Un sorriso può aprirti il cuore...

di MariaEugenia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bisogno di cambiare ***
Capitolo 2: *** Strani incontri. ***
Capitolo 3: *** Non Può Essere ***



Capitolo 1
*** Bisogno di cambiare ***


           

BISOGNO DI CAMBIARE

Avete mai avuto la sensazione di non sentirvi a casa, nonostante quella sia la vostra casa e ci abitate in sostanza da sempre? Avete mai sentito il bisogno di scappare via, perché non vi sentite accettata o all’altezza della situazione?                                                                                                                                              

 Beh, questo è ciò che sta capitando a me da un po’ di tempo.

Io sono Eugenia, ho 18 anni e tra pochi mesi finirò il liceo ed ho già detto ai miei genitori che voglio andare all’estero, anche se non mi hanno detto di sì, essendo dei veri genitori all’antica, io ci andrò. Secondo loro all’estero posso incontrare persone poco raccomandabili, e fare brutte esperienze, anche se io penso che non ci sia bisogno di viaggiare per incontrarle, basta uscire in strada.                                                                                                                                                                                                                  

Ho visto alcune università di Londra e anche se non conosco molto d’inglese, ho deciso che andrò in una di quelle università. Ovvio all’inizio sarà difficile, ma chi non sogna essere in uno di quei college?

E poi ho bisogno di evadere da questa minuscola cittadina dell’Italia, sento il bisogno di andare via, di esplorare nuove città, fare diverse esperienze, ma soprattutto cominciare a vivere, ma vivere davvero, non come ho fatto fino ad ora.Sono stanca di trascorrere la mia vita così, perché che questo non è vivere ma sopravvivere.                                                                                                                                                                                                      

Sono stanca di essere la ragazza invisibile, che studia, va bene a scuola, mangia, perde un po’ di tempo e infine va a dormire. Ripetendo questa routine ogni santo giorno. Sono stanca di restare chiusa in casa anche il sabato sera quando i ragazzi della mia età sono fuori a divertirsi, ma è la vita che avevo scelto e ora ho paura di cambiarla, perché in questo piccolo paesino se cerchi di cambiare le tue abitudini, la gente comincia a criticare ed io, come una stupida, mi faccio influenzare da ciò che dice la gente. Ovviamente i genitori sono fieri della mia vita, perché per loro esiste solo lo studio, vogliono il meglio per me, credono che io sia felice, ma non è proprio così… è brutto alla mia età non essere mai uscita con un ragazzo, solo per un mio capriccio. Si, perché mi sono innamorata del ragazzo più carino della scuola, ma lui ovviamente non mi vede ed io, testarda come sono, ho promesso che sarei uscita solo con lui, perché odio che le persone decidano di frequentare qualcuno solo per dimenticarsi dell’altro. Mi sento profondamente a disagio con le mie amiche, loro vivono la loro vita, si divertono, forse per questo le allontano quasi tutte.                                                                                                                                                                                    

Comunque ho deciso che per il momento la mia vita resta così, però dal momento che metterò piede a Londra, la mia vita cambierà. Perché deve cambiare ed io farò di tutto affinché questa ragazzina timida smetta di essere così e farò uscire il lato di me che tengo nascosto a tutti, quello simpatico e divertente, quello che vive la vita senza pensare alle conseguenze, perché la vita è una sola ed è breve e non possiamo lasciarla andare senza viverla …

 
 
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Ciao a tutte,
GRAZIE per essere passate, questa è la prima FF che scrivo, ammetto che il primo capitolo non è niente di che ma dal secondo in poi saranno presenti anche i ragazzi… Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se volete che continui, accetto qualsiasi tipo di critica. P.s. Oggi il nostro Hazza compie 19 anni :)  

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Capitolo 2
*** Strani incontri. ***





