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di styles dimples
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 -Vi presento il mio amico! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Un gesto inaspettato ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-Diversi dagli altri ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-Ciò che non sapevo ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5-Non cacciarti nei guai, Maddox ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Ciao Jessie ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- Qualcuno da amare ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8- La festa ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 -Vi presento il mio amico! ***


                                                                                                              Vi presento il mio amico!

***

Ciao! Il mio nome è Jessie, ho 19 anni e vivo a Londra con i miei zii, mio cugino, e mia nonna.
La mia vita non è tutta rose e fiori, insomma vivo qui da poco, prima abitavo a Bristol con la mia famiglia a cui volevo molto bene.. si volevo.. purtroppo ho perso mio padre, mia madre e il mio fratellino Josh 3 mesi fà, erano in auto e stavano venendo a vedere il mio saggio di danza, li aspettai tutto il giorno ma quando uscii in scena non li vidi. Avevo la speranza che fossero solo in ritardo, era l'unica che mi rimaneva, ma a fine spettacolo venni a sapere che erano morti. Uno stupido drogato impasticcato li aveva travolti con la sua auto mettendo fine alle loro vite. Io non volevo e non potevo crederci. All'inizio pensai che mi stessero prendendo in giro, ma quando me lo dissero mi crollò il mondo addosso. Ormai non aveva più senso fare finta di non crederci. Da quel giorno ho deciso di non ballare più, e così sono andata a vivere da mia zia.
Adesso però o una nuova famiglia, loro di sicuro non sostituiranno la vecchia, sarà sempre nel mio cuore,ma ora ho l'opportunità di farmi una nuova vita, è come se ricominciassi tutto da capo.
Sono una ragazza lunatica, cerco di vedere sempre il lato positivo delle cose, mi piace ridere e scherzare con i miei amici, ma soprattutto messaggiare e parlare con i miei amici di Bristol che sento ancora molto vicini a me, e anche con quei pochi che sono riuscita a conoscere qui a Londra che sono Andy, Christine e Faith. Sono i miei migliori amici ed è con loro che trascorro la maggior parte del tempo.
Ancora devo conoscere bene tutti i parenti di zio Will (visto che mia zia Katherine, ma la chiamiamo tutti Katy, appartiene alla famiglia di mio padre), e in queste ultime sere sta invitando molta gente a casa per farmi sentire una della famiglia. La trovo una cosa carina, ma qualche volta mi dà fastidio parlare della mia vecchia vita, provo un dolore idescrivibile, anche perché la domanda è sempre la stessa: ‘Come mai sei venuta a vivere qui a Londra?’ e io devo sempre ripetere le stesse cose.
Dimenticavo di dire che perdo molto facilmente la pazienza e che sono sempre in ritardo.
Alle 9:00 dovrebbero passare di qui Faith, Christine e Andy ( o i tre moschettieri come li chiamo io) e adesso sono le 8:45 e sono ancora… bhè a quanto pare nei miei sogni!
Sto dormendo come un ghiro.. avanti zia Katy! Vienimi a svegliare! 
 
Ottimo, farò tardi di nuovo e saranno costretti ad aspettarmi.

***
 
-Jessie? Jessie tesoro svegliati..
-chi è che mi cerca?
-Sono zia Katy, ci sono i tuoi  amici fuori che ti aspettano..
-cosa!? Ma sono in anticipo! 
-ehm.. No tesoro sei tu che sei in ritardo- mi dice ridacchiando.
-Ah! vabbè zia digli di aspettare un po’
Fantastico. Ho fatto di nuovo tardi!  stamattina avevamo deciso di andare tutti insieme a  fare colazione al bar e poi andare a fare un giro in città. Oggi è sabato un po’ di divertimento non fa male a nessuno.
Di fretta vado in bagno, faccio una doccia veloce e mi asciugo di corsa, poi mi vesto, un po’ di trucco, aggiusto i capelli e.. voilà, sono pronta!
 
Quando scendo trovo tutti intorno al tavolo che mi guardano scendere con delle faccie scocciate e allo stessso tempo minacciose .. fanno quasi paura.. ma decido di farli sorridere dicendogli.. –Buongiooornooo!!!
-Buongiorno? Tutto qui? Dopo averti aspettata tutto questo tempo? .. buongiorno anche a te..-disse Andy.
-Che ne dite andiamo al bar o restiamo qui a guardarci in faccia un’altra mezz’ora? 
-ehi! Stai calma christine! Andiamo subito! ciao zia! Torno direttamente per ora di cena, ti voglio bene!
-ok, anche io ma fai attenzione... Aspetta jessie non sbattere!!.. - sbatto la porta - .. la porta..
io e gli altri andiamo al bar e durante la passeggiata ( se si può chiamare così ) mi tocca ascoltare faith che si lamenta del mio solito ritardo fino al bar, e quando finalmente arrivammo fu un sollievo per tutti: per me perché finalmente Faith aveva smesso di parlare, per Andy perché era affamato e per Christine che voleva sedersi perché aveva camminato troppo a lungo.
Il bar era quasi vuoto, ma fra la poca gente che c’era non posso fare a meno di notare un ragazzo davvero carino.. distolgo lo sguardo da lui per non farmi vedere da lui e dagli altri, ma mi accorgo che Andy guardava lo stesso ragazzo che guardavo io pochi secondi fa con un aria perplessa..
-Hey Andy c’è qualcosa che non và?- gli dico preoccupata
-No, no tutto bene Jessie, non allamarti, solo che quel ragazzo ha un aria familiare, sembra di averlo già visto da qualche parte..
-Ne sei sicuro oppure faremo una figuraccia se ci andrai vicino?-  dissi con una faccia scherzosa
-ma chi ha detto che ci andrò vicino? – chiese guardandomi con una faccia annoiata.
- e chi ha detto che non ci andrai?- lo guardo maliziosa – daiii vai a salutarlo, magari è un tuo amico di vecchia data, e poi è molto carino.. dopo potresti presentarmelo
-ehm,ehm..presentarcelo vorrai dire – si intromise Christine e io le risposi senza considerarla – si, vabbè fa lo stesso-
Dopodichè, una volta ordinata la colazione, Andy si alza e va da quel ragazzo. Dopo un po’ vedo che si abbracciano e ridono insieme..
-si evvai!- dico fra me e me felice. E’ davvero carino sarebbe davvero bello farci amicizia e poi chissà , mi sembra anche molto dolce 
-Jessie sveglia! Ma che ci trovi di tanto interessante in quell’orologio?! Lo fissi da un’eternità!- mi dice Faith
-scusate ragazze, ero in un altro mondo, fissavo il vuoto.. troppi pensieri per la testa..
-te lo dico io che hai per la testa- mi dice Christine – tu per la testa hai hai quel ragazzo..
- NO, ma che dici!?io non ho nessun ragazzo per la testa!  - le rispondo arrabiata e allo stesso tempo imbarazzata
- se vabbè è come dire che Faith non vuole mai dormire.. – risponde Christine con tono ironico e Faith ribattè– Che vorresti dire scusa? 
-E’ la verità! Hai sempre sonno! 
-Ehm.. ragazze scusate se mi intrometto nel bel mezzo dei vostri interessanti discorsi- ci dice Andy e io gli rispondo ridendo – Figurati! Non è che mi interessi tanto quanto dorma faith ! dovevi dirci qualcosa? – faccio un sorrisetto speranzoso di buone notizie..
-Si! Ragazze, vi presento il mio amico!– mi fa un occhiolino di complicità,io gli ricambio con un altro sorriso. All’improvviso l’amico di Andy mi porge la mano destra e mi dice: - Piacere! Mi chiamo Liam - io imbarazzatissima inizio ad arrossire le Guance e rispondo- ehm.. piacere mio Liam, io mi chiamo Jessie  ..-  oh mamma quanto è bello, se continuo a guardarlo negli occhi finirò per svenire. Ed è proprio ora che Christine rompe questo magico momento (o almeno lo era per me) dicendo
-Ciao! Io sono Christine! Sei molto carino sai? Appena sono entrata qui dentro non ho fatto a meno di notarti fra tutta questa gente! – ma che stava blaterando?! Io l’ho notato! Lei non ci ha neanche fatto caso!!! e poi c’era pochissima gente.. ok… manteniamo la calma…
-Ehm, grazie anche tu sei molto carina, ma purtroppo non ti ho notata prima..
Christine mi guarda compiaciuta e ride rispondendo semplicemente ‘ grazie ‘ .. ma insomma che problema ha quella ragazza? Lei sa che mi piace Liam, cioè.. non che mi piace, neanche lo conosco.. ma che io lo trovi carino! come sa anche che sono timida, perché lo ha fatto?! Vuole la guerra? E guerra sia…
-Ehi Liam , qui accanto a me c’è un posto libero, ti va di senderti e stare un po’ insieme a noi?
-no,  Il fatto è che dovrei andare, non so se è il caso..
- dai andiamo! Almeno facciamo tutti conoscenza! Sono arrivatada poco a londra e non conosco tanta gente..
- ..ehm.. ok! Va bene! Resto ma lo faccio per te – mi dice gurdandomi e sorrideno. Poi si siede accanto a me e Andy prende una sedia da un altro tavolo per sedersi  accanto a lui.
Iniziamo a parlare ognuno della propria vita e veniamo a sapere che Liam fa parte di una bando chiamata “One Direction” da quando è finito X-Factor UK. Bhè interessante la sua vita! A quanto pare  posso vantarmi di conoscere Liam Payne! xD.  Fra una chiacchierata e l’altra iniziamo a parlare della mia vita.  Io parlo di zia Katy , di zio Will, mio cugino david, di quello che faccio ogni giorno, insomma faccio di tutto pur di evitare la solita domanda, ma purtroppo non ci riesco.
Liam mi chiede: - da quanto sei qui a Londra’ – e io gli rispondo – da circa tre mesi, ma è davvero una bella città, molto più bella di Bristol, è più grande, c’è più gente, più negozi.. mi piace moltissimo qui! – cercavo di cambiare argomento senza far accorgere nessuno che stavo male a parlarne, ma ci risiamo, ecco che mi chiede: - e come mai sei venuta a vivere qui con i tuoi zii? Sempre se posso saperlo- 
per un attimo cala il silenzio al nostro tavolo, vorrei andarmene di qui, sarebbe come rivivere quei momenti , tornare indietro nel tempo, è come se sentissi la voce del piccolo josh che mi dice di nuovo “ Ti voglio bene jessie, sei la sorella che tutti vorrebbero” per poi vederlo allontanarsi per andare a giocare con le sue macchinine, è come sentire l’abbraccio pieno d’affetto che mi dava mio padre ogni volta che ero giù di morale o i baci in fronte che mi dava mia madre.. non riesco a trattenermi e così mi scende una lacrima che mi riga il viso. Mi scuso con tutti per ciò che stavo facendo, lascio i soldi per offrire a tutti la colazione per farmi perdonare e vado via lacrimando.
Credevo che quel giorno sarebbe stato magnifico, un bel sabato, il primo senza pioggia da poter trascorrere con i miei amici, invece ho rovinato tutto, ora l’ultima cosa che potrei fare è presentarmi a casa in queste condizioni, meglio andare al parco a rilassarmi su una panchina e a osservare le foglie che cadono nel laghetto.
Quindi dopo aver salutto corro via chiedendo ancora scusa promettendo che saremo usciti insieme un’altra volta.
Ora però mi preoccupo un po’ per Liam.. e se Christine avesse messo una brutta parola mettendosi in risalto? Spero di no.. Andiamo lei sapeva benissimo che mi piaceva! Non credo che arrivi a questo punto. E poi è meglio no saltare alle conclusioni, non posso essermi innamorata di lui, insomma lo conosco a malapena ! meglio andarmene e lasciar perdere…
 
Così asciugandomi le lacrime, prendo la strada per il parco, quando a un tratto mi accorgo di aver lasciato il telefono al bar! -odddiiiioooooo!!! Noooooooo!!!! La mia vita è finita! come farò senza il mio…
-telefono?-  Qualcuno mi interruppe mettendomi una mano sulla spalla facendomi girare  istintivamente…
 
 
 
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Salve! :D 
Allora, come avete potuto leggere all'inizio della storia ci sta una specie di colloquio con la protagonista, una specie di presentazione,
ma tranquille, non ce ne saranno altre, era solo per farvi conoscere bene il personaggio e come stanno le cose nella sua vita c:
Spero tanto che vi piaccia questa storia, un bacio!
-Flavia (mi firmerò #F.<3)

p.s. se volete su twitter il mio nome è @zaynsdimple, se volete fare qualche scambio di recensioni potete chiedere lì o tramite messaggio. 
Ciao!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Un gesto inaspettato ***


Capitolo 2.

                                                                                                                                                        "Un gesto inaspettato"



Qualcuno mi miese una mano sulla spalla e instintivamente mi girai..

