Manuel: Io ho avvertito come una scossa
Mia: Si anche io tu Pablo?
Pablo: Si anche io ed è stato stranissimo
Marizza: A chi lo vuoi dire quei due sono così strani
Mia: Va bene ma adesso andiamo su forza la missione ci aspetta
Intanto da Sol e Javier
Sol: Che dici di quei quattro ragazzi?
Javier: Ma non saprei però dobbiamo tenerli sott’occhi non credi?
Sol: Si sono d’accordo con te, adesso però andiamo
Javier: Si andiamo 

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Capitolo 8
*** 7 ***


Cap.7
I quattro ragazzi visitarono la città, era cambiata moltissimo, l’ultima volta che ci erano stati era 100 anni fa il giorno in cui erano partiti
Mia: La città è cambiata moltissimo vero?
Marizza: Si e in meglio
Manuel: Chissà se anche quel posto è cambiato
Pablo: Ma di che stai parlando?
Manuel: Del rifugio ti ricordi?
Pablo: ahhh quel rifugio!! Andiamo a vedere dai
I quattro ragazzi si diressero in un posto isolato, in un quartiere che non era conosciuto da nessuno, le ragazze si guardarono intorno
Mia: Ma dove stiamo andando?
Manuel: Nel rifugio segreto mio e di Pablo
Marizza: E perché?
Pablo: Così
I ragazzi dopo un po’ arrivarono in un piccolo bosco, i ragazzi presero le mani delle ragazze
Manuel: Adesso mi raccomando state attente
Così si inoltrarono dentro quel bosco, poco dopo videro una casetta e ci entrarono
Pablo: Noto con piacere che non è cambiato niente
Manuel: Si, è tutto come avevamo lasciato prima che partissimo
Mia: Questo posto è magnifico
Marizza: Veramente stupendo!!
Pablo: L’abbiamo arredato io e Manuel
Mia: Allora complimenti perché avete arredato veramente bene
Manuel/Pablo: Grazie
Marizza: Quindi adesso passeremo la notte qui
Pablo: Credo di si
Manuel: Non credere Pablo perché è così
Mia: Bene andiamo a vedere le stanze
Manuel: Una cosa che non vi farà molto piacere è che ci sono solo due camere da letto
Marizza: Si in una dormiamo io e Mia e in una tu e Pablo no?
Pablo: Bhè c’è un letto matrimoniale, l’abbiamo messo per stare comodi e io sinceramente non ci tengo a dormire con Manuel
Mia: In realtà io ho pensato, io dormo con Manu e tu Marizza dormi con Pablo
Marizza: O… COSA??? Io devo dormire con Pablo!!
Mia: Si e poi siete fidanzati no? Non c’è problema
Marizza: Ok però adesso a nanna che domani mattina dobbiamo svegliarci presto
Pablo: Domani è domenica
Manuel: Vero, restiamo qui anche domani!
Mia: Quoto con loro
Marizza: Ok ok adesso però a nanna tutti
Detto questo Mia e Manuel e Pablo e Marizza si diressero nelle loro stanze
Mia: Manu, per te combineranno qualcosa quei due?
Manuel: Ma io che ne so, dipende dalla mentalità di entrambi
Mia: Vero!! Comunque non so, da quando ci siamo scontrati con quei due ragazzi ho una strana sensazione
Manuel: Si anche io
Detto questo Manuel la baciò, si misero sul letto e successe quel che successe.
Intanto Pablo e Marizza
Pablo: Marizza…
Marizza: si?
Pablo: Ti amo
Marizza: Anche io
Anche loro si baciarono e si stesero nel letto, così successe quello che successe.
La mattina dopo si svegliarono tutti a mezzogiorno, le prime a svegliarsi furono Marizza e Mia
Mia: Buongiorno Marizza
Marizza: Si si buongiorno
Mia: Che hai?
Marizza: Sta notte non ho dormito per niente
Mia: Si anche io
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere
Mia: O mio dio allora avevo ragione, avete combinato qualcosa voi due
Marizza: Perché tu e Manu?
Mia: Vero
Le risate delle due ragazze svegliarono anche i due poveri vampiri addormentati, che per la stanchezza fecero fatica anche a svegliarsi
Pablo: Mi dite che avete da urlare di prima mattina?
Manuel: Per la prima volta quoto con lui
Marizza: Allora prima cosa è mezzo giorno, seconda cosa è ora che vi svegliavate
Mia: Vero!!!
Manuel: Pablo, abbiamo delle fidanzate tremende
Pablo: Puoi dirlo forte amico mio
Mia/Marizza: Ahahahahahah
Pablo: Comunque io mi vado a fare la doccia
Manuel: Ma toccava a me per prima
Mia: In realtà chi arriva prima macina quindi tocca a me
Marizza: Poi a me
Mia: E infine a voi due
Così le ragazze una dopo l’altra fecero la doccia, entrambe ci impiegarono due ore ciascuna e i poveri ragazzi le aspettavano impazienti di fare questa benedetta doccia.

