Nella tana del lupo

di potteriani
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scoperte dolorose ***
Capitolo 2: *** La scelta ***
Capitolo 3: *** Dolce risveglio ***



Capitolo 1
*** Scoperte dolorose ***



Caroline continuò a camminare avanti e indietro per la stanza per qualche minuto, finché il telefono non squillò
-Tyler! Finalmente! Dove sei? Stai bene?-
-Care, calmati. Sto bene, e sono a … al Grill.- la voce di Tyler era poco chiara, c’era molta confusione al Grill  a quanto pareva
-Ti raggiungo subito, cinque minuti e sono da te!- Caroline riattaccò e uscì di casa a velocità vampiresca, salì in macchina e andò al Grill. Il sole stava tramontando, ma Caroline di certo non badava a quello! Erano due settimane che non vedeva Tyler. Il suo Tyler! Era andato via con quella Hayley per cercare di aiutare gli altri ibridi a spezzare il legame di asservimento, e non si erano sentiti per un po’. Lui però l’aveva chiamata qualche ora prima dicendole che stavano tornando e Caroline non aspettava altro!
Scese dall’auto e quasi corse per entrare al Grill. In effetti c’era molta confusione, ma dopo qualche secondo riuscì a individuare Tyler e a corrergli incontro.
-Tyler!- disse stringendolo in un abbraccio che avrebbe sicuramente ucciso un essere umano, ma non un ibrido. Si discostò un po’ per poterlo guardare negli occhi. Posò le mani sulle sue guancie e gli diede un lungo bacio. Tyler però non la stava ricambiando, anzi, la scostò, come se la disgustasse.
-Tyler … ? Che fai? Sono settimane che non ti vedo … -
-Lo so Care, ma c’è una cosa che devo dirti.- disse lui non guardandola negli occhi
-Tyler?-
-Andiamo fuori- disse lui uscendo. Caroline lo seguì, mentre l’ibrido si dirigeva verso la piazza principale
-Tyler che devi dirmi?-
-Io … Ok … Senti non so da dove cominciare … Ok. E’ successa una cosa in queste due settimane. Caroline, tu sai che sei l’ultima persona al mondo che vorrei ferire, ma se non te lo dico so che la mia coscienza mi torturerà per sempre, e con te voglio essere sincero-
Caroline rimase ferma immobile, cercando di capire cosa stesse provando a dirle. E sperando che il suo intuito avesse torto.
-Questo sono state settimane davvero dure per me, non è facile vedere i tuoi amici che rompono ogni singolo osso del proprio corpo ancora e ancora e tu devi rimanere lì, continuando a spronarli e non devi mai farti vedere debole … -
-Tyler dove vuoi andare a finire con questo discorso?-
-L’ho baciata. E poi sono andato a letto con lei.-
Le orecchie di Caroline cominciarono a fischiare e la vista ad annebbiarsi
-Io non volevo ferirti, ma sono stati giorni pesanti e Hayley era lì e … è successo solo una volta, ma dovevo dirtelo perché non volevo mentirti e perché così le cose si aggiusteranno prima e …-
-Sta zitto.-
-Caroline, ti prego, io ti amo, è stato un errore ma ti prego dammi un’altra occasione, non succederà mai più! Mi dispiace davvero tanto … - disse avvicinandosi e cercando di abbracciarla
-Non provare a toccarmi!- disse lei scostandosi
-Caroline ti prego, aggiustiamo le cose-
-Non si possono aggiustare Tyler- disse Caroline con le lacrime agli occhi
-Ma … Care … io ti amo, è questo che conta …- Tyler cercò ancora di avvicinarsi, anche lui con gli occhi lucidi
-No Tyler. Smettila di ripeterlo. E’ finita-
-Caroline per favore ascoltami …-
-Ti ho già ascoltato troppo Tyler. Non cercarmi mai più.- E così dicendo Caroline corse in macchina e partì verso casa. Le lacrime le impedivano di vedere e il dolore era straziante. A malapena sentì i clacson delle auto che la incrociavano, mentre per poco lei non sbandava di strada. Si fermò davanti a casa e cominciò a piangere. Pianse, pianse per ore. Alla fine il suo corpo non riusciva più a produrre lacrime, e lei si sentì completamente svuotata. Solo allora scese. Entrò in casa ma le luci erano tutte spente, il che voleva dire che sua madre era ancora a lavoro e chissà quando sarebbe tornata. Entrò in camera e prese una vecchia scatola da scarpe, dove mise dentro tutto ciò che le aveva dato Tyler, o qualunque cosa glielo ricordasse. Per ultimo si staccò il braccialetto che le aveva regalato per il compleanno dal polso, e lo pose sopra gli altri oggetti. Dopo di che prese la scatola e uscì di casa, diretta al cassonetto, dove butto tutto. Una volta fatto questo si sentì leggermente meglio, come se una parte della sua vita se ne fosse andata per sempre, e ora giaceva in quel cassonetto. Tornò dentro e si fece una doccia, e riprese a piangere. Uscì dal getto caldo scossa dai singhiozzi, si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte, cercando di non pensare, cercando di non sentire dolore … L’ultima immagine che ricordò prima di addormentarsi tra le lacrime fu il primo bacio dato a Tyler. E il dolore continuò ad aumentare.

