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“…Quindi
vi dividerete a gruppi di quattro e passerete un week end da soli e
senza la bacchetta magica, partirete il venerdi mattina e farete
ritorno a scuola il lunedì seguente, chiaramente andrete
lontano da Hogwarts” La McGranitt si sistemò
meglio gli occhiali sul viso.
“Vi
avverto, se combinerete qualche disastro sarò la prima a
saperlo”
Hermione
ebbe un tuffo al cuore, un intero week end insieme ad altri tre
compagni senza bacchetta magica, questa era una tortura.
“Scusi
professoressa...” alzò la mano.
“Sì,
signorina Granger ?”
“Ma
perché solo Grifondoro fa questo... ehm ... viaggio a gruppi
?”
La
McGranitt sorrise.
“Ogni
capo casa deciderà, a partire da questo anno,
un’attività ricreativa per la sua casa. Molti di
voi non sono capaci neanche a fare due passi senza magia, e non sto
parlando di te, signorina Granger" gli occhi dell'insegnante si
posarono prima su Ron e poi su Neville. "Questa esperienza vi
farà bene, chiaramente dovrete portarmi entro
mercoledì una relazione in proposito, sarete regolarmente
monitorati e valutati”.
“Ti
pareva, era troppo bello per essere vero !” disse Ronald
Weasley al suo amico Harry Potter.
Hermione
lo fulminò con lo sguardo.
“Come
verranno formati i gruppi ?” chiese la ragazza incuriosita.
“Parteciperanno
solo i ragazzi del quinto, sesto e settimo anno, ed i gruppi potranno
anche essere misti tra corsi, i nomi saranno estratti a
sorte” La professoressa passò per la Sala Comune
distribuendo bigliettini “Scrivete sopra il vostro nome e
l’anno di corso. Dopo che me li avrete resi procederemo
all’estrazione”.
Tutti
i Grifondoro iniziarono chi a scrivere, chi a cercare la piuma, chi a
fare congetture sul gruppo in cui sarebbe finito.
La
professoressa passò velocemente a ritirare i fogliettini.
Harry
alzò la mano “ Professoressa ? Scusi, ma con quale
incantesimo estrarrà i fogli ?”
“Nessun
incantesimo Potter”.
Tutti
i Grifondoro guardarono straniti la loro professoressa.
“Visto
che sarà un viaggioalla
babbana, sarà anche una estrazionealla
babbana”
Poi
guardò i suoi alunni "Pescherò io stessa quattro
bigliettini alla volta e poi in seguito saranno decise le destinazioni"
esclamò lapidaria.
Hermione
trattenne il respiro mentre guardava la professoressa che si toglieva
il suo cappello a punta e vi infilava i foglietti.
Voleva
finire insieme ai suoi migliori amici, Harry e Ron, soprattutto insieme
a quest’ultimo,
per
cui provava una cocente, quanto nascosta, passione.
La
McGranitt infilò una mano nel berretto.
“Allora,
primo gruppo : ColinCanon-
quinto anno, Katie Bell - settimo anno, Eileen Forsythe -settimo anno,
Calì Patil - sesto anno”.
Infilò
nuovamente la mano nel suo cappello.
“Secondo
Gruppo: Ronald Weasley - sesto anno, ( Hermione trattenne il respiro )
Lavanda Brown - sesto anno, Dean Thomas - sesto anno, Ginny Weasley -
quinto anno”.
Hermione
rimase così delusa che non sentì neanche la
McGranitt pronunciare il suo nome. Ron era finito in gruppo con Lavanda
ed erano passate poche settimane da quando si erano lasciati.
Iniziò a sentire una spiacevole sensazione allo stomaco.
Disorientata,
guardò Harry.
“Mi
sono distratta, in che gruppo sono finita ?”
Harry
la guardò sorpreso, da quando Hermione si distraeva quando
parlava un'insegnante ?!
“Sei
in gruppo con me, con Seamus Finnigan e Neville, ma stai bene
?”
Hermione
gli sorrise, “ Sì, certo !” almeno era
insieme ad Harry.
Sia
al gruppo di Hermione ed Harry che a quello di Ron e Ginny, come
destinazione era capitata la montagna, infatti sarebbero stati in due
chalet non lontani l’uno dall’altro.
“Vi
proibisco di comunicare tra gruppi o incontrarvi in segreto, se vi
pesco insieme non sarò tenera, vi avviso !” La
McGranitt parve leggere nella mente di Seamus e Dean che stavano
pensando proprio ad un incontro.
Il
venerdì mattina tutti furono pronti per la partenza, ColinCanonsalutò
allegramente Ginny “Mi è capitato il mare e non mi
posso certo lamentare, tu divertiti in montagna Ginny !”
“Grazie
Colin, divertiti anche tu, ci vediamo lunedì”
La
piccola Weasley era stata fortunata, era finita insieme a Dean Thomas,
il suo ragazzo.
Hermione,
sconsolata, salutò Ron “Divertiti ma non combinare
disastri, ok ?”
“Certo,
anche te ed Harry divertitevi” rispose Ron allegramente,
dietro di lui Lavanda se lo mangiava con gli occhi, e ad Hermione
naturalmente non sfuggì.
Fecero
un tratto a piedi nella foresta proibita, poi i due gruppi si divisero
diretti a due passaporte diverse.
Nel
giro di pochi minuti arrivarono a destinazione.
Lo
chalet del gruppo di Hermione era bellissimo, completamente nuovo ed in
legno pregiato. Appena entrati si trovarono in un ampio salone, dove in
un angolo troneggiava un caminetto ed un divano. Al centro invece
c’era un tavolo con quattro sedie e, sulla destra, un piccolo
angolo cottura.
Dall’altra
parte della stanza una scala di legno portava al piano di sopra dove vi
trovarono due stanze da letto ed un bagno.
Hermione
arrossì di botto guardando il letto di una delle due camere,
era l’unica ragazza, con chi avrebbe diviso il letto ? il suo
pensiero corse a Ron, se gli chalet erano simili, anche loro avevano
solo due letti e Ginny sicuramente avrebbe dormito con il suo
ragazzo... quindi questo voleva dire che Lavanda lo avrebbe avuto tutto
per sé per tre intere notti.
Una
rabbia incontrollabile la prese.
“Tutto
ok ?”chiese Harry, notando la sua espressione arrabbiata.
“A
meraviglia !!” rispose lei bruscamente.
“Stai
pensando a Ron, vero ?” per Harry lei era un libro aperto.
Hermione
sbuffò “Non me ne frega niente con chi
dormirà quel fannullone !”
Harry
le sorrise, Hermione invece arrossì furiosamente pensando
alla gaffe che aveva appena fatto con il suo migliore amico.
“Com’è
carina quando si imbarazza !”si
trovò a pensare il ragazzo guardandola, si sorprese per
quello strano pensiero, in fondo era solo Hermione.
Ma
i pensieri di Harry furono spazzati via da un fracasso infernale
proveniente dalle scale.
I due amici, allarmati, si precipitarono fuori dalla stanza.
Neville
era a pancia a terra alla fine delle scale, Seamus invece era in preda
ad un attacco di risa incontrollate.
“Che
vi siete persi ! E’ precipitato più che inciampato
!” disse ad Harry, ridendo come un matto.
“Non
sei simpatico, sai ? Mi sono fatto malissimo”
piagnucolò Neville dalla fine della rampa.
Harry
abbozzò un sorriso, Hermione invece scese preoccupata
dall’amico.
“Come
stai ? Dove ti fa male ?”
Neville
le mostrò il polso “ Qui, ma non ti preoccupare
Hermione, in passato sono stato anche peggio”.
Seamus
scese le scale.
“Hermione...”
La
ragazza di voltò.
“Dove
dormirai ?”
Hermione
arrossì “Be'... veramente ancora non ci ho
pensato, perché ? ”
Seamus
le sorrise “Perché se ti va puoi dormire con me
!”
Hermione
sgranò gli occhi mentre Seamus, sempre così
spavaldo, abbassava lo sguardo imbarazzato.
Vedendo
quella scena Harry sentì uno strano groppo allo stomaco.
“Hermione
aveva promesso di dormire con me ! Mi dispiace Seamus, però
potete scegliervi la stanza” esclamò a sorpresa,
facendo voltare l'amica verso di lui.
Non
aveva pensato, né programmato niente, le parole gli erano
uscite ancor prima di poter formulare un qualsiasi pensiero razionale.
Scese anche lui le scale, Hermione guardò Harry in silenzio.
“E’
vero Hermione ?” chiese Seamus mezzo deluso e scocciato.
“Ehm
sì, non mi aspettavo la tua proposta !” rispose la
ragazza, trovando estremamente interessante la punta delle sue scarpe.
Aveva
sentito il cuore accelerare il battito, eppure sapeva bene Harry lo
avesse fatto solo per toglierla di impaccio, anche se adesso avrebbe
dovuto dormire veramente con lui. Non sappe il perché, ma in
quel momento non riuscì a guardarlo in faccia, sentiva la
testa estremamente pesante.
“Dobbiamo
preparare il pranzo, meglio sistemarci !” Neville
spezzò il silenzio teso che si era creato nel giro di pochi
secondi.
“Ok,
servirà della legna, Hermione mi accompagni a prenderla
?” disse subito Seamus, approfittando della situazione.
Stranamente sembrava interessarsi ad Hermione, quando in sei anni le
aveva rivolto la parola al massimo dieci volte. Per quanto Harry ci si
arrovellasse, non riuscì a spiegarsi da cosa potesse
derivare quello strano comportamento.
“Va
bene” rispose la ragazza, prima di voltarsi verso Harry e
Neville “Voi intanto sistemate la cucina e le provviste che
ci ha fornito la McGranitt, dovremo cucinare senza magia...”
Harry
non disse nulla ed andò a prendere la borsa per sistemare le
provviste di cibo.
Neville
iniziò a curiosare nella credenza e negli
scaffali…ed un altro fracasso annunciò ai
compagni che Neville avesse trovato anche le pentole.
“Allora
Hermione... c’è qualcosa fra te e Ron ?”
Seamus aveva aspettato di essere da solo con lei nel bosco per porle
quella domanda a bruciapelo.
Hermione
sentì la faccia scottare.
“No,
siamo solo amici” rispose evasiva.
Seamus
la guardò scettico “Certo, ma provi qualcosa per
lui vero ? Si vede lontano un miglio !”
Hermione
non riuscì a credere alle proprie orecchie, Seamus quindi
sapeva dei suoi sentimenti ? E da quando era diventato così
impiccione ed invadente !?
“Ti
sbagli, non provo nulla di diverso dall’amicizia”
continuò, decisa a sottrarsi il prima possibile a
quell'interrogatorio.
“Menomale
allora, visto che a quest’ora sarà tornato insieme
alla Brown !” cinguettò di risposta Seamus,
assottigliando gli occhi.
Come
se le avessero rovesciato addosso una tinozza di acqua
ghiacciata… Hermione sentì il gelo scendere lungo
la schiena, non riuscendo a farle formulare neanche una parola.
Iniziò
a raccogliere più legna che potè senza fermarsi,
sentendo gli occhi pizzicare prepotentemente, ma assolutamente
decisa a non piangere davanti a Finnigan.
Seamus
la guardò di sottecchi, mentre un largo sorriso gli si
dipingeva sul volto.
***
Buonasera
a tutti,
Avviso subito i lettori che questa sarà una Harry /
Hermione... anche se devo dire che non è proprio il mio
genere. Ma visto che ne ho lette di veramente belle ultimamente ho
deciso di cimentarmi anch’io nell’impresa !
Spero che mi farete sapere se vale la pena continuare questa
storia.
Cercherò di aggiornare il prima possibile...
^_^ Un bacio grande !
Harry
non sapeva cucinare, come avrebbero potuto mangiare per tre giorni
quelle provviste ? Non vi era nulla di pronto. Non c’erano
alternative, uno di loro sarebbe stato ai fornelli… ma chi ?
Neville neanche a parlarne, sarebbe stato troppo pericoloso farlo
avvicinare al fuoco. Seamus era di famiglia babbana, ma Harry dubitava
fortemente che il ragazzo avesse mai cucinato. La loro unica speranza
era Hermione.
A
proposito di Hermione, era passata più di un’ora
da quando era uscita con Seamus, perché ci stavano mettendo
così tanto ? Iniziò ad innervosirsi ed a
camminare avanti e indietro per la cucina.
“Qualcosa
non va, Harry ?” Neville fece capolino da dietro
l’anta aperta del frigorifero.
“No,
tutto bene, ma che stai facendo ?” gli rispose subito il
Grifondoro, cercando di cambiare discorso.
A
Neville si illuminarono gli occhi “Guardavo questo"
sclamò, incando l'elettrodomestico "Non ho mai visto un
frigorifero in funzione, nonna ne ha uno a casa, ce lo ha regalato un
lontano parente
babbano,
ma non lo abbiamo mai usato !” Harry non riuscì a
trattenere un sorriso nel vederlo scomparire, eccitato, dietro l'anta
del frigo.
Ma
subito dopo si ricordò di Hermione e, seccato,
fece qualche passo verso la porta. Sarebbe andato a cercarli, aveva
deciso. E poi sembrava che ormai i suoi piedi si muovessero
autonomamente.
Harry
non fece in tempo neanche a prendere il mantello che
all’improvviso la porta si aprì, scoprendo Seamus
ed Hermione carichi di legna.
"Finalmente
!" esclamò subito vedendoli " Ci avete messo tanto, che
è successo ? Stavo per venire a cercarvi !" aggiunse,
guardando l'amica.
“Dateci
una mano invece che lamentarvi !” rispose Seamus, ignorando
la domanda del compagno “Pesano parecchio”.
Così
non gli rimase che correre ad aiutarli seguito da Neville. Pochi minuti dopo un caldo fuoco illuminò i loro visi.
Harry
in Privet Drive era diventato un vero esperto nell’accendere
il camino.
Compiaciuto,
il ragazzo guardò le fiamme lambire la legna e
spostò lo sguardo su Hermione, che non aveva detto una
parola per tutto il tempo, e di solito lei non riusciva a tenere la
bocca chiusa.
Da
quando era tornata dal bosco aveva uno strano sguardo, uno sguardo che
Harry aveva già visto e che non amava.
“Che
hai Hermione ?” le sussurrò all’orecchio
non appena ne ebbe l’occasione.
La
ragazza sussultò “Niente, sono solo stanca, non
preoccuparti. Vado a sdraiarmi un minuto sul letto se non ti dispiace,
quale stanza hai scelto ?” rispose poi, tutto d'un fiato e
con gli occhi bassi, non lo aveva neanche guardato in faccia.
“La
prima stanza...” Harry la seguì con lo sguardo
mentre saliva lentamente le scale.
“Ehi,
Seamus” chiamò, non appena la vide sparire al
piano di sopra “Che è successo ad Hermione mentre
eravate fuori ?”
Il
ragazzo lo guardò interrogativo “Che vuoi che sia
successo ? Niente, naturalmente ! ”.
“Non
vi siete neanche parlati ?” continuò Harry,
seccato dall’espressione da santarello messa su da Seamus.
“Certo
che ci siamo parlati, non siamo mica muti !”
Harry
sospirò, iniziando ad innervosirsi " Ti devo chiedere ogni
singola cosa, o mi racconti e basta ?"
Seamus
smise di sorridere “ E va bene, le ho chiesto che prova per
Ron, tutto qui. ” Harry sentì la sua mascella
irrigidirsi.
Cosa
gli importava a Seamus dei sentimenti di Hermione ?
“E
lei ?” anche Neville si era unito alla conversazione.
Seamus
fece spallucce “Mi ha detto che sono solo amici, ma a chi
vuole darla a bere !”
“Be'...
è finita qui ?” dentro di sé Harry
sapeva che non potesse essere quello il motivo che aveva reso
così triste l'amica.
“
Non vi siete detti altro ?” insistette.
Seamus
distolse lo sguardo.
“Ho
fatto una battuta per vedere come avrebbe reagito”.
Il
sopracciglio alzato di Harry gli fece capire che dovesse continuare
immediatamente, se teneva alla vita.
“Le
ho detto che era meglio che per lei Ron fosse solo un amico,
perché secondo me, a quest’ora, lui e la Brown
saranno tornati insieme !”.
Hermione
raggiunse l’ampio letto matrimoniale e vi si gettò
sopra senza troppe cerimonie.
Guardò
in silenzio il soffitto.
Ron
sarebbe tornato con Lavanda, non riusciva neanche a pensarci senza
provare una fitta dolorosa al cuore.
Non
voleva, non gli avrebbe più rivolto la parola.
Due
caldi lacrimoni le solcarono le guance e fu costretta ad asciugarseli
con la manica della divisa.
Basta
! Non avrebbe più pianto per lui, mai più.
In
quel momento la porta della stanza di aprì ed Harry fece
capolino dal corridoio buio.
“Posso
entrare ?” chiese, titubante.
Hermione
si tirò su sui gomiti e sorrise “Certo,
è anche la tua stanza questa !”
Il
ragazzo entrò e si sedette sul letto vicino
all’amica, la stanza era buia, solo la luna che veniva da
fuori illuminava i loro visi... e le lacrime di Hermione. Harry le
notò subito.
“Piangi
sempre quando sei stanca ? ” le chiese, per sdrammatizzare.
Hermione
lo guardò, i capelli in disordine, gli occhi verdi che
scintillavano dietro alle lenti, le labbra incurvate in un sorrisetto a
lei famigliare. Tutto ad un tratto non pensò più
a Ron, ma a quanto era fortunata ad avere un ragazzo così
speciale accanto a lei.
“Lo
sai che non sono stanca Harry, sono solo stufa !” si
portò le ginocchia al petto.
Sembrava
così triste, così fragile, così
speciale...
Harry
arrossì nel buio.
“Raccontami
tutto ! ” Le si avvicinò, attento a non sfiorarla
neanche con un braccio.
“Seamus
mi ha detto che Ron a quest’ora si sarà
sicuramente messo con Lavanda” di nuovo quella fitta.
“E
tu cosa pensi ? Che sia così ?” chiese lui,
paziente
“Non
lo so...forse...”
Ci
fu un momento di silenzio in cui la luce della luna permise loro di
guardarsi negli occhi.
Un
brivido percorse la schiena di entrambi.
Hermione
sentì il cuore accelerare mentre pensava a quanto era bello
il suo migliore amico, non se n'era mai accorta, o meglio se n'era
accorta ma il suo cuore prima era occupato da Ron.
“Harry,
sono stanca di stargli dietro e di soffrire a causa sua, mentre per lui
sono una semplice amica… voglio dimenticarlo.” Non
sapeva perché lo avesse detto, ma sentì ad un
tratto il cuore più leggero.
“Se
è questo che vuoi ti starò accanto, voglio solo
vederti felice Hermione”.
L’impulso
di abbracciarlo si fece irresistibile, gli buttò le braccia
al collo e lo strinse.
Harry
sentì il respiro fermarsi mentre il dolce profumo di
Hermione lo avvolgeva.
Nel
silenzio, sentirono solo i loro cuori battere.
Perché
si sentiva così ? Si chiese Harry. Aveva abbracciato
Hermione tante volte in quegli anni, ma adesso stava provando qualcosa
di diverso... Ansia ? Emozione ? Paura ? Ma… paura di cosa ?
“Scendiamo
per la cena ?” disse ad alta voce, allontanandosi da lei con
il cuore a tremila, cercando di calmarsi.
Hermione
lo guardò un po' imbarazzata.
“Va
bene, penso sia meglio che cucini io, o moriremo di fame, o peggio,
bruciati !” rispose, sorridendo poi radiosa.
La
Grifondoro si mise all’opera... e, tra i disastri di Neville,
le accortezze di Seamus e le risate che le faceva fare Harry mentre
commentava Neville, riuscì a non pensare neanche una volta a
Ron.
“Allora
Hermione, ti andrebbe di fare una passeggiata romantica al chiaro di
luna con me ?” sparò a sorpresa Seamus, dopo cena.
Si
era avvicinato pericolosamente alle sue spalle senza che se ne
accorgesse, Hermione si girò e lo trovò a
fissarla, con un sorriso suadente.
Harry
che stava lavando i piatti con l’aiuto di Neville, per poco
non se fece sfuggire uno.
“Grazie
Seamus, ma non mi va di stare fuori al freddo”
sentì rispondere tranquillamente l'amica.
“Ma
dai, basta coprirsi e poi ho bisogno di parlarti...devo dirti una
cosa...” continuò Seamus con insistenza,
afferrando il mantello e la sciarpa.
Non
ci furono scuse che tennero, Hermione prese a malincuore il mantello e
lanciò uno sguardo verso Harry senza trovare i suoi occhi,
aveva solo continuato a lavare i piatti in silenzio, senza dire una
parola in sua difesa.
Ma
che si aspettava dopotutto ? Si chiese Hermione, sorpresa. Che si
opponesse ?
L’aria
era fredda, la luna splendeva chiara nel cielo senza nuvole, la neve
ricopriva le cime più alte delle montagne e gli alberi
vicino alla casa. Seamus la guidò tra gli alberi e la
portò in uno spiazzo da dove si poteva vedere il cielo.
“Di
cosa mi volevi parlare ?” Hermione si strinse nella sua
sciarpa rosso- oro , aveva un brutto presentimento.
Seamus
fece un gran sospiro e la guardò “Vedi Hermione,
noi non ci siamo mai parlati molto in sei anni...”
Iniziò, imbarazzato dandole poi le spalle “ Ma
negli ultimi tempi ho iniziato ad accorgermi di te, mi piaci
molto… sei carina, intelligente, hai anche il senso
dell’ umorismo, forse non ti lasci tanto andare alcune volte,
ma a me piaci così...” detto questo, Seamus si
voltò e la guardò seriamente.
Hermione
arrossì. Stupita da quella inaspettata e paradossale
rivelazione.
“Il
mio unico problema è Ronald Weasley e, di conseguenza, i
sentimenti che provi per lui."
Hermione
aprì la bocca per ribattere, ma Seamus fu più
veloce di lei "Stasera mentre cucinavi ti guardavo... ed ho deciso che
dovrò assolutamente fartelo dimenticare ”.
Hermione
sussultò e strinse la sua sciarpa così tanto da
aver problemi a respirare.
“Ma
Seamus... che stai dicendo ? Stai scherzando, vero?”
sussurò scioccata, facendo un passo indietro.
“No...non
scherzo... e te lo dimostro subito” Seamus fece un passo
verso Hermione.
“C...Che
vuoi fare ?” riuscì a malapena a dire prima che
lui, con uno scatto, la sovrastasse.
Senza
preavviso la afferrò per le spalle le la baciò
prepotentemente sulle labbra.
“Sei
impazzito ?” urlò Hermione, liberandosi dal suo
abbraccio con le guance in fiamme “ Cosa ti sei messo in
testa ? Non permetterti mai più !!!”
berciò furiosa.
Per
tutta risposta Seamus sorrise “ Cosa mi sono messo in testa ?
Che voglio stare con te, Hermione...Ti farò dimenticare io
Ron e sarai felice con me, vedrai... ” lo sguardo di Seamus
la
fece rabbrividire.
“Seamus,
io… mi dispiace... ma non posso”.
Hermione
si voltò e tornò di corsa verso la
casa…
Harry...
Era
il suo solo pensiero in quel momento, aveva pensato a lui e non a Ron
quando Seamus l’aveva baciata… si era persino
sentita in colpa !
In
quel momento aveva solo voglia di vederlo e di ridere insieme a lui di
quanto era appena accaduto.
Ma
quando si avvicinò allo chalet Hermione rimase sorpresa a
fissare l'entrata, sulla porta di casa c’era...
“Ginny
! Che ci fai qui ?”esclamò sorpresa.
Ginny
si voltò e corse ad abbracciare l’amica.
“Ciao Hermione ! Dean ci ha convinti a venire da voi, in
fondo siamo a solo mezz’ora a piedi da qui... spero solo che
la McGranitt non ci scopra ! ”
Hermione
la guardò “Che vuol dire che CI ha convinti
!” il peggior sospetto della ragazza si
concretizzò davanti ai suoi occhi.
