And Every Day Thy Will Also Be My

di GoTommoGo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo/Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***



Capitolo 1
*** Prologo/Capitolo Uno ***


Ragazzi sono alla mia prima fanfiction per favore siate buoni.Lo so,lo so è corto ma è solo il pirmo capitolo.
Andrò avanti quando avrò almeno un cenno che è piaciuta a qualcuno.

Prologo 
 
Cazzo è tradissimo!- esclamai cadendo dal letto mentre cercavo di vestirmi e mangiare contemporaneamente.Sono una sedicenne dai capelli castano chiaro e gli occhi verdi, abbatsanza alta e snella,bhe del carattere no si può dire molto, sono permalosa,scontrosa e pure lunatica,una come me è meglio perderla che trovarla.
Mi preparai alla velocità della luce e volai di sotto a salutare mamma.
Mi sarei dovuta trasferire da quel cafone,puzzolente di mio padre,non lo sopportavo già più ed ero a... a.... bhu non lo so non sono mai stata un asso in geografia,ne nelle altre materie,ma sorvoliamo. Comunque sia non lo sopportavo già più ed ero ancora molto lontana da lui figuriamoci quando saremo sotto lo stesso tetto.
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Cap 1
Stavo facendo un giro per vedere un po' dove stavo,sembrava un quartiere tranquillo. Mio padre aveva preso le valigie e portate nella mia stanza,che poi non era tanto mia,dovevo dividerla con una ragazza che stava lì con loro.
Da quello che ho capito mio padre e la nuova compagna,del quale non sapevo dell'esistenza, gestiscono una specie di casa famiglia.
Ero completamente immersa nei miei pensieri,stavo fantasticando su come mi avrebbe torturato o messo in imbarazzo quell'essere che chiamo padre,quando vidì una ragazza venirmi incontro correndo - Ehi scusa se ti disturbo hai visto un piccolo cagnolino,dal pelo lungo,castano correre da queste parti??- chiese preoccupata la ragazza -No è tuo???serve una mano a cercarlo??- risposi cercando di pormi gentile -Oh magari,comunque non è mio,mi è scappato sono la sua Dog-Sitter, e si chiama Hatchi- mi disse porgendomi un sorriso per poi riprendere un'espressione preoccupata e incominciare a correre nella ricerca dell'animale.
Cercammo in lungo e in largo,quando alla fine esauste ci rinunciammò.
-Dove vivi,tu sei nuova vero??- mi chiese lei con un sorriso che quasi quasi era il più grande mai visto -Bhe sì mi sono appena trasferita da mio padre e la sua ragazza,stiamo giusto dietro l'angolo,credo sia una casa famiglia o roba del genere- risposi io confusa - Oh ma allora tu sei la mia compagna di stanza, ciau io sono Erika e tu??- disse lei allargando ancora di più il sorriso e porgendomi la mano,che io afferrai al volo -Annalisa,piacere-

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


Eccomi col secondo capitolo,era pronto da un po' ma ammetto di essere pigra e non avevo voglia di postarlo.Recensite vi prego,me ne basta una per andare avanti cc:


Cap 2

*Driiiiin* Nell'udire quel suono alzai il braccio e scaraventai la sveglia a terra,mentre Erika si metteva il cuscino sulla testa. Quella ragazza era molto divertente,alta come me,aveva i capelli neri come la pece,ma aveva detto che voleva farli viola e gli occhi azzurri ghiaccio, aveva sempre un adorabile sorriso stampato sul volto,sembrava spensierata.Erika era l'unica ragazza che alloggiava in quella casa ,fino al mio arrivo e non so proprio come faceva a sopportare quella capra di mio padre,anzi diceva che le stava pure simpatico,bha i misteri della vita.
Si spalanco la porta facendo prendere un mezzo infarto,era la compagna di mio padre Caterina,ci ordinava di alzarci se no avremmo fatto tardi per il primo giorno di scuola e la cosa mi stava indifferente,non avevo voglia di ricominciare. Io e Erika ci alzammo a sincrono con la voglia di un bradipo in letargo (?) e andammo di sotto a fare colazione.Mio padre era già andato al lavoro per fortuna,così non lo incontrai. Quella casa era così grande e strana,non piaceva per niente. Il fatto che mio padre non stesse più on mia madre mi andava più che bene,ma non mi piaceva che l'avesse sostituita così,è difficile da accettare e mi manca la mia migliore amica,quella donna che mi aveva cresciuta meglio di chiunque altro.
Ci avviammo per la scuola,io ero appena al terzo anno mentre Erika era già al quarto,molto probabilmente ci saremmo viste solo a pranzo,il che non mi piaceva già. 
La prima ora avevo scienze,un modo bellissimo per iniziare l'anno calcolando il mio odio verso quella materia,anzi il mio odio verso la scuola in generale,per fortuna la campanello suonò e io mi avviai verso il mio armadietto a vedere nuovamente l'orario.
Mi si avvicinò un ragazzo alto,moro,probabilmente del quarto anno,aveva un ciuffo alto almeno sei centimetri,era pieno di tatuaggi e puzzava un po' di fumo - ehi sei la nuova amica di Erika vero?- mi disse con un accento leggermente straniero,comunque sia annuì lievemente e lui mi sorrise -io sono Zayn,piacere-disse porgendomi la mano che afferrai - maa tu parli o devo pregarti in ginocchio per farmi dire ocme ti chiami?- aggiunse facendomi notare che non avevo ancora spiccicato parola,io abbassai lo sguardo arrossendo - A-annalisa-dissi balbettando ancora imbarazzata - Lo sapevo volevo solo sentire la tua voce,Erika dice che è molto bella,ed ha ragione-mi rispose il moro facendomi sorridere. Andammo avanti a parlare,mi raccontò un po' di lui,della loro vita di com'era Erika,dei loro amici,Niall il divoratore di cibo,quello che aveva fatto licenziare Harry dalla panetteria in cui lavorava per avergli mangiato tutto senza pagare,andavano al quarto e terzo anno.Poi c'era Liam il ragazzo di Erika,quello più dolce e sensibile,insomma il più normale se non fosse per la strana fobia che ha per i cucchiai,cosa per il quale Louis lo prende sempre in giro.Loro sono del quarto e quinto anno,e poi c'era Josh,bhe lui era,l'incompreso,se ne stava tutto il tempo con le sue bacchette a battere il ritmo da qualche parte o con qualche ragazza,anche lui del quinto anno.
Suonò di nuovo la campanella,era segno di tornare in classe,mi presi al solito il posto in fondo,e notai che vicino a me c'era un ricciolo che dormiva,lo fissai un po' ridendo poi guardai il libro,nel vano tentativo di capire che cosa stesse dicendo la prof e quando mi rivoltai lo vidiche mi guardava -ma tu sei la nuova???Annalisa,giusto?- feci cenno di sì con la testa,e lui mi fece un sorrisone a 360° mostrando le sue bellissime fossette e illuminando gli occhi smeraldo,lì capì che quel ragazzo probabilmente era Harry,poi continuò -ehi fra un po' suona ti va di venire a pranzo con noi?-
-Certo,sto morenod di fame- gli risposì mettendomi una mano sulla pancia.
Non stava andando poi tanto male,insomma avevo già tre nuovi amici  e sembrava andasserò ad aumentare.
Harry sembrava un tipo apposto,ok lo ammetto un po' provolone,ma che ci potevo fare ci sapeva fare con le ragazze e non era per niente brutto anzi.
Mentre facevamo la strada per la mensa,parlammo un po' e i confesso che era contento di non essere più l'unico di terza nel gruppo e che si sentiva piuttosto solo prima,tutti erano in classe insieme a parte lui,ora aveva qualcuno con cui sclerare in classe o al quale raccontare i sogni che fa durante inglese.