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Capitolo 2
*** La scelta ***


Si risvegliò con la testa che pulsava e gli occhi che bruciavano. Rigirandosi sentì il cuscino umido, prova di una notte orribile. Rimase qualche minuto ancora sdraiata, ma poi dovette alzarsi poiché il telefono non la smetteva di squillare. Non arrivò a rispondere in tempo, e partì la segreteria telefonica.
“Care, sono io, Tyler. Ti prego rispondi, so che sei in casa. Mi dispiace Caroline, ti prego perdonami. Ti amo, non so come altro scusarmi, sono davvero mortificato, se solo tu…” A quel punto Caroline prese il telefono e lo lanciò dall’altra parte della stanza. Non voleva sentire le sue patetiche scuse. Aveva bisogno di uscire!
Salì in macchina e partì, senza una vera e propria destinazione. Accese la radio e Taylor Swift partì con il suo ritornello
Oooh we called it off again last nightBut Oooh, this time I’m telling you, I’m telling you We are never ever ever ever getting back together We are never ever ever ever getting back together You go talk to your friends talk And my friends talk to me But we are never ever ever ever getting back together”
-Esatto Taylor!- e si mise a canticchiare insieme alla radio. Si fermò con la macchina nel parcheggio di un supermercato, diretta a fare rifornimento di alcolici. Una volta dentro si diresse verso gli scaffali e si mise ad osservare i vari liquori e rum, indecisa su cosa prendere
-Festeggi qualcosa?- disse una voce calda e sexy alle sue spalle. Caroline si voltò, e vide Klaus di fronte a lei che la stava decisamente fissando.
Caroline Forbes non poteva essere più sexy di così. I pantaloni stretti di jeans le stavano alla perfezione e gli stivaletti neri le davano un tocco di classe in più, e poi quel giubbotto nero di pelle attillato metteva il vampiro millenario decisamente a dura prova. Caroline lo guardò un po’ sorpresa, poi rispose
-Diciamo più che è un tentativo di rimozione della memoria- disse incrociando le braccia
-Ne vuoi parlare?- chiese Klaus avvicinandosi
-In realtà no- rispose Caroline tornando a fissare lo scaffale degli alcolici
-Fossi in te prenderei questo- disse Klaus allungandosi a prendere una bottiglia di bourbon. –E’ il migliore- Caroline lo fissò per qualche secondo e infine glielo strappò dalle mani, dirigendosi verso la cassa dopo aver sussurrato un veloce –Grazie- Klaus la seguì senza sforzo, standole a qualche passo di distanza. Caroline pagò e uscì dal supermercato, sempre con l’originale alle sue spalle. Una volta arrivata alla macchina si voltò di scatto facendo scuotere i capelli mossi –Si può sapere che vuoi Klaus?!-
-Volevo chiederti se volevi compagnia. Sai, non è mai bello bere da soli, soprattutto alle undici del mattino. In più non sei costretta a parlarmi se non vuoi-
Caroline ci pensò qualche secondo. In fondo aveva ragione, non doveva parlargli per forza e sarebbe stato decisamente deprimente bere da sola. E poi se Tyler si era portato a letto quella Hayley perché diavolo lei non poteva passare un po’ di tempo con Klaus?!
