Come Conquistare Harry Styles in 10 giorni

di Nikon_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vanilla Sky- Prologo ***
Capitolo 2: *** 2.- Live While We're Young ***
Capitolo 3: *** 3.- Welcome To My Life ***
Capitolo 4: *** 4.- One Way or Another One ***
Capitolo 5: *** 5.- Fuckin Perfect ***
Capitolo 6: *** 6.- Non Tanto Bene ***
Capitolo 7: *** 7.- Diamonds ***
Capitolo 8: *** 8.-Angel ***
Capitolo 9: *** 9.-Close your eyes ***
Capitolo 10: *** 10.-But Loving Him Was Red ***
Capitolo 11: *** 11.- Pom Poms ***



Capitolo 1
*** Vanilla Sky- Prologo ***


  
Vanilla Sky


      

 
 


- Ma Starbucks guadagna miliardi. Miliardi. Non può fare caffè leggermente più buoni?- Sbotto.
Pareva una bella giornata. C’è un po’ di nebbia, ma almeno non piove, e a Londra è raro. Mary, la mia migliore amica da dieci anni nonché collega nonché coinquilina, è riuscita ad essere pronta in orario. Sarà successo tre volte in tutta la durata della nostra amicizia. In più, oggi c’è la riunione al lavoro, che vuol dire non fare assolutamente nulla.
Io e Mary lavoriamo al “London”, un giornale di moda e gossip. Non proprio ciò che sognavo di scrivere, ma ci hanno assunte subito dopo la laurea in giornalismo.
Non mi lamento.
-  Vanilla- Mary prende fiato. Mi devo preparare a un discorso lungo e profondo.- Hai letto La Fabbrica di Cioccolato, no? Willy Wonka produceva buona cioccolata perché non doveva pagare gli Umpa-Lumpa. Starbucks paga i suoi operai, e prende i soldi da dove allora?- Mary ha questi attacchi discorsivi difficili da gestire. Era così anche a scuola. Io invece ho sempre avuto più abilità a scrivere.
- Dalla banca?- Azzardo buttando il caffè.
Sapeva di cartone. Persino un barbone me l’avrebbe lanciata dietro.
- Dal tuo caffè!- mi risponde invece lei. Non si accorge mai quando la prendo in giro.
Svoltiamo per una stradina laterale. Dieci metri, e un portone gigantesco con in cima l’intestazione “London” ci si para davanti. Ormai è familiare.
Forse il portone è grande perché io sono un fierissimo metro e sessanta, lo ammetto.
Non che io non ami il mio lavoro e il mio giornale. Ho intervistato Johnny Depp e Matt Damon.. stavo per impazzire. Soprattutto con Johnny. Non fa niente per metterti a disagio ma neanche per farti rilassare.
Un tipo complicato.
Prima di entrare mi sistemo i lunghi ricci neri legati in una crocchia, poi Mary apre la porta.
- Ragazze!- Ci accoglie una calda voce.
Paul, il nostro portiere. È l’uomo più grande e dolce che conosco. Sarà almeno due metri.
- C’è Jennyfer?-  chiede Mary.
Oggi mi perdo nei miei pensieri.
Jennifer è una carissima amica, ha due anni più di noi ed è la persona che soffre di più per amore del mondo.
Appena un ragazzo non la richiama- come ha fatto Conor, l’ultima fiamma- lei si dispera, piangendo e ingozzandosi di patatine.
Ora sarà a casa a guardare Titanic accarezzando il suo gattino.
- Ha chiamato dicendo che ha la febbre e che  non verrà neanche domani.- Risponde Paul.
- Se mi muovo riesco ad andare a prenderla prima della riunione- Propongo io infilandomi nuovamente il cappotto. Un po’ perché ho voglia di vedere come sta, un po’ per farmi perdonare. Non ho minimamente pensato a come potesse stare.
- Riunione alle undici, mi raccomando- Risponde Paul.
Sono le dieci e mezza. Ce la posso fare.
 
 
 
 
- Scusate!- Strilla Jenny entrando insieme a me nella sala riunioni. La sono andata a prendere, l’ho consolata, facendola anche vestire di rosso, e siamo arrivate con solo dieci minuti di ritardo.
- Scusate il ritardo. È stata lasciata da un ragazzo…- Spiego togliendomi le scarpe e inforcando i miei occhialoni neri. Le riunioni qui sono così. Tutte a gambe incrociate sui tappeti, a parlare di articoli e make-up.
- Nessun problema- Miss.Brooke, la nostra direttrice, cinquanta e passa anni, pelle diafana, bei lineamenti e caschetto  nero sopra il kimono, alza una mano in segno di resa.- Vanilla, noi due dopo parliamo.-
Mi scappa un sorriso. Le ho mandato un inchiesta scritta da me sulla guerra in Iran. Non è il tipo di articolo che va sul giornale, ma le ho solo chiesto di leggerlo. Me lo ha promesso.
Dopo una mezz’ora di premesse, ognuna riceve il proprio articolo. Tranne me.
Di comune accordo, lasciamo a Jennyfer l’intervista con Daniel Day Lewis. È l’attore preferito di mia madre, ma Jenny se lo merita.
- Vanilla- Quanto odio il mio nome, sul serio. È troppo dolce. Tipo Fairy Oak.- Puoi rimanere?
Mary mi rivolge un sorriso d’incoraggiamento, poi se ne va, con i capelli blu sciolti. Da quando ha quindici anni se li tinge, e ormai sono un marchio di fabbrica.
Rimango in piedi di fronte a Miss Brooke cercando di dissimulare l’ansia e l’agitazione.
- Allora Vanilla- Non mi può chiamare Van? Lo chiedo a tutti. Anche se effettivamente nessuno mi chiama così- Ho letto l’articolo.-
Io normalmente sono una ragazza professionale. Ho 22 anni e già lavoro, evito di fare scene isteriche. Perlomeno in pubblico. Però questa volta mi sfugge un:- Allora?-
Miss Brooke sorride.- Allora sei brava. Molto. Ma…- Lo sapevo. Perché mi illudo?- Come faccio a pubblicare un articolo sulla guerra dopo un “Come curare le proprie piante?”-
Ha notato che mi sono rattristata. Mary dice che, prima di piangere, chino la testa e i miei occhi passano dal verde al marrone. Bha. Secondo me non è vero.
- Vanilla- Ma ancora? Un conto Mary, ma chiedo a tutti di chiamarmi Van…- Mi dispiace. Ho.. Ho pensato a un’alternativa però. Cioè, ci ho pensato ora- Mi sfugge una risata- Hai presente i One Direction? Quella band di ragazzini…- annuisco. Voglio che arrivi dritta al punto.- Avevo pensato ad un articolo difficile e impegnativo anche emotivamente, e l’avevo pensato per te, se accetti. Tra tutte le mie ragazze- Praticamente al London siamo solo donne.- sei quella più adatta. So dove abita Harry, quello riccio, quello che esce con più ragazze- Va dietro la scrivania dove estrae una carpetta. C’è scritto sopra “COME CONQUISTARE HARRY STYLES IN 10 GIORNI”.- Non capisco cosa c’entri con me e il mio articolo. Mi indica Harry, quello riccio. Molto bello. – Ti prometto che se tu riesci ad uscirci insieme, starci  per dieci giorni e farci un articolo, ti pubblico l’inchiesta sulla guerra in Iran.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Buongiorno!
Non so che fare, e quindi ho pubblicato il primo capitolo della mia nuova FF…
Questo è il prologo, ecco perché è corto.
Se non si è capito molto, la trama è la seguente: Vanilla (immaginatevela come una ragazza riccia, molto carina), giornalista, deve uscire per lavoro con Harry Styles e farci un articolo.
La trama è ispirata al film “Come Farsi Lasciare in 10 giorni”, ma è diverso.
Tranquille.
Insomma, dal prossimo capitolo per prima cosa entreranno in scena i ragazzi, e poi ci sarà un ulteriore inghippo (?)…
Be’, se recensite o anche solo passate, vi ringrazio.
È una mini-long, e l’altra mia storia che sta per finire è “Speak Now”.
Non sono capace di fare i collegamenti. AHAHAH.
Insomma, grazie, se vi fa schifo ditemelo.
Però se trovate la trama surreale no, vi prego. Dal prossimo capitolo si spiega meglio.
Graziee
Tilde.
 
 
p.s. il banner l’ho fatto io, abbiate pietà.



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Capitolo 2
*** 2.- Live While We're Young ***


 Live While We’re Young


 



Bene.
Che cavolo ho fatto?
Insomma, devo uscire con un ragazzo che forse non mi piacerà neanche per dieci lunghi giorni, e dopo ciò farci un articolo che lo farà rimanere di merda e per cui verrò probabilmente querelata.
Potrei ancora.. non so. Andare a letto con uno dei suoi amici.
Insomma, sono un po’ indecisa.
E Mary non aiuta.
Durante il viaggio verso casa non fa che dire:- Perché hai accettato? Come farai? E se non ti piace? E se non funziona? E se ti porta solo a letto? E se ha l’AIDS?-
Quando accenno a mettermi le cuffie per non sentirla mi si para davanti in uno svolazzare di capelli blu.
- Mi rispondi Vanilla?- Sbotta.
- Non lo so. Se non mi piace non ci esco- Ribatto semplicemente. È la verità. Dieci giorni con un ragazzo magari insopportabile? No.
- E il tuo articolo?- Intelligente domanda, ma sono già pronta.
- Mi licenzio.- Ci ho pensato molte volte in questi mesi. Mi sembra che Miss.Brooke ci usi per avere un bel giornalino, non molto intelligente ma che vende. Manda le sue “ragazze” in giro in qua e in là, cercando di farle uscire con ragazzi famosi.
Peccato che un lavoro faccia sempre comodo.
- Lo.. Lo faresti?- Mary ha sempre avuto un problema. È testarda, estroversa, se è con me. Sembra avere un folle bisogno della sua “Van”. Ed è per questo che abbiamo fatto la stessa università, viviamo nello stesso appartamento, abbiamo lo stesso lavoro…
A me non dispiace. Voglio un bene dell’anima a Mary.
Ma se questa volta ci sarà la possibilità di cambiare tutto, che sia il lavoro o il ragazzo, farò di testa mia.
Consolata da questa conversazione mentale, tiro fuori le chiavi dalla borsa e apro la porta di casa nostra.
Mary si precipita in casa neanche avesse dietro un mastino napoletano, e con ancora gli stivali addosso apre un cassetto e estrae un blocco di fogli che butta sul tavolo.
La osservo stupita.- Che cavolo ti è preso?-
- Dobbiamo fare un piano.-
- Perché?- è esaltata. A volte penso che abbia una doppia personalità. Tipo che dentro di lei ci sia Mary e Maria, o che ne so io.
- Insomma, devi uscire con Harry Styles. Non è così avvicinabile. È necessario studiare.-
Alzo le sopracciglia, ma mi siedo.
 
 
 
- Meno male che non era così avvicinabile.- Borbotto al telefono con Mary, che è dall’altra parte della strada. Si vede benissimo che sta osservando me, nella mia T-SHIRT dei Green Day, mentre ticchetto le ballerine fuori da casa One Direction.
Mi ha rasserenato molto sapere che abitano tutti insieme.
Inutile dire che per colpa della mia migliore amica- andiamo, le devo dire che una ventenne con i capelli blu in mezzo a una strada deserta non passa inosservata- non ho dormito, ma almeno ora so vita, morte e miracoli di questi One Direction.
All’inizio, secondo il piano numero 1 (il 2 è pregare che tutto funzioni), dovevo fingermi una fan. Ma poi abbiamo pensato che avrei dovuto continuare a fingere per tutti i dieci giorni.
Invece reciterò la parte di me stessa. Sarò una giornalista che vuole fare qualche domanda.
Speriamo che mi aprano.
Vivono in un adorabile villino a due piani con un minuscolo giardinetto intorno.
Prendo un respirone, poi suono.
Perché mi sono messa gli occhiali? Mary mi ha detto che sto meglio.
Ma perché io le do sempre retta?!
Aspetto ancora un po’. Dalla casa si sentono moltissimi rumori, come se tutti i mobili stessero cadendo.
Poi un:- Arriviamo!- Urlato da una voce maschile.
Sorrido. Ma che stanno facendo?
Mi scappa un’occhiata a Mary. Sembra una maniaca.
Altri rumori. Ma stanno tirando giù la casa?!
Finalmente la porta si apre, di una fessura, ma è già qualcosa.
Riesco a vedere un bellissimo ragazzo, con un ciuffo di capelli neri e la pelle ambrata. Ha una maglietta uguale alla mia, sempre dei Green Day, solo più bucherellata.
Vedo che lancia uno sguardo alla mia t-shirt- spero per lui- poi esclama con una voce che dovrebbe imitare una registrazione:- Non compriamo aspirapolveri e enciclopedie e.. aspetta. Da te compro quello che vuoi.-
Arrossisco, poi rido.- Vanilla. E non vendo nulla-
- Zayn. Vuoi uscire con me? Mi preparo subito sai…- Scherza.- No dai, sul serio. Cerchi qualcuno di noi?-
Lui è Zayn quindi. Il Bad-Boy di Bradford. Bad Boy non sembra per niente.
- Sono una giornalista, e vorrei farvi qualche domanda..-
- Oh certo. Tu puoi entrare.- Rimane fermo. Lo osservo sorpresa da sotto le lenti.
Dopo un po’, ridendo tra se e passandosi una mano nei capelli,continua:- Ti starai chiedendo perché non ti faccio entrare. Praticamente ieri sera Harry ha dato una festa e c’è un po’ di casino e…-
Alzo una mano e rispondo.- Capito. Se vuoi ripasso o…-
- NO!- Mi giro sconvolta. Perché la voce proviene da una Direzione che compare dalla finestra. Salta abbastanza agilmente a terra, si pulisce le mani sulle gambe, poi esclama.- Harry sta riordinando casa, l’ha vista e si è messo a pulire. È strano. Dovremmo tenerla in casa come santino.-
Mary è ancora là.
- Vanilla.- Mi presento.
- Carino. Louis, ma puoi anche chiamarmi Boo Bear o Tommo o come preferisci o…- Ha due bellissimi occhi azzurri.
- Louis, piantala. Non te la da, tanto.- Si intromette Zayn, poi mi guarda quasi dispiaciuto e dice:- Giuro che ti facciamo entrare, è da maleducati ma..
- Sono una che vuole farvi delle domande e che chiede di entrare in casa vostra, sono io la maleducata.- parlare con questi due è assolutamente naturale e divertente. Bisogna vedere tutti gli altri.
- Se è carina e non molto schizzinosa, fatela entrare!- Strilla un’altra voce da dentro, e finalmente Zayn apre la porta.
Mi devo ricordare che non sono venuta qui per fare amicizia ma per vedere Harry.
Dentro, c’è il casino assoluto. Meno male che la casa è molto grande. Il divano, al centro del salotto, è ingombro di vestiti e mutande e sacchetti di patatine.
- Scusaci, io provo a vivere nell’ordine,ma nessuno mi ascolta.- Mi dice un bel ragazzo castano.- Liam.
- Vanilla.- Gli sorrido. Non so bene cosa chiedere loro. Ma intanto mi hanno fatto entrare.
Nel frattempo, due ragazzi escono dalla cucina azzuffandosi giocosamente.
Uno è biondo, non molto alto, con due occhioni azzurri che le riviste pagherebbero per avere. L’altro..è lui.
E succede una cosa strana. Mi frulla un po’ tutto. La testa, la vista, il cuore, lo stomaco.
Alza la testa, neanche fosse un film, nello stesso momento in cui io riprendo a respirare.
Harry. Mi piace.
Insomma, a parte la mia confusione, è bellissimo. Mi sta facendo una radiografia completa, me ne accorgo subito.
Poi mi pianta uno sguardo verde acqua addosso, e si avvicina.
- Harry. Benvenuta nell’umile dimora di casa Direction.- Fa un sorriso malizioso- Sarai sempre accetta.-
Vedo che Zayn gli lancia un’occhiataccia, ma Harry lo ignora.
- Vanilla, ma vi prego, chiamatemi Van.-
- Carino, italiano?- Continua Harry imperterrito. Ha fascino.- Pensa che io mi chiamo Harold.-
Mi scappa una risata- Sii forte. Io è da tutta la vita che convivo con Vanilla.-
Il ragazzo biondo accanto tossisce.- Ehy, ci sono anche io!-
- Si Niall, attacca anche tu e questa fugge correndo.- Borbotta Liam.
- Poi dite che sono single. Una volta che una ragazza carina osa entrare qua dentro me la tenete lontana.- Poi riporta l’attenzione a me. I suoi occhi da vicino sono ancora più belli.- Niall.-
- Van- Si china a darmi un bacio sulla guancia, poi si allontana ed esclama- Insomma, sei venuta per delle domande?-
Trasalisco.- Ehm, si. Dalle ragazze di Twitter- Illuminazioni mattutine. Anche ottime, perché li vedo sorridere.- Ma se non volete..-
- No no!- Esclama Louis.- Tutto per le ragazze.-
 
