Did you know you're an angel?

di Mary_Drew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm his One Less Lonely Girl ***
Capitolo 2: *** Non sono una delle tante ***
Capitolo 3: *** Tu sei il mio Justin ed io la tua Belieber ***
Capitolo 4: *** I'll send you a message ***
Capitolo 5: *** Ritornare alla realtà ***



Capitolo 1
*** I'm his One Less Lonely Girl ***


Chapter 1. I'm his One Less Lonely Girl


“There’s gonna be one less lonely girl, one less lonely girl..”
“Non posso crederci, lui è qui. Io, io sono la sua one less lonely girl stasera. Sono stata io la fortunata, sto realizzando il mio sogno” continuai a pensare tra me e me. Lui, il mio idolo, la ragione per cui ogni giorno andavo avanti e sorridevo non era più un gelido poster ma si era materializzato ed era lì a pochi centimetri da me. Continuava ad accarezzarmi il volto mentre delle lacrime rigavano quest’ultimo, ero emozionata, nervosa, felice. Stavo provando tantissime emozioni tutte insieme. Avevo aspettato tre anni per un suo concerto, tre lunghi anni e quando i miei finalmente mi hanno dato il permesso ero la ragazza più felice al mondo, mi sarebbe bastato vedere il suo concerto ma essere la one less lonely girl?!? Wow chi avrebbe mai potuto immaginarlo. La canzone stava per terminare ed io non volevo, non volevo che il nostro momento finisse.
“One les lonely giiirl”
La canzone terminò e lui aprì le sue braccia e disse “Come here” con quel suo sorriso che poteva illuminare l’intera città. Mi accoccolai tra le sue braccia, fu un abbraccio bellissimo, l’abbraccio che io avevo sempre sognato ma che non avevo mai creduto potesse accadere davvero. Dopo circa mezzo minuto si staccò da me ed io gli sussurrai un “Thank you, I love you” si forse per lui era la milionesima volta che sentiva quella frase ma per me quelle parole dette a lui hanno significato tutto. Mi guardò con quegli occhi color miele capaci di far sciogliere chiunque e mi disse “I love you too” okay, se questo è un sogno non svegliatemi, per favore.
Ah mi presento, mi chiamo Angie ho 16 anni ed ho appena realizzato il mio sogno.


*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi, ho deciso di iniziare una'altra storia e di non continuare l'altra perchè non mi piaceva il modo in cui l'ho scritta. Mi è venuta un'idea per questa nuova storia e spero vi piaccia. Questo è il capitolo uno ed è una sorta di introduzione per questo non è molto lungo. Bhè che dire?!? Fatemi sapere se devo continuare, cosa ne pensate.

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Capitolo 2
*** Non sono una delle tante ***


Chapter 2. Non sono una delle tante.


