Dining with The Detective. Il ricettario della Signora Hudson

di Macaron
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cake al Darjeeling per John ***
Capitolo 2: *** Soufflè cioccolato e pere per il Ritorno di Sherlock ***
Capitolo 3: *** Shortbreads per il Governo inglese ***
Capitolo 4: *** Tartellette al prosecco per San Valentino ***



Capitolo 1
*** Cake al Darjeeling per John ***


Premessa:

Salutiamo il mio ultimo neurone. Domenica stavo elaborando una ricetta  mentre contemporaneamente ho visto su amazon il libro di ricette ispirate a Doctor who. Dopo un attimo di perplessità, che cacchio avete mai visto mangiare in Doctor who? Insomma non è come il Gioco del trono dove ci sono banchetti come se non ci fosse un domani, ho pensato che mi sarebbe piaciuto leggere delle ricette ispirate in qualche modo o associate a una serie che amo e quindi ho provato a metterle a punto. Giusto per unire la passione per questa serie e quella per la pasticceria, e la cucina in generale. Poi visto che al 221B c’è Mrs Hudson mi sono divertita a immaginarla scrivere delle ricette pensate per i suoi ragazzi e rivedute e corrette da loro. Una piccola idiozia, lo so però è stato simpatico.

A sto giro le note sono abbastanza significative perché spiegano perché ho associato ogni cosa e blabla =) E insomma spero che vi piaccia =) L’idea delle ricette, l’associazione, le correzioni di John e Sherlock o almeno le ricette stesse =)

 

 

 

 

Cake al Darjeeling per John

 

 

Ingredienti:

 

100gr di burro morbido

2 uova

100gr di zucchero di canna

 

Mrs. Hudson, non è che si potrebbe ridurre lo zucchero? JW

John in questo coso c’è mezzo panetto di burro e ti preoccupi dello zucchero? SH

Che poi basterebbe che non te lo mangiassi tutto. In una volta. SH

E’ che non mi piacciono i dolci, dolci. JW

Eviterò di commentare le tue discutibili scelte lessicali. SH

4gr di lievito

170gr di farina

70gr di latte

2 cucchiaini di darjeeling in foglie o in alternativa tre bustine sempre di darjeeling

Mezzo cucchiaino di cannella

Una manciata di noci tritate grossolanamente

 

Preparazione:

 

Portare a bollore il latte e lasciarvi in infusione il darjeeling per almeno un’ora.

Preriscaldare il forno a 190°.

Sbattere a mano con la frusta il burro morbido, praticamente a pomata, con lo zucchero di canna. Setacciare la farina con il lievito. Unire il latte, scolato dal tè, alle uova e mischiarle brevemente.

Aggiungere, sempre sbattendo con la frusta, alternandoli la farina e le uova al composto di burro e zucchero. Alternandoli si permette al burro di assorbire tutti i liquidi senza “impazzire”. Una volta terminati aggiungere le noci tritate grossolanamente e la cannella, distribuendoli aiutandosi con una spatola.

Versare l’impasto in uno stampo da cake imburrato e infarinato. Infornare per una mezzora, potrebbero volerci anche una quarantina di minuti, circa facendo la prova stecchino.

 

Importante:

 

La scelta del tè è fondamentale. L’infusione nel latte e la successiva cottura in forno dell’impasto limitano parecchio il sapore del tè quindi è fondamentale sceglierne uno molto aromatico e corposo, evitando quelli più delicati come il Ceylon e quelli troppo affumicati come i tè verdi [che non possono essere lasciati in infusione per così tanto tempo].

 Il Darjeeling è perfetto.

Ed è il mio tè preferito! JW

Sembra di bere un posacenere, John. SH

Adesso vuoi anche dirmi che tipo di cenere di tabacco ti ricorda? JW

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:

 

A questo dolce sono particolarmente legata, in realtà una sua variante che però non mi sembrava proprio da John,  perché è stato il primo che ho creato da zero e semplicemente l’adoro. E’ un dolce di casa, della quotidianità, rassicurante dove però l’aggiunta di un tè dal sapore parecchio intenso e strong come il darjeeling fa la sua figura. Penso sia per questo che l’ho associato a John, perché è speciale pur essendo normale. 