 
È incredibile come sappiano metterti a tuo agio questi cinque ragazzi. Altro che Johnny Depp.
Sono passate due ore da quando sono entrata in questa casa, e mi ritrovo sul divano, con la testa appoggiata sulla spalla di Liam, i piedi distesi su un tavolino e una lattina di Coca-Cola ai piedi.
Neanche fossi la loro migliore amica.
- Io ragazzi avrei finito. Posso pubblicare le vostre risposte o?- Ho capito che sono dei ragazzi veramente adorabili. Anche Harry. È schietto, sincero. Nonostante ci stia provando beatamente da due ore.
- Fa quello che vuoi.- Sbadiglia Niall.
Guardo l’ora. Chissà se Mary è ancora fuori.
- Io dovrei andare ragazzi- Esclamo. Dovrei anche fare una specie di traccia di articolo.
E parlare con Miss. Brooke. Non possiamo usare i loro nomi.
Almeno quello.
- E va bene.. – Mugugna Liam alzandosi per farmi passare- Prometti che ti fai rivedere?-
- Io ti rivedo di sicuro- Esclama Harry con tono abbastanza sicuro.
- Come fai a saperlo?- Ribatto alzando le sopracciglia. Ci siamo pizzicati per tutto il tempo.
- A meno che tu non voglia rifiutare un gelato con Styles…- Cosa assolutamente impossibile caro.
- Harry, ti posso parlare un secondo?- Esclama però Zayn.
Hazza annuisce e vanno di là.
Molto tranquillamente.
Rimango a fissarli confusa.
 
 
 
(It’s Harry)
Questa mi piace.
Non me la voglio solo portare a letto. Sono serio.
Vanilla, l’unica ragazza così coraggiosa da entrare in casa nostra, mi sorride, con tutti i suoi ricci e gli occhialoni. È bella.
Ma non so… se dico che mi piace non ci sono altre spiegazioni o altri giri di parole.
È strano per me.
Zayn mi trascina di là con una faccia seria.
- Che hai?- Esclamo.
- Quella non ci esce con te.- Sorride.
- Ah si?- Alzo un sopracciglio.- Non è che piace a te?-
Lui scaccia il pensiero con la mano.- A me piace la sua amica là fuori.-
- Quale amica là fuori?- Mi sposta con la grazia di un elefante alla finestra, da dove si vede una ragazza seduta sul marciapiede a massaggiare. Ha una felpa grigia e i capelli blu. È piuttosto carina, ma non capisco…- Come fai a sapere che è la sua amica?-
- Me l0 ha detto mentre tu andavi a prendere le Coca-Cola- Torno ad osservarla. Mi sembra un’alternativa o una cosa simile.
- Quella non ci esce con te.- Ribatto.
- Scommetti?- Zayn fa il sorriso da sfida- Cinquecento euro che Vanilla non sta con te più di dieci giorni-
- Cinquecento euro che riesco a portarla alla premiere di Take Me Home come mia ragazza.-
Sorridiamo entrambi, poi ci battiamo il cinque.
- Ci sto.-
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Oggi la nota autrice è di un colore fashion, oh yes.
Ho risentito una mia amica a distanza che non sentivo da tanto tempo e sono felice.
Allora! Parliamo della storia che non ve ne frega un cavolo.
Entrano in scena i ragazzi, come noterete Harry è un po’ uno stronzo, ma va bene.
Ho aggiunto la scommessa per non fare in modo che Harry si portasse solo a letto Van.
E …Basta.
Al prossimo aggiornamento!
Tilde

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Capitolo 3
*** 3.- Welcome To My Life ***


 Welcome to my life




 
Quando esco da casa One Direction, con il cellulare fresco dell’aggiunta del numero di Harry, vengo assalita da Mary e dai suoi capelli blu, che dopo due ore di sole saranno quasi verdi.
Nel tragitto in metro verso il nostro povero appartamento- il vantaggio di questo articolo è che non sono obbligata a presentarmi in ufficio- mi costringe a raccontare tutto per tre volte. Ogni singola parola che ci siamo scambiati.
Per tre volte.
Accenno qualche volta al fatto che Zayn ha dimostrato un certo interesse per lei chiedendomi più volte il suo nome, ma penso che Mary non stia capendo nulla.
È sconvolta dall’idea che io sono entrata in casa One Direction. Insomma, molte giovani mi scannerebbero. Sono l’idolo di non so quante ragazze.
- Quindi ti ha dato il suo numero.- Afferma dopo un po’. Basta che non mi fa ripetere tutto. La abbandono e vado a dormire vicino al Tamigi. La sera gli artisti di strada fanno lì tantissime feste e cose simili, e sembrano divertirsi molto. Ci sono passata vicina un sacco di volte, tornando dal lavoro, ma non ho mai avuto il coraggio di fermarmi. Ne sarei uscita con due gemelli nella pancia, rasta e tre pircing.
- Si. Però penso che mi chiamerà domani, se ho capito il tipo- Non ho la minima intenzione di chiamare Harry per prima. Mi serve per un articolo e comunque mi piace, come ragazzo, ma non sono ancora così disperata.
- Non puoi mandargli un simpatico SMS…- Accenna Mary, ma faccio un cenno negativo e lei tace.
Scendiamo dalla metro, e mi ritrovo di nuovo a pensare all’articolo.
Non sono mai stata una ragazza particolarmente moralista. Insomma, al college andavo a tantissime feste, e non erano proprio il party delle Barbie. Ho scelto di fare la giornalista, oltre all’amore per la scrittura, anche perché penso di avere abbastanza palle per raccontare una storia difficile, se ne scoprissi una. Ma non ho mai provato moltissimi sensi di colpa, e quando ho accettato la missione “Come conquistare Harry Styles in 10 giorni” non ho pensato di pensarci tanto.
Forse perché Harry non è il ragazzo montato che mi aspettavo.
È bello, molto, simpatico, schietto, e ogni tanto è anche dolce, me ne sono accorta, anche se pare volerlo nascondere.
Basta Vanilla. Lascia stare.
Voglio diventare qualcuno, e se per farlo mi serve quel dannatissimo articolo, lo scriverò.
Harry è uno che si fa tantissime ragazze, non soffrirà particolarmente.
 
 
- Sono un genio! Convivi con un genio!- Strillo alle undici di mattina del giorno seguente. Inutile dire che per tutta la sera io e Mary abbiamo ronzato, inquiete, intorno al mio cellulare, fingendo di disinteressarcene.
Sapevo, sapevo, che Harry avrebbe chiamato il giorno dopo. Anche se ha mandato un SMS.
Lo sfaticato.
Mary si alza sbadigliando, e devo ripetergli il discorso di nuovo.
Lei convive con un genio, io con una tardona.
- Ciao, sono Harry. Ti ricordi? Ok, penso di si. Ti va di uscire oggi?-leggiamo in coro come due tredicenne al primo ballo della scuola.
Anche se il primo ragazzo l’ho baciato a sedici anni. Facciamo finta di nulla.
- Ora che gli rispondi?- Esclama la mia migliore amica.
Io sbuffo. Lui vuole iniziare un’infinita catena di messaggi e messaggini. E io non ne ho voglia.
In più, mi piace fare un po’la scontrosa.
Rubo il cellulare dalle mani di Mary e scrivo velocemente, prima che lei possa fermarmi.:-Potevi chiamare, Styles.
- Sei pazza? Ora pensa che sei una stronza.- Mi risponde infatti Mary.
Non le rispondo,e  in due minuti parte la mia canzone preferita, che è anche la mia suoneria. Sk8er Boi, Avril Lavigne.
- Chi è la pazza?- Ribatto allora prima di aprire la comunicazione con un sorrisetto.
La mia amica non può far altro che farmi un cenno per darmi ragione.
Non si sfugge al genio.
Ho 23 anni e nessuno si è ancora accorto di avere per le mani un bene superiore.
Spingo il tasto di accettazione e finalmente- finalmente?!- sento la voce di Hazza.
- Ciao.- Dice lui dolcemente. Sembra un panda, al telefono.
Ritiro l’affermazione sul genio. Ho dei problemi.
- Era un po’ scomodo il messaggio.- Rispondo.
- è che chiamare in questa casa è sempre complicato. Tipo ora Niall e Zayn stanno facendo la lotta sul pavimento sotto di me, e rischio di morire da un momento all’altro.- Mi sfugge una risata. Mary ha gli occhioni spalancati.
- Ok, sei perdonato. Comunque si, mi va di uscire.-Addolcisco anche il mio tono.
Lo immagino sorridere, con le fossette e gli occhi verdi che si illuminano.- Ti va un gelato?-
E con questa affermazione, Harry mi sale improvvisamente da “ragazzo carino” a “ragazzo da sposare”.
Io e il gelato abbiamo un rapporto d’amore incondizionato. Io lo mangio continuamente, perlomeno due volte alla settimana, anche d’inverno, e in cambio lui mi riempe di amore e affetto.
- Mi va sempre un gelato.- Mary fa strani segni, ma non la considero.
- Ti direi che ti passo a prendere, ma non so dove abiti.-
- Facciamo che vengo io a prenderti?- Propongo. Ma è un po’ triste. Sembra che lui dipenda da me.
Infatti, risponde subito:- Nah.. E se ci trovassimo in centro?-
E alla fine, riusciamo a metterci d’accordo.
Alle quattro e mezza, in Oxford Street, vedrò l’idolo di tutte quelle ragazze. Tutto per un articolo.
 
 
 
- Sei bellissima.- Esordisce Harry appena mi vede, per poi imporporarsi.
Che tenero.
- Grazie.- Ho messo un’altra maglietta dei Green Day, non per sembrare fissata ma perché ha portato fortuna.
- Dai vieni…- Si incammina per la strada, verso un posto a me sconosciuto, poggiandomi una mano sulla schiena.- Mi auguro che nessuno assalga me o te. Davvero. –
Rido.- Non sono molto veloce a correre.-
Lui fa una faccia esasperata.- Neanche io lo ero, davvero. Impari a correre veloce.-
- Dai, non possono essere così terribili..- Dice così, però gira senza cappuccio. Un Harry Styles munito di ragazza libero per la città.
- Si che lo sono- Alza le sopracciglia- Persino la sorellina di Miley Cirus mi mandava immagina hot su lei e me in messaggio privato su Twitter.-
Al quel punto scoppio a ridere di gusto.- Ok. Forse sono così terribili.-
Finalmente Harry si ferma di fronte a una gelateria italiana. “Da Francis”.
- Come mai hai scelto il gelato?- chiedo. Chiamatelo istinto da giornalista, non lo so. Sono sempre stata curiosa.
- Non lo so… Mi piace il gelato. E poi tu ieri hai detto che ne vai letteralmente pazza.- Ha ascoltato. Se ne è ricordato.
A meno che non abbia sparato a caso sperando di dire una cosa sensata.
Continuiamo a pensare che si sia ricordato, che  è meglio.
 
