You'll never love yourself half as much as I love you

di Hazzashairr
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sai che li odio dopo quel giorno ***
Capitolo 2: *** "io non ti avrei mai lasciato" ***
Capitolo 3: *** "ti infilo un criceto su per il naso!" ***
Capitolo 4: *** "mi prendi in giro?" ***
Capitolo 5: *** "io adoro mangiare" ***
Capitolo 6: *** "oh mio dio!" ***
Capitolo 7: *** "voglio che rimanga una cosa tra noi" ***
Capitolo 8: *** "ride bene chi ride ultimo" ***
Capitolo 9: *** "sei bellissima" ***
Capitolo 10: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** sai che li odio dopo quel giorno ***



 
-BUOOOOONGIORNO DORMIGLIONAA!!-
Oh. No. Non può essere già tornata.
-se non fossi seppellita nel mio letto e non fossi così pigra di prima mattina, ti salterei al collo! Ma non per abbracciarti. Per strozzarti-
-oh lo so anche io ti voglio taaanto benee grazie per il caloroso bentornato! E comunque tu sei pigra anche durante tutto il resto del giorno tesoro! Non solo di prima mattina-
Beh avete conosciuto la mia coinquilina, Judie Groove, soprannominata Jud, figlia di un avvocato italiano come me, trasferita qui a Londra per l’università come me e con me. Dolce, sempre disponibile, altruista e la persona a cui voglio più bene su questa terra insieme alla mia famiglia. Abbastanza alta, occhi verdi, capelli mossi marroni e fisico da modella, ed è come una sorella per me, anzi ormai ci consideriamo tali. Fa la ballerina e spesso va all’estero per videoclip di cantanti famosi e io la seguo ovunque, è molto brava, infatti insegna anche alla scuola di danza di londra, dove si guadagna lo stipendio per mantenersi. Ed io sono Helen Blake, origini italiane, padre italiano e madre inglese, ho vissuto fino a sette anni in Inghilterra poi fino ai 18 in Italia ed ora sono tornata con la mia migliore amica che conoscono da quando sono nata, in Inghilterra per l’università. siamo sempre state insieme,sia in Italia che in Inghilterra, perché i nostri genitori si conoscono da una vita, mia madre mi ha partorito esattamente 5 mesi dopo che è nata Jud, tutte e due il 20, io di luglio e lei di febbraio. Siamo state insieme fin da i primi passi e abbiamo continuato così sempre e ci adoriamo a vicenda tutte e due, siamo contemporaneamente sorelle, migliori amiche, madre e figlia e la persona migliore che abbiamo l’una per l’altra. Io sono qualche centimetro più bassa di Jud ho gli occhi verdi come lei e lo stesso fisico, ma io ho capelli liscissimi e abbastanza lunghi, a differenza dei suoi. Sono dolce, altruista ma a volte sono anche un po’ troppo aggressiva e talvolta mi odio per i miei atteggiamenti, e sono moooolto pigra! lavoro da sturbacks per pagare l’affitto che ci dividiamo io e Jud, anche se una parte ce la pagano i genitori.
Ritornando a noi, Jud era appena tornata da un videoclip in Italia dove io non ero potuta andare perché stavo male, e quella malata di mente appena tornata aveva pensato bene di svegliarmi, nonostante fossero le..guardai la sveglia..le 8.00!
-Jud ma sei impazzita?!?- le urlai con la voce ancora impastata dal sonno.
-cosa ho fatto sdesso?-si difese spaventata di aver fatto qualcosa di sbagliato.
-Jud, cercherò di dirtelo con calma, TU MI HAI SVEGLIATO ALLE 8.30 DI DOMENICA MATTINA!!- esclamai buttandomi nuovamente sotto le coperte per dormire un altro paio di ore.
-ma dai cosa vuoi che siaaa!- mi disse con il sorrisino dolce che faceva quando voleva essere convincente. Sollevai poco la coperta e feci spuntare solo gli occhi, e lei vedendo il mio sguardo assassino si dileguò. Cosa che apprezzai molto, così mi misi sotto le coperte e in pochi minuti dormivo di nuovo.
*
Quanto è pigra quella ragazza! Vabbe la grande notizia gliela dirò quando si sveglia anche se non so quanto ne sarà contenta lei al contrario di me.
andai in camera mia e sistemai la valigia, misi tutto a posto e scesi in cucina. amo la nostra villetta, è su due piani, al secondo ci sono le stanze mie e di Jud e due per gli ospiti con i bagni in camera per ognuna e uno fuori per tutti, mentre al primo c’è una cucina molto grossa, un enorme salotto, un bagno, e una bellissima palestra con tutti gli attrezzi che usiamo ogni giorno la quale da sul nostro piccolo ma carino giardino, molto curato grazie ai nostri pollici verdii, yeah. ;D
Entrai in cucina mi feci una tazza di te e mi sedetti a berlo, guardai fuori dalla finestra della cucina, mi piaceva molto il posto in cui vivevamo e i vicini erano tutti molto simpatici, e adesso che finalmente era arrivato metà maggio era tutto ancora più bello grazie al sole che rimaneva fino a tardi e il caldo che faceva. Finii di bere e guardai l’ora, erano le 9.10 così mi preparai e andai a fare la spesa.
Mi misi un paio di pantaloncini di jeans corti a vita alta una canottiera molla bianca con il disegno dei baffi, le superga bianche di Hel e i miei ray-ban in testa, presi la borsa con tutto l’occorrente e uscii di casa.
*
Mi alzai per le 12.15 mi stiracchiai per bene e andai a lavarmi, mi vestii con il mio solito abbigliamento casalingo, maglia larga a maniche corte che mi arriva fino a metà coscia e scesi a fare colazione, anzi a prepararmi per il pranzo ormai. Quando scesi trovai Jud in cucina che cucinava carbonara, carne impanata e patatine, (si ci tenevamo leggere u.u :D)come ogni domenica. Eravamo abituate a mangiare cibo italiano perché non sopportavamo come mangiavano gli inglesi. bleah.
-Hei Jud. Ho famissimaaaaaa- urlai, ero di buon umore in quel periodo perché non c’erano esami per l’università e neanche lezioni fino a fine agosto e quindi avevo molta vacanza, e poi io amavo il sole e questa volta l’estate era particolarmente calda.
-se ti fossi alzata prima facevi colazione e ora non morivi di fame!-mi disse facendo friggere le patatine.
-Ma dovevo tenermi leggera per il tuo super pranzo!- le dissi con un sorrisone
-Dai è pronto-annunciò sorridente, anche lei era felice in questo periodo, anche se oggi particolarmente tanto, chissà perché.
Mi sedetti a tavola e iniziai a mangiare, era buonissimo. Jud cucinava benissimo, infatti cucinava quasi sempre lei in casa mentre io andavo a fare la spesa.
- devo darti una notiziona- iniziò Jud, con gli occhi che le luccicavano.
-mi fanno paura le tue notizione- la avvisai
-sai al videoclip no? Beh ogni volta danno dei biglietti per un concerto alle ballerine più brave, e.. beh…- guardò il piatto titubante mentre io fremevo di curiosità.
-Jud parla!- La minacciai con la forchetta puntata contro di lei, volevo sapere quel che aveva da dirmi .
-beh…si ho vinto e i biglietti sono dei..-
Mi passò una busta sul tavolo, la presi, la aprii e..Oh.No. rischiai di soffocarmi con gli spaghetti quando lessi la scritta “ONE DIRECTION”
-Jud ma tu sai che io non li sopporto dopo quel giorno!-
-ti prego hel! Lo sai che li amo!! Accompagnami! E poi non è stata colpa loro!-
-non sarà stata colpa loro ma mia sorella c’è quasi rimasta!-
Rabbrividii pensando ai sei mesi peggiori della mia vita, ma poi vedendo la faccia da cucciola di Jud capii che lei li amava davvero, quando ne parlava le luccicavano gli occhi e quando la trovavo a guardare le loro foto sul computer aveva gli occhi lucidi, anche se poi non voleva darlo a vedere. Le luccicavano gli occhi come luccicavano a me quando guardavo le foto dell’Inter, la mia squadra del cuore, amavo il calcio.
- e va bene Jud, solo perché sei tu-
-GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE. Ti amooo ci sono anche i pass per incontrarli nel backstage!-
Si mise a saltellare e mi bacio più volte la guancia, continuò così per un’oretta mentre io mettevo i piatti in lavastoviglie e mettevo a posto la cucina. Poi andai sul divano dove lei continuava a saltare, la presi per i polsi e la misi seduta.
Ci mettemmo a guardare un film, Harry potter 5, amavamo Harry potter. Guardammo questo e poi il 6, finimmo per le 19.00 e dopodiché Jud preparò cena.
-allora che si fa stasera?-chiesi mentre mangiavamo.
-Discoteca?- mi chiese con un sorrisone. Noi andavamo molto spesso in discoteca e prima di lavorare da sturbacks ci lavoravo anche quindi eravamo molto amiche dei baristi che ci lavoravano, era una delle discoteche migliori di londra.
-Affare fatto! Chiamo Mark e glielo dico così ci fa entrare senza fare coda-
-ok. Io intanto vado a lavarmi e mi preparo- salì le scale e andò a farsi una doccia. Io presi il telefono e chiamai Mark che mi rispose subito.
-Hei mark-
-Hel! Alle 11.00 ci troviamo li davanti e ci fai entrare?-
-certo baby-
-grazie Mark sei il migliore!-
-a dopo piccola-
lo salutai misi a posto la cucina e salii a farmi una doccia, Mark era un’amico mio e di Jud fin da quando ci siamo trasferite a Londra e frequenta la mia stessa università ma ha un anno più di me.
Mi feci una doccia calda e mi lavai i capelli, dopo di che me li asciugai per bene e aprii l’armadio per scegliere un vestito, alla fine mi vestii così:
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Con tacchi alti neri, la pochette nera e i capelli sciolti.
Mi truccai e scesi, trovando Jud già pronta vestita così:

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Con i tacchi viola e la giacchetta nera. Prendemmo le chiavi di casa e uscimmo.
Prendemmo la sua macchina per andare fino al locale, parcheggiammo la macchina e entrammo.
La musica era altissima e io andai a ballare, seguita da Jud. Circa dopo un’ora decisi di andarmi a sedere al bancone.
Di solito c’era sempre David a servire al bar, mentre oggi c’era un altro ragazzo, era molto carino :
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-hei, vuoi da bere?- mi chiese, non si vedeva bene il suo aspetto con le luci lampeggianti della discoteca, ma aveva un bel sorriso.
-certo , un vodka lemon perfavore-
-arriva subito bebe- urlò sovrastando il rumore della musica e facendomi un occhiolino.
Presi il bicchiere che il ragazzo mi porgeva e mandai giù il primo sorso, era tutta la sera che non vedevo Jud, ma non me ne preocupai perché c’eravamo date appuntamento alle 3 dalla macchina per tornare a casa. Dopo aver bevuto il primo bicchiere ne chiesi un altro e il ragazzo me lo diede. Dopodiché restò un po’ li appoggiato al balcone a fissarmi.
-che vuoi?- chiesi infastidita, odiavo chi mi fissava, pensavo sempre che trovassero qualcosa di sbagliato in me, e già io non mi piacevo da sola, ci mancava solo che gli altri commentassero con qualcosa di spiacevole.
-niente stavo ammirando quanto sei bella- rispose senza smettere di fissarmi, io arrossii un po’ e gli sorrisi.
-beh anche tu non sei niente male- eh no, non sei proprio niente niente male!
-ti va di uscire qua fuori e chiacchierare un po’?- sembrava simpatico quindi non esitai a accettare.
Mi prese per mano e uscimmo dalla discoteca, appena fuori ci sedemmo su una panchina e iniziammo a parlare.
Parlammo molto e scoprii molte cose, si chiamava Jake, era nato a mullingar, in Irlanda, aveva 20 anni , era venuto in Inghilterra per l’università e scoprii che viveva poco lontano da casa nostra. Suonava la chitarra, amava il cibo italiano e andava in vacanza sempre in sicilia. Infatti sapeva abbastanza bene l’italiano. era un ragazzo per bene e si era lasciato da circa un mese con la sua ragazza. Io gli raccontai che venivo dall’Italia e avevo 18 anni, che lavoravo da sturbacks 4 giorni a settimana e a volte tenevo per qualche giorno i bambini della nostra vicina che lavorava all’estero.
Gli raccontai che avevo un fratellino piccolo di 2 anni e mezzo, due gemelli di 10 maschio e femmina e uno di 21 a cui volevo tanto bene. Parlammo per molto e mi divertii.
Si fecero le 2.45 e sarei dovuta andare a casa con Jud.
-hei io ora devo andare che sono con una mia amica- gli sorrisi e iniziai ad alzarmi prendendo la pochette che avevo appoggiato sulla panchina.
-ah ok. Io devo tornare dentro senno mi licenziano al primo giorno-fece un sorriso fantastico- beh tieni questo è il mio numero mi farebbe molto piacere sentirti sembri una ragazza fantastica-
-oh grazie mille anche a me farebbe davvero molto piacere sentirti, però ora devo scappare senno la mia amica mi ammazza- gli lasciai il mio numero gli sorrisi e lui si abbassò per darmi un bacio sulla guancia, diventai leggermente rossa e andai verso la macchina.
Era fantastico quel ragazzo, era dolce gentile e molto carino, arrivai alla macchina e Jud era già li. Appena entrata quella pazza mi urlò contro.
-dove cavolo sei finitaaa?!?  sono qui da 15 minuti- mi stordì il cervello che già era abbastanza addormentato a quell’ora.
-scusa è che mi sono messa a parlare con un ragazzo e non ho guardato l’ora-
Dopo aver sentito la parola “con un ragazzo” volle sapere tutti i particolari, allora mi misi a raccontarle tutto per filo e per segno, fino a quando arrivammo a casa.
-ma è fantasticooo!- aveva gli occhi illuminati, lei era single da una settimana e stava benissimo perché quando aveva lasciato jhon a lei non piaceva più da un pezzo. Io invece ero single da un mese e mezzo e per la prima settimana ero stata abbastanza male ma poi me ne ero fatta una ragione perché sapevo che anche se stavo insieme a Logan da 6 mesi non me ne ero mai innamorata veramente, certo mi piaceva ma non era la mia anima gemella e io lo sapevo anche se non lo volevo ammettere e allora continuavo a starci insieme finchè non mi ha lascito lui per tornare dalla sua ex ma e anche se sulle prime ci stetti male ora stavo benissimo. Però quel jake era fantastico e non mi sarebbe dispiaciuto avere una relazione con quel tipo.
Andai in camera mi misi il mio bellissimo pigiama estivo composto da pantaloncini corti e reggiseno e mi allungai, appoggiai il cellulare sul comodino ma dopo pochi secondi mi arrivò un messaggio:
“buonanotte bellissima, spero di vederti il più presto possibile.<3. Sogni d’oro, JAKE xoxo”
Sorrisi e risposi:
“notte Jake, spero anche io di vederti il più presto possibile, sembri un tipo a posto e sei molto simpatico. Sogni d’oro Hel. xoxo”
Dopo aver spento il cellulare mi addormentai con il sorriso sulle labbra.



heiii :D 
è la prima FF e mi piacerebbe moooolto ricevere qualche  recensionee,
con commenti sia positivi che negativi ovviamente :D
se lo fate ne sarò molto felice <3 :)
grazie a chi lo farà, BACI Ele<3

