Nel tuo destino

di Lirah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incarico e la predizione ***
Capitolo 2: *** È la fine di tutto? ***
Capitolo 3: *** Igneel in sogno ***
Capitolo 4: *** Natsu ***



Capitolo 1
*** L'incarico e la predizione ***


CAPITOLO 1
L'incarico e la predizione

 
Il sole splendeva alto su magnolia e le prime giornate estive portavano un’atmosfera calma e rilassata nelle vie sempre così popolate della grande cittadina.
Ma se la calma e la pace risuonavano come un dolce canto , dentro la gilda di Fairy Tail qualcosa sembra movimentare la giornata , e non di poco.
-GAJIIIIILLL-
-NATSUUU-
Levy e Lucy continuano ad urlare ai due Dragon Slayer di fermarsi, intenti ormai da un’ora nella lotta per prendere uno degli incarichi di alto livello esposti quella settimana nella bacheca degli annunci. La lotta fra i due aveva inevitabilmente coinvolto  mano a mano anche il resto della Gilda e , come al solito , nell’enorme salone centrale si era creato un gran chiasso.
Le due ragazze si accasciarono senza speranza poggiandosi l’una alla schiena dell’altra, schivando involontariamente e per un pelo un barile di vino lanciato per scatenare le ire funeste di Cana.
-Lucy … Se sapevo che sarebbe successo tutto questo parapiglia avrei scelto l’incarico a fianco-
-Quei 600.000.000 yawel farebbero gola a chiunque Levy, sta tranquilla.-
-Ma Gajil si sta comportando così solo per ripicca nei confronti di Natsu, lo sai!-
Disse la ragazza voltandosi di scatto verso l’amica che si sedette sui talloni tenendo stretto fra le mani il pezzo di carta che aveva causato tutta quella confusione. Sotto l’esorbitante cifra era disegnato un enorme rettile, simile in tutto e per tutto ad un serpente, tranne che per l’aggiunta di una folta criniera fatta di piume di corvo.
-Non ti preoccupare. Si sarebbero azzuffati comunque; e poi lo sai meglio di me no? Se non c’è una litigata così al giorno non saremmo più Fairy Tail!-
-Si  però quando è troppo è troppo-
Si alzò in pieni e in un baleno davanti a lei si materializzò un cerchio magico da cui nacque la scritta “Water”, di un azzurro così profondo da sembrare quasi nero , e subito dopo una cascata d’acqua si abbatté sui due dragon slayers.
Il via vai di sedie volanti e altri oggetti si fermò all’istante, mentre Levy si avvicinava ai due ragazzi e prendeva Gajil per un braccio, sbattendogli in faccia un foglio e trascinandolo via fra uno sbuffo e l’altro.
Lucy si avvicinò a Natsu che, brontolando, si era tirato su e stava sgocciolando la sciarpa completamente fradicia.
-Accidenti! Bastava dire basta!-
-Natsu era da mezz’ora che vi stavamo chiamando-
-Ha iniziato quell’ammasso di ferraglia-
-Si, si. Ad ogni modo guarda qui!-
Disse sorridendo e mostrando all’amico il ricercato conquistato dopo quell’inutile lotta.
-Levy aveva già intenzione di lasciarcelo. Pensa! Tutti questi bei soldini finiranno nelle nostre tasche nel giro di una giornata! Potrò comprarmi un sacco di cose nuove. Magari un nuovo yukata per il pic nik sotto i ciliegi per la prossima primavera, oppure un completino carino per la parata della gilda! Forse sarà la volta buona in cui riuscirò a conquistare il cuore di qualche bel ragazzo!-
-Lucy-
-Oppure una nuova scrivania! O un letto! Oppure un nuovo servizio di piatti … l’ultima volta-
-Lucy-
-Tu e Gray me l’avete distrutta-
Ormai rassegnato al fatto che la giovane si fosse totalmente immersa nelle sue spese mentali, il ragazzo si avviò verso l’enorme portone d’entrata con il fedele Happy sempre al suo fianco. Rallentò leggermente il passo per vedere se Lucy si fosse finalmente decisa ad uscire da quello stato di trans.
-LUCY! TI VUOI MUOVERE!-
-Natsu …-
Si voltò un attimo per ritrovarsi davanti Lisanna con dipinta sul viso un’espressione che non vedeva da molto. Sembrava un misto fra l’incredulo e il preoccupato. Teneva le mani giunte all’altezza dello stomaco e solo dopo qualche istante si decise a parlare.
-Non so perché ma c’è qualcosa che non mi convince su quell’incarico. Ho chiesto Cana di leggermi le carte ma non è riuscita a vedere praticamente nulla. Sembra che attorno a quel mostro ci sia un alone di mistero. Mi raccomando, state attenti-
Non ci volle molto prima che Natsu sollevasse il pollice all’insù e sfoggiasse uno dei suoi soliti sorrisi a 365 denti. Non si era mai preoccupato per certe cose. L’unico pensiero che gli occupava la mente quando partiva per una missione, era quello di sconfiggere il mostro in questione e tornare alla gilda più forte di prima. Ne aveva passate talmente tate in quegli anni che ormai quegli incarichi sembravano essere delle vacanze di cortesia. Certo, sapeva di non dover sottovalutare i propri avversari, ma aveva sempre quel brivido che lo spingeva a correre a combattere.
-Torneremo presto! Tirerò giù quel lucertolone gigante nel giro di cinque minuti e magari ne porterò anche un pezzo a casa, così potremmo mangiarcelo tutti insieme-
-Ma Natsu …-
-Sono uno dei guerrieri più forti di Fairy Tail no? E con Lucy ed Happy formiamo anche uno dei gruppi migliori. Non ti preoccupare!-
Detto questo si avviò correndo verso l’uscita, salutando la ragazza con un rapido gesto della mano. Non ci volle molto prima che Lucy le si avvicinasse, mettendole una mano sulla spalla e sfoggiando uno di quei sorrisi rassicuranti che sapeva fare solo lei.
-Ci vediamo! Torneremo presto è una promessa! Ciao Lisanna-
Si mise a correre dietro a Natsu urlandogli di aspettare , mentre quest’ultimo si voltava a parlarle con sguardo annoiato , con Happy che svolazzava intorno ai due ridendo.
L’ultima cosa che Lisanna vide fu il sorriso di Natsu, prima che Cana , urlando , la facesse sobbalzare e voltare. Sul tavolo in cui la giovane maga stava leggendo le carte si era andato a creare un cerchio magico scuro come la pece che in un attimo aveva letteralmente disintegrato una delle carte.
-Cana che cosa è successo?-
-La … la carta del drago rosso ... si è … Polverizzata.-
 