-che ci fai qui?- chiesi con aria interrogativa, ma allo stesso tempo felice.
-avevi dimenticato questo, sono venuto a portartelo.. mi sembrava un gesto gentile.. poi devo anche andare a casa e mi trovavo a passare di qui, allora..- mi diceva mettendosi una mano dietro la nuca, forse dall'imbarazzo.. mi guardava con i suoi occhi color nocciola così profondi e intensi e guardandoli non facevo altro che svenire dentro.. ero praticamente cotta di lui, aveva ragione Christine.. Lo interruppi metre cercava di completare la frase -allora...ehm...-
-Grazie Liam, non avresti dovuto- gli sorrisi involontariamente, lui spostò la mano dalla nuca e sorrise, poi mi porse il telefono. Continuai a parlare:
-Allora.. eh.. dato che siamo qui ti va di fare un giro?- mi avrebbe fatto stare davvero meglio trascorrere un pò di tempo con qualcuno..
-Certo, a me va benissimo... dopo di lei signorina..- disse con un tono scherzoso e non potei fare a meno di ridergli in faccia
-ahahaha , andiamo stupido ,cammina.. -
Ci dirigemmo verso l'area più tranquilla del parco, poco più lontana dal lago. Lì ci passava una persona occasionalmente ogni ora, era quasi isolata, ma almeno si poteva parlare con tranquillità rilassandosi con il canto degli uccellini che  faceva da sottofondo..Trovammo una panchina dove poterci senere e parlare tranquillamente.
Io avevo ancora gli occhi lucidi e mi accorsi che Liam lo notò, ma evitò di parlarne con me, iniziammo a parlare di lui, di me, ma non di cose di famiglia.. di ciò che ci piaceva, dei nostri amici.. insomma , chi più ne ha più ne metta.
Era davvero gentile con me... ma credo che fosse così con tutti.
Quando parlavamo fra di noi si altrenavano momenti in cui non smettevamo più di parlare a momenti di religioso silenzio in cui entrambi abbassavamo lo sguardo; io in quei momenti ero abbastanza agitata.. non ero brava a stingerere amicizia e continuavo a torturarmi le mani giocando con le dita, oppure con i miei braccialetti, credo che liam notò anche questo infatti..
-ahahahahah.. sei proprio buffa
- che hai da ridere!? che c'è che non va??
- niente ahah, è che mi fai ridere.. sai sembri agitata.
- ma chi io?ahahahha naaaah , non sono per niente agitata che dici?!
- va bene.. se lo dici tu.. e comunque- Liam venne interrotto dallo squillo sel suo telefono, mi fece cenno di non parlare per poter rispondere.. era suo padre.
Da quello che si sentiva sembrava arrabbiato ma Liam faceva l'indifferente cercando di non farlo capire e staccò la chiamata senza neanche salutare.
-è successo qualcosa Liam?
-si.. sarei dovuto tornare più o meno un'ora fà, forse anche di più, perchè stasera devo andare a casa di alcuni dei miei parenti, ma sono rimasto qui. Credo che se adesso non torno mi uccidono quando arrivo a casa!- disse sorridendo imbarazzanto
-ahhah okay tranquillo ti capisco.. anche io stasera devo vedere alcuni dei miei parenti.. più o meno.. vabbè .. ti va di tornare a casa insime? Non voglio tornare a casa da sola..- no, il fatto è che non volevo lasciarlo, mi 'piace' davvero tanto.. si, 'piace' , se forse non di più.. sto benissimo con lui, non voglio separarmene proprio adesso..
-certo va bene, tu vai da questa parte?- mi disse indicando la stada, e io gli feci un cenno con la testa per acconsentire, così iniziammo a camminare e lungo la strada eravamo entrambi in silenzio e entrambi, un pò per imbarazzo, un pò per noia,perdevamo il telefono dalla tasca e controllavamo l'orario oppure messeggiavamo (io fingevo di messaggiare, la maggior parte delle volte).
Ci scambiavamo giusto qualche parola ogni tanto tipo:
-Fra quanto tempo arrivi tu? - mi chiese Liam con aria interrogativa
-casa  mia da qui dista circa un quarto d'ora .. casa tua invece?
-mhh forse un pò di più..- mi disse ridendo e io gli sorrisi. A un certo punto il sorriso di Liam si spense. sembrava aver visto qualche figura che lo intimorava.. Mi prese per i gomiti stretta e mi girò avanti a lui.
-nascondimi ti prego- mi disse il ragazzo impaurito. Non sapevo cosa fare!
-cosa c'è che non và?! che hai?- gli chiesi preoccupata e lui mi rispose
-ti prego te lo spiegherò la prossima volta, si sta avvicinando a noi, ti prego!
-ma chi Liam!? Che cazzo succed- non riuscii a finire la frase che mi trovai fra le sue braccia e d'istinto chiusi gli occhi al tocco delicato delle sue mordbide labbra sulle mie, sentivo una sensazione stupenda, le farfalle allo stomaco.. una cosa che non provavo da tempo ormai, e per un banale bacio ora stavo morendo.
Liam prese le mie mani e separandomi per un secondo dalle sue labbra mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio a meno di qualche centrimetro dalla mia pelle - scusa..- quando pronunciò quella parola sentii il suoi respiro caldo sul collo, poi riprese a baciarmi portando le mie mani sul suo viso come per nascondersi e le sue mani sui miei fianchi.
Era un momento stupendo, ma sapevo che era tutta una finzione.. per sfortuna.. 
Mentre ci baciavamo Liam aprì gli occhi per controllare se se ne fosse andato quest'essere che temeva così tanto, e non-appena si assicurò che la strada fose tranquilla ci separammo sofficemente da quel dolce bacio.
-L..Liam, ma cosa.. cioè perchè.. chi era?- non riuscivo a parlare.. ero ancora sconvolta dal nostro bacio.
-Scusa, jessie.. io.. io non volevo, mi dispiace.. è che quel.. te lo spiego la prossima volta davvero..è tardissmo, mi dispiace devo andare a casa ..- fece una faccia disperata, sembrava che stesse cercando un modo per uscirsene da quella situazione. Mi ricordava molto me in quel momento, così, dopo esserci scambiati i numeri di telefono, se ne andò via chiedendomi ancora scusa per la strada. prima che fosse troppo lontano per sentirmi gli dissi : -non preoccuparti liam! stasera però ti chiamo e mi spieghi tutto!-
-ok va bene! a stasera allora!- mi sorrise per poi sparire nel vialetto che portava alla direzione opposta da casa mia.
Non potevo ancora credere a quello che era successo.. cioè noi neanche ci conosciamo! mi ha baciata, due volte inoltre! .. ok, calma jessie.. non era un vero bacio, quelli che si danno con amore, era un bacio finto, lo hai solo aiutato a nascondersi. Per quanto sembra strano è vero e devo accettarlo..
mentre continuavo a disperdermi nei miei pensieri, non mi resi neanche conto di essere arrivata a casa, ormai sapevo talmente bene la strada per tornare che non avevo più bisogno di pensare per sapere se ero arrivata oppure no.
Bussai il campanello e ad aprirmi c'era mio cugino Kevin, come al solito aveva solo i pantaloni ed era a torso nudo.. nonostante fosse mio cugino, quel ragazzo era altamente scopabile... okay, che sto dicendo?! è mio cugino!! jessie.. sta calma.. sei troppo sconvolta..
-Ciao JJ!
-Ciao kevin! mi fai entrare o resto qui fuori a vita?
-a me va bene in entrambi i casi , vedi tu, se non hai impegni entri sennò resta fuori.
-... sei strano. spostati fammi entrare...
entrai dentro casa e subio misi il mio cellulare che aveva la batteria sotto zero in carica. Intando salutai zia Katy e zio Will che erano in salotto a parlare al telefono, o meglio, zio Will era al telefono e zia Katy era seduta ad ascolltarlo sulla poltrona. la sua conversazione era tipo: -okay, si stasera alle 7.30.,.. esatto  poi giri a destra.. bravissimo, dopotutto è vicino , già.. okay allora a stasera.. si c'è anche lei, ciao!- mi intromisi entrando nella camera... 
- lei chi?- chiesi curiosa sorridendo e andandomi a sedere accanto a mia zia sul divano.
-tu tesoro , parlavo con il fratello di zio Will al telefono- mi sorrise
-ah okay.. è quello che devo conoscere stasera?
- si esatto propio lui- sorrise
- ah okay
Così mi andai a preparare, erano le 6.30, ma ci avrei messo molto a prepararmi, infatti non credo che ce l'avrei fatta in un'ora, intanto che sceglievo i vestiti chiamai Faith e le raccontai quello che era scuccesso poco prima per tornare a casa. 
La sua reazione fu esattamente quella che mi aspettavo: lo sclero totale..
-Cosaa!?!? che mi stai dicendooo!?! non è possibileee!!
-aahahah si Faith, è vero! te lo giuro! io sono rimasta così!
-sai che non posso vederti vero?
-si lo so, ma ciò non significa che non possa fare la faccia che ho fatto quando lui ha fatto ciò che ha fatto (?)- gli dissi ovvia come se fosse un semplice scioglilingua..
-LOST IN CONFUSIIIOOON, LIKE AN ILLUUSIIION - mi urlò cantando nell'orecchio e non feci altro che ridere con lei al telefono da quel momento in poi.
Si fece tardi, le 7.20 e ormai io ero pronta. Avevo idossato un vestitino non troppo corto , era rosa pesca , di tulle sotto che scendeva libero e sopra di raso che stringeva il petto. I capelli erano lunghi e mossi e come scarpe scelsi un paio di tacchi dello stesso colore del vestito... per finire misi la collana che mi ragalarono i miei genitori in oro bianco e brillanti.. c'era scritto il mio nome sopra.
decisi di scendere e quando aprii la porta mi scontrai con kevin che mi fece cadere, e iniziai a urlarli contro..
-Ma che fai sei stupido forse?
-che ho fatto?
-mi hai fatta cadere! hai idea di quanto ci abbia messo a prepararmi! non voglio che per colpa tua sembri un mostro! avanti dammi una mano!
-ehi ma non è colpa mia!! sei tu che mi sei venuta addosso!- mi disse aiutandomi ad alzarmi quando poi si sentì zia katy da fuoricampo urlarci :- ragazzi scendete!! sono arrivati gli ospiti!!-
Mi ricomposi velovemente e scesi al piano di sotto in modo aggraziato, forse sforzandomi anche un po', di solito non ero attenta a sembrare una principessa agli occhi di tutti non so se mi spiego..
Una volta scesi, bussarono al campanello ed andai ad aprire la porta quando poi riconobbi un viso che sembrava familiare...




________________________________________________________________________________
Okaaay, scusate per l'attesa non volevo davvero !  *si nasconde*
Grazie a tutte le lettrici (di solito silenziose xD) della mia storia
spero davvero che vi piaccia questo secondo capitolo, anche perchè 
avevo perso la bozza e ho cercato di farlo il più possibile simile a quello
che avevo scritto xD 

Vi saluto dolcezze al prossimo capitolo :3
#F

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Capitolo 3
*** Capitolo 3-Diversi dagli altri ***


                                                                                                                                                                                            "Diversi dagli altri"