STRANI INCONTRI
Alcuni mesi dopo…
Oggi finalmente saprò il voto dell’ esame, così finalmente posso fare ciò che voglio. Città nuova, vitta nuova.
Mi vesto in fretta prendendo dall’ armadio un jeans semplice e una canotta celeste e ci abbino le mie amate converse bianche. Mi avvio in cucina dove saluto mia mamma e scendo giù per andare a scuola e vedere quanto ho preso all’ esame di maturità. Arrivata a scuola mi avvicino alla bacheca dove sono stati affissi i nomi con il voto complessivo e cerco il mio. Con mia grande sorpresa sono riuscita a passare con 98, esco velocemente salutando alcune mie amiche e ritorno a casa, dove trovo i miei genitori intenti a parlare fra loro.                                                                                                                    

  Io: Ciao  
M e P: Ciao. Allora come è andata?  
Io: Bene,sono passata con 98
M: Oh, sono molto contenta per questo, ma un po meno del fatto che tu voglia partire per l’estero.
Io: Mamma, per favore, ne abbiamo già parlato, ho preso la mia decisione e voglio andare via di qua.
M: Va bene, tesoro, se è davvero questo ciò che vuoi non ti ostacolerò. Domani partirai come avevamo deciso. Ora finisci di preparare la valigia.

Annuisco contenta e mi dirigo in camera mia dove finisco di fare la valigia. Sono felice finalmente posso dire ad alta voce ‘’ sto per partire’’… Nessuno avrebbe mai pensato una cosa del genere, ogni volta che lo dicevo a qualcuno sorridevano come per dire “ poi vedremo se hai il coraggio di andare via e diventare del tutto autonoma”. Dopo aver fatto la valigia, decido di uscire insieme  a mia mamma, per salutare i miei parenti.     Verso le sette di sera siamo di ritorno.

Papà: Allora cosa volete da mangiare questa sera?
Io: la pizza, quando mi ricapiterà di mangiarne una buona come quella che fanno qui?
 P: Euge, per favore, l’hai mangiata l’ altro ieri non puoi mangiare sempre pizza. Io non ce la faccio neanche più a vedere una pizza che mi viene la nausea per tutte le volte che l’abbiamo presa.        
Io: Dai, accontentami per l’ultima volta.
P:E va bene.  

Io e i miei fratelli cominciamo ad esultare e urlare come pazzie mentre aspettiamo che arrivi la pizza decidiamo di giocare alla wii a Just Dance 4. Mio fratello mette una canzone carina, veramente orecchiabile e mia sorella comincia a saltare come una pazza, urlando che belli i One Direction.

Io: Ehi, Mery ti vuoi calmare? Sembri una pazza.
Mery: Tu non capisci niente, tra un po vai a Londra, potrai incontrarli per strada come tante fans, ma tu neanche li riconosceresti, sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto?
Io: Sisi, va bene , però adesso non esagerare.
Mery:Non esagerò per niente, sono favolosi e comunque il tempo che ti sistemi a Londra e poi farò di tutto per raggiungerti.
Io: Ok, come vuoi, ma pensi davvero che con tutto il successo che hanno “come dici tu”  e le fano pensano proprio a te?
Mery: Sognare non costa niente, fallo anche tu- stavo per ribattere ma il tempismo di mio padre è unico…
Papà: Ecco le pizze, ora mangiate e state zitte.

Dopo mangiato decido di andare a dormire, perche il giorno dopo devo svegliarmi molto presto a causa del volo. Ma riesco a prendere sonno solo verso l’1 di notte per colpa dell’ euforia che ho addosso.
 

Il giorno dopo….
Alle 6  in punto suona la mia sveglia, la stacco e comincio a prepararmi contenta per il viaggio che mi aspetta.Vado in cucina dove i miei genitori mi stanno aspettando e senza far colazione ci avviamo in aeroporto.  Lì mia madre inizia con le solite raccomandazioni, poi con gli occhi lucidi mi  saluta insieme a mio padre.

