Quando arrivò Natale per tutti senza
dubbio fu tra i più strani mai vissuti. La signora Weasley si era svegliata
presto e allegramente stava preparando tutto per il pranzo natalizio quando i
sue du figli più piccoli entrarono in cucina.
“Buongiorno …”
Disse seriamente il ragazzo prima che la
madre stupita per la loro presenza si voltò scoprendo csì una brutta sorpresa.
“Perché avete il baule con voi?”
“Passiamo Natale a Hogwarts!”
Disse in tono piatto Ginny.
“Se è per Neville e Luna non vi
preoccupate li faremmo venire qui e …”
“Non desideriamo passare il Natale qui …
con voi … con l’Ordine … Non fraintendere mamma, ma io è Ginny abbiamo bisogno
di stare con l’ES …”
“Che sciocchezze e poi non nominate quella
vostra aggregazione non è periodo!”
“Volevamo solo augurarti comunque Buon
Natale, dallo anche agli altri poi da parte nostra!”
Disse infine la ragazza prima di prendere
il braccio del fratello e materializzarsi fuori Hogwarts,
“Wow da quando sei diventato così bravo?”
“Se sei in caccia di Horcrux devi pur
imparar a muoverti no?”
“Giusto! Ah Ron … volevo chiederti … dopo
Natale te ne andrai?”
Chiese un po’ malinconica la sorella.
“Se voglio tentare di raggiungere
nuovamente Harry ed Hermione? Sì, vorrei tentare!”
Intanto Hermione ed Harry che nell’ultimo
periodo cambiavano posto spesso per non essere trovati dall’Ordine passarono il
Natale nel posto più particolare che potessero aspettarsi.
“Sei sicuro di voler star qui Harry?”
“Sì non ci penseranno mai e poi voglio
passare Natale a casa …”
Disse il ragazzo prendendo la mano di
Hermione e guidandola in quella che una volta era casa sua dove aveva vissuto
con i suoi genitori anche se lui non aveva ricordi di quel luogo. Quando i due
entrarono avevano davanti ancora una casa molto bella, seppur in rovina … dopo
la morte d Lily e James nessun altro sembrava esserci andato a vivere lasciando
la casa come era l’ultima volta che ci avevano abitato.
“Oh Harry non sarà troppo dura per te?”
“Forse, ma ho la strana sensazione di una
casa e di una famiglia … di sicurezza ed amore …”
Disse stringendo ancora di più la mano
della ragazza e guardandola negli occhi che subito divenne rossa.
“Mi dispiace non essere riuscita a trovare
atro su gli Horcrux …”
Disse poi Hermione staccandosi
improvvisamente e spostandosi velocemente.
“Anche volendo non avremmo potuto
dedicarci del tempo visto che abbiamo l’Ordine che ci fiata sul collo! Ora
passiamo Natale e poi ricominceremo le ricerche …”
“Ok! Allora vado a comprare qualcosa da
mangiare, come minimo dobbiamo preparare un fantastico pranzo!”
Appena
Ron e Ginny superarono il buco nel ritratto trovarono Neville e Luna ad
aspettarli che in un gesto improvviso si alzò e corse verso Ron abbracciandolo.
“Oh
mio Dio non pensavamo di vederti!”
“Nemmeno
io lo pensavo! L’Ordine ha fatto un agguato a me, Harry ed Hermione! Passerò
Natale qui con voi, ma dopo vorrei tentare di raggiungerli!”
“Certo
e noi faremmo il possibile per aiutarvi!”
Disse
poi Neville salutando l’amico.
“Ora
godiamoci il Natale però!”
Disse
Ginny guardando gli amici.
“Concordo,
andiamo in Sala Grande hanno preparato una bellissima cena e sapete è solo per
noi!”
Disse
Luna sorridente.
“Cosa
dici?”
“Oh
Ron sono tutti tornati a casa, abbiamo Hogwarts tutta per noi!”