 

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Capitolo 2
*** "io non ti avrei mai lasciato" ***


Mi svegliai alle 8.00 a causa della mia sveglia che suonava instancabile, era lunedì e io dovevo andare a lavorare, ma non ne ero così triste perché mi piaceva lavorare da sturbacks. Erano tutti molto simpatici e noi dipendenti eravamo tutti amici.
Mi lavai e mi vestii, mi misi un paio di je ans chiari molto stretti, le mie adorate converse una canottiera beige e un giacchino grigio chiaro e scesi a fare colazione.
-Hei baby-dissi a Jud che era già seduta a tavola a mangiare una brioche al cioccolato.
-Hei, dormito bene?-chiese ancora assonnata.
-Certooo, ho sognato Jake!-le sorrisi e lei si mise a ridere come una deficiente, il sole splendeva già alto, presi una brioche, la mangiai in fretta e uscii perché ero già in ritardo.
-A dopo Jud-le urlai dall’ingresso.
-Ciao tesoro a dopo-mi urlò di rimando, lei usciva più tardi perché la mattina le lezioni di danza per lei iniziavano alle 9.15 mentre poi allenava le bambine il pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00.
Presi la mia macchina e mi diressi da sturbacks, era in pieno centro Londra e c’era sempre molta gente. Mi diressi verso il parcheggio per i dipendenti, parcheggiai, chiusi la macchina e entrai, mi misi il grembiule e andai dietro la cassa, erano le 8.45 e noi aprivamo alle 9.00. Entrò Michelle, l’altra cameriera che faceva il turno di mattina con me, anche se a metà mattina arrivava anche Sebastiano. Michelle era molto simpatica, aveva capelli rossi e delle bellissime lentiggini, anche io ne avevo un po’ e mi piacevano.
-Ciao michelle-le andai incontro e ci salutammo con un bacio sulla guancia, ci conoscevamo da un anno ormai e ci volevamo molto bene.
-Hei Hel, come va?-chiese con il sorriso, come sempre, lei sorrideva sempre.
-Tutto a posto, vado ad aprire-mi diressi verso la porta e tirai su la saracinesca. Poi andai dietro la cassa e iniziai il mio lavoro.
Spesso il locale era pieno, mentre quella mattina c’era meno gente quindi mi sedetti su una sedia dietro il bancone a riposare, mi misi a pensare a Jake se era serio quando diceva che voleva rivedermi e che ero bella o era solo una presa per il culo, mi risvegliò dai miei pensieri qualcuno che picchiettava sul bancone, mi alzai di scatto e appena vidi chi era diventai un peperone, IMBARAZZANTE.
-E’ tutta la mattina che mi ingenio per capire dovrei avrei potuto trovarti finchè finalmente mentre stavo bevendo quello schifoso capuccino che mi sono fatto mi è venuto in mente che avevi detto che lavoravi da sturbacks e sono corso qui, lo so sono un genio.-era li, in piedi, davanti a me. E io ero li, in piedi, davanti a lui, a bocca aperta come una deficiente.
-Hei, tutto a posto?-mi chiese schioccandomi davanti alla faccia le dita. Mi ripresi e mi sentii stupidissima.
-Eh si, scusa. Comunque ora che mi hai trovato?Vuoi un cappuccino decente?-
Gli chiesi con il sorriso mentre lui si mise a ridere, eh si, era proprio bello.
-No, il capuccino me lo farai un’altra volta perché ora vieni con me a fare un giro- disse con un sorrisone.
-Hem, se non te la sei data io sarei a lavorare in questo momento-gli dissi sorridendo.
-Se mi fai finire tistavo per spiegare che il tuo superiore è mio zio e gli ho chiesto se può lasciarti andare per un’ora e ha detto che va benissimo-affermò sempre più sorridente.
-Davvero?-chiesi stupefatta e contenta allo stesso tempo.
-Davvero, io non dico bugie, dai vai a prendere la tua roba e vieni fuori-mi fece l’occhiolino e uscì. Io andai nello sgabuzzino, lascia il grembiule presi la borsa e uscii.
-Hei dove pensi di andare con quel gran figo, puzzola tu devi aiutarmi a lavoro!-mi urlò michelle che era seduta su una sedie data la poca clientela, facendo il broncio.
-Lo sai che ti voglio tanto bene, perciò ti lascio da sola perché devo proprio andare con quel pezzo di figo tesoro!-mi misi a ridere e uscii. Andai da Jake che mi aspettava dalla macchina e salii, poi mi avrebbe riportato per prendere la mia.
-Allora che si fa?-chiesi io sorridente.
-Si va al parco!!-disse guardando la strada.
Ci fermammo dopo circa 20 minuti in un bel parchetto di Londra, con poca gente e ci sedemmo su una panchina.
Ci mettemmo a parlare e a ridere, stavo bene con lui, finchè non toccamo l’argomento SITUAZIONE SENTIMENTALE. Iniziammo a parlare e gli raccontai la storia di Logan e lui la sua, anche se già me la aveva accennata in discoteca.
-Beh è proprio stupido, come si fa a lasciare una ragazza bella come te-mi sorrise e io arrossii all’istante.
Si avvicino lentamente finchè i nostri nasi non si sfiorarono, a quel puntò mi sussurrò sulle labbra –Io non ti avrei mai lasciato- e detto questo annullò la distanza delle nostre labbra. Baciava decisamente bene, appena ci staccammo gli sorrisi e lui fece lo stesso e riprendemmo a parlare, baciandoci di tanto in tanto.
Verso le 12.15 andammo a mangiare insieme e il pomeriggio andammo a mangiare un gelato e girammo per Londra, era fantastico stare con lui. Si fecero le 8.15 e dovevo tornare a casa.
                                                     
-Hei mi puoi portare da sturbacks che devo riprendere la macchina e andare a casa perfavore?-gli chiesi sorridendo.
-Certo piccola- mi baciò e andammo alla macchina mano nella mano. Quando arrivammo davanti a sturbacks presi la mia borsa e scesi dalla macchina.
-Beh allora ciao-lo salutai e mi girai per andare alla macchina, ma lui uscì dalla macchina e mi tirò per il polso. Mi ritrovai attaccata a lui.
-Non penserai di cavartela solo con un “allora ciao” come saluto- mi sorrise e mi baciò nuovamente, questa volta un bacio più approfondito e passionale.
-Ci vediamo domani?- mi chiese con la faccia da cucciolo quando ci staccammo.
-Certo ma domani non in orario di lavoro senno michelle mi ammazza-dissi passandomi due dita intorno alla gola facendo segno di michelle che mi ammazzava.
-Ti passo a prendere alle 15.00 davanti a casa tua-disse felice.
-Ok, mi farò trovare pronta-mi alzai in punta di piedi lo baciai e andai dalla mia macchina, tornai a casa e trovai Jud.
-Raccontami tutto!-mi ordinò mentre preparava da mangiare. Le iniziai a raccontare e intanto ci mettemmo a mangiare, quando finii optammo per vedere un film e ci mettemmo a vedere “I love shopping”.
Finito il film andai a dormire con il cellulare tra le mani con ancora aperto il messaggio di Jake a cui avevo appena risposto.
“E’ stata una giornata fantastica, tu l’hai resa fantastica. Non vedo l’ora di vederti domani, ti voglio tanto bene bellissima. Xoxo Jake”
 
E questa e Jud:
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E questa Hel:
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heii:D già il secondoo :) 
anche se nessuno recensisce è uguale,
anche se ovviamente spero che qualcuno lo faccia <3
vi ho messo le facce di Jud e Hel  anche se ognuno può immaginarle come  vuole :)
ora mi dileguo, se recensite mi fate felicissimaaa :) <3 BYE :D

 
 

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Capitolo 3
*** "ti infilo un criceto su per il naso!" ***


Stavo insieme a Jake da precisamente un mese e 14 giorni, all’inizio era andato tutto bene, lui era dolce e gentile e lo continuava a essere, ma ha iniziato a essere troppo geloso, era diventato assillante, ma continuavamo stare insieme.
Era il 24 Giugno, e il 25 ci sarebbe stato il concerto, Jud decideva ogni giorno un vestito diverso da mettere, e sclerava ogni volta che non trovava cosa abbinare ai vestiti, e io mi facevo tante risate mentre lei mi uccideva con lo sgardo perché diceva che “Le mie risate la distraevano dalla sua decisione di abito” e io ridevo sempre di più.
Erano  le 10.30 di venerdì mattina e per fortuna quel giorno il bar era chiuso perché dovevano mettere a posto delle tubature, yeah relax assoluto tutta la mattina, almeno così pensavo, finchè quella pazza sclerata di Jud non si mise a urlare come una deficiente, mentre io mi riposavo tranquillamente sul mio comodo letto e mi fece spaventare a morte, mi alzai di scatto e corsi in camera sua. Entrai di corsa sbattendo la porta e la trovai con un vestito rosso in mano disperata.
-cosa è successo?- chiesi agitata a Jud a cui sembrava gli fosse morto il criceto.
-è un disastro enorme! Stavo provando gli smalti per decidere quale mettere domani e prendendo l’acetone mi si è rovesciato tutto lo smalto sul vestito rosso che avevo scelto per domani e guarda!- prese il vestito e mi fece vedere l’enorme macchia bianca che ci si era creata –come faccio? Come faccio?-mi urlò disperata.
-io non so come farai te, ma so come farò a ucciderti io! BABBUINO IMBECILLE TU MI HAI SVEGLIATO PER IL TUO CAVOLO DI VESTITO MENTRE IO STAVO DORMENDO! Ti conviene scappare se non vuoi ritrovarti un criceto su per le narici-le urlai iniziando a rincorrerla per la stanza mentre lei si proteggeva con il cuscino.
-hei, ferma Hel, tu non vuoi infilarmi un criceto su per le narici, no, tu non vuoi. Tu mi vuoi bene, e poi è un disastro davvero enorme il mio.- disse con calma per convincermi, mentre io continuavo a rincorrerla per tutta la casa minacciandola.
-io si che voglio infilarti un criceto su dal naso! Per questa volta ti risparmio, ma non provarci mai più senno il criceto non te lo metto su per il naso ma da qualche altra parte!-detto ciò le feci segno con due dita che la osservavo portandomi due dita davanti agli occhi e poi indicando i suoi, e mi buttai sul divano per un riposino.
Dopo mezzora mi alzai dal divano e andai in camera, mi misi un paio di pantaloncini corti e un top e mi diressi verso la palestra di sotto, iniziando col fare tapis roullant. Ogni venerdì mattina facevo palestra e anche il lunedì pomeriggio di inverno, mentre in estate andavo a correre al parco. Amavo tenermi in forma visto che mangiavo come un maiale(u.u) e avevo sempre fame xD ma spesso non mi piacevo, mi guardavo allo specchio e mi sembravo troppo larga, mentre invece dicevano tutti che stavo benissimo, ma vabbe ero così e mi dovevo tenere così.
Quando finii in palestra mancava venti a mezzogiorno, così mi andai a fare la doccia, e mi feci rinfrescare dall’acqua gelida, quando uscii mi misi un asciugamano intorno al corpo, presi l’intimo  e me lo infilai mettendo poi la maglia da casa, cioè la maglia di Zanetti dell’inter, visto che quella che mettevo di solito era da lavare, e quando non c’era quella mi mettevo quella del mio capitano.
Scesi in cucina e iniziai ad apparecchiare, ma venni interrotta dal campanello che suonava, andai ad aprire e trovai Jud piena di borse, la aiutai a portarle in casa e dopo averle messe a posto si mise a cucinare.
-ma Jake che fine ha fatto?-chiese incuriosita mentre scolava la pasta appena cotta.
-non lo so, è da due giorni che non lo sento, e non ho intenzione di chiamarlo io- non si faceva sentire da Mercoledì, quando dopo lavoro ero andata a mangiare con Sebastiano , il mio amico che lavora con me da Sturbacks, è un ragazzo fantastico in tutti i sensi, è alto con occhi azzurri e ricci marroni, e sempre solare ed è il mio migliore amico, ha un sorriso fantastico anche se ha l’apparecchio e lui lo odia, ma secondo me è fantastico lo stesso. È fidanzato con una ragazza molto simpatica e perfetta per lui. Allora, mentre ero a mangiare con lui, Jake stava passando in macchina per andare ad allenamento e mi ha vista con lui, allora la sera è venuto a casa mia e ci ha piantato su una scenata sul fatto che lo ho tradito, che non lo amo e cazzate del genere, io ho provato a spiegargli che è il mio migliore amico e non riuscirei a pensarlo altrimenti, ma lui non mi ha lasciato spiegare e se ne è andato sbattendo la porta.
-si è stato lui lo scemo che non ti ha lasciato spiegare, tu non hai fatto proprio niente- disse Jud mentre iniziammo a mangiare difendendomi.
-vabbe, cazzi suoi- stavamo mangiando una buonissima pasta al pesto, e di secondo una fettina di carne con l’insalata.
-oggi pomeriggio shopping?-chiesi sparecchiando la tavola a Jud che stava pulendo per terra.
-si dai, mi comprerò un altro vestito a questo punto, tu cosa pensi di metterti?-chiese
-non lo so vediamo cosa trovo oggi-non avevo la minima idea di cosa mettere, ma ero sicura che avrei trovato qualcosa di perfetto. Appena finito di sparecchiare salii in camera e mi vestii per uscire, mi misi questo:
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con le Superga rosa e la borsa beige, presi chiavi della macchina, il portafoglio misi un filo di trucco e scesi, trovando Jud sul divano pronta, si era messa un paio di pantaloncini di jeans corti con i fiori molto simili a quelli che indossavo io con una canottiera bianca sopra, il giacchino grigio molto chiaro, i ray-ban, vans bianche e borsa beige.
-vamos baby!-Le dissi scendendo di corsa le scale e correndo in macchina, oggi guidavo io perché lei non aveva voglia. In macchina accendemmo la radio e ci mettemmo a cantare a squarciagola For the first time di The Script. Sembravamo due pazze malate di mente, e forse lo eravamo davvero. Arrivammo al centro commerciale e iniziammo a girare per tutti i negozi che trovavamo. Finchè nella vetrina di un negozio vidi un vestito stupendo:
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Lo presi e andai in camerino, infilai il vestito e uscii.
-Hel è fantastico e ti sta di incanto, prendilo, prendilo, prendilo!- urlò Jud con gli occhi fuori dalle orbite, e cominciando a saltellare come faceva di solito quando era felice.
-si Jud certo lo prendo! È perfetto per domaniiii, e sotto metto le vans bianche, perché senno i tacchi muoio-dissi felicissima, mi piaceva da impazzire.
-dai Jud ora bisgona trovare il tuo!-le dissi felice, e detto ciò andai a fare un altro giro per cercare il vestito per lei in quell’enorme negozio, finchè su un appendino trovai un vestito fantastico per lei.
-heiii Jud!Lo ho trovato, guarda!-le gridai, lei mi venne incontro e vedendo il vestito le si illuminarono gli occhi, le piaceva da morire!
-che aspetti babbuino vai a provarlo!-le dissi dandole una spintarella e lei corse in camerino, quando ne uscì rimasii senza parole, era fantastica! Il vestito era così:
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- ti sta da favolaaaaaa!-le urlai abbracciandola, lei era felicissima e si mise a saltare come una deficente, quando ebbe finite il suo sfogo di felicità prendemmo i vestiti e andammo a pagare, dopodiché ci sedemmo su un tavolino all’aperto di un bar li vicino al negozio e prendemmo una granita per uno.
-sono fantastici i nostri vestiti!-urlò Jud all’improvviso con un sorriso enorme
-si! Sono bellissimii! A che ora è il concerto domani?-chiesi, non mi ero minimamente interessata su quando fosse i concerto.
-alle 19.00 inizia perciò dobbiamo andare li un bel po’ prima visto che abbiamo i posti in prima fila e il pass per il backstage per dopo-disse felice
-ok, perfetto tanto domani non lavoro perché è sabato!- mi piaceva l’idea di andare a un concerto, anche se era di quelli la. Tornammo a casa per le 6.15 sommerse di borse, dopo un pomeriggio di shopping sfrenato, era da tanto che non facevamo un pomeriggio così e non c’eravamo lasciate sfuggire l’occasione di spendere gran parte dei nostri risparmi.
-io vado a preparare cena-urlò Jud da camera sua mentre io ero nella mia a togliermi le scarpe.
-ok vengo ad apparecchiare-mi misi i vestiti da casa e scesi ad apparecchiare. Finimmo di mangiare per le 19.45, quella sera ci avevamo messo un’eternità a mangiare perché continuavamo a ridere come due deficenti al pensiero di tutte le persone strane che avevamo incontrato oggi e a causa delle battutine di Jud, sulla commessa che aveva un paio di occhiali rosa accesissimo fatti a cuore e una cosa buffissima in testa che non eravamo riuscite a capire cos’era,.
Sfinite dal cibo e dalle risate ci buttammo sul divano e ci mettemmo a vedere la tv, finchè non ci addormentammo rannicchiate vicine con la tv accesa, con Jud che aveva un sorriso enorme pensando che mancavano poche ore a realizzare il suo sogno ed Hel che era felicissima di sapere che la sua migliore amica era così felice. Si volevano davvero bene.
 

