Se un sogno ha così tanti ostacoli significa che è quello giusto

di Give Your Heart a Break
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'Il mio Compleanno.' ***
Capitolo 2: *** 'Il mio primo giorno di scuola.' ***
Capitolo 3: *** 'Ti conosco.' ***
Capitolo 4: *** 'L'esibizione.' ***
Capitolo 5: *** 'La riccia impazzita.' ***
Capitolo 6: *** ’La nuova amicizia.’ ***



Capitolo 1
*** 'Il mio Compleanno.' ***


Capitolo uno:’ Il mio compleanno.’
 Era arrivato, finalmente, il mio compleanno.
  ‘3 agosto.’
 Appena mi svegliai, trovai un biglietto sul mio comodino.
 Ero felicissima. Pensavo era di tutta la famiglia ma invece …
 Cominciai a leggere:
 ‘ Buon Giorno, tesoro!
 14 anni fa, alle 21.20 nascevi tu, meravigliosa creatura.
 Buon Compleanno, tesoro mio.
                                  Con amore , nonna.’
 Scoppiai a piangere dalla gioia.
 Corsi sotto ad abbracciare la nonna e sperando che i miei genitori mi facessero gli auguri.
 Ma non fu così. Nessuno si era ricordato del mio compleanno, solo la nonna. E questo, mi rattristava molto.
 La nonna per me era una seconda madre. Solo lei si ricordava tutti gli eventi della famiglia.
 Andai in bagno a farmi una bella doccia, per rinfrescarmi.
 Uscii dopo mezz’ora. Mi asciugai per bene poi andai in camera mia a scegliere cosa avrei indossato.
 Misi un vestito elegante con dei pantaloni attillati e un paio di ballerine nere.
 Mi truccai e infine mi sistemai i capelli.
 Riscesi le scale, sperando che qualcuno, oltre alla nonna, si sarebbe ricordato del mio compleanno.
 Rimasi delusa perché anche quest’anno ,come l’anno precedente,nessuno si era ricordato del mio compleanno.
 Facemmo colazione tutti insieme.
 Nonna: ‘ Avete fatto gli auguri a Allyson?’
 Mamma-Papà-Simon: ‘Perché che ha fatto?’
 Abbassai lo sguardo, non riuscivo ad esprimere il dolore che provavo.
 N:’Come! Anche quest’anno non ve ne siete ricordati! E’ il suo compleanno!’
 M-P-S: ‘Ah, vero!Auguri.’
 Dissi:’Grazie’ con una voce poco convinta.Non sapevano neanche quanto dolore mi provocavano facendo così.
 Neanche un bacio, un abbraccio. Niente di Niente!
 Ormai la mia vita era piena di delusioni. Volevo morire.
 Arrivò l’ora di pranzo. Ci mettemmo tutti attorno al tavolo per mangiare.
 Appena finimmo corsi nella mia camera.
 Mi misi a comporre canzoni.
 Ci scrivevo tutto quello che sentivo, quello che mi accadeva. Una specie di diario solo scritto in canzoni, canzoni che nessuno al mondo avrebbero mai letto o ascoltato.
 Cominciai a cantare. Ad esprimere quello che avevo dentro.
 Misi tutta la forza che avevo.
 Ma dal piano di sotto, arrivavano lamenti urla.
 Perciò, a malincuore, dovetti smettere.
 ‘Stupida’, così venivo chiamata dalla mia famiglia. Ma ormai ero abituata a questa situazione.
 Dicevano che facevo ‘pena’ a cantare e questo mi spezzava il cuore.
 Mia nonna,  invece, mi voleva bene più di ogni altra cosa al mondo. Dopo la morte del nonno, si concentra solo su di me e Simon. Era l’unica e dico l’UNICA che mi capiva. Lei esaudiva TUTTE le mie esigenze.
 La prima volta che ho avuto il ciclo, nessuno mi è stato accanto, solo la nonna che mi ha aiutata ad affrontarlo.
 
 
                                        Spazioautrice:
 Giorno belle c:
Il primo capitolo, sdfgh*-*
 Recensite? Graziie!
 Ciiao(!)