 
Scesi al piano di sotto proprio mentre zio Will apriva la porta. Entrò in casa una ragazza sulla ventina di anni che corse sunito verso di me e Kevin. La ragazza andò verso kevin urlando "Ciaooo!!" per poi abbraciarlo forte; lui rispose ridendo per poi sorridere e salutarla a sua volta. Intanto io accanto a kevin, un po' ero rimasta perplessa dalla scena, ma ero anche divertita, l'allegria di quella ragazza era contagiosa e anche molto direi.
Dopo di lei entrò una donna non molto alta, bionda con i capelli corti. Sembrava dolce e gentile, fece pochi passi e salutò zio Will e zia Katy.
-Ciao Will! come stai?
-Bene grazie Ruth, tu invece? E' da tempo che non ci vediamo!
-Hahaha, già è vero sembra passata un'eternità hahaha, ciao Katy! come stai?
-Bene Ruth grazie, Nicola è cambiata molto sai?
-hahaha, si lo so, scusate mio marito sta parcheggiando l'auto adesso, arriverà a momenti ...
Mentre la loro conversazione continuava, io pensavo ad altro e mi limitavo a sorridere. Scorsi una testa dietro alla porta , così mi avvicinai per accogliere quello che secondo me sarebbe stato il marito di Ruth, anzi, come lei voleva che la chiamassi, zia Ruth, invece era un ragazzo, e ci conoscevamo benissimo, lo stesso ragazzo con cui ero scesa la mattina, ed ero alquanto sorpresa di vederlo lì..
-Jessie?
-Andy?! Aspetta.. ma tu sai che io abito qui, che cazzo ti domandi?..
-Hahaha, lo so che lo so.. volevo solo essere drammatico,sai..
-No Andy, no.. potresti rispiamarti questi giochi di parole e drammatificare- Andy mi corresse
 -drammatizzare..
-è lo stesso! vabbè comunque perchè sei qui?
-Ho accompagnato un mio amico e suo padre qui, hanno bucato per la strada e incontrandoli gli ho dato un passaggio.
-Ah, sempre al posto giusto nel momento giusto eh? ma chi sarebbe questo tuo- non ebbi il tempo di finire la frase che mi ritrovai davanti due occhi color nocciola, i più belli che avessi mai visto.. Cercai di parlargli ma non riuscii a fare altro che balbettare qualcosa che sarebbe dovuto sembrare una frase, ero praticamente pietrificata davanti a tutta quella bellezza.
-E-ehi ..ci-ciao- gli dissi. Certo che avevo fatto la figura della stupina analfabeta avanti ai suoi occhi.. ma non mi importava in quel momento, avevo solo voglia di sfiorare le sue labbra carnose con le mie, volevo solo quello.. no ma che sto dicendo?! io lo conosco a malapena! basta basta basta..
-Ehi, ci rivediamo così in fretta, chi lo avrebbe mai detto eh? ahaha- sorrise facendomi sicuramente illuminare gli occhi -per una volta sembra che la fortuna giri dalla mia parte- venne verso di me sorridendo, cavoli in quel momento gli sare saltata volentieri fra le braccia proprio come qualche ora prima. Si fece sempre più vicino sorridendo e io gli sorrisi a mia volta, ma credo che più di un sorriso ne uscì una smorfia. Poi a malincuore realizzai che dovevo farlo entrare e che non saremmo potuti restare tutta la sera a guardarci e sorridere come due ebeti.. o forse si? vabbè, dovevo lasciarlo entrare, così mi spostai e lui passò l'uscio di casa. Da lontano notai che Andy era andato verso l'auto, sembrava stesse facendo scendere qualcuno, infatti era un altro degli invitati. 
Il signore -perchè da come era vestito si poteva definire tale- salutò Andy per ringraziarlo e il ragazzo rispose dicendogli di non fare complimenti e una stretta di mano; poi mi salutò alzando il mento da lontano quasi come se volesse indicarmi e io lo salutai alzando la mano e muovendola per salutarlo, poi entrò nella sua auto, mise in moto, e come era suo solito fare, accellerò due o tre volte prima di andare via.
Feci accomodare l'ultimo ospite e poi tirai la porta alle mie spalle e poi andai verso gli altri.
Intanto trovai Liam che salutò dicendo "Ehi zio Will! ciao zia katy!.. Kevin! come stai?" e parlavano fra di loro.. Un momento. Ma se loro sono miei zii e sono anche i suoi.. siamo cugini!. La mia solita fortuna! e ti pareva che l'unico ragazzo carino e dolce che conoscevo era pure mio parente?!Ma che cazzo, la vita è così ingiusta. 
Gli zii e Kevin salutarono Liam e il padre abbracciandoli e dopo vari baci e abbracci (come sempre) ci andammo a sedere a tavola. Mentre tutti erano seduti a parlare fra di loro mi sentivo fuori luogo, anche perchè sembrava che ogni tanto mi guardassero tutti, così decisi di andare da zia Katy e darle una mano con le portate. Entrai in cucina, lei mi guardò e sorrise, poi mi disse:
-Hai deciso di darmi una mano tesoro?
-Si zia, non mi sento a mio agio di là con gli altri..- le dissi in tutta franchezza, non sapevo mentire, era la cosa che mi riusciva peggio, insieme ad una lunga serie di cose..
-come mai? sono così simpatici, e poi potresti fare amicizia con Nicola, potreste uscire insieme e..- lei continuava a parlare, ma io non volevo saperne di uscire con lei, era strano, e poi non avrei mai abbandonato i miei amici. Così mentre lei continuava a blaterare portai la prima portata a tavola, e questo sembrava far piacere a tutti, compresa me, ma specialmente a mio cugino Kevin, quello stupido ingordo che mangiava di tutto. Aspettammo zia Katy e iniziammo a mangiare.
Kevin si era praticamente messo con la testa nel piatto, era tipo andato in apnea, non  riuscivo a capire se masticasse o buttasse tutto giù, come i maiali.. chiamati anche suoi simili. Se ne accorse anche zio Will e decise di prenderlo in giro dicendo "Ehi Kevin, respira fra un boccone e l'altro, il cibo non scappa dal piatto, puoi alzare la testa". kevin allora alzo lo sguardo ed era sporco ovunque, intorno alla bocca, sul naso, ovunque. Io non riuscivo a riprendermi dalle risate tanto che mi mancava il respiro, così uscii fuori in giardino a prendere un pò d'aria.
Mi accorsi che qualcuno mi seguì, ma non gli diedi peso e continuai a camminare sommersa dalle risate. 
Arrivai in giardino e mi passai le dita sotto gli occhi per assicurarmi di non aver scambiato il mascara mentre continuavo a cercare di calmare la mia risata. A un certo punto presi atto che qualcuno mi stava osservando ma prima che mi girassi, questi mi mise una mano sulla spalla per richiamare la mia attenzione. Convinta del fatto che fosse Kevin che era incazzato con me per aver riso avanti a  tutti e averlo messo in imbarazzo,chiusi gli occhi e lo abbracciai e gli dissi -scusa, non volevo, era più forte di me hahaha, dovevi vederti- e lui mi rispose -si era esilarante hahaha, ma non mi hai fatto niente di male, perchè chiedi scusa?- fu in quel momento, sentendo quelle parole vibrare nella sua cassa toracica che sentii un tono diverso di voce; di certo lui non era kevin. Così mi staccai dall'abbraccio e alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi.. era Liam, ma era incredibile quando gli assomigliasse... bhè forse non di viso, ma era della stessa statura, era abbastanza facile scambiarli se fossero stati voltati di spalle.
-mio dio scusa Liam! non volevo darti fast..- mi interruppe rispondendo subito.
-nessun fastidio tranquilla- mi sorrise e ci guardammo per qualche secondo, poi io abbassai lo sguardo, non riuscivo a mantenere un contatto con quegli occhi così profondi.
-sai, sei davvero carina con questo vestito stasera- disse mentre feci per sedermi dul dondolo accanto a lui e risposi - davvero?! cioè, voglio dire .. grazie,sei gentile- gli sorrisi nervosa.
-tu non hai freddo?- disse Liam tremando leggermente con la voce, io risposi con un semplice "no, sto bene" ma me ne pentii.. .avrei potuto abbracciarlo di nuovo. Sentii una voce proveniente dalla cucina, era zia Katherine che mi chiamava a squarciagola, a momenti le si staccavano le corde vocali secondo me..
-Jessieeee!! Jessiieeeee!!- continuava a chiamarmi con un a pausa di circa 3 secondi fra una chiamata e l'altra, fino a quando non le risposi.
-ziaaaa!!! che c'èè?!- si, ero stufa, una volta tanto ero stufa di mia zia, strano a dirsi ma era vero..
-Tesoro potresti darmi una mano per favore? non ce la faccio da sola!- così rassegnata mi alzai facendo una faccia abbastanza triste a Liam che si alzò e mi fece cenno con la testa di entrare.
Una volta entrati mi avviai verso la cucina e mia zia era intenta a portare a tavola qualche bottiglia d'acqua, così io presi il vassoio con la crostata dal forno. Era pesantissimo che quasi non cadevo, ma per fortuna zio Will mi prese per i polsi e fermò la caduta portando la crostata a tavola.. sembrava deliziosa.
Prima che la famiglia Payne andasse via, restarono un poco in giardino a parlare tutti insieme. Quella famiglia mi piaceva tantissimo, era diversa dalle altre.
Si fecero le 11:45 p.m. e così andarono via, il giorno dopo sarebbe stato un giorno lavorativo. Salutarono e andarono via.
Non-appena lasciarono la casa andai di sopra a mettermi il pigiama, in quel momento mi mancava tantissimo, mi vestii e mi tuffai nel letto così da sprofondare in un sonno profondo. Ero stanca. Ma prima che mi addormentassi del tutto mi arrivò un messaggio: era Andy.
 
"hey Jes, domani mattina non posso passare sotto casa tua, ci vediamo a scuola, ma ti prego non fare tardi, ti devo parlare. notte :)xx A."
 
Risposi dicendo che ci saremo sicuramente visti prima delle 8, poi mi addormentai pensando a cosa avrebbe potuto dirmi di tanto importante.. era capitato solo per ragioni davvero gravi che non fosse venuto fuori casa mia a prendermi, non sapevo che aspettarmi. 
Cercai di darmi pace nel letto, ma l'unico modo che trovai fu quello di pensare a Liam: ai suoi occhi, i suoi capelli, il suo viso perfetto.. e fu proprio col suo viso impresso nella mente che presi sonno e aspettai che passasse la notte per risvegliarmi la mattina.
 
_____________________________________________________________________________
*Angolo autrice*
Ciaaooo :D 
prima di tutto, grazie per le precedenti visualizzazioni :3 non so che dire :D mi dispiace di avevrvi fatto aspettare tanto, ma spero che ne sia valsa la pena :)
Voglio ringraziare tutte le ragazze che continuano a seuire\recensire\ o semplicemente leggere la mia storia, grazie mille! c:
se volete lasciate un commento, mi farebbe piacere c: ciao sdfghjk
#F c:

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Capitolo 4
*** Capitolo 4-Ciò che non sapevo ***


                                                                                                                                                                                        "Ciò che non sapevo"

 
 
Il mattino seguente Faith e Christy mi vennero a prendere a casa e insieme arrivammo a scuola.
Loro si fermarono al bar. Il solito bar tutte le mattine. Sempre la stessa gente. Ma quella mattina no, c'era qualcuno in più. 
Fra i tanti ragazzi vicino al bancone impegnati a chiamare i due poveri baristi che a momenti impazzivano per le tante ordinazioni, notai un ragazzo biondo.
Non l'avevo mai visto prima, ne ero certa. Si voltò e mi vide, così girai subito lo sguardo. Lui sorrise, poi tornò a tentare di attirare l'attenzione del barista. Salutai Faith dicendole che sarei andata a scuola da Andy. Chris non la salutai. Stava parlando con dei ragazzi. Ovviamente voleva essere al centro dell'attenzione. Smisi di pensare a lei e andai verso la scuola.
Una volta arrivata vidi subito Andy sul suo scooter nero e gli andai incontro. Non sembrava tanto preoccupato come mi aspettavo per fortuna, quindi mi rasserenai un pò.
Andy mi vide e mi salutò alzando due dita in segno di saluto e io lo imitai. Quando arrivai vicina a lui iniziai subito a chiedergli cosa fosse successo.
-allora? cos'é che dovevi dirmi?, è successo qualcosa?- lui non rispose e restò immobile a fissare il suo orologio.
-Andy una risposta sarebbe deducibile.. allora?- Lui alzò lo sguardo e iniziò a parlarmi.
-si tratta di Liam.- disse con tono freddo.
A quelle parole mi incupii, ma cercai di non farglielo notare... o almeno non troppo.
-che è successo?- Di nuovo lui abbassò lo sguardo -Devi stargli lontana Jessie, più lontana possibile. Non voglio che ti succeda qualcosa-
-ma che cos'è un assassino, qualcosa?! dai che ha fatto! lui è dolcissimo, gentile con tutti, ha una buona famiglia. Perchè dorei stargli lontana?-
-Non si tratta di quello che fa lui! si tratta di quello che fanno quelli che ce l'hanno con lui!- feci una faccia interrogativa come per chiedere spiegazioni e lui continuò a parlare. -Ci sta uno che ce l'ha con Liam, prima lo picchiava ma poi Liam stufo di ricevere botte da lui una sera in discoteca lo prese a pugni avanti a tutti.- io risposi ovvia - e quindi? si è difeso, cosa c'è di male?- e lui rispose quasi incazzandosi - Cosa c'è di male? C'è che questo tizio gli ha giurato che lo avrebbe fatto stare male! Liam adesso si nasconde da lui, per non prendere discussioni con lui, ma io sono sicuro che non è a lui che punta, ma alle persone a cui lui vuole bene. Non hai mai pensato al perchè Liam sia sempre solo?!- 
Mi ero stancata di quella conversazione, così tagliai a corto -Senti Andy non mi succederà niente, io e Liam siamo amici, niente di piu, ti prometto che non accadrà niente a nessuno dei due. Adesso vado che altrimenti mi mettono il ritardo.- lo salutai dandogli un bacio sulla guancia e andai via alquanto irritata sbuffando verso l'entrata della scuola.
Entrando vidi Faith, così mi avvicinai a lei e le dissi ciò che mi aveva detto Andy.
-Dai Jes, se te l'ha detto un motivo ci sarà, io gli starei alla larga- 
-maddai! ma che può succedere! non voglio lasciarlo solo! insomma guardalo! neanche Andy gli va vicino per colpa di quello che è successo con questo tizio di cui nessuno sa nulla! io do ragione a Liam, punto. non voglio più tornare su quest'argomento. Se voi non volete essergli amici ok, io gli starò accanto.-
-ma cosa dici? certo che vogliamo essergli amici! solo.. cerca di non affezionarti troppo a lui, non so se mi spiego..- 
-si, vabbe Faith.. qua Andy vi sta facendo il lavaggio del cervello- La salutai e mi diressi verso la mia classe, avevo biologia alla prima ora, era la stessa aula di Liam, essendo l'unico con cui avevo confidenza  mi sedetti accanto a lui.
Non gli chiesi di quello che mi aveva detto Andy, ero stufa di parlare di quella ridicola situazione, ma avevo ancora un dubbio che mi tormentava da un giorno ormai.
-Liam?- gli bisbigliai.
-Jessie?- mi rispose sottovoce.
-Senti sò che questo è il momento e il luogo meno adatto, ma devo chiedertelo..-
Liam alzò lo sguardo dal suo quaderno e mi fissò, io continuai a parlare
-perchè l'altra volta mi hai baciata? cioè tutto così senza preavviso, niente!-
Lui addolorato disse- scusa Jessie, stavo cercando di nascondermi da un tizio, Parker.. mi dispiace tanto..- 
Allora quello che diceva Andy era vero... lui cercava di nascondersi.. Forse avrei dovuto.. No, che cosa sto dicendo?! Jessie riprenditi! Non mi sarei tirata indietro per uno stronzo che c'è l'ha con lui. Non potevo.
La lezione finì in fretta e io e Liam uscimmo parlando e ridendo del professore. Sembrava un leone marino misto a Maurizio Costanzo, non aveva il collo. Per poco a lezione non ci mettevano una nota, stavo ridendo senza sosta.. che stronzo, avrebbe potuto evitare la battuta... ma è stata divertente, bisogna ammetterlo.
L'ora seguente io avevo inglese e lui algebra, così andammo in aule diverse. 
Mentre andavo verso la mia aula, incontrai lo stesso ragazzo che avevo visto la mattina al bar.
Mi guardò e sorrise, io ricambiai.
 