Heiii :D
Spero vi piaccia il capitolo
e vogliate lasciare qualche recensione
che mi farebbe davvero felicissima,
ora vado a studiare latino e matematica senno domani sono morte
(anche se non vi frega niente di quel che faccio) vabbe, se recensite e mettete tra preferite/ricordate/seguite ne sarò molto molto felice:D <3
Ciaociao:)<3

 

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Capitolo 4
*** "mi prendi in giro?" ***


Mi svegliai improvvisamente a causa di un urlo sovraumano proveniente da vicino a me, alzai il busto di scatto e mi stropicciai gli occhi assonnati scoprendo Jud stesa per terra a pancia in giù.
-brutta mongola mi hai buttato per terra!-urlò dal tappeto con voce impastata dal sonno, poi riappoggiò la testa per terra ancora troppo addormentata per parlare. Detto ciò mi misi a ridere come una deficiente rotolandomi sul divano.
-ahahahah scusa Jud, la prossima volta non addormentiamoci sul divano senno ti ammazzo!-
Le dissi mentre lei sembrava morta stecchita sul tappeto con la bocca mezza aperta data la sua enorme stanchezza. Mi alzai e andai a lavarmi i denti, quando finii tornai di sotto e svegliai Jud ancora allungata sul tappeto.
-daiiii, Jud! Sveglia!-le urlai scrollandola per svegliarla. Ma visto che non si svegliava usai la mossa segreta.
-Jud sono le 4.00 di pomeriggio e noi non ci siamo ancora preparate, c’è il concertooo!- dopo quella frase si alzò di scatto e sbarrò gli occhi, iniziando a urlare e correre per la casa.
-AIUTOO! IL VESTITO, LE SCARPE, MA MI DEVO FARE UNA DOCCIA, NO NON C’E’ TEMPO..-
-Jud!-la richiamai, ma non mi ascoltò
-Jud-la chiamai di nuovo, ma di nuovo no mi ascoltò
-JUD!!!-le urlai questa volta, e lei si fermò senza capire.
-Jud, sono le 9.30 di mattina e tu ti sei appena svegliata, quindi ora calmati, non uccidermi e vieni a fare colazione-le dissi avviandomi verso la cucina con lei al seguito.
-tu mi vuoi dire che mi hai fatto prendere un colpo per niente?-chiese calma
-certo!-le dissi con fare ovvio, anche se sapevo che mi avrebbe ucciso di li a poco
-TU SEI PAZZA ! ma nonostante questo non ho voglia di picchiarti perché ho troppa fame!-detto ciò si mise a mangiare un cornetto tutto in un morso come un maiale. Quando finii di fare colazione andai a comprare per il pranzo.
Tornai a casa per le 11.30 e Jud si mise a cucinare come al solito, mentre io ero allungata sul divano a oziare.
Verso le 12.15 iniziammo a mangiare e quando finimmo ci mettemmo a vedere la tv, in un batti baleno si fecero le 16.30 così io corsi a farmi una doccia, appena finito mi asciugai bene i capelli e mi feci una fantastica treccia a lisca di pesce, poi mi provai il vestito, ma guardandomi allo specchio decisi di indossare qualcos’altro, allora misi questo:
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Poi aggiunsi I braccialetti, misi una collana lunga, decisi di usare la borsa beige solita, mi misi un filo di trucco, gli occhiali da sole, il portafoglio e come scarpe ero indecisa cosa mettere tra le mie paia di scarpe preferite, cioè tra le Vans bianche, le Superga rosa o le converse bianche, alla fine optai per le mie adorate e ormai consumate Vans bianche. Mi guardai allo specchio un attimo e scesi, e non trovando Jud la aspettai sul divano, appena scese corremmo in macchina e partimmo.
Arrivammo verso le 17.45, in perfetto orario, così parcheggiammo e andammo all’entrata. Dopo aver fatto vedere i nostri biglietti e chiesto come facevamo ad andare nel backstage alla fine del concerto ci dirigemmo verso i primi posti. Ci mettemmo a parlare e Jud era emozionatissima. Il posto si iniziò a riempire finchè alle 19 meno 5 tutti erano ai loro posti, e cinque minuti dopo entrarono i ragazzi, era bellissimo, tutto, l’atmosfera, le directioner che urlavano, i ragazzi sul palco, e soprattutto LUI sul palco, quel ragazzo con quegli occhi azzurri in cui ti puoi perdere, continuavo a fissarlo, finchè anche lui iniziò a farlo, in quel momento un brivido mi percorse la schiena e io distolsi lo sguardo, non avrei potuto reggere il suo sguardo, non dopo quello che era successo l’anno prima nello stesso posto, anche quella volta lo mi aveva guardato negli occhi e quella volta mi ci ero persa non rendendomi conto che mia sorella non era più di fianco a me. Non volevo rivivere quel giorno, era troppo brutto da ricordare.
Quando il concerto finì io e Jud ci dirigemmo verso un omone che era a pochi passi da noi.
-hem, mi scusi potrebbe dirci come andare nel backstage?-chiese Jud titubante a quel mostro.
-avete i pass?-chiese con un vocione che poteva appartenere a uno yeti più che a un uomo, Jud annuì e glieli fece vedere.
-perfetto seguitemi-disse, e detto questo si incamminò con noi al seguito. Ci portò in un lunghissimo corridoio con un sacco di porte, lui aprì la quarta e ci fece entrare. Superammo quell’omone ed entrammo, erano tutti e cinque li dentro, Harry era allungato su un letto con il cellulare in mano, Niall stava mangiando un pacchetto di patatine allungato sul divano, Zayn si stava specchiando con Louis dietro che faceva facce strane, mentre Liam era allungato su un divano senza maglietta. Appena entrammo tutti ci vennero in contro e Jud si mise a piangere per la felicità mentre io alzai gli occhi al cielo, Jud salutò tutti abbracciandoli uno per uno e poi toccò a me, li salutai e ci invitarono a sederci, così ci accomodammo tutti sul letto, non ci potevo credere, ero davvero li? Con LORO?
Jud iniziò a parlare e scherzare con tutti mentre io me ne stavo zitta a guardare. Ad un certo punto di una conversazione sui concerti che avevano fatto qualcuno disse qualcosa che attirò la mia attenzione.
-Anche l’anno scorso abbiamo fatto il concerto qui, è stato bellissimo, come ogni concerto che facciamo ovviamente. Alla fine del concerto ci avevano detto che una certa Giada era stata male per la troppa folla, ma poi ci dissero che stava bene e allora non ci preoccupammo più di tanto-disse Niall sorridente, Jud mi guardò allarmata mentre io mi alzai e corsi fuori, non ce la potevo fare, ero stata già troppo male, non volevo rivivere tutto, le lacrime iniziarono a scendere, trovai una uscita da quel corridoio e mi sedetti nei gradini della porta.
Dopo poco sentii la porta aprirsi e mi asciugai velocemente le lacrime, pensavo fosse Jud, ma mi smentì una voce cristallina che si mise a parlare.
-Hei, perché sei corsa via?-chiese il biondino sedendosi di fianco a me guardandomi.
-perché..no niente, niente di importante tranquillo, torna dentro dagli altri Niall- gli dissi guardando un punto imprecisato davanti a me, non volevo che mi vedesse piangere, e se gli avessi raccontato tutto avrei iniziato a piangere sicuramente.
-si che è qualcosa di importante, senno saresti rimasta di la e non avresti gli occhi lucidi per aver pianto-disse sorridendomi dolcemente, non volevo raccontarlo, ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno, non lo avevo raccontato interamente neanche a Jud, non le avevo detto che mio padre mi aveva detto che era sotto mia responsabilità, avevo fatto 18 anni da poco, e io me la ero fatta scappare, non avevo raccontato a Jud che era colpa mia se mia sorella era stata male, avevo paura di come potessero giudicarmi le persone, ma Niall mi trasmetteva fiducia e allora decisi di raccontarglielo.
-L’anno scorso, al concerto di cui raccontavi prima, ero venuta qui con mia sorella, aveva nove anni e impazziva per voi, anche a me piacevate molto allora decisi di accompagnarla io, mi ero trasferita qui a Londra con Jud da poco, così mio padre la portò qui e io la accompagnai al concerto, eravamo nelle prima file, il concerto iniziò e io ero felicissima, continuavo a fissare te- ammisi diventando rossa- ad un certo punto anche tu iniziasti a guardarmi e io mi persi nel tuo sguardo, e non mi accorsi che mia sorella aveva lasciato la mia mano e stava cercando di arrivare il più vicino possibile al palco, a voi, me ne accorsi troppo tardi e allora corsi in mezzo alla folla a cercarla, mancava poco alla fine del concerto, quando tutti se ne andarono la trovai allungata per terra che ansimava, chiamai subito l’ambulanza e arrivarono a prenderla, in ambulanza perse i sensi, entrò in coma il giorno dopo e ci rimase per sei mesi, stette sei mesi nell’ospedale più prestigioso di Londra, io stavo li giorno e notte, mangiavo pochissimo, stavo diventando un fantasma, mi sentivo troppo in colpa, dovevo esserci io su quel lettino, non lei, era solo colpa mia! Piangevo ogni giorno,  dopo i sei mesi i medici pensavano non ce la potesse più fare, mentre io continuavo a crederci non potevo perderla è la mia unica sorella femmina, infatti una sera le stavo mettendo una vostra canzone, lo facevo sempre, perché lei prima di entrare in coma la sera a casa si metteva moments per addormentarsi, così io quando si era addormentata gliela spegnevo, e quella sera quando gliela misi aprì gli occhi, tornò a casa due settimane dopo ma io continuo a sentirmi in colpa comunque, e da quel giorno non vi ho più sopportato perché pensavo fosse causa vostra, ma solo ora capisco che è stata solo colpa mia e voi non c’entrate niente.- raccontai tutto con le lacrime che mi percorrevano le guancie, quando finii mi alzai e rimasi li in piedi a fissare la strada che passava li vicino, con le lacrime che percorrevano veloci le mie guancia.
Niall si alzò e mi prese la mano, mi girò verso di lui e mi abbracciò, in quell’abbraccio c’era tutto ciò di cui avevo bisogno in quel momento, era coccoloso, dolce e trasmetteva sicurezza, appoggiai la testa sul suo petto e mi rilassai, lui mi accarezzò la testa e mi strinse a se.
-tu sei italiana giusto?-chiese sempre abbracciandomi.
-si, sono nata in Italia ma fino ai sette anni sono cresciuta in Inghilterra, mio padre è italiano e mio padre inglese e mi sono trasferita qui l’anno scorso per l’università-gli dissi con il sorriso, stavo benissimo con lui.
-allora se ti chiedessi un favore lo faresti per me?-mi domandò sorridendo.
-dipende che tipo di favore è-dissi
-sai, tra tre mesi, verso metà settembre partiremo per un tour mondiale e andremo anche in Italia, e quindi..mi chiedevo se..potresti darmi qualche lezione di italiano? almeno quando arriverò potrò dire qualcosa in Italiano alle fan e sorprenderle tutte!-disse felice, capii che entusiasta della sua idea.
-anche agli altri?-chiesi, lui aveva parlato solo di lui che voleva imparare, non anche degli altri.
-per il momento solo a me perfavore, poi se mai agli altri ci pensiamo un po’ più tardi-disse titubante.
Alzai la testa appoggiando il mento sul suo petto e lo guardai negli occhi, ero sempre stata brava a capire l’umore della gente dagli occhi, e capii anche il suo però gli chiesi comunque perché non voleva che insegnassi anche agli altri.
-perché gli altri no?-gli chiesi sempre guardandolo negli occhi
-perché..boh...probabilmente non ne avrebbero voglia-disse, ma si capiva che c’era qualcos’altro, non era quello il motivo.
-Niall..dimmi la verità, vedo dai tuoi occhi che è una bugia-lui distolse un attimo lo sguardo ma poi lo ripuntò sul mio, e vidi..un po’ di tristezza in quell’azzurro.
-è solo che.. guarda me e poi guarda gli altri, io non ho gli occhi di Harry, la simpatia di Lou, la dolcezza di Liam o i capelli di zayn, guardami-disse allontanandosi un po’ per farsi vedere- guardami e dimmi come farebbero le directioner ad amare me! Come? Sono gli altri la band, io sono solo nel posto sbagliato, dimmi come potrebbero amare me!-disse con gli occhi lucidi, gli andai vicino e gli presi le mani.
-mi prendi in giro Niall? Ci sono milioni di ragazze che ti amano, Niall sei perfetto, non ti servono gli occhi di Harry, la simpatia di Lou, la dolcezza di Liam o i capelli di Zayn per essere amato, hai due occhi che sono la fine del mondo, la risata più bella che io abbiamo mai sentito, uno sorriso che fa sciogliere, una voce che fa venire i brividi e un fisico da dio greco, non ti basta? Sei amato da mezzo mondo, se avessi un computer ti farei vedere quante ragazze ti amano! Tu sei uno della band perché lo meriti, senza di te i one direction non sarebbero i one direction lo vuoi capire si o si! Sei perfetto come sei!-gli dissi sorridendogli dolcemente, lui mi avvicinò a se e mi abbracciò di nuovo.
-Grazie, sei fantastica, allora me le dai lezioni di italiano?-chiese sorridendo
-se anche con gli altri si senno no-
-okay, okay anche gli altri, andiamo a dirglielo!-disse incamminandosi dentro con me dietro, finalmente avevo raccontato a qualcuno tutta la verità, e mi sentivo libera. Entrammo nella stanza e loro erano ancora li sul letto.
-Ragazzi! Hel ci darà lezioni di italiano per il nostro tour!-disse entusiasta, cn un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro. Gli altri ne furono felici, e ne esultarono.
-quando si inizia?-chiese Liam allungato vicino a Jud, lei aveva sempre avuto una cotta per lui, ed ero felice di sapere che andavano d’accordo.
-beh anche domani se volete!-dissi io, ero felice di dargli ripetizioni erano davvero simpatici.
-PERFETTO-urlarono tutti in coro
Stettimo li con loro ancora un po’ e poi tornammo a casa, ci salutammo tutti e ci scambiammo i numeri, dopodiché tornammo alla macchina e andammo a casa. Parlammo felici tutto il tragitto, Jud era cotta in una maniera impressionante di Liam. Arrivate a casa mi diressi in camera, misi il pigiama e mi buttai sul letto, mi arrivò poco dopo un messaggio, e appena vidi il nome “BIONDO” sullo schermo sorrisi inconsciamente e lo aprii.
“buonanotte piccola, non vedo l’ora che sia domani per vederti, non sai quanto mia hanno tirato su il morale le tue parole, sei fantastica ti voglio bene. NIALL xoxo”
 Mi addormentai più felice che mai, ma senza pensare che Jake era ancora il mio ragazzo.



