A new beginning?

di ehirjhanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new beginning? ***
Capitolo 2: *** Our new beginning ***



Capitolo 1
*** A new beginning? ***


E' iniziata così la nostra storia,con una banale promessa, mi aveva giurato che mi avrebbe aspettata e anche se la sua fama continuava a crescere sempre di più non mi avrebbe mai lasciata andare perchè per lui ero importante. AHAHAHAH boiate, gli era bastato essere circondato da qualche altra bella ragazza fin troppo disponibile per dimenticarsi completamente di me, l'amore fa schifo e su questo non ho dubbi.

Non vi sto a descrivere nei minimi particolari la nostra storia esitiva sarebbe una perdita di tempo,perciò andrò direttamente a quella sera di agosto dove ci eravamo scambiati una promessa e il segno del nostro amore,un semplicissimo anello ma dal significato profondo.

"Louis, non voglio che ci separiamo,io so di essermi innamorata di te,ma so anche che questo stage in Francia è fondamentale per il mio futuro. Ma il solo pensiero di stare lontana da te mi uccide".
lui mi abbracciò forte a se,baciandomi i capelli,quanto adoravo quando lo faceva,mi sentivo protetta.

"Neanche io voglio separarmi da te,ma sarei solo un'egoista se ti obbliagassi a venire con me in tour e farti rinunciare ai tuoi sogni. Io voglio solo che tu sia felice, e se fare questo stage è veramente ciò che vuoi allora parti, io ti aspetterò".
gli sorrisi, come poteva essere così perfetto, lui mi amava e sapevo che mi avrebbe aspettata.

"Me lo prometti?" gli chiesi, lui mi prese il viso e mi baciò.

Mi accasciò sul prato e facemmo l'amore sotto le stelle, non mi serviva alcuna risposta, sapevo già che saremmo durati per sempre.
Come mi sbagliavo, da quella sera non lo vidi più.

Ed eccomi qui, quasi un'anno dopo pronta ad intervistare lui e li resto della band, si poteva essere più sfigati di così, io non penso proprio, avevo cercato in tutti i modi per convincere il mio capo a dare l'incarico a qualche altro mio collega ma niente,voleva che ci andassi io, e se non volevo essere licenziata sarei dovuta andare e pure con un bel sorriso stampato in faccia.

Mi fecero accomodare in una stanza con due divani e aspettai i ragazzi, il cuore mi iniziò a battere fortissimo all'idea di rivederlo, per calmare i miei nervi decisi di scrivere ancora qualche domanda da fare, ma niente, non riuscivo a pensare ad altro che a questa situazione del tutto scomoda. Una domanda mi balzò in testa, come lo avrei dovuto salutare, non potei rispondermi perchè la band entrò nella stanza, mi presentai e salutai ogni menbro e quando arrivò il suo turno feci lo stesso, impassibile e professionale ecco come mi sarei comportata.
Durante l'intervista notai l'imbarazzo tra noi due quando mi capitava di fargli qualche domanda e non potevo nemmeno evitare i suoi sguardi fissi su di me, non mi ero mai sentita più a disagio in tutta la mia vita. 

Quando l'intervista finì salutai i ragazzi che uscirono dalla stanza, io rimasi li a riordinare le domande e le loro risposte così da facilitarmi poi il lavoro. Dopo alcuni minuti sentì la porta aprirs, pensai che fosse qualcuno dello staff che mi volesse fuori dai piedi perciò alzai lo sguardo e mi ritrovai i suoi occhi verdi che mi guardavano, chiuse la porta dietro di se a chiave.

"Io e te dobbiamo parlare". disse tutto d'un fiato.
io prendendo le mie cose mi alzai e andai verso la porta.

"Non abbiamo niente da dirci,sei stato molto chiaro mesi fa, adesso dammi la chiave."
gli presi la mano e notai che aveva ancora il nostro anello al dito, la mollai subito, perchè aveva ancora il simbolo del nostro amore se mi aveva lasciata.

"No, tu non vai da nessuna parte fino a quando non avremmo chiarito tutto questo." alzai gli occhi al cielo, esasperata e ritornai a sedermi sul divano.
lui mi seguì e si sedette vicino a me, mi mise una mano sulla gamba e me la accarezzò, io la ritrai velocemente.