Vidi che andavamo versa la stessa aula così gli chiesi -quindi anche tu hai inglese adesso?- 
-Così sembra- accennò a una risata.
Aveva proprio un bel sorriso. -Comunque piacere, io sono Niall, Niall Horan- mi porse la mano.
Io spostai i libri da un braccio a un'altro e gli strinsi la mano. -Piacere mio Niall, io Sono Jessie Maddox- sorrise.
-ehm.. dimmi Niall, ti sei trasferito da poco qui?-
Lui annuì con la testa e mi disse -si sono qui da tre giorni, prima vivevo in Irlanda, ma mio padre ci ha fatti trasferire per motivi di lavoro.. tu invece hai sempre vissuto qui?-
Gli risposi - no, prima abitavo con i miei genitori e mio fratello, poi loro sono morti in un incidente per colpa di uno stronzo bastardo drogato. Adesso vivo qui con mia zia.-
Niall mi guardò schiudendo le labbra e mi disse - mi dispiace tantissimo! non volevo.. cioè se avessi saputo...-
-non fa niente tranquillo! Non preoccuparti- gli sorrisi e lui accennò un sorrisetto veloce.
Entrammo in classe. - ci vediamo dopo!- mi sussurrò mentre entravamo. Non ci sedemmo vicini, non c'erano più posti, eravamo in ritardo.
Mi piaceva quel ragazzo, era simpatico. Dopo una forte ora di interrogazioni, uscimmo fuori distrutti.
La giornata trascorse in fretta a scuola, non vidi Liam fino all'uscita, quel giorno restai per la maggior parte del tempo con Niall, avevamo quasi tutti gli orari uguali così, quando suonò l'ultima campanella, uscimmo da scuola insieme.
Io mi fermai in cortile ad aspettare Andy, Faith, Liam e Christine. Dopo pochi minuti li vedemmo uscire e ci avvicinammo a loro.
Avevano lasciato Liam in disparte, dietro di loro.
Mi fa troppa rabbia il loro comportamento. Si comportano come se lui fosse un alieno, anzi se lo fosse davvero stato magari gli sarebbero stati più vicini.
So che sono miei amici, ma certe volte fanno dei ragionamenti di merda.
Così andai vicino a Liam e lo abbracciai dandogli un bacio sulla guancia.
-Hei dolcezza!- mi disse abbracciandomi. -com'è andata la giornata?-
-Non male, oggi ho conosciuto un nuovo ragazzo, si è trasferito qui da poco. ragazzi, lui è Niall!- lo indicai con la mano e lui arrossì in viso grattandosi dietro la nuca. Era tenerissimo. Lui e i ragazzi si conobbero e tornammo a casa insieme.
Come al solito Liam si metteva in disparte ma io gli andai vicino. Sono il tipo di persona che non vuole vedere nessuno soffrire, e si vedeva chiaramente che lui dentro soffriva, come avevo sofferto io per mesi.
-Perchè lo fai?- mi chiese il moro.
-faccio cosa?- in quel momento non capii a cosa si stava riferendo, avrei solo voluto farlo stare bene. 
-sai benissimo cosa.. so che sai tutto, perchè continui a starmi vicina?- mi disse mentre aveva lo sguardo abbassato.
In quel momento capii di cosa stava parlando, cosi lo guardai negli occhi e sincera gli dissi
-Non sarà certo per colpa di uno stronzo che non ti sarò amica Liam, tranquillo, so quello che faccio-
Lui mi guardò grato e io lo abbracciai. Dopo un po' a noi si aggiunse anche Niall a noi e tutti e tre iniziammo a parlare e a ridere.
Alla fine anche gli altri si unirono alla nostra conversazione e camminando camminando ognuno se n'andava per la sua strada. 
Dopo un tragitto di strada rimanemmo solo io e Niall.
Quando ci avvicinammo verso casa mia io e Niall ci salutammo e ci demmo appuntamento per il giorno dopo direttamente fuori scuola.
Quando entrai a casa mi apri Kevin. 
-Hey jes! oggi i nostri non ci sono, quindi si mangia pizza!- mi disse con una faccia felice.
-Kevin ti ricordo che sono 'i tuoi' non 'i nostri' genitori..- dissi con aria stufa mista a tristezza e lui rispose - daii! non dire così dopotutto anche tu fai parte della famiglia ormai! Coraggio vieni, sto chiamando le pizze, tu come la vuoi?-
 
Mangiammo ingordamente le pizze e dopo andai a studiare. Nel frattempo mi arrivarono dei messaggi di Niall e uno di Faith.
Quelli di Niall dicevano:
 
" Hei jessie! non so se hai salvato il mio numero, comunque sono niall! a domani :3xx"
 
"Jessie! senti, i miei amici mi hanno invitato ad una festa della mia confraternita. E' una festa per coppie e.. bhè io non so con chi andarci! So che può sembrare strano, ma vorresti venire con me? :) ci sarà da divertirsi! fammi sapere ;)xx"
 
Wow.. nessuno mi aveva mai invitata ad una festa per coppie, sarei stata felice di andarci! specialmente con un ragazzo bello come Niall. Prima di rispondergli lessi il messaggio di Faith:
 
" Heilà tesoro! hai saputo della festa della confraternita? Louis mi ha invitata! cazzo sto per morire! non credo di farcela ad arrivare alla festa *_* "
 
Dopo aver letto il messaggio entusiasta della mia amica eccitata, decisi di chiamarla. Dopo una buona oretta a telefono di sclero puro giungemmo a conclusione che il giorno dopo saremmo andate a fare shopping insieme.
Alla fine telefonai anche Niall e gli dissi che accettavo molto volentieri il suo invito.
La sera io e Kevin ordinammo del pollo e poi andai a letto esausta.
Un momento prima che mi addormentassi mi arrivò un quarto messaggio. Wow quella giornata era da non dimenticare a quanto pare, non mi erano mai arrivati così tanti messaggi senza che li mandassi prima io.
Stavolta era di Liam.
 
" ehi piccola, non so se stai dormendo ma volevo darti la buonanotte e dirti che domani vengo a prenderti sotto casa insieme agli altri :) spero non ti dia fastidio. sogni d'oro xx" 
 
Gli risposi dicendogli che per me andava benissimo e che ci saremmo visti il mattino seguente, dopodichè andai a dormire ormai distrutta da quella giornata.
 
 
_______________________________________________
*va a nascondersi*
ciao :')
Vi prego non mi uccideteee! so che ci ho messo tantissimo
ad aggiornare, ma vi ho fatto il capitolo lungo c':
abbiate pietà di una povera ragazza troppo indaffarata
con la scuola D: quest'anno ho gli esami quindi non so
nemmeno dopve ho trovato il tempo di scrivere.
Anyway, spero che vi piaccia e mi raccomando, recensite c:
Vi voglio bene! <3
#F. <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5-Non cacciarti nei guai, Maddox ***


                                                                                                                                                                                   "Non cacciarti nei guai, Maddox"

 
 
Quella mattina era un giorno piovoso, nonostante fossero gli inizi di giugno. Il cielo era grigio e cupo, ricoperto da una coperta di nuvole che facevano sembrare tutto più triste. Sembrava quasi che stessero piangendo.
Non appena aprii la tenda guardai fuori dalla finestra e l'unica cosa che riuscii a fare fu un sospiro speranzoso di un po' di sole durante la giornata. 
Erano ancora le 6:45 del mattino, così andai a prepararmi per la scuola. Misi un jeans stretto, una maglietta nera e una felpa aperta grigia con le mie Vans nere. Presi i libri e li misi nella mia borsa grigia a tracolla che ero solita portare su una sola spalla, quando ad un tratto sentii bussare alla porta; erano i ragazzi.
-Chi è?-
-Jessie siamo noi, ci apri?- sentii la voce di Faith e non esitai ad aprire la porta.
-buongiorno ragazzi! Ho appena finito di prepararmi se volete ci sono dei biscotti sul tavolo.- dissi mentre entravano e li salutavo ad uno ad uno con due baci sulle guance. 
-Christine non c'è stamattina- mi disse Andy.
-ho visto, ma come mai? Le è successo qualcosa?- chiesi abbastanza preoccupata al ragazzo e mi rispose Faith.
-no, nulla, è andata dal suo ragazzo se si può chiamare così, non la capisco quella ragazza, ogni mese ne cambia uno, ma nemmeno fossero..-
-aaaaaahhhlaalalaaaa non dirlooo! Non so cosa stia per dire ma non dirlo!- la interruppi urlando per evitare figure di merda.
A quella mia reazione Liam rise guardandoci, poi abbassò lo sguardo guardando il pavimento. 
Dissi ai ragazzi che ci avrei messo poco a finire di prepararmi e poi saremo andati a scuola. Ovviamente non poteva mancare il commento stupido di Andy :"e restarono attorno a quel tavolo per tutta la vita". Non lo sopporto quando dice queste cose così.. Non trovo neanche un aggettivo per definirle. 
Salii in fretta le scale accertandomi ad ogni scalino che mettessi il piede bene per non scivolare. Finii di truccarmi, presi la borsa e l'ombrello poi andammo.
Quella mattina la scuola sembrava irraggiungibile, eppure la strada era sempre quella e ci mettemmo la stessa mezz'ora di tutte le mattine per raggiungerla. Prima che arrivassimo logicamente non poteva mancare la solita vignetta comica che ci accompagnava ogni giorno...
-facciamo a chi raggiunge prima la scuola? Siamo quasi arrivati!- propose Andy.
-no dai io ho sonno, non voglio correre- dissi io con tutta la pigrizia del mondo
-perché no.. Almeno ci svegliamo un po'!- Liam era d'accordo con l'idea folle di Andy. Perché folle? Io non correvo mai. Potevo anche fare tardi all'appuntamento più importante della mia vita, ma non avrei corso. Piuttosto sarei arrivata in ritardo, ma con classe.
-ma si dai, per me va bene..- disse poi Faith. La guardai con uno sguardo minaccioso e lei si limitò a fare spallucce dicendo -ehi che c'è? Io voglio correre.-
-ok, allora si parte al mio via, pronti? 3-2-1...VIA!- 
Faith fece il conto alla rovescia e tutti è tre corsero verso la scuola con gli ombrelli in mano.
La situazione per me si faceva imbarazzante. Ero rimasta sola infondo al viale così decisi di raggiungerli.
-Ehi aspettatemi! Siete degli stronzi!- dissi scherzando, poi iniziai a correre impacciata. 
Improvvisamente venne un soffio di vento e sentivo l'aria fredda urtarmi la faccia. Mentre correvo il vento gelido mi bloccò l'ombrellino pieghevole. Era uno di quelli che si rompevano subito, ma era anche il primo che avevo trovato. Così il vento piegò l'ombrello e se lo tirò via con sè.
Rimasi lì ferma a guardare quell'oggetto rosso svolazzare via, poi mi resi conto che ero rimasta sotto la pioggia e chiamai i ragazzi correndo da loro.
-ragazziiii! Ragazzi fermatevi!- nessuna risposta. Riprovai. -eeehii voi treeee! Aspettatemi! Andyy?! - non si girò. Chiamai Faith ma anche lei era troppo impegnata a correre per vincere un premio immaginario.
-Liam? Liam ti prego aspettami! Liam fermati!- il moro si fermò a guardarmi da lontano, quando capì che mi riferivo a lui si fece avanti avvicinandosi a me.
-ehi! Ma che hai combinato? Dov'è il tuo ombrello?- mi chiese un po' divertito e allo stesso tempo curioso di sapere cosa mi fosse successo.
-non so dove sia ora, il vento l'ha portato con sè! Voi non vi fermavate!- dissi mentre tremavo infreddolita.
-vieni qui!- mi tirò per un braccio e mi fece mettere sotto l'ombrello con lui, poi mi abbracciò mettendomi un braccio sulla vita per assicurarsi che non mi bagnassi e che ci stessimo entrambi.
-fa freddo..-gli dissi. 
-lo so, ma non è colpa mia..- rispose lui.
-non ho mai detto che fosse colpa tua, ho detto che ho freddo-
-e io ho detto che non è colpa mia, se fosse per me ci sarebbe il sole ora..-
-già anche per me..-
Entrammo nel cortile della scuola e ci guardarono tutti curiosi, compresi Andy e Faith.
-mi spiegate?-disse Faith incrociando le braccia sotto al petto.
-spiegarti cosa?-le risposi io.
-mi spiegate come mai siete così?- ci disse disegnando un cerchio intorno a noi con le sue dita lunghe e sottili.
-ahh! No è che..cioè, voi correvate e...- non riuscivo a parlare, ero in imbarazzo.
-mentre cercava di raggiungerci il vento le ha portato via l'ombrello e così sono andato a prenderla- spiegò Liam molto semplice e diretto.
-hahahahahah! Immagino la scena! Dovresti ringraziarlo! Anche io vorrei un cugino così - disse Andy.
Forse non avrebbe dovuto dirlo, avevo dimenticato che fossimo cugini..
-grazie Liam-gli dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
-di nulla- sorrise, ma sembrava un sorriso finto, gli durò tre secondi poi scomparve dal suo viso perfetto. Sembrava quasi triste, forse era una mia impressione, magari era solo stanco della corsa.
Decidemmo di entrare, la campanella era suonata da cinque minuti, ci avrebbero messo un ritardo. Entrammo e ci salutammo.
Andy prima di andare disse sussurrando nel mio orecchio per non farsi sentire -non cacciarti nei guai Maddox, ricorda cosa ti ho detto-
-so quello che faccio- gli dissi allontanandolo e andando verso la mia classe.
 