“Ottimo
così anche per le ricerche avremmo campo libero!”
“Evviva,
mi mancava un sacco l’ES!”
Esultò
Neville.
“Sì,
ma ora come ho già detto godiamoci il Natale!”
A
Grimmauld Palace il pranzo fu un po’ fiacco se non fosse stato poi dell’arrivo
a fine di esso di Tonks e Šibenik.
“Buon
Natale!”
Dissero
le ragazze in coro entrando in cucina con i loro capelli rosso fuoco lunghi
legati in una coda.
“Ehi
chi hanno ucciso?”
Chiese
poi la Grifondoro vedendo le facce di tutti.
“Oh
nessuno! I signori Weasley sono solo un po’ giù perché Ron e Ginny hanno voluto
passare il Natale a Hogwarts!”
Le
rispose gentilmente Lupin salutandola con un baciò veloce sulle labbra.
“E
volete dargli torto!”
Tutti
guardarono male la Serpeverde.
“Guardate
il lato positivo avete riportato Ron a casa dovreste essere felici è un regalo
di Natale pù che soddisfacente …”
Per
la prima volta tutti guardarono la ragazza dandole ragione.
“Anche
se per me è difficilissimo ammetterlo, hai ragione!”
Disse
Molly asciugandosi gli occhi e tirando su per il naso.
“Ma
con questo non montarti la testa, non m stai simpatica ok?”
“Oh
non si preoccupi il sentimento è reciproco!”
Verso
sera si prepararono per la cena e senza dubbio fu per tutti molto più piacevole
e festosa che del pranzo e così fu anche per tutti gli altri.
Šibenik si era allontanata dal resto del gruppo quando Tonks
raggiungendola la trovò sola sul balcone a guardare le persone festose passare
allegre in strada.
“Forse dovevi festeggiare il Natale con i tuoi genitori?”
“Neanche a morire, e poi io potrei dire lo stesso!”
Disse lei voltandosi verso l’amica.
“E’ diverso io sono anche qui per lavoro!”
“Ah se è così …”
Rispose non troppo convinta.
“… comunque non è per quello. Avrei voluto passare il Natale con mio
cugino, gli voglio immensamente bene e non ho mai passato un Natale lontano da
lui …”
“Oh non sapevo che avessi un cugino!”
“Tu non hai cugini a cui sei affezionata?”
Disse poi curiosa osservandola.
“Ho solo un cugino che disprezzo di primo grado si intede, per il
resto credo che l’unica persona a cui sono moto affezionata sia Sirius …”
“Oh …”
Disse lei dispiaciuta che si aspettò di sentire il suo nome e poi
ricordandosi che lei non sapeva che lei fosse sua cugina.
“Però ho anche una cugina sai? Siamo una cosa sola!”
“Devo essere gelosa?”
Chiese l’altra abbracciandola.
“No! Direi di no!”
“Sai l’altro giorno quando sei scomparsa con i Mangiamorte mi sono
spaventata un sacco!”
“E’ stata una coincidenza ci siamo Smaterializzati
contemporaneamente … anzi scusa non volevo lasciarti sola!”
“L’importante è essere qui a parlarne!”
Tonks diede un bacio sulla guancia alla sua amica prima di
sussurrarle:”Buon Natale Šibenik” ed entrare allegramente dagli altri.
La Serpeverde scolò velocemente tutto il suo Wisky Incendiario e poi
si trascinò al piano di sopra buttandosi dentro alla prima camera da letto
trovando una bella sorpresa. Sirius era davanti allo specchio ed era appena
rimasto a petto nudo dove Šibenik poté scorgere tutti i suoi tatuaggi frutto
dei molti anni a Hogwarts.
“Questa è la mia serata fortunata!”
Disse lei chiudendo la porta alle sue spalle.
“Non riesci proprio a non impicciarti dei fatti altrui vero?”
