Her eyes don't lie.

di FuckTheHaters
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come on. Go on. ***
Capitolo 2: *** Need Help. ***
Capitolo 3: *** Hide And Seek. ***
Capitolo 4: *** A New Girl In Town. ***
Capitolo 5: *** I'm confused. ***
Capitolo 6: *** Zoo. ***
Capitolo 7: *** You're a stupid. ***
Capitolo 8: *** Not here. ***
Capitolo 9: *** Another chance. ***
Capitolo 10: *** Right Direction. ***
Capitolo 11: *** I need you. ***
Capitolo 12: *** You? ***



Capitolo 1
*** Come on. Go on. ***



1. Come On . Go On.

Credo sia ora di andare. 
Non ho mai avuto il coraggio di parlare. 
Io mi chiedo
perché? 

è da quando cinque stupidi hanno iniziato a postare i loro video su youtube, 
che faccio parte di una
famiglia
I The Wanted sono ragazzi meravigliosi, credetemi.
Anche se tutte le fan lo sanno già. 
Ho passato i migliori anni della mia vita con loro, facendo parte di quei WantedWednesday,
dove ogni minuto, ogni secondo lo passi con il sorriso stampato in faccia.
Ma anche nelle cose migliori, c'è un lato negativo.
Non capisco come le persone possano dire che l'amore è bello.
Forse lo è per loro, non per me.
Maledetto il giorno in cui mi sono innamorata di 
lui .



 - Prendete qualsiasi telefono! L'importante è girare il video! Vi sbrigate?! - 
Tom non vede l'ora di sparare qualche battuta per i suoi fan, che aspettano il video ansiosamente, come ogni settimana.
 - Chi fa il video? Dove si è cacciata Sara? - 
 - Sono...
qui. - rispondo.
 - Che faccia strana! Hai qualcosa che non va?"
Perché riesce sempre a capire quando ho qualcosa che non va? 
Come fa? è sempre il primo a preoccuparsi di me.
 - No, è che...Posso parlarti un secondo? - 
Dimmi di si, o non te lo dirò mai più.
 - Certo, basta che dopo giri il video! -
 - Beh, come sempre. - faccio un sorriso sforzato.
 - Ragazzi, solo un momento, io e Sara dobbiamo parlare! -
Max sorride sotto i baffi e poi alza un sopracciglio guardandolo.
Lo trascino verso il corridoio, sperando che non ci senta nessuno.
Miseriaccia! 
Non guardarmi così!
Non riesco a parlarti se guardo i tuoi occhi. 
Mi perdo. 

 - Ehm...quindi? -
 - Allora, ora stai zitto e ascoltami, non voglio nessun commento o battuta prima che io finisca di parlare, CHIARO? -
 Mi guarda come se fossi pazza, poi mi fa cenno di si.
 - Caro Jay McGuiness io... - 
 - Caro? Cosa stai mandando, un lettera? Guarda che ti sto davanti! -
 
è questo il problema, e mi stai guardando. 
 - Ti ho appena detto niente commenti. - 
 - Oh...scusa. Continua, la faccenda sembra seria. - 
Cosa fai, anche il tono sarcastico Jay? Sto tentando di dirti che ti amo. 
Ti amo. 
Ti amo Jay McGuiness. 

Perché non riesco a dirlo? Sono solo una stupida. 
Devo parlare, ora. Subito.






 

spazio autrice: 

Allora, so che è abbastanza corto, ma era solo per sapere se vi è piaciuto come inizio, così decido se continuarlo o no. 
Mi mancava una ff sui TW, quindi eccola qui :3 
Vi prego di cagarmi e dirmi se fa schifo, accetto critiche assolutamente. 
A presto bvhcxcv. c:


 

 






 
 
 


 

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Capitolo 2
*** Need Help. ***


2. Need Help.





- Sai che a quest'ora gli abitanti di Pandora sarebbero già morti, perché senza di me, non vanno da nessuna parte? Se magari ti sbrighi, posso salvarli! - 
Oh Jay, riesci sempre a farmi ridere, anche nei momenti peggiori. 
Ridiamo insieme, la sua risata per me è la miglior cura per ogni tipo di malattia.
- Okok, però dì agli abitanti di Pandora, che questa è una questione delicata perché sto per dirti...-
Vaffanculo Nathan, perché sei sbucato proprio ora?
- Ops, scusate, momento inopportuno, giusto? -
Lo fulmino con lo sguardo, anche se sarebbe meglio strangolarlo.
Nath continua: - Dobbiamo fare il video! Non abbiamo molto tempo e lo sapete. - 
- E va bene! Vuol dire che finiremo il discorso dopo... -
dico rivolta a Jay, mentre ci incamminiamo verso il salotto.
 
 
- Questo sarà uno dei migliori video! - mi butto sul divano dalle risate, quei ragazzi sono fantastici.
- Voglio rivederlo! - mi dice Seev sedendosi accanto a me.
Rimetto il video, e gli do il telefono. 
- Dobbiamo finire di parlare Sara! -
Jay, strano che te lo sei ricordato, forse sei ancora sobrio.
- Oh, giusto.. -
Non so perché, ma non avevo più il coraggio di dirglielo.
Così, stupidamente, decido di non farlo.
- Sai bird, forse la questione non era veramente così importante, scordati di tutto! - 
Jay alza le spalle, poi si gira e va nella sua camera.
- Dove sta Tom? - chiedo a Nathan.
- Non so, forse con Max...oh eccolo. -
indica dietro di me, Tom cerca di spaventarmi ma non ci riesce.
- Mi cercavi? - chiede.
Annuisco, a giudicare dalla sua faccia, sa già il perché lo stavo cercando.
- Vieni con me. - 
Mi trascina nella sua stanza, e nel corridoio incontriamo Max al telefono, sta parlando con una donna, ne sono sicura. 
 
- Spara! - dice Tom buttandosi sul letto.
Continuo a fissarlo, non ho voglia di dirgli che per la millesima volta non ho parlato dei miei sentimenti a McGuiness.
- Non hai detto niente, vero? -
 
Tom, è l'unico che sa di quanto sia innamorata di quell'idiota.
Ha fatto di tutto per aiutarmi, sa come consolarmi e tirarmi su di morale. 
è come un fratello per me, è il mio migliore amico.
 
- Ma Sara! Perché? - 
- Io stavo tentando di dirglielo ma poi è arrivato Nath e.. -
- Vuoi che vada a picchiare baby Nath? -
- Nono, lascialo stare, non è colpa sua, sono io che non ho il coraggio di parlare. -
- Bene, se non hai il coraggio tu, vado io. -
Si alza, ma io lo guardo come per dire 'non provarci o ti butto nell'acido', così si risiede.
- NON e dico NON si può andare avanti così. è davvero così tanto difficile per te parlare? Non ti capisco! -
- Lo so, sono una stupida. -
Mi avvicino a Tom e mi siedo anche io, cerco il suo aiuto guardandolo, spero solo di non scoppiare a piangere.
- Non so come aiutarti se tu non fai niente. -
Mi abbraccia, poi mi sussurra:
- E sai una cosa? lui ti adora. Gli piaci, ne sono sicuro. -
Sara, non iniziare a farti illusioni.
Non puoi.
- Dici sul serio? - rispondo cercando di stare calma.
- Ooh i tuoi splendidi occhi si sono illuminati! Io penso di si. Quando non ci sei, parla molto volentieri e spesso di te quindi ora alza quelle chiappe e bussa in camera sua. Non puoi passare la tua vita nel dubbio e con un nodo allo stomaco, male che vada, lo prendo a calci io! -
nella stanza si sentono solo le nostre risate, fino a quando Max bussa alla porta:
- Scusate il disturbo, ma Nath ha voglia di giocare. - 
- Giocare? - risponde Tom.
- Trovate il posto migliore, si gioca a nascondino. -
 
 
 
 
 
 
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weeeeeeeee.(?)
Allora, come capitolo è moooooooooolto noioso (anche un po' corto), lo so. 
Devo far accadere qualcosa che vi intrattiene, o altrimenti cambiate storia da leggere :')
Vi prometto che il prossimo capitolo sarà migliore, questa sera ero a corto di fantasia. 
Ditemi PER FAVORE di cosa pensate del capitolo, accetto anche i "ehi ciao, fa cagare come capitolo." LOL
A preeesto :3
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Hide And Seek. ***


3. Hide And Seek.








- Nascondino? La vostra mente si deve ancora sviluppare, vero? - 
Un coretto di risate si sente nel salotto, dove i ragazzi si sono già riuniti per stabilire 'colui che conta'.
- Sara, visto che sei l'unica femmina, conti tu. -
Grazie Max.
- Che cattiveria nei confronti delle donne! Conta tu invece. - 
Seev è sempre stato il più tenero, è la dolcezza in persona.
Max, guarda in basso, decide se accettare, poco dopo sbuffa e va verso il muro.
- 1...2...3...- 
- Hey, ma.. - neanche il tempo di finire la frase che tutti sono scomparsi.
 
 
- Sara! Pssh! - 
Una voce mi chiama dalla stanza di Nath, ma non riesco a trovare il punto preciso da dove proviene.
- SARA! - 
- Dove diavolo sei Tom?! - 
- Ehm...posto segreto. Volevo solo consigliarti di nasconderti nell'armadio di Jay. -
- Vorrai scherzare. -
- Non hai altro tempo, sbrigati! -
Ha ragione, Max ha quasi finito di contare.
Salgo al piano superiore senza farmi sentire, pian piano apro la porta della camera di Jaybird e poi mi intrufolo nell'armadio.

Qualche volta lavala questa roba McGuiness.

Mi muovo per trovare una posizione comoda, ma sento uno strappo.
Merda, si è rotto sicuro qualche poster di Avatar.
Resto immobile, sento dei passi veloci ma non troppo rumorosi, un respiro affannato, poi nient'altro che silenzio. 
Ingoio la saliva che si era accumulata nella mia bocca. 
Attraverso una piccola fessura lasciata per respirare, vedo una mano che tenta di aprire l'anta dell'armadio.
Il gioco per me sta per finire, me lo sento.
Mi nascondo, o meglio, cerco di nascondermi tra gli indumenti, mentre l'anta viene aperta.
Jay, mi hai fatto prendere un colpo, lo so che è solo un gioco ma...fermi tutti, JAY?
Ora non riesco a vederlo bene, ma prima ho riconosciuto i suoi riccioli biondi quando ha aperto l'armadio.
Sento battere il cuore a mille, le farfalle (o corsa dei cavalli, o caos totale) nello stomaco, e sento...
..la sua mano sul mio seno.
Imbarazzante? Abbastanza per me, per lui no.
- Conosco la tua passione per questi ingombri che ho sul petto, ma non credo sia il momento, e non so cosa tu stia cercando. - 
- Oh, Sara...ehm, si scusa non... - 
Toglie subito la mano.
- ...ma tu che ci fai qui? - 
- potrei chiederti lo stesso. - 
Ma che razza di domande mi fai? Hai solo voglia di parlare come al solito,
ma continua a parlare, amo la tua voce. 
- Oh, quindi sei anche tu qui per verificare se il mio armadio porta a Narnia,
mi sembra un'ottima idea. - 
Vorrei ridere insieme a lui, ma i passi di qualcuno fuori dalla stanza mi trattengono.
Non so per quale motivo, ma lui si avvicina a me. 
Che hai intenzione di fare, Jay? 
Si avvicina sempre di più, non mi vede, ma capisce di starmi molto vicino,
poiché sente il mio respiro sulla sua pelle,
ed io il suo respiro sulla mia pelle.
Mi sposta delicatamente dall'orecchio i miei lunghi capelli mori, poi mi sussurra:
- Devo starti il più vicino possibile.. - 
la sua voce è strana, ho quasi la sensazione che si senta in imbarazzo.
- ...per non farci scoprire, ovvio. - 
Faccio cenno di si con la testa, anche se so che non mi vede.
Mi avvicino anch'io un po' di più, appoggiando le mie mani sul suo petto.
Forza, Sara approfittane, è il momento giusto.
La fortuna è in mio favore, l'armadio non so come si muove,
e il movimento improvviso mi spinge contro di lui. 
Le mie labbra sono finite sulle sue
Jay non si stacca da me.

