Un amore da teppista

di Misaki99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sulla retta via? ***
Capitolo 2: *** Forse mi sbagliavo... ***
Capitolo 3: *** Che bello l'amore... ***
Capitolo 4: *** Gelosia... ***
Capitolo 5: *** La nonna... ***
Capitolo 6: *** Ricordi ***
Capitolo 7: *** Sposarlo? Non se ne parla! ***
Capitolo 8: *** I guai non sono ancora finiti... ***
Capitolo 9: *** Adoro mio suocero ***
Capitolo 10: *** Eterno dolore ***
Capitolo 11: *** Rapimento! ***



Capitolo 1
*** Sulla retta via? ***


Uffi sono stata chiamata di nuovo in presidenza, questa sarà la terza volta in un mese no ma che dico è già la terza volta in una settimana!. Vi starete chiedendo chi sia; mi chiamo Alex sono una sfortunata ragazza di 16 anni dato che mi trovo sempre e puntualmente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sono stata chiamata in presidenza per una stupidaggine:


«Signora preside, ma sono stati gli altri ad iniziare, non io» speriamo che questa vecchia stregaccia ci creda


«Non ci credo minimamente - e te pareva- sei stata sospesa già due volte quest'anno, lo sai che dovresti essere espulsa »mi dice sta vecchia ciabatta!!


«Io mi sono difesa, è vero ho tirato il primo pugno, ma sono stati i ragazzi dell'ultimo anno ad iniziare» speriamo di scamparla.


«Questo non ti esonera dall'essere Espulsa»


«Ho fatto piangere i miei genitori cosi spesso! Se combino un' altro casino mi butteranno fuori!» che brava attrice che sono, ho pure le lacrime di coccodrillo!


«Lo so, lo so. Ebbene potremmo trovare un accordo; tu mi fai un favore e io chiuderò un' occhio» oddio che cosa vorrà chiedermi?!?


«Riguarda Kyle Lyram della tua classe, puoi riportarlo sulla retta via?» la mia faccia è tipo una grande bocca che forma una O. Non ci penso minimamente, Kyle Lyram è conosciuto come il "Diavolo nero" della mia scuola;fa a botte tutti i giorni, arriva in ritardo alle lezioni ,picchia insegnati e fa cose anche peggiori, non voglio averci niente a che fare con un tipo del genere.


«Preside non credo sia una buona idea» cerco di dissuaderla ma con scarsi risultati.


«Non esiste se non vuoi essere espulsa dovrai riportarlo sulla retta via» benissimo, ora posso ritenermi espulsa!


«Ok» dico oramai rassegnata.


«Adesso puoi andare»

Dopo essere uscita dalla presidenza, camminando per il corridoio sento delle voci in lontananza.


«Che succede?» chiedo ad Annabelle, una mia compagna di classe.


«Quel Kyle sta facendo a botte e qualcuno ha chiamato il preside starà per arrivare» lei risponde con cosi tanta tranquillità, io invece penso “oddio ora si che sono nei guai”!!.


Mentre cerco di far terminare la rissa, presa da una momento di rabbia, sferro un calcio verso quel cretino di Kyle facendolo volare fino alla fine del corridoio urlandogli addosso:
«Non fare simili stupidaggini quando ti presenti a scuola!!!» prima di correre via vedo le sue labbra incurvarsi in un sorrisino malizioso e i suoi occhi illuminarsi di una strana luce.


Appena tornata a casa mi butto sul letto, ripensando più e più volte a ciò che è successo oggi: non voglio essere espulsa, così però ho finito per mettermi contro un ragazzo pericoloso. L'indomani cerco di rendermi più invisibile agli occhi di tutti, però mentre sto seguendo la lezione la porta viene spalancata da Kyle con a seguito i suoi amici. Merda sono nei guai!!
Sto iniziando a sudare freddo ti prego fa che non mi noti, ti prego! Pian piano cerco di sgusciare via dal mio posto per nascondermi dietro la cattedra, quando all'improvviso lo sento urlare:


«Alex quel calcio rotante che mi hai dato....mi ha colpito nel punto giusto!» dice con un ghigno sulle labbra.
Sento le mie compagne mettersi tutte davanti a me come a farmi da scudo, ma non succede ciò che penso alzo lo sguardo e lo vedo stringere i pugni per poi protenderli verso di me e dire:
«Esci con me perfavore!!!»
What???

 

*Angolo Autrice*

Nuova storia di questa pazza,che ne pensate???

Capitolo corto lo so.

Ma rimiederò.

Alex: http://tinypic.com/r/1p80fb/6

Kyle: http://tinypic.com/r/s5zdap/6

Gruppo facebook: http://www.facebook.com/groups/335207169897129/

Misaki99 

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Capitolo 2
*** Forse mi sbagliavo... ***