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Capitolo 9
*** 8 ***


Cap 8
Alla fine i poveri ragazzi riuscirono a farsi la doccia, si erano dimenticati però che nella casa oltre a due camere da lette c’erano anche due bagni, a ricordarglielo furono le ragazze che mentre esploravano la casa scoprirono l’altro bagno
Mia: Manu lo sapevi che c’erano due bagni?
Manuel: Cosa due bagno? E quando mai
Pablo:*pensando* Manu è vero, c’erano due bagni
Manuel: Che scemi che siamo
Pablo: Già! A proposito Marizza dov’è?
Mia: Marizza è in bagno
Pablo: A fare cosa?
Mia: E io che ne so! Comunque devo andarci anche io a dopo
Detto questo anche Mia si avviò in bagno come aveva fatto pochi minuti prima Marizza, uscite le due si guardarono poi andarono in camera da letto dove c’erano Pablo e Manuel ad aspettarle
Pablo: Allora cosa succede ragazze?
Manuel: Siete pallide
Mia: Amoruccio mio i vampiri sono pallidi te lo ha mai detto nessuno?
Marizza: E comunque non abbiamo niente
I quattro passarono il pomeriggio li ha parlare della missione e alle 20.00 tornarono in collegio, li incontrarono Luna, Nico e gli altri compagni di classe
Luna: Dove siete stati tutto oggi?
Mia: Dovevamo tornare a casa per prendere una cosa
Nico: Ok, comunque tra poco dobbiamo andare tutti in camera di vico per un pigiama party
Vico: Ovviamente siete invitati anche voi
Così tutti insieme si avviarono in camera di Vico
Feli: Allora che si fa?
Lujan: Lasciamo decidere a Vico visto che è stata lei ad invitarci
Vico: Che ne dite di obbligo o verità?
Tutti: Ok
Vico: Allora comincio io, Marizza!
Marizza: Verità
Vico: Quante volte sei stata fidanzata?
Marizza: *guarda Mia* Una
Vico: Ok tocca a te
Marizza: Mia!
Mia: Obbligo
Marizza: Allora bacia Manu
Mia:*da un bacio a Manuel* Ora tocca a me! Luna
Luna: Verità
Mia: Ti piace qualcuno?
Luna: Si e ci sono anche fidanzata! Lujan
Lujan: Obbligo
Luna: Bacia Marcos
Lujan:*Da un bacio a Marcos* Feli
Feli: Verità
E così continuò tutta la serata fino a mezza notte, a quel punto ogni uno andò a dormire nelle proprie stanza, il mattino seguente Mia e Marizza si svegliarono alle sei e corsero al bagno a vomitare
Marizza: Mamma mia che scocciatura è da ieri che sto così
Mia: A chi lo dici
Intanto Javier e Sol avevano scoperto che i quattro predestinati erano i quattro ragazzi che avevano incontrato quella sera
Javier: Quando li rincontreremo li sfideremo
Sol: E li batteremo
Javier: Si
Sol: E la vittoria sarà più buona perché quei quattro non li sopporto
Javier: A chi lo dici
Intanto Pablo e Manuel erano stesi nel letto
Pablo: Per te cosa hanno le ragazze?
Manuel: Non ne ho la minima idea
Pablo: Sarà qualcosa di grave?
Manuel: No non credo, e poi di certo non saranno in punto di morte, hanno 116 anni e sono fresche come se ne avessero ancora 16
Pablo: Lo so ma questo è perché siamo vampiri
Manuel: Si lo so
Intanto le ragazze parlavano
Mia: Marizza ma che ci sta succedendo?
Marizza: Io un’idea ce l’ho ma è davvero trana
Mia: E qual è?
Marizza: Ecco visto che l’abbiamo fatto tutte e due, non può essere che siamo rimaste… incinta?
Mia: *sgrana gli occhi* incinta?
Marizza: Si! Ma te l’ho detto è un idea più che assurda! Comunque per sicurezza io in infermeria ho visto dei test di gravidanza
Mia: Andiamo
Marizza: Arrivo sorella
Intanto Pablo e Manuel erano nelle scale e si scontrarono con Javier e Sol
Javier: Ragazzi tenete questo è per voi e per le due ragazze
Detto questo i due scomparirono nel nulla.