Secondo la mia mente contorta, continua a baciarmi solo per il gusto di dire poi a tutti i suoi amici: "oggi ho baciato un'altra ragazza!".
Non è sicuramente il bacio che ho sempre immaginato, è un bacio dato per sbaglio, ma...cazzo, mi godo quei cinque secondi di pura felicità. 
'Felicità' è l'unica cosa che mi viene in mente. 
In realtà, ne il mio cuore ne la mia testa sta capendo qualcosa. 
Uno scarabocchio
Ecco, c'è esattamente uno scarabocchio nella mia testa.
vari schizzi nel mio cuore. 
 
Ho imparato a non farmi troppe illusioni con il passare del tempo.
Se Jay prova qualcosa per me, lo dirà.
Il problema? Aspetto quel giorno da anni, in cui lui si faccia avanti e mi dica 'hey, ti amo' o 'beh, proviamo a stare insieme'.
Ma quel giorno non arriverà mai, perché me lo avrebbe già detto,
è passato già troppo tempo.
Lo so, anche io odio il mio essere così pessimista.
 
- Trovati! - esclama Max soddisfatto, dopo aver aperto l'armadio.
Jay si stacca da me.
- Insieme appiccicati, ohw. - 
Max e Tom se la ridono, mentre io muoio dall'imbarazzo.
- A chi tocca contare? - 
Jay guardandomi capisce il mio stato, e cerca di cambiare argomento.
Usciamo dall'armadio, si avvicinano verso la stanza Siva e Nathan, quest'ultimo tenendo una busta di ghiaccio in testa.
- Nath, ma cosa è successo? - chiedo, non so se preoccuparmi o mettermi a ridere.
- Max mi ha fatto prendere un colpo e io ho sbattuto la testa contro il muro. Ti odio Max. -
La nostra testa pelata, ha sempre una battuta pronta, così risponde: 
- Oh povero baby Nath, vuoi che chiamiamo la mammina? - 
Nath lo guarda male, ma poi si mette a ridere con tutti noi.
 
Tutti escono dalla stanza, tranne Parker, che mi viene addosso. Quasi cado.
- Allora, cosa avete fatto li dentro voi due? - 
Tom togli quel sorrisetto malizioso dalla tua faccia.
- Niente...Beh in realtà noi ci siamo...- 
- SI! HA FUNZIONATO! Sono così orgoglioso di me. - 



 
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TATAAAAAA.
Questa è la prima volta che aggiorno una ff così velocemente, amatemi OuO(?)
NO OKAY AHAHAHAHAH.
Piuttosto cagatemela, ho fatto di tutto per far venire bene il capitolo, quindi boh, scrivetemi qualsiasi cosa ywy
EHEHEHEHE voi non sapete cosa succederà nei prossimi capitoli, qualcosa di non prevedibile sicuro uu
Vi lascio nel dubbio, adios(?) 
Baci e abbracci a tutti che mi hanno recensito, soprattutto a @endlesstomax su twitter che ama tanto questa ff, ti dedico il capitolo bellezza. nhbgvhb.

 

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Capitolo 4
*** A New Girl In Town. ***


 
 

4.  A New Girl In Town.



"Come scusa?" 
"No è che...niente, niente."
Mi dirà la verità tra 3...2...1...
"Tom?"
"Beh accidentalmente ho mosso l'armadio e sono sicuro che è successo qualcosa grazie a..." 
Ed ecco che Parker alza le braccia per indicarsi e fa la faccia da coglione.
Non riesco a trattenere la risata, ma due secondi dopo ritorno seria, collegando ciò che era successo.
"è colpa tua se mi ha baciato! Prima hai consigliato a me di nascondermi qui, poi lo ha detto a Jay! Ma cosa.."
"Cazzo, perspicace."
Lo guardo arrabbiata. 
"Oh non dirmi che te la sei presa!"
Lo guardo arrabbiata parte due.
"Dovresti correre per la casa urlando di felicità"
Lo guardo arrabbiata parte tre.
"Insomma...vi siete baciati! Non è bellissimo?"
Non lo guardo più, mi appoggio con la schiena al muro, abbasso lo sguardo. 
Dopo poco guardo Tom, e sorrido. 
"Si, è stato bellissimo."
Anche il ragazzo di fronte a me mi sorride. 
Poi incrocia le braccia, sicuramente vuole un altro mio commento.
"Senti, non è successo perché lo voleva! Un incidente, ecco. Soltanto un fottuto incidente. Ma a dirti la verità...lui ha continuato a baciarmi per un po'."
"E perché ora non vai a chiedergli il perché? Gli sarà piaciuto molto, fidati."
Prendo un bel respiro, poi apro la porta. 
Oh ciao Jay, sei per caso un bronzo di Riace che tentava di spiarci o cosa? 
A parte gli scherzi, credo di avere davanti un dio greco, che blatera molto, ma un dio greco.
"Tom, ti dispiace lasciare me e Sara da soli? Devo chiederle alcune cose. Come ad esempio..."
"Ssisisisi. Fate tutto con calma, non c'è problema."
Mentre esce dalla stanza, punta le sue dita contro i suoi occhi, poi contro di me.
Appena sento il rumore della porta chiudersi, inizio a parlare come non ho mai fatto. Senza respiro.
"Ecco Jay se volevi chiedermi cosa è successo e il perché dell'armadio che si muove ecco chiedi a Tom perché lui è veramente stupido e volevo dirti che se hai capito qualcosa di male su di me non crederci e poi perché hai continuato a farlo insomma se mi devi dire qualcosa fallo e io dovrei dirti qualcosa che però non ti ho mai detto e secondo me sono stupida quanto Tom anche se ora lui non so che c'entra ma se vuoi parlare prima tu fallo ora e..."
Mi poggia le sue mani sulle spalle, poi ridendo mi dice:
"Hey hey hey prendi il respiro. Puoi ripetere tutto da capo?"
Sbuffo, poi inizio a girare per la camera pensando ad un discorso serio e soprattutto logico.
Jay si rimette a ridere. 
"Oh ti prego Jay, questo è un momento abbastanza tragico per me." 
"Povera Sara, perché con calma non mi dici cosa è successo?"
Mi ferma, poi mi abbraccia forte. 
Il tuo calore riesce a calmarmi. Non lasciarmi. Non lasciarmi mai.
"Non so cosa ti stia accadendo, ma se continui così inizi a preoccuparmi." 
Si stacca da me e inizia a guardarmi dritto negli occhi.
Ho solo voglia di baciarti di nuovo Jay, ecco cosa accade.
"Per caso hai problemi con qualche ragazzo? Dimmi la verità."
Faccio cenno di si, anche se ho perso totalmente il controllo della mia mente a causa dei suoi occhi, non so neanche cosa mi stia dicendo.
"Non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene alla fine. E se qualcuno ti da fastidio, sappi che puoi sempre bussare alla camera di Jaybird. Anche se ubriaco, tu chiamami." 
"Grazie, davvero, grazie. Sai cosa? Quando sarò più calma ti spiegherò tutto, ora dimmi cosa avevi da chiedermi."
Lo so, è l'ennesima volta che non gli dico niente.
"è stato un invito fatto all'ultimo momento, ma con lei ho un ottimo rapporto e vorrei presentarla..."
Lei?
Come? 
Lei?
Lei?
"...a tutti. Ok, non vi ho mai detto niente ma a me piace abbastanza, e mi sono stufato di non avere una ragazza..."
Non..non...capisco.
O non voglio capire? 
"...quindi la mia richiesta era: puoi rimanere a cenare con noi e cucinarci qualcosa di buono? Lei sarà qui fra non molto e..ti senti bene?"
"Sono felice per te."
un altro falso sorriso, forse il più falso tra tutti.
"V..vado in cucina, così vedo cosa fare."
Jay è felice, si legge in faccia. 
E lo sono anche io.
Ma cosa dico? 
Mento anche a me stessa?
Io non sono felice. 
Vorrei scappare di qui all'istante. 
 
 
"Ciao Nath."
Trovo Nathan in cucina, mentre come al solito si prepara un tè. 
"Non è tardi per un tè?"
"Non è mai tardi per bere un tè! Ne vuoi un po'?" 
"No, grazie, ma sbrigati perché devo cucinare per stasera.."
"Cucini qui? Per noi? Sei fantastica, finalmente stasera si mangia per bene!"
Mi siedo sullo sgabello, ma la mia espressione turba Nath, che si avvicina con la sua tazza di tè calda. 
"Secondo te bere questo può farti ritornare il sorriso? A me fa effetto."
"Sono molto stanca, tutto qui."
"Sicura?"
"Sicura."
"Vuoi una mano? Se vuoi invitiamo anche Nareesha e Kelsey, magari ti aiuteranno anche loro..."
"E siamo a quattro ragazze."
"Quattro? Andavi male in matematica?" 
Sento il campanello suonare, deve essere arrivata quella.
Qualcuno le apre, e sento un odiosa voce femminile che inizia ad urlare 'Jay mi sei mancato!'. 
"E questa chi è?"
Nath poggia la sua tazza sul tavolo, poi corre verso il salotto.
'Secondo te bere questo può farti ritornare il sorriso? A me fa effetto.
Chissà se Nath ha ragione o no. 
Prendo la tazza e l'appoggio sulle labbra per bere, ma mi scotto. 
Auch. 
La serata inizia male.
 
 
 
 
 
 
 
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Lo so, vi ho fatto aspettare così tanto per un capitolo noiosissimo :') 
Faccio parlare troppo i personaggi, I know lol 
Comunque ho fatto il mio meglio, ma se c'è bisogno di critiche le accetto sicuro. 
Spero di continuarla presto, però me la dovete recensire çç 
O comunque cagarla lol 
Mi trovate su twitter, sono @mrsmalik_horan c:
A preeesto :*

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Capitolo 5
*** I'm confused. ***





Saaaaaaalve. 
Prima di iniziare a leggere il capitolo(lo farete in pochi lol) vorrei avvisarvi che ho cambiato il tempo verbale per questioni di comodità nello scrivere c: 
spero vada meglio, buona lettura c: 


 

5. I'm confused.






Era assolutamente odiosa. 
Non l'avevo ancora vista, ma era assolutamente odiosa.
Lei, quella lei. La sua voce era assolutamente odiosa. 
Ogni cosa che diceva era assolutamente odiosa. 
Rimasi a pesare a quanto assolutamente odiosa era, finché dopo qualche minuto Nathan rientrò in cucina. 
"Non vieni anche tu per la presentazione?" 
Oh certo Nath, infatti la mia voglia di presentarmi e vederla in faccia è pari alla tua di rovinare un buon tè. uguale. 
"Devo sbrigarmi a preparare."
Risposi senza guardarlo negli occhi, tirando fuori qualche pentola.
"Sara...sembra simpatica, dovresti conoscerla meglio, non partire con pregiudizi"
Mi voltai di scatto. 
Che ne sapeva di ciò che pensavo? 
"E tu pensi che io abbia dei pregiudizi verso di lei? Pff." 
"Mhm...credo di si. Insomma, so che ci tieni a Jay!" 
Ero abbastanza imbarazzata, non sapevo che dire.
"Siamo i suoi migliori amici, è normale che vogliamo il meglio per lui...è molto carina la ragazza, magari è quella giusta per lui." 
Ovvio, aveva ragione. 
Da amica devo voler il meglio per lui.
Ma da ragazza innamorata, vorrei che il meglio per lui fossi io.
 
