Ice, Fire and Darkness

di SakiJune
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fruscii di foglie ***
Capitolo 2: *** Solitudine ***
Capitolo 3: *** Tenebra ***
Capitolo 4: *** Era bella, era mia ***
Capitolo 5: *** Ciò che si sa ***
Capitolo 6: *** Lei ***
Capitolo 7: *** Farsi del male ***
Capitolo 8: *** Un lungo respiro di sale ***
Capitolo 9: *** Fine di un sogno ***
Capitolo 10: *** Un destino diverso ***
Capitolo 11: *** Quella notte ***
Capitolo 12: *** Rosse, nere, torbide acque ***
Capitolo 13: *** Felicità ***
Capitolo 14: *** Oltre il dolore ***
Capitolo 15: *** Il male minore ***



Capitolo 1
*** Fruscii di foglie ***


Tutte le drabble sono ispirate a pacchetti (personaggi + prompt) dettati da un'amica durante più serate di scrittura collettiva. Ogni partecipante aveva 15 minuti di tempo per scriverla.
Pacchetto: Robb/Theon, immagine di un bosco.


Che cosa sussurrano, ora, quegli alberi?

Lui ti ha tradito, lui ti ha abbandonato.

Fruscii di foglie, o chiacchiere pettegole?

Non avresti dovuto fidarti.

Perché lo chiamano Bosco dei Sussurri?

Non lo so, l'origine di quel nome si perde nella leggenda. Ma la leggenda si rinnova, e domani si parlerà di me come di colui che là ha sconfitto lo Sterminatore di Re, che ha unito gli eserciti del Nord contro i Lannister... ma poi è stato giocato da chi considerava un amico fidato.

Continua a sussurrare, quel pensiero, fino a farmi impazzire... stormisce nel vento della mia disperazione...

"Theon, perché?"


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Capitolo 2
*** Solitudine ***


Pacchetto: Ned, "Uno scapolo soffre la solitudine quasi quanto un uomo sposato." (ignoro di chi sia la citazione)


- Mi sento solo anche quando sono con lei, Benjen. Tu puoi capirmi, non è vero?
Il fratello scosse la testa, sulle labbra un sorriso amaro. - Uno scapolo soffre la solitudine quasi quanto un uomo sposato. Quindi sì, credo di poterti capire, in parte.
Per un momento Ned credette che le lunghe notti di gelo sulla Barriera, le veglie silenziose, avessero ottenebrato le capacità di linguaggio di Benjen. Ma poi comprese cosa il fratello avesse voluto dire.
Una donna che sarebbe dovuta appartenere ad un altro
(a Brandon)
e lui, che non era stato sincero
(non aveva potuto)
avrebbero mai potuto amarsi senza ombre, un giorno?

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Capitolo 3
*** Tenebra ***


Pacchetto: Sandor/Sansa, "Fear the Dark", Iron Maiden


Lei mi guarda e vede un essere di tenebra.
Sì, uccidere mi dà piacere, e lo ammetto. Non come gli altri, che nascondono la ferocia dietro ad uno stemma o un giuramento... oppure non si sporcano le mani, limitandosi a muovere pedine da lontano.
Sono un uomo oscuro. Ma non più di coloro che lei ammira e che si preparano a tirare i fili della sua preziosa vita.
Lei mi guarda, e mi teme - le faccio repulsione.
Vorrebbe fuggire, dimenticare il mio volto.
Non sa, non vede che anch'io fuggirei volentieri da me stesso - da questo incubo nero e rosso di fiamma!

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Capitolo 4
*** Era bella, era mia ***


Pacchetto: Tyrion, immagine di una sposa


"Lei era bella, era mia, mi guardava con desiderio, sorrideva a tutta bocca e cantava spensierata... lei mi ha reso felice in quel tempo davvero così breve. Era la mia sposa, padre."

"La tua puttana, Tyrion, e non dirmi che sono stato crudele! Il mondo sarà crudele con te ben più di quanto possa esserlo io!
E perché mai dovresti meritare anche solo un briciolo di gioia? Non ricordi?
Lei era bella, era mia, mi guardava con rispetto, sorrideva discreta e cantava a mezza voce... lei mi ha reso felice in quel tempo per me così breve. Era la mia sposa, figlio."

"No, non cascherò più nel tuo gioco. Ero innocente. Io non ho ucciso mia madre - non ho scelto di nascere."

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Capitolo 5
*** Ciò che si sa ***


Pacchetto: Loras, "Knowledge is power" "Power is power" (citazione di GoT, ovviamente)


Stannis aveva inviato quei corvi per tutto il Continente Occidentale, ma ben pochi avevano preso sul serio ciò che sembrava un pettegolezzo da taverna. Era la verità, ma nessuno voleva davvero sapere e vedere.
Perché era Joffrey a sedere su quel trono. Era Renly ad avere l'esercito più grande. Era Robb Stark a non aver mai perso una battaglia. Stannis poteva gridare allo scandalo, poteva dimostrare sulla carta di aver ragione, ma... il potere era potere.

