Smells Like Teen Spirit

di sarettafly94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: Immagini ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


LOS ANGELES, HELL HOUSE

-Vuoi muovere quel fottuto culo McKagan? Prima arriviamo prima ci diamo dentro-
Axl, come al solito sofisticato, incitava il bassista a muovere il deretano!
Il concerto della sera prima era stato fantastico, avevano intascatato un bel pò di verdoni, quindi come premio avrebbero passato una bella serata al Roxy!
-Arrivo Rose, non scassare i coglioni-
La formale risposta arrivò dritta e chiara ai ragazzi, che si alzarono dal "comodo" divano e si avviarono alla porta!
Duff spuntò in tutta la sua altezza coi capelli cotonati, un vero schianto anche per quei quattro donnaioli dei suoi amici!
-Hey Slash, guidi tu vero? Tanto poi non sarai neanche in grado di reggere un bicchiere-
Slash, ignorando la frecciatina di Izzy, prese posto al volante della loro Mustang decappottabile del 1972 comprata grazie ai concerti e, aspettando che i ragazzi salissero, ingranò la marcia con Axl al suo fianco e si inseri nel traffico serale.

ROXY, SUNSET STRIP

-Claire, Elmer ti ha detto chi suona questa sera?- Claire, indaffarata a riempire un boccale di birra, si girò verso Annie.
-Questa sera ci sono i Motley Crue tesoro, quindi finito il turno ci toccherà farli divertire!-
-Oh Claire, immagino sia terribile per te farti scopare da Tommy vero? Povera piccola.- Annie era consapevole che per l'amica Tommy fosse qualcosa di più che un semplice "cliente".
-Bhè dolcezza, non ho mai detto che per me sia terribile...anzi.- Claire fece l'occhiolino alla collega e, con un vassoio colmo di alcolici, si diresse verso un gruppo di abituali frequentatori del Roxy.
Intanto la porta del locale si spalancò, facendo entrare una ragazza sui 20 anni, capelli neri, occhi di un bel verde brillante, fisico slanciato sul metro e settanta e un piercing all'ombelico che spuntava dal cortissimo top bianco.
La ragazza si avvicinò al bancone dove Annie stava pulendo i residui dell'aperitivo.
-So che cercate una ballerina.- Disse la moretta con fare sfacciato.
Annie abbozzò un sorriso.
-Mi serve un nome piccola, altrimenti come ti presento ad Elmer?-
La ragazza alzò gli occhi al soffitto e svogliatamente rispose:
-Abigail, Abigail Fox!-
-Quindi sei tu la nipote di Tom!- Disse Annie, osservando Abigail.
-E allora? Qualche problema?- Brutto segno, la morettina si stava scaldando, e a quello che aveva sentito dire non conveniva mettersela contro visto che era stata cacciata da un collegio per aver mandato all'ospedale una ragazzina!
Annie si schiari la voce.
-No, nessun problema. Vieni, ti faccio parlare con Elmer!-
Abigail segui la ragazza, creando un varco in mezzo alla folla che fischiava e faceva apprezzamenti sul suo fisico molto poco vestito.

ROXY, UFFICIO DI ELMER
-Quanti anni hai splendore?- Chiese Elmer, un uomo sulla quarantina, ma decisamente attraente.
-18 tesoro, sono maggiorenne e nulla mi vieta di ballare davanti ad un pubblico di arrapati.-
-Sei forte piccola, non ti fai schiacciare vedo, mi piaci. Peccato che non devi piacere solo a me, ma anche agli stronzi la fuori, quindi questa considerala come una serata di prova, balla, fai quello che ti pare, basta che li ecciti! Solo una regola: durante i turni niente droga capito?- Disse Elmer, notando qualche buco contornato di lividi all'interno del braccio destro della giovane!-
-Va bene- Acconsenti Abigail.
-Se ti chiedono di scopare puoi farlo se ti va, e se ti pagano considera i soldi come mance, tieniteli pure. Annie portala da Molly, ti aiuterà a sistemarti, e ricodati di essere "gentile" con i ragazzi che suonano questa sera, hai una bella mercanzia bambina, sapranno sicuramenete apprezzarla.- Con questo Elmer chiuse il discorso, tornando a concentrarsi sui conti e sulla bottiglia di Whisky.

ROXY, CAMERINI DELLE BALLERINE
Abigail stava indossando il costume di scena datole da Molly: pantaloncini aderenti in pelle che lasciavano scoperto gran parte del fondoschiena, una fascia anch'essa in pelle per coprire il suo decoltè, e delle bellissime scarpe in tinta tacco 15, perfette per una visitina al pronto soccorso!
-Accidenti ragazza, vuoi rubarci tutti i clienti? Sei bellissima.- Una biondina, che da quanto aveva capito si chiamava Liv, fece il suo ingresso ancheggiando e complimentandosi con Abigail.
-Oh bambola, ti complimenti con me quando tu sembri Venere in persona.- Beh, se fosse stata un uomo avrebbe fatto una ripassatina con quella bionda davvero bella, però il caso voleva non avesse gli attributi!
-Hey meraviglie, la band sta per iniziare, andiamo a dare spettacolo su quel cazzo di palco.- Disse Sharona, la capogruppo nonchè la più vecchia (si fa per dire visto i suoi 25 anni) delle ballerine del Roxy.
-Vince è mio ragazze, questa è la sera buona!- Molly si riferiva al cantante dei Motley Crue. Era una ragazza bella, di una bellezza naturale, con lunghi capelli castani e occhi nerissimi, impossibile non notarla!
-Buona fortuna zuccherino, sono sicura che su quel palco farai scintille!- L'augurio di Sharona rilassò leggermente Abigail, in fondo avrebbe dovuto strusciarsi su qualche musicista e poi sui clienti!
Nonostante fosse un poco agitata, non era la prima volta che dava spettacolo su un palco, in qualche modo aveva sempre dovuto guadagnare qualche verdone per soddisfare il suo vizio con le droghe e l'alcool!
Tracannando un paio di sorsi di birra che aveva trovato sul tavolo dei trucchi, si fece coraggio e a testa alta fece il suo ingresso sul palco, fiancheggiando una Molly raggiante a cui era stata affidata come compagna di ballo.

ROXY, TAVOLO 21
-Fottutissimo cazzone, ridammi la bottiglia.- Steven rideva, eccome se rideva il bastardo, dopo aver fregato la bottiglia di zio Jack ad Axl.
-Cazzo Steven, rimetti quella bottiglia sul tavolo o giuro che le bacchette della batteria ti finiranno dritte dritte su per il culo.- Con Slash che dava man forte al rosso le cose si mettevano male, soprattutto se a loro si aggiungevano Duff e Izzy che lo guardavano minacciosi!
Steven cosi, si arrese rimettendo la bottiglia sul tavolo, non prima di aver preso una bella sorsata di liquido ambrato!
-Idiota, adesso è quasi finito- Sbuffò Duff vedendo che la bottiglia era ormai vuota.
-Hey Annie, lo zio Jack sta finendo, che dici ce lo porti subito o prima hai bisogno di una bottarella?- Slash, fine come suo solito, ricevette come risposta dalla cameriera un bel dito medio, prima di girarsi e andare al bancone a prendere altro Jack Daniel's.
Arrivata al tavolo la ragazza sorrise e, sedendosi sulle gambe di Izzy disse:
-Questa sera c'è nuova merce ragazzi, è qui come ballerina ma dovreste vederla, è una favola! Io la vedo come Groupie, ma non spetta a me giudicare!-
La  ragazza si alzò facendo un'occhiolino ai suoi stronzi, come bonariamente amava definirli, e tornò a servire i tavoli mentre le luci si abbassavano, segno che la band stava per cominciare, e con loro le quattro ballerine!


Ma Ciao a tutti...arrivo io e mi intrufolo come un insetto a pubblicare questa follia, mi sento un po un'intrusa!
Come la trovate questa ff?? Devo continuare o è meglio che la cestino da principio??
Mi farebbe un'immenso piacere sapere cosa ne pensate, anche perchè è la prima volta che pubblico in questo Fandom! Ringrazio in anticipo chi leggerà...fatemi sapere, un bacio a tutti :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


ROXY, PALCO

-Forza ragazzi, accogliamo i Motley Crue e le nostre Conigliette- Lou, socio di Elmer e proprietario del Roxy, con il termine conigliette si riferiva alle sue ballerine.
Le luci si abbassarono, permettendo alle quattro ragazze di prendere posto ai lati del palco!
Le note aggressive degli strumenti della Band si fecero sentire appena le luci tornarono ad illuminare.
Molly si avvicinò subito al cantante, cominciando a ballargli attorno. Le altre due ballerine fecero lo stesso, Sharona col chittarrista e Molly col batterista, mentre ad Abigail toccò il bassista, un tipo alto con capelli neri e occhi chiari!
Era bello diamine, quindi faticava a capire perchè le sue compagne non fossero andate da lui!
-Sono Nikki piccola!- Oltre che figo anche diretto.
-Abigail, Abby per gli amici.- Disse la ragazza sorridendo maliziosamente.
-Bèh baby, visto che ora siamo amici- lui le fece l'occhiolino seppur fosse concentrato sul suo basso -Mi piacerebbe trovarti nel camerino della band, sai com'è, per conoscerci meglio.- Abby lo guardò intensamente.
-E dimmi splendore, io cosa ci guadagno?- Chiese allora la ragazza.
-Perchè non vieni a scoprirlo?- notando dei buchi sul braccio destro della ragazza, il bassista aggiunse -Ti dico solo una parola piccola: eroina.- E li lui capi di aver centrato il punto debole di Abby.
-Affare fatto allora, a dopo- Disse lei carezzandogli una spalla per poi seguire le sue compagne, che ora si trovavano giù dal palco e ballavano con qualche cliente arrapato.

ROXY, TAVOLO 21
-Sabato sera sarebbe perfetto, lo dico agli altri.- Elmer si inseri tra la folla dopo aver deciso con i Guns la sera in cui avrebbero suonato.
-Vah bene bello, Slash ci sta.- Urlò Saul dietro all'uomo, come se tutte le decisioni spettassero a lui.
I ragazzi lo ignorarono, tranne Axl che si premuni di assestargli un pugno tra le costole.
-Stronzo, queste mi servono per coprire le tue stonate con la chitarra.- Disse il mulatto mentre si massaggiava le costole.
-Io non stono coglione.- La risposta di Axl pervenne forte e chiara al tavolo (dove si erano aggiunte anche Claire, Annie, e un'altro paio di cameriere che avevano finito il turno) provocando delle risatine generali!
-L'unica cosa che abbiamo guadagnato questa sera è una scopata e il concerto di sabato; se sapevo che suonavano queste merde, sarei rimasto a casa a riempirmi di seghe!- Duff, seppur privo di garbo, aveva espresso a parole ciò che passava per le teste dei cinque ragazzi!
La loro rivalità con i Motley era ben chiara a chi conoscesse almeno una delle due Band, tanto che qualche settimana prima erano arrivati persino alle mani.
Nel frattempo Axl si era girato verso la pista da ballo, attirato dalle movenze sensuali di una ballerina che non aveva mai visto prima d'ora.
-Chi è quella ragazza coi capelli neri? Li, nella pista da ballo?- Chiese il rosso.
 -Come chi sarebbe Rose? Quella è Abigail Fox, la nipote di Tom Zutaut!- Disse Claire
-E' stata espulsa da un collegio di Atlanta per rissa e abuso di alcool, cosi mammina l'ha spedita dallo zio per "farla rieducare".- Aggiunse Annie
-So io che genere di educazione dare ad una cosi-
-Non sognare Adler, quella è troppo per te!- Esclamò Slash, alzandosi e puntando dritto verso la sua nuova preda.

ROXY, PISTA DA BALLO
Ballare con un'idiota che puzzava di alcool era umiliante, ma visto che continuava a metterle bigliettoni da 20 dollari nel costume, Abby avrebbe potuto sopportarlo.
L'alcolizzato stava per metterle altri venti dollari tra le tette, quando la ragazza venne trascinata via per un braccio da un capellone mulatto.
-Che cazzo fai idiota? Io con quello ci stavo lavorando.- Abby iniziava a scaldarsi.
-Bèh, ora lavori per me, quindi inginocchiati e succhiamelo.- Slash non se ne rendeva conto, non immaginava certamente con chi avesse a che fare.
Infatti Abby prese la prima cosa che vide (una stecca da biliardo) e colpi Saul nel punto esatto dove qualche istante prima, Axl gli aveva tirato un sinistro.
-AH stronza- Urlò dal dolore il chitarrista -Te la ficco su per il culo quella fottuta stecca.- Disse il riccio sbattendo Abigail contro il tavolo da biliardo vicino a loro.
-Hey coglione, che fai adesso te la prendi con le donne? Fallo con me dai.-
Slash si girò non appena senti quella voce fin troppo conosciuta.
-Sixx, sempre in mezzo al cazzo tu vero? Torna a scoparti qualche puttana.- Ribattè Saul, mentre i Motley Crue al completo lo accerchiavano.
-Figlio di troia lei sta con me- disse Nikki indicando Abby -quindi sparisci se non vuoi che ti gonfio quel culo che ti ritrovi al posto della faccia.-
-Oh sta con te? Merda, se lo sapevo non mi limitavo solo a sbatterla contro il tavolo.- Riusci a dire Slash, prima che Nikki, seguito dai suoi amici, gli saltassero addosso.

ROXY, TAVOLO 21
-Cazzo ragazzi, si mette male per Slash, andiamo.- Con queste parole dette da Izzy, i ragazzi letteralmente volarono in soccorso dell'amico, pronti a spaccare le fottute gambe ai coglioni che osavano toccarlo.

ROXY, IN MEZZO ALLA RISSA
Abby evitò in tempo il destro che stava per colpirla in piena faccia.
Quelli che dovevano essere gli amici dell'idiota riccio erano appena intervenuti per difenderlo, causando una folla che li incitava e qualche stronzo che scommetteva sulla vittoria di uno o dell'altro gruppo.
Fortunatamente la sicurezza intervenne, dividendo quell'ammasso di indemoniati quali erano e spedendo i Motley Crue nel loro camerino!
Abby fu presa per mano da Nikki, ma mentre oltrepassavano il corridoio che li avrebbe dovuti condurre nei camerini, fu fermata da Sharona con la scusa di dover cambiare il costume.
-Elmer ha detto che sei assunta, domani ti darà i turni. Devi essere qui per le 18.00.- Disse Sharona.
-Ok, grazie.- Rispose Abby.
-Abigail, un'ultima cosa: sta attenta con Nikki, stai sostituendo la ballerina che ha spedito all'ospedale.- Aggiunse prima di uscire dal camerino delle ballerine.

Ma ciaooooooo...sono ancora io (che fortuna è?!) :D
In questo capitolo capiamo un'attimo quali sono i personaggi "principali",o meglio quelli più presenti nella storia!
Non preoccupatevi però, i nostri amatissimi Guns per ora fanno da contorno, ma tempo qualche capitolo e saranno la portata principale (e che portata accidenti)...quindi ringrazio moltissimo Shikira, Ormhaxan e Liz89Metal per le loro bellissime recensioni...Grazie ragazze!
Al prossimo capitolo, un Bacio:)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


ROXY, CAMERINO DELLE BALLERINE

Ok, forse era rimasta un'attimo turbata dalle parole di Sharona, ma chi poteva assicurarle che erano vere?
In fondo l'aveva sorpresa un paio di volte fissare Nikki durante lo spettacolo.
Certo, non lo fissava con occhi da cerbiatta anzi, sinceramente lo guardava come fosse assatanata, ma chi le garantiva che non fosse solo gelosia la sua?
Bèh, in ogni caso non aveva certo tempo per rimuginare sulle parole di una sconosciuta, necessitava di un giretto con la sua amica eroina e, se ce ne fosse stata la possibilità, una scopata col bassista non le sarebbe dispiaciuta.
Usci dal camerino con indosso i suoi vestiti, girò a sinistra, e dopo 3 porte trovò il camerino per le band dove, un foglio malamente incollato alla porta, recitava il gentile invito di -" NON ROMPERE I COGLIONI, SIAMO OCCUPATI "-.
Indecisa se ascoltare il suggerimento spalmato a venti centimetri dal suo naso o rischiare la sorte, apri la porta e fece il suo ingresso in un locale dotato di due divani, un tavolino e, miracolo del cielo, un frigobar.
-Finalmente piccola, credevo ci avessi ripensato- Disse Nikki sorridendole col labbro inferiore leggermente pesto.
Nel complesso i ragazzi non erano conciati malissimo, solo qualche livido e goccie di sangue che colavano qua e la.
-Come avrei potuto rifiutare la tua offerta?- Esclamò Abby, mimando il gesto di iniettare l'eroina nelle vene!
-Dritta al punto bellezza vero?- Il bassista le circondò le spalle con un braccio -Ma vedi, io ti do quello che vuoi, ma tu devi darmi qualcosa in cambio- E detto questo la trascinò con se sul divano libero.
Nel frattempo il batterista, un tipo tutto pepe che si stava divertendo con una rossa chiaramente tinta, si alzò barcollante diretto al frigobar, da dove estrasse una bottiglia di Vodka e, dopo averne bevuta una buona sorsata, la porse ad Abigail, che non potè rifiutare l'offerta, e ne tracannò qualche sorso.
-Te le scegli bene le puttane- Disse il batterista, attirato dalla bellezza della ragazza.
-No piccolo, non confondermi con tua madre- Rispose Abby al giovane, che se ne tornò vicino alla sua rossa senza rispondere!
Probabilmente era talmente fatto da non aver nemmeno capito la frase della morettina.
-Torniamo a noi bambola- Riusci a capire Abigail, prima che Sixx le ficcasse la lingua in bocca.
Prezzo da pagare per una dose: sesso su un divano sfondato.
Prezzo accettabilissimo, soprattutto se il creditore era quel figo che ora le stava sopra.
Mentre le alzava la gonna e le sfilava gli slip, la ragazza si rese conto che il suo amante momentaneo non perdeva tempo nei preliminari!
Peccato, li adorava, soprattutto se era lei ad avere una faccia tra le gambe, e non l'opposto.
-Stai per fare il sesso più bello della tua vita bambola- Li adorava gli uomini sicuri di se.
Lui intanto si slacciò i pantaloni e, mentre lei si chiedeva se portasse le mutande (evidentemente no) lui la penetrò con una sola spinta, che le provocò un urlo di dolore.
Non aveva nemmeno fatto in tempo a bagnarsi, che lui già se la trombava!
Soffriva manco fosse stata una novellina, cazzo.
Mentre si esprimeva con un gergo da scaricatore di porto, pensò che quello non era sesso, ma semplicemente un giro al macello.

Dopo qualche minuto di tortura, lui estrasse l'arnese da lei, venendo direttamente sul divano, e accasciandosi sopra la ragazza.
-Ti è piaciuto baby?- Chiese lui, leccandole il collo.
-Non ti immagini quanto- Menti lei, ma se poi voleva farsi un giretto nell'eroina park, doveva pur stare al gioco.
Nikki si alzò dal divano e, avvicinatosi al tavolo, tirò magicamente fuori una siringa piena di eroina, tornando poi vicino alla ragazza che ora sedeva sul pavimento, lontana dalla macchia di sperma.
-Questa la dividiamo, non voglio mandare pure te in Overdose- Disse Sixx, prendendo il braccio sinistro della ragazza.
-Sono capace di bucarmi- Rispose lei, tentando di prendergli la siringa di mano.
-Lo vedo, però è la prima volta che ti buchi con me, quindi vorrei avere l'onore- Aggiunse il bassista  prima di perforare la vena della ragazza e spruzzarci metà liquido contenente nella siringa.
-Grazie- Disse Abby.
-Di niente piccola, buon viaggio- Le rispose lui, prima di ripetere l'operazione sul suo braccio.
Finalmente Abby poteva sprofondare nel perfetto mondo che l'eroina le offriva, dimenticando la merda che la vita le aveva riservato e tutto quello che aveva dovuto subire.

HELL'S HOUSE
-Cazzo fai piano- Gridò Slash rivolto a Steven che, interessato dal livido violaceo a forma di striscia situato sulle sue costole, aveva premuto un dito per sentirne la consistenza.
-Dio che donna, non avrei mai immaginato che una femmina potesse farti questo- Steven se la rideva tranquillo, seguito dai ragazzi che, seppur leggermente lividi anche loro per la rissa coi Crue, si dilettavano a sfottere l'amico mulatto.
Effettivamente Saul era quello messo peggio, primo per la steccata datale da Abigail, secondo perchè per un'attimo si era ritrovato solo contro quei cazzoni da strapazzo.
-OH quella zoccola, neanche si immagina cosa le farò appena la vedrò.- Disse il riccio infuriato.
-Bèh, c'è da dire che te la sei meritata, la stavi praticamente obbligando a svuotarti le palle.- Aggiunse Izzy, diplomatico come suo solito.
-Se volevi che te lo succhiasse, potevi almeno chiederglielo più gentilmente- Axl diede man forte all'amico, anche se non avrebbe potuto permetterselo, viste le sue precedenti esperienze in fatto di donne.
-Ma fammi il piacere Rose, Erin è scappata da te, quindi sta zitto- Slash, da animale qual'era, aveva toccato un tasto particolarmente dolente per il cantante, ovvero la sua storica ex, cornificata per un numero indefinito di volte, di cui lui si dichiarava realmente innamorato!
-Fottiti stronzo- Axl diede un altro pugno all'amico chitarrista, giusto per invitarlo a non scherzare col fuoco -E' acqua passata quella, sono di nuovo sul mercato.- Aggiunse il rosso, confermando cosi che di Erin non glien'era mai importato più di quel tanto.
-Hey stronzi, indovinate che ho portato?!- Disse Duff, entrando nel magazzino seguito da 5 ragazze, che portavano uno scatolone a testa pieno di bottiglie e cibarie -Il tutto offerto dal nostro amico- estrasse una carta di credito e vi lesse il nome - Tyler Wiston, Rodeo Drive, Beverly Hills- sorridendo e impugnando il pacchetto di Malboro.
-Se la passa bene il nostro amico- Rise Steven, dirigendosi verso le ragazze.
-Che la festa abbia inizio- Proclamò Axl, prendendo una bottiglia di zio Jack.

CASA DI CLAIRE ED ANNIE
-Bastardo, fottuto bastardo puttaniere, e tra l'altro pedofilo- Claire piangeva sul divano accanto all'amica Annie che, invano cercava di consolarla.
-Tesoro, Tommy è un bastardo ma non pedofilo!- Disse Annie sapiente.
-Ma se quella rossa avrà avuto 15 anni!- Quando Annie entrava nella fase pianto isterico, nessuno riusciva a farla ragionare tranne Annie, sua coinquilina, collega e migliore amica.
-No Clary, quella era Nancy, ti sembra giovane per la tinta ma ha già 23 anni!-
-Avevo ragione quando dicevo che è troia, ma tu non mi credevi.-
-Bèh Clary, ora ti credo e credimi, la pagherà per averti fottuto Tommy.-
Annie, sotto insistenza di Claire, aveva aspettato che i ragazzi finissero di suonare per raggiungere Tommy e magari fare due "chiacchiere" con Vince, ma prima che le due potessero avvicinarsi, era scoppiata la rissa con i Guns, e quando i buttafuori erano riusciti a placarla, Tommy era stato arpionato da Nancy, una Groupie di buon successo, lasciando a bocca aperta Claire, che da parte del batterista, aveva ricevuto un saluto affrettato.
Annie lo sapeva che per Tommy l'amica era solo un ripiego, ma cercare di convincerla era impossibile, visto ciò che provava per lui.
-Adesso andiamo a dormire tesoro, domani abbiamo il turno doppio.- Suggeri Annie, che però non ricevette risposta! Infatti Clary dormiva profondamente accanto a lei; Quegli antidepressivi la stendevano.
Prese una coperta posandola delicatamente sull'amica raggomitolata su se stessa, spegnendo la luce della piccola sala e dirigendosi nella camera che condividevano.
Il turno del giorno dopo le avrebbe massacrate.

ROXY, UFFICIO DI ELMER
Elmer e Lou sedevano alla scrivania marrone piena di carte.
-Hanno detto che sabato va bene.- Disse Elmer, rivolto al collega.
-Questi Guns'N Roses sono una promessa Elm, me lo sento. Dobbiamo chiamare Tom? Credo che potrebbero interessargli.- Lou come al solito, cercava di mettere sulla strada giusta tutte le Band che suonavano al Roxy.
-Questa volta si Lou, sono forti quei ragazzi.- Rispose Elmer
Intanto Lou scriveva un'appunto per ricordarsi di chiamare Zutaut.
-A proposito, hai avuto notizie di Maggie?- Chiese Lou
-Si, l'hanno presa giusto in tempo, un minuto dopo e sarebbe morta!- Disse Elmer
-Hai avvertito quella nuova?- Richiese Lou.
-Ci ha pensato Sharona.- Elmer pareva preoccupato.
-Ottimo, ci vediamo domani.- Lou si alzò dalla sedia e usci dall'ufficio.
-A domani amico mio.- Rispose Elmer al collega, ormai già lontano.

ROXY, 6.37 DI MATTINA
-O merda, che ore sono?- Si chiese Abby, appena svegliata dal rumore di una porta che veniva chiusa.
-Le 6.37 ragazzina, un pò tardi per tornare a casa!- Rispose Vince, il cantante dei Crue.
-Merda, devo scappare, ci si vede.- Aggiunse la ragazza, prima di raccogliere le scarpe e uscire dalla porta.
-Certo ragazzina, ci si vede.- Udi Abigail, prima di richiudere la porta.


Riciaoooooo...sono felicissima per i bei commenti che mi avete lasciato, un'enorme GRAZIE:D
Allora, come potrete notare, la storia si sta evolvendo...vi ho lasciato qualche indizio qua e la!
Per quanto riguarda Abigail, c'è un'aspetto del suo passato molto tragico che verrà svelato fra qualche capitolo con l'entrata di un personaggio piuttosto importante.
Per ora ringrazio:
Liz89Metal
Shikira
Ormhaxan
Angie Mars
Sarahrose
per le bellissime recensioni, poi ringrazio
Angie Mars
per aver inserito la storia tra le preferite e
Sarahrose
London-Calling
per aver messo la storia tra le seguite.
GRAZIE MILLE...fatemi sapere cosa ne pensate;)
Al prossimo capitolo, un bacio!






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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Buongiorno a Tutti mie cari! Prima di passare alla storia, vorrei ricordarvi una cosa molto importante: ieri era il 34esimo anniversario dalla morte di Sid Vicious!
Che riposi in pace con la sua Nancy.

CASA ZUTAUT
Con un pò di fortuna, Tom non si sarebbe accorto del suo arrivo.
Certo, erano le 7 di mattina, ma lui probabilmente dormiva beatamente tra le braccia di qualche prostituta, il che era tutto a favore di Abby.
Ipotesi confermata: la porta della camera da letto era aperta, rivelando la scenetta che pochi secondi prima era sfrecciata per la testa della ragazza!
Solo un'eccezione: le prostitute erano tre.
E bravo lo zio, che nonostante ora si trovasse Abigail in custodia, sapeva ancora spassarsela!
La giovane si diresse verso la sua camera, levandosi i vestiti odoranti di fumo e infilandosi sotto la doccia del suo bagno privato.
Nikki era più bravo di lei a bucare: l'unica traccia lasciatale dalla siringa era un piccolo forellino, niente lividi!
Abby sorrise: avrebbe dovuto fare più pratica.
Usci dalla doccia dopo pochi minuti, rigenerata e sveglia nonostante l'ora.
Indossò il costume, sopra una canotta ed una minigonna di jeans.
-Hey Tyron, come butta? Mi manchi- Disse, rivolta alla foto di un ragazzone biondo, lasciando sfuggire una lacrima dall'occhio destro.
Tyron, cinque anni più grande di lei, era morto quando Abby aveva 14 durante una rissa, dove un bastardo dei sobborghi di Atlanta, gli aveva piantato un coltello nello stomaco, lasciandolo per strada a morire dissanguato!
Da allora Abigail era rimasta vittima di esaurimenti e depressioni fino all'età di 16 anni, quando aveva scoperto che droghe e alcool erano l'unica medicina valida.
In più il suo fratellone era l'unico che la difendesse da quel verme di Jesse! Spesso Abby e Ty avevano pensato di fuggire da quella maledetta casa, ma lei era minorenne, lui non aveva un lavoro, e i loro genitori erano troppo ciechi per capire cosa la figlia subisse!
Si alzò dal letto e andò in cucina dove, su un piccolo post-it, scrisse a suo zio che sarebbe andata in spiaggia, che aveva trovato un lavoro, e che non sarebbe tornata prima delle 16.
Prese le chiavi della macchina datale da suo zio e, accendendola, si inseri nel traffico mattutino.

HELL'S HOUSE, 10.58
Cosa cazzo gli impediva di respirare?
Ah ecco, due tette di grandi proporzioni gli bloccavano ogni via respiratoria, cosi Izzy si ritrovò costretto a scansarsi di dosso quella bionda bionica che, seppur spinta via violentemente non si svegliò.
"Che fosse morta?" Si ritrovò a pensare!
No, da come aveva aperto la bocca e si era messa a russare.
Mal di testa, ecco cosa aveva il moro, oltre ad uno strano sapore in bocca.
In pochissimi secondi si ritrovò sulla tazza del wc, mentre vomitava chissà cosa, svegliando tutti i presenti nel magazzino.
-Fanculo, che schifo- Disse, una volta ripreso, sciacquandosi la bocca.
-Idiota, la prossima volta fai meno rumore- Axl, apprensivo e preoccupato per la salute del chitarrista, gli lanciò una scarpa appartenente ad una delle ragazze, probabilmente quella che limonava con Slash.
-Signore, la festa è finita, grazie per essere venute, ora fuori dal cazzo- Esclamò Duff, invitando le ragazze a sparire, cosa che fecero salutandolo con qualche insulto.
-Che macello, chi pulisce tutta questa roba?- Chiese Steven, con in mano degli slip leopardati.
Slash improvvisò una conta che "casualmente" si concluse con un dito puntato addosso al batterista.
-Ancora io? E' la quarta volta che tocca a me, merda- Sbraitò Steven, rivolto al mulatto.
-Si chiama sorte Steve, accettala- Gli rispose di conseguenza, con aria "dispiaciuta".
-AH, fottetevi tu e la sorte- Disse Steven, mentre si alzava dal pavimento su cui aveva dormito raccogliendo delle bottiglie vuote, causando ilarità ai ragazzi fieri di aver abbindolato nuovamente l'ingenuo batterista!
-Ragazzi oggi cosa si fa?- Chiese Duff, aprendosi una birra.
-Che ne dite di una nuotata alla spiaggia? Magari riusciamo a farci offrire qualcosa dal vecchio Harry- Propose Axl, riferendosi al chiosco sulla spiaggia.
-Si cazzo, si. Ho una gran fame e vedere qualche culo mi farà guarire più in fretta!- Un Saul euforico si indicava con un dito l'ematoma presente sopra le sue costole.
-Forza, andiamo- Decretò Izzy, ormai del tutto ripreso.

2 ORE DOPO
-Harry fa i migliori Hot Dog d'America- Uno Steven tutto sorridente impugnava dei panini, gentilmente regalati da Harry, un'uomo sui sessanta, che stranamente aveva preso di buon occhio quei cinque capelloni squinternati.
-Come darti torto Steve? Hey guardate la, che chiappe.- Disse Duff, indicando una ragazzetta che entrava in acqua.
-La c'è un pò di posto ragazzi, muoviamoci o ce lo fottono- Aggiunse Axl, dopo aver fatto una radiografia alla ragazza indicata da Duff.
I ragazzi presero posto in un piccolo spiazzetto isolato davanti al mare, sistemandosi a terra e iniziando a mangiare.
-Hey vado a prendere una birra- Disse Slash, alzandosi e facendosi notare da non poche ragazze.
A qualcuna strizzava l'occhio, ad altre faceva un fischio di apprezzamento, e tutte ricambiavano arrossendo davanti a quel bel ragazzo.
Dopo qualche attimo tornò con una decina di birre tra le braccia, appoggiandole a terra e tornando in piedi per sgranchirsi la schiena!
-Senti coglione, sono qui per prendere il sole, non per vedere la tua faccia da culo, quindi spostati, vai a farti un bagno, affogati, l'importante che ti levi subito.-
Una ragazza che nessuno aveva notato fino a poco prima sedeva tutta bagnata a qualche metro da loro, in parte coperta dall'ombra del riccio.
Slash conosceva quella voce, ma non ricordava dove l'avesse già sentita.
Cosi, quando si girò per capire chi era e, se necessario insultarla, rimase bloccato sul posto.
QUELLA, era la puttana che la sera precedente lo aveva malmenato con la fottutissima stecca da biliardo, QUELLA che gli aveva aizzato contro i suoi amichetti coglioni, QUELLA che lo aveva umiliato davanti ai suoi amici, QUELLA che (esclusa sua madre) era stata la prima persona con la patata tra le gambe ad aver usato la violenza su di lui.
E lui come se ne stava? Zitto, immobile, di ghiaccio, davanti ad una stronzetta che avrebbe potuto stritolare con una mano.
Riconosciuta la ragazza e capito che Saul sarebbe scattato da un momento all'altro, i ragazzi si alzarono e lo trattennero, riuscendo a stento (visto che lui aveva iniziato a dimenarsi) a portarlo sul telone/lenzuolo che avevano steso a terra.
-Tu, ragazzina puttana, sparisci immediatamente da qui o giuro che ti spacco- Urlò il mulatto trattenuto da Duff e Axl.
-Sparisci tu stronzo, io sono qui da prima di te- Rispose Abby, che ormai si era alzata e lo guardava minacciosa.
Miracolosamente Slash si liberò e in tre passi le fu davanti.
La superava di una testa buona, se non di più, ma nonostante fosse fisicamente e in età più piccola di lui, e soprattutto fosse donna, lui la spinse lo stesso facendola cadere a terra.
Bèh, siccome nessuno li vedeva e se le cose si fossero messe male sarebbero intervenuti, i ragazzi decisero di godersi lo scontro: SAUL HUDSON VS BOMBA SEXY SCONOSCIUTA! Le scommesse sono aperte.
La morettina non fece attendere il suo contrattacco cosi, dalla posizione in cui si trovava, carico una buona dose di forza nella gamba sinistra e con il piede assestò un calcio dritto dritto nella pancia di Slash.
Brutta mossa, che non fece altro che far infuriare di più il mulatto. 
In un'attimo le fu sopra e girandola di schiena le torse il braccio destro, facendola urlare di dolore!
Ok, era il caso di intervenire.
I ragazzi lo presero con forza e lo sbatterono sulla sabbia.
-Idiota non esagerare, cosi le fai male- Disse Izzy, accertandosi che la ragazza stesse bene.
No, non stava per niente bene.
Aveva gli occhi rossi di lacrime, tremava come una foglia e dal braccio le usciva qualche goccia di sangue.
Izzy lo prese subito, controllando cosa avesse.
Il sangue usciva da qualche piccolo forellino: brutto segno, la ragazza ci dava dentro con l'eroina.
Loro non erano da meno, ma l'eroina la lasciavano perdere, preferivano le canne e lo zio Jack.
-Slash sei una testa di cazzo- Disse Steven, centrando in pieno il punto.
Saul cercò di avvicinarsi, effettivamente aveva esagerato, non era riuscito a trattenersi.
Per un'attimo si disprezzò, ricordando che lui a quella ragazza aveva fatto la stessa cosa che era stata fatta a sua cugina qualche anno prima: violenza gratuita!
-Coglione- Si autoinsultò avvicinandosi ad Abby.
-Scusami, non volevo far...- Iniziò a dire, ma lei lo bloccò.
-Non ti avvicinare bastardo, sei come Jesse, siete tutti uguali- Disse isterica tra le lacrime.
Si alzò di colpo raccogliendo le sue cose ed andandosene via.
I ragazzi la videro correre, notando una scritta piuttosto grossa tatuata sulla sua schiena: TYRON MIA VITA.
-L'hai fatta grossa amico, l'hai fatta grossa.- Disse Axl ad uno Slash pietrificato

MACCHINA DI ABIGAIL
Maledetto, ecco cos'era il genere maschile.
Tutti come Jesse, identici a lui; Appena osava rifiutare una sua proposta, o semplicemente cercava di fuggire, lui la massacrava di botte, spedendola quasi sempre all'ospedale.
Ma daltronde cosi doveva essere, era cresciuta nella violenza, sarebbe morta con la violenza.

Haloaaaaaa...rieccomi qui, in questa valle di lacrime (?)...
Allora, come avrete notato in questo capitolo conosciamo Abigail, non ha avuto un bel passato, e questo Jesse (la pecora più nera della storia) ne è la causa.
Abby ha perso un fratello, la fortuna le ha voltato le spalle e non è decisamente felice!
In questo capitolo ha avuto l'incontro/scontro coi Guns al completo (c'era già stato durante la rissa, ma questo è più approfondito u.u).
Allora cosa ne dite?? Vi piace?? Fatemi sapere, e ringrazio tantissimo chi lascia recensioni, chi mette la storia tra le seguite, chi tra le preferite, e i lettori silenziosi!
Grazie mille a tutti, un bacio e al prossimo capitolo ;D

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


MACCHINA DI ABIGAIL

236 dollari, ecco quello che aveva raccattato la sera prima al Roxy tra mance e spiccioli.
Cazzo era la prima volta che in una sera guadagnava cosi tanto.
Per quel poco che conosceva di L.A., aveva sentito parlare di un vicolo a qualche minuto da dove lei ora si trovava, che giorno o notte che fosse, accoglieva un buon numero di spacciatori.
Si sarebbe rifornita di cocaina, eroina e magari anche un pò di LSD.
Peccato solo che non poteva farsi subito, alle 18 avrebbe dovuto andare al Roxy per parlare con Elmer e doveva essere lucida; Si sarebbe accontentata di un paio di canne e qualche birra.
Ingranò la prima e dopo un centinaio di metri parcheggiò vicino ad un magazzino abbandonato.
Il vicolo dove si addentrò puzzava di umidità, agli angoli della stradina c'erano dei cartoni, della spazzatura, e qualche persona probabilmente troppo fatta per accorgersi della sua presenza.
-Che cosa vuoi ragazza? Non ci piacciono gli ospiti!-
Perfetto, nemmeno li era gradita!
"Al diavolo" Si disse tra se estraendo dalla sua borsa le banconote.
L'uomo che le aveva parlato, alto e dai tratti Ispanici, sorrise alla vista delle banconote.
-Cosa posso fare per te quindi?- Le chiese con fare languido.
-200 dollari di eroina, cocaina e LSD- Rispose Abby sicura di se.
-Capiti nel posto giusto e al momento giusto bellezza, ho tutto quello che ti serve a portata di mano. Vieni!-
Abigail segui l'uomo all'interno del magazzino diroccato vicino al quale aveva parcheggiato, notando con sorpresa che era abitato: guardandosi attorno notò qualche senza tetto e un paio di ragazzi intenti a sniffare.
-Tieni ragazza, ti ho dato la merce migliore. Se te ne serve altra, vieni qui e chiedi di Carlos.- Le disse l'uomo, porgendole un sacchetto della spesa con dentro i suoi "acquisti".
-Affare fatto, grazie- Rispose Abby uscendo dal magazzino e tornando alla macchina, diretta verso casa.

