Una Nuova Amica

di Lady_Sue1789
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Mitiche Sei ***
Capitolo 2: *** Nuova ospite, nuova amica! ***
Capitolo 3: *** Di scuola, rose e ricatti... ***
Capitolo 4: *** Ultime Speranze ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Le Mitiche Sei ***


<< Non è uno spettacolo stupendo, il mare all’alba??? >> chiese retoricamente Luchia, una ragazzina dai capelli biondo oro e gli occhi nocciola, vivaci, rivolgendosi alle cinque ragazze che erano con lei.
Erano proprio un bel gruppetto, loro sei insieme. Soprattutto perché tutte e sei condividevano lo stesso segreto: erano le Principesse Sirene di sei dei Sette Mari.
Luchia era la Principessa della Perla Rosa, e veniva dall’Oceano Pacifico del Nord.
Accanto a lei, la sua migliore amica, Hanon, Principessa della Perla Blu, dall’Oceano Atlantico del Sud, con i capelli azzurri e gli stessi occhi di Luchia, grandi e sognanti.
Poi c’era Rina, Principessa della Perla Verde e dell’Oceano Atlantico del Nord, con il suo fisico statuario, i grandi, pragmatici occhi grigio-azzurri e i lunghi capelli verdi. La ragazza, in quel momento, era impegnata a chiacchierare con Noelle, la più serafica delle sei, con i suoi capelli blu scuro e gli occhi dello stesso colore, incorniciati da un paio di occhiali dalla montatura fine ed elegante, che mettevano in risalto il piccolo neo sullo zigomo destro.
La gemella di Noelle, Caren, era la più riservata, un po’ ribelle, e questo lo si leggeva negli occhi profondi, castani, nel neo sullo zigomo sinistro e nei capelli viola, arricciati alle estremità. Sebbene lei e Noelle fossero gemelle, non si erano mai viste, prima di unirsi a Luchia, Hanon e Rina per salvare il Regno Marino dalle Forze Oscure.
Noelle era la maggiore, nata al Polo Nord, mentre Caren era nata a pochi secondi di distanza, ma nel Polo opposto. Erano le Principesse rispettivamente della Perla Indaco e di quella Viola.
Infine, Coco, la maggiore tra tutte, Principessa della Perla Gialla e dell’Oceano Pacifico del Sud, con i capelli biondissimi e gli occhi dorati, con l’aria sbarazzina e un po’ infantile.
Le sei amiche si stavano intrattenendo nella camera di Luchia, per una sorta di Pigiama-Party, che ora, con l’alba, vedeva la sua conclusione, ma non la fine del divertimento! Quel giorno sarebbe stato di vacanza, libertà dalla scuola. Nessuna delle ragazze era riuscita a dormire, perché il pensiero della gara di surf, organizzata per quella mattina, le emozionava tantissimo.
“ Gara alla quale ” non poteva fare a meno di pensare Luchia, “ parteciperà anche Kaito. Il mio Kaito... ”
E forse questo pensiero era intuibile alle altre dal rossore sulle guance della Principessa della Perla Rosa...

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Capitolo 2
*** Nuova ospite, nuova amica! ***