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Capitolo 2
*** 'Il mio primo giorno di scuola.' ***


Capitolo due:’Il primo giorno di scuola’
 Le vacanze erano finite. Domani sarei dovuta ritornare a scuola.
 Il che mi preoccupava perché dovevo fare il 1° Liceo Scientifico. Ero assalita dal panico. Non conoscevo nessuno. Decisi di scrivere sul mio diario.
 ‘Caro Diario,
 Domani inizierà la scuola e io ho molta paura.
 Esattamente dovrò fare il 1° Liceo Scientifico.
 Non conosco nessuno lì. Sono triste, sola.
 Ora vado a dormire, perché domani non voglio far tardi.
 Notte.
                                                   Ciao .’
 Ogni sera scrivevo il mio adorato diario. Chiusi gli occhi, ma era praticamente impossibile addormentarmi.Non so cos'era.Panico,tristezza, solitudine...
Vagavo ad occhi chiusi con l'intento di addormentarmi.Era notte fonda. Dopo un paio di ore riuscii a prendere sonno.
 Mi svegliai la mattina seguente alle 7.00. Scesi le scale e ancora malconcia inciampai in un gradino.
 N-M: ‘Buongiorno.’-
 Io:’Buongiorno nonna, Buongiorno mamma..’-
 Feci colazione poi andai in camera a scegliere quello che mi sarei messa per il mio primo giorno di scuola.
 Misi una felpa color rosa fluido, un paio di jeans e le mie adorate converse
 Poi andai in bagno. Mi lavai la faccia e i denti e infine mi sistemai i capelli.
 Mi incamminai verso la scuola ma di preciso non sapevo dove si trovasse, perciò chisi a un paio di passanti.
 Alla fine, arrivai. Ero sola, e mi sentivo estranea.Per fortuna,non ero la sola a sentirmi estranea perchè era il primo anno per tutti. Entrammo tutti in classe.
 I muri erano bianchissimi. Alle pareti erano attaccati varie mappe geografiche. La cattedra era posizionata proprio davanti aggli attaccapanni.
 La lavagna era nera, nera come il carbone incorniciata un fascio di legno marroncino.Infine, all'angolo c'era un armadietto molto antico.
 La professoressa della prima ora era la prof. Di Matematica ,ovvero la signorina Chusen.
 Si presentò, poi fece presentare anche noi. Era il mio turno. Mi alzai.
 ‘Mi chiamo Allyson , ho 14 anni, ho un fratello minore e la mia passione più grande è il canto.’
 Prof:’Perfetto, ora tocca a Tom.’-
 Mi girai verso di lui.Si trovava al banco dietro il mio. I suoi occhi erano grandi, scuri come la pece, solcati da lievi insenature castano chiaro.
 I suoi capelli erano di color castano chiaro,come la nocciola.
 Appena finimmo di presentarci la professoressa cominciò la lezione.
 Io non ascoltavo, ero in disparte immersa nei miei pensieri.
 Le 5 ore passarono in fretta.
 Tornai a casa pensierosa.
 Non avevo le chiavi perciò suonai al campanello.
 Venne ad aprirmi la nonna.
 N:’Tesoro, com’è andato il primo giorno di scuola?’-
 Io:’Nonna! Abbastanza bene.’-
 Sorrise poi mi abbracciò. Un abbraccio intenso.
 Ci mettemmo tutti attorno al tavolo e mangiammo.
 Avevo un finto sorriso in faccia. Non riuscivo a sorridere.
 Tutti mi giudicavano …
 Andai in camera mia, aprii il mio diario e cominciai a scrivere:
 ‘Caro Diario,
 Oggi è stato il mio primo giorno di scuola, come ti avevo detto ieri sera.
 La classe non è male, ho conosciuto anche un ragazzo …
 Vabè ora vado, Ciao!’
 Cominciai a cantare, con una voce bassa e lieve di modo che nessuno mi sentisse.
 Bussò alla porta mia nonna.
 N:’Hai davvero un dono speciale, coltivalo e vedrai che andrai molto in altro.’-
 Io:’Oh nonna, grazie d’esistere. Tu mi consoli sempre, non mi giudichi e mi dai la forza di andare avanti,grazie.’-
 N:’La verità tesoro.’-
 Io:’Ma come faccio se tutti mi dicono che faccio ‘pena’ e che non arriverò mai in alto.’-
 N:’Tu credici per sempre e sempre.’-
 Io:’Grazie nonna, ora vado a dormire, Buona Notte.’-
 N:’Notte, tesoro.’-
                                           Spazio autrice:
 Salve, belle(!)
 Ho aggiornato presto, asdfgfd*^*
 Spero vi piaccia:3
 Vi prego, recensite(?) Grazie mille:3
 