Ron
le stava sorridendo seduto al tavolo e, vicino a lui, era seduta
Lavanda.
Ciao
ragazzi !!!
Grazie
per le recensioni, spero che il secondo capitolo vi sia piaciuto, vi
prego di consigliarmi e correggermi perché il mio desiderio
più grande è di migliorarmi sempre più!
Spero
di non avervi deluso...
Passo
ai ringraziamenti :
marco:
grazie per il tuo invito a continuare e sono contenta che ti piaccia
l’idea, Kisses
desdeus:
l’abbattimento di Seamus ancora non ci sarà
perché come personaggio devo dire non mi dispiace affatto,
ma di certo per lui non sarà vita facile, sono felice che ti
piacciano le reazioni di Harry, spero che continuerai a seguirmi,
bacioni
Dany:
ecco qui una parte del seguito, sono lusingata che tu consideri la
storia intrigante!! Grazie!
K94:
Ciao grazie per i complimenti, sono felice che ti piaccia sia
l’atteggiamento di harry che quello di seamus, forse lo
dipingo un po viscido, ma serve ai fini della storia.. ^_^
Pandora91:
Grazie, grazie mille per i complimenti, spero che troverai altrettanto
interessante il seguito, spero che continuerai a seguirmi e se sbaglio
ti prego aiutami a correggermi! Ciao!!!
Emma:
ciao cara, sono felice che tu segua anche questa storia!! Anche io mi
aspetto che tu mi segua, non mollarmi eh?
Granger90:
Grazie anche a te!! Che ne dici di questo cap? secondo te ho esagerato?
Spero
di no, sto gia scrivendo il seguito! Un abbraccio
Marigranger:
anche io sono contenta di scrivere su questa coppia, per me nuova in
assoluto, spero di riuscire a gestire bene l’idea!! Grazie
che mi segui!! Kisses
Ringrazio
anche tutti coloro che leggono senza lasciare un commento…
“Ehi, ma non stiamo sulla porta” Ginny
afferrò il braccio dell’amica e la
trascinò senza preamboli al tavolo, dove Ron,
Lavanda,
Dean e Neville erano comodamente seduti, Harry invece, era seduto sul
divano poco distante.
“Ciao
Seamus, ma dove eravate ?” la voce di Ron, più
alta di un ottava, spezzò un imbarazzante silenzio che si
era improvvisamente creato fra loro.
Hermione sentì lo sguardo di Harry e quello di Ron
trapassarla da parte a parte nello stesso istante.
“Ciao
Ron, stavamo solo guardando le stelle e facendo quattro chiacchiere
!”disse Seamus, facendo spalancare la bocca del compagno.
“Davvero
?” Anche Ginny guardò sorpresa l’amica.
“Più
la seconda...” disse Hermione arrossendo.
“Qual
buon vento vi porta qui ?” chiese Harry al suo migliore
amico, cercando di cambiare discorso.
“La
compagnia, è ovvio !” rispose Dean al posto di Ron
“ Lo sanno tutti che più si è... e
più ci si diverte”.
“E’
vero... ma se la professoressa lo scopre, non credo che ci divertiremo
molto” aggiunse Lavanda, aprendo bocca per la prima volta
nella serata.
“Preferisco
mille volte rimanere in camera mia, non è lo stesso per te
Ronnino?” cinguettò, girandosi verso il ragazzo. Come lo ha chiamato ?? E Ron non dice nulla !? urlò Hermione
nei suoi pensieri, sentendo il sangue ribollire.
Ron
fece per aprire bocca ma la sorella fu più veloce di lui
“ Ma certo che no !” Ginny scattò
rabbiosa “ E poi la finisci di fare la smielata con mio
fratello ? Tanto di te non gli frega niente !”
Hermione
guardò con gratitudine l’amica.
Tutti la guardarono a bocca aperta.
“Questo
lo dici tu, e poi ho ancora tempo per fargli cambiare idea !”
rispose invece Lavanda, con il suo sorriso più svenevole e
facendo poi l’occhiolino a Ron, che divenne rosso quanto i
suoi capelli.
Hermione
iniziò ad innervosirsi, voleva andare via con una scusa, ma
Ginny la bloccò iniziando entusiasta un’accurata
descrizione della sua stanza, che alla fine era molto simile a quella
sua e di Harry.
Cercò
di non voltarsi mai dalla parte di Seamus, non gli aveva neanche dato
il tempo di risponderle, se ne era andata via terrorizzata, baciarlo
non solo non le era piaciuto, ma si sentiva in colpa… non
sapeva neanche lei il perché.
Non
voleva neanche parlare troppo con Ron, sapere che anche altri sapessero
dei suoi sentimenti per lui non faceva altro che peggiorare le cose,
aveva girato persino la sedia per non guardarlo in faccia. Ma non fu
sufficiente, suo malgrado incrociò lo sguardo del ragazzo,
ed il cuore iniziò a galoppare senza preavviso, mentre si
perdeva nel blu dei suoi occhi... perché la stava guardando
fisso e non accennava a smettere ?
“E’
ora di andare ragazzi” disse Ron all’ improvviso e
senza togliere gli occhi di dosso da Hermione.
Harry
distolse lo sguado, vedere Hermione che guardava Ron a quel modo gli
faceva venire voglia di spaccare qualcosa.
Tutti
si alzarono ed improvvisamente il grattare delle sedie fu
l’unico suono nella stanza, Hermione sobbalzò,
come se si fosse svegliata in quel momento dopo un lungo sogno.
Cercò Harry con lo sguardo, ma lui si voltò
dall'altra parte, la stava forse ignorando ?
Harry
si sentiva strano, non era riuscito neanche a fare due chiacchiere con
il suo migliore amico, anche se in quel momento non era poi tanto
felice che fosse piombato in casa loro senza preavviso. Hermione poi lo
faceva veramente arrabbiare, lui cercava solo di starle accanto in quel
momento non esattamente felice, mentre lei prima era andata a fare una
passeggiata romantica con Seamus, che chiaramente non aveva intenzioni
molto caste verso di lei, poi era
tornata
e, trovandosi Ron davanti, non aveva fatto altro che sbavargli dietro.
Solo quando lui se ne stava andando si era ricordata che aveva anche un
altro amico, uno brunetto e con gli occhiali…
così Miss So-Tutto-Io aveva ben deciso di cercare
il suo sguardo… ma … aveva capito male, lui non
era ai comodi di nessuno.
“Quando
ci rivediamo Hermione ?” Ginny stritolò
l’amica in un abbraccio mozzafiato.
“Non
so” rispose la ragazza “In teoria non potremo
vederci proprio”.
Dean
si intromise nella discussione.
“E’
vero ! Ma domani prenderemo le precauzioni adeguate per poter stare
più a lungo... Che cosa ne dite fanciulle
?”
“Ma
sì... facciamo un bel festino che ne dite?”
esclamò Seamus, accompagnato dai gridolini acuti e
sgradevoli di approvazione di Lavanda.
Seamus
se ne era uscito con una delle sue grandiose idee, non potè
fare a meno di pensare Harry disperato.
“Buonanotte
ragazzi” disse, salendo lentamente le scale lanciando ad
Hermione uno sguardo scocciato che lei non capì.
“Notte
Harry” risposero gli altri quasi in coro
“Allora
a domani Hermione, ciao Neville, notte Seamus !” disse Ginny
allegramente.
“Ciao
ragazzi” disse Dean seguendo la sua fidanzata.
Lavanda
uscì senza salutarla, Ron invece andò verso di
lei e le diede un bacio sulla guancia.
“Notte
Hermione” disse sorridente, lasciandola di sasso.
Non
appena se ne furono andati Neville salutò gli amici e
imboccò la via appena intrapresa da Harry.
Hermione
si sentì un po’ a disagio, non voleva rimanere da
sola con Seamus, ma il bacio sulla guancia di Ron le aveva fatto
abbassare la guardia.
“Non
ti illudere, Granger, era solo uno stupido bacetto che si da tra
amici” la voce di Seamus la colpì come un pugnale.
Hermione
si voltò innervosita “Ma come, qualche minuto fa
mi chiamavi per nome… ed adesso di nuovo Granger
?”rispose piccata.
Seamus
la guardò sorpreso “ Ti da fastidio ?”
“Affatto,
ti facevo solo notare la tua incoerenza nelle cose che fai...”
“Incoerenza
?” lo sguardo di Seamus mentre le si avvicinava non le
piacque affatto, adesso non avrebbe desiderato altro che la sua
bacchetta, che al momento era sottochiave nell’ufficio della
McGrannitt a centinaia di chilometri da lì.
“Già...
incoerenza !” disse nuovamente Seamus.
Hermione si costrinse a non indietreggiare, insomma era sempre una
Grifondoro !
Ma
in un attimo Seamus la sovrastò e la spinse verso il muro.
“Io
non sono mai incoerente, Hermione...” disse,prima di chinarsi
a baciarla.
“Non
ti permetterò di farloancora !”
esclamò Hermione,spingendolo rabbiosa.
Seamus
la guardò stralunato “Fare cosa ?”
“Baciarmi”
Hermione era fuori di sé dalla rabbia “Non ti
permetterò di baciarmiancora
! ”
“Non
hai ancora capito che...” cercò di rispondere lui,
ma una voce lo bloccò.
“Lasciala,
Seamus, non hai sentito? Non ti vuole !” Harry era
magicamente apparso dalle scale.
“Dai
Harry, non ci interrompere” disse Seamus con un sospiro,
voltandosi verso il compagno.
Hermione
aveva sentito il cuore perdere un battito quando a voce di
Harry aveva raggiunto le sue orecchie. Da una parte gli era grato per
aver in qualche modo fermato Seamus, dall’altra era
preoccupata… Harry aveva sentito o meno del bacio ?! E' vero
che aveva deciso di parlargliene, ma non così e non subito.
“Vi
interrompo invece...” disse Harry,
bellicoso “E non ti consiglio di farmi scendere le
scale, ho un mal di testa pazzesco, Hermione non ti vuole, rassegnati
!”
Hermione
approfittò della distrazione di Seamus e fuggì di
corsa per le scale fino a scomparire in camera sua.
“Perché
ti intrometti, Potter ?” chiese Seamus
spazientito. “ Cosa te ne importa ?”
“Lei
è la mia migliore amica, tu non sei il ragazzo adatto a lei
e, per finire, Hermione non ti vuole, quindi non devo aggiungere altro
! ”
“Il
ragazzo adatto !” Seamus rideva quasi “ Che vuol
dire...adatto? E
poi, chi è il ragazzoadattoper
Herrmione ? Ron ? O forse te ! ”
Harry
si voltò lentamente per andarsene “
Notte Seamus!” disse gelido.
“Harry…
Grazie…” gli dava le spalle, ma aveva sentito
chiaramente l’amico entrare nella stanza.
“Non
ho fatto niente...” rispose lui, gelido. Non sapeva anche lui
il perché, ma era nervoso.
“Invece
per me ha significato molto, senti..” iniziò
titubante la ragazza, voltandosi per guardarlo.
““E
così vi siete baciati... ” Harry accese la lampada
sul mobiletto vicino al letto, la luce illuminò il suo
viso… ed il suo sguardo scuro.
“Hai
sentito il nostro discorso ? Non è come pensi” si
giustificò subito Hermione, facendolo arrabbiare ancora di
più.
“E
come sarebbe ? Se non vi avessi sentiti...” la
guardò seriamente “Me ne avresti parlato ?
”
“Certo
che te ne avrei parlato” rispose Hermione
“Che stai cercando di dire, Harry ?”
“Che
a volte non ti riconosco...” Harry si sedette a fianco a lei,
ma non la guardò in viso.
“Lo
stavi per baciare ancora...” disse con voce atona.
“Non
è vero ! Sei impazzito anche tu ?” la rabbia di
Hermione esplose, facendo sobbalzare anche lui.
“Non
hai capito niente ! Lui mi ha baciata, ma io non volevo e lo stava
facendo ancora senza il mio permesso !”
“E’
colpa tua Hermione ! Se non fossi uscita con lui non avresti rischiato
niente” stavolta la guardò, con uno sguardo
sicuro, uno sguardo da adulto, uno sguardo accusatore, la cosa non le
piacque.
“Ma
da che parte stai ? Perché adesso mi giudichi ? Pensavo
fossi mio amico, pensavo che mi volessi bene”.
Silenzio…
Se
lo avesse schiaffeggiato gli avrebbe fatto meno male, certo che le
voleva bene, era per questo che era così arrabbiato, lei non
capiva, non avrebbe capito.
Si
ripromise di spaccare la faccia a Seamus il giorno dopo, e poi si
alzò senza guardarla, con la testa che doleva.
Aprì la sua borsa per prendere il pigiama e si
avviò lentamente verso la porta… troppo
lentamente.
“Vado
a cambiarmi in bagno, tu fai pure con comodo, ho intenzione di stare un
po’ davanti al fuoco prima di andare a dormire”
disse prima di uscire.
“Harry…
perché fai così…” disse
tristemente Hermione fra sé e sé, guardando la
porta da dove era appena uscito l'amico.
Chiaramente
non ci era riuscita neanche per un minuto, non aveva chiuso occhio e
dovette ricorrere ai suoi trucchi babbani, per far scomparire le
occhiaie che le erano comparse la mattina dopo.
Prese
la sua spazzola e si mise a districare quella massa di nodi che aveva
per capelli… Harry si era già alzato anche
se,come lei, sicuramente non aveva dormito.
Lo
aveva sentito tornare verso le tre del mattino, ma lei aveva finto di
dormire, non aveva voglia di discuterci ancora, lo aveva sentito
rigirarsi centinaia di volte nel letto… e... ad un certo
punto, lo sentì rimboccarle le coperte… in un
gesto così dolce che ne rimase commossa.
Ma
non si era certo scordata quelle parole…
“E’
colpa tua Hermione ! Se non fossi uscita con lui non avresti rischiato
niente”.
Harry
era suo amico, come aveva potuto accusarla? Perché era
arrabbiato con lei?
Toc
Toc…
Hermione
sussultò.
“Chi
è ?” chiese accigliata.
“Sono
Neville, scusami se ti disturbo ma avrei bisogno di aiuto...”
disse una voce, da dietro la porta.
Hermione
riprese a respirare, per un attimo aveva avuto paura che ci fosse
Seamus dietro la porta. Neville era un'altra cosa.
Sorrise tra sé.
“Arrivo
subito !”
Neville
le sorrise timidamente mentre Hermione ricuciva i bottoni della sua
divisa, seduti al tavolo davanti al fuoco.
“Seamus
per farmi uno scherzo mi ha strattonato e si sono staccati
tutti ” spiegò alla compagna con
rassegnazione.
“Non
ti preoccupare, per fortuna che mi porto sempre dietro ago e
filo” rispose Hermione, non commentando
l'infantilità di Finnigan.
“Menomale
che ci sei te, Hermione, senza la bacchetta non so fare proprio
niente” constatò tristemente Neville.
Hermione
sentì il cuore stringersi per la tenerezza “Non
dire così, non è vero”.
Neville
infatti non sapeva, né avrebbe mai saputo, quanto Hermione
fosse contenta della sua presenza in quel momento…
“Buongiorno
Hermione”.
La
Grifondoro sapeva benissimo a chi appartenesse quella voce,
posò delicatamente ago e filo e si voltò verso la
porta.
“Buongiorno”
rispose tranquillamente.
Seamus
le sorrise carico di legna. “Neville, mi aiuti ?”
“Certo”rispose
subito il ragazzo, alzandosi trafelato.
All'improvviso
dietro Seamus apparve Harry, anche lui carico di legna.
Hermione, anche se non ne aveva voglia, si alzò per aiutarlo.
Ma
Harry la bloccò subito con un cenno “Faccio da
solo, non preoccuparti ” le disse freddamente, costringendola
a sedersi nuovamente.
“Come
vuoi” rispose solamente. In quel momento forse si
sentì arrabbiata più con Harry che con Seamus.
E poi che ci facevano insieme di prima mattina ?
La
mente di Hermione sfrecciò verso mille congetture
per figurarsi un discorso decente tra Seamus ed Harry dopo la sera
prima, ma non le venne in mente niente.
Osservò
prima Seamus, le sembrò allegro, per niente nervoso, e non
aveva né lividi o graffi. Almeno era un buon segno.. .non si
era picchiato con Harry.
Hermione notò che fosse molto carino quella mattina con una
camicetta azzurra fuori dai pantaloni ed un paio di jeans babbani.
Seamus era sempre molto curato, ed aveva anche un bel viso…
ma a lei proprio non piaceva come ragazzo.
Che
poteva farci ?
Poi il suo sguardo si posò su Harry, intento a spezzare i rametti
più piccoli per il fuoco.
A
differenza di Seamus non era allegro per niente, aveva delle occhiaie
che però non aveva potuto nascondere con i trucchi, come
aveva fatto lei.
Forse
è per questo che Seamus è così
allegro…
Pensò Hermione con una punta di fastidio.
Quella
mattina Harry aveva i capelli più spettinati del solito, ma
la cosa gli donava, aveva le guance rosse sia per il freddo che per la
fatica che aveva fatto nel trasportare la legna da solo.
Hermione
non potè far a meno di arrossire nel guardarlo…
Harry era uno dei ragazzi più ambiti della scuola.
Proprio
in quel momento i suoi occhi verdi la guardarono, evidentemente si era
sentito osservato.
Hermione
non fu pronta, sorpresa da lui a fissarlo, gli sorrise imbarazzata ma
Harry non la ricambiò. Anche se Hermione notò,
compiaciuta, l'espandersi del rossore sulle sue guance.
“Ehi,
mi ascolti ?” Non se ne era accorta, ma Seamus le era
arrivato di soppiatto accanto ed aveva iniziato a parlarle come se
niente fosse.
“No,
scusa non ho ascoltato. Dicevi ?”
“Chiedevo
se vi andasse di fare tutti una bella escursione prima di pranzo,
dobbiamo trovare del materiale interessante per la ricerca della
McGranitt, o lunedì ci darà un'insufficienza .
Harry
non volle ammetterlo apertamente, ma Seamus aveva ragione, avrebbero
dovuto fare una relazione dei tre giorni passati in quello chalet,
quindi, dovevano trovare un argomento. Comunque il suo cuore non aveva
accennato a calmarsi neanche per un secondo. Non si riusciva a spiegare
perché un semplice sorriso gli avesse fatto
quell’effetto.
“Buona
idea !” rispose Neville, rovesciando una sedia nell'alzarsi.
“Ottima”
esclamò Hermione. Era nel suo elemento dopotutto.
“Va
bene” disse suo malgrado Harry.
Seamus
gli lanciò uno sguardo trionfante.
*****
Ciao
ragazzi,
sono
troppo felice che la storia stia piacendo, non ci speravo per niente.
Spero
che anche questo capitolo vi abbia trasmesso qualche emozione, spero
positiva.
Non
esitate a strillarmi se faccio qualche errore!
Passo
ai ringraziamenti :
emma:
grazie per i complimenti, Hermione non ha ancora definitivamente
rinunciato a Ron, in finale esiste il detto : fra il dire e il fare
c’è di mezzo il mare. Che ne pensi di questo cap?
ti mando un bacione.
marco:
eh eh .. lo so che non è quello che speravi, ma Seamus non
la passerà liscia, Harry è arrabbiato ! Grazie
che segui la storia. Fammi sapere che ne pensi di questo cap.
Granger90:
ho aggiornato prima che potevo, il lavoro mi porta via tanto tempo.
Sono contenta che un pochino ti piaccia anche seamus, io mi diverto
tanto a scrivere di lui, Non mi abbandonare e fammi sapere che ne pensi
di questo cap. grazie mille !!!! ^_^
Argentlam:
ciao, non ho potuto accontentarti perché non sono tanto
veloce e non ho troppo tempo! Ma sono contenta che ti piaccia la
storia, grazie!!!! Ti abbraccio
Marigranger
: ciao cara! Eh, lo so che avresti preferito le botte, ma per ora non
ci saranno, Harry è superiore a certe cose, spero che
seguirai ancora la storia!!! Un bacione.
Pandora91:
Sono felice del tuo giudizio positivo e molto lusingata!!
Grazie, spero che anche questo sia riuscito bene che ne pensi? Seamus
lo so che è antipatico, ma alla fine non è
cattivo. Povero! ^_^ many Kisses
Aletheangel:
sono contenta che sia proprio la mia tra tante ad appassionarti, io a
mia volta ho avuto l’idea di scriverla perché ho
letto tante ff su questa coppia che mi sono piaciute tanto! Grazie!
Costy24:
GRAZIE MILLE spero che continuerai a leggerla.
Zahra:
Non ti preoccupare se vai di fretta, è il pensiero che conta
e la tua recensione mi ha resa davvero felice, in piu ho visto che
anche tu sei fan di Kysa come me, abbiamo una cosa in comune! Spero che
continuerà ad appassionarti anche questo cap, se puoi fammi
sapere che ne pensi ! Grazie.
Maripotter:
ciao! Grazie per il complimento, per me vuol dire molto
perché non sono un auror, ma alla fine non sono neanche il
contrario, e il mio personaggio preferito è Hermione, scusa
se te lo chiedo ma che vuol dire che hermione è OT? Sono un
po' ignorante in merito.. ^_^
K94:
è la cosa più bella che un autore possa sentirsi
dire, grazie davvero, spero di non averti delusa.
Volevo
ringraziare anche chi legge ma non lascia un messaggio.
“Tutto pronto ?” chiese Hermione per
l’ennesima volta ai compagni.
“Sì Hermione, se lo richiedi ancora
giuro che parto da solo” rispose Harry, esasperato.
“Volevo solo assicurarmi che avessimo
preso tutto” Scattò Hermione, stizzita “Vediamo di stare calmi...”
Neville si intromise, annusando la
tensione nell’aria “ Tranquilli, i panini li abbiamo fatti, abbiamo pergamene e
piume
per prendere appunti, la macchinetta
fotografica, e poi…”
“e poi... una torcia visto che si
sta facendo notte” finì scocciato Seamus.
Finalmente i quattro ragazzi
partirono.
Percorsero il sentiero per più di
un’ora, era una bella giornata e il sole splendeva nel cielo. I Grifondoro
camminarono tra la neve e le rocce
marmoree, mentre alcuni animaletti scappavano al suono dei loro passi, visto che
era
l’unico suono, a parte il vento e
gli uccellini, che si poteva sentire nel raggio di chilometri… tutto era cosi
silenzioso e intatto, sembrava
quasi un paesaggio irreale.
Hermione procedeva per ultima, un
po’ perché portava la borsa con panini, un po’ perché rispetto ai tre ragazzi
era
più bassa e di conseguenza aveva le
gambe più corte.
Harry non le parlava e per di più
le rispondeva male se poteva, non averlo vicino e soprattutto come nemico la
faceva
star male, non riusciva a capire
che cosa gli fosse preso.
Mentre camminava la ragazza non
riusciva a togliergli gli occhi di dosso, non ce la faceva più a vivere quella
situazione,
rivoleva il suo migliore amico di
sempre.
Poi pensò a Ron, anche lui era il
suo migliore amico… ma erano due cose diverse… totalmente
diverse.
A proposito di Ron… chissà che
stava facendo in quel momento…
Aveva passato sicuramente la notte
con Lavanda, certo, ma se era stata come quella sua e di Harry poteva anche
stare tranquilla, ma… se invece non
fosse stato così ?
Iniziava a sentire caldo, anzi ora
che ci pensava aveva problemi a respirare… ma che le
prendeva?
Un leggero malessere la colse alla
sprovvista, sarebbe caduta a terra se Seamus, che era di poco avanti a lei, non
si
fosse fermato e l’avesse presa al
volo.
“Ehi, ma che
hai ?” disse preoccupato “Ragazzi, fermatevi !”
“Che succede ?”
Neville tornò subito indietro.
“Hermione” Harry era molto più avanti ma aveva visto
chiaramente Hermione svenire e Seamus afferrarla al volo,
preoccupato
iniziò a correre verso l’amica “Ma che hai ? Se stavi male non dovevi muoverti”
lanciò il suo zaino a terra e
aiutò Seamus a
farla sdraiare.