La gara procedette senza intoppi, e com’era prevedibile, vinse Kaito, che non poté fare a meno di dedicare la sua vittoria a Luchia.
Nel pomeriggio, quindi, le ragazze pensarono di prendere un po’ di sole, distese sulla spiaggia.
<< Guardate che bel mare, oggi... >> esclamò ammirata Coco.
<< Peccato che noi non possiamo farci neanche un bagnetto piccino picciò, però! Occasioni come questa non ne capitano spesso! >> replicò malinconica Noelle.
<< Per spezzare la noia, propongo una partita a Beach-Volley, vi  va??? >> propose euforica Hanon, e tutte accolsero con gioia la sua iniziativa.
Si divisero in due squadre: da una parte Luchia, Hanon e Rina. Dall’altra Coco, Caren e Noelle.
La “partita” fu lunga e combattuta, perché non c’era mai un grande stacco tra i punteggi, ma al momento decisivo, Luchia fu distratta da un guizzo perlaceo tra le onde. E mancò di ricevere il tiro di Caren, che così segnò, portando alla vittoria la sua squadra.
<< Luchia, tutto bene? >> si interessò Rina, notando l’espressione pensierosa e confusa dell’amica.
<< Eh? No... Io... E’ tutto ok... Solo... >> balbettò la biondina.
<< Se è “tutto ok”, come hai potuto mancare di ricevere??? >> la interruppe un po’ spazientita Hanon.
Luchia arrossì, appena risentita.
<< Mi sono distratta, va bene? Capita a tutti!!! Ho visto qualcosa di bianco, e mi sembrava fosse... >> il suo tono di voce si abbassò fino a diventare quasi un sussurro. << ...Una di noi. >>
<< Un’altra sirena??? >> esclamarono all’unisono tutte le altre, esterrefatte.
<< Forse ti sei sbagliata... Capita a chiunque! >> ipotizzò Caren. Le altre convennero con lei. Ma Luchia rimaneva pensierosa.
<< Non è il caso di pensarci troppo. Se è davvero una di noi, si farà viva da sé, vedrai! >> la rassicurò Coco, notando l’espressione immutata dell’amica.
***
E Luchia non ci avrebbe ripensato fino a un paio di giorni dopo, quando una ragazzina, chiaramente straniera, forse europea, prendeva una camera all’hotel di Nikora, che era anche la “casa” di tutte le altre Principesse Sirene.
“ Che cosa ci farà qui una ragazza europea, tutta sola? ” pensò Luchia, quando la vide per la prima volta.
I capelli di un biondo quasi rosso e i grandi occhi iridescenti, la facevano sembrare timida e battagliera allo stesso tempo.
La nuova ospite non tardò a fare la conoscenza delle sei ragazze.
<< Piacere di conoscervi... Io sono Marina, vengo dall’Italia... >> rispose lei, imbarazzata, dietro la raffica di presentazioni e domande poste dalle sei amiche, curiose come non mai di saperne di più su quella giovane italiana.
<< Italia??? E come mai sei qui? >> chiese curiosa Hanon.
<< Un po’ per studio, e un po’ per vacanza... >> spiegò, sempre più timida, Marina.
Per sua fortuna, intervennero Nikora e Madame Taki, che mandarono tutti a dormire.
Ma prima della nanna, le nostre eroine si riunirono nella camera di Luchia, come sempre, per parlare di Marina.
<< Allora, che ne pensate? >> iniziò Coco, saltando i convenevoli, in tono curioso, mentre osservava con lo sguardo le cinque ragazze sedute in cerchio accanto a lei.
<< Sembrava un pulcino impaurito!!! >> sentenziò dura Caren.
<< Beh... E’ il suo primo giorno qui, non conosce nessuno e noi l’abbiamo sommersa di domande! Secondo voi come doveva sentirsi??? >> la difese la Principessa dell’Oceano Pacifico del Sud.
<< Luchia??? Pronto??? Terra chiama Luchia! Sei con noi? >> si preoccupò Noelle, vedendo la fanciulla immersa nei suoi pensieri.
<< Noelle >> esordì Luchia, alzando gli occhi verso la sua interlocutrice, per poi spostarli verso tutte le altre.
<< Io credo... di averla già vista! >> concluse, tutto d’un fiato, convinta delle sue parole.
<< Luchia... Ma che stai dicendo??? Ha detto di essere appena arrivata! Forse ti confondi!!! >> replicò seccamente la Sirena della Perla Viola.
<< No! Sono sicurissima di quello che dico! Era lei quella che ho visto due giorni fa, in spiaggia! >> esclamò la Principessa dell’Oceano Pacifico del Nord.
<< Ma questo significherebbe che... Anche lei è una sirena! Ma perché sarebbe qui, in tal caso? >> domandò Noelle, dando voce ai pensieri di tutte.
<< Non ne ho idea, ma è meglio non pensarci troppo. Non abbiamo prove per dirlo. >> terminò Rina.