VENICE BEACH
-Cazzo ne sono sicuro, ho fatto piano, era solo per tenerla un pò a bada.- Slash sbraitava come un'ossesso per difendersi dalle accuse che i quattro ragazzi gli lanciavano contro.
Ok lo ammetteva, era stato un gran coglione a fare quello che aveva fatto, ma dopo tutto nemmeno lei si era trattenuta: il calcio datogli nella pancia gli aveva fatto salire alla gola birra e panino, la sera prima ci aveva dato dentro col bastone, e adesso a lui cosa succedeva?
Si sentiva insultare per aver dato una regolata a quella ragazzetta che picchiava come un maschio, offeso dal fatto che nessuno dei suoi amici pensava al suo orgoglio da macho.
-In ogni caso rimani sempre un coglione Hudson, le donne non si toccano- Disse Axl guardando male il mulatto.
-E tu che ne sai? Te le scopi senza neanche saperne il nome- Rispose Saul, rosso in viso.
-Si, magari non so neanche il nome, ma almeno non le picchio stronzo.- Controrispose William guardandolo minaccioso.
Slash rispose allo sguardo con altrettanta minaccia.
-Hey ragazzi, calmiamo le acque. Quella si buca, probabilmente ha qualche problema mentale e ha usato Slash per sfogarsi. E poi andiamo, tutti sappiamo come picchia Saul, e decisamente con quella non ha usato la forza!- Intervenne Izzy, riuscendo a placare gli animi dei due ragazzi.
-Lo stronzo ha ragione cazzo, quella si stra-droga, è mezza matta! Nel giro di un paio d'anni scommetto che la seppelliranno, quindi fottiamocene.- Diede man forte Steven.
-Nessuno intendeva questo idiota, seppellisci la tua linguaccia!- Duff, accompagnandola con uno scappellotto, fece pervenire la sua risposta forte e chiara ad uno Steven che ora lo guardava offeso.
-Io penso che dovresti chiederle scusa Saul!- Intervenne Axl.
-Io non chiedo mai scusa, men che meno ad una donna.- Chiari Slash, rivolto al rosso.
-Bèh Hudson, questa volta lo farai se non vuoi trovare la tua bambina a pezzi.- Disse Axl, riferendosi alla sua Gibson Les Paul.
-Fanculo Rose, ti odio.- Rispose Slash, che con quelle parole "obbediva" al cantante.

CASA ZUTAUT, 14.53
Meraviglioso, perfetto.
Con qualche birra e una canna aveva assopito il dolore.
Non quello fisico, che tra l'altro non provava, ma quello interno, mentale, che la distruggeva da quando a 11 anni, Jesse le aveva messo le mani (e non solo) addosso per la prima volta.
Cazzo, quel riccio le aveva ricordato esattamente Jesse, come la prendeva per farle male quando lei si rifiutava di eseguire gli "ordini", o peggio quando se la scopava per soddisfare le sue perversioni, il tutto sotto gli sguardi indifferenti di sua madre e suo padre.
"Vigliacchi" pensò tra se. Tom non c'era (come al solito), ma le aveva lasciato degli avanzi nel forno con tanto di biglietto:
"SPERO TI PIACCIA IL POLLO, TORNO DOMANI POMERIGGIO, NON FARE TROPPO TARDI.
Bèh, almeno lui la avvisava a differenza dei suoi genitori.
Estrasse una piccola teglia dal forno e assaggiò il suo pranzo! 
Nulla di speciale, ma comunque accettabile.
Dopo aver finito di mangiare, fece un'altra doccia riprendendosi dal torpore datole dalla canna.
Prese la sua chitarra e, tornando in cucina, si mise a strimpellare qualche accordo.
Tyron amava quello strumento, e vedendola cosi incantata quando lui suonava, aveva deciso di insegnarle a suonarla, trasmettendole cosi la sua grande passione per la musica.
Ad un tratto le venne in mente una canzone che lei e suo fratello suonavano sempre.

 Angie, Angie, when will those clouds all disappear?
Angie, Angie, where will it lead us from here?
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say we're satisfied
But Angie, Angie, you can't say we never tried
Angie, you're beautiful, but ain't it time we said good-bye?
Angie, I still love you, remember all those nights we cried?
All the dreams we held so close seemed to all go up in smoke
Let me whisper in your ear:
Angie, Angie, where will it lead us from here?
Oh, Angie, don't you weep, all your kisses still taste sweet
I hate that sadness in your eyes
But Angie, Angie, ain't it time we said good-bye?
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say we're satisfied
But Angie, I still love you, baby
Ev'rywhere I look I see your eyes
There ain't a woman that comes close to you
Come on Baby, dry your eyes
But Angie, Angie, ain't it good to be alive?
Angie, Angie, they can't say we never tried


Terminò la canzone con la sua voce roca ma potente, dandosi della debole perchè non superava la morte del fratello.
Riportò la chitarra in camera e si preparò, uscendo poi di casa e chiudendosi la porta alle spalle, reindossando la sua maschera da dura.

ROXY, 17.58
Era persino in anticipo merda, e quell'idiota della sicurezza cosa le diceva?
-Aspetta zuccherino, il locale apre alle 18, e se non sbaglio- Disse l'omone controllando l'orologio -Ora è un pò presto-! Concluse guardando Abby con superiorità.
-Al diavolo idiota, se non mi fai entrare con le buone, allora entrerò con le cattive.- E detto questo gli pestò il piede col suo tacco a spillo.
L'uomo a quel gesto rispose con imprecazioni e insulti, lasciando comunque lo spazio necessario ad Abigail per passare.
-Hey, sei arrivata- Disse Annie sorridendole.
-Hey ciao- Si limitò a dirle Abby, abbozzando un sorriso veloce.
-Elmer ti aspetta nel suo ufficio per darti i turni.- La informò la cameriera.
-Ok grazie, a proposito, scusa se ieri sono stata un pò brusca.- Rispose la morettina.
-Tranquilla, ho visto di peggio.- Disse Annie, prima di tornare al bancone del bar.

ROXY, UFFICIO DI ELMER
-Ciao Abigail, ti aspettavo.-
-Ciao Elmer- Sorrise la giovane.
-Ho qui i tuoi turni: tutti i giorni tranne lunedi e martedi dalle 21 alle 2, la paga è di 400 dollari a settimana, puoi stare qui anche fuori turno, le bevande sono gratis!- La informò l'uomo.
-Va bene, ma intanto io cosa faccio?-  Chiese Abby.
-Vai nel camerino delle ballerine...si trovano 2 volte a settimana dalle 18 fino all'inizio dello spettacolo per provare i numeri, e questa è una di quelle sere.-
-Ok ci vediamo dopo allora!- Disse Abby.
-A proposito, cerca di evitare di rimanere coinvolta in altre risse, capito?- Elmer non sembrava per niente contento dell'accaduto della sera precedente.
-Ho capito!- Rispose la giovane congedandosi.

-Fanculo, appena assunta mi faccio già richiamare- Borbottò tra se la ragazza.
Arrivò davanti alla porta del camerino, entrando senza bussare.
-Ciao Abigail, speravamo di vederti presto, ti va di provare con noi?- Chiese Molly, prima che la porta da cui Abby era appena entrata si riaprisse!
-Ciao ragazze, pronte per questa sera?- Chiese un ragazzo biondo.
-Ciao Vince, pronte come al solito...- Rispose Sharona, facendo un gran sorriso.
-Ciao piccola, come và?- Chiese Nikki, rivolto ad Abigail.
-Ciao Nikki.- Rispose la morettina al bassista accompagnato dai Crue e da una ragazza tutta curve dai capelli rossi.
Cosa ci facevano i Motley Crue assieme alla sua migliore amica Kris?

DADAAAAAN...Rieccomi qui, con questo capitolo di passaggio...
Qui scopriamo altri dettagliucci del passato della morettina e anche la sua passione per la musica.
Entrata in scena di un nuovo personaggio: Kris.
Nel prossimo capitolo scopriremo un pò di cose su questa nuova comparsa, che sarà un personaggio importantissimo nella storia.
Volevo solo specificare una cosa: la voce di Abigail me la immagino simile a quella della cantante degli Halestorm! Che cosa ne pensate?? Fatemi sapere con una piccola recensione...mi fareste estremamente felice!
Ringrazio chi recensisce, chi ha messo la storia tra le seguite e chi l'ha messa tra le preferite!
GRAZIEEEEEEEEE!
Al prossimo capitolo...un bacio<3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


NOTA IMPORTANTE PRIMA DI ENTRARE NEL VIVO DELLA STORIA: OGGI E' IL COMPLEANNO DI DUFF MCKAGAN! TANTISSIMI AUGURI A QUESTO FANTASTICO BASSISTA...

ROXY, CAMERINO DELLE BALLERINE
-Kristine Dianna Morgan, si può sapere cosa cazzo ci fai qui a L.A., precisamente davanti a me, dopo quattro fottutissimi mesi in cui ti ho creduta morta?- Chiese una Abby al quanto basita.
-Abigail Shila Fox, ti rispondo subito: sono scappata da quella merda di Atlanta, mi sono trasferita qui, e stavo organizzando un piano per farti evadere da quello schifo di istituto in cui i tuoi genitori coglioni ti hanno rinchiusa- Rispose Kris, fissandola negli occhi -Ma a quanto pare ci sei riuscita da sola!- Aggiunse sorridendole.
-Sei la solita puttana che mi lascia nei casini, mi fa fare promesse che rispetta si e no, e mi para il culo quando mi trovo nei guai.- Esclamò la morettina.
-Mi stai dicendo che questa è ancora valida?- Domandò Kriss, mostrando il palmo della mano destra dove, esattamente come ad Abby, spuntava una cicatrice molto evidente.
Se l'erano procurata all'età di 15 anni con un coltello raccattato per strada, e quando il sangue aveva iniziato a sgorgare copioso, avevano unito le mani mischiando quel liquido rosso, giurandosi amicizia per sempre!
"Un patto di sangue", lo avevano chiamato.
-Vieni qui Kriss.- Disse Abigail aprendo le braccia, segno affermativo alla domanda della rossa.
-Non ti immagini quanto mi sei mancata tesoro- Rispose Kristine, abbracciando a sua volta la morettina.
-Si ragazze vi prego, dateci dentro di lingua cosi mi eccito!- Sbuffò fuori Tommy.
-Lasciale stare idiota- Lo ammoni Liv.
-OH piantatela voi due, non iniziate a fare i coglioni!-  Borbottò Nikki fissandoli male.
-Piano Sixx, devo ricordarti il perchè tu non sei gradito qui?- Usci fuori Sharona, difendendo Liv dall'insulto ricevuto.
-Chiudi il becco e va a fare la troia, dopotutto è quello che ti viene meglio.- Ribattè il bassista.
-Lo farei volentieri, se con me ci fosse anche la mia collega! Peccato solo che si trova su un letto d'ospedale in prognosi riservata.- Frecciatina da parte di Sharona, che Nikki non accolse bene rispondendole:
-Sta attenta a come parli con me, o mando pure te all'ospedale, con una sola differenza: avrai le ossa a pezzi.- Intanto si era avvicinato di qualche passo alla ballerina.
-Piano voi due, non è ne il momento ne il luogo adatto per affrontare quest'argomento- Si intromise Vince, trascinando Nikki vicino ai ragazzi, mentre le ragazze tranne Sharona, assistevano al battibecco stranite.
Infatti solo Lou, Elmer, i Crue e la capo-ballerine sapevano cosa aveva combinato il bassista.
-Bèh signori, ora uscite, noi ragazze dobbiamo provare.- Disse Molly energica, smorzando leggermente la tensione.

Alle 22 le ragazze erano pronte per uno spettacolino tutto pepe.
Abby, aveva lavorato ad una coreografia da ballare da sola, che le sarebbe servita per presentarsi al locale.
-Hey meraviglia, tra cinque minuti vado in scena, tu che fai?- Chiese la mora a Kriss.
-Tesoro, io ti aspetto al bar fino alla fine del turno. Mi raccomando, tira fuori Shila capito?- Le disse la rossa.
Shila era lo pseudonimo (nonchè suo secondo nome) che Abby usava quando ballava nei locali.
-Certo piccola, ballerò solo per te...ma non eccitarti troppo però ok?- Rispose Abigail, ricevendo come conferma una pacca sul sedere dall'amica, mentre si sistemava per andare in scena.

ROXY, TAVOLO 21
-Qui bambolina, qui!- Urlò Steven ad una cameriera che trasportava un vassoio colmo di bicchieri e bottiglie.
-Sono 33 dollari tesorini.- Disse la ragazza mettendo il tutto sul tavolo.
-Lascia stare Carol, questa sera offre la casa.- Lou era misteriosamente comparso alle spalle della giovane, incitandola a proseguire il suo lavoro.
-Grazie Lou, sei un grande.- Un Duff tutto sorrisi iniziò a versare della Vodka nei vari bicchieri.
-Si, certo ragazzi. Mi raccomando però, questa sera ci sono anche i Crue, quindi niente casini, ok? Ora vado a presentare la ragazza nuova, ci si vede!-Terminò Lou.
-Ok Lou, a dopo.- Si limitò a dire Axl, mentre l'uomo si avviava verso il palco.

-Bene marmaglia, questa è una sera molto speciale: una nuova Coniglietta entra a far parte della grande famiglia del Roxy! Quindi signori, accogliamo come si deve Shila.- Disse Lou al microfono, mentre applausi, urla e grida riempivano il locale.
In sottofondo parti una canzone, che dopo qualche secondo funse da accompagnamento ad una bellissima ragazza: aveva i capelli neri sciolti, labbra colorate da un rossetto rosso, fisico snello e slanciato, vestita da ballerina di Burlesque.
"Cazzo che bomba" era il pensiero che che passò per tutto il genere maschile presente nel locale.
La ragazza iniziò a ballare facendo movimenti lenti ma aggressivi, muovendo i fianchi e scuotendo i capelli.
-E' lei cazzo, è la tipa di oggi.- Disse Slash boccheggiando.
-Merda, è proprio lei man!- Gli rispose Izzy, a bocca aperta.
-Cazzo, mi va in tiro!- Aggiunse Steven, coprendo l'inguine con il chiodo.
-Dammi della Vodka fratello- Esclamò confuso Duff ad un'immobile Axl.
-Sesso, sesso, sesso...lo sprigiona da tutti i pori.- Blaterò nuovamente Slash.
-Taci cazzo, taci.- Fu la risposta di Axl.
Merda, la metà delle persone presenti nel locale si stava smanettando l'uccello dinnanzi a quella meraviglia.
Fino a quando il numero di presentazione giunse al termine, con Shila appoggiata al cubo sul palco mostrando delle chiappe divine.

ROXY, DIETRO LE QUINTE
-Mi avevi detto di non eccitarmi, ma tu non è che cosi mi hai aiutato molto sai?- Disse Kriss prendendo sottobraccio Abby, che aveva finito il suo turno.
-Bèh tesoro, Shila è un diavolo tentatore, che ti aspettavi?- Rispose Abigail.
-Sei stata fantastica, ma ora andiamo al bar a bere qualcosa, devo riprendermi.- Terminò la rossa
-Ottima idea dolcezza.- Rispose la mora.


ROXY, BANCONE BAR
-Due Jack per favore.- Chiese Kriss ad una cameriera.
-Subito ragazze:- Rispose la biondina.
-Ok Abby, abbiamo quattro mesi arretrati di chiacchiere! Con chi te la stai spassando?- Chiese la rossa all'amica.
-Ieri sera ho fatto sesso con Nikki in cambio di una dose.
-Oh Abby, a proposito di lui, vorrei che tu...- Tentò di dire Kriss.
-Splendori, che bello ritrovarvi, Abby sei stata fantastica!- Intervenne Nikki, seguito dal resto della sua band.
-Concordo piccola, eri perfetta.- Aggiunse Tommy.
-Cosa ne dite signore, venite con noi a spassarvela?- Chiese Vince.
-Certo, andiamo.- Rispose Abby, tracannando il suo Jack e seguendo i ragazzi con Kriss.
Nikki intanto la prese per mano, catturando non poche occhiate.
-Abigail cazzo, che stai combinando- Si domandò mentalmente la rossa, osservando le mani intrecciate dell'amica e di quel bastardo di Nikki.

E rieccomi...come state mie cari? Mi auguro divinamente ;)
Allora, qui conosciamo un pochino Kriss, ma c'è ancora tanto da scoprire...
Cosa ne pensate??? Fatemi sapere, mi farebbe molto piacere. Ringrazio chi segue, preferisce, legge e recensisce la storia!
Un grazie mille a tutti!
Sara :)

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Prima di cominciare vorrei dire una cosuccia di estrema importanza: OGGI E' IL 51ESIMO COMPLEANNO DI AXL ROSE. TANTISSIMI AUGURI WILLIAM, MA SOPRATTUTTO GRAZIE, SENZA LE TUE PAROLE MOLTI MOMENTI NON SAREBBERO STATI GLI STESSI. AUGURI IDOLO:)

ROXY

-Vedi Rose, è destino che io non mi scusi con la ragazzina.- Sputò fuori Slash.
-Solo perchè se ne sta andando via con quei coglioni, incollata al più coglione dei coglioni, non vuol dire che tu debba passarci sopra.- Rispose il rosso.
-Esatto man, se non è sta sera è domani sera, ma in ogni caso ci devi parlare- Aggiunse il saggio Izzy.
-Secondo me le uniche scuse che accetterebbe sarebbero quelle sotto le coperte.- Steven, il solito Gentleman.
-Chiudi quel fottuto buco che ti ritrovi in faccia Adler, voglio prorpio vederlo Saul che chiede scusa ad una donna.- Sbottò Duff, scappellozzando il batterista.
-Sempre i soliti maschilisti voi è?- Chiese Annie, che aveva appena finito il turno.
-Tutti gli uomini sono cosi Annie, facci l'abitudine.- Disse Claire, che si era appena aggiunta al gruppo e guardava amaramente Tommy, abbracciato a Nancy, la Groupie che tanto odiava.
-Sei ancora fissata con quell'idiota? Guarda quanto ben di Dio ti trovi davanti baby.- La riprese Steve, indicandosi solenne.
-Già Steven, se ci fossero più uomini come te, il mondo sarebbe migliore.- Rispose Clary.
Tutti lo sapevano: Steven si divertiva a fare il macho casanova, ma era un gran romanticone.
Tutte le ragazze con cui era stato, si erano sentite come delle principesse, anche solo per una notte.
-Cosa ne dite signore, facciamo un salto al Rainbow?- Domandò Axl alzandosi e prendendo il chiodo.
-Ottima idea man, andiamo.- Rispose Izzy, seguito da tutti gli altri.

MACCHINA DEI CRUE
Certo, erano in 6, ma stringendosi un poco, stavano alla perfezione.
Mick guidava abile, dopotutto il traffico non era abbondante.
-Hey piccola, questa sera ti faccio provare una cosa fantastica- Disse Nikki, rivolto ad Abby.
-Cosa?- Chiese lei entusiasta, come un bambino a cui comprano il gelato.
-OH lo vedrai...ti piacerà un sacco.- Rispose il moro, ricevendo un sorriso dalla ragazza.
-Siamo arrivati.- Mick accostò la macchina, per poi scendere e dirigersi alla spiaggia.
-Kriss, noi andiamo a fare un giro?- Propose Vince alla rossa.
Kristine non si fidava a lasciare Abby con Nikki, ma dopotutto sarebbero stati via solo un'oretta, cosa poteva succedere?
-Va bene, andiamo.- Rispose la ragazza, attaccandosi al biondo.
-Forza gente, si comincia.- Urlò Tommy, correndo alla spiaggia con una bottiglia di Vodka.
-Finalmente soli bambola.- Disse Nikki, mettendo la lingua in bocca ad Abby, e spingendola sul cofano della macchina.
-Fermo..Fermo Nikki- Disse la morettina spingendolo via -Cosa intendeva Sharona con la storia dell'ospedale?- Si decise a chiedere Abigail.
-E tu credi a quello che dice quella pazza? Parla a sproposito solo perchè mi odia.- Le rispose lui.
-Ma tu hai detto che avresti mandato pure lei in ospedale.-
Ahi..campo minato, la troietta capiva fin troppo bene.
-Era solo per farla smettere, ma adesso basta parlare, un pò di sesso, e poi ti faccio provare quella droga.- Le rispose prontamente lui.
"DROGA...parola magica per far tacere quella ragazzina" memorizzò il bassista.
-Come vuoi- Disse Abby sospirando, sperando di non dover soffrire come la sera precedente.

Non fu proprio piacevole, ma comunque era stato meno doloroso della sera prima.
Era stato leggermente più delicato, anche se era riuscito lo stesso a farla patire come un cane.
Neanche Jesse le faceva cosi male, cazzo!
Nikki era proprio una bestia.
-Sei divina ragazza, dovrebbero essere tutte come te.- Le disse lui tutto brioso.
Ma se non si era nemmeno mossa? Si era limitata a fare due sospiri e qualche urletto, giusto per accontentarlo.
"E chi se ne fotte? Il mio orgasmo arriva adesso" Pensò tra se, mentre lui la bucava.
Si, sarebbe stato fantastico nel suo piccolo mondo privato, dove i brutti ricordi si limitavano a sparire.
-Posso sapere che cos'è? Non mi sembra eroina.- Chiese Abby, notando che il liquido presente nella siringa non somigliasse per niente alla sua droga preferita.
-Vedi piccola- Disse Nikki estraendo l'ago -Il problema è che nemmeno io lo so, e tu mi servi per scoprire gli effetti.- Le rispose lui facendo l'occhiolino.
-Brutto figlio di puttana, mi inietti merda nelle vene e hai pure il coraggio di dirmelo?- Abby pareva sconvolta.
-Perchè pensi che ti abbia portato qui scusa? Sei una zoccola come le altre, e dovevi ascoltare Sharona. Ti ho appena iniettato la stessa cosa con cui ho mandato la sua amica in overdose, solo un pò di meno.- La informò lui.
Cazzo, cosa aveva combinato? Perchè si era fidata?
-Fanculo, me ne vado- Abby si alzò, iniziando a camminare per tornare a casa.
-Si stronza vai, e sta attenta a non morire per strada.- Rispose il bassista, deridendola.

Neanche tre minuti che camminava, e iniziò a vomitare l'anima.
Stava malissimo, le girava la testa, e in più del sangue le usciva dal naso.
Che cazzo le aveva dato quel bastardo?
Non sapeva nemmeno dove si trovasse, non conosceva nessuno a cui chiedere aiuto e le forze iniziavano ad abbandonarla.
Cosa cazzo mi succede?
Pensò prima di iniziare a vedere sbiadito e cadere rovinosamente a terra.

PER STRADA
-Smettila cretino.- Sbraitò Annie, dopo aver ricevuto l'ennesima palpata di culo da Duff.
-Andiamo ragazza, sciogliti un pò- Le rispose il biondo, caricandosela in spalla.
-Mettimi subito giù, sottospecie di pertica- Urlò Annie, scoppiando a ridere.
-AH l'amore, che cosa fantastica- Disse Clary, burlandosi di loro.
-Sembrano due Lemuri in accoppiamento.- Disse Slash.
-Sta zitto Hudson, sei solo invidioso- Esclamò Steven-
-Mi sorprendo che tu sappia cosa siano dei Lemuri Saul.- Frecciatina di Izzy.
-Io sono molto intelligente, a differenza di quello che pensi tu.- Rispose il riccio.
-Piantala di dire cazzate Slash.- Lo ammoni Axl.
Camminarono a lungo, fino a quando non entrarono in un piccolo vicolo.
Stavano andando verso il Rainbow scherzando e ridendo, quando Duff inciampò rischiando di volare a terra.
-Ma che cazzo...?- Esclamò il moro, notando che aveva inciampato in una caviglia.
-Che succede Duff?- Chiese Izzy.
-Ragazzi, qui c'è quella di oggi.- Disse il biondo sbiancando.
-Quella di oggi chi?- Chiese Axl, avvicinandosi insieme ai ragazzi.
-La ragazzina della spiaggia, credo sia morta.- Duff pareva terrorizzato.
-Cazzo fatemi vedere.- Si precipitò Annie.
-E' Abigail.- Disse Claire, dietro l'amica.
-Abigail cazzo, rispondi- Annie schiaffeggiò leggermente la morettina, che parve riprendersi per un'attimo.
-Cosa ti è successo? Cazzo hai la faccia piena di sangue.- Blaterò Claire.
-Nikki. Droga. Aiuto.- Sussurò la giovane, prima di perdere nuovamente i sensi.
-Che cosa facciamo? Sta male meda.- Disse Annie in preda al panico.
-LA PORTIAMO DA UN DOTTORE, DA QUALUNQUE PARTE, MA DOBBIAMO AIUTARLA.- Urlò Clary.
-Non possiamo portarcela noi, a chi credete darebbero la colpa di come è ridotta?- Disse Axl leggermente agitato.
-Cosa vuoi fare Rose? Lasciarla qui a morire?- Chiese nuovamente Clary.
-Sapete dove abita Zutaut?- Chiese Izzy.
-No, la conosciamo appena.- Rispose Annie.
-Cosa facciamo allora?- Chiese Slash, con la voce leggermente tremante.
-La portiamo alla Hell's House.- Rispose Axl, avvicinandosi alla ragazza e caricandosela in braccio.

Ma ciaooooo...allora cosa ne dite?
Abbiamo scoperto cosa ha fatto mister Sixx, e quello che combina ad Abigail non è per niente bello!
Poi i Guns come buoni samaritani...non so da dove mi è uscita!
Vorrei ringraziare tutti quelli che leggono, preferiscono, seguono e recensiscono, in particolare Shikira, che mi sopporta dal primo capitolo.
Grazie a tutti, un bacio<3 Sara

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


PICCOLA NOTA: AUGURI A VINCE NEIL, VOCE DEI MOTLEY CRUE, CHE OGGI COMPIE 52 ANNI.


HELL'S HOUSE

-Cazzo, muoviti ad aprire quella porta, è tutta la strada che la porto io.- Urlò Axl, rivolto a Duff che cercava invano di far entrare la chiave nella toppa.
-Levati idiota, faccio io.- Izzy prese in mano la situazione, entrando seguito da Axl che buttò la ragazza sul divano.
Poi iniziò a togliersi i vestiti.
-Fanculo, fate sparire quella fottuta maglietta.- Sbraitò indicando la sua ex maglietta preferita, quella con la Pin-Up a 90, sporca di sangue e vomito di Abigail.
-Va a farti una doccia Axl.- Slash sembrava volesse deriderlo, nonostante la situazione non fosse delle migliori.
-Fanculo Hudson, al posto che stare a guardare potevi aiutarmi a portarla.- Rispose William, sbattendo la porta del bagno.
Intanto Abby iniziò a tossire e si svegliò.
-Dove sono?- Chiese la ragazza, strascicando le parole.
-Shila, come stai? Sei al sicuro ora, non preoccuparti.- Le disse una ragazza carina, che riconobbe come Annie, sua collega al Roxy.
-Mi gira tutto merda, ho sete!- Si capiva a stento ciò che Abby diceva, ma l'ultima parola bastò a far volare Clary a prendere dell'acqua.
-Shila ora devo pulirti la faccia, hai perso molto sangue dal naso.- Le disse amorevolmente Annie.
Intanto Claire le porse l'acqua, che bevve come se fosse stata nel deserto.
Annie prese un fazzoletto e iniziò a passarlo delicatamente sul viso della giovane, che però ebbe una reazione inaspettata.
Iniziò a urlare e a dimenarsi come una pazza, probabilmente sotto l'effetto di qualche droga.
-Mollami Jesse, lasciami maledetto, non devi toccarmi, vai via. Tyron ti prego aiutami, Tyron! Mi fai male bastardo, vattene. Tyron.-
Urlava la ragazza.
-Merda ragazzi, chiamiamo un'esorcista.- Disse Steven, bianco come un lenzuolo.
-Non è il momento Steven! Che cazzo le succede?- Chiese Duff, piuttosto preoccupato.
-Ha le allucinazioni idioti, le hanno dato roba forte.- Didde Axl, coi capelli bagnati.
-Aia cazzo, è fuori di testa.- Claire urlò di dolore per il pugno appena ricevuto da Abigail.
Ad un tratto Abby si alzò, correndo verso la porta.
Cercò di uscire mentre gli altri provavano a fermarla, ma quando Slash le si parò davanti cambiò direzione.
Corse come una furia verso un piccolo fornello da campeggio, prese un coltello che vi trovò da parte, e con una luce assassina negli occhi, iniziò a ferirsi il braccio destro.
-Fermatela cazzo.- Sbraitò Claire, prima che la ragazza iniziasse a farsi male sul serio.
-Shila fermati.- Urlò Izzy cercando di strappare il coltello alla ragazza.
-Shila merda, sta buona.- Urlò a sua volta Duff.
Ok, ora era una situazione di panico totale. Il braccio di Abby sanguinava, facendo temere a tutti che avesse reciso una vena.
-Shila ti prego.- Disse Annie piangendo.
-Shila, Shila- la chiamò Axl -Abigail cazzo.- Sentendo quel nome la ragazza si bloccò, facendo cadere a terra il coltello che poco prima impugnava come arma.
-Abigail, hai detto Abigail.- Pronunciò la ragazza fissando il rosso negli occhi.
-Si, ho detto Abigail.- Confermò il ragazzo.
-Jesse e loro mi chiamavano Shila, solo Tyron e Kriss mi chiamavano Abigail.- Abby sembrava in uno stato di trance.
La roba che le avevano dato doveva essere sicuramente troppo forte.
-Voglio dormire.- Disse la ragazza, prima di dirigersi nuovamente al divano e sdraiarcisi sopra.
Si addormentò pochi attimi dopo, sotto gli occhi dei ragazzi più perplessi che mai.
-Tyron.- Fu l'ultima parola che pronunciò.


Erano le 11 e 47 minuti del mattino, quando Abby si svegliò in un letto, o forse meglio dire, in un divano non suo.
Di una cosa era sicura: i capelloni della spiaggia e due delle sue colleghe dormivano beatamente, chi sul tavolo chi sul pavimento.
Perfetto, come cazzo c'era arrivata li?
Ricordava solo che quel pezzente di Nikki l'aveva drogata, che aveva tirato in mezzo Sharona e una ragazza che aveva mandato in overdose, che le aveva raccomandato di non morire per strada, e che esattamente per strada era stata di merda.
"Come cazzo sono arrivata qui?" Si chiese mentalmente.
Bèh, che importanza aveva?
L'unica cosa che contava era che tornasse a casa sua sana e salva, possibilmente entro i prossimi 20 minuti.
Si alzò piano da quella spece di divano, notando che le sue scarpe si trovassero vicino alla porta d'uscita.
"Ottimo piccole, ora mamma vi viene a prendere e insieme ce ne torniamo a casa." Pensò!
Come piano non era male, i problemi erano solo due.
Non aveva idea di dove si trovasse, il primo.
Scavalcare quel tappeto umano, il secondo.
Si alzò in piedi, passando con successo tra quei corpi dormienti, ma quando fu vicina alla porta udi un mugulio di dolore, che inevitabilmente svegliò tutti.
-Mi stai facendo male bambina. Sposta quel fottuto piede o te lo taglio.- Disse Duff, la cui mano era schiacciata dal tallone della ragazza.
-Cazzo, non potevi tacere cosi nessuno si svegliava? Io me ne vado.- Eslamò Abby, fissando male il bassista.
-No bellezza, dove credi di andare senza nemmeno ringraziare?- Steven, il solito cascamorto.
-Questa volta Steve ha ragione, ti abbiamo raccolta dalla fottuta strada, hai rovinato la mia maglietta, ti abbiamo impedito di suicidarti e tu ci ripaghi cosi: bella stronza.- Intervenne Axl.
-Si può sapere cosa cazzo stai dicendo?- Chiese Abby al rosso.
-Si fantastico, questa non si ricorda neanche come si chiama Rose. Lasciala andare, tornerà a ringraziarci in ginocchio.- Abby udi una voce che proveniva da un angolo di quella "casa".
Quando si girò per rispondere a tono però, rimase di sasso.
Il capellone tutto ricci del giorno prima la fissava minaccioso.
-Tu, bastardo puttaniere troglodita igno...- Chi cazzo osava tapparle la bocca?
Si girò notando che il rosso era dietro di lei.
-Benissimo Abigail, ora ti siedi e ci racconti tutto quello che ricordi di ieri sera, poi noi ti diremo le cazzate che hai fatto questa nottte, ci stai?- Le chiese impertinente.
-D'accordo principessina, ma rilassati.- Acconsenti la ragazza, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del rosso.
Si risedette a terra iniziando a raccontare cosa le era successo.
-Quel pezzente di Sixx, ci avrei giurato.- Disse Steven, con fare indignato.
-Quindi stai dicendo che è stato lui il bastardo a mandare Monica in overdose.- Disse Claire.
-Io te lo dicevo che quei tipi erano pericolosi Clary!- Disse Annie, consapevole del legame tra Tommy e l'amica.
-Per quanto mi riguarda, può tenersi quella puttana di Nancy ora.- Forse la storia di Monica avrebbe convinto Clary a staccarsi da quel chitarrista pazzo.
-Cazzo, quel bastardo mi ha usata come cavia per quella merda di roba.- Abigail pareva traumatizzata!
-Si, quello è un bastardo cosi come i suoi amici.- Izzy aveva centrato il punto.
-Ora mi spiegate che ho fatto io questa notte?- Chiese la mora.
I ragazzi le riassunsero brevemente cosa aveva combinato, mentre Abby si fissava il braccio disgustata da se stessa.
-Vorrei sapere una cosa- Chiese Axl -Chi sono Tyron e Jesse?-
A quella domanda Abby sbiancò, però aveva il dovere di far sapere loro la verità!
Infine l'avevano salvata da un gran bel casino, no?!
-Tyron è la cosa migliore della mia vita, è mio fratello ed è stato l'unico che mi ha sempre aiutata.- Disse Abby.
-E dov'è ora?- Domandò innocente Steven.
-Lui è morto cinque anni fa.- Rispose la giovane mogia.
-Scusa, mi dispiace.- Steven si maledi internamente, perchè non teneva mai chiusa quella boccaccia?
-Non ci hai ancora detto chi è Jesse!- Intervenne Axl.
-Lui è la cosa peggiore della mia vita, l'unica persona che vorrei vedere morta.-
-Cazzo, deve averti fatto qualcosa di grosso per odiarlo cosi.- Si intromise Duff.
-Da quando ho 11 anni si diverte a picchiarmi e a violentarmi.- Rispose amara Abigail.
-Ma chi è il pezzo di merda che tocca una ragazzina cosi piccola?- Saul rabbrividi alle parole della ragazza. Cazzo, lui era porco, ma piuttosto che sfiorare una bambina si sarebbe tagiato le palle.
-Il maledetto pezzo di merda in questione- Disse Abby con un odio spaventoso -Nonchè l'orgoglio della mia famiglia, il ragazzo perfetto, l'intoccabile portato su un piatto d'argento, non è altro che il più grande dei miei fratelli.-


Ciaoooooooo...
Colpo di scena nella storia: il tanto odiato Jesse è il fratello della povera Abby!
Allora, cosa ne pensate?
Ringrazio tantissimo Shikira, chi legge, segue, preferisce.
Al prossimo capitolo, Sara

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


HELL'S HOUSE

-Ti prego Shila, è uno scherzo vero?- Chiese Steven, strabuzzando gli occhi.
-Sarebbe fantastico se fosse solo uno scherzo- disse la ragazza sorridendo amara -Ma purtroppo il mio caro fratellone si divertiva cosi, mi massacrava di botte e poi mi scopava, manco fossi una delle sue puttanelle.-
-Vuoi parlarcene?- Chiese Annie, guardandola comprensiva.
-Avevo 11 anni quando Jesse mi toccò per la prima volta. Lui aveva da poco compiuto i 21 anni, era stato mollato dalla sua ragazza e si era ubriacato in uno squallidissimo locale di Atlanta.- Disse la ragazza, con gli occhi lucidi.
-Arrivò a casa tardi, mio fratello Tyron non c'era, i miei genitori dormivano. Entrò in camera mia, mi vide sveglia e si sdraiò sul letto con me. Mi disse che era triste, che stava male, che non sopportava tutti gli sguardi della famiglia puntati addosso, ma daltronde lui era quello giudizioso, che frequentava l'università, l'orgoglio della famiglia. Poi mi abbracciò, disse che mi voleva bene e che voleva mostrarmelo.-
-E poi? Continua- Disse Duff, fissando la ragazza.
-Semplicemente mi mise quella fottutissima lingua in bocca, mi spogliò e iniziò a scoparmi. Io non capivo, ero solo una bambina, sentivo un dolore fortissimo, ma nella mia innocenza ero convinta che se qualcuno ti volesse bene, dovesse dimostrartelo cosi. Quando non riuscii più a sopportare il dolore cercai di spostarlo, ma lui non si muoveva, allora gli tirai i capelli. Lui si arrabbiò e cosi mi picchiò. Il giorno dopo scesi in cucina a fare colazione, non avevo chiuso occhio per la paura che potesse tornare.-
-Bastardo.- Sputò fuori Izzy.
-Ricordo che era estate, il pomeriggio stavo in piscina, giocavo in giardino, insomma cose da bambini. Ero in costume quando mio fratello Tyron mi vide. Mi fermò subito e mi chiese come mi ero procurata tutti quei lividi. Non sapevo se dire la verità o meno, però sapevo anche che di Tyron potevo fidarmi, cosi gli dissi tutto.-
-Va avanti- La incitò Claire.
-Tyron corse in casa, e dopo qualche istante vidi Jesse che sfondava la finestra della cucina e volava in giardino. Ty era arrabbiatissimo, io non capivo perchè lo fosse, ma poi mi resi conto che era per quello che Jesse mi aveva fatto.-
-Il bastardo fini in ospedale, pieno di punti e con qualche osso rotto, era ridicolo.- Lo sguardo di Abby era carico d'odio -Tyron fu punito per quello che aveva fatto, io fui classificata come la bugiarda della famiglia, Jesse invece passò per la vittima delle fantasie idiote di una bambina. I lividi erano chiari cazzo, quello che dicevo non era inventato, ma i miei genitori dovevano mantenere alto il nome della famiglia, cosi io e Ty passammo per i figli sbagliati, e fummo isolati.-
-Nessuno in quella fottutissima casa ci rivolgeva la parola, cosi Ty, che aveva solo 16 anni, iniziò a prendersi cura di me, tanto che spesso lo chiamavo papà. Per i tre anni successivi Jesse non riusci a sfiorarmi, Ty mi stava sempre intorno. Pensavamo di andarcene via da quella casa, vivere in un'altra città felicemente, ma io ero minorenne, non potevamo muoverci. Poi una sera il mondo mi crollò addosso: io avevo 14 anni, Tyron 19. Ci chiamarono dall'ospedale, dissero che Tyron era stato accoltellato durante una rissa, che aveva perso troppo sangue, e che non c'era stato nulla da fare. Tentai più volte il suicidio, ma sul più bello riuscivano sempre a fermarmi. Cazzo la mia unica ragione di vita mi era stata strappata dalle mani, cosa potevo fare.- Abby aveva la voce tremante, le lacrime agli occhi.
-Neanche una settimana dal funerale, e Jesse tornò alla carica. Recuperò i tre anni persi, mi massacrò e mi spedi non so quante volte all'ospedale. Mia madre, quella gran puttana, giustificava tutto con cadute accidentali da ragazza sbadata, ma lei vedeva tutto, solo voleva troppo bene al suo adorato Jesse per cercare di fermarlo.-
-Cazzo- Disse solo Slash.
-No tesoro, il bello deve ancora arrivare: avevo solo 15 fottutissimi anni quando mi mise incinta. Mia madre mi diede della puttana merda, quando gli unici rapporti sessuali li avevo con suo figlio. Feci delle visite, mi dissero che aspettavo una femminuccia. L'avrei chiamata Candice, e una volta partorito sarei fuggita da Atlanta con lei. Intanto il pezzente continuava a scoparmi e a picchiarmi, senza pensare minimamente alla vita di sua figlia.-
-Partorii in una notte di ottobre, ma i miei genitori avevano già pensato a tutto. La mia bambina fu portata via, non riuscii nemmeno a prenderla in braccio una volta, so solo che venne affidata ad una famiglia dell'Alabama. Poi mia madre prese una decisione: mi spedi in un collegio, ma prima di partire volle parlarmi.
Mi disse che aveva capito che dicevo la verità, che le dispiaceva di aver sbagliato con me e Tyron, ma che per lei Jesse era una priorità, che non poteva abbandonarlo, e che per evitare altri "disguidi" sarei dovuta andarmene di casa. E poi finii in quell'istituto di correzione, peccato che li non cercavano di educarci, semplicemente se ne sbattevano di quello che succedeva, l'importante che nessuno morisse o finisse in overdose.-
-Scoprii li le droghe e l'alcool- Abigail aveva lo sguardo perso nel vuoto - Imparai che fare sesso di mia spontanea volontà era fantastico, li ero solo la ragazza ribelle, e non il cane bastonato che ero a casa. In questi 2 anni mi sono divertita parecchio in quel posto di merda, poi è arrivata la nuova preside e tutti abbiamo dovuto metterci in riga. E cosi arriviamo al presente, quando due settimane fa mi hanno espulsa per aver spedito una troietta del primo anno al pronto soccorso, e mia madre ha chiesto a zio Tom di ospitarmi, per evitare altri "inconvenienti" con quel fallito di Jesse. Questo è tutto quello che c'à da sapere su di me.-
-E in questi anni sei sempre stata sola?- Chiese Duff, come se stesse parlando ad un fantasma.
-Oh no, c'è stata Kriss, mi ha ospitato un sacco di volte a casa sua, soprattutto quando ero incinta.- Rispose Abby.
-E chi sarebbe...-Stava per chiedere Steven, prima di essere interrotto. -Quindi è per lui, il tatuaggio che hai sulla schiena.- Axl parlò per la prima volta.
-Si, è per mio fratello.- Concluse la mora, fissando William.