Dopo cinque ore di viaggio finalmente la carrozza si era fermata per far si che i cavalli si abbeverassero. Natsu era sceso quasi di corsa da quell’affare infernale che ogni volta gli provocava un gran stravolgimento di stomaco.
-Quella volta Igneel doveva insegnarmi a volare-
-Su su Natsu, ancora un attimo e ti riprenderai vedrai-
Gli disse Happy massaggiandogli la schiena. Quel gattino era sempre stato uno dei suoi migliori amici e chi meglio di lui poteva capirlo in quei momenti. Dopo qualche secondo e tre belle boccate d’aria fresca il ragazzo si alzò, avvicinandosi a Lucy  che era andata a sedersi poco più in là, in mezzo alla distesa di prato verde.
Solo quando le fu abbastanza vicino potè intravvedere il foglio del ricercato adagiato sulle ginocchia della giovane compagna di viaggio. Si chinò su di lei vedendola assorta nei suoi pensieri. Quando proferì parola la vide sussultare leggermente.
-Guardi ancora quel coso? Stai cercando di impararlo a memoria!-
-Ma che cosa dici?-
-Speri allora che ti dica qualcosa! Prova a fargli delle domande, magari ti risponde!-
Disse sedendosi di fianco all’amica e poggiandosi alle mani guardando verso il cielo. Almeno una cosa era positiva: in quegli ultimi tempi sopportava meglio i viaggi sui mezzi di trasporto, era la prima volta che riusciva a restare chiuso in una carrozza per tutte quelle ore.
-Ormai dovremmo esserci-
Affermò la ragazza mentre piegava il biglietto e lo riponeva nella borsa a tracolla appoggiata vicino a lei.
Aveva sentito quello che Lisanna aveva detto a Natsu e , di solito, Cana non sbagliava mai una previsione. Il fatto che non riuscisse a vedere nulla riguardo a quel gigantesco mostro forse era una cosa negativa.
-Tu … credi che … Il fatto che Cana non sia riuscita a vedere nulla su quel mostro …-
Natsu sbuffò, portandosi una mano fra i capelli e strofinandoli leggermente. Quella era la seconda volta che gli veniva fatto presente quel particolare. A volte anche una maga come lei, tanto abile nel predire, poteva sbagliare.
-Secondo me tu e Lisanna vi state preoccupando troppo. Sicuramente Cana avrà bevuto qualche goccetto di troppo e , questa volta, si sarà ubriacata proprio per bene. Magari ha solo sbagliato a leggere.-
-Ma Nastu-
Il ragazzo si alzò in piedi di scatto, mettendosi le mani sui fianchi e sorridendo all’orizzonte, mentre una dolce brezza preannunciava l’arrivo del tramonto.
Dopo tutte le avventure vissute fino a quel momento Lucy era riuscita pian piano a vedere un cambiamento in quel suo compagno di missioni. L’irruenza e l’agitazione che lo coglievano ogni volta che dovevano partire per un nuovo ricercato aveva lasciato il posto ad una calma animata. Certo, era sempre entusiasta ed eccitato all’idea di scontrarsi contro un nuovo nemico, ma sembrava cresciuto. Si, forse cresciuto era la parola giusta. Persino i lineamenti dolci che lo caratterizzavano quando l’aveva incontrato la prima volta ad Harujion erano mutati. Il volto si era fatto più duro , gli occhi avevano aggiunto a quell’espressione da monello una celata maturità. Persino il suo corpo sembrava essersi fatto più statuario e allenato.
-E poi, non ti devi preoccupare. Se quel mostro cercherà di farti del male lo stenderò senza pensarci due volte!-
Lucy sorrise, alzandosi e raggiungendo il fianco dell’amico, mentre il sole accennava a nascondersi dietro le cime degli alberi. Erano partiti a pomeriggio inoltrato e , molto probabilmente, avrebbero dovuto dormire alla ghiaccio quella notte.
-Il mandante dell’annuncio è una donna, si chiama Marlika. A quanto pare quel serpente sta tormentando le terre vicino alla sua residenza.-
-Mi sono già scontrato con un serpente prima d’ora-
-Un serpente gigante quanto una nave da crociera!-
-Bhe che problema c’è?Ci sarà più da divertirsi. Magari puoi chiamare quella sottospecie di parrucchiere Hebi e farlo a pezzi-
-Non dicevi che mi avresti protetta!-
-Protetta si, però sicuramente non ti impedirà di comb-
-NATSU! LUCYY RIPARTIAMO!-
In lontananza la vocina di Happy interruppe i  discorsi dei due ragazzi.  Natsu fu il primo ad avviarsi verso il carro con un’espressione di sconforto dipinta sul volto: non aveva la benché minima voglia di salire di nuovo sul quell’aggeggio infernale. Se solo il viaggio non fosse stato così lungo, avrebbe preferito andare a piedi, questo era poco ma sicuro.
Ad un tratto sentii Lucy afferrargli la sciarpa e si bloccò sul posto.
-Che fai ! Mi vuoi strozzare?-
-No, la tua sciarpa … un filo si è tirato-
-CHE COSA!-
Urlò, togliendosi l’indumento e fissando quel filo che pian piano stava portando con se altri piccoli filetti. Dopo tutto quello che aveva passato , proprio in quel momento doveva decidere di rovinarsi.
-Accidenti. Questa sciarpa non può rompersi!-
-Avanti dammi qui, cercherò di sistemartela mentre andiamo da questa Marlika-
Lucy gli porse la mano mentre il giovane Dragon Slayer vi riponeva la sciarpa sorridendole di gratitudine.
 
Finalmente, quando ormai la luna aveva preso il posto del sole in cielo, l’enorme residenza di Marlika si mostrò imponente davanti ai loro occhi. Ricordava vagamente la casa natia di Lucy, sebbene le mura dell’edificio fossero di un nero tanto intenso da nascondersi nel buio della notte.
Natsu , con la testa fuori dal finestrino, guardava appena il cancello d’entrata aprirsi, mentre Happy se ne stava comodamente appoggiato fra i suoi capelli, intento a contemplare e giudicare quella casa.
Quando la carrozza si fermò , proprio davanti all’entrata, i tre amici vennero accolti da un servitore. Sebbene portasse la classica uniforme da cameriere, il portamento e l’aspettano erano degni di un nobile d’alto rango: I capelli e i baffi bianchi ben tenuti e persino le sue mani, notò Lucy, erano troppo di bell’aspetto per appartenere a qualcuno che si occupava di svolgere mansioni come pulizie e preparare cene.
-Prego signori. La mia padrona vi sta aspettando-
-Ci stava aspettando?-
-Si signorina. Lady Marlika è un’abile maga della Magic Card. Ha previsto il vostro arrivo già da due giorni-
-Però questa tipa è brava-
Il maggiordomo guardò di traverso Natsu senza però proferir parola. Si limitò, con un elegante gesto della mano, ad invitare i nuovi venuti in casa, per poi precederli lungo l’enorme scalinata che portava al piano superiore.
-Lucy, anche casa tua è così grande?-
Chiese Happy continuando a guardarsi intorno con aria sognante e curiosa.
-La mia è un po’ più piccola di questa, però … Si più o meno ci siamo. Il gusto è molto simile a quello che avevano i miei genitori-
Vennero condotti fino ad una porta bianca, che quasi stonava in mezzo a quel tripudio di nero corvino che erano i muri. Era decorata da simboli floreali color oro e bronzo.
Il maggiordomo bussò tre volte, con ritmo regolare, e aspettò che la donna oltre la porta gli desse il permesso di farsi avanti.
Quando entrarono i ragazzi trovano davanti a se una donna che non doveva avere più della loro età. Aveva lunghi capelli neri e mossi, che mettevano in risalto gli occhi azzurri come il cielo estivo , incorniciati da lunghe e sinuose ciglia. Il corpo era snello e slanciato, particolari che si potevano notare anche se la donna era seduta su di un divano. Indossava un abito che lasciava ben poco all’immaginazione, di un tessuto leggero, color porpora.
-Benvenuti … Il ragazzo deve essere Natsu, la giovane donna al suo fianco Lucy e il simpatico gattino Happy, vero?-
-Wow impressionante! Persino Cana non riesce a predire i nomi. Lucy questa qui è forte!-
Disse Natsu, sbalordito dal tono sicuro in cui la donna li aveva identificati.  Lucy dal canto suo , però, non riusciva a sorprendersi delle doti dimostrate. C’era qualcosa che non la convinceva, come se ci fosse qualcosa di sbagliato. Non sapeva spiegarsi che cosa fosse, ma lo sguardo gentile e rassicurante di quella donna non poteva fare a meno di provocarle un senso di agitazione e allerta.
-Ma prego, sedetevi. Desiderate qualcosa da mangiare, o da bere? Basta una parola e i miei servi vi porteranno tutto quello che volete-
-Del pesce!-
-Carne! Ho una fame!-
-Subito. Kisato, hai sentito i nostri ospiti? Prego, sedetevi pure. Signorina Lucy, lei non vuole qualcosa?-
-No grazie. Sto bene così-
Disse la giovane, mentre seguiva a ruota i proprio compagni che, senza tante cerimonie, avevano preso i posti sulle poltroncine che sembravano esser state preparate proprio per loro.
Non appena si fu seduta prese il foglio del ricercato e lo poggiò sul tavolino davanti a loro.
-Penso che lei sappia già che siamo qui per aiutarla nel liberarsi da questo mostro. Vorremmo solo chiederle alcune informazioni su-
-So cosa volete sapere. Vi darò tutte le informazione che desiderate sapere ancora prima che la vostra mente ne abbia coscienza-
Quella frase e quell’atteggiamento sicuro provocarono nella giovane maga degli spiriti stellari un’antipatia pressoché automatica. Si era resa conto della abilità della donna, ma di certo non serviva ribadirle in modo così pressante.
Natsu ed Happy, dal canto loro, non sembravano minimamente interessati al discorso, concentrati com’erano nell’ingurgitare il cibo che in un baleno gli era stato posto davanti. Il pensiero fatto poche ore prima sul fatto che Natsu fosse cresciuto scomparve dalla mente di Lucy. Molto probabilmente quel ragazzo non sarebbe cambiato mai.
-Quel mostro è arrivato qui più di un mese fa. Continua a girare nelle mie proprietà e blocca qualsiasi viandante che osi avvicinarsi. Adora la carne umana e chissà quanti poveri sventurati ha già divorato-
-Non ha mai tentato di sconfiggerlo, viste le sue grandi doti?-
La frase uscì quasi di getto dalla bocca di Lucy, tanto che per un attimo si allarmò. Tutto sommato era in casa di qualcuno che le stava per offrire un lavoro, dimostrarsi maleducati o irrispettosi avrebbe potuto causare una detrazione di stipendio. Marlika però non sembrò fare molto caso alla frase della ragazza, anzi era più occupata a sorridere mentre guardava Natsu mangiare con tanto gusto.
-Sono felice che la nastra cucina vi piaccia-
-E’ deliziosa! Davvero!Giusto Happy?-
-Aye!-
-Che giovane gentile ed educato-
“Natsu educato?” Fu quello il pensiero che passò nella mente di Lucy nel momento in cui il suo sguardo si posò da Marlika a Natsu. Se una persona che si strafogava a quel modo con le gambe incrociate sulla sedia era una persona educata, c’era qualcosa di strano negli standard di quella testa scura.
-Lady Marlika- Riprese Lucy – Vorrei che tornasse a parlarmi del mostro. Vorrei sapere se ha qualche abilità particolare o –
-Per quanto sia enorme,  è molto abile e astuto. E’ sfuggito a tutte le trappole che gli ho tirato. Neppure le previsioni che avevo fatto con i tarocchi sembravano esatte. Inoltre è in grado di sputare acido e nel caso in cui si trovi in seria difficoltà emana un gass che è in grado di addormentare le sue prede–
-Ho capito. Bhe penso che per te Natsu non sarà un problema-
-Sarà uno scherzo da ragazzi. Mamma mia sono pieno!-
Si accasciò letteralmente sulla sedia mentre Marlika gli sorrideva contenta. Che quella donna fosse attirata da Natsu in qualche modo? Dall’inizio della discussione non faceva altro che fissarlo e sorridere.
-Di solito si fa vedere alle prime ore dell’alba-
-Quindi uscire ora sarebbe inutile-
Questa volta fu Natsu a parlare, precedendo Lucy di qualche secondo. L’idea che quel mostro si facesse vivo solo di mattina non era di certo una buona notizia. Erano ormai le nove di sera, avrebbero dovuto attendere un’intera notte prima di mettersi al lavoro, e nelle vicinanze non avevano scorto alcun hotel o locanda.
-Dovremmo trovare un posto dove passare la notte-
-Ma signorina Lucy potete restare qui! Mi farebbe molto piacere offrire un riparo a dei valorosi guerrieri come voi-
Fece scivolare con naturalezza la mano sul braccio di Natsu che continuava a guardarla con tranquillità, come se quel comportamento fosse la cosa più normale del mondo. Quel gesto però aveva fatto spalancare la bocca a Happy e arrossire vistosamente Lucy che quasi si era arrampicata sulla sedia. Fu in quel momento che vide chiaramente lo sguardo con cui quella donna fissava il giovane dragon slayer. Sembrava quasi un assetato davanti ad un carro stracolmo di acqua fresca.
Di rimando a quelle azioni Lucy scattò in piedi e si sorprese nel vedersi afferrare il braccio di Natsu , costringendolo ad alzarsi in piedi con uno strattone.
-Non … non importa! Non ce n’è bisogno, giusto Natsu!-
-Bhe ma qui potresti startene al caldo. Non sopporti stare fuori al fre/-
Lucy prese di volata un pezzo di carne dal tavolo e lo ficcò prepotentemente nella bocca dell’amico, mentre le guance non accennavano a diminuire il loro rossore.
-Sono una maga di Fairy Tail, che vuoi che sia passare una nottata alla ghiaccio! E poi non vogliamo disturbare. Andiamo!-
Detto fatto, si ritrovarono a camminare lungo il corridoio che li avrebbe portati all’uscita. Lucy continuava a stringere il polso di Natsu che la guardava con un grosso punto di domanda disegnato in volto. Non riusciva proprio a spiegarsi il fatto che l’amica avesse rifiutato così ostinatamente la proposta di un comodo e caldo letto. Spesso, durante alcune missioni, l’aveva sentita lamentarsi per il freddo della sera.
-Lucy sei sicura? –
-Sicurissima!-
-Guarda che poi te ne penti-
La giovane maga si fermò di scattò e si voltò arrivando a pochi centimetri dal viso dell’amico che d’istinto fece alcuni passi indietro, mentre Happy gli si attaccava al braccio spaventato dalla faccia seccata della ragazza.
-Lu Lucy!?-
-Possibile che non ti sei reso conto di come ti guardava!-
-Come mi guardava?-
Natsu rilassò le spalle, indicandosi con l’indice e guardando Happy che, a differenza di lui, sembrava aver ben capito che cosa stesse dicendo Lucy.
-Dimmi che non stai scherzando!-
-Non sto scherzando-
-Natsu-
-Sul serio non capisco-
-Lascia perdere … Muoviamoci-
 