«Esci con me per favore» Cosa? Non esiste minimamente che io esca con questo bullo. Non lo conosco bene ma conoscere la sua reputazione basta per farmi rispondere:
«Non ti conosco molto bene...quindi neanche per sogno» gli rispondo schietta anche se mi dispiace un pò vederlo così abbattuto, però non posso rispondergli di si.
All'improvviso, mi sento tirare da Rachel, che mi sussurra, o per meglio dire, mi grida nell'orecchio:
«Idiota!! Non mi sembra proprio il momento di rifiutare qualcuno!!» bhè, forse non ha del tutto torto, un bullo che potrebbe uccidere una persona vuole uscire con me e io lo rifiuto senza neanche pensarci o sono pazza o un'idiota, credo un'idiota.
Mi giro per guardarlo in faccia, ma ciò che vedo mi spaventa molto: Sul suo volto c'è un ghigno maligno che non promette niente di buono.
«In questo caso, dobbiamo solo conoscerci meglio»
Detto questo, mi sento prendere per le ginocchia per poi ritrovarmi con la faccia, schiacciata sulla sua schiena: ma questo è pazzo.
«Mollami, Kyle! Giuro che ti do un calcio in faccia e ti spezzo le ossa!» Dico minacciosa. Forse si spaventerà. Infatti, lo sento passarmi a terra ma in un secondo sento le sue labbra sulle mie, non sono dolci ma violente come se volessero marcare il territorio, ciò mi da un fastidio cane, si deve staccare se non vuole ritrovarsi morto. Gli pesto un piede ma sembra fatto di marmo, non si smuove. Cerco di dargli un pugno ma mi blocca entrambe le mani, portandomele ai lati, approfondendo il bacio. Non avrei voluto fargli male ma mi ha costretto. Gli dò un calcio ai gioielli di famiglia e finalmente si stacca da me, accasciandosi in due dal dolore. In questo, la mente mi dice una sola parola: fuggi. Invece, la coscienza mi urla a gran voce di aiutarlo, anche se poi ne dovrò pagare le conseguenze. Lo prendo per mano, aiutandolo ad alzarsi e trascinandolo in infermeria, gli porgo del ghiaccio per lenire il dolore. Non riesco a guardarlo negli occhi. Mi dispiace, ma lui non doveva baciarmi, io non sono sua!
«Ma come cavolo ti è saltato in mente di darmi un calcio!» mi urla arrabbiato alzandosi e guardandomi dal suo metro e novanta, io dal mio metro e sessanta devo alzare la testa. Questo deve abbassare la cresta se non vuole un'altro calcio; mi sta facendo irritare.
«Senti cretino: se tu non mi avessi baciata io non ti avrei dato nessun calcio. E se non la finisci, ti farò cantare nel coro delle voci bianche, mi hai capito?» gli dico puntandogli un dito al petto. Lo vedo incurvare le sue labbra in un sorrisino malizioso.
«Bene, bene, che grinta. Ti farò diventare la mia donna.» mi dice, deciso. Cosa? Ma questo è fuori del tutto?
«Non esiste, non uscirei con uno come te neanche per tutto l'oro del mondo, chiaro?» cerco di andarmene, ma lo sento trattenermi il braccio.
«Quando io faccio una promessa non scherzo, e poi io e te dovevamo andare a conoscerci un po’.» oddio, no! Lo sento riprendermi sulla spalla e correndo fuori la scuola. Mi sta irritando in un modo assurdo. Cerco di dimenarmi, senza alcun risultato.
Ci fermiamo in un parco, dove troviamo la preside con il prof di matematica. Mi sento tirare in un vicolo e mettermi una mano sulla bocca per impedirmi di urlare.
«Non urlare: ci stanno cercando» mi sussurra all'orecchio, e non so perché il mio cuore batte così forte, forse per la paura di essere trovata, ma questo non è il batticuore della paura, questo è il batticuore dell'… nah, non può essere.
Dopo un po’, sento di non riuscire più a respirare, cerco di fargli capire di dover spostare la mano ma sembra non accennarsi a muovere gli calpesto un piede e finalmente si decide a togliere quella maledetta mano.
«Idiota, non riuscivo a respirare» gli dico, tossendo per riprendere fiato.
«Scusa, che hai?» mi chiede.
«Hai portato troppo a lungo questo gioco » gli dico scocciata. Mi ha stancata con il suo gioco.
«Che intendi?! Perché avrei dovuto mettermi in imbarazzo per poi stare scherzando?» Non ha tutti i torti, ma non gli credo, non ti puoi innamorare di una persona appena conosciuta.
«Come puoi innamorarti di una persona che ti ha colpita?! Sei masochista o qualcosa di simile?» non è innamorato di me, vuole solo prendermi in giro e io non voglio soffrire per un cretino.
«Che diavolo dici?» mi dice ormai incazzato nero, avvicinandosi a me e inchinandomi con le spalle al muro. Non so perché ma guardandolo in quegli occhi così limpidi gli dico la verità:
«Tu vuoi uscire con me perché mi caccio sempre ne guai e perché pensi che io sia una tosta. Tu mi farai soffrire, conosco le persone come te, io non voglio essere presa in giro, quindi, finiamola con questo gioco. Le persone come te sono senza scrupoli.» lo dico con una tale cattiveria che quasi non mi riconosco, io conosco le persone come lui, ti illudono, ti usano e poi quando non hanno più bisogno di te ti gettano come uno straccio vecchio.
«So cosa dicono gli altri di te, che sei un cavallo selvaggio o una pazza. Ma tu non picchi le persone se non hai una ragione, vero?» non so cosa rispondergli, perché ha ragione, maledettamente ragione. Continuo a tacere, mentre lui parla.
«Apprezzo la tua sincerità, oltre che le tue espressioni.» mi dice sorridendo, dolcemente. Cvevo una brutta impressione di lui ma pian piano ci sto ripensando. Abbiamo passato una mattinata ed un pomeriggio davvero bello, spensierato come non mi capitava da tempo. Quando mi ha riportato a casa mi ha lasciato con una frase che mi ha colpito molto:
«So ciò che pensi di me, ma ti farò cambiare idea, io ti voglio e farò di tutto per ottenerti. Ci vediamo domani, Alex» il mio cuore sembra volermi uscirmi dal petto, non so cosa mi stia accadendo. Cedo i suoi occhi i suoi sorrisi.
Che io mi stia innamorando?

 

 

*Angolo Autrice*

Cosa ne pensate??

Misaki99 

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Capitolo 3
*** Che bello l'amore... ***


I giorni passano ed il sentimento che provo verso Kyle si fortifica sempre di più. In poche parole: mi sono innamorata. Diciamo che nei suoi confronti non mi comporto molto bene infatti lo evito come la peste, perchè ogni volta che lo vedo il mio cuore inizia a battere all'impazzata e mi trasformo in un imbranata che inciampa sempre. L'unica nota positiva in tutto ciò è che Kyle sta arrivando puntuale a tutte le lezioni e sono veramente rare le volte che non viene a scuola. Mentre mi dirigo in classe vengo fermata dalla preside.
«Alex, Kyle sta venendo a scuola ultimamente. Lo sapevo che era una buona idea chiedere il tuo aiuto», mi dice la preside.
«Lui è diverso. Non è come pensano gli altri e…» vengo interrotta dalla sua risata da strega.
«Mi hai davvero sorpresa... immaginavo che lo riducessi in poltiglia. Non mi sarei mai aspettata che lo seducessi con le tue arti, ma non andare troppo oltre okay?Beh! Adesso non è, che riusciresti a fargli mettere anche l'uniforme?Se lo farai non verrai espulsa», sogghigna mentre lo dice.
Sto per rispondere quando qualcosa sbatte sulla mia testa per poi cadere a terra. Abbasso lo sguardo per guardare cos’è che mi ha fatto male. Un sacchetto del pranzo? Non uno qualsiasi ma quello di... Kyle? No ti prego! Spero tanto che non sia davvero lui, mi volto ed eccolo. Me l’aspettavo arrabbiato ma quello che vedo è anche peggio. È deluso e amareggiato.
«Kyle aspetta, ti prego… hai frainteso»
«Così la ragazza violenta... è altrettanto crudele dentro,uh?Mi hai fatto male!» esclama con un tono che fa sgorgare le lacrime sulle mie guancie.