hei:D
buongiorno ragazze, anzi buona sera, 
ci ho messo tanto impegno in questo capitolo,
quindi perfavore lasciate qualche piccola recensione, ne sarei felicissima
e se vi piace perfavore potete pubblicizzarla un pò? PLEASE. vi sarei davvero grata.
beh, al prossimo capitolo
 ciao ciao:D<3

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Capitolo 5
*** "io adoro mangiare" ***


Mi svegliai a causa di qualcuno che sbatteva insistentemente sulla porta per aprirla, e dopo poco qualcuno gli aprì. Sentii delle urla e poi qualcuno che entrava in camera mia, ma non avevo voglia di alzarmi così rimasi sotto le coperte, ma fui costretta ad alzarmi quando aprendo gli occhi mi trovai davanti louis e zayn che mi saltavano sul letto per svegliarmi.
-sveglia dormigliona! sveglia, sveglia-urlavano saltando come pazzi sul mio povero lettino, mi alzai dal letto a causa di quei due ancora mezza addormentata e feci per andare in bagno quando mi accorsi che lou e zayn mi fissavano, e lo stesso facevano Niall, Liam e Harry fuori dalla porta, allora mi accorsi che mi stavano guardando perché avevo solo la maglia che usavo da pigiama che mi copriva appena il sedere.
-che avete da guardare? Non avete mai visto il culo di una ragazza?-gli dissi per poi andare in bagno a darmi una minima sistemata.
-si che abbiamo visto il culo di una ragazza, ma il tuo è proprio fatto bene baby!-urlò Harry dalla mia stanza. Dopo essermi pettinata e essermi messa un paio di pantaloncini, mi incamminai a fare colazione e passando di fianco a Harry gli tirai un lieve pugno sul braccio.
-ahi!-si lamentò Harry come una femminuccia facendo una smorfia.
-ma se non ti ho neanche sfiorato femminuccia!-gli dissi ridendo e sorpassandolo
-a chi femminuccia scusa?-chiese con un sopracciglio alzato
-beh a te F E M M I N U C C I A-gli dissi girandomi verso di lui e ridendo mentre lui faceva un sorriso che non prometteva niente di buono.
-ah si? Beh comincia a scappare e vediamo se la femminuccia non ti prende-detto questo si mise a rincorrermi per tutta la casa, mentre gli altri finivano di fare colazione e io invece dovevo ancora iniziare. Corsi da una stanza all’altra finchè quando arrivai in camera mia mi buttai sotto le coperte, ma Harry me le levo e iniziò a farmi il solletico, e io ODIAVO il solletico.
-Har..Harry basta! Perfavore sto morendo, bas..basta! non sei una femminuccia ok, ma basta!-gli urlai ansimando, da quanto stavo ridendo.
-ok così va meglio, hai ammesso che non sono una femminuccia-disse sorridendo.
-si beh..comunque un pochino lo sei..ma proprio poco!-dissi ridendo come una scema
-beh lo hai voluto tu!-disse iniziando a farmi il solletico, con me che imploravo pietà sotto, continuò così finchè non sentimmo bussare e la porta aprirsi, e spuntò una chioma bionda.
-hem.. scusate se ho interrotto qualcosa ma Hel giù c’è la colazione che ti abbiamo portato e se non scendi, il cornetto si raffredda e me lo mangio io-disse serio, per poi girarsi e tornare giù
-beh su che ho fame, e comunque è vero che sei una femminuccia.-gli dissi iniziando a scendere le scale con lui al seguito
-questa faccenda la sistemeremo dopo-disse dandomi una leggera spinta, a cui risposi con un’altra spinta che però non lo spostò di un centimetro
-comunque cosa aveva Niall, sembrava incazzato-dissi ricordando la faccia troppo seria di Niall quando era entrato in camera.
-eh Hel, è geloso di te il nostro piccolo irlandese-disse maliziosamente facendomi l’occhiolino e entrando in cucina seguito da me.
-non sparare cazzate Harry!- gli dissi guardandolo male entrando in cucina.
-ma Harry spara sempre cazzate Hel, non puoi chiedergli una cosa così difficile per il suo livello intellettuale-disse zayn ridendo e beccandosi un pugno nello stomaco dal diretto interessato.
-beh sarebbe come chiedere a Lou di non fare il deficiente, semplicemente IMPOSSIBILE-affermò Liam mettendosi a ridere seguito da tutti gli altri, a parte Lou che gli tirò un calcio sotto il tavolo e fece l’offeso, e Niall che sembrava sovrappensiero e guardava con sguardo perso il piatto.
-Hei amico che hai?-chiese Lou dandogli una pacca sulla spalla.
-no, niente-disse alzando la testa dal piatto e facendo un sorriso troppo finto di cui però nessuno si accorse. Harry mi tocco la gamba con il piede e mi fece un segno di intesa per farmi capire che prima aveva ragione indicando Niall con la testa, ma io non gli diedi molta importanza.
Finita colazione decidemmo di metterci a guardare un film, e mettemmo toy story per la gioia di Liam. A metà film però Niall si alzò e si diresse verso il giardino, seguito da Lou, stettero fuori qualche minuto finchè non rientrò Lou e mi fece segno con la testa di uscire da Nial, così mi alzai e uscii mentre Harry si lamentava del rumore che facevamo, anche se era l’unico insieme a Zayn a essere interessato al film dato che Jud parlava con Liam, Lou era appena uscito e Niall era fuori.
-state un po’ fermi, qui dentro si sta cercando di guardare un film, è peggio che al mercato-disse arrabbiato. Io mi misi a ridere e uscii. Trovai Niall seduto con la schiena al muro sul prato con il sole che gli illuminava la faccia. Mi sedetti anche io vicino a lui ma aspettai a parlare, perché in verità non avevo la minima idea di cosa dovessi dirgli. Dopo qualche minuto mi misi a parlare.
-hei Niall, cosa c’è che non va? E non dirmi niente perché hai lo stesso sguardo che probabilmente avevo io ieri sera quindi dimmi subito cos’hai-dissi sorridendogli.
-è solo che ieri,al concerto, quando ti ho guardato dal palco, c’erano ragazze che piangevano, ragazze che urlavano e che sventolavano cartelloni e poi c’eri tu, li con le lacrime agli occhi che ci fissavi, come se fossimo stata la cosa più bella del mondo, non ti immagini quanto tu mi abbia colpita e poi quando mi hai parlato, dopo, ho capito che eri davvero speciale, e certo non posso dire che mi sono innamorato di te perché sarebbe una stronzata visto che ti conosco da un giorno, ma non sai quanto desidererei conoscerti meglio, ma stamattina quando ti ho vista con Harry, mi sono tornate in mente tutte le domande che mi facevo ieri sera a cui tu hai risposto e ho pensato che sicuramente per te sarebbe stato meglio lui di me -disse quasi sussurrando, era dolcissimo, mi girai a guardarlo negli occhi, come poteva solo pensare di non essere bello?era semplicemente fantastico.
-Niall ascolta, sei il ragazzo più fantastico che io abbia mai conosciuto e mi piacerebbe da morire anche a me conoscerti meglio e farò qualsiasi cosa per farlo, ma tu non provare a dire un’altra volta che Harry è meglio di te! Non è vero, Niall sei perfetto e te lo ho già ripetuto ieri sera, ora non mi metterò più qui a dirti tutta la pappardella di ieri sera, ma sappi che non hai niente meno degli altri e se osi ancora paragonarti ai ragazzi dicendo che sei peggio di loro ti appendo un foglio davanti alla faccia almeno magari lo capisci che sei il ragazzo più perfetto che possa esistere. Però io ho ancora una cosa da dirti, vedi..io..ho..un..hem..come dire..ho un ragazzo, e se solo sapesse che voi siete qua non oso immaginare quanto si incazzerebbe, perché vedi, lui è un pò..-stavo per finire la frase che suonarono alla porta, allora rientrai seguita da Niall e andai verso la porta per aprire, ma quando lo feci avrei preferito che quella porta fosse rimasta chiusa. Era Jake.
-che ci fai qui?-chiesi cercando di nascondere Niall dietro la porta, se lo avesse visto mi avrebbe ammazzato. Lui fece per entrare in casa ma lo fermai.
-perché non mi fai entrare?-chiese confuso cercando di aprire la porta
-perché sei qui?-chiesi sempre tenendolo fuori e senza rispondere alla sua domanda.
-pretendo delle scuse, sei in casa da sola?- chiese rinunciando a entrare. Io non sapevo cosa dire. Allora gli dissi una bugia.
-no c’è anche Jud, siamo solo noi due.-dissi sperando che ci credesse, ma tutti le mie speranze svanirono quando Lou si mise a urlare dall’altra stanza.
-chi è che ha suonato?-urlò per farsi sentire, a quel punto Jake spinse forte la porta e entrò in casa incazzato, andò in sala e trovo i ragazzi e Jud allungati sul divano a poltrire. Io lo seguii correndo e entrai in sala.
-ragazzi questo è Jake, il mio…-ma mi fermai, non sapevo neanche più se era davvero il mio fidanzato ormai.
Detto ciò Lou strabuzzò gli occhi e disse –Oops forse dovevo stare zitto- e io lo fulminai con lo sguardo. A quel punto entrò Niall e Jake si girò verso di me davvero incazzato.
-LORO COSA CI FANNO IN CASA TUA? NON ERI SOLA CON JUD?!-chiese prendendo a urlare e gesticolare come faceva quando si incazzava e facendomi il verso.
- calmati, sono solo dei miei amici Jake, solo amici-gli dissi cercando di farlo calmare, cosa che non mi riuscì.
-SI CERTO, SOLO DEGLI AMICI, PIANTALA DI DIRMI CAZZATE, PRIMA CON QUELLO LA E ORA HAI CINQUE RAGAZZI IN CASA E MI DICI CHE SEI SOLA, SEI SOLO UNA TROIA! SOLO UNA TROIA VAFFANCULO TU E I TUOI AMICHETTI DI MERDA!-disse continuando a urlarmi contro. A quel punto non lo sopportai più. E presi a urlare anche io.
-SEI TU LO STRONZO! TI SEI INCAZZATO SOLO PERCHE’ HO PRANZATO CON UN MIO AMICO, MI HAI INSULTATO, NON MI HAI FATTO SPIEGARE E NON TI SEI FATTO SENTIRE PER TRE FOTTUTI GIORNI PER LA TUA GELOSIA DI MERDA, E NON OSARE CHIAMARMI TROIA, PUNTO PRIMO NON TI HO MAI TRADITO, SECONDO SEI TU IL COGLIONE CHE NON FA SPIEGARE, TERZO SEI TU QUELLO CHE NON SI FA SENTIRE E NON SI SCUSA MANCO MORTO PER IL SUO CAZZO DI ORGOGLIO. QUINDI ORA ESCI DA QUESTA CASA E NON FARTI VEDERE MAI PIU’-gli urlai probabilmente sembrando una pazza agli occhi degli altri che ci guardavano scandalizzati.
-TROIA- e dopo che mi ebbe sibilato ciò io non mi trattenni più e gli tirai uno schiaffone in faccia più forte che potei, e di forza ne avevo, e lui se ne andò sbattendo la porta e imprecandomi contro.
-cazzo, tu si che sai come difenderti-disse Lou sorridendomi per poi girarsi a guardare la tv come fecero anche tutti gli altri che continuavano a fissarmi come fossi un’aliena. Mi diressi verso la cucina a bere un bicchiere d’acqua e a calmarmi seguita da Niall, appena entrai mi sedetti sul tavolo incrociai le gambe, e Niall fece lo stesso. Stettimo qualche minuto in silenzio.
-beh, stavo dicendo, il mio EX ragazzo è un po’ geloso, ma penso che tu lo abbia notato da solo, quindi ora che anche questo problema si è risolto avrò tutto il tempo per te e i ragazzi-dissi sorridendo, mi sentivo libera, nell’ultimo periodo Jake era stato solo un peso, Niall sorrise felice a sua volta. Squillò il telefono e andai a rispondere, era mia mamma, mi chiese come andava e parlammo un po’, poi disse che mia sorella voleva parlarmi e allora andai in sala dai ragazzi, sapevo che mi avrebbe parlato sicuramente di loro e così misi il vivavoce e mi sedetti sul divano in mezzo a loro. Misi una mano sul microfono per parlare con i ragazzi. –hei, è mia sorella, mi parlerà sicuramente di voi quindi ascoltate, e non parlate se non ve lo dico io!- loro si zittirono subito e si misero ad ascoltare
-Heii Hel-disse mia sorella con voce triste
-perché sei triste?-chisi anche se sapevo già la risposta, erano sempre loro la risposta al suo umore.
-ti rendi conto? One Direction vengono in Italiaaa! Ma mamma e papà non volgiono mandarmici perché hanno paura! Ma io voglio vederliiiii, sono i miei idoli, sono il mio sogno-disse piangendo- cerca di convincerlii tu Hel perfavoree-
-Giada lo sai che io non ho voce in capitolo, però ti prometto che prima o poi li incontrerai, ora mi passi la mamma che gli devo dire una cosa?-gli dissi, mi era venuta una splendida idea. Ma prima chiesi ai ragazzi.
-ragazzi tra pochi giorni è il compleanno di mia sorella, a voi andrebbe bene se la invito qui e gli faccio una sorpresa facendole incontrare voi?-chisi titubante, non sapevo se loro volevano ma io tentai comunque. A quelle parole Lou sorrise e urlò -CERTOOO! Sarebbe fantastico– disse seguito dai consensi degli altri. Allora misi di nuovo il telefono all’orecchio e lo dissi a mia mamma.
-mamma venite qua il giorno del compleanno di Giada che ho una sorpresina per lei! Ok?-chiesi felice.
-si certo, e quando siamo li dovrò dirti una cosa, ma non preoccuparti è una cosa bella, comunque ti manderò un messaggio quando prendiamo i biglietti almeno ti dico l’ora per cui dovremmo atterrare, ciao tesoro ci vediamo tra una settimana, ti saluta tuo padre- rispose
-ok mamma ciao saluta tutti-detto questo misi giù e tornai dai ragazzi.
-benee! Bisogna prepararle la sorpresa entro una settimana, ma ora portiamo il tavolo in veranda almeno mangiamooooooo, io adoro mangiareee!-urlai entusiasta.
-ma io la adoro questa ragazza!-disse Niall mostrando quel suo bellissimo sorriso facendo ridere gli altri. dopo poco i ragazzi misero il tavolo fuori, poi io Niall e Harry ci mettemmo ad apparecchiare mentre Jud e Liam cucinavano pollo e patatine e Louis e Zayn giocavano a PES nella nostra play, e appena finimmo di apparecchiare ci unimmo anche noi a giocare, amavo giocare alla play.
-è la fortuna dei principianti-urlò Zayn disperato quando lo battei 3 a 2.
-principiante tua zia! Ho molta più esperienza di te con la play, ci giochiamo ore e ore di inverno io e Jud e io vinco sempre- gli dissi ridendo e facendogli la linguaccia- SONO FORTISSIMA- urlai, e lui fece l’offeso finchè gli diedi la rivincità che vinse e poi ci mettemmo a mangiare tutti insieme.
 