Le lacrime non cessavano e lui era ancora lì a fissarmi incredulo. Stavo facendo la figura della cretina ma non potevo non piangere, ero troppo emozionata. Lui era tutto il mio mondo, era la persona che mi faceva stare meglio in qualsiasi occasione anche se non ce l’avevo vicino, come potevo restare calma in un momento come quello?!? Si avvicinò a me e poggiò le sue mani calde sulle mie guance, mi asciugò quei goccioloni salati e nel frattempo sussurrò
“Please baby, don’t cry. I’m here and I love you!”
Quelle parole mi tranquillizzarono, mi fecero sentire amata. Io ero sempre stata la sfigata della scuola, quella che non è una troia, che non esce con i ragazzi della squadra di football, anzi io con un ragazzo non ci sono mai uscita. Nessuno mi aveva mai chiesto di uscire, nessuno mi aveva mai amata se non lui, Justin. Prima di questo giorno sapevo che lui mi amava anche se non sapeva della mia esistenza e invece ora sa che esisto e sono certa del suo amore. Le lacrime diminuirono e gli sorrisi, il sorriso più vero di tutta la mia vita. Lui ricambiò, mi prese la mano e mi portò nel backstage. No, non poteva essere, quel momento era finito così presto. Mi portò nel backstage e mi disse (da ora in poi il dialogo sarà scritto in italiano)
“Rimani qui, non andare.”
Io annuì flebilmente, non poteva essere vero. Lui tornò sul palco e proseguì il suo concerto, cantai ogni singola canzone insieme a lui. Arrivò l’ultima canzone e lui dopo aver ringraziato le sue Beliebers per il supporto scese dal palco e venne nel backstage. Andò ad abbracciare sua mamma, Pattie, che fino ad allora non avevo notato. Il loro fu un lungo abbraccio, si percepiva il bene che si volevano, avevo sempre invidiato il loro rapporto madre-figlio, forse perché io un rapporto con mia madre non ce l’avevo.
Justin si sciolse da quell’abbraccio e mi rivolse uno sguardo, io gli sorrisi e lui iniziò a camminare verso di me. Ero agitata, ancora non riuscivo a crederci. Mi stavo torturando le mani e lui lo notò
“Hey dai un po’ di pace alle tue povere mani!”
Mi prese quelle che ormai erano diventate per me la mia fonte di sfogo e le strinse. Mi sentivo così bene quando stavo con lui, non avevo più pensieri per la testa, c’eravamo solo io e Justin.
“Ti è piaciuto il concerto?”
Mi domandò ed io lo guardai sbalordita
“Stai scherzando vero?” risposi
“N-non ti è piaciuto?” replicò lui con una faccia dispiaciuta ed abbassò la testa.
Gli feci alzare la testa e mi persi nei suoi occhi che erano perfetti e dissi
“E’ stato il giorno migliore di tutta la mia vita, ti basta come risposta o devo continuare?” dissi sorridendo, notai di nuovo quella splendida luce nei suoi occhi dannatamente perfetti
“Mmh, guarda che se continui non mi dispiace mica eh!” disse lui scherzando ed io scoppiai in una risata e dopo lui mi chiese cosa ha significato per me essere la sua One Less Lonely Girl quella sera. La sua domanda mi spiazzò. Come facevo a spiegargli cosa avevo provato?!?
“Bhè, io..” feci un respiro profondo ed iniziai a parlare, infondo era il mio idolo, la persona di cui mi fidavo di più
“Io ho provato un mix di emozioni incredibili. Prima di salire sul quel palco ero nervosa, incredula e ansiosa. Poi sei arrivato tu a tranquillizzarmi ed io mi sono estraniata dal mondo, c’eravamo solo io e te. E’ stato qualcosa di magico. Ero e sono felicissima, emozionata. Ho aspettato per tre anni un sì dei miei genitori per venire ad un tuo concerto e quando hanno acconsentito sono stata la ragazza più felice della Terra, mi sarebbe bastato vederti in concerto come tutte le altre hanno fatto questa sera, ma poi Allison è venuta verso di me e mi ha fatto quella domanda, mi ha detto le parole che ogni Belieber vorrebbe sentirsi dire. Vuoi essere la One Less Lonely Girl di Justin? Quelle parole risuonano ancora dentro la mia testa. Non potevo e non posso crederci, tu sei qui davanti a me. Non sei più solo un poster, probabilmente io sarò ancora una delle tante, ma questo non fa niente. Mi basta sapere che abbiamo vissuto il nostro momento.”
Quelle parole uscirono dalla mia bocca in un modo così spontaneo, mentre parlavo una lacrima rigò il mio viso e Justin me l’asciugò. Lui non replicò rimase lì immobile a fissarmi.
“Justin, Justin” lo chiamai “Ho detto qualcosa di sbagliato?” gli chiesi preoccupata
“No, hai detto delle parole fottutamente perfette. Nessuna ragazza mi aveva mai detto queste parole. Tu non sei una delle tante, ogni mia Belieber per me è speciale. Io vi amo tutte e so che voi mi amate.” Disse lui con un sorriso spiaccicato sul volto
“Si, hai ragione.. Tu sei il mio idolo e ti amo, e come me lo fanno milioni di persone.” Replicai. Lui si limitò ad abbracciarmi, fu un abbraccio affettuoso come non ne avevo mai dati. Si staccò e mi chiese
“Ti andrebbe di conoscere la crew?”
“Oh mio Dio, certo che si!” esclamai felice. Così mi presentò a tutti. E tutti furono estremamente gentili con me.
“Ed ora voglio presentarti una delle persone più importanti della mia vita” esclamò.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi. Allora!? Cosa ne pensate?! Vi sta piacendo la mia storia?! Per favore fatemi sapere, recensite. Vi chiedo solo questo.
Bacii:*
Mary