-Ok- disse aprendo la portiera della macchina –Ma andiamo da te!-
Klaus fece un sorriso pienamente soddisfatto e salì nell’auto della vampira decisamente contento.
Parcheggiò l’auto nel vialetto di villa Mikealson e scesero entrambi dall’auto.
Klaus aprì la porta e con Caroline si diresse in salotto. L’ibrido si tolse il giubbotto e solo allora Caroline prestò attenzione al suo abbigliamento. Indossava una maglietta grigia di cotone con scollo a V, che metteva in risalto i pettorali e i bicipiti scolpiti dell’originale. Un po’ in soggezione Caroline si tolse il giubbotto di pelle rimanendo con la canottiera nera.
-Accomodati- le disse indicando il divano. Mentre Caroline si sedeva Klaus le prese la bottiglia dalle mani e l’aprì. –Torno subito- le sussurrò, e poi uscì dalla stanza a velocità vampiresca. Caroline era seduta sul divano di velluto, davanti al camino ora spento. Si guardò un po’ intorno e vide una serie di dipinti interessanti, probabilmente dipinti proprio dal padrone di casa, il che li rendeva in qualche modo ancora più affascinanti. Ne stava ammirando uno di un paesaggio invernale quando Klaus tornò. Aveva in mano due bicchieri e una sacca di sangue. Le ammiccò e poi mise il sangue nei bicchieri, aggiungendo infine il bourbon.
-E’ … buono?- chiese Caroline diffidente
-Tu che dici? Come vampiri il sangue è ovviamente di nostro gradimento e il bourbon, beh, non è da meno. Fai un mix dei due e … - rispose il vampiro porgendole uno dei due bicchieri e sedendosi accanto a lei. Caroline annusò, e doveva ammettere che l’odore non era niente male, ma una volta assaggiato si rese conto che il sapore era davvero sublime!
-Buono vero?- disse Klaus notando l’espressione della vampira bionda e bevendo un sorso. Lei annuì sorridendo.
-Allora, vuoi sfogarti o preferisci tenere la causa del tuo turbamento per te?-
Caroline prese tempo bevendo un altro po’. In effetti forse le avrebbe fatto bene parlare con qualcuno, sfogarsi. Anche se questo qualcuno era Klaus. O magari proprio per questo doveva confidarsi con lui.
-E’ per via di Tyler- cominciò a dire mentre si rigirava l’anello solare al dito –Erano due settimane che non lo vedevo, e sapevo che si era allontanato con Hayley. Ma ieri è tornato e mi ha detto che … è andato a letto con lei- sentiva che gli occhi cominciavano a diventare lucidi, ma non sapeva dire se per dolore o per rabbia –E’ finita- concluse finendo di bere il suo bicchiere. Klaus la fissò a lungo, poi disse –Tu meriti di non soffrire mai Caroline. Sei troppo buona. Al posto tuo io non gliel’avrei fatta passare così liscia a Tyler e alla sua amichetta-
-Beh non posso mica ucciderli!- disse Caroline. Klaus stette in silenzio per qualche minuto, continuando a guardarla, infine si alzo, porgendole una mano e dicendo –So io cosa ti serve-. Caroline lo guardò un attimo negli occhi, e lui le sorrise, così gli prese la mano e lo seguì.
-Devi trovare un modo per sfogarti- le disse mentre la dirigeva in un’altra stanza di quell’enorme casa
-Non vorrai mica farmi uccidere qualcuno? Hai per caso qualche povero umano nelle segrete di questa enorme casa che tieni in ostaggio e uccidi quando ti devi sfogare?-
-Vedo che la tua opinione su di me è davvero ottima- rispose lui facendola ridere. –Eccoci qua- disse Klaus aprendo una porta. Era una stanza completamente vuota, con una grande porta finestra in fondo che dava sul giardino, rendendo la camera molto luminosa.
-Che ci facciamo qui?- chiese Caroline disorientata.