E rieccomi qui, finalmente aggiorno.
Capitolo completamente dedicato al passato di Abigail, che di cose belle ne ha viste ben poche.
Cosa ne pensate?
Vorrei ringraziare
 -Shikira
-Sarahrose
-Angie Mars
per le recensioni, poi
-Jovina
per aver messo la storia nelle eguite, e inoltre grazie anche ai lettori silenziosi.
Un bacio, Sara!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


HELL'S HOUSE

-Quindi quello che si dice in giro di te sono solo cazzate?- Chiese Claire, rossa in viso.
-Si, sono solo cazzate per farmi passare come la bambina viziata.- Rispose Abigail.
-E quindi, che hai intenzione di fare ora?- Domandò una Annie allibita.
-Prima di venire qui, sono stata a casa un paio d'ore, giusto il tempo per prendere le mie cose e trovarmi davanti il bastardo.-
-Ti prego, fa che non sia quello che penso io.- Escamò Steven, leggermente pallido.
-Ha detto che avrebbe scoperto dove sarei andata, che mi avrebbe trovata e avremmo finito quello che è iniziato 7 anni fa cazzo.- Abby si ritrovò a piangere come una scolaretta alla prima cotta.
Merda che vergogna.
-Tesoro, mi dispiace tanto, cosa possiamo fare per te?- Chiese Annie abbracciandola.
-Puoi stare qui, so cosa vuol dire avere paura.- Disse Axl.
-Will ha ragione, mi ricordo quando si nascondeva a casa mia per paura di quello stronzo.- Sputò fuori Izzy.
-Vuoi dire che anche tu...?- Stava per chiedere la ragazza, prima di essere interrotta.
-Si, il mio patrigno. Tutti mi hanno fatto credere che fosse il mio vero padre, quando ho scoperto la verità me ne sono andato di casa e sono venuto qui a L.A., a casa di Jeff.-Il rosso ne aveva passate cazzo, la sorte non era stata gentile neanche con lui.
-Povero il nostro Izzy, gli stai sempre in mezzo ai coglioni vero Rose?- Slash cercava di sdrammatizzare, ma anche lui sapeva la situazione del cantante.
-Smettila Saul, Axl e Izzy hanno ragione, se vuoi puoi stare qui con noi.- Disse Duff diplomatico.
-Vi ringrazio ragazzi, ma credo che se accettassi mio zio darebbe di matto.- Concluse la ragazza accennando ad una risatina.
-Come vuoi piccola, il nostro magazzino è sempre aperto per una gnocca come te.- Aggiunse Steven, facendole l'occhiolino.
-Hey, scusami per l'altra sera.- Inaspettatamente, Abby pronunciò delle scuse rivolte a Slash.
-Cazzo, scusami tu, ti ho trattato di merda, e ieri sulla spiaggia sono stato uno stronzo.- Le rispose Saul.
-Non preoccuparti me lo meritavo! Pace fatta?- Chiese Abigail.
-Certo piccola! Devo ammettere che se mi hai quasi steso in rissa- Disse il riccio pensieroso - A letto potresti anche ammazzarmi, cazzo.- Terminò immaginandosi scene poco caste.
-Beh tesoro, possiamo sempre sperimantare.- Esclamò la ragazza ridendo.
Slash si alzò di scatto.
-Dammi un secondo, libero il letto e...-Non riusci a finire la frase.
-Ti prendeva per il culo, idiota.- Disse Axl
-Esatto- Confermò la morettina.
-Fanculo, che periodo di merda.- Il Mulatto tornò alla sua postazione, sedendosi mogio.
-Sbaglio o quella è una Gibson Les Paul?- Chiese Abby, alzandosi e avvicinandosi alla chitarra.
-Si, è la mia bambina e sei pregata di non toccarla.- Slash cercò di fermarla, ma quando iniziò a suonare l'assolo di Stairway To Heaven rimase bloccato.
Cazzo, quella ragazzina aveva un fottutissimo talento.
-Dove hai imparato a suonare cosi?- Chiese Slash.
-Mio fratello Tyron, adorava suonare. Mi ha insegnato anche qualcosina col basso, ma vedendo che ero più portata per la chitarra, ci concentrammo su quella.- Rispose la mora.
-Che donna cazzo, picchi duro, sei una bomba sexy, e adesso scopro anche che sei una fottuta musicista. Shila, mi vuoi sposare?- Chiese uno Steven serissimo, inginocchiandosi dinnanzi alla ragazza.
-Beh tesoro, se non mi chiami cosi potrei anche pensarci.- Rispose la ragazza, scherzando col batterista.
-Perchè non vuoi essere chiamata Shila?- Domandò Axl.
-Perchè cosi mi chiamano solo Jesse e i miei genitori, quindi preferisco Abigail, o meglio ancora Abby.- Li informò la giovane.
-Ma tu sul palco ti fai chiamare cosi.- Disse innocente Duff.
-Esatto, solo sul palco, li c'è Shila, non Abigail.- Concluse la mora.
-Capisco- Ribattè Izzy.
-Beh signori, mi avete salvato il culo eppure qui dentro so solo il nome di Annie, che ne dite di presentarvi?- Domandò allora Abigail.
Slash prese parola.
-Io sono Slash, il miglior chitarrista d'America, la carotina si chiama Axl, il cantante, il capellone Punk si chiama Duff, ed è il bassista, quello zombie è Izzy, il chitarrista ritmico, e poi la mangusta si chiama Steven, nonchè il batterista.- Il riccio si prese qualche scappellotto e un paio di occhiataccie.
-Piccola, sentiti onorata, hai appena conosciuto i Guns N' Roses.- Disse fiero Steven.
-Non avete presentato Claire idioti.- Disse Annie, disfando il momento di gloria.
-Ci penso da sola- Clary si rivolse ai cinque, guardandoli indignata - Ci siamo già viste bellezza, in ogni caso sono Claire, è un piacere conoscerti.- Concluse quest'ultima, una ragazza con capelli castani boccolosi non molto lunghi.
-Fantastico gente, ora che ci siamo presentati tutti possiamo mettere qualcosa sotto i denti? Sto morendo di fame.- Disse Slash, toccandosi la pancia.
-Si Hudson, quanto scassi!- Rispose Axl -Cinese o Messicano?-
-Messicano ovviamente- Esclamò Izzy, amante del piccante.
-Bene, ragazze che fate, venite con noi?- Domandò allora il rosso.
-Noi ci stiamo, e tu Abby?- Chiese Annie.
-Perchè no dai, andiamo.- Disse la ragazza, alzandosi seguita dagi ragazzi.

Ossequi a tutti quanti!
Capitolo di passaggio, dal prossimo si entrerà nel vivo della storia.
Grazie a chi recensisce, legge, segue, preferisce, insomma grazie a tutti.
Un bacio, Sara<3
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Erano passati 5 fottutissimi giorni, cazzo.
E cosa aveva fatto con quei minchioni e con le sue due colleghe?
Ci aveva stretto amicizia merda, lei che nella sua vita era stata amica solo di Kriss.
La Kriss che non si faceva più viva da quella sera con Nikki.
Probabilmente anche lei si era rotta dei suoi problemi, dopotutto poteva aspettarselo no?
Ma con quei ragazzi era diverso, li conosceva si e no da una settimana, eppure l'avevano capita subito, senza ma ne perchè, semplicemente l'avevano presa per i capelli e l'avevano portata nella loro compagnia, certo formata da dei pazzi Rocker, ma pur sempre accogliente per i suoi standard.
Aveva un rapporto diverso con ognuno di loro:
Con Steven faceva la mamma premurosa, lui aspirava dolcezza, e lei gli dava quella che non aveva mai ricevuto ma che aveva da donare in abbondanza.
Duff era tutta un'altra storia, lui era il compagno di bevute, quello con cui scherzavi fino a svenire.
Izzy era quello a cui chiedeva consiglio, all'apparenza schivo, ma se imparavi a conoscerlo diventava una persona essenziale nella vita. In realtà era anche quello che le teneva la testa quando vomitava dopo la sbornia.
Poi c'era Slash, prima odiato e poi amato, quello che le stava insegnando nuovi trucchetti con la chitarra, quello con cui si punzecchiava, che le faceva saltare i nervi, ma con cui non teneva il muso per più di 10 minuti.
C'erano Annie e Claire, la madre e la sorella che non aveva mai avuto, sempre pronte a tirare fuori gli artigli se qualcuno le diceva qualcosa, sempre pronte ad aiutarla e a sostenerla in ogni momento.
Ed infine c'era Axl, si identificavano loro due, avevano lo stesso passato alle spalle, un carattere simile ma diverso che li portava ad unirsi, momenti che riusciva a condividere solo con lui, insomma erano come la Rockstar e la sua Groupie di fiducia, l'unica cosa che mancava era il sesso.
Miscelando il tutto, si ottenevano un gruppo di ragazzi che spaccavano il culo al primo che si avvicinava ad Abby, un gruppo di persone che la sosteneva quando aveva le crisi di astinenza, che provava a farla ripulire dalla merda che si sparava in vena, che la scortava a casa tutte le sere o che la ospitava nella Hell's House quando i turni si prolungavano. In poche parole, erano amici.

-Cazzo ragazzi, ve ne rendete conto? Questa sera dobbiamo buttare giù i muri del Roxy.- Disse uno Slash esaltato.
-Non c'è bisogno di dirlo Hudson, la mia batteria farà saltare tutte quelle tette di gomma- Urlò Steven, eccitato per il concerto.
Era sabato, avevano provato fino a farsi sanguinare le dita, fino a quando Axl aveva perso la voce per il troppo cantare.
Certo, momento di panico generale, al Roxy occasionalmente passavano i pezzi grossi, quelli che se volevano ti facevano firmare un contratto, che ti spedivano nel mondo della musica a calci in culo.
E giusto il giorno prima Abigail aveva sentito dire da suo zio Tom che sarebbe passato al Roxy per sentire un gruppo emergente, qualcosa tipo Glass N' Roses.
Si era permessa di correggerlo, inoltre aveva detto allo zio di averli già setiti suonare e, che quei ragazzi avevano il talento necessario per sfondare.
Ottimo, avevano pensato. Avrebbero potuto diventare dei grandi della musica grazie a Zutatut, l'unico problema era che un Axl senza voce serviva solo a strimpellare la chitarra e a suonare il piano-forte, inoltre Tom non sapeva del lavoro di Abby al Roxy.
Fortunatamente le cose si erano risolte quasi subito: la voce di Will era tornata alla perfezione, mentre Abigail con un pò di trucco sarebbe passata inosservata.
-Beh bellezze, brindiamo per un buon concerto.- La morettina alzò una bottiglia di birra.
-No piccola, brindiamo per un'ottimo concerto.- Disse Duff, scatenando l'ilarità generale.
-Chi ha voglia di rollare un paio di canne?- Chiese Slash.
-Ci pensiamo noi- Rispose Annie, parlando per se e per Claire ed Abby.
-Dio com'è eccitante.- Sentenziò Duff.
-Cosa?- Domandò Claire.
-Vedere delle bambole come voi che rollano una canna.- Rispose quindi il biondo.
-Se rollano come scopano, sballiamo in un minuto.- Eslamò Steve, accompagnato dalle risate della compagnia.
Effettivamente le due ragazze erano state con tutti e cinque i Guns, ma poi Claire si era invaghita di Tommy Lee e quindi si erano allontanate dal gruppo.
Poi con l'arrivo di Abby le cose si erano risanate, anzi, pareva persino che il chitarrista dei Crue fosse per Clary solo un ricordo.
Dopotutto le cose non andavano malissimo, anche se la riccia aveva un conto in sospeso con la Groupie Nancy.
-Signori, questa sera ci sarà da divertirsi!- Parlò improvvisamente Abigail.
-Perchè?- Chiese Axl, parlando per la prima volta.
Probabilmente stava pensando a qualche nuovo pezzo.
-Semplice tesoro, questa sera mi divertirò a farvelo alzare.- Maledetta, quella ragazzina quando ci si metteva era una vera arpia.
-Smettile stronza, non ce lo faresti alzare neanche se fossimo imbottiti di viagra.- Sputò fuori Slash.
Merda, le cose si mettevano male, non potevano permettersi "problemi" durante il concerto.
-La mia era una battuta Hudson, ma tu cosi mi provochi.- Rispose la mora guardandolo seriamente.
-No bellezza, guardo in faccia la realtà.- Controbattè il Mulatto.
-Stai mettendo in discussione le mie abilità? Perchè se è cosi, rimedio subito.-
No cazzo, no.
Se quei due iniziavano a punzecchiarsi, non la finivano più.
Izzy tentò di fare un richiamo, ma la ragazza aveva già iniziato il suo spettacolino.
Si era seduta a cavalcioni su Slash, gli stava leccando il collo e, intanto le sussurrava parole non riportabili all'orecchio.
Benvenuti amici miei: Set Pornografico con libero accesso.
Cazzo, adesso stava strusciando il bacino contro quello del chitarrista, e guarda un pò?
La sua mano era misteriosamente sparita tra le sue gambe, il braccio si muoveva ambiguamente, Slash faceva versetti eccitati.
Poi bum, lei che gli ficcava la lingua in bocca, lui che le stritolava le natiche, poi ficcava le mani dentro i jeans della ragazza, il tutto sotto lo sguardo allibito dei loro amici.
E non si fermavano, il riccio adesso aveva pure estratto dai jeans una simpatica mano, slacciava la patta dei pantaloni della ragazza e cosa faceva?
Ce la metteva dentro tranquillamente.
Ok, quella scena era già abbastanza eccitante, se poi i due facevano versetti orgasmici, gli altri cosa avrebbero dovuto fare?
Riempirsi di seghe?
Sbattersi Annie e Claire sul fottuto divano?
Non che la cosa dispiacesse, ma un pò di contegno ci voleva comunque.
Poi, improvvisamente, Abigail si alzò da Slash, lasciandolo li inerme, sudato, e con una "graziosa" collina che impertinente spingeva contro la patta dei suoi pantaloni di pelle, pronta per uscire e presentarsi al grande pubblico femminile.
-Mai, giocare col fuoco Saul.- Le disse Abby, appoggiata ai due braccioli della sedia su cui sedeva il chitarrista.
E lui stava li, zitto, quasi senza respirare.
-Fanculo, questa notte tu ti fai un giretto in camera mia.- Esclamò Steven serissimo.
-Fottiti mangusta, viene nella mia di camera.- Duff tirò un pugno sulla spalla all'amico.
-Hey brutta faccia di...- Venne interrotto Steve.
-Era questo quello che cercavo cazzo.- Axl venne colpito da un lampo di genio.
-Ma cosa cazzo stai dicendo?- Chiese Izzy.
-Si, faremo una cosa simile, con le registrazioni in sottofondo sarà uno spettacolo.- Bene, Axl stava farneticando.
-Vuoi spiegarti meglio Axl? Sarebbe carino da parte tua farci capire cosa stai pensando.- Interveni Claire.
-Rocket Queen, in sottofondo ci saranno loro.-Disse il rosso.
-Loro chi?- Chiese Slash, ripresosi dallo shock.
-Non credo sia una buona idea mettere Duff e Steve che si insultano come sottofondo.- Propose Izzy diplomatico.
-Ma no, cosa cazzo dici? Ci sarete tu- Indicò Slash -Abigail, un letto e tanto sesso. Voglio i vostri versi come sottofondo.- Cazzo, Will era convintissimo.
-Che cosa?- Chiesero all'unisono il Mulatto e la mora.
-Si, farete sesso, e le registrazioni saranno usate per Rocket Queen.- Ribadi ancora Axl.
-Oh no Will, ti sbagli, non farò sesso con quel...troglodita.- Chiari Abby.
-Ti prego Axl, il mio ragazzo qua sotto non entrerà mai in quella sottospecie di vagina che ha tra le gambe.- Puntualizzo il riccio.
-Hey idiota, prima non sembrava ti dispiacesse avere due ditta in quella "sottospecie di vagina che ho tra le gambe".- Ribattè la ragazza.
-Neanche a te dispiaceva avere in mano il "piccolo" Slash.- La scherni Saul, mimando con le dita delle virgolette alla parola piccolo.
-Va al diavolo stronzo, lo facevo solo per...- Disse la ragazza, prima di essere interrotta.
-Basta ora, tra poche ore abbiamo il concerto, prepariamoci.- Sentenzio Izzy, alzandosi e prendendo la custodia della sua amata chitarra.
-Si, ha ragione Izzy, ci conviene andare, abbiamo il turno.- Disse Annie, rivolta a tutti e a nessuno.
I ragazzi si prepararono, caricando gli strumenti su un furgoncino comprato per pochi bigliettoni.
-Che vogliate o meno, Rocket Queen sarà registrata come ho detto io.- Puntualizzò Axl, prima di prendere il posto di guida.

Bene bene bene (magari per qualcuno sarà male male male) rieccomi con un nuovo capitolo.
Nulla di speciale, ma che comunque secondo me da una scrollata alla storia.
Cosa ne pensate?
Come al solito ringrazio chi di dovere, senza il vostro sostegno questa storia sarebbe a piangere nel cestino.
Ora mi eclisso, al prossimo capitolo.
Sara

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


-Qualcuno mi può dare una cazzo di mano?- Vedere Steven trasportare alcuni tamburi della sua batteria poteva essere divertente, soprattutto se le sue imprecazioni erano accompagnate da un faccia alquanto spaventata, visto che i tamburi stavano abbandonando la sua presa per cadere rovinosamente a terra.
Slash si precipitò ad aiutare l'amico, non tanto per compassione, ma perchè quella batteria le piaceva.
-Grazie Saul, senza il tuo aiuto la mia batteria sarebbe stata spacciata.- Ringraziò il biondo.
-Smettila di fare la checca gentile con me, non attacca.- Sentenziò il riccio.
-Al diavolo, uno vuole fare il carino e cosa fa? Lo prende in culo.- Rispose il batterista, finendo di montare il suo strumento.
-Come siete messi qui? Gli strumenti sono accordati? Le postazioni sono pronte?- Chiese Axl, cercando di coordinare al meglio la preparazione pre-concerto.
-A proposito di come siamo messi, vorrei ricordarti che non ho intenzione di fare quella cosa per Rocket...- Cercò di dire Saul.
-Sta zitto, ho detto che voglio quelle registrazioni, e cosi sarà.- Annunciò duro il rosso.
-Ho detto che voglio quelle registrazioni, e cosi sarà.- Gli fece il verso Slash.
Immediatamente venne colpito da un accendino che, simpaticamente aveva provveduto a lasciargli un grazioso segno rosso sulla guancia..
-Aia, mi hai fatto male.- Sbraitò il riccio, rilanciando potentemente l'oggetto ad Axl che, non si sa come, lo prese al volo.
-Che ti serva di lezione, non si fa il verso ad Axl Rose.- Lo sbeffeggiò il cantante.
Erano quasi le 22, nel giro di qualche minuto sarebbero stati annunciati al pubblico.
-Hey tesori, siete pronti per il concerto?- Chiese Abigail, accompagnata da Izzy e Duff, vestita e truccata di tutto punto per l'esibizione, fasciata da un corpeto in pelle nera, che lo avrebbe fatto alzare anche ai morti.
-Dio piccola, questa è una provocazione, non vi danno dei pantaloni normali?- Domandò Steven a bocca aperta, notando i cortissimi pantaloncini altrettanto in pelle, che lasciavano scoperti gran parte dei glutei della ragazza.
-No dolcezza, cosi c'è più gusto.- Rispose la mora, carezzando amorevole la guancia del batterista.
-Ci sarà da spaccare qualche culo stasera belli miei.- Disse Izzy, indicando la ragazza.
-Andiamo Jeff, so cavarmela da sola, dopotutto sono l'unica donna che ha letteralmente steso Slash.- Disse la ragazza, rivangando l'episodio della stecca da biliardo.
-Ah come sei simpatica, vuoi vedere come posso stenderti io in questo momento?- Il riccio rispose subito alla frecciatina.
-Immagino tu alluda ad oggi pomeriggio Saul, ma ti dico un segreto: ci vuole ben altro per stendermi, due dita non fanno effetto.- Controrispose la moretta.
Fanculo, colpito e affondato.
-Bèh, se proprio vuoi saperlo...- Nuovamente interrotto.
Possibile che appena cercasse di dire qualcosa Slash venisse sempre bloccato?
Al diavolo, almeno era Lou che li stava presentando.
Si prepararono per il loro spettacolo.
-Forza ragazzi, sarete fantastici.- Li incoraggiò Abby.
Una serie di grazie piccola e anche tu sarai bravissima pervennero alle orecchie della ragazza, dopotutto anche lei si sarebbe esibita con loro, certo come ballerina, ma comunque era pur sempre una presenza importante.
-Axl?- Chiamò Abigail fermandolo per un braccio - Buona fortuna.- Concluse poi, schioccandogli un bacio sullo zigomo.
-Con la mia ballerina preferita andrà tutto benissimo.- Rispose lui, ricambiando il bacio sulla fronte.

 You know where you are?
You're in the jungle baby
You're gonna die

Urlò al microfono Axl, scatenando urla e delirio nel locale.
Poi attaccarono a suonare, Axl iniziò a cantare e le ballerine fecero il loro ingresso sul palco.
Molly si attaccò subito ad Izzy, Sharona si incollò a Duff, Liv si mise con Steven, mentre Abby si divise tra Axl e Slash.
Erano bravi cazzo, avevano stoffa.
Sotto di loro un coro urlante di gente impazzita, eccitata e su di giri per quell'esibizione fantastica, baristi e camerieri che si destreggiavano a servire clienti esigenti, e due paia di occhi verdi che non si staccavano un'attimo da Abigail.


ROXY, TAVOLO 7
-Cazzo, quella puttana è ancora in giro, spero che non si ricordi niente.- Disse Nikki.
-Ma come cazzo ti è saltato in mente di provare anche su di lei quella roba? Non ti bastava già quella ragazzetta?- Chiese Tommy.
Non provava pietà per quella ballerina, non gli importava nulla, solo vedere il suo migliore amico soddisfatto.
Dopotutto loro erano i Terror Twins, fratelli non di sangue ma nell'anima.
-La odio quella puttanella, deve pagarla.- Sputò fuori il bassista.
-Andiamo Nikki, lasciala stare, non ti ha fatto niente, è solo una ragazzina.- Cercò di convincerlo Mick.
-Si bello, Mick ha ragione, lasciala perdere.- Intervenne Vince.
-Fatevi i cazzi vostri, nessuno vi ha chiesto niente.- Li aggredi Sixx.
-Esatto fratello, e se vuoi quella ragazzina, io ti aiuterò a prenderla.- Incalzò Tommy.
-Fantastico. Se non sbaglio anche tu hai un conto in sospeso con la barista.- Disse allora il bassista.
-Si, quella puttana prima non ha voluto darmela, dice che si è rotta di me.- Rispose il chitarrista.
-Allora è giusto che anche lei la paghi, nessuno parla cosi a mio fratello.- Concluse Nikki, dando una pacca sulla schiena a Tommy, subito ricambiato con la stessa moneta.
Peccato solo per un piccolo dettaglio: i due non sapevano del legame delle ragazze con i Guns N' Roses.

ROXY, TAVOLO 16
-Elmer, questa volta ti do proprio ragione, quei ragazzi hanno le palle, era quello che cercavo.- Esclamò Tom Zutaut, dinnanzi alla sua Tequila.
-Lo sapevo che ti sarebbero piaciuti.- Disse allora Elmer.
-Ma dimmi una cosa, chi è quella ballerina? Mi sembra familiare.- Tom osservava una ragazza attraente che ballava alternata con cantante e chitarrista solista.
-E' una nuova, si fa chiamare Shila, ma ha solo 18 anni, non credo vada bene per te.- Rispose Elmer.
-No no ci mancherebbe altro, potrebbe essere mia nipote.- Scherzò Zutaut, non sapendo che quella ragazza era veramente sua nipote.
-Allora? Hai intenzione di fare un contratto con quella Band?- Domandò Elmer.
-Si, ma prima devo andare un paio di settimane in Arizona, devo concludere il divorzio con la mia ex moglie.- Informò Tom.
-Brutta storia amico, ma ti consiglio di andare a parlarci lo stesso con quei ragazzi, sono già stati notati.- Pronunciò Elmer, indicando Gilda Fenners, agente di una casa discografica concorrente della Geffen Records.
-Si, dopo ci vado.- Acconsenti Zutaut.

ROXY, TAVOLO 37
Gli toccava stare li, in quel fottuto locale, seduto al fottuto tavolo, nel fottuto angolo più ombroso, per non essere visto da quella fottuta puttana che ballava con un coglione rosso di capelli.
Che culo, aveva origliato per sbaglio sua madre al telefono che parlava con l'idiota che ora la ospitava.
Merda, ci aveva messo due giorni prima che trovasse la casa e scoprire che lavorasse li, in quel locale odorante fumo e sudore.
Ma poi eccola, in giro con due riccie, una castana e una mora, che portava dei sacchi della spesa.
Era stato un momento bellissimo ritrovarla, aveva temuto di non poterla rivedere per un gran pezzo.
Ora non c'era storia che teneva, niente fratelli scassa cazzo ne collegi dove nasconderla.
Ora c'erano solo loro due, e nessuno sarebbe più riuscito a portargliela via.

ROXY
Il concerto era finito, era stato fantastico, forse il migliore da quando avevano formato quella band di matti
Tutto fantastico, peretto.
Aspettavano solo la fine del turno delle ragazze, poi sarebbero filati al Whisky a fare un pò di macello.
-Hey ragazzi, abbiamo finito il turno, ci date un'attimo? Andiamo a fumare un sigaretta.- Disse Abby, accompagnata dalle due cameriere.
-Certo, andate pure, vi aspettiamo.- Rispose Izzy.
-Io rimango, non mi va di fumare.- Disse Annie, sedendosi poi in braccio a Duff.
-Certo tesoro, come vuoi.- Rispose Claire.

Le due ragazze uscirono sul retro del locale.
-No cazzo, le ho dimenticate.- Disse Clary.
-Tieni, ci sono le mie.- Abby le porse il suo pacchetto di Malboro.
-Grazie.- Rispose la riccia, accendendosi poi la sigaretta.
-Allora, cosa mi dici di Steven?- Chiese Abigail.
-In che senso?- Rispose Claire.
-Andiamo Clary, vedo come lo guardi.-
-Bèh, lui è dolce, carino, mi fa sempre ridere poi...-
-Ma guarda un pò chi c'è qui.- Sputò fuori Nikki.
-E pensa che fortuna, tutte due in un solo colpo.- Diede man forte Tommy.
-Cosa cazzo volete?- Disse Abby sulla difensiva.
-Come cosa cazzo vogliamo? Non lo sapete? Vogliamo voi.- Sentenziò acido Nikki.
-Ci avete fatti arrabbiare puttane, ora dovete capire che con noi non si scherza.- Concluse Tommi, prima di saltare addosso alle ragazze seguito da Nikki, e iniziare a colpirle con violenza.

-Ma che fine hanno fatto quelle due? Dovrebbero essere già tornate.- Disse Annie preoccupata.
Le due amiche mancavano da una decina di minuti buoni.
-Si staranno facendo una canna, o magari si staranno dicendo cose da donne!- Rispose Duff.
-Senza di me? Impossibile. Vado a vedere.- Concluse la ragazza.
-Aspetta, veniamo anche noi.- Disse Axl, seguito dai ragazzi.

Salveeeeee...come va?
Cosa dite di questo capitolo?
Io non saprei, non mi convince...
Va bèh...grazie mille a tutti, un bacio e al prossimo capitolo.
Sara<3
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


 Piccola notifica: 33 anni fa Bon Scott, storica voce degli AC/DC moriva, lasciando un grande vuoto ma anche una grande leggenda.
Riposa in Pace Bon, grazie per le emozioni che ci hai regalato!!!

ROXY
Merda, merda e ancora merda.
Quel coglione picchiava duro.
Fosse stata solo lei, Amen, ma a tre metri da lei Clary le stava prendendo di santa ragione da Tommy.
Erano strafatti, lo si capiva dalle pupille e da come parlavano.
Cazzo, Clary era caduta, doveva correre ad aiutarla.
Ma come poteva farlo con Nikki che ora l'aveva buttata a terra e le stava sopra a cavalcioni, senza risparmiarsi pugni e schiaffoni?
Non sentiva molto male, ci aveva fatto il callo con Jesse.
"Fanculo, o adesso o mai più" si disse, tirando una calcione tra le gambe a Nikki.
Ottimo, steso li a terra faceva un gran figurone.
Ora restava solo l'altro idiota.
Lo afferrò per i capelli e riusci a strapparlo dall'amica.
Fantastico, un corpo a corpo era proprio quello che le serviva, soprattutto ora che la testa le girava cosi tanto.
E vai, uno schiaffone in piena faccia, una spinta, e adesso chi ci si metteva?
L'altro stronzo si era ripreso e la risbatteva contro il muro.
Aia cazzo, la schiena. E uno schifo di sapore di sangue in bocca.
Cazzo, Tommy adesso ci dava ancora dentro con Claire.
-Lasciala stare bastardo, vattene- Urlò, mentre la mano del bassista le tappava la bocca.
-Non si sfidano i Terror Twins troia.- Ma dove pensava di essere? In una telenovela di scarso successo?
Merda di nuovo, quelli facevano seriamente.
Forse avrebbe presto rivisto il suo Tyron.

-C'è qualcosa che non va, me lo sento.- Esclamò Annie, spintonando una ragazza che cercava di fermarli per un autografo.
-Hey stronza, sta attenta- Urlò il soggetto in questione.
Annie non le diede retta e, seguita dai Guns N' Roses al completo, spalancò la porta del retro del Roxy.
Aveva sempre avuto un sesto senso, non sempre ci azzeccava, ma gran parte delle volte si.
E purtroppo quella era una delle famose volte.
Qualcosa che non andava c'era eccome, se ne rese completamente conto quando vide le sue due amiche a terra, bloccate e malmenate da Nikki Sixx e Tommy Lee.
Si rese conto unicamente di essere spinta da parte, poi cinque furie si lanciarono contro Nikki e Tommy, dando il via ad una rissa coi fiocchi.
In ogni singola direzione volavano pugni e calci, fino a quando i due bastardi non rimasero a terra privi di sensi.
Erano ridotti di merda, in ogni senso.
-Cazzo ragazze come state?- Chiese un Duff col cuore in gola.
-Io sto bene, Clary non molto.- A parlare fu Abigail che preoccupata, controllava Claire, terrorizzata e in lacrime.
Nel complesso quella messa meglio era la riccia, dopotutto per qualche attimo Abby si era ritrovata contro due uomini in un colpo solo.
-Vieni piccola, ti porto via da qui.- Disse Steven, prendendo in braccio Claire.
-Fanculo bastardo maledetto, per colpa tua ho sporcato la maglietta di sangue.- Disse Abby, dirando un calcio nello stomaco ad un Nikki ormai svenuto.
-Tesoro, vieni qui, sei piena di sangue.- La chiamò Annie, seppur spaventata.
-Lascia Annie, ci penso io.- Intervenne Axl.
Occhio pesto, labbro spaccato, piccoli taglietti sanguinanti, ecco cosa aveva guadagnato Abby.
Senza contare la schiena escoriata e la caviglia dolorante.
Claire invece se la cavava con un paio di lividi e un taglio alla base del naso.
Non male.
-Saul, Izzy, prendeteli e portateli davanti al locale.- Ordinò Axl.
-Cosa cazzo vuoi fare?- Domandò Slash.
-Fate come vi ho detto, andiamo.- E prendendo Abby per un fianco, si avviarono davanti al Roxy.

-Ma cosa diavolo è successo?-
-Cosa stanno facendo?-
-O merda, ma li hai visti?-
Erano le domande che ricorrevano tra la folla che si era radunata fuori dal Roxy.
Slash e Izzy trascinavano per terra i due Crue, sotto gli sguardi allibiti del "pubblico".
-Cosa cazzo gli avete fatto?- Urlò Vince furibondo, vedendo i compagni cosi malconci.
Neil cercò di attaccare Axl, ma venne istantaneamente fermato da due uomini della sicurezza, in modo da evitare altri guai.
-Lasciateli qui!- Ordinò Axl, rivolto ai due chitarristi, poi, parlando con le persone radunate, sotto il costante sguardo di bariste, cameriere, Elmer, Lou, e di Vince e Mick continuò - Vedete queste due fecce?- Indicò i due Crue -Loro hanno osato picchiare due donne, e non due donne qualunque, ma le nostre signore. Che serva da lezione a chiunque proverà ad avvicinarsi a loro.- E detto questo, sempre incollato ad Abby, se ne andò seguito dal resto dei Guns.

ROXY, TRA LA FOLLA
-Andiamo idioti, ve lo avevamo detto di lasciarle stare quelle due.- Disse Mick, aiutando Tommy ad alzarsi.
-Maledetti, io li ammazzo!- Urlò Nikki.
-Sta zitto, è già un miracolo che tu abbia tutte le ossa ancora intere.- Si intromise Nancy, cercando di sorreggerlo.
-Oh amore mio, sempre pronta ad aiutarmi.- Nonostante le condizioni, il bassista faceva sempre il farfallone.
-Chiudi il becco Sixx e non buttarti addosso a me, non sei una piuma- Lo ammoni la Groupie.
-Dove cazzo è finito Vince? Voglio andarmene da qui.- Esclamò traballante Tommy.
-Eccolo, è li.- Disse Mick, notando il loro Frontman discutere animatamente con Elmer e Lou.
Li raggiunsero.
-Se non la piantate, qui non metterete più piede, chiaro?- Stava dicendo Lou.
-Si chiaro chiaro, ora dobbiamo andarcene.- Terminò Vince, vedendo i compagni e Nancy.
Giunsero in completo silenzio fino alla macchina.
-Siete due fottute teste di cazzo, questa è l'ultima volta che vi paro il culo, mi avete rotto merda, due stronzi come voi si rimpiazzano subito.- Sbraitò il biondo.
Meglio tacere e mettere via gli insulti, quando Vince si arrabbiava perdeva la ragione.
-Salite in macchina, muovetevi.- Gli diede man forte Mick, aiutando Nancy a caricare Nikki.
Vince sali al posto di guida, dirigendosi verso il loro appartamento.

Cosi quella puttana si era fatta degli amichetti è?!
Povera illusa, se anche questa volta sperava di potergli sfuggire si sbagliava.
Si sarebbe divertito un mondo.

HELL'S HOUSE
-Mi fai male cazzo.- Abby sbraitava contro Saul, intento a disinfettarle un taglio sullo zigomo.
-Se tu soltanto rimanessi ferma!- Parlò scocciato il riccio.
-Dai a me razza di un incapace.- Lo ammoni Izzy, rubando il batuffolo di cotone dalle mani di Slash.
-Arriva Stradlin signori, il re dei coglioni.- Lo canzonò il Mulatto.
-Vedi, con lui non urlo perchè non fa male, lui ci sa fare.- Esclamò Abigail per prenderlo in giro.
-Lui ci sa fare- fece il verso Slash - Certo Abby, lui non ti fa urlare neanche a letto però.- Rispose Hudson.
-Ma sta zitto coglione, la tua è solo invidia.-Controbattè Izzy.
-Smettetela voi, per questa sera le ragazze ne hanno viste troppe, sarebbe il caso di fare un bella dormita.- Disse Axl, indicando Claire e Steven dormienti sul divano.
C'era feeling tra quei due.
-Giusto Axl, ci vuole una bella dormita, e visto che Steven sembra comodo sul divano, ne approfitto per usare il suo letto.- Parlò la morettina.
-E vorresti dormire in camera con Slash?- Chiese Izzy perplesso.
Cazzo, Abby non aveva tenuto a conto un paio di cose: Steven, Duff e Slash condividevano la stessa camera, cosi come Izzy e Axl.
Peccato solo che Duff e Annie avessero già preso posto su una brandina recuperata per gli "ospiti", alias le ragazze.
Alternativa: pavimento.
-Si, dormirò in camera con Slash, a separarci ci sarà il letto di Duff, e Saul si comporterà in maniera civile, dormirà e non disturberà nessuno.- Concluse perentoria la ragazza, fissando negli occhi il Mulatto.
Quanto si sbagliava...

Buonciao a tutti voi, o miei diletti..
E qui c'è un pochettino di azione, insomma Nikki e Tommy hanno sbagliato.
E indovinate un pò chi è il personaggio che compare cosi alla cavolo, facendo cattivi pensieri su Abby???
Allora, ringrazio chi di dovere, in particolare la carissima Shikira, che mi segue dall'inizio di questa follia.
Vi lascio, al prossimo capitolo, un salutissimo a tutti.
Sara:D

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Carissimi lettori, prima di iniziare vorrei ricordare una cosa molto importante: come avrete notato questa storia ha il titolo di una famosissima canzone dei Nirvana!
Il che mi conduce ha ricordare che oggi, Kurt Cobain, Frontman di questa meravigliosa Band, avrebbe compiuto 46 anni.
Riposa in pace Campione<3

ATTENZIONE: CAPITOLO ARANCIONE, MA PROPRIO TANTO ARANCIONE!!!