"Cosa pensi di fare? Non voglio che tu mi tocca" dissi a denti stretti, lui alzò le mai al cielo in segno di arresa e continuai "Allora cosa mi vuoi dire."

lui prese un respiro profondo e iniziò a parlare.
"Ti voglio chiedere scusa,mi sono comportato come uno stronzo con te anche se non te lo meritavi. Mi dispiace, e il fatto è che anche se non ho mantenuto la promessa, tu mi manchi e tanto".

non ci potevo credere, dopo tutto questo tempo, veniva ora a dirmi che gli mancavo, come cavolo poteva pensare che tutto si sarebbe risolto così. Mi sentì presa in giro, e una grande rabbia mi salì dentro, cercai di trattenere le lacrime ma ormai stavo già pingendo, non volevo rimanere un secondo di più con lui, mi feci per alzare ma lui mi afferò per il braccio e mi spinse verso di lui.

"non voglio che tu pianga."

mi baciò prima dolcemente poi aprì leggermente le labbra per far passare la lingua e io feci lo stesso e così il nostro bacio divenne appassionato. Mi prese per la schiena e mi fece schivolare sotto di lui, e non staccandosi dalla mia bocca iniziò a sfilanrmi il vestito lasciandomi in intimo. La verità lo volevo, più di ogni altra cosa al mondo. Gli sfilai per prima cosa i jeans e poi accarezzandogli le braccia arrivai all'estremità della sua maglietta sfilandogliela, scoprendogli il suo bellissimo petto. Ci fissammo per qualche istante come se fosse la prima volta che lo facessimo, gli presi il fiso e gli diedi un altro bacio. Liberati anche dal nostro intimo lui mi penterò, prima con dei movimenti leggeri, ma io volevo di più volevo sentirlo per davvero, allora alzai il bacino così da fargli capire che poteva far di più, e allora il moro aumentò il ritmo fino a quando non venimmo tutti e due.

Lui era appoggiato su di me e mi stava dando dei leggeri baci sulla spalla.

"Dio, quanto mi sei mancata, non avrei mai dovuto lasciarti andare, ti prego possiamo rincominciare tutto da capo?."

Era davvero quello che volevo, sarei stata disposta a perdonarlo e a rincominciare ad amarlo? Non gli risposi, sorrisi e basta godendomi quel momento.

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Capitolo 2
*** Our new beginning ***


Sarà per il suo sorriso, i suoi occhi azzurri come il mare, o per il semplice fatto che mi aveva detto che gli ero mancata, ma decisi di perdonarlo e credere in un nuovo inizio insieme, in fondo io lo amavo lo stesso.
“Si. Voglio crederti” lui alzò la testa e i nostri occhi si incontrarono, non c’era ragazzo più bello. “Però questa volta vedi di non fare altre stronzate” lui fece il più grande dei sorrisi, si tirò su e mi lasciò un altro bacio, e così ci abbandonammo di nuovo uno nell’altro.
 
 
I giorni che seguirono il nostro riconciliamento furono magnifici, Louis si comportò nei migliori dei modi, era ritornato tutto come quell’estate se non meglio. Quando non aveva impegni con la band mi veniva a prendere al lavoro, mi portava a cena e quando mi fermavo la notte da lui se doveva andare via presto mi lasciava qualche biglietto con su scritte dolci parole oppure mi preparava la colazione e me la portava a letto. Era tutto perfetto, mi sembrava di vivere in un sogno, nel nostro bellissimo sogno, non potevo chiedere di meglio. Avevo fatto bene a perdonarlo. Ma ovviamente i bei sogni non durano per sempre, devono sempre lasciar spazio agli incubi.
Il mio incubo prendeva il nome di take me home world tour . Ora che le cose si stavano mettendo bene per noi, lui sarebbe partito per la tournèe nel giro di una settima con i ragazzi.
 
“Non può succedere tutto di nuovo” gli dissi piangendo, lui mi abbracciò e mi strinse forte e inspirai il profumo del suo dopobarba, quel profumo riusciva sempre a calmarmi, non lo so perché, forse solo perché era suo e ci avvolgeva perfettamente quando rimanevamo abbracciati.
“Nemmeno io voglio allontanarmi da te Carrie, ma come faccio a non partire, mi è impossibile.” Era vero, io avrei potuto rinunciare allo stage, ma lui come fa a rinunciare al tour e a tutto il lavoro che ha fatto con i ragazzi solo per me. Sarei del tutto matta a volerlo e infatti non era così, ero felice per il suo successo ma non per la sua prossima partenza.Avevamo solo una settimana da passare insieme, e poi sarebbe tutto finito. “Non vorrei mai che tu rinunciassi ai tuoi sogni. Come tu la prima volta mi hai fatto seguire la carriera io farò lo stesso con te. Questa sarà la nostra ultima settimana insieme, bene viviamola come se non lo fosse.” Dissi sorridendogli, lui mi ricambiò e lasciandomi un delicato bacio sulle labbra mi disse “Ci sto”.
 