Klaus le sorrise maliziosamente e aprì una porta a muro nascosta, dalla quale prese una montagna di cuscini che gettò al centro della stanza, richiudendo la porta.
-Tutto qui? Dei cuscini? E’ questo che il grande Niklaus Mikealson fa per gestire la rabbia?- disse Caroline per prenderlo in giro
-Preferisci uccidere i poveri umani nelle segrete?- la stuzzicò lui
-Oh no, i cuscini sono perfetti!-
-Bene, ora voglio che tu prenda questi cuscini e che li strappi senza pietà. Pensa al dolore che ti ha provocato Tyler. Ogni cuscino strappato equivale al tuo addio alla relazione con Tyler Lockwood!- Caroline gli sorrise, e poi cominciò a strappare cuscini e Klaus si unì a lei. Ridevano e le piume intorno a loro volavano per tutta la stanza. Continuarono a ridere e a strappare cuscini finché non ne rimase più nessuno e si ritrovarono sdraiati a terra in mezzo alle piume mentre ridevano. Caroline si voltò su un fianco in modo da trovarsi con la faccia di fronte a quella di Klaus –Grazie- sussurrò. Lui le sorrise di rimando –Quando vuoi- le rispose.
-Tu di solito non ti comporti così- disse Caroline
-Non con gli altri-
-Che significa?-
-Significa che con te mi comporto diversamente perché mi sento diversamente. Quando ci sei tu sono … oserei dire felice- rispose Klaus. Caroline si sentì lusingata. Doveva ammettere che non aveva mai trattato Klaus bene, anzi. Lui invece l’aveva sempre trattata come se fosse una principessa, riempiendola di regali, disegni romantici e complimenti. Lui l’apprezzava per quello che era. E lei ora capiva che era giunto il momento di lasciarsi il passato alle spalle, di chiudere per sempre con Tyler Lockwood. E sapeva bene qual era il miglior se non l’unico modo per farlo. Si avvicinò all’orecchio dell’originale, sussurrandogli  –Prova a prendermi … - e poi corse via velocemente. Klaus, che non se l’aspettava, si alzò e la seguì, cercando di raggiungerla. Intanto Caroline era salita al piano di sopra e si trovava di fronte ad una grandissima porta di legno scuro, ma non entrò, bensì si appoggiò con la schiena alla porta e aspettò che il suo inseguitore la raggiungesse. Klaus le arrivò praticamente addosso, frenando in tempo solo appoggiando le mani alla porta. In questo modo Caroline era praticamente intrappolata tra le sue braccia
-Presa- bisbigliò il vampiro avvicinandosi all’orecchio di lei, talmente tanto che riuscì a percepirne l’odore e il fiato caldo sul collo. Un brivido la percosse.
-Ma mi dispiace avvertirti che sei davanti alla tana del lupo sweetheart …- continuò lui
-Questa è camera tua?- chiese Caroline
-Esatto- rispose lui avvicinando lentamente la sua bocca a quella di Caroline. Infine Caroline si avvicinò quel poco da colmare la distanza fra loro due, in modo che le loro labbra entrassero in contatto. Fu un bacio dolce all’inizio, che però si tramutò in un bacio passionale e famelico dopo qualche secondo. Le mani di Caroline erano nei capelli dell’originale, mentre quest’ultimo con una mano cingeva la vita di lei, con l’altra apriva la porta.
La passione era tanta che sbatterono contro l’armadio mentre i loro respiri si facevano sempre più affannosi, infine raggiunsero il letto. Caroline sfilò la maglietta di Klaus quasi strappandogliela, e lui le tolse la canottiera. La gettò sul letto e a velocità vampiresca si mise sopra di lei –Intrappolata nella tana del lupo- sussurrò lei tra un bacio e l’altro ridendo.
-Chissà se ti restituirò mai allo sceriffo Forbes … - disse Klaus baciandole il collo.
-Sarà meglio che tu lo faccio o potrebbe arrestarti- continuò Caroline ridendo
-Mhh … Già … - Klaus sollevò appena il collo, in modo che potesse essere proprio davanti alla bocca della vampira, mentre lui aveva la sua sul collo di lei. –Serviti pure love- disse e così dicendo affondò delicatamente i canini nel suo collo. Caroline dopo un attimo di stupore iniziale si servì. Il sangue di Klaus le dava un’energia unica, un’adrenalina pazzesca. Dopo qualche minuto tornarono a baciarsi e infine si tolsero gli ultimi indumenti che li separavano dalla loro unione. Per entrambi fu una giornata decisamente speciale.