HELL'S HOUSE
-Hai capito quello che ho detto prima?- Sbuffò Abby.
-Bèh, che vuoi? Non ti sto facendo niente.- Rispose Slash con superiorità.
-Quello è il letto di Steven, io dovrei dormirci sopra se tu non lo stessi già occupando.- Cercò di mantenere la calma Abigail.
-E allora? Questa notte mi va di dormire qui, c'è il letto di Duff, e se non ti va bene il pavimento è comodo.- Pure stronzo il ragazzo.
Ah si? Bene, tieni pan per focaccia.
-Il tuo letto andrà più che bene.- Annunciò risoluta la ragazza.
-Cosa? Non toccare il mio letto.- Slash, che illuso.
-Vedi Saul, questa notte mi va di dormire qui, c'è il letto di Duff, e se non ti va bene il pavimento è comodo.- Maledetta ragazzina.
Piano strategico in attuazione.
-Io fossi in te ci starei lontana, sai quante volte sono venuto su quelle lenzuola?- Disse seriamente il riccio.
Bèh, magari non era successo proprio sulle lenzuola, che però in ogni caso qualche scopata l'avevano vista.
-Ottimo, sarà più divertente dormirci.- Lo sbeffeggiò la ragazza.
Al diavolo, quella stronza era un fottuto genio.
Che aveva intenzione di fargliela pagare per il letto.
-Spero non ti scocci Saul, se dormo nuda vero? Dopotutto penso che il tuo letto sia abituato a vedere qualche tetta.- Parlò la ragazza, mostrando indifferenza.
-Affatto Abigail, io non porto i boxer quindi mettiti comoda.- Porca puttana no, no e ancora no.
E poi eccola li, mentre si sganciava il fottutissimo reggiseno e restava con quelle maledette culottes nere, con una simpaticissima scritta sul posteriore che diceva LICK MY PUSSY.
Come se non avesse voluto farlo.
-Perchè mi guardi il culo Saul? Hai per caso notato cosa c'è scritto?- Chiese seria Abby, girata appena per guardare il ragazzo.
-Ma certo che no Abigail, solo noto che le tue mutande somigliano molto a quelle della ragazza di ieri sera.-
Sembravano due perfetti sconosciuti ad un Cocktail Party, modi di fare garbati ma parole indecenti.
Dopotutto l'alcool faceva i suoi effetti.
-Ma veramente? Che coincidenza. Ora se non ti spiace vorrei dormire, è stata una giornata stancante.- Disse la ragazza.
Stancante era poco, i lividi che aveva in faccia come li avrebbe spiegati a suo zio?
-Certo, buona notte.- Concluse Slash.
Si arrendeva cosi?
Strano, alla ragazza era parso di capire che lui non volesse sfiorarla con un dito, anche se quel pomeriggio di dita ne aveva usate due.
Era davvero cosi brutta?
Talmente tanto da far rifiutare il riccio a "collaborare" in quella canzone?
"E allora perchè non mettere alla prova la tua resistenza Saul?"
Si disse mentalmente la mora, ridendo tra se.
L'avrebbe fatto impazzire.

-Cosa cazzo stai facendo?- Chiese Slash, cinque minuti dopo aver spento la luce.
Merda, quella ragazzina ansimava come una porca.
-Sto facendo quello che non mi fanno i ragazzi da un pò.- Le rispose lei sospirando.
-E c'è bisogno dell'autoerotismo per godere?-
Cazzo, cosa merda si stava facendo per godere cosi tanto?
Quanto avrebbe voluto esserci lui al posto di quelle fottutissime mani.
-Dimmi Saul- chiese la mora -Quanti anni hai?-
Ok, momento di perplessione, cosa cazzo centrava l'età?
-Ne ho 21.- Che voce di merda gli era uscita, ma daltronde sentendo i versi di quella ragazzina, era impossibile non eccitarsi.
Gli stava diventando duro puttana.
-E qual'è il tuo numero preferito?- Domandò ancora la mora ansimante -Io adoro il 69.-
Fanculo, si lanciò giù dal letto e scavalcando non si sa come il letto di Duff, raggiunse quello della ragazza nonchè suo.
Era leggermente illuminata dalla luce del lampione sulla strada, ma quel poco che vide lo fece imbestialire.
La ragazza aveva una faccia estremamente divertita, le mani dietro la testa, le mutande al loro posto.
-Sei proprio un coglione, ti ho preso per il culo e tu ci sei cascato in pieno.- Cercò di dire la ragazza tra le risate.
Bastarda, fottuta bastarda.
Questa la pagava.
Ormai il "piccolo" Slash dei bassifondi si era svegliato, e lui non doveva mai essere disturbato per niente.
-Ora basta piccola stronza, questa volta non te la caverai con niente.- E poi eccolo li, il grande Slash che si buttava sopra quella morettina sexy.
-Che stai facendo idiota?- Disse nervosa la ragazza, cercando di scansarlo.
Niente da fare, il riccio non si muoveva.
-Ho intenzione di finire quello che tu hai iniziato oggi.-
O madre, ora gli toccava pure il compagno di camera arrapato.
-Non ho assolutamente intenzione di...- Cazzo, che lingua prepotente.
"E fanculo, accontentiamo il pirla" pensò Abigail.
Quella fottuta lingua però ci sapeva fare, merda.
Poi le mise una manno sotto la schiena e cercò di tirarle via le mutande.
-Aspetta, fermo.- Disse la ragazza.
-Cazzo, che hai?- Chiese Slash, parecchio eccitato.
-Mi piace farlo alla luce.- Spiegò la ragazza alzandosi e accendendo la luce.
Merda, che spettacolo.
La ragazza lo stava raggiungendo nuovamente sul letto, quando lui si soffermò a guardarla per la prima volta.
Era abbastanza alta, non una vera e propria stangona, si fermava al metro e settanta, la pelle era chiara.
I capelli le arrivavano a metà schiena, nerissimi e leggermente mossi.
Gli occhi erano da gatta, verdi e maliziosi.
La bocca era carnosa, arrapante.
Il fisico era magro, meravigliosamente proporzionato, ornato da un piercing all'ombelico e tre tatuaggi: quello dedicato a suo fratello, una stella mezza coperta dagli slip, una pianta che ornava dalla caviglia fin poco sotto il ginocchio della gamba destra.
E poi c'erano loro, quelle fantastiche gemelline situate sul petto della ragazza, naturali, vistose, sode.
SESSO, fu la prima parola che gli venne in mente.
Si alzò e la prese per il polso, riportandola sotto di se.
Quei lividi sulla faccia non le rendevano giustizia, cazzo.
Avrebbe spaccato il culo al fottuto Sixx, garantito.
Ma ora non c'era tempo per pensare, ora bisognava solo agire.
-Preparati piccola, stai per fare la scopata più bella della tua vita.- Esclamò il Mulatto eccitato.
-L'ultimo che mi ha detto una cosa simile mi ha spaccata, e poi mi ha drogata come una puttana.- Ansimò Abigail.
-Io non sono Nikki, piccola, sono Slash.- Disse, per poi metterle la lingua in bocca.
Dio, baciava meravigliosamente.
Poi passò a leccarle il collo, mentre le portava una mano sul gluteo e una sul seno.
Misericordia, quel ragazzo era un asso nel pomiciare.
E ora bum, la simpatica lingua si era spostata dal collo al capezzolo!
Cazzo, che goduria.
Si sentiva già bagnata, ci sapeva fare eccome il caro Saul.
Dopo qualche attimo di tortura scese giù fino al piercing all'ombelico, poi lo prese in bocca e iniziò a giocarci con le labbra.
Mise una mano tra le gambe della ragazza, iniziando a stuzzicarla da sopra gli slip.
-Ma come siamo bagnate, miss verginella.- Sbuffò fuori il chitarrista.
-Non ho mai detto di essere vergine tesoro.- Lo rimbeccò la ragazza, ansimando.
-Cosa vorresti dire, che non sei per niente eccitata?- Chiese allora Slash.
-Questi sono solo dei giochi, per me.- Balle, dentro aveva un incendio.
-Allora rimediamo.- Il riccio la fissò qualche secondo negli occhi, poi diede inizio al vero e proprio gioco.
Con una mossa abile prese tra i denti gli slip della giovane, sfilandoglieli lentamente.
Li lanciò ai piedi del letto senza curarsene.
Una volta eliminato quello strato di stoffa, il chitarrista potè ammirare l'intera nudità della ragazza.
Fantastico, era come piaceva a lui, completamente rasata.
Con gesta esperte si abbassò sulla giovane, prestando attenzione alla stella tatuata sul lato sinistro del basso addome.
Poi, incurante del permesso della ragazza, le morse il monte di Venere, scendendo sempre più in basso e iniziando a leccare avidamente la sua intimità, utilizzando anche le dita per rendere più eccitante il tutto.
Dio se urlava, quel ragazzo era una bestia, mai una lingua l'aveva fatta godere cosi tanto.
Prese a stringere quel lenzuolo nero, mentre il ragazzo aumentava il ritmo di lingua e dita.
O merda, stava già per venire!
No cazzo, no, non poteva succedere subito.
-Slash ti prego, sto per venire.- Disse con voce tremante.
Cazzo, che non avesse capito?
Non si muoveva da li anzi, ci stava dando dentro ancora di più.
Cercò di trattenersi, ma quando cacciò un gemito da record, capi che il disastro era fatto.
E lui che faceva?
Continuava a leccarla.
Dopo qualche istante il ragazzo si tirò su, sdraiandosi accanto a lei.
-Saul cazzo, perchè non ti sei spostato? Ti sono venuta in bocca.- Eslamò lei mortificata.
-Piccola, ero io che volevo stare li, poi hai un buon sapore.- Disse lui, ridacchiando.
-Bèh ricciolone, hai già finito con la performance?- Chiese allora Abby, sollevata.
-Credevo non volessi avere a che fare con me, ma se dici cosi.- Parlò quindi Slash.
-Diciamo che mi hai fatto cambiare idea!- Rise Abby, maliziosa.
-Ci sono un sacco di pose che vorrei insegnarti!- Concluse il moro, risaltandole addosso.
-Sono impaziente di apprendere maestro.- Rispose allora la giovane, perdendosi nuovamente in un suo bacio, spezzato presto da un urlo quando lui la penetrò.

-Ma che cosa cazzo succede?- Disse Steven, svegliato da urletti ambigui.
Che fosse successo qualcosa?
I ragazzi erano tutti nel "salotto", o cosi consideravano quella stanza del magazzino.
-Ci stanno dando dentro.- Disse Izzy, più pallido del solito.
-Ma chi ci sta...- si interruppe Steve, guardandosi attorno -Oh, Slash ed Abby, lo sapevo io che quei due avrebbero ceduto.- Rise il biondo.
-Ceduto o meno, qui c'è gente che vuole dormire, non possono trattenersi?- Chiese Claire, abbracciata a Steven.
-Vedi bambola, quando due persone...- Provò a dire il batterista.
-Ti prego Steve, tutti sappiamo già tutto su queste cose- Lo ammoni Annie, sdraiata accanto ad un Duff semi dormiente.
-Cazzo, quanto urlano, quei due sono maiali, aveva ragione Axl, con Rocket Queen sarà fantastico.- Parlò entusiasta Steven.
-Io ho sempre ragione.- Aggiunse Axl, con fare diplomatico.
-Bèh ragazzi, io vado a spaccarmi di seghe, con quei due ne avremo fino a domani.- Disse Izzy, raggiungendo la camera che condivideva con Axl.
-Attento al mio letto!- Gli urlò dietro il rosso.

Ossequi a voi, o miei amati.
Capitolo piccante, ma almeno un pò movimentato...
Qui le cose sembrano tranquille, ma presto cambieranno, non aggiungo altro.
Ora mi eclisso, ringrazio tutti, ma proprio tutti, in particolare Shikira, Sarahrose e Angie Mars.
Un bacio...
Sara<3

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


HELL'S HOUSE

Accecata dalla luce che filtrava dalla finestra e con un peso sullo stomaco, Abby si svegliò nervosissima.
Non aveva idea di che ore fossero, sapeva solo che era alla Hell's House e che Slash dormiva sulla sua pancia, letteralmente.
Aveva la schiena tranquillamente poggiata sull'addome di Abby, la testa situata sulla sua spalla sinistra, la mano che le stringeva il polso.
-O cazzo, adesso come ti sposto?- Si chiese la mora.
Non era bello stare sotto Slash, almeno non in quel momento.
Quel bestione addormentato la stava spiaccicando, in più lei doveva andare in bagno.
Cercò di spingerlo via, riuscendo nel suo intento solo dopo sforzi disumani.
Neanche si svegliava lui.
-Animale- Disse, sorridendo appena.
Usci dalla porta, ritrovandosi i ragazzi e le sue amiche stravaccati su letto e divano.
-Buongiorno meraviglie, già svegli?- Sorrise la ragazza.
-Buongiorno a te tesoro, è mezzogiorno passato.- Le rispose cordiale Annie.
Cazzo, doveva correre subito a casa, suo zio sarebbe partito alle 14 per l'Arizona.
-Merda, devo andare, ci vediamo più tardi.- Imprecò la ragazza, dirigendosi veloce verso l'uscita.
-Abby, per quanto tu sia fantastica, non penso passeresti inosservata correndo nuda per strada.- Le disse Claire diplomatica.
Cazzo, i vestiti.
Cazzo, ecco perchè i ragazzi non le toglievano gli occhi di dosso.
-Merda, merda, merda, non faccio in tempo a...- Cercò di dire lei.
-Va a vestirti Abby, ti porto in macchina.- Le disse Axl, fissandola enigmatico.
-Vado, arrivo subito.- Disse, chiudendosi la porta della stanza di Slash alle spalle.

Axl guidava veloce, era abile cazzo.
-Guarda, è quella sulla destra.- Esclamò la giovane, indicando una villa di notevoli dimensioni.
-Tu abiti li?- Chiese il cantante, strabuzzando gli occhi.
-In realtà io sono solo un ospite, la casa è di mio zio.-
-Capito.- Rispose Will.
Il rosso accostò davanti a quella lussuosa abitazione, notando Tom Zutaut salire su una Limousine.
-Cazzo, zio aspetta.- Urlò Abigail, attirando l'attenzione dell'uomo.
Zutaut scese dall'auto, andando incontro alla nipote.
-Abigail, cosa ti è succeso?- Domandò subito, notando i lividi della ragazza.
-Niente zio, solo una piccola lite con una stronzetta.- Menti la mora.
-Identica a Tyron è? Buon sangue non mente.- Disse Tom.
Seppur facesse il duro, la morte di suo nipote lo aveva sconvolto.
L'aveva visto crescere, prima di trasferirsi definitivamente a Los Angeles.
-Quando tornerai?- Chiese lei, cambiando discorso.
Suo fratello era una ferita ancora troppo sanguinante.
-In un paio di settimane dovrebbe sistemarsi tutto.- Rispose l'uomo, alludendo al divorzio con la sua ex.
-Ok.- Si limitò a dire la mora.
-Non preoccuparti piccola, andrà tutto bene, poi non sarai sola, in queste due settimane ci sarà con te una persona.- Disse lo zio sorridendo.
-Chi sarebbe scusa?- Chiese lei titubante.
-Arriverà domani pomeriggio, vedrai vi divertirete. Ora devo andare, ci vediamo presto, mi raccomando fai la brava bambina.- Disse lui abbracciandola, ricambiato dalla nipote.
Al diavolo, bambina un cazzo.
-Ciao zio.- Lo salutò lei, quando l'uomo sali in auto.
Intanto Axl aveva visto la scena dalla macchina.
-Hey bell'addormentato, hai intenzione di piantare radici qui o vuoi entrare?- Gli chiese Abby.
-Arrivo bellezza, poi non ho ancora messo niente sotto i denti.- Rispose il rosso, risvegliandosi dal torpore in cui era caduto.
-Mi sfrutti al massimo Rose.- Lo rimbeccò lei, mentre lo stomaco le brontolava.
Tirò fuori le chiavi e apri la porta, dando visione di una graziosa anticamera piastrellata con marmo bianco.
-Si tratta bene tuo zio.- Disse Will, meravigliato.
-E' una cosa di famiglia.- Rispose la ragazza, facendogli un occhiolino.
Entrarono in una spaziosa cucina con un bancone ad isola.
-Ci sono delle uova, dell'insalata, del succo, della pasta e del formaggio.- Urlò la ragazza, con la testa nel frigo.
-Assolutamente pasta, adoro la cucina italiana.- Rispose il ragazzo sicuro.
-Ok Mr Rose, le posate sono nel primo sacchetto, i bicchieri sopra il lavandino, la tovaglia qui. Prepara la tavola.- Ordinò la mora.
-Ma sei impazzita? Io non le faccio quelle cose da donnetta.- Lo sguardo del ragazzo pareva quasi sconvolto.
Manco le avesse chiesto di tatuarsi un uccello in fronte.
-Donnette o meno, se vuoi mangiare è cosi, in alternativa ci sono le pizzerie, i ristoranti cinesi...- Propose la ragazza, prima di essere interrotta.
-Cazzo, ho capito. Muoviti che ho fame.- Sputò fuori il ragazzo, estraendo 2 forchette dal cassetto.
-Cosi mi piaci, casalinga Rose.- Lo sbeffeggiò la mora.
-Fanculo Fox, ingozzati.- Rispose il rosso, notando Abigail con un cucchiaio in bocca.
-Birra o succo?- Chiese la ragazza, ridendo nel vedere Will mettere le posate con precisione maniacale.
-E me lo chiedi?- Birra ovviamente.
Abby mise la pasta sul fornello scaldandola per un paio di minuti. -Forza tesoruccio, la pasta è pronta, siediti pure.- Esclamò riempiendo il piatto del cantante, per poi pensare al suo.
-Buon appetito splendore.- Disse lui, osservando amabilmente il cibo impiattato.
-Smettila di fare lo scemo.- Rise la giovane.

I due ragazzi mangiarono tranquilli, accompagnati da un disco dei Queen e dalla voce di Freddy Mercury.
Poi si misero a cantare! 

Tonight I'm gonna have myself a real good time
I feel alive and the world turning inside out yeah!
And floating around in ecstasy
So don't stop me now don't stop me
'Cause I'm having a good time having a good time
I'm a shooting star leaping through the skies
Like a tiger defying the laws of gravity
I'm a racing car passing by like Lady Godiva
I'm gonna go go go
There's no stopping me
I'm burning’through the sky yeah!
Two hundred degrees
That's why they call me Mister Fahrenheit
I'm trav'ling at the speed of light
I wanna make a supersonic man of you
Don't stop me now I'm having such a good time
I'm having a ball don't stop me now
If you wanna have a good time just give me a call
Don't stop me now ('cause I'm having a good time)
Don't stop me now (yes I'm having a good time)
I don't want to stop at all
I'm a rocket ship on my way to Mars
On a collision course
I am a satellite I'm out of control
I am a sex machine ready to reload
Like an atom bomb about to
Oh oh oh oh oh explode
I'm burning through the sky Yeah!
Two hundred degrees
That's why they call me Mister Fahrenheit
I'm trav'ling at the speed of light
I wanna make a supersonic man out of you
Don't stop me don't stop me don't stop me
Don't stop me hey hey hey!
Don't stop me don't stop me
Don't stop me have a good time
Goodtime don't stop me
Don't stop me
I'm burnin’through the sky Yeah!
Two hundred degrees
That's why they call me Mister Fahrenheit
I'm trav'ling at the speed of light
I wanna make a supersonic man of you
Don't stop me now I'm having such a good time
I'm having a ball don't stop me now
If you wanna have a good time
Just give me a callDon't stop me now ('cause I'm having a good time)
Don't stop me now (yes I'm havin’a good time)
I don't wanna stop at all

-Wow Sugar, che voce!- Disse Axl, sorpreso dalla performance della ragazza
-Bèh, mi piace cantare.- Rispose lei, raggiante.
-Se mai avessi bisogno di una corista con le palle, tu saresti la prima che vorrei.- Will era sincero.
-Allora preparati Rose, perchè quando diventerete dei fottuti stronzi famosi, io sarò li a coprire le tue stonate.- Rise Abby.
Cazzo, Slash gli aveva già detto una cosa simile, che stonasse veramente.
"Impossibile, io sono Axl Rose" si disse, autocompiacendosi.
-Ma sta zitta, ragazzina.- La sbeffeggiò lui.
-Attenzione signori, l'uomo maturo ha parlato.- Sparlò la mora.
-Io ho 24 anni principessa, tu? 13?-
-Ne ho abbastanza da filare in camera e farmi una pera.- Disse Abigail, mentre si alzava e si dirigeva in camera sua.
-No bambolina, non con me in casa, quindi ora puliamo questa roba e ci guardiamo un bel film.- La raggiunse subito Will, prendendola per un braccio e riportandola in cucina.
-Un film? Di pomeriggio? Ma per favore, sono 5 giorni che non mi buco cazzo, mi pesa questa cosa.- La ragazza era nervosa.
-Sarai tu a pesare sulle spalle di quei poveri becchini, una volta morta di overdose.- Rispose Axl, dipingendo una situazione al quanto possibile, vista la dipendenza della giovane.
-Fottiti carotina.-
-Si, ma prima sistema questa roba.- Ordinò il rosso.
-Va bene, datti una calmata.- Rispose la mora, leggermente tremante.
Brutto segno, crisi di astinenza in arrivo.
Bèh, c'era Axl, non sarebbe stata sola, non questa volta almeno.

Salvissimo a tutti voi, o prodi fanciulli.
Ho una notiziona (che probabilmente non interessa a nessuno): da oggi ho finalmente tra le mani la mia nuova chitarra, una Ibanez Jam:D
Chitarre a parte, cosa ne pensate di questo capitolo???
Intanto vorrei ringraziare chi legge e recensisce questa follia, dando anche il benvenuto a Blu Mckagan.
Questa settimana sarò un po assente, colgo l'occasione per ringraziare la scuola-.-
Al prossimo capitolo, un bacio.
Sara<3

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


IN PRIMIS, TANTI AUGURI AD ADRIAN SMITH, FANTASTICO CHITARRISTA DEGLI IRON MAIDEN, CHE OGGI COMPIE 56 ANNI.

Dire che fosse nervosa era una gran cazzata.
Gli effetti dell'assenza di eroina si facevano sentire, inoltre il pressante caldo di luglio non l'aiutava per niente.
Non che avesse caldo anzi, gelava, ma l'aria cosi afosa e pesante le toglieva il fottutissimo respiro.
-Devo andare in bagno.- Esclamò la ragazza con voce tremante.
In realtà non era solo la voce a tremare, ma tutto il suo corpo.
-Torno subito.- Disse alzandosi traballante dal divano.
Il piano era semplice: sarebbe filata nel bagno della sua camera (nonchè l'unico che usava), avrebbe preso il laccio emostatico, si sarebbe fornita della sua fantastica dose nascosta nell'armadietto, e poi puff, si sarebbe iniettata quella meravigliosa sostanza dritta dritta in vena.
Peccato solo che non avesse tenuto conto del suo simpatico ospite.
-Certo bambola, ti accompagno.- Axl, per la miseria.
-Ti ringrazio, ma conosco la strada.- Cercò di dileguarsi lei.
-Ma no dai, sono curioso di vedere il tuo bagno.- Insistette lui.
-E' in disordine, magari la prossima volta.- Riprovò lei.
-Non mi fa effetto il disordine.- Cazzo, perchè non si metteva comodo e non taceva?
-Cazzo, voglio andarci da solo in quella merda di bagno, sta zitto e sparisci.- Merda, iniziava a scaldarsi.
Tremava dal freddo ma sudava orrendamente, aveva la bocca impastata e Dio sa come si reggeva a stenti in piedi.
-Mi credi cosi coglione da non sapere che appena sarai sola un minuto ti bucherai come una merda?- Intelligente il ragazzo.
-Senti, ora devi andartene.- Disse lei in tono duro.
-Certo che me ne andrò, però ti porterò via da questo posto, lontana dallo schifo che ci nascondi.- Rispose lui piuttosto scazzato.
Pessima mossa, che fece riprendere un attimo Abby dal suo torpore.
La giovane si mise a correre come una forsennata verso la sua camera, lasciando in svantaggio il rosso preso alla sprovvista.
No cazzo, no.
Prima che potesse raggiungerla, la mora si chiuse quella fottutissima porta alle spalle, lasciandolo in corridoio a sentire l'eco della serratura che si chiudeva a chiave.
Merda, era stata una scheggia, velocissima.
"Pensa Axl, pensa" Si disse il rosso.
Da solo non avrebbe cavato un ragno dal buco.
Sperando che i ragazzi non fossero fuori, si avvicinò al telefono appeso al muro della cucina, e compose il numero di Izzy.

HELL'S HOUSE
-Izzy, il telefono.- Urlò Steve, comodamente stravaccato sul divano.
-Potresti anche passarmelo, piccolo Lord.- Si lamentò Izzy, alzandosi svogliatamente dalla comoda brandina su cui giaceva assopito.
-Tieni.- Disse Annie, passandogli gentilmente l'oggetto.
Fantastico, cazzo.
Erano neanche le tre del pomeriggio e loro poltrivano come degli stronzi.
Daltronde le ore di sonno perse andavano in qualche modo recuperate.
-E' Axl- Esclamò stranito il moro.
-Bhè che fai? Rispondi.- Lo incitò Claire.
Il giovane premette prepotentemente il tasto di quel telefono antiquato: come se in quegli anni la tecnologia fosse stata avanzata.
-Hey Will, cosa c'è?- Chiese il ragazzo.

Izzy non era mai stato un tipo abbronzatato ne dai coloriti rossastri, ma quando udi la voce di Axl, alterata e leggermente agitata, sbiancò ancora di più.
Si staccò da quel telefono dopo pochi istanti, giusto il tempo di capire la situazione e rassicurare l'amico.
Ringraziava il cielo che Claire ed Annie conoscessero l'indirizzo.
-Cosa succede Jeff?- Chiese preoccupato Saul, notando la cera dell'amico.
-Abigail, è in crisi di astinenza e si è chiusa in camera sua, sicuramente non per dormire.- Esclamò il moro, facendo comprendere la situazione a tutti.
Una sola parola: Overdose.
-Se ci muoviamo arriviamo in 10 minuti, guido io.- Disse scattante Annie.

Sembravano immigrati Messicani inseguiti dalla polizia.
Annie guidava alla grande, certo aveva quasi mandato fuori strada un paio di macchine, ma quello non era sicuramente il momento per rispettare i limiti di velocità.
Come previsto da lei stessa, una decina di minuti dopo la loro partenza, si ritrovarono dinnanzi alla casa dove Abby soggiornava.
Scesero istantaneamente dalla macchina per poi lanciarsi a passo spedito verso la porta dell'abitazione, che iniziarono a colpire forzatamente per far sentire il loro arrivo.

CASA ZUTAUT
Si, finalmente si era liberata di quello scassa cazzo di Rose.
Non le sembrava vero, erano 4 maledettissimi giorni che non faceva un giretto con la sua amica Ero.
"Calma tesoro, ora sistemi tutto" Si disse, piegandosi sulla tazza del gabinetto e vomitando l'anima.
Quando ebbe finito il suo piccolo show in pieno stile Esorcista, si alzò e raggiunse subito l'armadietto posto sopra il lavandino.
E poi eccolo li, tutto il necessario per fare il suo fantastico giretto nel paradiso personale.

 Take me down
To the paradise city
Where the grass is green
And the girls are pretty
Take me home

Pensò, metre la porta della sua camerà veniva malmenata e le imprecazioni di Axl fungevano da sottofondo. 
Cantavano cosi i suoi amici, Paradise City.
Prese un cucchiaino e con l'aiuto di un accendino, portò allo stato liquido quella meravigliosa sostanza.
Bellissimo, ora doveva solo aspirarla nella siringa: difficile se tremi come un vibratore.
Si concentrò per bene, riuscendo qualche istante dopo nel suo poco nobile intento.
Si allacciò esperta il laccio emostatico al braccio sinistro, quello meno massacrato, e dopo qualche istante, inseri l'ago in una sua vena, mischiando il liquido con il suo sangue.
Take me down to the paradise city.

-Dannazione, ci avete meso un'eternità.- Sbraitò Axl, aprendo la porta ai suoi amici.
-Dove cazzo è Rose, dimmi dov'è quella fottuta ragazzina.- Disse Slash, spintonando il rosso per fare il suo ingresso.
-Di qua, andiamo.- Esclamò il cantante, correndo per un corridoio sulla destra.
Qualche secondo dopo i Guns e le due cameriere si ritrovarono davanti una porta ammaccata.
-Non riesco a buttarla giù cazzo, ho provato in tutti i modi.- Si lamentò il rosso.
Cazzo, li dentro c'era quella stronzetta probabilmente già in overdose.
-Levati, facciamo noi.- Con un paio di spallate Duff e Slash buttarono giù la fottutissima porta.
E quello che videro non gli piacque per niente.
Abigail sedeva a terra, appoggiata contro al muro, in mano una siringa e gli occhi arrossati dal pianto.
Dal braccio destro le colava del sangue, probabilmente dal piccolo forellino nella vena.
-Mi dispiace.- Disse fissando Axl negli occhi, per poi far cadere a terra la siringa.
Piena.
-No piccola, no.- Axl le corse incontro e la abbracciò.
-Non ci sono riuscita, non posso più farlo.- Piangeva.
-Oh, tesoro hai fatto la cosa migliore, per tutti.- La consolò Annie, che le si era avvicinata.
-E' già qui, è arrivato.- Maledizione, cosa diavolo farneticava?
-Cosa vuoi dire Abby, spiegati.- Le domandò Claire, gentile.
-Qualche giorno fa ha chiamato mia nonna, mi ha dato una notizia terribile.- Cazzo, quella povera ragazza pareva sconvolta, piangeva come una dannata.
-E cosa ti ha detto.- Si intromise Duff.
Ormai era completamente circondata dai suoi amici.
-Non capivo cosa intendesse, è molto malata, ma mettendo insieme i pezzi ci sono arrivata solo ora.- Ma cosa cazzo cercava di dire?
-Ma di chi stai parlando?- Chiese Axl.
-Di mio fratello Jesse.- Concluse Abigail, scossa dai tremiti.


Dadadadaaan...rieccomi qui (che fortuna è?) inginocchiata a chiedere perdono per aver aggiornato solo ora, non è colpa mia, la scuola mi uccide.
Lascio a voi il giudizio, mi dileguo e torno a studiare aritmetica D':
Un grazie sentitissimo a chi di dovere.
Sara<3

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


-Ok, manteniamo la calma, una soluzione ci deve sicuramente essere.- Disse diplomatica Annie.
-No cazzo, non c'è. Ho bisogno di essere lucida per affrontarlo.- Cazzo, povera Abby.
-Una soluzione ci sarebbe.- Interveni Steven.
O merda, chissà con quale cazzata sarebbe uscito.
-Stiamo incollati al culo di Abby, la pediniamo 24 ore al giorno.-
Che stesse dicendo qualcosa di intelligente?
-E appena lo vediamo avvicinarsi a lei...-
Attimo di sospensione, dove il batterista aveva gli occhi di tutti puntati addosso.
-Lo spacchiamo di mazzate, lo facciamo fuori, buttiamo il cadavere in mare, al resto penseranno gli squali.- Concluse Steven, orgogliosissimo del tuo piano.
-Era a questo che mi riferivo ragazzi.- Disse Izzy.
-Anche tu pensavi al mio stesso piano?- Chiese Steve, con sguardo sorpreso ed innocente.
Il moro lo fissò negli occhi.
-No, mi riferivo solo a quanto tu sia coglione.- Lo insultò Stradlin.
-Hey piano bello, Steve non è un coglione, il suo piano è interessante.- Claire difese il suo ormai fidanzato.
-Lo sapevo io, Dio li fa e poi li accoppia.- Se ne usci Duff, quasi divertito.
-Ora basta ragazzi, non perdiamoci in cretinate, dobbiamo aiutare Abby.- Si intromise Axl.
-Esatto, io propongo di fare dei turni, non possiamo lasciarla da sola un'attimo.- Esclamò sicuro Slash.
-Scusate, io sarei qui, la smettete di parlare come se non ci fossi?- Disse Abigail.
Era leggermente stordita, la crisi di astinenza non accennava a passare.
Eppure dopo quattro giorni, avrebbe dovuto smettere.
"Fanculo" pensò la mora, rollandosi una canna con le poche scorte che le erano rimaste.
Poi prese l'accendino con cui aveva sciolto l'eroina, e la accese.
-Non offri?- Duff, bastardo.
Gli passò la canna, osservandolo mentre faceva un tiro abbondante, e poi la passava a Slash.
Ed ecco quella meraviglia spacca polmoni che finiva in bocca a Steven.
E nuovamente passava a Duff.
Si rollò un'altra canna.
-Allora, da quello che abbiamo capito, tuo fratello arriverà domani.- Disse Izzy, con una punta di disprezzo.
-Esatto.- Rispose Abigail, con voce roca per il fumo.
-Cosa hai intenzione di fare?- Domandò Axl.
Abigail lo guardò negli occhi.
-Raccattare la mia roba e sparire. Ma prima devo farmi vedere da lui, almeno zio Tom non si prenderà la colpa della mia scomparsa.- Ottimo, la situazione era sotto controllo.
-E fammi capire principessa, dove vuoi andartene?- Chiese Duff, quasi ridendo.
-Il Tennessee non mi dispiacerebbe, in più ci producono dell'ottimo Whisky.- Rispose serissima la giovane.
-Ma ci prendi per il culo? Sparire cosi alla cazzo, lasciandoti dietro tutto?- Sbraitò Saul.
-Quello che mi lascio dietro è un passato di merda.- Lo rimbeccò lei acida.
-Mi spiace dover cambiare i tuoi programmi piccola, ma tu non andrai da nessuna parte, verrai a stare da noi.- Ordinò Axl.
-NO- Fu la pronta risposta di Abigail.


Alle 17.28 del pomeriggio, i ragazzi stavano portando gli averi di Abigail nella Hell's House.
Solo il Divino sapeva come avevano fatto a convincerla.
Bèh, solo il Divino e le due cameriere del Roxy, che avevano trascinato Abby in sala per parlarle "in privato", come avevano specificato.
Proprio privatamente non era, visto che ai ragazzi era pervenuta buona parte della conversazioni tra le tre.
-Per la miseria, vuoi darmi una mano o no?- Sbraitò Abigail, contro uno Slash estremamente calmo.
Il fatto che la giovane stesse trasportando da sola tre chitarre ed un amplificatore, la rendeva leggermente nervosa.
-Stai per caso parlando con me?- Chiese il riccio, strafottente.
-Si cazzo, muoviti ad aiutarmi, mi sta cadendo la chitarra.-
Lui la guardò sorridendo, parlando lentamente.
-Ma io non ho sentito nessun "per favore".-
-Fanculo tu e i tuoi per favore, razza di un bast...- Venne interrotta.
-Dai a me, non parlare con quel coglione.- Esclamò Axl, prendendole di mano una chitarra e l'amplificatore.
-Lui è un uomo, tu Hudson no, sei una petecchia.- Lo insultò lei.
-Una petecchia che la notte scorsa ti ha fatto venire.- Rise lui, mentre la giovane entrava nel magazzino.


-Ok bellezza, dobbiamo trovarti un posticino per dormire.- Duff aveva le braccia incrociate sul petto, Annie le stava attaccata come la colla, ultimamente quei due erano inseparabili.
-E' tutto sistemato genio, dormirà con me e Axl, la brandina degli ospiti andrà bene.- Lo informò Izzy.
-Dormirai con questi due stronzi sempre arrapati?- Chiese Steven, quasi ridendo.
-Perchè Steve, tu la lasceresti in camera con Duff, Slash, e soprattutto te?- Rispose ironico Axl.
-Siamo senza ombra di dubbio più affidabili di voi due.- Entrò in difesa Slash.
-Con Steve e Duff potrei anche farlo, ma con te Hudson, che alla prima occasione mi hai messo l'uccello addosso, non condividerei mai la camera.- Lo scherni la mora.
-Tu mi hai provocato.- Sputò fuori il riccio.
-Io stavo solo giocando.- Si difese la giovane.
-Una che sulle mutande ha scritto "Lick my pussy" non gioca, cazzo.- Quel fottuto ragazzo le teneva testa.
Ma bravo, scherzava col fuoco.
Allora lei gli si avvicinò, lo spinse contro il muro e gli si mise davanti.
Poi abbassò leggermente il davanti dei pantaloni della tuta che portava, facendo sbiancare il ragazzo.
-Leggi.- Gli ordinò lei, indicandosi gli slip neri con una scritta bianca.
-Fuck me.- Lesse lui, deglutendo a fatica.
Al diavolo, anche gli altri fissavano la scena, ci mancavano solo birra e pop-corn, giusto per riempire la giornata.
Tanto valeva fare le cose alla grande.
Gli ficcò la mano in quella matassa di capelli riccioluti, tirandolo con forza verso di se.
E poi bum, gli ficcava la lingua in bocca, e lui contraccabiava allegramente.
-Ma quei due sono sempre cosi?- Chiese Annie, guardando la scena.
Slash si girava, mettendo Abigail al muro, poi, completamente vestiti, vedeva lui che mimava il simpatico gesto di una bella scopata, dimenando allegramente i fianchi.
E ancora la sua mano spariva tra i bacini dei due, del dove si infilasse aveva una vaga idea.
-Si Annie, penso che dovremo farci l'abitudine.- Esclamò Claire, quasi divertita.
Ad un certo punto Slash si accasciò a terra, sotto lo sguardo perplesso degli amici.
Videro Abigail scavalcarlo indifferente, per poi inginocchiarsi e carezzargli la testa.
-Vedi Saul, anche questa volta io stavo giocando, ma tu come al solito ti spingi troppo oltre.- Lo istrui la ragazza.
-Sei una troia, mi hai strizzato le palle.- Disse il ragazzo, con voce sofferente.
-E sono stata gentile a non staccartele. Quindi tesorino, vedi di rigare dritto con la sottoscritta, non avrò pietà di te per sempre.- E detto questo, tornò in piedi chiedendo gentilmente ad Annie e Claire di aiutarla a sistemare la sua roba.
-Man, è la seconda volta che quella donna ti stende, stai perdendo colpi.- Lo sbeffeggiò Izzy.
-Fanculo bastardi, portatemi del ghiaccio.- Disse il Mulatto, cercando di rialzarsi.
-Sarà una convivenza interessante.- Rise Duff.
-Oh, si che lo sarà.- Diede man forte Axl.
-50 dollari su Abigail.- Scommise Steven.

Rieccomi qui, per fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista.
Chiedo scusa per l'assenza, ma tra scuola e amici, non ho avuto un attimo libero.
Capitolo non molto importante, se non per il trasferimento di Abby a casa Guns.
Lascio a voi le critiche.
Grazie a tutti, in particolare alle mie care recensitrici!
Sara:)

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


-Maledizione, dove diavolo sono!- Disse Abigail, imprecando mentalmente.
Vederla mezza nuda con quella magliettina striminzita, piegata a 90, avrebbe potuto essere estremamente eccitante, ma non alle 8 di mattina, dopo si e no tre ore di sonno.
-Che cosa stai cercando- Chiese Izzy, sbadigliando.
-La mia patente, non la trovo.- Rispose lagnosa Abigail.
-Dai, torniamocene a letto, la cercheremo più tardi.- Cercò di convincerla il moro.
-No, devo trovarla ora, tu va pure a dormire.- Controrispose la giovane.
-Con tutto il fracasso che stai facendo sarebbe impossibile dormire.- Esclamò il ragazzo.
-Non pensavo avessi il sonno leggero.- Sorrise la mora, storpiando leggermente il labbro superiore gonfio.
-E' uno dei motivi per cui dormo con Axl, lui non russa.- Disse Izzy, indicando la stanza di Slash, Duff e Steve, da dove proveniva un sonoro concerto di ronfate.
Abigail scoppiò a ridere.
-Di loro non si può dire nemmeno che sono bravi solo quando dormono, sono imbarazzanti.- Li prese in giro lei, provocando una risata del ragazzo.
-Sono Rockstar piccola, il casino scorre nelle loro vene.- Esclamò lui, facendo delle espressioni piuttosto buffe.
-Ok tesoro, ora vado un salto a casa di zio Tom e controllo se la patente è li.- Disse lei, tornando seria.
-E come hai intenzione di andarci?- Domandò Izzy.
-Ieri Steve mi ha accompagnata a prendere la macchina a casa.- Rispose lei.
-Ci vai senza patente? Dai, ti do io un passaggio.- Cercò ancora di convincerla il moro.
-Non preoccuparti, faccio da sola.- Intanto, Abby si dirigeva verso il bagno con dei vestiti sotto braccio.
Qualche minuto dopo, usci dalla Toilette con una canotta dei Beatles, dei pantaloncini corti sportivi, le immancabili Converse.
I lividi che le segnavano il viso, erano magicamente scomparsi sotto uno strato di trucco, appositamente applicato per nasconderli.
Quelli sulle braccia, erano fin troppo evidenti.
Quel bastardo di Sixx l'avrebbe pagata.
-Bene tesoro, torna pure a letto, io faccio un salto a casa, e poi ti porto la colazione. Ci vediamo dopo.- Disse lei, dandogli un bacio a stampo.
-Va bene piccola, a dopo.- Rispose lui, ricambiando il bacio.

