Akemi – Giglio

di Sashy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo dolore ***
Capitolo 2: *** Sangue di Mezzanotte ***
Capitolo 3: *** Cambiamenti. ***
Capitolo 4: *** Complicazioni Natalizie [Prima parte] ***
Capitolo 5: *** Complicazioni Natalizie [Seconda Parte] ***
Capitolo 6: *** New Life. ***



Capitolo 1
*** Nuovo dolore ***


"Perchè tu sei come un giglio: puro e candido. Perchè tu sei il mio giglio."

Ricordo ancora il giorno in cui finalmente l'organizzazione venne formata da tredici membri. Finita la riunione, mi incamminai lungo i corridoi del nono piano, già sapendo cosa avrei fatto e come sarebbe andata a finire. Bussai alla porta della camera, ma non mi rispose nessuno, quindi mi permisi di aprire la porta di mia iniziativa. Non mi sorpresi di vedere lui, quella figura che rispecchiava la felicità, guardare attraverso la finestra. I suoi occhi limpidi guardavano tristemente l'orizzonte, ed il vento, a cui sono grato per la scena che mi ha dato, faceva svolazzare i suoi capelli. Sembrava un angelo, visto da lontano. Quella volta fu la prima che lo vidi così triste. Ma la cosa ancora peggiore, è che avevo il presentimento del perchè.
«Cos'è che ti turba?» chiesi.
Continuò a guardare con aria assente fuori dalla finestra.
«Oggi sono arrivati due nuovi membri, Larxene e Roxas.» mi disse.
«Sì, lo so. Roxas sembra attirare l'attenzione di tutti.»
«Soprattutto quella di Axel.»
Bingo. Lo sapevo che voleva arrivare a questo punto.
«Basta con questa attrazione per Axel. Ricorda che noi non abbiamo un cuore.» Risposi.
«Sì, invece. Anche se ci sembra di no. E io amo Axel.»
No, non è vero. I Nobody non hanno un cuore. In quel momento io ringraziai il Signore di non averne uno, perchè in quell'istante, si sarebbe sicuramente spezzato.
«Demyx, io...»
«Per favore, Zexion, vai via. Ti sono grato di esserti preoccupato per me, ma voglio restare solo.»
Senza replicare, me ne andai. Era tardi e dovevo occuparmi della libreria del castello.

*

Entrò Larxene in libreria, a riportare un libro che aveva preso dieci minuti prima.
«Troppe parole.» mi disse con un tono acido.
«Un libro, Larxene, è formato solo da parole»
«Appunto. Non è uno spreco di tempo? Leggere un ammasso di parole invece che impegnarsi per avere un cuore. L'organizzazione si da' poco da fare.»
«Puoi avere ragione, difatti ci mettiamo anche a leggere libri. Ora, se sei qui solo per lamentarti, sei pregata di andartene. Ricorda che ho il potere dell'illusione.»
Larxene stava per darmi un colpo di tuono quando la fermò Demyx con una mano.
«Ehi, ehi, cos'è questa agitazione?Su con la vita!»
Larxene si liberò e se ne andò, pensando che Demyx fosse proprio un idiota. In effetti anche io lo pensavo, a volte.
Demyx mi guardò con aria felice.
«Scusa per prima. Ero un po' giù.»
«Tutto a posto.»
«Zexion..tu cosa pensi dell'amore?»
``Che con te sarebbe una cosa meravigliosa´´ pensai. Ma io, come carattere, non dico mai quel che penso, quindi risposi in tutt'altro modo.
«Penso che sia solo uno dei tanti sentimenti che noi Nobody non possiamo provare. Quel che so è che l'amore porta gioia ma anche dolore. Spero di non dover mai provare un sentimento simile.»
Demyx mi guardò strano, come se quello che avevo detto gli avesse fatto male. Ma non credo si fosse stupito. Dietro la mia vera faccia nascosta, si vede solo una maschera di intelligenza ed insensibilità. A volte mi chiedevo perchè mi comportavo sempre così.

*

Passarono tre giorni dall'arrivo di Roxas e Larxene. Ormai si vedeva lontano un miglio che Axel aveva preso una bella "cotta" per Roxas. Ogni giorno vidi Demyx piangere e suonare, con tristezza, in giardino.
Una notte d'inverno, vidi Demyx congelarsi mentre suonava in giardino. Ho sempre saputo che quella melodia la dedicava ad Axel...ormai dedicava tutto a lui. Notai che stava rientrando, e mi misi ad inseguirlo fino in camera. Lui però si fermò all'ottavo piano, a notare Axel che guardava il vuoto attraverso la finestra. Sono sicuro che stava provando la stessa cosa che provai io tre giorni prima. Si rivoltò indietro, per ritornare in camera sua (immaginai), però la voce di Axel lo fermò.
«Demyx!»
Demyx si girò a guardarlo. Rimase un minuto incantato.
«c-ciao. Cosa ci fai ancora sveglio?» Gli disse.
«Non riesco a dormire. E tu ? hai già finito di suonare?»
«Già, faceva troppo freddo : non sentivo più le dita»
«Immagino»
All'improvviso, arrivò Roxas dalle scale. Mi chiesi da dove diavolo era spuntato. Demyx li salutò e se ne andò in camera sua. Io lo inseguii. In un momento, ho pensato di dover aprire la porta, ma le parole che Demyx mormorò fra sè e sè mi fermarono.
«Perché ? Perché diamine ha scelto Roxas che di lui non ne vuole proprio sapere …perché sorridi così dolcemente solo a lui?... perchè sento questa dannata sensazione di dolore e questa voglia di stare con te ? Perché ogni volta che ti vedo con lui stò male?.... perché…?…Axel…»
Quelle parole bruciarono dentro di me come se avessi avuto dentro un enorme fuoco.
Mi limitai ad andarmene in camera mia ed a stendermi sul letto. Quando vidi il mio cuscino bagnato di goccie, mi accorsi che stavo piangendo.