Hey baby:D
Ci ho messo un po’ ad aggiornare, ma ce l’ho fatta!
Spero gradiate il capitolo e lo recensiate, cosa che mi farebbe davvero
Mooooolto piacere! Davvero tanto<3
Alla prossimaa:D ByeBye <3

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Capitolo 6
*** "oh mio dio!" ***


-allora! È molto difficile l’italiano?- chiese Louis sedendosi sul divano quando appena dopo pranzo decidemmo di fare un pisolino per poi iniziare le lezioni.
-beh, insomma, è sicuramente molto più difficile dell’inglese, ma poi dipende,se vi impegnate ce la potreste fare molto bene-dissi mentre mi allungavo sul divano con la testa appoggiata sulle gambe di Lou e le gambe su quelle di Niall, mentre Liam era sulla poltrona con in braccio Jud e Zayn e Harry erano allungati sull’altro divano –però se fate gli stupidi non lo imparerete mai- dissi a Lou che continuava a fare facce stupide a Harry che rideva come un demente. Dopo qualche minuto il sonno prese il sopravvento e mi addormentai con la testa sulle gambe di Lou che continuava a sparare cavolate.
*
-Hey ragazzi-chiamò Jud dalla poltrona cercando di parlare piano.
-che c’è?-chiesi mezzo addormentato.
-vi va di fare uno scherzo a Hel e Zayn?-chise sussurrando, solo Hel e Zayn si erano addormentati ma non voleva svegliarli. Solo sentire la parola scherzo mi svegliai e annuimmo tutti.
-allora, hanno entrambi il sonno pesante quindi ora con delicatezza li portiamo in giardino, li allunghiamo per terra e poi prendiamo la canna e li innaffiamo- disse Jud sorridendo malefica, e io acconsentii subito seguito da tutti gli altri. Con calma li prendemmo e li portammo fuori, li mettemmo sull’erba, poi al segno di Jud aprii il rubinetto della canna e Jud li marcì, mentre noi ridevamo come pazzi.
Jud si alzò di scatto guardandosi intorno e incenerendoci con lo sguardo, e lo stesso fece Zayn, io scoppiai a ridere ancora di più e mi girai per aprire più forte il rubinetto, ma si era bloccato allora tirai con tutte le mie forze finchè capii che forse era già al massimo, mi girai e mi trovai davanti Hel con una pentola piena d’acqua.
-no Hel non farlo, sono piccolo e indifeso- gli dissi facendo una faccia da cucciolo, a cui purtroppo lei non abboccò.
*
Mi avevano marcita nel bel mezzo del mio pisolino, dovevo vendicarmi. Corsi in casa bagnando tutto il pavimento e presi una pentola riempendola d’acqua, uscii in giardino e mi diressi da Lou, che era quello che rideva più di tutti ed era di spalle, e appena si girò gli rovesciai l’acqua in testa, senza badare alle sue suppliche di non farlo e alla sua faccia da cucciolo.
-ahahah, VENDETTA, che bella cosa-dissi facendo una risata malefica, poi mi diressi da Jud e senza farmi vedere gli rubai di mano la canna e li marcii tutti dalla testa ai piedi, Jud allora andò a riempire due pentole d’acqua e iniziò la lotta d’acqua. Ci divertimmo tantissimo, e quando finimmo eravamo completamente marci.
-okay, okay STOP! Direi che siamo abbastanza bagnati-dissi fermando gli schiamazzi, misi a posto la canna e le pentole in cucina poi tornai in giardino.
-ora noi ci andiamo a cambiare, intanto voi portate il tavolo qui al sole, almeno mentre studiamo vi asciugate-così io e Jud corremmo su in camera a cambiarci, mi misi un paio di pantaloncini di Jeans molto corti e la maglia della nazionale italiana e tornai giù con i capelli ancora marci sciolti sulla schiena perché asciugassero al sole, presi uno straccio in cucina e asciugai per terra dove eravamo passate e tornai dai ragazzi, che nel frattempo si erano seduti e cercavano di asciugarsi.
-benee si inizia, mi aiuterà anche Jud ovviamente-urlai entusiasta con Jud di fianco a me.
-ah Hel, noi premettiamo che di italiano sappiamo a malapena 3 o 4 parole, quindi dobbiamo partire dalle basi-disse Harry a nome di tutti.
-si certo partiremo dall’inizio-dissi, sarebbe stata dura ma ce l’avremmo fatta sicuramente. Iniziammo dalle basi e studiammo per circa due orette sotto il sole con una granita per uno e facendo battute di tanto in tanto, fu molto divertente anche se impegnativo, date le continue stupidaggini che diceva Lou su tutte le parole italiane.
Finimmo per le 17.30, riportammo il tavolo dentro e decidemmo di andare a fare una passeggiata in un parco vicino a casa nostra dove di solito c’era poca gente e i ragazzi non avrebbero dovuto nascondersi, almeno avremmo anche discusso della sorpresa per mia sorella. Salii in camera e mi preparai, misi un paio di pantaloncini corti di Jeans con una camicia bianca quasi trasparente senza maniche. Presi la borsa, misi le converse bianche, niente trucco, perché di solito lo mettevo solo per uscire la sera e poi non volevo essere conosciuta dalla gente con tre chili di trucco, volevo essere me stessa, e scesi di sotto trovando già tutti pronti, così uscimmo e andammo verso il parco. Arrivati li ci sedemmo su una panchina e per terra, io ero seduta per terra a gambe incrociate perché appena mi ero seduta Harry mi aveva preso di forza e mi aveva messa sulle sue gambe perché voleva stare comodo, ma dato che anche io volevo stare comoda, e lui non lo era per niente mi sedetti per terra appoggiata a un tronco di fianco alla panchina con Lou a destra e Niall a sinistra.
-che strano pensare di essere qui con voi, fino a una settimana fa vi vedevo solo spiaccicati sul muro della mia camera e su cartelloni pubblicitari, mentre ora vi ho qui, in carne e ossa!-disse Jud sorridendo- forse non lo ancora realizzato, senno non sarei così calma, ma sono felicissima, perché siete dei ragazzi davvero fantastici come pensavo, a differenza di quel che pensava Hel- disse lanciandomi un’occhiataccia, le dicevo sempre che come minimo quando li avrebbe conosciuti si sarebbero rivelati dei cretini e sarebbero stati antipaticissimi, e invece mi sbagliavo. Erano davvero simpatici.
-ho una grande idea per tua sorella!-disse Lou convinto.
-beh, sentiamo. Sperando che non sia una cazzata delle tue-rispose Zayn guadagnandosi un’occhiataccia da Lou che subito dopo ci espose la sua idea, era buona, allora ci mettemmo d’accordo su cosa avremmo dovuto fare la sera del compleanno di mia sorella e si fece tardi.
-su ragazzi che è tardi! Bisogna tornare a casa!-disse Liam alzandosi.
-vabbe, allora ci vediamo Martedì e Giovedì per studiare e poi vi dico quando arriva mia sorella appena mi scrive mia mamma-gli dissi sorridendo e alzandomi anche io
-perfetto- dissero i ragazzi, e tutti insieme ci incamminammo verso casa dove loro avevano lasciato la macchina, arrivati li loro salutarono e partirono e noi entrammo. Mi feci una doccia, anche se quel pomeriggio me la avevano già fatta, mangiai e andai subito a dormire visto che il giorno dopo sarei dovuta andare a lavoro e se arrivavo in ritardo Michelle mi avrebbe ucciso, visto che odiava quando arrivavo in ritardo e la lasciavo sola.
 
La settimana passò in fretta, tra lavoro, palestra, lo studio con quei decelebrati che facevano battute ogni due minuti su ogni benedettissima parola italiana e il nuovo lavoro mattutino di Jud in un negozio di musica, mia mamma mi aveva chiamato Giovedì dicendomi che sarebbero arrivati sabato per le 14.30. Lo avevo detto ai ragazzi e ci eravamo messi d’accordo che sarebbero arrivati per le 19.00 facendo una sorpresa a mia sorella e poi avrebbero mangiato con noi. Anche i genitori di Jud sarebbero venuti perché volevano vedere la figlia e avrebbero portato i fratelli di Jud, due gemellini adorabili di nome Francesco e Nicholas di 7 anni. Mentre i miei avrebbero portato mio fratello di 2 anni e mezzo Lorenzo, mia sorella Giada ovviamente, mentre il mio fratello più piccolo gemello di Giada sarebbe rimasto da un amico e avrebbe festeggiato il compleanno con gli amichetti. Avevo chiesto anche a mio fratello Mat di 21 anni se voleva venire dato che tanto abitava li a Londra, ma non sapevo se sarebbe venuto perché non aveva buoni rapporti con i miei da quando a 19 anni aveva lasciato l’università in Italia per andare a giocare a calcio nel Chelsea, dove ora giocava titolare, io invece lo avevo sostenuto nella sua scelta, e anche per questo noi due eravamo molto legati. Anche se a volte era venuto a trovarmi quando c’erano i miei, i rapporti erano sempre un po’ tesi, e speravo che questa fosse la volta in cui si sarebbero riappacificati, perciò speravo che venisse.
Era sabato mattina e mi ero svegliata presto per mettere a posto la casa, visto che il pomeriggio sarebbero arrivati i miei e i genitori di Jud e volevo fargli trovare una casa almeno decente. Jud dormiva ancora, e decisi di non svegliarla visto che la sera prima era uscita con Liam ed era arrivata tardi, poi mi sarei dovuta far raccontare tutto, anche se oggi non avremmo avuto sicuramente tempo. Scesi in cucina per far colazione, bevvi una tazza di latte con due biscotti, poi misi tutto nel lavandino e andai a prendere la roba per pulire la casa in dispensa. Tornai in salone e iniziai a pulire, sbattei i cuscini, li misi a posto, lavai per terra pulii i mobili, la tv e tutti i soprammobili e continuai così tutta la mattina pulendo tutte le stanze, tranne quella di Jud in cui c’era lei che dormiva, cosa che probabilmente avrebbe fatto fino a mezzogiorno. Quando finii erano le 11.15, riportai tutto in dispensa e poi mi diressi in cucina, notando che avevo fatto davvero un lavoro perfetto e mi feci i complimenti da sola.
-brava Helen sei davvero una grande casalinga! Un lavoro a dir poco perfetto!- mi dissi da sola applaudendomi. Passato il mio attimo di demenza parlando da sola tornai in salone e mi allungai sul divano, non ero neanche ancora riuscita ad appoggiare la testa sul cuscino per riposarmi un po’ dopo la mattinata esauriente che suonò il campanello. Distrutta mi alzai dal divano riluttante e andai verso la porta chiedendomi che poteva essere a quell’ora. Appena aprii non rimasi molto sorpresa dal vedere Niall davanti al portone, ormai i ragazzi venivano tutte le volte che non avevano nulla da fare e passavano più tempo a casa nostra che a casa loro, anche se non mi dispiaceva per niente. Mi spostai di lato per farlo entrare.
-Buongiorno-esclamo felice come sempre andando in sala con lui.
-‘giorno-dissi felice di vederlo li ma troppo stanca per mostrare molto entusiasmo.
-ti ho svegliato?-chiese mentre entravamo in salone e io mi ributtavo sul divano.
-no è che è tutta la mattina che pulisco la casa che oggi arrivano i miei e non ce la faccio più, e mentre mi stavo per allungare ai suonato tu- risposi mezza morta a pancia in giù sul divano.
-oh mi dispiace ma a casa non sapevo più cosa fare allora sono venuto qui, i ragazzi sono tutti impegnati, Harry aveva il tizio che gli faceva palestra questa mattina, Lou è uscito con El e Zayn con Perrie, mentre Liam è tornato tardi dall’uscita con Jud ieri ed era morto a letto, come penso anche lei, così mi sei venuta in mente tu e pensavo fossi sola come me visto che Jud dorme quindi ho pensato di tenerti compagnia!-urlo entusiasta con un sorriso a 32 denti.
-mi fa piacere la tua compagnia grazie Niall. comunque visto che ti stai avvicinando sempre di più alla cucina vai pure a vedere se c’è qualcosa di tua gradimento in frigo o nei mobiletti, come fai sempre d'altronde- dissi facendogli cenno di andare pure in cucina e godendomi finalmente un po’ di meritato riposo. Niall tornò poco dopo con un pacco di biscotti in mano e si buttò letteralmente sul divano.
Jud si svegliò che erano le 12.15 e Niall era ancora da me, avevamo continuato a parlare da quando ero risorta dal mio stato di morta vivente e mentre cucinavo. Ma ora doveva andare a casa che i ragazzi lo avevano chiamato che era pronto da mangiare, allora lo accompagnai alla porta lo salutai con un bacio sulla guancia diventando leggermente rossa cosa che succedeva tutte le volte che lo salutavo e lo guardai mentre partiva, era davvero un ragazzo fantastico e mi faceva sempre ridere, lo adoravo.
Mangiammo in fretta e alle 2.15 qualcuno strombazzo da fuori, io e Jud ci precipitammo all’esterno e trovammo i nostri genitori che parcheggiavano, erano già passati dall’albergo a lasciare i bagagli visto che in casa nostra non c’era posto per loro e poi erano venuti qui.
Gli andammo in contro e li salutammo, era da tanto che non vedevo la mia famiglia, così abbracciai forte mia madre dicendole che mi era mancata, e lo stesso feci con mio padre, poi abbracciai fortissimo Giada.
-qual è la mia sorpresa?-disse tutta felice, era curiosissima di sapere cos’era, ma quando lo avrebbe scoperto ne sarebbe stata ancora più felice.
-non lo saprai fino a questa sera, ma ti prometto che sarà la sorpresa più bella che ti abbiano mai fatto-gli risposi dandole un bacio sulla guancia e prendendo in braccio il piccolo Lorenzo, amavo mio fratello.
Jud e io guidammo tutti in casa e li facemmo accomodare sui divani, lasciai Lorenzo a mia madre e portai da bere a tutti.
-che casa pulita ragazze complimenti-disse la mamma di Jud osservando la casa pulita.
-eh si stamattina mi sono alzata prestissimo per pulire tutto-disse Jud sarcasticamente.
-certo, pulivi la casa da sotto le tue coperte visto che ti sei svegliata a mezzogiorno e un quarto, mentre io mi sono dovuta pulire tutta la casa da sola-gli dissi ridendo. Parlammo ancora per un po’, finchè decidemmo di andare a fare una passeggiata in centro, così ci preparammo e uscimmo tutti assieme. Girammo Londra tutto il pomeriggio, comprai il gelato a mia sorella e ai fratelli di Jud, poi andammo al parco dove le tre pesti iniziarono a rincorrersi. Tornammo a casa per le 18.20 e da li a poco sarebbero dovuti arrivare i ragazzi. io, mia madre, Jud e sua madre mettemo tavola nel tavolone che c’era in salone visto che saremmo stati in tanto, aggiungendo i posti per i ragazzi dopo aver raccontanto la sorpresa a mia mamma, ad un certo punto qualcuno busso alla porta.
-Giada vai te perfavore!- gli dissi arrivando in salone, e la vidi alzarsi e andare all’entrata, mi accorsi che aveva aperto quando sentii un urlo.
-ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh, oh mio dio! Non è possibile-urlò con le lacrime agli occhi mia sorella. E io corsi da lei nell’entrata per vedere come avrebbe reagito a vedere i suoi idoli davanti al portone, ma arrivando li trovai solo le loro cinque sagome ad altezza naturale, fino a quando un voce non arrivò da dietro la sagoma di Harry..
 