Di Niall non ce n'era traccia quella mattina, eppure mi aveva detto che avremo parlato del suo invito da vicino.
Avevamo lezione insieme ma di lui neanche l'ombra.
Il professore iniziò a parlare di formule chimiche che sembravano incomprensibili, anzi, per me lo erano; Non ci avevo mai capito niente di quella roba.
Ad un tratto la porta dell'aula si spalancò con un cigolio stridulo e rumoroso e vidi entrare una figura alta e snella, con il ciuffo biondo tinto all'insù e gli occhi azzurri che erano spenti e assonnati. Con voce roca disse:
-scusi per il ritardo sig.Evans, non succederà mai più, mi scusi- Era affannato e pian piano andò a prendere posto.
-Signor Horan, mi auguro che questa sia davvero l'ultima volta, non accetterò più delle sue giustificazioni- disse il prof con tono serio e lui si limitò ad annuire silenziosamente. Mentre si sedeva mi guardò e mi fece l'occhiolino, poi fece finta di stare attento alla lezione estraendo dalla tasca il suo cellulare. Mi inviò un messaggio:
 
"Hey Jessie scusa se non mi sono fatto vedere stamattina fuori scuola, la sveglia non è suonata"
 
Io risposi:
 
"Hahaha, ho visto, si vede da qui a new york che sei pieno di sonno, tranquillo non è nulla "
 
-Maddox! Allora, fa attenzione alla lezione oppure mi costringe a ritirare il cellulare?!- mi disse il sig.Evans
-mi scusi prof, stavo spegnendo il cellulare- fu la scusa più stupida che trovai. Il professore annuì e si girò verso la lavagna. 
Niall attirò la mia attenzione e mi mimò uno "scusa" con la faccia dispiaciuta e io risposi facendo spallucce e mimando che il prof stava fuori con la testa indicando con gli occhi il sig. Evans e facendo roteare il dito intorno alla tempia.
Quando la lezione finalmente si concluse Niall mi venne vicino prendendo la sua tracolla in spalla e sorridendo mentre camminava. Iniziammo a parlare mente ci dirigevamo nei corridoi.
-scusa se il prof si è arrabbiato con te per colpa mia, non volevo..- lo interruppi -non preoccuparti, è solo molto isterico, tutto qui!- Niall rise poi ricominciò a parlare.
-per l'invito alla festa.. Volevo parlaretene da vicino, è la settimana prossima a casa del mio amico, è una festa per coppie e visto che sono costretto ad andare come tutti quelli della confraternita... Ti andrebbe di venire con me?- gli spuntò un grande sorriso e gli si illuminarono gli occhi quando gli dissi -certo! Sarebbe fantastico!-
-perfetto! Allora ci vediamo sabato alle 20:30 fuori casa tua, passo a prenderti io- mi sorrise ancora, ma stavolta il suo sorriso era dolce e accogliente nei miei confronti. Io ricambiai il sorriso.
-adesso devo andare, non vorrei fare tardi anche a quest'altra lezione- mi disse ridendo. -a dopo piccola- mi prese il mento con le dita delicatamente alzandomi il viso verso il suo. Mi guardò negli occhi per qualche secondo e io gli misi le mani sulle guance con molta leggerezza. Dopo il mio gesto mi mise un braccio attorno alla vita e mi attirò stretta verso di se. Lui chiuse gli occhi e lo feci anche io. Ci facevamo sempre più vicini tanto che riuscivo a sentire il suo respiro sulle labbra, quando poi il respiro fu sostituito dalle sue labbra calde e morbide che sentii allontanarsi dopo qualche secondo. Subito dopo aprii lentamente gli occhi. Fu un bacio semplice, ma perfetto.
-adesso, ehm... Io.. Devo andare- mi disse lui imbarazzato mettendosi una mano dietro la nuca.
-si ehm... Anche io- gli dissi. Mi sentivo più stupida di quanto sembrassi in quel momento.
-allora a dopo- disse il biondino sorridendomi. -a dopo Niall- sorrisi anche io e feci per andarmene nella mia classe. Mi voltai un'ultima volta per guardarlo andare via e mi accorsi che anche lui si era girato, così entrambi ci mettemmo a ridere. Niall alzò la mano in segno di saluto così ci voltammo entrambi e continuammo a camminare. 
Sentii il suono della campanella e capii che dovevo darmi una mossa, così arrivai alla classe, aprii la porta di legno e ancora sognante andai a sedermi al mio solito posto accanto alla finestra.
 
 
______________________________________________________
Heeeeey :D Eccomi di nuovo qui :') stavolta ho fatto presto dai, non vi ho 
fatte aspettare molto. Questo perchè ho la febbre e non avendo nulla
da fare nel letto ho deciso di scrivere il continuo asdfghjkl
Inizialmente volevo scrivere una OS su Niall, ma ho cambiato idea :')
Adesso la smetto di scocciarvi e per favore.. RECENSITE!
#F.<3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6- Ciao Jessie ***


                                                                                                                                                                                     "Ciao Jessie"


 
 
-Pronto chi parla?- 
Domanda retorica, sapevo che fosse Faith, era comparso il suo nome sullo schermo, ma andando di fretta non ci feci quasi caso, presi il telefono e risposi.
-Jessie! Ma che fine hai fatto?! Sono già le 4 e 30 del pomeriggio ! Dovresti essere a casa mia!- c'era d'aspettarselo. Faith è una di quelle ragazze che non sopportano di dover aspettare, e io nel far aspettare le persone ero la più brava. Sarei dovuta andare da lei alle 4 per andare a fare shopping. Avremo comprato dei vestiti nuovi per la festa. Mi chiarii subito con lei al telefono dicendole che stavo per scendere di casa, tirai a corto e staccai la chiamata mentre lei parlava. 
Non era nella pelle di andare a quella festa. Perché? Perché ci sarebbe andata col ragazzo che le piace e a cui lui piace lei; secondo me sono due idioti. Insomma sono fottutamente innamorati l'uno dell'altra ma nessuno dei due ha il coraggio di farsi avanti, e se dico "nessuno dei due" mi riferisco a Louis.. Dovrebbero essere i ragazzi a farsi avanti, e no, non sono all'antica, ma trovo che sia più romantico.
Tuttavia anche a me avrebbe fatto piacere andarci. Niall è un bel ragazzo, è dolce, carino.. È perfetto. Ma non è della perfezione che io ho bisogno. Ho bisogno di un vestito nuovo. Decisamente.
La festa sarebbe stata fra 3 giorni e se non trovavo subito un vestito credo che sarei andata nel panico totale. Volevo apparire al meglio avanti a tutta la scuola, ma sopratutto ai suoi occhi. I suoi occhi meravigliosi che mi guardavano così profondamente ma che allo stesso tempo sembravano intimidirsi se ci guardavamo a lungo. Erano bellissimi: nè troppo chiari, nè troppo scuri, erano pieni di gioia, ma dietro riuscivano a dare un senso di sofferenza, una sofferenza che si era lasciato alle spalle negli anni ma che sembrava riemergere proprio da quelle lacrime che si nascondevano timide negli occhi e che non sarebbero mai uscite così facilmente. 
«No, non ammetterò mai di essere innamorata di lui. Lui è mio cugino. Lui è Liam. Non posso innamorarmi di lui. Magari mi piace, ma non posso essere innamorata. » Questo era il mio costante pensiero. Forse avrei dovuto solo dare tempo al tempo e lasciare che questo periodo passasse.
Mi misi in auto e guidai fino a casa di Faith bussai per farla scendere e dopo tre volte che suonai il clacson so decise a scendere, misi in moto e partimmo dirette al centro commerciale. Era abbastanza distante da lì.
-Andy verrà alla festa?- mi chiese Faith prendendo il cellulare.
-non lo so, non ne abbiamo parlato. In questi giorni non lo capisco, sembra che gli stia antipatica o cose del genere.- 
-Non gli stai antipatica, forse è arrabbiato con te..- ipotizzò Faith girando il viso nella mia direzione -avete litigato?- io non le risposi, no perché non volevo, semplicemente perché non sapevo cosa risponderle.
-abbiamo avuto una discussione, ma non credevo fosse roba così seria da non parlarmi più.- alla fine io risposi tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
-che cosa è successo?-
Io spostai la mano dal volante e cambiai la marcia, poi le parlai -credo che sia per Liam. Ultimamente trascorriamo molto tempo insieme sopratutto a scuola, ma lui continua a dirmi di stargli lontano. Io così mi sono stancata e gli ho detto che non mi sarei allontanata di un centimetro da lui, perché non avrei voluto lasciarlo solo come aveva già fatto lui una volta.-
-Jes, ma ha ragione. Non capisci che può essere pericoloso farti vedere in giro con lui? E se poi ti picchiano?!
Se ti fanno del male?! Sarà per colpa sua!-
-No Faith! Non sarà per colpa sua! Sarà per colpa mia! Perché io non lo lascerò solo. È un mio amico, è mio cugino di secondo grado se non terzo, non lo lascio come tutti gli altri. È un ragazzo fantastico, voi non lo conoscete, ma se solo ci provaste vedreste quanto bene gli si può volere. Adesso cambiamo argomento. Parlavamo di Andy? Continuiamo a parlare di lui è chiudiamo la cosa.- dissi rigida. Nemmeno io sapevo di essere così fredda quando volevo, mi dispiaceva essere così, ma dovevo esserla con quella cocciuta della mia amica.
-ok ok, comunque penso che verrà con Christine.- rispose lei
-chi verrà con Christine?-le dissi io, mi ero persa nei pensieri.
-Liam. Verrà con Christy- a sentire quel nome mi si fece un nodo in gola, ma cercai di essere più naturale il possibile. Per quanto fossi incazzata in quel momento non potevo fare a meno di sentirmi anche distrutta dentro. Non me l'aveva nemmeno chiesto. Non mi aveva nemmeno invitata, non ci aveva provato. Capii che quello era il momento giusto per dimenticarlo. Non provava interesse per me, sarebbe stato inutile. Non avrei pensato a lui, ma a Niall. Lui mi amava e me l'aveva dimostrato con tutte le sue piccole cose: ogni mattina aspettava me per entrare in classe, se finivano le lezioni ed eravamo in classi diverse mi aspettava vicino agli armadietti in corridoio, a mensa sedeva sempre difronte a me o accanto a me, ma sopratutto mi aveva baciata. A quel bacio col passare dei giorni se ne aggiunse uno, due, fino a diventare un vero e proprio bacio.
Non so cosa provavo quando ero con lui, ma era qualcosa di forte, qualcosa che mi faceva stare bene, proprio come il suo sorriso.
Mi sentivo confusa, credo che in quel momento non ci sia stata persona più confusa di me. Non sapevo chi amavo, non riuscivo a capirlo, ma soprattutto non capivo se amavo. Era tutto buio nella mia testa, sembrava una caverna tutta buia e in quel momento avrei voluto che mi si accendesse la lampadina, ma nelle caverne non esistono lampadine.
-Jessie? Jessie ci sei? Sei connessa?- sentii la voce di Faith.
-Cosa? Hai detto qualcosa?- le dissi scuotendo la testa confusa.
-non mi hai più risposta! Ti avevo detto che Liam viene con Christine alla festa poi sei andata in blackout-
-scusa, stavo pensando- le risposi sincera.-
-a cosa pensavi?- mi chiese curiosa lei.
-nulla di importante, non ricordavo la strada per arrivare al centro commerciale- le mentii.
Dopo un po' arrivammo e ci fiondammo immediatamente nei negozi che avevano i vestiti più belli ed eleganti. Camminavamo quando, distratta, vidi esposto in vetrina un abito, era quello giusto. Turchese, corto, senza maniche o spalline. Lungo la schiena c'era uno spacco triangolare in pizzo che finiva alla fine della schiena, il resto era raso ed era quasi arricciato che scendeva aderente fino a metà coscia più o meno.
Lo provai e il tessuto mi fasciava perfettamente il corpo, ci abbinai una pochette e andammo a pagare alla cassa. In un altro negozio, dove Faith trovò il suo completo scelsi le scarpe dello stesso colore da abbinarci. 
Ce ne andammo contente dei nostri acquisti e accompagnai Faith a casa. Dopodiché guidai dritta fino a casa mia, arrivai dopo circa cinque minuti.
Parcheggiai l'auto e mi avvicinai alla porta di casa. Dopo aver scavato nella borsa trovai le chiavi e aprii la porta. Entrai e zio Will e zia Katy erano in casa. C'erano anche Kevin e delle persone in salotto con loro.
Avrei preferito lasciare che non mi notassero ma non potevo sembrare scortese, così salutai.
-Buonasera a tutti- sulle labbra mi spuntò un finto sorriso.
-Ciao piccolina- mi disse zia Katherine
-ciao Jessie- Kevin mi salutò indifferente, mentre zio Will era troppo impegnato a parlare con suo fratello. Un attimo.. Con suo fratello? Quindi c'era anche Liam con loro! No. Non mi sarei fatta vedere, assolutamente no. Avevo troppa vergogna di guardarlo. Dopo tutto questo tempo che avevo passato con lui, io ero l'unica a stargli accanto, e lui? non ci faceva nemmeno caso. Attraversai in fretta il corridoio e salii al piano di sopra ed entrai in camera mia.
Ad un tratto sentii bussare.
-Chi è?- dissi con poca voce mentre cacciavo il mio nuovo acquisto dalla busta.
-posso entrare?- mi disse una voce maschile. Credevo che fosse uno dei ragazzi, così dissi di si.
La porta si aprì con un leggero cigolio ed entrò in camera mia Liam.
-ehi- Liam si avvicinò a me e mi mise una mano cingendomi i fianchi. Quel contatto con lui mi faceva sentire sicura, mi faceva stare bene.
-ehi- gli risposi io. Non ero arrabbiata, ma ero in collera per ciò che era successo.
-come mai non mi hai salutato prima?- mi chiese poggiando il mento sulla mia spalla.
-si che ti ho salutato-dissi ridendo-ho detto "buonasera a tutti"- imitai la mia stessa voce per dirlo poi mi allontanai a malincuore da lui e mi avvicinai all armadio per posare le scarpe.
-mh.. E da quando io sono tutti?- a quella sua domanda risi impercettibilmente e gli risposi -perché questo per te non vale come saluto? Se dico "tutti" intendo tutti compreso te- gli sorrisi scuotendo la testa in segno di incomprensione.
-okay.. - disse lui un po' deluso.
-dai, che cos'hai?- lui non rispose. Capii che forse avrei dovuto salutarlo, o almeno credevo, così mi avvicinai di nuovo a lui e lo abbracciai -ciao Liam- gli dissi abbracciandolo, poi gli diedi un bacio sulla guancia. -ciao Jessie- mi rispose dandomi un bacio a sua volta, stavolta quasi vicino alle labbra. 
Mi sentivo bene in quell'abbraccio, non lo avrei lasciato più. Ma poi sentii la sua voce che diceva -che cos'è quello?-
-quello cosa?- chiesi sciogliendomi dall'abbraccio.
-quella cosa turchese nella busta, cos'è?- mi chiese curioso avvicinandosi alla busta.
-è un vestito- dissi io -perché?- 
-mi piace questo colore- sorrise, poi continuò -come mai lo hai comprato?-
-è per la festa per coppie a cui mi ha invitata Niall- gli dissi così ma non so nemmeno io il perché, forse volevo farlo ingelosire.
-si, so che ci andrai con lui- disse rassegnato. - me lo ha detto Andy- quindi non me l'aveva chiesto per questo. Sapevo che c'entrava qualcosa Andy. Lui è questa sua mania che devo stargli lontana, mi farà impazzire.
Io mi limitai a sorridere, poi gli chiesi una cosa che già sapevo: -con chi andrai alla festa?- sapevo che sarebbe andato con Christine. Volevo solo sentirglielo dire.
-vado con la tua amica, non ricordo come si chiami, mi pare christine- mi guardò vago in cerca di conferma e io annuii.
-anche tu fai parte della confraternita?- gli chiesi io. La festa era riservata solo a quelli che ne facevano parte e alle loro ragazze, quindi mi venne spontaneo chiederlo.
-no, io non me faccio parte, ma sono una delle 'matricole' più o meno, io mi occupo di vedere che la festa sia al suo posto, che ognuno abbia un drink in mano e che la gente si diverta, ma mi trattano come se fossi un membro della confraternita, ci conosciamo tutti- 
-spiegazione molto chiara.- dissi sincera ridendo. Anche lui rise.
-sai non mi sono mai piaciute le feste, ma spero che questa sia diversa- dissi io. In effetti era la verità. Non avevo mai avuto un debole per le feste, o almeno non per quelle che non organizzavo io. Alle feste degli altri sembrava tutto sbagliato. Non sapevano neanche organizzare un po' di musica e qualche drink. Speravo, anzi, sentivo dentro che quella festa sarebbe stata grandiosa.
-sarà diversa, tranquilla, e se dovessi annoiarti io sarò li per te- mi disse lui sorridendo. Io sorrisi a mia volta poi sentii una voce nel salotto chiamarmi.
-Jessieeee, Liaaaaaam!! Scendete un secondo!- ci stava chiamando zio Will.
-dobbiamo fidarci?- chiesi io a Liam ironica.
-credo di si altrimenti ci verrà a prendere lui- io risi e lo invitai a scendere con me.
Arrivati giù in salotto ci sedemmo su uno dei due divani e mio zio iniziò a parlare.
-ragazzi, non voglio fare nessun discorso lungo. Arriverò dritto al sodo. So che voi ragazzi capirete questa nostra decisione e..-
-avanti zio Will, spara. Questo era perché non avevi nessun discorso da fare- lo interruppe Liam e io e Kevin ridemmo.
-ragazzi, io è vostro zio,- disse sia katy -abbiamo bisogno di stare a Manchester per alcune faccende lavorative. Zio Will e zio Geoff hanno bisogno di questo lavoro. Si guadagna bene e per le condizioni in cui siamo sarebbe molto meglio quel lavoro.- sapevo che le "condizioni" i cui si trovavano dipendevano anche dal mio improvviso arrivo a casa loro, così non mi opposi e mi limitai ad annuire dicendo che per me andava bene. Kevin e Liam fecero lo stesso. Continuò a parlare il padre di Liam.
-Abbiamo pensato che visto che voi ragazzi non potete restare soli, ma siete comunque maggiorenni, vivrete tutti insieme in una casa in modo che potrete avere meno problemi nel dividervi i ruoli per fare la spesa o che so io. Lo abbiamo fatto per voi, per farvi stare meglio. Se per voi va bene noi siamo d'accordo.- vivere con Liam? Andava più che bene per me, ci sarebbe stato da divertirsi. Eravamo tutti entusiasti a quest'idea. Sarebbero partiti il giorno seguente quindi ci saremmo dovuti organizzare. I Payne tornarono a casa a preparare le valige, compreso Liam; i miei zii facevano le valige, Kevin li aiutava e io provvedevo a pulire la casa mentre parlavo a telefono con Faith.
Sarebbe stato un mese molto interessante.
 