 
"Chi è questa deliziosa ragazza?"
Alla fine non era così antipatica.
Il suo viso era veramente carino. 
Il suo fisico era bellissimo. 
Il suo vestito le stava bene.
Sicuramente migliore di me. 
"Stefy, ti presento Sara, una mia amica." 
Jay era felice, così felice che il motivo del mio sorriso mentre stringevo la mano a Stefy era lui. 
Finalmente Tom entrò in salotto. 
Lo guardai, avevo gli occhi lucidi.
Si, un attimo prima sorridevo, un attimo dopo piangevo. 
"Scusate, vado a preparare la cena"
Non credo che qualcuno si accorse dei miei occhi, a parte Tom, che mi raggiunse subito dopo aver stretto la mano a Stefy in fretta e furia, con un altrettanto frettoloso 'ciao'. 
"Ti...ti senti bene?"
Come voleva che mi sentissi? Bene? Avevo appena incontrato una ragazza assolutamente perfetta e migliore di me, che stava accanto a Jay, che si era presentata qui per farsi conoscere da noi e essere 'accettata'. Anche se non l'avessi accettata, avrebbe comunque continuato a stringere la mano al ragazzo che amo, a sorridergli, a renderlo felice. 
"Sto bene." 
Le bugie a volte ti risparmiano cento spiegazioni.
"Se tu stai bene, allora io mi chiamo Beyoncé." 
"Allora ciao Beyoncé, cosa vuoi per cena?" 
Ridevo e piangevo, non sembravo assolutamente una ragazza normale. 
Tom, non appena finito di ridere, si avvicinò a me per rassicurarmi.
"Voglio essere sincero. Non so che dirti, ora. Mi sento uno schifo perché non so più che consigli darti. Non so come farvi avvicinare. Ma uno come me non molla, lo sai." 
"Thomas, hai fatto già abbastanza per me. Essere qui vicino a me è già abbastanza."
"Ma non ti vedo felice, e io voglio vederti felice"
Asciugai l'ultima lacrima dal viso, poi sorrisi.
"Passerà, come sempre. Questione di tempo."
Tom aveva capito che non sarebbe stata questione di tempo.
Sapeva che morivo dentro, sapeva che il mio sorriso non era vero. 
Così, cambiò discorso, per non rivedermi piangere. 
"Kelsey e Nareesha stanno arrivando, non ti dispiace cucinare anche per loro, vero? Ti aiuto io, alla fine me la cavo ai fornelli, o no?"
 
 
 
Quella notte non riuscii a dormire. 
Non perché stessi fancendo filmini mentali su come strangolare Stefy, no. 
Fu colpa di ciò che disse Jay.
Credo stessero parlando dei rapporti con delle ragazze, e arrivarono a parlare di me. 
"Ho un rapporto meraviglioso con lei. è una delle ragazze più belle che io abbia mai conosciuto. E quando dico belle, non intendo solo esternamente, ma anche dentro. Però vorrei solo vederla sorridere di più qualche volta, perché mi preoccupa vederla triste. E se c'è una persona che riesce ad ascoltarmi, anche se blatero troppo, è lei. E vorrei ascoltarla io qualche volta.
Analizzai ogni parola.
Lo guardai fisso negli occhi per tutto il tempo, e lui fece lo stesso. 
Avrei dovuto alzarmi, buttare giù dalla sedia Stefy, che era accanto a lui, e baciarlo. 
Ma ogni occasione buona la faccio sfuggire. 
"Hey Jay, ti ricordi che sei impegnato con me ora?" 
Tutti si misero a ridere, tranne lui ed io.
"Oh, si." rispose alla sua 'ragazza', ma continuò a guardare me.
Vorrei solo sapere che cosa gli prende.
 
 
 
 
 
 
 
 
------------------
iu-uuh sono tornata dal letargo, è primavera(?)
ok no. HAHAHAHAH.
In questo capitolo non ho avuto molta fantasia, volevo solo confondervi le idee con i sentimenti di Jay, spero ci sia riuscita OuO 
eeeee Stefy non è tanto stronza dai. 
Pensavate peggio eeeeh? 
Vi parlo come se mi cagaste, ma okay. HAHAHAHAHA
Me ne vado, sarà già tanto se avete aperto la pagina del capitolo, e se siete arrivati a leggere fino a qui vi lovvo tutti. 
Alla prossimaaaaa :*

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Capitolo 6
*** Zoo. ***


 

6. Zoo.




- Sveglia! - qualcuno tentò di svegliarmi. 
- Stamattina Nathan si è svegliato prima di te, come è possibile? - doveva essere veramente tardi.
Le parole di "Last To Know" risuonavano ancora nella testa:

"What you say now It's not what you said"

- Ok, ci rinuncio nel svegliarti, sappi solo che Tom sta litigando.-
Mi alzai di scatto, e mi ritrovai davanti Seev. 
Strano, pensai fosse stato Max a parlarmi, ma lui mi svegliava sempre toccandomi le orecchie quando dormivo da loro.
L'idea di farmi rimanere a dormire li fu di Siva, che non mi lasciò tornare a casa da sola.
- Buon..buongiorno Seev. Sbaglio o hai appena detto che Tom..-
- Si, sta litigando con Kelsey, sembra una brutta faccenda, urlano molto e non ho voluto intromettermi. Neanche io e Nareesha facciamo litigate del genere..-
Non so cosa c'entrava effettivamente Nareesha, fatto sta che Seev è dolcissimo, pensa sempre a lei.
- Scendo a vedere cosa succede! - 
- In realtà faresti meglio a non... -
Non riuscii a sentire l'intera frase che ero già fuori dalla mia camera, per scendere al piano di sotto.
Anche se avevo i capelli alla Hagrid di Harry Potter e il pigiama con i personaggi dell'Era Glaciale(quest'ultimo fu un regalo di Nath) mi avvicinai alla porta della camera di Tom.
- Quando il tuo cervello da ragazzino di 13 anni crescerà, fammi uno squillo Thomas! -
Kelsey era davvero arrabbiata.
- Sei tu la bambina in questo momento! -
- Oh davvero? Che ne dici se ne vai a discutere con lei di questo, so che preferisci passare il tempo con lei che con me. -
- Ti prego di smetterla. -
Tom non riusciva a sopportarla più, o almeno, era quello che il tono della sua voce mi faceva capire.
- Non mi ami più. Sei cambiato. -
- Ho solo le idee confuse, ma so che ti amo. - 
- Bugiardo! Sei solo un grandis..- 
Kelsey stava per tirare la sua borsa in faccia a Thomas, ma quando mi vide si fermò.
- Non volevo disturbarvi, ma le urla si sentono e..- 
- Oh no Sara, vieni pure. Magari a te dice la verità.-
- Quale verità?
guardai con preoccupazione Parker.
- Tom? -
era triste, confuso, arrabbiato. I suoi occhi non mentono. 
- Vuoi parlarne con me? - nessuna risposta di nuovo.
- Ciao. - disse secca la bionda e se ne andò.
- Vuoi rimanere muto per sempre? - 
- Voglio solo..restare da solo. Per favore. -
giuro di non averlo mai visto in quello stato.
Per questo decisi di rimanere a consolarlo in tutti i modi, ma lui mi 'cacciò' via.
 
 
- Ragazzi vi va di andare allo zoo oggi? Entrata gratis oggi. -
Max era molto agitato, ansioso anche. 
- Max, che hai? - chiese Jay.
- Voglio andare allo zoo! Per favore, usciamo tutti insieme. - 
C'era qualcosa sicuramente sotto. 
Ma accettai di andare a fare una camminata allo zoo comunque e grazie all'aiuto dei ragazzi, riuscimmo a convincere Tom di venire con noi.
(aiuto dei ragazzi = trascinare un povero corpo quasi cadavere a causa del cattivo umore)
 
 
Fu una grande giornata. 
Tranne per qualche malinteso, cioè..Oh beh, meglio raccontarlo.
 
 
Rimasi da sola. 
Siva era con Nareesha.
Max era scomparso.
Jay era con Stefy.
Tom era seduto su una panchina, convinto di non voler mai alzarsi di li. 
E Nathan era con una ragazza.
Buffa. 
Molto buffa.
Tirava noccioline a una gabbia di scimmie.
Nath si mise a ridere così tanto che lo sentirono tutti. 
E con tutti, intendo veramente TUTTI.
- Sei strana, sai? -
Li sentii parlare. 
- Lo pensi davvero? -
- In senso buono! -
La ragazza aveva un bellissimo sorriso, era davvero carina.
Si chiamava Hilary. 
A quanto sentito dire da Nath, pare che lei sia una tipa davvero in gamba, anche se pazza.
In seguito, ho potuto conoscerla anche io meglio.
Passare il tempo con lei è una delle cose migliori al mondo.
Si ride, si scherza, si passano insieme bei momenti. 
E mi ha aiutato molto. 
Il perché poi lo racconterò.
Insomma, rimasi da sola per quei motivi che ho elencato prima, così decisi di sedermi vicino a Tom.
Sentii la sensazione che da un momento lui si mettesse a piangere.
- Tom, va meglio? -
- Per niente. Non posso farcela, io devo chiarirmi con me stesso. Ha ragione Kelsey, sono solo uno stupido ragazzino. -
- Non lo sei. Sei meraviglioso invece. Basta pensare a tutto quello che fai per me e...posso chiederti chi era quella 'lei' di cui parlavate? - 
Tom mi guardò dritto negli occhi. 
Poi, senza dire nulla, mi accarezzò.
- Perdonami da ora, se rovinerò qualcosa. -
Non doveva succedere. 
Anzi, forse si.
Durò cinque secondi. 
Durò cinque secondi quel bacio.
Mi accorsi che qualcuno ero dietro di noi.
 
Jay.
 
 
 
 
----------------------------------------------
YOOOOO BELLA GENTE. GRAZIE DELLE RECENSIONI E GRAZIE A CHI LEGGE LA STORIA! 
questo capitolo è più lungo degli altri, e mi stupisco di me o: 
L'ho fatto per voi #trolol.
Naaah questo capitolo lo dedico a quella tira noccioline e mangia cuori di bimbeminchia, @ehithewanted su twitter.
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOO TESSSORO <3
Ok, mi aspetto tante recensioni perché mi sono impegnata tanto c.c 
Ora vado, vi lovvo tutti!
E AUGURI A NATHAN, #GETWELL BABE. andrà tutto bene <3
ps: sono @ehijaythan su twittah, cieo.