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


Cap 3
 
-Ehi ragazzi lei è Annalisa!!!-esclamò Harry tutto convinto -Lo sappiamo- dissero in coro Zayn e Erika - e poi ti pare che non conosco la mia compagna di stanza??- aggiunse la ragazza guardando male il riccio,che aveva appena abbassato lo sguardo mentre passava la mano sinistra sul capo.
In quel momento mi sentivo osservata,non mi piaceva sentirmi osservata,Zayn mi aveva fatto posto per sedermi,e tutti mi guardavano male,soprattutto uno,mi squadrava dalla testa ai piedi con aria cattiva.Era davvero un bellissimo ragazzo,moro, con la frangia sulla destra,degli occhi azzurrissimi,quasi chiari come quelli di Erika,indossava una t-shirt a righe,dei pantaloni rossi e dei mocassini,sarebbe stato buffo se non avesse avuto quell'aria così perfida.Ad un tratto parlò -Sembri quasi una santa- disse guardandomi - non ti hanno descritto così- continuò con lo stesso sguardo,ma aggiugendo un sorrisetto quasi pauroso,io lo guardai interrogativa - cosa intendi scusa?- risposi -Bhe lo sai tuo padre dice ceh tua madre è solo una troia e tu non sei da meno,cos'è sei una di quelle che sembrano tanto casa e chiesa e alla fine sono delle vere e proprie troie?- disse con tono sempre più malefico e togliendosi quel sorrisetto,io lo guardai quasi piangendo e corsi in bagno.
Come aveva potuto,insomma era pur sempre mio padre,come aveva potuto dire una cosa del genere di sua figlia,e poi di mamma come aveva potuto infangarla così,che senso aveva,non ce l'aveva.Quanto avrei voluto tornarmene in Italia da lei,quando avei voluto andare lontana da lui da Caterina,da quel Louis,l'unico che sembrava odiarmi in quel tavolo,come avrei voluto che qust'incubo finisse,che mia madre mi svegliasse dicendomi che era solo un incubo,un terribile incubo. Ma non era così l'unica consolazione che riuscivo a trovare in quel momento fra tutte quelle lacrime era in quel maledetto taglierino dal quale ero dipendente ormai da un bel po'. 
Ad interrompere i miei pensieri e bloccare quella lama che stava per incidere il quarto taglio sul mio braccio fu Erika che mi stava cercando,io uscì dal bagno con le maniche della felpa fino alle punte delle mie dita.
-Ehi lo so Louis è un idiota,dovresti lasciarlo perdere,lui non sa niente di te,non avrebbe dovuto- io la guardai fredda e poi scoppiai di nuovo in lacrime -Non è per quello che ha detto lui,anche nell'altra scuola mi insultavano,è per quello che ha detto mio padre,è per quello che ha detto di mia madre- dissi - ti va di parlarne?-mi chiese guardandomi fissa negli occhi con uno sguardo rassicurante,io annui così lei mi porto fuori,in unposto più tranquillo,sotto un albero- Ci sedemmo e iniziai a raccontargli di quando mio padre,l'aveva tradita e di quando lei lo buttò fuori di casa,di quanto io lo avevo odiato e continuavo ad odiarlo per verci fatto tutto questo,fino a quando arrivai al motivo per cui sono qui -Più o meno due anni fa mia mamma si è ammalata,aveva un tumore al seno,le avevamo provate tutte,alla fine era distrutta,non ce la faceva più. Un mese fa mi ha lasciata da sola e quando gli assistenti sociali hanno socperto che ero sola,mi hanno mandata qui,senza permettermi di prendere una foto,un qualcosa di lei,giusto il minimo indispensabile- dissi con gli occhi gonfi mentre stringevo i pugni - e adesso dopo quello che quel mostro che devo chiamare padre ha detto non so con che coraggio tornerò da lui- Erika mi strinse,lei era l'unica che poteva capirmi sul serio,anche lei ne aveva passate,suo padre era morto sul lavoro,faceva il poliziotto,quando lei aveva solo quattro anni e sua madre pochi anni fa è rimasta uccisa in un incidente stradale.Da quel momento era sempre stata da Caterina e poco dopo era arrivat anche mio padre,era normale che gli dimostrasse almeno un po' di riconoscenza nei loro confronti. 
Andammo a casa non avevo voglia di uscire quel giorno,che come primo giorno faceva schifo. Zayn mi chiamò tutto il pomeriggio,ma non avevo voglia di rispondergli,non volevo parlare con nessuno.



Ecco il terzo capitolo fnalmente ho avuto casini col pc quindi c'ho messo un po' a caricarlo spero vi piaccia,buona lettura c:

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


Cap 4

Il giorno dopo alzarsi per andare a scuola fu pesante.
Mi chiusi in bagno,non ero riuscita a dormire tutta la notte,l'unica cosa che volevo fare era tagliarmi,così soddisfai la mia voglia.Per po andare a fare colazione come se niente fosse.
Io e Erika scappammo subito a scuola,per quanto poca voglia avessi di rivederli,per fortuna era tardi così andai diritta in classe,mi misi al solito banco in fondo a fissare fuori dalla finestra.
-Ehi piccola,tutto bene?- sentii una voce familiare venirmi da dietro,mi voltai e vidì Harry che mi sorrideva -Erika ci ha raccontato di tua madre.Mi dispiace per quello che è successo ieri,a volte Lou dovrebbe tenere a freno la lingua,sai non è cattivo,lui è il mio migliore amico lo conosco bene,è solo che a volte non so cosa gli prende,ma è una persona buona-io lo guardai malissimo,sbuffai e poi dissì -sai conosco qualcun altro che dovrebbe tenere a freno la lingua se non si vuole prendere una sgridata dalla prof- e poi mi voltai,mi dispiaceva aver risposto così al ragazzo,ma non avevo prorpio voglia.
Finita l'ora Harry si avvicinò -Non essere arrabbiata con me- e mi porse il  mignolo come un bambino,io sorrisi senza neanche accorgermene e gli diedi il mignolo -Any pace?- lo guardai un po' interrogativa e poi -Certo Hazza pace - dissi sorridendogli,mi ero rassegnata al fatto che era successo e che era meglio passare oltre.
Andai al mio armadietto e trovai Zayn ad aspettarmi -Noi ci incontriamo sempre qui?-chiesi,ormai serena -Così sono sicuro di incontrarti- disse guardandomi negli occhi,aveva degli occhi marroni scuro,meravigliosi,ti ci potevi perdere e un sorriso così rassicurante, poi si fece serio-Volevo dirti che ho parlato con Lou e si è pentito,ci dispiace per quello che è successo a tua madre,so che è recente- in quel momento capii che Erika non si sa fare gli affari suoi , poi il pakistano inizio a sbattere le ciglia,meglio di quelle di spongebob,e a fare labbruccio -Maa verrai a pranzo con noi oggi??Lou non dirà una parola giuro,lo castro se dice qualcosa- io lo guardai preoccupata per qualche istante -D'accordo,ma ti prego lascia in pace il tuo amico è evidente che non gli piaccio,lasciamo perdere- dissi fingendo un sorriso.
Così andammo alla mensa,al tavolo del giorno precedente vidi Niall e Harry che facevano una gara a chi mangia più Haribo (?), Erika e Liam che parlavano e ogni tanto si scambiavano un bacio,cioè si baciavano e ogni tanto scambiavano qualche parola,e poi c'era Lou con le cuffie nelle orecchio che farfugliava qualcosa con Harry riguardo a un certo Kevin. Mancava solo Josh ma immaginavo fosse con qualche ragazza,invece lo vidi arrivare addosso a Zayn dalle spalle, per poi salutarci e correre al tavolo a parlare con i ragazzi,noi lo seguimmo.
-Ragazzi che ne dite di formare un gruppo?- tutti lo guardarono male -Dai non sto scherzando c'è una gara canora,chi vince si prende un contratto discografico,è un sogno per voi lo so bene,e io potrei dimostrare a tutti che non sto buttando via il tempo a suonare la batteria ore e ore,dai ce la possiamo fare!- disse convinto Josh,mentre tutti erano scioccati -Ma hai qualche rotella fuori posto!!-disse Harry dopo aver elaborato ciò che l'amico gli aveva chiesto-E dai si tratta solo di cantare qualche canzone,Niall tu ne hai già scritta qualcuna,e poi avete delle bellissime voci,lo so vi conosco da quando andavamo alle medie,dai- tutti si guardarono e pensavano che fosse matto -Andata io ci sto!-  -Ecco il razionale del gruppo,dai Liam non possiamo farcela,lo sai sarebbe solo un umiliazione-arrivò il suono dell'acuta voce di Lou -Sì ma se partite così- contiuò deluso Josh- dopo un po' i ragazzi si convinserò,per la gioia del batterista,che corse in segreteria a prendere i moduli per iscriversi.