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Capitolo 3
*** Di scuola, rose e ricatti... ***


<< Silenzio, per favore. Ragazzi, ho detto silenzio!!! >>
Dalla cattedra, il professor Nabukase cercava in tutti i modi di calmare gli studenti, ancora agitati dopo la campanella d’entrata. Accanto a lui, Marina, in piedi. Finalmente, scese il silenzio.
<< Bene, vi presento una nuova compagna: Marina Bianchi. E’ italiana, parla poco la nostra lingua. Perciò potrete sfruttare le vostre conoscenze di inglese, almeno per i primi tempi. La signorina Bianchi rimarrà nella nostra classe fino alla fine di quest’anno. >> spiegò il professore, presentando la ragazza alla classe.
La stessa classe frequentata da Luchia, Hanon e Rina.
Essendo nuova e arrivata ad anno iniziato, aveva preferito ripetere un anno.
<< Può sedersi laggiù, dietro la signorina Nanami. >> la congedò gentilmente il vecchio insegnante, indicandole il banco vuoto dietro a quello di Luchia.
Marina raggiunse il banco, con passo elegante e leggero, un po’ imbarazzata.
Luchia ebbe così modo di osservarla meglio, mentre la novellina incedeva aggraziata, tra gli sguardi curiosi dei nuovi compagni.
Aveva una figura snella, esile ma non troppo, il portamento regale, e dai suoi modi sembravano trasparire insieme semplicità, maturità e nobiltà.
La sua pelle sarebbe apparsa estremamente diafana,  se non fosse stato per le vivaci, leggere lentiggini che le solcavano le guance rosee.
Luchia le sorrise quando lei le passò accanto, e le sembrò che Marina le avesse ricambiato il gesto.
Al cambio dell’ora, Luchia, Hanon e Rina le si avvicinarono, per darle il benvenuto.
<< Ciao!! Benvenuta nella nostra classe... Vedrai che in breve conoscerai tutti! >> disse allegra e cordiale Hanon, facendole l’occhiolino.
<< Spero di si, Hanon! Grazie! >> sorrise Marina, contenta di vedere qualche viso noto in una classe ancora sconosciuta.
 << E  Koji ti ha già messo gli occhi addosso! >> continuò in un sussurro la sirena della Perla Blu, elettrizzata, indicando di nascosto un ragazzo dai capelli lunghi e neri, come i suoi occhi, che parlava con Kaito, di cui era il migliore amico, e altri ragazzi. Koji era ritenuto il secondo ragazzo più carino della scuola, ovviamente dopo Kaito!
Marina arrossì, ma non ebbe il tempo di replicare. In suo soccorso, fortunatamente, intervenne Luchia.
<< Senti... Dopo la scuola, che ne dici di venire a fare un giro con noi al nuovo centro commerciale?? Sarebbe divertente!>> le propose in tono gentile.
<< Oh... Non saprei... Magari volevate stare per conto vostro, e io... >> rispose, titubante, la ragazza.
<< Non ci dispiacerà affatto un’amica in più!!! >> rise divertita Rina, e a lei si unirono le altre tre.
***
Nel giro di qualche settimana, Marina si era ambientata bene, sia a scuola che nel gruppo completo delle “Magnifiche Sei”. Aveva ancora qualche difficoltà con la lingua, ma grazie alle amiche imparava in fretta.
