Freedom Fighter

di WheresIzzy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** On the road ***
Capitolo 2: *** Dream On ***
Capitolo 3: *** sweet emotion ***



Capitolo 1
*** On the road ***


Disclaimer: i personaggi di cui si parla in questa storia non mi appartengono (purtroppo), solo Alice e Nancy sono frutto della mia fantasia, la fanfiction non è scritta a scopo di lucro.
Ora vi lascio alla lettura...

Quella mattina faceva caldissimo, ''Il prossimo che viene a chiedermi se ho caldo giuro che lo prendo a calci in culo'' penso tra sé e sé Alice mentre camminava su e giù per le strade affollate di Los Angeles, stava aspettando Nancy la sua migliore amica.

Entrò in ad un negozio di bigiotteria e, mentre si provava un paio di orecchini, osservò la sua immagine riflessa in uno dei numerosi specchi presenti, era alta, magra con la pelle pallida e le guance naturalmente rosse, i capelli rosa avevano iniziato a stingere e stavano ritornando ad un biondo artificiale davvero bruttissimo, la ragazza si appuntò mentalmente che aveva bisogno di una tinta al più presto.

Dopo pochi minuti Alice uscì ma non andò molto lontano, si infilò infatti nel negozio accanto che vendeva vinili e strumenti musicali, si diresse immediatamente verso la sezione ''Hard Rock/Rock n' Roll'' prese in mano un vecchio album di David Bowie, suo cantante preferito sin dall'infanzia ''The return of the Thin White Duke, throwing darts in lovers' eyes...'' così cantava l'uomo delle stelle in Station to Station, canzone che dava il titolo all'album.

 

''Quello è passato di moda da un pezzo'' commentò acidamente un ragazzo tutto in tiro secondo la moda del momento che cercava di farsi figo osservando le chitarre con l'aria di che ne capisce davvero tanto. Era alto e vestito secondo la moda degli anni 80: pantaloni a vita alta e sneakers.

 

Alice lo ignorò, aveva cose più importanti da fare che dare retta ad un ragazzino patito dei Beach Boys, anzi si chiedeva come facessero certi scempi della musica ad essere ancora in circolazione, infastidita dall'incontro con il tipo andò alla cassa e sborsò i 4 dollari e 50 per Lust For Life di Iggy Pop, era indecisa se aggiungerci anche God Save the Queen dei Sex Pistols ma avendo i soldi contati lasciò perdere, dopotutto il punk la stufava in fretta, era un genere relativamente nuovo in quegli anni e Alice era infastidita di come tutti si fossero dimenticati all'improvviso del buon vecchio rock n roll.

 

''ALIIIIIIIIIICEEEEEE!'' Sentì una voce familiare che la chiamava ''Nancy! Finalmente, stavo per chiamare gli sbirri, pensavo ti avessero rapito!'' scherzò la ragazza mostrando trionfante l'acquisto all'amica che quasi la ignorò. Nancy sembrava una bambolina di porcellana con i suoi occhi verdi, i capelli ricci e rossi, le lentiggini sparse sul viso e sulle spalle, era tosta anche se a prima vista sembrava timida e prudente, riusciva a non farsi mai mettere in ombra da Alice che, seppur meno bella, era una personalità più estroversa, appariscente e trasgressiva.

 

''Allora?'' chiese Alice accendendosi una sigaretta cercando di mascherare il nervosismo nella sua voce. ''Beh mi sono picchiata con tre tipi alti 2 metri e mezzo, ho fatto una mezza promessa mica tanto casta all'organizzatore e...'' invece di finire la frase tirò fuori dalla borsa a tracolla due pezzetti di carta, Alice lanciò un urlo da frantumare i vetri, gli altri clienti del negozio la fissavano come se le fosse spuntata una seconda testa, ma a lei non importava, aveva QUEL pezzetto di carta. ''E come può un foglietto poco più grande di un francobollo far urlare una ragazza dalla gioia?'' avrebbe potuto chiedersi qualcuno. Beh diciamo che se sul suddetto pezzo di carta c'era scritto ''AEROSMITH- PERMANENT VACATION TOUR 1988- COSTA MESA (CA)- PACIFIC AMPHITHEATRE'' è piuttosto comprensibile il perchè Alice avesse frantumato i timpani a metà della West Coast. Ce l'aveva fatta, li avrebbe visti. Nancy la guardò e non riuscì più a trattenere le lacrime, scoppiando a piangere seguita a ruota dall'amica.

