I canti di Euterpe di Lily__Rose (/viewuser.php?uid=114559)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Canto I ***
Capitolo 2: *** Canto II ***
Capitolo 3: *** Canto III ***
Capitolo 4: *** Canto IV ***
Capitolo 5: *** Canto V ***
Capitolo 6: *** Canto VI ***
Capitolo 7: *** Canto VII ***
Capitolo 1 *** Canto I ***
Malinconica bambina dagli occhi blu,
a te e solo a te penso
nelle mie eterne notti insonne,
nei miei immaginifici sogni ad occhi aperti.
Malinconica bambina dai capelli di corvo
e lo sguardo di chi vede la Morte,
ti vedo ovunque come fantasma
della mia anima consunta.
Mi lacera il cuore vedere lacrime,
amare e invisibili,
ch'io non posso asciugare.
Spettro del passato,
doppio malizioso e accattivante,
canti elogi alla Signora
e con forza animale abbracci stretta la Vita
per non essere abbandonata.
Orfana del mondo.
Malinconica donna dagli occhi blu,
vedi allo specchio l'eterna bimba;
ella desidera l'innocenza perduta.
Quando mi rammiro allo specchio
mi rimanda il saluto
una bimba sparuta
dai capelli di corvo.
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Capitolo 2 *** Canto II ***
L'Amore è un'illusione per molti
e una ricchezza per pochi. |
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Capitolo 3 *** Canto III ***
Oh, Melanconia,
sei tornata a trovarmi?
E' da tempo che non mi facevi visita
e credevo - pregavo
che non saresti tornata.
Oh, Melanconia,
sei tu una mia cara amica?
Tu non mi abbandonerai,
seguiterò a versare lacrime sulla tua spalla.
Oh, Morte,
sei tornata a sussurrarmi all'orecchio?
Come potevi rimanere indietro quando
la tua sorella e consorte è ritornata al mio fianco?
Amiche funeste,
siete la notte e l'abisso.
Spengo le candele e copro il capo di cenere.
Chiudo gli occhi e prego - spero
che con l'Aurora voi sfumiate
come rugiada al primo sole.
Invece, per sempre rimarrete nella mia ombra
per uscire allo scoperto
di tanto in tanto
a punzecchiarmi e deridermi:
"Guarda com'ella spera,
povera sciocca," cantate.
"Non vuol comprendere
i destini incrociati in un unico ricamo.
A disfarlo, l'ultimo respiro esalerà
da cerulee labbra."
Oh, Melanconia!
Oh, Morte!
Se proprio non posso fuggire da voi,
sedetemi accanto
e accarezzatemi i capelli
che ho usato per asciugarmi il volto
vuoto e grigio. |
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Capitolo 4 *** Canto IV ***
Dolce di cioccolato fuso
Sanno le tue labbra piene.
Ardente il liquore
Nascosto nello scrigno della bocca tua.
Partecipante e vincente al concorso ‘Un Bacio al Cioccolato’
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Capitolo 5 *** Canto V ***
Una bambola dagli occhi di vetro
Giochi e risa di festa nei ricordi passati
Un giocattolo rotto
Il bocciolo di un fiore
Schiude i petali al meriggio.
Innocenza e tenera ingenuità
Fragilità e spensieratezza
Svaniscono come rugiada al mezzodì.
Consapevolezza e dolori
Subentrano nel tenero fiore
Dimentico delle piacevolezze del piccolo bocciolo.
Pioggia e grandine, freddo e ghiaccio,
essere colti, distrutti, nell’attimo
battito d’ali di farfalla
posata sul petalo sofferente.
Indietro lasciamo l’innocenza
E ricordi di bambino;
angustia e sofferenza,
l’esser colti, distrutti nell’attimo:
battito d’ali di farfalla.
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Capitolo 6 *** Canto VI ***
Guardo fuori dalla finestra
e il mondo mi si mostra solare e bello;
ingannevole.
Si mostra pieno di luce,
mentre il mio animo è pieno di tenebra.
Dentro me c’è la tempesta;
dolore,
sofferenza,
oscurità,
malinconia,
solitudine…
Ed è questa solitudine
la vera tortura.
Si può essere soli in questo immenso universo?
Si può essere soli in mezzo a miliardi di persone?
Eppure, io sono sola,
sola e incompresa.
Il mondo è composto dall’egoismo della gente.
Dov’è la solidarietà,
l’amicizia,
la pace,
la gioia,
gratitudine e amore?
Mi sento terribilmente sola in questo mondo di egoismo.
Sono rinchiusa in una gabbia di vetro,
impossibile udire il mio grido disperato,
là fuori.
Impossibile vedere le lacrime
scendere e scendere furiose
dagli occhi arrossati,
lacrime che colano lungo il viso
e che a me sembrano di sangue..
Si può essere soli in mezzo a miliardi di persone?
Si può avere degli amici ma sentirsi sempre soli?
Questa è la terribile verità.
La solitudine ci accompagna sempre
nel cammino della vita.
Circondarci di moltitudini di persone possiamo
ma saremo
sempre
comunque
soli.
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Capitolo 7 *** Canto VII ***
Credevo che tu fossi la cura
ma dalla mia malattia non si può guarire.
Pensavo che tu fossi la salvezza,
racchiusa dai tuoi baci;
ma io sono insalvabile.
Prego gli Dèi
affinché tu sia la mia colonna portante
e solida fondamenta:
vacillerò però non cadrò,
giacché tu sarai il mio sostegno.
Non sarai la cura,
ché la mia cura non esiste,
tuttavia sarai il rimedio per alleviare i dolori,
lo scoglio che non mi farà sprofondare. |
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