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Capitolo 3
*** Tu sei il mio Justin ed io la tua Belieber ***


Chapter 3. Tu sei il mio Justin ed io la tua Belieber


Aprì la porta di una delle tante stanze presenti in quel backstage – era più grande di casa mia quel posto – mi fece entrare per prima e mi ritrovai davanti uno di quei sorrisi che riescono a toglierti il fiato. Era lei, la persona più importante della sua vita. Era così bella, così naturale. Non riuscivo a trovarle un difetto. Rimasi immobile ad osservarla per diversi secondi e, vista la situazione, Justin iniziò a parlare
“Mamma lei è …” mi guardò in imbarazzo, non riusciva ancora a ricordare il mio nome ma non era un problema.
“Angie, cioè Angel però tutti mi chiamano Angie.” le sorrisi e lei ricambiò
“Molto piacere, io sono Pattie, la mamma di Justin” disse molto dolcemente “Signora lei è così bella, le foto non le rendono giustizia!” dissi cercando di farle capire ciò che pensavo sul suo conto.
“Oh no no, non ci siamo. Chiamami Pattie e dammi del tu ti prego!” esclamò. Le sorrisi e tutto ciò che riuscii a dire fu “Okay, Pattie!” ed una risatina generale echeggiò nella stanza.
Justin le spiegò che questa sera ero stata la sua One Less Lonely Girl e aggiunse anche che non aveva mai visto una ragazza così emozionata nell’incontrarlo. Quando disse quelle parole rimasi stupita. Insomma, mi sembrava di essermi “contenuta” evidentemente non è stato così. Iniziò a prendermi in giro divertito
“Dovevi vederti, tremavi come una foglia” e rise
“Ma io aspettavo quel momento da tre anni!” dissi io fingendo di essermi appena offesa
“T-ti sei offesa? Scusa, stavo solo..” replicò mortificato. Scoppiai in una sonora risata e lui mi guardava sollevato.
“Te l’ho fatta Bieber!” era incredibile con quanta serenità e sicurezza io riuscissi a scherzare con lui, non mi era mai successo prima e non avrei mai creduto che la prima persona capace di farmi ridere in quel modo sarebbe stata proprio lui, il mio idolo.
“Ah allora vuoi la guerra Belieber?!” quando pronunciò quella parola il mio cuore perse dei battiti. Non so il perché. Forse perché era davvero quello che eravamo, lui il "mio" Justin ed io la "sua" Belieber o forse perchè detto da lui suonava maledettamente bene. In ogni caso lui iniziò a farmi il solletico, quello si che fu un colpo basso.
Iniziai a ridere come non mai e lui ne era divertito
“Okay, okay, okay. Tregua per favore non ce la faccio più!” urlai io ormai esausta per le troppe risate. Lui si arrese e tolse le mani dalla mia pancia, ed iniziai a guardare più a fondo in quegli occhi che avevo sognato tante volte, che avevo visto solo in fotografia. Mi persi in quegli occhi, avevano quel color miele che ti catturava in un modo surreale. Riuscii a staccarmi da quei diamanti e abbassai lo sguardo. Lui interruppe il silenzio dicendo che aveva trovato uno dei miei punti deboli
“Hai ragione Bieber, ne hai trovato solo uno!” gli dissi stuzzicandolo
“Ah e allora dimmelo tu un altro punto debole di una ragazza come te!”
“I tuoi occhi” pensai tra me e me, ma non pronunciai quelle parole. Decisi di lasciarlo sulle spine “Bhè scoprili tu!”
“Mmh è una sfida?!” disse lui con un sorrisetto stampato sul viso
“Forse!” mi limitai a dire
“Io accetto sempre una sfida” disse lui iniziando a ridere ed io lo seguii.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazze. Che ne dite? Stiamo quasi per entrare nel vivo della storia ma io vorrei delle recensioni. Fino ad ora ne ho ricevuta solo una, dai su per favore. Ditemi cosa ne pensate, è importante.
Baci