Aveva sentito
Seamus urlare qualcosa, poi la voce di Neville e poi… “Hermione” la voce
di Harry che la chiamava…
Ma che stava
succedendo ? Non riusciva a vedere niente, solo buio e mancavano diverse ore alla
notte.
“Che è
successo ?” disse Harry a Seamus,
“Non so, ho
sentito un respiro più profondo del solito e mi sono girato, lei era bianca come
la neve e un secondo dopo è caduta”
“Facciamole la
respirazione bocca a bocca !” disse il ragazzo, avvicinandosi ad
Hermione.
“Che diamine
dici ?” Harry lo bloccò “Non provarci nemmeno” sussurrò a denti
stretti.
“H-Harry…” la
vocina di Hermione si era fatta strana in mezzo a quel
baccano.
“Sono qui
Hermione, che è successo ?” Harry le afferrò la mano destra, era
ghiacciata.
“Niente, stai
tranquillo, deve essere la pressione” disse lei scostando la mano di Harry, non
voleva la sua pietà.
“Diamole un po’
d’acqua!” suggerì Neville afferrando lo zaino delle provviste. "Ehi, ma non
c’è !”
“Lo sapevo che
avevamo scordato qualcosa...” pigolò Hermione, in un soffio.
“La finisci? ”
rispose bruscamente Harry.
“Prima siamo
passati vicino ad un ruscello, non è lontano, posso portarla in braccio fino a
lì” Seamus ripresosi dallo spavento aveva nuovamente acceso il
cervello.
Harry stava per
intervenire quando…
“grazie Seamus…”
Hermione stava sorridendo al ragazzo.
Un pugno allo
stomaco, forse era questo che gli avevano dato, Harry dovette inspirare due o
tre volte.
Vide Seamus,
sorridente, prendere senza sforzo Hermione fra le braccia e percorrere il
sentiero a ritroso.
Perché lo aveva
fatto? Si era ripromessa di non stare mai più da sola con Seamus, eppure non era
riuscita a tenere a freno la lingua.
In un paio di
minuti arrivarono ad una piccola radura dove al neve si era sciolta, un piccolo
ruscello sgorgava da delle rocce a pochi metri da loro.
Seamus la lasciò
delicatamente sulla roccia più vicina e la aiutò a
sedersi.
“Grazie davvero,
adesso mi sento molto meglio” Hermione si era pentita di essersi fatta portare
lì, perché Harry e Neville non erano andati con loro? Si bagnò i polsi e le
tempie con l’acqua fresca.
“Mi hai fatto
prendere un colpo sai?” Seamus la stava guardando seriamente “Sei sicura di star bene ?”
quando non faceva l’idiota, convenne Hermione, in fondo non era male.
“Sì, sono sicura
e ti ringrazio tanto” Hermione bevve un sorso d’acqua dalle
mani.
“Adesso che stai
un po’ meglio ne approfitto per dirti una mia impressione…” Hermione iniziò a
preoccuparsi, e adesso che le avrebbe detto ? Aveva scelto il momento meno adatto
visto che non stava bene, in più Seamus riusciva sempre a metterla a
disagio
“Dimmi..”
“Dovresti
mettere un po’ d’ordine in quella confusione che hai in
testa !”
“Cosa ?”Hermione lo guardò
sorpresa
“Ogni tanto ti
ho osservato… vuoi far credere sempre a tutti di avere in pugno la situazione, ma non
è così... ”
la ragazza non
riuscì a credere di aver realmente sentito quelle parole... e da quando Seamus
era così attento e perspicace ?
“In più ho
capito che nella tua vita non conta solo Ron”
“Che stai
dicendo Seamus ?” Hermione non riusciva a capire, o non voleva
capire ?
“Hai capito
benissimo” Seamus si avvicinò leggermente per sussurrarle qualcosa
all’orecchio.
“Hermione… so
che non è il momento… ma volevo dirti che mi sono preso una cotta per te…
“
“Ne abbiamo già
parlato” tagliò corto lei nervosa.
“Ma non hai
capito…” Seamus non accennava a mollare.
“Sei tu che non
hai capito, non mi interessi e non me la sento di prenderti in giro. Se hai
capito tante cose di me, saprai che non sono quel genere di ragazza...”Hermione ricominciava a non sentirsi
bene, rimise i polsi nell’acqua.
Fu un attimo,
Seamus le afferrò il braccio ”Ascolta Hermione…” lei non riuscì a liberarsi, il
ragazzo strinse la presa “Lasciami, mi fai male” riuscì a
balbettare
“Prima devi
ascoltarmi !” disse lui deciso
Né Seamus né
Hermione si erano resi conto che qualcuno si era avvicinato, una mano si serrò
intorno al polso di Seamus.
“Lasciala
subito”
Harry Potter in
un attimo si era messo fra i due. Gli occhi mandavano
lampi.
“Che vuoi, Harry ?
Ci stavi spiando per caso?” Seamus lo guardava con
superiorità.
“Ti avevo già
avvisato una volta, Hermione non vuole stare con te, stai lontano da lei !”
Calò un silenzio
carico di rabbia…
“Non
intrometterti, Hermione non ha certo bisogno della balia !” la calma di Seamus
stava sfumando.
“Vi prego,
calmatevi !” Hermione tentò di alzarsi
“Stanne fuori,
Hermione !” la zittì Harry insieme ad uno sguardo nervoso.
“E così la
difendi perché io non sono il ragazzo giusto per lei, no ?” Seamus lo guardò con
disprezzo
“Ma non lo sei
neanche te…” sussurrò, facendo in modo che Hermione non
sentisse.
Harry perse la
testa, spintonò Seamus violentemente.
“Harry!!!
Fermati, ti prego !” gridò la Grifondoro.
Harry si voltò a
guardarla.
Ma Seamus non
rimase con le mani in mano, approfittò della distrazione del moro e gli rifilò
un bel pugno in pieno stomaco.
Hermione urlò
spaventata
Harry chiuse gli
occhi, mentre il respiro si mozzava e il dolore lo
assaliva.
“Che succede ?
Hermione !” Neville accorse allarmato, attirato dal grido della
compagna.
Gli ci vollero
solo un paio di secondi, giusto per capire dove fosse Seamus, poi Harry lo mise
a fuoco e colpì...
preciso e
potente, il ragazzo prese il pugno in pieno viso, rovinando pesantemente a
terra.
Neville arrivò
in quel momento trovandosi di fronte ad una scena
apocalittica.
Hermione in
ginocchio da una parte, con lo sguardo terrorizzato.
Di fronte a lei
Harry che si teneva lo stomaco dolorante e Seamus per terra che si teneva il
naso… un fiotto di sangue che scendeva tra le dita risaltava moltissimo dato il
pallore del ragazzo.
Ma Seamus
nonostante tutto si stava rialzando, gli occhi ridotti a due
fessure.
“Fermi!!! Che
state facendo!!? Se lo scopre la McGranitt saremo tutti nei guai” Neville si
mise goffamente fra i due compagni.
“Per stavolta
lascio perdere Potter !” Seamus si pulì il sangue e cercò di fasciare il naso con
un fazzoletto di stoffa. “Ma me la paghi questa, e non la bevo la storia
dell’amicizia !” Se ne andò a grandi passi con Neville preoccupato che gli porgeva
anche il suo fazzoletto.
Calò nuovamente
il silenzio… la quiete dopo la tempesta…
Hermione
guardava l’amico sconvolta, non si aspettava una reazione violenta da Harry, da
Ron forse, ma non da lui che era sempre tranquillo e posato, poi non riusciva a
capire che intendeva dire Seamus, che storia sull’amicizia avrebbe dovuto bersi
lui? Iniziò a sentirsi confusa...
“Harry..” azzardò
“Aspetta
Hermione, prima parlo io” Harry si era voltato per guardarla in
faccia.
“Volevo
chiederti scusa per ieri sera, sono stato troppo duro con te” le rivolse uno
sguardo imbarazzato.
“Harry… io…
c’ero rimasta male per quello che mi avevi detto, per il modo in cui mi hai
considerata… “ Hermione abbassò lo sguardo.
“Vedi io non …”
Harry la guardò e le parole gli morirono in gola, Hermione era in lacrime
“Perché piangi ?”
Harry la prese
fra le braccia… “Calmati, adesso è
tutto a posto”
Hermione in
silenzio posò la testa sul suo petto.
Non dissero
nulla per molto tempo, l’unico
rumore era quello dell’acqua scrosciante.
Qualcosa era
cambiato, o qualcosa stava cambiando, entrambi stavolta se ne resero
conto…
Buonasera a tutti…
Ecco un nuovo capitolo, che spero sia stato di
vostro gradimento...
Ne approfitto per fare a tutti voi gli
auguri di Pasqua.
Passo ai
ringraziamenti:
maripotter: Sono contenta che il cap ti sia
piaciuto e grazie per la spiegazione, in effetti è meglio che sia differente
dall’originale sennò non ci sarebbe questa storia.
Kisses
Ed_Ward: certo che la recensione mi ha
soddisfatta, purtroppo avevo già finito questo capitolo e non ho potuto seguire i tuoi
consigli, ma sicuro ne farò tesoro per il
futuro.
Mi hai fatto morire dalle risate con il
corteggiamento alla “uomo delle caverne” in effetti hai proprio ragione... non
voglio che il mio Seamus appaia come un bruto, perché fondamentalmente non lo
è.
Sulla motivazione della gita hai toccato un
tasto dolente, vedi, so perfettamente che a scuola Harry & Co devono dormire
divisi fra sessi... ma non sapevo come porla, perché sta di fatto che solo in
alcuni momenti particolari le situazioni si “smuovono” realmente, e poi volevo
assolutamente far dormire Lavanda e Ron insieme, in fin dei conti in dormitori
diversi ci stanno tutto l’anno e non sarebbe cambiato niente!! la scusa di
babbanologiaè grandiosa, ma non ci
ho pensato proprio.. però devo dire che volevo avere la McGranitt che incute
terrore sugli studenti…Ti ringrazio e spero che continuerai a seguire la storia
e a consigliarmi come hai fatto adesso. Bacioni
Marigranger: grazie per i complimenti, ma ti
assicuro che non è una ron\herm… anche se ron capiterà spesso in mezzo vedrai!!!
Fammi sapere che ne pensi di questo cap … ci conto
;)
Argentlam: hai ragione harry ha esagerato..
e guarda che ha combinato adesso… pure le risse mi fa!
^_^
Marco: che ne dici? Anche se è successo
tardino alla fine lo scontro è inevitabile! Grazie per le recensioni, mi aspetto
che non mi molli!! Ciao
Lady86: Sono veramente lusingata di aver
piano piano conquistato il tuo interesse, spero di non averti delusa con questo
nuovo cap!! grazie mille… kisses
Granger90: Eh sì… hermione un po' ottusa è
quando non si tratta di libri, cmq non è facile per lei capire che le interessa
il suo migliore amico… hai presente quella canzone degli 883??.. ti ho
accontentata sulla rissa tra harry e seamus… e fra un po' capirai cosa voglia
ron... bacioni
Zahra: la penso come te su kysa, è una delle
migliori autrici che abbia mai conosciuto..Sono troppo felice che tu segua
questa storia.. la giornata peggiore di harry non era certo quella del 3 cap..
questa la batte dai.. anche se adesso riesce a capire meglio cosa prova. Fammi
sapere che ne pensi di questo… ti abbraccio!!!
Pandora91. carissima, sono davvero lusingata
dei tuoi complimenti…grazie… spero di migliorare sempre più grazie ai consigli
di chi mi segue…ci tengo troppo!
Spero di non averti delusa in questo cap..
fammi sapere che ne pensi.. ok? Bacioni!!
Emma: ciao!! Hermione piano piano sta
aprendo gli occhi, ma la realtà a volte non si accetta subito.. e poi lei non
capisce il comportamento di Harry, sarà dura per entrambi accettarlo!! Grazie
per non stancarti di leggere le mie storie.
“Volevo
chiederti scusa per ieri sera, sono stato troppo duro con te” le rivolse uno
sguardo imbarazzato.
“Harry… io…
c’ero rimasta male per quello che mi avevi detto, per il modo in cui mi hai
considerata… “ Hermione abbassò lo sguardo.
“Vedi io non …”
Harry la guardò e le parole gli morirono in gola, Hermione era in lacrime
“Perché piangi ?”
Harry la prese
fra le braccia… “Calmati, adesso è
tutto a posto”
Hermione in
silenzio posò la testa sul suo petto.
Non dissero
nulla per molto tempo,l’unico
rumore era quello dell’acqua scrosciante.
Qualcosa era
cambiato, o qualcosa stava cambiando, entrambi stavolta se ne resero
conto…
La sera arrivò
presto, così come sarebbero arrivati anche Dean, Ginny, Ron e
Lavanda.
Dopo cena,
Neville , che se la cavava in erbologia, fece un impacco per il naso di Seamus,
che così evitò di gonfiarsi come una zucca.
“Lo hai ridotto
proprio male Harry…” sussurrò Neville al compagno, non appena Seamus non fu a
portata d’orecchio.
“Mhm…” Harry si
massaggiò lo stomaco, gli faceva ancora male, neanche Seamus ci andava
piano.
“Spero solo che
non lo dica alla McGrannit…”
“Non lo farà !”
disse Harry.
“Dici ? Scusa, ma
che ti ha fatto di tanto grave…?”
“Lascia perdere…
ma credimi se lo meritava !” Harry sentì nuovamente la mascella
irrigidirsi.
Neville alzò le
spalle e andò a sedersi vicino al fuoco “Hermione dov’è ?” disse
infreddolito.
“Sta facendo la
doccia...”
toc toc..
Sono loro… e c’è
anche Ron
Pensò subito
Harry.
Doveva essere
felice, avrebbe passato la serata con Ginny e Ron, ma in realtà si sentiva in
ansia, sarebbe stato meglio se non fossero venuti.
Alla fine erano
stati divisi, messi in posti diversi, perché mai avrebbero dovuto infrangere
tutte quelle regole visto che a lui neanche andava !?
“Ciao Harry !”
Ron appena entrato lo salutò vivacemente.
“Ciao Ron!! Alla
fine siete venuti”cercò di
sembrare calmo e tranquillo
“Certo che sì !!!
Stasera ci divertiamo!” Ron gli fece l’occhiolino
“Ehi, guardate
cosa ho portato ??” Dean e Ginny erano appena entrati con in mano un sacchetto,
dietro di loro c’era Lavanda sorridente.
“Cos’è ?” disse
Neville curioso.
“Burrobirra e
Whiskey incendiario” rispose fiero Dean
“E dove lo avete
preso?” Harry si alzò incuriosito.
“Glielo ha dato
Dobby!!” rispose per lui Ginny.
“Ma davvero?”
“Sì, è troppo
forte quell’elfo, mi è bastato dire che ero amico di Harry Potter” disse Dean a
trentadue denti “Ma dov’è Seamus ?” continuò, guardandosi intorno. ”Ed
Hermione ?”notò Ginny
“Seamus è in
camera sua, penso che scenderà a momenti” rispose Neville imbarazzato lanciando
uno sguardo nervoso ad Harry “Hermione sta facendo la doccia”
“Eccomi… “ una
voce femminile li fece voltare tutti.
“Ciao Hermione!”
disse subito Dean.
Hermione era
apparsa in cima alle scale, Harry sentì una strana sensazione allo stomaco
mentre la guardava scendere.
Non si erano
detti niente, non era successo niente, ma scoprire che lei non era una semplice
amica, lo aveva come scioccato... insomma lei era Hermione, non Cho… di Cho ci si
può invaghire… di Hermione ci si può innamorare, anche se era sicuro di non
essere innamorato di lei.
“Ciao Dean”
rispose la riccia
Anche Ron la
stava guardando, se ne accorse subito.
I loro sguardi
si incrociarono, due migliori amici, una ragazza, la loro migliore amica…
“Ciao Hermione !!!”
strillò Ginny, andando poi ad abbracciare l’amica, “come va?”
“Ciao Ginny, tutto
bene!”
“Ciao Mione” Ron
si avvicinò a lei, Harry trattenne il respiro.
“Ciao Ron!”
disse la ragazza tranquillamente.
Harry riprese a
respirare.
“Ahhh!! Ma che
hai fatto?” Ginny strillò guardando verso le scale, tutti si voltarono
nuovamente.
Anche Seamus era
sceso, aveva il naso rosso e due fazzolettini infilati nelle narici, segno che
cercava di bloccare una emorragia nasale
“Ciao ragazzi… “
disse il ragazzo con voce nasale … ” ho sbattuto accidentalmente, ma niente di
grave, se avessi avuto la bacchetta non sarebbe successo...” Seamus lanciò uno
sguardo carico d’odio verso Harry, che lui ignorò bellamente.
I ragazzi si
sistemarono intorno al tavolo, ma visto che le sedie non bastavano si sedettero
anche sul divano, Lavanda chiaramente vicino a Ron.
Hermione non si
perdeva una loro mossa… anche se aveva capito che Harry per lei non era solo un
amico, non riusciva comunque a non pensare a Ron, e vederlo anche solo vicino a
Lavanda non le piaceva affatto.
“Hermione, hai un
minuto?” Ginny la guardò sorridente.
“Certo!”
Hermione seguì
l’amica verso l’angolo cottura dove gli altri non potevano
sentirle.
“Allora?” disse
la rossa impaziente
“Allora cosa?”
“Non hai niente
da dirmi?” Ginny lanciò uno sguardo curioso all’amica.
“In che senso?”
Hermione non riusciva a capire.
“Con Harry! Dai
non dirmi che non è successo niente !!”
Hermione divenne
cremisi “ No, assolutamente! Lui è il mio migliore amico
Ginny”.
“Allora perché
sei arrossita!?” Ginny a volte era veramente maligna.
“Perché non mi
aspettavo questa domanda… e poi se due persone dormono insieme non è detto che
debbano per forza fare qualcosa, lo sai come la penso, no?”
“Be'sì… ma
pensavo che con un po’ di atmosfera… persino quel rimbambito di Ron si è
svegliato !!!” il cuore di Hermione perse un battito... Aveva capito bene? Ma no,
sicuramente era solo suggestione.
“C-Come si è
svegliato, che vuoi dire?” il cuore le batteva così forte che pensò che anche
Ginny lo avesse sentito.
“Intendevo con
Lavanda, hanno dormito insieme loro!” Hermione cercò di non figurarsi la
scena.
“In più”
continuò la rossa “Ieri sera li ho beccati mentre si baciavano...”
Hermione pensò
che qualcuno l’avesse picchiata in testa… Ron e Lavanda si erano baciati… dopo
tutto quello che era successo qualche mese prima… L’incubo stava per
ricominciare… sentì una fitta allo stomaco.
“Ehi, ma che ti
prende?” sentì la voce preoccupata di Ginny che la
chiamava
Solo allora si
rese conto dell’espressione disperata che aveva assunto, e cercò una scappatoia...” Stai tranquilla, ho un po’ di mal di stomaco, ma penso che mi passerà presto” sfoderò
il suo miglior sorriso.
“Mhm… se lo dici
tu” Ginny però non sembrava molto convinta, ma comunque non disse
nulla.
“Ti fa male?”
Neville guardò preoccupato il naso di Seamus.
“Sono stato
anche meglio…” rispose scocciato il compagno.
“Lo dirai alla
McGranitt ?” chiese Neville nervosamente.
Seamus lo guardò pensieroso “Allora è
questo che ti interessa!? Che non denunci il tuo amico…”
Neville lo
guardò ferito “Ti sbagli…”
“Ah sì ?”
“Tanto per
cominciare se la McGranitt lo venisse a sapere saremo tutti nei guai, secondo io
sono amico di entrambi!”
Neville incrociò
le braccia, offeso.
Seamus lo guardò
e sorrise leggermente
“Ehi, stavo
scherzando, e volevo dirti grazie per il tuo impacco di erbe, senza quello avrei
il naso più grosso di un melone adesso, sei il migliore Nev” disse dandogli una
pacca sulla spalla.
Neville
incredulo gli sorrise compiaciuto “p-prego”
“Insomma ce lo
beviamo o no tutto questo ben di dio?” Dean aprì il pacchetto sul tavolo, tutti
gli si avvicinarono.
“Ma scusa Dean,
facciamo come ai vecchi tempi” Seamus sembrava essersi ringalluzzito.
“Cioè?” chiese
Lavanda curiosa
“Dici il gioco
delle domande?”
“Esatto”
Tutti guardarono
in silenzio lo scambio di battute fra i due ragazzi
“Si può sapere
di che gioco parlate?” disse Ron spazientito.
“Ti spiego…”
Seamus si avvicinò al tavolo con lui anche Hermione e
Ginny.
“Ci facciamo
delle domande a turno, domande semplici… ma anche quelle personali sono
permesse, per esempio… Ginny, la McGranitt secondo te ce li ha cent’anni ?”
“Ma che domanda
è?” chiese ridendo la ragazza.
“Rispondi...”
disse Seamus sorridente
“Be', non lo
so...”
“Allora bevi”
“Eh?”
“Ogni volta che
non mi rispondi, devi bere un bicchierino tutto d’un fiato!”
“Questo sarebbe
il gioco?” chiese Harry sorpreso.
“Se non ti piace
quelle sono le scale e vai a dormire” Seamus scattò
inviperito.
“Ehi calma!”
intimò Dean, mentre Harry faceva spallucce a Ron e Ginny.
“Inizio io” a
sorpresa, Lavanda prese il primo bicchiere e lo riempì di Whiskey
“Farò una
domanda ad Hermione”
la riccia
sussultò sorpresa, aveva ascoltato poco e niente in quei
minuti.
“Hai mai baciato
un ragazzo?”
Hermione avvampò
di colpo, certo che lo aveva baciato… durante il ballo del ceppo, niente popò di
meno che Viktor Krum.
Ron la guardò
con sguardo assassino, Harry distolse lo sguardo.
“Non mi
rispondi?”
non voleva di
certo ubriacarsi e poi che c’era di male…“Sì, l’ho baciato!” rispose in fretta…
come la odiava, non riuscì neanche a guardare dalla parte di
Harry.
“Bene...” disse
Dean “ Hermione, adesso tocca a te!”
La ragazza
avrebbe preferito bere tutta la bottiglia da sola.
“Ehm… Ron… “il
ragazzo la guardò un po’ scocciato, si era appena ricordato di
Krum.
“Ti piace
qualcuno adesso?”
ma come diavolo
aveva potuto fargli quella domanda… stupida, stupida
Hermione.
“Non lo so…”
rispose Ron, con le orecchie in fiamme.
“Non è una
risposta Ron !” disse malignamente Ginny “Su, bevi !” gli porse il bicchiere
riempito poco prima da Lavanda.
Il ragazzo bevve
tutto d’un fiato “Adesso tocca a me… vediamo…Harry!”
Tutti si
voltarono verso il "nominato".
“Ti faccio la
stessa domanda che ha fatto a me Hermione!” Ron sembrò quasi minaccioso.
Harry sentì un
brivido di freddo
“Non mi
piacciono queste domande…” rispose apparentemente calmo
“Ahh… bevi,
bevi, questa non è una risposta!!” Lavanda sorridente riempì il secondo
bicchiere.
Il gioco
proseguì fino a quando la bottiglia non fu vuotata del
tutto.
Ginny e Lavanda
si erano addormentate sul divano non appena arrivati a metà
bottiglia.
Dean e Seamus
non la finivano di bere burrobirra e di sganasciarsi dalle risate, almeno quando
beveva a Seamus non gli doleva il naso.
Neville dopo
aver rotto il secondo bicchiere aveva deciso di andare a dormire… Hermione
premurosa lo accompagnò in camera.
“Harry…” Ron,
completamente sbronzo, strattonò l’amico per aiutarsi a stare in
piedi.
“Che c’è Ron…”
anche Harry aveva bevuto, ma sicuramente riusciva a rimanere in posizione
eretta meglio dell'amico.
“Giochiamo…
tocca a me…”
“E’ finito
l’alcol …” Harry però voleva solo andare a dormire il prima possibile.