Pochi minuti dopo eccoli accampati ai piedi di un albero, il fuoco acceso e i sacco a pelo attorno ad esso. Happy ormai russava tranquillo , sognando di qualche pesce appena catturato, mentre Natsu fissava il cielo stellato.
-Io te l’avevo detto-
-Taci!-
Lo rimproverò Lucy fra un battito di denti e l’altro. Sperando di svolgere il compito in giornata, si era portata via solamente un cambio. Inoltre, prima che quella donna decidesse di voler qualcosa di più che un semplice aiuto-mostro da Natsu , aveva previsto di chiedere a Marlika di concedere loro delle stanze.
-A quest’ora potevi startene sdraiata sotto delle coperte, al chiuso!-
-Sei proprio uno stupido!-
Gli fece la linguaccia, per poi voltarsi e dare le spalle al fuoco chiudendo gli occhi. Possibile che Nastu fosse talmente tondo da non rendersi conto del modo in cui quella snob riccona lo avesse guardato? Eppure il modo in cui gli aveva sfiorato il braccio era così ovvio. Molto probabilmente, ora che ci pensava meglio, Natsu non era il tipo da pensare a cose come l’attrazione fisica, il sesso, o l’amore. Da quando lo conosceva non l’aveva mai visto esternare alcun tipo di sentimento romantico. Certo, si dimostrava premuroso e attento nei confronti degli altri membri della gilda, ma manteneva sempre quell’atteggiamento rozzo e bambinesco che lo caratterizzava.
-ACCIDENTI! E’ estate, perché fa così freddo!-
Si strinse ancora di più nel sacco a pelo, ma la situazione non sembrava cambiare di molto. Ad un tratto però sentì improvvisamente una vampata di calore avvolgerla e  solo quando aprì gli occhi si rese conto di che cosa era successo. Natsu si era alzato, andando a sdraiarsi di fianco a lei e avvolgendole un abraccio all’altezza dello stomaco.
-Na … Natsu !!-
-Io non sento freddo. Vedi di dormire adesso. E’ tardi, l’alba arriverà presto-
Non disse nulla, si limitò a fare un leggero si con la testa per poi richiudere gli occhi. Non sapeva se quel calore così improvviso fosse dovuto alla vicinanza del corpo del ragazzo o all’imbarazzo nell’immaginarsi in quella posizione. Un attimo prima stava pensando al fatto che lui non potesse capire che cosa fosse il romanticismo, e ora si ritrovava fra le sue braccia.
-Natsu?-
-Mhm?-
-Posso farti una domanda?-
-Mmh!-
-Hai mai pensato ad una donna come … Intendo … senza vederla come semplice amica?-
Si ritrovò ad arrossire quando riuscì finalmente ad esternare quella domanda. Aveva portato le mani al viso, come per nascondere quel live imbarazzo , che continuava ad aumentare man mano che il tempo fra la domanda e la risposta passava.
A far sparire quel rossore arrivò immediatamente il russare del ragazzo che , a quanto pareva, non aveva sentito una minima parola di quello che l’amica gli stava dicendo.
Lucy non potè fare a meno che ridere , stupendosi di quella domanda che le era venuta in mente. Natsu non sembrava proprio il tipo da preoccuparsi di cose del genere. Sicuramente, se mai qualcuna si fosse innamorata di lui, avrebbe avuto una bella gatta da pelare.


********
 

Ciao a tutti!
Allora eccomi qui con il primo capitolo di questa FanFiction. Intanto è doveroso fare alcune precisazioni e appunti. Questa storia mi è venuta in mente dopo aver letto alcune Ff riguaranti Fairy Tail che sono presenti in questo sito, ovvero  Conoscersi,così... Amarsi, così di Eden891 e Not a Monster di Saralasse (sono due storie stupende). Certo, come avrete capito (se avete letto le loro storie) questa ff è ben diversa dalla loro visto che tratta Lucy, Natsu e altri personaggi dell'anime nel loro contesto originario. Però ho voluto menzionare loro due proprio perchè la voglia di scrivere un racconto su Fairy Tail mi è nata dopo aver letto quelle bellissime storie, oltre dal fatto di adorare l'anime.
Detto questo, spero che vi sia piaciuto il primo capitolo e che alcuni passaggi vi abbiano colpito.
Aspetto dei vostri commenti, critiche (queste molto utile per potermi migliorare) e i vostri pareri. Nel frattempo corro a lavorare al secondo.
Un bacione Lirah

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Capitolo 2
*** È la fine di tutto? ***


CAPITOLO 2
È la fine di tutto?