Allo stesso modo, tutti sapevano della relazione tra lui e Renly. Nobili e popolani ridacchiavano alle loro spalle, e i giullari strillavano oscenità proprio davanti a loro - tutti, tutti sapevano, ma non era importante. Il matrimonio tra Renly e sua sorella aveva contentato quegli animi maliziosi: il suggello di un'alleanza di potere.

"L'onore non ha valore. L'amore ancor meno" sospirò Loras, prima che le urla e lo scalpiccìo di passi lo riscuotessero dai suoi pensieri.

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Capitolo 6
*** Lei ***


Pacchetto: Jorah/Dany, fuoco + la canzone "La presunta santità di Irene" di Dente.


Dal rogo che ha consumato il corpo del suo sole-e-stelle, lei è rimasta illesa. Dalle tre uova custodite con tanta devozione, sono nate tre creature di fuoco. Le sue creature, i suoi figli.

La donna in maschera mi ha chiesto se la tradirò ancora.
La mia risposta è no. Non ho più alcuna nostalgia della mia casa, né sono disposto a vendere ancora il mio onore. Per amore potrò solo donare me stesso, d'ora in poi. Donarmi a lei che è diventata tutto - patria, onore, amore.

La sua rinascita dalle fiamme è diventata anche la mia rinascita. E la seguirò finché avrò vita.

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Capitolo 7
*** Farsi del male ***


Pacchetto: Sandor/Sansa, labbra morse (forse OOC, e senza un senso)


Non se ne accorge?
No, non se ne accorge. Riesce a sopportare l'inverosimile, ma in qualche modo dovrà pure sfogarsi. Non ha a disposizione una spada, o un'ascia, e qualcosa o qualcuno in cui affondarla senza conseguenze.
Così fa del male a se stessa.
Stringe i pugni, tra le pieghe dell'abito, e immagino le sue unghie conficcate nei palmi. Quelle mani delicate come ali...
Stringe le labbra fino quasi a sanguinare, se non può voltare il viso, quando è costretta a guardarci in faccia. Quelle labbra pure di fanciulla...
Vorrei dirle: non farlo. Sei perfetta, uccellino, e verranno tempi migliori. Conserva la tua bellezza fino ad allora.

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Capitolo 8
*** Un lungo respiro di sale ***


GoT - Viserys - Citazione: “Respira il vento salato, respira senza soffocare.”



Lo sai, è lontano, sempre di più man mano che vi allontanate da Pentos, ma in cuor tuo speri nel giorno in cui attraverserete il mare.
Lo senti, il sapore di sale sulle labbra, e fingi che non sia sudore, che sia il vento, finalmente il vento.
Scalpiti come un cavallo capriccioso - è così che ti vede l'uomo a cui hai venduto Daenerys. Ma non ti ha ancora pagato, ecco perché soffochi di rabbia, è questo! è questo!
Ma non vedono? Nessuno vede? Il tuo trono, il tuo diritto di nascita!
Il mare, un lungo respiro di sale, e poi il trono di Westeros.


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Capitolo 9
*** Fine di un sogno ***


Personaggi: Jorah/Lynesse - Song: I put a spell on you


Credevo di averti conquistata. Credevo di darti, ogni giorno, tutto ciò che potevi desiderare.
Ma tu scalpitavi, ti lamentavi, mi incolpavi di non pensare affatto ai tuoi bisogni, che si erano rivelati più futili e costosi di quanto avrei potuto immaginare: ma ti amavo, e per soddisfarli giunsi ad azioni di cui solo ora riesco a vergognarmi sinceramente.
Infransi la fiducia che mi legava a Ned Stark e dovetti lasciare la mia isola, ma mi ripetevo che accanto a te ne sarebbe valsa la pena! Quanto mi sbagliavo!
Ad ogni porto, un'umiliazione; in ogni città, un capriccio, non sono stato che un burattino nelle tue mani.
E poi la fine di quel sogno, quando tra le braccia di un altro hai riso di me e dell'amore che speravo ancora ci legasse.



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Capitolo 10
*** Un destino diverso ***


Personaggi: Arya - Prompt: imparare



Non è stupida, Arya.
Se non riesce ad imparare a ricamare, è solo perché in realtà è nata con un destino diverso da quello che sua madre vorrebbe per lei. Una parte di lei se ne rammarica, poiché sa di darle un dispiacere, ma è una voce si affievolisce man mano che gli anni passano, sostituita da quella, più chiara, della sua volontà.
Ed eccola, ora che Jon le ha donato lo strumento per far avverare il suo sogno, ora che suo padre le ha permesso di darvi sfogo e Syrio, schiarendo la sua mente e guidando i suoi movimenti, le sta insegnando ciò che davvero desidera imparare.



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Capitolo 11
*** Quella notte ***


Daylight (Maroon 5), Edmure/Roslin



Cosa accadrà dopo questa notte? Cosa accadrà a me, a voi?

Io so quale orrendo destino attende vostra sorella, vostro nipote, gli uomini che ancora ridono là fuori...
Quel che non conosco è il nostro destino. Perciò ogni mio bacio è, di volta in volta, un bacio d'addio che racchiude tutti quelli che non potrò darvi, una disperata richiesta di perdono per aver taciuto i piani della mia famiglia, una promessa di fedeltà che mi proclama, assai più saldamente del nodo nuziale, Lady Tully.