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Capitolo 4
*** I'll send you a message ***


Chapter 4. I'll send you a message


Continuammo così, a scherzare con una complicità che non avevo mai trovato con nessun’altro. Lui mi faceva sentire bene, gli stavo mostrando quei sorrisi che, per la prima volta, erano veri. Con mi sentivo più vera, più me stessa.
Stavamo camminando nel backstage quando ormai intravidi da una finestra dei raggi di sole, era impossibile. Il concerto era finito all’incirca a mezzanotte ed era già l’alba?! I miei genitori mi avrebbero ammazzata, questo è sicuro.
“Oh no, che ore sono?” chiesi lasciando intravedere un velo di preoccupazione sul mio volto
“Mmh.. Le sei del mattino” disse lui meravigliato.
Non era possibile, o il suo orologio aveva bisogno di essere regolato oppure avevo passato sei ore a ridere e a scherzare con il mio idolo.
Decisi di non fare altre domande e di andare a casa, sarebbe stata la decisione migliore, non potevo tardare ancora di più.
“Justin io devo andare. I miei genitori saranno preoccupati, avevo detto loro che massimo per l’una sarei stata a casa e sono le sei!” dissi evidentemente dispiaciuta di doverlo lasciare
“Oh si, hai ragione. Promettimi solo che ci rivedremo!” disse lui
“Oh mamma, certo. Ci rivedremo presto, magari al prossimo concerto che farai qui riuscirò a prendere un altro biglietto, chissà” aggiunsi
“No, ho intenzione di vederti molto prima. Ho bisogno di vederti, sono stato troppo bene. Senti perché non mi lasci il tuo numero?”
“V-vuoi davvero il mio numero?” dissi io incredula, una super star di fama mondiale che poteva avere tutte le ragazze su questo mondo aveva chiesto il numero di telefono a me, impossibile
“Certo che si, cioè se per te non è un problema!”
“No non è un problema anzi. Ma non hai paura?! Insomma io potrei dare il tuo numero a chiunque!” dissi con aria di sfida, mi piaceva comportarmi così.
“So che non lo faresti mai!” disse lui
“Sicuro Bieber?”
“Più che sicuro!” ed aveva ragione, non avrei mai dato il suo numero a nessuno, non avrei mai fatto una cosa del genere. Gli sorrisi e gli diedi il mio numero.
“Ti manderò un messaggio così memorizzerai il numero!” disse con un sorriso che faceva invidia agli angeli
“Okaay, hai scritto bene il nome?!” dissi convinta che avrebbe sbagliato a farlo
“Certo, A-N-G-I-E..” era giusto, ne rimasi un po’ meravigliata.
Così a malincuore ci dovemmo salutare, mi salutò con un lieve bacio sulla guancia, uno di quelli con il “muah” finale, il bacio più bello che io avessi mai ricevuto. Questa era la cosa strana, lui in ogni cosa che faceva riusciva sempre ad essere superiore degli altri e questa dote gli permetteva di fare ogni cosa in modo perfetto. Lui era perfetta, almeno per me.
Gli feci un ultimo sorriso e me ne andai di corsa immaginando le urla dei miei genitori al mio rientro a casa. Uscì da quell’arena cercando un taxi ma era un posto abbastanza isolato ed il mio telefono si era spento, maledetta batteria. “Bene, dovrò farmi tre chilometri a piedi!” pensai tra me e me. Mi guardai un’ultima volta intorno ma niente, così iniziai a camminare. Dopo circa dieci minuti sentii una macchina seguirmi, mi girai varie volte ma non riuscivo a vedere il conducente, andava lenta. Ero sicura, qualcuno mi stava seguendo. Iniziai ad avere paura, ero sola, infreddolita e stanca, perfetto direi!
Ad un certo punto quella macchina si avvicinò, i vetri erano oscurati e non vedevo niente. Non sapevo cosa fare.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi, non ho ancora capito se questa storia vi piace o meno perciò forza fatevi avanti, datemi qualche consiglio. Sono pronta ad ascoltare tutti voi. Chi potrebbe essere l'uomo o la donna al volante di quell'auto? Un bacio.

