And why so serious?

di stormborn_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Little Lion Man ***
Capitolo 2: *** 1 - The cold in you ***



Capitolo 1
*** Prologo - Little Lion Man ***


Keeran si era sempre chiesto perché fosse stato abbandonato, perché fosse stato scaricato tra le braccia dei nemici. I Lannister.
- Il Drago e il Leone non potranno mai avere uno scontro alla pari -, gli disse un giorno Ethelweard, che era divenuto per lui un padre, la luce che l'aveva aiutato a fiorire, a rinascere da quel suo dolore costante.
- Specialmente se sei tu quel Drago, figlio mio -.
Con delicatezza gli aveva scompigliato i capelli, mentre si avvicinava a loro anche il piccolo Willem, voglioso di stare con quel fratello più grande, diventato per lui come un mito da seguire. Keeran lo prese in braccio, mentre il padre di entrambi, li guardava con amore e gioia. Mai avrebbe potuto sperare di avere con sé tanta forza e potere, perché era questo ciò che vedeva nei suoi ragazzi.
Keeran gli era stato affidato da sua madre, Rhaella, con l'intento di portarlo in salvo, di tenerlo lontano dalla pazzia, sempre più costante del padre.
- Ti prego, salvalo. Tienilo al sicuro, con te, sotto il tuo tetto. Sarà tuo figlio, trattalo come tale ma ti prego, non farlo tornare in nessun modo ad Approdo, tienilo stretto a te -.
Ethelweard ancora ricordava la sofferenza che aveva sentito risuonare in quella voce, così addolorata, così flebile, così debole, come il corpo della donna, che da lì a poco si tolse la vita, stremata dalla forza del Drago. E a soli ventitré anni, il Lord di Castel Granito si era ritrovato con un neonato in fasce tra le braccia, che gli sorrideva felice, così ingenuo e senza difese, che non sapeva ancora quanto la vita gli avrebbe fatto pagare quel suo sorriso.
L’uomo guardò di nuovo i suoi ragazzi. Keeran, la tenacia, la forza fatta persona, vedeva in lui crescere, giorno dopo giorno, il fuoco del Drago e con lui, il suo uovo di Drago cominciava a scalpitare, pronto a rompere quel guscio, per portare distruzione e terrore.
Willem, il potere, il coraggio e la regalità: tutto in solo bambino. Era lui che avrebbe regnato su Castel Granito e tutte le terre dei Lannister, una volta che lui sarebbe passato a miglior vita: tutti lo sapevano, tutti lo avrebbero accettato.
- Tu sei figlio del Caos e solo gli Dei sanno quanto porterai in alto il tuo nome, tra la distruzione, il fuoco e il sangue -, continuò a dire il Re, cercando di leggere nei profondi occhi di suo figlio.
Quest’ultimi, fatti di acquamarina, di rimando lo osservarono, senza tradire nessun'emozione, anche se sapeva, in cuor suo, che un giorno lui sarebbe divenuto ciò che il padre aveva profetizzato. Sorrise, di un sorriso non congeniale alla spensieratezza e all'ingenuità che un bambino dovrebbe avere. Tutt'altro, fu un sorriso meditato ed intelligente, al quale il padre rimase interdetto. Ma non disse nulla, non proferì parola, preferendo ai discorsi i pensieri e la meditazione.
- Keeran, da te voglio un giuramento. Quando la tempesta arriverà, te dovrai proteggere Willem e tutti i miei figli, come se nelle vostre vene, scorresse lo stesso prezioso sangue. Prenderai ciò che è tuo di diritto, con il ferro e non con l'oro e mi renderai fiero di te e del nome che porti -.
Le parole erano pesanti, pieni di responsabilità, per quel ragazzino, che già sapeva di dover crescere, prima del tempo. Era scritto nel suo destino.
Ethelweard gli mise le possenti mani sulle spalle, scrollandolo appena, mentre Willem si divincolava da quello strano abbraccio, a cui non era sicuro di voler partecipare.
- Eppure non dovrai mai tornare ad Approdo del Re, fin quando tuo fratello non passerà all’aldilà. La tua casa sarà fino ad allora Castel Granito -, aggiunse con voce autoritaria, una voce che non ammetteva discussioni al riguardo.
Keeran si sentì fiero ed orgoglioso, di avere un padre come Lord Lannister, che riponeva tutta la sua fiducia su di lui e su quello che la sua vera famiglia gli aveva lasciato nelle vene. Quella casata con cui non aveva più nulla a spartire, se non un giorno, il Trono di Spade da reclamare.
- Quando la notte sarà buia e piena d'orrori, padre io sarò qui, al vostro fianco, con la mia spada, il mio cuore e il mio sangue -.
E fu con quel giuramento, quel patto stipulato con Ethelweard, che Keeran si unì a doppio filo alla casata Lannister.