Guidare in quelle condizioni, era senza ombra di dubbio rilassante.
Il traffico mattutino era quasi assente, il caldo era persistente, ma l'aria che entrava nella sua decappottabile, le permetteva di rinfrescarsi.
In più, il panorama che scorreva alla sua sinistra, era una visione fantastica: la spiaggia Californiana e l'Oceano Pacifico erano un vero spettacolo della natura.
Motivo per cui decise di prendersela con calma, evitando di premere troppo sull'accelleratore (cosa strana per i suoi standard), senza preoccuparsi della colazione di Izzy: sapeva per certo che non si sarebbe svegliato prima della 11.
Intanto, duettava con Maggie Reilly sulle note di Moonlight Shadow, ricevendo sguardi da chi la vedeva passare cosi disinvolta.

Circa venti minuti dopo, parcheggiava la macchina dinnanzi alla lussuosa abitazione dello zio, sperando di trovarci l'ambito documento.
"Chissà che fine ha fatto Kriss" pensò, non ricevendo notizie dell'amica da più di una settimana.
Scese dalla macchina, impugnando le chiavi di casa.
Le inseri nella toppa, sorprendendosi nel trovare la porta già aperta.
Probabilmente il giorno prima, con tutta la confusione che si era creata, l'aveva dimenticata aperta.
Entrò nella villa, trovando tutto come era stato lasciato il giorno precedente.
Si diresse subito verso la cucina, prendendo un bicchiere dalla credenza e riempiendolo con l'acqua del lavandino.
Non si era ancora abituata al caldo di Los Angeles.
Poco importava, ne avrebbe avuto di tempo per ambientarsi.
Dopo aver bevuto, lavò il bicchiere, lo asciugò, e lo ripose nella credenza.
Si diresse subito verso la sua camera, sperando di trovare li la sua patente.
Dal corridoio potè notare la porta sfondata da quegli idioti.
Maledizione, avrebbe dovuto farla riparare prima del ritorno di suo zio.
Entrò nella camera, senza avere nemmeno il tempo necessario per focalizzare l'ambiente, che subito qualcosa di duro la colpi in pieno viso, facendola volare rovinosamente a terra.
Merda, la faccia le si spaccava dal dolore, l'occhio destro le lacrimava per la botta appena ricevuta.
Cosa diavolo era stato?
Quando realizzò cosa l'avesse colpita, un crescente senso di nausea si impossessò del suo stomaco.
Suo fratello Jesse si ergeva dinnanzi a lei, il viso distorto da uno sguardo rabbioso.
Era bello il bastardo, le occhiaie lo rendevano misterioso.
Certo, lui in confronto al suo Tyron non era nulla.
La superava di qualche centimetro, i capelli erano neri, gli occhi grigi, la pelle chiara.
Ty era tutto l'opposto, superava il metro e novanta, aveva muscoli da tutte le parti, i capelli erano biondi e leggermente boccolosi, gli occhi verdi, identici a quelli di lei.
-Dove sei stata puttana? Dai tuoi nuovi amichetti?- Le urlò lui.
Cazzo, se lo aspettava al pomeriggio, non di mattina.
Che sciocca, avrebbe dovuto intuire della sua presenza quando aveva trovato la porta aperta.
-Maledetto, tu non puoi stare qui, devi andartene.- Provò a urlare lei, ottenendo una voce stridula.
-No stronza, io qui ci posso stare quanto voglio. Ti avevo detto che ti avrei provata, e le promesse le mantengo sempre.- Rise lui, afferrandola per i capelli e facendola alzare.
-Ora non mi vuoi? Mi hai sostituito con i tuoi amici? Sentiamo puttana, da chi ti fai scopare? Dal biondo alto, dal rosso, oppure da tutti e cinque contemporaneamente?- La provocò lui.
-Non ti ho mai voluto pezzente, mi fai schifo.- Rispose la giovane, sputandogli in faccia.
Brutta mossa, che le fece meritare un destro in pieno stomaco, facendola tossire prepotentemente.
Merda, era diventato più forte col passare del tempo.
Poi, improvvisamente il viso di lui si addolci riportando alla luce il fratello di tanti anni prima, quello che la accompagnava a scuola e la aiutava a fare i compiti quando era bambina.
-Ti prego Shila, prova a ragionare. Potremmo andare via da qui, riprenderci Candice, avere un altro bambino, sposarci. Vivremo nel Montana, ho sempre adorato quello stato, coraggio Shila, pensaci, non sarebbe fantastico? Ti prego, dimmi di si, so che anche tu lo vuoi.- La supplicò Jesse.
-La cosa che mi distrugge di più Jesse, è che tu sia mio fratello, e che Candice abbia te come padre biologico. Sei solo un pazzo, e mi vergogno di avere il tuo stesso sangue.- Disse Abigail, fissandolo negli occhi.
-Per favore Shila, io ti amo.- Provò a convincerla lui.
-Amare non significa distruggere Jesse, ma costruire qualcosa per vivere felici. Un tempo ti ho amato con tutta me stessa, quando eri ancora mio fratello. Ma ora Jesse, per te non provo altro che odio, e vorrei che fossi morto tu al posto di Tyron.- Gli rispose lei, la voce chiara nonostante il dolore.
Questo non fece altro che far traboccare il vaso.
Lui iniziò a prenderla a pugni, ad insultarla in ogni modo, cercando di ferirla il più possibile, per poi legarla al letto e lasciarla li agonizzante.
Prima che uscisse dalla stanza, lo senti parlare.
-Sai Shila, quando mamma ti aspettava, io ero gelosissimo, tu saresti arrivata e mi avresti rovinato la vita. Poi però ho dovuto ricredermi, pensare a come punirti ogni volta che mi andava, è stato un gran bel passatempo.- Esclamò lui ridendo.

HELL'S HOUSE
Erano le 12.21 quando Izzy si svegliò, causa una lite tra Steven e Saul.
Li senti urlare dalla cucina, probabilmente su chi avesse rovesciato la birra, insomma le loro solite idiozie.
Notò il letto di Axl vuoto e sfattto.
Si alzò svogliato, avvertendo però i morsi della fame.
Quando raggiunse il salotto, indossando solo i boxer, si trovò davanti la solita scenetta.
Il chitarrista e il batterista che cercavano di azzuffarsi, immancabilmente divisi da Duff e Will.
Non li capiva davvero quei due, erano odi et amo, se non si vedevano per 24 ore, davano di matto, e poi bisticciavano come una coppietta di checche.
-Cosa sta succedendo qui?- Chiese, scrutandoli accigliato.
-Questo idiota ha bevuto tutto il latte.- Sbraitò Saul.
-No, io non l'ho bevuto il fottuto latte. Non mi piace.- Si lamentò Steven.
-Da quando bevete latte? Comunque l'ho finito io questa mattina. Problema risolto.- Esclamò diplomatico il moro.
-Bèh Steve, in realtà sospettavo che fosse stato Izzy, a te il latte non piace.- Rise Slash.
-E allora perchè cazzo mi hai dato la colpa?- Domandò nevrotico il batterista.
Saul ci pensò qualche secondo.
-Che dici Steve? Ci facciamo una birra?- Chiese il riccio.
-Questo è parlare.- Rispose il biondo, dando un pacca sulla schiena dell'amico.
Con loro era sempre cosi, dimenticavano tutto in un attimo.
Gran parte delle volte grazie alla sbronza.
-Dov'è Abby?- Domandò Izzy.
-Pensavamo fossi tu a saperlo, noi non l'abbiamo vista.- Rispose Axl.
-Magari è uscita a farsi un giro.- Ipotizzò Duff.
-Strano, questa mattina mi ha detto che sarebbe andata a casa sua a cercare la patente e che sarebbe tornata subito.- Esclamò il giovane.
-Avrà incontrato qualche sua amica, si sarà fermata a mangiare in qualche posto. Penso che anche noi dovremmo mettere qualcosa sotto i denti.- Disse Steven.
-Si, vedrai che fra poco sarà qui.- Concluse Saul, rassicurando Izzy.


CASA DI ANNIE E CLAIRE
-Tieni tesoro, buon appetito.- Disse Annie, porgendo un piatto colmo di verdure a Claire.
Era sempre cosi per Annie, era un pò la mamma di tutti, con i suoi modi gentili e rassicuranti.
Dopotutto Claire aveva bisogno di qualcuno che le stesse vicino.
Era stata lasciata su una strada a 15 anni, aveva dovuto tirare su le maniche per campare, ne aveva passate un bel pò.
Annie era tutt'altra storia, era lei che se ne era andata di casa a 19 anni, proveniva da una famiglia agiata, ma già da piccola aveva avuto una certa avversione per la vita da borghese, un pò come Pamela Courson.
Si sedette a tavola osservando Claire, sicura che avesse qualcosa di dire.
Infatti dopo meno di dieci secondi parlò.
-Sai Annie, penso di essermi affezionata molto a Steve, mi fa stare bene.- Esclamò, portandosi alla bocca una carota.
-Non è il ragazzo che un genitore vorrebbe per la propria figlia, ma sappi che io lo approvo.- Le rispose Annie.
Claire rise!
-La mia fortuna è che di opinioni dei genitori non ne ho, ma la tua approvazione mi basta, e poi vedo che anche tu te la intendi con Duff.- Pronunciò Claire, con la bocca piena di verdure.
-No tesoro, Duff è solo un passatempo, sei tu quella che fa venire il diabete con Steve.- Rise Annie.
-Ti prego, io non faccio venire il diabete a nessuno, solo lo tratto diversamente da come tratto gli altri perchè gli voglio bene.- Claire, che mentre parlava sputacchiava.
-Andiamo Clary, da quando c'è Steve hai completamente dimenticato Tommy.-
-Bèh, diciamo che Steve mi piace cazzo, e anche tanto, e solo ora mi sono resa conto che Tommy è un bastardo.- Disse Claire, indicandosi il labbro inferiore spaccato.
-Finalmente, ecco cosa volevo sentirti dire.- Sorrise Annie.
-Se devo dirti la verità, da qualche giorno prendo meno antidepressivi.- Arrossi Claire.
-Con quei cinque scapestrati è impossibile deprimersi.- Le due ragazze risero in coro.
-Io la mia mossa l'ho fatta Annie, ora tocca a te con Duff.- Eslamò Claire.
-Ma per favore, non mi piace, e poi è troppo alto per me.- Si difese Annie.
-Come no Annie.- La prese in giro la riccia.
-Dai, ora mangiamo, questa sera vorrei ricordarti che dobbiamo lavorare, dobbiamo essere in forze.- Concluse Annie, inforchettando un broccolo.


Vergogna immensa, ripudio verso me stessa.
Aggiornare cosi tardi, qual mistizia.
Ma la colpa non è mica mia.
Questo capitolo era già pronto venerdi, ma il mio computer ha deciso di cancellarlo, io l'ho riscritto e lui lo ha ricancellato, il tutto per tre volte.
Pensate il mio umore.
Ma ora basta blaterazioni!
Lascio a voi il giudizio o miei prodi.
Ossequi, e grazie mille a chi di dovere.
Sara<3

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


"Merda, merda e ancora merda".
I pensieri di Abby, seppur poco consoni alla mente di una ragazza, davano un vero e proprio resoconto della situazione in cui si trovava.
Oltre che ad essere legata ad un letto con degli asciugamani (la fantasia di suo fratello superava ogni limite), aveva anche un gran mal di testa, che coraggiosamente lottava per riportarla nel mondo dei sogni, senza però riuscirci.
Aveva sentito Jesse uscire con la macchina un paio di minuti prima, quello era il momento adatto per darsi alla fuga.
"Codarda" Le disse una vocina nella mente, sua compagna di scorribande da qualche anno.
-Codarda un cazzo, vieni tu a farti spaccare il culo.- Rispose a se stessa.
Fanculo, ora partiva coi monologhi.
-Sto proprio diventando pazza.- Esclamò, cercando di sciogliere il nodo al polso sinistro.
Riusci dopo qualche minuto e una decina di imprecazioni a liberarsi dalle sue "catene", muovendo i molsi intorpiditi.
Si alzò dal letto, trovando con inaspettata facilità l'equilibrio.
Fantastico, non era poi cosi mal ridotta.
Apri il primo cassetto del comodino situato accanto al suo letto, recuperando la sua patente;
Come non detto: lo immaginava che si trovasse li.
Andò in bagno, scoprendo di non avere altri lividi.
Si passo uno strato abbondante di fondotinta, coprendo del tutto anche quelli fatti da Sixx.
Perfetto, non avrebbe dovuto giustificare niente con nessuno.
Prese il sacchetto contenente la sua magica scorta personale di droga.
"Occhio non vede, cuore non duole" Le aveva insegnato sua nonna.
Si sarebbe fatta una dose di eroina, per la sera sarebbe stata come nuova, pronta e carica per un'esibizione degna del suo nome.
Fanculo la sua promessa di disintossicarsi.
Usci in fretta dalla sua camera, impugnando le chiavi della macchina.
"Merda, Izzy".
Pensò, ricordandosi di aver promesso al ragazzo una colazione.
Al diavolo, erano già le 12.07!
Pazienza, avrebbe portato il pranzo per tutti.
Si assicurò che il fratello non fosse in casa, poi usci velocemente dalla porta dell'abitazione, chiudendosela alle spalle.
Montò sulla sua auto, mise in moto, e parti sgommando, lasciando probabilmente un segno sull'asfalto.
A differenza della mattina, schiacciò abbondantemente sull'accelleratore, controllando di tanto in tanto che la busta con la sua droga non si ribaltasse.
Accostò dinnanzi ad un ristorante, Cinese le sembrava di ricordare, avendone poi la certezza leggendo i piatti offerti.
Una cassiera dall'aria annoiata le si piazzò.
-Vuoi ordinare?- Le disse, impugnando carta e penna.
-Si, vorrei 6 menù completi da portare via.- Rispose Abby, osservando la ragazzina.
Poteva avere la sua età, forse un paio di anni in meno, i capelli evidentemente tinti di biondo, un paio di occhiali da vista.
Carina nell'insieme, ma troppo spocchiosa per i suoi gusti.
Si sedette ad un tavolino bevendo una birra in lattina ghiacciata, ottima per il caldo di Los Angeles.
Le sue ordinazioni arrivarono velocemente, arricchite da tre tipi di salsa in omaggio.
Diede 30$ alla ragazza, lasciandole il resto come mancia.
Risali poi a bordo della sua macchina, diretta alla Hell's House.
Appena arrivatà parcheggiò la macchina, nascose sotto il sidile la busta con la droga e prese i sacchetti con il cibo.
Entrò nel magazzino, attirando istantaneamente l'attenzione dei ragazzi.
-Si può sapere dove cazzo eri finita?- Si premuni Izzy, urlandole in faccia.
-Tesoro calmati, ho solo fatto un giro per la spiaggia e ho perso la cognizione del tempo.- Menti lei.
-In compenso ho portato il pranzo- Sorrise, alzando i sacchetti come fossero dei premi.
-Fantastico piccola, tu si che sei una donna da sposare.- Disse Duff entusiasta, andando ad abbracciare la ragazza.
-Hey Jeff, non sarai mica arrabbiato con me.- Chiese Abby, notando il muso lungo del suo amico.
-No, non sono arrabbiato, solo mia hai fatto preoccupare.- Rispose lui, guardandola negli occhi.
-Scusami tesoro, prometto che la prossima volta ti avviserò.- Abby posò i sacchetti del cibo, si avvicinò al moro, lo abbracciò ed iniziò a fargli un succhiotto sul collo.
-Non mi corrompi cosi.- Rise lui, iniziando a limonare con la ragazza davanti agli sguardi allibiti degli amici.
-Da quando voi due siete cosi intimi?- Domandò Slash piuttosto scocciato.
-Da quando Stradlin ha smesso di farsi seghe nel bagno.- Rispose Steven, ridendo.
-Fottiti coglione.- Lo insultò Izzy.
-Non essere geloso Steve, Izzy non ha smesso di farsi le seghe, semplicemente io sostituisco la sua mano.- Disse Abigail seria.
-Ma fottetevi.- Sbuffò Saul, andandosene sul divano e impugnando la sua chitarra acustica.
-Ma che diavolo gli prende?- Chiese Axl, osservando l'amico che strimpelava nervoso.
-Non lo so, stavo solo scherzando, non credevo si arrabbiasse per una battuta.- Abigail pareva mortificata.
-Lasciamolo perdere e mangiamo dai.- Esclamò Duff, prendendo uno dei sacchetti.
I ragazzi si misero attorno al tavolo, iniziando ad abbuffarsi.
Abigail prese la sua porzione e quella di Saul, sedendosi poi sul divano accanto a lui.
-Cosa stai suonando?- Domandò lei, porgendogli il pranzo.
-Niente di particolare, l'ho inventato adesso.- Rispose lui, prendendo il cibo offerto da Abigail.
-Mi vuoi spiegare che cosa ti è preso prima?- Abby, lo scrutava, percependo ogni suo minimo movimento.
-Niente, avevo solo voglia di suonare.-
-Ti prego Saul, non pensare che io creda a questa gran cazzata.-
-Ti sto dicendo la verità.- Slash rispose con un pizzico di acidità nella voce.
-Si, come no.- Sorrise lei.
-Va bene cazzo, semplicemente mi danno fastidio certe effusioni in pubblico.- Sbottò il mulatto.
-Non mi pare ti diano fastidio quelle di Steve con Claire o Duff con Annie.- Disse Abby indagatoria.
-Forse perchè Claire ed Annie non mi interessano.- Esclamò il ragazzo, con voce impercettibile.
-Come hai detto scusa?- Chiese la mora, sgranando gli occhi.
-Niente, stavo solo cercando le parole per una nuova canzone.- Si giustificò il riccio.
-Ah, ok. Cosa ne dici di andare a mangiare con gli altri?- Propose lei.
-Certo bambina, andiamo.- Si alzò lui, seguito subito dalla ragazza.
Eppure lei avrebbe giurato di aver sentito un "forse perchè Claire ed Annie non mi interessano".
La fantasia gioca brutti scherzi, pensò Abigail.
-Come va ragazzi, vi piace il pranzo?- Chiese lei, sorridendo agli amici.
-Certo piccola, ci vorrebbe una cosa cosi tutti i giorni.- Parlò Steven, sputacchiando qualche pezzo di involtino.
-Sono felice che ti piaccia.- Rispose la mora, guardando con dolcezza il batterista.
Era adorabile, sembrava un bambino cresciuto, anche se effettivamente lo era.
Una volta terminato il pasto, la ragazza si mise a sistemare, mentre i ragazzi si buttavano sul divano, chi per rilassarsi, chi per suonare.
Poi, la mora li raggiunse sul divano, sedendosi tra Axl e Slash.
-Che ne dite di cantare qualcosa?- Propose lei.
-Scherzi vero?- Disse Duff.
-Andiamo ragazzi, siete i Guns N' Roses, se si tratta di musica non dovrestemai tirarvi indietro.- Rispose lei, mirando il punto debole dei ragazzi: Non tirarsi mai indietro in ogni fottutissima sfida.
-Parla bene la ragazza, noi non ci tiriamo indietro, in particolare se in ballo c'è la musica.- Esclamò Axl, con il tipico tono di voce di un re che incita i soldati alla battaglia.
-Cosi ti voglio tesoro.- Rispose lei, aumentando l'autostima del rosso.
Poi impugnò la chitarra acustica, e fece cenno a Steven di avvicinarsi alla batteria.
-Che ne dite di California Dreaming dei Mamas and Papas?- Propose lei, raggiante.
-Non propriamente il nostro genere, ma accettiamo.- Disse Izzy, seguito da Slash che annuiva, e dai ragazzi che prendevano alcuni strumenti.
-Fantastico ragazzi, iniziamo.- Sorrise lei, partendo con l'accordo iniziale, poi seguita dalla chitarra di Izzy, il tamburello di Axl, il basso di Duff, la batteria di Steve, ed infine dall'unione delle loro voci.

 All the leaves are brown
And the sky is grey
I've been for a walk
On a winter's day
I'd be safe and warm
If I was in L.A.
California dreaming
On such a winter's day
Stopped into a church
I passed along the way
Well, I got down on my knees
And I pretend to pray
You know the preacher likes the cold
He knows I'm gonna stay
California dreaming
On such a winter's day
All the leaves are brown
 And the sky is grey
I've been for a walk
On a winter's day
If I didn't tell her
I could leave today
California dreaming
On such a winter's day
On such a winter's day
On such a winter's day
On such a winter's day.

-Hey piccola, alla chitarra solista mettiamo te e sbattiamo fuori Hudson.- Rise Steve, ammirando le capacità musicali di Abby.
-Già, sarebbe fantastico.- Diede man forte Duff.
-Ma che gran simpaticoni, mi sfottete ora che non vi servo, ma voglio vedere se vi do buca ad un concerto.- Si difese il riccio.
-Bèh, senza ombra di dubbi la sostituta sarebbe molto meglio di te, e non parlo solo in fatto di musica.- A prendere in giro Saul si uni anche Axl.
-Dai ragazzi, Slash è insostituibile.- Lo difese Abigail, nonostante le risate che le facevano tremare la voce.
-Infatti piccola, hai ragione.- Esclamò fiero Saul.
-Ho un'idea ragazzi: che ne dite di farci un giro in spiaggia? Questa sera Roxy, aspettiamo la fine del turno delle ragazze, e poi Rainbow.- Propose Izzy.
-Dio ragazzo, tu si che sei intelligente.- Si complimentò Slash, battendo il cinque all'amico.
-Perfetto allora, andiamo a mettere i costumi, e poi direi di passare a prendere Annie e Claire.- Sorrise Abigail.
-Agli ordini bambolina.- Rispose Duff, seguito dai ragazzi.
Sarebbe stata una bella giornata.

Ma salvissimo a tutti...
Scusate se mi faccio sentire poco, ma mi sono rotta un braccio e fare le azioni quotidiane risulta un problema!
Quindi mi scuso per eventuali errori di battitura o addirittura di tempi verbale, gli antidolorifici mi stendono.
Il giudizio lo lascio a voi.
Un bacio, tanti ringraziamenti a chi di dovere (in particolare a Shikira), e un salutone enorme a tutti.
Sara

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


-Levati idiota, sto io davanti.-
-Non pensarci Hudson, il posto davanti è mio-
Steven e Saul, mostrando maturità e serietà, si contendevano il posto accanto a quello del guidatore, occasionalmente colpendosi con qualche manrovescio.
-La volete smettere voi due? Nemmeno i miei fratelli si comportavano cosi- Li derise allegramente Duff.
-Ma sentilo lo spilungone ossigenato, chiudi il becco e fatti gli affari tuoi.- Rispose poco garbatamente Slash, evitando a pelo un destro.
-Dai ragazzi, un pò di serietà per favore.- Cercò di calmare le acque Izzy.
-Siete due teste di cazzo.- Intervenne Axl, mettendosi si mezzo per sedare la lite, che ora iniziava a farsi più seria.
-Smettetela se non volete farvela a piedi.- Esclamò Abby, mentre caricava due chitarre acustiche nel baule, su gentile richiesta dei ragazzi, che non perdevano occasione per fare una strimpellata.
-Non sono questioni che ti riguardano.- Sbraitò Saul, tra uno spintone e l'altro con Steven.
-Mi riguardano eccome, la macchina è mia, e se permetti i sedili non devono sporcarsi di sangue, quindi davanti sta Axl, se vi va bene salite, se no una camminata non può fare altro che giovarvi alla salute.- Ribattè la mora, riuscendo a far dividere i due, grazie anche all'aiuto degli altri ragazzi.
Saliti sul veicolo, i giovani iniziarono a lamentarsi per il poco spazio a disposizione.
-Pensate quando ci saranno anche Annie e Clary!- Rise Axl, che dal sedile anteriore si metteva comodo, suscitando qualche insulto dai compagni.
-Dai tesorini, è questione di minuti, poi avremo l'intero Oceano a disposizione.- Cercò di consolarli Abby, ricevendo una leggera tirata di capelli.
-Questa me la paghi.- La minacciò Saul.
-Dipende da come, in contanti o in natura?- Lo prese in giro lei.
-Contanti piccola, ti ho già fottuto abbastanza.- Rispose lui.
Merda, aveva pure la battuta pronta.
Meglio chiudere li la discussione, Slash era già irritato per il posto riservatogli, e quando qualcosa non gli andava, faceva di tutto pur di attaccare briga.
Abigail mise in moto, inserendo la prima e inoltrandosi per le vie Californiane.
Stava nuovamente cambiando marcia, quando la mano di Axl si poggiò sulla sua che stringeva il cambio.
-Hey tesoro, qualcosa non va?- Chiese lei apprensiva.
-No, solo mi mancavi.- Le sorrise lui.
-Lo sai che ti adoro, vero?- Domandò lei, fermandosi ad un semaforo.
-Lo so, anche io mi adoro.- Rise lui, mentre i ragazzi dietro parlavano o facevano apprezzamenti rivolti alle passanti.
-Vieni qui stronzo.- Disse lei, avvicinandolo e dando il via ad un limone in piena regola.
-Vi prego, staccatevi e smettetela di dare spettacolo.- Urlò Steven.
-Ma smettila Pop Corn, la metà delle volte ti vedo che scopi su qualche tavolo.- Lo ammoni Izzy.
-Izzy ha ragione, ma suggerisco comunque di muoverci, il semaforo è verde.- Si intromise Duff, mentre Slash sbuffava sonoramente.
-Agli ordini signori.- Rispose ironicamente la mora, schiacciando sull'accelleratore.
Tra le risate generali ed un ambiguo silenzio di Saul, i ragazzi si ritrovarono dinnanzi la casa di Annie e Clary.
-Voi state qui, io vado a chiamarle e torno subito!- Esclamò Abigail, mentre scendeva dalla macchina e suonava il campanello dell'abitazione.
Clary si affacciò dal balcone.
-Ciao ragazzi, che succede?- Chiese la riccia, subito seguita dallo sguardo indagatore di Annie che salutava.
-Mettete i costumi bellezze, si va in spiaggia.- Rispose Duff, accompagnato da un coretto di idiozie pronunciate dai ragazzi.
-Ci dobbiamo andare subito?- Domandò Annie.
-Certo tesoro, in alternativa quando?- Rise Abby.
-Due minuti e scendiamo.- Proclamò Clary, trascinandosi dietro l'amica.
-Brava piccola, ti voglio energica.- Urlò entusiasta Steve.
Cinque minuti dopo, Abby si inseriva abilmente nel traffico, inveendo contro gli sfortunati che, a detta sua, "si curavano troppo dei limiti di velocità".
-E' quello il nuovo negozio di dischi che hanno aperto.- Disse Annie, indicando un struttura sulla Santa Monica Boulevard.
-Fantastico, in settimana passerò a farci un giro.- Rispose Abigail sorridendo.
Percorsero ancora qualche metro con l'auto, finchè non videro dei posti liberi, che sbucavano direttamente sulla spiaggia.
Una volta spento il mezzo, i ragazzi presero il necessario e si diressero in spiaggia, sistemandosi a pochi metri dalla riva.
A quell'ora la spiaggia era quasi vuota, motivo per cui lo spazio a disposizione era molto.
Subito i giovani si tolsero i vestiari, rimanendo in costumi dagli svariati colori.
-Io mi metto la crema, non voglio scottarmi!- Escalmò Clary.
-Andiamo piccola, con un maschio focoso come me, ti puoi solo bruciare.- Rise Steven, avvicinandosi alla sua ragazza.
-Spiritoso! Piuttosto aiutami a metterla.- Ordinò Clary, passando il barattolo di crema al batterista, che non esitò a soddisfare la sua richiesta.
-Duff, mi aiuti per favore?- Chiese Annie rivolta al bassista, indicando la crema che condivideva con Claire.
-Certo bambola, ci penso io.- Disse lui, dandole un bacio sulla punta del naso.
-Sei una checca McKagan.- Lo derise Axl.
-Fottiti carotina.- Rispose Duff, leggermente irritato.
-Dai ragazzi, comportiamoci civilmente almeno per oggi.- Intervenne Abigail, mentre in solitaria si spalmava la crema.
-Serva una mano?- Domandò Saul, notando la fatica della ragazza nel raggiungere la schiena.
-Sarebbe gentile da parte tua!- Esclamò lei.
-Dai, girati.- Disse lui, spruzzandosi sulla mano destra della crema.
Mentre la spalmava, si soffermò sul tatuaggio della ragazza dedicato al fratello scomparso.
-Ti manca tanto?- Chiese.
-Non ti immmagini quanto.-
-Anche io ho un fratello, è più piccolo di me! Non so come reagirei se dovesse succedergli qualcosa!-
-Era la persona più importante della mia vita, lo è tutt'ora, e so per certo che lui è sempre con me, anche se non poterlo vedere mi consuma.-
-Capisco, non deve essere facile, soprattutto con quello che hai passato.-
-No, è stata la cosa più difficile della mia vita, ma in qualche modo si deve andare avanti- Sorrise lei -Ma ora basta parlare di disgrazie, divertiamoci.- Disse, alzandosi e trascinando con se Saul.
-Forza amorucci, muoviamo i culi e facciamoci una bella nuotata.- Urlò Clary, su di giri come una bambina.
I ragazzi si alzarono e, formando una catena umana, si misero a correrre verso l'acqua, tuffandosi in contemporanea.
Da ogni singolo punto occupato dai giovani, provenivano schizzi d'acqua, urla e anche qualche insulto.
Poi Clary, con una mossa abile saltò in spalla a Steven, cercando sfidanti per una lotta corpo a corpo.
I temerari che "raccolsero il guanto di guerra" non si fecero attendere, mostrando impavidità e coraggio da vendere.
-Vi facciamo il culo!- Sbraitò Duff, trasportando Annie.
Effettivamente la lotta non era equa, date le differenze d'altezza tra batterista e bassista, ma comunque questo non impedi la vittoria schiacciante di Steve e Clary che, esultanti ed orgogliosi per la vittoria conquistata, chiesero un'altra sfida.
-Ora tocca a noi.- Disse uno Slash agguerrito, accompagnato da Abigail.
Lei gli saltò in spalla, e lentamente i due si portarono dinnanzi agli avversari.
Claire e Abigail, iniziarono a spintonarsi cercando di farsi cadere a vicenda, mentre Steve e Slash mantenevano egregiamente l'equilibrio.
Ci vollero parecchi sforzi, ma alla fine Abigail riusci a far cadere in acqua l'amica, intonando allegri coretti con Saul.
-Maledetti, avete barato.-
-No Adler, sei tu che sei una sega.-
-Fanculo Hudson, sei un gran coglione.-
-Avanti Steve, accetta la sconfitta.- Cercò di persuaderlo Abby.
-E' una sconfitta ingiusta la nostra, voi avete barato.- Clary prese le difese della squadra che formava con Steven.
-Accidenti, non abbiamo barato, se proprio ne volete la conferma, rifacciamo tutto.- Disse Slash.
-Infatti, non possiamo farci niente se formiamo una gran bella squadra.- Diede man forte Abby, mettendo un braccio intorno alla vita di Saul.
-Dai ragazzi, smettetela con questa scenetta idiota, avete battuto Duff ed Annie- Disse Izzy, indicando gli amici -Non vi basta aver battuto la pertica?-
Effettivamente Izzy aveva ragione, quindi si decisi di chiudere la discussione.
-In ogni caso, ce la pagherete.- Concluse Steve, prendendo l'ultima parola.

Ciao a tutti, o prodi lettori.
Nuovo capitolo, seppur in ritardo, ma il braccio non mi da tregua.
Cosa ne pensate?
Lascio a voi i commenti, positivi o negativi che siano!
Come al solito ringrazio chi legge, segue e recensisce, e noto (inaspettatamente) con immenso piacere le 407 visite!
Grazie mille a tutti, e chiedo scusa per eventuali errori!
Sara<3

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Mi scuso immensamente per il ritardo, cogliendo l'occasione per porgervi i miei più sentiti auguri di buona Pasqua!!!

Abigail sedeva tranquilla sui salviettoni posati sulla, la sigaretta in bocca, la chitarra in pugno.
Strimpellava accordi a caso, giusto per sentire il suono dello strumento che tanto amava.

-Hey ragazzi, vi va una birra?- Chiese Annie, estraendo delle bottiglie di vetro da una borsa termica.
-E ce lo chiedi baby?- Disse Saul, strappando la bevanda dalle mani della cameriera.
-Io ho dei panini.- Esclamò Abby, indicando una borsa di tela blu.
-Siete geniali bellezza.- Urlacchiò uno Steven parecchio entusiasta, avventandosi sulla borsa.
-Questa sera al Roxy c'è un concerto,  pensate di venirci?- Chiese Claire, con fare innocente.
-Perchè no, controllare la concorrenza non fa mai male.- Rispose Izzy, il solito saggio.
-Ti prego Jeff, per noi la concorrenza non esiste, siamo i migliori.- Proclamò Axl, sicuro di se.
-Quetsa sera c'è il tuo spettacolo Abby, sei pronta?- Domandò Annie, distraendo la mora dai suoi pensieri.
-Ma certo, ho preparato un nuovo numero, e poi io e Sharona balleremo in coppia.- Esclamò la ragazza.
-Questa sera ci sarà da divertirsi.- Rise Saul,  accompagnato dalla voce tonante di Duff.

La giornata passò tranquilla, nonostante il tempo volasse.
Con alla guida Abigail, i ragazzi sfrecciavano sulla Santa Monica Boulevard, diretti verso la Hell's House.
La mora conduceva l'auto abile e veloce,  incurante dei limiti di velocità.
Stavano costeggiando il mare, quando improvvisamente una ragazzina in bicicletta sbucò da una strada laterale.
La frenata che ne segui attirò l'attenzione di gran parte degli automobilisti, pronti nel trovarsi dinnanzi la peggiore delle situazioni.
-Porca puttana, stai bene?- Chiese Abigail alla ragazzina che la osservava terrorizzata.
-Si, credo di si.- Rispose quest'ultima, bianca come un lenzuolo.
-Ronnie, cosa ti salta in mente?- Urlò una donna, probabilmente la madre della ragazzina, che iniziò a piangere terrorizzata.
-Non volevo mamma, mi dispiace, non ho controllato che la strada fosse libera.-
-Non so come scusarmi,  mi è sfuggita di mano- Si giustificò la donna.
-Non si preoccupi, l'importante è che non sia successo niente.- Chiari Abby, leggermente tremante.
-Scusami ancora.- Aggiunse la donna mortificata.
-La prossima volta, cerchi di non farsi sfuggire Ronnie.- Concluse Duff, scompigliando i capelli della ragazzina.

Dopo il grande spavento, i giovani risalirono in macchina, stringendosi per starci tutta.
-Maledizione, l'ho vista morta.- Disse Claire, riferendosi al piccolo incidente appena avvenuto.
-Non ti agitare piccola, stiamo tutti bene!- Esclamò Steven, intraprendendo la parte del consolatore.
-Abigail, mi spiegheresti cosa ci fa questa roba nella tua macchina?- Chiese Axl, mostrando alla ragazza il sacchetto che stringeva in mano.
Merda, probabilmente la frenata lo aveva fatto uscire dal nascondiglio sotto il sedile.
La ragazza assunse l'espressione più convincente che sapeva fare.
-Certo Will. E' li sotto da molto tempo, non ricordavo nemmeno che fosse li.-
-Quindi, se io decidessi di buttarlo, immagino non ti creerebbe nessun problema.- Sputò fuori il rosso, indicando una bustina contenente LSD.
-Non è necessario, ci penserò io più tardi.- Sorrise lei.
-Ma quando cazzo la smetterai di prenderci per il culo? Quando avevi intenzione di farti, questa sera, domani? Tutta questa merda ti sta rovinando, quando riuscirai a capirlo?- Sbraitò Axl, fuori di se.
Cazzo, quella fottuta ragazza non poteva ricadere nel tunnel, quando iniziava ad intravedere uno spiraglio di luce.
-Non ci riesco, lo vuoi capire? Per quanto io possa impegnarmi, sento sempre il bisogno di avere un maledetto ago in vena.- Cercò di giustificarsi lei.
-E pensi che due cazzate inventate al momento possano salvarti il culo? Abby, cerca di capirlo, se continui cosi rischi la vita.- Si intromise Slash.
-Per la miseria, ma volete farvi i cazzi vostri? La vita è mia, e onestamente morire per me sarebbe una gran liberazione!- A quell'esclamazione, i brusii di sottofondo che vibravano per la macchina si spensero improvvisamente, lasciando spazio al solo suono del motore che rombava.
-Per favore Abigail, dicci che stai scherzando.- Implorò Claire.
No, non stava affatto scherzando.
Più volte aveva tentato il suicidio, mai riuscendoci per assenza di coraggio o, per quelle poche volte che lo trovava,  veniva sempre fermata in tempo.
Non era il caso di dirlo, la situazione era già pesante di suo, ci avrebbe pensato col tempo.
-Perchè!- Si limitò a chiedere Annie.
-Perchè l'unica persona per la quale valeva la pena vivere è morta, io non ho motivo di restarmene qui.-
-Non puoi continuare cosi Abby, devi lasciarlo andare, pensi che tuo fratello sarebbe felice nel vederti cosi? Una drogata, sull'orlo dell'anoressia?- Domandò Duff, sull'orlo dell'esasperazione.
-Michael ha ragione, e mi spiace per te Abigail, ma fino a quando starai con noi, dovrai eliminare le tue tendenze suicide, perchè ormai sei entrata nella famiglia dei Guns N' Roses, e per noi la famiglia viene prima di tutto.- Concluse Steven orgoglioso.

Buonsalve a tutti.
Capitoletto di passaggio, nulla di che!
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere.
Ringrazio chi legge, segue, recensisce, in particolar modo Shikira, che mi lascia delle fantastiche recensioni dal primo capitolo.
Ora mi eclisso, al prossimo capitolo.
Sara

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Capitolo 22
*** Capitolo 22: Immagini ***


Buonsalve a tutti, vi lascio le immagini dei personaggi.
Vorrei aggiungere una cosa importantissima: 19 anni fa Kurt Cobain moriva suicida, lasciando un incolmabile vuoto nel mondo della musica, ma soprattutto nel cuore dei fan!
Riposa in pace Kurt, grazie di tutto!!!



Image and video hosting by TinyPic Abigail Image and video hosting by TinyPic Annie Image and video hosting by TinyPic Claire Image and video hosting by TinyPic Jesse Image and video hosting by TinyPic Kriss Image and video hosting by TinyPic Tyron Image and video hosting by TinyPic Motley Crue Image and video hosting by TinyPic Guns N' Roses


Mi auguro che le foto siano di Vostro gradimento, se volete lasciatemi una recensione, mi farebbe estremamente piacere!
Grazie mille a chi legge, segue, recensisce, insomma grazie a tutti.
Un bacio, Sara:)

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Miei carissimi lettori, con immensa felicità, Vi ricordo che oggi è il 51° compleanno di Izzy Stradlin, quindi tantissimi auguri a questo fantastico chitarrista, autore di bellissime canzoni dei Guns N' Roses!!!


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Dopo il piccolo incidente avvenuto in macchina, Abigail imprecava rumorosamente nella doccia causando ilarità nei ragazzi che, udendola cosi offensiva verso se stessa e la sua idiozia, se la ridevano a crepapelle stravaccati sul divano.
Effettivamente mettere l'amica droga sotto il sedile dell'auto, non era stata una mossa di grande intelligenza, soprattutto se il soggetto in questione era abituato a nascondere sostanze stupefacenti da oltre 2 anni.
-Sono quasi felice che tu abbia rischiato di investire quella ragazzina, almeno abbiamo scoperto che non hai smesso di farti.- Disse Annie, seduta sulla tazza del wc, mentre attendeva il suo turno per farsi la doccia.
-Ti prego Annie, non ti ci mettere anche tu, ho già dovuto sopportare quegli stronzi.- Esclamò rabbiosa la mora.
- Stanno solo cercando di aiutarti, e sinceramente questa volta sono pienamente dalla loro parte! A cosa vuoi arrivare?- Domandò Annie, una lieve dose di rimprovero nella voce -Vuoi fare la Pamela Curson* della situazione, che una volta morto Jim ha iniziato ad autodistruggersi? Mi spiace Abby, ma non ti permetterò di arrivare a questo livello, ho già visto troppe persone morire per colpa della droga. Tu non ti aggiungerai a quella lista.- Concluse Annie con fermezza.