Che ve ne pare? <3 Ah, io mi sono ispirata ad una fic akudemy di una mia amica. Le scene akudemy (quella della terza parte) che avete letto o che leggerete sono opera della fic di una mia amica. Praticamente, ho unito la mia fic alla sua. Tutte le cose di Zexy sono opera mia. Lasciate dei commenti sinceri ^O^ E so che ce ne saranno tanti che diranno che, a parte le scene akudemy, fa schifo XD
Ps. Avvisatemi se ho fatto qualche errore grammaticale. x3

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Capitolo 2
*** Sangue di Mezzanotte ***


La mattina mi svegliai presto, sentendo a distanza Demyx che suonava come un pazzo. Mi ritenni fortunato di aver avuto la camera con la finestra verso il giardino. Mi alzai di scatto, la testa mi esplodeva e stavo per rimettermi a letto, ma decisi di uscire in giardino a fermare Demyx, prima che svegliasse tutto il castello. Il mio aiuto non servì: Appena aprii la porta, lui smise di suonare e si mise a guardare il cielo. Poi ricominciò a suonare, più dolcemente. Notai che poco più distante c'era Axel che stava fissando Demyx..credo stesse ascoltando la musica. Demyx suonò gli ultimi accordi, poi ricominciò a restare in silenzio. Axel applaudì.
«Davvero bella» Disse.
Demyx lo guardò stupito ed incantato.
«Che c’è ? un heartless ti ha mangiato la lingua? Di solito l’hai piuttosto lunga»
«N-no … è … è che non mi aspettavo .. che..»
«Pensavi che non ci fosse nessuno ?»
«…Già...ma…tu che ci fai qui?»
«Nulla di che … volevo fare un giro poi ti ho sentito suonare e sono venuto qui a sentirti … davvero una bella canzone...A che pensi mentre la suoni?»
«A nulla in particolare»
Non è vero. Avrei giurato il cuore che non ho che stava pensando ad Axel.
D'improvviso arrivò Roxas...Axel andò contro di lui e finì per ignorare completamente Demyx, che, a proposito, senza farsi notare si allontanò da loro e rientrò nel castello. Fu allora che si accorse che io ero dietro la porta.
«Zexion? Che ci fai qui?»
«Ho visto tutto, da prima che arrivasse Axel. Mi spiace.»
«E di che? Tu non c'entri nulla..tu..non..» Demyx non riuscì a ripetere la frase, si mise a piangere, cadendo per terra.
Io lo guardai, pensando sia come un Nobody possa piangere così, come se avesse sentimenti, sia perchè la giornata stava andando storta per tutti e due, perchè eravamo ignorati, anche se fra di noi, dalle persone che amavamo.
«Zexion..posso parlarti?»
«Dimmi.»
«Devo dirti che è successo stamattina prima della storia in giardino..ma..non qui, da un'altra parte.»
Lo portai in camera mia per sentire la storia che aveva da raccontarmi.
«Forza, sfogati pure, come se un Nobody potesse.»
«Ecco..stamattina, quando mi sono svegliato, sono salito al tredicesimo piano e ho visto Roxas guardare la finestra. Sono entrato in camera e ho parlato con lui..» Demyx sembrava raccontare una storia drammata.
«Cosa vi siete detti?»
«Gli ho chiesto se stava con Axel, con un tono di gelosia. Lui mi chiese cosa m'importava, e io ho dovuto fare l'indifferente e andarmene. Stupido ragazzino. Cosa può saperne lui?! E' odioso. Axel non se lo merita nemmeno.»
«Io credo che questa tua ultima affermazione sia basata solo sul fatto che tu sei innammorato di Axel, cosa che per me è impossibile, tra parentesi.»
«Perchè pensi che sia solo per il mio amore?»
«Lo penso per esperienza, Demyx. E se ti interessa, un'esperienza che sto provando in questi giorni.»
Demyx mi guardò strano. Non mi fece domande, ma gli scappò qualcosa da dire.
«Allora anche tu pensi di provare sentimenti...»Mi sorrise.«Perchè allora non provi a pensare di avere un cuore? La vita così ti sembrerà più bella.»
Il suo sorriso mi sembrò la cosa più bella che avessi mai visto. Demyx notò che lo stavo fissando incantato.
«Ho detto qualcosa di sbagliato?»
D'improvviso chiusi gli occhi e non pensai più a nulla. Dopo pochi secondi, mi accorsi di aver baciato Demyx.

...