Io mi dirigo verso il gate dove parte l’aereo, consegno i documenti alla hostess e poi mi fa passare. Arrivo finalmente sull’ aereo e dopo un po decolliamo. Ero un po spaventata poiche non avevo mai viaggiato in aereo, ma mi calmo subito dopo e comincio a vedere un panorama stupendo. Dopo alcuni minuti si avvicina a me un ragazzo dai capelli ricci e un paio di occhi color verde smeraldo che sono a dir poco meravigliosi. Mi chiede se il posto al mio fianco è libero, gli rispondo di sì e lui si siede. Cerca di intavolare in tutti i modi una conversazione con me, ma non avevo proprio voglia di parlare stavo pensando a ciò che mi aspettava a Londra. Dopo un po noto alcuni ragazzi poco lontani da noi che ci guardano sorridendo e facendo sguardi maliziosi. Allora mi avvicino al ragazzo per parlargli.

Io: Scusa ma i tuoi amici ti guardano da un po penso che dovresti ritornare con loro.
X:No, preferisco stare qui.- abbastanza irritante il ragazzo, troppo sicuro di se chi si crede di essere(?)- Comunque io sono Harry.
Io: Eugenia- dico con non molta voglia.  
Harry: Come mai vai a Londra? Non sembri inglese.  
Io: Infatti sono italiana, ma ho deciso di andare a Londra per studiare. Tu, invece, cosa facevi in Italia, una vacanza con tuoi amichetti tutta pagata da papà?- Sono proprio cattiva,  ma mi piace provocare le persone, soprattutto coloro che ridono sempre con le loro adorabili fossette… 
Harry: si, proprio così- No, cavolo, non puoi rispondermi si, io volevo continuare a provocare, uffa.

Nel frattempo, i ragazzi si avvicinano ed uno di loro disse rivolgendosi ad Harry…

X: Hey amico, mi dispiace ma hai perso la scommessa non riesci neanche a parlare con questa ragazza come puoi pensare di riuscire a baciarla…. Stai perdendo colpi Styles!

Cosa? Avevano fatto una scommessa su di me ? Li guardai sbalordita con la bocca aperta.

Io: Cosa? Voi avete scommesso su di me ? Siete tutti cosi manicai in Inghilterra?
 Harry fece finta di non sentirmi e disse al suo amico: Beh, amico, sono sconvolto almeno quanto te ho trovato qualcuno che resiste al mio fascino- disse teatralmente portandosi una mano al cuore.Poi torno normale, ovvero ciò che secondo lui è normale- Comunque ragazzi lei è Eugenia, e loro sono Louis, Niall, Zayn e Liam, i miei amici.
Io: Piacere-  risposi senza troppo entusiasmo.
Ragazzi: Piacere    
Louis: Io sono il tuo amante Hazza, non un semplice amico, perché non vuoi dire a nessuno che stiamo insieme?- facendo la faccia da cucciolo.

Scoppiai a ridere, pensando che io quei ragazzi li avevo già visti da qualche parte. Ecco chi erano, quei 5 ragazzi che tanto piacevano a mia sorella, sisi ricordo il suo amore per Harry e le sue adorabili fossete, beh se lo avesse visto in realtà sarebbe già  svenuta. Comunque decisi di non dire che sapevo chi erano per non farli atteggiare più di quanto stavano già facendo, soprattutto Harry SCOMMETTOCHETUTTELERAGAZZECADONOAIMIEIPIEDI NONSOILCOGNOME.

Niall: Scusate ragazzi siamo arrivati dobbiamo scendere.    
Io: Giusto, va bene, allora ciao.
Harry: Sicura di non volere una foto con noi?- disse avvicinandosi ai suoi amici e facendo una posa buffissima.
Io: Scusa,ma certo che voi inglesi siete proprio strani o forse sei tu che sei un po montato? Perché dovrei volere una foto con voi? Voi inglesi fate foto con persone che non conoscete?
Harry: No, normalmente no.      
 Io: Menomale, credevo di essere finita in una gabbia di matti.