Nonostante fosse scosso dalle risate all'udire le imprecazioni di Abby, Duff  riusci comunque a prendere in mano le redini della situazione!
-Ragazzi dai, non ridiamo per queste cose, il problema di Abby è serio, dobbiamo trovare una soluzione.-
-Le stiamo incollati al culo, la teniamo lontana dalla merda che si spara in vena, e in un mesetto sarà pulita, come nuova.- Disse uno  Steven estremamente convinto.
-Bèh Steve, la fai facile tu!- Irruppe Claire, incollata al biondo.
-Pop-corn ha ragione, e se le cose non si risolvono, parleremo con suo zio, lui saprà cosa fare!- Slash diede man forte al batterista, parlando di Tom Zutaut come se fosse un amico di vecchia data.
-Sapete che giorno è oggi?- Chiese Axl, interrompendo il discorso degli amici.
-Credo sia il 20 luglio, mercoledi.- Rispose Izzy, con aria leggermente assente.
-Esatto Jeff - Axl indicò orgogliosamente il moro -E questo vuol dire che si sta avvicinando una data importantissima.- Sorrise il rosso.
-Cazzo Will, hai messo Erin in cinta e fra poco partorirà?- Sbraitò Duff, bianco come un lenzuolo.
-Ma cosa diavolo dici idiota!- Esclamò il rosso con aria indignata.
-Abbiamo un concerto e ce lo dici solo ora?- Domandò Slash, gli occhi allucinati.
-Hudson, tutti sanno quanto tu sia coglione, ma ultimamente sei proprio peggiorato! Fra 3 giorni è il tuo compleanno.- Lo sguardo di William esprimeva emozioni che variavano dallo stupito al compassionevole, tutte rivolte al riccio che momentaneamente mostrava un espressione di pura sorpresa.
-Wow!- Si limitò a dire Saul.
-Merda man, 20 anni buttati nel fottutissimo cesso!- Esclamò Steve, battendo una mano sul petto del chitarrista.
-Fanculo, dobbiamo festeggiare!- Urlò Saul, alzandosi improvvisamente dalla brandina su cui era spalmato.
-Esatto Slash- Affermò Abby, avvolta da un grosso assciugamano, ancora gocciolante per la doccia -Ma tu non preoccuparti di nulla! Il tuo compleanno è sabato, e tu quella sera ti presenterai al Roxy, sarà la festa migliore della tua vita.-
-Ma tu non eri quella che stava urlando come una pazza nel bagno?- Chiese Duff, prontamente fulminato da un occhiata velenosa di Annie, che con molta fatica era riuscita a far ragionare l'amica.
Abigail evitò di rispondere alla provocazione, andando a sedersi sul tavolo.
-Ho già in mente un paio di cosette, mi serviranno le ragazze, per Elmer non ci sarà nessun problema, forse Lou è da convincere, ma ci lavorerò sopra.- La mora, iniziò a programmare i piani per la serata, lo sguardo perso nel vuoto, un sorriso stampato in piena faccia.
-Io vado a farmi la doccia, il nostro turno inizia fra alle sei, ci conviene sbrigarci.- Disse Annie, notando l'ora.
-Ok, appena finisci la faccio io.- Annunciò Claire facendo l'occhiolino a Steve, chiaro segno di quello che avrebbero fatto sotto la doccia.
-Dio mio, in quella doccia non ci metto piede!- Esclamò schifato Slash.
-Smettila Hudson, o devo ricordare a tutti cosa è successo all'inaugurazione di quel Pub?- Lo sbeffeggiò Steven.
-Non so di cosa stai parlando.- Rispose con fare indifferente ma leggermente teso il chitarrista.
-Infatti Steve, di cosa stai parlando?- Axl pose la domanda ridendo ed inserendo un abbondante dose di ironia, giusto per mettere a disagio il mulatto.
Tutti loro, tranne le ragazze, sapevano cosa aveva combinato Saul durante l'inaugurazione di un Pub sulla Sunset!
-Anche a noi piacerebbe sapere cosa ha combinato Slashy!- Intervenne Claire, chiamando il chitarrista con un vezzeggiativo.
-Vedi piccola, il nostro amico Saul, quando alza un pò troppo il gomito, tende a confondere il sesso maschile con quello femminile, e questo può diventare un problema, se provi a scoparti un pugile su un tavolo da biliardo!- La frase di Steven, unita al sarcasmo con cui era stata pronunciata, provocò le risate delle ragazze, creando grande imbarazzo nel riccio che ora, irritato per le derisioni ricevute, si alzava ed usciva dalla porta sbattendola.
-Il solito bambino- Aggiunse Duff.
-Taci McKagan!- Abby prese le difese di Saul, per poi scendere dal tavolo su cui sedeva, e seguirlo fuori dal magazzino, avvolta da un semplice asciugamano.


*Pamela Curson è nota come storica compagna di vita di Jim Morrison.
Quando lui mori, Pamela moltiplicò le dosi di eroina che assumeva, dichiarando più volte di voler "andare da Jim".
Venne trovata morta nella sua casa, 3 anni dopo la scomparsa del leader dei Doors.


Rieccomi qui, miei carissimi!
Mi auguro che quello che avete letto vi sia piaciuto, ultimamente l'ispirazione mi ha abbandonata.
Ringrazio tutti come al solito!
Un abbraccio, Sara.

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Buonsalve a tutti, cari lettori!
Prima di cominciare, vorrei ricordare un evento importante: il 10 aprile 1970, veniva annunciato lo scioglimento dei Beatles.
Detto questo vi lascio alla storia, ci vediamo giù!


-Saul, dove stai andando?-
-Lasciami in pace, torna dagli altri stronzi!-
Fantastico, ora si incazzava per due battutine più o meno innocenti.
Come se lui, ogni volta che poteva, non attaccasse briga con ogni singola persona.
-Puoi spiegarmi perchè fai cosi? Stavano solo scherzando!- Abby cercava di mantenere il passo del chitarrista, nonostante i sassolini presenti sulla strada le tagliassero i piedi nudi.
-Senti, non ho voglia di parlarne, soprattutto con te, quindi vedi di sparire.- Disse lui scorbutico.
-No cazzo, no. Sono in mezzo strada, l'unica cosa che mi copre è un fottutissimo asciugamano, la gente mi sta guardando come se fossi pazza, quindi tu ora vieni con me e mi dici cosa ti è preso!- Esclamò la ragazza, la voce piena di convinzione.
-Ma certo Miss tragedia, ai suoi ordini.- Sbraitò lui, nella voce un mix tra veleno e ironia.
-Ora fai lo spiritoso? Hai un carattere volubile Saul, sei per caso nel tuo periodo?-
Slash ignorò la provocazione, seguendo la ragazza che zoppicava per strada.
-Vuoi un passaggio?- Chiese il riccio, indicandosi.
-Io non salto in braccio agli scorbutici.-
-Quando ti ho fatto venire tre volte sembravi di opinioni diverse!- Piccola frecciatina di Slash, per la quale la mora ebbe un leggero sussulto.
-Bèh, non ero in me.- Si difese Abigail.
-Ne sono sicuro.- Saul si prese la briga di sbeffeggiarla, cercando di provocare una sua reazione.
Ma nonostante la nuova frecciatina, la giovane mantenne un contegno degno da Monaca.
-Direi che qui è perfetto- Abigail sedette su un piccolo muretto a pochi metri del magazzino dove abitavano -Va bene Saul, siamo qui per un motivo preciso, non ho intenzione di perdere tempo, quindi spiegami cosa ti è preso prima.-
Il Mulatto prese posto accanto alla ragazza, l'aria leggermente persa.
-Nulla, semplicemente non mi va che facciano certe battute idiote, soprattutto davanti a te.-
-Cosa intendi dire?- Chiese Abigail, lo sguardo smarrito.
-Te l'ho detto, non mi va che dicano queste cose davanti a te. E' un episodio isolato, ero ubriaco e fatto, e se devo essere sincero, il tipo che ho provato a rimorchiare picchiava di merda per essere un pugile, mi è bastato un destro per stenderlo.- Cercò di pavoneggiarsi il chitarrista.
-A me non importa.- Proclamò Abigail.
-Dai piccola, avevo bevuto e mi ero...- Slash non fece tempo a terminare la frase, che venne prontamente interrotto dalla giovane.
-Non intendevo questo! Non mi importa se lo dicono davanti a me o no, io ti voglio bene ugualmente. Devi sapere una cosa, quindi stai ben attento a quello che dico, perchè non lo ripeterò: ci conosciamo da poco Saul, ma tu, i ragazzi e le ragazze, per me siete la famiglia che non ho mai avuto, ci conosciamo da poco certo, ma per voi io provo qualcosa che va al di sopra dell'amicizia, vi amo incondizionatamente, e farei qualunque cosa per rendervi felici.- Confessò Abigail.
I secondi che passarono furono interminabili, la giovane temeva la reazione di Slash, probabilmente l'avrebbe presa a calci in culo per il resto della vita, dandole della sentimentale viziata.
Invece fu tutto l'opposto.
Saul l'abbraccio, mettendo il naso tra i suoi capelli.
-Quello che hai detto, sono le parole più belle che abbia mai sentito dire e credimi Abigail, io non sono uno che si lascia andare ai sentimenti. Tutti noi ti amiamo, hai portato uno spiraglio di luce nella nostra vita, non possiamo far altro che esserti grati per questo. E la sai una cosa? Saremo una famiglia strana, forse folle, ma finchè saremo insieme, la nostra famiglia sarà la migliore.- Concluse il ragazzo, schioccandole un bacio sullo zigomo.

-Maledizione, ma che fine avranno fatto?- Annie si trastullava le mani.
Mancavano 38 minuti all'inizio del maledettissimo turno di lavoro, Claire e Steve erano in doccia (l'unica cosa che mancavano di fare era proprio lavarsi), i ragazzi bevevano qualche birra, di Abigail e Saul nemmeno l'ombra.
-Avanti bambolina, non essere cosi nervosa, vedrai che tra qualche minuto tornano.- Duff cercò di alleviare il panico della mora, carezzandole la testa e porgendole la sua bottiglia di birra.
-Elmer ci ucciderà merda.- Disse la ragazza, impugnando la bottiglia ed ingoiando quanto più contenuto possibile.
-Ho deciso, l'alcool sarà il mio uovo compagno.- Farneticò Annie.
Il suo principale difetto: il panico si prendeva spesso gioco di lei, causandole malumori che spesso la facevano blaterare inutilmente.
-Sai bambolina, non credo che mezza birra ti possa far ubriacare, ma se vuoi provarci, io non te lo impedirò!- Esclamò Duff, guardandola stranito.
-Annie, puoi portarmi i vestiti puliti?- La testa di Claire spuntò dal bagno gocciolante.
-Sai docezza, a me non da nessun problema vederti cosi.- Si udi dire da Steven.
Poi si udi una sonora pacca, e Clary che rideva come un adolescente alle prime armi.
-Sei proprio insaziabile Steve.- Urlacchiò la ragazza divertita, mentre Annie le passava alcuni indumenti.
-Vedi di sbrigarti almeno tu.- Disse acida la mora.
-Tesoro, tu vedi troppi uccelli per aria e troppo pochi tra le gambe! Duff, dovresti fare il tuo dovere da uomo.- Claire sembrò ammonire il bassista, anche se in realtà la sua era solo una presa in giro rivolta alla povera amica.
Annie prese fiato per rispondere, ma fu interrotta da Clary.
-Non preoccuparti tesoro, arrivo subito.- Aggiunse la riccia, leggendo il panico negli occhi della coinquilina.

Qualche minuto più tardi, la porta del magazzino si apri, rivelando le figure sorridenti di Saul ed Abby.
-Deve essere stata veramente buona la roba che avete fumato!- Scherzò Axl.
-Niente roba Will, semplicemente ogni tanto fa bene parlare con gli amici.- Disse Abby, mettendo un braccio attorno alla vita di Saul, che ricambiò ponendogliene uno sulle spalle.
-Ora però sarà meglio che ti prepari, o farai tardi al lavoro!- Esclamò il riccio, scompigliando i capelli della mora.
-Vado.- Sorrise lei.
-Sia lodato il cielo!- Concluse Annie, sbuffando sonoramente cercando di scacciare il panico che ancora la attanagliava.


Rieccomi qui...
Il capitolo non è granchè, ma era essenziale per segnare una svolta, perchè si miei amati lettori, da qui partirà la storia della coppia principale, che immagino avrete capito da chi sarà formata!
Mi auguro sia stato di vostro gradimento e mi scuso per eventuali errori.
Grazie a chi segue, legge e recensisce.
Senza voi questa storia sarebbe già volata dritta nel cestino.
Alla prossima, Sara<3


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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Con un anticipo di 7 minuti, le ragazze si ritrovarono davanti al Roxy dove, all'esterno del locale, una piccola folla ne attendeva l'apertura per l'aperitivo.
-Dio mio, ma quanti alcolizzati circolano per questa zona?- Chiese Annie critica.
-L'attrazione principale del Roxy non è l'alcool Annie, ma le ragazze che ci ballano o le Conigliette, chiamala come vuoi.- L'intromissione di Liv, la responsabile delle ballerine, fece sussultare le ragazze impreparate al suo arrivo.
-Hey Liv, che bello vederti.- Sorrise Abigail.
Si trovava bene con quella ragazza, era un tipo acqua e sapone, non chiedeva ne pretendeva mai niente, ma se vedeva che qualcuno allungava le mani, era la prima a scatenare una rissa per difendere le colleghe, a costo di rimetterci lei stessa.
-Anche per me è un piacere vederti Abby, noto che i lividi ti stanno scomparendo del tutto.- Effettivamente la situazione della sua faccia si stava sistemando, grazie anche al sole Californiano che le aveva leggermente scurito la pelle.
-Dimenticavo Abby, questa sera il numero dovrai farlo con me!- Informò Liv.
-Ok, perfetto!- Disse Abigail raggiante.
-Vorrei sapere cosa è successo!- Si intromise Claire, mentre varcavano la soglia della porta.
-Di cosa stai parlando?- Domandò Abigail.
-Avanti tesoro, esci con Slash tutto incazzato, e poi tutti e due rientrate con un sorriso da ebete, io cosa dovrei pensare?- La malcelata curiosità di Claire pervenne alle orecchie di Liv ed Annie, che incuriosite dalla domanda appena formulata, si girarono e fissarono l'amica.
-Da quando te la fai con Slash?- Chiese perplessa la responsabile delle ballerine.
-Non me la faccio con Saul, o almeno è successo una sola volta.- Rispose evasiva la ragazza.
-Non hai risposto alla mia di domanda.- Claire, maledetta ficcanaso.
-Non è successo proprio niente, abbiamo parlato di un pò di cose e chiarito qualche divergenza, tutto qui.- Menti Abigail, consapevole di aver spiattellato in faccia a Slash quanto teneva a lui ed ai ragazzi.
Claire tirò in un angolo la mora, lasciando le altre due ragazze in disparte.
-Sai Abby, io non sono come Annie, lei vede solo quello che vuole vedere, io invece noto anche quello che non dovrei notare. Vedo come ti guarda Saul, vedo come tu ricambi le sue occhiate, e soprattutto mi accorgo di come reagisce quando ti vede con Axl o Izzy. Non negare di provare qualcosa per lui.- Claire le sorrise per poi ritornarsene col gruppo di amiche, mentre Abigail rimase nell'angolo buio dove era stata trascinata dalla riccia, turbata dalle parole che le erano appena state dette.
"Merda, si vede cosi tanto?" Si domandò la mora, pensando a quello che provava per Saul.

-Ragazze, ho una notizia che non vi farà troppo piacere.- Elmer si intromise nel gruppo di ragazze a cui Abigail si era riunita.
-Aspetta Elmer, devo chiederti una cosa. Sabato è il compleanno di Slash, possiamo organizzare qualcosa qui? Vorrei fare qualcosa di speciale per Saul, pagherò io la serata e tutto quello che berranno i ragazzi, mi basta solo il tuo permesso.- Supplicò Abigail.
L'uomo riflettè qualche secondo.
-Non voglio risse, avrete un tavolo riservato e la serata dovrà essere aperta al pubblico, intesi? E dovrete fare il vostro turno.- Rispose l'uomo, cercando di nascondere il divertimento sotto un briciolo di serietà.
-Grazie Elm, sei il migliore.- Abigail saltò al collo del capo, immensamente felice di poter festeggiare Saul in quel locale che lei adorava.
Onestamente pensava di doverlo supplicare in ginocchio, ma ancora non conosceva le ampie vedute del suo datore di lavoro.
-Adesso passiamo alla brutta notizia, questa sera la Band che doveva suonare ci ha dato buca.-
-Bèh, non è un problema, con o senza Band qui la musica c'è sempre.- Parlò Annie.
-Il problema non è la Band, ma chi la sostituisce.- Disse Elmer, nella voce un pizzico di fastidio.
-E chi dovrebbe sostituirli?- Indagò Liv.
-I Motley Crue.- Rispose il gestore del Roxy.

-Maledizione, io mi rifiuto di ballare attorno a quei bastardi.- Sbottò Abby.
-Per favore Abigail, non puoi abbandonarci cosi, la Security è pronta ad intervenire ad ogni minimo segnale.- Pregò Lou, che da qualche attimo si era unito alla conversazione.
-Infatti piccola, e poi se ci lasci nella merda questa sera io non posso farti fare "qualcosa di speciale per Saul".- Aggiunse Elmer, facendole il verso.
-Ah, fanculo, questo è un fottutissimo ricatto.- Sbraitò la ragazza.
-Ma certo che no piccola, prendilo come un invito.- Disse Elm, sapendo di aver toccato il punto giusto per convincere la ragazza.
-Sappi che questa me la paghi.- Sfuriò la mora, per poi dirigersi nei camerini ed iniziare a prepararsi per la serata.

Tavolo 21
-Qui, qui!- Steven sbraitava gesticolando verso una cameriera per ordinare da bere.
-Ciao ragazzi, cosa vi porto?- Domandò lei cortese.
-Jack Daniel's e Wodka bellezza, e possibilmente il tuo numero di telefono.- Disse Axl.
-Sarà un piacere- Ammiccò la giovane -A proposito, sapete che questa sera c'è un altra Band?-
-Chi suona?- Chiese curioso Steven.
-I Motley Crue!- Proclamò entusiasta la ragazza, voltandosi a prendere le ordinazioni senza notare le espressioni dei ragazzi.
-Quei figli di puttana, se osano mettere un dito addosso alle ragazze li ammazzo.- Sbottò Slash.
-Cazzo man, questa volta sono pienamente con te.- Terminò Duff.

Nel camerino delle ballerine, Abigail sedeva tesa come una corda di violino, agitatissima al pensiero di rivedere quel gran bastardo di Sixx.
-Coraggio Abby, non ti preoccupare, tu stammi vicina e non guardarlo. Appena saliamo sul palco, mettiti a ballare vicino a Mick, lui è quello con più testa li dentro.- Cercò di tranquillizzarla Liv.
-Ok, ci proverò.- Sorrise nervosa la mora.

-Ciao stronzi, questa sera abbiamo un cambio di programma, quei coglioni della Band ci hanno dato buca, ma abbiamo dei degni sostituti. Diamo il benvenuto ai fottuti Motley Crue.- Urlò Lou al microfono, accompagnato dagli applausi e dalle grida del pubblico in delirio.
Erano dei gran stronzi i Crue, ma con la musica ci sapevano fare, e chi ci sapeva fare entrava di diritto al Roxy.

Le note della chitarra di Mick invasero quasi subito il locale, seguite dal basso di Nikki e dalla batteria di Tommy.
Dopo qualche istante le ballerine fecero la loro entrata, accompagnate dalla voce graffiante di Vince.
Abigail prese subito posto accanto al chitarrista.
Quando Nikki la vide, perse una nota del suo amato basso, riprendendo poi a suonarlo con forza e precisione.
Possibile che quella puttanella fosse ancora in giro?
Notando che la ragazza lo fissava ogni tanto, prese a guardarla sorridendole arrogante, pensando ad ogni modo per mandarla in panico.
Ci sarebbe stato da divertirsi!



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Carissimi lettori, rieccomi per la Vostra  "gioia".
Non odiatemi, ma proprio non riesco ad abbandonare questa storia, mi ci sono affezionata!
Spero che il capitolo sia di Vostro gradimento.
Ringrazio tutti come al solito, in particolare le mie amate recensitrici.
Il prossimo capitolo dovrebbe arrivare martedi!
Un bacio, Sara.

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


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capitolo "Mantenere la calma, respirare profondamente, concentrarsi sui passi." Si disse mentalmente Abigail.
Ecco cosa doveva fare, era quello il segreto per uscirne viva.
Fanculo, aveva tentato di ammazzarla iniettandole chissà quale merda in vena, altro che calma.
-Mi dispiace-
Oh no, non doveva mettersi a parlare.
Si sarebbe distratta.
Ma daltronde lui e il biondo erano gli unici che non le avevano fatto proprio nulla, non rispondere sarebbe stato da ipocriti.
-Non sei tu quello che deve dispiacersi, ma apprezzo comunque il gesto.- Urlò per risposta al chitarrista.
-Anche Vince vorrebbe scusarsi, ma con quei due idioti in giro preferisce non avvicinarsi, sai, per evitare altri problemi.- La informò Mick.
-Capisco, e penso che voi due non dovreste stare con quei fottuti stronzi, siete delle brave persone.- Si permise di dire Abigail.
-Lo sappiamo, ma sono dei gran musicisti, e poi se si facessero conoscere come hanno fatto con noi, scopriresti che non sono poi cosi male, il loro problema è il vizio dell'alcool che li porta sulla brutta strada.-
-Questo non giustifica il fatto che Sixx mi abbia quasi ammazzata e che insieme al suo amichetto abbia picchiato me e la mia collega.-
-Hai ragione.- Terminò Mick, mentre la voce graffiante di Vince e le ultime note degli strumenti segnavano la fine della canzone.
-Ora devo scendere dal pubblico, mi ha fatto piacere parlare con te.- Sorrise la giovane, prima di saltare aglmente giù dal palco.

Immersa nella folla di gente sulle note di un'altra canzone dei Crue, Abigail si destreggiava egregiamente nonostante i tacchi vertiginosi.
Vide i "suoi ragazzi", termine ereditato da Annie e Claire per indicare i Guns.
Lentamente si avvicinò a loro, inserendo mossette sexy nella sua camminata, giusto per innalzare un pò la dose di testosterone.
Eccoli li seduti, o meglio stravaccati, mentre si godevano il piccolo spettacolino che Abby offriva loro.
Ed eccola che lentamente si metteva a cavalcioni prima su Steve e poi su Duff (mantenendo un certo contegno, ben conoscendo la gelosia delle sue amiche), poi passava su Izzy iniziando a strusciarcisi sopra, sorridendogli calorosamente, dopo si alzava e prendeva posizione su Axl, iniziando a leccargli il collo mentre lui metteva le mani sotto il suo vestitino striminzito, stringendole le natiche brutalmente.
-Rocket Queen.- Bisbigliò lui.
-Hai la fissa per quella canzone, vero? Magari un giorno ti accontenterò.- Rispose lei, per poi alzarsi.
E finalmente si dirigeva verso il suo obbiettivo principale, la ciliegina sulla torta, il suo chitarrista preferito.
Tranquillamente, sedette sopra Slash, disinvolto e apparentemente calmo.
-Sai Saul, mi piace giocare con te.- Sussurrò al suo orecchio.
-Piccola, non ti immagini quanto piaccia a me.-
Poi, sempre con la solita disinvoltura, le metteva la lingua in bocca e una sua mano spariva misteriosamente sotto il suo vestitino.
Il tutto, sotto lo sguardo di spettatori indiscreti, che urlavano apprezzamenti rivolti alla mora.
-Cosa ne dici di passare nel mio letto più tardi?- Domandò Slash, nella voce una lieve nota di malizia.
-Sarà la mia prima tappa non appena saremo a casa.- Rispose lei, riprendendo la limonata interrotta per l'indecente proposta.


Ecco con chi se la faceva la puttanella.
Maledetta traditrice, tutto quel tempo sprecato per poi vederla li, incollata alla bocca (e non solo quella) di un soggetto di cui a stento si vedeva la faccia.
Stupida, viziata ed arrogante.
Prima o poi le avrebbe rotto quella faccia che tanto amava e tanto odiava, l'avrebbe resa irriconoscibile, un mostro.
Oppure l'avrebbe soltanto uccisa.

-Cazzo Annie, muoviti con quelle birre o non finirò più di servire quel tavolo- Sbraitò una Claire indiavolata.
-Non è colpa mia se è finito il fusto, Lou lo sta cambiando.- Si difese Annie.
-Si ok, io intanto vado a vedere cosa prende il tipo che è appena entrato.-
-Va bene.-

-Ciao, cosa ti porto?- Chiese Claire gentile.
-Grappa gialla.- Rispose lo sconosciuto.
Di gusto particolare il ragazzo.
-Arrivo subito.- Disse Claire, allontanandosi.
-Aspetta, non ho ancora finito.- Urlò il ragazzo, sventolando una mano davanti alla riccia che si era appena girata.
Claire cercò di mantenere la calma, nonostante il comportamento del morettino la irritasse parecchio.
-Di cos'altro hai bisogno?- Domandò, cercando di nascondere quel pizzico di veleno che le avvolgeva la voce.
-La vedi quella ragazza?- Il ragazzo indicò la sua amica Abigail, impegnata in atti poco casti con Slash.
Claire annuì.
-Che cosa vuoi da lei?-
-Oh, nulla di particolare, vorrei solo che le riferissi un messaggio!- Esclamò sorridente il ragazzo.
-Cosa devo dirle?- Chiese Claire nervosa.
-Dille che suo fratello è qui per riportarla a casa, ma soprattutto per finire quello che è stato lasciato a metà qualche giorno fa.-Rispose lui, facendo sbiancare la ragazza.

Claire si allontanò lentamente dal giovane, per poi dirigersi a tutta velocità dagli amici e da Abby.
-Hey piccola, che cosa succede? Ti ha dato fastidio qualche idiota?- Chiese Steven premuroso, vedendo la ragazza affannata che tremava come una foglia.
-Abigail!- Esclamò sull'orlo delle lacrime - Li c'è un ragazzo che dice di essere tuo fratello.- Disse, indicando il tavolo dove qualche istante prima stava seduto il suo interlocutore.
-Dove diavolo è andato?- Sbraitò la mora.
-Non lo so, giuro che era li, ci ho parlato.- Piagnucolò la riccia, in preda ad una crisi isterica.
-Cazzo Clary, non potevi...- Abigail si interruppe bruscamente,  fissando la porta d'ingresso.
Porta sulla cui soglia, un ragazzo moro non troppo alto, salutava con un sorriso maligno nella direzione dei ragazzi.
-Cazzo, fermiamolo.- Urlò Axl assatanato, balzando in piedi e partendo all'inseguimento del fratello della ragazza, seguito subito dal restante gruppo di ragazzi.

Troppo tardi, neanche il tempo di uscire dalla porta che il codardo se l'era data già a gembe.
Misteriosamente sparito, scomparso, evaporato.
-Fanculo, fanculo.- Sbraitò un Axl decisamente incazzato.
-Lo abbiamo perso merda, dove diavolo si sarà cacciato.-Chiese un Duff piuttosto nervoso.
-Non lo so cazzo, so solo che appena lo becco gli faccio il culo, la deve pagare quel bastardo.- Disse Saul furente.
-Hai ragione man, la deve pagare.- Concluse Izzy, dando man forte all'amico.




Chiedo scusa per aver ritardato nell'aggiornare, ma non sono stata molto bene.
Non ho nulla da dire, lascio a Voi il giudizio.
Ringrazio chi segue, legge e recensisce.
Sara

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Miei prodi lettori, prima di lasciarvi al capitolo, vorrei scusarmi per il ritardo nella pubblicazione e fare gli auguri a Shavo Odadjian, il bassista dei fantastici System Of A Down.
Detto questo mi eclisso, ci vediamo giù!


Quando i ragazzi rientrarono, trovarono Abigail che si esibiva con Liv nel loro spettacolino.
Il programma della serata era da rispettara e, nonostante quello che era appena capitato alla ragazza, i clienti non sarebbero stati contenti se lo spettacolo fosse stato annullato.
-Come sta?- Chiese istantaneamente Slash.
-Mi sembrava scossa, non lo so, se ne è andata subito sul palco.- Rispose Claire, mentre raccoglieva dei bicchieri ad un tavolo vicino.
-Merda, questa non ci voleva.- Sbuffò Axl.
Effettivamente non ci voleva per niente un danno cosi, tra Sixx e il fratello, la ragazza era vittima di una tensione palpabile, tanto che terminato lo spettacolo inciampò sui suoi stessi piedi rischiando di ruzzolare giù per le scale che permettevano di scendere dal palco.
Senza guardare nessuno si diresse subito verso il camerino delle ballerine, uscendone qualche minuto dopo con una mini bianca, un top ed un giubbino di Jeans abbinato.
Raggiunse subito i ragazzi al tavolo, lo sguardo teso malcelato da un sorriso.
-Ho finito il turno, vado al bar a prendere qualcosa!- Esclamò, per poi indirizzarsi verso il bancone degli alcolici.

-Ma che piacere vederti piccola.- Sorrise Aaron, il suo barista di fiducia.
Non vedendola rispondere, intuì avesse qualche problema.
-La serata non è andata come previsto?- Domandò il ragazzo.
-Hai fatto centro Ron, ho bisogno di qualcosa per risollevarmi, dammi un Jack doppio.- Rispose lei.
-Ho io qualcosa che ti tirerà su il morale, questa sera ti hanno lasciato un mancia sostanziosa.- Disse il ragazzo, porgendole una banconota da 100 dollari.
-Chi è il benefattore?- Chiese Abby svogliata.
-Il vecchio John, dice che le ricordi sua moglie da giovane.- Rise Aaron.
-Domani lo ringrazierò, potresti cambiarmeli in due banconote da 50?-
-Certo.- Il barista prese i soldi, porgendogliene qualche secondo dopo due pezzi da 50 dollari.
Abigail prese solo una banconota.
-Hey, hai dimenticato questa.- Disse Aaron, sventolando la banconota davanti alla mora.
-No, tienila tu, compra qualcosa per Lucas.- Sorrise la ragazza, riferendosi al figlioletto del barista.
-Grazie mille, Lucas ti ringrazierà sicuramente.- Rallegrato dal gesto, Ron versò il bicchiere di Jack che Abigail tracannò subito.
-Accidenti, questo bicchiere è bucato, ti toccherà versarmi altro Jack, doppio grazie.- Rise la ragazza, indicando il bicchiere sul bancone.
Il barista non perse tempo, versandole subito altro Wiskey.
Che prontamente la mora ingurgitò.
-Ok, ora ho bisogno di cambiare sapore! Posso avere della Vodka doppia?- Chiese con fare innocente.
-Agli ordini bellezza.- Versato l'alcolico, Ron tornò ad asciugare le stoviglie.

Sette bicchieri dopo di Jack e Vodka, tutti rigorosamente doppi, Abigail iniziava a straparlare.
-Dmmene un altro.- Abigail indicò il bicchiere.
-No bellezza, stai esagerando un pò troppo ora.- Rispose Aaron.
Abigail sbuffò sonoramente.
-Non sai quanta voglia ho di un pò di sano sesso.- Disse strascicando le parole.
-Immagino piccola, e per quanto vorrei accontentarti, non penso che Elmer ne sarebbe tanto felice.- Rise lui.
-Andiamo, cosa vuoi che sia? Nessuno ci ucciderà.- Lo pregò lei.
-Ti sbagli Abigail, la mia ragazza ci ucciderebbe!- Eslamò il giovane, sempre col sorriso sulle labbra.
-Oh, al diavolo. Ho bisogno di una dose, non so da quanto tempo non mi sparo qualcosa in vena.- Abigail si alzò traballante dallo sgabello su cui sedeva,  pronta a dirigersi all'angolo degli spacciatori.
Affidando il lavoro ad un ragazzotto che da qualche minuto sistemava bicchieri, Aaron raggiunse subito la ragazza arpionandola per un braccio.
-No piccola, questa non è la sera adatta per spaccarsi le vene, non con me presente.- Pronunciò il ragazzo severo.
-Dai lasciami, prometto che ci metterò solo un attimo.- Piagnucolò lei, dimenandosi invana.
Dopo qualche spintone per far spostare la folla, Aaron riuscì a portare Abigail al tavolo dei suoi amici.
A quanto pare molto impegnati, i due biondi con Annie e Claire che probabilmente avevano finito il turno, gli altri con delle sconosciute.
Merda, vedere Slash farsi una puttanela qualunque, fece tornare Abigail più o meno lucida, nonostante la testa le girasse vorticosamente.
-Hey, la vostra amica è ubriaca, cosa avete intenzione di fare?- Aaron distrasse i ragazzi dalle loro "mansioni".
-Non sono ubriaca, sto bene.- Sbraitò lei, fissandoli velenosa uno ad uno.
-Che ore sono?- Chiese Izzy cercando di ricomporsi.
 -Sono le due, io non posso tenere Abigail d'occhio, devo sistemare il bancone.- Si giustificò Aaron.
-Abigail perchè non ti siedi qui con noi tranquilla?- Propose Axl, cercando di tenere ferma la ragazza accomodata su di lui, vogliosa di attenzioni da parte del cantante.
-Fanculo Rose, me ne vado.- Sorrise acida mostrando il medio.
-Avanti Abby, divertiti con noi.- La rimbeccò Saul.
-Non parlarmi Hudson, vai avanti a fare quello che stavi facendo.- Rispose lei, indicando la ragazza che gli stava arpionata addosso.
-Hey Abby, non...- Cercò di dire Annie, prontamente interrotta dalla mora.
-Sono molto stanca Annie, ci vediamo domani.- Terminò voltando le spalle per poi dirigersi verso la porta d'uscita.

Al diavolo, non aveva certo bisogno di loro, la sua macchina era comodissima per dormire, in più aveva a disposizione i 50 dollari di mancia, nessuno le avrebbe tolto una dose.
A passo traballante si diresse verso il parcheggio dove aveva lasciato la macchina, cogliendo l'occasione per fermarsi da uno spacciatore.
-Hey tu.- Chiamò lo spacciatore.
-Cosa cazzo vuoi?- Chiese lui scortese.
-Eroina stronzo, e che sia buona.-
-Quante dosi?- Domandò lo spacciatore, assumendo un tono più gentile con la potenziale cliente.
-Una.-
-Tieni.- Disse lo spacciatore, estraendo da una tasca la droga.
-Puoi prepararmela? Usa una siringa nuova.- Ordinò la mora.
-Quanto siamo pignole.- Sbuffò il ragazzo, aprendo una siringa sterile, poi sciolse l'eroina con un cucchiaio e l'accendino, e catturò il liquido con il piccolo ago.
Abigail porse lui la banconota da cinquanta dollari, per poi prendere il resto.
-Grazie.-
-Se ti serve altra roba, io bazzico questa zona.- Terminò lui, salutandola con la mano.

Nel frattempo i ragazzi si erano alzati per seguire Abigail.
-Dove cazzo sarà andata?- Chiese nervosamente Saul.
-Credo al parcheggio, ha lasciato li la macchina.- Rispose Claire.
-Allora muoviamoci, è ubriaca e l'ultima cosa che deve fare è proprio guidare.
A passo svelto si diressero verso il parcheggio, quando notarono Abigail che prendeva dei soldi da un ragazzo, per poi dargli le spalle ed incamminarsi velocemente verso la sua macchina, barcollando leggermente.
Axl chiamò la ragazza.
-Abigail, fermati cazzo.-
Poi videro la mora girarsi e, con uno scatto estremamente agile, correre verso la macchina.
-Merda, seguiamola.- Urlò Saul, iniziando a correre come un forsennato seguito dagli altri.
Abigail si lanciò nell'auto, avviando in pochissimi secondi il motore ed ingranando la marcia.
Poi sentì un rumore improvviso che fece sbalzare leggermente la macchina.
-Dove cazzo credi di andare?- Le sbraitò in faccia Slash, lanciatosi sul sedile della sua decappottabile.
Abigail premette sull'accelleratore, facendo stridere le gomme.
-Me ne sto andando a casa, e tu sei pregato di scendere dalla mia macchina. Ora.- Sibilò acida lei.
-Finiscila di fare la fottuta bambina, accosta e parliamone.-
-Non ho voglia di parlare con te, quindi come ti ho già detto, scendi dalla mia macchina.-
-Si può sapere cosa ti ho fatto?-
Abigail frenò bruscamente, accostando dinnanzi un benzinaio.
Poi, come se si ritrovasse a conversare con un bambino, disse con le lacrime agli occhi:
-Quando ti ho visto con quella puttanella Saul, sono rimasta ferita. Troppe persone mi hanno fatto male, non lo permetterò anche a te, quindi per favore, lasciami in pace, torna da quella ragazza, non hai bisogno di me.-
-Ma perchè non riesci a capire che io non posso fare a meno di te?-



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Risalve a tutti, chiedo nuovamente perdono per il ritardo nel pubblicare...
Cosa dire, lascio a voi la parola!
Come al solito grazie a tutti, un bacio.
Sara
Ps spero che le immagini si vedano:)

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


-Avanti Saul, siamo abbastanza grandi per smetterla di mentire.- Sputò fuori Abigail, strascicando le parole.
Maledizione, la fottuta sbronza le spaccava la testa dal dolore.
Non che si pentisse di essersi ubriacata, ma la prossima volta avrebbe potuto andarci un pò meno pesante.
-Non sto dicendo cazzate, ma solo quello che penso.- Rispose indignato il ragazzo.
-Non ti sopporto quando...- Abigail venne bruscamente interrota da Slash che le afferrò il polso.
-Cosa hai in mano?- Chiese lui nervoso.
Cazzo, la sua dose.
Merda, merda e ancora merda.
Non avrebbe dovuto vederla, era essenziale per lei farsi un giretto con la sua amica, la tensione che portava dentro era troppa.
-Ti ho fatto una domanda Abigail. Rispondimi.-Ordinò perentorio il chitarrista.
-Non ti riguarda.- Rispose aggressivamente, cercando di strappare il polso dalla mano del ragazzo.
Pessima mossa, la prese si fece più stretta rischiando di bloccarle la circolazione.
-E' stato quel tipo vero? Te l'ha data lui, bastardo.- Urlò Slash.
-Mi stai facendo male Saul, mollami.-
Neanche il tempo di dire altro che la sua amata siringa le venne strappata dalle mani e, compiendo un arco perfetto, si impattò al suolo della strada infrangendosi, spegnendo crudelmente le sue speranze di isolarsi per qualche ora.
-Che cosa hai fatto...- Sbraitò la giovane, le lacrime che le rigavano il viso.
-Ti ho salvato, stronza. E dovresti essermene grata.- Ringhiò lui, allontanandole malamente il polso che sino a qualche istante prima stringeva.