Appena aprii gli occhi, staccai subito le labbra e mi allontanai. Senza accorgermene avevo fatto la più grande stupidata della mia vita. Demyx rimase immobile per qualche secondo, poi sia alzò.
«D..dove vai?»Chesi.
«Ah..io..credo che starò un po' in camera mia.» E se ne andò.
Sbattei la testa per dieci minuti contro il muro, poi decisi di non pensarci e di fare una camminata per il castello. In fondo, mi ero solo un po' "sfogato"...poi avrei inventato sicuramente qualche scusa.
Intanto, camminando per i piani, andai nel saole (il piano terra), notanto un grande albero di Natale e tante decorazioni che Xaldin, Marluxia e Larxene stavano preparando.
D'un tratto mi ricordai una cosa importante.
«Ma certo, come ho potuto dimenticarlo?»Mi dissi«Fra due Giorni è Natale.»

*

«Fra due giorni è Natale»
«Oddio, Zexion, non dirmi che te ne eri dimenticato» Mi disse Xaldin.
«Ehm...no, nono. Per niente. Piuttosto, quell'albero secondo me va meglio un po' più a destra.» E me ne corsi via.
Arrivava il Natale, è vero. Demyx mi diceva sempre che entro Natale voleva finire la canzone per Axel, ma non mi ha mai detto che l'aveva finita.
Salii al nono piano.
«Demyx, la canzone di Natale per Axel...»
«L'ho finita. Tu, piuttosto, che hai intenzione di fare per Natale?»
«Demyx...?»Demyx aveva pronunciato quelle parole in modo brusco, come se mi avesse voluto dire "spero proprio che tu ti leva dalle palle, quel giorno.".
«Non lo so»Risposi. Volevo stare con lui, ma forse non era il giorno più adatto.
«Io vorrei che tenessi occupato Roxas mentre io canto la canzone per Axel in giardino.» Mi disse, senza neanche guardarmi.
«Va bene.» Risposi, andandomene dalla camera senza salutare. Però mi accorsi che lui uscì dalla sua camera dal retro (sì, ha una porta in più). Il modo in cui si era comportato mi ferì moltissimo. Dovevano ancora passare due giorni a Natale e io già volevo che passasse.
«Numero VI!» Xemnas interruppe la mia corsa verso il Sesto piano.
«Cosa c'è, superiore?»
«Vorrei avvisarti che stasera ci sarà una riunione.»
«Va bene, grazie e arrivederci.» Me ne andai senza guardarlo.
«Cosa è successo con Demyx, Zexion?» Mi replicò.
Lo guardai spaventato. Come faceva ad immaginare anche solo minimamente addirittura che lo frequentavo?
«Ci parli troppo spesso, ho capito i tuoi sentimenti» Mi rispose, come se avesse letto i pensieri dalla mia faccia.
«Noi non abbiamo un cuore, signore.»
«Certo, ma non è il cuore a far provare i sentimenti, è l'anima. Il cuore ci permette solo di approfondirli.»
Non ci avrei mai giurato. Quelle parole mi sconvolsero.
«Zexion»Continuò«Cosa provi per Demyx?»
Sapevo che voleva che io confessassi tutto, davanti a qualcuno, ma non capivo perchè. Di solito, il superiore non pensa agli affari degli altri, anzi, non se ne frega proprio. Ma mi prese proprio nel momento in cui avevo bisogno di sfogo.
«Io Lo Amo.»Mi uscì la frase come se fosse stata rinchiusa da tempo dalla cella delle labbra.
Xemnas fece una faccia soddisfatta. Lui vuole sempre raggiungere i suoi obbiettivi. Ma che obbiettivi aveva in mente?
«Non sapevo i tuoi sentimenti. Ora li so, ma sappi che soffrirai, tanto. Fossi in te non andrei a vedere cosa fa nel salone. Ora so che sei incuriosito, ma fossi in te proprio non lo farei.» Mi disse.
Non gli diedi minimamente retta, me ne scappai in salone. La prima cosa che vidi fu Roxas, a bocca aperta guardare dritto. Poi vidi Axel e Demyx...a bocche siggillate, sotto a un vischio.
D'imporvviso avevo voglia di sparire per sempre, passare alla prossima vita e dimenticare tutto. Tutto. Quello che stavo vedendo era uno dei miei più grandi incubi.
Axel si allontanò velocemente, guardando Roxas, stupito. Roxas se ne andò di corsa e Axel lo inseguì.
Intanto, Demyx si avvicinò verso di me: «Hai visto, hai visto? Per caso siamo capitati sotto un vischio e ci siamo dovuti baciare!»
«Sono felice per te.» Risposi mentendo.
«Per te i Nobody non possono essere felici.»
«Xemnas mi ha fatto ricredere. Mi ha detto che il cuore permette solo di approfondire i sentimenti, ma essi si provano con l'anima, che noi abbiamo.»
«Ah, è Xemnas la persona che ami? Sei geloso di Saix?»
Silenzio.
Mi venì voglia di picchiarlo. Fu come se io fossi legato dal dolore e la rabbia. Lui, non riusciva a capire niente. Lui, ha osato fare quella faccia dopo il bacio. Ma in fondo aveva ragione, che ne poteva capire.
«Sì, è Xemnas.»
Mi uscirono quelle parole dalla bocca. Mi stupii persino io.
«Capisco...Beh, io me ne vado.»
Se ne andò saltellando. Nemmeno una minima reazione?Niente di niente?Contavo così poco per lui?
«Non so dire, secondo me c'è rimasto ferito.»
Mi venne un colpo a vedere Xemnas dietro di me.
«Se vuoi il mio aiuto per vedere le reazioni di Demyx, per me va bene. Ma dirò tutto a Saix, non voglio litigare con lui.»
«Grazie.»
Me ne scappai in camera mia. Ero accecato dalla rabbia, dal dolore, di amare così tanto una persona e non essere nemmeno qualcosa per lui. Volevo sparie, sparire, sparire!