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Capitolo 2
*** Soufflè cioccolato e pere per il Ritorno di Sherlock ***


Soufflè pere e cioccolato per il ritorno di Sherlock

 

Sul serio, Mrs. Hudons? Questo si finge morto per tre anni e lei invece di prenderlo a pugni gli prepara un Soufflè? JW

Mi pareva che della parte sul “prenderlo a pugni” te ne fossi già  occupato personalmente. SH

Non abbastanza, temo. Mi hai abbindolato troppo presto. JW

Il soufflé andrà benissimo. SH

 

 

Per 4 persone:

 

180 gr di cioccolato fondente

20 gr di cacao in polvere

30 gr di burro

2 tuorli

4 albumi

50 gr di zucchero

burro e zucchero per gli stampi

1 pera

20gr di burro

30gr di liquore a piacere per la cottura della pera

 

Preparazione:

 

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro, poi a fuoco spento incorporare i tuorli e il cacao in polvere.
Tagliare la pera a dadini, saltarla in padella con il burro e sfumarla con il liquore. Deve cuocere poco, non deve disfarsi.

Montare gli albumi con lo zucchero. Devono essere montati a neve non troppo ferma così possono finire di gonfiare in forno.
Unire la pera al composto e per ultimi incorporate gli albumi.

Versate il composto negli stampi imburrati e zuccherati riempiendoli fino a 3/4 e cuoceteli in forno a bagnomaria per 20 minuti a 180°.

Sformare e servire subito. Gli ospiti possono aspettare, il soufflé no.

 

Invece a quanto pare gli amici possono aspettarti per tre anni. JW

E’ piacevole notare che non te la sei legata al dito. SH

Potrei pensare di legare anche qualcos’altro. O qualcun altro. JW

Esperimento accettato. SH

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Adoro i Soufflè e questo è accertato. Ho scelto di associare un soufflé al ritorno di Sherlock perché è un dolce che ha dentro di sé una certa magia. Quando vai a spiarlo nel forno e vedi che si è gonfiato ti si apre il cuore e sembra un po’ una magia. Potrei scrivere un pippone pallosissimo spiegando il perché in realtà non è una magia, ma che è tutto dovuto agli albumi e all’evaporazione, però per me rimane un trucco magico. Come quello che ha utilizzato Sherlock durante la Caduta. A magic trick. Inoltre il soufflé pur essendo un dolce stupefacente, quando è fatto bene secondo me è di una bellezza commovente, è anche estremamente fragile, bisogna maneggiarlo con cura, qualsiasi gesto può romperlo. Ed al tempo stesso è un dessert arioso e quasi impalpabile. Non puoi far aspettare un soufflé, devi essere pronto ad aspettarlo. E devi anche credere un po’ in lui. Inutile dirvi come questo ricordi un certo consulente investigativo, vero?

Hu, la ricetta è di Knahm, ma adeguatamente modificata da me, che oltre ad essere un genio del cioccolato è il mio signore e maestro dei Soufflè.

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Shortbreads per il Governo inglese ***


 

 

Shortbreads per Mycroft

 

Dei biscotti al burro per un uomo in evidente sovrappeso? SH

 

Ingredienti:

 

280gr di farina 00

70 gr di semolino

100gr di zucchero

250gr di burro morbido

 

Effettivamente questo quantitativo di burro basta per una famiglia di sette persone. JW

Per un anno. SH

Quindi è perfetto per Mycroft! JW

Per un giorno. SH

 

2 pizzichi di sale

 

Preparazione:

 

Lavorare con la frusta, o con le fruste elettriche, il burro con lo zucchero.

Setacciare insieme le farine e aggiungerle tutte di colpo al burro e allo zucchero. Lavorare rapidamente a mano. Formare una palla e lasciarla riposare per un’ora in frigo.

Stendere l’impasto nello spessore di 1cm. Formare i biscotti, facendo sulla superficie i classici buchetti. Lasciare i biscotti a riposare ancora una mezzora in frigo.

 

Nascondendoli da Mycroft! SH

Potremmo metterli a riposare dietro al fegato in decomposizione. Incute abbastanza timore. JW

Più timore di Mycrof quando finge di essere a dieta? SH

 

Infornare a 170° per una quindicina di minuti. I biscotti devono rimanere chiari, appena tolti dal forno saranno un po’ morbidi ma dopo si rassoderanno raffreddandosi.