Harry spinse
l’amico verso la sedia “Siediti che è meglio”
“Rispondimi
Harry, ti conosco, stasera sei diverso, l’hai guardata per tutto il tempo!” Ron
si rialzò di forza e Harry si sorprese nello scoprire che in quanto a forza, Ron lo superasse.
“Anche tu la
guardavi e allora?”
In un attimo
finì contro il muro. “Tu perché lo
hai fatto ?” Ron lo guardò fisso negli occhi, serio come non mai.
“Ma che ti
importa scusa… tu hai Lavanda, no ?” rispose Harry, tagliente.
“Lavanda… è vero
… c’è lei… ma… Hermione è speciale!”
“Già…” ammise
Harry.
“Lo ammetti!
Be'… levatela dalla testa!!”
Harry iniziò ad
innervosirsi.. “Ron, non impicciarti per favore!”
Ron lo spinse
ancora, Harry non riusciva a muoversi “Siete amici, non potete
farlo”
“Anche tu sei
suo amico Ron…” stavolta Harry reagì, per poco Ron non finì a
terra.
…
“Harry… Ron…”
Hermione era alle loro spalle, le mani le tremavano.
La guardarono
entrambi sconvolti sperando che non avesse sentito.
“Accompagnami
fuori Hermione, mi gira la testa!!” Immediatamente Ron fece un passo malfermo verso
di lei.
“Aspetta!”
Hermione si mise un braccio intorno alle spalle e lo sorresse (per così dire)
verso l’uscita.
Il freddo
pungente li avvolse, Hermione iniziò a tremare, non avendo preso il
mantello.
Il cuore non
faceva che battere all’impazzata, stavano discutendo… Ron e Harry stavano
discutendo per lei… almeno così le era sembrato, che doveva fare ? Erano come fratelli,
non poteva essere lei la causa di una loro rottura.
“Che hai
sentito?” disse Ron diretto
“Che litigavate…
per…” Hermione si interruppe troppo imbarazzata per
continuare.
“Per te…” Ron la
guardò seriamente, poi l’abbracciò stretta… Hermione poteva sentire il suo cuore
correre all’impazzata”
Sentì la mano di
Ron alzarle delicatamente il mento, i loro sguardi si incrociarono, Hermione
trattenne il respiro.
No, non poteva
farlo… eppure era stato il suo desiderio per anni, ma adesso che stava per
baciarlo non ne era più sicura, non era quello che voleva.
Eccomi
ancora qui… scusate se ci ho messo un po’ ma sono partita per qualche giorno e
non ho potuto scrivere,
avete
passato una bella Pasqua? Mi auguro di si… passo ai
ringraziamenti…
Argentlam:
ciao!! La “trappola” sta infatti per chiudersi, ma con qualche difficoltà…
bacioni
Granger90:
MI dispiace che tu abbia aspettato tanto ma proprio non potevo scrivere in
questi giorni, spero che ne sia valsa la pena, stai tranquilla… Hermione è una
donna di ferro!!! Passata una buona pasqua? Spero di si,
Kisses
Pandora91:
Sono felice che l’altro cap ti sia piaciuto!! E soprattutto le botte.. ^_^
Questo
è più tranquillo, ma senza dubbio più determinante. Adesso entra in gioco anche
Ron!!
Seamus
deve arrendersi all’evidenza anche se non mollerà mai del tutto. Fammi sapere se
anche questo cap ti è piaciuto!! Ti abbraccio… e grazie mille per gli
auguri.
Zahra:
Ciao!!Penso che questa sera sia
stata la ciliegina per Harry, lo faranno santo non credi? Seamus è un
personaggio particolare, uno di quei ragazzi che mascherano le debolezze con la
superficialità e l’aggresività, ma alla fine è un bravo ragazzo! A me piace
molto come personaggio. Che ne pensi di questi sviluppi? Spero di trovare presto
una tua recensione.
Maripotter:
già… qualcosa scatta sempre quando si passa dall’amicizia all’amore, ma spesso
si cerca di ignorare quel “click”… spero che tu abbia passato una buona
pasqua.
K94:
Ciao, anche io avrei perso la pazienza molto prima, ma Harry è abbastanza
tranquillo come ragazzo, anche se poi gli salta la mosca al naso e non ci vede
più (un pò come me) Le bacchette le ho fatte sparire apposta… sennò si
ammazzavano di sicuro… che ne pensi di questo cap?
Aletheangel:
Bentornata!! Non importa se ti sei persa dei cap, sono tanto felice che tu abbia
ripreso a leggere!! Un bacione grande
Ed_Ward:
Ciao Ed, sono felice che tu abbia continuato a leggere e sono felice che tu
abbia apprezzato “la rissa” tra i due ragazzi! Neanche a me piacciono tanto i
supereroi, anche se alla fine Seamus ci rimette un pochino di più ma solo per
pura fortuna.
Ho
cercato di stare più attenta alla punteggiatura, hai ragione, a volte mi “perdo”
proprio.
Lo
svenimento di Hermione era necessario per presentare meglio Seamus come
personaggio e mettere in evidenza il rapporto con la ragazza, in più era
decisivo per l’intervento di Harry.
Felice
di sapere che Seamus si è “evoluto” ^_^adesso aspetto di sapere che ne pensi di questo
cap!
Spero
che un pochino la storia ti stia appassionando e grazie mille per i consigli. Ps
spero che tu abbia passato una buona pasqua
Lady86:
ciao cara, ho cercato di fare questo cap leggermente più lungo dell’altro, che
ne pensi? Herm si sveglierà presto tranquilla, aspetto un tuo commentino ok? Un
bacio grande.
Kuklin:
ciao, sono felice che questa storia ti piaccia, hai ragione lo svenimento è un
po eccessivo, ma volevo dare il pretesto a Seamus di rendersi veramente utile e
di rimanere da solo con Hermione. Spero che continuerai a leggerla!! Un
bacio
Ringrazio
anche a chi ha letto ma non ha lasciato commenti
“Che
litigavate… per…” Hermione si interruppe troppo imbarazzata per
continuare
“Per
te…” Ron la guardò seriamente, poi l’abbracciò stretta… Hermione poteva sentire
il suo cuore correre all’impazzata.
Sentì
la mano di Ron alzarle delicatamente il mento, i loro sguardi si incrociarono,
Hermione trattenne il respiro.
No,
non poteva farlo… eppure era stato il suo desiderio per anni, ma adesso che
stava per baciarlo non ne era più sicura, non era quello che
voleva.
Harry
l’aveva vista mentre li guardava sconvolta, troppo, per una che non aveva
sentito niente.
E
adesso? Certo, non aveva sentito qualcosa di troppo compromettente, solo che per
loro era speciale.
Come
se non glielo avesse mai detto, come se non glielo avesse mai
dimostrato.
Allora
perché era cosi nervoso?
“Accompagnami
fuori Mione, mi gira la testa!!”
Non
era riuscito a dire niente, aveva visto Ron uscire fuori di casa sorretto da
Hermione,
quella
scena… loro due di spalle che andavano via, lo faceva star
male.
“Ti
ha dato il bel servito eh?” una voce sbiascicata per l’alcol lo risvegliò dalle
sue dolorose riflessioni.
“Piantala
Seamus, sei ubriaco, vai a sdraiarti…” Harry proprio non aveva voglia di
discutere in quel momento
“Ci
andrò eccome Potter… ihc..” fece un bel respiro “Ma non prima di averti detto
ciò che penso”
Harry
dovette calmare la rabbia che sentiva in quel momento“Seamus per favore, vai a
dormire!”
“Ne
tu, ne quel cretino di Ron, avete capito che lei non sarà mai vostra!! È solo
confusa adesso… non innamorata, starà con entrambi e poi se ne pentirà… ma sarà
tardi… la vostra amicizia si spezzerà!” detto questo, barcollante Seamus cercò
di arrampicarsi per le scale.
Harry
era inorridito, Seamus aveva messo le parole al suo peggiore incubo… e lui,
senza Ron ed Hermione, sarebbe impazzito.
Hermione
cercò di calmare il battito del suo cuore,
Ron
per quanto sbronzo, aveva avuto la prontezza di sollevarle il mento, i suoi
occhi azzurri si incatenarono in quelli castani di lei.
“R-Ron…
che stai facendo?” Hermione mise le mani avanti, ma era un tentativo di mettere
distanza tra loro davvero troppo debole per portare
risultati.
“Hermione…lasciati
andare…” Ron aveva le orecchie violacee ma aveva uno sguardo fermo,
sicuro.
Che
doveva fare? Lasciarsi baciare?
Ron
stava avvicinando il viso a quello di lei…
Se
l’avesse baciato sicuramente Harry non l’avrebbe presa
bene
Ron
aveva chiuso gli occhi e si stava chinando…
Ma
lei aveva una cotta per Ron, perché non doveva
baciarlo?
Mancavano
pochi centimetri, poteva sentire il suo respiro sulla
pelle…
Alla
fine Harry era solo un amico
Hermione
chiuse gli occhi… sentiva il profumo di Ron, insieme ad un vago odore di
alcol.
Un
amico sempre presente, un amico che voleva sempre
accanto…
era
sempre più vicino
…un
amico che voleva che fosse al posto di Ron in quel
momento.
“No!!” urlò
all’improvviso
Ron sobbalzò spaventato “Che c’è?”
“Non
posso Ron… scusami” Hermione cercò di frenare il tremito che le percorreva la
schiena.
“Perché
non puoi?” le regalò uno sguardo confuso
“Non
è giusto!” riuscì a dire debolmente
“Per
chi? Per te?” la guardò gelido “O forse per Harry?” Hermione
rabbrividì
“Che
centra Harry? Non è nemmeno qui…” Hermione non riuscì a nascondere il rossore
delle sue guance.
“Almeno
non prendermi in giro!” Ron si mise una mano sugli occhi, gli girava la
testa
“Io
prenderti in giro!! Ma se tu hai baciato Lavanda ieri?!!” disse Hermione
arrabbiata
Ron
la guardò sorpreso
“Eh
si… me lo hanno detto, quindi non venirmi a dire che ti sto prendendo in giro,
fatti un esame di coscienza!”
“G-Ginny,
sicuro te lo ha detto lei…” Ron la guardò rabbuiato, poi fissò un punto
imprecisato alle spalle di Hermione.
Anche lei si voltò
“Perché
non mi hai svegliata Ron?” disse Lavanda stiracchiandosi “Andiamo
via?”
Ron
lanciò uno sguardo eloquente alla riccia “Certo, va a chiamare Dean e
Ginny!”
Lavanda
sparì nuovamente in casa.
“Hai
provato a baciarmi…ma stai un’altra volta con lei vero?” Hermione lo guardò con
le lacrime agli occhi
“Mi
dispiace…” riuscì a dire il rosso guardando a terra
Lavanda,
Dean e Ginny uscirono in quel momento.
“Ciao
ragazzi… ci vediamo a scuola!” Hermione tornò in fretta in casa senza guardare
in faccia a nessuno
“Ehi
… Herm, che hai!!??” urlò alle sue spalle Ginny
Troppo
tardi, la porta si era già chiusa alle sue spalle.
Non
era possibile…
Ron
si era avvicinato ad Hermione e poi l’ aveva abbracciata guardandola seriamente
negli occhi.
Harry
non voleva guardare, ma non riusciva a scollarsi da quella maledetta
finestra.
Ron
aveva avvicinato il viso a quello di lei..
Non
poteva baciarla, li avrebbe fermati… ma come? E poi Hermione non glielo avrebbe
mai perdonato, non era di certo un segreto che a lei piacesse Ron, anche se
poteva giurare che era cambiato qualcosa fra loro in quei due
giorni.
Ron
si stava chinando per baciarla e lei aveva anche chiuso gli
occhi.
Una
fitta dolorosa al cuore lo prese in quel momento… non aveva mai provato niente
del genere, si sentiva a pezzi.
Ma
proprio quando stava per baciarla, lei doveva aver detto qualcosa perché Ron era
sobbalzato spaventato.
Hermione
lo aveva fermato… non aveva voluto baciarlo, non riusciva a crederci, aveva una
gran voglia di ridere.
Un
rumore alle sue spalle lo fece voltare.
Lavanda
si era svegliata e si stava alzando insonnolita dal divano, ci mise qualche
secondo per mettere a fuoco Harry, evidentemente era ancora
brilla.
“Ciao,
dov’è Ron?” disse sbadigliando
“Ehm…
è fuori che parla con Hermione”
“Con
Hermione?” la voce di Lavanda assunse un tono dispregiativo, evidentemente la
bionda non aveva dimenticato per colpa di chi si erano lasciati la prima
volta.
Lavanda
non se lo fece ripetere due volte, prese il mantello e
uscì.
Erano
passati pochi secondi che Harry la vide rientrare e correre a svegliare Ginny
sul divano, e Dean sul tavolo.
“Ciao
Harry, buonanotte” lo salutarono i tre compagni
insonnoliti.
“buonanotte”
rispose meccanicamente il moro…
“Speriamo” pensò subito.
Andò
verso le scale molto lentamente, non riusciva a credere a quello che aveva
visto, Ron che provava a baciare Hermione e lei che lo
rifiutava.
Un
tonfo alle sue spalle lo fece spaventare, Hermione, chiusa in malo modo la
porta, si era lanciata verso le scale travolgendo tutto quello che si trovava
sulla traiettoria … quindi anche Harry Potter.
Harry
registrò a malapena l’informazione di lei che gli veniva addosso, era brillo
anche lui e un po’ malfermo, ci fu un vero e proprio scontro.
Finirono
lunghi sul pianerottolo delle scale.
“Ehi,
se volevi uccidermi ti bastava farlo mentre dormivo!!! ti sei fatta male?” Harry
le sorrise, anche sapeva che non era il momento non poteva far altro che
sorriderle.
Hermione
lo guardò smarrita tentando di rialzarsi, stava piangendo.
“Sto
bene..” riuscì a dire
Si
guardarono a lungo negli occhi
Troppe
cose c’erano da dire, troppe cose erano da capire, troppe anche da
accettare…
Una
risata cristallina riempi la stanza
Harry
era felice, voleva solo averla accanto, finalmente lo aveva capito, voleva
renderla felice, vederla ridere…
Si
unì anche lui a quelle risa senza senso
“Ehi,
la facciamo finita??” la voce arrabbiata di Seamus li fece sganasciare ancora di
più
Hermione
cercò di soffocare le risa sul petto di Harry
Mossa
sbagliata
Cosi
come era arrivato, quel momento di ilarità sparì in un nano secondo. Harry si
irrigidì, Hermione lo stava abbracciando.
“Che
hai?” chiese Hermione
“Niente…
ma adesso andiamo a dormire domani dobbiamo raccogliere veramente il materiale
per la relazione, è l’ultimo giorno utile visto che dopodomani si torna a
scuola. “ Era arrossito vistosamente, e anche se aveva cercato di nasconderlo
Hermione se ne era accorta.
“Va
bene”
“Insomma,
la vuoi far intromettere ancora?”
“Ti
sbagli, lei non si è mai intromessa!!”
“Allora
prendi una decisione una volta per tutte, o lei , o me”
“Ma
che dici?”
“Dico
che domani andiamo a parlarci e mettiamo in chiaro che stiamo
insieme!”
Ron
tacque continuando a camminare a testa bassa, il suo viso preoccupato era
illuminato dalla luce della luna,
Lavanda
sorrise… aveva vinto.
“Non
mi racconti che è successo?” Harry nel buio della sua camera non riuscì a
trattenersi, doveva sapere.
Hermione
si rigirò nel letto
“Scusa
non volevo impicciarmi degli affari tuoi…” disse deluso
“Ron
ha provato a baciarmi” la voce di Hermione lo fece quali
sobbalzare.
Sapeva
benissimo cosa era accaduto, ma detto da lei aveva tutto un altro aspetto, aveva
voglia di strangolare il suo migliore amico.
“E
poi?” gli tremava la voce, voleva sapere che cosa li aveva
fermati
Hermione
si fermò con il cuore in gola, non poteva dire ad Harry che lo aveva rifiutato
perché voleva stare con lui…
Lo
aveva capito finalmente… lei voleva stare insieme a lui. Hermione Granger voleva
stare con Harry Potter…
“L’ho
fermato Harry, tutto questo non ha alcun senso, ho capito molte cose in questi
giorni”
Hermione
si fermò emozionata, doveva dirglielo? E se lui l’avesse rifiutata?
“Davvero?”
Harry si sedette nel letto, la sbornia gli era passata tutta insieme “cosa hai
capito?”
ci
fu qualche secondo di silenzio, Hermione prese la sua
decisione
“Ho
capito che lui non è il ragazzo per me”
“E
chi sarebbe?” Harry si stava sentendo male
“Adesso
vuole sapere troppe cose signor Potter” Hermione sorrise imbarazzata, menomale
che Harry non poteva vederla con tutto quel buio.
“Mi
scusi signorina Granger, non la importunerò più, le auguro la buonanotte” disse
Harry sorridente, ma il sorriso gli si gelò sulle labbra, quando sentì
chiaramente una testolina riccia posarsi sul suo petto.
Ciao
a tutti!!!
So
che ho deluso molti di voi che si aspettavano degli sviluppi tra harry ed herm,
ma vi dico che arriveranno presto…
Scusate
l’immenso ritardo, ma il mio lavoro mi porta via tanto
tempo!
Passo
ai ringraziamenti:
Zahra:
ciao bella, sono felice che il cap 5 ti sia piaciuto, sono d’accordo con te, ron
non si comporta per niente bene, ma hermione lo ha rimesso a posto…in quanto al
“martire” Harry, in questo cap finalmente gli regalo un po’ di gioia… scusami se
finisco i cap un po’ maluccio, ma mi viene naturale, un bacio
Pandora91:
ciao!! Ho letto la tua storia, è bellissima sai? Hai visto hermione non si è
fatta baciare, sono felice che ti sia piaciuta la scena del triangolo “lui, lei
, l’altro” ci stava tutta. Madonna che errore che ho fatto negl… ahhhhhhhh che
sbadata …grazie mille, spero di essere stata più precisa in questo cap (ma ne
dubito) ho sempre la testa fra le nuvole. Kisses
Kalindra:
Grazie!!!^_^ Hermione è molto
indecisa fino alla fine, ma prima o poi si deve scegliere… eh eh… che ne pensi
di questo cap? ciao e baci
K94:
ciao!!! Sono contenta che la parte da bastardo di ron ti sia piaciuta, alla fine
se ci pensi in tutti quegli anni hermione ha corso dietro a lui… sta un po
rivendicando un suo diritto, anche se a dirlo cosi è brutto perché Herm non è un
oggetto. Un abbraccio
Kuklin:
sono troppo felice di averti fatta ridere con il giochino delle domande… no che
non voglio farti morire, ecco il seguito e mi devi perdonare per il ritardo… non
sai che settimana ho avuto. Baci
Granger90:
Davvero sono cattiva?Ç_çallora neanche la fine di questo cap ti
piacerà… herm alla fine ha scelto, ma ora c’è la parte difficile, come dirlo ad
harry? Baci
Ed_ward:
Ciao!
Sono
contenta che apprezzi la coerenza della trama, la faccenda è un po’ meno alla
Hogwarts
perché alla fine non siamo al castello, ma in montagna, per la scena del
festino, mi sono ispirata più a feste a cui ho partecipato (lo ammetto…) che
alle situazioni tv-movie… però chiaramente ci sono gusti e gusti… e devo dire
che non fanno impazzire neanche a me.
Anche
a me Seamus fa tenerezza, ma rimane sempre un gran paravento per non andare sul
volgare. Infatti sono contenta che ti sia piaciuto l’atteggiamento che ha con
Harry.
Per
quanto riguarda Ginny… è vero è un po’ “la tappabuchi” del gruppo, sai alla fine
è meglio che non abbia un ruolo di spicco.
Che
ne pensi dello svolgimento Ron-Herm-Lavanda? Ci stava tutta la situazione
ambigua…
Ho
letto la tua storia, l’ho trovata bellissima, non ho lasciato recensioni perché
mi sono un po’ scoraggiata dalla prefazione…ma davvero c’è uno che si spaccia
per te? Ma eri sempre tu nelle prime recensioni? Perché non avevi effettuato il
login.. ma penso di si…mi dispiace!
Ti
saluto e spero che questo cap ti piaccia perché non ti nascondo, e lo noterai,
che ho avuto qualche difficoltà a scriverlo.
Un
abbraccio
Maripotter:
hai visto? Niente bacio!! Grazie ho passato una pasqua stupenda.. a presto
presto… baci
Marigranger:… aiuto… non arrabbiarti… no che non li
faccio mettere insieme… però un po’ di suspence ci voleva
bacioni
Lady86:
questo era un po’ cortino vero? Sorry!!! Rimedierò… spero… certo che il tuo
sostegno mi serve… eccome!! Grazie di cuore bacioni
Giu93:ciao!! Mi dispiace … ma il bel momento
vedrai arriverà presto.. farò del mio meglio perché tutto sia perfetto!
Bacioni
Grazie
anche per chi legge e non lascia un commento
“Davvero ?” Harry
si sedette nel letto, la sbornia gli era passata tutta insieme “Cosa hai
capito ?”
Ci fu qualche
secondo di silenzio, Hermione prese la sua decisione.
“Ho capito che
lui non è il ragazzo per me”
“E chi sarebbe ?”
Harry si stava sentendo male
“Adesso vuole
sapere troppe cose signor Potter” Hermione sorrise imbarazzata, menomale che
Harry non poteva vederla con tutto quel buio.
“Mi scusi
signorina Granger, non la importunerò più, le auguro la buonanotte” disse Harry
sorridente, ma il sorriso gli si gelò sulle labbra, quando sentì chiaramente una
testolina riccia posarsi sul suo petto.
“H-Hermione?” a
questo ancora non era pronto, voleva farlo morire prima del
tempo?
“Ti dispiace se
dormo così ? ” chiese lei con un filo di voce.
“Certo che no! ”
Harry deglutì nervosamente.
“Senti Harry,
posso farti una domanda ?”
“Si” già sapeva
cosa voleva chiedergli l’amica.
“Cosa stavi
dicendo prima con Ron ? Ho sentito che litigavate...”
“Non stavamo
litigando”iniziò lui ”Ron era ubriaco e …”
“Non dovete
litigare per me…” la voce di Hermione tremò. Harry trattenne involontariamente
il respiro.
“La vostra
amicizia non deve risentirne, non me lo perdonerei mai!”
Harry rimase in
silenzio per qualche minuto, Hermione aveva toccato un tasto dolente, non sapeva
cosa dirle.
Riordinò con
calma le sue idee e alla fine prese la sua decisione.
“Hermione vedi…
io non farei mai qualcosa contro Ron, è il mio migliore amico. Però lui non si è
comportato bene nei tuoi confronti e la cosa non mi piace affatto, visto che
anche tu sei la mia migliore amica…” Harry era così emozionato che poteva sentire il
battito del suo cuore rimbombare nelle tempie “ anzi… sei qualcosa di più…”
Harry tacque, sentiva un caldo pazzesco anche se fuori la temperatura era sotto
lo zero.
Hermione però
parve prendere con calma la risposta da dare al ragazzo.
Harry sentì la
delusione farsi strada in lui, perché non gli diceva nulla? Gli sarebbe andato
bene una qualsiasi scusa ma il silenzio proprio non lo sopportava, non se lo
aspettava da lei un comportamento menefreghista alla
Parkinson.
“Hermione... dì
qualcosa per favore !” disse con voce triste, niente… ancora silenzio “Hermione
mi ascolti ?” si sporse verso il
comodino e accese la luce.
La luce tolse
ogni dubbio…
Hermione Granger
dormiva profondamente, non aveva sentito una parola del discorso di
Harry.
“Perfetto”
Pensò subito il
ragazzo
La guardò
intenerito, aveva un ricciolo ribelle davanti agli occhi, lo mise delicatamente
dietro l‘orecchio… era bellissima, molto più di Cho.