 

 

Due ore dopo, di fronte a una tazza di caffè freddo e a una birra ghiacciata riuscirono a ragionare un po' più chiaramente.

''Ancora non ci credo'' esclamò Nancy

''Naaaah non dirlo a me'' replicò l'amica

''Allora, il giorno del concerto prendiamo il treno fino a Costa Mesa a mezzogiorno, andiamo direttamente al palazzetto e ci cambiamo nei bagni''

''Nancy sei un fottutissimo genio, ora ne ho la conferma!'' commentò Alice soddisfatta.

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Capitolo 2
*** Dream On ***


Nuovo capitolo, per ora niente di interessante, i ragazzi arrivano nel prossimo, spero vi piaccia :D

''Hardesty vuoi stare attenta?''

''Scusi prof.'' Replicò Alice nervosa, non ne poteva più, mancavano 3 ore, 3 lunghissime strazianti ore ma poi sarebbe uscita di lì e avrebbe preso il treno che l' avrebbe portata verso il suo sogno...

 

Steven si avvicinò a lei, le accarezzò i capelli, la guardò negli occhi prima che Alice gli infilasse una mano nei pantaloni e...

 

''Hardesty! Sono stufa di parlare a vanvera, se non vuoi ascoltare quella è la porta!''

''Grazie a Dio, non aspettavo altro!'' E così dicendo prese la borsa e uscì dall'aula mentre i suoi compagni si scambiavano occhiate, dopotutto erano abituati ai comportamenti di Alice, la quale non fece in tempo a chiudere la porta che li sentì sparlare su di lei prima che la ''rompicoglioni'' gli ordinasse di tacere.

 

Scese giù in cortile e si accese una sigaretta per cercare di sbollire un po' la rabbia.

''Alice era ora, pensavo avessi deciso di fare la brava e non farti sbattere fuori nemmeno oggi!Chi hai fatto incazzare sta volta?'' si girò verso la ragazza alta con i capelli castani e ricci che aveva appena parlato: Savannah, la conosceva dai tempi delle elementari, addirittura da più tempo di Nancy, anche se si erano un po' perse di vista nel corso degli anni, facevano sempre volentieri una chiacchierata quando entrambe venivano cacciate dalle aule. Era una ragazza simpatica ma un po' logorroica, a scuola era decisamente popolare poiché l'aveva data a tutti, al contrario di Alice che si era autodichiarata una sfigata e parlava solo con chi reputava suo amico.

''La Richards'' commentò laconica Alice

''E ti pareva! Come te la passi?'' E senza aspettare la risposta continuò ''Ho sentito che vai a vedere gli Aerosmith oggi! Che fortuna!'' disse Savannah

''Eh già ancora non mi sembra vero, a proposito ho incontrato Carrie, riporto testualmente cosa mi ha fatto promettere di dirti:<>''

''E ti pareva, sta stronza, non deve neanche fare i corsi di recupero, è passata in tutte le materie... ''.

Carrie era la migliore amica/nemica di Savannah, alternavano periodi di amore a periodi di odio profondo e non la smettevano mai di punzecchiarsi...

DRIIIIIN. La campana dell'intervallo rimbombò in tutta la scuola e uno sciame di ragazzi si riversò nel cortile, tra cui Nancy.

Mentre la rossa blaterava eccitata Alice osservò i gruppetti di ragazzi: c'erano i punk, con creste altissime e spille da balia usate come piercing, gli skaters coi loro abiti xxl, i fighetti tutti alla moda circondati da ragazze, i tossici che si appartavano nell'angolo per farsi la dose e i motociclisti con giacche da far invidia a John Travolta in Grease, però con le braccia coperte da tatuaggi e i capelli lisciati all'indietro.