Harry fece una faccia strana, scoppiarono tutti a ridere, ci salutammo e andai a ritirare il mio bagaglio e chiamai un taxi per andare nell’appartamento preso in affitto. Chissà se li avrei rivisti in fondo non erano così male, erano abbastanza simpatici soprattutto l’amico del riccio, anzi no scusate l’amante…. 


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Ecco il 2° capitolo, scusate se ci ho messo molto tempo per postarlo ma la scuola non mi lascia un secondo, comunque grazie per le bellissime recensioni al capitolo precedente :) e spero di vederne anche qui, almeno per sapere cosa ne pensate... Io ora vado a leggere qualche storia se volete potete mandarmi un messaggio con le voste le leggerei volentieri... Amo leggere storie sui One direction. Comunque, scusate se è un po banale il modo di farli incontrare ma non avevo idee, cercherò di fare di meglio nel prossimo capitolo.
Aspetto le vostre recensioni . Baci!!!

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Capitolo 3
*** Non Può Essere ***


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Mi dirigo velocemente verso la fermata dell’aeroporto, cercando di prendere un taxi il più in fretta possibile per andare a casa e rilassarmi. All’uscita mi catapulto immediatamente in una di quelle vetture che tanto ho amato nei film d’azione e porgo l’indirizzo all’autista. Lui fa un cenno con il capo per farmi capire che non ci sono problemi e parte.
Dopo circa 50 minuti arrivo davanti alla villetta che mio padre ha affittato per me. Pagò il taxista e mi dirigo all’interno di quella che sarà la mia futura abitazione. L’interno è molto spazioso, c’è un enorme salone ben arredato, di fronte all’entrata una rampa di scale che conduce al piano superiore e alla destra c’è l’entrata della cucina anch’essa molto spaziosa. Dalla cucina si accede al giardino che piccolo ma molto accogliente. Dal giardino riesco ad intravedere un’altra villa molto più grande e con una piscina fantastica. Il mio sogno. Bè meglio accontentarsi però perché altrimenti mi tocca ritornare in Italia. Comunque dopo questa piccola perlustrazione mi dirigo al piano superiore e cercò il bagno pronta per un bagno rilassante…

Dopo quasi un’ora passata in quel bagno che per me è sinonimo di paradiso, mi dirigo in camera dove ho lasciato la mia valigia, la apro per prendere la biancheria intima pulita ma mi accorgo che non è la mia ma bensì di un uomo… Mi affretto a chiuderla, da fuori è identica alla mia, ma dopo averla scrutata per bene mi accorgo di un tesserino con su scritto un numero di telefono. Esulto per fortuna il proprietario non è sbadato come me e ha posto il numero di telefono sulla valigia. Anche se la trovo una cosa di cocco di mamma devo ammettere che questa volta è stata utile. Prendo il mio cellulare dalla borsa e compongo il numero, attendo una risposta ma nessuno risponde così decido di staccare e riprovare più tardi.


Harry’s pov Sono appena rientrato a casa e mentre Louis è a casa dei ragazzi, decido di preparare qualcosa di buono da mangiare. Sono stanco di panini del Mc Donald, ho bisogno di cose genuine. Mentre sto cucinando una pizza fatta in casa mi ritrovo diverse macchie di pomodoro sulla mia t-shirt, allora inforno la pizza e mi dirigo verso la valigia, solo che quando la apro mi accorgo che quella non è roba mia, ma roba da donna, capisco che adoro portare a casa ricordi delle ragazze con cui sono stato, ma non un’ intera valigia cavolo! Cerco il mio numero di telefono sulla valigia per accertarmi che sia la mia ma come prevedevo non c’è… Allora mi dirigo al piano di sopra in cerca di qualche maglia che io abbia lasciato qui a Londra prima di partire, per fortuna non ho portato tutto. Trovo la mia felpa viola della Jack Wills e la indosso nel frattempo sento il mio cellulare squillare, corro verso il mio Iphone è vedo che la chiamata è stata appena staccata. Decido di richiamare il numero sconosciuto, saranno sicuramente i ragazzi con il numero nuovo di Liam…


