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di AliceCutso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Manca poco ***
Capitolo 2: *** Fiamma ***
Capitolo 3: *** Obbiettivi ***
Capitolo 4: *** Determinazione ***
Capitolo 5: *** Inizio ***
Capitolo 6: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Manca poco ***


-Dicono che ci saremo anche noi. Nella teca dei nomi intendo-.
Io non rispondo e mi limito a fissare il cielo azzurro. L'erba della collinetta è fresca e un morbido lusso perciò voglio godermela a pieno.
Ma Margaret è spaventa e ansiosa quindi posso ignorarla -chi te lo ha detto?-.
-Maria la Zoppa-.
Faccio una smorfia -quella del mercato nero? Non capisco perchè continui a frequentare quel postaccio, è pieno di imbroglioni. Non devi ascoltare ciò che dicono-.
Lei si scada subito come ogni volta -Non è un postaccio! E non sono tutti imbroglioni!! la gente la è vera e ti dice le cose in faccia-.
Chiudo gli occhi, improvvisamente stanca e priva della voglia di discutere -se lo dici tu-.
Il discorso cade mentre nell'aria veleggia una strana atmosfera, di quella che preannuncia l'arrivo di qualcosa. 
Nella mia mente rimbombano le parole del Presidente mentre annunciava la 4° edizione della Memoria. 
 
 "Per ricordare tutti i cuori che si sono spezzati durante la ribellione, quest'anno ogni Distretto dovrà fornire 12 coppie affiatate e profondamente innamorate dalle quali poi ne sarà sorteggiata una che rappresenterà il suo distretto d'origine. I 24 tributi verranno addestrati e poi lanciati nell'Arena per un combattimento all'ultimo sangue" qui il pubblico ha applaudito lanciando urla di incitamento "Solo una coppia potrà tornare a casa ed essere incoronata vincitrice. Nel caso non rimanessero più coppie ma singoli individui i Giochi continuerebbero e i tributi combatteranno non solo per loro stessi ma anche nel ricordo nella persona amata"
 
La cosa peggiore quest'anno è che dovranno essere gli stessi Distretti a fornire i nomi... Mi chiedo quali abbiano fatti i miei genitori. 
-chi altri potrebbe essere a rischio?-.
-Iris e Daniel, Lilian e Abel-.
Corrugo la fronte -solo?-.
-sì... molti si sono lasciati dopo l'annuncio del presidente. Anzi, praticamente tutti-.
-non servirà a niente- dico storcendo il naso.
-lo so. è per questo che gli altri hanno deciso di restare comunque delle coppie. Dicono che se proprio devono andare a Capitol City tanto vale stare insieme-.
-beh, non credo che avessero molta scelta. Stanno insieme dai tempi delle elementari, probabilmente avrebbero fatto i loro nomi anche se si fossero  scaricati-.
-Già sai chi sono gli unici che li battono? Noi-.
Finalmente mi giro a guardarla. è in ginocchio accanto a me con le mani strette nel grembo del suo vestito azzurrino. Mi sta fissando e i suoi occhi chiari lampeggiano preoccupati. 
-tranquilla Marg, Daniel e Lilian sono del Giacimento e hanno almeno tre o quattro fratelli a testa. Ciò vuol dire che, visto che hanno tutti 18 anni, hanno almeno una trentina di nomine. Senza contare le altre coppie. Abbiamo buone probabilità- le prendo una mano per tranquillizzarla -domani sarà una lunga giornata, vai a riposare, fatti una bella dormita-.
-Ci vediamo davanti al fornaio come sempre-
-Certo! Puntuali come morte.... okok scusa, brutta battuta, lo ammetto- poi le sorrido -ora vai Marg, ti voglio bene-.
Lei mi sorride dolcemente -Te ne voglio anch'io Rose-.
 
 
 
 
Note:
bene bene ben, eccoci qua. Dunque siamo in una sorta di futuro alternativo dove non c'è mai stata la rivolta e gli Hunger Games sono continuati per altri 25 anni. In questa edizione ogni Distretto dovrà nominare dodici coppie fra le quali poi ne verrà estratta una per ogni Distretto. 
Le protagoniste di questa storia sono Rose Lillibeth e Margaret Cale, due diciassettenni del 12 amiche inseparabili sin da piccole. E se Margaret è più insicura e paurosa, Rose al contrario ha una personalità decisa ma introversa. Si completano e stanno sempre insieme perciò Margaret teme che alcuni potrebbero pensare di offrire loro per salvare i loro figli e altri potrebbero seguirli. In realtà anche Rose sa che potrebbe essere una possibilità sopratutto perchè non è molto ben vista dagli adulti per via delle sue origini del Giacimento mentre Margaret è della zona più ricca del Distretto. "Le bambine del Giacimento non giocano con quelle del villaggio. Sono delle smorfiose con la puzza sotto il naso" gli diceva sua madre e lo stesso faceva la mamma di Margaret dicendo però "sono tutte bambine molto sporche e volgari mentre tu sei un signorina". Ma le due non sentivano ragioni e sono diventate inseparabili.