Quella sera ci sarebbe stata una festa per l’Equinozio di Primavera, e le ragazze si erano organizzate per passare una serata magnifica!
Incontrarono persino Kaito, Koji e gli altri ragazzi. Vedendo Koji, Marina divenne rossa, e il motivo era conosciuto a tutte loro.
Hanon ci aveva visto giusto, il giorno in cui Marina era arrivata nella loro classe, perché dopo una settimana dall’arrivo dell’amica, qualcuno aveva lasciato sul banco di Marina una splendida rosa bianca, ancora fresca di rugiada, sbocciata prematuramente.
Non dovette aspettare molto tempo, per scoprire chi era il mittente sconosciuto. Tramite un biglietto, l’ammiratore “segreto” le aveva chiesto di presentarsi sulla terrazza, durante la ricreazione, e Marina, spinta dalle amiche, emozionatissime anche loro, aveva finito per accettare.
E sulla terrazza, l’aspettava nientepopodimenoche... Koji Minamoto!!! I due avevano parlato sul terrazzo, Marina lo aveva ringraziato della rosa, e lui aveva semplicemente risposto: << Sapevo che ti sarebbe piaciuta. Scommetto che sono i tuoi fiori preferiti. >> con un bellissimo sorriso.
<< E’ vero... Come hai fatto a capirlo? >> gli aveva chiesto lei, sorpresa.
<< Non l’ho capito. Solo... Sono i fiori che ti somigliano di più, secondo me. >>
Poi erano tornati in classe, perché la ricreazione era terminata.
Da allora, ogni mattina c’era una rosa bianca sul banco di Marina.
<< Buonasera, ragazze. >> le salutarono.  
<< Buonasera anche voi... >>  risposero loro.
I saluti furono interrotti da un forte fischio, seguito da un esplosione.
Un enorme fiore colorato si aprì nel cielo: era l’inizio dello spettacolo pirotecnico sulla spiaggia.
Era un evento spettacolare, ma ad un tratto, qualcosa minacciò di rovinare tutto, nel bel mezzo dello spettacolo.
Densi nuvoloni neri si affacciarono minacciosi dall’orizzonte oceanico, e onde sempre più grandi si abbattevano contro la scogliera vicina.
Le sei Principesse Sirene si tuffarono subito in mare, appena videro una nave rovesciarsi in acqua.
Portarono al riparo i passeggeri che rischiavano di annegare, mentre quelli che potevano farcela da soli nuotarono disperati alla ricerca di un appiglio tra le rocce.
Pareva che fossero tutti salvi, ma delle grida terrorizzate attirarono le sirene.
Due bambini, gemelli, un maschio e una femmina, erano tenuti stretti da una figura sinistra, smilza e scura, dagli occhi di fuoco e sembianze in parte umane e in parte acquatiche.
Le Principesse Sirene non fecero in tempo a trasformarsi, poiché si ritrovarono strette nella morsa gelida di un enorme anello di ghiaccio.
<< Vi aspettavo, Sirene... Datemi le vostre Perle!!! >> intimò con una voce sibilante quell’essere malvagio.
<< Mai e poi mai!!! >> esclamarono per tutta risposta all’unisono le sei sirene.
<< Arrendetevi!!! Ormai nessuno vi può salvare!!! >> rise diabolicamente quella creatura abominevole.
<< Arrendetevi >> proseguì. << O lascerò affogare questi bambini!!!!>>. Accennò alle due creature innocenti, che ora erano imprigionati in blocchi di ghiaccio. Era uno sporco ricatto.