Passarono minuti tesi, dove nessuno dei due proferì parola.
Sino a quando Abigail, calmatasi leggermente per l'atto compiuto da Slash, decise che era il momento di interrompere quell'assordante silenzio.
-Perchè l'hai fatto?-
-Perchè a te ci tengo, non voglio vederti su un letto d'ospedale o peggio ancora in una bara.-
-Sarebbe una cosa carina sai? I fiori, le persone. Bèh, forse non troppe persone.- Esclamò pensierosa.
-No, sarebbe orribile scrivere il discorso di addio, peggio ancora leggerlo.- Cercò di scherzare lui.
-Credo di non essere ancora pronta per morire. Prima devo vedere le Rock Kilt.-
-Chi sono? Un gruppo Rock? Non le ho mai sentite.- Disse lui innocente.
-Ma no, sono le cascate di Skye, un'isola della Scozia.-
-Come mai tu sai queste cose ed io, che sono nato in Inghilterra, non le so?- Chiese Slash leggermente turbato.
-Quando mio fratello è morto ho provato di tutto per non pensarci, ed una di queste cose è stata lo studio. Potrà sorprenderti, ma a scuola andavo benissimo.- Rise lei, trovando chissà quale parola ironica.
-La scuola non faceva per me, preferivo la musica e le gare in bici.-
-Facevi delle gare con la bici?- Domandò Abby sorpresa.
-Certo, e ne ho anche vinte parecchie. Andavo forte.- Si pavoneggiò lui.
-Maledizione, ma come diavolo sono finita? Io non ero così, il mio sogno era andare a vivere con mio fratello, poi basta, si è frantumato tutto.-
-Tu hai permesso che si frantumasse tutto, perchè se avresti voluto, le cose sarebbero andate diversamente, certo nessuno ti ha aiutato a fare le scelte giuste, ma le strade da percorrere erano tante, e tu hai scelto le peggiori.-
-Hai ragione, avrei potuto percorrerne altre, ho sbagliato.- Rispose lei mortificata.
-Io credo che si possa rimediare, e questo è un ottimo momento per provarci.- Sorrise lui.
-Si hai ragione, ma prima di provarci dovrei fare una cosa.- Esclamò Abigail, la voce leggermente tremante.
-Cosa?- Chiese Saul curioso.
-Devo vomitare.- Disse lei, sporgendosi dalla portiera e vomitando l'anima.

Un paio di minuti dopo, la mora si stava riprendendo, nonostante il mal di testa di prima peggiorasse e in bocca avesse un sapore orrendo.
-Possiamo tornare a casa? Ho bisogno di dormire.-
-Si andiamo, però guido io, non penso tu sia nelle condizioni di farlo.- Disse Slash.
-Va bene, fammi spostare.- Esclamò Abigail, passando sopra Slash per prendere posto sul sedile del passeggero.
Il mulatto mise in moto, per poi inserire la marcia e dirigersi verso la Hell House.

Una decina di minuti più tardi arrivarono dinnanzi al magazzino, mentre Slash parcheggiava l'auto.
-Hey Abby, siamo arrivati.- Disse lui, alla ragazza addormentata.
Che non dava segni di vita.
-Maledizione, devo fare anche da badante ora.- Esclamò indignato, mentre si alzava, apriva la portiera di Abigail, e la sollevava dirigendosi verso la porta del magazzino.
Diede un paio di calcioni alla porta per farsi aprire, sperando che i ragazzi non fossero troppo impegnati per accorgersi della sua presenza.
-Idioti, aprite questa fottuta porta.- Sbraitò svegliando Abigail.
-Hey, perchè mi tieni in braccio?- Chiese lei, la voce assonnata.
-Perchè dormivi, e in qualche modo dovevo pur farti entrare.-
La porta si aprì improvvisamente, mostrando Duff in tutta la sua altezza.
-Mi sono perso qualcosa?- Chiese osservando perplesso la scena.
-No, stavamo solo...- Venne interrotto dalla voce roca di Axl.
-Ecco dove eravate finiti, spero che abbiate usato le precauzioni! Non avrai ancora quel brutto vizziaccio, vero Hudson? Prima o poi ti prenderai qualche malattia. Non che tu ne abbia Abigail, ma con questo idiota non starei troppo tranquillo.- Rise il rosso.
-Potresti mettermi a terra? Credo di essermi ripresa.- Esclamò Abby.
-Si, andiamocene e lasciamo stare questi idioti.- Sbuffò Slash trascinando in casa la mora.

-Che cosa intendeva Axl?- Chiese perplessa Abigail, una volta chiusa la porta della camera.
-Lascia stare, cerca sempre un modo per schernirmi.- Si lamentò lui.
-Posso dormire con te?- Chiese lei innocente.
-Certo che puoi piccola.- Rispose lui, un sorriso stampato nonostante i capelli lo coprissero leggermente.
-Vado a prendere le mie cose, torno subito.- Disse Abby, uscendo ancora traballante dalla stanza.



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Miei cari lettori, mi spiace di aver aggiornato cosi tardi, ma purtroppo il tempo è quello che è!
Non mi vedrete per un pò (per la vostra gioia) perchè domani sera parto con mia sorella e alcuni amici per un Week-End a Roma.
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, grazie mille a tutti.
Un abbraccio, Sara:)

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Con grande ritardo riaggiorno, ricordandovi che alle 7.45 di tre anni fa, Ronnie James Dio lasciava questo mondo per portare la buona musica in cielo.
Riposa In Pace Mito!!!

Quando il sole mattutino le colpi gli occhi, Abigail, non potè fare a meno di svegliarsi con una imprecazione dietro l'altra.
Scostando la testa di Slash dalla spalla, si mise seduta sul letto, per poi alzarsi velocemente.
Pessima mossa, il mal di testa peggiorava.
Vide Saul mugugnare pigramente, probabilmente anche lui infastidito dalla luce del sole, e si decise a mettere qualcosa dinnanazi la finestra, per evitare che anche lui si sveggliasse.
Riusci a trovare un semplice scatolone e, rompendolo, ottene un specie di tenda con cui impedire il passaggio alla luce.
Poi uscì dalla camera, puntando direttamente al bagno.
Si fece una doccia veloce, lavò i denti, e poi andò in cucina.
Dove trovò Axl intento a prepararsi la colazione, con evidente insuccesso.
-Ti serve una mano?- Chiese gentile.
-E' il terzo uovo che brucio, come diavolo si fa a capire quando è pronto?- Rispose nervoso il rosso.
Abigail prese posto davanti ai fornelli.
-Lascia, faccio io. Vuoi dei pancake? Ho preso lo sciroppo d'acero.-
-Si, i pancake vanno bene. Li faceva mia madre, è una cuoca fantastica.-
-Beh, a quanto vedo non hai ereditato il suo talento.- Rise la mora, indicando le uova bruciate nella padella.
-Per quelle non c'è problema, le mangerà Steven.-
-Ti prego, dimmi che scherzi, quella roba lo farà morire.-
-No, tutta la roba che facciamo bruciare la mangia lui, è un pò come il cane di famiglia.-
-Rose, quando vuoi sai essere veramente idiota.-

Due ore più tardi i ragazzi, Abigail, Claire ed Annie, sedevano tranquilli chi sul divano, chi sulle brandine, chi per terra, mangiando della pizza e guardando la televisione.
-Ma non vedete quanto è idiota?- Disse Duff, rivolto all'attore del film che guardavano.
-Si,è idiota, ma almeno fa ridere.- Bofonchiò Claire con la bocca piena.
-Ho sete, chi va a prendermi una birra?- Chiese Saul, ignorato da tutti.
-Qualcuno può andare a prendermi una birra?- Ripetè con voce più alta.
-Sono sul bancone della cucina.- Rispose svogliatamente Annie.
-Me ne ero accorto anche io, ma non mi va di alzarmi.-
Steven si girò e lo fissò intensamente.
-Allora muori di sete.-
Slash si inviperi lanciando una scarpa al batterista.
-Stupido nano figlio di put..- Iniziò a urlare, per poi essere interrotto da Abigail.
-Zitti, tutti e due. Vado a prendere quella maledettissima birra, cosi nessuno morirà di sete.-
Abigail si diresse al bancone della cucina, per poi prendere qualche lattina di birra e posarle sul tavolo vicino ai ragazzi.
-Grazie Abby!- Esclamò Izzy.
-Di niente.- Rispose lei gentile.
Stava per risedersi sul divano accanto ad Axl, quando qualcuno bussò alla porta.
-Chi diavolo rompe i coglioni a quest'ora?- Sbraitò il rosso.
-Beh Abigail, già che sei in piedi...- Sorrise Claire.
Abby si avviò verso la porta, già pronta ad inveire contro chiunque si trovasse dinnanzi all'uscio.
Ma non ebbe il tempo di aprire bocca, poichè appena aprì la porta, una ragazza bionda si lanciò letteralmente in casa, scrutando i visi perplessi.
-Nora, cosa cazzo ci fai qui?- Domandò Saul, sulla faccia un espressione interrogativa.
-Saul, tesoro mio, sono giorni che ti cerco.- Disse lei lacrimante, buttandosi addosso al chitarrista.
-Finalmente ci ritroviamo, non hai idea di quanto tu mi sia mancato, ma ora è tutto sistemato e finalmente possiamo tornare come ai vecchi tempi.- Urlacchiò la biondina raggiante.
-Hey frena Nora, cosa stai dicendo? Hai bevuto?- Chiese Slash, cercando di scostarsela di dosso.
-No, cerca di capire, mio padre è stato arrestato, ora siamo liberi, non sei felice?- Proclamò lei, con espressione languida.
-No Nora, tu cerca di capire, per me sei acqua passata, quello che è successo non conta niente.-
-Ma come puoi dire questo, dopo tutto quello che abbiamo passato.- Latrò la cosidetta Nora.
Poi si girò rivolta verso i presenti nella stanza con voce dittatoriale
-Ho portato le mie valige, datemi una stanza, ho bisogno di riposarmi.-
-No piccola, calmati, qui nessuno ti darà una stanza, non puoi stare qui.- Decretò severo Izzy.
-Ma io non ho nessun altro posto dove andare, non potete lasciarmi in strada.- Frignò la ragazzina.
-Certo che possiamo Plastic Fantastic.- Annunciò dura Abigail, dandole quel nomignolo riferito alle sue tette senza ombra di dubbio rifatte.
-Perchè sei cosi cattiva con me?- Chiese la bionda con gli occhi lucidi.
Oh merda, probabilmente all'asilo i bambini non erano cosi infantili come quella cosa arpionata a Slash.
-Ok, calmiamoci. La ragazza non ha un posto dove andare, per qualche giorno potrebbe stare da noi!- Esclamò Steven, mostrando ancora una volta il suo buon cuore.
-Si, Adler ha ragione, però dovrai subito iniziare a cercarti un altro posto dove stare, qui siamo già stretti.- Aggiunse Duff saggio.
-Non so come ringraziarvi, sono in debito con voi.- Urlacchiò Plastic Fantastic, nella voce una nota di falsità.
-Si certo, ora però togliti di dosso, mi dai fastidio.- Ribattè scocciato il mulatto.
-Io vorrei sapere chi sta sotto il nostro tetto.-
Disse scocciato Axl.
-Oh certo, ma che sbadata! Mi chiamo Nora Perry, ho 19 anni e sono la fidanzata di Saul.- Esordì raggiante lei, facendo traballare leggermente Abigail.
-No, calma, vorrai dire la Ex ragazza, ti ricordo che sono passati due anni.- Notificò Slash, calcando su Ex.
-Si si, non importa.- Lo liquidò lei con un gesto della mano.
-Claire, mi avevi parlato di un negozio di dischi sulla Santa Monica Boulevard, cosa ne dici di farci un salto?- Chiese Abigail.
-Si, andiamoci. Annie vieni con noi?- Domandò gentile Clary.
-Certo, perchè no. Datemi un minuto, devo cambiare maglietta.- Rispose tranquilla Annie.
-Oh ma che meraviglia, è da un sacco che non entro in un negozio di dischi, penso proprio che verrò con voi!- Esclamò allegra Nora.
-Ma che bello.- Concluse ironica Abigail.
Fanculo, i suoi piani di non vedere quella bambola gonfiabile per almeno un paio d'ore erano sfumati.
Si prevedeva proprio un bel pomeriggio.



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Rieccomi dopo innumerevoli giorni, mi scuso per questo ritardo.
In questo capitolo c'è l'entrata in scena di Nora, un personaggio che come si può capire, non va molto a genio ai ragazzi, in particolare ad Abigail.
Detto questo mi eclisso, lascio a voi i commenti.
Grazie a tutti come al solito.
Sara

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Miei cari lettori, prima di cominciare, vorrei fare gli auguri al fantastico Bob Dylan, di cui ho una canzone tatuata (in realtà sarebbe più un tributo ai Guns che ne hanno fatto la Cover).
Un grande artista che spegne 72 candeline.
Auguri!


-L'avevo visto in un negozio di Las Vegas, ti rendi conto? Non ho potuto resistere e l'ho comprato, una tonalità di rosa così rara è imperdibile, non posso fare a meno di mettere qualcosa di rosa, il rosa è cosi...-
Schifoso, venne da dire ad Abigail.
Logorroiaca maniaca psicopatica, venne da urlare as Abigail.
Erano in viaggio da soli 7 minuti, e già le manie omicide bussavano alle porte della sua mente, mentre stringeva violenta il volante con le mani, giusto per evitare di metterle al collo di Nora.
Nemmeno la musica della radio riusciva a darle sollievo da quello strazio vocale.
Dietro di lei, Annie annuiva poco convinta, Clary imprecava sottovoce.
Si maledizione, perchè Plastic Fantastic, o almeno cosi l'aveva ribattezzata, si era seduta davanti, accanto al posto del guidatore, posto che sarebbe spettato a Clary.
-Mi ci vedi con un top bianco striato di rosa? Sarei fantastica, penso che...-
-Staresti molto meglio con un top bianco striato di rosso sangue, quello che ti uscirà se non chiuderai il becco.- Intervenne acida Clary, smorzando di colpo le parole di Nora.
Abigail sorrise, ringraziando mentalmente l'amica per aver interrotto quella macchinetta elettrica della bionda.
Fino a quando da quest'ultima non provenne un singhiozzo. E due lacrime false più di Giuda.
-Claire, sei una gran stronza, insensibile e maleducata. Non te la prendere Nora, Claire non ha ricevuto un'adeguata educazione.- Disse Annie, aggredendo l'amica e prendendo le difese della bionda.
-Dici sul serio Annie? Se non ti scoccia preferirei venire dietro con te, a quanto pare anche Abigail non gradisce molto la mia presenza. Puoi accostare Abigail?- Domandò Nora, toccando il braccio della mora per attirarne l'attenzione.
Senza perdere tempo, Abby mise la freccia e accostò, permettendo alle due ragazze di invertire le posizioni.
-Finalmente, credevo di impazzire.- Sussurrò Abigail, rivolta all'amica.
-A chi lo dici, mi sembra mia zia Susan quando sta lontana dalla bottiglia per più di tre ore!- Esclamò Claire sgranando leggermente gli occhi, mentre Annie e Nora discutevano complici su quale fosse la collezione di moda migliore del momento.
Dopo qualche minuto di chiacchiere e canzoni dei Sex Pistols,  Abigail fermò la macchina in un parcheggio a pochi passi dal negozio di dischi.
-O cielo, hai visto Annie? Quel negozio è fantastico, cosa ne dici di farci un giro?- Urlacchiò Nora.
-Si, certo, tanto non devo comprare nessun disco. Voi ragazze cosa fate?- Chiese Annie.
-Noi andiamo a vedere i dischi, e poi andiamo a comprare qualcosa in quel negozio Punk. Dobbiamo ancora organizzarci per la festa di Saul.- Si lasciò sfuggire Clary.
-Quale festa per Saul? Che meraviglia, dobbiamo comprarci qualcosa di nuovo Annie, saremo bellissime, e finalmente Saul sarà di nuovo mio.- Cigolò la bionda, sotto lo sguardo pietrificato di Abigail.
-Ti senti bene Abigail? Mi sembri molto pallida.- Chiese Nora, con aria fintamente interessata e preoccupata.
-Si, ho solo un pò di caldo. Cosa aspettiamo allora, ci vediamo alla macchina tra due ore.- Concluse Abigail, dirigendosi velocemente verso il negozio di dischi seguita da Clary.

-La odio cazzo, hai sentito cosa ha detto? Sembra che lo fa apposta. Non la sopporto.- Abigail si aggirava nervosamente per il negozio, in mano un disco degli Aerosmith.
-Ho visto Abby, e ti posso assicurare che sta tastando il terreno. Non sono cieca, vedo cosa succede tra te e Saul. E a quanto pare lo vede anche lei, nonostante vi abbia visti insieme per soli 5 minuti.- Disse saggia Clary.
-Perchè devono capitare tutte a me maledizione!- Esclamò irritata la mora.
-Non lo so tesoro, ma ti dico solo di stare attenta con Nora, ha l'aria da santarella ma è un diavolo! E in questa situazione posso garantirti una cosa: qualunque cosa succeda, io sarò con te. Anche al costo di cadere in una pozza di rosa.- Rise Claire, abbracciando la mora.
-Ti ringrazio Clary, sei una vera amica.- Ricambiò l'abbraccio Abby.
-E ora basta smancerie, organizziamoci per la festa di Slash.- Concluse Clary, dando una sonora pacca sul deretano dell'amica.

HELL'S HOUSE
-Hey Hudson, come mai non sapevamo niente di quella bionda?- Chiese Duff, indicando se stesso e Steven.
-Perchè ci siamo lasciati appena vi ho conosciuti.- Rispose secco il mulatto.
-Bèh, potevi almeno presentarmela, è una gran gnocca.- Rise di gusto Steven.
-Sarà gnocca, ma quando stavamo insieme non ha fatto altro che portarmi delle gran grane.
-E allora perchè stavi con lei?- Domandò stranito Axl.
-Perchè a letto era una bomba, e con quella fottuta bocca sa fare miracoli.-
-Bèh, in ogni caso una così la fotterei io cazzo, ha due tette fantastiche.- Rise Izzy.
-L'ultima volta che l'ho vista nuda aveva 2 taglie in meno.- Sghignazzò Slash, suscitando ilarità generale.


-Che cosa mi consigli?- Chiese Claire, indicando alcuni vestiti.
-Quello blu è stupendo, potresti abbinarlo con le scarpe che hai a casa.- Rispose Abby.
-A proposito, sei sicura che Elmer ci Abbia dato il permesso?- Domandò ancora Claire.
-Si, però ad una condizione: serve un numero per la serata, e io mi sono proposta per farlo.-
-Bèh, non c'è nessun problema, lo fai tutte le sere, ti porterà via 20 minuti al massimo.-
-Si Claire, ma in questo numero ballerete anche tu ed Annie, sai giusto per fare un sorpresina ai ragazzi.-
Secondi interminabili di silenzio assoluto.
-Stai scherzando vero?- Domandò Claire con gli occhi sbarrati.
-No, sono stata costretta a dirlo, Elmer ha dovuto sostituirvi con altre due ragazze e...- Venne interrotta Abby.
-Io ed Annie abbiamo sempre sognato di salire su quel palco, abbiamo persino un balletto tutto nostro, sarà felicissima appena lo saprà.- Urlacchiò raggiante Claire, guadagnandosi un'occhiataccia da una commessa.
-Wow, non pensavo che avresti reagito cosi bene, mi apettavo una scena...tragica, per cosi dire!- Esclamò sorridente la mora.
-Si certo,ma ora muoviamoci, dobbiamo scegliere i vestiti, e fra mezz'ora dobbiamo essere alla macchina.- Terminò Claire, trascinando l'amica per un polso.


Come stabilito, tutte e quattro le ragazze si ritrovarono alla macchina di Abigail, le borse con i vestiti in mano.
-O mio Dio- Sbraitò Nora -Ho comprato il vestito più bello che ci fosse, starò d'incanto.-
-Che cosa avete preso voi?- Domandò Annie, i capelli leggermente arruffati.
-Lo vedrai presto tesoro!- Sorrise misteriosa Claire.
Intanto Nora si era allontanata di qualche metro per posare la sua borsa in macchina.
-E' la persona più insopportabile del pianeta, sono distrutta.- Sbuffò a bassa voce Annie, mentre si passava una mano sul viso.
-E tu prima l'hai anche difesa.- La rimproverò Abigail, sostenuta da Claire che annuiva.
-Vi sbrigate? Sono molto stanca, vorrei riposare.- Le richiamò la bionda, già accomodatasi sul sedile posteriore della macchina.
-Arriviamo streg...ehm volevo dire Nora.- Sorrise Abigail, l'aria strafottente mentre saliva in macchina.
-A proposito Annie, domani sera noi tre faremo il numero per i ragazzi.- Annunciò Claire felice -Io, te e Abigail, sul palco.-



Buonsalve a tutti!
Finalmente riesco a riaggiornare.
Non ho nulla da dire su questo capitolo, l'ho scritto e riscritto ma non ancora mi convince.
Ringrazio chi legge, segue e recensisce, insomma tutti quelli che mi accompagnano in questa follia!
Se vi va fatemi sapere con una recensione, mi farebbe molto piacere:)
Buona serata a tutti, Sara

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Cari lettori, prima di cominciare, vorrei ricordare che 62 anni fa nasceva Brad Delp, storica voce dei Boston, purtroppo venuto a mancare nel 2007.
Tanti Auguri!!!

-Maledizione Claire, aiutami a mettere questo coso...- Sbraitò Abigail, tentando di infilarsi il vestito che avrebbero sfoggiato durante lo spettacolo per i ragazzi.
-Stai tranquilla Abby, arrivo.- Rispose Claire, mentre sbucava dalla porta della cucina dell'appartamento condiviso con Annie.
Il piano era semplice: si sarebbero preparate a casa di Annie e Claire, avrebbero aspettato la chiamata di Elmer che le informava dell'arrivo dei ragazzi, sarebbero andate al Roxy, e si sarebbero esibite con il numero accuratamente preparato nel pomeriggio.
Il tutto per i ragazzi e Slash che, scattata la mezzanotte, avrebbe compiuto gli anni.
"Soprattutto per Slash" cantilenò una vocina, nella mente di Abby.
-Ecco fatto, non era poi così difficile.- Sorrise Claire, dopo aver sistemato il vestito alla mora.
-Come ci sistemiamo i capelli?- Chiese Annie, sbucando dal bagno dove a turno si erano fatte una doccia.
-Non saprei, legati o sciolti?- Domandò Claire.
-Potremmo cotonarceli, tanto per sventolarli un pò durante l'esibizione.- Propose Abigail.
-Ottima idea tesoro, iniziate a truccarvi, io vado a vestirmi e poi ve li cotono.- Si offrì Annie, saltellando allegramente verso la sua stanza.
-Quella ragazza mi turba, un attimo prima è preoccupata, un attimo dopo saltella come un coniglio!- Esclamò Abigail perplessa.
-Io non mi ci sono ancora abituata a tutti quei cambiamenti di umore.- Rise Claire, facendo accomodare Abby per truccarla.



Fanculo, era il maledettissimo 24 luglio 1986.
Il giorno seguente Saul avrebbe compiuto 21 anni.
"Ma che bravo" pensò ironicamente, dati i precedenti che più di una volta gli avevano riservato un posto sul treno di sola andata per il paradiso.
O per l'inferno, a seconda dei punti di vista.
Non che gli importasse qualcosa del suo compleanno, ma almeno i suoi amici avrebbero potuto dirgli qualcosa di carino, qualcosa tipo "Hey man, domani si festeggia" oppure "fottuto cazzone, domani sono 21".
Invece no, si stavano "infighettando" per andare al Roxy ad alcolizzarsi, mentre quella scassa coglioni di Nora lo inseguiva ovunque andasse, standogli appiccicata manco fossero l'accoppiata cane-zecca.
-Amore, che ore sono?- Chiese lei orribilmente smielata.
-Da qualche parte c'è un orologio, cercalo.- Rispose secco, e mentre la ragazza guardava confusa il "salotto", lui riuscì ad infilarsi in camera sua, chiudendo a chiava la porta, finalmente solo.
Che razza di amici, festeggiavano per giorni i compleanni di gente sconosciuta, e del suo nemmeno se ne ricordavano.
Peccato che Saul non sapesse cosa c'era in serbo per lui.


-Ha chiamato Elmer, dobbiamo andare.- Urlò Annie dalla cucina.
Erano sistemate di tutto punto, perfettamente pronte per la sorpresina riservata ai ragazzi.
-Prendo le chiavi della macchina e arrivo!- Esclamò Abigail, rivolta alle due amiche, mentre si mettevano l'impermeabile per nascondere i vestiti che indossavano.
In un paio di minuti furono in macchina, Abigail alla guida, Claire accanto a lei, mentre Annie, seduta dietro loro, sistemava con cura i regali che avevano comprato per Saul.
-Pronte ragazze, si parte.- Disse Abigail, il tono entusiasta di chi immaginava si sarebbe divertito.
Ingranata la prima, si inseri nel traffico serale della Città degli Angeli, superando e tagliando la strada degli automobilisti.
Dopo una decina di minuti, parcheggiavano l'auto sul retro del Roxy, giusto per un entrata col colpo di scena.
-Spero di non cadere con queste scarpe, sarebbe una pessima figura.- Cinguettò Anni, lamentandosi per i tacchi esageratamente alti.
-Non preoccuparti, al massimo passerebbe per un pezzo del numero.- Rispose tranquilla Abigail, mentre Claire annuiva copiosamente.
-Intanto direi di andare a sistemarci nei camerini, una ritoccata al trucco non fa mai male, e poi dovrebbe esserci Liv che ci aspetta.- Disse Abby, seguita dalle due amiche pronte per il balletto.


-Bionda, qui il Jack Daniel's.- Sbraitò Axl ad una cameriera, probabilmente una nuova.
Appena la giovane portò la bevanda, Saul la prese e se ne versò una buona quantità nel bicchiere, buttandolo giù "alla goccia".
-Amore, non bere così in fretta, potresti sentirti male.- Pigolò Nora, con falsa apprensione.
-Sta zitta e fatti i cazzi tuoi.- Rispose istantaneamente lui.
-Avanti Saul, non trattarla sempre così male, dopotutto non ti è detto niente di offensivo.- Lo riprese Duff, la solita checca.
Il chitarrista alzò lo sguardo verso il bassista, negli occhi una scintilla di minaccia.
-Lasciatelo stare, il ragazzo è nervoso, solo lui sa perchè.- Si intromise Izzy.
E a quel puntò Saul sputò fuori tutto quello che doveva dire.
-No Jeff, non sono nervoso, sono incazzato. Vi siete dimenticati del mio compleanno cazzo, è domani certo, ma con i vostri i festeggiamenti iniziano tre giorni prima cazzo, mi sento inutile, mi sento come il fottuto ragazzo che deve limitarsi a suonare la fottuta chitarra nei fottuti concerti, per il resto posso anche morire.-
Nessuno aprì bocca, mentre a Slash veniva il dubbio di aver fatto la figura della feminuccia, in stile Duff Checca McKagan.
Poi Steven, come se niente fosse, scoppiò in una risata talmente rumorosa da far girare una decina di persone.
-Dio Man, sei più donna di quanto pensassi, neanche Duff farebbe una scena simile per un compleanno.-
Merda, ora anche tutti gli altri stavano ridendo, mentre lui cercava invano di recuperare quelche piccola dose di macho gonfiando il petto.
-E la cosa che mi sorprende di più, è che tu possa pensare che abbiamo dimenticato il tuo compleanno.- Lo sfottè Axl, mentre le luci nel locale si abbassavano e il palco veniva illuminato.


-Coraggio ragazze, questo è il nostro momento.- Sorrise Claire, prendendo per mano Annie ed Abby.
-Buona fortuna.- Disse Annie rivolta alle amiche.
-Buona fortuna.- Ripeterono in coro Abigail e Claire, per poi uscire sul palco in fila indiana, a capo Abigail, in fondo Annie.


-Ma che cosa cazzo sta...-Cercò di dire Slash, interrotto bruscamente da Izzy.
-Zitto e guarda.-
-Cielo, cosa succede? Ho paura del buio.- Si lamentò Nora attaccandosi al braccio di Saul, ignorata da tutti.
Una serie di porca puttana, cazzo, merda e turpiloqui simili, si levarono dalla sala del Roxy, mentre tre ragazze decisamente sexy uscivano da dietro le quinte e si posizionavano sul palco accompagnate dalla musica.
-Non ditemi che quelle sono Abigail, Claire ed Annie.- Disse Saul.
-Ah si Man, sono proprio loro.- Rispose Duff, un sorriso ebete stampato in faccia.
Le tre ragazze si misero a ballare, mentre il pubblico urlava e fischiava per incitarle.
Dio, erano il mix più sexy che avesse mai ballato al Roxy.
Un mix forgiato direttamente dalla Georgia, dal New Mexico e dal Maine.
-Che spettacolo.- Mugulò Axl, senza staccare gli occhi da Abigail.
La musica continuava, facendo ancheggiare le ragazze avvolte da vestitini così' corti che faticavano a coprire le natiche sode.
Il pubblico era esaltato, il clima erotico a tal punto che qualche mano era sparita sotto i tavoli per accontentare "bisogni primari".
Poi la musica finì con un lamento di sottofondo, come se anche lei fosse amareggiata per la fine dello spettacolo, mentre Lou passava alle tre ragazze un microfono.
Abigail prese parola.
-Ciao a tutti, questa sera ci siamo esibite per voi, per i nostri amici, ma soprattutto per Saul, o come lo conoscete voi Slash, che fra poco più di un'ora compirà gli anni.-
Poi Annie e Claire si avvicinarono al microfono, e in piena sintonia con Abigail, urlarono un "Tanti auguri Saul" che provocò un rimbombo di applausi e urla per l'intero Roxy.


Una manciata di minuti dopo, le tre ragazze raggiungevano il tavolo dei Guns, purtroppo accompagnati da Nora, mentre si facevano passare un paio di bottiglie di chissà cosa.
-Signore, benvenute.- Disse Axl, applaudendo le ragazze che tranquillamente si posizionarono sulle gambe dei fidanzati, mentre Abigail rimaneva in piedi, intenta ad osservare Nora incollata a Slash.
-Vieni Abby, siediti!- Esclamò Axl prendendola per un polso, mentre si picchiettava la gamba.
-Grazie Will.- Sorrise lei, accomodandosi sul cantante.
Poi quella specie di confetto che era Nora, si mise a parlare.
-Sono così contenta di essere qui con voi, siete degli amici fantastici, ma questa sera la persona più importante è Saul, quindi vorrei brindare per lui.- Parlava come se fossero amici di vecchia data, quando in realtà era arrivata 3 giorni prima.-A Saul, alla musica che fa e...a me e a Saul.- Urlacchiò felice, mentre gli altri la guardavano turbati.
-A Slash.- La corresse Claire.
-A Slash.- Gridarono in coro i ragazzi.



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Miei carissimi lettori, finalmente la scuola è finita...
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi seguono, che recensiscono, che semplicemente leggono.
Il Vostro sostegno è fondamentale, senza Voi questa storia sarebbe nel cestino da un bel pezzo.
°Angie Mars, spero tu possa apprezzare i vestiti delle ragazze.
Grazie mille di tutto, un bacione e buone vacanze estive :)

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Amatissimi lettori, mi ripresento con un ritardo agghiacciante di quanti giorni? Non lo so nemmeno io, che schifo.
Oggi sono 42 anni dalla morte di Jim Morrison (The Doors) e 44 anni da quella di Brian Jones (Rolling Stones).
Riposate in pace!
Quindi, ricapitolando, chiedo scusa per il ritardo e agli amanti della coppia Abby/Slash...
Capirete il perchè!
Buona lettura!


Rabbia, irritazione e furia omicida, costituivano il vocabolario di Abigail in quel momento.
Non che gli insulti di vario genere fossere stati boicottati, ma vedere Saul scatenarsi in pista da ballo, incollato alla bocca di quella gatta morta di Nora, aveva un effetto piuttosto negativo sulla sua autostima.
Il che la condusse ad ingerire una generosa sorsata  di Jack, il tutto accompagnato da un sorriso di circostanza.
Che non ingannò nessuno dei ragazzi seduti al tavolo.
-Sembra che Slash si stia divertendo.- Proruppe Steven, impegnato a piegare un piccolo tovagliolo in una forma sgraziata.
-Già, sembra proprio che si stia divertendo parecchio. Non lo pensi anche tu Abigail?. Chiese Izzy, con tono smielato.
-Ma certo, fra neanche un'ora sarà il suo compleanno, è giusto che si diverta.- Rispose Abigail, cercando di mascherare un tono acido con uno divertito.
-Ho bisogno di andare al bagno, saresti così gentile da accompagnarmici?- Domandò Claire ad Abby, mentre Annie si alzava per seguire le due ragazze.
-Si, andiamo.-
Mentre le tre ragazze percorrevano il corridoio dirette verso il bagno, Abigail venne attirata da un ragazzetto sui 15 anni, intento a sniffare cocaina sul pavimento.
-Ragazze, io vi raggiungo subito, ho dimenticato gli assorbenti in borsa.- Sorrise la mora, sperando di ingannare le amiche.
Chissà mai che quel giovane avesse qualcosa da offrirle, giusto per darsi una piccola carica di vita!
-Non ci pensare nemmeno Abigail, non è il momento adatto per disfarsi di cocaina, soprattutto ora che le crisi sono meno frequenti.- Disse saggia Annie, ricordando all'amica i problemi avuti per le crisi di astinenza.
-Ma io non intendevo...- Cercò di giustificarsi la mora.
-Eccome se intendevi! Ti sono finite la settimana scorsa, non prenderci per due cretine.- La rimproverò Claire.
-Va bene, lo ammetto, volevo fare un tiro giusto per distrarmi un pò, ok? Non era niente di serio.- Sputò fuori Abby.
-Distrarti da cosa Abigail? Da quella puttana di Nora che ti sta fottendo il ragazzo?- Sentenziò Claire.
-Non è il mio ragazzo, sono liberi di fare tutto quello che vogliono.- Rispose la mora.
-E allora Abigail, perchè ti da tanto fastidio quello che sta succedendo su quella maledettissima pista da ballo?- Chiese Annie stizzita.
-Cazzo Abby, vuoi fare qualcosa per questa situazione o hai intenzione di rovinarti la serata?- Domandò Claire, invitandola ad agire.
-Avete ragione ragazze, non me ne starò con le mani in mano, sistemerò questa cosa, e so anche come farlo.- Sorrise Abigail, mentre a passo di carica si dirigeva nel salone principale del Roxy.
-Ottimo, sapevo che avrebbe agito.- Sorrise Claire, fiera del discorso appena fatto all'amica.
-Esatto, quella ragazza ha la stoffa adatta per uno come Saul, senza ombra...-Annie si interruppe all'improvviso.
-Ma perchè sta tornando al tavolo? Non dovrebbe andare a spaccare la faccia a quella vacca?- Pronunciò Claire, il tono di voce leggermente turbato.
-Si, ma a me sembra che stia puntando Axl.- Constatò Annie.
Ad un tratto Claire divenne pallida e leggermente tremante.
-O mio Dio, ti prego fa che non stia per fare quello che sto pensando..!-Esclamò la ragazza, la voce che improvvisamente si incrinava.
-E invece si, merda. Abbiamo appena fatto un gran casino Claire, e la cosa peggiore è che Steven e Duff ci ammazzeranno.- Squittì Annie, mentre Abigail e Axl si buttavano in pista.


Al diavolo, la sua piccola dose era andata a farsi fottere, ma almeno una soddisfazione l'avrebbe avuta: Saul sarebbe morto di gelosia.
Aveva due ragazzi a sua disposizione, Axl e Izzy.
Il chitarrista non era tipo da dare spettacolo, che era quello che lei cercava. In più avevano instaurato un rapporto così stretto e così raro che rendeva impossibile immaginarselo addosso, se non per un abbraccio tra grandi amici.
La scelta ricadeva quindi sul suo cantante preferito, il ragazzo adatto per portarla al suo scopo.
Poi Axl si era dimostrato più di una volta interessato a condividere con lei un letto (o qualunque superfice disponibile).
Ovviamente senza sentimento, come specificato tempo prima da entrambi, ma solo per divertirsi.
Così, accompagnata dalle note iniziale di You Shook Me All Night Long degli AC/DC, si diresse con passo sicuro verso il tavolo dei ragazzi, puntando istantaneamente lo sguardo sul rosso.
Che comprese subito la situazione e, prendendo la mano che lei le tendeva, si alzò e si diresse verso la pista da ballo, pronto per dare spettacolo di se e della sua fiamma della serata.


-Finalmente, pensavo ci mettessi tre giorni.- Le urlò Axl nell'orecchio, cercando di sovrastare la chitarra di Angus Young.
-Quindi lo sapevi già?- Chiese Abby.
-Cosa? Che saresti venuta da me perchè Slash e con Nora? Certo che lo sapevo.-
-E non sei arrabbiato con me?-
-No, e poi magari questa è la volta buona che la sganci a me invece che a quel cazzone.- Rise il rosso.
-Ok principino, allora diamoci dentro.- Urlacchiò lei esaltata.


-Si può sapere cosa diavolo avete combinato?- Chiese Duff, mentre notava cosa succedeva in pista.
-Le abbiamo solo detto di fare qualcosa per riprendersi Slash, ma ha fatto l'opposto merda. Non doveva andare con Axl.- Imprecò Claire.
-E allora perchè lei è li? Andiamo, non è Axl che vuole.- Disse Steven, notando che la situazione in pista si stava movimentando.
Infatti Slash aveva notato i due ragazzi ballare e stava tornando infastidito verso il tavolo, Nora che lo inseguiva traballante sui tacchi.
-Cosa cazzo ci fa Axl con Abby?- Domandò nervoso.
-Cosa cazzo ci facevi tu con il confetto?- Chiese di rimando Claire.
-Hey.- Si lamentò Nora, preventivamente ignorata da tutti.
-Ogni lasciata è persa Saul, questa sera è andata così, domani tienitela stretta.- Disse saggia Annie, indicando Abigail sulla pista da ballo.
Che in quel momento era la protagonista femminile di un film a luci rosse, girato insieme a Mr. Axl Rose.
-Merda.- Proruppe Izzy, osservando insieme agli amici quello che stavano facendo Abby e Will.
Dalle espressioni che spiccavano sul viso della mora, era facile capire che in quel momento, come avrebbe detto Steve, stava godendo da impazzire.
La mano di Axl situata tra le sue gambe e la sua bocca che le mordeva il collo, ne davano la conferma.
-Ma io lo ammazzo.- Sbraitò Slash, subito trattenuto dai ragazzi.
-Siediti e taci Hudson. Vedi che cosa si prova? Dieci minuti fa lei era nella tua stessa situazione. Quindi ora muovi le chiappe e portale da quella fottuta ragazza. E non permettere che Axl te la porti via, ricordi cosa ha fatto con la mia Adriana?- Sentenziò Steven.
-Si, hai ragione, ora vado a prenderla.- Dichiarò il mulatto convinto.
-Adler, spiegami un pò di questa tua Adriana!- Esclamò stizzita Claire, calcando sul tua.
Saul mosse una passo per avviarsi verso Abigail e Axl, quando una mano gli arpionò il braccio destro, lasciandole dei graffi con le unghie.
-Dove pensi di andare tesoro mio? Non puoi andartene da quella sciocca puttanella, tu sei mio e devi stare qui con me.- Ringhiò Nora, che tutto d'un tratto si era trasformata da Barbie a Linda Blair ne L'Esorcista.
-Non osare insultare Abigail, fottutissima troia.- Le urlò in faccia Saul.
-Come osi parlare così alla tua donna, l'unica che farebbe di tutto per te?- Sbraitò Nora.
-Senti, io non so perchè sei tornata, ma sono sicuro di una cosa: hai uno scopo, e io ti servo per raggiungerlo, quindi apri bene le orecchie, tu per me non sei altro che un intrusa che mi da solo fastidio, e se non ti è chiaro, cercati un altro posto dove stare, perchè alla Hell House non sei la benvenuta.-
Uno Slash così serio si era visto ben poche volte, soprattutto quando uno schiaffo lo raggiunse in pieno viso da Nora.
Ma il mulatto non ebbe il tempo di reagire e ammazzarla con le sue stesse mani, perchè una Claire furiosa l'aveva presa per i capelli e sbattuta a terra per poi saltarle a cavalcioni e iniziare a ferirla in ogni modo possibile.
-Maledizione, fermatela.- Urlò Izzy, alzandosi e cercando di prendere Claire.
Steven e Duff accorsero subito ad aiutarlo, mentre Slash rimaneva basito in piedi ad osservare la scena.
Le due ragazze urlavano, Nora per il dolore, Claire per la rabbia.
Finalmente i ragazzi riuscirono a dividerle, il viso di Nora arrossato e leggermente pesto.
-Ci sono delle cose che non sai di me, stronza. Una di quelle è che tu non devi osare sfiorare nessuno dei miei amici davanti a me, hai capito?- Urlò Claire, per poi sputare addosso alla biondina.
-Voi siete dei pazzi, tutti quanti. Domani vengo a prendere le mie cose, me ne vado.- Piagnucolò Nora, sperando che qualcuno la supplicasse perchè restasse.
Il che non avvenne.
Nemmeno quando li fissò uno a uno negli occhi, in una supplica silenziosa.
-Devi andartene Nora, mi dispiace.- Disse Annie impassibile.
E la bionda eseguì l'ordine.
Prese la sua borsa, naturalmente rosa, e si avviò lentamente verso l'uscita del Roxy come un'ape regina che abbandona l'alveare.
-Finalmente ce ne siamo liberati.- Esultò Duff.
-Perfetto, ora dobbiamo sistemare solo la situazioni di Abby e Axl.- Constatò Izzy saggio.
Peccato che quando si girarono verso la pista da ballo, la mora e il rosso se ne fossero già andati.