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Capitolo 2
*** Fiamma ***


Il sole è molto caldo quindi alzo la testa per poterne approfittare. Oggi è uno di quei giorni afosi, caratterizzati da sudore e svogliatezza. L'unica cosa che vorrei fare è un altro bagno in acqua tiepida ma non ne ho più tempo. Come tutti gli anni sono davanti sono davanti al fornaio ad aspettare Margaret. Ci piaceva da bambine venire qui e guardare i dolci dalla vetrina. Ma solo se non c'era la signora Malark! Non le piaceva avere bambini "sporchi" come me in giro. Che poi quella che ha sempre l'abito  e le mani sporche alla fine è sempre Margaret. Non si direbbe a vederla a prima vista ma le piace molto fare cose imprudenti come arrampicarsi sugli alberi per poi cadere regolarmente a terra oppure frequentare il Forno. Io non riesco proprio a capire perchè le piaccia tanto quel posto. Mi maledico per quella volta che mi sono lasciata accompagnare la! Lei dopotutto non ne ha bisogno, a parte Katiniss e la famiglia del sindaco, la sua è la più benestante... A me non piace andare in quel buco e quando mi serve qualcosa ci mando lei di solito.
So che la terra polverosa sotto di me deve essere molto calda e sarei davvero tentata di sedermi qui come farebbe un gatto ma Margaret è in ritardo. Istintivamente mi preoccupo e comincio a guardarmi intorno. In giro non c'è molta gente, per lo più sono vecchi scommettitori che si aggiudicano un buon posto per la Mietitura. Qualcuno di loro mi indica per poi stringere la mano a un loro compare. 
Decido di ignorarli e di andare nell'unico posto dove la mia amica perde troppo tempo.
Usando stradine interne e passando attraverso vecchie staccionate mezze rotte ci metto pochi minuti ad arrivare al Forno. 
Il posto è più pieno del solito per via dei Pacificatori extra inviati da Capitol. Quando entro però la gente si scansa al mio passaggio lanciandomi strane occhiate. Tutto ciò mi agita ma faccio finta di nulla.
Poi eccola li, seduta sul bancone di Maria la Zoppa a gambe accavallate spensierata e bella come solo lei può essere. Un pacificatore le si avvicina e si mette a giocherellare con una delle sue trecce. Accelero e la raggiungo quasi di corsa. Lei sorride vedendomi e mi prende per mano.
-Rose! Che ci fai qui?-.
-non ti ho visto arrivare e mi sono preoccupata- le spiego guardando in cagnesco il pacificatore.
Non lo conosco, dev'essere  uno di quelli extra.
-ooh! Tu devi essere quella Margaret! E tu sei quella Rose!- fa lui. Non ha l'accento di Capitol City. Probabilmente ha preso quello dell'ultimo Distretto dov'è stato.
-che vuoi dire?- chiede Margaret ingenuamente.
-siete quelle a rischio! Non mi sembravi lesbica eppure!-.
Mi arrabbio subito e se non fosse per la mia amica che mi stringe forte la mano, sarebbe volato un bel ceffone. Ma Margaret è tranquilla e risponde gentilmente -non lo sono infatti. Non lo siamo-.
Lui sembra spaesato per un attimo poi si mette a ridere forte e se ne va. Io scivolo fuori dalla stretta di Margaret e gli vado dietro.
-Che vuol dire?- gli urlo dietro ma lui non mi scolta. Faccio un piccolo scatto e gli blocco la strada. 
Lui mi guarda e io ricambio lo sguardo -che vuol dire?- ripeto decisa.
-Vuol dir che siete nella merda fino al collo senza aver mai neanche scopato-. Detto questo mi sorpassa e sparisce nella folla.