 
La mattina seguente arrivò decisamente troppo presto. I primi raggi del sole mattutino colpirono gli occhi della giovane maga che li aprì svogliatamente, voltandosi verso il falò. Nella dormiveglia lo vide spento e le ci volle qualche minuto prima di rendersi conto che c’era qualcosa che mancava. Non appena riuscì a fare mente locale, scattò in piedi iniziando a guardarsi intorno.
Happy stava ancora dormendo, ma di Natsu non vi era alcuna traccia. Il sacco a pelo del compagno era nello stesso punto in cui l’aveva posizionato il giorno prima e la legna, ormai diventata carbone, sembrava esser stata calpestata: molto probabilmente Natsu aveva spendo il fuoco la sera prima disperdendone poi la legna rimasta e la cenere fatta.
La preoccupazione iniziò a farsi sempre più acuta , e portò la ragazza ad allontanarsi dal piccolo campeggio. Le ritornarono in mente le affermazioni di Lisanna e il senso di inquietudine che l’aveva accompagnata da quando erano entrati in quell’enorme casa nera. Possibile che quel serpente li avesse attaccati di notte e si fosse mangiato un Natsu completamente sopito?
-Impossibile … Natsu! Nats/-
Si bloccò di colpo quando sentì una risata femminile provenire da poco lontano. Si era addentrata nella piccola foresta che circondava quell’enorme villa e, senza sapere davvero il perché del suo gesto, si nascose dietro ad un albero.
Davanti a lei vide Natsu e Marlika l’uno di fronte all’altra. Allora era quello il motivo che lo aveva spinto ad allontanarsi? Possibile che fare il finto tonto della sera prima fosse tutta una messa in scena? Che la battaglia con Gajil per quell’incarico fosse dovuta al fatto che Natsu desiderasse incontrare quella donna? Si conoscevano? Eppure non ne aveva mai fatto parola.
Quelle erano tutte le domande che si proposero alla mente di Lucy nel momento in cui aveva visto il giovane Dragon Slayer davanti alla Maga delle carte.  Solo quando il cervello smise di pensare riuscì effettivamente a rendersi conto della situazione, e a vedere con occhi diversi.
Natsu era in piedi, braccia conserte e  con faccia annoiata. Il portamento non era certo quello di un amante pronto a soddisfare le richieste di una donna. L’unica ad avere un atteggiamento provocatorio era Marlika. Portava in mano una busta e, ad ogni tentativo di avvicinarsi al ragazzo, questi si scostava. Certo, forse non era un’azione che faceva di proposito ma, sicuramente, non era lo stesso modo di fare che aveva tenuto la sera prima con lei.
Per l’ennesima volta, senza darsi una spiegazione, Lucy si ritrovò ad esultare.
-Avanti, allora cosa vuoi? Sei venuta al campo e mi hai chiesto di seguirti. Credevo che ti fossi dimenticata qualcosa riguardo al serpente gigante-
-Volevo solo darti una mano. Ero così preoccupata quando ve ne siete andati , pensavo che il mostro avrebbe potuto attaccarvi-
-Non avevi detto che usciva solo all’alba-
-Si, ma non si sa mai. Comunque, sono venuta qui per leggerti le carte. Forse questa volta riuscirò a trovare qualcosa-
Senza aspettare alcuna risposta la donna si sedette sui talloni, posando un mazzo di carte a terra. A differenza di quelle di Cana, quelle di Marlika erano di un colore viola molto intenso, che quasi faceva a pugni con il porpora dell’abito. Le decorazioni in oro sembravano richiamare le spire di un roseto, simili a quelle viste la sera prima sulla porta della sua camera.
Natsu rimase in piedi, a braccia conserte. Sebbene la maga davanti a lui avesse aspettato un suo movimento, si rassegnò e iniziò a mescolare le carte. Pian piano le ripose in uno strano ordine e, non appena queste toccavano terra, uno strano bagliore faceva comparire delle immagini. Lucy dalla distanza in cui si trovava non era in grado di distinguere le forme, ma sicuramente dovevano assomigliare a quelle dell’amica.
-Ma guarda un po’ … A quanto pare le mie carte vogliono rivelarmi qualcosa sulla tua amica. Un messaggio per lei-
Fu in quel momento che Lucy si rese conto di esser stata scoperta. Vide chiaramente Marlika lanciarle un’occhiataccia. D’altronde doveva aspettarselo da una maga della magic card. Sicuramente aveva intuito fin dall’inizio quell’appostamento.
-Un messaggio per Lucy?-
-Verrai tradita da qualcuno di cui meno sospetti e perirai per mano di fiamme mandate da un cielo stellato. -
Tutti e tre, Marlika compresa, sussultarono a quell’affermazione. Natsu si piegò immediatamente ad osservare quelle carte. I disegni non sembravano rappresentare ne Lucy , ne le fiamme che provenivano dal cielo.
-Ma che razza di previsione è?Quando dovrebbe succedere?-
-Questo non lo so, mi dispiace-
-Sei sicura che dicano la verità? Non puoi scoprire proprio nulla a riguardo? Riprova, avanti-
Natsu raccolse una delle carte, quella con impresso il sole e lo porse alla maga che continuava a fissare il terreno. Fu in quel momento che la carta prese letteralmente fuoco.
-Ma che cosa?!-
Il ragazzo ritrasse immediatamente la mano, scoprendo una sensazione che mai si sarebbe immaginato di provare. Le fiamme di colore verde acido che avevano avvolto e polverizzato la carta l’aveva bruciato. Aveva sentito un forte dolore alla mano, ma per fortuna la pelle non sembrava essere stata ustionata.
-Non è un buon segno! Le mie carte non si erano mai bruciate così prima d’ora-
-Io torno indietro. Se hai qualcosa da dirmi sul serpente, meglio che lo fai subito-
Bastarono due passi da parte del Dragon Slayer perché Lucy si allontanasse dall’albero e iniziasse a correre in direzione del campeggio.
Quella predizione non le era piaciuta per niente. Più cercava di capirci qualcosa e meno sapeva darsi delle risposte. La prima parte, quella in cui si affermava che sarebbe stata tradita da qualcuno di cui meno sospettava … Non riusciva a capire di chi si potesse trattare, c’erano così tante persone di cui si fidava. Ma quello che più la inquietava era la seconda parte, quella che decretava la sua morte.
 