 
Il gelato è finito da un pezzo- peccato, era buonissimo- ma io e Harry continuiamo a rimanere seduti sul muretto a parlare.
- Senti, ti ho raccontato tutto di me, vita, morte e miracoli.Ora voglio sapere qualcosa di te.- Mi punzecchia.
Effettivamente ho fatto parlare solo lui. Mi ha parlato di quando, a tre anni, ha rubato i trucchi a sua sorella e si è presentato all’asilo con il rossetto. E di quando, a quindici anni, ha detto a una ragazza innamorata di lui ma che non gli piaceva che era gay, solo per non offenderla, ed è stato deriso dai compagni per un anno.
E anche delle fan. Nonostante prima abbia raccontato di quanto alcune siano terribili, ho capito che è totalmente innamorato delle Directioners. Devo inserirlo nell’articolo.
L’articolo. Me ne ero quasi scordata.
- Perché devo parlare di me? Sono una normalissima ragazza di Londra.- Esclamo- Sei tu la superstar.-
Alza le sopracciglia divertito.- Ah, quindi sei uscita con me solo per star con un VIP?- Ecco, più o meno ci hai beccato.
Sto al gioco.- Certo. E tu sei uscito con me solo perché hai visto che sono scontrosa e hai scomesso che riuscivi a conquistarmi.-
Lo  vedo irrigidirsi per un secondo, ma torna a sorridere subito.- Tu dov’è che sei scontrosa? Ti chiami Vanilla, andiamo. Sei un panda coccoloso. – Lasciamo stare- E ora la superstar chiede al panda di raccontargli di lei.-
Sospiro sconfitta. Però Harry è simpatico.
E poi, non per fare la bambinetta, mi piace. Ha una bella risata, una bella voce, è dolce,  dice le cose in faccia e non è per niente falso. Odio i ragazzi che ti lusingano per poi andare a letto con un’altra. La devo smettere, è solo lavoro.
- E va bene. Mi chiamo Vanilla, ho 23 anni quasi, faccio la giornalista e convivo con la mia migliore amica da un paio di anni.-
- Benvenuta Vanilla, gli Alcolisti Anonimi ti accolgono.- Scherza Harry facendomi scoppiare a ridere.- La tua migliore amica è quella che era fuori da casa nostra ieri?-
Annuisco.- Esatto. Sembra psicotica, ma è simpatica. Può essere che sia da questi parti, conoscendola.- Non mi meraviglierei a vederla appostata in un cespuglio.
- Allora puoi dirle che Zayn ha passato tutta la sera a cercare foto di ragazze con i capelli blu su Tumblr sperando di vederla. Ma- Esclama poi riscuotendomi- continua a parlarmi di te. Sei una timidona eh? Sei già giornalista a 23 anni?- Chiede poi.
- Ho studiato come una cretina per vent’anni.- Rispondo semplicemente.- Per tutto il college non sono mai stata di grande compagnia.-
Harry rimane sorpreso.- Mi vuoi dire che una bella ragazza come te non andava alle feste? Non facevi parte di qualche “setta” del college?-
- Nah… Studiavo fino alle undici, anche se qualche sera mi concedevo di divertirmi.. Mary invece andava a più feste.- Sorrido ripensando a tutte le sere in cui io stavo sommersa tra i libri e la mia amica cercava di trascinarmi a qualche party di emo e dark.
- E….- Harry si distende sul muretto. Sembriamo già una coppietta. Appoggia le mani sotto la testa, e pare un modello della Hollister.- Ti piace la musica? Non ti faccio la fatidica domanda per ora.-
Sorrido immaginando la fatidica domanda. Sarà sulla loro musica.- Io amo la musica. Sono una ragazza che ha passato la fase con l’autostima sottoterra grazie a Christina Aguilera, che si è vestita per tutti i Carnevale per tredici anni da Avril Lavigne, nonostante la scarsa somiglianza. Non è neanche una domanda sensata. E ho un’autentica cotta per Olly Murs, ne sono tipo innamorata. È… fantastico.-
Ecco. Dovevo andare a dirgli di Olly?
È una storia lunga. Sapevo della sua esistenza, ma non avevo mai sentito una sua canzone. Un giorno su Youtube mi sono trovata un suo video. Ed è scoccato l’amore. Nonostante i miei vent’anni suonati. Proprio come una bambina.
- Sai che lo conosco? È simpatico. Ed è sposato con la mia ex.- Ride scuotendo la testa. Ridiamo un sacco.- Ma mi spieghi come ho fatto ad andare con una di quattordici anni più grande?-
- Non ti dovrei neanche rispondere.Hai infranto i miei sogni d’amore.- Scherzo.
- Ah si? Non sono meglio io di Olly?- Mi punzecchia alzandosi.
Aggrotto le sopracciglia.
- Se mi porti fuori un’altra volta, ci posso pensare,-
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Buongiornooo!
Avete visto Sanremo? Io ho un autentico amore per la canzone di Mengoni. La so già. AHAHAHAHHA
Insomma, il capitolo è questo, non ho tanto da dire.
Grazie per le recensioni, grazie per chi legge, insomma, grazie,.
Tilde

 

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Capitolo 4
*** 4.- One Way or Another One ***


  
One Way Or Another One



 
Con Harry sono stata benissimo. Mi ha riportato a casa senza neanche baciarmi- cosa che da un lato mi ha lusingato, perché ha fatto capire che non vuole solo portarmi a letto, e dall’altro mi ha irritato, perché ho solo dieci giorni- e mi ha chiamato la sera.
Quando arrivo a casa, invece di essere assalita dalla mia migliore amica, sento della musica depressa.
Birdy, Skinny Love.
Una delle nostre canzoni preferite, ma molto triste.
Che cavolo è successo a Mary?
- Sono a casa.- Esclamo aprendo la porta. La musica si sentiva dal pianerottolo, per fortuna che qui ci sono solo studenti.
- Andato tutto bene?- Urla Mary.
- Io si. Te che problema hai con questa allegria?- Come una moderna Indiana Jones avanzo verso la fonte della voce, una ragazza con i capelli blu rannicchiata sul tappeto con il cellulare in mano.
- Vieni.- Dice.
Mary è pallida, e fa un grande contrasto con i suoi capelli. Potrei tingermi anche io. Ho sempre sognato di farlo, ma non ho mai avuto il coraggio.
Questo dimostra che alla fine Mary ha più palle di me.
Mi rannicchio accanto a lei e le prendo il cellulare dalle mani, con la cover con dei coniglietti disegnati.
Tenera lei.
- Ciao, sono Harry. Quello con cui Vanilla è uscita oggi. Hai una vaga idea? :3 Dimmi di si. Senti, il mio amico, Zayn… chiede il tuo numero. In realtà no, però ti sta cercando. Mettila come vuoi, insomma. Potete tipo incontrarvi, così lui la smette di girare per casa come un disperato?- Rimango ferma con il cellulare in mano. Rileggo il messaggio. Non mi sembra una cosa così tragica.
- Il motivo di tutta la depressione quindi?- Esclamo rivolta a Mary che ha lo sguardo ancora fisso nel vuoto.
Lei fruga sul tavolino pieno di cartacce fino ad estrarre la cartellina “come conquistare Harry Styles in 10 giorni”. Ne tira fuori una foto dei ragazzi.
- Zayn è questo?- Indica proprio il moro.
- Esatto. È un ragazzo meraviglioso. Almeno il tuo numero potresti darglielo.- Ribatto. Sarebbero perfetti.
- No. Non lo conosco…- Borbotta Mary.
Io mi alzo. Non sono di cattivo umore. Sono stata talmente bene con Harry che non saranno le fisse della mia amica a farmi venire il muso.- Pensaci. Non sprecare un’occasione.-
 
 
La sera Harry mi chiama.
- Senti.. ti piacciono i Fun.?- Mi chiede semplicemente.
- Ciao Vanilla! Sono Harry.. come va?- Borbotto. Harry ride.- Comunque mi piacciono i Fun..-
Lo sento respirare più rilassato.- Perché avrei tipo due biglietti per domani sera.. Tipo.-
Mi scappa una specie di urletto. Non sono una vera fan dei Fun., però mi piace molto la loro musica. – E mi stai tipo invitando?-
-Stiamo dicendo troppe volte “tipo- Commenta lui.- Comunque si.-
Alla fine ci accordiamo. Mi passa a prendere lui.
Gli ho spiegato dove vivo, non è che lo lascio vagare per Londra.
Sarebbe un bel test. Per vedere quanto ci tiene ad uscire con te.
Sarà per la prossima volta.
Passo tutta la sera a scrivere l’articolo sulla nostra prima uscita, con Mary che continua ad ascoltare Birdy, ignorando quel lievissimo senso di colpa che mi stuzzica.
Insomma, Harry non se ne avrà male. Anche perché l’ho chiamato Mark. Io sono Rachel.
Nessuno capirà.
Di sicuro l’articolo non lo pubblicherò con il suo nome. Piuttosto mi licenzio.
La sera dopo Mary esce dalla sua depressione perché “mi deve preparare”.
- Ho 23 anni, ce la faccio da sola- Andiamo ad un concerto, non penso di dovermi mettere elegante.
Ma la mia migliore amica non demorde e finisce per farmi uscire, quando Harry suona il campanello, con le leggins e una maxi maglia.
Mi sento nuda.
- Bellissima.- Mi accoglie Harry, per poi posarmi un bacio sulla guancia.- Senti, non è carino esordire così, ma Mary ha deciso di incontrare Zayn? Mi ha già chiamato 15 volte per chiedermelo, non ne posso più-
Scoppio a ridere.- è confusa. E spaventata. Secondo me gli piace.-
Harry annuisce, digita qualcosa veloce sul cellulare, poi mi appoggia un braccio sulla spalla.- Allora. Davvero vuoi venire a un pallosissimo concerto dei Fun.?-
Annuisco.- Yep. Sicuro. Come cantano loro Some Nights.…-
Ma stiamo andando al concerto a piedi? Meno male che ho messo le All Star.
Durante la strada chiacchieriamo un po’.
Lo faccio anche cantare, perché la sua voce mi piace molto. Roca e sexy, ma allo stesso tempo molto dolce.
Andiamo a piedi fino alla O2 Arena, ma non ci vuole molto- e io non sono una gran camminatrice- e poi è una bella giornata.
Oddio. Sembro una di un librino squallido di Nicholas Sparks.
Sembro una di quelle innamorate perse del proprio ragazzo, che ha il profilo Facebook in comune e tutte quelle tristezze lì.
C’è una gran fila.
- Senti.. vieni?- Dice Harry tutto d’un tratto mentre io faccio per mettermi in coda con qualche londinese fan dei Fun.
- Dove?- Chiedo come una cretina mentre lui mi prende per mano e mi trascina per una piccola entrata laterale.
- A te piace moltissimo Olly Murs, vero?- Mi risponde.
Annuisco, non capendo.- Si, perché?-
Imboccato l’ennesimo corridoio mi lascia la mano. Siamo davanti a due persone. Lei è molto alta e molto magra, e bionda. Lui…
- Oh Harry ti odio.- Sussurro senza muovere le labbra. Lui sorride.
La mia cotta da un bel po’ di anni.
L’uomo più perfetto del pianeta.
Che mi saluta con un gran sorriso.
A due metri da me.
- Ciao.. Tu sei Vanilla? Io sono Olly. Lei è Caroline.- E continuando a sentire pur vedendomi ferma, indica la donna. La Flack. Wow. Harry la guarda tra lo sconvolto e il divertito.
- Io sono Vanilla… - Replico stupidamente.
 
 







NOTA AUTRICE: Vorrei dire due cose.

  1. Perché il capitolo si blocca così? Perché nel prossimo c’è una sorpresa (che poi..) e quindi per fini della storia si deve bloccare così. Accontentatevi.
  2. Spero vi piaccia. E grazie per le recensioni.
Non ho nulla da dire, grazieee.
Tilde

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Capitolo 5
*** 5.- Fuckin Perfect ***


  
Fuckin Perfect

 
- Non so se odiarti per la figura che mi hai fatto fare o amarti perché ho incontrato Olly Murs.- Esclamo appena io e Harry usciamo dal concerto.
Sono rimasta per cinque minuti buoni impalata a fissare l’uomo perfetto- e lo rimane- mentre lui cercava di coinvolgermi in una sorta di conversazione e Caroline- Flack- mi fissava sdegnosa, poi ho iniziato a parlare.
- E ti ho anche portato ad un concerto dei Fun.- Puntualizza Harry.
- Già.- Rispondo io.- Sei un mito Harry.-
- Me lo dicono tutti..- Scoppia a ridere. Certo che è proprio bellissimo. A volte mi chiedo se si accorge che rimango a fissarlo a bocca aperta.
Dalle foto sembrava un bel ragazzo, ma dal vivo..  Ha una luce negli occhi tutta particolare e un sorriso splendente.
Non devo neanche pensarci. Tra sette precisissimi giorni lui non mi parlerà più, e io non devo affezionarmi. O peggio, innamorarmi.
Lo dico perché Hazza mi piace proprio, non come quei ragazzi con cui esci ogni tanto così.
Dio mio, faccio schifo. Una buona professionista sa tenere separati lavoro e privato.
Anche se in questo caso il mio lavoro sprofonda nel mio privato.
- Dai, splendente Vanilla- Ogni tanto si inventa nuovi aggettivi per me- ti accompagno  a casa.-
- A piedi?- Ho incontrato Olly Murs, sopportato Nonna Flack, visto un concerto dei Fun. e cantato We Are Young sulle spalle di Harry. Scusatemi se sono stanca.
Caroline è veramente insopportabile. Lo ha detto anche Hazza ridendo. Una signora che ormai si avvicina ai trentacinque anni e che pretende di fare la diciottenne, snob e con la puzza sotto il naso.
- Uhm… no. Chiamiamo un taxi.- Esclama il riccio, e nonostante la ressa in pochi secondi riesce a trovare un povero conducente che ci porti a casa.
Davvero. Ci saranno cinquecento coppiette alla ricerca di un taxi ed è bastato che Harry si mettesse in mezzo alla strada per trovarne uno.
Rimango sorpresa qualche secondo, ma poi lui mi passa un braccio sulle spalle e mi trascina a bordo.
- Dove vi porto?- chiede il signore.
Chissà se sembriamo una vera coppia. Perché non so che cosa siamo noi esattamente ora.
- Tottenham Curt Road, grazie.- Dice Harry con un sorriso.
Harry Styles, impossibile resistergli.
Partiamo, e mentre mi sposto i capelli su un fianco e appoggio la testa sulla spalla di Harry sbadigliando, l’autista chiede:- Posso domandarvi una cosa?-
- Certo.- Sorride Harry. Gli chiederà un autografo per le figlie.
Una cosa incredibile che non avrei mai detto è però che nessuna fan lo ferma per strada. Forse perché ci sono io, non lo so, ma solo qualche volta qualche ragazza con la maglietta dei One Direction lo saluta timidamente e gli sorride.
Sono molto dolci.
- Tu sei Vanilla che scrive per il London?- Alzo la testa sorpresa.
Come fa a conoscermi e a non riconoscere Hazza?
- Ehm.. si. Perché?-  Ribatto timidamente. Harry mi accarezza piano i capelli.
Non so bene cosa siamo, ma di sicuro sembriamo una coppia.
- Ti leggo sempre. Mia moglie compra il London tutte le settimane, e io mi diverto troppo a leggere i tuoi articoli.. Complimenti.- Esclama il guidatore tutto d’un fiato.
Sorrido imbarazzata, prima di rendermi conto di una cosa.
Harry sa in che giornale lavoro. Saprà immediatamente chi è stato a pubblicare l’articolo, anche se uso altri nomi.
Oddio.
Non si può usare il tasto rewind?
- Grazie mille…-Borbotto seccata improvvisamente.
Avevo un 1% di possibilità di rimanere con Harry anche dopo l’articolo, anche se mi sarei sentita una stupida falsa.
Ma adesso..
Il viaggio continua in silenzio fino a che non ci scarica di fronte al mio appartamento.
Ci sono le luci accese. Mary sarà in casa ad aspettarmi e a torturarmi con l’idea “oddio, Zayn mi piacicchia…”. E so che è così, perché ultimamente si fa più carina, truccandosi e mettendosi gonne e maglioncini.
Mary in 23 anni non si è mai truccata.
Harry paga anche se cerco di infilarci dei miei soldi e scendiamo.
- Io abito qui.- Bofonchio improvvisamente imbarazzata. Sono ancora incavolata per prima.
- Lo so.- Lui ride.
Poi mi si avvicina, sempre sorridendo, e mi posa un dolce bacio a stampo sulla bocca.
Solo un secondo per sentire le sue labbra fresche sulle mie, e quando accenno a volere continuare il bacio lui si allontana, con un sorriso malizioso, e va via.
E io rimango lì, a metà tra il rimanerci di merda e la felicità più assoluta.
Nessuna delle due alternative sarebbe quella che dovrei provare.
 