 

 

 

 

Nota dell’autrice:

Non potevano che essere gli shortbread, i classici biscotti inglesi. Per il Signor Governo Inglese ci voleva qualcosa di rappresentativo ed anche estremamente burroso in modo da permettere agli inquilini del 221B di sfotterlo a dovere =)

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Capitolo 4
*** Tartellette al prosecco per San Valentino ***


 

 

Tartellette di frolla viennese con bavarese al prosecco per John e Sherlock a San Valentino

 

San Valentino? Perché dovremmo festeggiare San Valentino? SH

Infatti. Noi non festeggiamo San Valentino, vero? Sarebbe “sentimentale”. JW

[ Grazie per la ricetta Mrs Hudson =) Gliele farà trovare a tavola per festeggiare. Insieme a un triplo omicidio. JW] 

 

Ingredienti per le Tartellette

 

240gr di farina

1 albume

170gr di burro

80gr di zucchero

1 manciata di mirtilli rossi disidratati

 

Per la bavarese al prosecco

 

300ml di latte

4 tuorli d’uovo

120 gr di zucchero

8gr di gelatina in fogli

50gr di prosecco

200ml di panna fresca

 

Fragole per guarnire

[Mi piacciono le fragole. Grazie Mrs Hudon. SH]

 

Preparazione:

 

Impastare velocemente il burro con la farina e i mirtilli rossi tritati grossolanamente. Quando il composto inizia ad essere sabbiato aggiungere tutto insieme l’albume e lo zucchero e impastare ancora rapidamente. Formare una palla e lasciar riposare in frigo per almeno un paio d’ore.

Trascorso quel tempo riprendere la frolla. Stendere la frolla allo spessore di 3mm circa con il mattarello avendo cura d’infarinare il piano di lavoro e il mattarello perché è una frolla parecchio morbida. Foderare delle tartellette, coprire con i controstampi o con della carta da forno con i fagioli secchi. Infornare a 175° per una ventina di minuti. Non è una frolla che deve colorarsi troppo.

Lasciar raffreddare e preparare la bavarese.

Mettere la gelatina a mollo in acqua fredda.

Miscelare zucchero e tuorli. Non bisogna sbatterli perché la bavarese dev’essere povera d’aria.

Portare il latte a bollore e versarlo a filo su tuorli e zucchero, miscelandola con la frusta. Versare tutto il composto nel pentolino e portare a cottura. La bavarese necessita del termometro, in teoria, e dovrebbe raggiungere la temperatura di 82°. Senza termometro bisogna ricordarsi che non è una pasticcera quindi è una crema che deve rimanere più liquida, la cottura si può interrompere quando inizia a velare il cucchiaio.

 

Il Termometro è in frigorifero. Conficcato nella pupilla di un cadavere. Se serve lo trova lì. SH

C’è un’altra testa nel frigorifero? Non ne avevamo parlato? JW

E’ per la scienza, John! SH

Scienza un cazzo. Non dovresti dirmi qualcosa?JW

Buon San Valentino? SH

Era “Scusa” in teoria. [Ma grazie] JW

 

 

Togliere dal fuoco e aggiungere la gelatina strizzata e farla sciogliere. Lasciar intiepidire e aggiungere anche il prosecco.

Montare la panna, non dev’ essere troppo ferma ma semi montata. Quando la crema è fredda incorporare la panna usando una spatola per non smontare il composto.

Farcire le tartellette con la bavarese e guarnire con dei frutti rossi.

 

Nota dell’autrice:

Ok qui sono andata sul diabete totale. Però mi piaceva immaginare Mrs Hudson a preparare un dolcetto per i suoi ragazzi a San Valentino, e mi è piaciuto immaginare che John rubacchiasse la ricetta facendo finta di niente per non passare per l’ennesima volta per il sentimentale.

Questa ricetta mi piace parecchio e la trovo effettivamente azzeccata per San Valentino perché di solito quando si parla di dolci romantici e ammicc ammicc si parla sempre di fragole e spumante e qui ci sono entrambe all’interno di un dolcetto. Tra l’altro preparandolo in monoporzione è più facilmente trasportabile e si evita l’effetto abbiocco sul divano portato da una torta farcita da tremila tonnellate di crema al burro. Il prosecco, stando almeno al mio assaggiatore ufficiale, si sente parecchio ma secondo me ci sta bene perché sgrassa. L’aggiunta dei frutti rossi sia nella frolla che come decorazione è una manna perché la loro acidità si sposa benissimo con la crema che al naturale sarebbe troppo dolce.

La frolla viennese sablè a me piace però contate che è particolare, nel senso: è perfetta come fondo di una tartelletta e di una crostatina ma non la utilizzerei mai per un biscotto perché rischia di sembrare troppo secca. Mi sono dilungata perché ci ho messo un’ora a studiarne il bilanciamento ieri -_-


 

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