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Capitolo 7
*** You're a stupid. ***



 

7. You're a stupid.






- Ma che cazzo vi passa per la mente a voi due? -
Guardò entrambi, poi si concentrò su Tom.
- Non sono così sorpreso da te Tom, ormai tradire è un hobby, non è vero? - 
Se non avessi guardato i suoi occhi color mare,avrei giurato che quella fosse solo una scenata di gelosia. 
Ma non lo era. 
O non lo sembrava.
I suoi occhi erano pieni di rabbia.
- Oh Jay, non vorrai fare scenate in uno zoo. -
Mi fissò per pochi secondi.
- Tu non dovresti parlare. A che gioco stai giocando, Sara? -
Gioco? Gioco?
Mai si era rivolto a me in quel modo.
In quel tono. Con quella espressione.
Come si permetteva? 
- Calmati! è stato un errore, ok? Non ti dovrebbe interessare minimamente! - 
- Si da il caso che uno dei miei migliori amici abbia baciato una mia amica, la sua migliore amica, pur avendo una fidanzata! -
- Ce la risolviamo tra di noi, Jay. -
- Oh hai ragione, il vostro amichetto se ne va, ecco, ciao ciao. -
Fece cenno con la mano, si voltò e andò dritto.
Raggiunse Stefy, e la baciò, come se volesse farmi ingelosire.
Forse era arrabbiato con Tom e geloso di me.
Ma cosa vado a pensare? 
Geloso?
Di me?
No e poi no. 
Non era geloso, solo arrabbiato.
Si, arrabbiato.
- Mi dispiace Sara, lo sapevo.-
Poggiò la mano sul mio braccio ma mi spostai.
- Sono io il problema? Sono io? Tom rispondimi! Sono io la causa del litigio con Kelsey? Ti piaccio e lei lo ha saputo? Parlami cazzo! -
-Ecco...-
Max spuntò in quel preciso instante dietro la panchina.
- HEEEY! Come sta andando? -
Nessuno dei due rispose.
- Woho, non metteteci troppo entusiasmo nel rispondermi! Immagino che vada bene. -
- Max, non è il momento..-
La sua espressione felice si trasformò in preoccupata.
- Beh, lo prendo come un 'grazie della bella gita!' Sara...qualcosa non va? -
Tom si alzò dalla panchina e prese per il braccio Max, trascinandolo nella direzione opposta a quella che aveva preso Jay.
- Certo, bella gita. -
Lo dissi a bassa voce, e nessuno sentì.
Una mano si poggiò sulla mia spalla.
mi spaventai sobbalzando.
- Oh scusami tanto cara, volevo solo chiederti se avevi visto un certo Max George dei The...-
Era una ragazza sui 25 anni, molto elegante e fine.
- Beh lui è...eccolo! -
Puntai il dito verso Max, che stava camminando e parlando accanto a Tom, mettendo un braccio sulla spalla dell'amico.
- Grazie cara -
il suo sorriso era dolce, sembrava una ragazza per bene.
Fece una corsetta per raggiungere George.
Capii perché Max fosse così agitato e ansioso nel venire allo zoo. 
Era per lei.
 
 
Passeggiai da sola per un po', e devo ammettere che c'erano animali graziosi.
Ma ero abbastanza triste. 
Non sapevo cosa sarebbe successo dopo.
Cosa avrei fatto con Tom? 
E cosa con Jay? 
Non avevo assolutamente voglia di rompere dei rapporti, ma lo sentivo che qualcosa stava per cambiare.
Mi toccava scegliere. 
Perché io?
Perché?
Immersa nei miei tristi pensieri, tornai indietro, anche perché si era fatto tardi.
Tutti mi aspettavano, e appena arrivai mi sentii osservata.
Parecchio osservata.
- Mi stavo preoccupando! Dove sei stata? Non hai risposto neanche al cellulare! - 
Misi la mano nella tasca e guardando il cellulare mi accorsi di averlo lasciato in modalità silenziosa.
- Scusa Seev, starò più attenta. -
Siva mi diede un abbraccio, ne avevo veramente bisogno.
Era uno di quei momenti in cui tutto ciò che vuoi è un abbraccio, ma non uno qualunque. 
Il suo.
Ma quello di Seev era confortante, e mi accontentai. 
Non capita a tutti di essere abbracciati da un ragazzo meraviglioso come Siva Kaneswaran, giusto?
Nathan continuava a guardare il suo cellulare, come se aspettasse una chiamata o un messaggio importante.
Poi alzando lo sguardo disse: - è ora di tornare a casa! -
- Io resto ancora qui nei paraggi. Voglio farmi un giro per il quartiere. Ci vediamo dopo. -
- Vuoi che...-
Prima che Tom riuscisse a finire la frase, Stefy si intromise.
- Resto io con lei. Voglio conoscere Sara meglio, mi ispira simpatia! Jay, ti chiamo dopo tesoro.-
Jay disse un semplice "ok" ma con l'aria da menefreghista.
Non gli importava più di niente e nessuno.
Senza neanche aver risposto, accettato o rifiutato la compagnia di qualcuno, mi ritrovai da sola accanto a Stefy.
Parlammo del più e del meno camminando sul marciapiede.
Ok, volete la verità? Era simpatica. Anche molto.
Simpatica e bella, ecco perché piaceva a Jay. 
La mia autostiva scese fino al centro della terra, dove si bruciò e non ritornò più.
Mi chiese tutto su di me, soprattutto dei rapporti con i ragazzi, del rapporto con Tom e con Jay.
- Sai, una volta ho pensato 'Jay e Sara sarebbero una bella coppia!', però mi sono accorta dell'amore non ricambiato.
Fa schifo non essere amati da la persona per cui moriresti.-
- Già ma...aspetta Stefy, che intendi? -
Come faceva a saperlo? 
- So che lui ti piace da impazzire. Basta accorgersi del modo in cui lo guardi. I tuoi occhi poi.
I tuoi occhi non mentono. -
Non risposi, mi limitai a guardare l'asfalto, pensando a qualche cosa sensata da dire.
Ma era inutile mentire, non potevo negare l'evidenza. 
Non potevo negare i miei sentimenti verso il suo ragazzo. 
Eppure il suo volto era sereno. 
Non era arrabbiata con me. 
Ne le facevo pena. 
Incredibile.
Forse perché sapeva che Jay non mi avrebbe mai ricambiato, e lui era tutto suo.
- Non preoccuparti, rimane tra di noi questo. -
Mi fece l'occhiolino, poi iniziò a frugare nella borsa, fermandosi.
- Scusami ma credo sia l'unico modo per alzarti su di morale. -
Finalmente afferrò nella borsa ciò che cercava, e me lo diede.
Un biglietto pubblicitario di un pub. 
- Qui ci si diverte davvero! Se vuoi ci andiamo insieme e ti faccio conoscere un po' di persone.
Almeno ti svaghi un po' e lasci da parte per una notte i tuoi tristi pensieri. Basta chiamarmi, il mio numero è quello in basso a destra! -
A quanto pareva, Stefy era in possesso di quel locale.
- Beh, grazie. Ti faccio sapere. -
 
 
 
Arrivai finalmente a casa dei ragazzi. 
Stefy era andata al locale, perché, come mi aveva detto lei: "devo preparare gli ultimi drink per stasera".
Buttai la borsa sul divano, e mi buttai anche io letteralmente. 
Ero esausta.
- Eccoti, ti aspettavo. -
La voce di Jay ruppe il silenzio e mi spaventò.
Si sedette accanto a me.
- Volevo parlarti, e rispondi sinceramente alle mie domande ok? -
Quel giorno me lo ricordai per sempre come il giorno del "Giornata nazionale dello spaventar la gente per parlarle".
Prese un po' di tempo prima di parlare, come si stesse organizzando un discorso.
Troppo ansiosa, lo incitai a cominciare a parlare, oppure me ne sarei andata dritta in camera.
- Insomma? -
- Non sono arrabbiato con te....Ok, forse solo un po'. Ma Tom...perché non me lo hai mai detto? -
- Perché non c'è niente da dirti Jay. -
- Oh certo. Io so che è lui. So che Tom e Kelsey hanno litigato per te. So che lui prova qualcosa per te e tu non sai che fare.
Ecco cosa cercavi di dirmi tutte le volte, quando eri sul punto di scoppiare. è Tom il ragazzo che ti da problemi! -
Mi alzai infuriata, con gli occhi lucidi.
- SEI UNO STUPIDO! SOLO UNO STUPIDO! NON RIESCI A CAPIRLO? NO? PERCHE' SOLO TU NON LO CAPISCI? TI ODIO JAY! TI ODIO! TI ODIO! - 
Si alzò anche lui, ma lo ributtai sul divano per passare e andare via.
- Perché allora non me lo spieghi tu? Perché devi aspettare gli altri che me lo dicano? - 
Jay alzò la voce per farsi sentire.
Strinsi i pugni. 
Le lacrime scorrevano, ma erano all'ultimo posto nella lista dei miei problemi.
Decisi una cosa.
Decisi che l'unica cosa che dovevo fare era quella.
Sensata o no. 
Giusta o sbagliata.
E lo feci
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-------------------- 
GUARDATE UN PO' CHI E' TORNATA DAL LETARGO? MA ME OVVIO. (?) LOL
MHUAHAHAHHAHAHA ORA VI HO LASCIATO IL DUBBIO EEEEEH? chissà che farà Sara. uu 
E Stefy sembra tanto carina no?
Jay, bah, Jay è stupido sul serio. 
Vedremo se sarà così stupido nei prossimi capitoli :')
Ok, vi ho fatto aspettare tanto per un capitolo, i know.
Spero di non avervi annoiato perché credo che è un po' scritto male,
quindi prometto che il prossimo capitolo sarà più movimentato e più lungo c:
seriamente, perdonatemi, ho avuto settimane pesanti a scuola. c.c
Vi lovvo voi che mi cagate, grazie mille per le recensioni <3
E grazie a tutti quelli che leggono e seguono la mia storia :')
Spero di ricevere un po' di recensioni, così so i vostri pareri uu 
A presto <3
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Not here. ***




 