Non bastava, non bastava per esprimere il dolore per lui.
Non basterà mai. Il mio polso sanguinante di tagli, ne voleva ancora, quella Mezzanotte di vigilia.




Che ve ne pare? XD qui della fic della mia amica c'è solo l'inizio, la scena fra di loro, il bacio nel vischio non è compreso. Ringrazio ancora la mia mica lady blackmoon per avermi dato il permesso per unire le storie ^^
Non so se il prossimo capitolo lo farò domani o dopodomani, ma state certi che sarà fra pochissimo XD alla prossima!
Ps. scrivete tanti commenti uçu sono l'unica mia forza per andare avanti.
P.P.S. Scusate se ho fatto qualche errore grammaticale, ma ho scritto a tempo di record.
P.P.P.S. Scusate anche se è più corta della prima XD

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Capitolo 3
*** Cambiamenti. ***


Demyx. Axel. Insieme.
Loro?
No, non è possibile.
Demyx. Axel.
Abbracciati.
Loro? Perchè?
E Roxas?
Demyx. Axel. Demyx. Axel. Demyx. Axel...
No.
No.
Basta.
Basta!


«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!! ZEXION! ZEXION! ODDIO!
VENITE TUTTI QUI...ZEXION STA SANGUINANDO!»


«Zexion. Zexion!»
Aprii gli occhi e vidi Demyx. La testa mi stava scoppiando.
«Uh...ah...che...che è successo?Che ci faccio sul mio letto..? P..perchè sono bendato su tutte le braccia? E che ci fai tu qui?»
«Larxene stamattina si è accorta che tu eri per terra, qui, nella tua camera, e stavi sanguinando. Abbiamo mandato i soccorsi e ti abbiamo bendato le braccia. Cosa ti è saltato in mente?! Potevi anche morire.»
«Scusami..ero in preda alla depressione e alla fine mi sono tagliato su tutte le parti delle braccia.»
Demyx si avvicinò costantemente al mio viso. Per un attimo avrei voluto sprofondare. O scappare. In ogni caso, era meglio che restare immobili ad aspettare che cosa lui facesse.
Ma non fece nulla di strano. Non per lui. Poggiò la sua fronte sulla mia. Io sembravo del tutto impassibile e freddo come il ghiaccio, ma dentro di me ero..come dice Axel?Infiammabile?
«Non farmi prendere certi spaventi, io mi preoccupo per te.» Quelle parole uscirono proprio dalle sue labbra. Non ci credevo. Mi sentivo felice.
«Mi spiace.»
D'improvviso entrò qualcuno. Axel. Che cazzo voleva quell'imbecille a testa di porcospino?
«Zexion, ho saputo. Come stai?»
«Bene, grazie.» Axel fece un'allegra risata alla mia risposta.
«Già, vedo. Beh, spero di non aver disturbato qualcosa, arrivederci.» Se ne andò. Perfetto.
Demyx chinò la testa. Era diventato triste all'improvviso.
«E' successo qualcosa?» Chiesi
«Zexion» Mormorò «Secondo te si possono amare più persone?Magari anche solo due...»
«Sì.» Demyx mi guardò molto stupito.
«Sembra impossibile, ma è così. Ti faccio un esempio: Un uomo è sposato con sua moglie e ha due figli, o anche più. L'amore, sia per la moglie che per i figli, è uguale e vera. Si può amare, quindi, più di una persona.»
Il mio ragionamento lo lasciò a bocca aperta. Ma almeno dopo sorrise.
«Grazie.» Mi disse «Vogliamo andare in giardino?»
«Sì.»
Uscimmo dalla camera, mano nella mano. Tutto andava benissimo, sembrava che Dio avesse avuto pietà di me, dopo i tagli che m'ero fatto. Scendemmo in salone e ce ne andammo in giardino.
«Fa molto freddo» Dissi.
«E' la vigilia di Natale, è normale che faccia freddo. Ma io ci sono abituato. Ti va di sentire una mia melodia?»
«Quella per Axel?»
Demyx mi guardò per qualche secondo.
«No, un'altra.»
Passai un'ora ad ascoltare la musica di Demyx. Stavolta non di nascosto. Non più. Potevo finalmente amarlo da vicino, senza dolore, senza paura. Fu così che me ne resi conto.
Demyx...mi stava dedicando una melodia.
«Numero VI! Numero IX!»
Sogno finito.
«Cosa c'è?» Chiesi bruscamente.
«La riunione» mi rispose con tono "che fai, il brusco?" «Ieri non l'abbiamo fatta per il tuo "incidente".»