Risalve popolo di EFP, dopo secoli sono riuscita a postare!
Non ho nulla da dire, solo vorrei ringraziare che segue, legge, ma soprattutto chi mi lascia delle recensioni stupende:)
Grazie mille...
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento!
Un bacione, Sara

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


-Lascia, guido io.- Disse Axl, prendendo le chiavi della macchina di Abby.
-Dove vuoi andare?- Chiese lei, accendendosi una sigaretta.
-Non lo so, dove ti pare!-
-Ok principino, che ne dici di cambiare aria e andare a divertirci un pò?- Propose Abigail maliziosa, mantre Axl sfilava dalle sue labbra la sigaretta e prendeva una boccata di fumo.
-Ogni tuo desiderio è un ordine!- Rispose lui facendole l'occhiolino, per poi salire in macchina.


-Che cosa cazzo ho fatto di male per meritarmi tutto questo?-
Se la situazione non fosse stata così tesa, Slash ed i suoi toni tragici avrebbero potuto anche passare per comici.
Ma Claire pensava fosse meglio mantenere un espressione seria, date le circostanze.
Anche perchè non sarebbe stata in grado di intraprendere uno scontro fisico con Saul.
-Coraggio man, per lei è solo una scopata, Axl non le interessa.- Cercò di consolarlo Steven.
-Ma sei proprio un cazzone, io spero che quella fottuta carota non la sfiori neanche con un dito, e tu mi arrivi con una scopata?- Sbraitò il mulatto.
-Io non intendevo questo, volevo solo dire che...-
-Non volevi dire un cazzo Pop Corn, taci che è meglio.- Lo interruppe bruscamente Duff.
-E dimmi Saul...- proruppe Izzy, con tono indagatorio -Perchè ti interessa tanto che Axl non si avvicini ad Abby?-
Merda, 1 per Izzy, 0 per Slash.
Cercando di perdere tempo per trovare una risposta, Saul bevve una generosa sorsata di birra dalla bottiglia di Steven.
-Hey- Si lamentò lui, ricevendo sguardi di fuoco da Claire ed Annie.
-Abigail è una mia amica, mi spiacerebbe se Rose la usasse solo per accontentare le sue...voglie!- Si giustificò il mulatto.
-Avanti Slash, non ti è mai importato di nessuno! Anche Michelle è nostra amica, eppure te ne fotti di quello che fà con Axl!- Esclamò Izzy divertito.
-Infatti Saul, c'è dell'altro...- Aggiunse Duff, l'espressione di uno che ti invita a dire qualcosa.
-Cosa state insinuando?- Chiese Saul, guardando malamente i compagni.
-Siamo alcolizzati, stronzi e a volte drogati, ma non scemi. Ci accorgiamo di come guardi Abigail. Non puoi negarlo Saul, ti piace.- Disse Annie, stranamente così sicura di se.
-E tu come diavolo lo sai?- Domandò allibito Slash, per poi tapparsi la bocca capendo di essersi messo da solo nel sacco.
-Lo so perchè ti conosco e ti voglio bene.- Disse lei convinta.
-Tu mi vuoi bene?- Il moro si ritrovò ancora più allibito.
Era sempre andato d'accordo con Claire, si era affezionato a quella ragazzetta sempre allegra, ma non pensava che lei ricambiasse il suo affetto, o quantomeno che lo dichiarasse pubblicamente.
-Ma certo, altrimenti perchè avrei picchiato quella puttana 10 minuti fà?- Rispose lei disinvolta.
-Ma ora non è il momento di fare i sentimentalisti, andiamo a cercare quei due idioti. Muoviamoci, fra mezz'ora è il tuo compleanno, non vorrai passarlo in giro per la città, vero Saulie?- Chiese Claire, appioppando al moro quel soprannome che amava dargli.
-Infatti, andiamo.- Annui Annie, prendendo per mano Duff e andando verso l'uscita seguita dai ragazzi.
-Slash...- Chiamò Izzy, mettendosi al fianco del mulatto.
-Cosa c'è man?-
-Abigail prova per te le stesse cose che tu provi per lei, quindi non sarà difficile prendertela. Ma ti avviso: quella ragazza ha sofferto molto e ora ha bisogno di stabilità. Se non hai intenzioni serie non metterti in gioco Saul, perchè se la farai soffrire, farò di tutto per rovinarti.- Lo avvisò Izzy, dandole una sonora pacca sulla spalla per poi seguire gli amici.


-Andiamo a casa Axl, il sesso in questi luoghi non è molto apprezzato.- Si lamentò Abigail, facendo il dito ad una donna che guardava nella loro direzione.
-Peccato, mi sarebbe piaciuto dare un pò di spettacolo- Rispose allegro il rosso.
-Già, ma a me non piacerebbe trascorrere la notte in una cazzo di cella per atti osceni in luogo pubblico.- Sorrise lei, carezzandogli la nuca.
-Hai ragione piccola, avremo tempo anche per quello.- Concluse lui, mentre risalivano sulla macchina dopo essersi fermati al Troubadour.


-Maledizione Steven, pigia su quel fottuto accelleratore.- Si lamentò Slash, mentre col furgone rimediato qualche tempo prima da Izzy percorrevano la Santa Monica Boulevard.
-Io rispetto i limiti di velocità.- Chiarì il batterista, fermandosi ad un semaforo.
-Fanculo, neanche da sobrio li rispetti, levati da quel cazzo di sedile.- Intervenne Claire nervosa, prendendo il biondo per i capelli e trascinandolo nel lato posteriore del furgone, per poi mettersi alla guida.
Sgommando sull'asfalto secco delle strade Californiane, si inserì nel traffico notturno mostrando abilità di guida fino ad ora nascoste.
-Per la miseria Claire, cosa diavolo ti prende? Volevi ammazzarmi?- Urlò Steve furibondo.
-Volete smetterla? Dobbiamo trovare quei due prima che combinino qualche idiozia. Accellera Claire.- Ordinò Annie.
-Tu non eri quella che aveva problemi di stomaco in macchina?- Domandò alterata Claire.
-Non in questo momento tesoro, quindi fà come ti ho detto.- Rispose una Annie altrettanto alterata, mentre i ragazzi guardavano turbati la scena.


-Sul tuo letto?- Chiese la ragazza ridacchiando maliziosa.
-Certo bambina, tu sei nella tana di Axl Rose...- Ringhiò il rosso, lanciandola sul letto.
-Chissà quante ragazze ha conosciuto questo letto!- Disse lei, la voce lagnosa.
-E questa sera gli presenterò te, non sei contenta?- Domandò lui, mentre le toglieva la maglietta.
-Si che sono contenta, ma domani ci sarà già qualcun'altro al mio posto.-
-Non necessariamente, se farai per bene il tuo dovere.- Ghignò lui, mentre la giovane gli si inginocchiava davanti e iniziava a giocarecon il suo membro.


-Li vedete da qualche parte?- Chiese Duff, scrutando dai finestrini del furgone.
-No cazzo, non vedo neanche la macchina.- Disse Slash, la voce nervosa.
-Non so cosa dirvi ragazzi, è quasi mezzanotte e siamo in giro per la città come degli idioti. Penso sia meglio andarcene a casa e aspettarli, prima o poi si faranno vivi.- Suggerì Claire, la voce sconsolata.
-Si, Claire ha ragione, è inutile continuare così.- Aggiunse Izzy, mentre la ragazza al volante cambiava direzione.


Pochi minuti più tardi erano dinnanzi alla Hell House, sorpresi di trovarci anche la macchina di Abigail.
-Merda.- Fu l'unica parola che risuonò nel furgone, direttamente partorita dalla bocca di Steven.
Improvvisamente scesero tutti dal mezzo appena parcheggiato, volando diritti verso la porta.
-Chi entra per primo?- Chiese Annie, la voce leggermente tremante.
Interminabili secondi di silenzio.
-Vado io.- Disse Izzy, pensando che se avesse trovato Axl ed Abby intenti in qualche performance, sarebbe stato l'unico a poter far ragionare il rosso nella sicura sfuriata che lo attendeva.
Entrò nel magazzino seguito dai suoi amici, ed effettivamente i gemiti che provenivano dalla stanza di Axl parlavano chiaro.
-Io lo ammazzo.- Urlò Slash, precipitandosi verso la stanza del cantante ed aprendola con uno spintone, seguito dai ragazzi pronti a dividere i due.
Ma quello che si trovarono davanti non era ciò che si aspettavano.
Effettivamente Axl ci stava dando dentro, ma la ragazza che urlava come un ossessa non era Abigail.
In realtà era una completa sconosciuta.
-Che cazzo fate li impalati? Abby sta facendo la doccia, ora sparite.-


-Ho bisogno di qualcosa di forte.- Biascicò Saul, stravaccato su una poltrona.
-Tra due minuti è il tuo compleanno Saul, ci servi sobrio, almeno un pochino.- Chiarì Annie, mentre la porta del bagno si apriva.
Ne usci una Abigail fresca di doccia, i capelli appena umidi, una maglietta attillata degli Aerosmith nera, leggins e converse.
-Ragazzi, cosa ci fate qui? Vi credevo ancora al Roxy. Non ti stavi godendo la festa con Nora, Slash?- Chiese la mora, mandando una chiara frecciatina al riccio.
-Nora non è più un problema ora, domani verrà a prendere le sue cose.- La informò Duff.
-Ma davvero? Ecco perchè mi sembri così a terra Slash, ma non preoccuparti, anche Axl si è trovato una puttanella qualunque, tu puoi fare lo stesso.- Sorrise lei, dirigendosi verso la cucina.
-Oh, dimenticavo. Sono sicura che ti farà piacere sapere che anche io domani me ne vado.- Lo informò lei tranquilla, sorseggiando un bicchiere d'acqua.
E la rabbia di Slash esplose.
-Mi vuoi prendere per il culo? Sono giorni che cerco di fartelo capire, ma tu sei cieca, o meglio fingi di esserlo. Vuoi che lo dica davanti a tutti, così avrai anche la soddisfazione di far vedere che mi hai in pugno? Ti accontento allora.-
Puntando i pugni sul tavolo, Slash guardò negli occhi Abigail, appoggiata al lavandino della cucina.
-Da quando ti ho vista la prima volta al Roxy, ho capito che in qualche modo dovevi essere mia, sia che tu lo volessi, sia che tu non lo volessi. Poi sei arrivata qui, e più ti vedevo, più mi piacevi, più volevo stare con te. Quando hai raccontato la storia di tuo fratello avrei voluto ucciderlo e vorrei farlo tutt'ora. Hai parlato di tua figlia, e per un attimo ho pensato che avrebbe potuto essere nostra figlia. Quando sei venuta a vivere da noi, mi sono sentito l'uomo più felice della terra, perchè anche se per poco tempo, avrei potuto tenerti vicino a me. E ora ho capito una cosa, e sono pronto a dirla davanti a tutti: io ti amo Abigail, e se tu mi vorrai nella tua vita, farò di tutto per renderti la donna più felice al mondo, perchè senza di te io non ci posso stare.-
Abigail posò il bicchiere nel lavandino e lentamente si avvicinò a Saul.
I ragazzi cominciarono a temere che avrebbe avuto uno dei suoi scatti d'ira, quindi si prepararono mentalmente per sedare la sua rabbia.
Invece si mise davanti a Slash, lo guardò negli occhi, e lo abbracciò.
-Ho deciso di non sfiorare Axl per te Saul, perchè sei la prima persona di cui io mi sia mai innamorata. Ti voglio bene, non dimenticarlo mai, qualunque cosa succeda.- Disse lei piangendo.
-Ah proposito Saul, buon compleanno.- Concluse Abby, sciogliendo l'abbraccio e porgendogli una piccola busta di plastica.



Oooooook...capitolo sentimentale, generalmente fuori dai miei schemi, ma in questo periodo mi sento così, forse perchè sono tornata single!
Idiozie a parte, mi auguro di aver fatto un buon lavoro...onestamente sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo.
Spero che lo sarete anche Voi!
Rinfrazio chi segue, legge e recensisce, e chiedo scusa per eventuali Orrori di battitura!
Al prossimo capitolo, Sara:)

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Giorno specialissimo signori, oggi Slash, uno dei Chitarristi migliori della storia, spegne 48 candeline!
Auguri Mito<3


Si sentiva meravigliosamente bene, le parole di Saul erano state un toccasana.
Maledizione, lui le aveva appena detto che la amava.
Sapeva per certo che era l'unica a cui l'avesse mai detto.
E condividere la sua felicità con la persona che amava ed i suoi amici, non poteva far altro che renderla ancora più gioiosa.
-Apri il regalo Saul, coraggio.- Lo incitò Abby.
Slash osservava il pacchetto senza battere ciglio, come se si fosse appena ripreso da uno shock.
Con gesti quasi meccanici, estrasse una piccola scatolina blu dal sacchetto.
La aprì impacciato, torcendo più volte il nodo che ne impediva l'apertura.
-Tieni man.- Disse Duff porgendogli un coltellino tascabile.
Slash lo impugnò ringraziando il bassista con un cenno del capo.
Quando finalmente riusci a togliere quel maledettissimo fiocchetto nero, tolse il tappo dalla scatolina e si sorprese di ciò che vi trovò.
La catenina portava un piccolo ciondolo a forma di serpente, al posto degli occhi due minuscoli pietrine rosse.
-Era di Tyron, glielo regalai al suo diciottesimo compleanno...- Disse la ragazza sorridendo.
-Perchè lo stai dando a me?- Chiese il ragazzo, leggermente turbato.
-Perchè amo te allo stesso modo in cui amo Tyron, perchè anche a lui piacevano i serpenti come piacciono a te, e perchè questa collanina era stanca di rimanere chiusa in un armadio.-
-E' bellissima Abby, non so come ringraziarti.- Proruppe il ragazzo, quasi commosso.
-Io invece lo so.- Rise lei maliziosa, per poi baciarlo con passione.


Ah, Axl Rose, il genio dell'amore!
Lui si, che ci sapeva fare con le coppie in difficoltà.
Per quanto gli altri si ostentassero a contraddirlo, aveva aiutato anche Steven e Adriana.
Certo, li aveva aiutati a lasciarsi nel peggiore dei modi, ma daltronde quella puttanella era interessata solo a quei pochi soldi che guadagnava Steven.
Ed il batterista era troppo "innamorato" di Adriana, per capire che un'altra ragazza per lui avrebbe dato la vita.
E per quella ragazza si intendeva Claire.
Stava osservando Saul ed Abigail intenti in una limonata da record (tutto merito dell'aiuto che aveva dato alla ragazza nella pista da ballo per far ingelosire il riccio), quando due braccia lo avvolsero da dietro, facendogli capire che Misty, Mildret o quel diavolo che era, si era alzata dal letto e ora gli stava incollata come una sanguisuga.
-Torna a letto amore mio.- Biascicò lei mielosa.
-Amore mio? Mi conosci da neanche un ora, prendi i tuoi vestiti e vattene, io e te abbiamo finito.- Rispose lui brusco.
-Mi stai forse prendendo in giro? Tu non sai chi sono io.- Urlacchiò lei irritata, staccandosi dalla schiena del rosso.
-Certo che so chi sei! Sei una puttanella qualunque che cerca di abbordarmi solo perchè suono in una band, quindi, se non ti dispiace- Disse Axl, prendendo i vestiti della ragazza e dirigendosi verso la porta d'ingresso -Sparisci dalla mia vista e allenati con la bocca. Non ci sai fare nemmeno un pò.- Concluse Axl, come se fosse una cosa naturale cacciare a quella maniera una persona di casa.


-Cazzo Axl, tu si che ci sai fare con le donne.- Lo sbeffeggiò Izzy, mentre i ragazzi sedevano chi sul divano, chi sulle brandine.
-Se lo meritava quella vacca, sta con Lee.- Sbuffò il ragazzo.
-Vuoi dire Tommy? Ne vedremo delle belle allora.- Rise Izzy.
Nonostante sembrasse molto pacato, nelle risse Stradlin era sempre in prima linea, favorito da un gancio sinistro particolarmente preciso!
-Io mi sto annoiando, cosa facciamo?- Si lamentò Claire, seduta accanto a Steven.
-Non ne ho idea, anche io mi sto stancando di stare qui.- Concordò Duff.
-A quanto pare gli unici che si divertono sono loro.- Rise Annie, indicando Abby e Saul stravaccati su una delle due brandine, intenti a pomiciare come due dodicenni.
-Forza ragazzi, riprendetevi! Cosa diavolo facciamo?- Domandò Steven, lanciando un cuscino ai due ragazzi, che lo fulminarono con gli ochi.
-Maledizione Adler, ti ammazzo.- Sbraitò Saul, alzandosi brutalmente dalla brandina e mettendosi a rincorrere per casa il batterista.
-Cielo, non mi abituerò mai alla loro idiozia.- Mormorò Abigail.
-Cosa c'è Abby? Qualcosa non va?- La interrogò Izzy.
-In realtà si.- Rispose lei, catturando immediatamente l'attenzione dei ragazzi.
-Cosa succede? Tuo fratello ti da problemi?- Chiese Claire allarmata.
-In realtà non ancora, ma fra qualche ora si. Mio zio ha chiamato e ha detto che domani mattina tornerà dall'Arizona, il che vuol dire che dovrò tornare a casa.- Disse lei mogia.
-E se tu torni a casa, tuo fratello non ti darà pace.- Intuì Annie.
-Figlio di puttana, io lo ammazzo quel bastardo.- Ringhiò Slash, stringendo il bracciolo del divano fino a farsi sbiancare le nocche.
-Invece io penso che potremmo fare qualcosa!- Proruppe pensieroso Axl.
-No Will, non credo che ucciderlo e far sparire il cadavere sia una buona idea. In famiglia noterebbero subito la scomparsa del loro rampollo. E io non voglio ulteriori accuse, mi hanno già accusata di averlo provocato quando mi ha messa incinta.- Commentò lei scocciata.
-Ma no Abby, cosa diavolo pensi. Sei maggiorenne e nessuno può impedirti nulla, quindi io dico che se ti trasferirai ufficialmente da noi...- Axl venne interrotto.
-Ecco perchè sei il frontman di questa band Rose,sei semplicemente geniale.- Annunciò Slash euforico, mentre dava delle pesanti pacche sulla spalla all'amico.
-Non so se sia possibile, i miei lo verrebbero sicuramente a sapere e non ne saranno felici, in più mi dispiacerebbe per zio Tom, lui è sempre molto gentile con me.- Disse la ragazza.
-Non devi preoccuparti per tuo zio, capirà.- Proruppe Duff.
-Dobbiamo tenerti lontana da quel mostro di tuo fratello Abby, cerca di capire.- Osservò gentile Annie.
-Infatti, non possiamo permettergli di sfiorarti.- Concordò solenne Steven.
-Ed io ho un futuro nella musica, non posso permettermi di passare il resto dei miei giorni in una cella di isolamento per aver ammazzato quel bastardo.- Sputò fuori Saul.
-Dicono che la notte porti consiglio, domattina sapremo cosa fare. Ma intanto cosa ne dite di andare alla spiaggia e fare un bagno di mezzanotte?- Propose Abigail, fissando gli amici.
Steven guardò l'orologio appeso al muro.
-In realtà è un bagno delle 2, ma penso sia la stessa cosa. Andiamo.- Li incitò il batterista, alzandosi e dirigendosi verso la porta.


Amati lettori, rieccomi ad aggiornare...
Tutto per il compleanno del mio adorato Slash<3<3<3
In realtà oggi anche Stephany Seymour, l'ex fidanzata di Acl Rose, compie gli anni.
Ma di lei poco mi importa, il mio amore va tutto a Slash ù.ù
Mi auguro di non aver scritto qualche cavolata, in caso mi scuso (in particolar modo per gli errori ortografici).
Non mi resta altro che ringraziare tutti colore che leggono, recensiscono e preferiscono.
Ancora tanti auguri a Slash:)
Un bacione, Sara!

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Con immenso rammarico, chiedo scusa per la mia apparizione mistica dopo oltre un mese che non aggiorno, ma sono tornata venerdì dall'America per una vacanza dai parenti, e riorganizzarsi non è sempre facile, soprattutto quando la scuola è appena iniziata D:
Ad ogni modo, spero che abbiate passato buone vacanze, e di esservi mancata...almeno un pochino ^.^
Un saluto a Johnny Cash, che 10 anni fà ci lasciava <3
Ci vediamo sotto...



Se un anno prima le avessero chiesto cosa avesse voluto dalla vita, Abigail avrebbe semplicemente detto "fuggire".
A distanza di 6 mesi dalla dichiarazione di Slash, le cose andavano a meraviglia.
Suo zio Tom aveva sottoscritto un contratto con i ragazza, dando loro una generosa somma.
Stavano per iniziare le registrazione del loro primo album.
La Hell House era diventata la sua residenza ufficiale, nonostante le proteste di suo zio che, a detta sua, "non poteva permettere a sua nipote di mischiarsi con un branco di animali musicalmente fantastici".
Suo fratello era stato arrestato come mandante per l'omicidio del suo amato Tyron, il che aveva peggiorato l'odio che i suoi genitori provavano per lei.
Non che le importasse, nel periodo migliore della sua vita.
Kriss aveva fatto il suo grande ritorno, stringendo un qualche strano rapporto con l'enigmatico Izzy, rapporto che coinvolgeva strani gemiti e occhiatine di fuoco.
La droga non faceva più parte della sua vita, se non qualche occasionale spinello.
E poi c'era quel "coso" che stringeva tra le dita, sotto gli occhi attoniti di Annie, Kriss e Claire.
-Non ci posso credere.- Mormorò Abby.
-Lo so, ma questo è già il terzo che fai, penso sia abbastanza chiaro ormai.- Chiarì Kriss.
-Cosa diavolo posso fare ora?- Domandò Abigail, con le mani tra i capelli.
-Nulla tesoro, devi solo dirlo a Saul.- Disse Claire, allegra come sempre.
-Per te è facile dirlo, non sappiamo come la prenderà!- Esclamò Annie.
-Certo che lo sappiamo, si amano e questo non potrà far altro che migliorare le loro vite.- Rispose Convinta Claire.
-Non ci voleva proprio ora, i ragazzi stanno avendo successo, una notizia simile non farebbe bene alla loro immagine.- Scoppiò Abigail, con le lacrime agli occhi.
-Ma cosa cazzo ti salta per la testa? Questa è una notizia bellissima, potrà solo influenzare positivamente i ragazzi,  e tu devi esserne fiera.- Ecco la solita Kriss.
-Non ho idea di come dirglielo.- Si lamentò nuovamente Abigail.
-Vieni tesoro, prova davanti allo specchio, ti faciliterà.- Affermò Claire, mentre trascinava la mora dinnanzi lo specchio del bagno della casa che condivideva con Annie.
-Coraggio, provaci.- La incitò Annie.
Dopo alcuni secondi di attesa e sorrisi incitatori da parte delle amiche, Abigail si decise a parlare:
-Ciao Saul, hai passato bene la giornata?-
-Avanti Abigail, non è questo che devi dirgli.- La rimbeccò Annie.
-Sai Saul, ultimamente non mi sento molto bene...cosa ne dici di una vacanza?-
-Smettila di fare la bambina e prendi seriamente questa fottuta situazione!- Sbraitò Kriss.
Abigail si innervosì.
-E va bene maledizione, va bene. Sai Saul, aspetto un bambino , il padre sei tu e no, il test non ha sbagliato, ne ho già fatti tre e sono tutti positivi. Va meglio così?-



-Forza ragazzi, proviamo l'ultima: Sweet Child O' Mine!- Urlò Axl al microfono.
Finalmente una sala prove degna di essere così nominata, collaboratori, tecnici, e Tom Zutaut che entusiasta fissava i suoi ragazzi, sprizzanti energia da ogni poro.
La chitarra del capellone che stava con sua nipote partì precisa.
Non sapeva cosa provare per quel giovane che non si separava mai dal suo cappello.
Sapeva cosa aveva passato la cara Abigail, si era sfogata con lui la sera stessa dell'arresto del suo altro nipote.
Quel maledetto, uccidere Tyron e poi rovinare la vita ad una povera ragazzina che allora non era nemmeno maggiorenne.
E sua sorella, la donna che giurava di amare i suoi figli, aveva abbandonato quella povera ragazzina, le aveva portato via la figlia appena partorita, e alla fine di quell'incubo, aveva incolpato Abigail persino di "aver istigato il povero Jesse ad uccidere Tyron".
Si augurò di non rivedere mai più quella che un tempo era stata sua sorella.



-Fantastici ragazzi, non ci sono altre parole!- Urlacchiò un tecnico entusiasta.
-Si, non ci sono dubbi, siete la Band migliore che abbiamo sotto contratto, farete tantissima strada.- Annuì convinto Zutaut, ringraziando il cielo che quell'agente non avesse camminato nuda per la Sunset Boulevard.
-Tornate martedi prossimo, sistemeremo alcune pratiche, e poi inizieremo con le registrazioni dell'album.-
-Ok Tom, ci vediamo martedi allora.- Rispose Duff, il bassista del gruppo.
-E mi raccomando ragazzi, vi voglio pronti ed energici capito? Oggi eravate fantastici.- Li incitò Alan Niven, colui che era diventato loro Manager.
-Si Alan.- Sorrise beffardo Axl.
-Dico seriamente Rose, non mi è piaciuto il casino che avete combinato la scorsa ettimana.-
Ribattè il Manager duro, riferendosi alla rissa avvenuta qualche giorno prima con i Montley Crue!
-Se loro lasciano stare le nostre donne, noi lasciamo stare loro, se le toccano invece, gli facciamo il culo.- Concluse Slash duro, sistemando nella custodia la sua Gibson.
-Hudson ha ragione, non devono toccarle.- Si irritò Steven, solitamente sempre calmo e sorridente.
-Hanno ragione. Ora andiamocene, ho fame.- Terminò Izzy.



-Forza Claire, aiutami a spostare quel tavolo, dobbiamo apparecchiare almeno!- Disse Kriss, mentre Abigail ed Annie preparavano la cena per i ragazzi.
-Come sei noiosa tesoro mio, rilassati qualche volta.- Rise Claire, mentre schiaffeggiava il posteriore della rossa.
-Dai muoviti, piccola perversa.- Rispose Kriss, mentre si allargava un sorriso sulle sue labbra.
Dopo circa venti minuti, la tavola era preparata e la cena quasi pronta, mentre dalla finestra si sentiva il furgone dei ragazzi che parcheggiavano.
-Arrivano.- Fece sapere Claire, mentre Annie e Abigail pulivano i ripiani.
I ragazzi fecero il loro trionfante ingresso, avviandosi ognuno verso la propria compagna, mentre Axl guardava arrogante.
-Hey tesori, come state?- Chiese amorevole Abigail, mentre veniva circondata dall'abbraccio di Saul!
-Come stai tu principessa! Noi stiamo divinamente!- Esclamò un Saul raggiante.
-Coraggio, sediamoci, la cena è pronta.- Rise Annie, facendo un giro su se stessa.
Si misero tutti a tavola, Abigail ed Annie che servivano i piatti colmi.
-Ok, prima di iniziare, vorrei dire una cosa!- Esclamò Abigail, mentre si accomodava tra Saul e William.



Ta-da-da-daaaan
Capitolo più corto del solito e scritto di gran fretta!
 La nciatemi qualunque cosa, ma non i pomodori: non mi piacciono neanche un pochino!
 Ad ogni modo, Abigail aspetta un pargolo, il papino è Slash e io mi odio per aver scritto un capitolo pressochè insignificante!
 Spero di poter aggiornare presto, nonostante la scuola sia appena iniziata...
Un bacione e tante grazie a che ha ancora il coraggio di leggere questa "cosa", a chi segue e alle mie amate recensitrici, cui devo un pezzettino di vita!
Alla prossima, haloaaaa<3

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


Salve a tutti amici di Efp...
Mi scuso per la mia assenza così prolungata, ma ho avuto un periodo veramente difficile! Questo non giustifica la mia assenza dal sito, ma vi assicuro che perdere un'amica non è per niente facile, come non è facile superare il dolore di quando qualcuno a cui si tiene tantissimo se ne va per sempre, senza neanche riuscire a dargli un ultimo saluto...
Chiedo scusa per lo sfogo, ma ne ho veramente bisogno! Ad ogni modo, anche se in ritardo, voglio augurarvi un buon anno... Ci vediamo sotto!


HELL HOUSE
-Cosa devi dire Abigail? Spero che tu non abbia fatto cadere il mio basso come l'ultima volta!- Disse Duff, ricordando il drammatico giorno in cui Abigail aveva accidentalmente fatto cadere il basso del biondo mentre, a detta sua, era impegnata a "pulire un pò in giro" aiutata da Slash.
Ricordando l'episodio, le guance della morettina presero un lieve colore rossastro accompagnate da una risatina nervosa, mentre Saul e Steven si battevano il cinque con fare orgoglioso.
-No Michael, quello che devo dire non ha nulla a che fare con il tuo basso!- Precisò la giovane, schiarendosi leggermente la voce.
-Saul, vorrei che ti sedessi qualche istante, giusto il tempo di dirti tutto.-
-Merda Abby, cosa devi dirmi di così serio? Non mi avrai mica tradito! Fanculo, lo sapevo che il biondino dell'altra sera era da tenere d'occhio. Questa sera andiamo a fargli il culo, come cazzo si è permesso...- Slash quando iniziava a parlare non si fermava più, soprattutto quando di mezzo c'erano dei probabili spasimanti della sua ragazza.
-Maledizione Hudson, lasciala parlare.- Intervenne bruscamente Axl, vedendo quella che ormai era diventata la sua migliore amica in un imbarazzante titubanza.
A Will era piaciuta Abigail, ma ora in lei non vedeva altro che una ragazzina da difendere con un passato sofferente alle spalle.
Per lui era un pò come sua sorella Amy, con la differenza che il mostro che la picchiava e violentava non era il padre, ma quel bastardo del fratello maggiore.
-Rose ha ragione, prima di scaldarti lasciala parlare, e se sarà il caso andremo a dire due parole a quel coglione.- Intervenne saggiamente Izzy, mentre stringeva la mano a Kriss.
Abigail guardò intensamente le tre amiche negli occhi, poi, assicuratasi che Saul fosse seduto sul divano recentemente comprato, prese parola.
-Saul, amore mio, quello che sto per dirti non è una cosa a cui dare poco peso, capisci? Se non ne fossi stata sicura non ti avrei detto nulla, ma visto che lo so con certezza e che Claire, Kriss ed Annie lo possono confermare, posso dirti tutto.- Abigail prese leggermente fiato, mentre gli occhi di tutti erano puntati su di lei. -Saul, io e te aspettiamo un bambino! Capisco se tu ora non vorrai più avere nulla a che fare con me, lo comprendo alla perfezione, come so che questo è un periodo importante per la Band! Accetterò qualsiasi tua decisione, so che in questo momento la nascita di un bambino non può essere altro che un peso, perciò non devi preoccuparti per nulla, ti comprenderò alla perfezione se vorrai cacciarmi, e ti prometto che non avrò nulla contro di...-
Abby venne prontamente interrotta dal richiamo di Slash.
-Abigail- Disse il riccio impallidendo -Credo di non sentirmi molto bene!- Mormorò, prima di accasciarsi privo di sensi sul divano nuovo.

-Porca merda, io l'avevo detto che dovevamo farlo mangiare prima di dargli la notizia- Si lamentò Claire.
-Tu non avevi detto proprio niente.- La rimbeccò Annie, impegnata a far aria con una rivista ad un Saul ancora incosciente.
-Maledizione, lo sapevo, non dovevo dirgli nulla. Avrei dovuto abortire senza fargli sapere niente di tutta questa fottutissima storia.- Disse Abby, rossa dal nervoso.
-Cosa cazzo ti salta per la testa? Avevo sentito dire che le donne incinta hanno gli ormoni sballati, ma tu sei proprio pazza. Come diavolo potresti mai uccidere una creatura innocente?- Inveì Axl, rivolto ad una Abby sempre più agitata.
Nessuno si sarebbe mai aspettato un Axl Rose così sentimentalista, ma per il rosso i marmocchi erano sempre stati una cosa sacra, quindi nessuno dei presenti osò contraddirlo, consapevoli anche che prima che si lasciasse con Erin, i due aspettavano un bambino, accidentalmente perso durante il terzo mese di gestazione.
-Non capisco più niente Will, ho solo paura che tutto questo possa finire, ho solo paura che Saul mi abbandoni cazzo. Ho paura che quella bastarda di mia madre torni e mi porti via anche questo bambino. E questa volta non potrei sopportarlo.- Scoppiò Abigail, mentre delle lacrime iniziavano a rigarle le guance.
-Cazzo Abby, non succederà mai. Nessuno potrà portare via il tuo bambino senza prima passare sul nostro cadavere, e questo fottuto chitarrista del cazzo non ti abbandonerà mai, lo vuoi capire per una volta? Nessuno di noi ti lascerà mai, siamo una famiglia, e la famiglia resta unita. Sempre.- Ribattè Axl, mentre tutti i presenti annuivano convinti.
-Will ha ragione, nessuno toccherà te o mio nipote, e posso garantirti che Slash, nonostante sia la più fottuta testa di cazzo che io abbia mai conosciuto, non ti abbandonerà mai.- Aggiunse Steven, dimostrando di essere non solo intelligente, ma di avere anche un gran carattere.
-E da quando hai deciso che mio figlio è tuo nipote?- Chiese Abigail, ridendo tra le lacrime.
-Non lo ha deciso solo lui, lo abbiamo deciso tutti!- Esclamò Izzy, la voce ricca di convinzione.
-E lo abbiamo deciso ora. Il figlio di nostra sorella è nostro nipote, perchè che tu lo voglia o meno Abigail, tu hai tre sorelle, quattro fratelli, e un fidanzato talmente tanto coglione da svenire per quella che è senza ombra di dubbio la notizia più bella della sua cazzutissima vita.- Affermò Duff, e nonostante l'ironia con cui prendeva in giro Saul, le sue parole la toccarono nel profondo.
-Vi voglio bene ragazzi, non vi immaginate neanche quanto.- Sussurrò Abby, sprofondando in un abbraccio di gruppo da dove il povero Slash, ancora esanime, era vergognosamente escluso.

Dopo circa un'ora dallo svenimento, quando la tavola imbandita era già stata devastata dalle bocche affamate che abitavano la Hell House, Saul Hudson si riprese leggermente stordito, guardandosi intorno in cerca della ragazza che qualche attimo prima, non sapeva dire esattamente quanto, le aveva confessato che nel giro di qualche mese si sarebbe ritrovato a passare notti insonni e a cambiare pannolini emananti fragranze poco gradite.
Il mestiere del padre, da lui ignorato palesemente ignorato negli ultimi ventuno anni, pareva spaventarlo ma allo stesso tempo eccitarlo come una dose di roba buona, quella che ultimamente potevano permettersi.
Se lo immaginava già, un piccolo Hudson addormentato tra le sue braccia, frutto dell'amore che condivideva con quella che era certo fosse la donna della sua vita, che lentamente apriva gli occhi, magari verdi come quelli della madre, e gli sorrideva armonioso, mostrando la bocca ancora priva di denti.
Oppure una bambina, dolce e gentile come sua nonna Ola, bella quanto Abigail, amata da tutti coloro che la circondavano...poi s'immaginò la scena una quindicina di anni dopo, e si vide nascosto dietro ad una siepe al parco accompagnato dai ragazzi, pronto a spaccare il culo al ragazzino di turno che le ronzava intorno.
No, era decisamente meglio che il futuro nascituro fosse un maschio.
E si, era decisamente eccitato all'idea di diventare padre, nonostante ventuno anni fossero decisamente troppo pochi per assumersi la responsabilità di un figlio.
Incerto e con ancora qualche capogiro, si alzò dal divano attirando l'attenzione di tutti, dirigendosi verso la tavolata ormai non più imbandita, e attaccandosi alla prima sedia a lui vicina, dove comodamente risiedeva il culo di Steven.
-Datemi del Jack Daniel's.- Biascicò con la voce incredibilmente roca.
-Ti sei ripreso Hudson?- Domandò Kriss, seduta sulle gambe di Izzy.
-Fra un paio di bicchieri lo sarò completamente.- Rispose Slash, mentre ingurgitava il bicchiere che le era stato passato da Annie.
Dopo aver perso il conto dei bicchieri colmi di Jack Daniel's che aveva tracannato, Slash, neanche lontanamente brillo, si rivolse alla sua ragazza.
-Un figlio...- Mormorò, fissandola negli occhi.
-Già, un figlio!- Esclamò la giovane di risposta.
-Io ho ventuno anni, tu quasi diciannove, siamo due fottuti stronzi drogati, la metà del tempo alcolizzati, e pretendiamo di tirar su bene un figlio?-
Abigail non rispose, sentendosi accusata da Slash, mentre i ragazzi iniziavano a guardarlo chi male, chi leggermente stranito.
-Cazzo Abigail, saremo anche due figli di puttana, tu un pò più di me- Disse Saul, riferendosi all'astio che provava per la madre della ragazza -Ma il bambino è nostro, e ti prometto che farò qualsiasi cosa per renderlo il bambino, o la bambina, più felice del mondo. Ce la faremo cazzo.- Concluse Saul con gli occhi brillanti dalla gioia e un sorriso enorme sul volto.
-Merda, certo che ce la faremo!- Esclamò Abigail, buttandosi tra le braccia del suo uomo.
-Si!-
Pensò Claire, osservando commossa la scena!
Quei due stronzi, aiutati da tutti loro, avrebbero tirato su quel bambino, magari con qualche difficoltà, ma senza ombra di dubbi, donandogli tutto l'amore di cui erano capaci.




RiSalve a tutti, cari amici...
Vi capisco se non cacherete più questa FF, non mi sono comportata bene, ma cercate di comprendermi! Tornando a noi, la situazione si evolve, e il piccolo Sauluccio è felice di diventare padre...
Spero di poter aggiornare presto, non voglio più fare la cacchetta che non si fa sentire per mesi, e ripeto, mi dispiace tanto!
Se vi va lasciatemi una recensione, sono sempre ben gradite!
Mi scuso per eventuali errori e colgo l'occasione per ringraziare due lettrici che non mi hanno mai abbandonato: Angie Mars e Shikira!
Un bacione a tutti,
Sara<3

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