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Capitolo 10
*** 9 ***


Cap. 9
Manuel e Pablo restarono sorpresi e capirono che la sfida molto presto sarebbe iniziata.
Intanto le ragazze avevano fatto il test e aspettavano la risposta, quando la videro per poco non gli venne un colpo
Marizza: Sai Mia… io credo che lo terremo nascosto ancora per un po’ questo sospetto
Mia: Si lo dico anche io
Le ragazze buttarono via il test e in quel momento arrivarono i ragazzi
Manuel: Mia!!!Marizza!!!
Pablo: Abbiamo scoperto una cosa!!!
Mia/Marizza: Cosa?
Pablo: Abbiamo delle informazioni sulla sfida
Manuel: I due vampiri sono quei due che abbiamo incontrato quella sera
Mia/Marizza: Cosa????Diteci tutto!!!!
Pablo: Allora… la sfida sarà questa sera alle 20.30
Marizza: POI??
Manuel: E ci aspettano al parco
Mia:*guarda Marizza* Andremo allora
Marizza: Si si scappa, sta sera alle 20.00 davanti al alla porta del collegio
Manuel/Pablo: Ok a sta sera
Detto questo i ragazzi se ne andarono lasciando le due ragazze a pensare, quel giorno non avrebbero fatto lezione, avevano avvertito il preside che non si sentivano bene
Mia: Marizza per te abbiamo fatto bene a non dire niente a Pablo e Manuel?
Marizza: Si, perché abbiamo già abbastanza problemi con la missione
Mia: Già è vero
Marizza: E poi non è ancora sicuro niente
Mia: No invece è sicuro, abbiamo fatto il test
Le due ragazze si cambiarono, Marizza mise un paio di pantaloncini arancioni e una cannotta bianca, le scarpe da tennis bianche, i capelli li aveva raccolti in una coda alta di cavallo con un elastico arancione, Mia mise un paio di pantaloncini rosa e una cannotta bianca, le scarpe bianche da tennis, i capelli raccolti in una cosa alta di cavallo con un nastro rosa.
Alle  20.00 tutti e quattro si trovarono davanti alla porta del collegio
Marizza: Bene andiamo
Mia: Si andiamo così prima iniziamo e prima finiamo
Manuel: Ragazze lo sapete che non è detto che torneremo vivi?
Pablo: Si Manuel ha ragione
Marizza: Ma non è neanche detto che perderemo
Mia: E non è detto che moriremo
Manuel: Ma…
Pablo: … ragazze…
Mia: Niente Ma!!!
Marizza: E niente Ragazze!!!
Le due si batterono il cinque e i ragazzi restarono a bocca aperta non sapendo cosa dire, i quattro uscirono attenti a non farsi vedere, lungo la strada le ragazze erano un po’ inquiete
Manuel: Ragazze…
Pablo: …Che succede?
Marizza/Mia: Niente
Le due si guardarono con aria preoccupata
Manuel/Pablo: Sicure?
Mia/Marizza: SI!!!!!!!
I quattro raggiunsero il parco che erano le 20.30 precise, poco dopo li raggiunsero anche Javier e Sol
Javier: Bene bene! Guarda chi si rivede
Marizza: Vorrei dire che è un piacere ma… non posso, non sono affatto felice di rivederti
Mia: Quoto con lei
Manuel/Pablo: Si anche noi siamo d’accordo
Sol: Allora… iniziamo la sfida
Marizza: Si vediamo chi sono i migliori
Sol: Ma voi due combattete?
Mia: Si perché?
Sol: No per quel piccolo problemino che avete
Manuel: Quale problemino?
Javier: Ma come non sanno niente?
Marizza:*abbassa lo sguardo* No non sanno niente e voi *alza lo sguardo* non direte niente
Mia: Si
Sol: Bene se la pensate così… iniziamo lo scontro