*

Ci sedemmo tutti in quelle sedie. Perchè dovevano essere una sotto e una sopra? Per una questione di superiorità? Ma non eravamo tutti uguali?
«Siamo tutti qui rinuniti» Iniziò Xemnas «Per decidere l'affidazione del Catello dell'Oblio. Chi ne vuole la responsabilità?»
«Io» Rispose Marluxia «Vorrei che iniziaste a fidarmi di me e...»
«Va bene» Rispose Xemnas. Andava molto di fretta «Ma fai attenzione, Sora è molto vicino. La riunione è finita, ora, sloggiate tutti quanti, tranne voi, Zexion e Saix.»
Se ne andarono tutti, guardando me e Saix con un aspetto inquietante.
«Sembra che tu non abbia bisogno di me, Zexion. Si sono sistemate un po' di cose senza che io muovessi un dito.»
«Tu invece, stanotte, le dita le hai mosse eccome» Rispose Saix, guardando le mie braccia.
Mi sentivo parecchio a disagio, in quel momento. Io, Zexion, parlavo con Saix e Xemnas, i più pericolosi dell'organizzazione. Avevo paura di dire qualcosa di sbagliato ed essere eliminato per sempre.
«Zexion, dì qualcosa.»
«Superiore» dissi «Prima Demyx mi ha chiesto se si potevano amare due persone. E' perchè ama anche un altro?»
Xemnas mi guardò stano.
«Forse sì, o forse no. Chissà, forse parlava sia di lui che di qualcun altro.»
«Addirittura?» Chiesi stupito.
Saix mi fece un cenno per dirmi di si.
Xemnas si alzò e se ne andò.
«Stai molto attento, Zexion. Non tutti nell'organizzazione sono fedeli, proteggi Demyx, se tieni a lui.»
Stavo sudando tutto e non riuscivo a parlare. Le parole di Xemnas mi spaventarono a morte.
«Zexion, Zexion!» Demyx mi aveva aspettato fuori.
«Cosa c'è?»
«Cosa ti hanno detto Xemnas e Saix?»
``Vorrei tanto saperlo anche io.´´ «Niente di particolare.»
Me ne andai in camera mia. Ancora non riuscivo a capire cosa voleva dire Xemnas. Non tutti nell'organizzazione sono fedeli, proteggi Demyx, se tieni a lui...che voleva dire? Non è mai successo niente nell'organizzazione, perchè d'improvviso aveva detto così? Dopo un istante, capii tutto.
Demyx..stava rischiando di morire.
Dovevo essere pronto, a qualsiasi costo, per proteggerlo.
D'un tratto bussò la porta.
«Posso?» La voce di Axel mi portava ancora rabbia.
«Entra.»
Axel entrò con una faccia molto strana. Non mi guardò negli occhi, come se non pensasse di esserne degno.
«Cosa c'è, Axel?» Chiesi con una brutta sensazione di ricevere una malcapitata risposta.
Axel non mi degnò nè di parola, ne di sguardo. Si avvicinò a me –che ero seduto sul letto– e si inchinò per terra, a testa bassa. Se qualcuno avesse visto la scena, avrebbero scambiato Axel per un servitore del suo padrone, che sarei io.
Alzò la testa e mi guardò negli occhi. Aveva un'espressione dolce, dolce per tristezza.
«Ti devo parlare.»
Sentii "l'anima" sobbalzare.
«Si?»
«Zexion, io...»
«ZEXION!» Xemnas interruppe tutto «C'è una rissa giù.»
«Gli sfidanti?» Chiese Axel.
Xemnas mi guardò male.
«Demyx e Marluxia.»
Corsi giù. Demyx. Demyx era nei guai.
Arrivai in salone. In effetti Demyx e Marluxia sTavano lottando. Marluxia era molto forse, ma fortunatamente Demyx stava riuscendo a tenere testa. Non male davvero.
«ADESSO BASTA CON QUESTA STORIA!» Ah, fu Axel a dirlo.
Entrambi smisero per paura. Se Axel li avrebbe dovuti fermare con le cattive, sarebbero stati guai. Axel era praticamente invincibile.
Demyx non diede proprio retta ad Axel. Non lo guardò nemmeno, si diresse direttamente verso di me. Vidi Axel abbassare la testa. Si vedeva che gli faceva male quel gesto. «Zexion, ti va di fare un giro con me? Vorrei farti vedere una cosa» Mi disse Demyx.
«Un attimo.» Mi diressi verso Axel, che mi guardò stupito. Mi avvicinai e gli bisbigliai una cosa.
«Brucia, eh?»
Axel strinse i pugni.
«Ti capisco.» Risposi. Poi me ne andai da Demyx, che mi prese per mano e mi portò in giardino. Però andammo un po' oltre.
«Dove stiamo andando, Demyx? Se ci perdiamo...»
«Non preoccuparti!Non ci perdiamo»
Ci trovammo davanti ad una grotta.
«Ma che...»
«Entra, dai!»
Poi sorpassammo tutta la grotta, come una galleria, e quando uscimmo vidi forse la cosa più bella che abbia mai visto.
«Bello, eh? Sembra il paradiso.»
Era un prato. Un prato di gigli. Avete presete quei campi di fiore che sembrano venuti dal ceielo? Questo era un campo come quelli.
Il ventosvolazzava fra i miei capelli. Era aria limpida e pura. Attorno a me c'erano la persona che amo, il paradiso ed un cielo limpidamente azzuro. Sì, credo che quello fu il giorno più bello della mia vita.
«Qui ci vengo tutti i giorni. Marluxia mi scoprì e volle il prato come sua proprietà, ma io mi rifiutai di darglielo»
«E' bellissimo.»
Senza che me ne accorsi, Demyx mi guardò per un po', stupito. Beh, che ci potevo fare? Lui era capace di farmi dire quello che pensavo.