 

Alice annuì convinta, fingendo di ascoltare l'amica: era troppo agitata per tenere la concentrazione pressocchè su ogni cosa, così allungò una Camel Light a Nancy, di solito lei fumava Chesterfield oppure Winston ma quella volta aveva le Camel in borsa, se la rossa fumava stava zitta, o comunque parlava di meno, semplice, logico ed efficace. La campana di fine intervallo arrivò presto, troppo presto, la ragazza dai capelli rosa salutò l'amica, comprò la solita 7Up al bar della scuola e si avviò verso l'aula 104, fermandosi prima all'armadietto per prendere i libri e il pacchetto delle sue amate Chesterfield Rosse, entrò nella classe mentre tutti la fissavano, era vestita normale quel giorno! Maglietta dei Ramones un po' tagliuzzata, shorts bianchi e anfibi Doc Martens rossi, certo le si vedevano un po' i tatuaggi sulle braccia ma non era mica una tragedia!

Le due ore successive furono le più lunghe della sua vita, continuava a guardare fuori dalla finestra canticchiando Dream On ''Steven hai proprio ragione, non bisogna mai smettere di sognare, prima o poi vedremo realizzati i nostri desideri, magari non tutti, ma ogni tanto una botta di culo arriva...'' pensò.

L'autobus si fermò davanti al vialetto della villetta dove abitava, non era certo una megavilla di Beverly Hills ma nemmeno una catapecchia, una casa dignitosa, serviva a scaricare la coscienza dei genitori di Alice, i quali compensavano con i soldi il fatto che fossero sempre assenti. La ragazza salutò Danny, suo fratello di 13 anni e il suo cane Jodie, l'unico essere vivente che la capiva davvero, lanciò la borsa sul divano, corse in camera a cambiarsi e portò giù lo zaino con i vestiti per il concerto, oltre che una trousse con matita, eyeliner, l'immancabile ombretto nero, fondotinta, cipria e due rossetti uno neutro e l'altro rosso fuoco, avrebbe deciso sul momento quale mettere, il rosso era da groupie, e lei non voleva sembrare una groupie giusto? Non ne era sicura, scosse la testa cercando di scacciare via il pensiero.

Si fece aiutare dal fratellino teppista a fare la tinta, rifece il biondo e mise il blu sulle punte: l'effetto le piacque abbastanza, calzava a pennello con i suoi occhi azzurro chiaro anche se rimaneva convinta che il colore più adatto per lei fosse il nero.

 

Dopo mezz'ora, un hot dog e una lattina di birra sentì Nancy suonare il campanello, corse fuori con lo zaino, prima ovviamente salutò Jodie e Danny, raccomandò alla piccola peste di non fare vaccate mentre lei era via e saltò nella macchina dell'amica, sul cui sedile posteriore stava seduto Dean, il ragazzo di Nancy, Alice lo odiava davvero, era uno dei motociclisti: alto, muscoloso con i capelli castani e gli occhi verde scuro, faceva sempre lo stronzo con tutti, neanche fosse una rockstar! Alice non capiva come mai Nancy lo lasciasse comandare, forse non era così diversa dalle altre dopotutto...


Spazio autrice: wooooah sono già al secondo capitolo, e io che non credevo nemmeno di avere il coraggio di pubblicarla *//* ragazzi le recensioni sono sempre ben accette, anche se critiche. Non siate timidi, non mangio mica nessuno :D

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Capitolo 3
*** sweet emotion ***


La campagna californiana scorreva velocemente davanti agli occhi delle due ragazze, fieno, mucche, fieno, ancora mucche e ogni tanto una fattoria sparsa qua e la.

''Stazione di Costa Mesa'' Annunciò la voce squillante del capotreno, Alice e Nancy si precipitarono giù prima che si chiudessero le porte, presero un taxi al volo e si fecero portare al Pacific Amphitheatre.