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Capitolo 11
*** 10 ***


Cap. 10
Sol: Bene se la pensate così… iniziamo lo scontro
Così cominciò la lotta, Javier e Sol attaccarono per primi alle due ragazze, le due si spostarono e sferrarono un calcio
Marizza: Piccola domanda Mia *evita un calcio* come facciamo a sconfiggerli?
Mia: Dobbiamo pugnalarli o farli esporre alla luce del sole
Pablo:*evita un pugno di Javier* Io direi che è meglio la seconda opzione
Tutti si fermano e guardano Pablo
Pablo: Che ho detto
Mia/Marizza/Manuel: Non capisci proprio niente
Javier/Sol: Ma c’è o ci fa questo tipo?
Marizza: Credo sia così falla nascita
Il combattimento riprese, poco dopo le due ragazze riuscirono a stendere Sol e la legarono, intanto i ragazzi erano in crisi nel lottare contro Javier
Pablo: Manu!! Come facciamo???
Manuel: Non so sinceramente
Marizza: Se vuoi vi aiutiamo
Pablo: Marizza amore miooo!!*da un pugno a Javier e lo stende poi va ad abbracciare Marizza*
Intanto Mia e Manuel guardavano Javier stupiti poi guardano Marizza e Pablo che si stavano baciando tranquillamente incuranti di quel bel pugno che Pablo aveva dato a Javier
Manuel: Che li dici è il caso che li dividiamo?
Mia: No prima leghiamo Javier
I due legarono Javier e quando alzarono la testa notarono che quei due non si erano ancora staccati
Mia: Ok ora è il caso che li stacchiamo
Manuel: Si!
Mia e Manuel si avvicina e si schiariscono la voce ma niente
Mia/Manuel: MARIZZA!!PABLO!!
I due si staccano
Pablo: Allora cosa è successo a Javier? *disse vedendolo a terra*
Manuel: Lo hai battuto con un solo pugno appena hai visto Marizza
Pablo: Davvero?? Neanche me ne ero reso conto
Mia: Bene adesso dobbiamo prendere dei paletti e trafiggergli il cuore
I quattro andarono a prendere i paletti che avevano preparato Mia e Marizza mentre non erano a lezione
Marizza: Adesso chi lo fa? Cioè chi li trafiggono?
I quattro si gurdarono
Mia: Io no
Marizza: Io no
Pablo/Manuel: Ok abbiamo capito lo facciamo noi
Detto questo presero due paletti e con calma quasi innaturale li trafissero, poco dopo li videro trasformarsi in povere e venire spazzati via dal vento
Mia: Questa avventura è finita
Marizza: Chissà se potremmo tornare normali
Pablo: Già chi lo sa
Mia: Anche se questa avventura è finita… Marizza per noi ne sta cominciando un’altra
Marizza: shhh vuoi farci scoprire?
Manuel: Ragazze avete qualcosa da dirci
Mia/Marizza: Si/No *si gurdano* No
Pablo: Lo sapete che siete sempre più strane?
Marizza: Pablito siamo pure sempre donne
Pablo: Si e anche molto vecchie
Marizza: Ma pensa per te cretino
Pablo: Cretina sarai tu
Marizza: A chi hai dato della cretina? Idiota
Pablo: Pazza
Marizza: Scemo
Pablo: Ti amo
Marizza: Anche io
E detto questo si baciarono
Mia: Come sono teneri, si insultano tanto poi alla fine non ce la fanno a separarsi l’uno dall’altro
Manuel: Mia ti amo tantissimo
Mia: Si anche io ti amo
E detto questo anche loro due si baciarono. Poco dopo tornarono di soppiatto nel collegio e andarono ogni uno nelle proprie camere, il giorno dopo avrebbero trovato una bella sorpresa.