Facemmo tutto quello che ci andava di fare, anche le cose più impensabili e stupide. Avevamo deciso di goderci ogni singolo istante insieme senza preoccuparci di nulla, vivendo cogliendo l’attimo e basta. Saremmo stati lontani per tanto tempo, volevamo avere il più grande numero di ricordi possibili così da non stancarci mai l’uno dell’altro. Volevamo che la nostra relazione funzionasse.
Arrivò anche troppo velocemente la sera prima della sua partenza, e Louis aveva deciso di prenotare una stanza in un hotel di lusso, non aveva badato a spese e aveva richiesto che ci fosse di tutto e di più dentro.
Dopo aver cenato, salimmo in camera, lui stappò una bottiglia di champagne e aveva deciso di brindare a noi, dopo di che accese lo stereo e fece partire la nostra canzone, mi prese per mano e mi attirò a se e mi condusse in un romantico ballo. Appoggiai la testa sul suo petto e gli sussurrai “Grazie, è tutto perfetto” lui mi alzò il mento e mi baciò appassionatamente poi con un rapido movimento mi prese per i glutei i mi buttò sul letto e una volta su di me mi liberò dal vestito e io feci lo stesso con lui, iniziò a baciarmi ogni estremità del mio corpo. Con un altro rapido movimento si posizionò sotto di me così da avermi sopra di lui, gli accarezzai il petto e gli baciai i capezzoli e una volta tutti e due pronti mi posizionai sul suo membro e iniziammo a muoverci.
 
“Non voglio che tutto questo finisca, mi sto innamorando di te e ho paura che se parto tutto questo non durerà” stivo la sua voce spezzarsi ad ogni frase, il dolore che provava lui era lo stesso che sentivo io, lo strinsi forte a me e gli dissi “Io invece so di amarti” lui si tirò di scatto su a sedere e mi disse “Allora vieni con me.” Non sapevo cosa rispondergli,rimasi pietrificata da quello che mi aveva appena chiesto. “Ma come faccio con il lavoro, la casa e tutto..Se parto mi licenziano e la casa a chi la lascio. No è impossibile” Dal sorriso che aveva stampato in faccia si fece spazio la tristezza “Molla tutto, lo so che ti sto chiedendo tanto, ma io voglio stare con te e basta” Louis abbassò la testa e mi sembrò che stesse per piangere, mi tirai su pure io a sedere e cercai di cercare le parole giuste per calmarlo “Io non posso partire, non così su due piedi. Mi è impossibile, ma sappi che al tuo ritorno io sarò qui, non cambierà niente tra di noi. Te lo prometto” lui non rispose, si delimitò ad annuire, ci rimettemmo a letto, avrei dato qualsiasi cosa per stare con lui ma non potevo lasciare tutto, ci amavamo ma nel profondo tutti e due sapevamo che quella sarebbe stata la nostra ultima sera.
 
La mattina seguente quando mi svegliai Louis se n’era già andato, mi aveva ordinato la colazione e sul vassoio ci aveva lasciato un biglietto.

Se lo stai leggendo significa che sono già partito, sei stata la cosa più bella che mi sia mai capitata oltre ai ragazzi e mi mancherai forse anche troppo. Ti amo. Tuo Lou.

Quelle parole mi spezzarono il cuore, ci eravamo lasciati ma nessuno dei due era pronto a farlo, al ricordo dei momenti passati insieme mi venne solo da sorridere, devo ammetterlo eravamo perfetti. Una cosa sola.

Ero tardi, corsi a casa e buttai in borsa qualsiasi cosa che in quel momento mi sembrava utile. Saltai in macchina e corsi da lui, non potevo lasciarlo andare, avevo già commesso questo errore in passato non potevo commetterlo di nuovo.
Arrivata all’aereo porto mi misi a cercarlo ovunque, non poteva essere già partito. Quando lo vidi, era al controllo bagagli, mi misi a correre e urlai il suo nome, lui si girò e quando mi vide mi venne in contro.
“Cosa ci fai qui?” mi chiese Louis sorridendomi “Non ti potevo lasciar andare senza di me, ti voglio nella mia vita,il resto non conta se non lo condivido con te. Ti amo Louis Tomlinson.” I suoi occhi brillarono, mi prese il volto fra le mani e mi schioccò un bacio sulla bocca “Ti amo anche io Carrie Tomlinson”.
 
Ah mi ero dimenticata di dirvi che nella nostra ultima settimana avevamo deciso di sposarci. avevo detto che avremmo fatto qualsiasi cosa che il cuore ci avrebbe dettato.

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