Fuori dal palazzetto c'era già una piccola folla di persone con striscioni, magliette della band e,nonostante il caldo, tanti indossavano una bandana o una sciarpa annodata attorno al polso. Alice e l'amica si avviarono verso l'entrata dicendo alla sicurezza di dover usare il bagno. Una volta entrate dentro si cambiarono: Nancy indossò una canotta bianca con delle spille sopra, tagliata sulla schiena, un bracciale di pelle nera, pantaloni di pelle rossa e ballerine nere, Alice una t-shirt nera con la scritta ''We don't need no education'' tratta dalla celebre canzone dei Pink Floyd, una volta aveva avuto le maniche poi ad Alice era capitata in mano la solita forbice... Beh potete immaginare le sofferenze della povera maglietta, a completare l'outfit c'erano un paio di collant nere con sopra shorts strappati di jeans e All Star nere su cui aveva disegnato il logo degli Aerosmith con lo sbianchetto, si misero entrambe il trucco nero ma mentre Nancy scelse un lucidalabbra fuxia, l'amica osò un po' di più e scelse il rossetto rosso.

 

Due ore più tardi i fan avevano affollato gli spalti del Pacific Amphitheatre e chiacchieravano ansiosamente, Alice e Nancy, posizionate tra le prime file, accesero quella che probabilmente era la millesima sigaretta della giornata e attesero pazientemente. La loro attesa fu premiata, infatti pochi minuti dopo entrò la band di supporto, i Guns N' Roses, cinque ragazzi che stavano spopolando su MTV. Un giorno le era capitato di vedere un loro video; si, erano bravi, avevano grande personalità, specialmente il cantante dai capelli rossi e il chitarrista dai capelli neri che sembrava essere timidissimo, ma lei li trovava troppo esibizionisti.

La carica della band sul palco le fece cambiare idea e in men che non si dica il gruppo aveva ringraziato, si era preso gli applausi che meritava, ora era il momento che entrassero LORO...

 

Le luci si abbassarono, il telone con il logo della band che copriva il palco venne fatto calare molto lentamente, con una lentezza snervante, tanto che Alice pensò di impazzire, arrivato a metà del percorso venne fatto cadere definitivamente ed entrò Joey, poi Tom, poi Brad, i tre vennero accolti da un applauso scrosciante, quando Joe fece la sua comparsa l'intero palazzetto urlò, tra cui Nancy che se si fosse sporta ancora un po' sarebbe volata di sotto... Alice non fece in tempo a finire il pensiero che comparse Lui, Steven, immenso, bellissimo, inondava il palco di una luce propria. La ragazza non ci poteva credere, il suo cervello non riusciva a metabolizzare l'immagine che le si era posta davanti: i lunghi capelli scuri, gli occhi profondi, il naso perfetto e le labbra... Dio avrebbe ucciso per poter baciare quelle labbra almeno una volta, era vestito con una maglietta coloratissima e un paio di pantaloni neri, l'urlo del pubblico fu tale che il tetto sembrava sul punto di crollare per il rumore. Steven sorridendo soddisfatto, legò una sciarpa beige e blu al microfono e iniziò a cantare Dude looks like a lady, la sua voce era così bella e cristallina che Alice durante Angel scoppiò a piangere e notò che molti del pubblico avevano fatto lo stesso.

L'esibizione terminò troppo in fretta, dopo due ore e diversi bis, con Cry me a river, la band si abbracciò, ringraziò il pubblico e uscì, diretta verso i camerini, Alice li guardò svanire davanti ai suoi occhi mentre lacrime di gioia e tristezza le solcavano le guance.

 

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spazio autrice: yeeeeeee sono tornata!! caramelle gratis per tutti!

okay, torniamo seri, lo so, sono stata assente per un periodo vergognoso ma ero un po' nei casini con la scuola, insufficenze ecc... ma tanto non vi interessa vero? >.<

 

l'altro capitolo è già scritto a metà. dopotutto le ore di matematica servono a qualcosa! :P

ringrazio i (pochi ma fedeli) recensori e i lettori silenziosi, I love you all <3

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