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Capitolo 3
*** 'Ti conosco.' ***


Capitolo tre:’Ti conosco.’
 La mattina seguente, non sapendo il perché, mi alzai di buon’umore. Poi però , vidi mio fratello e l’umore ritornò quello di sempre. Era odioso! Da quando era nato, i miei rivolgevano tutta la loro attenzione su di lui. E a me non pensavano mai. Mi aveva scombussolato la vita!Mi disturbava sempre. Non lo sopportavo più. La mia pazienza era finita.
 Andai di sotto, come tutte le mattine,a fare colazione.
 Mangiai una fetta di crostata con la nutella e il mio adorato latte caldo che mi riscaldava sempre.
Mi preparai mettendomi dei vestiti sportivi, ma non troppo .Mi lavai il viso.
 Ero pronta per andare a scuola. Fuori pioveva, perciò dovette portarmi mia madre.
 Entrai in auto e dopo neanche 10 minuti, arrivai.
 Entrai in classe. Mi misi al mio posto.
 La professoressa entrò , noi ci alzammo e la salutammo. Dopo  un paio di minuti la professoressa disse:
’Tom, mettiti vicino ad Allyson.’-
T:’Va bene.’-
Fece un gran baccano nello spostarsi.
 T:’Ciao.’- Sussurrò.
 Io:’Ciao.’- dissi un po’ imbarazzata.
 T:’Come va?’-
 Io:’Bene, te?’-
 T:’Bene’-
 Sorrisi.
 Parlammo per tutto il resto dell’ora.  Era simpatico, molto simpatico. Mi aveva fatto ridere. L’unica volta nella mia vita che avevo riso. Era una persona speciale.
 Arrivò la ricreazione.
 Appena suonò la campanella si precipitarono tutti nel corridoio.
 Mi misi in disparte perché non avevo nessun amico. Odiavo questa situazione. Tutti mi guardavano male. Ero imbarazzata. Nonostante ieri fosse stato il primo giorno di scuola, tutti già avevano fatto amicizia.Tutti tranne che io.
 Non riuscivo a spiegarmi perché non piacevo mai a nessuno.
 La ricreazione finì e dovemmo rientrare in classe. Le 3 ore rimanenti sembravano che non passassero mai. Noia totale.
 Però alla fine passarono.
 Ritornai a casa .
 Corsi subito in camera mia, non avevo fame.
 Mi misi a cantare. Quando cominciavo a cantare provavo delle forti emozioni, ero entusiasta.
 E questa volta niente e nessuno mi avrebbe fatto smettere. Cominciai a scrivere sul mio diario.
‘Caro diario,
Oggi la professoressa mi ha messa vicino di banco a Tom,Il ragazzo di cui ti parlavo ieri.
E’ dolce, simpatico e anche molto divertente. Mi ha fatto ridere.
L’unica volta che qualcuno mi ha fatto ridere.
Oh prima che tu me lo dica. NO! Non sono innamorata di lui.
E’ un attimo amico, niente di più!
Vado a fare cena. Ciao.’
Scesi le scale e vidi che tutti erano attorno al tavolo. Mia madre,come sempre mi rimproverò per il ritardo.
M-P:’Simon ,com’è andato il tuo primo giorno di scuola?’
S:’Molto bene! Sono arrivato da poco e già sono il più popolare!’
‘Il contrario di me.’ Pensai.
M-P:’Oh! Molto bene!’
S:’Giàà.’
Solo lui era stato a scuola, solo lui c’era,solo lui. Sempre e solo lui! Anche per me era il primo giorno e nessuno si era preoccupato di chiedermi qualcosa. Odiavo la mia famiglia. La odiavo con tutta me stessa!
Per fortuna che c’era mia nonna. Lei mi capiva sempre. Finii subito di mangiare poi andai in camera mia pensare. Poi a poco a poco mi addormentai.
 