*************************

Sono passati due giorni e di Kyle nemmeno l’ombra. L’ho ferito, me ne rendo conto e adesso devo pagare le conseguenze delle mie azioni. Vengo richiamata di nuovo nella presidenza.
"Cosa vorrà di nuovo questa vecchia ciabatta?".
Mi dirigo dalla preside e dopo aver bussato ed essermi seduta, lei inizia a parlare.
«Non sarò né sospesa né espulsa?» chiedo stupita.
«Esatto. Scusami per averti chiesto troppo. Sono responsabile per quello che è successo» confessa guardandomi.
«Perché ha cambiato idea, improvvisamente?»
«Kyle è venuto questa mattina. Ha lasciato una lettera per abbandonare la scuola, non abbiamo ancora accettato ufficialmente,ma...»
Mi alzo di scatto e inizio a correre il più veloce possibile. So che Kyle adora passare il tempo nel boschetto che si trova dietro la scuola. Mentre corro, scorgo la sua figura dirigersi verso l’uscita della scuola. Devo raggiungerlo. Corro sempre più veloce finchè non gli sono dietro. Quando sono proprio a qualche centimetro da lui lo afferro dalle spalle e lo faccio girare. Gli mollo uno schiaffo con tutta la forza che ho. Vedo la sua faccia terrorizzata guardarmi, ma questa volta non mi fermerò. Gli dirò tutto!
«Se lasci la scuola ti colpirò ancora e allora saranno costretti a buttare fuori anche me! Me ne andrò come te! Perchè non c'è ragione che io venga a scuola se tu non ci sei», mormoro con le lacrime agli occhi. Non mi importa più di mostrarmi debole davanti agli occhi degli altri.
«Va bene. Non sono più arrabbiato,ma fatti restituire almeno un colpo. Dovresti conoscere il dolore profondo che ho nel cuore, Alex»
Vedo la sua mano chiudersi a pugno e le sue labbra piegarsi in un sorriso malefico. Istintivamente chiudo gli occhi aspettando un colpo. Quando penso che stia per colpirmi, trattengo il respiro. Rimango sorpresa in quanto non sento dolore ma, solo della braccia che mi avvolgono e una dolce pressione sulle labbra. Aspetta… mi sta baciando!
«Credo di essermi innamorato di te,Alex», mormora quando si stacca. Apro gli occhi e lo guardo. Il mio cuore potrebbe esplodermi dalla gioia da un momento all’altro. Lui mi ama! Continua a fissarmi aspettando una risposta. Devo dirgli qualcosa o penserà che non ricambio i suoi sentimenti.
«Anche io mi sono innamorata di un ragazzo che salta sempre la scuola,un pò ribelle ma molto dolce», sussurro imbarazzata. Spero che capisca l'allusione che sto facendo.
«Chi è questo?Che se lo trovo gli spezzo le ossa», sbraita guardandosi intorno. La sua ingenuità per non dire scemenza e strabiliante,ma lo amo anche per questo.
«Sei tu, razza d'idiota» gli dico buttandomi tra le sue braccia e stringendolo forte a me.
«Adesso ti faccio vedere chi è l'idiota» esclama muovendo le mani facendomi capire le sue intenzioni.
«No,Kyle. Il solletico no» rido mentre mi dimeno come una pazza tre le sue braccia. Non resisto più. Conosco un modo per farlo smettere. Lo attiro a me, catturando le sue labbra in un dolce bacio. Le sue mani si spostano dai miei fianchi fino al mio viso. Lo avvolge facendomi sentire davvero bene.
«Sei una piccola streghetta ma è anche per questo che ti amo»
Che bello l'amore...





*Angolo Autrice*

Cosa ne pensate.

Questa è una mia storia se vi va date un'occhiata: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1572346&i=1


Misaki99 

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Capitolo 4
*** Gelosia... ***


 
Le giornate trascorrevano serene, tra me ed Kyle le cose andavano più che bene, da quando eravamo fidanzati era cambiato moltissimo. Se prima aveva la fama di essere un teppista, adesso era più dolce dello zucchero, le risse? Non ricordavo quasi più cosa significasse quella parola. L'unica nota negativa era che , nei miei confronti , era terribilmente geloso e possesivo:mi soffocava. C’era stata quella volta in cui un ragazzo mi aveva chiesto se avessi potuto dargli ripetizioni, e la sua risposta era stata: Se quello si avvicina di nuovo lo mando all'ospedale. oppure la volta che un ragazzo aveva fatto lo sbaglio di provarci con me. Lui guardandolo torvo aveva detto: "Se vuoi tornarci a casa, vedi di non guardare mai più la mia donna!"
Incredibile neanche fossi la fidanzata di un boss della mafia.
Intanto a scuola tutti erano eccitati per la novità :da lì a poco, infatti, sarebbe arrivato il nuovo professore di inglese. Vi starete chiedendo il perché di tutto questo fermento: ebbene,si dice in giro che , questo professore virgola sia di una bellezza ultraterrena e che sia solito intrattenersi con le sue studentesse. E verrà ad insegnare proprio nella mia classe. La classe in cui insenga? La 3B stranamente è proprio la mia classe.Ma, adesso come lo dico a Kyle?
Lo cerco per tutta la scuola, finché non lo trovo sdraiato a prendere il sole, anche se è cambiato la sua abitudine a saltare le lezioni è rimasta.
«Kyle, possiamo parlare?» chiedo timorosa.
«Dimmi, amore» risponde dolcemente, facendomi accoccolare tra le sue braccia.
«Sai... che a breve arriverà il nuovo professore di Inglese?»
« Sì , e allora»
«Bhè, mi hanno detto che insegnerà nella mia classe» dico senza quasi prendere fiato.


Certo, Alex, ti ha capito sicuramente sembravi una macchina per come parlavi veloce!

benissimo adesso parlo anche da sola! 

«Amore, che cavolo hai detto? Quel pervertito insegnerà nella tua classe? Non esiste minimamente!»

Come ha fatto a comprendere quello che ho detto? Adesso non è quello l'importante, cretina!

Mi ricorda la mia testolina.
«Kyle, dai calmati .Non possiamo farci nulla » Cerco di calmarlo accarezzandogli i capelli e il viso, ma con scarsi risultati.
«Alex,non potresti cambiare sezione?» Adesso sta veramente esagerando.
«Kyle,stai scherzando, vero?”
«No, Alex, la sua fame lo precede. In tutte le scuole in cui ha insegnato ha lasciato cuori infranti, coppie che per colpa sua si sono lasciate...»
«Amore, io ti amo.Non potrei mai farti una cosa del genere. Se tutte quelle coppie si sono lasciate vuol dire che il loro non era vero amore, che non erano sicuri dei loro sentimenti. Non ti fidi di me?» Questa sua mancanza di fiducia, mi intristisce io lo amo, lui deve fidarsi di me. Le lacrime,che ho cercato di trattenere fino a quel momento, prendono a scorrere sulle mie guance.
«Alex,non piangere, io mi fido di te; è di lui che non mi fido. So che tu non mi tradiresti mai ma , quell'uomo è subdolo, se mette gli occhi su di una ragazza fa di tutto per ottenerla.Io voglio solo proteggerti, perchè ti amo immensamente» Capisco che le sue parole sono vere, perchè nel suo sguardo innamorato,leggo la sincerità, l'amore, è la paura che solo colui che ti ama può avere.
«Kyle,anche se cambiassi sezione, potrebbe incontrarmi per i corridoi o da qualunque altra parte. Non posso cambiare stato e poi, non è detto che si interessi a me con tutte le ragazze che ci sono a scuola» dico ironicamente.
«Anche un cieco ti noterebbe tra una folla di donne, tu sei stupenda,Alex. Una perla rara, incarni perfettamente le doti che tutti gli uomini cercano in una donna; sei dolce, forte, testarda ma soprattutto sei maledettamente dolce. volta che arrossisci mi verrebbe voglia di mangiarti di baci» E come da lui detto,le mie guance si colorano di un rosso acceso, nessuno mi aveva mai detto delle cose così belle.