Natsu ci mise un po’ a tornare al campo, la mente focalizzata sulla predizione che Marlika gli aveva fatto riguardo a Lucy. Durante gli anni passati in compagnia della giovane aveva assistito a molte scene dolore e , di certo, rivelare a Lucy quell’ennesima prova non era una cosa che lo entusiasmasse più di tanto. Sapeva che la ragazza sarebbe stata in grado di superare la prima parte di quel rompicapo con la sua forza d’animo e determinazione, ma quello che più lo inquietava era la predizione della sua morte. Il solo pensare di vedere la ragazza immobile, priva di vita davanti a lui lo fece sussultare. Aveva già provato che cosa significava perdere una persona cara, anche se poi la morte di Lisanna si era rivelata falsa. Ma come avrebbe reagito alla morte di Lucy?
Sbuffò, portandosi una mano fra i capelli e continuando a camminare a passo svelto per tornare al campo prima che i suoi amici si svegliassero.
-Perché ci sto pensando così tanto. Non permetterò che le accada nulla. Assolutamente. Al diavolo le predizioni-
Determinato nella sua decisione arrivò al campo con un sorriso stampato sul volto, cancellando ogni minima tracce di quel presagio di morte. Si sorprese nel vedere Lucy ancora addormentata, mentre Happy iniziava pian piano a svegliarsi e a tirarsi su con ancora la bava alla bocca.
-Buongiorno Natsu!-
-Buongiorno. Lucy dorme ancora?-
-Si-
-Forse è il caso di svegliarla. Dovremmo iniziare a cercare quel serpente-
-Va bene!-
Il gatto blu si alzò, avvicinandosi alla ragazza  e iniziando a punzecchiarle leggermente la guancia. Dopo qualche minuto Lucy si svegliò, mettendosi seduta e stropicciandosi gli occhi, salutando i due compagni d’avventura fra uno sbadiglio e l’altro. Spera vivamente che i due cadessero il quel piccolo inganno, credendo di averla svegliata. Non sapeva perché, ma non se la sentiva di dire a Natsu di averlo sentito parlare con la maga della Magic Card e, peggio ancora, di aver assistito alla predizione del suo futuro.
Natsu , dal canto suo, non sembrava minimamente scosso da quello che aveva sentito. Forse era successo qualcos’altro mentre lei era impegnata a tornare indietro, forse le carte avevano dato un nuovo risultato, o magari avevano trovato un modo per evitare quella tragedia.
-Ho parlato con Marlika poco fa-
-Con Marlika?  Era qui?-
Quel tono sorpreso le sembrò così falso alle orecchie che si sorprese nel vedere il giovane Dragon Slayer continuare il discorso senza alcun sospetto.
-Era venuta per leggerci le carte, nella speranza di trovare quel mostro. A quanto pare è riuscita a scoprire il luogo in cui si è rintanato durante la notte. Si trova in una grotta poco più a nord da qui, non è nemmeno mezz’ora di strada a piedi-
-Bene, allora incamminiamoci-
Disse Lucy, alzandosi e raccogliendo le proprie cose per poi riporle ai piedi dell’albero come fece gli altri due.
Non sapeva spiegarsi il perché, ma per tutto il tempo in cui si ritrovarono a camminare in mezzo alla foresta  , non poteva fare a meno di rimanere pochi passi dietro a Natsu. Qualche volta alzava lo sguardo per poi ritrovarsi a fissare le sue spalle senza proferir parola. Era come se la testa si fosse completamente svuotata di ogni pensiero, impedendole così di iniziare qual si voglia discorso.
Anche il ragazzo, dal canto suo, non aveva dato fiato alla bocca nemmeno una volta. Continuava a camminarle poco davanti, i muscoli tesi come per percepire ogni singolo movimento. Happy, dal canto suo, sembra essersi accorto che fra i due c’era qualcosa che non andava, ma di certo quello non era il momento adatto per parlare di cose del genere.
Quando erano ormai arrivati nei pressi di un’enorme caverna, Natsu si voltò di scatto verso l’amica, che quasi rischiò di andargli addosso.
-Lucy … forse è meglio che tu rimanga qui-
-Come?-
-Ci metterò un attimo. Dammi solo il tempo di entrare li dentro, trovare il serpente e metterlo ko-
-Non puoi andarci da solo! Potrebbe servirti l’aiuto di qualche spirito stellare. Come faccio ad aiutarti se non ti sono vicina-
-Happy aspettami anche tu qui-
Senza dire altro si voltò e si diresse verso la caverna. Quella era la prima volta che la giovane maga vedeva il ragazzo con quell’espressione in volto. Non sembrava ammettere alcuna replica a quello che aveva appena affermato.
-Natsu! Aspetta! Siamo un grup/-
Nell’esatto momento in cui Lucy fece il primo passo per raggiungere l’amico, dalla grotta uscì l’enorme serpente: la mandibola spalanca mostrava i denti aguzzi , la bava colava dalle fauci andando a corrodere il terreno, e la velocità con cui si presentò davanti ai due ragazzi fu a dir poco strabiliante.
Natsu, senza esitare un secondo fu immediatamente davanti a Lucy, che indietreggiò di qualche passo.
-È  davvero gigantesco! Marlika non ci aveva accennato al fatto che la saliva fosse acida!-
-Happy porta lontana Lucy-
-Ma Natsu!-
-Subito!-
Delle ali bianche spuntarono dalla schiena del piccolo gatto blu, che afferrò la ragazza dalle spalle e immediatamente spiccò il volo, proprio un attimo prima che il serpente tentasse un secondo attacco sui tre amici.
Il gran polverone che si venne a creare costrinse la ragazza a portare le mani davanti al volto, togliendole così anche quella poca visuale che era riuscita a mantenere sul giovane Dragon Slayer. Se  si aspettava di poter affrontare quel gigantesco mostro solo con le sue forze era proprio un folle. Lucy sapeva bene quanto fosse forte l’amico, ma a volte la sola forza non era necessaria per affrontare un nemico.
-Happy torniamo indietro-
-Non possiamo-
-Si invece! Non possiamo lasciare Natsu da solo!-
-Lucy non ho mai visto quello sguardo in lui. Vuole davvero che io ti porti lontano-
-Ma io no! Se non torni indietro tu, troverò un modo per obbligarti a farlo Happy!-
I due amici si guardarono per alcuni minuti. Lucy poteva ben capire quello che stava facendo il piccolo gatto, ma non avrebbe mai permesso che una predizione potesse separare il loro gruppo. Natsu era forte, quello era vero, ma contro un bestione di quelle dimensioni cosa avrebbe potuto fare.
Per fortuna Happy, in un attimo, cambiò direzione e dopo aver intimato l’amica nel reggersi forte, partì come un fulmine per tornare nel luogo in cui il dragon slayers stava combattendo.
Un’abbondanza considerevole di alberi era stata abbattuta e bruciata e , da quello che potevano vedere, la battaglia proseguiva alla pari. La cosa che però sorprese Lucy, fu l’ennesimo asso nella manica del serpente. La criniera scura sembrava prendere vita e attaccare Natsu come se fossero delle vere e proprie fruste. Così tanti attacchi in un solo  momento, come aveva fatto il ragazzo a resistere per così tanto tempo.
Fu in quel momento che un colpo del mostro andò a segno e Nastu fu scagliato a metri  metri di distanza.
-Cancer!-
Lucy evocò immediatamente Cancer, dicendogli di distrarre il mostro il tempo necessario per soccorrere Natsu.
-Come desidera signorina, hibi-
-Mi raccomando! Una bella rasatura a zero. Happy andiamo!-
Volarono verso il ragazzo, e non appena Happy la appoggiò a terrà tornò ad aiutare lo spirito stellare in modo da aiutare l’amico a riprendere le forze.
-Natsu va tutto bene?-
La ragazza corse al fianco dell’amico, ancora accasciato a terra, dolorante. Era ancora sveglio e non appena la vite tentò di tirarsi su, ma la reazione del suo corpo fu tutt’altro che rapita. Si piegò in avanti, portandosi la mano al fianco. L’enorme colpo subito dalla caduta gli aveva di certo fatto male la schiena.
-Aspetta! Fai con calma-
-Avevo detto a Happy di/-
-Non puoi cacciarmi via così!-
-Quel coso è pericoloso!-
-Lo è anche per te non ti pare?-
-E’ diverso-
Natsu distolse immediatamente lo sguardo, osservando gli amici che stavano combattendo al posto suo. Il serpentone era forte e veloce, ma non era altrettanto furbo. Come faceva a non accorgersi  di quello che stavano facendo.
Inspirò a fondo e scostando dolcemente Lucy si tirò su, un primo momento barcollando, poi facendosi più sicuro sui suoi passi.
-Natsu, abbiamo affrontato così tanti nemici insieme, uno più temibile dell’altro … persino più forti di questo … e ora mi vieni a dire di andare via? Posso aiutarti, posso usare gli spiriti stellari per darti una mano-
-Posso farcela da solo-
-Smettila di fare il cocciuto-
Continuava a camminare verso la battaglia, mentre la ragazza lo seguiva continuando ad insistere sul punto cruciale della discussione. Anche lei aveva notato lo sguardo deciso sul viso del Dragon Slayers quando le diceva di andarsene, e più che mai era certa che quel comportamento fosse dovuto a quelle maledette carte. Doveva ammetterlo, anche lei aveva paura che da un momento all’altro tutto quello si potesse avverare, ma non poteva di certo lasciarlo solo .
-Lucy allontanati e basta. Chiudiamo qui il discorso-
Quel tono di voce le fece gelare il sangue nelle vene. Per un attimo le tornò alla mente il padre, e il modo che aveva di ordinarle le cose. Senza pensarci due volte, appoggiò una mano sul braccio del giovane, costringendolo a girarsi e a guardarla in faccia.
-Cosa credi che io sia? Una bambina? Non ho bisogno di protezione, posso benissimo cavarmela da sola. Non sono così debole come credi-
-Non intendo dire che sei debole-
-E allora cosa? Hai paura che la predizione di Marlika si avveri oggi?-
In quel momento gli occhi del ragazzo, che fino a quel momento aveva  evitato di guardarla direttamente in faccia, incontrarono i suoi. Aveva capito che lei lo aveva seguito, che aveva sentito tutto quello che la maga delle carte gli aveva svelato.
Stava quasi per rispondere alla domanda della giovane amica, quando una violenta folata di vento li spinse letteralmente via.
Solo qualche istante dopo Lucy riuscì ad aprire gli occhi e vedere Natsu che le faceva da scudo. Una scarica di aghi stava colpendo l’amico che continuava imperterrito  a farle da scudo. Non riusciva a parlare, a muoversi. Voleva prendere le chiavi ed evocare un altro spirito stellare per fermare quella sofferenza che vedeva dipingersi sul volto dell’amico.
Improvvisamente si sentì spingere via, cadde a terra, e quando riuscì a guardare nella direzione in cui si trovava l’amico rimase paralizzata.
Un ago, più grande rispetto agli altri, aveva trafitto l’amico da parte a parte all’altezza della spalla destra. Natsu fece appena in tempo a guardarla e sussurrare qualcosa prima di cadere a terra privo di sensi.
Fu nell’esatto istante in cui lo vide steso al suolo, gli occhi chiuso e il respiro quasi assente , che qualcosa si sbloccò. La mente si svuotò di ogni pensiero, il dolore che sentiva alle ginocchia e ai palmi sbucciati svanì. Le uniche cose che le orecchie sentivano erano gli stridii del mostro e i suoi movimenti pensanti che radevano al suolo gli alberi.
Non si accorse nemmeno che intorno a lei si era andato a creare un cerchio magico e che dalla sua bocca iniziavano ad uscire delle parole che andavano a comporre, a loro volta, una salmodia.
Pochi istanti dopo una luce improvvisa scaturita da se stessa, abbagliò anche lei. Quella luce e un tonfo improvviso fu tutto quello che riuscì a percepire, prima di cadere a terra priva di sensi, e con una sola parola in mente: Natsu.
 

*********

 
Ciao a tutti!
Prima di tutto mi scuso per l'enorme ritardo del secondo capitolo, ma purtroppo i mesi scorsi mi hanno impegnata non poco tempo fra corsi all'università, canto e altro ancora. Spero che chi ha letto il primo capitolo e l'ha comentato mi segua ancora.
Ringrazio tutti quanti per aver letto il primo capitolo e per i bellissimi commenti. Tengo inoltre a dire che se , alcuni di voi, hanno delle critiche o dei consigli da darmi sono ben accetti.
In questo capitoletto vediamo in nostri amici alla prese ancora una volta con delle carte che non sembrano essergli molto favorevoli e a quanto pare la buona sorte li ha abbandonati. Chissà che gli accadrà?!