8. Not here.






- Guardami bene negli occhi Jay. Tutti dicono che gli occhi non mentono. -
Mi avvicinai al suo corpo, per stare certa che mi guardasse meglio da vicino.
Passai una mano tra i suoi ricci, avevo sempre amato farlo.
Avevo sempre amato lui.
Lui continuava a guardarmi perso, come quando mi perdevo io nel suo sguardo, nei suoi occhi blu.
Fu come se i miei occhi parlassero al posto della mia bocca.
Bastarono pochi istanti per far capire a Jay cosa volessi dire, o cercare di dire.
Mi aveva guardando abbastanza per iniziare.
Mi prese il viso e poggiò velocemente le sue labbra sulle mie.
Non mi diede tempo neanche di respirare per quanta foga e passione mi stesse baciando.
Forse neanche lui avrebbe resistito un momento di più senza baciarmi.
Le sue mani dal mio viso scivolarono sulle mie gambe, per prendermi e lasciarmi cadere piano sul divano accanto a noi.
Lo lasciai giocare con la lingua, mentre le sue mani toccavano il mio corpo.
Dopo le labbra passò al collo, e ancora le labbra, e dopo di nuovo il collo, lasciando sempre umide quelle parti.
Non gli interessava quanti minuti ancora mi avrebbe tenuto li, sul divano, fino a farmi impazzire.
Ci stava riuscendo.
Stava prendendo il controllo su di me.
Ma si fermò.
Si fermò per guardarmi, tenendo le sue labbra più distanti dalle mie.
Voleva che i miei occhi parlassero ancora, come se volesse il permesso per continuare, per continuare a farmi impazzire.
Fu facile rispondergli:
Con la mano sulla sua nuca lo spinsi leggermente più vicino a me, e quando stava per baciarmi di nuovo, gli morsi le labbra.
Fece una piccola smorfia, non se lo aspettava. 
Nel momento in cui decisi di abbandonarmi completamente a James, qualcuno suonò il companello. 
- C'è qualcuno? Ho lasciato delle chiavi a Jay, potete aprirmi? -
"Merda" pensai io.
- Merda. - disse lui.
Non si faceva problemi per esprimersi.
Si alzò in fretta e si aggiustò quel che poteva.
- Vai in camera tua, sei tutta spettinata e quella dietro alla porta è Stefy! -
- Sai, lo avevo intuito anche io. - risposi secca.
Lui era agitato, e si notava non poco.
- Dai vai! ...e cerca di mantenere le distanze. -
Come scusa?
Le distanze?
Tutto d'un tratto s'era ricordato di avere una ragazza, di essere impegnato con Stefy?
A quanto pareva non solo lui faceva impazzire me, perché in quei pochi minuti gli avevo resettato la memoria.
Mi voltai senza rispondere e andai in cucina, così da sentire meglio cosa dicevano e sbirciare. 
No, non mi sentivo affatto una spia.
Mi sentivo solo James Bond dei poveri.
Jay aprì la porta, ancora con il respiro affannato per prima, e si ritrovò una Stefy che sbuffava con le braccia incrociate.
- Oh finalmente! Si può sapere cosa stavi facendo signorino McGuiness? -
Ci mise un paio di secondi prima di rispondere.
- Niente, assolutamente niente. -
Niente, proprio niente.
Altri due minuti e ci saremmo ritrovati nudi su un divano, senza dar conto alla gente che va e viene in quella casa, oppure 
sotto le coperte del letto di una camera vicina chiusa a chiave, nel caso ci fossimo accorti che non era il luogo giusto il salone.
- Comunque, sbaglio o ti avevo lasciato le mie chiavi di casa per non so quale motivo? -
- Oh si, ma non ricordo dove..-
Jay iniziò a dare un'occhiata ovunque, poi si ricordò di avere le chiavi nella giacca.
- Eccole qui! Hai bisogno di qualcos'altro? -
Il riccio era ancora parecchio agitato.
- Stai calmo, cosa hai? Sembra che tu non veda l'ora di cacciarmi via. Oh si, c'è qualcos'altro che vorrei. -
- Nono non è vero! Bene, cosa posso fare per te? -
Stefy lo guardò in modo malizioso.
- Sai cosa voglio non è vero? -
Stefy mise le sue mani sul suo petto e accarezzò il suo corpo lentamente. 
- Non qui Stefy..-
- E perché no? - rispose lei tra un bacio e l'altro.
I miei istinti omicidi salivano sempre di più.
Fino a poco fa ero io che lo accarezzavo e tutto, e ora? 
Jay non sembrava molto entusiasto, e la ragazza si fermò. 
- Hai per caso paura che lei possa vederci? -
- Lei? Nono, ne abbiamo già parlato, ti ho detto anche che tra melei non c'è e non ci sarà mai niente. Sappiamo che ci vuole provare con me, ma non mi piace.-
- Stavate parlando di me? -
Intervenii.
Non ero stupida.
Stavano parlando di me.
Avevano discusso su di me e lui non ha fatto altro che negare tutto. 
Ma prima...
- Jay stavi parlando di me non è vero? Perché? Perché non cerchi di essere più sincero con lei, con me, con te stesso? Dille cosa è successo! -
- Ma cosa sta dicendo? -
Jay rispose prima a Stefy.
- Non lo so. -
- Jay sei solo uno stronzo, cazzo! - 
Ed io una povera illusa. 
Stavo per credere di tutto prima, che ci potesse essere qualcosa..
- Sbaglio o ti avevo detto "mantieni le distanze"? Perché ti interessi a me solo da quando ho Stefy?
Per favore Sara, smettila di fare giochi. 
Prima con Tom, ora con me. Ma con me è troppo tardi.-
Stefy con disprezzo mi guardò dalla testa ai piedi. 
- Poveretta...tesoro, vado al pub, ci vediamo stasera. - 
diede un bacio a Jay e andò via.
Non avevo parole, ma la frase peggiore doveva arrivare. 
- Vai via e cerca di non rovinare ogni fottuto rapporto. -
Quelle parole.
Perché Jay? 
Dopo avermi guardato in quel modo.
Dopo avermi baciato in quel modo.
Forse non lo pensava veramente. 
Forse era solo perché aveva Stefy accanto. 
Ma il "non rovinare ogni fottuto rapporto" era vero, era più che vero.
Stavo rovinando tutto.
Avevo sbagliato momento.
Avevo sbagliato tutto.
Ero sbagliata io.
Maledetta me.
Dopo quelle parole corsi in camera a disperarmi.
Avevo bisogno di qualcuno.
Tom.
Dov'era Tom? Perché non era li con me?
Avevo bisogno dei suoi abbracci rassicuranti,delle sue stupide battute per tirarmi su il morale, avevo bisogno dei suoi consigli.
Avevo bisogno di lui.
Sentii due colpetti sulla porta.
Era Thomas
- C'è...c'è qualcuno? -
La voce era familiare, ma non ricordavo a chi apperteneva.
- Chi è? -
Dissi soffocando le lacrime.
è difficile parlare quando sei sul punto di scoppiare a piangere, trattenere le lacrime è una sensazione orribile, hai paura di farle uscire nei momenti sbagliati.
- Sono Hilary, ho conosciuto Nathan allo zoo, mi ha detto di trovarmi qualcuno per stare in compagnia mentre lui è un attimo fuori..-
Ora ricordavo.
- Ok, entra pure. -
La porta si aprì. Hilary si sedette accanto a me sul letto, con un sorrisone sulle labbra. 
- Mi dispiace disturbarti ma..oh santo cielo! I tuoi occhi! -
Diamine, sapevo che i miei occhi gonfi dalla rabbia e disperazione si sarebbero notati.
- Oh lo so, solo che..-
- Ma sono bellissimi! Anche se un po' rossi, hai preso un colpo d'aria? - 
- Oh grazie..-
- Non ti preoccupare, passerà subito. -
Fare amicizia con lei mi avrebbe sicuramente aiutato a non pensare troppo.
- Che stupida, non mi sono neanche presentata, sono Sara! -
- Hilary! Ma lo sai già. -
Ci scambiammo dei sorrisi e ci stringemmo la mano, qualcosa mi diceva che quella tipa allegra sarebbe stata un'amica perfetta.
Anche se dopo pochi minuti mi accorsi che era veramente chiaccherona, tipa perfetta per Nath per farlo rallegrare e divertire un po'.
Non mi lamento molto di chi parla molto, forse perché il mio carattere riesce a sopportare fin troppo, e sorprende anche me stessa.
Dopo quasi una mezz'oretta, Nathan aprì la porta. 
- Vi ho beccate! Vi stavate divertendo credo, visto che sentivo le vostre risate dalle scale! -
- Nath ma dove sei stato? -
Non so perché ma lo abbracciai.
- Heeey, ti sono mancato Sara? - 
- Scusa, ma era da un po' che non ti abbracciavo. -
Ok, in realtà avevo bisogno di abbracciare qualcuno a cui volevo davvero bene. 
E poi, ogni volta che Tom non c'era, parlavo con Nath, anche se non sapeva niente sulla storia con Jay.
Mi ascoltava sempre, ed io ascoltavo lui.
Era un "fratello" comprensivo. 
Hilary ci stava guardando aspettando il suo momento.
- Okok, abbraccio di gruppo! - 
E ci stringemmo tutti e tre. 
- Non mi hai ancora detto perché sei uscito! -
Hilary mise le mani sui fianchi in attesa di una risposta. 
- Vi ho portato questi! Ok, non sono un tipo che esce e si ubriaca ogni sera ma...questo pub deve essere veramente figo! Sono andato a prendere dei pass gratis. -
Dalla tasca tirò fuori vari bigliettini colorati.
- Essere me ha il suo vantaggio. Dopo cena preparatevi, ora andiamo ad avvisare gli altri. -
 
 
 
 
 
 
 
Erano circa le undici di sera, quando arrivammo davanti al pub. 
Luogo lussuoso, molto grande ma molto molto molto affollato, ed eravamo solo fuori.
La musica ancora era spenta, sicuramente prima di mezza notte non la mettevano.
Mentre cercavo con lo sguardo l'entrata, mi accorsi di avere sotto il piede una carta.
Non era una qualunque, era uguale a quella che mi aveva dato Stefy il pomeriggio.
Non ci misi molto a capire che quello era il suo pub. 
Ritornai indietro, ma i tacchi alti non mi permettevano di andarmene senza far rumore.
Mentre indietreggiavo tra la folla, qualcuno mi seguì. 
- Dove credi di andare? - 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
----------------------------------------
ueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee. è tutta la sera che cerco decentemente di scrivere il capitolo, e dopo vari tentativi eccolo qui!
Sono davvero stanchissima e ho cercato di fare il mio meglio, ma come ben sapete la scuola
mi tiene occupata anche questi ultimi giorni .-.
Per farmi perdonare ho scritto ciò che volevate e speravate: il bacio. 
Maaaaaaaaaaaaaaaaaa non è finita qui eh.
Che vi credete che Sara si arrenda? AH! no. 
Chi è che la seguiva? BOOOOOH. 
ok, basta, me ne vado lol.
Grazie per seguire la ff e recensirla, vi adoro. 
Serio, VI LOVVVVVOOOOOOOOOOOOOOO. C':

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Capitolo 9
*** Another chance. ***


 

9. Another Chance.








Prima di voltarmi, pensai a quale scusa avrebbe potuto andar bene. 
Sentii una mano poggiarsi delicatamente sulla mia spalla.
- Non vorrai mica andartene, stasera voglio che ti diverta, niente pensieri! Ok? -
Era la sua voce.
Era quella voce che mi aveva sempre fatto compagnia nei momenti peggiori.
La voce di Tom.
Mi voltai piano, a stento sorrisi. 
- Una specie di Hakuna Matata?
Fece una delle sue fragorose risate. 
- Esatto! E non tentare di scappare, io ti osservo. -
Puntò due dita contro di me.
- Volevo solo prendere prima un po' d'aria, non hai visto quanta gente c'è? Dentro soffocheremo. -
- La maggior parte delle persone si è ammucchiata qui fuori, dentro siamo di meno, te lo assicuro! -
Era strano ritornare a parlare così normalmente con Tom.
Insomma dopo quello che era successo...


Stranamente c'erano un sacco di persone fuori.
Solo quando Tom mi accompagnò all'entrata notai quanto fosse grande il posto. 
La strada che stavamo percorrendo io e Tom in silenzio era la strada principale che portava all'entrata del pub.
Fuori nel giardino vi erano varie panchine verdi occupate da gente già ubriaca anche dopo aver bevuto un solo bicchiere, e  vi erano lampioni alti che illuminavano il posto, 
ma soprattutto illuminavano le facce di gente che già pomiciava senza neanche conoscersi, o almeno, era quello che notavo io. 
Notai in lontananza anche qualche ragazzo che incitava gli amici a buttarsi in piscina, la quale si trovava nel fondo, giusto per attirare l'attenzione di qualche bella ragazza.
Notai parecchi particolari prima di entrare nel locale, per ultimo il più strano forse: 
io e Tom non avevamo aperto bocca, semplicemente ci guardavamo intorno.
Un silenzio che non avrei potuto mai immaginare tra noi.
Poi Tom iniziò: 
- Sai..ho fatto pace con Kelsey. -
Rimasi ad ascoltarlo. 
- Non volevo rovinare niente..scusami. -
Al scusami mi fermò il braccio.
Sorrisi. 
- Oh, Tom, io ti ho già perdonato. Stasera dobbiamo divertirci, o no? -
Mosse la testa in segno di approvazione e mi abbracciò.
Finalmente entrammo nel locale.
 