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Capitolo 4
*** Ultime Speranze ***


Ringrazio tutte per i commenti, dal profondo del cuore. Grazie ad Aqua_Princess per la correzione, ma ho preferito tenere i nomi in italiano anche in questo capitolo, perchè non ho molto tempo (infatti questo è l'ultimo capitolo ^_^), ma lo terrò presente per future fanfiction su Mermaid Melody ; ) . Buona lettura a tutti voi!!! P.S.: La faccenda dei Sette Mari Antichi, è frutto della mia mente "malata" XD
Lady Sue


***
Ad un tratto, una voce ferma e dolce allo stesso tempo, gridò: << Voce di Perla Bianca!!! >> e una luce abbagliante riempì lo spazio intorno.
Una Principessa Sirena emerse da quella luce, con i capelli tanto biondi da sembrare bianchi, e un completo elegantissimo, dal taglio nobile.
In quegli occhi iridescenti, uno sguardo forte e deciso, che non lasciava intendere equivoci nelle altre Sirene: era Marina!
Era proprio lei, che senza esitazione iniziò a cantare una canzone magnificamente dolce, con la sua splendida voce.
<< Anche se il mare è in tempesta e mi spinge violento verso la sconfitta... Guardo negli occhi l’amore, che mi fa lottare con la forza che dà... Per ogni volta che cado, io posso rialzarmi e così mantenere... Quella promessa che ho fatto con voce sincera credendo all’amore... >>
Il ghiaccio si incrinava, nota dopo nota, finché non esplose, liberando le sirene dalla sua morsa gelida.
Si trasformarono, senza perdere nemmeno un istante. Poi, tutte insieme, unite a Marina, terminarono la canzone.
<< E’ una luce incandescente che riscalda più del sole, così chiara che rivela la realtà... Voci unite per cantare, per sconfiggere il silenzio, sarà forte e sarà chiara la verità! Guarda il tuo riflesso in uno specchio è limpido... e tutto questo ci sarà... Sarà quel battito forte, l’amore, che ci darà forza e speranza per affrontare... Questa tempesta che porta con sé il vento forte che ci sorprende dal mare... Aprendo le nostre voci in un canto che si sentirà nel profondo più vero del cuore... Io voglio lottare soltanto per te, e voglio essere il battito forte d’amore con te... Puoi sentirlo...Puoi sentirlo...Se lo vuoi!>>
<< Magia della voce, Pichi!! >> esclamarono le Sirene ad un’unica voce. << Se vuoi, ti concediamo il bis!!! >>
Il nemico scomparve, sconfitto.
Anche il ghiaccio che avvolgeva i due bambini si sciolse rapidamente, e le stette ragazze portarono i piccoli sulla riva, dove i loro genitori li avrebbero ritrovati pochi minuti dopo, sconvolti e felici di averli ritrovati, senza riuscire a smettere di abbracciarli, increduli e in lacrime.
***
Le sirene ripresero il loro aspetto umano, lontane da occhi indiscreti.
Le sei Principesse, guardarono quindi Marina, in attesa di spiegazioni.
<< Sapevo chi eravate. E’ per questo che sono qui. Io sono l’ultima Principessa Sirena dei mari antichi. Sono Marina, Principessa del Mar Mediterraneo e Sirena della Perla Bianca.
<< Prima che gli uomini iniziassero ad esplorare le vastità degli oceani, per loro i Sette Mari erano quelli che lambivano le coste della Spagna, della Francia, dell’Italia, della Grecia, dell’Asia e dell’Africa, ossia il Mar Mediterraneo, quello Tirreno, Adriatico, Ionico, Ligure, Mar Nero ed Egeo.
Oggi quei mari non sono più quelli dei tempi antichi, e sono stati tutti unificati sotto il dominio di un’unica stirpe: quella del Mediterraneo, e sono dominate dalla sua Principessa. Io.
<< Per questo sono venuta a cercarvi: devo sapere se accettate di prendere in custodia il mio Regno, e con esso la mia Perla. Devo sapere se potete promettere di difenderlo e di tenerne sempre conto, se noi, sirene di quei mari, dovessimo cessare di esistere. Lo farete? >> chiese alla fine di quel drammatico quanto sincero discorso.
Dopo un momento di esitazione, tutte le Principesse degli Oceani accettarono solennemente, e giurarono di fare quanto la Principessa del Mar Mediterraneo chiedeva loro.
<< Ma ora... Tutto questo... Significa che...  Te ne andrai??? >> osservò smarrita Luchia.
<< No!! Non puoi andartene! Non puoi!!! >> esclamarono all’unisono tutte le altre, con le lacrime agli occhi al pensiero di un addio.
Tutte, persino Caren, si erano affezionate a quegli occhi così gentili, e a quei capelli biondi!
<< Beh... >> intervenne la diretta interessata con un sorriso un po’ volpino. << Abbiamo ancora un anno da finire! Poi, potrei anche restare per un po’... >> aggiunse infine, con una risata.
Tutte risero, piansero, gridarono di gioia, abbracciandosi tra loro, e anche tutte insieme in un abbraccio di gruppo.
Perché avevano trovato un’amica, e che tesoro di amica, era!!!!

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


Koji scoprì il segreto di Marina, e non ne fece mai parola con nessuno. Nemmeno con lei.
Non si oppose quando lei decise di andare, capendo quanto fosse importante e sofferta quella decisione.

Le sei Principesse degli Oceani, ricordarono per sempre la loro promessa, e non ne sarebbero mai venute meno.

Nessuno ha più visto la Sirena della Perla Bianca, Principessa del Mediterraneo. Ma da qualche parte, nel mondo, un ragazzo moro, taciturno e gentile si sarebbe sempre ricordato di lei, e avrebbe sempre portato con se una rosa bianca.  Non si sposò mai, e divenne un biologo marino, nella speranza di ritrovare il suo unico vero amore.

Marina, al termine dell’estate, era tornata dalla sua gente, che aveva bisogno di lei.
Non avrebbe mai dimenticato l’avventura vissuta in Giappone, e quando dovette scegliere tra il cuore, che la voleva riportare da Koji, e la testa, che le imponeva di pensare prima alla sua gente che a se stessa, scelse come una vera Pincipessa e... rimase. Ma non avrebbe mai amato nessuno, all’infuori di un ragazzo dai capelli neri, che portava sempre con se una rosa bianca, e che non rivide mai più.


Ho deciso di aggiungere un epilogo, per provare a raccontare cosa possa essere accaduto dopo, e per spiegare alcune cose. (Ora capisci perché Marina doveva andare via, Aqua Princess?)
Grazie a tutti per le recensioni, e alla prossima FanFic!!! ;)

Lady Sue

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