Disse lui severo voltandosi verso la ragazza e camminando verso
essa.
“O forse semplicemente non riesco a stare lontano da te …”
Disse lei camminando a sua volta verso di lui e slacciandosi la
camicetta che portava.
“… oppure potrei dirti che sono venuta a portarti il mio regalo di
Natale …”
Le si avvicinò e lo baciò quando lui la fermò.
“Non giocare con me, non sono un ragazzino come chissà uno dei tanti
che hai imbambolato …”
“Notizia flash … non mi piacciono i ragazzi della mia età, di solito
punto su chi ormai sai già come muoversi …”
Rispose lei sfacciatamente e baciandolo mentre lui la teneva ancora
per i polsi.
“Forza Black … cosa aspetti? Ho sentito cosa su di te e non mi
pareva proprio che fossi uno che si fa attendere …”
A quella frase lui non aspettò più la spinse verso la parete e
incominciò a baciarla, scendendo fino al collo e poi su i suoi seni facendo
scomparire velocemente anche il suo reggipetto.
Lei dal canto suo lo spinse violentemente facendolo cadere sul letto
e mettendosi a cavalcioni su di lui incominciò a baciargli il petto fino ad
arrivare alle sue labbra.
“E tutto quello che sai fare?”
Chiese lei maliziosa a denti stretti, prima che lui invertendo le
posizioni la sovrastò con il proprio corpo e impedendole di muoversi. La teneva
sotto di sé e l’accarezzava e le faceva ogni cosa avrebbe voluto … lei lo
lasciò fare godendosi quell’immenso piacere che neanche una delle droghe più
forti avrebbe mai potuto provocarle, poi una fiamma lampeggiò nei suoi occhi e
la sua passione esplose facendo sì che quella notte ardesse del fuoco della
bramosia di entrambi.
“Pranzo e cena perfette!”
Disse Harry quando entrambi
ormai a notte inoltrata si trovarono davanti al piccolo albero di Natale fatto
di quello che avevano trovato in casa.
“Era il minimo che potessi
fare!”
Disse lei sedendosi accanto al
fuoco, sopra il tappeto dove si trovava Harry.
“Hermione … ti devo dire una
cosa …”
La ragazza si voltò verso di
lui, non sapeva cosa aspettarsi, ma tranquillamente lo guardò negli occhi.
“Dimmi …”
“Lo sai che quando ero in come
ho fatto un sogno?”
“Davvero?”
“Ero a Hogwarts … Voldermort
era morto nella prima guerra magica e i miei genitori erano vivi …”
Disse guardando il fuoco con lo
sguardo malinconico prima che la ragazza avvicinandosi lentamente dietro di lui
lo abbracciò.
“Oh Harry …”
Lui mise una sua mano su quelle
di lei.
“Era bello! Era perfetto! Ero
felice e non avevo problemi … vivevo la mia vita tranquillo con i miei amici e
la mia ragazza!”
“Vedrai tutto dopo sarà così!
Tu e Ginny …”
Harry si voltò di scatto.
“Io no parlavo di Ginny …”
Disse lui leggermente alterato
mentre la sua cicatrice incominciò a pizzicargli facendolo sentire sicuro e
anche accaldato.
“Di cosa parli? Cosa stai
dicendo?”
“Ahia …”
Poi la cicatrice incominciò a
bruciargli da impazzire e quando lei fece per avvicinarsi ancora di più lui in
un gesto brusco le diede uno schiaffo che l’allontanò inaspettatamente. Appena
il dolore passò e Harry si accorse di quello che era successo si avvicinò alla
ragazza prendendole il viso tra le mani.
“Oh scusami … scusami non
volevo! Ma Voldemort lo ha sentito … e …”
“Ha sentito cosa?”
Disse lei guardandolo un po’
spaventata.
“Il mio potere credo?”
“Potere?”