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Capitolo 12
*** 11 ***


Cap. 11
Il giorno seguente le ragazze si svegliarono alle 7.00 per andare a vomitare, appena uscite si gurdarono
Mia: Ok Marizza forse è il caso che lo diciamo hai ragazzi
Marizza: Si si è il caso proprio, comunque è strano prima abbiamo incontrato Lujan e non ho sentito l’odore del suo sangue
Mia: Si è successo anche a me
Ritornarono in camera a vestirsi, intanto i ragazzi si erano svegliati
Manuel: Pablo sbaglio o la tua faccia è di un rosa che non è chiarissimo come al solito
Pablo: Potrei dire la stessa cosa di te
I due ragazzi avevano ripreso il colorito che avevano prima che diventassero dei vampiri
Manuel: Dai vestiamoci e andiamo dalle ragazze
Così i due dopo essersi vestiti andarono dalle ragazze
Pablo/Manuel: Ragazze è successo una cosa stranissima…*le guardano* Ma voi siete bianche in volto
Mia: Si perché tra poco se non vi spostate vi vomitiamo addosso
I ragazzi si spostarono e le ragazze corsero in bagno ad una velocità incredibile, raggiunsero il bagno e vomitarono, i ragazzi le raggiunsero e le guardarono
Pablo: Ci dite che avete?
Marizza: Ecco… è complicato da spiegare
Manuel: Abbiamo tutto il tempo del mondo
Mia: Ecco noi…
Marizza: … siamo incinta
Manuel e Pablo si guardano e diventano bianchi come la carta
Manuel: Siete proprio sicure?
Mia: Si al 100%
Marizza: Allora non dite niente a parte “siete sicure?”
Pablo: Ecco… non so che dire… è bellissimo ma… non siamo un po’ troppo giovani?
Marizza: Pablito ricorda 116 anni non sono pochi ok?
Manuel: Si ma adesso ne abbiamo solo 16
Mia: Aspettate vediamo cosa dice il libro riguardo la vita dei quattro prescelti
Mia va a prendere il libro e lo riporta nelle scale dove i tre erano seduti
Mia: *sfogliando il libro* ah ecco! Allora dice che dopo aver sconfitto i due vampiri più forti ritorneranno alla vita normale
Manuel: Cosa intende per vita normale?
Mia: Che ci trasformeremo in vampiri solo in caso di pericolo e per adesso siamo ragazzi qualsiasi e non più vampiri
Manuel/Marizza/Pablo: Evviva che bello!!!
Mia: Già ci voleva proprio così adesso possiamo vivere la vita in santa pace senza nasconderci dal sole
Marizza: Vero!!!
Pablo: Fatico ancora a crederci, siamo ritornati normali
Manuel: Per noi è un sogno che si avvera no?
Mia: Così adesso possiamo prenderci cura della nostra vita con nessuno che si intrometterà con sfide, profezie ecc…
Marizza: Non ci posso ancora credere
Detto questo i ragazzi si guardarono e sorrisero, era uno sguardo complice perché quel segreto non lo avrebbero rivelato mai a nessuno e nessuno lo sarebbe mai venuto a sapere.
*5 anni dopo*
??:bene piccoli miei adesso a nanna perché è tardi
??: Zia Marz ma perché tu sai questa storia se nessuno l’avrebbe dovuta sapere?
Marizza: Perché… te lo spiego domani Benja adesso notte
??: Ma zia Mia e zio Manu la sanno questa storia?
Marizza: Si Cami la sanno
??:Che bello così domani ci facciamo dare spiegazioni sul perché non ce l’hanno mai raccontata
Mia: *entrando* cos’è che non vi ho mai raccontato Feli?
??: Zia la storia d’amore dei quattro vampiri predestinati
Mia: Lu amore della zia che vi ha raccontato vostra madre?
Camila/Luisana: Ci ha raccontato la storia dei quattro vampiri predestinati all’amore eterno
Mia: Ah vi ha raccontato quella storia?
Benjamin/Felipe: Si ed è stata bellissima
Marizza/Mia: Bene ma adesso a nanna che domani c’è scuola
Luisana/Camila/Benjamin/Felipe: Ok notte
I quattro bambini si misero sotto le coperte e poco dopo si addormentarono, così Marizza e Mia scesero di sotto
Mia: Ma perché gli hai raccontato la storia?
Marizza: Non so perché ma mi è venuto spontaneo
Le due sentirono qualcuno abbracciarle da dietro e voltarono la testa
Marizza: Pablo come mai ancora sveglio sono le 22.30 di solito a quest’ora i bambini sono a nanna
Pablo: Quanto sei spiritosa amore mio
Marizza: Lo so mi viene naturale
Manuel: Dai ragazzi smettetela di “litigare”
Mia: Manu lo sai che Marizza ha raccontato la storia hai piccoli?
Manuel: Tanto prima o poi dovevamo dirgliela sennò le nostre idee scarseggiavano sulle storie da dire a quei quattro pestiferi
I quattro stettero a parlare per un po’, infondo non erano cambiati molto da quando si erano incontrati, adesso avevano dei figli Marizza e Pablo avevano due splendide bambine Luisana e Camila, Luisana assomigliava molto al padre capelli biondi e occhi azzurri, aveva un carattere un po’ ribelle ed amava la moda cosa che gli aveva imparato la zia, Camila invece era un ribelle a tutti gli effetti, voleva la libertà, la sua libertà e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, aveva i capelli marroni e gli occhi dello stesso colore, Manuel e Mia invece avevamo due piccole pesti, due bambini davvero molto pestiferi, due gemelli ma che non si assomigliavano per niente d’aspetto, Benjamin assomigliava a Mia, però la zia gli aveva insegnato ad essere ribelle, amava fare dispetti alle “cuginette” soprattutto a Camila che però gli rispondeva facendo cose ancora peggiori, Felipe che era la copia di Manuel, anche lui un perfetto ribelle e come il fratello amava fare scherzi alle “cuginette” soprattutto a Luisana, ma aveva anche ereditato dal padre il lato dolce e premuroso; eccoli qui dopo 5 anni a badare alle pesti abbiamo i quattro ragazzi che si erano conosciuti per puro caso e avevano vissuto insieme un’avventura straordinaria e che ne stavano vivendo una altrettanto stupenda. 

FINE

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