 
___________________________________________________________________
 
Ciaoooo :3 sono sempre io, credo di non aver fatto ritardo stavolta però :')
 
PREMETTO: sto avendo dei problemi con l'Editor, infatti vedo le scritte tutte attaccate e non so perchè
 
quindi spero che si veda bene *incrocialedita*
 
poi volevo dirvi Grazie *-* GRAZIE per tutti i complimenti siete dolcissime e non sapete a me quanto
 
faccia stare bene sapere che ci sta qualcuno che apprezza ciò che scrivo. La scrittura e la fantasia sono
 
le uniche cose che mi rimangono.
 
Quindi grazie a tutte quelle che stanno leggendo la mia storia, siete adorabili.
 
Spero che questo capitolo vi piaccia come gli altri, l'ho fatto un pò di fretta :\ non so dove sto trovando il tempo per scrivere in questo periodo, ma ci provo.
 
ANYWAY, ENJOY IT!
 
kisses :3 #F.<3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7- Qualcuno da amare ***


                                                                                                                                                                                      "Qualcuno da amare"

 
 
 
Sono le 7 del mattino. L'unica cosa che riuscì a svegliarmi fu la voce di mio cugino Kevin che, entrato in camera mia mentre io stavo ancora dormendo, aprì la finestra e le tende facendo entrare un ventiello piacevole, ma lasciando anche che le luce del sole mattutino mi colpisse in pieno viso. Fu allora che iniziai a lamentarmi per la troppa luce, avevo sonno, volevo ancora dormire.
-Kevin, per favore, chiudi la tenda..- gli dissi assonnata.
-Mi dispiace ma non posso. Dobbiamo andare alla stazione per accompagnare gli zii, mamma e papà.- mi disse lui altrettanto assonnato e angosciato per la  loro partenza.
-Dai, torneranno, non essere triste.- dissi sforzandomi di sorridere con gli occhi chiusi.
-Ok, adesso scendiamo, ci stanno aspettando tutti.- mi disse lui.
-Tutti chi? Zio Will, zia Katy.. e basta spero.-
-E Nicola e Liam e zio Geoff e zia Ruth.- 
-Cosa?! stai scherzando spero? devo andare a vestirmi subito, esci di qui!- 
Così cacciai mio cugino dalla mia camera e iniziai a prepararmi. misi un jeans e una maglietta, anche perchè furono le prime cose che trovai per la camera. Feci una doccia velocissima e dopo essermi vestita e truccata scesi giù.
-Finalmente tesoro! andiamo che è tardi!- mi disse zai Katy.
-Scusami zia! stavo dormendo me ne ero dimenticata e..- lei mi interruppe.
-Non importa! non fa nulla! Vieni andiamo o faremo tardi.- Mi prese per un braccio e mi tirò verso di sè, stavo quasi inciampando. Liam che era nel salotto mi gurdò e rise guardando quella scena, io gli sorrisi e poi andammo verso la macchina.
-Buongiorno!- dissi io uscendo di casa rivolta agli altri.
-Ciao jessie!- mi salutò zio Will. -Allora, siete pronti?-
-Si, possiamo andare.- disse Nicola sorridendo.
-Okay perfetto, ragazzi per questi mesi starete tutti a casa nostra, non la distruggete!- disse Ruth ridendo.
-Tranquilla mamma! ci siamo io e Jessie a badare a questi due idioti!- disse Nicola.
-Hahahaha, si zia, ha ragione, non preoccuparti! Non faranno nulla di grave...spero.- aggiunsi io e Kevin e Liam ci guardarono storto.  
Liam fece una faccia da cucciolo offeso e mi guardò e io non pensandoci mi morsi un labbro, poi misi il musetto anche io e me ne andai entrando in auto.
Mio zio mise in moto e partimmo. Gli altri aspettarono un taxi, in modo che dopo noi avessimo una sola macchina per poter tornare a casa.
Dopo che partirono Kevin guidò fino a casa Payne per accompagnare i due fratelli, poi andammo a casa nostra per fare le valige.
Mi arrivò un messaggio da Niall mentre finivo di preparare le mie cose. Mi chiedeva perchè non fossi andata a scuola.
 
"Ehi dolcezza com mai oggi non sei venuta? Ti stavo aspettando, è brutto senza di te :( "
 
Io gli risposi:
 
"Ciao biondino scusami, poi ti spiego :)xx "
 
Decisi di chiamarlo dopo, adesso ero troppo indaffarata.
 Una buona mezz'ora dopo kevin mi chiamò e mi disse che lui era pronto, così chiudemmo la casa e andammo via.
Era strano come cambiavo di casa in fretta, e faceva anche un po' male. Da casa mia a quella dei miei zii, da quella dei miei zii a quella degli altri "zii", che conoscevo a malapena. Era tutto così complicato o era solo la mia vita? Non m'interessava, prima o poi le cose avrebbero dovuto andare meglio, avrei dovuto buttare il mio stupido passato alle spalle.
Io e Kevin ci mettemmo poco per arrivare a casa di Liam e poco prima di arrivare ne parlammo in auto.
-Jes?-
-Kev?-
-A te sta bene questa cosa? Cioè, vivere qui, con Liam e Nicola, non ti sembra strano?-
-A me sembra stupendo, ci divertiremo tranquillo. Ti voglio bene, sai?- gli dissi io, mi sentivo piccola piccola in quel momento, debole, ma non ne sapevo nemmeno io il motivo.
-Io no ti odio.- Mi disse lui.
-Vaffanculo Kevin.- scesi dall'auto e andai subito a bussare a casa di Liam. Mi stavano scendendo le lacrime agli occhi, non mi sentivo accettata da nessuno. Mi sentivo un peso, una cosa inutile, qualcosa di brutto e inaspettato, lo odiavo. Avrei solo voluto che mi volessero bene. Niente di più.
-Jessie! Jessie stavo scherzando! Sei una stupida!- mi disse lui urlando.
-No tu lo sei! sei un coglione! perchè non provi a metterti nei miei panni per una volta!? Come ti sentiresti se la tua famiglia se ne andasse così all'improvviso e tu non potessi più vederla?! Come ti sentiresti se non avessi più nessuno da amare? Te lo dico io come ti sentiresti: male. Malissimo. Io volevo solo sentirmi dire da qualcuno che mi vuole bene, mi sento sola. Ecco come ci si sente!!- Lui stette zitto mentre io continuavo a piangere.
In quel momento Liam aveva aperto la porta e aveva assistito a tutta la scena. Io mi girai e lo vidi. Lo guardai per qualche secondo mentre lui mi guardava interrogativo poi io abbassai lo sguardo abbassando lo sguardo. Mi sentii stringere i fianchi, era lui che mi abbracciava, poi mi portò dentro casa. Mi portò in camera sua tenendomi in braccio e ci sedemmo sul letto matrimoniale.
-Ehi, ehi principessa, non essere triste.- mi alzò il viso con una mano -Non piangere piccola, va tutto bene, ci sono io qui.-
Liam mi abbracciò e io mi strinsi a lui mettendogli le braccia al collo. 
-Liam, tu non puoi capire, mi sento male, è come se nessuno mi volesse, come se fossi stato un'errore.-
-No, io ti capisco invece, è quello che succede a me tutti i giorni, mi sento esiliato dal mondo, nessuno mi si avvicina perchè hanno paura di quello stronzo, forse hanno paura di me, che possa fargli qualcosa, non so cosa gli prende, ma non c'è mai nessuno per me. Tu sei l'unica che mi è stata accanto fino ad ora e stai sicura che io per te ci sarò sempre.- mi disse lui con un soffio di tristezza fra le sue parole. Io lo guardai e gli sorrisi, poi gli dissi un debole "grazie".
-Dai, adesso non essere triste.- io continuavo a tenere lo sguardo abbassato. - Jessie..- 
-Cosa?- gli dissi.
-Non costringermi a farlo.- 
-A fare cosa?-
Lui mi guardò con uno sguardo malizioso poi disse -Adesso ti faccio vedere.. 3..2..1..-
-Oh no.- dissi io indietreggiando sul letto e in pochi secondi lo ritrovai sopra di me a farmi il solletico. 
-Liaaaam! hahaha! Liaaaam smettilaaa! hahahahaha!- stavo quasi morendo per tutto quel solletico.
-Hahahaha no!- 
-Sei un coglione Payne!- 
-Grazie Maddox- Ridemmo entrambi poi lui si stese sul letto e io mi misi accanto a lui facendo incrociare le nostre gambe. 
Eravamo entrambi girati di lato e ci guardavamo negli occhi, dopo un pò io mi misi più vicina a lui. i nostri corpi combaciavano perfettamente, ma dato che io ero più bassa di lui mi appoggiai all'altezza della sua spalla. Lo sentii sorridere.
Sentivo il battito del suo cuore, era regolare e mi tranquillizzava, così chiusi gli occhi mentre ero abbracciata a lui. Lui mi diede un bacio sulla fronte, poi uno sul naso. a quel punto santii il suo respiro sulle mie labbra, così aprii gli occhi, lui mi diede un bacio sulla guancia poi sorrise, quindi sorrisi anche io.
Mi addormentai abbracciata a lui e mi svegliai qualche ora dopo sentendo il telefono squillare. Liam non era più accanto a me, evidentemente si era svegliato prima. 
Guardai lo schermo del telefono ed era Niall, avevo dimenticato di chiamarlo prima.
-Niall?- dissi io ancora assonnata.
-Jessie! Ma che fine hai fatto?- mi chiese lui dall'altro lato del telefono. Si sentivano delle voci maschili fra cui una femminile che seppi riconoscere subito, era Faith.
-Scusami Niall, davvero mi ero dimenticata di chiamarti prima! Mi sono addormentata per la stanchezza.-
-Non preoccuparti, ma dove sei? Come mai non sei venuta a scuola?-
-Oggi non sono venuta perchè dovevo accompagnare i miei zii alla stazione, adesso sono a casa di Liam-
-Come? E che ci fai lì?- mi chiese lui sorpreso, quasi si stesse ingelosendo.
-Ci vivo. devo stare qui con mio cugino fino a quando non tornano i miei zii. Sono partiti per lavoro insieme ai suoi genitori e ci hanno detto di stare insieme.-
-Ah, capisco..- 
-Dove sei? Ho sentito la voce di Faith prima.-
-Io? ehm, sono con Louis, Harry, Zayn.. gente che non credo che tu conosca, poi c'è Faith. Ma è qui perchè Louis l'ha portata.-
-mh, okay. Se adesso mi puoi scusare io dovrei andare da Liam a..- lui mi interruppe
-Posso passarti a prendere? Adesso, Andiamo a mangiare un gelato insieme se ti va- io non sapevo se andarci o no, avrei dovuto sistemare le mie cose e... Maddai  un gelato, che sarà mai.
-Certo! Ti aspetto fuori casa di Liam fra mezz'ora- gli dissi tutto d'un fiato.
-Perfetto! Ciao splendore, ricorda che sei mia.-
-Hahaha, si certo.. ciao Horan.-
Dopo la telefonata andai a prepararmi per andare con Niall, non cambiai di molto il mio abbigliamento, ma dato il caldo che faceva misi un pantaloncino al posto dei jeans e una canottiera al posto della T-shirt. Siccome avevo preso una canotta bianca e avevo l'intimo nero cambiai anche quello, poi misi le converse bianche, presi gli occhiali da sole e uscii dalla camera di Liam lasciando i miei vestiti sul suo letto.
Appena uscii dalla camera vedi Liam uscire dalla cucina con un panino alla nutella e anche lui fece caso a me.
-Jessie, finalmente sei sveglia!- mi disse lui avvicinandosi pericolosamente con quel panino.
-Già! Sono sveglia e tu hai un panino alla nutella davvero interessante..- Mi avvicinai a mia volta al ragazzo che non aveva la maglietta e indossava solo un paio di boxer.
-Non pensarci nemmeno, è mio.- spostò il panino dietro alla schiena pen non farmelo prendere.
-Dai Liaaam, solo un piccolo morsetto..- misi il muso e visto che lui si allontanava da me mentre io mi avvicinavo per prendere il sandwich andò a sbattere contro il muro.
-Adesso come la mettiamo James?- gli feci uno sguardo malizioso poi gli misi le braccia attorno al busto per riuscire a prendere il panino, anche se forse era solo una scusa per abbracciarlo ancora, e lui pensò lo stesso.
-Guarda che se vuoi abbracciarmi basta chiederlo!-
-Haa, haa, haa, molto divertente e comunque voglio solo il tuo panino, forza dammelo!-
-Hahahaha, no.- disse lui alzando il braccio in aria. Io per prenderlo mi misi addosso a lui e allungai il braccio poi sentii un clacson bussare fuori dalla porta. Era Niall. 
-Scusa, io..ehm.. vado- dissi imbarazzata.
-Okay, ma dove vai?-
-A mangiare un gelato con Niall, torno fra qualche ora, ciao Liam!- Gli presi il viso fra la mani e gli diedi un bacio sulla guancia, quasi vicino alle labbra e lui sorrise.
-Ciao, a dopo!- io lo guardai prima di andare via e poi mi chiusi la porta alle spalle.
Quando me ne andai Nicola, che ci aveva visti fare quella specie di "lotta" con il panino uscì dalla camera di Liam.
-Nika? Che ci facevi in camera mia?- le chiese Liam e lei le rispose con tono freddo.
-Cercavo il mio telefono.-
-Ah, e perchè avrebbe dovuto essere in cameria mia?- le disse lui sarcastico ma lei si arrabbiò.
-Liam non fingere di non sapere nulla! Guarda che so cosa è successo!- lei gli urlò contro. Ma lui continuava a non capire.
-Ma io giuro che non so nulla! Di cosa parli?!-
-Tu e Jessie! Prima, quando io e Kevin non c'eravamo, l'avete fatto! L'avete fatto in camera tua!-
-Cosa!? Ma ti sei bevuta il cervello!? Non abbiamo fatto nulla di male!-
-Disse il ragazzo in mutande.- gli rispose Nicola.
-Solo perchè sono in mutande non significa che abbiamo scopato.-
-No, ma il fatto che ci siano i suoi vestiti sul tuo letto me lo fa pensare..-
-Come? I suoi vestiti? Ma non ci sono- intanto camminavano avvicinandosi alla sua camera e quando aprì la porta..- i suoi..vestiti..-
-Hai qualcosa da dire?-
-Ecco, io..-
-Liam! E' tua cugina, non puoi!-
-Nicola basta! non abbiamo fatto niente, ma anche se fosse? Se l'avessimo fatto sarebbe un problema nostro, e poi non è mia cugina! Se non le fosse accaduto quello che le è successo non ci saremmo neanche conosciuti! basta! falla finita!- così uscì dalla sua camera e andò in bagno a farsi una doccia, lasciando Nicola da sola sul divano a guardare la televisione mentre aspettava ancora che Kevin tornasse, di lui non e n'era ancora traccia.
 