 
Bene, ora immaginate il pub più affollato che abbiate mai visto, e raddoppiate le persone. 
Ecco, quel totale di persone si trovava davanti ai miei occhi, con gente che cercava invano di passare per salutare un amico, andare a bere o altro, solo che doveva strusciarsi in mezzo agli altri per arrivare alla meta.
Ovviamente, ai ragazzi questa cosa piaceva: avevano trovato l'occasione di toccare il culo alle ragazze e farlo sembrare un incidente.
- Non credi che sarebbe meglio andare.. -
Mi voltai di scatto, ma Tom era sparito. 
- Menomale che c'erano meno persone dentro! -
urlai tentando di farmi sentire da Tom, chissa dove era finito.
- Scusami, ma con chi stai parlando? -
Improvvisamente mi ritrovai accanto un ragazzo alto, biondo, e..cazzo, davvero figo.
Peccato per la figura di merda appena fatta.
- Oh, ehm, nessuno. -
Per non fare anche la figura dell'idiota ubriaca senza aver bevuto, gli dissi la verità.
- Beh in realtà ho appena perso di vista un amico e stavo tentando di farmi sentire, tutto qua. Solo che con tutta questa gente..-
Con lo sguardo tentai di trovare almeno uno dei ragazzi, ma non ci riuscii.
- Se vuoi ti aiuto a cercarlo! Descrivimelo. -
Sembrava, come dire? Mhm..affidabile.
Un tipo a posto.
La mia serata sarebbe iniziata con lui.
Infatti..
Gli dissi di essere venuta con i The Wanted, di essermi persa Tom, e lui mi rispose che li conosceva, era una specie di fan.
Altro punto a suo favore.
- Scusa, non mi sono presentata! Sono Sara. -
Gli tesi la mano.
- Piacere di conoscerti, bella ragazza di nome Sara! Io sono Dave. -
Dave mi strinse la mano ma la lasciò subito per indicarmi qualcosa, o meglio, qualcuno.
- Quello non dovrebbe essere Jay? -
In effetti, aveva indicato un riccio biondo.
Ma non ero sicura che fosse lui.
Teneva per mano una ragazza, ma non era di certo Stefy.
La stava portando lontano, come se avesse l'intenzione di...
No, non era lui.
Ora voleva tradire anche Stefy?
Che porco.
Si girava le ragazze a modo suo, e ci riusciva.
Sesso. Sesso. Sesso.
Ecco cosa pensa ogni volta.
Tradire la sua ragazza, che schifo.
...Pensandoci bene, la sua ragazza l'aveva già tradita, con ME.
Lo schifo lo provavo anche per me stessa.
- Hey Sara, siamo sul pianeta terra, rispondi, rispondi! -
Ridendo, ritornai a parlare con Dave, e togliermi quei pensieri.
Quel ragazzo era un tipo anche simpatico.
'Divertiti e provaci con questo ragazzo' pensai.
Ma prima di provarci, dovevo togliermi dalla testa Jay, definitivamente.
- Sara, questi The Wanted sono occupati con altre ragazze, che ne dici se io e te andiamo a bere qualcosa? -
- Ok, andiamo! -
Passammo la serata a chiaccherare e a bere qualcosa, poi il nostro discorso finì con la sua richiesta di andare a ballare, e accettai.
Mentre passavo tra la gente, cercavo di autoconvincermi che Jay fosse un grande stronzo senza cuore, che fosse meglio dimenticarlo perché non era fatto per me.
I miei lunghi pensieri turbarono anche Dave.
- Ho come la sensazione che tu pensi troppo! -
- Già..- 
In quel momento andai a sbattere contro qualcuno...Jay.
- Perché non stai più attenta? Oh..-
Mi riconobbe subito.
Nessuno dei due fiatò, ci limitammo a degli sguardi.
- Ecco trovato uno dei The Wanted, Sara! -
Sicuramente non ero entusiasta quanto la voce di Dave, lui si presentò anche.
- Ma non eri di la tu? - chiesi al riccio.
- Che c'è? La gente non si può spostare? -
- Hai fatto davvero in fretta. -
- A fare cosa, scusa? -
- Ok ok ragazzi! Non vorreste mica litigare qui, vero? -
grazie a Dave, la nostra conversazione finì li.
Poteva essere una bella serata alla fine.
Ma non lo fu.
Mentre io e Dave ballavamo, una chiamata al telefono di lui ci interruppe.
Ancora mi chiedo come riuscì a sentire il suo cellulare vibrare in mezzo a quel casino.
Dave mi chiese il numero, perché voleva rivedermi, ma ora doveva andarsene urgentemente.
- Bella serata! - mi disse, poi se ne andò, lasciandomi sola su uno dei divanetti posti agli angoli del pub.
Strano non aver ancora incontrato Stefy.
- Sara! Ti abbiamo trovato! -
Nathan ed Hilary se la stavano spassando. 
- Ti abbiamo visto con quel bel ragazzo, hai fatto colpo! Però non siete andati fino in fondo. -
- Neanche tu ed Hilary, caro Nathan. -
Hilary diventò rossa dall'imbarazzo.
- Beh..-
Neanche Nath sapeva che dire.
- Ragazzi, avete tutto il tempo che volete per conoscervi, e sinceramente, è anche meglio che lo facciate. -
- Oh si, andiamo d'accordo, però che ne dici se balli con noi? -
Preferivo lasciarli da soli, così rifiutai la richiesta di Hilary.
- No, grazie, sono stanca. -
- Ma non c'è nessuno qui a farti compagnia! -
- Ci sono io! Solo se Sara accetta la mia compagnia naturalmente. -
Stavo per rifiutarmi, ma avevo intenzione di dirgli che presto sarebbe stato l'ultimo dei miei pensieri, invece del primo.
Nath e Hilary se ne andarono, lasciandomi con Jay.
- Che vuoi ora da me? Perchè non mi lasci stare? -
Jay continuava a guardare il suo bicchiere ormai vuoto.
- Jay rispondimi! Tu..io ti dimenticherò, ecco. è l'unica soluzione per non soffrire. Sei uno stronzo. E ora te l'ho detto! -
Urlai parecchio ma non me ne accorsi, le persone attorno a noi si girarono sbalorditi.
- Vuoi sapere la verità? Perché? Perché? Perché tu...perché io...sto impazzendo. -
- Me ne sono accorta. - dissi fredda.
- Non credo di essere pazzo. Io credo che tu mi stia facendo diventare pazzo. -
- Bene, ora dai la colpa a me? Grazie. Ci mancava solo questa. -
Mentre alzavo gli occhi al cielo, Jay mi prese i polsi e mi girò in modo da incrociare perfettamente il suo sguardo
- Tu mi fai impazzire. Capisci? Anzi, forse sarebbe meglio dire...io sono pazzo di te. Sto impazzendo per te. -
Rimasi immobile, persa nuovamente nei suoi occhi. 
Diceva la verità. 
- Devi aiutarmi. O impazzirò totalmente. Oppure sono già impazzito totalmente. Ma almeno sono sicuro di provare qualcosa per te. -
- Davvero? Devi dimostrarlo. Fino ad ora non hai fatto altro che..-
- Fare lo stronzo? Si, lo so, Sara. Perdonami, ti prego. -
Dovevo perdonare fin troppe persone. 
Girai la testa, non volevo continuare a guardarlo, sarei ricaduta nelle sue braccia. 
Lui lasciò il mio polso, e delicatamente con due dita spostò il mio viso più vicino al suo.
- Ti prego. - continuava a ripetermi. 
- Dammi un'altra possibilità. -
Mi aveva convinto. 
Non riuscivo a resistere guardando dritto nei suoi occhi.
- Te la darò, ma promettimi di lasciare Stefy, fallo per me, dimostrami quel che provi. -
Stava per promettermelo, quando qualcuno interruppe le sue parole.
Ci staccammo lentamente. 
- Siva? Che hai? -
Aveva corso, aveva un'espressione più che preoccupata.
- Cos'è quell'espressione? Siva che succede? - 
Il suo viso mi trasmetteva ansia. 
- Tom..Tom...
- Cosa è successo a Tom, Seev?! -
Jay si stava alterando.
- Venite! Presto! - 
Ci affrettammo ad uscire. 
Seguimmo Seev fino a fuori, corremmo per circa 100 metri.
Nareesha, Kelsey, Max, Nathan e Hilary circondavano qualcuno, qualcuno a terra.
Kelsey era in lacrime. 
Si spostarono, e riuscii a riconoscere la persona distesa sul pavimento. 
Tom. 
 
 


 
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Zalve! Finalmente, e dico FINALMENTE è finita scuola.
Ora ho più tempo per scrivere e dare sfogo alla mia fantasia, ma questo capitolo mi dispiace non mi è venuto così bene cwc.
Non mi convince affatto D: 
Scritto anche un po' male e non fila bene, scusatemi tanto c.c 
Il prossimo capitolo sarà più figo, promesso uu
Grazie per le recensioni e grazie a voi che seguite la storia, vi adoro ma già lo sapete. 
Come vedete vi lascio sempre questi brutti finali ad ogni capitolo HAHAHA.
Ok, me ne vado, cieo <3

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Capitolo 10
*** Right Direction. ***



 
 

10. Right Direction.

 




- Levatevi! - non ci pensai due volte a buttarmi accanto a Tom.
- C-chiamate una-un'ambulanza! P-per favore! - 
mentre Kelsey parlava a singhiozzi, Max tirò fuori il suo telefono e chiamò un'ambulanza.
- Tom? Thomas? Mi senti? Rispondimi idiota! Rispondimi! -
- La...testa. Mi fa male.. -
Era sveglio, ma ancora per poco.
Lo abbracciai, avevo così paura per lui.
- Il mio amico è più che ridotto male, vi prego sbrigatevi, siamo al pub..-
Max aveva più che ragione.
Thomas era veramente ridotto male. 
I lividi gli riempivano il corpo, le labbra coperte di sangue che proveniva dal naso e..
- Merda Tom! La tua testa è quasi spaccata in due! Ora sappiamo perché ti fa male la testa.
Avevo toccato il suo capo con la mano, e sentii una grossa ferita.
Un taglio enorme. 
- Tutto questo è ketchup vero? Ragazzi questo è uno dei migliori scherzi fatti. Ci sono cascato! -
- No Tom....a quanto pare è ancora ubriaco. Guardate li. -
Jay ci indicò due bottiglie di birra per terra, più una rotta. 
- Ricordi qualcosa amico? - 
Jay si inginocchiò accanto a me. 
- Voglio solo altra birra..- 
Iniziai a sentire il suono dell'ambulanza in lontananza, mentre Jay tentava di far ricordare qualcosa a Parker.
Ma in quel momento Tom chiuse gli occhi e non rispose più.
 