 

(It’s Harry)
Torno a casa a piedi. Giusto per schiarirmi le idee.
Vanilla mi piace. Molto. Troppo, per essere cinquecento euro.
Non è faticoso portarmela dietro fino alla premiere di Take Me Home, ma mi dispiace, perché.. per ora diciamo che le voglio bene, come una sorella.
Anche se il bacio di prima non era tra fratelli, e lo avrei continuato volentieri.
Diciamo che è un metodo di conquista, dare solo il bacio a stampo, ma me la sarei volentieri portata in camera.
Non per fare il fissato cretino, sono solo sincero.
E Vanilla non sarebbe stata solo una ragazza di una volta.
Sarebbe stata più la ragazza con cui provarci per sempre.
Sbuffo.
Ma che cazzo sto dicendo?
Mi sono messo in un casino enorme.
Il cellulare trilla.
- Come è andata con Van?Le hai chiesto di Mary? Zayn.-Non rispondo neanche.
Zayn ormai non pensa ad altro che alla amica di Vanilla che ha visto da lontano una volta.
Sta diventando romantico.
“ Ha sollevato la testa, e ha fatto un sorriso bellissimo…” Non fa che farneticare.
Mha.
 
 
 


NOTA AUTRICE: Eccomi!
Allora, ora posso spiegare un po’ di cose.
Ho diviso il capitolo per questi motivi:
1. Insieme diventava lunghissimo.
 2. Qui c’è il primo bacio Vanilla e Harry che meritava! Anche se è un bacio piccolissimo!
3.L’altra volta non avevo tempo per finirlo AHAH
 
Ecco i motivi. Volevo ringraziarvi per le recensioni.
Come sapete la storia è una mini-long, che dovrebbe durare più o meno 10-12 capitoli.
E ora vado che oggi è stata una giornata complessa!
Grazie per le recensioni, comunque :3
E nel prossimo capitolo ci sarà della Zary, tutta per la Gengi!
Tilde

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Capitolo 6
*** 6.- Non Tanto Bene ***


  
Non tanto bene

(*il titolo l’ho preso da Peppa Pig. Ci stava AHAHA*)


 






 
Insomma, una ragazza viene baciata dal ragazzo che le piace – tralasciamo l’articolo- anche se è solo un bacio a stampo, e cosa fa il giorno dopo?
Corre da lui per unirsi in un vortice di rose rosse e passione degno di una canzone di Patty Pravo?
Lo riempe di messaggi assillanti?
Si chiede cosa significa quel bacio?
Scrive l’articolo- e sarebbe anche il caso-?
No.
Non fa niente.
- Vanilla, perché non combini nulla? Hai dieci giorni, mica tutta la vita.- Magari. Se potessi, rimarrei con Harry in questo limbo tra la relazione e il nulla. Mary è stressata, nel vedermi in casa.  Ha passato un breve periodo- sette ore e quindici minuti- in cui si domandava cosa fare con Zayn, visto che per me la stuzzica l’idea di piacere a qualcuno, poi ha iniziato a farsi più carina e tenersi di più, e ora è semplicemente allegra. Stressata, ma allegra.
- Mi ha dato quel bacio perché voleva farsi desiderare.- è stata la mia risposta al lungo quesito “Perché mi ha baciato?”- Ora mi farò desiderare un po’ io.-
Così passo quel giorno per casa, guardando Gossip Girl, ad aspettare una chiamata di Harry.
Alle otto di sera mi accorgo che: 1. Ho veramente pochi giorni da passare con Harry.
                                                           2. Forse non era la giusta soluzione, la mia.
Alle nove sono pronta a chiamarlo io, ma alla fine mi arriva una richiesta di video-chiamata su Facebook.
Accetto, mi sistemo velocemente i capelli, mi tolgo gli occhiali e mi piazzo di fronte alla webcam.
- Ciao Van.- Dice Harry. È in camera sua, ad occhio, ma si vede sia il casino che regna in casa One Direction sia Zayn che cammina in mutande. Mi devo trattenere dall’urlare “Mary!”.
- Ciao Harry.. come mai ci siamo buttati su Facebook?- Chiedo. Forse sono troppo scontrosa. Va bene lo stesso. Non è che uno può baciare vicino a casa di sera e abbandonare la ragazza qualche secondo dopo.
- è che oggi dovevamo fare una twitcam con i ragazzi, ma Zayn ha rotto la webcam. Così Liam è uscito, ne ha comprata un’altra, l’abbiamo fatta montare sul computer, e ora la sto provando. Vita difficile.- Spara lui come risposta tutto d’un fiato.
Mi ritrovo a ridere. Vivere con loro deve essere il massimo del divertimento.
- Va quel maledetto aggeggio allora?- strilla qualcuno dall’altra parte dello schermo.
- Si si..- Risponde Harry.
Zayn esce di scena- chissà poi cosa girava a fare- per  ricomparire vicino ad Harry e salutarmi.- Ciao bella riccia. Non ci si vede da un po’.- Lo saluto con la mano, aspettandomi la domanda fatidica, che puntualmente arriva.- C’è Mary?-
Rido. Nel frattempo la voce di prima- deve essere Niall- chiama Hazza che si congeda un secondo.- Si, ma se la chiamo si imbarazza e non si fa vedere.-
Zayn si passa una mano tra i capelli confuso. Io poi stavo parlando con il mio… ragazzo?
Forse facevo meglio ad andare da lui, ho già capito.
- E… senti, se io vi chiamassi a mangiare una pizza qui domani? Anche Mary. Così la vedo.- Dice velocemente. Ha l’ansia di Harry?
- Andrebbe benissimo.- Gli sorrido. Mary mi ucciderà.- Ora posso tornare a parlare con Styles o Nialler lo ha rapito per sempre?-
Zayn scoppia a ridere.- Devi avere paura degli irlandesi. Non hai un’amica anche per lui? Gli piacciono le bionde…-
Malik non riesce a finire la frase che Harry ritorna nella camera e lo allontana a forza dal computer. Com’è che io riesco a fare una videochiamata tranquilla seduta sul divano con lo streaming di Gossip Girl che si carica come icona e loro devono fare tutto questo macello?
Sette giorni. Tra sette giorni non vedrò più tutto questo.
Ma che sto facendo?
Mi passa velocemente per la testa l’idea di mollare tutto. Andare da Miss. Brooke, licenziarmi. Un altro posto lo trovo.
È che inizio a tenerci molto a Harry. Tanto da preferire lavorare al McDonald piuttosto che ferirlo.
Ci penserò dopo.
- Rieccomi. Zayn vi ha invitato qui domani?- Chiede. Si sistema i capelli arruffati dalla breve lotta con Malik a cui ho dovuto assistere e poi mi punta gli occhi smeraldo addosso. Cosa darebbero le modelle, l’umanità e i giornali per occhi così. Sembra che ogni singolo atomo di colore sia una pietruzza..
Ma di che mi sono fatta?!
-Si.. così Mary e lui si vedono e si accoppiano come conigli.- Un altro urlo. Louis. Strilla “Unico amore della mia vita tristemente troppo etero, piantala ora di fare il piccioncino con Vanilla che neanche sai limonarci per bene e vieni giù, che mi serve il computer per parlare con Eleanor!”.
Una delle più strane chiamate della mia vita.
- Arriva Louis! Scusa Van. Abbiamo capito che non era una cosa fattibile, una videochiamata.- Scoppio a ridere.- Ci vediamo domani, ok?-
- Preparati a una riccia e a una ragazza con i capelli blu in arrivo.- Scherzo.
- Senti, questa casa non può peggiorare.- Ride.- Ciao cucciola.- Mi lancia un bacio, poi chiude il computer.
Rimango qualche secondo sul divano a fissare il nulla. Non sono per niente preoccupata per domani, a parte l’idea che Mary mi ucciderà. Più che altro mi faccio domande su quel “cucciola”. Ha beccato la parola perfetta.
Se mi chiamava solo Vanilla mi deprimevo.
Se mi chiamava Amore o Tesoro mi preoccupavo ancora di più.
Il mio praticamente- ragazzo è un fottuto genio.
Vengo distratta dai miei pensieri da Mary che salta su dallo schienale del divano con aria da elfo e i capelli blu all’aria.
- Quindi domani sono costretta ad andare a casa One Direction?- Chiede. È tranquilla. Non mi legherà al divano per poi squartarmi lentamente.
Almeno non subito.
- Esatto. Contenta?- Chiedo.
- Va bene, dai.- Fa spallucce. Poi, con un’agilità che io non ho, scavalca lo schienale del divano e si siede accanto a me. È troppo atletica questa ragazza.- E ora. Parliamo di questo “cucciola”.-
 
 
Il giorno dopo, alle sei, siamo fuori da casa One Direction. Mary finge di non essere tesa ma lo è, perché continua a muovere la gamba nervosamente e ritmicamente.
Suono al campanello, e mi viene ad aprire Niall.
- Ciao bellissime!- Esclama. È sempre..allegro.
- Ciao Nialler.- Avanzo per entrare e lui mi bacia la guancia. Fa la stessa con Mary, dopo che lei si è presentata.
Dentro c’è ancora più macello dell’ultima volta che ci sono stata. Davvero.
Non c’è più un divano ma un grande ingombro di vestiti.
- Cercate di non scandalizzarvi, voi due. Per colpa di Zayn è tutto il giorno che mettiamo apposto.- Saluta Louis, molto rilassato, con una maglietta di Peter Pan- neanche a farlo apposta- e dei jeans rossi.
- Va tranquillo. Da noi è Vanilla che mette apposto.- Dice Mary.
- Quindi tu sei la famosa capelli blu?- Chiede lui. Estraniatemi pure, tranquilli.
- Ehm… direi di si. Tu sei un pochino più famoso di me, ma va bene lo stesso.-
Piano piano scende anche Liam, e insieme a Lou e Niall fanno amicizia subito con la mia amica. Però io aspetto due personcine. Zayn, anche solo per vedere la reazione quando vedrà Mary, e Harry.
Non so bene come mi comporterò con lui, mi verrà un’illuminazione al momento.
- Abbiamo della pizza vecchia di tre giorni, una vecchia di due giorni, una di ieri e ne possiamo anche ordinare. Però gli avanzi sono pochi.- Esclama Niall.
- Ma mangiate solo pizza?- chiedo io sedendomi sul divano.
- Si. E cibo del McDonald, e cinese che però non piace a Liam e Zayn.- Mary trasalisce.
Forse perché lei va pazza per il cinese o forse perché il ragazzo munito di ciuffo sta scendendo ora le scale.
Seguito da Harry.
Louis mi lancia un sorrisino malizioso.
Vediamo come reagiranno i due innamorati segreti.
O forse ancora no. Non esageriamo.
Siamo tutti sul divano,e  i due nuovi arrivati si siedono vicino a noi.
- Buonasera ragazze.- Dice Harry.
- Ciao ricciolo- rispondo.
Si siede dietro di me, sempre con un’agilità da fare invidia a Mary, in modo da ritrovarmi con la testa appoggiata più o meno alla sua schiena.
Mi sussurra all’orecchio.- Noi due dobbiamo ancora finire una cosa.-
Alzo le sopracciglia.- Non le sai finire per tempo le cose tu.-
Lui scoppia a ridere e mi posa un bacio sul collo.- Hai ragione. Volevo vedere come reagivi, l’altro giorno.-
Forse voleva vedermi tornare da lui correndo come una pazza e baciarlo appassionatamente?
- E hai reagito bene. Almeno per i miei standard. Mi sono piaciuti soprattutto gli strilli appena arrivata in casa, si sentivano da in fondo al vialetto.- Arrossisco di botto mentre lui ride e mi spettina i capelli.- Sei la migliore ragazza di tutto il mondo.-
- Cos’era, un complimento?- Replico fingendomi seccata.
Lui sta allo scherzo.- Ehm.. si. Perché?-
- Era un po’ mogio.-
- Preferivi questo?- E mentre Mary parla con Zayn, finalmente, Niall e Liam si litigano la Playstation e Louis messaggia, Hazza si china verso il mio viso e mi bacia, in modo serio questa volta.
Prima posa le sue labbra sulle mie, poi le dischiude dolcemente, ma sempre un secondo prima di farmi arrivare allo stadio “oddio Harry Styles mi sta baciando e io volo tre metri sopra il cielo” si allontana.
- Questo era meglio come complimento.- Esclamo.
- Non ho dubbi.- Ride.
- Però era un po’ corto..- gesticolo.
Mi sto anche scordando degli Zary. Cavolo.
- Sta tranquilla, abbiamo tutta la notte.- Scherza Harry per poi, sempre con agilità fuori dal comune- ma si sono presi tutti un virus di atleticità?- scavalcare il divano e scendere sul corridoio.
- Ma non ci pensare neanche!- Strillo io ridendo.
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE:So che vi state stancando di questi capitoli a metà.
Intanto in questa storia mi vengono più lunghi, non chiedetemi perché.
Il prossimo, che ho già in mente, sarà totalmente Zary.
È che sono diventati la mia coppia preferita awww .3
In questa storia le recensioni non sono tante forse perché è complicata anche da scrivere, ma va bene lo stesso.
Grazie comunque per chi passa e tutto .D
Notate che faccio tutte le faccine con un occhio solo AHAH.
È la faccina accecata.
Ho due avvisi da fare: 1. Ho concluso l’altra mia storia, Speak Now. (No… ancora non ci credo). E volevo ringraziare tutti quelli che l’hanno letta, se sono anche qui.. E se volete passarci voi, andate AHAH.
                                       2. Ho pubblicato il prologo della mia nuova storia, “Summertime Sadness”. (il titolo è preso da una canzone di Lana perché mi girava così, non perché la storia sia depressa). Se passate… ve ne sarei grata. È su Harry, Zayn e Louis principalmente, ma ci saranno tutti.
Ho finito di appesantirvi la giornata AHAH.
Ah, se volete, se recensite in modo carino vi potrei anche fare pubblicità, se la storia mi piace e tutto. Però scelgo io, se la recensione è solo “Passi da me?” Non se ne fa niente.
Non perché sia disperata (ahaha) ma perché ne ho voglia e ho tempo, in questi giorni.
Tilde