«Amore mio, sei dolcissimo» gli dico saltandogli addosso e riepiendolo di baci.
In quel momento sentiamo suonare la campanella, che annuncia la fine delle lezioni.
Appena torno a casa trovo mia madre intenta a sgridare le cameriere. Ebbene,la mia famiglia è molto , agiata mio padre è il proprietario di una multinazionale,mentre mia madre è una famosa stilista di moda; Ma, nonostante questo,non mi sono mai vantata delle mie possibilità.
«Mamma, che succede?» affermo preoccupata.Non la vedo così agitata da quando... no, non può essere!
«Mamma,non dirmi che è come penso» In questo momento, sto pregando quel Dio in cui neanche credo.
« Sì, tesoro ,è proprio come immagini .Sta per arrivare la nonna» afferma terrorizzata.
Che i guai abbiano inizio...



*Angolo Autrice*

Come promesso ho aggiornato.

Cosa ne pensate della gelosia del nostro Kyle??

Voglio ricordarvi che questo è il mio gruppo su Fb: http://www.facebook.com/groups/335207169897129/


Misaki99 

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Capitolo 5
*** La nonna... ***



Sarebbe arrivata mia nonna e si prospettava un'orribile settimana.
Non è che non le volessi bene a mia nonna, ma lei era troppo severa, non ammetteva alcun tipo di divertimento, secondo lei mi sarei già dovuta fidanzare. Insomma ,siamo nel 2013 non nel 900', la sua mentalità è rimasta ferma all' età della pietra.
«Alex, invece di star lì a far la bella statuina, vai a sistemare la tua camera» adesso ci si mette anche mamma.
La mia camera non è disordinata, certo, basta che ci credi Alex. Fra pochi troverai anche i topi.
Maledetta vocina interiore, non c'è bisogno che me lo ricordi: la mia camera sembra una discarica abusiva.

Ok, alziamoci le maniche e sistemiamo.
Dopo un'ora sono stremata, ma quanti cavoli di vestiti ho?
Per poco mi ci perdevo pure io in quel casino.La nonna non poteva scegliere un momento peggiore per arrivare, quando saprà che sono fidanzata si scatenerà la fine del mondo.
Oddio! Dovrò presentargli Kyle e so che non lo accetterà mai. Sento mia madre chiamarmi dal piano di sotto.
«Mamma,cosa...» le parole mi muoiono in gola, appena noto la sagoma di mia nonna,girata di spalle vicino alla porta. Sto decidendo se buttarmi dalla finestra o cadere per tutta la rampa di scale ma notando l'occhiata omicida di mia madre opto per la discesa e ,appena mi vede, i suoi occhi da sempre severi si addolciscono vedendoni: la nonna ha sempre avuto un debole per me.
«Alex, piccola mia, vieni dalla nonna. Fatti abbracciare» mi stringe in un abbraccio stritolante
«Paola, tuo marito dov'è?» non ha mai perdonato alla mamma di aver sposato mio padre, infatti le si rivolge sempre freddamente.
«E' partito per un viaggio di lavoro, tornerà fra sei giorni»
«Sempre in viaggio,eh? Questo succede quando non si da retta hai genitori» adesso inizieranno anche a litigare.
«Mamma, ti prego! Non ti ci mettere anche tu!»
La cena passa in tranquillità, anche se c'è tensione , ma la conversazione mantiene sempre una piega leggera finché:
«Alex, sei fidanzata?» chiede la nonna.
« sì, nonna» rispondo con un filo di voce, sperando che non mi senta, invece la vecchia ha un udito finissimo.
«Come si chiama? Quanti anni ha? Viene a scuola con te?» che l’interrogatorio abbia inizio.
«Nonna, piano. Si chiama Kyle, ha la mia età e sì, viene a scuola con me. C'è il dolce, mamma?» speriamo cambi argomento.
«Visto che rimarrò una settimana, potrai benissimo invitarlo per farmelo conoscere » no, che sfiga!
«Ok, nonna» non posso far altro che assecondarla.
« Si è fatto tardi, meglio che vada a dormire » Ma se sono appena le venti.
Allora ricapitolando: a scuola arriverà un potenziale maniaco, il mio fidanzato mi vorrebbe rinchiudere in un convento ed è pure arrivata mia nonna, pronta a rovinarmi la vita,non potrebbe andare peggio di così.
Il mio cellulare inizia a vibrare, un missaggio. Di chi? Lo afferrò è vedo il suo nome: Kyle

"Tesoro, che ne dici, vogliamo uscire un po’?" oh, no!


"Amore, mi dispiace non posso uscire" speriamo non si insospettisca.

 

"Perchè?!"


"Ho ospiti" speriamo non mi chieda chi.


"Chi?" decido di non rispondere.


Ma dopo dieci minuti il cellulare squilla di nuovo: E che palle, Kyle.
«Chi è l'ospite a casa tua?» la sua voce sembrava tranquilla, ma sapevo che si stava alterando.
«Mia nonna » dall'altro lato lo sento tirare un sospiro di sollievo.
«Potevi dirmelo prima. Se non puoi uscire vengo a casa e ti faccio compagnia, ok?» Non mi da neanche il tempo di rispondere, aggancia e so che sta correndo da me.
Si prospetta una serata davvero disastrosa:

Nonna più Kyle, uguale guai.
Dopo neanche mezz'ora sento il campanello, e mentre apro le labbra del mio ragazzo trovano le mie . Ed è lì che non capisco più niente , all'improvviso mi ricordo che nell'altra stanza c'è la donna più cattiva del mondo. Lo allontano dolcemente, per non offenderlo, e lo vedo guardarmi interrogativo.
«C'è mia nonna di là. Vieni te la presento.» sussurro.
«Perchè sussurri?» mi chiede divertito.
«Sto cercando una via di fuga. Mia nonna è una specie di mostro»
«Dai, Alex, non può essere così terribile. Su andiamo in soggiorno»
Cerco di camminare ma mi sento le gambe molli, e poi la sua mano sul mio sedere. È forse pazzo? C’è mia nonna a pochi metri.
«Razza d'idiota, che fai?»
«Non reagivi, che potevo fare?»chiede.Con finta innocenza
«Chiamarmi, forse»
«Non ci ho pensato. E poi il tuo bel sedere mi ha tentato» che ha detto? Sono sicura che il mio viso ha sfiorato tutte le tonalità di rosso. Lo trascino con me in cucina, ma la persona che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene.
«Che ci fai tu qui?» ho paura...
«Ci rivediamo, piccola Alex» mi dice con la sua voce subdola. Stringo di più la mano di Kyle, sto tremando, se ne accorge e,mi cinge le spalle con un braccio, rivolgendosi alla fonte della mia paura.
«Chi sei tu?» è arrabbiato, lo capisco dal tono della sua voce.
«Sono...»

 

 

*Angolo Autrice*

 

Che ne pensate di questa tenera nonnina?

 Kiyo:Sese proprio tenera,me sembra un serpente 

Io:non parlare così,anche perchè mi sono ispirata a te!