“Silente mi aveva detto che un
giorno avrei compreso la grandiosità di questo potere, non gli davo significato
e invece …”
“Harry di cosa parli?”
“L’amore! Questa casa né piena
… il mio cuore né è pieno!”
Disse lui con gli occhi lucidi
mentre lei in un gesto impulsivo si levò in ginocchio e gli buttò le braccia al
collo abbracciandolo.
“Ti sarò vicino ogni cosa
accada, e se per distruggere Voldemort devi amare … allora …”
Lei si staccò e lo guardò negli
occhi.
“… ho bisogno di te!”
Disse lui spiazzandola, anche
se in fondo al cuore sentiva che lei lo aveva già capito.
“Nel sogno che hai fatto c’ero
anch’io vero?”
Lui le mise una mano sul volto
e leggermente fece un piccolo assenso con la testa.
“Non mi chiedere perché, ma mi
sembra di averlo sempre saputo … dal giorno che sull’espresso per Hogwarts ti
ho riparato gli occhiali … che alla fine saremmo stati solo io e te …”
“Perché allora lo abbiamo
capito ora? Lo abbiamo percepito solo adesso … se è sempre stato così …”
“Perché era giusto che uscisse
ora Harry … ora che la battaglia finale si avvicina …”
“E dopo ... ?”
Ma Hermione non gli rispose e
lentamente avvicinandosi lo baciò.
“E dopo sarà solo una scelta
nostra …”
Rispose lei prima che lui avvicinandosi
nuovamente ad Hermione la fece sdraiare sul tappeto ricominciandola a baciare.
Dopo pranzo i ragazzi si erano dedicati un po’ alla ricerca
degli Horcrux anche se Ginny non voleva e poi avevano cenato con un altro
banchetto degno di una corte. Dopo cena Neville era voluto andare a dormire e
Luna e Ron volevano continuare le ricerche, così che lei rimasta sola decise di
andare da Draco.
Quando entrò lo trovò n piedi vicino alla finestra mentre
guardava la neve candida cadere. Ormai si era ripreso completamente, tranne il
braccio che probabilmente non sarebbe mai tornato come prima.
Quando Virginia entrò non disse nulla, chiuse lentamente la
porta e cogliendolo alle spalle lo abbracciò.
“Buon Natale …”
Disse lei con un filo di voce prima che lui si voltò duramente
verso di lei.
“Domani me ne andrò!”
“Cosa?”
Chiese lei spiazzata.
“Ormai mi sono rimesso completamente e stare qui è un rischio!”
“Se i Mangiamorte ti trovano sei morto ...”
Tentò di controbattere lei.
“Anche se l’Ordine mi trova sono morto!”
Gli rispose lui bruscamente prima che lei allontanadosi si
avvicinò al fuoco.
“Mha sì mi dico, perché me ne faccio un cruccio … tu sei un
Malfoy e non mi dovrebbe importare nulla di te …”
“Certo e tu sei solo una sporca Wealey …”
Si dissero urlandosi addosso prima che entrambi presero
coscienza di sé.
“Però siamo qui attenti come a parlarci e a dirci le cose …”
Disse lei con gli occhi che le stavano diventando lucidi.
“Che fai piangi per me? Da quanto ne so non lo hai fatto neanche
quando Potter se ne è andato …”
“No non lo fatto e non so perché ora lo sto facendo! Ho tutte le
motivazioni del mondo per odiarti … per cacciarti … per denunciarti all’Ordine
e invece mi sono presa di te … sono venuta a letto con te, perché? Perché mi
chiedi? NON LO SO NEMMENO IO PERCHE’!”
Urlò lei avvicinandosi disperata a lui quando abbassando lo
sguardo i suoi occhi caddero sul braccio di lui.
“Oh mio Dio, che crudeltà … strapparti così la pelle …”
Disse lei piangendo cambiando completamente discorso.