                                                 Spazio autrice:

 

Salve belle:3
Per favore recensite!
Questo capitolo non mi è venuto un granchè.
Però mi serve una vostra recensione
Anche negativamente, recensite.




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Capitolo 4
*** 'L'esibizione.' ***


Capitolo quattro:’ L’esibizione.’
Il giorno dopo non dovetti andare a scuola perché c’era un’assemblea sindacale,perciò dormii di più, ma non di tanto.
Alla fine,però, mi svegliai. Molto titubante andai in salone.
Feci colazione, mi lavai e poi uscii, da sola.
Andai in piazza, era affollatissima. Al centro, c’era una grandissima fontana . Mi sedetti sulla prima panchina che vidi.
Cominciai a cantare con un tono di voce lieve.
Mi immedesimavo sempre di più nel personaggio e alla fine la mia voce era indescrivibile.
Si avvicinarono molte persone che mi guardavano ammirate.
Ero felicissima. Era la prima volta che mi esibivo  in pubblico.
Alcune persone cominciarono ad avvicinarsi sempre di più e lasciare qualche moneta.
Il mio scopo, però, non era quello di essere pagata ma di cantare. M’interessava solo e solamente cantare, altro non volevo.
Si era fatto tardi perciò dovetti smettere e ritornare a casa.
Contai tutti i soldi e racimolai 5O dollari,avrei potuto comprarmi quello che volevo.
Andai di corsa a casa a raccontarlo alla mia famiglia.
Io:’Mamma! Ho cantato in piazza e mi hanno dato 5O dollari!’-
M:’Tu che cosa?! No, dammi quei soldi! Quante volte ti ho detto che non devi rubare niente!’-
Io:’Ma mamma … io non li ho rubati. Me li sono guadagnata.’-
M:’Potrai ingannare tutti! Ma non me, ricordatelo. E ora dammi quei soldi!’-
Io:’No! Sono miei e mi lo sono guadagnata cantando e i passanti credono che io abbia una bellissima voce! Cosa che tu disapprovi.’-
M:’Forse perché non è vero! Non è che non credo in te, è che se in futuro non ti sceglieranno non voglio che tu abbia delusioni. Ed ora dammi quei soldi!’-
Io:’Perché sarebbe la prima volta …. No!’-
M: ‘Ho detto, dammi quei soldi!’-
Dopo tanti tentativi me li strappò di mano.
Andai di corsa in camera mia con il volto rigato di lacrime.
Arrivò la nonna.
N:’Tesoro, come stai? Tutto apposto?’-
Scoppiai a piangere ero una fontana.
Dissi: ‘No! Non va niente bene! Nessuno crede in me!Neanche la donna che mi ha partorita!’-
N:’Tesoro, io credo in te.’-
Io:’Si lo so … Ti voglio un infinito di bene, nonna. Ma io vorrei anche l’appoggio del resto della famiglia. Mi sento così sola … ’-
N:’Ti capisco. Quando ero piccola,anche io mi trovavo nella tua stessa situazione.’-
Io:’E come lo affrontasti?.’-
N:’Non lo feci .’
Si alzò dolcemente dal letto e uscì da quella stanza.
                                    Spazio autrice:
Salve splendori(!)
Mi scuso in anticipo per eventuali errori.
Recensite e.e
Please(?)