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Capitolo 7
*** 7.- Diamonds ***


  
Diamonds

 
                                                                  Per Gengi e a Conor per l’ispirazione
 

(It’s Mary)
 
Vanilla e Harry sono spariti.
Si sono baciati, credendo di non essere visti, poi si sono smaterializzati nel mondo della felicità e dell’amore.
Conosco la mia migliore amica. Finge di non essere innamorata, di fregarsene, finge che Harry sia solo lavoro,  ma è persa.
E mi fa tanta tenerezza.
I ragazzi sono comunque meravigliosi.
Abbiamo mangiato la pizza e guardato un film horror che ha fatto strillare me e ridere Zayn.
È.. carino. Non sto dicendo che mi piace.
Lo conosco appena. Ma è proprio.. oltre che bellissimo, perché quello anche mio nonno lo direbbe, e mio nonno è cieco.
Ma è dolcissimo, e mentre gli zombie sbranavano le innocenti biondine nel film, lui mi abbracciava e ridendo mi copriva gli occhi. Louis faceva l’occhiolino a Liam, che a sua volta lo fa a Niall, che si prende un’occhiataccia da me, e sta fermo.
- Santiddio, è finito?- Esclamo ai titoli di coda. Non so dove sono finiti Vanilla e Harry, ma non mi interessa andare a cercarli. Per niente. Sto bene così.
- Si Mary. Gli zombie sono in camera tua, ad aspettarti..- Scherza Liam.
- Non le dire così che si spaventa davvero.- Ride Niall.
- Avete finito di prendermi in giro?- Strillo.- Hanno ammazzato tutti quei cosi che andavano in giro con le braccia ciondolanti e la bava.-
- Non ho mai visto qualcuno strillare così.- Dice Zayn.
- Erano molto reali- Ribatto imbarazzata e mettendo un piccolo broncio.
- Si.. da morire. – E Niall scoppia a ridere di nuovo.
Mi giro a tirargli uno schiaffetto sul braccio.- Il mio non essere uno zombie non vuol dire che non sono violenta.-
Zayn mi appoggia con disinvoltura una mano sul fianco, visto che sono allungata a picchiare Niall. Il bello è che, nonostante la mia migliore amica mi abbia abbandonata al mio destino, ho fatto amicizia. Sono adorabili.
E parla una timidona.
- Su, ragazza blu- mi dice Malik- se non vuoi dormire qui, devi cercare la tua amica.-
Alzo un sopracciglio.- Sto sul divano. Non occupo molto spazio.-
Liam ride.- No, davvero. Io non so se voglio lasciare la riccia in pasto a Harry.-
Niall rabbrividisce.- Escono sempre strani rumori dalla sua camera. Ti chiedi se sta spostando i mobili a ritmo di musica tecno o se sta facendo altro.-
- Le ragazze spesso non escono da quella stanza…- Continua Zayn facendomi avere un’espressione stupita.- Sto scherzando.-
E mi passa una mano nei capelli, scompigliandoli.
Oh i miei capelli. Sono l’unica cosa che mi piace di me.
E solo perché sono tinti.
I miei capelli blu. Non so come farò quando sarò troppo vecchia per tingermeli così. Troverò un altro colore o me ne fotterò semplicemente.
- Comunque, se vuoi davvero abbandonare la tua amica qui, Zayn ti accompagna a casa.- Dice Niall lanciandosi a prendere un biscotto abbandonato sul tavolino. Sarà di giorni fa.
Che schifo che fa questo ragazzo. Mangia peggio di un bidone.
- Perché io?- Chiede Malik.- Non che non mi faccia piacere ma..-
Ci penso un po’,  ma Vanilla è su che si diverte in camera di Harry e non voglio davvero sapere come e non ha senso disturbarla.
- ok, signor Zayn. Sarei lusingata di farmi accompagnare a casa da lei.- Rispondo alzandomi dal divano che pare più un ammucchio di ossa e arti e cibo e vestiti.- Se vedete la mia amica le dite che è una stronza e che poteva lasciarmi a casa se doveva venire qui a fare chissàcosa con Harry?-
Louis scoppia a ridere.- Non vedo l’ora.-
 
 
Oddio. Mi è venuto in mente, tutto d’un tratto, che io piaccio a Zayn.
Almeno penso. Cioè, non si è comportato da pervertito stasera, e neanche da innamorato perso. Anche se sembrava cercarmi sempre..
Sono psicolabile ormai.
Si infila un paio di Blazer e poi mi accompagna alla sua macchina.
- La madonna.- Non sono mai stata una di quelle ragazze fissate con le macchine, anche perché non ho la patente, ma ho sempre subito il fascino di un bel ragazzo- e Zayn lo è- con una bella macchina. E questa è una gran signora macchina.
- Hai uno zombie dietro.- Dice lui con tono serio.
Io sobbalzo, caccio uno strillo, poi lo guardo male.- Muori.-
- Se tu ci caschi.- E scoppia a ridere salendo in macchina.
- Tanto tutto torna indietro.- Mi giro a guardare un secondo la casa dei ragazzi. Una finestra, al secondo piano, ha la luce accesa. Divento zia presto.
Salgo su quella macchina bellissima, nera e allungata.
- Allora, dove abiti?- mi chiede Zayn.
- Dove abita Vanilla.- Si sente fortissimo il suo odore caldo e buono e siamo vicinissimi, le nostre braccia si sfiorano. Oddio.
Sto per collassate.
Forse… un pochino mi piace. Non sono mai stata innamorata e mi pare eccessivo dirlo adesso, ma un po’ Zayn mi piace.
Anche per il fatto che mi ha cercato su Tumblr sperando di vedermi e che mi ha abbracciato ridendo mentre l’ennesima bionda del film veniva sbranata dagli zombie.
Oddio. Dov’è Vanilla in questi momenti tragici? È una migliore amica inutile.
- Non lo so dove abita Vanilla, ragazza blu.- Mi risponde Zayn.
Mary, cerca di rispondere in modo sensato.
- Tottenham Curt Road, comunque.- Dico, in modo un po’ freddo, ma forse perché sto andando in iperventilazione.
Sembro Bella quando sale per la prima volta in macchina con Edward ed è imbarazzatissima e cosa fa, per prima? Dice che lui è un vampiro.
È una cretina Bella.
E io lo sono ancora di più, perché sto per sciogliermi sul sedile di una bella macchina solo per un ragazzo.
E poi dicevo di Vanilla.
- Ok.. Ti vedo tesa Mary.- Mi dice. Senza partire. Perché non parte?- Non c’è nessuno zombie dietro, nel baule- E si mette a giocherellare con una ciocca dei miei capelli. Devo rifarmi la tinta.
Devo rifarmi le ovaie, mi sa.
Continua a giocare con i miei capelli, accarezzando anche il mio collo.
Non sono mai stata peggio di così.
E io che non credevo al colpo di fulmine.
O qualunque cosa sia questa.
Per innamorarsi c’è bisogno di tempo, bisogna conoscersi, sapere ogni difetto uno dell’altro e ogni pregio…”
‘ Sti cazzi.
Sto per sciogliermi, davvero.
- Sai- continua Zayn.- Quando ti ho vista fuori da casa, mentre Vanilla era venuta a casa nostra a parlare, mi è venuto un colpo. Pensavo di sciogliermi davanti alla finestra. Con questi capelli meravigliosi, un sorriso enorme e gli occhi che brillano… ecco. Volevo dirtelo. So che non ti piaccio, ma va bene. Sappi solo che proverò con tutto il mio cuore a farti sentire questa sensazione di debolezza, che sembra di liquefarsi sulla sedia..- Passa l’altra mano sui suoi capelli, imbarazzato.
E tenerissimo.
Scuoto la testa per liberarmi dalla sua mano che continuava a giocare con i miei capelli, poi con lentezza e la consapevolezza di stare facendo una pazzia lo bacio.
Lui rimane sorpreso, sul suo sedile, per qualche secondo.
Poi ricambia.
E quando lo fa, la sensazione di sciogliersi aumenta talmente tanto che sono sicura di morire sul pavimento della macchina- sempre che la macchina abbia un pavimento- in preda a contorsioni per le ovaie che cercano di fuggire.
Intreccia le mani nei miei capelli, cosa che normalmente odio fatta da un ragazzo, ma da lui.. mi piace. Come se avessi baciato tanti ragazzi.
Si allontana.
- Mary, penso che tu sia completamente pazza.- Esclama leccandosi leggermente le labbra. Ti ho beccato, pakistano.
- Si, lo sono. Mi sono tinta i capelli di blu!- Non è che ora può dire “Ehy senti, non mi va più. Pensavo di essere innamorato di te ma …”. Non sono una moralista, magari vuole solo portarmi a letto, ma di certo non può respingermi.
Fermi tutti.
Se non può respingermi, ora stiamo tipo…insieme?
Meglio ascoltarlo che sta parlando.
- Si vede che sei fuori di testa- Ride. Ha una bella risata. Dio mio. Continuo a sciogliermi. Pensavo che fosse una cosa passeggera.
Gli faccio un gran sorriso.
Saremo in questa macchina da anni ormai.
- E.. mi piace.- Poi si china, e mi da un altro bacio.
 
 



NOTA AUTRICE: Allora.
Eccomi qui.
Avevo detto ( a me stessa AHAH) che scrivevo questo capitolo dal punto di vista di Mary e l’ho fatto.
Eccolo.
È anche lunghino, dai.
Io amo la Zary e anche la Gengi (ciaoo .3) e quindi li ho fatti baciare subito. Loro sono la coppia che fila liscia nella ff.
E insomma.. basta.
Grazie per le recensioni, davvero .D
E anche grazie a chi passa solamente.
 Vi voglio tanto bene.
Vado a pettinare gli unicorni .3
Tilde
 
 
P.S. Ho messo il 2 capitolo della mia nuova ff, Summertime Sadness, se vi andasse di passare…grazie.