_________________________________________________________________________________________
 
Ciao ragazze c: scusatemi per l'attesa ma non sono stata a casa in questi giorni, quindi non ho avuto il tempo di continuarlo ..
Anywaayyyy, che ne dite? Vi è piaciuto' cosa ne pensate di ciò che succede? E' tutto un misctero OuO lol
Diciamo che sono stata molto ispirata da quella foto di Liam che sta in boxer sulla barca OuO (non riesco a metterla quindi non so come fare lol) 
In ogni caso se vi è piaciuto, o volete darmi un consiglio, dirmi qualcosa, fatemelo sapere con un commento al capitolo c:
baci!
#F.<3
 
ps. Grazie a tutte per le recensioni, vi amo *-* grazie anche alle lettrici silenziose, amo anche voi, amo tutte! Grazie! <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 8- La festa ***


                                                                                                                                                                                                       La Festa 


Era mattina, le sette del mattino di preciso. Nicola stava ancora dormendo e Liam stava facedo una doccia. Kevin non si faceva vedere dalla sera prima, il che mi stava preoccupando. Pensai di chiamarlo ma rispodeva la segreteria telefonica. Magari era a casa di un suo amico.
Io ormai ero pronta per la scuola, ma decisi di aspettare Liam. Nel frattempo inviai un messaggio a Faith. Le chiesi dove si trovava e lei mi rispose che stava con Andy e Christine fuori casa di Niall, aspettavando che scendesse. Le diedi appuntamento per dieci minuti prima che aprisse la scuola al "nostro" bar, ci saremo visti tutti lì.
-Ehi, io ho finito, andiamo?- sentii la voce di Liam sussurrare alle mie spalle per non risvegliare la sorella.
-Sicuro di aver preso tutto?- gli risposi indicando la mia borsa, così lui si ricordò, prese la sua tracolla, la mise in spalla e andammo lasciando che la porta si chiudesse silenziosamente dietro di noi.
-Ci fermiamo al bar stamattina? sai ho fame..- mi disse lui guardando il marciapiede.
-Si tranquillo, ci aspettano lì tutti.- dissi io accennando ad un sorriso.
-Ci sta anche Niall?- chiese Liam
-Si, perchè non dovrebbe esserci?-
-Allora io non vengo ci vediamo direttamente a scuola.-
-Cosa!? perchè? E' successo qualcosa? insomma, se tu hai fame non è che puoi stare tutta la mattina digiuno..-
-Non mi va di stare con lui. Non mi va a genio. Non lo conosci. Per lui ogni occasione è buona per rimorchiare qualche ragazza, poi sarei io il 'pericolo' della situazione..- disse lui afflitto, sembrava anche un po' offeso. 
-Ma che dici? Niall è sempre stato dolce e gentile con me, non lo farebbe mai!-
-Si certo, vieni a raccontarmelo quando stasera ti avrà sbattuta sul sedile di pelle della sua auto, come il resto della scuola.-
-Qual'è il tuo problema Liam? Non ti sta bene che io e lui usciamo insieme? Non ti sta bene che io e lui andiamo alla festa insieme? Dimmi solo qual'è il tuo problema.- mi stava facendo seriamente incazzare, non solo gli stava antipatico Niall, doveva anche presumere che sarebbe successo qualcosa, e per qualcosa intendo dire "sbatterci in un'auto". Squallido.
-Beh, si in verità si, mi da fastidio ok? Non voglio che tu stia con quel tizio.- rispose lui.
-Io sto con chi mi pare, e poi se prorpio vuoi saperlo anche a me da fastidio che tu vada con Christy alla festa. Ma non importa le cose stanno così e basta.-
-Fa' come vuoi, io in quel bar non ci entro.-
Facemmo silenzio per tutto il resto della passeggiata, odiavo quel suo tono freddo, mi faceva stare male, ma dovevo essere arrabbiata con lui, o almeno avrei dovuto sembrarlo, non poteva parlare di Niall in quel modo.
Arrivammo al bar. Christy e Andy vennero subito verso di noi.
Appena vidi Andy mi strinsi a lui come un koala schiacciandomi con la faccia sulla sua spalla facendolo ridere. Nonostante fosse un testardo era il mio migliore amico.
-Jessie, smettila, ci guardano tutti!- disse lui imbarazzato.
-Non m'importa mi sei mancato coglione.- dopo aver detto quest'ultima cosa mi sciolsi dall'abbraccio e mi avvicinai a Niall e Faith. Nel frattempo assistevo alla scena di Christy che si avvinghiava a Liam come un bradipo in calore e la cosa mi dava i nervi, cercai di non farci caso.
-Ehi ciao piccola.- la sua voce mi riportò alla realtà, era così, bella.. così profonda, ma non troppo, al punto giusto da essere angelica.
-Ciao Niall,- gli diedi un bacio sulla guancia -hai già fatto colazione?-
-No stavo aspettando te.- mi rispose lui.
-Oh, ehm, grazie, sei dolcissimo.- gli dissi guardandolo negli occhi sorridendo, lui mi ricamiò il sorriso.
-Allooora? siamo tutti pronti per la festa di stasera?- disse Faith rivolgendosi al nostro gruppetto. Era davvero eccitata all'idea che ci sarebbe stata con Louis Tomlinson.
-Si, tutto alla perfezione, o mi sbaglio?- disse Niall guardandomi. Io feci cenno di no con la testa per dirgli che tutto andava bene.
-Si! Prontissima! Ho comprato un vestito fantastico sono sicura che vi piacerà e che farà impazzire i ragazzi.- disse Christine con un ghigno divertito sulla faccia. Liam sorrise guardandola poi e disse:
-Ci divertiremo molto stasera stanne certa.- poi ammiccò. Io mi limitai a sorridere infastidita da quella scena. Poi mi focalizzai su Andy. Sembrava pensieroso.
-Hey Andy che cos'hai?- lui mi guardò, ma non rispose. A quel punto decisi che avrei dovuto parlare un po' con lui, magari sulla strada per andare a scuola.
-Andy vieni, andiamo.- lo presi per una mano. Mi avvicinai a Niall, gli stampai un bacio sulle labbra e gli sussurrai:
-Ci vediamo dopo tesoro.- a quel punto percepii la sua mano sul viso e il suo respiro vicino all'orecchio e mi disse:
-Certo piccola, ci vediamo a scuola.- dopo di questò mi baciò di nuvo, ma stavolta il bacio non fu per nulla casto. Intanto Liam guardava accigliato, ma in effetti era come se avesse ragione.
Tutto questo era sbagliato.. anzi complicato. io e lui non stavamo insieme, era strano.
Dopo aver salutato anche Faith, io e Andy iniziammo ad andare verso scuola.
Parlammo di quello che gli stava succedendo, stava male per una ragazza diceva, avrebbe tanto voluto invitarla alla festa, ma un ragazzo aveva fatto prima di lui. Mi sorprendeva quel suo lato sensibile e romantico, non ci ero abituata.
Da quello che capivo però lui soffriva molto per questa ragazza, e questa cosa mi dispiaceva tantissimo.
Gli dissi che non si sarebbe dovuto preoccupare e che sarebbe andato tutto bene, ma lo obbligai a venire alla festa nonostante lui non avrebbe voluto.
Mentre io e Andy continuavamo a parlare, i ragazzi arrivavano dietro di noi. Alla prima ora avrei avuto francese insieme a Faith, ci sarebbe stato da divertirsi, poi scienze.
L'ora di francese passò in fretta e subito mi diressi al laboratorio. Erano tutti in coppia tranne che me, perfetto. Almeno così potevo fare ciò che volevo senza qualcuno che mi contrastasse.
Dopo qualche minuto io finii i calcoli e iniziai con l'esperimento e in quel momento ertò un ragazzo dalla porta. 
-Mi scusi professore,- disse affannato- ho avuto un problema con il preside e..- Il professore lo bloccò.
-Payne, non voglio le sue scuse, voglio la sua puntualità. Adesso vada a sedersi vicino a.. -scrutò bene la stanza alla ricerca di qualche posto, mentre io tenevo la testa abbassata per sembrare indifferente- Vada vicino alla signorina Collins.-
Appena sentii il mio cognome alzai lo sguardo e vidi Liam che veniva verso di me. Io non parlai e nemmeno lui lo fece. Posò la cartella a terra e si sedette, poi guadò sulla scrivania.
-Passami quella fialetta.- gli dissi io come se gli stessi dettando delle regole.
-No se me lo dici con quel tono.- rispose lui
-Andiamo Liam, passami quella fialetta... per favore.- A questo punto lui la prese, ma invece di passarmela la buttò tutta d'un colpo nel composto chimico che avevo già mescolato.
-No Liam! No, no, no! Non tutto così velocemente!- Non feci in tempo a fermarlo che lo strano "blob" blu uscì dall'ampolla e finì tutto sulla nostra scrivania.
-Bravo! Hai rovinato tutto! Grazie!- dissi arrabbiandomi.
-Beh prego non c'è di che.- disse lui freddo. -Stavo solo cercando di aiutarti.-
-Allora non aiutarmi per favore.- Ribbattei, tolsi il camice e lo appesi al muro, poi uscii dall'aula seguendo gli altri.
-Jessie fermati!- mi urlò lui da dietro, ma io non gli diedi ascolto.
Mentre lui cercava ancora di fermarmi correndo alle mie spalle io mi girai e gli dissi:
-Lo hai fatto apposta vero?!-
-Cosa!?- mi disse lui confuso.
-Lo hai fatto perchè sto uscendo con Niall. Stai cercando di complicarmi le cose Liam, sai me ne sono accorta, anche metre ci baciavamo ci guardavi storto. Ti prego smettila, io non voglio litigare, fra noi le cose vanno bene e finalmente riesco a dimenticare accanto a lui..-
-Dimenticare cosa?-
-Dimenticare il ragazzo di cui ero innamorata, lui mi sta aiutando. Io credo di amarlo, quindi per favore stanne fuori..-
A quel punto Liam si zittii. Quanto avrei voluto dirgli che quel ragazzo era lui, ma non potevo. 
La giornata scolastica passò faticosamente e quando ritornammo a casa ormai io e Liam ormai avevamo già fatto pace. Non riuscivo a tenergli il broncio.
A casa mangiammo velocemente la pizza che aveva preparato Nicola. Kevin era tornato a casa, in quel momento era in camera suaa e non voleva saperne di scendere in sala da pranzo. Liam gli portò una fetta di pizza in camera, ma lui stava dormendo.
Finito di mangiare erano ormai le due del pomeriggio e io e Liam andamma a studiare ognuno nella propria camera. Quando finii la mia relazione di biologia capii che era arrivata l'ora di prepararmi, ma ad un tratto sentii bussare alla mia porta per poi vederla aprire da qualcuno.
-Ehi, non ti ho mica detto che saresti potuto entrare.- dissi ridendo a Liam.
-Mi avresti fatto entrare comunque.- disse lui sorridendo. -..vero?-
-Si, certo hahah, cosa ti serve Liam?-
-Nulla, volevo scusarmi per come mi sono comportato oggi, non è stato molto carino, lo riconosco, mi dispiace.- 
-Tranquillo, è tutto okay- dissi io sorridendo.
-Liam, ti spiacerebbe uscire? Devo fare una doccia e poi vestirmi.-
-Agli ordini! Forse è meglio che vada a vestirmi anche io, ci vediamo fra poco.- mi lasciò un bacio sulla guancia e poi uscì dalla camera.
 