Kiyo:  stronza,ahahahahaha

 

Misaki99

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Capitolo 6
*** Ricordi ***



«Lui è Dylan, il futuro marito di Alex».
È mia nonna che pronuncia queste parole.
Ho un ricordo sfocato dell’accaduto. Quello che so è che, all’improvviso, ho visto tutto nero e che sono svenuta con un senso di terrore in me. Il mio incubo è tornato, ricordo di aver pensato.
Sento delle mani che mi accarezzano delicatamente la fronte e il viso. Apro gli occhi lentamente ritrovandomi davanti un Kyle molto preoccupato.
«Amore,ti senti meglio?» mi chiede dolcemente.
«Mi sento meglio. Cos’è successo?»
«Quando hai visto quel Dylan, sei svenuta»
Ecco… ora ricordo tutto: la nonna che mi presenta Dylan, come mio futuro marito. Dopo lo stupore iniziale l'unico sentimento che provavo era rabbia.
Che diritto ha di decidere, una cosa così importante? Se crede che accetterò la sua decisione, si sbaglia di grosso.
«Kyle, dov'è mia nonna?», chiedo alzandomi dal letto.
«E' in salotto con tua madre, ma non credo sia il caso di andare a parlare adesso con lei» afferma, tranquillo.
Come fa a mantenere la calma in un momento come questo?
«Come fai ad essere così calmo?!»
«Calmo? Ho scoperto che un bastardo vuole sposarti contro la tua volontà. Non sono rilassato, ma sto cercando di esserlo. Scusa se cerco di non mostrare il mio nervosismo, adesso vado» dice mentre si alza per andarsene.
Cazzo! L’ho fatto arrabbiare. Ho bisogno di lui; devo raccontargli ciò che mi ha fatto Dylan. È da troppo tempo che sopporto questo peso da sola.
«Ti prego non te ne andare; ho bisogno di te» gli dico con le lacrime agli occhi. All’istante il suo sguardo si addolcisce e pochi secondi dopo sento le sue braccia avvolgermi in un abbraccio che sa di amore. Mi stringe forte a se, a trattenermi con lui, come se potessi sparire da un momento all’altro.
«Mi dispiace, amore, non me ne vado. Sono arrabbiato, ma non avevo il diritto di prendermela con te. Il fatto è che sono geloso. Tu sei solo mia; non ti lascerò a nessuno!»
Le sue labbra si adagiano dolcemente sulle mie, come per marchiare il territorio. Le sue mani mi accarezzano la schiena con movimenti circolari facendomi tranquillizzare pian piano.
Respiro profondamente pronta a raccontargli tutto.
«Kyle ti devo raccontare una cosa del mio passato» annuncio mentre mi stacco, delicatamente, da lui.
«Dylan è di dieci anni più grande di me; l’ho conosciuto quando ne avevo tredici. Lui ne aveva diciotto. Io avevo molte carenze sia in matematica che in storia così la mamma gli aveva chiesto di farmi da tutor. Passavano i mesi e tutto andava per il meglio, infatti con me era sempre così gentile,troppo gentile...». I ricordi mi assalgono mentre le lacrime mi annebbiano la vista.
«Alex se non te la senti, non continuare; io posso aspettare»
«No! Devo parlarne con qualcuno» rispondo, asciugandomi le lacrime e facendo un sospiro profondo per poi continuare.
«Le sue attenzioni erano diventate troppo morbose. Ogni volta che veniva a casa mi accarezzava i capelli… io ero ingenua e lo consideravo un fratello. Ad un certo punto, aveva iniziato anche a toccarmi il ginocchio per poi allungare la mano sotto la maglia. In quel momento non capivo cosa succedeva… ero una bambina; avevo paura. Mentre mi toccava i seni diceva che lo faceva per il mio bene; diceva di volermi bene e che mi amava. Non sapevo che da lì sarebbe iniziato il mio incubo»
Questi ricordi che per anni avevo cercato di reprimere, tornano a galla più dolorosi che mai. Guardo il viso di Kyle che è sfigurato dalla rabbia, dal dolore ma sopratutto dalla tristezza.
«Lui ha mai...?»mi chiede facendomi intuire il continuo della frase.
«No, no. Tutto è andato avanti per un anno, finchè non avevo deciso di chiedere aiuto a mio zio, il fratello di mamma. Gli avevo raccontato tutto dicendogli di non dire niente a mia mamma. Da allora cerco di non pensare a ciò che è accaduto»
Finalmente averne parlato con qualcuno mi ha resa più. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Continuo a guardare Kyle, che è immobile davanti a me. Nessuna emozione sul suo viso.
All'improvviso, mi intrappola tra le sue braccia baciandomi dolcemente le labbra e accarezzandomi i capelli. La sua mano si intrufola sotto la maglia accarezzandomi il ventre. Non c’eravamo mai spinti a coccole così, decisi di staccarmi ma, la sua mano sul mio seno mi fa fermare di colpo.
«Kyle, ma che fai?» gli chiedo interrogativa. Lo sento sospirare mentre si passa una mano fra i capelli.
«Mi dispiace… non volevo marchiare il territorio. Volevo cancellare ogni segno del suo tocco sul tuo corpo. Non so, forse, ti avrebbe aiutato a non pensarci» che dolce!
«Amore… a me basti tu. Quando sono con te non mi ricordo più di quell'uomo» dico mentre gli accarezzo dolcemente i capelli guardandolo con amore.
«Oh Alex… ti amo tanto» ammette buttandosi di slancio su di me. Cadiamo come due cretini sul letto dimenticandoci anche se per poco, dell'incubo che ci aspetta.

 

 

 

 

*Angolo Autrice*

 

Giornoo gente,finalmente ho aggiornato.

Cosa  ne pensate del passato della  nostra Alex?

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Kiss

Misaki99 

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Capitolo 7
*** Sposarlo? Non se ne parla! ***