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Capitolo 5
*** Ritornare alla realtà ***


Chapter 5. Ritornare alla realtà


Okay quella macchina voleva qualcosa da me, ma non capivo cosa. Mi fermai per vedere cosa il conducente volesse da me, si aprì il finestrino e tirai un sospiro di sollievo
“Ziaa!” urlai con un sorriso a trentadue denti. Ero contenta di vederla, ma ero ancora più contenta di sapere che in quella macchina c’era lei.
“Angie” disse lei contraccambiando il sorriso “Ma cosa ci fai qui alle sei di mattina da sola?” domandò.
“Ehm, zia sono andata al concerto di Justin ricordi?” dissi io
“Si, ricordo. Ma i concerti non durano fino alle sei del mattino!”
“Lo so, ma mi hanno scelta come One Less Lonely Girl, la ragazza che deve salire sul palco con Justin, e sono rimasta a parlare con lui fino a mezz’ora fa.” Spiegai.
“Che cosa?” disse sorpresa “Dai Sali, voglio sapere tutto!” salii in quella macchina ed ebbi il mio primo interrogatorio, ce ne sarebbero stati altri centomila da parte di tutta la mia famiglia. Mi fece avvisare mamma che come potevo immaginare era furiosa, ma gli accennai qual cosa sull’accaduto e le dissi che mi sarei fermata da zia.
“Angie tutto accade per un motivo e fidati succederà qualcosa tra voi!” mi vennero i brividi, quest’idea non mi aveva neanche lontanamente sfiorato. Insomma lui era un cantante di fama mondiale ed io ero.. Bhè io ero solamente io.
“Maddai zia, non dire sciocchezze, non mi manderà nessun messaggio e lo rivedrò solo ad un altro concerto.” Dissi sicura di tutto ciò
“Vedremo.” Disse
Andai a casa sua e la prima cosa che feci fu chiedere a zia se avesse un carica batteria che andasse bene anche per il mio telefono
“Controlla se il mio va bene.” Fui sollevata nel vedere che lo spinotto entrò nel telefono senza alcun problema. “Okay sto avendo troppa fortuna in queste ore” pensai. Il telefono si illuminò così lo accesi e come avevo previsto c’erano 29 chiamate perse da mamma e 14 da papà “Si sono controllati” pensai.
“Zia quando mi porterai a casa?” dissi, avevo bisogno urgentemente di una doccia.
“Oh tra massimo mezz’ora tesoro. Non dimenticare che domani hai scuola” in quel momento ricordai di essere tornata alla realtà, e questo non mi piaceva. Dovevo tornare in quella scuola, sentirmi una nullità, ascoltare le lezioni di quelli che venivano definiti professori, sentirmi una nullità, far finta di pranzare, sentirmi una nullità, tornare a casa, mostrare un falso sorriso ai miei genitori per poi chiudermi in camera e ritrovarmi le canzoni dell’unica persona che riusciva a capirmi: Justin. E ripetere tutto ciò fino al dieci giugno.
“Già, non ricordarmelo per favore.”
“Ma come? Quelli del Liceo sono stati gli anni più belli della mia vita” appunto della tua vita, pensai.
“Le persone sono differenti, zia!” lei mi guardò con un’espressione interrogativa ma decisi di non darle ulteriori spiegazioni, ero stanca. Lo sguardo mi cadde sul display del telefonino che si era appena illuminato “Chi rompe le palle ora?” dissi ma zia non ci fece caso e continuò a fare non so cosa. Mi avvicinai all’apparecchio e notai che il numero non lo conoscevo

Belieber, ti manco?

Questo recitava quell’sms. Forse poteva essere Justin ma quell’idea la scacciai subito, era impossibile. Così risposi con un semplice

Chi sei?

La risposta arrivò dopo pochi secondi

Chi vorresti che fossi?

La situazione stava cominciando ad infastidirmi ma allo stesso tempo mi incuriosiva sapere chi stava pensando a me in quei momenti

Il ragazzo che mi ha salvata.


*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi, scusate tanto per la lunghezza e per la lunghezza di questi capitoli. So che non sono il massimo e mi dispiace, ma fatemi sapere cosa ne pensate. Vi chiedo solo di recensire, un bacio.

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