 ≈ note.
 
L'ambientazione e i luoghi sono gli stessi che sono usciti dalla favolosa mente di Martin. 
Tutti i personaggi, invece, sono frutto della mia fantasia. Le vicende narrate si svolgono anni prima dall'ascesa al trono di Robert Baratheon e dallo sterminio della nobile casata Targaryen.

 
Per chiarire meglio il quadro della situazione:
1) Sul trono di Spade, al momento, si trova il fratello maggiore di Keeran, Artherys Targaryen.
2) Rhaella Targaryen ed Ethelweard Lannister erano amanti. Per questo motivo, fidandosi ciecamente dell'uomo, Rhaella affida al Lannister il piccolo Keeran, per portarlo in salvo dalla pazzia del padre.
3) Quando Keeran ha 6 anni, nasce il primo figlio di Ethelweard: Willem Lannister, che diventerà per lui come un vero e proprio fratello.
4) Il titolo della storia è "And why so serious?", in quanto il personaggio di Keeran (si capirà andando avanti), è ispirato al personaggio di "The Joker", di Batman. Per questo, spesso, troverete delle citazioni provenienti direttamente dai film o dai fumetti.

 
Detto ciò, spero che vi piaccia, che risultino comprensibili le dinamiche e che commentiate in tanti, con consigli per migliorare :)
mery.

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Capitolo 2
*** 1 - The cold in you ***


Se c'era una persona che sapeva toccare le corde più nascoste del suo essere, gli angoli più bui del suo cuore, di certo quella era Patricia Lannister. Fin da piccolo, Keeran si era abituato a guardarla dormire, nella sua bella culla, adornata con filamenti dorati, su un candido sfondo bianco, con le sue manine chiuse a pugnetto, lì dove il mondo non poteva disturbarla, dove le paure non potevano arrivare, mentre i suoi occhi azzurri si chiudevano, per trasferirsi in un mondo di sogno.
Crescendo, Patricia era divenuta la sua confidente, la sua miglior amica, la presenza costante della sua vita ed ogni volta che Keeran scorgeva i suoi capelli color del grano, sentiva una strana sensazione, a livello dello stomaco. Una sensazione mai provata una sensazione che avrebbe potuto cambiarlo ma forse non ebbe mai la forza di riprovarla ancora.
In fondo, era una donna, Patricia Lannister, sorella di quell’uomo che l’aveva accolto in casa, come un figlio di sangue. Una donna che non andava toccata. Una donna che non avrebbe dovuto degnare di uno sguardo pieno di aspettative e malizia, quale era il suo. Una donna che non sarebbe mai potuta essere sua.
 
