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di CiastinBieberSwag
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Salve,mi presento © ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***



Capitolo 1
*** Salve,mi presento © ***


Salve mi chiamo Elena e sono Italiana,fortunatamente.
I miei genitori sono canadesi e io odio quel paese,spero di non andarci mai.
Perchè lo odio? A beh,non mi ispira per niente,boh non mi attira e poi quella foglia rossa...vabbè dai lasciamo perdere il Canada.
Ho 17 anni e sono nata il 7 Marzo del 1994 a Napoli.
Si sono napoletana e sono fiera di esserlo.
Amo la musica,è il mio rifugio suono la chitarra e il pianoforte,non mi piacciono i tacchi alti e ne le gonne corte,una tuta un paio di converse e sono apposto.
Adesso vi chiederete e il principe azzurro?
Beh sì,il principe azzurro è andato a farsi fottere.
Ciò non vuol dire che non sono mai stata innamorata di qualcuno,sì lo sono stata per un anno,anzi lo sono ancora,ma diciamo che non gli do più tanto peso,si vive una sola volta e io voglio vivere bene.
Alla fine i buoni ci rimettono sempre,si occhei non esistono le favole e ne il per sempre,però a volte sono le uniche cose che ti danno forza.
Ho saputo ricevere e dare amore, non mi sono mai tirata indietro. E ne porto i segni addosso.
Vivo in un mondo dove ormai tutti vanno via e nessuno resta,dove tutti fanno cazzate per provare emozioni nuove.
Chi beve,chi fuma e vi chiederete io che ho fatto,giusto?
Bene non sono una santa,nessuno lo è su questo fottuto mondo,ma vi giuro che non ho mai toccato una sigaretta e una bottiglia di alcool in vita mia, sapete cosa dico quando mi offrono questo? No Grazie,preferisco pane e nutella.
Non ho molti amici,sono un pò scontrosa,non mi piace dire i fatti miei o almeno non mi piacciono le persone che mi stanno intorno,ancora non ho trovato una persona affidabile capace di restare al mio fianco, ormai lo chiamata "Missione Impossibile".
Ho sofferto molto,molte persone sono andate via e diciamo che mi hanno rimasta sola.
Ebbè si,poi c'è lui,lui che deve ricevere un premio Oscar per tutte le lacrime che mi ha fatto buttare.
Però si dice che se non uccide fortifica e io penso di essermi fortificata abbastanza.
Vi chiederete se ho un idolo e io vi dirò di no,non c'è l'ho.
Non ho ancora trovato qualcuno con un sorriso meraviglioso capace di trasformarmi la giornata,qualcuno che mi faccia venire i brividi,qualcuno che mi faccia emozionare.
Sembra strano però è così.
Io sono così,dicono che chi riesce e a capirmi sia un genio.
Bha,io mi capisco.
Evviva sono un genio. . . 

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


. . .sì,forse sono un genio,un genio che non riesce a dare alla propria vita una bella svolta decisiva per mettere fine a tutta sta tristezza. Non rimpiango niente,o forse sì,una cosa sì,rimpiango di essere nata con poche dita medie,a volte me ne servono più di due. Il mio colore preferito è il viola,non so mi da sicurezza. Mi piace andare a scuola,ma solo perchè così sto lontana da casa mia. Non vado molto d'accordo con i miei,spacialmente quando parlano di trasferirsi in Canada. Ah dimenticavo,sono figlia unica,però dai lo ammetto mi piacerebbe avere qualcuno a cui rompere le pa**e. Abito in una casa a due piani con un bellissimo giardino che ultimamente mi fa shifo a causa delle foglie che mamma non spazza mai via a causa del lavoro. Essì lei lavora per una rivista americana e canadese. A volte vuole portarmi a lavoro con lei io non voglio andarci e finiamo per litigare,sempre. Ricordate la grandissima svolta che proprio non riuscivo a dare alla mia vita? Bene,finalmente e venuta una persona in mio aiuto che ha risolto tutti i miei problemi. Ricordo ancora tutti i particolari di quel 2 agosto. Siccome era estate e faceva un caldo pazzesco decisi di andare in ufficio con mia madre,lì avrei potuto accendere i condizionatori senza che nessuno dicesse niente. Mi madre doveva finire un'articolo sui giovani talenti e siccome lei diceva sempre che scrivevo molto bene decisi di aiutarla. Appena arrivammo nel suo ufficio la prima cosa che notai fu un malloppo di carta enorme quanto una piramide poggiato al centro della scrivania. C'ero stata poche volte in quell'ufficio e da quello che ricordavo era rimasto uguale,sempre le solite pareti bianche,il profumo di giornali e il totale caos da tutti i lati. Sembra strano per una come me ma quando vedo le kose in disordine mi innervosisco. Comunque appena io e mamma entrammo lì dentro gli squillò il cellulare,mi fece segno di sedermi e mi fece capire che sarebbe tornata subito. Siccome sono molto curiosa iniziai a sfogliare quell'enorme piramide di carta e tra i tanti nomi dei nuovi talenti mi colpì particolarmente un nome. Justin Bieber.

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