 
Passai tutta la notte in ospedale, aspettando buone notizie del mio migliore amico.
Non ero sola.
Nessuno voleva ritornare a casa, riposare. 
Volevano solo avere buone notizie, perché dovevano essere per forza buone, altrimenti non sarebbero usciti dall'ospedale.
Quei momenti di attesa non fecero altro che aumentare la mia ansia. 
Non riuscivo a star ferma, i miei pensieri andavano dalle cose peggiori alle cose migliori che potessero accadere.
Mi scoppiava la testa, eppure non mi fermavo.
- Hey, perché non ti siedi accanto a me? - 
Jay me lo chiese così dolcemente da non poter far altro che rispondere si.
Mi strinse forte a se. 
 Lo giuro, mi sentii la persona più protetta al mondo.
Mi passò una mano tra i capelli delicatamente, stava cercando di tranquillizzarmi.
- Andrà tutto bene. -
- Non avrei dovuto lasciarlo solo..- 
- Non è colpa tua, è lui che è un combinaguai! - 
Le nostre risate rimbomarono nel corridoio. 
- Ho bisogno di prendere aria, questo posto non fa altro che mettermi ansia. - 
- Ti accompagno io tesoro. - 
Nareesha prese la mano di Seev e lo portò fuori.
- E io avrei bisogno di un caffè per tenermi sveglio. -
Max in realtà era più che sveglio e molto più agitato di me. 
- Scherzi? Vieni alla macchinetta con me e ci prendiamo tutti e due un qualcosa di caldo e rilassante. -
Kelsey prese dalla sua borsa il suo portafoglio e accompagnò Max giù. 
Eravamo rimasti solo noi, io e Jay.
Ah no, anche Hilary e Nathan. 
Quei due sembravano invisibili.
Stavano parlando in un angolo, sotto voce. 
Ma con il silenzio che c'era riuscii a sentirli.
- Sono così preoccupato Hilary..-
- Stai tranquillo, andrà tutto bene. Sono dei bravi dottori e presto Tom si sveglierà! -
Il viso di Nathan era davvero triste, ed Hilary non faceva altro che abbracciarlo e consolarlo.
Dopo qualche abbraccio apparve un piccolo sorriso di Nath.
Ero così presa da quei due da non accorgermi di Jay che continuava a fissarmi sorridendo.
- Che c'è? - 
- Niente..-
- Sei sicuro? -
- Sei bellissima. -
Non sapevo se baciarlo in quel momento oppure prendere il suo cellulare che stava squillando e buttarlo dalla finestra.
Tanto è abituato a stare senza quell'aggeggio. 
Fatto sta che non feci nessuna delle due opzioni.
- Pronto? -
Mi avvicinai al suo orecchio per sentire qualcosa.
Una voce femmile, conosciuta.
Si, era Stefy.
- Non posso venire ora! Sono in ospedale! Ci vediamo quando posso, così tu mi dici quello che mi devi dire e io ti spiego un po' di cose. Ok? Ciao. -
All'improvviso mi ricordai di una cosa successa al pub, così mi staccai velocemente da Jay e guardarlo disgustata.
- Che ti succede? Ho intenzione di lasciare Stefy e tu mi fai quella faccia? -
- Perché sono così stupida a darti un'altra possibilità? -
- Ma cosa stai dicendo? -
- Ti ho visto sai! Si, ti ho visto al pub quando ti stavi allontanando con una ragazza come se volessi...fartela. - 
Jay spalancò gli occhi.
- Non ero assolutamente io! - 
- Si invece! Eri tu..insomma, ti somigliava molto. -
- Non ero io ti dico. -
Pensai un attimo.
In effetti non ero davvero sicura che fosse lui. 
- Fidati di me.
- Mi fido. -
- Bene. Baciami.
Quel "baciami" sembrò decisamente un ordine. 
Sinceramente, io non vedevo l'ora di baciarlo. 
Dopo quello che era successo a Tom avevo bisogno di un bacio per farmi dimenticare quei brutti pensieri che mi giravano in testa, anche solo per poco.
- Ci sono parenti di Thomas Parker qui? - 
Jay si alzò davanti all'infermiera e disse: 
- Amici. Siamo degli amici. -
- Il vostro amico non è assolutamente in pericolo, potete stare tranquilli. -
Si sentì il respiro di sollievo da parte di Nathan, che spuntò dietro di noi. 
Aveva assistito alla scena tra me e Jay sia lui che Hilary. 
- Ma temo proprio che abbia bisogno di riposo, e non può andare subito a casa. Gli basterà un giorno o due qui, così si riposerà al meglio e potremo tenere d'occhio la ferita alla testa. - 
- Fantastico, per caso possiamo vederlo? - 
- Sta dormendo ora ma..- 
- Non si preoccupi, passeremo più tardi. - dissi io, non volevo disturbare Tom.
- Va bene. A più tardi. - l'invermiera se ne andò. 
 

 

 
Dopo aver dato buone notizie a tutti, ritornammo a casa. 
Eravamo tutti più tranquilli, e avevamo deciso di passare verso l'ora di pranzo a trovare Tom. 
In realtà, tranquilli del tutto non lo eravamo. 
Non sapevamo la causa di quella ferita.
Forse gliel'aveva procurata un ubriaco, o forse no.
Dovevamo aspettare di parlare con Tom prima di saperlo, sempre se se lo fosse ricordato.
Jay non perse tempo e si diede appuntamento con Stefy per parlarci. 
Appena uscì di casa iniziai a sorridere come un ebete. 
- A quanto pare Sara è diventata di buon umore! - 
Hilary si buttò addosso a me stringendomi.
Non ci conoscevamo da molto, ma era adorabile. 
Passammo il tempo a chiaccerare, e la parte migliore è stata quando mi ha raccontato di Nathan e lei.
- Mentre voi "litigavate" parlando di un tizio passato per Jay, io non ce l'ho fatta e..l'ho baciato. -
Non solo a me le cose stavano prendendo una giusta direzione.
- Insomma, l'hai visto? era così tenero, e il suo viso così preoccupato..-
- Sono contenta per voi due! -
- Con calma Sara, è stato solo un piccolo bacio..forse se ne è dimenticato anche. - 
- Non direi da come ti guarda. - 
Nath non aspettava altro di stare da solo con Hilary. 
- Vi lascio soli, ok? - 
- No, non so che fare! - disse preoccupata sotto voce. 
- Nathan se vuoi te la lascio subito! - urlai per farmi sentire da lui, che era seduto sul divano e continuava a far finta di niente, quando, secondo me, stava sentendo tutto.
- Beh, no, la porto io via! -
Si alzò e prese per il braccio Hilary, portandola in un'altra stanza. 
Guardai l'orologio e mi accorsi che erano quasi le undici. 
Quando si sta con le giuste persone il tempo scorre velocemente.
Sentii suonare alla porta.
Doveva essere Jay. 
- Jay? Sei tu? -
Non sentii risposte, ma aprii comunque.
Era Jay.
Ma la sua espressione non prometteva niente di buono.
- Allora? è andata bene? - decisi comunque di fare un sorriso per lui. 
- Io...io non posso lasciare Stefy. - 


 
 
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Salve gente! Non scrivo molto nello spazio autrice perché devo sbrigarmi,
quindi vi scrivo solo che vi amo perchè recensite e seguite la storia, ma lo sapete già lol.
Spero vi sia piaciuto il capitolo, nel prossimo faccio succedere qualcosa per intrattenervi :')
A presto :*                                                                

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Capitolo 11
*** I need you. ***





 

11. I Need You.







Per un attimo mi si bloccò il cuore. 
- Cosa stai dicendo Jay..? -
Abbassando il capo sorpassò la soglia di casa e me. 
- Mi spieghi cosa succede? - 
Continuava a fissare per terra, camminando lentamente per la stanza. 
- Ho paura. - 
Paura? 
Per cosa? 
- Jay guardami, dimmi cosa è successo! - 
stavo iniziando a perdere la pazienza e la speranza, la speranza che tra noi ci potesse essere un qualcosa. 
Lo fermai e gli presi il viso. 
- Guardami...puoi dirmi tutto. Non avere paura. -
- Io non ho paura di te. Ma paura per lei. - 
Lo guardai confusa. 
- Non posso lasciarla. O almeno non ora... -
- Perché?
- Sta passando un brutto periodo, e lasciarla proprio ora la porterà alla depressione. -
- Quindi..-
- Quindi dobbiamo ancora aspettare.
Mi allontanai da lui a piccoli passi, negando la sua affermazione.
- Non voglio più aspettare! Non ce la faccio! No io...- 
- Ti chiedo un altro po' di pazienza, per favore. - 
Restammo qualche secondo nel silenzio, a fissarci negli occhi. 
- E va bene. Tanto sarà solo per un altro po' di giorni, non è vero? - 
Disse si, ma quasi non riuscii a sentirlo, e la sua espressione non era convincente. 
Corsi ad abbracciarlo, avevo bisogno del suo calore. 
Le sue braccia mi strinsero forte intorno alla vita, lasciando per sempre nella mia mente il ricordo del migliore abbraccio mai ricevuto. 
Mi sentivo al completo, come se fosse un puzzle e mi avessero messo l'ultimo pezzo mancante.
Il mio pezzo mancante era lui. 
Il pezzo più importante, senza la quale mi sarei sentita così vuota da non riuscire ad andare avanti.
Puntai i miei occhi sulle sue labbra, volevo sentire di nuovo quella sensazione di fuochi d'artificio anche solo sfiorandogli le labbra. 
Mentre mi stavo avvicinando sempre di più alla sua bocca, lui si scansò un po'.
- è come se la stessi tradendo. Noi...noi ci comporteremo normalmente fino a quando non la lascierò. - 
- Oh, ok. - 
Niente in quel momento era ok. 
Non si era posto il problema del tradimento e....ecco come sempre, e dico SEMPRE, mi venne in mente l'immagine di noi due, su quel divano, posto dietro di noi, a baciarci come se fosse il nostro ultimo giorno di esistenza. 
Mi sentivo...arrabbiata. 
Triste.
Mi sentii di nuovo vuota, quando lasciai le sue braccia. 
Guardai l'orologio appeso nel corridoio, e mi accorsi di quanto fosse tardi.
- Thomas!
mi ricordai di lui, presi il giacchetto e andai via, lasciando Jay in mezzo alla stanza con ancora la sua espressione non convincente. 
 
 
 
 
- Scusi, può dirmi dove si trova Thomas Parker? Faccio subito! - 
Il dottore dell'ospedale, contro voglia, mi indicò l'ultima stanza sulla destra, in fondo al corridoio. 
Prima di aprire la porta, presi un bel respiro. 
- Tom? - dissi con un filo di voce, non avendo l'intenzione di svegliarlo nel caso stesse dormendo. 
- Sono così felice di vederti. Vieni qui. - 
La sua testa era bendata, era ancora un po' stordito, ma aprì le sue braccia per ricevere un po' d'affetto. 
Scoppiai a piangere e mi buttai addosso a lui. 
- Hey hey con calma! - fece una grande risata. 
- Ma che fai, piangi e ridi nello stesso momento? - 
- Ero così preoccupata per te! Avevo paura che...- 
- Tranquilla, guardami, sono intatto, o almeno quasi tutto, e sono qui....sono qui con te.
Asciugai le mie lacrime e feci un sorriso a 32 denti. 
Qualcun'altro alle mie spalle era entrato nella stanza.
- è permesso? Scusate il disturbo, comunque. - 
Era Kelsey e sentii in lontananza anche le voci dei ragazzi.
- A quanto pare siete tutti venuti! - esclamò Tom, aggiungendo anche di quanto avessimo fatto male, visto che sarebbe tornato a casa subito.
- Amico sono contento di rivederti! - entrò in stanza Max, più felice che mai. 
- SIAMO contenti di rivederti - puntualizzò Nathan, sedendosi sul letto. 
- Che carini, siete venuti tutti a prendermi e portarmi via da questo posto noioso, non è vero? - 
- Noioso? Non è così male. Quasi quasi ti lasciamo qui per il resto della tua vita. - 
- Ti piacerebbe McGuiness! - 
Le nostre risate si sentirono per tutto il corridoio. l
L'infermiera passò davanti alla stanza facendo segno di stare zitti, e il dottore, accanto a lei, ci ordinò di andar via.
- Ma siamo qui da forse un minuto! - gli rispose Seev. 
- Mi faccia andare via anche a me dottore! Mi guardi sono in forma! - tom tentò di alzarsi, ma gli girò la testa e dovette sedersi.
- Bel tentativo signorino Parker, ma la risposta è no. Ne riparliamo domani. - 
I due in camice se ne andarono, e tutti iniziarono a salutare Tom. 
- Ci vediamo domani tesoro, va bene? - Kelsey gli diede un bacio, poi se ne andò, sola. 
C'era qualcosa che non andava.
Infine ce ne andammo anche noi, promettendo a Tom di tornare il giorno seguente.
 