“L’Oscuro Signore mi ha torturato per ore …”
Virginia alzò lo sguardo e si perse in quello di ghiaccio di lui
prima di rimanere sconvolta.
“… ma questo me lo sono strappato io!”
“Cosa? Oh mio Dio Draco, cosa?”
Lei prese la mano del suo braccio ferito tra la sua.
“Ero straziato … sono ancora straziato, ma il dolore si attenua
accanto a te … e non parlo solo di quello della ferita, anche se me la sono
provocata probabilmente per darmi una punizione a vita … per ricordare … per …”
Ma la ragazza non gli permise di finire di parlare che gli
chiuse le bocca con un bacio.
“Verrò con te! Ovunque andrai verrò con te!”
“No! No!”
“Ho permesso a Harry di lasciarmi, ma non farò questo errore due
volte!”
“Virginia non puoi … io non posso … non posso occuparmi anche di
te!”
“Cosa vorresti dire ‘anche di te’?”
Chiese lei spiazzata guardandolo.
“Mia cugina … sta giocando con il fuoco e ho paura che le possa
succedere qualcosa … qui sei al sicuro e io sono ancora impreparato ad amare,
lo sto appena imparando con Šibenik?”
“Šibenik? Šibenik è tua cugina? L’amica di Tonks?”
“La cugina di Tonks! E’ la figlia di Bellatrix!”
“Cosa di quella lurida strega?”
“Šibenik non è come sua madre! E’ complicata, è ambigua, è
pericolosa … ma non è un’assassina, è come me! Non siamo santi lo sappiamo, ma
almeno non abbiamo vite sulla coscienza!”
Virgina fece per andarsene, ma Draco la fermò.
“Ehi non ti sembra di esserti scordata qualcosa?”
“Cosa?”
“Il mio regalo di Natale…”
Disse lui in tono beffardo avvicinandosi sensualmente a lei.
“Eccoti tornare il verme che sei!”
Rispose lei tra le sue labbra prima di baciarlo.
Ormai era diventata notte
fonda e Ron si era addormentato senza accorgersene in grembo a Luna, che seduta
sul divano della Sala Comune stava ancora effettuando le ricerche, quando
improvvisamente le capitò tra le mani un libro assolutamente interessante. Le
bastò pensare agli Horcrux e lì le comparvero molte notizie interessanti,
diceva addirittura che uno di essi era stato distrutto da Harry, Hermione e …
“Ron! Ron!”
Disse le entusiasta
chiamandolo, lui si destò un po’ nel sonno, ma no si svegliò.
“RON!”
Il ragazzo si svegliò di
colpo e appena si accorse in che posizione si trovava si alzò a sedere molto
imbarazzato.
“Ron ho trovato gli altri
due Horcrux!”
“Cosa?”
Chiese lui guardandola
incredula.
“Tra gli altri Horcrux
troviamo il famoso bracciale di Corvonero e il famoso pugnale di Grifondoro …
derivante dalla sua famosa spada, forgiate insieme …”
Disse Luna leggendo un
estratto del libro e posandolo a Ron.
“Non sono Hermione, ma credo
che questo sia il libro dei libri. Mio padre mi ha sempre detto che esisteva e
ci aveva scritto un articolo sul “Cavillo”, ma come ben sai non gli danno mai
molto credito! Questo libro può essere qualsiasi libro uno voglia!”
Ron leggeva compulsamene
tutte le notizie che c’erano in esso ed ad ogni passaggio pensava che bella
figura e che belle notizie avrebbe portato una volta tornato dai suoi amici. Lo
chiuse d’impulso e avvicinandosi a Luna la baciò prima di tornarlo a leggerlo.
“Grazie Luna sei stata
fantastica!”