Io mi limito a guardare Margaret e so che la sua espressione spaventata è il riflesso della mia.
"Quindi è vero. Hanno fatto davvero i nostri nomi".
Mi guardo intorno e vedo che tutti ci stanno fissando. Ritorno al bancone di Maria la Zoppa e riprendo per mano la mia amica. -Andiamo- le sussurro.
Usciamo con tutti gli sguardi dei presenti addosso e solo quando troviamo un posto appartato ci fermiamo. Ci mettiamo l'una davanti all'altra ma non parliamo, ci guardiamo negli occhi.
Sapevamo delle voci pettegole che giravano su di noi da anni ma non ce c'era mai importato nulla fino a ora perchè erano solo voci. Ma ora poteva essere la nostra condanna a morte.
***
Il sole picchia ancora forte sulla piazza, ora piena dei ragazzi e ragazze pronti in fila per la registrazione. Anche io e Margaret eravamo in fila, più tese rispetto agli anni passati. 
Mentre andiamo nell'area riservata alle ragazze delle mia età però lei vede l'unica urna piena di foglietti e si ferma. Do uno sguardo verso il mega-schermo e vedo che le telecamere hanno già cominciato le riprese. Non possono vederla così. La predo e la porto da parte.
-ok ascoltami, facciamo un paio di calcoli. Abbiamo diciassette anni quindi sono 6 nomine a testa per un totale di dodici. Tu non hai mai chiesto una tessera in vita tua mentre io una sola. Abbiamo solo 13 nomine ok? è quasi il minimo. Le probabilità sono dalla nostra parte ok?-.
Lei sembra spaesata ma annuisce.
-andrà tutto bene -la abbraccio -andrà tutto bene-. Al di la della sua spalla vedo Lilian e Abel appartati scambiarsi carezze e sguardi preoccupati.
Con la coda dell'occhio scorgo i salire sul palco il sindaco, Katiniss e la nostra Accompagnatrice, Lola Prince. Riporto Margaret nella nostra area e le stringo forte la mano.
I discorsi cominciano ma il tempo non scorre e mi sembra che non ci sia abbastanza ossigeno. "ok datti una regolata". 
Guardo Katiniss. Ho un'espressione annoiata e un'aspetto lievemente trasandato. Ormai non rimane più niente della Ragazza in Fiamme, il suo fuoco si è spento da anni ormai e adesso rimane solo una stanca donna. Non è mai riuscita a far vincere nessuno dei suoi Tributi e col tempo ci ha rinunciato proprio come fece a suo tempo Haymitch.
Lola si toglie i guanti violetti e va verso l'unica urna. Mescola un po' le nomine poi ne estrae un e la tiene in alto a finché tutti la possano vedere. Torna al microfono e srotola il foglietto.
Sembra sorpresa -Rose Lillibeth e Margaret Cale!-.
Margaret accanto a me mugugna e le stringo più forte la mano. I pacificatori arrivano e ci conducono sul palco. Lola ci stringe le spalle -Signori e Signore i tributi del Distretto 12: Rose Lillibeth e Margaret Cale!-.
Un tiepido applauso si sparge per la piazza mentre alcuni ragazzi e ragazze si guardano felici. Sono salvi.
sul mega-schermo appaiamo io e Margaret e vedendo l'immagine della mia amica sento crescere qualcosa dentro di me. La voglia di vincere, di tornare a casa insieme. E tutta Panem dovrà saperlo. Sollevo il braccio di Margaret, le nostre dita ancora intrecciate. Come si fa coi campioni.
Ciò crea un po' di confusione fra quelli del distretto ma non importa perchè mi pare di sentire l'eco delle urla eccitate di Capitol City e gli sguardi degli altri tributi.
Il sole è caldo e dentro di me nasce una fiamma.
 