 

Buonaseraa!
Scusate il ritardo ma ho un casino da studiare con il liceo
E quindi non ho molto tempo per scrivere, ma appena posso mi ci metto!:)
Mi farebbe davvero piacerissimo se mi deste un vostro parere, e mi fareste felicissima:D
Anche perché se nessuno mi da anche un piccolo parere io mi blocco perché penso che non interessi a nessuno questa storia D: spero non sia così, perciò se vi piace recensite please:D
Se lo fate vi adoro!*-* grazie mille alla prossima:)

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Capitolo 7
*** "voglio che rimanga una cosa tra noi" ***


Una voce arrivò da dietro la sagoma di Harry.
-Hey guarda che naso grosso che mi hanno fatto-disse Lou spuntando con la testa da dietro la sagoma di Harry e indicando la sua.
-beh guarda a me che occhi enormi che mi hanno fatto- Disse Niall spuntando da dietro la figura di Louis.
-guarda che brutti capelli che ho io in quella sagoma-disse Harry da dietro la sagoma di Niall
-oh beh la tua è sicuramente meglio della mia- spuntò Liam da dietro la figura di Zayn indicando la sua.
-eh si ragazzi, voi siete fatti tutti male, invece guardate la mia straordinaria bellezza in qwuella figura! anche se ovviamente non avrebbero potuto eugualiare la mia bellezza reale, ma hanno fatto un buon lavoro- disse indicando la sua figura e guardandola compiaciuto, mentre la bocca di mia sorella prendeva sempre di più la forma di una “O”.
Dopo aver fatto la loro entrata ad “effetto” come l’aveva chiamata Lou entrarono e si presentarono a mia sorella che per poco non sveniva.
-attenzione ragazzi, mani sulle orecchie, e uno, due e tre!-disse Zayn mentre si tappavano tutti le orecchie per non sentire le urla che mia sorella fece.
-Oh mio diooooo! Sono in casa mia e sono amici di mia sorella, non ci credo, respira, respira,respira!non ce la posso fare! Oh cavolo, i miei idoli sono in casa mia! E mi stanno guardando come fossi una deficiente, ok forse è meglio se mi calmo-Dopo aver abbassato la voce fece due respiri profondi per calmarsi.
-bene ora che ti sei calmata possiamo andare a mangiare che io ho famissima- disse Niall sorridendo dolcemente a mia sorella e massaggiandosi la pancia.
-che strano, non avrei mai detto che tu avresti avuto fame-disse mia sorella ancora shockata dalla loro presenza guidandoli al tavolo. I ragazzi si presentarono ai nostri genitori e si accomodarono.
Jud portò il primo, pasta al ragù e riempì i piatti, aspettammo che si sedette anche lei e iniziammo a mangiare quella buonissima pasta.
-davvero buona-si complimentò Liam seguito dai consensi degli altri.
Appena finito di mangiare i ragazzi andarono con mia sorella e i fratelli di Jud sui divani e si misero a parlare e scherzare, mentre io e Jud sparecchiammo aiutate dalle mamme, mentre i papà stavano seduti a tavola a parlare dei loro affari, come al solito.
Quando io e Jud finimmo di sparecchiare ci andammo a sedere anche noi sul divano mentre i nostri genitori parlavano tra loro. I fratelli di Jud e mia sorella stavano ridendo come dei cretini alle battute di Lou quando mia mamma mi venne a chiamare e mi disse che doveva parlarmi.
Andammo in cucina e lei cominciò a parlare, mentre io mi appoggiai al ripiano della cucina con mia madre in piedi davanti a me.
-senti Hel, io e tuo padre sono ormai 5 anni che non facciamo una vacanza, un po’ per il lavoro e un po’ perché avevamo i bambini piccoli, ma adesso papà ha ricevuto una promozione e avevamo in mente di fare un viaggio di circa due mesi visto che gli hanno dato le ferie per quest’estate, ci porteremmo dietro i gemelli che ormai sono abbastanza grandi per venire, ma Lorenzo è da un po’ che sta poco bene e anche se adesso si è ripreso la dottoressa ha detto che sarebbe un rischio farlo viaggiare, quindi dovrei chiederti un enorme favore, potresti tenerlo tu per questi due mesi?- disse mia madre tutto d’un fiato. Io rimasi senza parole, sarei stata felice di avere il mio fratellino per un po’ ma non sapevo come avrei potuto organizzarmi.
-ma mamma! Come faccio? Io lavoro la mattina e non saprei come fare e anche Jud lavora, quindi non potrebbe tenerlo, non saprei proprio come fare-le dissi mentre lei pensava a come sistemare la faccenda.
-beh puoi chiamare una baby-sitter, papà ti ha già lasciato i soldi sul tuo conto per tutte le spese di tuo fratello, perfavore tesoro, ci faresti davvero felice-mi disse sorridendomi.
-ok, in qualche modo mi arrangerò, da quando dovrebbe stare qui?-chiesi visto che non mi aveva detto il giorno da cui sarebbe rimasto mio fratello.
-beh da oggi andrebbe bene?- chiese titubante –la culla ce la hai visto che la abbiamo comprata per quando dormiamo qui, e ti abbiamo portato il necessario per le prime settimane-sorridendomi felice che avessi accettato.
-ok, domani andrò a comprare quel che mi serve per tutti i suoi bisogni, a che ora va a dormire di solito?-chiesi, era l’unica cosa che mi serviva sapere, visto che per il resto ero già allenata da tutte le volte che tenevo i bimbi della vicina.
-grazie mille, noi ce ne andiamo domani per le 7.00, Lo di solito va a dormire per le 9.00 e poi fa un pisolino il pomeriggio- mi disse mia madre, Lo era il nomignolo di Lorenzo, lo chiamavamo così da quando era nato.
Dopo avermi dato tutte le indicazioni tornammo in sala e io presi Lo per portarlo a dormire, erano le 22.00 già e lui si stava addormentando sulla poltrona in braccio a Niall che intanto parlava con gli altri, ci sapeva davvero fare con i bimbi quel ragazzo.
-Niall, mi riprendo Lorenzo che deve andare a dormire e lo porto su-gli dissi prendendo Lorenzo dalle sue braccia e facendogli appoggiare la testa sulla mia spalla. Salii le scale e andai in camera mia, la culla stava sempre in un angolo della mia camera, così la portai più vicina al mio letto e dopo aver messo il pigiama a Lo lo misi a dormire.
Mi sedetti sul letto e lo cullai, canticchiandogli una canzoncina. Dopo alcuni minuti qualcuno busso alla porta, gli dissi di entrare e vidi Niall che socchiudeva la porta e veniva a sedersi vicino a me.
-prima stavo andando in bagno e ho sentito che tuo fratello deve rimanere qui ma la mattina non sai a chi lasciarlo, se ti serve un aiuto e se tu vuoi io posso passarlo a prendere la mattina e tenerlo con me e poi te lo riporto quando finisci il lavoro, tanto io anche se devo provare posso portarlo con me, per il resto io e i ragazzi quest’estate restiamo tutti qui insieme visto che dalle nostre famiglie ci siamo andati verso Maggio, e in questi mesi abbiamo deciso di starcene tutti qui, visto che poi a Settembre iniziamo il tour di tre mesi e mezzo, poi per natale torniamo dalle nostre famiglie e avevamo in mente di farne un’altro da metà marzo e dobbiamo ancora decidere le tappe per bene e tutti i particolari di questi due tour. Ah e scusa se ho ascoltato-disse abbassando la testa pensando che mi desse fastidio, ma infondo non mi importava più di tanto.
-tranquillo fa lo stesso-dissi pensando a quello che mi aveva proposto ed arrivai alla conclusione che non era per niente una brutta idea, infondo a me serviva una mano e Niall era il ragazzo perfetto.
-direi che è perfetto- affermai dopo alcuni momenti di meditazione – allora puoi passarlo a prendere per le 9.00 quando vado a lavoro e riportarmelo per mezzogiorno quando finisce il mio turno- gli dissi sorridendo grata.
- certo, va benissimo-disse girandosi per guardare Lorenzo che si era addormentato.
-ok, direi che possiamo tornare di sotto-dissi alzandomi e uscendo cercando di fare il meno rumore possibile. Appena arrivai giù Niall andò sul divano e mentre io stavo facendo lo stesso suonò il campanello. Non sapevo chi potesse essere, andai alla porta e aprii.
Rimasi a bocca aperta quando vidi Mat davanti al mio portone, era tutta la sera che speravo arrivasse ma ci avevo rinunciato ormai.
Appena realizzai che avevo davvero davanti mio fratello che non vedevo da troppo tempo gli buttai le mai al collo e lo strinsi forte mentre lui mi prese in braccio ridendo.
-sei venuto, sei davvero venuto- gli sussurrai all’orecchio.
-non volevo deludere la mia sorellina-mi disse dandomi un bacio sulla guancia e mettendomi giù. Mio fratello era alto 1 metro e 90, aveva le lentiggini come me, occhi verde-azzurro, sorriso da favola e capelli castano chiaro. Aveva un fisico fantastico dato che faceva il calciatore ed era fidanzato con una ragazza meravigliosa,e io e lei ci adoravamo a vicenda e mio fratello diceva sempre che eravamo le sue donne quando mangiavo con lui e Nicole, la sua fidanzata.
-mamma, papà!-chiamai urlando dall’entrata, volevo che prima si chiarissero, poi gli avrei presentato i ragazzi.
Mia madre varcò la porta che dava sull’ingresso un po’ prima di mio padre, e il suo sorriso si rattristò, lei ci era rimasta particolarmente male quando lui se ne era andato e non si era fatto più sentire, fece un sorriso forzato e lo salutò, stessa cosa fece mio padre.
-mamma, papà mi dispiace di non essermi più fatto sentire, e di aver lasciato l’università, ma ora ho realizzato il mio sogno e non potete neanche immaginare quanto sia felice, perciò ora che ho realizzato il mio sogno ho iniziato a realizzare anche il sogno che voi avevate per me. L’altro ieri mi sono iscritto all’università, ci sono orari prestabiliti per sportivi professionisti, in modo che possa seguire entrambe le cose, farò di tutto per prendere la laurea e rendervi orgogliosi di me-disse mio fratello guardando i miei davanti a lui.
Mia madre camminò verso di lui e lo abbracciò, finalmente dopo due anni si erano riappacificati, ed io ero davvero felice
-Mat, noi siamo e saremo sempre orgogliosi di te, non sai quanto ci sei mancato. Abbiamo reagito male ma sappi che ti abbiamo sempre seguito, papà guardava tutte le tue partite e si vantava con gli amici di avere un figlio che giocava titolare in una grandissima squadra- disse mia madre ridendo prendendo in giro mio papà -e io ero sempre vicino a te, ti vogliamo bene, rimarrai sempre il nostro bambinone- disse continuando ad abbracciarlo per poi lasciare il posto a mio padre che gli diede una pacca sulla spalla e un abbraccio.
Dopo aver risolto finalmente i problemi familiari tornammo di la e presentai Mat ai ragazzi, Giada gli si lanciò addosso e lo abbracciò e anche i gemellini lo abbracciarono e vollero un autografo dato che amavano il calcio. Verso le 23.00 sia i miei genitori che i ragazzi se ne andarono, li salutammo e decidemmo di vederci il giorno dopo per andare in piscina a casa loro, che io e Jud non avevamo ancora visto, dato che venivano sempre a casa nostra, ero davvero curiosa di sapere quanto fosse grossa la loro casa visto il modo in cui ce la avevano descritta.
Mat se ne andò un quarto d’ora dopo gli altri visto che rimanemmo a parlare per un bel po, poi lo accompagnai alla porta.
-ti va domani mattina di venire qui almeno vedi un po’ Lo che lo hai visto a malapena due volte da quando è nato-gli chiesi sperando che accettasse.
-certo che verrò, però poi devo andare a mangiare con Nicole-disse mentre gli aprivo la porta.
-invita qua anche lei, che è da tanto che non la vedo! Perfavoreee- gli chiesi facendo una faccia da cucciola a cui lui non sapeva resistere.
-okok, verremo per le 9.00 puzzola-mi disse dandomi un bacio sulla guancia e spettinandomi i capelli per poi andare verso la sua macchina sportiva mentre io chiudevo la porta e salivo in camera con Jud.
-notte tesoro a domani-gli dissi entrando in camera mia
-notte-disse sbadigliando e chiudendosi la porta alle spalle.
Andai in bagno a lavarmi e poi andai a prendere il pigiama da sotto il cuscino, ma appena lo alzai un po’ ne cadde un biglietto, scritto con una grafia disordinata.

“ti avevo detto che volevo conoscerti meglio, e io mantengo quello che dico, fatti trovare pronta domani sera alle 21.00 sotto casa tua che ti porto in un posto
P.S. non dirlo ai ragazzi, voglio che rimanga una cosa tra noi<3
Ti voglio bene
-Niall xoxo”


Rilessi il biglietto tre volte, con il cuore che batteva a mille, per essere sicura che non fosse tutto solo un sogno, lo appoggiai sul mio comodino di fianco alla sveglia e al cellulare e mi misi sotto le coperte.
Tutte le volte che lo vedevo mi faceva uno strano effetto quel bellissimo ragazzo, e solo leggere quella sua disordinatissima scrittura su un foglietto e sapere che il giorno dopo sarei uscita con lui mi faceva battere il cuore a mille. E mentre pensavo a quel biondino mi addormentai con la sua immagine tra i miei pensieri.