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Capitolo 3
*** Igneel in sogno ***


CAPITOLO 3
Igneel in sogno


La mattina seguente, quando si risvegliò, Lucy ci mise qualche secondo prima di fare mente locale su  dove si trovasse e che cosa fosse successo. Quando gli occhi misero a fuoco, vide che dietro le tende la luce del sole entrava ostinata, le pareti di un verde pastello erano coperte, qua e la , da dei dipinti di paesaggi o di momenti  di festa.  Continuando a seguire la linea dello sguardo vide i suoi abiti appoggiati ad una poltrona, poco più in la una scrivania.
-Lucy?-
Si guardò di fianco e vide Happy. Il musetto preoccupato mentre le appoggiava una zampina sul braccio. La ragazza si sentiva stanchissima e intontita.
-Happy! Che cosa …-
Ad un tratto, come un lampo a ciel sereno, l’immagino di Natsu che cadeva a terra privo di sensi  le passò davanti agli occhi. Afferrò il piccolo gatto , sollevandolo.
-Natsu! Dov’è? Come sta? Dove siamo!?-
-Calmati! Se non stai attenta potresti svenire di nuovo-
Il piccolo amico la convinse a metterlo giù e, dopo essersi seduto sul letto iniziò a spiegarle quello che era successo. Durante il combattimento era riuscita a ricreare la magia dell’ Urano Meteora, per poi svenire subito dopo. Con Natsu ferito e fuori gioco e lei priva di sensi, Happy era corso in direzione della villa di Marlika in cerca di aiuto. Infatti era proprio nella villa che ora si trovavano. La donna li era venuti a prendere e aveva prestato loro le migliori cure.
-Hai dormito per due giorni interi!-
-Due .. giorni?-
Ripetè la ragazza cercando di ricordare il momento in cui, per la seconda volta, era riuscita ad evocare quella potente magia con le sue sole forze. Di solito evocava Gemini proprio per evitare quegli svenimenti. Chissà com’era riuscita ad utilizzare l’Urano Meteora senza l’aiuto di quel prezioso amico.
-E Natsu? Come sta?-
Il piccolo gatto si rabbuiò subito e, per un attimo, Lucy temette che fosse successo qualcosa al giovane Dragon Slayers. Se Natsu fosse morto per salvarle la vita, non se lo sarebbe mai perdonato. Inoltre come avrebbe potuto tornare alla gilda portano con se il corpo senza vita del ragazzo.
-Quando siamo arrivati alla villa Natsu era messo davvero male.  La ferita aveva perso molto sangue e quando il medico l’ha visitato, ha detto che era stata intaccata da un veleno.  E’ da due giorni che Natsu continua ad avere la febbre ed è privo di sensi. Marlika gli cambia le bende giornalmente e gli somministra l’antidoto-
Ascoltando quello che le diceva l’amico , Lucy portò le mani alla bocca, cercando di trattenere le lacrime. L’Immagine di Natsu che cadeva al suolo con lo sguardo rivolto verso di lei e pensarlo sdraiato su di un letto privo di sensi, le provocava una stretta dolorosissima al cuore.
Le predizioni che Cana aveva fatto, gli avvisi dati loro da Lisanna erano tutti veri.  Pensare di vedere il compagno d’avventura in grave difficoltà le era sembrato tanto assurdo da farle dimenticare che lei non era l’unica a cui era stato predetto qualcosa di negativo.
-Voglio vederlo. Dove si trova?-
Scostò le coperte, andandosi a sedere sull’orlo del letto e poggiando i piedi a terra. I tentativi di Happy nel farla restare  a riposo  furono inutili. Non appena si mise in piedi la testa iniziò a girarle , costringendola ad appoggiarsi alla scrivania poco lontano.
-Lucy, per favore! Il tuo fisico ha fatto uno sforzo enorme. Se non avessi interrotto quella magia saresti sicuramente morta . Ti prego, siediti!-
La ragazza si girò verso l’amico, aveva gli occhi lucidi , ma di certo quello non era il momento per mettersi a piangere. Doveva essere stata dura per lui sopportare quei giorni nell’attesa che qualcuno dei due compagni di svegliasse.
Lucy lo abbracciò, appoggiando la guancia sulla testa dell’animaletto.
-Grazie Happy! Scusami se ti ho fatto preoccupare. Ora però, per favore, portami nella stanza di Natsu-
Un po’ riluttante all’idea di farla camminare per un lungo corridoio, Happy uscì dalla stanza , facendo strada all’amica.  Indossando solo una vestaglia con le mani corte Lucy si sorprese nel tremare. La temperatura del corridoio era nettamente inferiore a quella della stanza.
Quando finalmente arrivarono nella stanza del Dragon Slayer, prima di entrare, respirò a fondo sentendo il cuore che batteva a mille.
Una volta entrati nella stanza videro Marlika intenta a ripulire la ferita di un Natsu che dormiva. Il  petto e la fronte erano sudati e l’espressione poteva far bene intendere che il giovane stava soffrendo per il veleno e la febbre.
Non appena Marlika la vide, si alzò in piedi, poggiando l’asciugamano all’interno della bacinella d’acqua.
-Signorina, lei non dovrebbe essere qui, dovrebbe riposare!-
Lucy non si accorse nemmeno che la donna si era alzata  e le si era avvicinata appoggiandole una mano sulla spalla. Tutti i tentativi di spostarla e di richiamarla alla realtà erano stati vanti. Davanti agli occhi della giovane maga degli spiriti stellari vi era solamente il nero, riempito solo dall’immagine di Natsu steso su quel  lettino.
Con uno scatto che nemmeno lei si sarebbe aspettata dalle sue condizioni, corse verso il latto, si inginocchiò e prese la mano di Natsu. Si trattenne dallo strattonarlo, appoggiandogli una mano sulla fronte come se quella bastasse a raffreddare la temperatura tanto alta dell’amico
-Non ci provare nemmeno hai capito? Devi trovare Igneel, ricordi?-
Gli altri due non tentarono più di portare via la ragazza, semplicemente se ne andarono lasciando la porta semichiusa, nel caso fosse successo qualcosa mentre non c’erano.
 
Una volta aiutata Marlika a sistemare le bende su Natsu, Lucy uscì per andare a discutere con il piccolo gatto di come avvisare la Gilda.
-Se mandiamo un semplice messaggio rischiamo di ritrovarci qui l’intera Gilda-
-Già. Erano tutti così preoccupati per Natsu fin dall’inizio-
-Tornerò a casa da solo e avviserò tutti. Tu Lucy aspetterai che Natsu si risvegli e tornerai a casa con lui-
-Ma Happy  , il viaggio per tornare a casa è lunghissimo da fare da solo-
-Marlika ha detto che mi presterà uno dei suoi mezzi-
-Capisco-
Rimasero d’accordo così e, il giorno seguente, Happy partì  alla volta di Magnolia. Prima arrivava e prima avrebbe calmato gli animi agitati che, sicuramente, dovevano esserci all’interno della gilda.
Lucy dal canto suo continuava a passere le giornate vicino a Natsu, aiutando la maga delle carte a curare l’amico.  Il veleno sembrava far meno effetto man mano che l’antidoto veniva somministrato, permettendo così al corpo del ragazzo di tornare alla temperatura corporea originaria.
Fu una di quelle notti che i sogni della giovane Lucy vennero interrotti da qualcosa di strano.  Si trovava in una radura, intorno a lei solo la nebbia più fitta. Sentiva i piedi sprofondare nel fango e arrancava ad ogni passo mentre il fiato si trasformava in una nuvola di vapore caldo.
Ad un tratto si ritrovò a correre senza saperne il perché. Avvertiva un senso di paura ed allarmismo che non sapeva spiegarsi. La sua corsa venne arrestata bruscamente da una gigantesca figura nera che si stagliava alta davanti a lei. Si bloccò sul posto per poi sbilanciarsi e cadere di schiena. Tentò inutilmente di alzarsi in piedi , ma fu tutto inutile, le gambe erano come bloccate.
-Non devi aver paura giovane maga-
Una voce profonda, gutturale le risuonò nella mente, mentre le sue orecchie erano in grado di sentire solamente uno strano ruggito. Vide degli sbuffi di fuoco uscire da  quel qualcosa  che ora si muoveva con fare serpentino.
-Chi sei?-
Tentò di domandare senza però alcun successo. La gola le faceva un male tremendo, secca e asciutta com’era. Quello era un vero e proprio incubo, lo sapeva, lo capiva, eppure tutto era così reale.
-Tu conosci mio figlio, lo hai accompagnato in molte avventure e di te mi posso fidare-
-Tuo figlio?-
Ancora un attimo di smarrimento e , subito dopo, la risposta le balzò alla mente come se fosse la cosa più ovvia al mondo. Finalmente riuscì a tirarsi su e ad allungare le braccia che andarono a toccare una superficie morbida e ruvida allo stesso tempo, fatta di scaglie robuste e resistenti.
-Igneel …-
La nebbia che avvolgeva quella zona scomparve per magia e davanti a Lucy comparve l’enorme drago che abbasso il muso fino ad arrivare all’altezza degli occhi di quest’ultima.
-Na … Natsu … Mi dispiace … io non volevo che gli succedesse qualcosa. Lui sta … Igneel ti prego-
Si prese il viso fra le mani iniziando a piangere. Fino a quel momento aveva cercato di essere forte, ripetendosi che le lacrime non sarebbero servite a guarire più in fretta Natsu. D’altra parte però il senso di dispiacere e colpa era cresciuto quasi a formare una voragine.
-Asciuga le tue lacrime ragazza. Natsu non morirà per così poco. Non gli ho insegnato tanto per vederlo morire in queste condizioni-
Lucy lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, bloccando a fatica le lacrime che scendevano copiose sulle guance. Sperava con tutto il cuore che le parole di quel sogno fossero vere, che al suo risveglio l’amico la stesse fissando con la solita faccia da tonto.
-Ma non sono qui per questo. Ho poco tempo e tu mi devi ascoltare-
-Poco tempo?-
-I draghi sono stati imprigionati per uno scopo che ancora ci è sconosciuto. Natsu ti avrà sicuramente detto che un giorno sono sparito senza lasciare traccia. Il luogo in cui mi trovo mi è sconosciuto. So solamente che qualcuno sta tentando di minare la stabilità del mondo utilizzando il nostro potere. Tutti i draghi sono stati imprigionati tranne uno, ovvero colui contro cui avete rischiato tutti di perdere la vita-
-Acnologia-
-Esatto. Dovete scoprire chi sono questi individui-
-Ma come facciamo a scoprire chi sono ?-
-Sembra che ci sia qualcosa che li lega alla tua famiglia giovane maga. Di più non posso dirti. Il mio tempo è scaduto-
L’immagine del drago iniziò via via ad affievolirsi, come se davanti alla giovane non ci fosse altro che un ologramma difettoso.
-Igneel , aspetta! Come faccio a capire che questo non è solo un sogno!-
Il drago sembrò riprendere forma per un attimo, e senza proferire parola, soffio un raggio di fuoco in direzione di Lucy.
La giovane si svegliò di soprassalto, rischiando quasi di cadere dalla sedia . Si resse in piedi a malapena , per poi rimettersi composta e osservarsi intorno. Si trovava nella stanza di Natsu, fuori dalla finestra iniziavano a intravedersi le luci del tramonto. Doveva essersi addormentata senza nemmeno rendersene conto.
Si passò una mano fra i capelli e solo in quel momento sentì un forte bruciore al braccio sinistro. Quando lo guardò vide degli strani segni rossi circondarle il braccio: erano simili ad un tatuaggio raffigurante un drago. Le bastò un attimo per capire che quello era il modo in cui Igneel le aveva dimostrato che quel sogno era davvero avvenuto.
-Prima le predizioni di Cana, poi Marlika, tu moribondo su un letto e ora Igneel che mi dice che qualche pazzo vuole cambiare l’equilibrio del mondo. Come faremo ad affrontare tutto questo?-