-Certo che è matto-disse guardandomi, non capivo perchè mi fissava sempre così,negli occhi,era sicuro di sè -Senti,ti andrebbe se domani,dopo scuola ci facessimo un giro io  e te,da qualche parte?- mi chiese dal nulla lui -Sì certo non vedo l'ora-
Il pomeriggio Erika doveva uscire con Liam così tornai a casa,ma dopo neanche cinque minuti arrivarono Niall e Harry per costringermi ad andare a fare da giudice alle loro solite gare -Vedi eravamo da queste parti e bhe Harry scommette che se mangiassimo un chilo di gelatine poi non riuscirei a batterlo in una gara di corsa,non è che potresti fare da giudice- mi chiese con un'espressione da pulce,che solo lui sa fare, io gli scoppiai a ridere in faccia ed accettaì.
Vidi i due partire a mangiare come dei matti e poi uscire per correre,il giro era semplice,bastava andare intorno alla casa e tornare al punto di partenza,il primo che arriva vince, ed ovviamente vinse Niall,solo uno come lui può mandare giù un chilo di gelatina e poi correre così.
-Ehi ragazzi ho ancora fame,taaanta fame- disse il biondo -Sai che novità-rispose Harry -Starbucks??- chiese l'irlandese guradandomi,quasi supplicandomi -D'accordo,non ci sono ancora mai stata-
Così passai il pomeriggio a ridere,per quanto quei due potessero essere coglioni,passarono l'intero pomeriggio a sfidarsi e ridere insieme.Possibile che quello scontroso e scorbutico di Louis sia loro amico sembra così diverso da loro,invece Zayn,bhe Zayn sì che mi capisci,sembra tanto un Bad Boy,ma in realtà è più dolce di un omino di pan di zenzero,anche se non mi piace lo zenzero.
Era ora di cena ormai,così tornai a casa,dove trovai mio padre in salone pronto a urlare -Dove sei stata?- -Fuori con amici- risposi sicura -Li conosco?- chiese compiaciuto del fatto che secondo lui per la prima volta stesse facendo il padre,o almeno ci provava -Papà sono qui da tre giorni,come fai a conoscerli?Comunque sì Niall e Harry- gli dissi per farlo stare zitto,lui fece un sorrisino antipatico,e andò in cucina -FRA DIECI MINUTI SI CENA!!!!! - sbraitò dalla cucina.Ok è ufficiale,odio quel'uomo.
Corsi di sopra non avevo,voglia di mangiare,ne tanto meno di parlare con lui. Dopo una quindicina di minuti sentì bussare e poi la porta si aprì, che senso ha bussare se poi apri senza il permesso ma vabbè -Vieni di sotto è pronta la cena- disse con tono autoritario mio padre -Non ho fame- risposi con sufficienza -Non ti ho chiesto se hai fame,ti ho detto di venire di sotto che c'è a cena- rispose ancora più incavolato di prima -E io ti ho detto che non ho fame e quindi non scendo okk??O forse ti devo fare lo spelling,scriverti una lettera,mandarti un piccione??- dissi piuttosto irritata,lui non ci vide più e sbattè la porta,urlando -Non ti ho chiesto tanto,solo di cenare con noi,ce lo devi dopo che ti abbiamo accolta in casa nostra!- -Cosa? Io non ci volevo neanche venire qui,lo sai.Io sarei rimasta in Italia,ma mi hanno obbligata- risposi arrabbiata -Potevi evitare di farti beccare neanche tua madre era così stupida,e battere lei in questo campo è come trovare una più troia di lei,complicato direi- disse urlando e cercando di stuzzicarmi,bhe ce la fece -Non nominare mamma,tu non sai niente di lei,non sai quanto le hai fatto male,non sai quanto lei abbia sofferto,non sai niente,non azzardarti più a dire il suo nome,a indicarla,ad accennare qualcosa riguardo lei..-mi fermai un secondo per poi ricominciare in lacrime -...io avrei voluto restare con lei non ci pensi- gli ulrai contro per poi sbattere la porta e chiudermi in bagno,dove incontrai la mia migliore amica,pronta a infliggermi un dolore fisico così lieve in confronto a quello che provavo mentalmente che la vista del sangue scorrere sul braccio fu l'unica cosa che mi fece rendere conto che ormai il taglio era più che profondo.
 