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Capitolo 5
*** 'La riccia impazzita.' ***


Capitolo cinque: ‘La riccia impazzita’
La mattina ero distesa sul letto a guardare il vuoto. Erano più o meno le 6.00. Non potevo alzarmi, era ancora presto. Appena riuscii a prendere sonno, dovetti alzarmi.
Attraversai il corridoio ,poi scesi le scale. Andai in cucina a fare colazione. Poi andai in camera mia a prepararmi .Indossai una maglietta attillata color verdolino , dei jeans altrettanto attillati e le mie adorate converse fucsia.
Fuori pioveva. Adoravo la pioggia, mi dava un senso di protezione. Il profumo di quando cadeva a terra e bagnava il terriccio,il colore scuro del cielo, quel senso di chiuso,insomma mi piaceva.
Presi un ombrello. Lo aprii e mi rifugiai sotto di esso. Camminai per un paio di isolati poi arrivai a scuola.
Aspettai un paio di minuti fuori dal cancello e appena suonò la campanella entrammo tutti in classe.
La professoressa era assente, tutti facevano un gran baccano. Si avvicinò a me una ragazza. Aveva i capelli neri ,ricci come una chioma di un albero, gli occhi color verde chiaro e una bocca rossa e carnosa. Era vestita in modo elegante, davvero elegante. La esaminai per qualche istante da capo a piedi, poi cominciò a parlare.
x:’Kristin, Kristin è il mio nome .’
Io:’Ehm.. Il mio ehm … Allyson.’ Non ero molto pratica nel fare amicizia.
K:’Non ti ho chiesto come ti chiami.’In un modo molto scrontroso
Io:’Neanche io te lo aveva chiesto.’ Risposi.
K: ‘Non ti azzardare a parlare più con Tommino, il Mio Tommino.’ Mi mandò uno sguardo di sfida.
Capii subito che si riferiva a Tom.
Io:’E se no, cosa mi fai?’
K:’ Te la vedrai  con me. Ti renderò la vita impossibile.’ Mi guardava con aria minacciosa.
Io:’Senti, io e Tom siamo solo ottimi amici,niente di più.’
K:’Oh si dicono tutti così .’
Io:’Hai per caso paura di me?Credo che io sia più bella di te da far innamorare Tom di me?’
K:’No! Io sono la più bella. Io,io e basta! Non ho paura,le perdenti hanno paura.’
Io:’A me sembra tutto il contrario.’
K:’Ti sbagli, di grosso. Comunque il punto è che non devi rivolgere più parola a Tom.’E se ne andò scuotendo i capelli, con una camminata molto sicura.
Arrivò Tom: ‘Ei!Ti stava dando fastidio Kristin?’
Io:’Ehm.. no,tranquillo.’
T:’Non ti vedo molto convinta.’
Io:’ Non mi ha fatto niente. Per curiosità, è la tua fidanzata?’
T:’Ehm… In un certo senso.’
Feci un sorrisino, un finto sorrisino. ‘Come poteva essere fidanzato con quella vipera di Kristin?’Pensai. ‘D'altronde a me cosa importa?’
Le altre 4 ore , come la prima, i professori mancavano. Ma a sostituire i professori era la preside. Donna strana, molto strana. Sempre con la puzza sotto il naso. Capelli sempre puntati con qualche pinzetta formando così un cocò . Occhiali, che metteva e levava ogni volta che parlava. Aveva anche degli orribili baffetti e delle occhiaie.
Alla fine delle lezione, mi incamminai verso casa.
Mangiai velocemente poi corsi a fare i compiti. Appena finii mi misi un po’ su facebook. Avevo una richiesta d’amicizia, un messaggio e tre notifiche. Aprii per primo la richiesta d’amicizia:era Tom, accettai. Poi aprii il messaggio ed era di Kristin e diceva:’Senti, non ti devi avvicinare più a Tom! Sono stata chiara?!? Se ti vedo un’altra volta a parlare con lui ti distruggerò, puoi scommetterci.’
Risposi dicendo:’Senti presuntuosa, ti credi di essere la più bella di tutte, la più popolare , la più tutto! Ma non sei niente di questo, ricordatelo. Io non ho paura di una sguattera come te. E per la cronaca io e Tom siamo SOLO ottimi amici, niente di più! Quando lo capirai?!’
Guardai le notifiche ed erano tutte di giochi.
Il pomeriggio passò in fretta ed era ora di andare a letto.
Salii le scale mi lavai i denti poi mi distesi sul letto.
                                              Spazio autrice:
Potreste recensire?
Eccomi qua con un nuovo capitolo.
Spero vi incuriosisca:3
E se vi va mi lascereste una piccola recensione?
Alla prossima:*
                     Ludovica;