 

*****************


Ciao a tutti! Mi scuso per l'enorme ritardo, ma purtroppo gli impegni mi hanno trattenuta. In più sono caduta nella spirale del blocco da pagina bianca e non mi sembrava giusto pubblicarvi qualcosa tanto per fare.
Ringrazio di cuore chi mi ha commentato, siete gentilissime e anche chi legge la storia! Spero continuerete a seguirmi!
In questo capitolo, lo ammetto , non succede molto, l'ho utilizzato più come momento di transito. Qualcosa però siamo venuti a scoprire, ed è entrato in gioco anche il nostro vecchio e caro Igneel. Se volete scoprire se Natsu si riprenderà e chi sono questi pazzi che minacciano il mondo (si,si lo so, è la classica calamità. Ma si sa che il vecchio funziona sempre).  Se volete scoprirlo non mi resta che dirvi ALLA PROSSIMA!
Lirah

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Capitolo 4
*** Natsu ***


CAPITOLO 4
Natsu
 
Ormai era passata una settimana e Fairy Tail, una volta ricevuto notizia che Natsu stava male, aveva fatto di tutto pur di riportare i due ragazzi a casa. Si erano fatti dare la medicina, le spiegazioni su come bendarlo e tutto ciò che era necessario, per poi lasciarlo alle cure di Lucy che si era offerta volontaria.
Ora si trovavano a casa del ragazzo, un appartamento spoglio, con il minimo indispensabile per vivere.  Happy se ne stava seduto in  fondo al letto, mentre Lucy cambiava le bende per la prima volta in quel giorno.
-Quando si sveglierà? – Disse il piccolo gatto ormai completamente scoraggiato. Vedere Natsu in quello stato lo aveva distrutto sotto ogni frangente.
-Vedrai che presto aprirà gli occhi. Hai voglia di andare a prendere qualcosa da mangiare mentre io finisco qui? Ho lasciato un foglietto sul  tavolo, così almeno potrai prendere qualcosa di buono anche per quando si sveglierà Natsu.-
-Va bene-
Completamente arrendevole il piccolo svolazzò fino alla cucina, per poi uscire dalla finestra. Quel modo di fare doveva averlo sicuramente preso da Natsu. Lucy capiva come si sentiva Happy. Per lui Natsu era una sottospecie di padre, e sicuramente vederlo così lo faceva soffrire molto, sentimento che andava ad aggiungersi alla paura di poterlo perdere per sempre.
Finì di sistemare le bende e riappoggiò il ragazzo al letto. Ormai sollevarlo e tenerlo su era diventato un gioco da ragazzi, e pensare che tempo prima aveva bisogno di Gray per poterlo fare.
-Igneel aveva detto che ti saresti ripreso, eppure … Che cosa posso fare … persino la magia di Wendy  non è riuscita a far nulla-
Ad un tratto, come se quelle suppliche fossero state ascoltate, il marchio sul braccio sinistro di Lucy iniziò ad illuminarsi. Inutile dire che sulle prime la ragazza si allarmò, ma rimase immobile quando vide quella luce separarsi dal tatuaggio e andare a riversarsi sul corpo svenuto dell’amico.
Quando tutto finì, rimase per un attimo a fissarlo, avvicinandosi di più vedendo il suo petto  alzarsi ed abbassarsi ad un ritmo più elevato.
Bastò un attimo, e improvvisamente Natsu si alzò, afferrandole il braccio.
-LUCY SCAPPA! -
Urlò con tutto  il fiato che aveva in gola, per poi sentire un fortissimo dolore al petto e ritrovarsi a cadere sul cuscino. Strinse i denti e la presa sul polso che aveva afferrato. Chiuse per un attimo gli occhi per evitare di urlare, mentre sentiva il sangue caldo iniziare a bagnare quello che doveva essere un bendaggio.
-Na … Natsu? -
Come per avere conferma di quello che aveva appena visto Lucy chiamò insicura l’amico, che girò il viso verso la direzione da cui aveva sentito provenire la voce e mugugnando come per darle risposta. Solo quando il dolore iniziò a farsi meno forte riaprì gli occhi e lasciò andare la presa. Si sorprese di ritrovarsi nella sua stanza.
-Come stai? Happy? Il mostro? -
La voce tradiva un po’ quel suo atteggiamento sempre spavaldo e non curante delle conseguenze. Lucy trattenne a stento sia le lacrime che l’impulso di abbracciare forte l’amico. Non sapeva che cosa fosse successo, ma sicuramente Igneel era riuscito a salvare suo figlio.
-Sto bene . Stiamo bene. Happy è andato a prendere qualcosa da mangiare, sarà così contento di vederti sveglio-
-Perché?-
-Hai dormito per più di una settimana. Ormai stavamo iniziando a perdere le speranze-
-Più di una settimana! Ma come …-
-Quando il mostro ti ha trafitto , ha iniettato del veleno nel tuo sangue che ti ha causato una fortissima febbre. Marlika ci ha dato un antidoto, ha detto che lo dovrai prendere almeno per una settimana dopo il tuo risveglio, per precauzione. -
-E il mostro che fine ha fatto? -
-Lo abbiamo sconfitto! -
-Come? -
-Sono riuscita ad utilizzare l’Urano Meteora senza l’aiuto di Gemini. Poi sono svenuta. Se non ci fosse stato Happy credo che saremmo morti entrambi-
-Sicura di stare bene ora? -
-Sicura-
-Davvero? Hai gli occhi lucidissimi-
-Sto bene-
Gli occhi della maga si stavano riempiendo di lacrime, ma questa volta di felicità. Il peso sul cuore se n’era andato via nel momento stesso in cui aveva sentito le dita di Natsu stringersi intorno al suo polso. La stretta, anche se forte, non le aveva fatto male. Mai le avrebbe potuto creare danno quel gesto che faceva capire che Natsu era tornato in vita.
A poco servirono i suoi sforzi per poter trattenere le lacrime, che piano piano iniziarono a rigarle il viso.
-Lucy non piangere. –
Per la prima volta, dopo settimane gli occhi nocciola tornarono a specchiarsi in quelli marrone più scuro di lui. Mai si sarebbe aspettata di vedere che, forse, il ragazzo aveva capito il perché del suo pianto. Si sarebbe aspettata che le chiedesse se aveva fame, o sete, oppure se doveva andare in bagno. Invece sembrava che Natsu avesse capito al volo quanto le fosse pesata quella sua situazione.
Lo vide allungare debolmente una mano, dopo essersi scostato verso il bordo del letto, e portarla verso il suo viso.
Sentì la pelle calda delle dita di Natsu toccarle la guancia sinistra e asciugarle le lacrime. La sua mano tremava, molto probabilmente per la fatica che gli impegnava il gesto, ma allo stesso tempo sembrava ferma e sicura di quello che stava facendo.
-Mi /-
-NATSU! -
L’urlo di Happy ruppe il momento come un fulmine a ciel sereno. Lucy si ritrasse, portandosi velocemente le mani agli occhi, e Natsu lasciò cadere il braccio mentre spostava gli occhi verso il piccolo gatto che stava volando a tutta velocità verso di lui. Gli saltò quasi addosso, lasciando cadere la busta della spesa.
-Happy, piano … mi fai … male! -
-Natsuuuuuuuuu, mi sei mancato tanto! Credevo … credevo non ti saresti più svegliato-
Happy continuava a singhiozzare, andandosi a sedere sul letto mentre Natsu aveva iniziato ad accarezzargli la testolina. Rideva, anche se un po’ intontito, e tanto bastava per alleggerire l’aria testa che si era respirata fino a quel momento.
Lucy raccolse la spesa e, senza disturbarli, andò in cucina con l’intento di preparare qualcosa. Prima però, senza pensarci nemmeno due volte, evocò Virgo, chiedendole di andare ad avvisare la Gilda che Natsu si era finalmente risvegliato.
 