Buongiornoo!:)
Finalmente riesco ad aggiornare(alleluja u.u)
cerco sempre di metterci il cuore quando scrivo, perciò se vi piace la storia mi farebbe davvero felice sapere che c’è qualcuno che apprezza quello che faccio<3
Quindi se lasciaste una recensione, anche piccolina mi rendereste davvero felicissimaa e sarei più motivata per andare avanti*-*
Grazie a chi lo fa e a chi segue la storia<3
BYEBYEJalla prossima<3
-Ele<3

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Capitolo 8
*** "ride bene chi ride ultimo" ***


Mi svegliai di buon’umore verso le 8.30, cosa molto strana visto che di solito mi svegliavo verso le 11.30 la domenica, andai a svegliare Jud e insieme andammo a fare colazione visto che alle 9.00 sarebbero arrivati mio fratello e Nicole.
Mangiai latte e biscotti e quando finii andai in camera a vestirmi un po’ più decentemente dal momento che indossavo solo una maglietta larga senza niente sotto. Aprii l’armadio e presi un paio di pantaloncini, li indossai e corsi giù ad aprire a mio fratello che aveva appena suonato
-buongiorno-dissi a mio fratello abbracciandolo e poi salutando Nicole.
-Nicole! Da quanto tempo che non ti vedo, sempre più bella-le dissi dandole un bacio sulla guancia e poi spostandomi di lato per farla entrare per poi chiudermi la porta alle spalle.
Ci sedemmo in salone e dopo poco arrivò anche Jud che salutò mio fratello e Nicole e si sedette anche lei con noi a parlare.
-allora come va il tuo lavoro da modella?-chiesi a Nicole.
Aveva un anno più di me, era nell’anno dei venti mentre io dei 19 e faceva la modella da quando ne aveva 17.
-molto bene, in questo periodo sono piena di sfilate ma tuo fratello mi ha detto che ci tenevi  tanto a vedermi e anche io volevo tanto vederti allora mi sono liberata da tutti gli impegni e sono venuta- disse con quel sorriso dolce che io adoravo, era la ragazza più dolce, sensibile ed educata che io conoscessi.
-che ne dite di andare a mangiare a ristorante?- propose mio fratello guardando l’ora.
-possiamo anche fare qualcosa da mangiare qui se volete- disse Jud rivolta a mio fratello e a Nicole
-mi dispiace ma ho già prenotato, quindi andate a prepararvi che manca già un quarto alle 11-disse sorridendoci e facendoci segno di andare a cambiarci
-beh però paghi tu senno non vengo-dissi facendo una linguaccia a mio fratello e salendo le scale di corsa.
Buttai sul letto i vestiti che avevo indosso e frugai nell’armadio alla ricerca di qualcosa da mettere e poi optai per questo:
 
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Con un gicchino beige invece che quello di Jeans e le mie adorate superga bianche, la borsa bianca e un filo di trucco.
Scesi in salotto seguita da Jud che era appena sbucata anche lei dalla sua stanza e andammo a ristorante.
Era un locale che dava su una piazzetta di Londra, ci misero in un tavolo fuori circondato da quattro sedie, era un ristorante molto carino. Sulla veranda dove eravamo noi c’erano bellissime orchidee che decoravano l’ambiente e una pianta di edera copriva le colonne di pietra che sostenevano il tetto e dava loro un’aria graziosa, mentre deliziosi centri tavola costituiti da rigogliosi fiori colorati che cambiavano da tavolo a tavolo decoravano tutte le tovaglie che riempivano quel bellissimo posto.
Quando mangiavo fuori con mio fratello lui mi portava quasi sempre li, perché il proprietario era un suo grande amico, e perciò aveva sempre un posto libero per mio fratello.
Era un posto molto frequentato e famoso a Londra, sia per la varietà dei cibi che offriva, sia per la loro bontà e anche per l’aspetto accogliente che possedeva quel locale.
L’interno era diviso in tre sale molto grosse, più un’altra stanza al piano superiore riservata alle occasioni importanti. Una grossa porta a vetri dava sulla veranda, che era più piccola delle sale interne ma poteva comunque contenere un gran numero di tavoli.
 
Con mio grande piacere era da un po’ di settimane che continuava a fare caldo se non per qualche rara pioggia e anche quel giorno c’era un bel sole anche se con un leggero e piacevole venticello che faceva si che non ci fosse un caldo afoso.
Dopo circa dieci minuti dal nostro arrivo vennero a prendere le ordinazioni. Mangiai una buonissima pasta all’italiana, della buonissima carne sottile con l’insalata e di dolce una torta al cioccolato davvero deliziosa.
-beh, questa torta al cioccolato è sicuramente buonissima ma non supera la torta al cioccolato di Hel- disse Jud dopo aver finito la sua porzione-Andava pazza per la torta al cioccolato che facevo e quando la cucinavo se la mangiava quasi tutta lei.
 
Ce ne andammo verso l’una e un quarto dopo essere stati a chiacchierare al tavolo per un po’. Mat portò me e Jud a casa mentre lui e Nicole tornarono a casa loro.
Appena entrai in casa mi arrivò un messaggio da Niall.
“venite pure quando volete che noi siamo a casa.
Non vedo l’ora di vederti.
Niall xoxo”
Sorrisi inconsciamente e Jud lo notò.
-ti ha scritto il biondo vero?-chiese avvicinandosi notando il mio sorriso ebete che compariva tutte le volte che vedevo il nome del biondino scritto sul display.
-si, dice che possiamo andare quando vogliamo che loro sono a casa-gli dissi salendo in camera per prepararmi per andare dai ragazzi, tralasciando la seconda frase che mi aveva scritto Niall e che mi aveva fatta sorridere.
-Jud, gli ho detto che ci prepariamo e andiamo, quindi preparati alla svelta- gli urlai dalla mia stanza mentre stavo cercando tra i costumi quello giusto.
Frugai per un pò e poi decisi di mettere questo:
 
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Con sopra un vestitino copri costume bianco quasi trasparente con un cinturino beige in vita e le vans bianche.
Andai in camera di Jud e la aiutai a decidere il costume, e alla fine mise questo:
 
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Con sopra un paio di pantaloncini con le borchie e una canottiera rossa larga che le stava molto bene con le superga bianche.
Jud prese le chiavi della macchina e la borsa e andammo in macchina, appena entrai però mi ricordai di aver dimenticato gli occhiali.
-Oh cavolo, Jud aspettami un attimo che devo prendere gli occhiali da sole-gli dissi mentre lei sbuffava sonoramente.
-muoviti se no parto!-mi urlò dalla macchina mentre io aprivo la porta di casa e andavo in camera a prendere gli occhiali.
Li cercai ovunque ma solo dopo cinque minuti li trovai nella loro custodia nel cassetto delle calze, chissà come avevano fatto a finire li, mistero.
Jud mi aveva già suonato un paio di volte ma finchè si era stufata e l’aveva finita col mettermi fretta. presi gli occhiali li misi nella borsa e mi catapultai fuori.
Chiusi la porta a chiave ma girandomi non trovai più Jud in macchina e guardando verso la fine della strada la vidi girare la curva stromabazzandomi divertita, l’avrei uccisa, mi aveva davvero lasciata a piedi, e per come era fatta ero sicura che non sarebbe tornata indietro a prendermi.
Mi sedetti sugli scalini di casa imprecando e chiamai Niall se poteva venire a prendermi. Rispose dopo due squilli.
-pronto-disse con la sua bellissima voce e per un’attimo rimasi stordita solo nel sentire quel “pronto “ ma poi mi ripresi e risposi.
-scusa Niall sono io, quella deficiente di Jud mi ha lasciata a piedi puoi venirmi a prendere perfavore?-  chiesi sapendo che mi avrebbe presa per scema. Lui sghignazzò dall’altra parte del telefono e poi si decise a rispondere
-certo che vengo. È appena arrivata Jud dichiarando di averti lasciata sulla strada come una barbona-disse ridendo mentre io sentivo quella rincoglionita che mi prendeva in giro con gli altri.
-dille che la uccido appena arrivo li, ti aspetto qua fuori, grazie mille-dissi chiudendo la chiamata e poggiando la testa alla porta sconsolata dalla enorme quantità di stupidità che la mia migliore amica poteva possedere nella sua piccola testolina.
Niall arrivò dopo circa cinque minuti.
-oh grazie al cielo!-esclamai quando lo vidi accostare davanti a casa nostra e farmi segno di entrare. Presi la borsa che avevo appoggiato a terra vicino a me e entrai in macchina. Niall rimise in moto e si diresse verso casa loro.
Appena arrivati parcheggiò la macchina e io andai alla porta e suonai, venne Lou ad aprirmi seguito da un urlo che proveniva dalle sue spalle da parte di quella pazza di Jud.
-nooo, non aprirle-gli urlò, arrivando però troppo tardi quando io ormai ero già entrata seguita da Niall che chiuse la porta, appena la vidi lasciai la borsa per terra e iniziai a inseguirla, lei scappò in giardino ma sbagliando si diresse verso la piscina così io ne approfittai.
-tesoro, non avresti dovuto lasciarmi a piedi-le dissi mentre i ragazzi ci guardavano dagli sdraio e ridevano mentre lei era sul bordo in bilico.
-ma sai, pensavo che ti avrebbe fatto piacere che venisse a prenderti Niall- disse rivolgendo uno sguardo divertito al biondo che rise anche se evidentemente imbarazzato visto che anche i ragazzi si misero a prenderlo in giro.
-oh, ride bene chi ride ultimo-gli dissi facendole una linguaccia e buttandola in acqua.
Lei riemerse dopo poco e mi guardò con sguardo omicida ma subito dopo si mise a ridere guardando dietro le mie spalle. Così mi girai spaventata e trovai Lou con un sorriso che non prometteva niente di buono.
-sai Domenica scorsa?sai che mi hai marcito nonostante le mie suppliche? sai che non mi sono ancora vendicato? e forse visto che sei una persona tanto furba, adesso avrai capito che lo farò precisamente in questo momento- disse spingendomi la spalla con l’indice e facendomi cadere in acqua completamente vestita –ah e stavo scherzando quando dicevo che sei una persona tanto furba, io lo sono molto di più- disse facendo finta di essere un intelligentone e grattandosi con il pollice e l’indice il mento facendo scoppiare tutti a ridere.
Uscii dalla piscina con il mio bellissimo vestitino marcio e le scarpe pure visto che appena arrivata mi ero dedicata alla vendetta per Jud e non mi ero nemmeno spogliata.
-LOUISSSSS!-urlai fuori di me –hai marcito il mio vestito bianco, e hai marcito completamente le mie adorate Vans bianche! Le mie scarpe preferite! E sai cosa significa questo?- gli dissi guardandolo con gli occhi ridotti a fessure
-mmh, ho paura di saperlo-disse guardandomi impaurito e indietreggiando mentre io mi levavo il vestito, rimanendo in costume, e lo appoggiavo su uno sdraio vuoto per farlo asciugare.
-sai Lou, io direi che ti conviene scappare, conosco quella faccia e significa circa “se ti prendo ti ammazzo” in poche parole-disse Jud ridendo dallo sdraio di Liam dove si era seduta per asciugarsi.
Lou mi guardò allarmato e iniziò a scappare con me al seguito, scappò sul retro della casa dove ci fermammo uno davanti all’altro, e mentre eravamo li fermi e io pensavo al momento migliore per saltargli addosso vidi spuntare Niall da dietro Lou e prendere la canna dell’acqua che era appoggiata per terra, la puntò contro la schiena di Louis e aprì il rubinetto mentre io iniziavo a ridere come una demente mentre Louis spalancava gli occhi a causa dell’acqua gelata sulla schiena.
Mentre Louis si girava verso Niall io gli saltai addosso e mi aggrappai alle sue spalle, lui sorpassò il biondo e si diresse verso la piscina con me a spalle che urlavo di farmi scendere che non volevo fare di nuovo il bagno, ma lui non mi ascoltò tendendomi più stretta e si buttò in acqua portandomi con se.
-bene, basta non ho più voglia di rincorrere nessuno oggi-dissi riemergendo e attaccandomi di nuovo alle spalle di Lou mentre lui camminava per la piscina.
Dopo poco i ragazzi vennero tutti a farsi il bagno, finchè il tempo strano londinese non cambiò improvvisamente e iniziò a piovere.
-tutti dentroo-urlò Zayn mentre io raccoglievo i miei vestiti che avevo messo ad asciugare e mi dirigevo verso il salone dei ragazzi.
-cavolo non si è asciugato il vestito-dissi arrabbiata lanciando un’occhiataccia a Lou che alzò le mani in segno di scuse.
-e ora come ci vado a casa Lou? Me lo spieghi visto che sei tu quello furbo?-gli dissi prendendolo in giro per le sue precedenti parole.
Non potevo andare a casa con il vestito marcio perché avrei bagnato completamente la macchina.
-vieni ti do una mia maglia vai a casa con quella che almeno è asciutta e poi me la ridarai-disse Niall sorridendomi gentile e facendomi segno di seguirlo su per le scale. Presi il costume asciutto che avevo portato di ricambio e andai su per le scale con lui.
Alla fine delle scale si apriva un ampio corridoio con varie porte con su scritti i nomi dei ragazzi, noi entrammo nella stanza di Niall e appena entrai ne rimasi incantata, era bellissima. Era colorata di blu e azzurro, il letto era nell’angolo opposto alla porta e ai piedi del letto c’era la porta finestra che dava su un bellissimo terrazzino.
Vicino al letto vi era un comodino con una lampada e vicino ad esso un armadio di legno che sovrastava la parete alla sinistra della porta. Sulla parete destra invece c’erano tantissimi poster e sue foto da piccolo e in mezzo una porta bianca che supponevo fosse del bagno.
-tieni, vai pure a cambiarti in bagno-disse tirando fuori una maglia da un cassetto e passandomela.
Entrai in bagno, chiusi la porta a chiave e mi cambiai, uscii due minuti più tardi e trovai Niall appoggiato allo stipite della porte ad aspettarmi.
-ti va se ti faccio di fare un giro della casa?-chiese sorridendomi
-certo!-risposi andandogli incontro.
Iniziammo dalle camere di quel corridoio,mi fece vedere tutte quelle dei ragazzi passando poi alla lavanderia e ad una camera usata per tutti i loro giochi. Poi scendemmo le scale e mi fece vedere l’enorme cucina che avevano, era davvero bellissima, e appena l’avesse vista Jud se ne sarebbe sicuramente innamorata subito.
Dopo aver visto la cucina scendemmo delle scale che partivano dal salone e scendevano nella loro enorme palestra,Jud probabilmente si sarebbe innamorata della cucina, io sicuramente della palestra, amavo tutti quegli attrezzi e mi piaceva tenermi in forma andando in palestra ed era per questo io e Jud ce ne eravamo fatta una a casa, ma questa..caspita..era davvero enorme.
-ti piace?-chiese Niall vedendola mia faccia mentre guardavo i loro attrezzi
-è davvero fantastica- dissi girandomi verso di lui
-vieni ti faccio veder la nostra stanza cinema-disse prendendomi la mano e guidandomi verso una porta sulla parete destra della palestra.
Aprì la porta ed entrò seguito da me, mi portò più avanti e chiuse la porta rendendo tutto buio se non per una piccola luce che proveniva da chissà dove che illuminava anche se molto poco la stanza e mi permetteva almeno di vedere i lineamenti del viso di Niall, avanzai ancora di qualche passo ma inciampai e finii accidentalmente su di lui facendolo cadere con me sopra.
La poca luce non mi permetteva di vedere completamente il viso di Niall ma si vedevano chiaramente i suoi occhi oceano che mi fissavano e io mi ci persi dentro, i nostri nasi si sfioravano e un branco di rinoceronti si stava scatenando nel mio stomaco mentre le nostre labbra si avvicinavano sempre di più e la mia mente si svuotava, le nostre labbra si sfiorarono ma improvvisamente una luce ci illuminò e qualcuno spalancò la porta…
 

Hei, buongiorno:)
Ho aggiornato tardissimo lo so ma nessuno recensisce e senza il parere di qualcuno a me non viene ispirazione, e ad un certo punto non sapevo neanche se continuare visto che a quanto pare nessuno apprezza, ma poi non ho scritto per un giorno e mi sono accorta che ho davvero bisogno di scrivere, mi serve per sentirmi bene, mi serve per sentirmi vicino a quei cinque coglioni che mi hanno rubato il cuore, mi serve per sentirli vicino a me e essere felice e almeno sognare di poterli incontrare un giorno, mi serve per credere in quel
never say never <3
Perciò continuerò nonostante tutto, anche se non piace a nessuno continuerò perché mi fa bene, mi sento libera quando scrivo e sono felice... c:
Questo spazio sta diventando un poema, perciò mi fermo, se lasciaste una recensione mi fareste davvero troppo felice e io andrei avanti più velocemente e con più voglia sapendo che qualcuno apprezza il mio lavoro:)
A presto,
Ele*-*

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Capitolo 9
*** "sei bellissima" ***



La porta si spalancò mostrando un Louis sorridente sulla soglia.
Io mi alzai da sopra il corpo di Niall più in fretta che potei, anche se ci sarei rimasta volentieri molto di più, e mi alzai sperando che Lou non avesse notato come eravamo messi, ma le mie speranze svanirono quando mi fece un sorriso malizioso indicando Niall con la testa, io arrossii fino dalla punta dei capelli e corsi al piano di sopra borbottando qualche scusa a proposito di Jud che mi cercava e mi arrampicai su per le scale.