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Capitolo 8
*** 8.-Angel ***


  
Angel

                  

 
So cosa ho fatto, e non ci vedo niente di terribile.
Sono andata a letto con Harry. Amen.
Per una volta mi sveglio in un’altra camera, con la sensazione di non aver fatto una cavolata. Lui non c’è, ma non può scappare tanto lontano.
È casa sua.
Vedo i miei vestiti appoggiati alla testiera del letto e me li infilo velocemente, poi mi alzo per aprire la finestra.
Ci sarà un bellissimo sole con uccellini che volano in ogni dove.
Il giusto habitat per rappresentare il mio umore.
Invece no.
Piove. Forte. Ci sono tuoni e lampi.
Ok, possiamo dire che Harry con questo tempo non è fuggito. Troviamo il positivo in tutto.
E… Mary? Ieri non ho minimamente pensato a lei. Faccio schifo. Eravamo con la mia macchina e lei neanche ha la patente.
Uno dei ragazzi l’avrà accompagnata, mi auguro. Altrimenti non sono degni di vivere.
Vengo distratta dalla porta che si apre sulla mia contemplazione del bellissimo paesaggio fuori. Ma perché vivo a Londra?
Dovevo nascere a Miami. Era il posto per me.
Spring Breakers, feste, sole…..
- Ciao bellissima, già sveglia?- Lo sapevo che non era andato tanto in là. Harry, con un sorriso da far invidia al bambino della Kinder, mi si avvicina. Ha un sacchetto in mano. Speriamo sia del cibo.
Lo osservo qualche secondo.è talmente bello da farti sentire inferiore a una cacchetta. I riccioli morbidi, in cui le mani affondano piacevolmente, e gli occhi che all’inizio paiono verdi, poi azzurri, e solo alla fine capisci che sono praticamente trasparenti. Sono puri, come lui. Certo, fa un sacco di battutine, ma è un ragazzo innocente. Non è stato per niente cambiato dalla fama. Cammina troppo velocemente per una pigrona come me, indossa delle scarpe orribili ed è disordinatissimo, ma…. Mi piace un po’ troppo per essere solo un articolo.
Aspettate.
L’articolo.
Io… non lo voglio più scrivere.
Harry, ignorando il mio non rispondere, salta sul letto,  non dopo avermi schioccato un bacio a fior di labbra. – Ho dei cornetti alla Nutella rubati a Niall. Sappi che se lo scopre non esiterò a darti la colpa.- Mi riprendo e scoppio a ridere.
- Io negherò fino alla morte.- Ribatto. Niall può diventare pericoloso se gli rubi il cibo.
Mi accoccolo vicino a lui, e apro il magico sacchettino in cui ci sono cinque o sei brioche ancora calde. Ho una fame bestia.Anche se sarei tipo a dieta.
Tipo.
Ora non è fondamentale.
Harry mi sorride, poi prende anche lui un cornetto.
- Mary l’ha accompagnata a casa Zayn e…- Si ferma. Espiro sollevata. Mi odierà per averla abbandonata.- Si sono baciati.-
Lui mi sorride, mentre io quasi mi strozzo.- Mi prendi in giro?-
Harry scoppia a ridere.- Lei lo ha baciato e ora stanno insieme.-
Ok. Sono contenta. Piu o meno.
Anche un po’ sclerotica. Almeno non mi potrà insultare perché non l’ho accompagnata a casa.
- E questo mi ha portato a pensare…- Improvvisamente si imbarazza, e io sollevo lo sguardo per fissarlo bene. Quando è intimidito è tenerissimo.- Non so, forse per te noi due stavamo già insieme o ora fuggirai correndo terrorizzata, anche perché a chiedertelo sembro un po’ un bambino, ma….. Vuoi essere la mia ragazza?- Lo chiede proprio come quando si faceva alle elementari.
Il primo orribile pensiero è “quello che mi serviva per l’articolo”, ma lo scaccio.
Ho deciso.
Non scrivo più nulla.
Appena Miss. Brooke torna da New York, alias lunedì, vado là e mi licenzio.
Non me ne frega nulla, qualche lavoro troverò. Non ne posso piu di mentire a Harry.
- Si si siii!- Strillo improvvisamente rasserenata.
Gli butto le braccia al collo e gli do un bacio.
 
 
Rimaniamo praticamente fino al pomeriggio su quel letto a scherzare e a baciarci.
Non sono mai stata così bene.
Alle due, Harry improvvisamente fa per alzarsi.
- Bene Vanilla. Visto che ormai sei la mia ragazza, devi essere iniziata a una cosa molto importante.- Dice seriamente, poi mi prende per mano e mi trascina fuori dalla camera.
- Mi devo preoccupare?- Chiedo. Niente mi può preoccupare ora sinceramente.
Sono talmente felice che potrei volare.
Non vedo l’ora che sia lunedì per andare da Miss. Brooke e mandarla a quel paese. È solo una donna non realizzata che usa le sue ragazze del London per avere una bella vita e tanti soldi, mediante la pubblicazione di un giornaletto da due soldi.
Io non ci sto più. Io posso fare qualcosa di piu. Non so ancora cosa, ma mi sono stancata di fare la marionetta.
E poi… Harry mi piace, non voglio scrivere quel fottuto articolo.
Sarò egoista, ma preferisco averlo con me.
Scendiamo le scale, e mi porta in salotto.
- Come vedi, è un tranquillo venerdì pomeriggio- Dice Hazza con tono serio, come se fosse in un qualche documentario- e i componenti della band One Direction stanno effettuando il rituale piu importante di tutta la settimana, che non si può saltare neanche volendo: la partita alla Play- E fa un ampio gesto con la mano per mostrarmi i quattro ragazzi seduti per terra attaccati alla TV impegnatissimi a giocare a Call Of Duty non so cosa.
Scoppio a ridere:- Ma avete vent’anni!-
Harry alza il sopracciglio.- Voi ragazze strillate e vi truccate, noi giochiamo alla Play. Ed è un importantissimo rituale, perché chi ottiene il minore punteggio dovrà lavare i piatti e portare il cibo in casa.- è serio.
- E chi ti dice che noi ragazze sappiamo solo strillare e truccarci?- Ho due fratelli maschi adolescenti, ho giocato piu volte io alla PES che loro cinque messi insieme.
- Non ti voglio far entrare in quel circolo vizioso- Sussurra poi Harry ridendo- Non se ne esce piu. Solo in caso di una ragazza si può non giocare, e solo per una volta.-
- Sono lusingata- Scherzo- Hai addirittura saltato la partita a Call Of Duty per me!-
Lui mi da un bacio.- Certo. Ma solo questo venerdì.-
- Questo vuol dire che venerdì prossimo non devo stare in mezzo alle palle?- Chiedo.
- ESATTO!- Esclama Zayn.- Dillo anche a Mary. Per quanto sia carina, la Play non si  tocca.- Ecco, Mary ha due sorelle e ben tredici cugini maschi, penso che sappia che la Play  non si tocca.
Mi siedo sul divano, che è ancora peggio di ieri sera, forse perché i pigiami e i vestiti che i ragazzi si dovranno presto mettere sono tutti li.
Io non so come fanno a trovare le cose.
Io perdo il mio cellulare quando l’ho in mano.
- E va bene.-
 
 
 
 
 
 


NOTA AUTRICE: Ma buongiorno!
Intanto, prima i ringraziamenti.
12- 12!!!- recensioni alla storia in totale. Lo so che non è un numero grandissimo ma sono stra contenta, perché è una minilong e la trama è un po’ strana, quindi…
Insomma, ìo rispondo a tutte ma grazie ancora.
E grazie soprattutto alle ragazze che hanno avuto il coraggio di passare da Speak Now- Storia in cui cercavo di mantenere una certa normalità- a qui, che invece è frutto di deliri mattutini di quando sto male.
Insomma, grazie.
Poi sono tra gli autori preferiti di 12 persone- l’ultima volta che ho controllato- e per me è semplicemente fantastico!
Insomma, vi voglio bene.
Il capitolo è a metà di passaggio e a metà importante, perché Vanilla ha definitivamente lasciato perdere l’articolo.
Ho cambiato l’intro perché vi spoilerava, non so se avete notato.
Ecco, non ho altro da dire.
E lo so che voi- Gengi ahah- volete gli Zary ma dovrete aspettare ancora un po’. Non ho ispirazione per gli altri, ed essendo questa una minilong con protagonista Vanilla e Harry non posso dedicarmi troppo a loro.
Abbiate pietà. Magari pubblico un missing moments.
E… basta.
Grazie!
Tilde

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Capitolo 9
*** 9.-Close your eyes ***


  
Close your eyes


 
Rimango in casa One Direction fino alla sera, poi capisco che è il caso di andare da Mary. Sarà anche preoccupata. SI, come no. Non l’ho mai vista preoccupata sulla sorte della migliore amica.
- Domani però ci vediamo?- Mi sussurra Harry, che ha una faccia da cane bastonato ammirevole. Sono sulla porta. Ho voglia e bisogno di una doccia.
Dentro si sentono Zayn e Liam impegnati a cantare sopra il nuovo cd di Eminem. Uno spettacolo pietoso, visto che Louis tappa le orecchie a Niall a ogni parolaccia e l’irlandese si lamenta con imprecazioni peggiori.
Vivere con loro deve essere spettacolare.
- Si che ci vediamo domani.- Rispondo un po’ seccata visto che mi ha fatto la stessa domanda due, cinque, sette e dieci minuti fa. Ma è Harry. E io sono troppo felice. Non scrivo piu nessun articolo, mi sono…. Innamorata?
- E se… questo weekend mia sorella scende da non so che regione che finisce con lo Shire con il suo ragazzo. Tornano a casa lunedì, e domenica c’è la premiere di Take Me Home- questa mi preoccupa seriamente. So che Louis ci va con Eleanor e Liam con Danielle, Mary si rifiuta. Io cosa devo fare? Harry lo ha accennato un paio di volte. Andarci vorrebbe dire dargli un supporto, visto che Hazza odia ogni stupido evento mondano con fotografi e roba del genere, ma significherebbe presentarmi al mondo- e ai giornalisti e alle Directioners- come sua ragazza. Non so se sono pronta- quindi io pensavo di andare a vederla domani… Ti va di venire con me?- Sull’uscio,sembriamo Edward e Bella in qualche scena di Twilight che ho rimosso. Lui, altissimo, ha una mano appoggiata in alto, sullo stipite, e tiene il volto a qualche centimetro dal mio. I suoi ricci mi solleticano il naso e ho voglia di baciarlo. Se la smette di parlare..
- Cioè… Mi presenti alla tua famiglia?- Ok, altro che premiere di Take Me Home. Questo mi preoccupa ancora di piu.
Si passa l’altra mano nei capelli imbarazzato.- Piu o meno… Sono simpatici, sai? I miei zii sono totalmente fuori di testa, mia nonna cercherà di riempirti di torta alla cannella e mio nonno ha la fissa di scommettere quelli che lui chiama soldoni, e che in realtà sono due penny, a briscola, ma per il resto sono normali.-
Mi ritrovo a ridere. Anche lui ha una famiglia poco normale. I miei ora sono in Italia, da nonna. Avrei voglia di andarci anche io. Amo l’Inghilterra- andiamo, sono inglese!- ma in Italia c’è tutta un’altra atmosfera. E poi qui c’è quella cosa che chiamano pizza che farebbe svenire dal nervoso qualsiasi napoletano.
- Certo che vengo! Sono curiosa.- mi allungo sulle punte a dargli un bacio a stampo, poi giro sui tacchi e mi dirigo fuori.
 
 
Casa è diventata il tempio di Bruno Mars. Quando entro mi preoccupo.
Mary ha messo la musica altissima, e ha evidentemente comprato dei fiori, perché le mensole dove teniamo i libri, le foto e tutti i numeri del London da quando ci lavoriamo, sono piene di giunchiglie violette.
L’effetto è bello, sui mobili neri e le pareti azzurro chiare, ma mi sembra leggermente esagerato. Lei vaga per la casa tre metri sopra il cielo, svolazzando e canticchiando.
- Sono a casa.- Dico appoggiando le chiavi sul primo mobiletto che trovo, sapendo che domani mattina vagherò disperata per la casa cercando di identificare il mio portachiavi lilla. Sicuro. Faccio sempre così.
Mary, passandomi davanti in uno svolazzare di capelli blu e tulle, mi fa un cenno. Lo sapevo che non c’era da preoccuparsi. Potevo anche trasferirmi stabilmente da Harry che lei non avrebbe detto nulla.
Sorrido a vederla così felice e mi dirigo in camera mia.
- Non mi chiedi nulla? Sai già tutto?- Si decide a parlare finalmente mentre mi infilo qualcosa di piu comodo per stare in quella che un tempo era casa mia e che ora è un insieme di fiori e Bruno Mars.
- So gia tutto ma se vuoi, quando mi sono messa il pigiama, puoi raccontarmi tutto e sentirti soddisfatta.- Rispondo. – Domani vado dai genitori di Harry e quindi non ci sono.-
Mary fa spallucce.
È bello avere qualcuno interessato a te.
Quando ho il pigiama finalmente, mi dirigo verso il divano- che ha anche lui dei fiori appoggiati vicino!- ma Mary non mi si avvicina.
- Prima di raccontarmi la mia limonata epica su una macchina bellissima, ho pensato a una cosa seria.- Dice attorcigliandosi un ciuffo di capelli blu con il dito smaltato di nero.
- Ah! Quindi oltre a stravolgere casa mia hai anche pensato!- Esclamo ridendo della sua occhiataccia.
- Taci. Allora. Anche tu sei tutta sorridente, ma tra pochi giorni dovresti pubblicare un articolo in cui sputtani Harry raccontando quanto abbia le mani sudate e a letto faccia schifo…-
Le tiro una pacca sul braccio scoppiando a ridere.- Ma secondo te?-
Anche lei inizia a ridere.- è risaputo che Styles faccia cilecca da subito.- Lei si siede sul divano e io mi allungo per coprirla di nuovo, mentre ridendo continua a provocarmi.- Si, ha una cosina che si perde nello spazio cosmico…-
- Piantala!- Strillo.- Altrimenti non ascolto la tua limonata epica.-
Lei si calma e continua.- Insomma, che fai con questo articolo?-
Rispondo mentre cerco di farmi una coda decente con questi capelli ruffi che mi ritrovo.- Non lo scrivo. Cioè, mi licenzio. Voglio fare quello che mi pare, almeno un po’, e al London non mi trovo. Quindi..-
Mary si porta le mani alla bocca sgranando gli occhi.
- Che c’è?- Esclamo.
- Sei innamorata.- Risponde scioccata.
Io scoppio a ridere rinunciando alla coda.- Può essere.-
- Come può essere?! Tu.. oddio.  Bisogna segnarselo sull’agenda sul calendario sul cellulare….-
È super agitata.
Io continuo invece a ridere, serenamente, e faccio spallucce.- Fa ciò che vuoi.-
 
 
 