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Capitolo 3
*** Dolce risveglio ***


Quando Caroline si svegliò l’unica cosa che sentiva era un senso di felicità unica. Poi si rese conto del respiro di Klaus sulla sua spalla, e del suo braccio che la stringeva teneramente. Si sentì completamente amata e al sicuro. Con Klaus era al sicuro. Caroline si girò in modo da avere il viso di Klaus davanti al proprio, poi lo baciò delicatamente.
-Mh … Buongiorno … - disse lui ancora assonnato
-Buongiorno? Ma che ore sono?- chiese Caroline
-Le nove di mattina-
-Com’è possibile?-
-Diciamo che sono stati un pomeriggio e una nottata molto intensi, e controllare l’ora non era una nostra priorità- rispose Klaus. Caroline rise. Eh no, il tempo non era una loro priorità!
-Forse dovremmo mangiare qualcosa, sai potresti rischiare di essere attaccato da una vampira famelica!- disse Caroline mettendosi a sedere
-No!- disse Klaus riacciuffandola e stringendola più forte –Fatti dare qualche altro bacio!-
-Nik, rischi seriamente di essere morso!-
-E allora mordimi- disse Klaus con voce suadente –Non tentarmi!- rispose Caroline ,e dando un altro bacio all’originale si alzò e si rivestì. Klaus la imitò e una volta finito di mettersi i pantaloni la abbracciò e le baciò la punta del naso, facendola ridere. –Niente maglietta?- chiese Caroline –Nah! Preferisco così sweetheart!-
-Va bene, andiamo ora!-
 Scesero le scale e bevvero insieme qualche sacca di sangue in salotto: Klaus seduto sul divano e Caroline in collo a lui. Rimasero accoccolati un po’ lì dopo aver finito di bere, senza dire niente, bastava la presenza dell’altro.
-Ora devo tornare a casa- disse Caroline dopo qualche minuto
-Non puoi restare qui?- chiese Klaus stringendo la presa
-Mi piacerebbe, ma mia madre si starà chiedendo dove sono,e poi devo andare da Elena, Bonnie, Stefan e … -
-Ok, ok, ho capito! Fatti quantomeno riaccompagnare a casa- disse puntando i suoi occhi in quelli azzurri di lei. –Con piacere- rispose Caroline chinandosi per baciare il vampiro.
Una volta che Klaus si fu finito di vestire e che Caroline fu pronta, partirono in macchina verso casa Forbes. Klaus, al volante, cercava di tenere gli occhi sulla strada, ma era distratto dalla vampira bionda che gli sedeva accanto.
-Sai- disse stringendole la mano –Devo ammettere che è valsa la pena aspettare per la tua proposta di sesso ibrido-vampiro! Davvero i miei complimenti!-
-Oh, smettila- disse lei ridendo e tirandogli scherzosamente un pugno sul braccio
-Siamo arrivati- disse Klaus finendo di parcheggiare. In meno di un secondo era d aprire la portiera a Caroline che accettò l’aiuto per uscire dall’auto. L’ibrido richiuse la portiera di scatto e strinse la vampira in un altro abbraccio, stavolta baciandola come si deve.
-Mh! Devo andare … mia madre … probabilmente ci starà … guardando dalla finestra!- disse Caroline cercando di scostarsi, inutilmente poiché la presa dell’ibrido non accennava a sciogliersi.
-Non fare troppe pazzie, capito?- disse alla fine Klaus prendendole il viso tra le mani
-Ti chiamo più tardi- rispose lei dandogli un ultimo bacio e rientrando in casa.
Chi l’avrebbe mai detto eh? Caroline Forbes, vampira di appena un anno, e Niklaus Mikealson, ibrido leggendario e millenario incredibilmente sexy? Ah beh, a quanto pare Caroline sarebbe stata molto felice molto presto e per molto tempo …

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