Ce ne tornammo nel castello, dove ci stava aspettando Axel.
«Axel!» Nominò Demyx.
«Devo parlare con Zexion»
Demyx se ne andò, lanciandoci un ultimo sguardo.
«Cosa volevi dirmi?»
Axel mi prese le mani «Zexion, io...»
Ebbi un brutto presentimento su cosa volesse dire...
«Io sono disperato.»
«Eh?»
«Vedi, il fatto è che Roxas...Roxas ha un debole per Demyx.»



Vi è piaciuta? XD ormai non so neanche io come farò a continuarla XDDD scriverò molto poco xkè ho da fare. A dopo ^_^

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Capitolo 4
*** Complicazioni Natalizie [Prima parte] ***


Salve ^_^ Vorrei anticiparvi che adesso, in questo capitolo, si vedrà la storia anche dal punto di vista sia di Axel che di Demyx. Che dire? Ogni tanto fa bene cambiare –soprattutto perchè capirete meglio la storia–.Lasciate xommenti e Buon divertimento! Ah, non ci sarà il punto di vista di Roxas, maiH! Lo odio quel ragazzino.

Axel
«Roxas ha un debole per Demyx»
Zexion impallidì all'improvviso. Lo avevo capito, lo avevo capito che amava Demyx. Per questo mi poteva aiutare. L'unico problema era se..se stavo facendo la cosa giusta.
«E quindi?» Ah beh, che idiota.
«Voglio che mi aiuti a fargli cambiare idea. Voglio che si innammori di me.»
«Io non aiuto in questioni di cuore.»
«Ma questo riguarda anche te, no?»
Mi guardò male. Forse non avrei dovuto dirlo. D'altronde, ormai sapevo tutto. Sapevo che Demyx mi amava, sapevo che Zexion amava Demyx, sapevo che l'unico problema ero io. Io. Mi sentivo così in colpa...perchè...nella mia vita non c'era solo Roxas. Per questo Demyx era arrabbiato con me. Amavo non una persona, ma due.
«...Cosa devo fare?»
«Voglio che ci porti nel fischio domani, la notte di Natale. Dopo che ci sarete andati tu e Demyx.»
Zexion si alzò di scatto e si girò.
«Zexion, ma che fai?»
«N..niente! E' che...Xemnas mi ha chiamato! Devo proprio andare.»
Sembrava pazzo e diota. Ma idiota lo era: Pensava che non me ne fossi accorto che era diventato tutto rosso?
«Va bene...Prima di andare, Zexion...Demyx mi ha detto che tu pensi che si possa amare più di una persona.»
«Sì.»
«Grazie. Vedi, il fatto è che io mi sono innammorato di due persone.»
Zexion si stupì.
«Beh, che dire...speriamo che ti vada bene.»
Smisi di fissarlo, e guardai verso il giardino.
«Però penso anche io che il destino abbia sbagliato qualcosa»
Zexion se ne andò perplesso, ancora con quella scusa di Xemnas.

Demyx
Ero chiuso in camera mia, a pensare al dolore e all'angoscia delle parole pronunciate da Axel: Amo anche un altro. Non mi ha voluto dire chi. Io non potevo essere. No. La rabbia mi bresceva sempre di più.
Qualcuno bussò alla porta.
«Disturbo?» Zexion.
«No, entra.»
Zexion mi guardò per qualche secondo: «Axel ama un altro» mi disse.
«Lo so, e per questo il mio rancore crescerà per sempre.»
«C'è un'altra cosa...»
«Cosa?»
«Roxas ha un debole per te.»
D'un tratto mi sentii aggrovigliare lo stomaco. Roxas? Ma non stava con Axel?
«Posso...posso usare la cosa a mio vantaggio?» chiesi, disperato.
«Axel mi ha detto di farlo dimenticare di te..beh..praticamente, li dobbiamo mandare sotto al vischio dopo che ci saremo andati sotto noi.»
Il mio stomaco si aggrovigliò ancora di più. Ma in fondo volevo accettare.
«Va bene.» Zexion mi guardò strano.
«Non ti da' fastidio?»
Tre secondi dopo le miee labbra erano attaccate alle sue. Da quando seppi da Axel che Zexion mi amava, pensai che lui avrebbe potuto aiutarmi a dimenticare Axel.
D'improvviso Zexion mi saltò addosso, come se aspettasse da molto questo momento. Quella notte facemmo l'amore.
Il giorno seguente, mi svegliai solo con Zexion, vestito, sopra di me, che mi guardava.
«Buongiorno» mi disse.
«Buongiorno, Zexion» risposi. Allora capii che non ero ancora pronto a dimenticare Axel.
«Senti Zexion, io..»
«Lo so, lo so, non sai dimenticare Axel. Leggo nel pensiero, io, sai?»
«...bastardo.»
Zexion si mise a ridere.
«Beh, sono felice lo stesso. Io me ne vado, forse vorrai stare un po' da solo..»
«Sì...»
«Ah, Demyx, ma prima ti devo dire una cosa» Si avvicinò a me costantemente

«Tu sei il mio giglio.»
Scappò fuori dalla camera.
Il suo giglio? C'entrava qualcosa col giardino di gili che gli feci vedere il giorno prima?

Zexion
Me ne scappai di corsa per quello che dissi. Mi sembrava di stare in un film. No, un film faceva meno confusione. Sapevo che Demyx non mi amava, ma...mi uscì d'istinto.
«Zexion!» Axel mi raggiunse correndo.
«Si?» D'un tratto la mia anima si bruciò di nuovo.
«Buon Natale.»
«Stai tranquillo, il piano si farà» Ormai avevo capito che voleva solo quello. Mi guardò strano.
«Grazie.»