“Ehi, ma vi
svegliate o no?! Harry !!! Hermione !!!” la voce squillante di Neville lo fece
sobbalzare
Ma come... aveva
dormito per pochi minuti e già doveva alzarsi ? Harry guardò sorpreso fuori dalla
finestra, era pieno giorno e il sole splendeva alto nel
cielo.
“Arriviamo Nev”
disse con la voce impastata
“Finalmente ! Vi
aspetto giù ! “
Si sentì un gran
tonfo e subito dopo le risa sguaiate di Seamus. Neville era caduto ancora per le
scale.
“Herm…” Harry
svegliò la ragazza dolcemente
“Mmm…”
“Svegliati, è
tardi e dobbiamo fare la relazione”
“tardi?” disse
lei con una vocina assonnata
“Sì” Harry
guardò l’orologio “Sono quasi le undici e gli altri sono già
pronti”
Hermione
spalancò gli occhi tutto insieme e scese dal letto come una
furia.
“LE UNDICI !!!
COME LE UNDICI ???” aveva i capelli più ribelli che mai.
Ad Harry sfuggì
un sorriso mentre si alzava anche lui.
“Che ti ridi ? È
terribile, abbiamo perso una mattinata di lavoro !” iniziò a trafficare con i
suoi vestiti.
Harry la guardò
sconvolto “Hermione… aspetta”
Hermione si
stava togliendo la maglietta del pigiama.
“Hermione !!!”
Urlò Harry nel più completo imbarazzo.
la ragazza si
accorse solo in quel momento che si stava cambiando davanti ad
Harry.
Si guardarono…
in un lampo si coprì il reggiseno con la maglietta appena
tolta.
“AAAAAAH
Harry... Esci di qui!!! SUBITO !!!”lo spinse verso la porta con il viso in fiamme
“ma anche io
sono ancora in pigiama… e poi fammi almeno prendere i vestiti...” fu la debole
protesta del ragazzo.
“NO”
Sentì la porta
chiudersi con la delicatezza di un elefante ed Harry si trovò per il
corridoio
“Bene… vorrà
dire che mi laverò il viso” si diresse verso il bagno in fondo al corridoio, ma
qualcuno fu più veloce
“Scusa Harry, ma
è un’emergenza, troppo succo di zucca!” disse Neville con un sorriso di scusa
mentre chiudeva la porta.
“Scusate se
esisto!” disse ad alta voce prima di scendere disperato le scale, avrebbe fatto
colazione se a nessuno dava fastidio.
“Ancora così ?!
Allora anche oggi non concluderemo niente!!!” Seamus guardò freddamente il
compagno.
“Quella matta mi
ha cacciata dalla camera e Neville è andato in bagno, non posso farci niente!”
Harry si servì una porzione di uova strapazzate e succo di
zucca.
“Chi le ha fatte
queste ?” indicò il piatto
“Io” Seamus si
sdraiò sul divano
“Sono
buone”
“Grazie”
Harry mentre
mangiava guardò con la coda dell’occhio il compagno, sembrava meno nervoso della
sera prima, il naso era tornato quasi normale.
“Senti Seamus,
mi dispiace per ieri e per come sono andate le cose…”
Seamus guardò
seriamente il moro, per un attimo Harry temette che iniziasse ad urlargli
addosso
“Anche a
me…”
Harry sgranò gli
occhi “Cosa ?”
“Dispiace anche
a me…”
Harry sentì la
sua bocca spalancarsi per lo stupore, senza essere stata
interpellata.
“E non fare
quella faccia!” disse Seamus scocciato “Non stai parlando con Malfoy... Siamo
entrambi Grifondoro e, tranne che per quella stupida discussione l’anno scorso,
siamo sempre andati d’accordo” si bloccò per controllare che non venisse nessuno.
“Ma adesso c’è un problema in più”
“Un problema ?”
Harry non capiva a che si stesse riferendo il compagno.
“Sì, siamo
interessati alla stessa ragazza!” disse il biondino, tornando a guardare il
soffitto.
Harry lo guardò
per qualche secondo, come faceva a sapere che era interessato ad Hermione se lui stesso
lo aveva capito solo la sera prima ?
“Che stai
dicendo ?” negare, negare, negare.
“Che ad entrambi
piace Hermione, ed è per questo che mi hai dato quel pugno ieri,
no ?”
“Ti sbagli… hai
frainteso lei è solo…” iniziò il ragazzo.
“La tua migliore
amica.. sì, lo so, lo hai detto
fino alla nausea, sta di fatto che non ti credo!” Seamus si alzò e si avvicinò
al compagno.
“Dove vuoi
arrivare Seamus, non ti seguo”
“Volevo essere
chiaro con te, non ho intenzione di rinunciare ad Hermione, ma non voglio che
accadano più situazioni come ieri”
Harry lo guardò,
Seamus era sincero, non stava scherzando come al solito, ne rimase profondamente
colpito.
“Sono
interessato a lei…” confessò all’improvviso e senza nessuna logica.
“Bene,
finalmente lo ammetti!” Seamus sorrise beffardo.
“Non so perché
te l’ho detto… ma non serve a niente litigare”
“Allora… sarà un
confronto leale!” Seamus gli strinse a sorpresa la mano destra come per
congratularsi.
“Confronto?”
chiese Harry, confuso.
“Sì, per
conquistare la Granger”
“Ma io…” iniziò
Harry arrossendo vistosamente
“Tanto lei
sceglierà me, la tua è una causa persa!”
Harry si liberò
dalla presa del compagno.
“Vado a vedere
se Neville ed Hermione hanno fatto, così posso prepararmi anche io” non voleva
continuare neanche per altri dieci secondi quello stupido
discorso.
“Ah… ok”Seamus guardò Harry salire due a due le
scale e sparire dietro l’angolo.
Lavanda Brown si
affacciò alla finestra e guardò il cielo, era proprio una bella giornata, coprì
gli occhi azzurri con la mano per non rimanere abbagliata dal
sole.
Era una ragazza
complessa Lavanda, sempre molto appariscente fuori quanto insicura dentro,
sempre in cerca di certezze.
“Ron, sei
pronto?”
aveva trovato il
ragazzo giusto per lei, non che Ronald Weasley fosse una certezza, ma la sua
semplicità e dolcezza le avevano fatto credere che non poteva perderlo senza
pentirsene.
Era a decisa a
combattere per averlo, decisa ad affrontare l’unica persona che poteva
costituire un pericolo per lei, Hermione Granger.
“Ho quasi finito, tu invece hai finito la
relazione per la McGranitt?” la voce di Ron arrivò ovattata con il sottofondo
della doccia.
“Sì, dopo la
copierai!”
Anche Ron aveva
trovato una certezza... alla fine.
“Allora Seamus,
spiegaci la tua idea per la relazione!” Harry finalmente era riuscito a
prepararsi e si erano riuniti tutti e quattro per parlare della
ricerca.
“Certo” rispose
il biondino, Hermione lo guardò sorpresa, si aspettava che iniziasse ad urlargli
contro.
“C’è un paesino
di montanari babbani ad un paio di chilometri da qui”
“Come fai a
saperlo ?” chiese curioso Neville.
“Due anni fa,
sono venuto a sciare qui con i miei genitori … beh non proprio qui, dall’altra
parte della montagna, ma abbiamo girato un pochino e mi sembra che il paese di
cui parlo fosse proprio qui vicino”
“Vuoi fare la
ricerca sul paese ?” chiese Hermione interessata.
“Non proprio sul
paese, ma sulle abitudini degli abitanti… poi con qualche foto penso che sarebbe
perfetto!”
“Bellissima
idea!” dissero ammirati i compagni.
A volte Seamus
aveva proprio dei colpi di genio.
Partirono
subito e in meno di un’ora arrivarono al paesino che in effetti era non era molto distante.
Raccolsero
appunti, fecero qualche domanda in giro, Neville fu anche preso a cornate da una
capra, Seamus scattò foto a più non posso.
“Perfetto”
Hermione era soddisfatta pienamente “Abbiamo abbastanza materiale, non ci resta
che scriverla nel pomeriggio”
Harry le si
affiancò “Hermione, appena torniamo dovrei parlarti”
Aveva deciso,
quello che la sera prima lei non aveva sentito glielo avrebbe ripetuto quel
pomeriggio, non voleva tornare a scuola e rischiare di non avere mai un momento
libero per parlarle seriamente.
Hermione lo
guardò strano “Va bene”
Il viaggio di
ritorno fu, se possibile, anche più rapido del viaggio di
andata.
Ma davanti alla
porta di casa trovarono una sorpresa.
“Ron, Lavanda!
Che ci fate qui?” esclamò Neville sorpreso.
Sia Harry che
Hermione avevano perso la parola, mentre Seamus li guardava
scettico.
“Ciao ragazzi”
disse Ron imbarazzato come non mai.
Harry gli arrivò
davanti “Ciao Ron” disse serio scrutandolo.
“Harry…” fece un
cenno con la testa, si erano capiti al volo.
“Ciao Hermione”
disse Lavanda sorprendendo tutti, tutti meno che Ron
chiaramente.
La ragazza la
guardò come se fosse una matta “Ciao...”rispose scioccata, da quando Lavanda la salutava?
Nel frattempo
Seamus aveva aperto la porta “Volete entrare?”
“Sì, grazie”
rispose prontamente la bionda.
Hermione era
nervosa, non voleva rivedere Ron tanto presto dopo quello che era successo la
sera prima, poi c’era anche Lavanda e la cosa non le piaceva
affatto.
“Ginny e Dean
dove sono?” chiese Neville, non appena entrati.
“Stavano finendo
la relazione per scuola” Ron si sedette sul divano e Lavanda vicino a lui.
“E voi che ci
fate qui?” disse Seamus, diretto come al solito. Anche a lui la faccenda lo insospettiva.
“Beh… ecco”
iniziò Ron, un po' in imbarazzo.
“Facevamo due
passi visto che abbiamo già finito ed abbiamo pensato di venirvi a trovare!” intervenne Lavanda, vedendo Ron in
difficoltà.
Hermione ed Harry
scrutarono Ron, non avevano creduto ad una parola di quello che aveva detto
Lavanda.
“Cavolo…”
l’esclamazione di Seamus li fece voltare tutti “E’ finita la legna, stasera
moriremo di freddo!”
“Vado a
prenderla io” si offrì subito Hermione, non voleva stare in quella stanza un
minuto di più, era carica di tensione.
Prese il
mantello e si avviò velocemente alla porta.
“Ti accompagno”
disse una voce alle sue spalle.
Una voce che
conosceva benissimo.
“Non ti
preoccupare Ron, ce la faccio anche da sola” non si era neanche
voltata.
“Beh, ti
accompagno lo stesso, così fai prima” sentì distintamente Ron alzarsi e
raggiungerla.
Hermione si
avviò a passi veloci, senza neanche aspettare l'amico.
Sentiva il suo
sguardo sulla nuca, cosa voleva da lei? Presto lo avrebbe
saputo.
“Sono venuto per
un motivo…” disse infatti dopo qualche minuto.
“Lo immaginavo”
Hermione si voltò a guardarlo e posò tutta la legna che aveva raccolto “Su,
avanti, facciamola finita con le recite Ron, cosa vuoi da
me?”
Lui le si
avvicinò, aveva le orecchie in fiamme. Un tempo quel particolare le avrebbe
fatto tenerezza ma in quel momento le diede fastidio.
“Volevo
chiarirmi con te, ieri ho bevuto troppo e ti ho messa in imbarazzo, ti chiedo
scusa”
Hermione non se
lo aspettava così remissivo, non potè fare a meno di
arrossire.
“…ma non è solo
questo che volevo dirti...”
Hermione lo
guardò interrogativa
“L’altro giorno
ho baciato Lavanda, e si può dire che siamo tornati
insieme”
Hermione sentì
un nodo in gola, non riusciva a respirare.
“Ma volevo dirti
quello che l’altra volta non ti ho detto per molti motivi”
Hermione cercò
di trattenersi dallo scappare da quella situazione così
dolorosa. Che altro voleva dirle ?
“Cosa?” chiese ugualmente
con un filo di voce, appena udibile.
“Mi piaci, mi
piaci da anni, non te l’ho mai detto per paura di un rifiuto… e visto come è
andata ieri ho fatto bene mi sembra”
Hermione avrebbe
voluto la sua bacchetta per poterlo maledire, quanto dolore le avrebbe
risparmiato?!
“Vedi
io...”iniziò la ragazza.
“Aspetta, non ho
finito! Lavanda sta con me adesso, ma vorrei che ci fossi tu al suo
posto”
Hermione sentì
il gelo nelle vene, che stava dicendo?
“Una tua parola,
ne basta una e la mollo”.
Perché le stava
dicendo questo? Perché aveva aspettato così tanto tempo per
dirglielo?
Hermione chiuse
gli occhi, doveva riprendere il controllo.
Vi
prego… non odiatemi,
ci
ho messo veramente troppo ad aggiornare, scusatemi, ma non sono stata tanto
bene... lo so non è una scusa ma non ce la facevo a
scrivere!
So
che vi ho deluso, vi aspettavate il bacio eh? Ma questo capitoletto di
intermezzo ci doveva essere per forza.
Passo
ai ringraziamenti :
Zahra:
Grazie bella per i complimenti, eh sì.. Ron la figura del pesce lesso un po’ la
fa, povero… in questo cap che figura fa per te? Anche se non è
finita…
Argentlam:
mmm… parlando in ore mi è difficile fare un calcolo, ma penso che la tempistica
sia proprio quella. Grazie per il complimento sulla conclusione!
Baci
K94:
scusa il ritardo… e scusa per il mancato bacio, un po di pazienza… anche se non
so di meritarmela visto il ritardo con cui ho aggiornato. Sob… spero che
continuerai a seguirmi…bacioni
Titti6493:
ciao! Grazie per il complimento, ho scritto anche su quella coppia ( rompo le
balle ovunque…) se ti può interessare, nel frattempo spero che non abbandonerai
questa storia, bacioni
Dady:
salve… ^_^ non so davvero cosa dire… se non grazie mille…spero d non averti
deluso o delusa? (non vorrei fare gaffe) con questo capitolo, spero di trovare
un’altra tua recensione. Un abbraccio
Granger90:
adesso dirai che sono perfida… eh si hai ragione, scusami… ma non era ancora il
momento… non mi mollare eh? BACI
Coccinella:
ciao bella, grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo sia
piaciuto come gli altri… un abbraccio e alla prossima
Giu93:
sono felice che la storia ti piaccia,il momento è vicinissimo stai tranquilla!!
Grazie che mi segui
Marigranger:
lo so.. ho deluso anche te… volevi il concreto… sorry, ma dovevo mettere in
chiaro delle cose prima non credi? Un bacio e grazie del
commento
Lady86:
Sono troppo felice che mi dici che ci sarai sempre a recensire, che ne dici
della lunghezza del cap? era prestino per le dichiarazioni, anche se manca poco
comunque. Grazie mille bacissimi
Pandora91:
Non ti preoccupare di come hai scritto “Seamus” non è importante, grazie per i
complimenti, anche tu scrivi molto bene, non mi devi ringraziare per la
recensione, era una bella storia e volevo commentarla scrivine altre presto
eh?
Che
ne pensi di questo cap? Aspetto con ansia un tuo commento..
bacissimi
Loveman:
sei stato sfortunato, sei capitato proprio nel periodo più lungo tra un cap e un
altro, di solito in quattro giorni, tra lavoro, stanchezza e uscite varie,
riesco a farcela. Non avevo fatto i conti con l’influenza, che con questo caldo
mi ha proprio uccisa.
Sono
davvero onorata di essere tra i tuoi preferiti, spero che questo 7 cap ti sia
piaciuto, un bacio e grazie
Ed_Ward:
menomale che eri sempre tu, mi sarebbe dispiaciuto il
contrario.
Grazie
per avermi segnalato gli errori… la mia testa non ne vuole sapere di tornare
sulla terra.
Scusa
la mia ignoranza , vorrei sapere che intendi per stile intimistico, se può
migliorare la lettura ben venga, sono curiosa!
Per
quanto riguarda il comportamento di Ron, una parte è vera, ron si è accorto che
potrebbe perdere le attenzioni di hermione per causa di harry e qui entrano in
fatto due fattori, l’egoismo e la rivalità che a volte prendono le persone. In
realtà Hermione gli piace da tempo ma è bello essere corteggiati e riempiti di
attenzioni!! La situazione “di stallo” gli piaceva, ma adesso è costretto a
muoversi per non perdere la ragazza per mano del suo migliore
amico.
Passiamo
a Ginny, sarò sincera, dentro la mia testa il suo carattere e ruolo è gia
delineato, ma non è molto rilevante ai fini della storia e hai ragione quando
dici che alcuni personaggi possono risultare fastidios.i.. purtroppo ci ho
pensato troppo tardi a lei.
Il
dialogo Ron-Lavanda era un po’ cortino è vero e non spiegava niente,ma in realtà
volevo introdurre la loro visita non gradita ai piccioncini, mi sa che non ci
sono riuscita tanto bene.. sob..
Sono
contenta delle tue recensioni, più lunghe ed interessanti sono, più io sono felice...
quindi non devi scusarti anzi ne sono onorata che ti piaccia la
storia.
Scusami
ma non mi sento ancora bene e ritorno a letto.
Fece
il respiro più profondo che in quel momento, agitata
com’era, riuscì a fare.
Aprì
gli occhi, erano vividi di una luce selvaggia.
“Che
diavolo stai dicendo ?” disse con rabbia.
Ron
la guardò strano, tra lo sconvolto e il deluso.
Si
aspettava forse di vederla in lacrime come la sera prima ? Eh no !
Stavolta Hermione non glielo avrebbe permesso.
“Non
mi hai sentito ?” iniziò un po’
titubante, aveva finito la scorta di coraggio “Ho detto che
vorrei stare con te… che basta che tu me lo dica e
lascerò un’altra volta Lavanda per te”.
Hermione
rise sprezzante “Per me ! Anche l’altra volta
l’hai fatto per me ?! Be' allora sei un idiota ! ”
Ron
giurò di aver sentito la sua mascella staccarsi e cadere a
terra.
La
Grifondoro iniziò a gesticolare noncurante della faccia da
pesce lesso di Ron che la guardava a bocca aperta.
“E
se lo hai fatto per me… perché diamine non me lo
hai detto prima ? Eh???”
“Be'
ecco…”
“Ecco
un corno !”
Ron
indietreggiò, spaventato da tanta rabbia.
“Anche
un cieco si sarebbe accorto che ero innamorata di te... e tu che fai ?
Prima ti metti con un oca senza cervello, poi la lasci per
me e non mi dici niente ? Fai come se niente fosse ? Ma certo
… chissenefrega dei sentimenti della stupida Hermione, tanto
lei c’è sempre quando si devono copiare i compiti
! ”
Hermione
ormai aveva perso la testa, tutti i suoi propositi di rimanere calma
erano andati alle ortiche.
“C-Calmati
Hermione” Ron provò ad avvicinarsi.
“Quanto
dolore mi avresti risparmiato... stupido!”
Continuò lei, ignorandolo, mettendosi disperata le mani fra
i capelli.
Ron
le sorrise stupefatto “Quindi starai insieme a me adesso
?”
La
ragazza di bloccò guardandolo con un’espressione
indecifrabile.
“Hai
detto che sei innamorata di me, no ?” Ron arrossì
violentemente in zona orecchie.
“Ho
detto che lo ero…” Hermione abbassò lo
sguardo…
“Lo
eri…” ripetè Ron, con voce inespressiva.
“Sì…
Quindi non posso stare con te, mi dispiace...” detto questo,
la ragazza recuperò la poca legna che aveva trovato fino a
quel momento e ricominciò a raccogliere rami, sempre sotto
lo sguardo stravolto di Ron.
“Ma
che ti prende ?!”
“Mi
prende, caro Ron, che mi sono stufata di starti dietro, di stare sempre
a piangere, mi sono stufata di aspettarti” lo
fulminò con uno sguardo.
“E
poi…” si voltò per non fare vedere al
ragazzo quanto fossero rosse le sue guance “ Mi sono
innamorata di un altro”.
Non
fece in tempo a pronunciare le ultime sillabe della frase che, in un
attimo, l'amico le si parò davanti, da quando Ron era
diventato così veloce ?
“Che
hai detto ?” disse con gli occhi azzurri dilatati.
“Hai
capito che cosa ho detto” lo guardò lei, gelida.
“Scommettiamo
che indovino chi è ?” la faccia di Ron
cambiò colore.
Hermione
si maledisse per quello che aveva appena confessato… si
morse un labbro preoccupata.
“Non
voglio scommettere niente”
“Be'
io sì…”
“Basta
Ron, non fare il bambino!”
Hermione
fece per voltarsi ma Ron la prese per il polso.
“Lasciami
subito ! Che vuoi ancora ?” ma quello che vide la fece
tremare.
Ron
era rosso da far paura e non solo in zona orecchie.
“Harry
non ti amerà mai Hermione, MAI, sono anni che è
innamorato di Cho Chang, me lo ha detto lui, inutile che ci
speri” detto questo, la spinse con rabbia.
“Non
dirmi bugie…” pigolò lei, addolorata.
Ron
la guardò furibondo “Continua pure a fare la
legna, magari chiedi ad Harry di aiutarti, io torno dentro”.
Quando
fu lontano Hermione scoppiò in lacrime… tutte le
sue certezze erano sfumate.
Ma
perché ci mettevano tanto ?
Harry
non ascoltava una parola delle stupide chiacchiere tra Lavanda, Seamus
e Neville.
Non
ce la faceva più, il giorno prima per poco non si baciavano
e... adesso ? Che stavano facendo ?
Ma
non poteva alzarsi e andarli a cercare, avrebbe dato
nell’occhio.
“Eh,i
ma quanto ci mettono Ron ed Hermione ?” chiese Neville,
interrompendo il suo comizio sulle piante grasse.
Harry
lo avrebbe baciato.
“Già…
forse hanno bisogno di aiuto” esclamò, prendendo
la palla al balzo. Si alzò facendo il finto tonto.
Harry
non era ancora uscito dalla stanza che un forte rumore fece sobbalzare
tutti quanti.
Ron
aveva appena chiuso, anzi, sfondato la porta d’ingresso,
accompagnato da uno sguardo omicida.
“Amore,
che hai ?” Lavanda premurosa era corsa subito ad abbracciarlo.
“Ho
parlato con lei…” disse a bassa voce in modo che
solo la bionda potesse udirlo.
“Le
hai detto che non deve mettersi in mezzo ? ”
“Non
lo farà” Ron distolse lo sguardo... aveva voglia
di spaccare qualcosa.
“Ron,
dov’è Hermione ?” la voce di Harry lo
fece rabbrividire, era il suo migliore amico, ma in quel momento
avrebbe preferito che ci fosse stato Malfoy al suo posto.
“Sta
finendo di raccogliere la legna” rispose, senza incrociare il
suo sguardo.
Harry
gli si avvicinò, Ron era sempre stato un libro aperto per
lui.
“E
perché sei tornato indietro senza aspettarla ? ”
“Avevo
freddo, ha detto che ce la faceva anche da sola”
“Vado
io da lei” La vocina mielosa di Lavanda lo stupì
Harry così tanto, che si dimenticò di scoprire
che avesse l'amico.
“Ok”
disse Ron con voce sfinita.
“Aspett-“
provò Harry, ma Lavanda aveva appena
finito di sfondare la loro porta.
“Perfetto”
Seamus alzò lo sguardo divertito “Se vi da tanto
fastidio possiamo usarla come legna!”
Neville
rise di gusto.
Harry
invece guardò preoccupato il viso di Ron, che
contemplava assorto il fuoco scoppiettante.
“Stupido,
stupido… Ron sei uno stupido” Hermione non
riusciva a frenare le lacrime, ormai non sapeva neanche dove mettesse i
piedi.
Cercò
invano un fazzoletto nella tasca interna del mantello
“Maledizione !” imprecò ad alta voce.
“Tieni”
una voce alle sue spalle, una voce femminile, una voce smielata, le
gelò il sangue nelle vene.
Si
girò singhiozzando, Lavanda era dietro di lei e le porgeva
un fazzoletto.
La
guardò stupita prima di prenderlo ed asciugarsi il viso ed
occhi.