Note:
dunque, mi rendo conto che magari c'è un po' di confusione riguardo al sorteggio dei tributi di quest'anno perciò cercherò di fare un po' di chiarezza.
In pratica la cosa è molto più semplice di quanto non sembri: in questa edizione ogni adulto doveva fare il nome di una coppia e le dodici più nominate sarebbero finite nell'unica teca. Siccome sono in due si sommano le nomine che loro avrebbero se fosse un'edizione normale. Tutto qui :)

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Capitolo 3
*** Obbiettivi ***


Attraverso la finestra vedo la luna alta e splendente nel cielo. Le stelle non ci sono a causa delle luci artificiali di Capitol City.
-tesoro sei semplicemente splendida. Lascerai tutti a bocca aperta-. Miri, lo stilista di Margaret, le da una pacca sulla spalla e ammira il suo lavoro. Lei gli sorride timidamente a capo basso.
Quest'anno ci hanno fatto indossare delle tute aderentissime nere a collo alto con degli stivali e dei guanti. Certo non è hai livelli dei capolavori di Cinna ma è sempre meglio delle divise da minatore. O delle piume che hanno attaccato a quelli del 1. 
Saliamo sul carro e Margaret mi prende per mano -sei nervosa?-.
Scuoto la testa -tu?-.
Lei aumenta la pressione sulla mia mano -no-.
Le porte si aprono e noi partiamo. 
La folla esulta e urla. Margaret sorride e saluta ammiccante come del resto dovrei fare io ma non ci riesco proprio. Nelle mie orecchie risuonano le parole dei miei genitori durante i saluti.
 
"State scherzando!" mi dimeno e mi allontano da loro.
"non ci hai dato altra scelta Rose. Non hai voluto più prendere le tessere? Bene, questo è il prezzo" dice mie madre.
Delle lacrime di rabbia compaiano sulle mie guance "non ci credo! Come avete potuto fare i nostri nomi! E convincere altri a farli!" gli urlo.
"Moriremo di fame di fame in pochi mesi se non ci entrano altri soldi.."
"Già e se mi ammazzano nell'Arena è solo una bocca in meno da sfamare".
"Non prenderla a male Rose, è solo sopravvivenza".
 
Il mio volto appare su un grande schermo. Quello che vedo non è altro che una ragazza dai capelli scuri che ha impressa a fuoco negli occhi "sopravvivenza". Tutti quelli del Giacimento hanno cucita dentro di loro quella parola, perchè non è facile sopravvivere la. Non ho mai biasimato i tributi che uccidevano senza ritegno o i ladri del mio Distretto ma... mandare a morte la propria figlia? Non so quanto possa ritenere giusto questo.
Margaret accanto a me è il ritratto del Villaggio. Solare, allegra, socievole, affabile. Se non fosse per me magari lei non sarebbe qui. Le stringo più forte la mano e la sollevo come ho fatto alla cerimonia della Mietitura. La folla esulta e urla i nostri nomi, fino ad adesso poco considerati. Bene, voglio che tutti sappiano che dovranno passare sul mio cadavere per sfiorarla. 
Su ogni mega schermo appaiamo noi due. Siamo la personificazione del nostro distretto, spero che questo giochi a nostro favore. 
Mi avvicino a Margaret -noi ce la faremo, lo sai?- le sussurro.
-lo spero-.
-No, noi torneremo a casa, Margaret. Te lo prometto-.

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Capitolo 4
*** Determinazione ***


Il tramonto a Capitol City non è malaccio. Certo non è quello del mio distretto ma fa comunque la sua figura. 
-tu lo fai sempre-.
-cosa?-. 
Margaret sorride e indica il cielo -lo guardi sempre. Come mai?-.
Faccio spallucce -non lo so. Mi tranquilizza, riesco a stabilizzarmi-.
-hai un po' paura vero?-.
-Per la millionesima volta NO, non ho paura-. 
Lei sorride con l'aria di chi la sa lunga e si mette a guardare davanti a se. In realtà l'intervista mi fa davvero paura, e lei lo sa. Alla sessione privata con gli strateghi abbiamo fatto schifo apposta e infatti abbiamo preso 4. Non vogliamo attirare più di quanto non lo facciamo già l'attenzione degli altri tributi. Il nostro piano è semplice: tirarc i fuori dal bagno di sangue e attaccare una coppia per volta uccidendone solo uno, così non avranno più alleati. Ma abbiamo comunque bisogno di sponsor e io non sono brava a farmi degli amici. Le mie speranze ripongono tutte in Margaret.
Un operatore ci fa segno di avanzare e noi andiamo insieme dal nuovo presentatore, Circ.
-Allora ragazze... non si può dire che non si sia parlato di voi..-.
Lei sorride e risponde -si, abbiamo saputo delle vosi che circolano-.
Ecco adesso avrei dovuto dire che non era vero nulla, che eravamo solo amiche ma resto zitta come Katniss mi ha ordinato e lascio che a condurre i giochi sia Margaret.
-siamo molto affezionate l'una all'atra. Ci conosciamo sin da bambine anche se i nostri genitori non volevano che ci frequentavassimo per via delle nostre diverse origini-,
Dal pubblico si alza un "oh" commosso e capisco che la nostra mentore aveva ragione quando mi disse di stare zitta.
-è davvero molto bello- commenta Circ.
Annuisco e sorrido prendendo la mano della mia amica. Di sfuggita ci scorgo sul mega schermo dietro di noi e mi scappa una smorfia. Fa tanto uno di quei programmi sulla tolleranza!
L'intervista procede tranquillamente e Margaret è davvero brava a commuovere il pubblico mentre io mi limito a pochi interventi giusto per far ricordare al pubblico che ci sono anch'io. è una fortuna che lei venga dalla parte più ricca del distretto. Li ti insegnano fin dalla nascita a fingere simpatia e  cordialità verso tutti.
-il nostro tempo sta per scadere pultroppo! Vi prego non vi trattenete, Capitol City è tollerante anche verso il vostro tipo di amore!-.
Mi irrigidisco un po' quando capisco cosa intende.  Tutte le coppie hanno concluso l'intervista con un bacio giustificandosi dicendo che ogni minuto che passavano insieme poteva essere l'ultimo o cose del genere.
-non ne vedo il motivo- dico, forse troppo velocemente.
Circ mi guarda confuso e vado avanti con più calma -gli altri si sono baciato perchè sapevano che non sarebbero tornati a casa. Noi invece ce la faremo. Non lascierò che nessuno le faccia del male. Mai-.
CIrc sembra commosso e alcuni uomini del pubblico che non eravamo riusciti a interessare drizzano le orecchie. Il segnale aucostico suona e noi ci concediamo sotto gli applausi e i pianti del pubblico tenendoci per mano.
-sei stata brava sai- mi sussurra Margaret all'orecchio.
-lo so. Lo sono stata perchè ero certa di quello che dicevo-.