Venni svegliata da delle dolci carezze. Una mano accarezzava il mio viso e l'altra la mia schiena. Quando aprii gli occhi, mi ritrovai a pochi centimetri dalle labbra del mio amore, cogliendomi alla sprovvista mi baciò. Un bacio dolce e intenso allo stesso tempo, mi stringeva a se come se fossi il suo unico appoggio.
«Hei, che bel risveglio» dissi guardandolo dolcemente negli occhi.
«Io non lo dichiarerei un bel risveglio, tua madre è davvero molto arrabbiata, sia perché ho dormito qui, e per come hai reagito ieri sera; credo che dovresti parlarle» arrabbiata? Ero io quella che doveva essere incazzata.
«Okay, adesso vado a parlarle» sbuffai stizzita: non volevo vedere né lei né la nonna.
«Tu mi aspetti qui?» chiesi speranzosa.
«No amore, mi dispiace. Mia madre ha bisogno di aiuto in negozio»
«Okay» dissi tristemente.
«Ehi,non fare così,ci vediamo oggi?»
«Certo» ritrovai subito il buon umore sapendo avremmo passato il pomeriggio insieme.
Dopo aver indossato una tuta, lo accompagnai alla porta e lo salutai con un bacio. Mi diressi in soggiorno, trovando la mamma e la nonna intente a bere il thè.
«Buon giorno» dissi tranquillamente, ma con un velo di preoccupazione.
«Tesoro, come stai? Ieri mi hai fatto spaventare!» esclamò la nonna avvicinandosi e iniziando a guardarmi in cerca di non sapevo cosa.
«Nonna, sto bene» Insistetti, sbuffando:che donna apprensiva.
Intanto, la mamma mi guardava con uno sguardo che non prevedeva niente di buono.
«Alex, dobbiamo parlare, vieni con me» mi incitò a seguirla o per meglio dire: mi trascina nello studio di papà.
«Primo, perché ieri sera quando hai visto Dylan, ti sei comportata così? Capisco che il fatto di venire a scoprire di doverlo sposare è difficile da digerire, ma svenire mi sembra eccessivo» lei non poteva capire ciò che avevo passato!
«Mamma, tu non capisci, io non lo sposerò» affermai, determinata.
«Tu invece lo sposerai, posso sapere cosa ti ha fatto? Prima andavate d’accordo» esclamò duramente.
«Io non sposerò mai colui che mi ha molestato, e ha cercato di violentarmi quando avevo dieci anni» appena mi accorsi dell'errore appena fatto, mi portai le mani alla bocca, ma era tardi: il volto di mia madre era sfigurato dalla rabbia.
«Cosa ti ha fatto quel bastardo?» mi disse rabbiosa.
Dopo averle raccontato tutto, la vidi sospirare cercando di riprendere la calma.
«Dammi un buon motivo per non spaccare la faccia a quel bastardo»
«Andresti in prigione.» cercai di sdrammatizzare.
«Perché non hai raccontato niente?» mi chiese dolcemente accarezzandomi i capelli, non è mai stata una madre che esprime i propri sentimenti e questo gesto mi scombussolava.
«Avevo paura, lui mi minacciò dicendomi che se parlavo,vi avrebbe fatto del male» ricordare faceva male...
«Avevi paura?» Paura? Sì, molta.
«Si, non sapevo con chi parlare. Ci riuscii solo dopo un anno, ne parlai con zio David.»
«Se solo fossi stata più attenta, questo non sarebbe successo» era la prima volta che vidi mia madre piangere.
«Mamma non piangere, adesso è passato io sto bene» cercai di confortarla, abbracciandola.

«Mi sono mancati i tuoi abbracci, in questi anni ho pensato che tu mi odiassi» le sussurrai all'orecchio.
«Perché?» mormorò di rimando.
«Perché eri così fredda, distante. Non mi dimostravi mai un minimo di affetto»
La vidi staccarsi da me, e prendermi il viso fra le mani guardandomi con i suoi occhi azzurri.
«Alex, tu sei la cosa più bella che la vita potesse donarmi. Lo so che posso sembrarti una donna fredda, ma io ti amo sopra ogni cosa al mondo, tu sei il mio broncio»Broncio, da quanto tempo non mi chiamava così? Mi mancava il mio nomignolo.
«Ti voglio bene, mamma»
«Anche io te ne voglio, Alex»
«Adesso chi lo dice alla nonna?» chiesi terrorizzata solo all'idea.
«Oh, guarda devo andare»
«No, no, tu non vai da nessuna parte. La affronto io, la affronti tu»
Affrontare la nonna? Stavo, sinceramente, pensando di buttarmi dalla finestra, ma visto che eravamo a piano terra, non mi sarei niente e sarei ugualmente costretta ad affrontarla. La trovammo mentre da dell'incompetente alla cameriera "Siamo alle solite"
«Nonna, lascia in pace la cameriera. Dobbiamo parlare» le dissi seriamente. Ci accomodammo in salotto, io e la mamma ci sediamo di fronte a lei.
«Nonna, io non sposerò Dylan» il suo sguardo, da dolce diventò freddo e distante.
«Non se ne parla, tu lo sposerai»
«Mi dispiace, ma mia figlia non sposerà mai l'uomo, che quando era una bambina, voleva violentarla» mamma! Ti sei fatta scappare troppo!
La fulminai con lo sguardo, mentre mi mimò uno "Scusa" con le labbra.
«Cosa? Quel figlio di puttana, cosa voleva fare alla mia bambina?»
«Nonna, calmati!»
«Annullo tutto: tu non lo sposerai e se prova a controbattere, lo denuncio.»
«Okay, nonna, però, adesso calmati, così ti verrà un infarto» dissi per sdrammatizzare.
«Molto divertente Alex» Borbottò sarcastica.
E' così passò il weekend. Oggi ci avrebbero presentato il nuovo professore di inglese, chissà chi sarà?
Dopo aver salutato il mio amore, mi diressi in classe, dove pochi minuti dopo, arriva la preside.
«Ragazzi, voglio presentarvi il nuovo professore. Prego venga...»
Davanti a me, l'unica persona che mi aspettavo di vedere.

 

 

 

*Angolo Autrice*

Chissà chi sarà il professore della nostra Alex.

 Avete già idea di chi sia?

Sto iniziando a stimare la nonna di Alex,voi?

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Capitolo 8
*** I guai non sono ancora finiti... ***


Davanti a me l'unica persona che mi aspettavo di vedere:Dylan.Sento il sangue gelarsi nelle vene,il corpo immobilizzarsi ed il respiro accorciarsi,poi il buio...
Quando mi risveglio,sono stesa sul lettino dell'infermieria e seduto su di una sedia vi è Dylan,con il suo solito sorriso strafottente.


«Cosa ci fai tu qui?» gli chiedo alzandomi dal lettino ed allontanandomi il più possibile da lui.


«Come sono venuto per la mia futura sposa» afferma alzandosi dalla sedia ed avvicinandosi a me,sfiorandomi il viso le labbra.


«Piccola Alex,ti ricordi come ci divertivamo?Non ti piacerebbe rivangare i vecchi tempi?» sento la sua mano inoltrarsi sotto la mia maglia,oramai le lacrime scorrono libere sulle mie guance,cerco di liberarmi dalla sua presa ma è troppo forte,finche non sento più le sue braccia trattenermi.Apro gli occhi che ho chiuso precedentemente,e lo vedo a terra con Kyle che lo sovrasta riempendolo di pugni ed urlandogli contro:


«Bastardo i tuoi genitori,non ti hanno insegnato di non toccare ciò che non ti appartiene?Solo io posso toccarla»
Decido di intervenire prima che la situazione degeneri,cerco di far staccare Kyle da Dylan se continua così,lo ammazza.


«Kyle,adesso basta staccati,così lo ammazzi» sentendo le mie parole,lascia finalmente Dylan che cade svenuto sul pavimento.Mi viene vicino abbracciandomi dolcemente ed accarezzandomi i capelli.


«Alex tutto bene?Quel figlio di puttana ti ha fatto qualcosa?»