“G-Grazie”
“Di
Niente” Lavanda raccolse la legna che Hermione aveva fatto
cadere.
“Perché
sei qui ?” chiese Hermione, non riuscendo a trattenersi.
Lavanda che faceva la legna… ma andiamo !!!
“Ti
aiuto!”
“Andiamo
Lavanda, non fare come Ron, non mi incanti”
La
bionda la guardò offesa, ma poi sorrise.
“So
che Ron ti ha detto di noi”
“Sì,
lo ha fatto” Hermione avrebbe voluto toglierle a schiaffi
quel sorrisetto saputello.
“Non
l’hai presa bene mi sembra”
Hermione la
guardò... come la odiava.
“Non
piango per questo…” rispose evasiva. Non poteva
dirle che le aveva detto Ron, anche se quello stupido se lo sarebbe
meritato.
Lavanda la
guardò curiosa “Allora perché piangi ?
Fa venire le borse sotto gli occhi non lo sapevi ?”
Hermione
alzò gli occhi al cielo “Sarebbe una tragedia
!” borbottò, ironica.
“Senti…”
l’improvviso cambio di tono sorprese Hermione.
“Sono
innamorata davvero di Ron” Lavanda arrossì.
“E
tu ?”
Hermione
poteva specchiarsi nei suoi occhi azzurri.
“Io
cosa ?”
“Lo
ami ?”
Hermione
dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non risponderle
male.
“Senti
Lavanda…” iniziò cercando di calmarsi.
“No
dico davvero… lo ami? Voglio saperlo, almeno se mi
lascerà ancora saprò la
verità”
Hermione la
guardò, Lavanda non sorrideva più, anzi sembrava
rassegnata e molto molto triste.
“No…
non lo amo”.
Lavanda la
guardò con gli occhi dilatati dallo stupore.
“Non
ti credo”
“Fai
come vuoi”
“Ma
allora perché piangevi ?”
Hermione si
prese qualche istante per riflettere, aveva detto la verità
a Ron, era solo questione di tempo perché lo
venisse a
sapere la suaragazza… rabbrividì a questo
termine.
“E
va bene, ho litigato con Ron prima”
Lavanda la
guardò scettica “E perché?”
Hermione
sospirò.
“Perché
gli ho detto che mi piace Harry” rispose, arrossendo anche
lei.
Lavanda la
guardò a bocca aperta “Davvero ?”
“Sì,
e Roni mi ha detto che ero una stupida perché Harry gli ha
detto è innamorato della Chang”
“Per
questo piangevi ?” Lavanda aveva una strana espressione.
Hermione
ingoiò a vuoto
“Sì…”
Alla fine
aveva detto una mezza verità.
Lavanda
sorrise radiosa “E io che mi preoccupavo !” prese
la legna e si avviò verso casa.
Hermione la
seguì titubante “Lavanda ?”
“Sì
?”
“Harry
non lo sa… quindi …”
“Stai
tranquilla, non dirò nulla”
Ma che le
diceva la testa ? Aveva appena detto una cosa così personale
alla ragazza più pettegola di Hogwarts !
“Ah…
comunque non è vero niente...”continuò
inaspettatamente Lavanda.
Hermione si
fermò “Che cosa?”
“Che
ad Harry piace ancora la Chang, Ron ti ha detto una bugia”
“E
che cosa ne sai ?” Hermione sentiva il cuore battere
all’impazzata.
“Istinto
femminile, e poi Ron me lo avrebbe detto, abbiamo notato tutti e due
che Harry ieri non ti toglieva gli occhi di
dosso, pensa
che vi stava spiando dalla finestra mentre parlavi fuori con
Ron”
“Harry
ci spiava ?” quindi aveva visto del tentato bacio di Ron...
Erano
praticamente davanti a casa quando Lavanda le fece
l’occhiolino “Per me sei ricambiata!”
Anche Hermione
sorrise, forse
Lavanda non era poi così male.
La bionda
entrò in casa carica di legna, e lei stava per seguirla
quando una voce alle sue spalle la fermò.
“Da
chi sei ricambiata ?”
Harry Potter
era dietro di lei e la guardava sorridente.
Ragazzi
e Ragazze…
Mi
scuso per il ritardo, non ho visto proprio il pc in questi giorni,
tranne quello del lavoro e ovvio!
L’attesa
è snervante, dovete perdonarmi, ci sarà questo
benedetto bacio lo giuro!!
dal
prossimo cap in poi sarete soddisfatti (spero) anche se vi avviso che
siamo quasi alla fine di questa storia..
Mi
scuso perché non ho la possibilità di rispondervi
uno per uno, ma volevo dirvi che sono commossa dalle vostre parole, non
mi merito tanti complimenti.
Vi
prego non abbandonatemi, i vostri commenti sono l’unico modo
che ho per migliorarmi e capire i miei errori… oltre ad
essere una buona “medicina”
per
la mia autostima, quindi non siate troppo cattivi vi prego
Erano praticamente davanti a casa
quando Lavanda le fece l’occhiolino “Per me sei
ricambiata!”
Hermione sorrise, in finale Lavanda
non era poi cosi male.
La bionda entrò in casa carica di
legna, e lei stava per seguirla quando una voce alle sue spalle la
fermò
“Da chi sei
ricambiata?”
Harry Potter era dietro di lei e la
guardava sorridente.
“H-Harry!! Che ci fai qui?” aveva
sentito distintamente il cuore fermarsi alla vista del
ragazzo.
“Ci hai messo cosi tanto che stavo
venendo a cercarti” fece un passo verso di lei
“Stavi addirittura parlando con
Lavanda. Quando vi ho viste non potevo credere ai miei
occhi”
Hermione sorrise fra se e se “Gia,
non è poi cosi male Lavanda”
Harrysgranò gli occhi “Non è poi cosi male!?
Ma hai la febbre?” le mise una mano in fronte,
Hermione divenne rossa come un
peperone.
“Ma certo, avrai preso freddo,
guardati, sei tutta rossa!!” le sorrise divertito, ignorando il
vero
motivo del colorito di
Hermione.
“Allora sarà meglio rientrare”
disse Hermione guardando a terra, ormai la sua faccia si
confondeva
benissimo con il rosso della sua
sciarpa.
“Herm?”
“Si?” lo guardò con il cuore in
gola
“Ma di cosa parlavi con Lavanda? Da
chi sei ricambiata?” Harry non sorrideva più, il suo
sguardo
serio la trapassava da parte a
parte.
Non era ancora pronta per
dirglielo, assolutamente no.
Doveva inventare una scusa, e anche
in fretta, davanti non aveva quel rimbambito di Ron.
“Parlavamo della
McGrannit”
Harry la guardò spaesato “Di chi??”
disse con voce acuta
“Della McGrannit, dicevo a Lavanda
della stima che ho per lei”
“Ah…” Harry sembrava schifato, ma
che argomento di conversazione era quello?
“… e lei mi ha detto che in quanto
a stima, sono ricambiata da lei”
Che scusa idiota!! Ma era l’unica
che le era venuta in mente, menomale che Harry se l’era
bevuta a giudicare dalla faccia
nauseata.
“Comunque volevo parlarti, prima te
lo avevo accennato” Harry aveva distolto lo sguardo
“E’ importante?” disse Hermione
preoccupata “Riguarda tu-sai-chi?”
“Ma no” Harry fece un gesto
impaziente con la mano “Niente di tutto questo”
“Allora ne possiamo parlare
stasera?” si morse il labbro nervosa guardando la porta
Anche Harry guardò verso la porta,
“Ok!” disse deluso… in quel momento si sentì chiaramente la
risata
da oca di Lavanda, Seamus doveva aver
fatto una delle sue battute.
Si, forse era meglio aspettare un
po’ di tranquillità.
“Se non sta attenta, quella ci fa
un uovo in mezzo al salone” Harry non era riuscito a trattenersi, Lavanda
non la sopportava
proprio.
Hermione ed Harry si guardarono un
secondo, poi scoppiarono a ridere all’unisono.
Eh si, quando era con lui, Hermione
era serena, lo era sempre stata.
Il resto del pomeriggio fu
abbastanza tranquillo, anche se Hermione e Ron non si parlavano, invece
Lavanda regalava a tutti grandi
sorrisi, era proprio felice.
“Adesso è ora di andare” spiegò la
bionda quando il sole stava tramontando “Ginny e Dean ci
staranno
aspettando per cenare, ci vediamo domani
a scuola”
“Ciao bellezza!” disse Seamus
guadagnandosi una occhiataccia da Ron
“Ciao Lavanda, ciao Ron” disse il
resto del gruppo
“Ciao” disse il rosso mestamente,
guardò triste Hermione e lei gli restituì uno sguardo
dispiaciuto.
Ad Harry non
sfuggì.
“Ron aspetta un attimo!” disse il
moro all’improvviso
tutti si voltarono a guardarlo…
“Vorrei dirti un paio di parole”
tutti tesero le orecchie…
“…in privato” finì Harry
scocciato
“Se proprio devi!” Ron uscì seguito
dal moro “Lavanda puoi scusarci un minuto?”
“Certo amoruccio!” Seamus fece una
smorfia schifata.
Ron lo guardò con aria di sfida
“Allora? Cose c’è?”
“Dimmelo tu! Sei strano da ieri
sera, mi vuoi dire che diavolo sta succedendo tra te ed
Hermione?”
Ron lo fulminò con lo sguardo
“Chiedilo a lei, visto che siete tanto amici”
“Che significa?” non c’erano dubbi,
Ron era geloso marcio “Senti… io non so niente e non c’entro
niente,
ti sto chiedendo che è successo perché
non mi piace vederti cosi, sei il mio migliore amico”
Un lampo passò negli occhi azzurri
di Ron , gli era venuta un idea …“Harry… sto male”
Il moro lo guardò preoccupato
“Avete litigato ancora?”
“Non si tratta di un litigio” Harry
sentì un brivido, era sicuro che quello che Ron gli stesse per dire non gli
sarebbe piaciuto “Harry, mi sono
innamorato di lei…”
Ma no, era un sogno, Ron non gli
stava dicendo quelle cose, si sarebbe svegliato da un momento
all’altro
e si sarebbe trovato Hermione
accanto che dormiva.
“Le ho parlato prima nel bosco, le
ho detto tutto” continuò il rosso facendo finta di non vedere il
pallore
del viso di Harry.
“Ti sei dichiarato?” non riusciva
ancora a crederci
“Si”
“Ma Ron, sei insieme a Lavanda!”
Harry era scandalizzato “Perché non ti sei dichiarato prima?!”
“Prima che io mi innamorassi di
lei, maledizione..”avrebbe voluto
aggiungere, ma non lo fece.
“Perché non ne avevo il coraggio,
solo ora ho capito quanto lei sia importante per me”
Harry non voleva sapere… ma lo
chiese comunque “Lei che ti ha detto?”
Ron lo guardò per un tempo
indeterminato negli occhi.
“Mi ha detto di
no”
Harry sentì un’ esplosione, sicuro
il suo cuore
“Davvero?”
“Già” lo guardò con uno sguardo di fuoco
“Harry, devi aiutarmi!!”
“Eh?! E come?”
“Nessuno, e dico NESSUNO, deve
stare con lei se non sono io, devi aiutarmi a
riconquistarla!”
“Ma io…”
“Harry ti prego, sei il mio
migliore amico, sei come un figlio per i miei genitori e un fratello per
me”
Ron lo guardava con sguardo
supplice
“Ron, Hermione non è un oggetto”
disse calmo
“Lo so bene Miseriaccia!”
Harry gli mise una mano su una
spalla ma venne scacciato in malomodo “Sei con me o no?”
“Ron…”
“Allora?” il rosso lo guardava con
gli occhi fuori dalle orbite
“Ma che posso fare io?” non doveva
farsi coinvolgere, lo sapeva, ci avrebbe rimesso solo lui.
“Puoi fare molto per me” Ron
sorrise furbamente “Cerca di capire se è interessata ad un altro e se è
cosi,
scoraggialo fino a che lei non deciderà
di tornare da me”
Harry rimase a guardarlo a bocca
aperta
“Harry non
abbandonarmi!!”
“Ma Ron…”
“HARRY!”
“Va bene, ho capito, ti aiuterò…”
Ron sorrise e lo abbracciò.
Harry non sapeva che aveva firmato
la sua condanna.
Hermione e Seamus iniziarono a
cimentarsi nell’arte culinaria, mentre Neville ed Harry si occupavano
della tavola e di dare una
sistemata allo chalet, visto che il giorno dopo sarebbero tornati a
scuola.
“Te l’ho mai detto che sei
bellissima con i capelli legati?”
“Ma dai!!”
“Ma è vero! Ho sempre sognato una
ragazza che mi preparasse la cena e che portasse i capelli cosi”
Seamus sfiorò con la mano la coda
di cavallo che Hermione si era fatta per cucinare.
“Piantala o mi farai bruciare
tutto”
Seamus le fece l’occhiolino
“Tranquilla, ci sono io con te, non brucerà niente”
“Come no” Hermione iniziò a
ridacchiare mentre finiva di sbucciare le patate.
“Ehi ma hai capito che ti ho
detto?? Harry!!!” Neville aveva iniziato ad urlare.
Il moro si risvegliò come da un
lungo sonno “Eh?? Scusa Neville, che dicevi?”
“Ti ho chiesto quello straccio che
hai in mano almeno tre volte, ma a che pensi?”
“Mah, a
niente”
Neville gli scoccò un’occhiataccia,
la faccia che aveva Harry non era proprio da “niente”.
Ma Harry non se ne curò, era in un
mare di guai.
Aveva promesso a Ron di aiutarlo a
conquistare Hermione, proprio quando aveva deciso di
dichiararsi.
Non poteva fare questo al suo
migliore amico, non era giusto, Ron era innamorato di lei da molto più
tempo. Aveva deciso, si sarebbe
fatto da parte.
La cena fu consumata in religioso
silenzio, Neville si ingozzava, Seamus continuava a lanciare sguardi
ed
a fare sorrisi suadenti ad Hermione
, che imbarazzata mangiava a testa bassa guardando il
piatto.
Harry invece mangiava con lo
sguardo perso nel vuoto.
“Era tutto buonissimo Herm” Neville
fu il primo a finire
“Grazie
mille”
“Brava mogliettina!!” Seamus si
intromise sorridente abbracciando Hermione e beccandosi un calcio negli
stinchi da Harry, che si era risvegliato proprio in
quel momento.
“Ahio !! cosi non vale!!” disse
piccato il biondino
“Senti chi parla viscido!!” loro
malgrado sia Harry che Seamus stavano sorridendo.
I due continuarono a bisticciare
anche mentre lavavano i piatti
“Io non li capisco” disse Hermione
a Neville mentre salivano al piano di sopra “Un giorno si prendono
a
pugni e un altro si comportano da
amiconi, sembra quasi di vedere Harry e Ron a scuola”
Ron…
Una fitta dolorosa le trafisse il
petto, non doveva pensare a lui.
“Qualcosa ti preoccupa Herm?” si
era quasi scordata della presenza di Neville accanto a lei
“No, niente”
“Hermione…” il tono del ragazzo la
distolse da tutti i suoi pensieri
“Volevo dirti che sono tuo amico”
Questa affermazione la fece rimanere a bocca aperta
“Oh” Hermione non riuscì a dire
altro
“Io non sono certo Harry, oppure
Ron, ma ti conosco da anni e ti voglio molto bene” Neville era
rosso
come un peperone, Hermione era
imbarazzatissima
“Grazie ma…”
“Se ti va di parlare, io ci sono
sempre per te”
Hermione lo guardò senza parole,
era profondamente commossa.
“Senti…” disse senza pensarci su
“Se tu dovessi dire qualcosa di personale, molto personale…”
si
appoggiò alla parete del corridoio
“ad una persona che ti è molto, molto vicina e sai che il tuo rapporto
con lei
cambierà…”
“In peggio o in meglio?” la interruppe
Neville
Hermione ci pensò su “Dipende…
potrebbe migliorare, ma potrebbe anche peggiorare e si rovinerebbe
tutto”.
“Ma il tuo attuale rapporto ti
soddisfa?” Neville non era mai stato cosi serio
“Soddisfa?” chiese la riccia
sorpresa
“Si, vorresti che in ogni caso
cambiasse?”
“Beh si, in meglio” Hermione pensò
che era la seconda volta nello stesso giorno che rivelava le
sue
faccende personali ad
altri.
“Allora parlagli, se c’è solo una
possibilità di cambiare ciò che non ti soddisfa più, io al posto tuo lo
farei!”
Hermione gli regalò il più bel
sorriso che Neville avesse mai visto.
“Grazie Neville, grazie mille!!” lo
abbracciò di slancio e scappò in camera sua, lasciando Neville in
mezzo
al corridoio, con la faccia in
fiamme
“P-Prego”
Non lo avrebbe mai ammesso neanche
sotto tortura, ma bisticciare con Seamus gli aveva fatto
bene.
Harry salì le scale, si sarebbe
fatto una doccia e poi avevano concordato con Seamus e Neville
che
avrebbero fatto quattro chiacchiere
davanti al fuoco.
Un gufo della McGrannit li aveva
avvisati di farsi ritrovare davanti alla Passaporta che avevano
utilizzato
all’andata, entro e non oltre le
ore 10:00 a.m. e menomale che avevano già pulito la casa.
Senza pensarci entrò in camera a
prendere i suoi vestiti …
Qquello che vide lo lasciò senza
fiato.
Hermione era seduta sul letto, si
era cambiata ed era molto elegante, portava un maglione bianco a
collo
alto e una gonna lunga molto bella,
si era leggermente truccata e questo risaltava molto il suo bel viso di solito
acqua e sapone.
Harry si lasciò sfuggire un…”Sei bellissima”
La riccia balbettò qualcosa di
simile ad un grazie, mentre sentiva le sue guance prendere
fuoco.
“Come mai cosi elegante?” Harry
abbassò lo sguardo
“Beh, visto che è l’ultima sera
pensavo che potevo vestirmi cosi, da domani terrò solo la divisa” Hermione
accese la luce sul comodino, ormai era buio e la luna era già alta nel
cielo.
“Hai fatto bene” le sorrise non
notando il colorito rosso di Hermione che toccava sfumature
viola.
“Harry, di cosa volevi parlarmi
oggi?” tenne la voce bassa.
Lo sapeva che glielo avrebbe
chiesto, doveva assolutamente inventare una scusa.
“Niente di importante, volevo
chiederti se potevi darmi ripetizioni di trasfigurazione, il compito della
prossima settimana mi impensierisce un po’” Harry odiava dire bugie, soprattutto
ad Hermione.
“Ah” Hermione non si preoccupò di
nascondere la sua delusione “Va bene” fece un sorriso poco rassicurante “Sono
contenta che finalmente stai prendendo sul serio lo studio” ma, mentre parlava,
la ragazza si avvicinò pericolosamente a lui.
“Comunque anche io devo parlarti
Harry!” lo sguardò che gli lanciò, lo fece tremare dalla testa ai
piedi
“Vuoi ripetizioni di Quidditch?”
disse lui con un mezzo sorriso
“Non può essere… non può trattarsi
di quello!!” pensò
sconvolto.
“Molto divertente” si avvicinò
sempre di più “Ma non ti disturbare, non centra nemmeno con lo
sport”
“E con cosa centra?” Hermione era
cosi vicina che poteva sentire il suo profumo dei suoi capelli, fresco e intenso
insieme.
“Con noi!” Hermione incatenò i suoi
occhi nocciola in quelli smeraldo dell’amico, fu scossa dai brividi mentre
avvicinava il viso a quello di lui.
Harry non ci capiva più niente,
perché Hermione faceva cosi? Se si fosse avvicinata ancora
non avrebbe garantito di poter
rimanere immobile.
Hermione gli sistemò a tradimento
il nodo della cravatta “Lo avevi fatto male” si giustificò in preda
all’agitazione.
“Harry…” iniziò con voce roca “In
questi tre giorni è cambiato qualcosa… tra noi intendo”
Il moro trattenne a malapena un
grido di gioia… ma, mai cantare vittoria prima del tempo.
“Hermione io…” non fece in tempo,
la riccia gli mise le braccia al collo e lo baciò sulle
labbra.
Sentiva il cuore battere cosi forte
che pensava che le sarebbe uscito dal petto.
Non era possibile, lo aveva fatto..
stava baciando Harry Potter, il bambino sopravvissuto, il prescelto, il suo
migliore amico. Non riusciva a crederci
Harry, dopo il primo momento di
smarrimento reagì al bacio.
Schiuse le labbra e spinse la
ragazza sul letto, mentre il bacio da casto diveniva rovente e carico di
passione.
Non era possibile la stava
baciando… stava baciando Hermione Granger la ragazza più intelligente della
scuola, la sua migliore amica.
Mentre la assaporava fece scorrere
la mani lungo la schiena della ragazza provocandole non pochi
brividi.
“Harry, devi aiutarmi!!”
“Eh?! E come?”
“Nessuno, e dico NESSUNO, deve stare con lei se non sono io, devi
aiutarmi a riconquistarla!”
Il moro cercò di scacciare quella
scena
“Harry ti prego, sei il mio migliore amico, sei come un figlio per
i miei genitori e un fratello per me”
Ma non era
facile…
“Harry non abbandonarmi!!”
Era impossibile scappare alla sua
coscienza…
Smise di baciarla immediatamente e
scese dal letto passandosi una mano fra i capelli
“Che ti prende?” chiese Hermione
confusa e spaventata “Ho fatto qualcosa di male?”
Harry aveva voglia di buttarsi nel
lago nero con un sasso al collo “No Herm, ma abbiamo
sbagliato!”
“Sbagliato?” disse lei con voce
acuta
“Si, tutto questo non è giusto, non
possiamo farlo”
“Perché?” chiese Hermione
addolorata cercando di trattenere le lacrime
Harry chiuse gli
occhi
“Harry… sto male”
li riaprì deciso,
“Perché per me sei solo un’amica”
Ciao
a tutti!!
Finalmente
il bacio c’è stato!! Ma sono sicura che non ne siete
contenti…
Scusate
per l’interruzione improvvisa del capitolo, sono perfida lo
so!
Non
vi ringrazio uno per uno per mancanza di tempo, e mi dispiace tanto, ma non vedo
l’ora di aggiornare.
Avete
visto? Ci ho messo un po’ meno tempo rispetto all’altra volta..
Lancio
un sondaggio: al posto di Harry, voi che avreste fatto?
“COOSAAA??”
la voce di Ron echeggiò per tutti i corridoi del castello.
“Ma
sei matto? Gazza ti avrà sentito!” Ginny si guardò intorno
preoccupata
“Non
me ne importa niente di Gazza” fece un passo verso la riccia “Hermione ti prego
ripensaci!”
Hermione
non ce la faceva più sentiva gli occhi di Harry perforarle il cuore, perché non
diceva niente?
Perché
non si opponeva come Ron, allora era vero che non gli importava niente di
lei!
“Lasciami
stare Ron, mi hai fatto soffrire troppo in passato, adesso ho diritto di
prendere le mie decisioni
senza sentire il tuo fiato sul collo”
Ron
rimase qualche secondo a guardarla, dopo di che esplose…
“Come
ti permetti!!? Mi sono sempre preoccupato per te, e non ti ho mai messo il mio
fiato sul collo”
Era
cosi rosso che Ginny pensò che stesse per avere un infarto
“Sei
tu che fai sempre la cretina, l’hai sempre fatta…”
Hermione
lo fissò sconvolta
“…
con Krum”
Non
stava succedendo
“…con
me…”
le
stava rinfacciando tutti gli anni passati insieme
“con
questo poveraccio di Seamus…”
Seamus
alzò la testa piccato “Poveraccio a chi?”
Ron
lo ignorò e si avvicinò tanto da potersi specchiare negli occhi di
Hermione.
“…con
Harry…”
La
mano si mosse senza che lei se ne rendesse conto, lo schiaffeggiò con quanta
forza aveva in corpo
“Come
osi…” disse tremante mentre le lacrime le rigavano il viso
Harry
guardava impietrito la scena, non riusciva neanche a formulare un pensiero
decente.