Poi iniziate ad accarezzarmi, e quasi dimentico l'abisso in cui stiamo per cadere.
Non sento alcun fragore di armi fuori da questa stanza; che mio padre abbia cambiato idea? Oh, se fosse così! Oh, se la luce del giorno potesse rivelare un futuro per noi!

Già vi amo, e non devo, so che non devo, trattengo il respiro e non capisco, e non c'è bisogno di capire... no, no, sì, sì, sì...
Il terrore e il piacere mi strappano un grido, mentre il primo colpo di spada rompe il silenzio e il vostro sguardo stupefatto mi spezza il cuore.

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Capitolo 12
*** Rosse, nere, torbide acque ***



Fandom: GoT, personaggio: Rhaegar Targaryen



Le acque del Tridente, torbide del fango di questa battaglia.

Non so più chi mi è ancora amico, né se le spade levate contro di me abbiano odio a sostenerle o semplice paura, o ancora tintinnio di moneta...

Le acque del Tridente, rosse del mio amore folle.

Non è un Targaryen che sanguina davanti a te, Robert Baratheon. È la tua stessa immagine. La stessa donna ci ha condotti qui, ma se io muoio con l'amore negli occhi, tu vivrai con la morte nel cuore.

Le acque del Tridente, nere del mio dubbio.

Che cosa accadrà, adesso? È stato bello fuggire con il vento, intrecciare un nido tutto nuovo, proteggerlo dalla tempesta - credevo che nient'altro contasse... ma più nulla soffia, nulla scorre, ormai.

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Capitolo 13
*** Felicità ***


Personaggio: Robb Stark - Frase: Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri. (Lev Tolstoj)



Si rende conto, in quell'istante, di cosa significhi essere re.
Non è accaduto quando il primo dei suoi alleati ha posato il ginocchio a terra per rendergli omaggio, né quando ha vinto la prima battaglia contro i Lannister - tantomeno quando ha alzato la spada per giustiziare Lord Karstark.
È soltanto ora, scoprendo che Talisa è abitata, che l'orgoglio del suo sangue inizia a pulsare in lui senza più paure né ripensamenti.
Se non ha mai avuto paura di morire, ora l'idea stessa di una sconfitta, di una resa, del più piccolo dei dispiaceri gli sembra lontano quanto la città di Qarth. Non può che essere lui, il Re del Nord, perché solo un re può provare tanta felicità.

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Capitolo 14
*** Oltre il dolore ***


Prompt: Appartenenza - Personaggio: Theon


Riesci ad anticipare il dolore, a dargli dei contorni definiti, come una mappa nella tua mente. Una mappa senza mari né fiumi, solo deserto e crepacci e rovine.
Lo guardi negli occhi avidi della tua sofferenza, e nel groviglio di spine che ti attanaglia il cranio si fa strada un pensiero pulsante e lucido...

Tu odiavi gli Stark, eppure ora rimpiangi ognuno di loro con tutta l'anima.

Lui ti sta punendo per aver conquistato Grande Inverno, ma non vedi in lui alcuna traccia di fedeltà ad una casata. O senso del dovere. O desiderio di gloria, di denaro, o di qualsiasi cosa che un essere umano solitamente ricerca.
Non vi è nulla di umano, in quegli occhi. Un giorno saprai il suo nome, forse, e ricorderai che è davvero un figlio del Nord; ma non cambierà nulla di questa tua improvvisa certezza.
Lui appartiene a null'altro che a se stesso, alla propria follia, e si nutre delle tue urla -
e tu appartieni a lui soltanto, ormai, e ti aggrappi al brandello di vita che ti concede, riconoscente, in cambio della dignità perduta oltre i confini del dolore.

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Capitolo 15
*** Il male minore ***


Non era un dolore più forte - non esisteva dolore più forte di quello che aveva provato alle Torri e che ancora le vibrava tra i denti e alla bocca dello stomaco.
Non era nemmeno rabbia, come quella che da mesi, ogni notte, le dettava i nomi da ripetere come in un'inconsapevole preghiera allo Sconosciuto.
Era piuttosto il dispetto della situazione in cui era costretta a vivere: sua prigioniera, o meglio, sua protetta... quale differenza poteva mai esserci?

Lui era sempre stato sulla sua lista, era un assassino, un mostro.
Ma non aveva mai ingannato nessuno. Aveva braccato e ucciso Mycah come un animale, ma non aveva teso trappole.

Disprezzava se stessa mentre questi pensieri si intrecciavano nella sua mente e crescevano, crescevano... Odiava la confusione che stava provando, ma avrebbe odiato ancora di più la chiarezza, la luce.
Perché cancellarlo dalla lista, accettare la sua presenza, la sua protezione, avrebbe significato arrendersi al male minore - l'eco della sofferenza passata che procede al tuo fianco, aiutandoti a soffocare l'urlo della tragedia presente.

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