«No,no,sto bene,non ti preoccupare.Ora voglio solamente tornare a casa»


Sono stanca,questa mattinata mi ha riservato ben troppe sorprese,voglio solamente tornarmene a casa e buttarmi sul letto.Sia io che Kyle chiediamo il permesso di tornare a casa,fingendo di non sentirci bene,ma una volta a casa,trovo la porta spalancata ed davanti a me una delle persone a cui voglio più bene al mondo;il mio papà.
Mio padre è sempre via,dirige una multinazionale in Inghilterra,trascorre davvero pochissimo con me.Ma anche se ci vediamo poco,io lo adoro.Il suo carattere è molto simile al mio,quando ero molto piccola era un pugile,da qui la mia passione per le risse.Appena mi vede,mi viene incontro abbracciandomi e tenendomi stretta a lui,ma quando vede al mio fianco Kyle vedo pian,piano la sua espressione cambiare fino a diventare spanteso...
Credo che i guai continueranno...


 


*Angolo Autrice*

Mi scuso per il ritardo,ho avuto un parente che non è stato molto bene e non avevo molta voglia di scrivere,spero che il capitolo non sia orribile.Kiss

Misaki99 

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Capitolo 9
*** Adoro mio suocero ***


Infatti appena papà vede Kyle al mio fianco,cambia subito espressione diventando furioso,scoscantomi da lui gli si avvicina con aria minacciosa e...lo abbraccia?
Non ci credo lo abbraccia,con un sorriso stampato in faccia e non è un sorriso di circostanza,ma un vero sorriso.
«Ciao,io sono James il padre di Alex.Tu sei Kyle?Mia moglie mi ha parlato molto di te»
«E' un piacere conoscerla signore» lo saluta Kyle educatamente.
«Ragazzo,non darmi del lei,così mi fai sentire vecchio!Chiamami semplicemente James,ma vieni accomodati»
Appena la mamma mi vede,mi chiede perchè non sia a scuola,dopo aver raccontato ciò che è successo con Dylan,vedo la mamma andare su tutte le furie ma a confronto alla reazione di mio padre sempre un'agnellino.Infatti papà appena sa ciò che Dylan mi ha fatto,quando avevo 10 anni,ed adesso mi sta perseguitando,non solo è andato su tutte le furie,ma vuole pure denunciarlo!
«Io quel bastardo lo uccido con le mia mani,come ha osato sfiorare la mia principessa?»
«Dai papà,calmati»
«E tu non potevi spaccagli la faccia,sei o no il suo fidanzato?» afferma puntando il dito contro Kyle.
«Ciò provato,ma tua figlia mi ha fermato dicendo che lo stavo per uccidere» dice semplicemente.
«Ma Kyle,aveva perso conoscenza!»
«Ma mica è morto?No» non c'è la facco,questi due mi manderanno al manicomio.
«Cambiando discorso Kyle ti fermi a pranzo? Vorrei scambiare quattro parole con te,puoi venire nel mio studio?»
«Certo James»risponde seguendolo al piano di sopra.

Kyle
Il padre della mia Alex è davvero un tipo in gamba.Entriamo nel suo studio,una stanza molto grande,al centro vi è una scrivania in legno con un portatile sopra,ed sulla parete anteriore vi è una stupenda libreria per quanto io non adori leggere,riesco a riconoscere una libreria ben fornita.
«Allora togliendo il fatto che il maniaco,rompe le scatole a mia figlia,fra voi le cose vanno bene?»
«Certo,tua figlia è una ragazza davvero stupenda» ed è vero la mia Alex è davvero stupenda,mi ha cambiato la vita.Prima ero uno scansafatiche,un bullo da quattro soldi,ma da quando ho incontrato il suo dolce sorriso ed i suoi stupendi occhi non sono più lo stesso.Adoro tutto di lei anche il suo carattere anche se delle volte mi fa impazzire la amo anche per questo.
«Lo so e so anche che ne sei innamorato,si vede da come ti brillano gli occhi quando parli di lei.Volevo solo assicurarmi che i tuoi sentimenti verso di lei fossero sinceri,ti prego solo di non farla soffrire ha gia sofferto molto in passato» vedendo il mio sguardo interrogativo continua.
«Ho capito,non ti ha raccontato ancora niente.Non ti preoccupare non è che non si fidi,e che soffre ancora molto,credo che presto te ne parlerà.Comunque ti vorrei parlare non solo di questo,ma anche di Dylan conosco molto bene questo ragazzo e so che se si mette una cosa in testa è molto difficile dissuaderlo.Quindi Alex deve stare molto attenta,non devi lasciarla da sola mai,devi stare sempre con lei,va bene?»
«Va bene,non la lascerò mai sola» sarò la sua ombra!
«Ok,il pranzo sarà servito fra un'ora,nel frattempo puoi stare un pò con Alex,ma occhio a dove metti le mani!» mi rimprovera sarcasticamente,ma con una malcelata minaccia.
«Non ti preoccupare,non alzerei neanche un dito senza il suo volere,però un bacio si può no?» dico sorridendo,vedo sul suo viso apparire un sorrisino malizioso,in quel momento capisco di adorare mio suocero.
«Vai! Vai da lei prima che cambi idea»
Mi dirigo verso la camera del mio amore,quando apro la porta me la ritrvo,senza la maglia con solo il reggiseno,appena si gira la vedo diventare rossa come un peperone,cerca di coprirsi con le mani.Mi avvicino lentamente scostandogli le mani,la vedo abbassare lo sguardo senza guardarmi negli occhi.
«Perchè ti copri,sei bellissima amore»
«Mi vergogno» balbetta imbarazzata.
«Ti vergogni e di cosa? Sei una ragazza bellissima e dolcissima e io ti amo tanto»
«Anche io ti amo»

 

 

 

 

 

 

*Angolo Autrice*

Mi dispiace di aver aggiornato con così tanto ritardo,ma sto pensando di non continuare nessuna FF.

Comunque cosa ne pensate del capitolo?

Misaki99 

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Capitolo 10
*** Eterno dolore ***


Kyle
«Però adesso vedi di vestirti,se non vuoi che ti salti addosso,-arrosisce- anche perché se tuo padre ci vedesse così, credo che mi ucciderebbe prima del tempo» vedendo il mio sguardo spaventato,si mette a ridere ed indossa una maglietta. Si siede sul letto invitandomi a fare lo stesso. Vede il suo sguardo passare dal felice al malinconico,mi sdraio accanto a lei,accarezzandole dolcemente il capo.
«Che cosa c'è che non va?» le chiedo preoccupato.
«Vorrei raccontarti di una persona molto importante per me,che adesso non c'è più,vorrei parlarti di mio fratello...»