L'ampio cortile del castello dei Lannister era curato nei minimi particolari, la vegetazione era florida, seppur il freddo fosse arrivato anche lì, le colonne in marmo bianco erano ricoperte interamente dall'edera scura, che avida di spazio, camminava lungo essa, per arrivare sempre più in alto.
Due figure, in mezzo a questo paradiso terrestre, si rincorrevano, spensierati di quel loro momento felice, lontano dai problemi di guerra, dai problemi politici, da tutto ciò che vi era oltre le mura.
- Keeran, smettila. Ti ordino di fermarti -, urlò divertita Patricia, mentre correva davanti al ragazzo, per non farsi prendere.
Dal canto suo, Keeran corse ancora più forte, per raggiungerla, afferrarla e portarla poi a terra, sotto il suo peso, cercando di non farle troppo male. La guardò per qualche istante, mentre i loro nasi si sfioravano e i grandi occhi di Patricia si dilatarono appena, stupita da quel cambio di situazione.
- Cos'è, hai paura del Drago, Patricia? -, gli chiese insolentemente, mentre un sorrisetto si faceva largo sul suo viso. Era fatto così, il mettere a disagio le persone, lo faceva sentire stranamente a suo agio e lo rendeva allegro.
Patricia socchiuse gli occhi, beandosi per qualche secondo, dei caldi raggi che erano riusciti a sfuggire alla protezione delle enormi nuvole di cui il cielo era formato.
- Io non ho paura di nulla, specialmente di te  -, rispose la ragazza, deglutendo impercettibilmente, mentre riapriva gli occhi, pian piano. Ciò che si ritrovò di fronte la fece sobbalzare appena, sotto il corpo del ragazzo. Gli occhi di Keeran divampavano del fuoco che aveva nelle vene, erano pieni di desideri inappagati e di passione sopita. E la cosa, stranamente, non la mise a disagio ma al contrario, si sentì lusingata, mentre cominciava a sudare, per il calore che il suo corpo aveva cominciato a sprigionare.
Keeran si abbassò verso l'incavo della sua spalla, strofinando appena il naso contro la sua delicata pelle.
 - Allora perché scappi da me? -, sussurrò con voce roca, al suo orecchio, mentre un caldo afoso cominciò a smuoversi dal suo basso ventre, fino a salire, lungo tutte le vene, scuotendo tutte le terminazioni nervose del suo corpo. Scese lungo il suo collo candido e così puro, ne seguì l'andamento con le labbra un po' ruvide e screpolate dal freddo. Si passò la lingua su di esse e poi le dischiuse, facendo fuoriuscire un respiro caldo che a contatto con la sua pelle, sembrava provocare un incendio.
Patricia, in preda al suo istinto, che aveva deciso di guidarla in quella situazione così nuova per lei, accantonò la sua mente per quegli istanti di passione, gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo, andando a far combaciare le proprie labbra a quelle del ragazzo, muovendosi sopra di esse con foga ed impazienza, non sapendo bene cosa fare o aspettarsi di rimando. La sue dita si legarono ben salde ai biondi capelli del ragazzo, così da poterlo tenere fermo contro di sé, per continuare a provare quella sensazione di vita pura, mentre quel bacio li divorava.
La mano di Keeran, più esperta di quanto Patricia si sarebbe mai aspettata, scivolò lungo il suo fianco, andando a muoversi in basso, lì dove la ragazza si sentiva più calda in quel momento. Si muoveva veloce, sopra le ampie balze del vestito azzurro che indossava, cercando di passarvi oltre, per arrivare sempre più in basso, sempre più vicino al luogo  del non ritorno. Perché lo sapeva Patricia che, se le sue mani fossero arrivate ad esplorare quella parte di sé, dove il suo desiderio divampava in quel momento, non sarebbe riuscita a fermarlo. Ma avrebbe desiderato di più. Sempre di più.
E fu proprio quella mano che la risvegliò dal torpore e dall'assuefazione di quel torbido bacio. Un solido schiaffo venne assestato sulla guancia di Keeran, mentre lui si staccava da lei velocemente, sulle prime stordito, per poi ridere senza freni, né limiti.
Patricia, inviperita e tutta rossa in viso, fece per dargliene un altro ma lui questa volta fu di riflessi più veloci e allontanò facilmente il suo braccio, sventando il colpo. Scosse la testa, mentre con un dito andava a chiudere la bocca della ragazza e la sua espressione tornava ad essere dura e severa.
- Patricia, ti sembra questo il modo di comportarsi di una Lady? -, le chiese, rimanendo sulle prime serio, andando ad intrappolare gli occhi di lei nel suo sguardo profondo, senza vergogna.
Rimasero così per qualche secondo, fin quando Keeran si lasciò andare ad un altra risata fragorosa.
La ragazza non ci pensò due volte, dischiuse le labbra e addentò il dito del Drago, così forte che il ragazzo dovette rotolarsi di lato, lasciandola libera di muoversi, sbalordito, mentre la pelle cominciava a pulsargli, sotto i segni dei denti. La bionda si alzò di scatto, sistemandosi appena il vestito stropicciato e tutta impettita, si incamminò verso l'ingresso del castello.
Keeran rimase lì, a guardarla camminare via, con il dito in bocca, cercando di lenire il dolore mentre un sorriso, che parve una smorfia, si dipinse sul suo viso.
- Questa donna è una furia e solo gli Dei sanno quanto mi piace domare le furie -.
E solo gli Dei sapevano quanto si stesse sbagliando in quel momento e quanto i ruoli si sarebbero invertiti in futuro.


note.

Bene, eccoci qua al secondo capitolo della storia di Keeran Targaryen in Lannister XD
Come avrete senza dubbio capito, sono passati svariati anni, dal giuramento fatto a Ethelweard Lannister, quasi una decina. Ormai Keeran è cresciuto, è maturato, è un bel ragazzo e non ha problemi ad ammetterlo. E' un ragazzo che ha avuto già le sue esperienze, di qualsiasi tipo, specialmente con donne, di ogni rango. Solo che ora il suo desiderio si concentra sulla sorellina di Ethelweard, più piccola di lui di appena quattro anni. 
Per precisare, ho deciso di narrare la storia di Keeran, attraverso questi "flashback", tralasciando anche anni e anni, tra un pezzo ed un altro, tutto per far concentrare l'attenzione sui momenti più importanti della sua vita.
Detto ciò, spero vi sia piaciuto questo capitolo e cos'altro? Spero commentiate, così anche da capire i vostri gusti a riguardo, per regolarmi sul fatto di continuare o meno la storia.
mery.

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