Il giorno dopo Harry, alle undici meno due minuti, suona al nostro campanello.
Ho un po’ di paura, sono sincera. E se ai suoi non piaccio?
In più magari qualcuno mi conosce. Oddio.
Non imparanoiamoci e andiamo avanti. MI sono vestita con un paio di jeans e una maglietta, per non sembrare una battona o una che pensa di andare a pranzo alla Casa Bianca.
Sento Mary che gli apre.
- Ma lo fai venire su?- Chiedo mentre cerco di truccarmi gli occhi in modo quasi decente. Quasi. Non sono mai stata un genio del trucco.
- Signorina innamorata, non ha neanche mai visto casa tua. Se la prossima escursione notturna la vuole fare da te è giusto che conosca il territorio.- Mi dice la mia migliore amica torturandosi i capelli blu con la mano. Probabilmente dopo passa Zayn, l’unico motivo che potrebbe giustificare la sua ansia. O forse non l’ha ancora chiamata. Speriamo sia la prima ipotesi.
- Mary, non voglio sapere cosa intendi per escursione notturna.- le rispondo appoggiando la matita, sconfitta, su una mensolina. L’ennesima piena di cose che io lascio in giro. Probabilmente domani mi verrà un attacco isterico e pulirò l’intera casa stile Mastro Lindo.
- Meglio. Ciao Harry!- Oh, è arrivato. Ha sopportato l’ascensore cigolante, la vicina pettegola che probabilmente l’ha fissato dalla portineria con fare irritante, per me. Come sono romantica.
Mi giro sorridente.
- Stavo cercando di truccarmi ma è fuori dalle mie capacità stamattina, quindi fa niente.- è l’unica frase che mi esce alla sua vista. È cosi.. splendente, anche di mattina, anche quando deve andare a una noiosa riunione di famiglia.
Mi sa che ha ragione Mary.
Sono innamorata.
- Ma tanto sei bellissima anche così…- Mi risponde Harry avvicinandosi a me e dandomi un dolce bacio. Poi si allontana e si guarda un po’ attorno.- Carina casa vostra. L’immaginavo proprio così.-
Mary scoppia a ridere.- I fiori normalmente non ci sono, è colpa mia.-
Alla fine salutiamo la mia amica e usciamo.
Inizio a essere preoccupata.
Scendiamo dall’ascensore, trotterello soddisfatta accanto a Harry passando davanti alla vicina, e poi salgo sulla sua macchina.
- Sei sicura di volerti sorbire la pazza famiglia Styles?- mi chiede.
Annuisco.- Ma certo.-
In macchina mi accorgo che: a) Harry guida parecchio veloce b) ha dei pessimi CD.
- Scusa, tra cosa devo scegliere?- Rido tenendo in mano i dischi- Hai i vostri CD, un album di assoli di Zayn che sinceramente non mi emozionano- Anche lui scoppia a ridere alzando gli occhi al cielo- e uh, l’ultimo disco di Alexandra Stan con sopra un post-it che porta scritto sopra in un post it “Sei una bonazza, baci Niall”.-
Alla fine scelgo il male minore, Take Me Home. Anche perché se percaso domani devo andare alla premiere.. è il caso di saperne qualcosina.
- L’unica canzone che veramente mi piace è Little Things.- Dico mentre risuonano le note della prima traccia, di cui non ricordo minimamente il nome.- è.. dolce.-
Harry fissa per un po’ il volante pensando a qualcosa di sicuramente profondo, poi risponde.- Se ti avessi conosciuto prima l’avrei dedicata a te, quando l’ho cantata. Liam e Louis hanno pensato a Danielle e Eleanor.-
Sorpresa e curiosa, chiedo.- E tu per chi l’hai cantata?-
- Ho aperto Twitter, ho fatto un giro  nel profilo di qualche fan e ho visto quanto si sentono insicure. Volevo che sapessero che zio Harry le vede tutte bellissime, e che c’è sempre. Spero che tu non sia gelosa.-
Lo fisso qualche secondo stupita.- Gelosa? Ma se è un pensiero bellissimo.-
 
 
Siamo arrivati. Aiuto.
Il terrore corre sul filo del rasoio. Il mio cuore risuona al requiem di Verdi.
- Dai, vieni. Sei pronta all’orrore?- mi dice Harry scherzando, riuscendo però a farmi preoccupare ancora di piu.
- Taci.- Scendo senza il suo aiuto e lo affianco di fronte alla porta. La casa dei suoi è un villino adorabile con un bellissimo giardino fuori Londra.
Suona alla porta. Questa scena mi ricorda un po’ quando sono andata a casa One Direction per la prima volta.
Invece ci vengono ad aprire subito.
Spalanca la porta una donna che riconosco subito come la mamma di Harry.
Andiamo, sono uguali.
Avrà una quarantina d’anni, lunghi capelli neri, grandi occhi verdi, e lo stesso sorriso del figlio con le fossette sul volto.
- Ciao mamma!- Esclama subito Harry abbracciandola e dandogli un bacio sulla guancia.
Conoscendolo anche come superstar, fa strano pensarlo come un mammone.
Sua mamma lo stringe, poi lo allontana.
- Lei è la famosa Vanilla?- chiede poi. Ha una voce molto melodiosa.
Si risveglia l’istinto da giornalista che deve sempre essere pronta e allungo la mano- Piacere, signora Styles. Sono Vanilla.-
Lei però mi abbraccia con fare affettuoso e ribatte.- Ciao Vanilla. Harry mi ha parlato per tantissimo tempo di te al telefono. Non la finiva piu. E chiamami Annie.-
Sorpresa e.. più rilassata? la abbraccio come risposta.
Quando si allontana- ha lo stesso profumo di Harry, qualcosa di caldo e allo stesso tempo fresco, quasi come l’odore di un bambino- ci fa cenno di entrare.
Harry mi prende la mano.
La casa  è molto grande, evidentemente perché ci abitano anche i nonni, ed è tinteggiata di giallo e crema.
Mi piace molto.
Annie ci conduce in salotto, dove mi fa cenno di sedermi.
Eseguo, imbarazzata.
- Vedi, Vanilla- inizia Annie- come forse avrai notato da mio figlio, la cucina non è una capacità di famiglia. Cucinava nonna, prima che impazzisse cercando di far mangiare a tutti torte alla cannella- ammetto di essere curiosa di vedere questa nonna.- quindi abbiamo lasciato a voi due la decisione tra pizza, cinese e McDonald.-
Scoppio a ridere improvvisamente più rilassata.- Non so, Harry, fa tu. Tanto è tutto buono.-
 
Devo aspettare due ore per la famosa nonna,in cui Annie mi fa parlare molto di me e mi chiede se Harry si comporta bene. Quando ci ritroviamo da soli mi chiede com’è messa la casa a Londra, e lì rispondo solo alzando gli occhi al cielo.
Improvvisamente, scende dalle scale una copia di Harry e di Annie con un’età in mezzo tra i due e una signora anziana.
La ragazza mi si avvicina con un’andatura elegante e quasi… danzata?
- Ciao, sono Gemma. La sorella di quel cretino che frequenti. Hai un bel coraggio. Quando romperà troppo i coglioni ricordati che io ho ricordi molto imbarazzanti della sua infanzia.- Scoppio a ridere e rispondo ai suoi due baci sulle guancie.
- Vanilla.-
- E lei è la famosa nonna Styles!- Esclama Harry alzandosi in piedi e cedendo il posto sul divano alla signora anziana. In effetti ha gli stessi ricci e gli stessi occhi verdi, ancora splendenti nonostante l’età.
La signora mi sorride.- Sei la ragazza di Harry? Come ti chiami? Vuoi una torta alla cannella?-
Gemma alza gli occhi al cielo.- Lasciala perdere.-
- Va bene nonna, che ne dici se andiamo in cucina?- Ribatte Harry, sorridendo nonostante il trasporto di nonna fissata con la cannella.
Rimaniamo solo io, Gemma e Annie.
Oltre ad assomigliarsi tutti, sono incredibilmente belli.
Sarà una cosa della famiglia Styles. E mi mancano ancora zii, nonni e padre.
- Vanilla mi stava raccontando che casa di Harry a Londra è un disastro.- Ride Annie.
- Hai mai visto la sua stanza, mamma? Povera ragazza che sei. Sei la prima che lo sopporta.- Continua Gemma.
Alzo le sopracciglia.- In che senso la prima?- chiedo.
- Nel senso che sei la prima che ci fa vedere, Vanilla.- Mi risponde Annie.- E sei anche la prima persona che gli fa brillare così gli occhi.-
 

 
 
 
 



NOTA AUTRICE: E rieccomi!
Avevo detto che finivo il capitolo alle 2 e sono le 13:59.Devo muovermi ahahah.
Insomma, intanto questo capitolo è una specie di palla.
Troppo lungo. 5 pagine di word.
La cosa piu lunga mai scritta.
Però questa scena, ispirata un poco al film, me la immaginavo dall’inizio della storia.
Ora ho due avvisi da dare: 1) Ho messo il 4 capitolo di Summertime Sadness, se vi va di passare…
2) Come sapete, è una mini-long. Quindi, mancano solo due capitoli alla fine della storia. Ma ho in mente un missing moments che mi piace molto :3 E c’è anche dello Zary (e Gengi, tranquilla. Nel prossimo capitolo tornano).
E.. grazie a chi legge ecc.
Baci.
Tilde

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Capitolo 10
*** 10.-But Loving Him Was Red ***


 But loving him was Red


                                               
                                                                                      Il tuo nome è stato scritto a matita per poterti cancellare una volta finita.
                                                                                                                                                            Sei l’errore piu bello della mia vita.



(It’s Harry)
Sono sulla porta per andare a prendere Vanilla.
Mi odio per essermi innamorato così tanto. Se penso a lei mi viene una strana allegria, un sorriso aperto, mentre mi ripassa davanti allo sguardo il suo sorriso splendente, i suoi riccioli lasciati liberi, le sue All Star consumate da vera giornalista che se deve scrivere qualcosa ci mette tutta se stessa e gira per l’intera Londra a piedi, pur di portare l’articolo a casa.
Stasera non avrei voluto portarla alla premiere di Take Me Home, sono sincero. Una noiossisima cena in cui ad un certo punto ci fanno incontrare qualche figlia di produttore che si finge fan urlante mentre in realtà vuole solo farci vedere il culo, una cosa terribile considerando che nello stesso momento ci sono delle ragazze che davvero ci amano che piangono a casa loro.
Ho portato Vanilla con me solo per.. la scommessa, lo ammetto.
Cioè, lei non è piu un tot.di soldi e una risata con Zayn, ma… voglio dimostrargli che tutti si innamorano.
 
 
(It’s Vanilla)
- Mary, ti adoro!!- Non ci posso credere. Ho finalmente convinto, con l’aiuto di un tenerissimo Zayn armato di torta al cioccolato, a venire con noi Mary, che in questo momento si sta preparando abbastanza svogliatamente.
Io sono rimasta lungamente indecisa su cosa mettermi, poi ho avuto la grande idea di chiamare Danielle – la ragazza di Liam- per consigli.
Cosi indosso un vestito un goccio sopra il ginocchio viola con la gonna leggermente a palloncino. Ma ripeto, non sono convinta.
Mary si è messa un vestitino bianco- preso da me, lei di gonne non ne ha neanche a pagarla- e si è legata i capelli blu in una treccia.
Ha detto, testuali parole, “Non sarà il sistema o i manager a farmi cambiare colore di capelli”. Nessuno le aveva detto nulla.
- Ma tu ti metti i tacchi? Io non ci so girare!- Strilla lei come risposta.
Osservo quella trappola nera che saranno le mie scarpe e quella che avevo pensato per lei.
- Non ci puoi andare con le All Star.- Rispondo un po’ indecisa. Non sono convinta di quelle scarpe neanche io.
- Non esistono delle altre scarpe?- chiede lei.
Ora siamo tutte e due con la fronte aggrottata a scrutare le calzature.
Dopo qualche minuto, mentre non so se ridere per la strana situazione o scoppiare a piangere per la confusione, mi illumino. – Ballerine!-
E cosi, quando Harry e Zayn, elegantemente vestiti e bellissimi, vengono a suonare, io e Mary trotterelliamo da loro con delle bellissime ballerine ai piedi.
- Oggi ti hanno fatta particolarmente bella.- Mi sussurra Harry appena mi vede.
Io arriccio il naso.- Perché gli altri giorni cosa sono?-
- Non era un complimento fattibile, te lo avevo detto.- Ride Zayn.
- A ma perché voi due vi decidete le frasi in macchina?!- chiede Mary intimidatissima da questa storia dell’uscita a quattro.
Nello stesso istante Harry e Zayn urlano “Si!” e “No!”.
Lascio perdere ridendo e esco di casa.
 
Nonostante la nostra ansia, sta andando tutto bene.
Durante il viaggio in macchina Zayn ha cercato di distrarci- aveva notato le mani tormentate della sua ragazza- mettendo un suo cd di assoli.
Sul serio.
Arrivati, il luogo terribile si è rivelato un grande ristorante riservato. Harry, con fare esperto, è riuscito a farci scivolare in un tavolo con Eleanor e Danielle, e fino ad ora siamo rimaste qui.
Le due ragazze sono simpatiche.
- Tu ti rendi conto che hai dei capelli meravigliosi?- dice Danielle a Mary.
Lei ringrazia e arrossisce.
- Si, ma che palle.- Esclama invece Eleanor, che nonostante il lungo e molto sexy abito rosso ha appoggiato i piedi senza scarpe sulla sedia di fronte.- La prossima volta noi stiamo a casa a guardare un film.-
Scoppio a ridere.- Sono d’accordo.-
- Liam mi ha comprato dicendo che ci sarebbe stato Ed Sheeran.- Replica Danielle alzando gli occhi al cielo.- Bugiardo.Stasera non si combina nulla.-
Mary alza le sopracciglia sorpresa e ride di gusto.- Io e Zayn, in ogni caso..-
Eleanor sobbalza e toglie i piedi dalla sedia.- Mi stai dicendo.. Mi stai dicendo che Zayn neanche ha provato a portarti a letto? Lo hai drogato?-
Mary è imbarazzata, ma contenta.- No, neanche provato.-
- Lo hai proprio cambiato.- Continua.-Lui è il genere di ragazzo da scommessa idiota. Brava Mary.- E riappoggia i piedi al solito posto.
 