“io
non faccio la cretina…” fece un bel respiro “…lavati la bocca prima di parlare
di me, visto che tu stai
con
una ragazza e chiedi ad un’altra di uscire…sei solo un
verme!!”
Ginny
e Seamus erano a bocca aperta
Ron
invece era di una delicata sfumatura verde…
“C-Che
stai dicendo?” era cosi arrabbiato che aveva iniziato a
balbettare
“Niente
Ron!!” si mise in mezzo la sorella “Hermione non voleva dire
niente!”
“Non
è vero!” continuò il rosso “Dimmelo in faccia che pensi di me!”
“Penso
che sei solo un bambino, immaturo ed egoista!! Non ti importa niente dei
sentimenti degli altri
quando
ci stanno di mezzo i tuoi di sentimenti, non ti importa nemmeno dei tuoi amici,
di chi ti vuole
bene!”
Ron
rimase a guardarla senza poter dire niente, non gli aveva mai detto parole tanto
brutte.
Senza
preavviso Hermione partì di corsa
“Herm
fermati dove vai? Ginny le corse dietro senza pensarci
Dopo
i primi secondi di smarrimento “Hermione aspettami!!!” anche Seamus era partito
all’inseguimento
della
riccia.
Harry
non sapeva che dire, Hermione aveva accettato di uscire con Seamus, poi aveva
assistito ad una
litigata
tra lei e Ron.
Era
frastornato, confuso, ferito.
Ron
invece, tremava da capo a piedi, teneva gli occhi bassi e stringeva i
pugni.
“Vado
a dormire Harry!!” disse all’improvviso
“Eh?”
“Vado
a letto… e sarà meglio che mi addormenti subito, perché se quell’ossigenato
arriva e sono ancora
sveglio… giuro che gli faccio la
crucio”
“Perché
non mi dai la bacchetta? Te la ridò a domani a lezione!” disse Harry
apparentemente calmo.
“Non
prendermi in giro, avevi promesso di aiutarmi a farla tornare da
me!”
Harry
sentiva il sangue ribollirgli nelle vene
“E
che dovrei fare? Pedinarla?”
Ron
lo guardò a bocca aperta “Ma certo…”
Harry
sudava freddo “No… Ron… non pensarai che…”
“Harry
noi la pedineremo” il rosso lo guardò con una strana luce negli
occhi.
“Che
vuol dire NOI?”
“Che
tu mi aiuterai!” Ron gli lanciò uno sguardo eloquente “Non puoi lasciarmi solo
proprio ora!”
“Ron
ti prego, non possiamo seguirla, non è giusto”
Ron
lo afferrò per le spalle “Vuoi che si metta con Seamus?”
Harry
lo guardò negli occhi “Non lo farà!” disse sicuro
“Pensavi
che accettasse l’invito di quell’imbecille?” Ron non
mollava
“Beh…
no” anche se in cuor suo Harry se lo aspettava, Hermione si stava
vendicando.
“Ecco,
lo vedi? Ci ha fregati tutti e due” lasciò l’amico e iniziò a salire le scale
“Io vado, e se vedi
l’ossigenato
digli di aspettare per entrare in camera, perché anche se tu mi nascondessi la
bacchetta io lo
potrei
uccidere a mani nude!! Notte Harry”
“Notte”
Harry rimase a guardarlo, mentre ancora con le orecchie rosse di rabbia saliva
due a due le scale.
Anche
lui era furioso, Hermione aveva accettato le avances di Seamus dopo tutto quello
che era successo
in
montagna e solo per ferire lui, per vendicarsi…
“Maledizione!!”
disse avvelenato mentre raggiungeva con calma la sala
comune
Aveva
deciso di parlare con Seamus, un po’ per parlare con lui della decisione di
Hermione, un po’ per
evitare
che Ron finisse ad Azkaban.
“Hermione
ti vuoi calmare??” Ginny era preoccupata Hermione piangeva in camera sua da più
di un’ora
“Come
faccio Gin? Ho fatto un casino, adesso dovrò andare ad Hogsmeade con Seamus, e
in più ho detto
tutte
quelle cattiverie a Ron, non mi perdonerà mai!” Hermione abbracciò disperata
l’amica
“Su
… Su…” la rossa le diede qualche colpetto sulla spalla “Vedrai che Ron ti
perdonerà, in finale gli hai
detto
la pura verità”
“Si…ma
sono stata troppo dura… e poi … hai visto la faccia di Harry? Penserà che sono
un mostro!”
Ginny
la guardò pensierosa “Secondo me dovresti parlare con lui”
Hermione
si staccò da lei come se si fosse scottata “Ma sei matta?? E che gli dico? Ciao
Harry, sai per
vendicarmi
di come mi hai trattata l’altra sera ho deciso che esco con un
altro!”
“Ti
ricordi che avevo detto di avere una mezza idea prima?”
Hermione
si soffiò il naso rumorosamente “Si…di cosa parlavi?”
“Beh
pensavo proprio a questo”
Hermione
sgranò gli occhi
“Non
guardarmi cosi Hermione!! tutte le ragazze fanno ingelosire il proprio uomo!”
Ginny arrossì e
distolse lo sguardo
“Quindi…
pensi che io abbia fatto la cosa giusta?”
“giusta
è una parola grossa, diciamo azzeccata!” le sorrise furba
Hermione
si sedette sul letto “Speriamo”
“Ehi
ma dove cavolo è finito?” Harry passeggiava avanti e indietro per la sala
comune, ormai sul tappeto
aveva
fatto un solco per quante volte ci era passato
“Chi
cerchi??” una voce fece sobbalzare Harry dallo spavento
“Neville,
mi hai fatto prendere un colpo” disse il moro mettendosi una mano sul
petto
“Scusa”
il ragazzo si avvicinò di qualche passo aveva le braccia piene di pergamene
“Che
facevi con quelle?” disse Harry indicandole
“Facevo
il tema di erbologia che ci hanno assegnato oggi, comunque se cerchi Ron è di
sopra”
“No,
veramente stavo aspettando Seamus”
“Seamus?”
Neville sembrava sorpreso “L’ho visto prima con Dean, ma penso che stiano
arrivando, ormai
è scattato il
coprifuoco”
“Grazie”
“Di
niente, Buonanotte Harry!” il ragazzo salì le scale e sparì nel dormitorio
maschile.
Infatti
qualche minuto dopo il buco del ritratto si aprì e spuntarono proprio Dean e
Seamus
“Ciao
Harry” disse Dean sorpreso di trovarlo li “Come mai ancora
qui?”
“Volevo
parlare con Seamus” Dean e il biondino si scambiarono uno sguardo
sorpreso
“Preferirei
da solo…” precisò il moro
“Va
bene, tolgo il disturbo, Notte ragazzi” Dean si avviò per le
scale
“Buonanotte”
fecero gli altri due quasi in coro
“Allora?”
fece Seamus quando sentirono la porta del dormitorio chiudersi” Cosa volevi
dirmi?”
“Volevo
raccontarti dell’ultimo giorno in montagna”
Seamus
si illuminò “Davvero? Bene!! Hermione non ha voluto dirmi
nulla”
“Non
sarai tanto felice quando avrò finito, prendi una sedia”
Seamus
lanciò un’occhiata scettica al compagno mentre si accomodava nella poltrona più
vicina.
Ron
si girava e rigirava nel suo letto, non riusciva a dormire, e il russare di
Neville non lo aiutava di certo
“Penso
che sei solo un bambino, immaturo ed egoista!! Non ti importa niente dei
sentimenti degli altri
quando
ci stanno di mezzo i tuoi di sentimenti, non ti importa nemmeno dei tuoi amici,
di chi ti vuole
bene!”
Le
parole di Hermione gli rimbombavano della testa di
continuo.
“Perché
mi hai detto quelle cose Hermione?” disse in un soffio mentre si rigirava per
l’ennesima volta.
Il
suo vero problema era che Hermione aveva ragione, pienamente ragione.
Harry
era il suo migliore amico, ma non si era preoccupato minimamente dei suoi
sentimenti.
Sapeva
che lui era innamorato di lei e che probabilmente era ricambiato, ma non aveva
accettato di
essere
al secondo posto nel cuore della ragazza.
Aveva
fatto leva senza problemi sulla loro amicizia pur di scoraggiarlo e aveva notato
che il ragazzo era
cambiato
da quando erano tornati a scuola, passava sempre più tempo da solo, non sembrava
neanche
più
lui… ed era solo colpa sua.
“Miseriaccia,
che devo fare?” disse disperato mettendo la testa sotto il
cuscino.
“Mi
stai dicendo…” Seamus si alzò all’improvviso “Che lei ha accettato di uscire con
me per vendicarsi di
te?”
Anche
Harry si alzò “Questo lo stai dicendo tu, ti ho solo raccontato i fatti, traine
tu le conclusioni”
“Ma
pechè hai fatto quella maledetta promessa? Sei proprio un idiota Potter!” disse
il biondo sprezzante
“Lo
so… ma voglio bene a Ron”
Seamus
rimase a guardarlo, era rimasto colpito dalle parole del
ragazzo.
“Io
Sabato ci uscirò… e cercherò di capire se quello che mi dici è vero”Seamus andò verso le
scale
“E
adesso dove vai?”
“A
dormire!! non so se ti ricordi, ma domani abbiamo lezione, non siamo più in
montagna Potter” detto
questo
se ne andò lasciandolo nuovamente solo
“Già”
disse il moro tristemente “… non siamo più in montagna”
I giorni passavano, sabato si avvicinava
sempre di più ed Harry era sempre più nervoso.
Il venerdi prima della gita Harry stava
malissimo, non ce la faceva più a tenersi tutto dentro,
i suoi sentimenti, il bacio, la promessa,
stava per esplodere… doveva assolutamente parlare con Ron,
dirgli tutto..
“Ascolta
Ron” gli disse mentre stavano facendo una partita all’ultimo sangue a
scacchi
“Mmm…
aspetta…sto pensando”
“No
Ron, è importante!”
Il rosso fece un gesto impaziente “E va
bene… spara!”
“Ecco io…”
Ron lo guardò preoccupato “Che devi dirmi
Harry? Hai qualche problema?”
Harry aprì la bocca ma non ne usci alcun
suono, fu sufficiente, Ron aveva capito lo stesso, gli bastava
guardarlo negli
occhi.
“E’ per Hermione vero?” disse con un
sospiro
“Si, vedi io…
sono…”
Ron ebbe un tuffo al cuore “Stai zitto…
e vieni con me”
Ciao
a tutti !!
come
potete vedere le cose piano piano si stanno mettendo a
posto
(molto
piano)
ho
postato oggi, perché fino alla prossima settimana non potrò
scrivere…quindi
dovrete avere un po’ di pazienza…
Sapete
che domenica 27 è il mio compleanno? (sicuramente non ve ne importa niente) ma
scusate dovevo sfogarmi!!! sono 25 e quando uno arriva ad un quarto di secolo
bisogna festeggiare!! ^_^
Vi
ringrazio ancora per le numerose recensioni,
al
momento non posso ringraziarvi uno per uno per problemi di tempo.. perdonatemi
vi prego
La
storia ormai è agli sgoccioli, ma ho intenzione di sviluppare ancora qualche
ideuzza in mente… prometto che non diventerà una soap opera… e non l’ho affatto
presa come una critica, ma come un consiglio…(grazie
dalastor)
“Ascolta
Ron” gli disse mentre stavano facendo una partita all’ultimo sangue a
scacchi
“Mmm…
aspetta…sto pensando”
“No
Ron, è importante!”
Il rosso fece un gesto impaziente “E va
bene… spara!”
“Ecco io…”
Ron lo guardò preoccupato “Che devi dirmi
Harry ? Hai qualche problema ?”
Harry aprì la bocca ma non ne uscì alcun
suono, fu sufficiente, Ron capì ugualmente, gli bastava
guardarlo negli
occhi.
“E’ per Hermione vero?” chiese con un
sospiro.
“Sì, vedi io…
sono…”
Ron ebbe un tuffo al cuore “Stai zitto…
e vieni con me”
Senza
tante cerimonie il rosso aveva strattonato Harry e lo aveva trascinato fino alle
scale che portavano
al
settimo piano.
“Ehi,
ma non staremo andando…” iniziò il moro
“Nella
stanza delle necessità, si!”
Harry
lo guardò per qualche secondo, in effetti la sala comune a quell’ora era
strapiena di gente, non
avrebbe
mai potuto parlare seriamente e soprattutto in privato con
lui.
“Ok,
va bene” disse dopo un po’ “Ma per favore finiscila di sballottarmi, so salire
da solo le scale”
Hermione
come tutte le sere dal rientro dalla montagna, era rimasta in camera sua dopo
cena.
Ginny
le aveva detto più volte che avrebbe dovuto scendere e stare con loro, ma lei
non ce la faceva.
Non
poteva guardare, come una volta, Harry e Ron che giocavano a scacchi e scherzare
con loro o
strillarli
perché sicuramente non avevano finito i compiti assegnati.
Era
cambiato tutto, e lei si sentiva malissimo.
In
più Seamus non la mollava un secondo, le si sedeva vicino a tavola, a lezione,
aveva persino iniziato a
frequentare
la biblioteca, la riccia iniziava seriamente a pentirsi di aver accettato ad
uscire con lui.
In
un certo senso era anche per lui che non scendeva più in sala
comune.
Il
giorno dopo ci sarebbe stata la gita a Hogsmeade ed Hermione era molto nervosa, un giorno intero
con
Seamus, sapeva già che sarebbe diventata matta, ma non poteva tirarsi indietro
visto che se l’era
cercata
lei.
Voleva
parlare con Ginny, DOVEVA parlare con Ginny, ma come faceva? Sicuramente lei era
in sala
comune
con Dean.
Si
sistemò alla meglio i capelli e si decise a scendere. All’inizio si affacciò
timidamente da sopra la scala
per
guardare di sotto.
Come
aveva previsto Ginny era seduta vicino al fuoco insieme a Dean, a Neville e
Seamus.
Spostò
lo sguardo nell’angolo vicino alla finestra e perse un battito, c’erano Harry e
Ron che giocavano a
scacchi.
Dovette
trattenersi dal correre da loro e abbracciarli come avrebbe fatto un tempo. Una
lacrima le sfuggì
nonostante
cercasse di mantenersi calma.
“Basta
piangere Hermione!!” disse a se stessa prima di tornare a guardare la scena,
almeno poteva star
loro
vicino con il pensiero
Ma
c’era qualcosa di strano, Harry sembrava nervoso, preoccupato, non stava
prestando per niente
attenzione
al gioco e Ron, come al solito, stava vincendo nettamente.
Ad
un certo punto il moro aveva parlato a Ron, ma sembrava cosi spaventato che le
parole sembravano
essere
rimaste impigliate tra le corde vocali, non che lei potesse sentirli, ma si
vedeva che si stava
sforzando
a parlare.
Se
volevi parlare con Ron poi, o ti mettevi l’anima in pace e parlare col muro o
dovevi avere la sua più
completa
attenzione ad ogni costo.
Ma
la vera sorpresa per la riccia, fu la reazione di Ron al tentativo di Harry di
parlare con lui.
Si
era alzato, quasi rabbioso, aveva preso Harry per un braccio e lo aveva
letteralmente trascinato fuori
dal
buco del ritratto
E
adesso? Il primo impulso fu quello di correre loro dietro, ma la risata di
Seamus la raggiunse appena in
tempo,
come faceva ad uscire senza essere vista da lui?
“Pensa
Hermione.. pensa…” le passò vicino una bambina del secondo
anno.
“Ehi,
senti” la fermò d’impulso, la bambina la guardò in soggezione.
“Si?”
“Potresti
farmi un favore?”
la
bambina sorrise “Certo”
Hermione
prese dalla tasca un fogliettino di carta e la sua piuma di riserva, da cui non
si separava
praticamente
mai, ed iniziò a scriverci sopra.
“Porteresti
questo alla mia amica Ginny Weasley? È quella ragazza con i capelli rossi seduta
vicino al
fuoco”
“Sì,
la conosco bene, è la nostra cacciatrice più brava!”
Hermione
rimase un po’ spiazzata da quell’affermazione. Si era scordata che Ginny grazie
al Quidditch e
alla
sua bellezza, fosse diventata una delle ragazze più popolari della scuola.
“Ah…bene,
come ti chiami?” chiese in imbarazzo.
“Kate,
sono del secondo anno”.
“Piacere,
io sono Herm…”
“Lo
so chi sei! Hermione Jane Granger” la interruppe Kate
Hermione
la guardò confusa “Ma io non gioco a Quidditch” le disse mentre le dava il
foglietto.
La
bambina fece una risatina sciocca che le ricordava molto Lavanda “Lo so, ma sei
il prefetto di
Grifondoro
e la migliore studentessa della scuola, vorrei sapere chi non ti conosce” le
regalò un
sorriso
e scappò via con il foglietto
Le
labbra di Hermione si incurvarono in un sorrisetto
compiaciuto.
Ginny
lesse almeno dieci volte il biglietto che una bambinetta del secondo anno le
aveva portato
“Di
chi è Ginny?” chiese subito Dean
“Di
Hermione!” disse lei pensierosa, Ginny rilesse il biglietto per l’ultima
volta
Ginny,
ho
bisogno di uscire senza che Seamus mi veda,
ti
prego aiutami, sono in cima alle scale, crea un diversivo!
Hermione
“E
che dice ?” chiese subito Seamus interessato.
Ginny
lo guardò spiazzata, Hermione da in cima delle scale trattenne il
respiro
“Ecco…
dice che ha lasciato… ehm… ah si, ha lasciato il suo quaderno di erbologia in
biblioteca e ci chiede
se qualcuno di noi può andare a
prenderglielo!”
“E
perché non scende?” chiese insistente Dean
“Non
sta tanto bene!” rispose subito lei, si sorprese con quanta facilità era
riuscita a mentire agli altri.
“Davvero?”
Seamus saltò sulla sedia “Cos’ha? Non mi dire che domani non esce!!”
“Però!!
Potrei usarla come scusa per non uscire!”
Pensò per qualche secondo la riccia
Ma
la voce di Ginny la portò alla realtà “Ma no, ha solo un mal di testa terribile,
ma dopo una bella
dormita
vedrai che starà meglio”
Seamus
sembrava soddisfatto.
“Va
bene ci vado io” sia Ginny che Hermione persero un battito nel sentire la voce
di Neville rompere il
silenzio
CAVOLO!!
“Ma
Neville ti fa male il ginocchio!! come farai domani alla gita se non ti
riguardi?”
Il
ragazzo guardò la rossa in silenzio per qualche minuto “Mmm…” disse
pensieroso
“Dai,
ci vado io, pensa quanto sarà felice Hermione nel sapere che sono stato io a
prenderglielo” Seamus
si era alzato con un sorriso a trentadue
denti.
“Ehhhhh..
Come no” Pensò Hermione alzando gli occhi al
cielo
Ginny
trattenne una risata “Bravo, sicuramente le farà piacere”
Non
appena Seamus era sparito dal buco del ritratto Hermione aveva sceso
silenziosamente le scale,
tanto
la sala comune era piena di gente, e senza problemi raggiunse il ritratto della
signora grassa.
Ron
aprì lentamente la porta della stanza delle Necessità che per l’occasione era
piena di divanetti e
cuscini
morbidi, neanche avessero dovuto dormire.
“Entra,
prima che arrivi Gazza!” Ron spinse l’amico all’interno della
stanza
“Bella
stanza” disse ironico sedendosi su un divanetto a forma di cuore “ci vieni con
Lavanda?”
“Oh,
piantala!” Ron era di un colorito acceso
Harry
lo guardò serio, “Ok, allora ascoltami… ho delle cose da
dirti”
Ron
strinse i pugni, “Va bene, ti ascolto!”
“Ron,
sono innamorato di Hermione!” lo aveva detto, sentì Ron irrigidirsi ma per i
seguenti secondi non
disse nulla, cercava di attutire il
colpo.
“Da
quanto lo sai?” aveva detto il rosso con un filo di voce, Ron aveva lo sguardo
perso nel vuoto.
“Dalla
gita in montagna…”
Ron
sgranò gli occhi “E perché non me l’hai detto prima?!!”
“Beh,
perché sapevo che non l’avresti presa bene” Harry sentiva dei brividi lungo la
schiena
Stava
per arrivare il momento in cui la loro amicizia sarebbe stata messa duramente
alla prova
“…l’ho
baciata Ron”
Il
rosso rimase per qualche secondo con la bocca aperta e iniziò a sbattere
stupidamente le palpebre
“Non
è possibile, deve essere un incubo”
Harry
lo guardò preoccupato “No, non lo è”
Hermione
iniziò a vagare per il corridoio del settimo piano
“Dove saranno andati?
Forse alla torre di Astronomia!”
Hermione
fece un bel respiro e iniziò a salire le scale, quando un urlo disumano la
raggiunse!!
Per
quanto animale potesse sembrare, lei lo avrebbe riconosciuto tra mille, era
senza ombra di dubbio la
voce
di Ron.
“Come
hai potuto!! Lo sapevi che mi piaceva da anni!! Mi Hai tradito!” Ron aveva la
bacchetta puntata su
Harry
che, dallo stato dei suoi vestiti, si era già dovuto difendere
abbastanza.
“Ron
ascoltami, non l’ho fatto apposta… ci siamo baciati proprio il giorno di quella
stupida promessa!!”
“Che
fai mi prendi anche in giro adesso? Prima mi prometti di aiutarmi a
riconquistarla poi la baci tu?”
Harry
si stava innervosendo, “Quella stupida promessa me l’hai fatta fare a forza, io
già provavo qualcosa
per lei, ma l’ho rifiutata perché sei il
mio migliore amico Ron”
“Balle!!!”
Ron lanciò uno schiantesimo niente male
“Protego”
disse ad alta voce Harry, lo scudo era cosi potente che Ron perse quasi
l’equilibrio.
“Mi
ascolti Ron? Io sto male, malissimo, mi sento uno schifo per aver rifiutato
Hermione, mi manca da
morire… dovevo dirtelo Ron, mi dispiace
se non sono l’amico che volevi!”
ma
per Ron ancora non bastava, lasciata la bacchetta gli arrivò di peso addosso,
caddero entrambi a
terra
“Lasciami, finiscila di fare il bambino”urlò il moro
furente.
Come
risposta gli arrivò un pugno in pieno petto che gli tolse il respiro, ma anche
Harry restituì
il
favore senza tante cerimonie, ed alla fine sia il naso di Ron che il labbro di
Harry iniziarono a
sanguinare
copiosamente…
“Vattene
Harry” ruggì il rosso “Non farti più vedere… traditore…”
Harry
sentiva il suo cuore martellare dolorosamente nel petto, ma quando sarebbe
finita quella schifosa
giornata??
“Come
vuoi…” il moro a testa bassa si avviò verso l’uscita tenendosi il
labbro.
“Che
idiota, ho perso tutto, amicizia e amore… peggio di cosi!” pensò
disperato
Harry
uscì quasi correndo dalla stanza delle necessità, neanche al quarto anno aveva
litigato cosi con
Ron,
si sentiva a pezzi, per lui era come un fratello.
Ma
all’improvviso si fermò di colpo, per terra c’era una piuma da calamaio. Era
dorata con un nastrino
rosso
legato al centro.
Harry
sbiancò di colpo, la conosceva eccome quella piuma, visto che l’aveva comprata
lui per regalo
quello
stesso Natale.
La
girò più volte nelle mani, sul nastrino c’erano delle iniziali:H.
G.
Ciao
a tutti,
sono
commossa per tutti i messaggi di auguri che mi avete dedicato sia in posta
privata che nelle recensioni… grazie grazie grazie … mi viene da
piangere…
*_*
Spero
che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere mi
raccomando..
Ciao!!! Eccomi
!! sono tornata, scusate per l’assenza! Questo sarà il penultimo capitolo di
questa storia, spero che sia di vostro
gradimento…
Buona
lettura.
“Lavanda?”
disse all’improvviso
“Dimmi
amore!!”