La ragazza rimase interdetta
mentre i tappi di burrobirra alle sue orecchie oscillavano ancora per lo scatto
improvviso del ragazzo. Lo guardò per un po’ con i suoi grandi occhi stralunati
quando decise di strappargli il libro di mano e baciarlo ancora. Fu così
irruente che entrambi caddero sdraiati sul divano, ma appena Ron fece per
voltarsi entrambi caddero sul tappeto …
“Oh mio Dio scusa Luna non
volevo farti male …”
Disse lui mentre vedeva lei
sotto di lui massaggiarsi la testa.
“Fa niente anche perché hai
ancora le tue mani sotto la mia schiena …”
Disse lei un po’ infastidita
e divertita dalla situazione, quando lui imbarazzato le ritrasse.
“Sono un vero imbranato!”
“Lo siamo entrambi!”
Disse lei sorridente prima
che lui un po’ timoroso si riavvicinò a lei e la baciò.
“Sai che dormo con Ginny in
camerata, nessuno vuole stare con me e stanotte tua sorella dorme fuori!”
Ron pensò che dovesse sapere
il perché sua sorella dormisse fuori, ma la sua bocca formulò un’altra domanda.
“Perché me lo hai detto?”
“Perché stasera sono sola in
camerata …”
Ron cercava di capire se era
un invito o se erano le solite stranezze di Luna.
“Ho certo è tardi, se hai
sonno non ti preoccupare …”
“Ron … ti sto invitando a
dormire con me stanotte!”
Il ragazzo divenne rosso in
viso fino alla punta dell’orecchie, ringraziò il cielo che in quel momento si
trovavano molto vicini al fuoco del caminetto che lo mimetizzava.
“Oh … io … io …”
La ragazza si alzò e
correndo fino all’inizio della rampa delle scale lanciò un incantesimo
sconosciuto a Ron e salì prima di fermarsi davanti alla porta del dormitorio.
“Le scale rimarranno normali
per 10 secondi …”
Disse lei solamente prima di
entrare nella porta.
Ron si alzò e pensò … 9,8,7
… coda doveva fare salire o andare a dormire? … 6,5,4 … diamine i tempo stava
scadendo … 3 … il ragazzo chiuse gli occhi e cose su per le scale …
l’incantesimo finì all’ultimo gradino, ma aggrappandosi alla maniglia della
porta riuscì entrare, sperava solo di non aver svegliato l’intero dormitorio.
Vide Luna sulla soglia di una porta e le si avvicinò lentamente.
“Non ero mai entrato nel
dormitorio delle ragazze …”
“… e se non vuoi che sia
l’ultima cosa che vedi, ti consiglio di entrare subito …”
Lui fece quello che le aveva
detto e poi appena lei chiuse la porta, la baciò nuovamente. Lasciò che i suoi
ormoni lo guidassero al posto suo e lentamente le sue mani finirono sulle
spalline della canotta del pigiama di lei.
“Ehi … non sapevo che tu …
che tu ed Hermione avevate già …”
“Io ed Hermione?”
“Voi state insieme no? Ma a
me va bene anche essere solo questo per te, lo so che no potrei mai piacerti
veramente …”
Disse lei abbassando i suoi
grandi occhi azzurri.
“Non pensarlo minimamente …
non potrei mai farti questo … e per la cronaca, sì sembrava che io ed Hermione
dovessimo …, ma non è mai successo nulla alla fine. Non ci siamo neanche messi
insieme, e poi io credo che non sarebbe mai stato possibile, lei con me?”
“Perché dici così? Tu hai
molte qualità che piacciono alle ragazze!”
“Davvero?”
Luna fece un piccolo assenso
con la testa e poi si sedette sul brodo del letto malinconica.
“Comunque anche se fosse,
credo di essermi innamorato di un’altra …”
“Oh …”
Sospirò la ragazza prima di
essere raggiunta da Ron ed essere delicatamente fatta sdraiare sul letto.
“E sarà anche la prima
ragazza con cui io …”
“Oh parlavi di me?”
Disse lei stralunata
facendogli un grande sorriso e poi avvicinandosi e baciandolo nuovamente.