Arte Maledetta

di Baghi_Nelly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fantasie pericolose ***
Capitolo 2: *** L'Inizio della Fine ***



Capitolo 1
*** Fantasie pericolose ***


Si legò i capelli, solo più un pezzettino e il quadro, a cui stava lavorando ormai da cinque anni, serebbe stato sistemato, fatto, finalmente aveva finito. Irene si allontanò dal suo banco di lavoro e ammirò la sua "opera", ce l'aveva fatta, con fatica, ma l'aveva finalmente finito. Si sciolse i capelli morbidamente legati in una coda di cavallo, coprì il quadro con un telo e si diresse al piano superiore, dove c'era l'ingresso. Salutò Angela, la sua segretaria e, dopo aver preso il suo Mongomeri, uscì dall'edificio. Erano ormai le nove di sera quando Irene si diresse nel suo piccolo appartamento dove l'aspettava Jack... il gatto. Cadeva una pioggia leggera e calda, mentre la ragazza si avviava verso casa la voce di Angela, che le stava correndo dietro, la chiamò.

"Irene! Irene! Hanno appena chiamato da Ginevra, non capisco bene quello che sta dicendo il direttore del loro laboratorio, sono ancora in linea, corri!"

Irene corse al laboratorio e poco dopo era già al telefono con il direttore del laboratorio di Ginevra.

"Of course! I'm honored to work for you! When will the picture arrive?"

Angela attendeva impaziente degli ordini dal suo capo. Irene infatti sovrintendeva su gran parte dei ristrutturatori del laboratorio e lei era la sua segretaria personale. Angela adorava Irene, sia per la sua bravura sul lavoro, sia per il suo modo di essere, di comportarsi e di relazionarsi con gli altri, era il capo migliore che aveva avuto fino ad allora.

"So soon?! Wonderful! We will be absolutely ready to get it! So, see you soon!"

Irene mise giù il telefono, lo fissava, immobile.

"Allora?" chiese Angela tutta agitata.

"Abbiamo un nuovo quadro da ristrutturare"

"E che quadro è?!"

"L'isola dei morti..."

Irene girò la testa, pochi secondi e tutte e due iniziarono a saltare per la gioia e mandare grida di felicità.

L'isola di morti, una delle massime aspirazioni di Irene, il quadro che l'aveva impressionata e affascinata fin da ragazzina, l'avrebbe dovuto ristrutturare, lavorarci sopra. L'avrebbe ristrutturato personalmente, non aveva alcun dubbio. Sarebbe stata la sua fissa, il suo quadro, ma, senza che lei lo sapesse, anche la sua rovina.

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Capitolo 2
*** L'Inizio della Fine ***


Driin driin driin.

Quella maledetta sveglia non la smetteva di suonare. Irene voleva solo accoccolarsi tra le coperte e scomparire nel suo letto al calduccio. Chiuse gli occhi.

Driin driin driin.

"Non è possibile!" la ragazza scagliò via con uno scatto le coperte e spense la sveglia. Lentamente andò nella piccola cucinetta e si preparò un tost, il suo pranzo. Ancora mezza addormentata accese il cellulare e controllò i messaggi nella segreteria telefonica... un disastro! La segreteria era piena e strapiena di messaggi, il cellulare sembrava impazzito "Ma chi è che rompe già alle 6 di mattina?!"

Angela.

Doveva aspettarselo, dopo la notizia dell'arrivo dell'Isola dei morti, Angela era andata in iperventilazione ed era diventata agitatissima.

"L'isola dei morti!!! Me ne ero dimenticata! No no no no nooo!!" Irene spense il tosta pane, corse in camera, prese i primi jeans che le capitarono, un dolcevita, un gilè e via, al lavoro. Corse giù per la rampa di scale e poi per tutta la strada fino all'agenzia. Di corsa si fiondò nel suo studio, prese il camice dall'appendiabiti e il mollettone che aveva in tasca, si legò i capelli e, finalmente pronta, andò con calma da Angela.

"Ti ho lasciato mille messaggi! Non hai risposto neanche a uno!"

"Li ho visti solo prima di uscire di casa e sono corsa qui. Tra quanto arriveranno?"

"Alle otto in punto, abbiamo meno di un ora per radunare il personale e sistemare lo studio per il quadro."

"Chiamali, chiamali tutti e in fretta, non abbiamo tempo da perdere, qualcuno è già arrivato?"

"Ilaria e Edoardo, solo loro due. Dovevano finire di restaurare dei quadri entro stamattina e hanno fatto qui la notte."

"Perfetto, trovali e mandali da me. Poi chiama Chiara e dille che La Gare Saint-Lazare è pronta, di venire a prenderla e riportarla al museo. Angela muoviti!"

"Irene! - Ilaria la stava raggiungendo dal fondo del piccolo corridoio che portava al suo studio – ho finito finalmente! Non ce la faccio più! Ti va un caffè?"

"Assolutamente, ma ora non abbiamo tempo, tra meno di un'ora arriva L'Isola dei Morti da Ginevra, devi aiutarmi a predisporre la postazione di lavoro nel mio studio e a chiamare gli altri"

"L'Isola dei morti?! Scherzi?! Ma è favoloso!!! Forza ti aiuto"

Insieme si avviarono verso lo studio di Irene e poco dopo le raggiunsero anche Chiara ed Edoardo. Alle otto meno cinque tutto il personale era radunato e in prima fila, davanti all'agenzia, c'era Irene, pronta a ricevere il sogno della sua vita. 

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