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Capitolo 6
*** ’La nuova amicizia.’ ***


Capitolo sei:’La nuova amicizia.’
Mi alzai dal letto molto nervosa. Feci la solita routine di tutte le mattine poi andai a scuola.
Aspettai qualche istante fuori dal portone. La campanella suonò così entrammo tutti in classe. La solita noia, noia, noia e noia!Le cinque ore per fortuna passarono in fretta. Kristen che mi diceva di lasciar in pace Tom… Uscimmo dalla scuola .Mi trovavo sul cortile, seduta a pensare. Finche non si avvicinò a me una ragazza, abbastanza bella.
Cominciai a squadrarla da capo a piedi per poi fare una lunga analisi su di essa. Aveva gli occhi castano chiaro che incrociavano il verde,dei capelli castano chiaro molto folti che le incorniciavano quel bel visino indifeso, una bocca non troppo sottile, alta e magra.
Cominciò a parlare.
x:’Ciao, ti vedo un po’spaesata, oh mi sono dimenticata di presentarmi, sono Brooklyn per gli amici Brook.’
Io:’Ciao, io sono Allyson.’ Risposi con un tono freddo data lo scorso tentativo di fare amicizia era stato pessimo.
B:’ Bene, allora ciao Allyson , cosa ci fai qui tutta sola?’
Io:’Ciao Broklyn, secondo te cosa faccio qui tutta sola?Sto a scuola!’
B:’Ehm.. scusa ma non intendevo in quel senso. Hai qualche problema con me?’
Io:’ No, scusa, vedi è che non ho mai avuto amici, non sto scherzando.’
B:’Oh… Mi dispiace davvero tanto. In realtà non sono neanche io tanto brava nel fare amicizia.’
Io:’Ah..’
B:’Vuoi uscire con me oggi pomeriggio?’
Io:’Oh si! Mi farebbe davvero piacere!’ Risposi tutta entusiasta.
B:’Bene allora a oggi pomeriggio, dammi il tuo numero così ti chiamo.
Io:’Va bene allora: 3894521478.’
B:’Ok! Allora a dopo!’
Io:’A dopo!’
Andai a casa con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia;non mi ero mai sentita così felice, ora so cosa si prova ad avere un’amica ed è una cosa davvero stupenda.
Feci pranzo poi andai in bagno a farmi una bella doccia rinfrescante;mi asciugai per bene poi andai in camera mia. Aprii l’armadio e presi la prima maglietta e il primo jeans che mi capitò. Li appoggiai sul letto, levai l’accappatoio poi indossai i vestiti. Ero pronta;aspettavo con ansia la chiamata di Brooklyn
Ad un certo punto squillò il cellulare;risposi:
Io:’Pronto?’
x:’Ciao Allyson! Sono Brooklyn.’
Io:’Oh! Ciao Brooklyn!’
B:’Chiamami Brook!’
Io:’Okay Ciao Brook’
B:’Meglio, volevo chiederti se volevi uscire con me come eravamo rimaste d’accordo oggi.’
Io:’ Certo. Dove ci incontriamo?’
B:’Se vuoi posso venire a casa tua, senza che ti disturbi,basta che mi dici dove abiti.’
Io:’Ah va bene. 34street, ti aspetto!’
Dopo neanche due secondi suonò il campanello ed era proprio Brook!
La salutai e scoprii che abitava nella mia stessa via,poi urlai:’Io esco! Ciao!’ chiudendo fortemente la porta.
Facemmo passeggiate tutto il pomeriggio, trascorrendolo insieme. Per la prima volta avevo un sorriso, un vero sorriso.
Tornai a casa e ad aspettarmi era mia nonna.
N:’Tesoro, dove sei stata?’
Io:’Nonna!Sono uscita con una mia amica, Brook o meglio Brooklyn, sono felicissima, la mia prima amica!’
N:’Oh sono molto contenta per te!’
L’abbracciai, sprizzavo felicità da tutti i pori.
                                                    Spazio Autrice:
Salve belle c:
Mi scuso per il ritardo,
Continuo a 3 recensioni:3

                              Ludovica;

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