“Aspettami
un minuto qui per favore…” Ron si era voltato come per tornare
indietro
“Ehi,
ma dove vai?”
“Devo
sistemare una cosa e torno, ci metterò pochissimo!!”
Lavanda
lo guardò preoccupata “Ma…” non fece in tempo a dire niente, Ron era già
sparito.
Ron
correva da più di cinque minuti per le strade di Hosgmeade,
“Miseriaccia!! Adesso dove
sarà?!”pensò con il fiato
mozzo.
“Non
è possibile!!”
una
voce a Ron famigliare lo fece fermare cosi di botto che per poco non investì
in
pieno
un gruppo di Corvonero.
La
voce proveniva dal retro del negozio di scherzi “Zonko”, e non c’erano dubbi su
di chi fosse.
“Non
ci credo che Ron abbia fatto una cosa del genere” Hermione guardava Seamus con
gli occhi fuori
dalle
orbite.
Ron
ebbe un brivido e si avvicinò di soppiatto.
Che
avesse scoperto della promessa?
“Ti
ho detto solo quello che so, chiedi direttamente a Ron allora!!” rispose Seamus
esasperato
Hermione
si mise le mani fra i capelli
“Io
non ci sto capendo più niente, prima Harry mi bacia, poi mi rifiuta, poi litiga
con Ron, ho persino
ascoltato
la loro litigata nella stanza delle necessità!!”
“Davvero?”
dissero all’unisono sia Ron che Seamus, solo che il rosso lo aveva
sussurrato.
“Si,
ho sentito che Harry sta male per colpa di una promessa, anche se non capivo di
cosa si trattasse
fino ad ora!”
Hermione
strinse i pugni “Ma non posso credere che Ron c’entri qualcosa, è il nostro
migliore amico e ci
vuole
bene”
Ron
chiuse gli occhi, si sentiva malissimo, gli ci vollero pochi attimi, dopo di che
decise.
“Ti
sbagli Mione… è tutta colpa mia!” aveva fatto un passo avanti rendendosi
perfettamente visibile ai
suoi
compagni.
Hermione
si voltò e rimase impietrita a guardarlo, Seamus alzò gli occhi al cielo “Ci
mancavi solo tu,
perfetto!”
Ron
ignorò deliberatamente il suo commento fuori luogo “Voglio dirti tutto,
dall’inizio alla fine, ma ti
prego
non interrompermi…” gli occhi azzurri di Ron erano pieni di rimorso e la
guardavano con speranza
“Ti
ascolto Ron…” Hermione si sedette su un muretto poco distante, era pallida e
stanca.
Harry
Potter, tra gli scaffali di Zonko, si guardava intorno nervoso “Maledizione,
l’ho persa, da che parte
sarà
andata?”
Neville
poco lontano da lui alzò la testa “Chi cerchi?”
Harry
si girò imbarazzato “Ehm, mi era sembrato di aver visto passare Hermione con
Seamus e volevo
salutarli”
Neville
lo guardò per qualche secondo “Si è vero li ho visti anche io, se li vedi
ancora, di loro di venire ai
tre
manici di scopa cosi ci prendiamo una burrobirra tutti insieme!”
La
scusa aveva tenuto.
“Ok,
lo farò” disse guardando dalla finestra appannata per il freddo.
“… ero accecato dalla gelosia, non so neanche
che mi sia preso!”
Hermione aveva lo sguardo fisso a terra e gli
occhi lucidi “Adesso capisco molte cose, molti
comportamenti… ma perché non siete venuti
subito da me? Ne potevamo parlare insieme!”
“Hermione
ti chiedo solo di perdonarmi, sono un completo idiota, e ho fatto soffrire sia
te che Harry…”
“Lo
hai capito allora?” disse con voce rigida “Ho sempre sofferto per te, e ora che
potevo essere felice, ti
sei
intromesso nella mia vita mandandomela in frantumi…”
“Scusami
ti prego… sono pentito e mi faccio schifo da solo”
Seamus
fece un’espressione schifata, anche se si era allontanato, poteva sentire
abbastanza bene cosa si
dicevano
lei e Ron.
Ron
si torceva le mani con le orecchie di un rosso brillante “… non ti farò più
soffrire e poi ancora non
avevo
capito quello che provo realmente per te…”
Hermione
lo guardò seria “Adesso lo sai?”
“Si”
“Cosa
sono per te?”
“Un’amica,
ma non una qualsiasi, la mia migliore amica, anche se ho avuto una bella cotta
…” alzò
lo
sguardo su Seamus che poco distante guardava annoiato una vetrina “… ma chi non
la prenderebbe
per
una ragazza cosi…”
Hermione
singhiozzò non riuscendo a trattenere oltre le lacrime “Oh Ron!!!” lo abbracciò
cosi forte che
quasi
gli tolse il respiro.
“Calmati…
e grazie per aver capito!” Ron rispose all’abbraccio e chiuse gli occhi, un
capitolo della
sua vita era chiuso, un capitolo chiamato
“Hermione”… adesso
avrebbe iniziato un nuovo capitolo…
“Miseriaccia!”
urlò improvvisamente
Hermione
sobbalzò spaventata e Seamus si voltò di scatto “Che c’è?”
“Ho
mollato Lavanda in mezzo alla strada, e senza nessuna spiegazione!”
“ma
sei matto?” disse Hermione sconvolta “vai subito da lei, non puoi lasciarla
cosi!”
Ron
le sorrise e si voltò “Ci vediamo stasera Mione, penso che sia io che te,
dovremo parlare con una
persona
di nostra conoscenza… anche se motivi opposti” le fece l’occhiolino.
Hermione
fece il gesto di tirargli la sua borsa “Sparisci Weasley!!” disse
ridendo.
Al
tramonto, piano piano tutti gli studenti di Hogwarts, iniziarono ad avviarsi
verso la scuola.
Ron
aveva ricevuto una bella lavata di capo da Lavanda, ci aveva messo quasi un ora
per convincerla che
era andato da Hermione solo per dirle di
parlare con Harry.
Harry
d’altro canto, aveva salutato Neville che era rimasto con Ginny e Dean a
Mielandia, ed era tornato
a
scuola, voleva salire per primo alla torre dei Grifondoro.
Non
voleva incontrare ne Ron, ne Seamus e aveva deciso di fingere di dormire
qualora
fosse stato sveglio al loro rientro.
Cenò
frettolosamente e si sdraiò sul letto chiudendo le tende rosso-oro.
Doveva
dimenticare Hermione, per il bene di tutti era meglio così.
Ma
che avrebbe fatto se invece lei non lo avesse dimenticato?
Se
non fosse tornata la vecchia amicizia che un tempo li legava…
Innamorarsi
della sua migliore amica, ma che gli era preso?
Anche
l’amicizia che lo legava a Ron sembrava essersi incrinata, si sentiva veramente
solo.
Un
rumore lo fece sobbalzare, qualcuno era entrato nella stanza.
Chiuse
gli occhi come deciso.
“Harry?”
Cavolo
era la voce di Ron!!
“Harry,
sei sveglio?”
Silenzio
Perché
Ron lo stava chiamando? Per insultarlo ancora?
Harry
sentiva crescere dentro di se una gran rabbia.
Sentì
Ron sospirare sonoramente e sdraiarsi sul letto.
“Se
non mi vuoi parlare ti capiso…” continuò Ron imperterrito
“Anche
io al posto tuo non mi parlerei”
Harry
non disse nulla, ma la sua mente galoppava.
“Non
dovevo farti fare quella stupida promessa”
I
pensieri di Harry si bloccarono di colpo, la frase di Ron lo aveva completamente
spiazzato.
“…
ho capito molte cose in questi giorni… la più importante che non amo
Hermione”
Harry
strinse le coperte, ma non emise alcun suono.
“…
lei è solo la mia migliore amica, lo sarà sempre… forse era questo che mi ha
impedito di confessarle i
miei sentimenti in tutti questi
anni...”
Che
stava dicendo? Stava annullando la promessa? Harry era sempre più
confuso
“…
sto bene con Lavanda, certo a volte è insopportabile ma… sto bene cosi per
ora”
Ron
si bloccò di colpo, aveva sentito un leggero movimento proveniente dal letto di
Harry.
“Spero
che tu non stia dormendo veramente Harry, perché non te lo ripeterò due
volte…”
Non
si udì nessun rumore.
“Vai
da Hermione, parlale e spiegale tutto, lei ti ama veramente… la promessa è
annullata!”
Ron
si alzò di colpo dal letto e andò verso la porta.
“…
vado a farmi strapazzare un po’ da Lavanda! Ah… ma tanto tu non mi senti, che
parlo a fare?”
Mentre
Ron chiudeva la porta, un largo sorriso si disegnò sul viso di Harry.
Ciao a
tutti!! Non ho avuto il pc sotto mano per un po’ di tempo, quindi vi chiedo
scusa per la lunga attesa e del capitolo molto corto!! Mi dispiace ma è un
periodaccio e non ho mai tempo per scrivere, anche se ho sempre molte idee in
mente.
La storia è
quasi alla fine, mi mancherete veramente molto. Ma tornerò con qualche shot o
long fiction.
Spero che
mi seguirete sempre!!!
Grazie a
tutti voi che mi lasciate sempre messaggi, e anche a chi non li
lascia!!
“Spero
che tu non stia dormendo veramente Harry, perché non te lo ripeterò due
volte…”
Non
si udì nessun rumore.
“Vai
da Hermione, parlale e spiegale tutto, lei ti ama veramente… la promessa è
annullata!”
Ron
si alzò di colpo dal letto e andò verso la porta.
“…
vado a farmi strapazzare un po’ da Lavanda! Ah… ma tanto tu non mi senti, che
parlo a fare?”
Mentre
Ron chiudeva la porta, un largo sorriso si disegnò sul viso di
Harry.
“Senti,
secondo te che dovrei fare?!” Hermione era seduta, anzi sdraiata, sul suo letto
e guardava la sua
migliore
amica seduta sul letto vicino.
“Non
so Hermione, io al posto tuo non avrei mai perdonato Ron per come si è
comportato!” disse Ginny
alzando
debolmente le spalle.
“Il
fatto è …” disse Hermione tirandosi su dal letto, “che qui non si tratta più di
Ron, io sono innamorata di
Harry, e non so veramente cosa fare…”
Ginny
la guardò in silenzio.
In
quel momento entrò nella stanza Lavanda Brown, sembrava andasse di fretta, Ginny
si alzò di colpo
dal
letto su cui era seduta visto che era proprio il letto di
Lavanda.
“Non
ti preoccupare Ginny!” disse lei in fretta “Tanto sono tornata su solo per
prendere il mio rossetto,
sapete,
vado a strapazzare un po’ Ron”
Ginny
guardò Hermione aspettandosi una reazione tipo, occhi al cielo, sorrisetto
acido, oppure sguardo
carico
d’odio, ma quello che vide le fece dilatare gli occhi per lo
stupore.
Hermione
non era niente di tutto ciò che si era figurata, anzi, la guardava tranquilla e
aveva anche
abbozzato
un mezzo sorriso.
La
voce acuta di Lavanda la riportò alla realtà.
“Ma
tu perché non sei con Potter?”
aveva
toccato un tasto dolente, l’espressionedi Hermione cambiò radicalmente
“Beh…
ci sono un po’ di …ehm problemi tra noi, cioè c’erano, poi ho scoperto che sono
risolti ma… ecco
non
so se lui mi vuole ancora…”
Lavanda
la interruppe con un gesto brusco “Sei tanto brava con icompiti, ma qui non ci siamo
proprio!”
Ginny
ed Hermione la guardarono sorprese.
“Non
mi guardare cosi Granger, intendevo dire che non ci ho capito niente di quello
che mi hai detto!”
Ginny
scoppiò a ridere.
“Io
fossi in te andrei a cercarlo, Ron mi ha detto che voleva parlargli!”
Hermione
guardò Ginny allarmata
“…
ragazze vi saluto!! Il mio ragazzo mi aspetta” Lavanda prese il suo rossetto e
sparì dietro alla porta
del
dormitorio.
“Hai
sentito?!!” disse Hermione all’amica “… Ron starà dicendo a Harry che la
promessa è annullata, gli
sta
dicendo che lo amo e adesso?”
Ginny
le sorrise “ Di che ti lamenti? A questo punto dovrete chiarire, Ron ti sta solo
facendo un favore!”
Hermione
arrossì leggermente “Non mi lamento, solo che adesso dovrò affrontarlo, e se
davvero non mi
volesse
più? Se avesse capito che io per lui sono solo
un’amica?”
“Ehi!!
Frena frena!! Finchè non ci parli non saprai mai cosa pensa Harry
realmente”
Harry
si alzò dal letto, si sentiva felice come non lo era da giorni, Ron aveva
annullato quella maledetta
promessa
e non solo… aveva detto ad Harry di non essere realmente interessato ad Hermione
e
sembrava
proprio che avesse per cosi dire “benedetto” una loro possibile relazione
sentimentale.
Si
guardò distrattamente allo specchio, aveva i capelli disordinatissimi e gli
occhiali di traverso.
“Merlino che disastro!! Se le
devo parlare non posso farlo cosi!!” pensò
allarmato.
Prese
il pettine di Neville e si mise a domare quel cespuglio che aveva come
testa.
“Cosi può andare!” pensò
specchiandosi qualche minuto dopo.
Guardò
in fretta l’orologio, erano le sette e mezzo. Il coprifuoco era alle nove. Sperò
con tutto il cuore
che
Hermione non fosse andata a dormire cosi presto.
Scese
in sala comune con il cuore in gola, era molto nervoso, cosa le avrebbe detto di
preciso? Non ne
aveva
la più pallida idea.
La
sala comune dei Grifondoro era più piena che mai, tutti gli studenti erano
rientrati dal villaggio e si
erano
riuniti li chi per scaldarsi, chi per chiacchierare, chi per studiare, chi per
riposarsi prima di cenare o
dopo
averlo fatto.
Tra
le tantissime teste scorse quelle di Seamus, Dean e
Neville.
“Ehi
Seamus” disse cercando di sovrastare le tante voci nella
sala.
Seamus
si girò immusonito “Dimmi!” rispose guardandolo strano.
Harry
se ne accorse e si pentì subito di averlo chiamato “Cerco Hermione, sai
dov’è?”
“Perché
dovrei saperlo?!” rispose Seamus a mezza bocca
Harry
lo guardò scocciato “Perché sei uscito con lei oggi no?”
“Non
lo so, appena abbiamo rimesso piede al castello è scappata e si è rintanata in
camera sua con
Ginny!”
“Ok,
grazie!” disse Harry in fretta. Come avrebbe fatto ad entrare in camera sua?
L’allarme alle scale del
dormitorio delle ragazze sarebbe scattato
in men che non si dica.
Doveva
solo sperare che Hermione non avesse cenato, in modo da poterla intercettare
mentre andava in
sala
Grande.
Si
mise su una poltrona non lontana dalle scale. Quando, dopo un
pochino, con la coda dell’occhio vide una cascata di
capelli
rosso
fuoco.
“Ehi,
Ginny!” disse alzandosi di scatto.
Ginny
Weasley si bloccò, era insieme ad una sua amica del settimo anno Eileen
Forsythe.
“Ciao
Harry, mi hai chiamata?” disse sorridente
“Si,
mi hanno detto che fino a poco fa eri insieme ad Hermione, sai dov’è
adesso?”
“E’
uscita un secondo prima che mi chiamassi”
“Uscita
per andare dove?” disse Harry sorpreso
“Doveva
riportare un libro in biblioteca, visto che chiude alle otto doveva sbrigarsi,
ah… hai visto Dean?”
Harry
indicò la finestra “Da quella parte!” aggiunse prima di salutarla e sparire
dietro al buco del ritratto.
Ronald
Weasley, seduto in un angolo, aveva seguito tutta la scena, da una parte
invidiò l’amico, dall’altra tirò un
lieve
sospiro di sollievo.
“Buona fortuna amico!!”
pensò sorridendo prima di abbracciare la sua
ragazza.
“Grazie
signorina Granger, buonanotte” Madama Pince meno arcigna del solito, chiuse la
biblioteca alle
otto in punto.
Hermione
salutò educatamente e si avviò verso le scale per tornare alla torre, quando dei
passi che
andavano
nella sua direzione la fecero fermare.
Chi
poteva essere da quelle parti a quell’ora? Solo qualcuno che doveva andare in
biblioteca, poiché tutte
le
sale comuni non si trovavano li vicino. Curiosa si fermò per aspettare il
proprietario di quei passi così
frettolosi.
Da
dietro l’angolo comparve, affannato e sudato, Neville Paciock con in mano un
libro.
“Madama
Pince!” urlò dietro la porta della biblioteca “Apra, le ho riportato il libro!
Lo so che i quindici
giorni
scadevano oggi, ma mi sono proprio dimenticato”
Madama
Pince apparve, bellicosa, dalla fessura della porta “Paciock!!” tuonò “I quindici giorni sono
scaduti
ieri!Per punizione non le verrà prestato
nessun libro per tutto il mese” detto questo aprì
bruscamente
la porta e prendendo il libro dalle mani di Neville, la richiuse
rumorosamente.
“Non
te la prendere Neville” disse Hermione tornando sui suoi passi cercando di
trattenere una risatina
“Lo
sai com’è fatta Madama Pince!”
Neville
sospirò, “Già, ma sono proprio un disastro, come farò a fare le ricerche se non
mi danno i libri?”
In
quel momento, il rumore di altri passi li fecero voltare
entrambi.
Il
cuore di Hermione perse un battito quando dalle scale comparve Harry Potter, con
il mantello
svolazzante
e più scarmigliato che mai.
“Oh!”
disse non appena li vide
Hermione
arrossì “Ciao Harry, sei arrivato tardi, la biblioteca ha appena
chiuso”
Harry
la guardò con una strana espressione “Davvero? Ma non è per andare in biblioteca
che sono venuto
fin
qui!” aggiunse cercando di riprendere fiato.
“Oddio!!”
disse Neville all’improvviso facendo sobbalzare sia Harry che
Hermione.
“Che
c’è?” disse in fretta la ragazza
“Mi
sono scordato di inviare la lettera alla nonna!!” disse Neville con il terrore
in viso.
“Lo
potrai fare domani” disse Hermione tranquillamente.
“No,
non posso! Oggi è il suo compleanno, domani sarà tardi, ci rimarrà
malissimo!!”
“Neville”
intervenne Harry “hai ancora un’ora prima del coprifuoco, e se non fai in tempo,
ti presto
Edvige!”
Neville
guardò Harry con gratitudine “ Grazie, sei un amico! Corro a scriverla!!” detto
questo,
inciampando
nel suo stesso mantello, si diresse alle scale.
Hermione
sentì le gambe tremare mentre si rendeva conto che lei ed Harry si trovavano da
soli in un
corridoio
completamente deserto.
“Andiamo
anche noi?” chiese timidamente ad Harry mentre gli andava in
contro.
“Si
certo” rispose lui, meccanicamente.
Ci
fu un imbarazzante momento di silenzio, l’unico suono era quello dei loro
passi.
“Senti
io…” dissero ad un certo punto quasi in coro.
Si
bloccarono imbarazzati “Prima tu!” disse sorridendo
Hermione.
“No
prima tu!” disse rossissimo Harry.
“Ok”
Hermione fece un bel respiro, proprio come faceva prima di un’interrogazione “…
ad Hosgmeade ho
incontrato
Ron… mi ha detto un po’ di cose, alcune devo dire molto strane… su una certa
promessa!”
Harry
sentì lo stomaco accartocciarsi.
“Ah
si, ho parlato anche io con Ron prima… cioè non ho proprio parlato, ma ci siamo
capiti uguale e…”
Hermione
scoppiò a ridere.
“Cosa
c’è di tanto buffo!?” disse Harry un po’ arrabbiato
.
“Ma
ci senti Harry?” disse tra le risate “ Non riusciamo a formulare neanche delle
frasi decenti!”
Harry
abbozzò un sorriso “E’ vero, sembriamo due imbecilli” iniziò a ridere insieme
all’amica
.
Senza
accorgersene erano arrivati alla fine della scala.Dietro l’angolo c’era il ritratto della
signora
grassa,
vicino al quale si sentiva il vociare della sala comune dei
Grifondoro.
Il
fatto di aver riso insieme come ai vecchi tempi, allentò di parecchio la
tensione tra i due Grifoni.
“Hermione
io… “ disse Harry tornando serio“…quella sera del bacio ti ho rifiutata e ti ho detto quelle cose
solo
perché avevo fatto una promessa a Ron, la promessa di aiutarlo a
riconquistarti”
Hermione
lo fissò in silenzio “Io ci sono rimasta malissimo lo sai?” aggiunse poco
dopo.
“Lo
so, e mi dispiace ma non potevo fare questo a Ron… “
“L’hai
fatto solo per lui alla fine?” disse lei con un filo di
voce
“Si,
per la nostra amicizia!”
“Ed
io non sono tua amica?” disse Hermione abbassando lo
sguardo
Harry
la guardò senza parole, lei era la sua migliore amica, ma era anche la ragazza
che amava.
“Scusa…
che cosa brutta che ho detto” continuò Hermione
imbarazzata.
“Te
e Ron siete come fratelli, è giusto quello che hai fatto”
“Aspetta
Hermione, voglio rispondere alla tua domanda” disse Harry
spiazzandola.
“Te
non sei mia amica” disse lentamente.
Hermione
sgranò gli occhi ma non disse niente.
“…
Io non sono bravo a parole, ma vorrei che tu capissi che prima eri la mia
migliore amica… “
“Prima?”
disse Hermione sull’orlo delle lacrime
“…si,
prima di innamorarmi di te” disse Harry in un sussurro, che Hermione non ebbe
difficoltà a sentire.
Alla
fine, aveva capito bene, Harry le aveva detto che era innamorato… dapprima non
aveva afferrato il
concetto,
in quei giorni tutto poteva sperare se non questo.
Ma
il suo cuore iniziò galoppare mentre il suo cervello iniziava ad elaborare
l’informazione.
Nonostante
tutto non riuscì a trattenere le lacrime.
“Stai
scherzando?” disse piangendo e ridendo insieme
Harry
le prese il viso tra le mani “Come fai a piangere e ridere
contemporaneamente?”chiese sorridendole
dolcemente.
“Non
lo so!” disse lei asciugandosi le guance con la maniche della
divisa.
“Comunque
hai capito bene Hermione, non so come, non so perché, non so quando, ma mi sono
innamorato
della mia migliore amica!”
Hermione
gli mise le braccia al collo abbracciandolo stretto “Oh Harry!” disse al colmo
della felicità.
Si
mise delicatamente in punta di piedi per dargli un bacio, ma Harry la
fermò
“Aspetta!!”
disse in fretta, Hermione lo guardò delusa.
“Ma
in tutto questo io non ho capito una cosa importante!” disse Harry con un
sopracciglio alzato.
“Ma
tu mi vuoi bene o no?!” continuò imperterrito.
Hermione
ci pensò un secondo e poi disse
“E’
una domanda difficile, ma ti rispondo uguale : decisamente NO”
Harry
la guardò stupito.
“…
ti volevo bene, ed eri un ottimo amico…prima che mi innamorassi di
te!”
Non
servì altro, Harry la baciò dolcemente, inutile dire da quanto tempo Hermione
aspettasse quel
momento.
Fu
solo alle nove e mezzo, quando furono beccati da Gazza in corridoio, che si
resero conto di quanto
entrambi
lo avessero atteso.
Gazza
pensò che fossero impazziti, non aveva mai visto due studenti
sorridere a quel modo mentre
pulivano
le scale del castello.
The
End
Ciao
a tutti!!
Scusate
l’immenso ritardo, ma in questi giorni mi è capitato di
tutto.
Questa
è la fine della storia. E spero proprio che vi sia piaciuta!!
Volevo
salutarvi uno per uno, per dirvi grazie per tutti i commenti che mi avete
lasciato, ma al momento non ne ho proprio il tempo e poi non avrò il pc per
almeno due settimane. (parto grazie a Dio)
Volevo
solo dirvi che mi mancherà questa storia e voi che la seguite… spero che mi
seguirete in altre…