Fine prima parte
Eh, lo so, è corta, ma per l'appunto è la prima parte. La seconda la volevo scrivere adesso ma la devo ancora moderare. Mi spiace T_T' bye

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Capitolo 5
*** Complicazioni Natalizie [Seconda Parte] ***


Il piano si sarebbe fatto. Ma a che scopo? Mica per forza Roxas avrebbe otuto cambiare idea solo con un bacio, mica io avrei fatto felice Demyx, mica..mica..mica era un imbroglio?

Axel
«No, Zexion, non era un imbroglio.»
Ovviamente mi guardò strano.
«So leggere nei tuoi pensieri» Gli dissi.
«Un po' come me con Demyx?»
«Un po'.»
Gli occhi di Zexion s'illuminarono. Si illuminavano sempre, quando si parlava di Demyx. Avevano un colore splendido. Non so se i miei si abbellivano tanto quanto i suoi, quando parlavo di Roxas.
A proposito di Roxas, notai che venne sempre evitato da Demyx, quel giorno. Probabilmente Zexion gli aveva detto tutto.
Mi ricordo ancora quando venne da me e mi disse che amava Demyx. I suoi capelli erano più dorati del solito e, come a Zexion, gli occhi brillavano come non mai. Conoscevo già la situazione, sia mia, sia di Zexion e Demyx. Per questo mi inginocchiai a Zexion, prima. Non ero degno.

Non ero degno..

Stavo facendo questa riflessione in camera mia, quando entrò Roxas, senza bussare. Notai –ovviamente– che stava piangendo.
«Roxas?»
«D..Demyx..non mi parla neanche»
Mi abbracciò subito. Quando lui era triste, lo ero ache io. I suoi capelli: morbiti. Il suo calore: Intenso. Il Mio amore per lui: Irragiungibile.
No, c'era qualcun altro che poteva raggiungere Roxas. Lo amavo allo stesso modo.
E avrei dovuto eliminare chi mi ostavolava.
Lasciai Roxas e me ne corsi verso il piano numero XI.
«Chi è?» Marluxia aveva una voce da Macho. Peccato che aveva solo quella.
«Sono Axel, Marluxia. Noi due dobbiamo parlare..»
Demyx
Ero senza dubbio nel panico più totale. Roxas cercava in mille modi di provarci con me, Axel che pianificava un modo per mettersi con Roxas, Zexion che mi amava...
«BASTA! IO NON NE POSSO PIU'! IO AMO AXEL! A-X-E-L, GOT IT MEMORIZED?»
Ops.
«Lo so.»
Zexion?
«L'ho sempre saputo. Tranquillizzati, Demyx, io sono etero.»
Stava mentendo?
«Sei sicuro di quel che dici?»
«Con tutti i libri religiosi che ho letto..»
«Essere gay è contro la religione perchè la religione è idiota.»
«Mai quanto te, Demyx. Mai.» Ok, questo mi aveva fatto incazzare sul serio.
«Ma come ti permetti?» Con una bolla d'acqua lo scaraventai contro il muro. Ero completamente impazzito. Per rabbia? Dolore? Amore? Tutti sentimenti. E meno male che i nobody ne potevano sentire solo in parte.
Giuro di non aver mai, ma mai visto Zexion più sorridente. Che cazzo aveva da sorridere?! Lo avevo appena scaraventato contro il muro!
Però d'un tratto lo vidi piangere. Stava piangendo ma allo stesso tempo sorridendo. Lacrime di gioia?
«Sì, Demyx, lacrime di gioia. Sono felice del tuo amore per Axel. Il tuo VERO amore per Axel.»
«No, non è vero. Il vero amore è sempre reciproco.»
«E' il detino che ha fatto un'eccezione a questa regola.»
Cosa?
«Vedi, Demyx, Tutta la nostra vita dipende dal destino. Ma noi Nobody non abbiamo un destino, quindi le cose vanno come capitano. Il tuo amore per Axel è vero, è lui che non capisce. O almeno, non capisce il tuo, di amore. Ma mi sa che i suoi li conosce bene.»
I suoi amori?
«..Tu sai chi è la seconda persona che Axel ama?»
Mi fece un cenno per dire di si
«L'ho sempre saputo, Demyx. Purtroppo. E credo proprio che avrà intenzione di uccidere chi lo potrà ostacolare, anche se avrebbe già Roxas.»
«Stai dicendo che qualcuno quindi è destinato a morire.»
«Non destinato, costretto.»
«Insomma, Zexion! Dimmi chi è! Non chi ama Axel, ma almeno chi lo potrebbe ostacolare!»
Zexion si avvicinò a me, zoppicando.
«Io, Demyx. Io morirò.»
D'un tratto tornai nel mio stato normale. Amavo Axel, sì, ma sapere che il tuo migliore amico è destinato a morire, non è mai una bella cosa. Sentii un dolore al torace.
«Ma non hai appena detto di essere etero?»
«Infatti.»
Se ne andò tranquillamente, come se quella notizia non fosse niente. Forse si era preparato psicologicamente.
Ma chi poteva amare che anche Axel amava? Non c'è nessuna ragazza nell'organizzazione.



Proprio nessuna, Demyx?