Qualche sera dopo vi fu una grande festa alla Gilda e, anche se con un po’ di fatica, Natsu aveva deciso di parteciparvi. A nulla servirono i tentativi degli amici per convincerlo a starsene a letto ancora un altro giorno. Aveva dormito per una settimana, di quanto letto aveva ancora bisogno per riposarsi? Volevano forse che diventasse un tutt’uno con il materasso.
Pian piano, dopo il risveglio, aveva provato a rimettersi in piedi. L’essere rimasto fermo per così tanto tempo e incosciente lo faceva sentire privo di forze.
Il cibo del banchetto, le risa e le chiacchiere lo avevano risvegliato di non poco. A volte ricordava ancora il dolore avvertito nel momento in cui il mostro l’aveva trafitto, quella sensazione di impotenza e di rabbia quando si stata rendendo conto che di li a poco avrebbe perso i sensi.
Poi c’era la paura nel lasciare Lucy da sola, ad affrontare qualcosa che era persino più forte di lui. Sapeva che Happy se la sarebbe cavata, poteva volare via lontano e velocemente, ma lei? Si ritrovò a fissare la partner che stava ridendo allegramente con Levy, appoggiato al bancone e ascoltando distrattamente la musica.
-Ce ne hai messo di tempo-
Con fare spavaldo come al solito Gajil si avvicinò al ragazzo, che gli sorrise, sorseggiando l’ennesima dose di antidoto di quel giorno.
-Deve avere un saporaccio quella cosa. Ne sento l’odore fino a qui-
-Disgustoso-
Disse Natsu continuando ad osservare Lucy in lontananza. Durante quei giorni gli era stata vicina, aiutandolo a riprendere padronanza delle gambe e passando il tempo a casa sua, preparandogli pranzo e cena.
-Lucy era molto preoccupata per te. Passava intere serate a parlare con il Gamberetto-
Il ragazzo mugugnò una risposta affermativa, buttando il vetro della boccetta su di un cestino poco distante. Per lo meno la mira non se ne era andata e nemmeno i suoi poteri sembravano aver risentito di quel periodo di fermo.
Eppure c’era qualcosa che non andava, Natsu poteva ben percepirlo. Ma cosa?
Quando rialzò lo sguardo per tornare ad osservare Lucy, davanti a se trovò solamente Juvia che, ostinata, cercava in tutti i modi di strappare un ballo a Gray. Fece spallucce, tornando a parlare con Gajil.
 
 
-Allora siamo d’accordo-
Lucy era riuscita a sgattaiolare via dalla sala portando con se anche Levy. Aveva notato che Natsu la stava guardando appena in tempo. Era da molto che stava pianificando di andare a fare qualche ricerca nella sua vecchia villa. Aveva tenuto nascosto il tatuaggio e il sogno all’amico, avvolgendo il braccio sinistro con delle bende, utilizzando come scusa le ferite del combattimento.
Se quello che Igneel le aveva detto era vero, e la sua famiglia aveva qualcosa a che fare con il rapimento dei draghi, l’unico modo per scoprirlo era tornare nuovamente a casa. Ormai, ne era sicura, quello che doveva essere rimasto era solamente un’enorme villa abbandonata e polverosa. Ma forse quelle stanze potevano nascondere qualcosa di utile.
-Sicura che non sia il caso di raccontargli tutto? In fondo è suo padre, lo sta cercando da così tanto tempo-
-Nelle condizioni in cui è ora no. Se gli raccontassi tutto vorrebbe sicuramente partire. Deve prima riprendersi-
-Lucy …-
Levy sbuffò, poggiandosi una mano sui capelli, per poi sorridere nuovamente all’amica.
-Domani mattina alle 8 verrò a chiamare Natsu. Tu però mi raccomando, stai attenta. Non fare nulla di avventato-
-Promesso! –
-Ora torniamo, non vorrai perderti il banchetto. Sono sicura che si saranno già divorati i piatti migliori -
-Va avanti, io arrivo subito -
Lucy si ritrovò nuovamente da sola. Durante la settimana in cui era rimasta al fianco di Natsu si era abituata al silenzio e alla solitudine e aveva avuto occasioni di riflettere su molte cose.
Una volta tornati Lisanna le aveva raccontato quello che era successo alla carta del drago rosso, del fatto che fosse andata in fiamme. Se Cana era riuscita ad azzeccare quella predizione, allora anche quella di Marlika avrebbe potuto trovare facili fondamenta.
Uscì nel cortile sul retro, sedendosi ai piedi di un albero e guardando il cielo notturno. Quella sera le stelle si potevano vedere particolarmente bene.
Aveva fatto ipotesi su molti di coloro che conosceva. Qualcuno di cui non avrebbe mai sospettato l’avrebbe tradita, ma nessuno dei membri di Fairy Tail le sembrava un indiziato appropriato. Aveva persino ipotizzato sui membri di altre gilde, ma tutto le sembrava assurdo.
-Dovrò solamente stare attenta-
Senza nemmeno accorgersene, fra un pensiero e l’altro, si addormentò.
 
La festa era ormai finita e quando Natsu uscì alla ricerca di Lucy la trovò addormentata ai piedi di un albero, il viso rilassato e le braccia conserte.
Le si avvicinò, titubante sul da farsi. Sembrava così tranquilla e rilassata, ma probabilmente dormire sotto l’aria notturna le avrebbe sicuramente procurato un raffreddore.
-Lucy? Lucy svegliati-
Provò più e più volte a risvegliare l’amica, ma non ci fu niente da fare, questa continuava a dormire tranquilla e a mugugnare ogni tanto, quando lui le aveva punzecchiato la guancia per avere una risposta.
Si tolse la sciarpa e l’avvolse al collo di Lucy, per poi caricarsela sulle spalle. La ferita alla spalla si era rimarginata abbastanza velocemente e quel carico leggero gli aveva provocato solamente una piccola fitta.
Salutò i membri della gilda, dirigendosi verso casa dell’amica. Sicuramente dovevano essere passate settimane da quanto se n’era tornata a casa. Dormire sul suo letto l’avrebbe sicuramente fatta riposare meglio.
Il tragitto con Happy al seguito fu particolarmente silenzioso e, una volta arrivati davanti alla casa di Lucy, il ragazzo si voltò verso l’amico.
-Arrivo subito, la metto a letto e poi torniamo a casa-
Il piccolo gatto acconsentì con un gesto del capo, andandosi a sedere sugli scalini davanti alla porta d’entrata.
Una volta trovata la chiave di casa Natsu portò Lucy fino alla sua camera, per appoggiarla poi sul letto e avvolgerla nelle coperte.
Tirò le tende in modo tale che il primo sole mattutino non potesse darle fastidio la mattina seguente. Quello era il minimo che potesse fare, dopo tutto quello che lei aveva fatto per lui.
-Buonanotte Lucy-
Bisbigliò appena, ma quando passò vicino al letto della giovane per tornarsene fuori, quest’ultima gli afferrò la tunica nel sonno.
-Natsu-
Pronunciò il suo nome fra un sussurrò e l’altro e, cercando di fare il meno rumore possibile, il ragazzo si sedette di fianco a lei, prendendole la mano e accarezzandole la testa con quella libera.
-Grazie davvero. Mi dispiace di averti fatta preoccupare. -
Le diede un veloce bacio sulla fronte, portandole nuovamente il braccio sotto le coperte e uscendo definitivamente dalla casa.
-Torniamo a casa Happy. Domani devo assolutamente parlare con Cana-
-Con Cana?!-
-Ho bisogno di una piccola predizione-
Con una veloce piroetta Happy si portò all’altezza del braccio sinistro di Natsu. Per tutta la settimana il piccolo gatto aveva mantenuto un sorriso raggiante. Il fatto di riavere il compagno al suo fianco sembrava avergli ridato vita. 
Ad un tratto si voltò verso Natsu per parlare, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
-Natsu il tuo tatuaggio-
-Cosa? -
-Sembra sbiadito-
-Che!?-
Natsu si bloccò sul colpo, guardando il simbolo di Fairy Tail impresso sulla spalla. Rimasero entrambi a fissarlo per alcuni istanti, e fu il giovane ad interrompere il silenzio con una risata.
-Sarà solamente un’impressione. E’ buio, per quello sembra sbiadito-
-Forse hai ragione tu-
-Avanti, torniamo a casa-
-Si! -

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Salve a tutti!
Se siete arrivati fino a qui non posso che ringraziarvi di tutto cuore. La storia si era fermata per i miei troppi impegni e per un'indecisione sul come procedere con questa fan fiction. Due erano le idee che continuavano a ronzarmi in testa, ma ha rivinto quella con cui era nata la storia.
Che dire, sembra che tutto vada bene, o forse no. Spero di avervi incuriosito e spero vivamente di riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana. Ho intenzione di finire questa storia e anche le altre (se mi seguite anche in quelle non basate su fairy tail). Cos'altro dire ... ringrazio coloro che hanno commentato nello scorso capitolo, coloro che l'hanno anche solo letto. Se avete consigli, critiche o altro scrivete pure! Non fatevi problemi a correggermi, mi raccomando.
Un bacione Lirah

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