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Capitolo 5
*** Inizio ***


Fisso scocciata il soffitto in acciaio. Ho voglia di battere i piedi in terra e strillare come un ragazzina. Non solo mi hanno separato dai Margaret ma in questa stupidissima stanza non c'è neanche una finestra! 
Io ho BISOGNO di una finestra, di un buco, di qualunque cosa possa farmi vedere il cielo. 
Ringhio bestemmiando a caso e l'occhio mi cade sulla divisa dei tributi di quest'anno: una maglietta verde con dei larghi pantaloni militari. Mentre la fisso penso di odiarla profondamente.
-E smettila con quel broncio! Fra un po' avrai tutto il cielo che vuoi- mi dice scocciato il mio stilista. 
Scivolo ancora di più sulla mia sedia. E chi glielo dice? Una volta l'Arena era una rete fognaria, i tributi erano costantemente al buoi e avevano solo delle torce.
Sento che sto per impazzire, devo andarmene di qui!
Quasi a leggermi nel pensiero, una voce irrompe nella stanza dicendomi di posizionarmi nel tubo di lancio. 
Mi alzo subito e faccio come mi viene detto. 
Che strano... di solito i tributi sono terrorizzati a questo punto dei giochi, subito prima di entrare nell'Arena. Perfino quelli che si offrono volontari hanno una certa traccia di terrore puro negli occhi. Io invece sono agitata, ma non per quello che sta per succedere ma perchè non vedo l'ora di uscire, di salire in superfice. Che ci sia la follia ora nei miei occhi?
Il tubo si chiude e piano piano inizio a salire.
Mi tremano le mani. Vai più veloce!!
Una piccola luce compare dall'alto. Eccolo, il sole!! Alzo la testa per poter prendere più raggi possibile. 
E poi mi fermo.
Osservo il cielo con estrema attenzione. è di un celeste chiarissimo, con poche nuvole leggere. Il sole splende alto ma non è troppo caldo. 
-Signore e Signori che la quarta edizione della memoria abbia inizio!-.
"Stai partecipando agli Hunger Games, te lo sei scordata?".
Mentre il conto a rovescio continua mi guardo intorno. 
Siamo su una colletta el cui centro, molto lontana da noi, c'è la Cornucopia con le armi e le provviste. Siamo circondati da un bosco molto familiare... oddio è identico a quello del mio Distretto! è un vantaggio, sarà come giocare in casa. Mi manca solo una cosa però per sentirmi davvero a casa.
Il mio sguardo vaga per i tributi e poi eccola li, esattamente dal lato opposto al mio. Mi fissa intensamente come solo lei sa fare. I suoi occhi celesti bruciano dentro i miei. Celeste dentro il grigio e viceversa.
-3,2,1-
Ci guardiamo semplicemente con i riflessi dell'una dentro gli occhi dell'altra.
Il Gong suona.