Euge’s pov Sento il mio telefono squillare e senza guardare chi è rispondo alla chiamata. -Pronto?- Chiedo sperando sia il tipo della valigia. –Ehm, ciao sono il ragazzo che hai chiamato poco fa, volevo sapere il perché mi cercavi?- ah, finalmente posso riavere la valigia. – Ciao, si scusa se ti ho chiamato ma mi sono accorta di avere la tua valigia…- senza darmi il tempo di proseguire mi risponde. –Meno male che l’hai presa tu, io ho la tua, senti dimmi dove ci dobbiamo vedere che te la riporto.- Cos’è tutta questa fretta cosa nascondi nella tua valigia, ragazzino(?) -Io in questo momento sono a casa mia e non posso uscire perché il proprietario dovrebbe arrivare a momenti per spiegarmi bene la situazione, possiamo fare nel pomeriggio?- chiedo sperando in una sua risposta affermativa. –No, io oggi sono impegnato, facciamo così dimmi dove abiti e ci vediamo lì, io adesso non ho niente da fare prendo la macchina e ti raggiungo se per te non è un problema ovvio- e ora cosa gli dico(?) -Va bene, per me non ci sono problemi, io abito in via …, vicino all’unica villetta in vendita, non puoi sbagliarti- Speriamo si sbrighi. –Certo conosco quella zona, ci vediamo lì tra un po’, ciao- dice con tono abbastanza sbrigativo. –Ok, ciao- stacco la chiamata e mi dirigo in bagno per rimettere i vestiti di prima, non posso certo presentarmi davanti ad un completo sconosciuto con solo un asciugamano addosso e se fosse un maniaco (?). No, no sta tranquilla sarà una persona carina e alla mano, non un inglese perfettino abbastanza antipatico e maniaco.

Dopo una decina di minuti suonano al campanello, mi precipito alla porta e un uomo sulla cinquantina si presenta dicendo che è il proprietario, lo faccio accomodare e dopo avermi spiegato un paio di cose, mi lascia da sola. Dopo circa 20 secondi suonano di nuovo al campanello, va do ad aprire e non posso credere ai miei occhi, mi ritrovo il ragazzo dell’aeroporto, quello riccio, che mi guarda sorridendo. – ciao- Mi decido a parlare. –E così sei tu la ladra di valigie non che la nostra nuova vicina di casa- afferma. Io strabuzzo gli occhi incredula cosa dovrò sopportarlo come vicino di casa? No, no mai e poi mai. –cosa?- gli chiedo sperando di aver capito male. –Io e i miei amici verremo a vivere proprio in questa villetta qui vicino la prossima settimana.- No, vi prego ditemi che è solo un sogno. –Ok, tanto per quel che ci vedremo- mi fingo indifferente, cercando di capire perché mi comporto in questo modo con lui, non è da me… -Va bene, adesso io devo andare, ma ora che so dove abiti non ti lascerò andare così facilmente, sei nuova qui a Londra, non sei contenta di aver già trovato degli amici?- mi chiede cercando di attaccare bottone. – Si, sono contentissima non immagini neanche quanto- dico in modo sarcastico mentre lui sghignazza forse divertito della mia affermazione. -ma ora forse è meglio se vai, ho da fare- continuo. – Voi italiani siete tutti maleducati? Sono arrivato fin qui per portarti la valigia e neanche mi fai entrare, va bene vorrà dire che dovrò impararti le buone maniere- dice con nonchalance- ciao- continua percorrendo il vialetto. –Ciao- gli urlo in risposta abbastanza divertita dai suoi modi di fare.

Mi sembra strano dirlo, ma non vedo l’ora che si trasferiscano qui, sarà di sicuro divertentissimo, forse non sono poi così male come credevo… Ragazze scusate tanto per il ritardo ma sono impegnatissima perché sto studiando per l’esame di Stato, vi premetto che appena finisce questa tortura aggiornerò moltissimo, sempre se volete chiaro  :) Comunque spero che il capitolo vi piaccia… Baci

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