 
 
- Ragazzi, nessuno di noi si è ricordato di chiedere a Tom cosa fosse successo l'altra sera! - 
- Non lo avrebbe ricordato, ne sono sicuro. Forse quando gli passerà la testa. -
Tutti concordarono alla risposta di Max.
- E poi volevo dirvi che...- 
In quel momento squillò il suo telefono. 
- Pronto? Paige? - 
Paige? 
- Beh si, è una storia lunga..ma prometto che ti farò conoscere tutti il prima possibile! -
Avevamo tutti un'aria interrogativa, poi, dopo aver 'discusso' con questa Paige, Max ci spiegò tutto.
- Sapevo ci stessi tramando qualcosa! - dissi io sorridendo. 
- La conoscerete presto. è una persona fantastica, lei è....si, quella giusta. - 
- Maximilian, sei innamorato? -
- Beh, forse! - 
Per tutto il pomeriggio Max non fece altro che parlare di lei, spiegandoci quanto fosse importante per lui farla conoscere a tutti noi, compreso Tom.
Per questo decise di invitarla da noi solo dopo che Tom si fosse ripreso.
Credete a me, era perdutamente innamorato. 
E se questa Paige fosse la stessa donna incontrata allo zoo, allora non avevo dubbi sul buon gusto di Mr.George.
 
 
 
 
La sera passò in fretta, perché la trascorremmo parlando delle stronzate fatte da Thomas Parker, anche se non basterebbe una serata intera per raccontarle tutte.
Parlammo anche di lui e Kels, ma lei non c'era. 
Non si era fatta sentire da quando era uscita dall'ospedale. 
La serata finì guardando un cartone, l'Era Glaciale. 
- Nathan che ci fai insieme ad un mammut e una tigre con i denti a sciabola? - 
Hilary ci fece piangere dalle risate letteralmente, io ero con i fazzoletti in mano.
Inoltre questa ragazza, prima di andarsene, decise di accompagnarmi fino alla mia stanza. 
- Non sono così vecchia che ho bisogno di aiuto per le scale, signorina. -
- Oh si lo so, in realtà colgo l'occasione per dirti una cosa. - 
Mi fermai guardandola intensamente negli occhi in attesa che iniziasse a parlare. 
- Ehm, allora? - 
- Forse è meglio che te lo dica in camera tua. - 
Si guardò intorno e prendendomi per il braccio mi trascinò in camera. 
Mi misi a ridere, la sua faccia mentre mi trascinava mi ricordò le attrici divertenti dei telefim per ragazzi. 
- Che c'è? Non ridere è una cosa seria! - 
- Va bene, ora puoi dirmi tutto, stai calma. -
- Allora io e Nathan....- 
- NON POSSO FARCELA, VOGLIO CHE TU SIA MIA QUESTA NOTTE! - disse Jay, quasi spaccando la porta per entrare e con la convinzione che io fossi sola. 
Alzai il sopracciglio e mi accorsi di quanto fosse imbarazzato davanti ad Hilary. 
- Oh Sara, vedo che sei impegnata quindi....ne riparliamo domani! Buonanotte! J-jay è tutta..tua. - 
Andò via ridendo, poi mi fece dei segni strani...incomprensibili. 
Appena Hilary chiuse la porta inziai ad urlargli contro. 
- Cosa vuoi dire Jay? Ora passare la notte con me non è più tradimento? Non avresti sensi di colpa? Io non ti capisco, per niente! Ora mi fai il piacere di..- 
Velocemente si avvicinò a me per prendermi e stringermi a se. 
I nostri nasi si sfioravano, eravamo così vicini. 
- Ho bisogno di te.
 
 
 
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Finalmente ho aggiornato :')
Come sempre vi ringranzio delle recensioni, anche se non sono moltissime le amo comunque :')
Ancora non ci credo che alcuni questa storia la seguono sempre hahahaha. 
Grazie anche a chi magari legge in silenzio(?). 
Allora questo capitolo non è uno dei migliori e avrei dovuto impegnarmi di più, 
visto che non aggiornerò per tutto il mese di Agosto.
Eh si, niente capitoli fino a Settembre lol. 
Vabbè, in questo mese mi impegnerò al massimo per poi portarvi un capitolo migliore! :') 
Oddio, magari non mi sta cagando nessuno e sto scrivendo a vuoto. HAHAHA
Ok, con questo ho finito e spero di ritrovarmi delle belle recensioni come sempre :3 
Baci :*
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** You? ***












 

12. You?




Lo scansai.
- Va' via Jay.. - 
Si passò una mano tra i capelli, consapevole dello sbaglio commesso entrato in camera mia.
Fece per andarsene, ma qualcosa la trattenne.
- Quello che provo per te non riesco a controllarlo, è più forte di me. Vorrei prenderti e portarti lontano da tutto 
e tutti anche in questo momento, solo per rimanere soli, per averti solo per me.
Ma è così difficile.. -
Rimasi un attimo col fiato sospeso per ciò che mi aveva appena detto. Poi mi ripresi.
- Perchè dovrebbe essere difficile? Se solo mi spiegassi cosa succede a Stefy, potremmo risolvere la faccenda insieme. -
Instintamente sfiorai il suo viso.
Lo amavo, e il desiderio di averlo solo per me cresceva sempre di più. 
- Stefy è rimasta sola. Non solo ha perso i suoi genitori da bambina, ma ora ha litigato con suo fratello, 
per una questione che non mi ha voluto spiegare. Era devastata, non potevo dirle "ti lascio perché amo un'altra". - 
Amo?
Sbarrai gli occhi. 
- Cosa, ripetilo? -
- Davvero Sara la situazione era diff..-
Non ci pensai due volte a baciarlo. 
Feci l'egoista, non mi importava di Stefy, non mi importava il fatto di dover aspettare che si lasciassero definitivamente.
Feci la stupida ma ormai era fatta.
Jay non mi negò il bacio, anzi, continuò con passione, passando poi sul mio collo.
Avere le sue labbra sul mio corpo era ciò che desideravo da tempo.
- Accetto, sono tua questa notte. -
Si fermò a guardarmi soddisfatto.
Due secondi dopo mi ritrovai sul letto, a guardarlo spogliarsi sopra di me. 
Cazzo se era bello.
Così, decisi di spogliarmi anche io.
Quella fu la più bella notte di sempre. 

Mi svegliai al dolce suono della voce di Jay.
- Hey, buon giorno. - 
La sua mano spostò i miei capelli, poi scese delicatamente sul mio braccio, e finalmente aprii gli occhi per guardarlo.
Mi ritrovai davanti due occhi blu pieni di vita.
- Hey - 
Dissi sotto voce, con la mia mano che giocava con i suoi ricci. 
- Prima che me ne vada..-
Mi guardò intensamente e poi mi diede un lungo bacio. 
- Perché non resti qui con me? Non verrà nessuno.- 
- Aspetta..non ci stiamo dimenticando qualcosa? -
Feci uno sforzo per ricordare, mentre accarezzavo il suo volto.
Poi mi fermai improvvisamente.
- Tom? - 


Era il giorno in cui Tom sarebbe tornato a casa da noi.
Mi alzai di scatto e mi vestii in fretta, e lo stesso fece Jay.
- Guidi tu? - mi chiese.
- Lo sai che non so guidare. - dissi aprendo la porta.
- NATHAN!-
Lo cercammo per casa, sperando fosse sveglio e ci potesse accompagnare.
A quanto pare quella notte non ero stata l'unica ad aver avuto compagnia..
Uscì dalla stanza di Nathan Hilary, e poco dopo Nath, con i capelli arruffati e con la faccia di chi dorme 
con gli occhi aperti.
- Era forse questo che dovevi dirmi ieri sera, Hilary? -
Lei fece un sorrisetto e poi con ironia disse:
- è stata una notte faticosa per voi due, vero? - 
La conoscevo ormai abbastanza bene per dire che voleva solo evitare l'argomento di lei e Nath davanti agli altri.
- Hey Nath, ci accompagni a prendere Tom? Tornerà a casa oggi! -
Sforzandosi di aprire gli occhi e stropicciandoseli, accettò volentieri.


Arrivammo in poco tempo, e Tom già girava per i corridoi impaziente di vederci.
- Finalmente siete qui! - 
Presi la rincorsa e mi buttai letteralmente addosso a lui.
- Hey, piano signorina. Mi sono rimesso ma vacci piano con rincorse e abbracci! -
nonostante detto ciò, mi abbracciò forte. 
Salutò Nathan e Jay e ce ne andammo subito.
Tom ci raccontò qualcosa in più di quella strana notte al ritorno.
- Mi ricordo che stavo fuori da solo, ubriaco credo, poi ho sentito dei rumori, mi sono girato e...niente. Buio. -
Ad un trattò il mio telefono iniziò a squillare.
Era Dave.
- Pronto? Hey bellissima, sono Dave, ti ricordi di me? Volevo chiederti se questo pomeriggio eri libera per uscire con me. - 
- Oh, ciao Dave! Beh non so se ho da fare...se posso ti richiamo, ok? -
La verità era che avevo voglia di parlare un po' con Tom e stare con Jay, per baciarlo, accarezzarlo e tenermelo
per un po'..
Tornati a casa, trovammo Max, Siva, Nareesha e Kelsey con il sorrisone e con pacchi di cioccolatini e bibite. 
- Piccola festicciola tra di noi, che ne dici Tom? - disse felice Max.
- E perchè no? - Tom se lo abbracciò forte.
Poi guardò Kelsey e disse:
- Sei bellissima. - 
per un momento mi sciolsi, gli occhi di lei brillavano.
Mentre mangiavamo, Jay non toglieva lo sguardo dal suo cellulare, sembrava stesse aspettando una notizia importante.
Il suo telefono iniziò a vibrare di continuo, doveva essere una chiamata.
Jay si allontanò dal salotto per parlare.
Cosa c'era di così misterioso da andarsene?
Tom continuava a parlare e fare le sue solite battute, facendoci ridere tutti. 
Pochi minuti dopo Jay tornò in salotto.
- Vi..vi dispiace se esco? -
- E dove vai? -
- Beh, devo vedere Stefy a casa sua. -
Quasi mi dimenticavo di lei.
Beh, a pensare che io volevo passare il pomeriggio insieme a lui.

- eh così te ne vai da stefy eh? Bene, passerò anche io la giornata con qualcuno. - pensai.
Presi il cellulare e chiamai Dave, dandoci appuntamento al parco più vicino.



Verso le tre del pomeriggio mi incontrai con Dave.
Passeggiammo per tutto il parco, parlando del più e del meno, del suo capo di lavoro troppo rigido, dei suoi e 
dei miei interessi.
Parlammo della mia famiglia, lontana da li e di come avessi conosciuto i The Wanted.
Poi parlammo della sua famiglia.
- I miei genitori sono morti quando io e mia sorella eravamo piccoli, e mia zia si è presa cura di noi.-
- Oh, mi dispiace tanto...Hai una sorella? -
- Ebbene si, si chiama Stefy, e credo che tu la conosca perché è la ragazza di Jay, giusto? -
Che bello uscire con il fratello di Stefy, no?
- Oh si l'ho incontrata...avete per caso...litigato? -
- Mhm? Nono! Andiamo molto d'accordo, anche se io sono uno di quei fratelli gelosi, non litighiamo più di tanto. - 
O mi mentiva, o non so, qualcosa non andava.
Vidi seduti su una panchina Kelsey e Tom. 
- Scusa Sara ma devo andarmene ora...-
- Aspetta, ti presento Tom e Kelsey! - 
- No, io...-
Urlai il nome di Tom. 
- Ragazzi, posso presentarvi Dave? -
L'espressione di Dave si fece cupa.
Tom si alzò, perplesso. 
Poi, come se improvvisamente si fosse ricordato di qualcosa, disse: 
- Tu? Sei stato tu?





-----------------
Ohhhhhh god. 
FINALMENTE HO AGGIORNATO MEEENCHIA AHAHAHAHAHAHA.
ok chiedo umilmente perdono.
Che poi non se la cagherà più nessunp sta ff ma vabbè, adieu lol.
Credo che entro il prossimo capitolo la ff finisce, e continuerò a fare os, perché
tempo per aggiornare le ff non ne ho :( 
Spero che vi sia piaciuto (sto parlando ai fantasmi credo), besooos<3

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