 
Guardai Hel che scappava di sopra rossa come un peperone e sorrisi a quella vista, mi alzai da terra e guardai Lou che stava ancora ridendo dopo averci visti allungati per terra, mi alzai e mi sedetti su una delle poltroncine della sala video e Lou mi raggiunse sedendosi di fianco a me.
Stettimo in silenzio per un po’, finchè lui iniziò a parlare
-Niall, lei ti piace vero?-chiese lui guardando fisso davanti a se
-è, beh, è fantastica. Ma ho paura Lou, appena mi affeziono un po’ è un disastro, e se mi innamoro è ancora peggio, e ora con tutta questa fama non so neanche se le ragazze mi vengono dietro perché mi amano o perché sono famoso. Lou se succedesse qualcosa tra me e Hel i paparazzi la assalirebbero, e se lei non volesse questo tipo di vita, se lei non riuscisse a sopportare i flash, le stronzate che scriverebbero sui giornali e il non avere più abbastanza privacy? Se lei non riuscisse a sopportare tutto questo?-gli disse guardando lo schermo davanti a me e aspettando una risposta di Louis.

-Niall, so che ti sembra una stronzata e una frase fatta, ma è la cosa più vera che ti possa dire in questo momento, se lei si innamorasse di te, sceglierebbe te a priori, non gli interesserebbe tutto quello che mi hai appena detto, se si innamorerà di te davvero, gli basterà sapere che tu la terrai al sicuro da tutto tra le tue braccia in qualsiasi momento, gli basterà sapere che tu ci sarai sempre per lei e allora se ti ama saprà affrontare tutto sapendo che lo farà sempre insieme a te-disse Louis alzandosi come me dalla poltroncina, si girò verso di me e mi abbracciò come faceva sempre quando avevo bisogno.
Andammo verso la porta e tornammo dagli altri, ero davvero fortunato ad avere degli amici così fantastici, c’erano sempre per me quando avevo bisogno, sapevamo sempre consolarci a vicenda e avevamo un rapporto davvero fantastico.

Appena entrai in salotto vidi Hel prendere in giro Hazza e mettersi a ridere come una pazza appena lui si avventò su di lei per farle il solletico, poi si girò verso di me e mi fece segno di aiutarla con Harry, visto che continuava a torturarla.
Era fantastica, davvero fantastica e aveva un sorriso capace di farti diventare felice anche quando non avevi nessun motivo per esserlo.
 Speravo davvero che quello che mi aveva detto Lou poco prima fosse vero.

 *
 
-Harry è una femminuccia-dissi facendogli una linguaccia dal divano dove ero allungata e beccandomi un’occhiataccia proprio mentre Lou e Niall riemergevano dalla palestra, chissà cosa avevano fatto la sotto, ci erano stati più di dieci minuti.
Stavo guardando verso Niall quando Harry si avventò su di me per farmi il solletico, lo guardai mentre iniziava a torturarmi, mi girai verso Niall facendogli segno di aiutarmi continuando a ridere come una deficiente e a implorare Harry di smetterla.
-Harry, basta, perfavore-dissi mentre Niall mi veniva in contro per aiutarmi, almeno così pensavo finchè non si aggiunse anche lui a farmi il solletico, volevano uccidermi!
-basta.. perfavore.. non ce la faccio più-dissi ansimando e contorcendomi sotto le loro mani che continuavano a solleticare la mia pelle.
-ok,ok basta ti abbiamo torturato abbastanza-dissero mentre si ritiravano, Harry tornò a sedersi sul suo divano dove era seduto con Zayn prima che quest’ultimo uscisse per vedersi con Perrie. Niall si stava dirigendo verso la poltrona quando gli presi la mano e lo tirai sul divano dove ero seduta  a gambe incrociate, lui sembrò sorpreso, ma poi mi sorrise si sedette vicino a me.

Ripresi il pacchetto di patatine che avevo appoggiato per terra prima che Harry e Niall mi facessero il solletico e ripresi a mangiarle.
-Hey, ma quelle sono le mie patatine!-urlò scandalizzato indicando il pacchetto che avevo in mano, io sorrisi e feci una faccia innocente allungandomi e poggiando la testa sul bracciolo del divano.
-me le ha date Liam-dissi sorridendo e smettendo di mangiare, guardai la faccia di Niall che fissava le SUE patatine
-posso?-chiesi indicando il pacchetto e chiedendo il permesso al legittimo proprietario di mangiarne ancora, facendo una faccia da cucciolo affamato, tutti cedevano alla mia faccia da cucciolo, era la mia arma segreta (?), e anche lui cedette e annuì.
-però devi dividerle con me-disse mentre si allungava dietro di me appoggiando la testa sulla sua mia spalla mentre io mi appoggiavo al suo petto con la schiena.
-ok, ma non mangiarle tutte senno mi arrabbio-dissi facendo la bambina capricciosa, lui si mise a ridere e cominciò a mangiare.
Ad un certo punto mi accorsi che in quella casa eravamo un po’ troppo pochi, c’eravamo solo io, Niall e Harry sui divani mentre degli altri nessuna traccia.
-ma gli altri?-chiesi stranita facendo sobbalzare tutti.
-Beh, Zayn è uscito con Perrie, Liam è andato a fare un giro con Jud e Lou è salito in camera- disse Harry continuando a guardare un programma alla TV.

Io riappoggiai la testa sul petto di Niall e ripresi a mangiare mentre pensavo che Jud aveva da raccontarmi un bel po’ di cose e io quella sera sarei uscita con il ragazzo migliore del mondo.
 

 
Eravamo usciti di casa mezz’ora prima e Liam mi aveva portata a prendere un gelato, lo avevamo detto ai ragazzi ma Hel era andata in giro per la casa con Niall e non lo sapeva anche se i ragazzi glielo avrebbero detto sicuro, e appena tornata a casa avrei subito un interrogatorio senza fine.
La prima volta che eravamo usciti insieme Liam mi aveva portata prima a mangiare fuori e poi eravamo stati in una bellissima casetta in legno, che di casetta aveva ben poco visto che era decisamente grande per essere una casa in mezzo al bosco, mi aveva raccontato che la avevano comprata lui e i ragazzi per quando volevano stare tranquilli per qualche giorno, era davvero bellissima, aveva un ingrasso circolare molto vasto dove c’era il salotto, con due divani, la Tv e un camino, dalla stanza circolare che faceva da ingresso e salotto partivano sette porte, una era la cucina, uno era il bagno, e le altre cinque erano tutte le stanze dei ragazzi che ognuno aveva decorato come voleva.
Mi ci aveva riportato e ora ci trovavamo allungati sul divano insieme mentre parlavamo del più e del meno.

-sei davvero bellissima-disse Liam sorridendomi dolcemente e dandomi un bacio sul naso, io sorrisi e poggiai il viso nell’incavo del suo collo mentre lui mi stringeva dolcemente a se.
-sto così bene con te-sussurrai inspirando il suo buonissimo profumo e rimanendo in quella posizione in cui mi trovavo davvero benissimo.
-anche io piccola-rispose dandomi un bacio sulla testa, restammo allungati ancora per un po’ finchè io mi alzai per andare a bere visto che stavo morendo di sete, aprii il frigo e presi la bottiglia d’acqua, la appoggiai sul tavolo e presi un bicchiere, mentre bevevo Liam mi prese per i fianchi e mi fece sobbalzare dato che non lo avevo sentito arrivare.

 Finii di bere e mi girai incontrando i suoi fantastici occhi,lo fissai per qualche secondo e poi lui iniziò a baciarmi, non era la prima volta che mi baciava visto che ci baciavamo ogni qualvolta ne avevamo l’occasione da dopo la nostra prima uscita ma mi sembrava sempre di provare emozioni nuove, era davvero un ragazzo fantastico.
Quando ci staccammo mi guardò negli occhi continuando a far sfiorare le nostre labbra
-Jud?-mi chiamò mentre i nostri nasi si sfioravano
-si-risposi sorridendo
-vuoi essere la mia ragazza?-chiese sottovoce.
Aspetta, ho capito bene? Liam Payne mi ha appena chiesto di mettersi con lui? OH.SANTISSIMI.NUMI.

-se non vuoi fa lo stesso-disse Liam allontanandosi un po’ da me dopo che non ebbi risposto subito alla sua domanda dato che mi aveva preso alla sprovvista. Gli presi la mano e gli buttai le braccia al collo baciandolo.
-beh allora lo prendo per un si-disse lui sorridendo felice
-si,si,si,si,si,si,si,si,si! Assolutamente siiiii-dissi abbracciandolo felicissima, era il girono più bello che avessi mai avuto nei miei 19 anni.
-non puoi neanche immaginare quanto sia felice piccola-disse lui baciandomi nuovamente.
Verso le 19.45 decidemmo di tornare a casa, mi feci portare a casa mia dato che Hel mi aveva detto che lei tornava a casa di raggiungerla li.
Salutai Liam con un bacio e entrai in casa sentendo Hel che sclerava dalla sua camera, così corsi di sopra.

 *
 
Ero arrivata a casa da poco più di venti minuti e dopo essermi fatta la doccia mi ero lasciata i capelli bagnati lungo le spalle aprendo l’armadio per decidere cosa mettere quella sera, ma non trovavo niente, NIENTE.
Stavo sclerando quando sentii Jud che saliva le scale e entrava in camera mia. Aveva un sorriso che le arrivava da un orecchio all’altro allora capii subito che era successo di sicuro qualcosa con Liam.
-cosa è successo con Payne?-chiesi maliziosa andandole incontro, lei mi saltò addosso e mi abbracciò mentre saltellava facendo saltellare anche me.
-sono la fidanzata di LIAM PAYNE- urlò saltando ancora di più, io rimasi sconvolta ma felicissima per lei.
-oh tesoro sono felicissima per te- le urlai abbracciandola forte, sapevo quanto teneva a lui, e ero davvero felice che stessero insieme.
-comunque bando alle ciance! Io devo trovare qualcosa da mettere questa sera per uscire con Niall!-le dissi senza pensare che non le avevo detto che uscivo con Niall.
-ferma,ferma,ferma! Tu COSA?!?-chiese con gli occhi spalancati guardandomi.
-io, beh, io devo uscire con Niall Horan tra precisamente un’ora, mi passa a prendere per le nove-
-WOW, e non me lo dici?-disse sorridendomi e ricominciando a cercare qualcosa da farmi indossare.
Tirammo fuori qualsiasi cosa, la mia stanza era diventata un disastro, c’erano vestiti di ogni genere per tutta la stanza. Poi per grazia divina trovai quello che avrei messo:

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Mi vestii, asciugai bene i capelli e li lasciai sciolti lungo la schiena, mi truccai leggermente e presi la borsa beige con dentro qualsiasi cosa, poi scesi a mangiare qualcosa e mi misi ad aspettare Niall.
-Jud ricorda che tra poco arriva la vicina a portarti Lorenzo che oggi è stato tutto il giorno da lei a giocare con i suoi figli che hanno la stessa età di Lo, mettilo a dormire che sarà stanchissimo, mi ha detto che gli dava lei da mangiare. Poi domani mattino mentre sono a lavorare lo passa a prendere Niall-gli dissi mentre mi sedevo sul divano ad aspettare il biondo.
Neanche il tempo di sedermi che avevano suonato alla porta, mi alzai e guardai Jud che mi fece segno di andare ad aprire, ero agitatissima, ma presi un bel respiro ed andai ad aprire.
Mi trovai davanti Niall sorridete che mi salutò con un bacio sulla guancia che mi fece sorridere, salutai Jud e uscii chiudendomi la porta alle spalle.
Entrammo in macchina e Niall mise in moto
-sei bellissima-disse girandosi un attimo verso di me per poi tornare a guardare la strada.
-grazie-dissi arrossendo e guardando fuori dal finestrino, a volte diventavo tremendamente timida, e lo odiavo.
-dove andiamo?-chiesi girandomi verso di lui vedendolo sorridere prima di rispondere.
-sorpresa-
Ci fermammo dopo non so precisamente quanto tempo, scesi dalla macchina e mi chiuse gli occhi, camminai per cinque minuti con gli occhi chiusi, finchè me li fece aprire, era bellissimo…



 
Buongiorno,
lo so sono in mega ritardo!
Ma ho davvero troppo da studiare e non ho mai un attimo per scrivere.
questo capitolo è corto perchè volevo postarlo il prima possibile e visto che oggi avevo un minuto ho deciso di farlo più corto. 
parlano vari personaggi in questo ordine:

-Hel
-Niall
-Hel
-Jud
-Hel

Spero che vi piaccia questo capitolo, e che vogliate lasciare una recensione dicendomi cosa ne pensate, e se lo faceste mi fareste davvero felicissima, perciò lasciatemi un commento, anche piccolino, PLEASE *facciadacucciolo* <3
Grazie a chi ha recensito fin qui e spero che continuerete a farlo, perché mi rendete superfelicissima (?) <3
 Grazie di tutto e alla prossima *-*
-Ele

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Capitolo 10
*** AVVISO ***


AVVISO!
 
rileggendo la storia mi sono accorta che infondo non è molto coinvolgente e nessuno mi lascia un suo parere perciò non riesco mai a continuare.
Perciò ho deciso di lasciare questa storia e fermarmi per un pò, poi magari metterò una storia che avevo già scritto da un pò e spero vi piaccia più di questa.
Se poi magari qualcuno legge questa e dice che gli piace magari riprendo a scrivere, ma per ora mi fermo su questa.
 
se volete chiedere qualcosa scrivetemi una recensione o un messaggio personale, grazie per averla seguita fin qui, alla prossima.
 
-Ele :)

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