Eccomi tornata con il quarto,lo so ci ho messo un po' ad andare avanti ma non ho un pc,al momento sto usando quello della scuola...tornando al capitolo spero piaccia e che recensiate,il discorso è sempre quello a una recensione vado avanti c:

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


Cap 5
Oggi dovevo uscire con Zayn non vedevo l'ora,ma prima dovevo affrontare un'intera giornata di scuola,e non sapevo se ce l'avrei fatta,il braccio mi faceva ancora male dalla sera precedente e io ero totalmente depressa,ma sapevo che uno dei ragazzi mi avrebbe fatto ridere sicuramente.
Le ore passavano e io mi annoiavo,ok forse i ragazzi oggi non stavano bene,oppure storia faceva lo stesso effetto a tutti,il fatto che a pranzo li torvai tutti pimpanti a ridere e gridare al solito tavolo,mi fece sorridere.
Ehi ragazzi ci serve un nome- sentì dire da Josh mentre mi sedevo al fianco di Erika che si stava scervellando per trovare un nome che funzionasse, poi ad Harry arrivò un lampo di genio,cosa strana dato che sta mattina aveva dormito più profondamente del solito - Che ne dite di "One Direction"????suona bene- disse convinto,ai ragazzi piaceva da subito -Ed ecco a voi gli One Directioooon- disse Niall imitando la voce da presentatore e ci stava proprio bene,sembrava avessero tutti deciso,sarebbero stati gli One Direction.
-Sei pronta per oggi?- mi chiese convinto Zayn -Ehm.. non proprio- -Vas Happenin?Ti è presa la mania di parlare come Harry????- disse lui con una voce strana -ehm... sì-gli risposi sorridendo -Comuqnue non devi aver paura,ti voglio portare al parco,non è niente di male no?- io annuii e poi mi diressi verso Erika,per tornare a casa insieme.
-Allora che ti metti?- chiese per l'ennesima volta la ragazza- N O N  L O  S O !-scandii bene le lettere.
Così la mora si decise,mi scostò dall'armadio e fece lei. Prese una t-shirt bianca e un paio di jeans scuri,abbinati con delle all stars rosse - Risolto,ora truccati ed esci,non ti voglio vedere a casa prima delle 21- io la guardai sbuffando,ma alla fine accettai il compromesso -e poi stasera quando tornerai mi vedrai bionda con le punte multicolor,che ne dici????- disse lei entusiasta -Ma non volevi farti viola?- -E' un compromesso più che esaudiente con quello che dice Cate- io sbuffai nuovamente e mi affrettai a truccarmi.In men che non si dica sentii suonare il campanello e corsì di sotto prima che arrivi mio padre. -Ehi picc...-non lo lasciai finire che lo trascinai via da quella casa -Avevi voglia di uscire,vedo- disse il moro,ormai non più solo moro -Ti sei fatto il ciuffo biondo?- -Sì,è tosto?- -ehmmm... sìì certo però,ti sta bene- dissi sorridendogli.
Arrivammo al parco,era tutto così silenzioso,nessuno dei due fiatava,il che era strano visto che solitamente avevamo parecchio da parlare.Poi vide una gelateria e si illuminò peggio di Niall da Nando's -Ti va un gelato??- io non risposi,ma corsi verso la gelateria seguita da Zayn.
-Che gusto??- -Uhmmm... Cioccolato,tu??- -Bhe vaniglia, non si può prendere il cioccolato senza la vaniglia- mi rispose con tono sapiente,nonostante fosse più che consapevole di non avere alba di cosa stesse dicendo. Prendemmo il gelato e iniziammo a ridere.
Lui prese le vaniglia con il dito e me la mise sul naso -L'ho detto io che non va il cioccolato senza vaniglia- disse con aria di sfida,così presi il cioccolato e glielo spalmai sull'orecchio -hai proprio ragione provalo anche tu- risposi sarcastica. Rincominciammo a ridere e giocare come due bambini finche sfiniti non ci fermammo ad una panchina -Basta,non ce la faccio più a correre- disse lui -visto cosa fa il fumo- risposi facendogli l'occhiolino.
Lui mi si avvicinò sempre di più,con un indice mi scostò una ciocca di capelli dal viso,si avvicinò ancora,non c'era più spazio tra i nostri nasi,le labbra erano troppo vicine.Mi scansai bruscamente rimanendo graffiata sul collo.
Tornammo a casa,Zayn non disse una parola per tutto il viaggio,davanti casa mi salutò con la mano e non mandò neanche uno dei suoi messaggini di buona notte.L'avevo ferito?Non volevo litgare proprio con lui.



Eccomi lo so che non caricaco niente da parecchio,ma sono stata impegnata con un altra fanfiction si chiama "Siamo qualcosa che sarebbe nato dovunque e comunque" la scrivo con una mia amica StepTheBest ed è caricata su entrambi i profili,se vi va passate a dare un occhiata,e recensite,recensite,recensite altrimenti come faccio a sapere se piace?????? Spero di tornare prsto con il sesto capitolo

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