Arrivò la sera. Eravamo tutti stramaledettamente vestiti in rosso. A che serviva il camicione rosso?!
Da lontano notai la Axel con tutto il suo splendore. I suoi capelli rossi si abbinvano troppo bene col vestito. Avrei voluto restare lì a fissarlo per sempre.
«Demyx?»
Quel mocciosetto.
«Dimmi, Roxas.» Tanto, evitarlo a che serviva?
«Ti posso parlare?»
Come non detto, forse era meglio se fossi scappato.
Mi portò fuori in giardino e mi invitò a sedermi per terra. Stranamente non era freddo.
«Demyx, il motivo per cui ti parlo..è che..lo so che tutto dipende solo da me. Axel mi ama, tu ami Axel, Zexion ama te..»
«Zexion è etero.»Lo interruppi.
Roxas sorrise d'ingenuità.
«Ma comunque..a me piaci tu, Demyx, non ci posso fare nulla. Quel giorno, quando mi chiedesti se stavo con Axel, mi sono un po' illuso che me lo chiedesti per me.»
«Mi spiace, piccolo.»
Poveretto, in effetti mi faceva un po' pena. Vidi Axel e Zexion vicini al vischio, prondi ad attuare il piano.
«Roxas, ti va di andare sotto al vischio?»
Roxas mi guardò stupido.
«C..cosa?»
Lo trascinai fino a sotto il vischio. Zexion aveva ragione, il destino aveva sbagliato qualcosa. Roxas è il nobody di Sora, di conseguenza dovrebbe amare Naminè.
Lo baciai subito, mentre con la coda dell'occhio guardai le faccie di Zexion ed Axel.
«Non ti illiudere, era solo per farti contento, bye!»
Praticamente me ne scappai, prima di andare incontro ad Axel e Zexion.
«Numero IX» Marluxia?
«Si?»
«Ora, nella sala delle riunioni.»
Cos'altro c'era ancora?

Non c'erano tutti i membri dell'organizzazione, solo qualcuno...occavolo, anche Zexion ed Axel.
«Cari amici fedeli» Iniziò Marluxia «Io mi voglio ribellare all'organizzazione ed, insieme a Larxene, la conquisterò.»
LARXENE! L'UNICA RAGAZZA!
Zexion ed AAxel amavano Larxene?
«E noi che ci guadagniamo?» Disse Xaldin
«Sora come nostro schiavo. Sì, potremmo raggiungere Kingdom Hearts.» Ribbattè..Axel
«Ecco.» Disse Marluxia «C'e posto solo per una persona. Chi si offre volontario?»
Oh no, Se Axel voleva sconfiggere chi poteva ostacolare il suo amore con Larxene..
«Io.»
La voce di Zexion aveva parlato.
Zexion
«Perchè lo hai fatto?»
«Devo proteggere la persona che amo.»
Che ovviamente non era Larxene, come pensava lui.
Io e Demyx stavamo nel giardino di gigli.
«..Buona fortuna, Zexion»
«Grazie, Dem.»
Senza neanche accorgercene, ci stavamo baciando. Solo io per amore.


***







Axel Era ritornato al castello dell'oblio.
Demyx era lì, ad aspettarlo. Sembrava più nero di uno shandows.
«Non ce l'ha fatta..l'ho dovuto uccidere..scusami.»


Le lacrime di Demyx sembrarono una pioggia, Ma neanche quella riuscì a non far appassire i gigli.




Chi crede che sia finita qui...continui a leggere! ^_^ Manca solo un capitolo. Allfa ine della fic, posterò la fiction della mia amica. Lasciate commenti!

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Capitolo 6
*** New Life. ***


«Ienzo! Ienzo!»
Idem stava raggiungendo il suo amico.
«Sei in ritardo»
«Lo so, scusami, ho incontrato Ale!»
Ienzo fece un cenno di gloria. Loro due erano gli unici a ricordare tutto dell'organizzazione, anche nella seconda vita. Si sono organizzati fin dall'inizio di come trovare Ale per Idem, solo per lui.
A Ienzo andava bene così.
Era il suo migliore amico e questo gli bastava. Inoltre, ormai, il destino per loro finalmente poteva esistere. Finalmente tutti sarebbero stati felici e contenti. Beh..Ienzo prima o poi lo sarebbe stato.

Finalmente, il destino li apparteneva
«Quindi..domani vi vedrete»
«Domani, stasera, dopodomani..non lo so! Gli ho detto di poterci vedere tutte le volte che voleva!»
«Un po' esagerata come risposta»
«Ma ne vale la pena»
I due si guardarono sorridendo.
«E tu..non vuoi trovare Larene?»
Giusto, Idem credeva ancora all'eterosessualità di Ienzo.
«Ehm..no, no, lascia stare. Piuttosto, ti va di andare al castello? Ora è in turismo.»
«In turismo? E come mai?»
Ienzo fece un sorriso dolcissimo.






«Dicono che c'è un campo di gigli appassiti...ma che in mezzo ad essi c'è n'è ancora uno che non è morto. Si dice che li si sono baciate due persone.»




Questa è la fine ^_^ è corta, lo so. Questo capitolo, piuttosto, è dedicato alla giornata di oggi...Oggi è il Zemyx Day.
E insieme a questo capitolo, anche un video che non posterò qui XD
Ah, e questa è la fiction della mia amica: http://www.manga.it/fanfic/view.php?c=70653
Lasciate commenti sia a lei che a meH ù_ù

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