Quando arrivammo alla festa in quella villa enorme non si capiva quasi nulla. Nell'aria c'era un'odore di alcol e le luci erano tutte colorate, per imitare una discoteca immagino. C'erano birre ovunque e quelli che non ballavano, o meglio, si struciavano l'uno addosso all'altro, avevano un drink in mano.
I divanetti erano quasi tutti occupati da coppiette che si baciavano.
Appena entrammo un ragazzo alto, con i capelli neri come gli occhi venne a salutare Niall.
-Ciao Horan! Alla fine sei venuto. Chi è lei, la tua ragazza?- disse scrutandomi dalla testa ai piedi. Io feci finta di nulla e lo ignorai, ma se avessi potuto gli avrei dato una bella cinquina in faccia.
-Ciao Austin, ci si rivede. No, non è..- io lo interruppi e mi intromisi per togliermi quel tipo, Austin, dalle scatole.
-Si sono la sua ragazza, vieni amore andiamo.- gli diedi un bacio sulla guancia e me lo portai in pista per confonderci.
Austin.. quel nome non mi era nuovo, mi ricordava qualcosa. La voce di Niall mi portò alla realtà.
-Jessie? Tutto bene?- mi domandò abbassando la testa per guardarmi in viso.
-Ehm, si Niall. Oh, ehm, scusami se gli ho detto che stavamo insieme, ma da come mi stava guardando.. insomma, volevo togliermelo dalle palle.- gli dissi schietta. Lui rise e poi mi rassicurò dicendo che non era nulla.
Andammo in pista a ballare e avevo il suo corpo che si sfiorava con il mio e la sua mano dietro la schiena. Si muoveva bene, se si muoveva così anche a letto ci credo che tutte le ragazze avrebbero voluto stare con lui.
Fra tutta quella gente vidi da lontano lo sguardo di Faith, stava con Louis, così la raggiunsi.
Tirai Niall per un gomito e salutammo Louis e Faith, poi lei mi portò in un posto più tranquillo dove parlare.
-Jessie! Oddio.. hai visto che bello che è? Mio Dio credo che sto per svenire..- mi disse lei agitata.
-Ehi Faith! tranquilla, andrà bene, fino ad ora sembrate così felici, perchè dovrebbe andare storto?- le dissi cercando di confortarla.
-Non lo so, non mi sento a mio agio, ci sono tutte queste ragazze stupende.. Se mi lasciasse sola?-
-Non lo farà. Sveglia faith, tu gli piaci da un'anno! Non ti lascia da sola all'improvviso,- lei mi sorrise- piuttosto.. dove sono Andy e Liam?-
-Andy non viene, non sta bene, -lo immaginavo- Liam e Christine arriveranno a momenti.- 
-Okay, adesso andiamo.. Louis ti sta aspettando, e credo che stia aspettando anche Niall.-
Detto questo tornammo dai ragazzi, poi andammo in pista. 
Dopo una buona mezz'ora di ballo mi stancai e andai vicino a quello che doveva essere l'angolo bar. Mi versai un bicchiere di whisky e mi sedetti da sola a berlo.
Mentre bevevo sentii una voce dietro il mio collo che sussurrava "che ci fai qui tutta sola?", io allora risposi:
-Andiamo smettila Niall, vieni qui a sederti..- il ragazzo si seddette di fronte a me e avvicinò la sedia, ma non era Niall.
-Sei nuova di qui, non ti ho mai vista, piacere io sono Parker.- aveva l'alito che puzzava di alcol e fumo, era un ragazzo con i capelli castani, corti alzati in un ciuffo e rasati sotto, aveva gli occhi celesti e un bel fisico. Il classico ragazzo "Californiano".
-Io sono Jessie, piacere.- risposi sorridendo.
-Ti va di prendere qualcosa?- mi chiese lui, poi aggiunse -Offro io.-
-Non hai già bevuto abbastanza?- gli dissi io.
-Nah, tranquilla, reggo bene l'alcol.- dopo questa sua frase io accettai. bevemmo uno, due, tre bicchieri di whisky, poi i bicchieri si raddoppiarono di volta in volta. Dopo l'ultimo bicchiere non si poteva affatto dire che ero lucida.
Il ragazzo si alzò in piedi e mi mise una mano sulla coscia fino a farla salire sempre di più. Io mi allontanai leggermente da lui, ma si avvicinò di nuovo, stavolta però mi bloccò vicino al muro. Avevo una sua mano che mi avvolgeva la vita e con l'altra era appoggiato vicino al muro.
Iniziai a spaventarmi e cercai di allontanarlo fino a quando non arrivò una figura che lo allontanò da me per fortuna.
-Parker! Cosa cazzo stai facendo?!- era Niall. Si avvicinò minaccioso a lui e lo spinse lontano da me.
-Hey, hey Horan, cosa fai? Difendi la tua puttanella di turno?- dopo aver pronunciato quella frase scoppiò in una risata. 
-Sei solo uno stronzo!- ringhiò Niall per poi tirargli un pugno in piena faccia. Io mi misi in disparte e cercai di tirare Niall con me, ma era irremovibile. 
Parker, era scombussolato dopo il pugno, ma cercò ugualmente di rispondere al pugno ricevuto avvicinandosi a Niall. Nel giro di pochi secondi avevamo attirato l'attenzione di tutti i presenti.
Mi avvicinai a Niall dicendogli di farsi da parte ed andare via, ma lui mi allontanò spingendomi per un braccio.
-Niall! Ma cosa cazzo fai? Vieni!-
-Non vedi che sono occupato?- rispose brusco non rivolgendomi nemmeno lo sguardo. Con quel suo comportamento nei miei confroni mi sentii ferire dentro. Non mi piaceva il suo atteggiamento, ma rimasi lì.
Louis non appena vide Niall corse da lui e lo separò da Parker mentre un'altro ragazzo teneva fermo Parker.
Ad un certo punto mi sentii stringere da dietro, era Liam che  mi stava tirando fuori dalla mischia.
-Liam! Liam fermati! Liam!- lo implorai di lasciarmi andare, ma non ci fu nulla su cui poter discutere.
-E' lui. E' Parker. Fatti da parte, la questione non riguarda nessuno se non me e lui.- disse il moro con un tono freddo ben calcolato.
Liam si avvicino a Parker e un secondo dopo che lo vide nei suoi occhi si leggeva chiaramente la sua rabbia ormai incontenibile. Si scrutarono da capo a piedi fino a quando sul viso di Liam apparve un sorrisetto che sembrava disprezzare il ragazzo che si trovava avanti.
-Così adesso te la prendi anche con chi non ti ha mai fatto nulla vero? O meglio.. continui a farlo..-
-Payne togliti di mezzo se non vuoi che ti spacchi la faccia.- a quel punto Liam gli tirò un pugno allo stomaco tanto forte da sentirne il rumore; Parker si piegò leggermente a quel colpo.
Da lì incominciò una vera e propria rissa che fu fermata solo dalle sirene della polizia che si avvicinava.
Liam, ormai impregnato di sudore e sangue mi rivolse uno sguardo, intanto gli altri si accalcavano all'uscita, io mi sentii prendere la mano.
-Jessie! Andiamo vieni via!-
-No Niall! Lasciami!- strattonai via la mia mano dalla sua poi continuai -scusa, non posso andare via di qui..- 
-Ma che dici!? ti caccerai nei guari così e-, io lo interruppi -Niall, vai.- lui mi rivolse un'ultimo sguardo poi andò via correndo come gli altri.
Liam era rimasto bloccato al punto della rissa e io feci d itutto per raggiungerlo.
-Jessie! No Jessie cosa fai? Vai via, corri!-
-No Liam! Andiamo,- non potei finire la frase poichè chi cercava di scappare mi sovrastava, così arrivò Liam che fece spostare gli altri con la forza, poi mi raggiunse.
-Cosa hai fatto? saresti dovuta scappare con gli altri!- mi disse lui, poi mi abbracciò. Nonostante fosse sporco e sudato io lo abbracciai. Ero impaurita, stavo entrando nel panico. Non volevo lasciarlo e a causa del mio nervosismo mi scese qualche lacrima nel momento meno adatto.
-Dai piccola, vieni, ne usciremo senza metterci nei guai.- disse lui raassicurandomi, poi mi tirò con lui verso il piano superiore. Entrammo in una camera e lui andò a controllare la finestra, c'era un albero accanto. Capii subito cosa aveva intenzione di fare.
Si sporse fuori alla finestra dopodichè abilmente andò sull'albero e scese. Io sicuramente non ne sarei stata capace, quindi non sapevo come ne sarei uscita. La finestra non era molto alta, ma nemmeno bassa. 
-Dai non dovrai fare come ho fatto io, salta, ti prendo!- Disse cercando di non attirare troppa attenzione.
-Tutto ciò è una pazzia.. non posso buttarmi così, come se stessi bevendo un bicchier d'acqua!- dissi io ridendo dal nervosismo.
-Su svelta non c'è tempo da perdere, lanciati!- mi disse il ragazzo, così non aspettai, mi diedi uno slancio e lanciai un piccolo urlo.
Dopo un colpo in petto mi ritrovai esattamente fra le braccia di Liam, poi lui rise -Cadi proprio come una ragazza-, rise ancora così non potei fare a meno di sorridere. Ci fissamo per qualche secondo poi corremmo verso l'auto di Liam e in pochissimo tempo arrivammo a casa.
 
-Liam attento, potremo svegliare qualcuno- dissi io sottovoce per poi togliere le scarpe. Lui mi tranquillizzò dicendo che non avrebbe fatto rumore, poi tolse la maglietta sporca di sangue. 
Iniziavo a non sentirmi bene e a vederci sfocato, ma scossi un po' la testa e passò tutto. Doveva essere l'alcol.
Decisi di fare una doccia e di mettere il pigiama. Così feci, dopodichè andai a stendermi in camera mia.
Sul letto sentivo l'acqua che scorreva nelle tubature: era Liam che faceva la doccia.
Ero inquieta, sentivo una strana sensazione allo stomaco, ancora. Improvvisamente si aprì la porta ed entrò il moro.
-Ehi Jes, volevo darti la buonanotte.- si avvicinò al letto e si sedette accanto a me.
-Liam?- 
-Si?-
-senti, non lo so.. magari è l'alcol che mi sta dando alla testa, forse no, ma ho bisogno di una cosa.- lui mi guardò interrogativo, io mi avvicinai a lui e lo abbracciai poi lo buttai sul letto sotto di me e entrambi ridemmo. Avevo gli occhi chiusi e sentivo il battito del suo cuore sotto la sottile maglia di cotone.
-Ti prego Liam non andare via..-
-Non lo farò, te lo prometto.-
 
 
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EEEEEEEHIIII SPLEEEENDOOORIIIII
lol ho avuto un bel pò da fare con tutte le storie e in più ho pubblicato anche la OS di Niall che alcune di voi mi avevano chiesto nelle recensioni ouo lol
finalmente...THE SUMMER STARTS!
e sapete cosa inizia anche insieme all'estate? Capitoli e OS a raffica! yeeeey :D
spero che vi sia piaciuto questo capitolo, di non aver fatto errori e di avervi reso la lettura piacevole c:
a presto splendori ouo sdfghj
#F.<3 
 
p.s. su twitter mi chiamo @zaynsdimple, se qualche volta volete fare uno scambio di recensioni potete chedere lì o tramite messaggio, tranquille non spammo, mi fa sempre piacere c:
p.p.s. La OS su niall si chiama 'Misunderstood Love.' se vi va di passare mi farebbe piacere asdfghj
p.p.p.s (strano che si dica così lol) se volete lasciate un commento, sono sempre graditi, accetto anche le critiche, non sarà perfetta la mia storia, ma per me è speciale c: 
 
Grazie a tutte per aver letto, vi adoro <3 un bacio! 

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