 
Passano due ore. Tutti si cagano i ragazzi, ma noi no.
Li chiamano sul palco, li fanno cantare a cappella, li intervistano, vengono costretti ad abbracciare qualche ragazzina urlante mezza nuda che fa scattare Mary e sorridere me, perché la faccia di Harry è inequivocabile.
Arrivano le 11. Sto morendo di sonno e lo stomaco brontola.
- Danno solo queste cavolo di tartine che non sfamano.- Sbotto. Non sono fatta per queste cene eleganti. Io voglio pizza, pasta.
Cibo vero.
- Niall prima ha detto che c’è la giornalista di non so quale rivista che vuole chiederci qualcosa.- commenta El, che essendo una modella non ha problemi di fame. Fortunata lei.
- A me sembra che qua nessuno ci fumi.- Dice Mary che si è sciolta la treccia.
- Facciamo cosi- scatta Danielle – se a mezzanotte nessuno ci ha ancora chiesto niente prendiamo e andiamo a mangiarci una pizza. Ok?-
Votiamo tutte d’accordo.
Ammetto che ho gli occhi puntati sul grande orologio al centro della sala.
Mi manca Harry, a parte Horan nessuno è riuscito  a venire a farci un saluto.
Alle 11:32 minuti, cioè 28 minuti prima della mia pizza, arrivano Liam e Niall.
Qualche ciao, un broncio piantato da Danielle, e poi i due ragazzi dicono.- Formazione Avril Lavigne.-
Eleanor e Danielle si guardano preoccupate, io e Mary sconvolte.
- Che cazzo è?- esclama Mary che ha piu fame di me, i tacchi e si sta rompendo. E dobbiamo aggiungere che Zayn è mezz’ora che parla con una rossa, capisco se è nervosa.
- Non vi hanno detto nulla? Che ragazzi inutili.- Sbuffa Liam.- La formazione Avril Lavigne consiste nel dire che voi amate il vostro One Direction moltissimo, che vivete un amore platonico e puro e soprattutto che ci avete conosciuto ad un concerto. Mi raccomando. Così sembra che usciamo solo con le fan. – Non ho capito molto, perché Liam parla moltissimo e velocissimo, ma ok.
- Ma perché Avril Lavigne?- domanda invece Mary.
Liam e Niall si guardano negli occhi, poi il biondo alza le spalle.- Non lo so. Ci è venuto in mente. E mi raccomando- continua poi rivolgendo gli occhi verso di me.- non dire nulla sulla scommessa che aveva fatto su di te Harry.-
In quel momento, vedo due cose.
Niall, che come al rallentatore, associa le parole “scommessa”, “Harry” e “me”.
E Harry, che con un bicchiere di champagne e lo sguardo deluso, parla con Miss. Brooke.
Rimango qualche minuto, mentre una giornalista occhialuta si avvicina, ferma immobile, senza capire, poi reagisco.
Reagisce la parte italiana di me.
Scatto in piedi, beccandomi occhiate sconvolte dalle ragazze, e marcio- dopo essermi levata le scarpe- verso Louis e Zayn, in un angolo.
- Voi due. Chi conosce meglio Harry?- Esclamo. Sono incazzata nera, confusa, triste, tutto.
Louis si fa avanti.
- Harry aveva fatto una cavolo di scommessa su di me?- Quasi strillo.
Louis tace.
- Rispondimi, cazzo.-
Interviene Zayn.- Prometti che non urli?- annuisco.- Si. Quando ti ha visto, ha scommesso con me che riusciva a portarti qui come sua ragazza. Ma…. Ora è innamorato.-
Sento una cosa strana che chiamo lacrime sulle guance. Ho freddo ai piedi.
- è uno scherzo?- borbotto improvvisamente calma.
- No…- Zayn, imbarazzato e intimidito, si passa una mano tra i capelli- era solo una cavolata tra maschi…-
Giro sui tacchi che non ho e filo via, dritto da Harry, dopo aver mormorato.- Grazie di avermi dato della cavolata tra maschi.-
Lui è sempre li, vicino a Miss. Brooke, ma sinceramente non mi interessa del mio capo ora. Voglio solo parlare con il mio… ex ragazzo?
- Ehy.- Esclamo quando gli sono di fianco. Mi ero quasi dimenticata del suo buonissimo odore di bambino e biscotti.- Che cazzo hai fatto?-
Harry si gira verso di me.
Ha gli occhi lucidi, ma se li asciuga velocemente.
- Signora Brooke, può lasciarci un secondo da soli?- chiede. Miss. Brooke si eclissa. Gli ha detto tutto, la stronza. Ieri le ho mandato una mail anticipandole che non scrivevo piu un cazzo per lei, e deve avere risposto con le sue risorse. La rovino.
- Cosa ti ha detto?- chiedo, per un secondo dimentica della scommessa.
Lui mostra un’espressione amara.- Perché, vorresti negare?-
- No che non voglio negare. Ma ti ha detto che volevo mollare tutto? Che ieri le ho scritto che poteva andare a fanculo, che non volevo rovinare te?- Sputo tutto d’un fiato.Mi sento  gli occhi della sala addosso, anche se non è cosi, perché i giornalisti non ci stanno proprio fumando.
- E a te cosa hanno detto?-  mi chiede lui come risposta.
- Che avevi scommesso con Zayn sulla riccia italiana che era venuta a bussare a casa tua. Quanto era il premio? C’era un aumento se mi portavi a letto? Perché mi pare che ci sei riuscito.- Esclamo mentre le lacrime tornano a scendere.
Io non piango quasi mai. Cioè, sono una che per una canzone o per un film si commuove, ma per fatti privati non mi mostro mai con le lacrime.
Mia nonna mi ha insegnato ad avere le palle, perché se ti mostri forte gli altri ti crederanno cosi. E non ti mancheranno mai di rispetto.
- No Vanilla.- Si passa una mano nei ricci.- All’inizio era cosi, ma poi mi sono completamente innamorato di te.-
Cerca di appoggiarmi una mano sulla spalla, ma mi ritraggo, quasi disgustata.
- E perché dovrei crederti?- Sputo.
Lui caccia una risata amara e cattiva, che mi ferisce forse di piu della storia della scommessa.- E perché io dovrei credere che questa non è tutta una sceneggiata per vivacizzare il tuo articolo?-
Alzo il palmo della mano, con l’intento di tirargli uno schiaffo, ma poi ci ripenso, mi giro ed esco dal ristorante.
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Se vi state chiedendo perché oggi l’angolo autrice è viola, neanche io so rispondervi. AHAH.
Questo è il penultimo capitolo della ff. Il prossimo è l’ultimo- cavolo, sono un genio ahah.- e coinciderà con l’epilogo.
Ci dovrebbe essere un missing moments, che devo trovare il tempo di scrivere, ma ok.
Intanto grazie per le recensioni e le visite.
Le sdolcinatezze lasciamole per altri momenti.
È uscito tutto, alla fine. Vanilla aveva rinunciato all’ articolo, Harry alla scommessa- piu o meno.- ma si è  scoperto il gran casino..
So di non aver descritto bene la cosa, ma non ho mai avuto una grande litigata nella mia vita, sono sincera ahah.
E basta.
Spero vi piaccia.
Tilde

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Capitolo 11
*** 11.- Pom Poms ***


 Pom Poms



 
 
 
 
(1 Mese Dopo)
È passato un mese. Non sto male. Per niente.
Harry è stato un piacevole intermezzo, che mi ha spinto a licenziarmi dal London- senza consegnare l’articolo- e a cercare un lavoro che mi soddisfi totalmente.
Ho avuto tre proposte, tutte dallo stesso giornale. Avevo una bella scelta tra New York, Londra e Parigi.
Ho deciso per Parigi. Perché mi sento un po’ morire ogni volta che vedo un negozio di orribili scarpe- le stesse che portava sempre lui- o quando un mucchio di ragazzine urlanti si fionda verso uno stadio per un loro concerto. Con Mary abbiamo pianto un sacco, ma lei qui è felice. Sta bene con Zayn.
Lui non ha scelto lei per una scommessa e lei non intende ferirlo con un articolo.
Ma quanto siamo stupidi, io e Harry. Perché lui non mi cerca, io non cerco lui e speriamo di incontrarci per caso a Oxford Street davanti al McDonald.
Ma non ci sarà piu la possibilità. Dopodomani faccio le valigie, poi prendo un bel taxi e scappo dalla mia amata Londra, per Parigi.
A me non è mai piaciuta la Francia.
Cavolo, non c’è Harry.
 
 
(It’s Harry)
Sto mettendo un po’d’ordine nella mia camera, visto che dovrò cederla a Mary. Vanilla se ne va e lei viene a stare qui, cosi non deve pagare l’affitto tutta da sola.
Vanilla.
Se.
Ne.
Va.
Vanilla se ne va.
Parigi. La città più deprimente del mondo.
Faccio una pila con qualche maglietta sporca da due anni, metto le scarpe sotto la sedia e vedo un mucchietto colorato.
Troppo colorato.
Ok, o una sera mi sono ubriacato seriamente e ho fatto shopping scatenato da Topman o quella non è roba mia.
Abbandono le scarpe e mi avvicino per guardare cos’è.
Ci sono un paio di leggins neri con cuoricini bianchi disegnati con il bianchetto e una maglietto viola con scritto “YOLO”. Io questa roba non l’ho comprata.
L’ha presa Vanilla.Mi appoggio al letto rigirandomi i vestiti tra le dita. Se la deve essere dimenticata qui.
È lì da piu di un mese, e non ha nemmeno il suo odore.
Ma cazzo, non è morta. Sta solo prendendo un taxi per Parigi. Sono Harry Styles, non la superstar ma il ragazzo che si è innamorato follemente.
Con la T-Shirt e i pantaloni in mano mi infilo le scarpe e volo fuori.
Non ho mai guidato così forte. Avevo seriamente paura di uccidere qualcuno. Ma sono arrivato sotto casa sua in tempo per vedere un camion rosso partire con i suoi scatoloni, lei scendere dalle scale con i ricci sciolti e leggermente bagnati- proprio come piace me- gli occhiali da sole e Mary che piange dietro.
Il taxi è lì davanti, ma non mi interessa. Non mi può fermare nulla, ho intenzione di parlarle almeno.
Parcheggio la macchina in mezzo al nulla e corro, rischiando di essere investito da un autobus, verso la macchina gialla su cui lei ha già messo un piede.
- Posso parlarti un minuto?- Strillo.
Mary, dall’uscio, mi sorride incoraggiante alzando gli occhi gonfi.
Anche Vanilla mi fissa, ma mi sembra.. cambiata.
Più dura, più chiusa.
- No- Risponde, però si ferma.
- Ci metto un secondo. E se non mi fai parlare, ti seguo fino a Parigi.- Mi passo una mano nei capelli per togliermeli dal viso.
Lei ci pensa qualche secondo, poi scende dal taxi.
- Ma signorina.- Esclama il tassista.- Non possiamo stare qui.-
- Non rompa i ciglioni e aspetti, dopo la pago.- Impreca lei facendomi sorridere.
- Ok, che devi dirmi?- Si solleva gli occhiali sulla fronte.
Ha la maglietta dei Green Day.
Vorrei iniziare uno sproloquio sdolcinato sul fatto che mi sono innamorato e che mi manca, ma non lo apprezzerebbe.
Così rispondo semplicemente.- Scusa. Sei stata per tre giorni una scommessa… e dopo una ragazzo che doveva essere il mio orgoglio, il mio trofeo. Styles finalmente innamorato. Ma me ne accorgo se faccio una cazzata, sai? Il più delle volte almeno. E tu sei stata la più bella cazzata della mia vita.- Mi fermo un secondo a riprendere fiato.- Basta. Scusa. Spero che non vorrai andare a Parigi ancora con l’amaro in bocca.-
Lei fa un vago sorriso. Merda, io la amo.- Io volevo scrivere un articolo su di te.-
Alzo gli occhi al cielo.- Ma chissene! Fa ciò che vuoi… Solo io voglio tutto il tuo bene, Vanilla. Se per la tua carriera serve un articolo su di me.. libera di farlo. Basta che mi prometti che starai bene a Parigi.-
Lei mette le mani nella tasca del parka grigio e, distrattamente, fa il giro del taxi.
Verso di me.
- Tu starai bene a Londra?- Mi chiede.
- No, ma ce la farò.- Anche io metto le mani in tasca, piene di cartacce e roba del genere. Devo diventare più ordinato.
Si appoggia al baule del taxi.- Parigi è una bella città, ma Londra spacca i culi.-
Annuisco, e lei continua.- Vedi, Harry, sto cercando un buon motivo per partire. Ma l’unico che ho trovato è stato che così Mary può venire a vivere da Zayn.-
Sorrido senza neanche volerlo.- C’è posto anche per un’altra ragazza.-
- Una qualsiasi?- Ha il mio stesso sorriso. Lo so.
- Sai, ne conoscevo una. Non era perfetta, era si bella da morire, ma se c’era da fare una minchiata non ci pensava due volte.-
Ride.- Forse ho capito. Quella che conoscevo io non era bella, però.-
Spalanco le braccia ridendo e scuotendo la testa.- Ma finiscila.- Lei si fionda vicino a me mormorando-Scusa.-
- Scusami tu se ci ho messo un mese per capire.-
Alza la testa stupita:- Capire cosa?-
- Che mi hai fatto innamorare, Vanilla.- Affondo la testa nei suoi ricci e la stringo forte.
Questo momento di dolcezza viene però interrotto dal tassista – logico-, che suona il clacson facendoci sobbalzare. Van caccia un piccolo strillo, poi dice:- Senta, che cazzo vuole?-
- Signorina, parte o no? Ho molte chiamate e qui spreco tempo.- Risponde lui.
- Qui non parte nessuno, mi dispiace.- Ribatte.
Urlerei dalla gioia.
Vedo Mary saltare. Sembra una vecchia signora che piange sempre per tutto.
- Allora me ne vado? Sono…-
Questa volta sono io a interromperlo, cacciandogli 50 sterline in mano:- Ma scusi, ma ora voglio stare solo con la mia ragazza. Arrivederci.-
Il tassista se ne va, mentre Vanilla rimane lì.
Ho l’idea che lo farà per sempre.
 
 
 
 

 
 
NOTA AUTRICE: BUUUUUU.
È finita. Oh cavolo.
Ho amato questa ff, anche se non ha avuto molte recensioni (ma le visite si ouo, almeno quella).
Ho amato scriverla, ho amato Vanilla, gli Zary.. tutto.
Non finirà qui, ho già mezzo scritto il missing moments.
E basta AHAHA.
Grazie a tutti, soprattutto alla Gengi che mi rompeva per aggiornare, insomma grazie <3
Non ho altro da dire, ho pubblicato una nuova minilong, su Niall, “Il Matrimonio Del Mio Migliore Amico”.
Se vi va di passare…
Baci Baci
*sto piangendo*
Tilde

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