Alex
«Per me è molto difficile parlarne, posso solo dirti che avevo sette anni quando mio fratello morì, avevo sette anni quando la persona e a cui ero più affezionata mi abbandonò, avevo sette anni quando scoprii di non essere la faglia di James»
«Cosa?Alex non ci sto capendo niente! Spiegati meglio.»
«Era un giorno come un'altro,mio fratello.. ebbene si ho un fratello, o meglio lo avevo ,mi stava accompagnando a lezione di danza. Ricordo che mentre mi rimproverava di non mettere i piedi sul sedile,perse di vista per un secondo la strada. E' stato un secondo di distrazione,in quell'attimo ha perso il controllo dell'auto ed un camion ci è venuto addosso. Come io sia sopravvissuta? Mio fratello mi ha fatto scudo con il suo corpo, ed è morto. Ricordo ancora l'attimo in cui ripresi coscienza,il suo corpo era sul mio,le sue braccia ormai fredde, mi tenevano ancora strette a lui,come se anche da morto volesse ancora proteggermi,ma ciò che non potrò mai dimenticare furono i suoi occhi vitrei,senza vita,quegli che io ricordo sempre allegri, mai malinconici o arrabbiati. In quel momento non mi importava della gamba rotta che avevo,non mi importava del dolore,invocavo solamente il suo nome,ma lui non avrebbe potuto rispondermi mai più. Il suo cuore si era fermato e non avrebbe ripreso a battere mai più,a questo mio dolore se ne aggiunse un altro: il giorno del funerale di Kevin,un uomo in giacca e cravatta mi venne vicino e mi disse "Io sono il tuo vero padre" dopo ciò ricordo solo il buio che mi avvolgeva,nei mesi successivi ricordo la moltitudine di terapisti e psicologi dove i miei mi portarono,ma il responso di tutti loro fu uno solo "il tempo",solo il tempo avrebbe potuto guarire le mie ferite interiori,ma il mio corpo era privo di vita,certo il mio cuore continuava a battere ma il mio animo era in frantumi,non riuscivo più a provare emozioni. Mi nutrivo quel tanto che bastava per rimanere in vita,le mie notti erano coronate solamente da incubi. Ripresi a parlare solamente due anni dopo,mio padre quello vero non si è più fatto vivo e non so il perché e neanche mi interessa,il mio solo padre si chiama James. Questa è la mia storia.» I miei occhi sono tristi,intrisi di dolore,ma non piango,come se tutte le lacrime del mondo non riuscissero a placare il mio eterno dolore,invece gli occhi di Kyle sono lucidi,come se stesse per piangere da un secondo all'altro,si protende verso di me e mi abbraccia stretta come ad infondermi calore e sostegno.
«Non so neanche cosa dire per lenire il tuo dolore,posso solo dirti che il dolore non scomparirà mai è inutile illudersi di poter un giorno stare meglio,ma credo che almeno insieme potremmo cercare di rendere la vita un po’ più felice,perché stai certa che io non ti abbandonerò. Se vuoi piangere io sarò qui ha consolarti»
In quel preciso istante tra le braccia della persona che amo,mi lascio ad un pianto liberatorio,so per certo che il mio dolore sarà eterno, ma credo che insieme a Kyle la mia vita sarà certamente più felice...





*Angolo Autrice*

Il capitolo è cortissimo,ma non ho molte idee, perciò non so se continuare la storia.Cercherò di fare del mio meglio per scrivere più decentemente.

Misaki99

 

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Capitolo 11
*** Rapimento! ***


Alex


Sono passate varie settimanteda quel pomeriggio in cui ho raccontato tutta la verità a Kyle.


Le cose fra me e lui vanno benissimo, ma c'è qualcosa qualcos’altro che va molto male: Dylan. Quel ragazzo non mi lascia in pace. Da quando è diventato il mio professore non perde occasione per schernirmi o umiliarmi davanti ad i miei amici. Ogni volta che apro lo zaino trovo un biglietto con una rosa nera, con su scritto "presto sarai mia!", ho deciso di non parlarne con Kyle perché so come reagirebbe, ma la cosa sta diventando insostenibile. La campanella mi distrae dai miei pensieri e mi dirigo sbuffando nell'aula d’inglese e appena varco la soglia lo vedo. Eccolo lì, il professore più sadico del mondo pronto a torturarmi per un'intera ora. Forse sto esagerando, sembra di essere in un film horror!


Non ho neanche il tempo di sedermi, che il professore mi chiama per essere interrogata.

«Sannino, interrogata»e te pareva!Io odio l'inglese , non capisco niente di questa materia, speriamo che vada bene...


«Alex com'è possibile che non sappia niente?!»


«Prof non mi urli contro, ieri non ho avuto tempo di studiare».    


«Vorrei proprio sapere cosa ha avuto da fare… per caso era con il suo fidanzato e non aveva tempo di studiare?»


«Mi dispiace ma di certo non racconto cose personali ad un mio professore»


«Esca fuori immediatamente!!»


«Razza di cretino, esco, non urlare»


Dopo aver passato il restante del tempo fuori, vedo Dylan uscire arrabbiato come non mai, trascinandomi nell'aula dei professori. Inizio ad avere paura quando lo vedo chiudere la porta a chiave.


«Che cosa vuoi?» gli chiedo cercando di mantenere la calma.   


«Niente di che, voglio solamente punire un'alunna molto cattiva» dice avvicinandosi lentamente a me e intrappolandomi fra lui e il muro. Accade tutto molto velocemente, il mio corpo trema di paura quando lui mi bacia con violenza. Le sue mani percorrono con violenza il mio corpo, cerco di liberarmi tirandogli un calcio nelle parti basse e quando cerco di fuggire dalla finestra sento qualcosa colpirmi fuoriosamente violentemente la nuca e da lì in poi mi avvolgono le tenebre. Cerco di liberarmi, ma mi è difficile muovere le gambe: è come se fossero bloccate da qualcuno o meglio da qualcosa lo stesso vale per le bracciaHo gli occhi bendati e sento distintamente l’odore di muffa e di chiuso; sono sdraiata su un letto con braccia e gambe legate e credo di essere in questa posizione da molto poiché sento tutti i muscoli indolenziti.
L’unico pensiero che mi passa per la testa in questo momento è: devo scappare!
Dopo numerosi tentativi di liberarmi risultati del tutto inutili, sento la porta aprirsi e in quel momento il mio corpo si blocca, mentre dentro di me si fanno spazio diversi sentimenti come la paura e il terrore.
Si avvicina lentamente e il rumore dei suoi passi,coincide con il battito frenetico del mio cuore. Fingo di dormire così forse mi lascerà in pace se mi vede addormentata!


«Piccola Alex finalmente ti sei svegliata. Hai dormito per quasi tre giorni, temevo di averti uccisa» tre giorni; sono tre giorni che sono qui! Sento la sua mano accarezzare il mio viso e istintivamente mi ritraggo: solo Kyle può sfiorarmi!


«Stai ferma puttana che non sei altro! Da quel Kyle ti fai toccare e da me no?!» urla iniziando a darmi pugni e calci ad ogni dove imprecandomi contro. Il dolore diventa insostenibile e dopo l'ennesimo ceffone sento il sangue fuoriuscire dal mio labbro rotto.


«Questo è solo l'inizio, vedrai come ci divertiremo!» detto questo se ne va. In quel momento, con l'oscurità che mi circonda riesco  a liberare il mio dolore e piango lacrime amare pregando quel Dio in cui non ho mai creduto di farmi fuggire da quel posto perché  voglio ritornare alla mia vita, ma più di tutto voglio ritornare dal mio Kyle.

 

 

*Angolo Autrice*

Mi scuso immensamente,mi dispiace di non aver aggiornato più ma non avevo ispirazione perfortuna è tornata :) Betato da true_


Misaki99

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