Era un giorno come tanti altri. La scuola, gli amici, la famiglia. Nulla che potesse far sospettare quello ce è successo. La sera, dopo cena, accadde. Bonnie si mise alla finestra, a osservare le stelle, come faceva ogni notte. Ma guardò una cosa che avrebbe preferito non vedere mai. Quella sera successe qualcosa che cambiò la sua vita. E io lo sapevo.
Quella notte parve interminabile. Si sentì un urlo e poi il silenzio. Un silenzio che era destinato a rimanere per sempre in quella casa.
Bonnie si risvegliò per terra, con la bocca sporca di sangue, e si rese conto. Aveva perso la coscienza, ecco perchè si sentiva strana. I suoi genitori erano morti, il suo fratellino pure. E la cosa peggiore è che li aveva uccisi lei. Senza saperlo. Bonnie, una dolce ragazzina di tredici anni, era un lupo mannaro. Ma lei non lo sapeva ancora. Il giorno dopo venni a prenderla. Avevo previsto tutto. La portai via, e le spiegai tutto. Era shockata. Ma sembrava il momento giusto per dirglielo:-Bonnie, sei un lupo mannaro. Ma nessuno ti ha mai morso.
 

Bonnie si trovava in una piccola casetta accogliente. C'era uno strano odore, un odore che le piaceva, ma non riusciva a capire cos'era. Si accomodarono sul divano, e finalmente chiarirono le cose.
<< Che è successo? Dov'è la mia famiglia? Perchè sono qui, adesso?>>
<< Una cosa alla volta, Bonnie. Tu sei un lupo, ma non riusciamo a capire perchè.>>
<< Chi non riesce a capire?? Come fai a sapere che sono un lupo, se non lo so neppure io?>>
<< Con calma, e ti spiegerò tutto>>.
Il suo tono di voce era caldo e pacato.
<< Vedi, quando sei nata, eri una bambina come le altre. Ora sei un lupo. Ma la cosa strana è che una persona diventa un lupo mannaro quando viene morsa. Tu, invece, non sei stata morsa. E non riusciamo a capire perchè, ieri sera, vedendo la luna piena, ti sei trasformata>>.
Bonnie non credeva a quello che sentiva.
<< E la mia famiglia? Lo sanno che sono qui?>>
<< Beh... tu hai ucciso la tua famiglia >>
Quelle parole risuonarono nella mente della giovane lupa come un colpo di cannone.
Ci fu un attimo di silenzio, poi la sconosciuta riprese.
<< E quindi, d'ora in poi vivrai con me. Piacere, sono Amy >>.
<< Ma... Come facevi a sapere che ero un lupo mannaro? E alla prossima luna piena, non morirai anche tu?>>

Un mese passò in fretta. Era stato difficile per Bonnie riprendere la sua vita di tutti i giorni, dopo quello che aveva scoperto . Ogni giorno aveva l'ansia di trasformarsi. Il giorno della trasformazione arrivò.
Era sera tardi, era sdraiata su quel piccolo letto comodo su cui dormiva da un mese. Iniziò a sentirsi strana. Nella mente di Bonnie, risuonò un urlo, come quello dell'ultima volta. Nella sua mente, c'era solo il desiderio di uccidere.
Usci dalla stanza, sfondando le pareti. Tra la polvere e le macerie riuscì a intravedere la sagoma di Amy. Subito, ci si buttò sopra. Prese una botta e fu respinta indietro. Provò ancora. L'istinto di uccidere era troppo forte. Bum! Una seconda botta. Riprovò e riprovò ma il risultato era sempre lo stesso.
Ad un certo punto, un lampo di luce le accecò gli occhi. Si risvegliò, e vide Amy davanti a lei.
<< Buongiorno Bonnie.>> disse, come se nulla fosse successo.