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Capitolo 6
*** Fine ***


Blaiser è ferito ma forte. Dalla gamba gli esce diverso sangue ma lui non se ne accorge nemmeno. è troppo concentrato su di noi. La pioggia picchia sempre più forte e mi annebbia la vista ma riesco comunque a prendere la mano di Margaret -Scappa!-. Ci mettiemo a correre ma improvvisamente un'enorme muro di fuoco si alza davanti a noi circondando la radura. Il Gran Finale.
Le fiamme quasi mi ustionano e ci costringono ad arretrare. 
Lui ci viene in contro -è inutile, non potete più scappare-. Dicendolo si rigira in mano la sua sciabola -Vi siete nascoste tutto il tempo, saltando fuori sempre nel momento giusto. Ma ora la caccia è finita. I Giochi sono finiti-.
Perchè diavolo i tipi del due devono fare sempre monologhi a questo punto della competizione?
In terra vedo un bastone abbastanza massiccio e mi ci avvicino. Blaiser si scaglia contro di me, l'arma tesa all'indietro pronta a uccidermi ma io alzo il bastone sopra la testa. La sciabola spezza il bastone in due e io con una delle estremità colpisco forte il mio avversario alla testa.
Comincia a perdere sangue anche dal naso. 
Do un calcio al suo stomaco e si piega in due ma nel mentre cerca di sferrare un'altro attacco. Lo evito per un pelo e lui mi si riscaglia contro. Continuo a balzare all'indietro finchè non sono pericolosamente vicina alle fiamme che sembrano farmi l'occhiolino.
Non ho più via di scampo. 
Quando lui alza per l'ennesima volta la lama so che è la fine ma Margaret lo distrae andandogli addosso. Lui impreca e infastidito la spinge contro il fuoco. Le urla di dolore di lei mi fanno rizzare i capelli in testa e per un attimo non mi rendo conto nemmeno di cosa sta succendendo. Velocemente infilo a mia volta le mani nelle fiamme e la tiro fuori da quell'inferno. Lei si accascia a terra e comincia a tremare senza controllo piangendo e urlando di dolore.
Blaiser, forse soddisfatto della scena, riparte all'attacco ma io sono più veloce e lo schifo facendo finire anche lui nel fuoco. Cade a terra fra le fiamme e estraggo un piccolo coltello che nasconddevo nella cintura. Con tutta la forza che ho lo infilzo nei suoi polpacci, tagliando i muscoli. Ora che non può più fare nulla per un po' corro verso Margaret.
Il suo volto, il suo bellissimo volto è pieno di vesciche di un orrendo colore e alcune delle sue ciocche sono bruciate fino alla radice. Quelli che vedo non sono gli occhi a cui sono abituata. Li c'è solo  dolore.
In lontananza insieme alle urla di Margaret sento delle trombe e una voce -Signore e Signori le vincitrici della quarta edizione della memoria!-.

 
Mi sveglio di soprassalto tutta sudata, il respiro accellerato.
Mi rizzo a sedere passandomi una mano per togliermi un po' di sudore dalla faccia. Se ne andranno mai questi incubi?
Alla luce della luna mi guardo le mani. Ci sono ancora alcune vesciche per questo domattina il mio staff verrà un po' prima per truccarle. Domani comincerà il famoso tour della vittoria ma io non sono proprio in vena.
Mi alzo e vado alla finestra. Da qui riesco a vedere tutto il Villaggio e perfino un pezzo del Giacimento. 
Intravedo la mia vecchia casa dove ora i miei genitori abitano da soli. Coi soldi che gli ho dato si sono comprati un posto un po' migliore dove vivere ma in compenso hanno perso una figlia.
Una luce si accende al Villaggio e io non ho bisogno di guardare per vedere chi è. Margaret si affaccia dalla finestra di casa sua, dove ha voluto continuare a vivere e guarda verso di me. Avrà avuto anche lei un incubo.
Le faccio un ciao malinconico non la mano e lei risponde come può. I dottori sono stati molto bravi a curarla ma i suoi movimenti non saranno mai più agili come una volta. Ne lei sarà più così bella senza tutti quei trucchi. Rabbrividisco ripensando alle  sue nuove cicatrici che le ricoprono il corpo e il volto.
Richiudo la finestra senza neanche dare un'occhiata alle stelle un po' perchè forse ho paura di vedere volti di altri tributi morti, un po' perchè so che quel mondo di pace è finito.

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